CampiglIO - intervista ai fratelli Franchini e a Cesare Maestri

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RUBRICA

PERSONE PEOPLE

MAESTRI DI VITA ALPINA

Cesare Maestri, il “ragno delle Dolomiti”, 86 anni compiuti, oggi non arrampica più, ma continua a scrivere. “Dare un senso alla vita”, (Mame Editore, 2014) è l’ultimo libro pubblicato. Cesare Maestri, the 86-year-old “spider of the Dolomites”, no longer climbs, but he continues to write. “Dare un senso alla vita” (Mame Editore, 2014) is his most recently published book.

INTERVISTA/INTERVIEW MARCELLO PALMIERI

L’ A L P I N I S M O D I I E R I E L’ A L P I N I S M O D I O G G I . I L G R A N D E C E S A R E M A E S T R I R A C C O N TA I L S U O G L O R I O S O PA S S AT O , S I LV E S T R O E T O M A S F R A N C H I N I LE IMPRESE GIÀ COMPIUTE E I PROGETTI FUTURI.

“ L E M O N TA G N E S O N O PER ME QUELLO CHE I COLORI E LA TELA

SONO PER IL PITTORE, IL TRENO PER IL

M A C C H I N I S TA , I L T E AT R O P E R L’ A T T O R E , I L

T O R N I O P E R L’ O P E R A I O , IL PIANOFORTE PER IL COMPOSITORE,

IL PICCONE PER IL MANOVALE”.

“ T H E M O U N TA I N S F O R M E A R E L I K E PA I N T

AND CANVAS FOR AN A R T I S T, T H E T R A I N

FOR A CONDUCTOR,

T H E T H E AT R E F O R A N

A C T O R , T H E L AT H E F O R

A FACTORY WORKER, THE

PIANO FOR A COMPOSER, OR THE PICKAX FOR A LABORER.”

CESARE MAESTRI

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C

esare Maestri, classe 1929: per il giornalista e scrittore Dino Buzzati, il “ragno delle

Dolomiti”. Silvestro e Tomas, 27 e 25 anni: a Campiglio, per tutti semplicemente “i fratelli Franchini”. Mentre Roma ha due Papi, Madonna di Campiglio custodisce tre generazioni di arrampicatori. “Sono stato il primo a percorrere in discesa e senza corda il VI grado”, scandisce il presidente e decano delle guide alpine campigliane. “Ora non si scala più per il

Rope Brothers and the Master Mountaineer r

Mountaineering, yesterday and today. The great Cesare Maestri talks about

his glorious past; Silvestro and Tomas Franchini, about their past conquests and future plans.

primato, ma per il puro piacere”, affermano le giovani promesse dell’Associazione:

Cesare Maestri (86), the “Dolomite

Silvestro è guida, Tomas aspirante. Le

Spider” to journalist and author Dino

loro parole cristallizzano sessant’anni di

Buzzati. Silvestro (27) and Tomas (25),

storia diventata leggenda, sei decenni

“the Franchini brothers” to everyone in

d’alpinismo lunghi quanto millenni.

Campiglio. Rome may have two popes,

Materiali, filosofia, obiettivi: molto

but Madonna di Campiglio is home to

è cambiato tra gli arrampicatori del

three generations of climbers. “I was

dopoguerra e i primi nativi digitali. E “se ai

the first to descend a grade VI without

tempi d’oro di Cesare si preferiva salire in

rope,” said Maestri, president and senior

linea retta, aiutandosi con staffe, scalette,

member of the Campiglio alpine guides.

e attrezzi vari – osservano i due alpinisti

“People don’t climb for records anymore.

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PERSONE

PERSONE

PEOPLE

PEOPLE

ventenni – ora la sfida è percorrere

corda. Quello che si fa di solito, no?

le linee naturali della roccia senza

Now, it’s for pure pleasure,” say the

Poi è salito il secondo di cordata…

ausili artificiali”. Unica eccezione: “La

M: Arrivato alla sosta, Gino ha messo

association’s two up-and-comers (Silvestro

componentistica di sicurezza, molto più

la corda attorno a uno spuntone

affidabile rispetto al passato”. Maestri

esattamente come aveva fatto per

lo conferma: “Oggi praticamente tutte

la sua progressione. E mentre io

le cime son state conquistate, dunque

procedevo per raggiungerlo, lui cercava

l’impegno è quello di raggiungerle

di tenermi tesa la canapa con la sola

attraverso nuove vie”. Quando si alza, il

forza delle mani.

ragno delle Dolomiti cerca gli appigli su

F: Sul moschettone della sosta, fatta

un deambulatore metallico. I suoi occhi

con fettucce sintetiche, ho costruito il

riflettono un glorioso passato. Silvestro e

nodo mezzo barcaiolo. Man mano che il

Tomas lo vogliono attualizzare.

