34-"Il Rischio Nucleare e Radiologico" 91pag.

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Il Rischio Nucleare e Radiologico Corso Regionale NBCR Livello 2

Ing.


Capire la radioattività  L’atomo e la struttura della materia  Gli isotopi  Energie in gioco e radioattività  Disintegrazioni e decadimenti  Caratteristiche delle particelle


Struttura della materia  Atomo: particella minima di un elemento L’atomo è la più piccola parte delle materia che ne conserva ancora tutte le caratteristiche chimiche.

Molecola: aggregato di atomi


. Neutroni . Protoni . Elettroni


Protone

Carica + 1

Neutrone Carica nulla Elettrone

Carica - 1

Massa 1 Massa 1 Massa trascurabile


1 1

Elettrone Protone


Nucleo VS Atomo Se l’atomo le dimensioni di un campo di calcio, allora il nucleo, posizionato nel centro, avrebbe le dimensioni di una pallina da ping-pong.


2 2 2

Elettroni Protoni Neutroni


Z

x

A

A = Numero di massa (protoni + neutroni) X = Simbolo sostanza Z = Numero atomico (protoni) INDIVIDUIAMO LA SOSTANZA


He 2

14

7

4

Li

3

C 6 Tavola Periodica


12

14

diverso

C 6 6 PROTONI 6 ELETTRONI 6 NEUTRONI

C uguale uguale uguale diverso

6 6 PROTONI 6 ELETTRONI 8 NEUTRONI


1 Protone 0 Neutroni

IDROGENO

NON Radioattivo


1 Protone 1 Neutroni

DEUTERIO

NON Radioattivo


1 Protone 2 Neutroni

TRIZIO

RADIOATTIVO


Rischi della radioattività

Naturale Ambiente Attività varie

Convenzionale Uso medico Uso industriale Produzione di energia Sorgenti orfane Non convenzionale Uso bellico Uso terroristico


RadioattivitĂ naturale Ambiente Rocce (es. granito) Raggi cosmici non schermati Cibi (latte, acqua, sali minerali)


RadioattivitĂ naturale AttivitĂ umane Voli aerei Scorie nucleari (deposito) Lavori per categorie esposte


RadioattivitĂ uso convenzionale Uso convenzionale Radiografie, tomografie, Radio e Curie terapie Esami industriali Produzione di energia: centrali elettriche, trasporto del combustibile e delle scorie Mezzi a propulsione nucleare


RadioattivitĂ uso convenzionale

Incidenti a centrali elettronucleari italiane attualmente in fase di disattivazione

Incidenti oltre frontiera comportanti ricadute radioattive sul suolo nazionale


RadioattivitĂ uso convenzionale Incidenti a natanti a propulsione nucleare, inclusi i sommergibili, che incrociano in prossimitĂ delle coste italiane Incidenti in centri di ricerca, stabilimenti, o luoghi in cui comunque si detengono o si impiegano sostanze radioattive


RadioattivitĂ uso convenzionale Caduta di satelliti con sistemi nucleari a bordo

Eventi incidentali derivanti da attivitĂ non conosciute a priori


Radioattività uso NON convenzionale Bombe e missili nucleari Proiettili a Uranio impoverito Bombe “sporche”


Le radiazioni


Radioattività 

 

 

Si intende la capacità di emettere radiazioni in modo spontaneo  Radiazioni elettromagnetiche  Radiazioni corpuscolari È diffusa in molto materiali naturali È stata scoperta in diversi periodi dai fisici Beckerel, Curie e Roentgen Può comportare la trasformazione della materia NON può essere modificata!!


Radioattività nucleare 

Ha origine dall'interno del nucleo dell'atomo Sono radiazioni più o meno ionizzanti  Ovvero possono far sì che la materia da loro colpita si ionizzi Si definiscono 4 famiglie radioattive  Con un capostipite (elemento pesante)  Un figlio ultimo non più radioattivo Si definiscono 3 tipi di Decadimenti



 

Particelle (alfa) Particelle (beta) Raggi (gamma)



2 PROTONI 2 NEUTRONI




La radiazione è composta da 2 protoni e 2 neutroni che fuoriescono dal nucleo di un atomo pesante: essa ha la stessa composizione di un nucleo di elio (He)



1 ELETTRONE (simile)




La radiazione è una particella simile ad un elettrone; essa fuoriesce da un nucleo, dove si è formata a seguito della trasformazione di un neutrone in un protone




La radiazione è un'onda elettromagnetica simile alla luce e alle onde radio, da cui differisce per l'altissima frequenza e per il fatto che esce dal nucleo di un atomo che sta cedendo parte della sua energia



Radiazione alfa, beta o gamma

Elettrone (ione negativo)

Atomo con un elettrone in meno (ione positivo)


Radiazione

  

Potere ionizzante

Potere penetrante in aria

Percorso in aria

altissimo

bassissimo

qualche cm

alto

basso

qualche mt

bassissimo

altissimo

qualche Km




A differenza di altre forme di energia, entro certi limiti, il corpo umano non riesce a percepire mediante i propri sensi la presenza di energia nucleare


  

GRANDEZZE DI SORGENTE GRANDEZZE DI CAMPO GRANDEZZE DI DOSE NON CONFONDERSI!!


