toscana: il lago di vagli
Rubrica Vagli Come arrivare Dal nord Italia, prendiamo prima l’autostrada A1 Milano-Bologna e poi la A15 Autostrada della Cisa in direzione Parma-La Spezia. Usciamo ad Aulla e seguiamo le indicazioni per Pallerone-Gassano. Arriviamo quindi a Minucciano e poi a Gramolazzo (dove c’è l’omonimo lago). Da qui seguiamo le indicazioni per Gorfigliano, quindi per Vagli Sopra. Dopo una serie infinita di tornanti arriviamo al paese di Vagli Sotto, che domina il lago dall’alto. Dal centro-sud, prendiamo a Firenze l’autostrada A11 seguendo per Pisa-Lucca. Usciamo ad Altopascio e imbocchiamo Via Puccini, per poi proseguire seguendo per Ponte a Moriano, Borgo a Mozzano, Gallicano. Superato il paese di Castelnuovo Garfagnana, in località Poggio seguiamo le indicazioni (ben evidenti) per il paese di Vagli Sotto.
IlTRIONFO
solo 5 euro al giorno Notturna e barca (a motore elettrico) consentite
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er pescare al Lago di Vagli è necessaria la classica licenza di pesca in regola con il pagamento dei bollettini. In più, dobbiamo acquistare un permesso concesso dall’Asbuc che possiamo ritirare presso il bar ristorante Good Evening (Tel. 0583 66.40.51, ha anche un servizio edicola) in piazza del Comune Vecchio a Vagli Sotto oppure alla trattoria “Il pescatore” (tel. 0583 66.40.52) in località Bivio, sempre a Vagli Sotto. Costa appena 5 euro al giorno e ci permette di pescare con tre canne, di notte, e con la barca dotata di motore elettrico in tutto il bacino. Una sessione di tre giorni (venerdì, sabato e domenica) costa quindi appena 15 euro. C’è una norma non scritta che l’Asbuc ci ha chiesto di comunicare ai lettori: possibilmente, evitare di recarsi a pesca a caccia di carpe a Vagli nelle ultime tre settimane di febbraio, periodo in cui nel lago viene effettuato il ripopolamento di trote. Non un grosso danno per noi carpisti, visto che in questi mesi, qui, si ghiaccia! Un consiglio vorremmo darlo pure noi: bisogna evitare assolutamente di mettere più carpe all’interno dello stesso carp sack. La tentazione di fotografare tutte le catture, nonostante la taglia, è tanta, perché questo è il classico lago dove si fanno le foto di gruppo con una carpa per ogni angler. Tuttavia, da bravi carpisti, non dobbiamo dimenticarci di rispettare sempre le nostre avversarie: i ricordi sono importanti, le baffone di più!
della NATURA
e del carp fishing allo stato puro Il lago è tutto da scoprire, l’ambiente è una favola, la cucina tradizionale è a dir poco eccezionalE: merita più di una sola sessione…
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e c’è una cosa su cui Vagli non delude mai e non potrà mai farlo è la qualità dell’ambiente naturale. La Garfagnana è un miracoloso mix tra asprezza e morbidezza, tra quiete e tensione, tra colori e profumi. Sa essere selvaggia, scorbutica e “antipatica”: ma si può trasformare in un abbraccio verde e azzurro in estate, morbidamente giallo e bruno in inverno. È un paradiso, per chi lo sa apprezzare. Mentre le canne sono in pesca e attendiamo una delle tante partenze delle indiavolate carpe del Lago di Vagli, possiamo goderci le vette dei monti intorno, le picchiate dei falchi, i canti degli uccelli che popolano i boschi che sembrano quasi scivolare lungo le sponde. E la mattina magari ci svegliamo con le tracce dei caprioli oppure di una famigliola di cinghiali che la notte si è abbeverata nelle pulite acque del lago. Qui un carpista può trovare tutto quello che cerca. Un posto comodo per trascorrere qualche giorno con la famiglia, gustandosi sì le numerose carpe ma anche le passeggiate nei boschi in cerca di funghi, i percorsi in mountain bike alla scoperta dei piccoli e caratteristici borghi della zona e soprattutto la gustosa e indimenticabile cucina garfagnina. Ma anche tanta solitudine: il carpista che vuole stare solo nell’abbraccio della natura può alare la barca e lasciarsi alle spalle la civiltà per qualche giorno, andando alla ricerca di spot imboscati nei vari bracci del lago, lontano da tutto e da tutti. La bellezza di questo lago sta nella nostra voglia di scoprirlo, di lottarci contro e fondamentalmente di amarlo: un lago che sa essere facile per chi vuol concedergli un approccio superficiale, ma anche un vero osso duro, durissimo, per chi decida di coglierne davvero l’essenza, le carpe grosse, le regine del paese fantasma.
