29-11-2018 UCRAINA Sofia, Mosca rilasci le navi di Kiev “L'escalation della tensione nel Mar d'Azov nei giorni scorsi ha portato alla detenzione di navi ucraine e dei loro equipaggi, nonché al ferimento di militari ucraini. Queste azioni della Federazione russa sono inammissibili”. Lo afferma il Consiglio di sicurezza presso il Consiglio dei ministri bulgaro riunitosi a Sofia, secondo quanto riferisce una nota. “La Russia deve rilasciare immediatamente le navi ucraine”, si legge ancora nella nota. “È nell'interesse di tutti che la Federazione russa e l'Ucraina dimostrino moderazione e superino le tensioni con il dialogo”, prosegue il documento. “Il Consiglio di sicurezza presso il Consiglio dei ministri continuerà a monitorare da vicino la situazione, anche in stretta cooperazione con i partner dell'Ue e della Nato”, conclude la nota. Moskalenko, sono garantiti i diritti dei bulgari in Ucraina Quasi 200.000 bulgari che vivono in Ucraina saranno colpiti dalla legge marziale introdotta in dieci regioni del paese. La diaspora bulgara è particolarmente compatta nelle regioni di Odessa e Zaporozhye. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa a Sofia Vitaliy Moskalenko, ambasciatore d'Ucraina in Bulgaria. Il diplomatico ha assicurato che ai bulgari in Ucraina saranno garantiti i pieni diritti e libertà. A suo dire, la crisi nel Mar d'Azov “è un altro passo del Cremlino contro l'Ucraina nel suo piano di annessione del Mar Nero”. ENERGIA Ivanov, il gasdotto Igb è un progetto cruciale L’Interconnettore Grecia-Bulgaria (Igb) è un progetto di grande importanza per noi, dal momento che consentirebbe al paese di ricevere il gas naturale che passa per il Corridoio meridionale. Lo ha dichiarato Ivan Ivanov, capo della Commissione per l’energia e le risorse idriche (Kevr), aggiungendo che, con il completamento della costruzione del gasdotto Trans-adriatico, la Bulgaria potrà ricevere gas naturale dalla suddetta rotta entro il 2020. Ivanov ha rilevato la necessità di modernizzare l’infrastruttura energetica del paese e liberalizzare, per quanto possibile, il mercato nazionale e regionale. L’Igb si propone come una diramazione secondaria del progetto del Corridoio meridionale del gas, il progetto strategico sostenuto dall’Ue, volto a trasportare in Europa il gas azero prodotto dal giacimento di Shah Deniz. L’interconnettore, infatti, si collegherà al gasdotto transadriatico (Tap), tratto finale del Corridoio sud che attraverserà Grecia, Albania e Italia. La capacità iniziale dell’Igb sarà di tre miliardi di metri cubi di gas l’anno. Il costo stimato dell’interconnettore è di circa 240 milioni di euro.
IMPRESE Bulgaria, Romania e Ungheria in gara per un nuovo stabilimento per auto Skoda La Romania è in gara con le confinanti Bulgaria e Ungheria per la costruzione di un nuovo stabilimento auto Skoda, parte del gruppo Volkswagen. L'investimento, stimato a oltre un miliardo di euro, potrebbe generare tra quattro e cinque mila nuovi posti di lavoro. Lo riferisce l'agenzia romena di stampa Mediafax citando una pubblicazione di ‘Automotive News Europe’. Il 18 novembre scorso, il presidente del Consiglio di amministrazione della Volkswagen Group, Herbert Diess, ha dichiarato che il gruppo sta cercando una nuova collocazione nell'est europeo per costruire uno stabilimento Skoda che dovrebbe diventare operativo nel 2022.