Capire le grandezze

Sorgente

Campo

Rilascio dose


Multipli e sottomultipli Suffi sso

Sim bolo

Giga

G

* 109 Un miliardo

Mega

M

* 106 Un milione di volte

Kilo

k

* 103 Mille volte

centi

c

/ 102 Cento volte

milli

m 

/ 103 Mille volte

micro nano

Valo re

Rapporto

/ 106 Un milione di volte / 109 Un miliardo di volte

Più grande

Es.: 1 km in metri??? 1 [km] * 1000 = 1000 [m]

Più piccolo


GRANDEZZE DI SORGENTE  L’Attività  Il tempo di dimezzamento  Costante specifica gamma


Per il nuovo sistema l'unità di misura dell'attività è il Becquerel che si indica con le lettere Bq e rappresenta l'attività di una sorgente in cui si ha 1 disintegrazione per secondo In precedenza l'unità di misura era il Curie [Ci] pari a 37*109 Becquerel [Bq]


I passaggi tra la vecchia e la nuova unitĂ di misura dell'attivitĂ possono essere operati con i seguenti fattori:

1 Ci = 37 miliardi di Bq ( 3,7 x 1010 Bq ) 1 Bq = 0,027 miliardesimi di Ci ( 2,7 x 10-11 Ci )


L’attività è correntemente usata come grandezza atta a misurare il quantitativo di sostanza radioattiva, perciò: - 100 Ci di Co60 corrispondono ad un quantitativo di cobalto 60 la cui attività sia pari a 100 Ci.


L’attività di una sorgente diminuisce nel tempo, in conseguenza del fatto che le disintegrazioni che avvengono nella sorgente al passare del tempo consumano la sostanza radioattiva: si produce infatti una continua diminuzione degli atomi instabili (cioè radioattivi), i quali progressivamente raggiungono l’equilibrio.


Il tempo di dimezzamento è il tempo necessario affinchè l'attività di una sorgente si riduca alla metà di quella iniziale


A = A0 : 2

n

A0 = attivitĂ iniziale della sorgente (giorno di confezionamento) n = numero di tempi dimezzamento trascorsi dal giorno di confezionamento ad oggi A = attivitĂ della sorgente ad oggi



Un’altra grandezza di sorgente utile nei calcoli è la costante gamma specifica (K oppure Γ) che esprime il rateo di esposizione ad un metro di distanza da una sorgente puntiforme.


GRANDEZZE DI CAMPO  L’Esposizione ed Intensità di Esposizione  Kerma


L’esposizione è definita come la quantità di ionizzazione che una radiazione gamma o X produce in aria. L’unità di misura è il Coulomb/Kg [C/Kg] che equivale alla formazione in aria di circa 8 miliardi di coppie di ioni. La vecchia unità di misura ancora molto usata è il Roentgen [R]



E’ l’esposizione prodotta nell’unità di tempo, cioè la “velocità” con cui si sta producendo la carica in aria. L’unità di misura è il Coulomb/Kg*s [C/Kg*s] ma nella pratica si usano il Roentgen/h e i suoi sottomultipli, cioè il millesimo di Roentgen/h [mR/h] ed il milionesimo di Roentgen/h [μR/h]


Al posto dell’esposizione è sempre più frequentemente utilizzata un’altra grandezza per descrivere il campo (sempre limitatamente al caso di radiazioni X o Gamma): il Kerma in aria (K). Il nome Kerma è formato dalle iniziali della frase inglese “kinetic Energy Released in Matter” che vuol dire “energia cinetica liberata nella materia”


GRANDEZZE DI DOSE  Dose assorbita  Dose equivalente  Dose efficace


Rappresenta la quantità di energia che la radiazione cede alla materia. L’unità di misura è il GRAY (Gy) che equivale al passaggio di 1 Joule di energia per Kilogrammo di materia.



Il danno subito dal corpo umano dipende dalla dose di energia assorbita, ma anche dal tipo di reazione di orgine. L’unitĂ di misura è il SIEVERT [Sv] che equivale al passaggio di 1 Joule di energia per Kilogrammo di materia moltiplicato per un coefficiente dipendente dalla radiazione.