STRADA SOTT’ACQUA! Si trova lungo la sponda orientale: i branchi di carpe la pattugliano sempre quando il livello del lago è alto
ISTITUZIONI
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• Comune di Vagli Sotto Via Convento, 2 55030 Vagli Sotto (Lu) Tel. 0583 66.40.53 Fax. 0583 66.43.43 www.comune.vagli-sotto.lu.it • Nuova Asbuc Via Vandelli, 40 55030 Vagli Sotto (Lu) Tel. 0583 66.47.35
PERMESSI • Good Evening bar pizzeria ristorante Piazza del Comune Vecchio 55030 Vagli Sotto (Lu) Tel. 0583 66.40.51 www.goodevening.it
candagliare il fondale di questo lago è un’esperienza veramente incredibile. La prima cosa impressionante è la “verticalità” della linea del fondo, che scende in picchiata fino a profondità che superano i 30 metri. La seconda è la “confusione” creata dagli ostacoli (piante, arbusti, legnaie ma anche grossi massi) in cui non è facile districarsi: qui, per trovare il “buco libero”, possiamo metterci anche intere giornate. Per non parlare poi delle calate delle lenze, roba da precisini! La parte curiosa riguarda ovviamente il paese sommerso. Ma c’è di più. Lungo la sponda est c’è la vecchia statale, ormai fagocitata dalle acque del Lago di Vagli. In caso di periodi molto secchi è addirittura visibile a occhio nudo. In genere, però, è ben nascosta da metri d’acqua. Trovarla non è difficile neanche con il plumbing, perché si tratta di un piano che interrompe la discesa verticale del fondo. Trattandosi appunto di una rottura della continuità, è un buon punto dove le carpe amano transitare in cerca di cibo. La postazione più comoda per pescarci è quella che sulla cartina qui dietro si chiama “Lo Sculacciatore”. Però, il modo migliore per sfruttarla è ancorarsi alla sponda est con la barca e pescarci in “verticale”. LA STRADA SOMMERSA è sotto questa parete di roccia. In alcuni tratti è sporca (come mostra l’eco) ma per la maggior parte è libera e pulita.
NEGOZI DI PESCA • Esseci Sport 55012 Capannori (Lu) Via della Madonna, 84 Tel./fax: 0583 42.90.11 www.essecisport.it Il negozio è un po’ lontano dal lago di Vagli, ma è il più vicino nella zona fornito di materiale per il carp fishing.
DOVE MANGIARE • Good Evening bar pizzeria ristorante Piazza del Comune Vecchio 55030 Vagli Sotto (Lu) www.goodevening.it Trattoria a conduzione familiare con terrazza vista sul Monte Sumbra. I cavalli di battaglia sono la zuppa di funghi e i piatti a base di cinghiale, più tutte le specialità della cucina garfagnina. In più, i dolci fatti in casa dalla bravissima (e simpatica) Moira. Porzioni abbondanti e prezzi contenuti.
DOVE DORMIRE • Hotel Le Alpi Via Vandelli, 8 55030 Vagli Sotto (Lu) Tel. 0583 66.40.57 www.hotellealpi.it
CAMPEGGIO
I PERIODI DI SECCA? UTILISSIMI... C’è una grande differenza di portata tra inverno ed estate. Sfruttiamo a dovere questi due momenti per conoscere il lago come le nostre tasche e catturare sempre
amur schivi (e grossi) I “cinesoni” sono sfuggenti e, perdonateci il termine, “bastardi”. poi, hanno tanto cibo naturale a disposizione
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i abbiamo visti, quindi possiamo confermarlo: al Lago di Vagli nuotano amur molto “interessanti”. Prenderli, però, è tutta un’altra storia. I ragazzi del Cfi Garfagnana ci hanno raccontato che quella agli amur è per loro una sfida aperta molto sfiancante. I “missili d’argento”, infatti, si fanno vedere raramente, in genere nelle zone più tranquille del lago (bracci a nord). Le “zingarate” nella zona sud, più accessibile, sono molto limitate e avvengono soprattutto nei primi momenti in cui il livello dell’acqua va a coprire prati, piante e giardini. E il problema è tutto qui: gli amur del Lago di Vagli hanno a disposizione una tale quantità di alimento naturale che prenderli con le nostre esche è davvero un’impresa. Per capire cosa stiamo dicendo, “ascoltiamo” cosa succede al tramonto nei pressi degli arbusti sommersi. “Clack! Clack!”: le “pappate” degli amur fanno impressione!
