LeSiciliane n.59

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Natya Migliori Via d’Amelio 19 luglio 1992: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli, i cinque agenti stavano accompagnando il giudice Borsellino in visita a casa della madre. Un botto e tutti sono saltati in aria. Per una delle stragi più efferate della storia di questo paese errori lampanti, magistrati e poliziotti che eludono le più elementari regole di procedura penale e di applicazione del codice di rito. Falsi pentiti, massoni, magistrati non molto esperti in temi di mafia palermitana… Non viene tutelato in nessun modo il teatro della tragedia ma viene anzi fatto un uso sconsiderato degli idranti... Il j’accuse di Fiammetta Borsellino figlia del giudice ucciso in via d’Amelio assieme alla sua scorta. «Io sono Fiammetta. E vi voglio parlare dell’arte della giustizia. Un ideale che persone come mio padre e Pippo Fava hanno inseguito come estremo atto di amore verso la propria terra. Fino alla morte e senza arrendersi».

Andreozzi, instancabile curatore dell’archivio della Fondazione, e il professore Fabio Giallombardo, autore di Cosa Vostra. Mafia e istituzioni in Italia (Autodafé, 2017).

ha portato per tanti anni al depistaggio. Mio padre diceva sempre: “La mafia mi ucciderà quando sarà assolutamente sicura che io sono rimasto isolato. La mafia mi ucciderà quando altri lo permetteranno”. Mio padre muore «Quando muoiono persone come non solo per mano della criminalità È serena e sorridente Fiammetta Fava o come mio padre, oltre che Borsellino, figlia minore del con le commemorazioni e le parate organizzata, ma perché c’è una giudice palermitano ucciso il 19 si dovrebbe fargli onore utilizzando parte marcia dello Stato, nei confronti della quale si sta luglio del 1992 insieme a cinque la stessa scrupolosità nella ricerca agenti della scorta. Ma alla platea della verità che è stata la vera causa indagando, che ha voluto o permesso la sua morte». degli studenti di Palazzolo Acreide della loro morte. Nel caso di mio e di San Benedetto del Tronto, padre, posso testimoniare che da Dopo quasi vent’anni di lavoro al presso la location d’eccezione della parte delle Istituzioni c’è stato Comune di Palermo, Fiammetta ha chiesa Dell’Annunziata, a due passi invece un atteggiamento opposto. abbandonato per dedicarsi dalla casa di Pippo Fava, le sue La grande intuizione di Paolo interamente ai depistaggi sulla parole arrivano taglienti come la Borsellino e Fava è stata che la strage che le ha strappato il padre e lama di un coltello. Accanto a lei, mafia non si nutre solo di persone una parte della vita. Audita per la Francesca Andreozzi, nipote e che impugnano le pistole, ma prima volta dalla Commissione vicepresidente della Fondazione principalmente del grande intreccio Regionale Antimafia il 18 luglio dedicata a Giuseppe Fava, fra Cosa nostra, politica e 2018, ha deciso inoltre che la sua intellettuale e giornalista ucciso per istituzioni, massoneria e poteri battaglia va condivisa con i giovani mano mafiosa nel 1984, Giuseppe economici. Lo stesso intreccio che e le scuole.


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