19-"EDIFICI DI INTEr.STORICO-ARTISTICO"24pag.

Page 1

Ordine degli Architetti della Provincia di Reggio Calabria Corso base di specializzazione in prevenzione incendi ai sensi del DM 5.08.2011

PREVENZIONE INCENDI NEGLI EDIFICI DI INTERESSE STORICO-ARTISTICO

a cura dell’Ing. Andrea Gattuso


LE PROCEDURE AUTORIZZATIVE DI PREVENZIONE INCENDI PER GLI EDIFICI SOTTOPOSTI A TUTELA SONO QUELLE PREVISTE DAL DPR 151/2011 Estratto allegato 1 DPR 151/2011 N° 72

ATTIVITA’

CATEGORIA

Edifici sottoposti a tutela ai sensi del d.lgs. 22 TUTTI IN gennaio 2004, n. 42, aperti al pubblico,destinati a CATEGORIA C contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente Allegato.

Pertanto è obbligatorio:  il PARERE DI CONFORMITA’  la S.C.I.A. a lavori ultimati


Chiarimento Circolare Ministeriale n.4756 del 09.04.2013 Rientrano nel punto n° 72 :  biblioteche e archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre collocate all’interno di edifici sottoposti a tutela  una o più attività, aperte al pubblico, elencate nell’allegato I al D.P.R. n.151/2011, collocate all’interno di edifici sottoposti a tutela Nel caso l’edificio sottoposto a tutela sia occupato parzialmente dalle attività sopra descritte si configura l’attività 72 limitatamente alle porzioni interessate da tali attività.


NORMATIVA DI RIFERIMENTO DECRETO MINISTERIALE 20 MAGGIO 1992, N°569 "Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre“ (G.U. nr. 52 del 4.3.93).

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 GIUGNO 1995, N°418 "Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a biblioteche ed archivi" (G.U. nr. 235 del 7.10.95).


GENERALITA' Norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici ed artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni, mostre, biblioteche ed archivi.

CAMPO DI APPLICAZIONE LE NORME DISCIPLINANO LE MISURE TECNICHE PER GLI EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI DI INTERESSE STORICO ED ARTISTICO. OBIETTIVI: ASSICURARE LA SICUREZZA DEGLI EDIFICI E LA BUONA CONSERVAZIONE DEI MATERIALI IN ESSI CONTENUTI.


DISTANZE DEGLI IMPIANTI PER MATERIE INFIAMMABILI L'art. 5 del Regio Decreto 1563/1942 dispone il divieto di installare ad una distanza inferiore a 30 metri dagli edifici industrie, imprese ed esercizi con materie infiammabili, nonche' depositi o distributori delle materie medesime.


ATTIVITA' CONSENTITE NEGLI EDIFICI

ATTIVITA' COMPLEMENTARI PREVISTE DAL DM 16.2.82 NEL RISPETTO DELLE RELATIVE NORME ANTINCENDIO E DELLE NORME DI TUTELA DI CUI ALLA LEGGE 1089/1939.

ATTIVITA' DI PUBBLICO SPETTACOLO CUI ALL'ART. 17 DELLA CIRCOLARE M.I. 16/1951 NEL RISPETTO DELLE PRESENTI DISPOSIZIONI.


SISTEMA VIE DI USCITA Gli edifici devono disporre di sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso delle persone verso luogo sicuro. Caratteristiche principali: Larghezza vie di fuga min 90 cm Larghezza uscite min 90 cm Segnaletica di sicurezza Capacità di deflusso = 60 Nel conteggio si possono considerare tutte le uscite di larghezza non inferiore a 90 cm Riduzione dell'affollamento (con sistemi di controllo dei visitatori) se il sistema di vie di fuga non risulta verificato per le sale di consultazione e lettura è prevista una lunghezza massima dei percorsi di esodo pari a 30 mt


SEPARAZIONI-COMUNICAZIONI Non sono ammesse comunicazioni con attività non pertinenti Qualora esistano comunicazioni con altre attività queste devono essere protette con porte e tamponamenti REI 120


SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' DIVIETO D'USO di fiamme libere, fornelli, stufe a gas, a kerosene, elettriche con resistenza in vista DIVIETO D'USO di sostanze infiammabile escluso quelle di uso giornaliero in presenza di restauri Gli arredi non possono essere incrementati NB: non sono considerati arredi gli oggetti esposti al pubblico Per attivitĂ nuove il carico d'incendio (costituito da arredi e materiale da esporre escluse strutture ed infissi) non deve superare i 10 kg/mq.


