LAGO DI BOUVIER
Rubrica Bouvier COME ARRIVARE Il passaggio obbligato per raggiungere la Val d’Isère è il Traforo del Frejus. Pertanto, arrivati a Torino, sarà necessario prendere la direzione Susa-Bardonecchia continuando poi verso il Traforo. Una volta giunti in territorio francese, facciamo circa 120 chilometri in direzione Grenoble, per raggiungere l’uscita 23 di Crolles. Usciamo dall’autostrada andando in direzione della zona industriale, si supererà la prima rotatoria e, dopo aver incontrato la seconda, si tornerà indietro per un centinaio di metri, quando sulla destra si vedrà l’indicazione per la grande azienda produttrice di lampade da testa e materiali da arrampicata Petzl. Giriamo e, prima di arrivare al piazzale della Petzl, troviamo il negozio Avenir Pêche 38, dove faremo i permessi. Riprendiamo la strada in direzione Grenoble e, dopo pochi chilometri, c’è l’uscita 25 Montbonnot-Saint Martin. Andiamo verso destra in un viale molto grande e dopo circa 400 metri si svolta a sinistra in una strada alberata da percorrere per 1 chilometro e 700 metri, costeggiando un canale. Poco dopo arriviamo allo splendido Lago di Bouvier. Attenzione a non perderci però, perché qui ci sono laghi ovunque!
ISTITUZIONI • Commune de Montbonnot Saint Martin 806 Chemin Tartaix 38330 Montbonnot-Saint-Martin Tel.: +33 4.76.52.20.52 www.montbonnot.fr
PERMESSI E NEGOZI DI PESCA • Avenir Pêche 38 rie du Pré Blanc 38920 Crolles www.avenirpeche38.com tel. 04.76.92.01.91 Qui c’è tutto: particle, boilie, materiale da pesca. È il regno di Jean Christian: parla sia francese sia italiano, è un mostro di disponibili ma attenzione: mai parlare male della sua amatissima Juventus! Il negozio è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19.
DOVE DORMIRE • Fasthôtel Grenoble Montbonnot 140 route de la Doux Parc technique du Pré Millet 38030 Montbonnot Tel.: +33 4.76.52.51.30 www.montbonnot.fasthotel.com Spartano ma molto particolare. Ce la caviano con 40 euro a testa a notte. C’è anche il ristorante: insomma, un’oasi di riposo dopo chilometri e chilometri di asfalto! • Hôtel Balladins Montbonnot 1480 Route de la Doux Parc technique du Pré Millet, 38330 Grenoble Montbonnot Tel.: +33 4 76 52 51 30 www.balladins.com Economico e comodo: siamo a pochi chilometri dal lago. Non aspettiamoci un trattamento a cinque stelle ma… a noi carpisti abituati alle tende sembrerà il paradiso.
SOLO 10 EURO AL GIORNO TRE CANNE, NOTTE E BARCHINO RADIOCOMANDATO CONCESSO
B
ouvier è un lago francese. Questo significa due cose: è ben gestito e ha un regolamento ferreo con controlli costanti. Prima delle carpe, della tecnica e di tutto il resto, quindi, ricordiamoci delle regole: se non le rispettiamo ci mandano via. E fanno, bene, diciamo noi. Il regolamento completo si può consultare al momento dell’acquisto del permesso di pesca, presso il negozio Avenir Pêche (38 rie du Pré Blanc, 38920 Crolles, www. avenirpeche38.com, tel. 04.76.92.01.91): noi “stranieri” spendiamo 10 euro al giorno per catturare le carpe di questa piccola e difficile cavetta. Volendo, possiamo richiedere i permessi in anticipo tramite Internet, connettendosi al sito di Avenir Pêche. Comunque, le regole sono queste: si possono lanciare 3 canne a testa, non si possono usare imbarcazioni a eccezione dei barchini radiocomandati, le esche consentite sono quelle naturali e le boilie. Ovviamente, si può pescare di notte utilizzando una tenda anche con pavimento fisso.