Tomas saliva, io lo recuperavo tenendo

observe, “but now the challenge is to follow

La vostra prima arrampicata?

tesa la corda.

M: La “normale” della Paganella, vicino a

the natural lines of the rock without any

Se foste caduti?

artificial aids.” The only exception is safety

is a guide; Tomas, a guide-in-training). Their words encapsulate sixty years of legendary history, six decades of mountaineering that may as well have been six millennia. The equipment, philosophy, goals, and much post-war to the digital era. “Back in the golden era of Cesare, you went straight up with the help of stirrups, ladders and all sorts of equipment,” the two young climbers

M: O riusciva a tenermi con tutto il mio

Gino Pisoni, presidente nazionale delle

peso, o precipitavamo in due.

Guide alpine. E non appena misi le mani

F: Il nodo barcaiolo è un buon freno, e

sulla roccia, capii che quello sarebbe

la sosta dà buone garanzie di tenuta.

stato il mio mestiere.

Se non si molla la corda, trattenere il

F: Per noi, la prima vera via di roccia è

there via all new routes.” To get himself up,

compagno in caduta non è così difficile.

stata la Quinto Lina sulla Corna Rossa,

Il vostro gruppo preferito, alpino, s’intende?

Maestri now reaches for a handhold on his

a guidarci, eravamo entrambi autodidatti.

M: Il Brenta, per me il migliore delle

Che dotazioni avevate?

Dolomiti.

M: ricordo dei gran scarponi, delle

F: Il Brenta: montagna di casa, il

equipment, which is much more reliable than it once was. As Maestri confirms, “Practically every summit has been conquered, so now the challenge is to get

metal walker, his eyes alight as he reflects on his glorious past, a past that Silvestro and Tomas hope to revitalize.

Tell us about your first climbs?

braghe alla zuava e una corda di canapa

selvaggio campo d’allenamento che ci

da girarsi intorno per assicurarsi.

ha fatto crescere.

F: scarpette da arrampicata, corda

E la cima più bella?

sintetica e imbracatura. Però non

M: Il Campanil Basso.

avevamo ancora i vestiti giusti, quindi

F: Il Crozzon: sotto il profilo estetico

usavamo gli stessi delle gare di sci.

è la vetta più affascinante, e noi ci

Inseparabile compagno delle nostre

abbiamo pure aperto una via di grado

uscite era il wind stopper: la nostra prima

VIII: la “Via delle Regole”.

M: The Paganella Via Normale, near Trento.

Gino Pisoni, president of the national association of alpine guides, took me there in the spring of 1949, and as soon as I laid my hands on the rock, I knew that was what I wanted to do for life.

F: Our first real rock climb was the Quinto

Lina at Corna Rossa, around 2007-2008. We didn’t have a guide. We’re both self-taught.

What equipment did you have?

2012, per la trasferta in Patagonia.

Quando l’avete raggiunta per la prima volta?

Come gestiva la corda, chi arrampicava da primo?

M: Era una stupenda giornata del settembre 1949. Pensavo di essere solo,

knickerbockers, and a hemp rope that we

M: Gino la rinviava in qualche spuntone

con il mio compagno Franco Giovannini.

giacca in gore-tex è arrivata solo nel

di roccia, ma ovviamente solo dove

Ma quando arrivammo in cima,

c’erano. Mi pare ci fossero poi un paio

trovammo il grande Bruno Detassis

di chiodi per tiro, poca roba, giusto per

che festeggiava la sua centesima

segnare la via.

ascensione. Egli ci invitò a brindare

F: La via è tutta chiodata con gli spit.

con lui, e quell’incontro fu per noi una

Man mano che io salivo, inserivo i rinvii negli spit e subito gli mettevo dentro la

From left to right: Silvestro (27), alpine guide, and his brother, Tomas (25), guide-intraining. The Franchini brothers represent the youngest generation of mountaineers in Madonna di Campiglio.

more have all changed in climbing from

Trento: mi portò nella primavera del 1949

attorno al 2007/2008. Non c’era nessuno

Da sinistra: Silvestro, 27 anni, guida alpina, e il fratello Tomas, 25 anni, aspirante. I fratelli Franchini rappresentano la generazione più giovane di alpinisti a Madonna di Campiglio.

ricompensa impagabile. F: Mi pare fosse il 2009. Avevamo

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M: I remember having big boots,

tied around our waists to stay safe.