I nuovi elementi di arredo dovranno essere delle seguenti classi di reazione al fuoco : ď śrivestimento dei pavimenti

classe 2

ď śtendaggi

classe 1

ď śmobili imbottiti

classe 1 IM


SPAZI PER DEPOSITI

MODALITA' DI DEPOSITO MATERIALI

Corridoi liberi da 90 cm e distanza di 1 mt dal soffitto

COMUNICAZIONI

Porta REI 120

AERAZIONE

Naturale :1/30 della superficie in pianta Oppure meccanica : 2 ricambi aria/ora

CARICO D'INCENDIO

Max 50 (se >50 imp.sprinkler con estinguenti compatibili con i materiali depositati )


AREE A RISCHIO SPECIFICO Per centrali termiche, autorimesse, officine , gruppi elettrogeni valgono le relative norme antincendio.

DIVIETO DI INSTALLAZIONE DI NUOVE CENTRALI TERMICHE ALL'INTERNO DEGLI EDIFICI


IMPIANTI TERMICI AD ARIA CALDA Prescrizioni di cui all'art. 14 del Regio Decreto 1563/1942 Canalizzazioni di distribuzione dell'aria calda in materiale incombustibile; Isolamento termico nel caso di attraversamneto pareti con affreschi, decorazioni etc., al fine di evitare screpolature nei muri; Temperatura non superiore a 40 °C; Canne di espulsione, per impianti a ventilazione naturale, con sbocchi direttamente all'esterno (vietato lo sbocco in intercapedini e sottotetti).


IMPIANTI ELETTRICI In conformitĂ alla Legge 186/1968 e certificati ai sensi della Legge 46/1990. Gli ambienti ove accede il pubblico devono essere dotati di un impianto di illuminazione di sicurezza L'edificio deve essere protetto contro le scariche atmosferiche


MEZZI ED IMPIANTI ANTINCENDIO ESTINTORI Devono essere installati estintori in ragione di 1 ogni 150 mq con estinguenti compatibili con i materiali presenti. IDRANTI Caratteristiche Rete ad anello Attacco autopompa vicino all'ingresso Q=120 lt/min ai 2 idranti in posizione più sfavorita, P=1,5 bar per almeno 60 minuti Idranti collocati vicino scale, accessi, uscite, locali a rischio con esclusione dei locali dove l'acqua può danneggiare i materiali esposti


IMPIANTI FISSI DI RILEVAZIONE E/O DI ESTINZIONE INCENDIO In ogni edificio devono essere installati IMPIANTI FISSI DI RILEVAZIONE INCENDI

SISTEMI DI ALLARME In ogni edificio deve essere installato un sistema di allarme acustico ed ottico





piani di emergenza e istruzioni di sicurezza Prima dello svolgimento delle attività devono essere predisposti i piani di emergenza.

I PIANI DI EMERGENZA devono prevedere: Avviso tempestivo dei visitatori in occasione di pericolo Sfollamento dai locali Richiesta intervento soccorsi Nominativo incaricato a ricevere i soccorsi Attivazione squadra antincendio e relativi compiti


istruzioni di sicurezza Le istruzioni relative al comportamento del pubblico e del personale in caso di emergenza devono essere esposte bene in vista con appositi cartelli conformi alle norme vigenti.

DEVONO ESSERE PREVISTI : Pianta con vie di esodo in ciascun piano Pianta all'ingresso dell'attivita' con le seguenti indicazioni: scale e vie di esodo mezzi di estinzione dispositivi di arresto impianti elettrici, gas , riscaldamento quadro generale impianto rilevazione fumi e allarme impianti e locali a rischio specifico


conservazione del materiale esposto Strumenti di misura e di regolazione condizioni termoigrometriche per i locali sono sono conservati stampe, dipinti, miniature, manoscritti. Tubazioni di alimentazione e scarico acque poste a regola d'arte per evitare deterioramento muri o solai con affreschi, mosaici, decorazioni o con quadri, arazzi, etc.

prescrizioni per attivita' con superficie inferiore a 400 mq Per le attività , accertate dalla soprintendenza, di superficie non superiore a 400 mq destinate a musei, gallerie, esposizioni e mostre, si applicano solo alcune misure tecniche del decreto 569/1992. In particolare per esse non è obbligatorio realizzare l'impianto idrico antincendio.


deroghe Possono essere avanzate istanze di deroga, per ragioni di carattere tecnico o di tutela dei beni, alle norme con le modalita' previste dal DPR n째 151/2011 norme transitorie Adeguamento entro 3 anni alle norme tecniche allegate ai due decreti di riferimento. disposizioni finali Sono abrogati gli articoli 2, 3, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25 e 36 del Regio Decreto 1564/1939. Restano in vigore gli altri articoli compatibili con le presenti disposizioni.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.