SI PASTURA POCO IL BOUVIER GODE DI UNA SORTA DI AUTO-PASTURAZIONE GRAZIE ALLE GHIANDE E AD ALTRE BACCHE: MENO ESCHE USIAMO MEGLIO È
L
a cava di Bouvier è circondata da boschi di querce. Cosa significa? Che è splendida, ma anche che è “pasturata” costantemente dai “frutti” delle querce stesse, le ghiande. Noi carpisti possiamo affrontare la cosa in due modi. O utilizzando le ghiande come esca, quindi ingannando le carpe con il cibo che abitualmente mangiano (e di cui sono ghiotte), oppure sfruttando le ghiande per attirarle e fargli mangiare altro. Ecco perché qui si deve pasturare poco! Se scegliamo la seconda ipotesi il trucco sta nel capire qual è la necessità di cibo nei vari momenti. Per esempio, qui non ha senso spargere pastura in spazi ampi, ma è meglio concentrare una ventina di boilie intorno al rig, magari “pompando” un po’ l’attrazione con due-tre cucchiaiate di piccoli pellet. Se le carpe entrano in pastura sulle ghiande, mangeranno poi le nostre esche, ma solo se non avranno la pancia piena. Viceversa, possiamo pescare anche con l’innesco in mezzo a un letto naturale di ghiande: in questo caso (ma anche nell’altro) dobbiamo assolutamente usare solo boilie di alta qualità. Poche, come sempre…
LE CARPE MANGIANO DI PIÙ AL TRAMONTO E FINO ALLE PRIME LUCI DELL’ALBA, O QUANDO IL LIVELLO DEL LAGO SI STABILIZZA
C
ome mostriamo nel box di approfondimento successivo, il livello dell’acqua di Bouvier è “ballerino” a causa della diga sull’Isère a monte di Montbonnot. Questo influisce anche sugli orari di alimentazione delle carpe. Funziona così: nel momento in cui il lago inizia a salire le baffone smettono di mangiare, e stanno “quiete” fino a quando la situazione torna alla normalità, ovvero quando il livello si è stabilizzato (e il cibo naturale si rideposita sul fondale). Poi, si scatena il tourbillon (siamo in Francia, il termine calza a pennello!) e noi dobbiamo essere bravi ad approfittarne. Di mattina le carpe sembrano poco interessate alle nostre esche (preferiscono le bacche e il benthos), mentre le ore migliori per catturare sono quelle che precedono e seguono il movimento d’acqua. Generalizzando, il momento clou è dalle 21 in poi… si dorme di giorno, si “vive” di notte! LE ROCCE sono pericolose per le punte degli ami. E pure le bocche delle carpe: una controllatina non guasta (soprattutto di notte, quando mangiano di più)..
• Le Garage 134 Chemin Etoile 38330 Montbonnot-Saint-Martin Tel.: +33 4.76.25.62.56 • Restaurant Le Clos des Balmes 918 Rue Gén De Gaulle 38330 Montbonnot-Saint-Martin Tel.: +33 4.76.90.15.70
LA SESSIONE PERFETTA UNA STAGIONE, UNO SPOT, UNA LENZA, UNA STRATEGIA: COPIA-INCOLLARE PER CREDERE!
Settembre è il mese ideale: fa ancora caldo, ma non troppo. E che panorama!
Il
PAESE dei BALOCCHI
Natura, turismo, sport e carpe clamorose
UN ITINERARIO PERFETTO PER UNA VACANZA DI PESCA (E NON SOLO) CON LA FAMIGLIA. RILASSARSI QUI È DAVVERO POSSIBILE: PRONTI A STACCARE LA SPINA PER UN PO’?
