La saga di Lucifero - Le origini capitolo 1

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Le Origini - Capitolo 1 Quando Dio, il grande, unico, solo, misericordioso ed onnippotente creò l’universo tutto era nella perfezione assoluta. Lo Spirito aleggiava su tutto, non vi era nulla che non fosse in comunione con Dio. Gli angeli, messaggeri di Spirito, comunicavano con le parti del cosmo in una sublime armonia. Un palazzo per ospitarli venne creato, un palazzo come di cristallo, rilucente di splendore perfetto. Gli angeli cantavano e lodavano Dio e tutto funzionava secondo una perfetta armonia, un equilibrio che andava oltre ogni possibile parola. Il Signore era però pensieroso e vedeva il passato, il presente ed il futuro: vedeva quella perfetta armonia a rischio, ma vedeva la necessità di dare una perfetta autodeterminazione ai suoi angeli, di renderli ancora più vicini a Lui ... vedeva il rischio e vedeva il meraviglioso piano della creazione svilupparsi. Il tempo non esisteva, il tempo non aveva senso, lo spazio non esisteva, nell’assoluto della creazione tutto ogni cosa era talmente nella sua perfezione che non esisteva il vuoto e non esisteva il pieno, tutto era saturo di Dio e tutto in comunione con lui Nel palazzo, la gioia di un perfetto armore risuonava di un’armonia perfetta, l’orecchio umano non può più percepire questa armonia senza morire o essere rapito in cielo, una ballata perenne con un numero infinito di voci, gli angeli cantavano portando il loro amore verso utto il creato. Raffaele, Gabriele, Michele rilucevano di uno splendore senza macchia, ma nulla era a confronto di Lucifero, lui che traferiva la luce da Dio agli altri angeli. Dio decise allora, di dare a tutti una coscienza, di dare a tutti un ego, un io che li rendesse ancora più vicini a lui: gratitudine e gioia e la percezione della bellezza del creato Lucifero, prese coscienza e prese coscienza del suo ruolo... lui e solo lui portava la luce da Dio agli altri angeli... cosa lo distingueva da Dio? Nel suo cuore iniziava a porsi queste domande... Lui era essenziale, Lui era al centro di questa trasmissione di luce... Lui era tutto... Lui era il più vicino a Dio <<Io sono, Io sono, Io sono, Chi sono Io?>> iniziava a porsi queste domande e diversamente da prima iniziava a valutare i messaggi di Dio, iniziava a chiedersi il perchè iniziava a dubitare <<Perchè è così? Io avrei fatto in quest’altro modo>> Allora inizia a crescere dentro di lui qualcosa di nuovo: Dio scrutava nel suo cuore e nel silenzio della Sua essenza piangeva per il futuro che aveva contemplato, ma quel futuro era necessario, era legato alla perfetta armonia che sarebbe stata raggiunta dopo ... e così chiamò Raffaele, colui che si occupava che tutti ricevessero i suoi messaggi presso di Lui, vicino a Lui Lucifero si chiese allora <<Perchè non io?>> << Ti ho sempre servito bene, ti ho sempre servito in silenzio... io sono colui che porta la luce, tutti i tuoi messaggi passano da me>> Nel suo cuore montava qualcosa di sconosciuto <<Io sono colui che ti conosce meglio>> si diceva, si chiedeva e si torturava


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