De = D * Fattore_R


Tipo di radiazione

Fattore

Fotoni e 

1

Elettroni e Particelle 

1

Particelle 

20

Neutroni Protoni

5 - 20 5

Es.: Dose assorbita pari ad 1mGy Quindi se deriva da radiazione  allora la De è uguale a 1mSv Se deriva da particelle  allora la De è 20mSv


Dose Assorbita VS Equivalente

ASSORBITA

EQUIVALENTE


A parità di dose equivalente i rischi di effetti sulla salute del corpo umano sono diversi a secondo dell’organo o tessuto colpito. L’unità di misura è il SIEVERT [Sv]. E' pari alla dose equivalente moltiplicata per un coefficiente dipendente dall'organo o tessuto colpito.

Deff = De * Fattore_T Pari Dose efficace corrisponde ad uguale probabilità di subire un danno


Fattori di efficacia Gonadi

0,20

Polmone

0,12

Stomaco

0,12

Tiroide

0,05

Rimanenti organi o tessuti

0,05


Grandezza

Simbolo di grandezza

Unità di misura

Simbolo unità

Significato grandezza

Energia che la radiazione ionizzante cede all’unità di massa della sostanza irradiata

Dose assorbita

Fattore di qualità

Dose equivalente

D

Gray

1 Gy=1J/1kg

Fattore correttivo che dipende dal tipo di radiazione a parità di dose

Q

H=DQ

Sievert

Tiene conto non solo della dose, ma anche delle proprietà della radiazione

Sv


Passaggio da grandezze dosimetriche a protezionistiche Grandezze dosimetriche

Grandezze protezionistiche

Dose assorbita

Dose equivalente

Gy

Sv

Descrivono l'interazione tra radiazione e materia

Tipo di radiazione

Dose efficace Sv

Descrivono il rischio biologico


RADIAZIONI

ARIA

MATERIA

UOMO

Dose di esposizione

Dose assorbita

Equivalente di dose

Coulomb/Kg – C/Kg (R)

Gray – Gy ( Rad )

Sievert – Sv ( Rem )

1 C/Kg = 3870 R

1 GY = 100 Rad

1 Sv = 100 Rem

Unità di misura Nuova (Vecchia)


Semplificazioni operative •

Una esposizione di 1 R corrisponde numericamente circa ad 1cGy di dose assorbita in materia acquosa (acqua, muscolo ecc.) segue che tale unità è di più comodo utilizzo rispetto al C/kg I VVF vista la loro protezione ordinaria dovrebbero preoccuparsi solo della radiazione g: fattore di ponderazione pari ad 1 quindi dose assorbita pari a dose equivalente L'esposizione dei VVF è sull'intero corpo quindi fattore pari ad 1 e perciò la dose equivalente è pari a quella efficace


Leggi vigenti in materia 

Legge 13 maggio 1961, n. 469 “Ordinamento dei servizi antincendio...” Circ. DGPC e SA n. 41/65, n. 69/67, n. 61/68 Circ. n. 15 MI.SA. 3/5/1984 “Istituzione del servizio di dosimetria a termoluminescenza... DLgs n° 230 del 1995: Attuazione delle direttive ... in materia di radiazioni ionizzanti


Definizioni tecnico/legali Intervento: attività umana intesa a prevenire o diminuire l’esposizione degli individui alle radiazioni dalle sorgenti che non fanno parte di una pratica o che sono fuori controllo per effetto di un incidente,... Soccorritore : chi interviene in situazione di emergenza con una “esposizione giustificata in condizioni particolari per soccorrere individui in pericolo, prevenire l’esposizione di un gran numero di persone o salvare un’installazione di valore e che provoca il superamento di uno dei limiti di dose fissati per i lavoratori esposti


Categoria persone

Dose Annua

Intensità Dose Oraria

Soccorritori Volontari

Dose Unica Emergenza

100 mSv (10 Rem)

Soccorritori Lavoratori A

20 mSv (2 Rem )

10 μSv/h

Lavoratori B

6 mSv (0,6 Rem )

3,3 μSv/h


Dosi per anno solare applicabili ai soccorritori Ordinari (tutti i VVF)

Squadre speciali

20mSv

100mSv

Cristallin o

150mSv

300mSv

Pelle

500mSv

1 Sv

Mani

500mSv

1 Sv

Dose efficace

Dose equivalente


I Soccorritori Volontari possono ricevere dosi maggiori dei 100mSv, ma possibilmente inferiori a 500mSv I 20 mSv/anno potranno essere superati nei seguenti casi: a) salvataggio di vite umane o soccorso a persone; b) azioni tese ad evitare l’esposizione di molte persone; c) azioni mirate ad evitare lo sviluppo di catastrofi.


