EDITORIALE
tante nuove buone nuove
P SPINNING mania
Il mensile più completo per gli amanti della pesca con le esche artificiali in mare e in acqua dolce: i più grandi esperti e un fantastico regalo per chi si abbona!
surf casting mania
er una volta mi perdonerete se scriverò un editoriale di sevizio. Ci sono tante cosette da spiegare e questo spazio cade a fagiolo. Prima di tutto c’è una novità non da poco sulla formula editoriale di Carp Fishing Mania. Si tratta dell’inserto a centro rivista. Abbiamo deciso di renderlo pubblico e, quindi, di renderlo disponibile on line a chiunque volesse scaricarlo. I motivi di questa scelta sono fondamentalmente due: il primo è promozionale, come avrete immaginato, ovvero un cioccolatino (e che cioccolatino) per chi non avesse ancora gustato la bontà dell’intera “torta”; il secondo è invece strategico... e sì, perché dal prossimo anno Carp Fishing Mania si trasferirà anche sul web con un sito dedicato che in questi giorni passa al collaudo e che a gennaio vedrà la luce sul mondo delle tre w. Il pdf, da scaricare ora su Facebook e già dal prossimo numero sul nostro sito www.carpfishing-mania.it, è il trait d’union tra la carta e i pixel, quel ponte fra il giornale fatto di pagine da sfogliare e il web magazine fatto di click. Lo avevamo anticipato: saremo sul web ma non vogliamo abbandonare la carta, secondo noi ancora al primo posto fra le piattaforme di divulgazione della tecnica. Seconda novità: il numero che state sfogliando è datato dicembre-gennaio, ovvero è un numero doppio. Il prossimo che troverete in edicola, o riceverete a casa se abbonati, è quello di febbraio. Poi ritorneremo a cadenza mensile. Lo abbiamo fatto per riordinare le idee e per lavorare bene sulla nascita del sito. So, ci metto la mano sul fuoco, che è questo quello che voi lettori desiderate: qualità e contenuti sempre di livello. Terza novità, che in realtà è più un mea culpa, è una promessa che facciamo agli abbonati. La consegna delle riviste con il gadget ha avuto ritardi fisiologici perché fatta con corriere, e tutti voi lo avete capito. Quello che invece lamentate, giustamente, è il ritardo della copia mensile spedita per posta. Bene, avete ragione, ci sono stati casi imbarazzanti di ritardi davvero notevoli, addirittura nell’ordine delle tre settimane sulla data d’edicola. Questo è inaccettabile, per voi che avete pagato un servizio e per noi che, per la nostra stessa professionalità e per il nostro buon nome, non solo dobbiamo ma vogliamo trattare tutti i lettori con i guanti bianchi. La promessa è che questo non accadrà mai più (salvo casi eccezionali tipo diluvio biblico). Per assicurarvi questo cambieremo radicalmente la logistica che gestisce questo delicato compito. In genere queste cose che riguardano l’assetto di una seppur piccola casa editrice non le troverete mai scritte su un editoriale, perché la poca trasparenza (cosa che qualcuno con grande maleducazione e cattiva fede ci ha attribuito) non è nelle nostre corde. Noi siamo Carp Fishing Mania, noi parliamo chiaro!
Giulio Marcone
Il mensile più completo per gli amanti della pesca dalla spiaggia: i consigli dei più grandi esperti e un fantastico regalo per chi si abbona!
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bouvier: francia da scoprire
COVER STORY
Una difficilissima cava di ghiaia nell’Isére
GRANDTEO INSER E ON-Lt sIpN ot, dritte:
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24 FoResta d’Oriente: big fish tutto italiano Le meravigliose immagini della strepitosa sessione di Fabio Gerratana in uno dei grandi laghi più difficili del mondo
le “stanze” del grande fiume Tutti in golena: gli ambienti top per pescare quando il Po è arrabbiato (ma non solo)
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bled: strike in 30 ore... a lancio Il regolamento diventa più restrittivo? Approfittiamone per pescare meglio!