• Camping Rio Vaiano Località Vaiano - Lago di Vagli 55030 Vagli Sotto (Lu) Cell. 346 80.52.310 info@campingriovaiano.com
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l bacino di Vagli nasce con due funzioni: produzione idroelettrica e approvvigionamento idrico. Il livello, come accade per tutti i bacini di diga, varia molto di stagione in stagione: in inverno è basso, a volte bassissimo, mentre in estate è altissimo, quasi al limite delle sponde. Come si può ben vedere dalle foto qui sotto, è come se il lago avesse due facce, una invernale e una estiva. E se la primavera-estate è il momento migliore per affrontarlo, l’inverno non va buttato via. Affatto! Dedicando una gior nata all’esplorazione di questo bel bacino quando il livello dell’acqua è basso, possiamo scoprire punti interessanti e variazioni di fondale che poi sfrutteremo nella bella stagione. E poi, parliamoci chiaro, il lago è perfetto per un giretto con fidanzata o famiglia...
NON HA UN NOME, ma questo innesco punta sull’effetto sorpresa e sulle dimensioni del boccone: aglio più foam più erba… l’amur gradirà?
Un MESe, uno spot, una lenza, una strategia: copia-incollare per credere!
Tarda primavera-inizio estate con il lago alto: giugno è il mese giusto per fare un assaggio di vacanza!
LO SPOT
Postazione dello “Sculacciatore”: comoda nella logistica, faticosissima nell’approccio di pesca. Qui si rema da pazzi.
LA POSTA DEL CEPPO: eccola a nella foto grande in inverno e in quella piccola in estate.
LA PROSPETTIVA DEL PONTE cambia a seconda della stagione…
DUE STAGIONI, due immagini diverse: che differenza tra febbraio (foto grande) e giugno 2011!
LA SESSIONE PERFETTA LA STAGIONE
Gli inserti di
IL PUNTO CALDO
La parete di roccia sulla sponda opposta: a pochi metri da riva, nei punti in cui fondale spiana. Ci vogliono calate molto precise.
IL FINALE
Stiff rig in fluorocarbon di diametro molto generoso. Il nemico numero uno è lo sfregamento sulle rocce.
L’ESCA
Una boilie da 24 millimetri ben ammollata in un dip all’ananas. Attrattiva e “selettiva”, è l’ideale per tentare il colpaccio.
LA PASTURAZIONE
Con il mais, abbondante ma non troppo ampia: dobbiamo mettere le carpe in condizione di frenesia e di competizione.
L’IMPREVISTO
La carpa non si è rifugiata lungo le rocce: ci è venuta incontro per incagliarsi davanti a noi. Dobbiamo raggiungerla in barca.
IL RISULTATO
Il lavoro di squadra paga: mentre fotografiamo questa bella regina, un’altra canna sta già bippando!
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toscana: il lago di vagli
Gli inserti di
resto sicuri e ilda scoprire
Durante il nostro viaggio ci siamo concentrati soprattutto sulla parte sud, la più accessibile con 6 spot collaudati. La zona nord, però, è la più affascinante: chi vuole sfidarla non deve fare altro che caricare l’auto e partire subito
SCALO BARCHE
FONTANA
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Quando il lago è “alto” le sessioni partono da qui. Una discesa asfaltata porta all’acqua: aliamo la barca e spostiamoci dove vogliamo. La macchina, però, va messa nel parcheggio poco distante per non intralciare il passaggio.
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PARCHEGGIO
BAR “GOOD EVENING”
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Si trova vicino al bar “Good evening” dove si fanno i permessi e si possono avere gli ultimi aggiornamenti sulle catture. Proseguendo verso sud c’è un altro parcheggio (panoramico) che permette di raggiungere il braccio sud a piedi.
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Il locale della simpatica Moira è il punto di riferimento per tutti i pescatori, prima e dopo le sessioni. infatti, proprio qui si fanno i permessi e si possono gustare alcuni piatti tipici della zona. Nella foto, il presidente dell’Asbuc premia i vincitori del ritrovo del Cfi Garfagnana.
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IL PONTE
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8 L’acqua qui è purissima e la consigliamo per una terapia di purificazione: provare per credere!