L’
Isère è una regione organizzatissima dal punto di vista turistico. Ci sono parchi splendidi, gestiti oculatamente tenendo conto delle esigenze dei turisti senza dimenticare la qualità dell’ambiente naturale. Non è il paese dei balocchi, ma poco ci manca: gli abitanti del posto sono semplici e di una cordialità disarmante. I paesi Crolles e Montbonnot sono costruiti in stile alpino, con piccole case in legno e tetti spioventi che attendono di essere innevati. Qui e là troviamo piccoli castelli che danno un tocco di magia in più al territorio. Molto vicino c’è la zona di Grenoble, dove incontriamo Meylan, una grande città dove ci sono anche centri commerciali in cui trovare tutto l’indispensabile per la nostra permanenza. E la pesca? Qui c’è acqua dappertutto: infatti, oltre al Lago di Bouvier, la zona è piena zeppa di cave e stagni, tanto che è difficile scegliere dove pescare! Anche perché, e non è una leggenda, ogni bacino ospita carpe di taglia molto interessante. È un itinerario assolutamente per tutti, pure per chi vuole farsi una vacanza di pesca con la famiglia. Infatti, i “non addetti” ai lavori possono passare il loro tempo libero nei musei (tra cui spiccano il Centro Nazionale di Arte
Contemporanea, costruito da Gustave Eiffel, e il Museo di Grenoble, in cui sono presenti anche opere di artisti italiani), nei monasteri sulle montagne, nella bellissima Fort de la Bastille, che si raggiunge solo con la funivia e da cui si ha una vista mozzafiato della valle. Oppure, si possono rilassare nelle spiagge attrezzate e nei solarium nelle cave più grandi. E poi c’è anche tanto sport: bici (piste ciclabili a go go), podismo (spettacolari i percorsi vita), free climbing e parapendio su tutti, ma non mancano anche importanti scuole di canottaggio e di sci nautico.Una regola fondamentale di questo territorio è offrire la più alta qualità possibile per il tempo libero, e l’offerta di pesca è clamorosa. Oltre al carp fishing, qui si pescano trote a spinning e a mosca in torrente. Addirittura le aziende del posto acquistano permessi per i loro dipendenti da consegnare come premio: questo sì che è welfare aziendale!
LA MATTINA È “SCARSA” MAREA? NO, È COLPA DI UNA DIGA
DOVE MANGIARE
LA STAGIONE
GLI INSERTI DI
LO SPOT
Postazione 1: spettacolare dal punto di vista delle possibilità. Un po’ “intricata”, ma hot spot!
IL PUNTO CALDO
IL FINALE
Il sottoriva a destra dello spot Un infallibile blow-out rig. è eccezionale: si pesca nella Indispensabile utilizzare ami zona inaccessibile, sotto i piedi. grossi e tosti, qui si tira forte!
IL LIVELLO DELL’ACQUA SALE E SCENDE IMPROVVISAMENTE: A MUOVERLO È LA DIGA SOPRA MONTBONNOT
S
embrerà strano, ma il fiume Isère condiziona notevolmente la vita nella cava di Bouvier (e delle “sorelle” nei paraggi). L’acqua di queste cave è, infatti, proprio quella del fiume. La cosa particolare è che, a orari bene precisi (in genere più o meno alle 5 del pomeriggio), le acque del Bouvier si alzano notevolmente, anche di mezzo metro. La marea non c’entra: a far diventare il livello dell’acqua ballerino è la diga idroelettrica posta alcuni chilometri a monte di Montbonnot. Infatti, l’Isère si collega a questo bacino grazie a canali sotterranei. Ci accorgiamo del cambiamento di livello soprattutto grazie ai detriti a galla, che vengono “rapiti” dalla sponde e portati qua e là in superficie. Romanticamente, possiamo dire che compiono giri di valzer lungo il lago, e questo è un bel problema per le nostre lenze: non bisogna perdere la pazienza in questi momenti, perché sicuramente uno di questi detriti farà presa sulle lenze… Questa situazione si ripete ogni giorno e, in un certo senso, lo scenario che ci troviamo è talmente particolare da farci sopportare il concerto di bip a cui saremo sottoposti durante il cambio di livello…
L’ESCA
Palline, pellet e un’esca speciale: le ghiande, di cui le carpe sono ghiottissime.
Non è Bouvier, ma una cava vicina: come si può vedere dagli steli dei canneti, il livello dell’acqua cambia parecchie volte durante il giorno.
