31-10-2019 DIPLOMAZIA Negato il visto all’addetto militare dell’ambasciata russa Le autorità bulgare hanno respinto la richiesta di visto per uno degli addetti militari dell’ambasciata della Federazione russa a Sofia. Lo riferisce l’agenzia di stampa Focus, citando fonti interne al ministero degli Esteri bulgaro. Stando alle informazioni diffuse, il diplomatico russo si troverebbe in questo momento a Mosca. “Il documento non è stato emesso su raccomandazione di una delle agenzie incaricate di gestire questioni relative all’emissione di visti, e le autorità di Mosca sono state informate per tempo sulla situazione”, ha spiegato il dicastero bulgaro. FINANZA Goranov, Sofia entra nell'Erm II entro la primavera del 2020 Il ministro delle finanze Vladislav Goranov prevede che la Bulgaria avrà “finalizzato i processi di adesione” all'Unione bancaria e al meccanismo di cambio (Erm II) entro la fine di aprile 2020. Goranov lo ha dichiarato alla stampa a margine di un incontro con i sindacati e i datori di lavoro dedicato alla finanziaria 2020. Il piano iniziale della Bulgaria era di aderire all'Erm II e all'Unione bancaria entro luglio 2019, e il 22 agosto 2018 il governo ha adottato un piano d'azione con tale obiettivo in vista. Goranov ha dichiarato che a fine novembre la Bulgaria inviterà gli esperti della Commissione europea a verificare i progressi compiuti nel soddisfare i requisiti e che già è stata ottenuta una valutazione positiva dall'autorità europea. DIFESA Il sorvolo della Bulgaria dell’aereo militare russo è stato concordato L'aereo da trasporto militare russo An-124 con sistemi missilistici C-400 a bordo ha sorvolato la Bulgaria il 22 e 30 ottobre con il permesso delle autorità bulgare, ha informato il ministero degli Esteri di Sofia. I voli facevano parte dell’esercitazione militare congiunta serbo-russa “Scudo slavo” sul territorio della Serbia. La parte bulgara precisa che è stata rispettata la procedura per la concessione di autorizzazioni diplomatiche per questo tipo di voli speciali. Di conseguenza, il ministero degli Esteri bulgaro ha coordinato l'autorizzazione, in conformità con le procedure legali, con i ministeri della Difesa e dei Trasporti. AUTO Anche la Grecia interessata a ospitare il nuovo impianto della Volkswagen Dopo Turchia, Bulgaria e Romania, anche la Grecia potrebbe entrare nella corsa per ospitare il nuovo impianto che l'azienda automobilistica tedesca Volkswagen intende realizzare in Europa orientale destinato alla produzione dei modelli Passat e Skoda Superb da esportare nella regione. “C'è interesse da parte nostra”, ha dichiarato il ministro gli Affari
economici e gli investimenti greco Adonis Georgiadis. Tuttavia, nota il quotidiano “Handelsblatt”, Georgiadis non ha fornito ulteriori dettagli. Le affermazioni del ministro sarebbero però in contrasto con quelle rese dal direttore della produzione di Volkswagen, Andreas Tostmann, il 22 ottobre scorso. Il dirigente ha, infatti, dichiarato che l'azienda “non intende pianificare destinazioni alternative” alla Turchia per realizzare il nuovo impianto. A seguito dell'operazione “Fonte di pace”, avviata il 9 ottobre scorso dalle Forze armate turche contro le milizie curde Unità di protezione dei popoli (Ypg) in Siria nord-orientale, il 15 ottobre scorso, la Volkswagen ha deciso di congelare la decisione di aprire il nuovo stabilimento in Turchia.