F: Rock-climbing shoes, synthetic rope,

and harnesses. But we didn’t have the right clothes yet, so we used the same stuff we wore for skiing. Our most faithful companions were our windbreakers, but we didn’t get our first Gore-Tex coats until 2012, for our Patagonia trip.

How did you work the rope?

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PERSONE

PERSONE

PEOPLE

PEOPLE

scelto di salire dalla “Via delle guide”, ma ben presto ci siamo stufati di scalare alternati. Allora abbiamo iniziato a salire in conserva, insieme, con l’effetto pratico

“ I L B R E N TA È L A

di non aver più le sicurezze reciproche.

M O N TA G N A D I C A S A ,

Ma non sapevamo che il gestore del

CI ACCOGLIE.

rifugio Brentei, dove avevamo dormito, ci

QUANDO LO VEDO

stava osservando con il canocchiale. Così,

IN UNA FOTO O IN

al ritorno, ad attenderci abbiam trovato la

UN VIDEO, ANCHE S E L’ H O V I S T O

sua solenne sgridata.

U N ’ I N F I N I TÀ D I V O LT E ,

La vostra soddisfazione più grande?

MI SEMBRA SEMPRE BELLO, MI SI APRE

M: Quando per la prima volta in assoluto

IL CUORE”.

feci in discesa la “Via delle guide” sul Crozzon di Brenta. È un VI+. L’aveva aperta Bruno Detassis, che però, per scendere, si era calato con le corde doppie. Dunque senza “disarrampicare”. F: La via invernale “Lisa dagli occhi blu” sul Crozzon, nel 2011. L’avevamo sognata per molto tempo, e lì abbiamo fatto il nostro primo bivacco invernale.

La situazione più divertente? M: Una volta, stavo scendendo in un canalone ghiacciato tra la Bocca di Brenta e il rifugio Brentei. A un certo punto, una tedesca che non andava più né avanti né indietro mi abbracciò improvvisamente

Un giovane Maestri in arrampicata.

“ B R E N TA I S O U R

(Archivio Provincia autonoma di Trento)

H O M E ; T H E M O U N TA I N

Bivacco invernale sul Crozzon di Brenta.

EMBRACES US.

WHEN I SEE IT IN

Sulla “Via Maestri” “Punte di Campiglio”.

A PHOTO OR VIDEO,

EVEN IF I’VE SEEN IT

Maestri con Mario Brunello. (D. Lira)

A MILLION TIMES,

I T ’ S A LW AY S G R E AT.

A young Maestri in action.

I T O P E N S M Y H E A R T. ”

(source: Province of Trento archives)

Winter camp on Crozzon di Brenta.

SILVESTRO FRANCHINI

On “Via Maestri” “Punte di Campiglio”. Maestri with Mario Brunello. (D. Lira)

alle gambe. Io persi l’equilibrio, ed entrambi incominciammo a scivolare. Impossibile fermarsi. Allora pensai di

E il maggior spavento?

Who went first?

salirle sulla pancia come fosse una slitta.

M: Ero sempre sul Basso, ma questa volta

M: Gino would draw it around a rock

Morale: io mi ruppi un polso, lei non si

con l’amico Luciano Eccher che aveva

fece neanche un graffio.

26 anni. Era il 4 luglio 1954. Lui mi stava

F: Sicuramente quella accaduta sulla via

raggiungendo su un “terrazzino”, quando

“Babbo fai tossire la balena” di Cima

cedette il chiodo che sorreggeva una

Farfalla, sempre in Brenta. Probabilmente

staffa poggiapiedi. L’urto si riverberò

per un problema col pasto al rifugio, a

su di me, così finii a testa in giù contro

entrambi ci era preso un virus intestinale.

la roccia. In quella posizione, cercai di

Niente da fare, non riuscivamo a

tenere la corda di Luciano con tutte le

trattenerci. E per di più eravamo su un

mie forze. Ma a un certo punto non ce

now and then, but only when one

F: Brenta, our home mountain, the

toast, and that meeting was a priceless

we are today.