Effetti deterministici delle radiazioni Dose Assorbita (irradiazione acuta)

Probabile effetto immediato

Fino a 0,25 Sv

Nessun effetto evidente

Fino a 0,5 Sv

Alterazioni ematiche

Fino a 1 Sv

Nausea, vomito, inappetenza nel 50% dei soggetti

Fino a 2 Sv

Possibile mortalità (in assenza di cure) dell’1% degli irradiati

Fino a 4 Sv

Sindrome acuta da radiazioni (male da raggi)- stadio ematologico; morte del 50% degli individui (in mancanza di cure) entro un mese

30 Sv e oltre

Sindrome acuta da radiazioni - stadio neurologico (o meningoencefalico); morte del 100% degli individui da poche ore a qualche giorno

Le dosi ammesse sono espresse in mSv!!! Sindrome acuta da radiazioni - stadio intestinale; morte del 100% degli individui Fino a 8 Sv entro tre settimane 1000 volte minore del Sv


EFFETTI SULL'UOMO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI I danni prodotti dalle radiazioni ionizzanti sull'uomo possono essere distinti in tre categorie principali: a) danni somatici deterministici; b) danni somatici stocastici; c) danni genetici stocastici. Si dicono somatici i danni che si manifestano nell'individuo irradiato, genetici quelli che si manifestano nella sua progenie.


Danni somatici deterministici Per danni deterministici s'intendono quelli in cui la frequenza e la gravità variano con la dose e per i quali è individuabile una dose-soglia. In particolare, i danni deterministici hanno in comune le seguenti caratteristiche: a) compaiono soltanto al superamento di una dose-soglia caratteristica di ogni effetto; b) il superamento della dose-soglia comporta l'insorgenza dell'effetto in tutti gli irradiati, sia pure nell'ambito della variabilità individuale; il valore della dose-soglia è anche in funzione della distribuzione temporale della dose (in caso di esposizioni protratte la soglia si eleva secondo un "fattore di protrazione");


Danni somatici deterministici c) il periodo dÏ latenza è solitamente breve (qualche giorno o qualche settimana); in alcuni casi l'insorgenza è tardiva (qualche mese, alcuni anni); d) la gravità delle manifestazioni cliniche aumenta con l'aumentare della dose.

Di grande importanza radioprotezionistica sono al riguardo i valori-soglia per i danni deterministici a carico di testicoli, ovaie, cristallino e midollo osseo, per l'esposizione singola di breve durata e per l'esposizione protratta e frazionata.


Principi di Radioprotezione Giustificazione di un’attività Ottimizzazione della protezione Limiti individuali di dose e di rischio


Esposizione a radiazioni Natura delle esposizioni alle radiazioni ionizzanti Causa della dose

Durata

Organi colpiti

Esterna

Sigillata, confinata

Irraggiamento

Termina quando la sorgente è rimossa

Tutto il corpo

Interna

Libera nell’ambiente

Contaminazione

Continua dopo l’assunzione

Determinati organi

Dose

Sorgente


Esposizione a radiazioni Per difendersi dalla contaminazione: Usare l'autoprotettore (o le maschere a filtro) Prevenire ogni contatto in aree sospette Usare sempre guanti e vestiario adeguato (dopo aver effettuato l'intervento) Non toccare nulla e non uscire senza aver fatto la decontaminazione

Per difendersi dall'irraggiamento: Mantenere distanze di sicurezza (o schermare) Controllare sempre le intensitĂ di campo e le dosi assorbite Limitare e monitorare i tempi di intervento Organizzare al meglio l'intervento


Si definisce lo spessore di dimezzamento S1/2 come lo spessore di un certo materiale che dimezza l’intensità della radiazione attraversa il materiale stesso.

ď §

che


I = I0 : 2

n

I0 = intensitĂ di esposizione iniziale (a monte dello schermo protettivo)

n = numero di spessori di dimezzamento di cui si compone lo schermo I = intensitĂ di esposizione risultante (a valle dello schermo protettivo)



RADIAZIONI

 EMESSE DA

MATERIALE

Co 60

Cs 137

I 131

Ra226

Piombo

1,1 cm

0,9 cm

0,4 cm

1,4 cm

Ferro

1,8 cm

1,5 cm

1,1 cm

2,3 cm


Decontaminazione Salta a...


Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Rete di rilevamento della radioattivitĂ 1 Centro Nazionale 16 Centri regionali raccolta ed elaborazione dati 1237 Stazioni di telemisura


La soglia di allarme e’ fissata a 10 ΟSv/h


STRUMENTI

IONIZZAZIONE

Camera a ionizzazione

Esposimetri Radiametri

Misure

Bassa Sensibilità

Tubo Geiger-Muller

Misure

Misure

Media Sensibilità

Canberra

Misure  n

SCINTILLAZIONE

SEMICONDUTTORI

TERMOLUMINESCENZA

Scintillatore

Dosimetro Rados

Dosimetro

Rivelazione Rivelazione

Alta Sensibilità

Spettrometria

Servizio Dosimetrico Nazionale


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