memorial filipponi
Enduro di Pusiano 2011: la cronaca e le foto di tutte le big carp
ph Senza segreti
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SOMMARIO
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Non si vede ma c’è: ecco come il pH influisce sull’efficacia delle boilie
By boat
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Gli attrezzi e le dritte giuste catturare le carpe “a casa loro” (senza dimenticare la sicurezza)
LE RUBRICHE PER APpROFONDIRE Anno I - N. 4 - Nov/Dic 2011/12 direttore responsabile
Giulio Marcone giulio.marcone@pentapress.it
PROTEINE E AMMINOACIDI
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Quanto e come incidono sulla dieta e sulla salute delle carpe
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In redazione: Fabio Marotta, Paolo Meneghelli Impaginazione e dtp: Andrea Carpani Hanno collaborato: Simone Bertoni, Fbi Team, Stefano Forcolin, Nicholas Holzer, Stefano Marconi, Mauro Pitorri, Mattia Travasoni, Agostino Zurma
Foto: Simone Bertoni, Fbi Team, Stefano Forcolin, Giulio Marcone, Stefano Marconi, Paolo Meneghelli, Mauro Pitorri, Mattia Travasoni, Agostino Zurma
PANTA RIG
Disegni e computer graphics: Ezio Giglioli
Dal semplice line aligner alla montatura più versatile che c’è: basta un nodo...
DIREZIONE E REDAZIONE Via Garberini, 18 - 27029 Vigevano (Pv) Tel. (+39) 0381 290005 - Fax (+39) 0381 38.20.28 PUBBLICITà Davide Morino (Responsabile commerciale) Tel. (+ 39) 348 12.19.449 davide.morino@pentapress.it EDITORE: PENTA PRESS S.R.L
carp news
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Notizie, aggiornamenti, indiscrezioni e racconti dal mondo dei carpisti
Sede legale: Via Savona, 123 - 20144 Milano Publisher: Riccardo Zago riccardo.zago@pentapress.it Responsabile di produzione: Andrea Carpani andrea.carpani@pentapress.it DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A. Via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel. (+39) 02 66.03.01 - Fax (+39) 02 66.03.03.20 STAMPA MEDIAGRAF S.p.A Viale della Navigazione Interna, 89 35027 Noventa Padovana (Pd) Tel. (+39) 049 89.91.511 - Fax (+39) 049 89.91.501 CARP FISHING MANIA Pubblicazione mensile registrata al Tribunale di Milano il 27.06.2011 con il numero 338
A TUTTO ROCKET I missili da pasturazione: pro e contro dei modelli sul mercato 66
Una copia Euro 5,50 Sono vietati la pubblicazione e l’utilizzo anche solo parziale di testi, fotografie e disegni, se non espressamente autorizzati da Penta Press S.r.l. titolare del Copyright. L’invio di fotografie e materiale dattiloscritto alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione a titolo gratuito su qualsiasi opera, editata su qualsiasi supporto anche multimediale, della Penta Press S.r.l. Tutto il materiale inviato alla redazione non verrà restituito, salvo precedenti accordi. INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003) Il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 ha la finalità di garantire che il trattamento dei Vostri dati personali si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale. Vi informiamo, ai sensi dell’art. 13 del Codice, che i dati personali da Voi forniti, ovvero altrimenti acquisiti nell’ambito dell’attività da noi svolta, potranno formare oggetto di trattamento per le finalità connesse all’esercizio della nostra attività. Per trattamento di dati personali si intende la loro raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, diffusione, cancellazione, distribuzione, interconnessione e quant’altro sia utile per l’esecuzione del servizio, compresa la combinazione di due o più di tali operazioni. Il trattamento dei Vostri dati per le finalità sopraindicate avrà luogo prevalentemente con modalità automatizzate e informatiche, sempre nel rispetto delle regole di riservatezza e di sicurezza previste dalla legge e con procedure idonee alla tutela delle stesse. Il titolare del trattamento dei dati personali è PENTA PRESS S.r.l., con sede legale in Milano, nella persona del legale rappresentante; responsabili del trattamento sono i dipendenti e/o professionisti incaricati da PENTA PRESS S.r.l., i quali svolgono le suddette attività sotto la sua diretta supervisione e responsabilità. Il conferimento dei dati personali da parte Vostra è assolutamente facoltativo; tuttavia l’eventuale Vostro rifiuto ci rende impossibile l’esecuzione di alcun adempimento contrattuale. I dati o alcuni di essi, per i fini di cui dianzi, potranno essere comunicati a: società appartenenti al medesimo gruppo societario di cui fa parte PENTA PRESS S.r.l.; soggetti esterni che svolgano funzioni connesse e strumentali all’operatività del Servizio, come, a puro titolo esemplificativo, la gestione del sistema informatico, l’assistenza e consulenza in materia contabile, amministrativa, legale, tributaria e finanziaria; soggetti cui la facoltà di accedere ai dati sia riconosciuta da disposizioni di legge o da ordini delle autorità. Un elenco dettagliato dei predetti soggetti è disponibile presso PENTA PRESS S.r.l. Vi informiamo, inoltre, che potrete consultare, modificare, opporVi o far cancellare i Vostri dati o comunque esercitare tutti i diritti che Vi sono riconosciuti ai sensi dell’art. 7 del Codice, inviando una lettera raccomandata a PENTA PRESS S.r.l. agli indirizzi sopra indicati. Se volete consultare il testo completo del Codice in materia di protezione dei dati personali, visitate il sito ufficiale dell’Autorità Garante www.garanteprivacy.it.