F: I think it was 2009. We’d decided to

much. Just enough to mark the route.

As Tomas climbed, I would wait for him

And the best summit?

ascend the “Via delle Guide”, but it wasn’t

F: The route was entirely set with

bolts. As I went up, I would hook

and keep tension in the rope.

And if you fell?

the quickdraws into the bolts and

M: Either he was able to handle all my

then slip the rope in. Isn’t that how it

weight, or we both ended up falling.

usually works?

due volte finché la corda non si tese del

potevano appoggiare le mani, per mio

tutto. Lui sapeva che avremmo rischiato

M: At the belay station, Gino would

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strength of his hands.

quickdraws, I would tie a Munter hitch.

la feci più, e lui nel giro di poco volò

di tagliare la corda. Io ovviamente me

ascent. He invited us to join him in a

F: At the belay, using synthetic

Capiscimi… quei pochi punti in cui si

di morire entrambi, per questo mi urlò

there, celebrating his one-hundredth

Dolomites.

were a couple of pitons per pitch. Not

tiro strapiombante, con pochi appigli.

dire…erano pressoché inagibili…!

M: Brenta. I think it’s the best in all the

tension on the rope with nothing but the

was available of course. I think there

Then the second man would climb…

fratello che saliva da secondo…come

I climbed up to join him, he would keep

wrap the rope around a jag of rock just like he had done for his climb, and as

natural training ground that made us who

M: Campanile Basso.

F: Crozzon. Esthetically speaking, it’s

experience for us.

long before we got tired of lead climbing, so we started simul climbing, at the same

the most alluring summit, and we even

time. This meant that we essentially

opened our own grade VIII route: “Via

weren’t keeping each other safe. But what

delle Regole”.

we didn’t know was that the manager at

the belay is a good safety mechanism. If

When did you first climb it?

the Brentei refuge where we were staying

you don’t let go of the rope, it’s not too

M: It was an amazing day in September

was watching us with binoculars. So when

hard to keep your partner from falling.

1949. I thought I was alone with my

we got back, we had a good, long scolding

F: The Munter hitch is a good knot, and

What’s your favorite group (range, I mean)?

partner, Franco Giovannini, but when we

waiting for us.

got to the top, we found Bruno Detassis

What are you most proud of?

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PERSONE

PERSONE

PEOPLE

PEOPLE

Dopo aver aperto la nuova via “Sogni ed incubi” sulla parete nord della Busazza.

In arrampicata libera sulla “Via Maestri” di Cima Farfalla. Free climbing on “Via Maestri”, Cima Farfalla.

After opening the “Sogni ed incubi” (dreams and nightmares) route on the north face of Busazza.

Cesare Maestri. (A. Novelli)

ne guardai bene. Di cinque chiodi, ne

F: Se una persona prende la guida,

tennero due: un miracolo.

è per sentirsi quasi sicura che non le

Ci recuperarono nella notte, tredici ore

succederà nulla. Noi dobbiamo essere

dopo.

all’altezza di queste aspettative…

F: Stavamo salendo in tre, una via di

È il momento dei saluti.

M: When I did the descent down the

Moral of the story: I broke my wrist, and

and I ended up head down against the

“Via delle Guide” of Crozzon di Brenta

she came away without a scratch.

rock. While in that position, I tried to

F: Definitely one time on the Cima

opened by Bruno Detassis, but when he

Farfalla “Babbo fai tossire la balena”

strength, but at a certain point, I couldn’t

M: I’m not saying that you need to

descended, he used a double-rope system,

route, Brenta. It must have been

hold on anymore, and he fell twice in

start out with the idea that your life is

so without actually climbing down.

something we ate at the refuge, but we

rapid succession until the rope went fully

worthless, but you need to be ready to

both came down with a stomach bug.

taut again. He knew that we could have

sacrifice your life for the client’s.

blu” winter route in 2011. We’d been

There was no way we could hold it in. To

both died up there, so he yelled to me

F: When someone gets a guide, they do

dreaming about it for a long time, and

make it worse, we were on a cliff face with

to cut the rope. Of course, I first took a

it to feel pretty much sure nothing will

that’s where we had our first winter camp.

very few rest points. Imagine… in those

close look at the situation.

happen. We need to live up to those

few places where we could take a break,

Out of five pitons, two were still holding.

for my brother taking up the rear, it was…

A miracle. They came for us that night,

between Bocca di Brenta and the Brentei

well… pretty much impassable!

thirteen hours later.

refuge. At a certain point, a German gal

And the biggest scare?