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Emozionante passare sotto il ponte che ci accoglie nel braccio sud. Occhio allo spot sulla sponda ovest...
LA STRETTOIA
Il punto più stretto del lago: due costoni appuntiti ci “accolgono” a destra e a sinistra. Il fondale, visto con l’eco, fa paura: una “V” che arriva a 35 metri. Pescare qui? Sì, ma solo dalla barca e con snag leader generosi.
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C 4
A
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IL LAGHETTO
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Questa è l’imponente murata della diga che ha dato origine al Lago di Vagli: alta oltre 90 metri, è stata ultimata alla fine degli anni Quaranta ed è gestita ancora oggi dall’Enel.
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Zona dell’immissario che si raggiunge anche a piedi (ma non con tutta l’attrezzatura). Ci si può provare con la barca: si pesca lungo il letto sommerso del fiume. Strike assicurato.
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Tratto perennemente in ombra caratterizzato da moltissimi alberi in acqua. Un vero paradiso. Peccato che posto per le tende non ci sia. Proviamoci nelle “diurne” dalla barca.
IL PAESE SOMMERSO
IL BRACCIO NORD
È la zona più selvaggia del lago. Un lungo e strettissimo braccio, dove i boschi sembrano crollarci addosso. Abbiamo visto un paio di “schiene” niente male. Dalla barca e da soli: rumore zero! E occhio agli amur...
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7 IL FIUME Si trova vicino alla postazione “i Cavalli”. È un piccolo bacino che in passato veniva utilizzato per recuperare parte del pesce rimasta a “secco” durante i lavori di manutenzione della diga.
LA DIGA
L’ANSA DEL NORD 9
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A occhio nudo non si vede più da oltre 15 anni. Ma se usiamo bene l’eco possiamo riconoscere la differenza tra le case e la chiesa. Un’esperienza da brivido…
belli e selvaggi: Gli hot spot che non tradiscono mai Li abbiamo messi sotto i nostri raggi X: tutti hanno regalato catture e un entusiasmante serie di difficoltà. Basta restare concentrati e pensare all’obiettivo: lo strike è assicurato A
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B IL PIETRONE La più comoda. Scendiamo allo scalo barche di Vagli Sotto e ci siamo. L’attrezzatura si porta a mano verso la grossa pietra. Il fondale: sotto il ponte acqua bassissima, tipica zona primaverile; di fronte a noi, a sinistra, il fondo scende ripido. Lo scalino pronunciato a 50-60 metri da riva è la nostra prima scelta. Oppure, la sponda opposta.
GLI ORTI Se il lago è molto “alto” è quasi impossibile piazzarsi qui. Tuttavia, in condizioni normali, il posto per un paio di piccole tende c’è. Riconosciamo lo spot da una punta di sabbia che si protende un po’ verso il centro del lago. Ottimo è l’immediato sottoriva sotto la punta, così come le due anse poco pronunciate a destra e a sinistra.
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“SCULACCIATORE” Non sappiamo perché si chiami così, però sappiamo ciò che ci serve: ovvero che è uno dei migliori spot del lago. La piazzola è ampia, anche per tre pescatori. Ottimo il sottoriva nell’ansa a sinistra, così come la punta (occhio alle grosse pietre!). I più “duri” tentano le baffone anche contro la sponda opposta: rema, rema, rema!
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E CEPPO Un ostacolo in cemento si trova a una ventina di metri da riva e si può vedere quando il lago è molto basso. Il fondale scende molto velocemente, senza scalini. La pesca che paga di più è quella nel sottoriva (ottimo l’albero che dà sull’acqua a sinistra quando il livello è alto) Altrimenti, canne a raggiera e pedalare: spot difficile.
IL POLLAIO Dal punto di vista della bellezza non ha paragoni. Ma la pesca qui è dura! Bisogna sudare sette camicie per tirarle fuori dall’intrico di piante nei primi metri di fondale. Le piante sono tante, bisogna avere molta pazienza per trovare i buchi giusti. La sponda destra è “ghiotta”, ma rinunciamo se non possiamo stare addosso alle canne.
I CAVALLI (detta anche LA SPIAGGIA DEL CAMPEGGIO) La più spaziosa e la più comoda. Non la più facile. Il punto buono si trova a 70 metri da riva, dove il fondale si “pulisce” da piante e arbusti e lascia il posto a un “piattone”. Molto buona anche la sponda a destra: possiamo piazzare le esche sopra i prati sommersi che si trovano davanti agli arbusti in acqua. Le carpe qui passano spesso!