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PROSSIMO NUMERO
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carp news
Pronto presidente
le telefonate di AGOSTINO ZURMA
Le chiacchiere con i responsabili di sede linea diretta con il circuito CFi
Le riflessioni di Maurilio Fumagalli, presidente della sede 203 di
Dialogo e grandi proposte: le Progetto Tutela Carpa, ingresso in consulta, regolamento ad hoc per San Giuliano e ZAGOSTINO ZURMA: Pronto Maurilio, come stai? Ti avevo preannunciato che avrei voluto parlare con te di Cfi… eccomi qua! Sei pronto? MAURILIO FUMAGALLI: Caro presidente, aspettavo con ansia questa chiamata e con immenso piacere risponderò alle tue domande. AZ: Da un anno rivesti la carica di responsabile regionale in Basilicata, una figura che abbiamo fortemente voluto per avere un maggiore contatto con le sedi e dare più dinamicità al nostro operato. Come sta andando?
MF: Sono onorato della carica di responsabile regionale anche perché non mi aspettavo che, partecipando per la prima volta a una riunione nazionale, avrei potuto dire la mia in modo tanto autorevole. Mi sono subito attivato affinché tutte le sedi della regione si incontrassero per esporre le problematiche alle sedi provinciali preposte. Penso di essere riuscito in poco tempo a presentare gli obiettivi che vogliamo raggiungere agli enti regionali. AZ: So di un grosso progetto che stai portando avanti in Basilicata… MF: Lavorando con tenacia siamo riusciti a depositare presso gli uffici della nostra regione il Progetto Tutela Carpa, esponendo in modo molto chiaro agli addetti ai lavori le regole. Siamo inoltre riusciti a depositare regolare domanda per essere riconosciuti come associazione Cfi nella nostra provincia e per entrare in consulta, avendo raggiunto il quorum grazie alle altre sedi provinciali. Non è stato un lavoro per niente facile, non so quanti viaggi ho fatto dal mio paese per raggiungere Potenza. Cercavano sempre scuse per rimandare le risposte e spesso ho fatto “anticamera” per giorni interi. Ma la mattina che ho visto protocollare la mia richiesta, mi sono sentito appagato per tutti i sacrifici e del lavoro svolto. AZ: Sei anche il responsabile della sede Cfi 203 di Lagonegro: come fai a gestire i due ruoli? MF: Il segreto è tutto nella mia passione! Chi mi ascolta deve comprendere che niente deve essere lasciato al caso e che organizzare significa poter raccogliere i frutti migliori.