Tronco in vista! Moltiplichiamo questo oggetto galleggiante per 100 (anzi, meglio 200) e ci faremo un’idea di quello che c’è a galla quando il livello del lago si alza.
LA PASTURAZIONE
Abbondante ma precisa, con un comodo e funzionale barchino radiocomandato…
L’IMPREVISTO
Dannati gamberi rovina-esche! Ricopriamo le esche con una gabbietta e rilanciamo.
IL RISULTATO
Regina strong da supercombattimento. E non rimarrà la sola…
10
LAGO DI BOUVIER
GLI INSERTI DI
laghi in chilometri
2
ma il top
è
Bouvier
5 4
6
3
4
1
1 2
3 2
La cartina della zona della val d’Isére protagonista del nostro itinerario in terra francese. Il punto di riferimento è il fiume Isére (1), che dà il nome alla valle e che alimenta le oltre dieci cave sparse nel raggio di pochi chilometri. Le più interessanti, oltra a Bouvier (indicata con la bandierina rossa), sono l’Étang Pacific (2), l’Étang Pescadou (3) e l’Étang Bougie (4).
IN QUESTA ZONA DELL’ISÈRE C’È SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA. MA LA “QUADRATA” BOUVIER È LA PIÙ INTERESSANTE PER IL CARPISTAPIONIERE PERCHÉ I SUO SEGRETI CON LE PINNE NON SONO ANCORA STATI SCOPERTI TOTALMENTE. UNA SFIDA ENTUSIASMANTE!
CINQUE POSTAZIONI PER CARPE MADE IN FRANCE SONO COMODE NELLA LOGISTICA MA DIFFICILI UNA VOLTA IN PESCA: AFFRONTIAMOLE SENZA PAURA MA SEMPRE CON LA COGNIZIONE DI ESSERE IN UN POSTO “NUOVO” ANCHE PER GLI ANGLER FRANCESI 1
POSTAZIONI 1
Tante zone di pesca in poco spazio. Da qui si lancia nella zona inaccessibile oppure con un lancio sottomano vicino a riva, nella seconda fascia di acqua bassa (anche se la notte è molto più difficile). Il fondale di 5 metri a centro lago è lontano: meglio sfruttare il passaggio delle carpe a 15 metri da riva. Poliedrica...
4
POSTAZIONE 4
Buona la zona sulla destra nel sottoriva e l’angolo, soprattutto nelle ore notturne. Questa è la postazione da cui si sfrutta al meglio la secca a centro lago. Dal punto di vista della quantità, è la piazzola che dà i migliori risultati. Partenze a nastro, insomma! Generosa...
2
POSTAZIONI 2
L’area interessante per piazzare i nostri inneschi è, più o meno, la stessa della postazione 1, a esclusione della sponda del lato inaccessibile, che ovviamente non possiamo raggiungere. Ma qui in più abbiamo l’area sul lato sinistro immediatamente sotto la postazione 3. Succulenta...
5
POSTAZIONE 5
Si pesca nel sottoriva a sinistra, che coincide con la parte alta della zona inaccessibile e che, rispetto alla postazione 1, si raggiunge più facilmente con un normale lancio dietro la schiena. Da provare anche la zona del centro lago, ricercando le profondità maggiori. Ambita...
3
POSTAZIONI 3
Qui ci sono due sottoriva “importanti” su entrambi i lati dello spot. Sono caratterizzati dalla presenza di arbusti e tronchi che sporgono dall’acqua. L’ìdeale è pescare in circa 2,5-3 metri d’acqua, dove spesso si tuffano a mangiare le carpe di grossa taglia. Affascinante...
6
ZONA INACCESSIBILE
C’è un sentiero che però dopo pochi metri viene inghiottito dalle piante e noi rimaniamo tagliati fuori. Possiamo comunque metterci qui per pasturare il sottoriva con una fionda. Dove? Tra i 5 e gli 8 metri da riva (profondità 2,5-4 metri). Ci sono tanti ostacoli sommersi non visibili: occhio. Intricata....