M: Ragazzi, sappiate che il primo

nel gruppo della Presanella. Ma stavolta

impegno dell’alpinista è quello di

slegati. A un certo punto, Tomas è

diventar vecchio.

scivolato, precipitando per diverse decine

F: Cesare, sei un signore di Campiglio,

di metri.

e sei campigliano come noi. Sentiamo

Questo evento ci ha insegnato che

di doverti ringraziare per il prestigio

And the funniest moment?

in montagna non siamo invulnerabili.

che hai dato a questa località.

Abbiamo preso una grossa “scottata” e

Certo, tu sei umano come tutti,

M: Once, I was descending an icy crevasse

siamo diventati più prudenti.

ma una leggenda come pochi. •

M: Non dico che si debba partire con il pensiero che la tua vita non vale niente, ma devi esser pronto a dare la tua vita per quella del cliente.

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Being a mountain guide is all about responsibility.

for the very first time. It’s a VI+. It was

misto sulla parete nord della Busazza,

Guida alpina fa rima con responsabilità.

big scare and it made us be more careful.

F: The Crozzon “Lisa dagli occhi

keep hold of Luciano’s rope with all my

F: There were three of us heading up a

expectations.

It’s time to wrap things up. M: Guys, just know that the first duty of a

mountaineer is to grow old.

mixed climb on the north face of Busazza,

F: Cesare, you do Campiglio proud, and

with my friend, Luciano Eccher, who was

in the Presanella group. But not roped

you’re Campigliano just like us. We truly

of my legs. I lost balance and we both

26 at the time. It was July 4, 1954. He

together this time. At a certain point,

have to thank you for the prestige that

started sliding, no way to stop.

was coming up to join me on a landing

Tomas slipped and fell, falling a few dozen

you have brought to this area. Of course,

So I decided to climb on top of her like

when the piton holding a stirrup came

meters. This taught as that we aren’t

you’re human like us all. But a legend like

a sled.

loose. The impact reverberated up to me,

invulnerable in the mountains. That was a

few others. •

got stuck - couldn’t go forward, couldn’t

M: It was on Basso again, but this time

go back - and suddenly grabbed hold

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PERSONE

RPUE RB SROI N C EA

PEOPLE

PEOPLE

Arrampicata in Marocco. Climbing in Morocco.

“LA NOSTRA

“FORSE È UN

GENERAZIONE CERCA

CONTROSENSO,

LINEE DIFFICILI, MA

MA CI PIACE FARE

N AT U R A L I , I M P I E G A N D O

QUESTO NON PERCHÉ

MENO TEMPO,

CI SIAMO POSTI

MA ANCHE MENO

L’ O B I E T T I V O

M AT E R I A L E P O S S I B I L E ,

DI FARE ALPINISMO,

PER IL RISPETTO

MA PERCHÉ CI VIENE

D E L L’ A M B I E N T E E

S P O N TA N E O D E D I C A R E

UN’ETICA DELLA

IL NOSTRO TEMPO ALLA

M O N TA G N A ” .

M O N TA G N A ” .

“ O U R G E N E R AT I O N

“ I T M AY B E A

SEEKS OUT HARD

CONTRADICTION IN

R O U T E S , B U T N AT U R A L

TERMS, BUT WE LIKE

TIME, BUT ALSO

BECAUSE OUR GOAL IS

O N E S , TA K I N G L E S S

DOING THIS NOT

USING THE FEWEST

T O B E M O U N TA I N E E R S ,

TOOLS POSSIBLE, IN

BUT BECAUSE IT COMES

ENVIRONMENT AND

D E D I C AT E O U R T I M E T O

SILVESTRO FRANCHINI

TOMAS FRANCHINI

RESPECT OF BOTH THE

N AT U R A L T O U S T O

M O U N TA I N E T H I C S . ”

T H E M O U N TA I N S . ”

22

23


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