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AZ: Il responsabile regionale è una figura che è già operativa in altri territori: come si possono motivare i responsabili di sede affinché questo incarico dia i risultati e le gratificazioni del caso? MF: Qualsiasi incarico, anche di questa portata, deve essere svolto con dedizione, perché le uniche gratificazioni sono quelle che provengono dalla tenacia e dalla consapevolezza di aver svolto doverosamente il proprio compito. Essere responsabile di sede significa tenere sempre presente l’etica di questa disciplina, preservandone le caratteristiche e migliorandone il contenuto. AZ: I ragazzi di Matera hanno ottenuto grande risultato con le aperture regolamentari nel Lago di San Giuliano, che è addirittura dentro un Parco Regionale. La prima di una lunga serie? MF: Penso proprio di sì. La nostra regione ha due sole province, Potenza e Matera, entrambe con bacini collocati in aree qualificate come Parco Regionale. I ragazzi di Matera sono riusciti a ottenere nel Lago di San Giuliano zone adibite al carp fishing. Nella provincia di Potenza è in fase di regolamentazione il Lago del Pertusillo, dove attualmente vige il divieto assoluto di pesca poiché anch’esso è collocato in area parco regionale. Devi sapere che grazie al nostro lavoro l’Ente Parco dell’Appennino Lucano ha deciso di inserire nel suo regolamento una serie di attività, quali la possibilità di svolgere manifestazioni di pesca
Carp Fishing Mania Novembre 2011 Contatta la sede Cfi di Matera consulta il sito ufficiale materacarpteam.altervista.org
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Carp Fishing Italia e le sue sedi sono sul sito ufficiale www.carpfishingitalia.it
Lagonegro e responsabile regionale per i gruppi della Basilicata
istituzioni non sono nemiche nuove possibili aperture sul Pertusillo: la collaborazione tra sedi paga. Basilicata docet sportiva in questo bacino, naturalmente con il rilascio del pescato. Tra le attività c’è anche il carp fishing. Questo penso possa essere definito un altro grande passo. In un secondo momento, in accordo con i gestori del parco, passeremo alla richiesta di aree in cui inserire spot, esclusivamente per noi carpisti, avvalendoci del regolamento approvato nella provincia di Matera. AZ: Confronto e proposte: è questa la strada da percorrere? MF: Quando si parla alle amministrazioni di tutela ambientale il confronto è sempre difficile. Dimostrare che siamo promotori di salvaguardia della fauna ittica e proporre risposte per evitare il degrado ambientale non è altro che il nostro migliore lasciapassare. AZ: Cfi sta stendendo un documento condiviso con altre associazioni e ha intrapreso la strada della collaborazione: pensi che allargare le iniziative ad altre realtà sia una cosa giusta? MF: L’associazionismo, secondo me, è sempre la risposta vincente! Condividere esperienze con altre realtà non fa altro che allargare gli orizzonti, specialmente per un responsabile da poco eletto come me. Mi piacerebbe incontrare periodicamente i miei colleghi per avere consigli, verificare i risultati
del nostro operato, elaborare strategie operative e soluzioni utili per migliorare la nostra missione. AZ: Perché hai deciso di entrare in Cfi? MF: Cfi condivide con me il rispetto e la passione per la natura. In particolare comprende quanto delicati siano i rapporti tra uomo e ambiente e quanto lavoro bisogna fare perché tutto rimanga inalterato nel tempo. Caro Agostino, la nostra realtà è ben diversa da quella delle altre regioni. A noi mancano i numeri, siamo pochi, ed è per questo che esorto quante più persone possibili ad avvicinarsi alla grande famiglia di Cfi. Questa sigla racchiude una miriade di significati che vanno dal rispetto per la carpa al rispetto di tutto ciò che ci circonda. Oltre alla passione per questo sport, nutro ammirazione per te e per quello che svolge tutto il team di Cfi. È per questi motivi che cerco di coinvolgere i giovani che, come me, condividono l’amore per questa disciplina. Oltre al tentativo di far provare l’emozione e la soddisfazione che dà il misurarsi in duello con un pesce astuto come la carpa. AZ: Grazie Maurilio, ci si vede al Carpitaly! MF: Grazie a te per
avermi dato l’occasione di dire cosa significa per me essere in Cfi. La sede 203 sarà lieta di ospitarti quanto prima sulle nostre sponde, per farti conoscere non solo la bellezza del territorio ma anche le prelibatezze e la genuinità della nostra cucina.
