30.06.2016 TERRORISMO Si rafforzano le misure di sicurezza in Bulgaria dopo l’attacco a Istanbul Le autorità bulgare hanno rafforzato le misure di sicurezza negli aeroporti, nei porti, nelle stazioni ferroviarie e in altri luoghi pubblici dopo l’attentato terroristico all’aeroporto di Istanbul. Per rafforzare i controlli sono impiegati anche i reparti speciali antiterrorismo. “Non ci sono, fino a questo momento, segnalazioni su minacce concrete, ma la Bulgaria non è certo immune da atti terroristici”, ha dichiarato il Ministro dell’Interno, Rumiana Bachvarova. Il Ministro dei Trasporti, Ivaylo Moskovski, ha detto da parte sua che subito dopo l’attentato a Istanbul alle autorità turche è stata proposta la disponibilità di accogliere in aeroporti bulgari 23 dei voli diretti a Istanbul. ENERGIA Boyko Borissov incontra Donald Tusk, focus sui progetti energetici Il Premier Boyko Borissov ha incontrato a Bruxelles il Presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, per discutere dei grandi progetti energetici da realizzare in Bulgaria. La riunione è stata richiesta da Tusk, come seguito della conversazione telefonica avvenuta fra i due nell’ultima settimana. Borissov ha sollevato la questione relativa al coordinamento e alle azioni successive della Bulgaria rispetto alla sentenza della Corte d’arbitrato internazionale di Ginevra sulla centrale nucleare di Belene. Nelle settimane scorse, il tribunale di Ginevra ha imposto alla Compagnia elettrica nazionale bulgara il pagamento di una pesante penale, circa 550 milioni di euro, all’azienda russa Atomstrojexport, per l’abbandono del progetto relativo all’impianto nucleare. Borissov ha poi ribadito l’importanza della creazione in Bulgaria di un hub energetico regionale: “La nostra idea di hub per il gas è molto buona, e sarà di beneficio per tutti i Paesi della regione. In ogni caso, vogliamo ricevere un assicurazione da parte della Commissione Europea sul fatto che il progetto rispetti la legislazione vigente nell’UE”. Incontro Bulgaria-Russia a Soci sui piani energetici congiunti L'1 e 2 luglio prossimi il Ministro degli Esteri bulgaro Daniel Mitov e il suo omologo russo Serghiei Lavrov si incontreranno a Soci sul Mar Nero per discutere le prospettive dei progetti energetici congiunti tra i due Paesi. Il ministro dell’Energia russo Alexander Novak ha dichiarato di recente che Mosca è disposta a costruire il gasdotto South Stream e fornire la quantità necessaria di gas se Bulgaria e UE dovessero dimostrare di avere necessità di questo progetto. Negli ultimi anni Russia e Bulgaria lavoravano su tre grandi progetti energetici: l’oleodotto Burgas - Alexandroupolis, il gasdotto South stream e la centrale nucleare di Belene - tutti e tre interrotti temporaneamente o definitivamente, per diverse ragioni. GEOPOLITICA
Daniel Mitov: il dialogo fra NATO e Russia non è concluso Il dialogo fra NATO e Russia non è concluso, ci saranno altri contatti. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri Daniel Mitov, che ha auspicato una possibile riunione del Consiglio NATO-Russia immediatamente successiva al vertice dell’Alleanza atlantica di Varsavia, l’8 e il 9 luglio prossimi. Mitov, parlando delle dinamiche di sicurezza nella regione del Mar Nero, ha spiegato come l’equilibrio strategico nell’area sia notevolmente cambiato, in seguito alla guerra fra Russia e Georgia nel 2008 e alla crisi in Ucraina. Secondo il Ministro, Mosca sta perseguendo una politica aggressiva, e la risposta della NATO di aumentare le esercitazioni nel Mar Nero risponde ad esigenze puramente difensive. Mitov ha poi aggiunto: “non si può negare alla Russia lo status di potenza globale, dobbiamo lavorare insieme per rispondere a sfide regionali e internazionali”. BULGARIA - CINA Delegazione parlamentare bulgara a Pechino per incentivare la cooperazione bilaterale Pechino e Sofia possono sviluppare e rafforzare la propria cooperazione in ambiti differenti. Questa la posizione condivisa da Tsetska Tsaceva, Presidente dell’Assemblea nazionale bulgara, e Du Deyin, Presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo cinese, incontratisi a Pechino. Tsaceva ha guidato infatti una delegazione di deputati bulgari in una visita ufficiale in Cina. Du Deyin ha annunciato che un gruppo di rappresentanti della città di Pechino si recherà a settembre prossimo a Sofia, per presenziare all’incontro dei sindaci delle capitali dei Paesi facenti parte dell’Iniziativa per la cooperazione fra la Cina e le nazioni dell’Europa centrale e orientale (16+1). “La Bulgaria ha grandi risorse naturali, la sua economia è ormai avviata su un cammino di sviluppo ed è per questo che credo ci sia un grande potenziale per rinforzare le relazioni bilaterali nel settore dell’economia, in quello del commercio, dell’industria, dei trasporti, delle tecnologie dell’informazione, dell’agricoltura e del turismo”, ha spiegato Du. Tsaceva ha auspicato che il forum organizzato a Sofia possa dare forma a progetti concreti fra Cina e Russia, da realizzare in futuro. BREXIT UE divisa tra amici e ‘nemici’ storici di Londra Amici fraterni e di convenienza, neutrali (o quasi), nemici storici: questi i gruppi in cui possono essere suddivisi i 27 Paesi membri dell'Ue in base ai loro rapporti con la Gran Bretagna. Relazioni che sono state molto delicate, se non controverse, in ragione di politiche britanniche che hanno sempre puntato sul ‘divide et impera’. Londra, ad esempio, in ragione dell'asse di ferro che la lega a Lisbona, ha sostenuto fortemente la candidatura del portoghese Josè Manuel Barroso per i due mandati svolti nella carica di presidente della Commissione europea. Un decennio, quello di Barroso, che sarà ricordato per l'immobilismo politico di Bruxelles tanto caro al governo britannico.
C'è poi il caso dell'Italia, tradizionalmente ‘neutrale’ che però, soprattutto durante il ventennio berlusconiano, ha cercato più volte l'alleanza con Londra per controbilanciare l'asse franco-tedesco. E questo sebbene Italia e Gb siano su posizioni chiaramente differenti sul sostegno all'integrazione europea. Ma c'è anche il caso dell'Olanda. Economicamente molto legata e vicina agli interessi della Gran Bretagna, ma politicamente incastonata nel Benelux, un'alleanza di ferro tra i tre Paesi stretti tra Francia e Germania. Semplificando un po', ecco i 27 Paesi europei raggruppati in base alle loro relazioni con Londra. * AMICI FRATERNI E DI CONVENIENZA - Portogallo, Malta, Cipro, Repubblica Ceca, Svezia, Danimarca, Polonia, Lettonia, Lituania, Estonia, Ungheria, Bulgaria; * NEUTRALI: Germania, Italia, Austria, Croazia, Olanda; * ‘NEMICI’: Francia, Belgio, Lussemburgo, Irlanda, Spagna, Finlandia, Grecia, Romania, Repubblica Slovacca, Slovenia.(ANSA).