BAIT TIME
Nel mondo delle esche dall’album di STEFANO FORCOLIN
pH
Farima con “
“carpa
TRA CHIMICA E CATTURE L’ignoranza è la più grande fonte delle nostre paure. Sì, perché nessuno si è mai reso conto che comprendere un argomento “misterioso”, avvolto da un manto oscuro di scientificità fasulla per tenere lontano, con la paura, in labirinti tortuosi di discorsi sbagliati, la curiosità dell’uomo della strada, fosse così facile. È semplicemente pH, né più, né meno…
Memo continua
il nostro percorso studionello dell’esca
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TOP CONTEST
Enduro e grandi eventi
l’analisi di meneghelli & marcone
LaZAMPATA
diSanBiagio
enduro nazionale di pusiano Ancora una volta l’ultima notte si è rivelata decisiva al Memorial Filipponi: la sede di San Biagio fa il jackpot ai primi due posti con due super regine, una di 21,6 chili per Campagnari e Leggeri e una di 20,1 chili per Taddei e Bernini. ecco La cronaca e le foto del terzo enduro nazionale del Lago di Pusiano
O
3.000 EURO IN BENEFICENZA iscrizioni e lotteria finale:
rmai ci siamo abituati: che il Memorial Filipponi si decida l’ultima notte, anzi, nelle ultime ore di gara, è ormai una tradizione. Ripetutasi anche quest’anno: al risveglio, la domenica mattina, l’organizzazione trova gli sms che comunicano la cattura di due over 20. E così è: Campagnari e Leggeri vincono il Memorial 2011 con una regina di 21,6 chili, seguiti da Bernini e Taddei con un’altra regina di 20,1. Il bello? Entrambe le coppie sono della sede Cfi di San Biagio, in provincia di Mantova. Ed entrambe le coppie pescano in postazioni inizialmente poco (o addirittura non) accreditate per la vittoria finale.
Sole, bel tempo e sorprese
Giovedì 10 novembre è il sole, con il responsabile del Gruppo Ambrosiano Carp Fishing Umberto Banchieri e i giudici di gara, ad accogliere le 18 coppie iscritte al Memorial. Le previsioni, rispetto allo scorso anno, danno temperature più alte, sole e poca nebbia. Il livello del lago è accettabile ma subito si nota un “problemino”: l’acqua sta scendendo molto rapidamente dopo la “piena” della settimana precedente. Un segnale che le vecchie volpi di Pusiano interpretano in modo piuttosto negativo: qui quando il livello scende si cattura poco. Dita incrociate, quindi! Le prime sorprese si hanno all’estrazione. Subito viene estratta la posta Ellera, tra lo sbigottimento generale che vede-
Mongrandi - Boselli
ne beneficeranno due onlus
C Momento topico: i giudici di gara (nella foto Luca Gambino) pesano il big fish di Campagnari e Leggeri. Nel particolare, il verdetto della bilancia.
va Isola, Lambrone e Via Eupilio tra le favorite. Per ultima, invece, la sempre generosa Comarcia 2. A vedere l’estrazione sembra che i partecipanti abbiano usato molta fantasia nella scelta delle poste: una strategia che, risultati alla mano, ha pagato…
Acqua bassa… e pedalare
he il Memorial di Pusiano stia diventando una tradizione lo si vede anche nel momento più bello, quello della beneficenza. Da tre anni a questa parte il ricavato delle iscrizioni e della lotteria finale (con premi messi in palio gratuitamente dalle aziende) è devoluto a due onlus. La prima, e non potrebbe essere altrimenti, è la Fondazione Filipponi (www. fondazionefilipponi.it), nata in memoria di Flavio: si occupa soprattutto dei bambini africani; la seconda è La nostra famiglia (www.lanostrafamiglia.it) che gestisce un centro all’avanguardia a Bosisio Parini impegnato nella cura dei bambini, con particolare attenzione alla vicinanza dei genitori. Quest’anno il ricavato è stato di 3.000 euro, diviso in parti uguali tra le due onlus: niente male per un periodo difficile come questo. Un grande applauso quindi va alla generosità dei carpisti e delle aziende del settore!
La prima notte, come ormai succede da tre anni a questa parte, regala poco: solo quattro carpe nelle postazioni Falegna-
Cesana - Urbinati
Parcheggio
Falegnameria
La mamma di Flavio Filipponi nel momento più toccante dell’enduro: la consegna del ricavato benefico.
carp fishing Mania | 37
Top tackle
Attrezzi sott’occhio Dal garage di PAOLO MENEGHELLI
Canne, mulinelli, lenze, minuteria, buffetteria L’ATTREZZATURA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO
ROCKET, MAN!
I “missili”
da
pastura
I garisti non ne fanno a meno, i carpisti extreme da barca e grandi laghi, invece, non possono vederli. Eppure, i bait rocket sono strumenti utili e, per certi versi, sottovalutati. D’altronde sono perfetti per pasturare con precisione ma spesso li snobbiamo: colpa del rumore esagerato che producono oppure di una certa pigrizia che non riusciamo a scrollarci di dosso?
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parte…
Vecchio rocket e nuovo Spomb? Diccelo sulla nostra pagina fan www.facebook.com
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C
inque buoni motivi per odiare il rocket. Primo: si fa una fatica bestiale. Logico, tra lanciare 25 chili di mais da riva e rovesciarli sullo spot con la barca (magari spostandoci con un bel motore elettrico) cosa è meglio, soprattutto dopo una settimana di lavoro? Secondo: ci si sporca un sacco. Chi scrive ricorda una maglietta che… stava in piedi da sola dopo essere stata tolta e lasciata ad asciugare al vento durante una gara all’Idroscalo. Mais, canapa, tiger, piselli, ceci: addosso (e in testa) un bancone di un mercato ortofrutticolo. Terzo: ci vuole una pazienza olimpica. Quanti lanci dobbiamo fare per svuotare
un secchio di mais a cento metri da riva? Cinquanta? Forse di più. Quarto: il rocket fa un rumore bestiale. Sciaf!, e cade in acqua; plop! plop!, quando gli diamo due colpi con la punta della canna per farlo girare; fsccccchh!, quando lo recuperiamo velocemente per prepararci a un altro lancio. Le carpe non apprezzano affatto. Quinto: per sfruttarlo pienamente ci vogliono attrezzi dedicati e… bisogna saper lanciare. Uno schifo, vero?
Apriamo gli occhi
Seppure ci sia un fondo di verità, alla luce dei fatti tutta questa negatività deriva da un pregiudizio sbagliato, ed è quello di considerare il rocket come
Paolo Meneghelli è su Twitter clicca “follow” su @Il_Menega www.twitter.com
un attrezzo esclusivamente da garisti. Proviamo allora a considerarlo da un altro punto di vista. Innanzitutto, pasturare con il missile non significa sempre lanciare 25 chili di particle a inizio sessione. Anzi, a volte questa paura di fare fatica ci aiuta a non sovrapasturare lo spot. In più, quando non si può usare la barca, il rocket è l’unico strumento che abbiamo per raggiungere grandi distanze. Poi, il fatto che ci si sporchi è dovuto a un errore comune: il drop (distanza tra rocket e punta della canna al momento del lancio) troppo corto. Il lancio è teso e metà del contenuto del missile si svuota sulla nostra testa e nei primi metri di riva. Allunghiamo questo
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benedetto drop, saremo sempre “profumati” (e lanceremo più lontano). La pazienza dovrebbe essere una delle nostre doti: se non ci disperiamo per sette notti filate di cappotto a Endine, non possiamo lamentarci perché ci mettiamo due ore a entrare in pesca. Infine, quella del rumore e degli strumenti dedicati è una verità a metà: sul mercato esistono missilotti di piccole dimensioni, leggeri, quindi poco rumorosi, che si possono usare anche per la pesca a stalking in posti con carpe “guardinghe”. E poi, basta trattenere un poco il rocket prima che tocchi l’acqua. Allora, vi ho convinto? Se sì, voltate pagina e scegliete il rocket che fa per voi.
CON MENO FATICA E PIù VELOCEMENTE Alcuni rocket sono dotati di un sistema davvero pratico che ci permette di sudare meno durante il recupero e di fare più lanci in meno tempo. certo, ci vuole comunque “manico”...
Il nostro missile “intelligente”: un Big Carp Apollo Grand Rocket. La lenza si fissa sulla testina e, in più, c’è una perlina “misteriosa”. Non resta che mettersi in posizione di lancio: come si può vedere in questa immagine, in apparenza non c’è davvero niente di diverso da un normale rocket.
Riempiamo normalmente il rocket, come se stessimo usando un missile “classico”. Fino all’orlo (o quasi): meglio non esagerare. Scagliamo con violenza il nostro missile verso la zona che dobbiamo pasturare. Senza troppe paure, perché la perlina sopporta davvero molto bene gli shock... mai visto cilecche.
La perlina si incastra (ma solo leggermente) sul bracciolo metallico legato alla base del missile. All’impatto con l’acqua la perlina si sgancia e “libera” il rocket. Che torna a noi in posizione idrodinamica: la punta fende l’acqua meglio della parte cava. of course
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