Casainmente livingway n.01 gennaio 2011 by Calleidos

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ANNO VI

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GENNAIO 2011 - FEBBRAIO 2011

Perfetta armonia tra forma e contenuto

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Spaccato di una conchiglia di un Nautilus con le cavità disposte secondo una spirale logaritmica che riproduce alla perfezione il progetto delle galassie e ci dimostra come la Sezione Aurea (Phi) sia l’espressione matematica della bellezza e dell’eleganza della natura. La spirale logaritmica segue una crescita esponenziale stabilita dalle leggi fisiche dell’universo, come dimostra la formula della Sezione Aurea. Entrambe sono celate in ogni angolo della Terra: semi, fiori, frutti, persino gli animali e gli esseri umani. Tutto, in natura, segue questo schema, frutto di una particolare sequenza matematica, sequenza che non ha un punto di inizio, ma prosegue infinitamente sia verso l’interno che verso l’esterno. Per la sua proprietà di crescita, perfettamente armonica, la spirale logaritmica è stata anche chiamata, nel corso dei secoli, la “curva della vita”.

www.calleidos.it

Rivista di informazione del settore casa Gennaio 2011 / Febbraio 2011 ANNO VI N.1 Iscrizione Tribunale di Vicenza n. 1217 SOcIETà EDITRIcE / REDAzIONE: Calleidos S.r.l. via Aldo Moro, 54 - 36035 Marano Vicentino TEL. 0445 560709 - 624978 FAX 0445 1920319 www.calleidos.it info@calleidos.it DIRETTORE RESpONSAbIlE: Giuseppe Grolla DIRETTORE EDITORIAlE: Stefano Battistella stefano.battistella@calleidos.it STAmpA: Industrie Grafiche Vicentine S.p.A. hANNO cOllAbORATO: Anna Feracin Daniele Berlato Elena Guzzonato Enrico Ruffato Giuseppe Grolla Ilaria Moro Mara Capitanio Maria Vitella Stefano Battistella E’ vietata la riproduzione anche parziale del contenuto pubblicitario senza autorizzazione dell’editore. L’editore non è responsabile del contenuto pubblicitario stampato ed è sollevato in qualsiasi caso da responsabilità civile o penale nei confronti dei lettori o di terzi. WEb: www.casainmente.it/magazine/living E-mAIl: info@casainmente.it VOIp: casa in mente - calleidos pER INSERzIONI pUbblIcITARIE: 0445 560709 - 348 5122499 info@calleidos.it

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14 Le terrazze: in armonia con l’architettura

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26 IM.CA. Scelta di qualità 33 Cumerlato certifica la prima CasaClima a Thiene 36 Th Center 42 Lanificio Cazzola 62 Residence Le Betulle 66 Fred Building: alti livelli per un concept inedito esperienze ed eventi

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52 ARTE ACCESSIBILE

designer e design

16 Joe Velluto 22 Sedia Barcelona 34 Ongaro presenta: i trasformabili in passerella 38 Professione fantasia materiali e tecnologie

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64 Casa Pulita Naturalmente 64 In principio era il Caos... 64 Complessita’ e Qualita’ del Progetto Urbano 65 Design

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aprile - maggio 2010

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gres: solidità ed eleganza sotto i piedi l’arCo di diana, dea della purezza e della luce intervista a Federico mojentale

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...più lieve legno convien che ti porti poliuretano: un materiale al servizio della creatività Curiosità dell’abitare nel mondo

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Un inchino di luce la poltrona sacco alessandro mendini Curare la casa per curarne gli abitanti

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C’era una volta la taverna... piccoli ritocchi per grandi risultati domUs arEa l’eleganza del particolare

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il colore è luce, la luce è energia: il colore è energia. zaha Hadid a Padova mostra di architettura Curiosità dell’abitare nel mondo

Un modo Esclusivo di vivere la Casa

49° edizione internazionale del salone del mobile di milano salone internazionale del mobile di milano. le mostre collaterali

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the future Qual’e’ la differenza tra passato, presente e futuro? Fiere italia 2010

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l’eleganza ha un colore solo, il bianco la fotografia di come sarà...

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Living way. Conoscere casa Un ambiente esclusivo come la nostra casa deve rispecchiarci. Rispecchiare la personalità di chi ci vive, facendoci sentire bene nel nostro ambiente. Questa è l’esclusività di cui ci intendiamo noi di Living way, quella di Conoscere casa per viverla ognuno a modo proprio.

Nel numero che state per sfogliare troverete piú modi e mondi esclusivi, intesi in tal senso.

JoeVelluto (JVLT), una realtà nata a Vicenza che si è fatta conoscere negli anni per l’originalità del proprio lavoro che spazia dal prodotto di industrial design alla comunicazione, a volte sconfinando anche nella sperimentazione artistica. Protagonista da fine mese a Milano della mostra FunCoolDesign™ curated by Oliviero Toscani.

Yvonne Arte Contemporanea ci presenta, invece, l’arte a portata di tutti e vivibile. L’arte accessibile per arricchire di fascino le nostre dimore arriva direttamente da Londra, nella fiera più trendy nell’arte contemporanea: The Affordable Art Fair.

Un nuovo modo di vivere gli spazi dicevamo. I nostri spazi, creati per noi. A modo nostro con la consapevolezza di conoscere e saper scegliere. Living way si pone l’obiettivo di aiutarvi a capire il miglior modo di vivere la vostra casa. Proprio come la desiderate!

Ecco che nasce la collaborazione con TQ project per realizzare la casa dei propri sogni.

Per ispirarvi in questa ricerca, anche nell’arredo vi proponiamo le fiere più significative del settore Vivi la Casa e Spazio Casa, oltre che Barcelona, la famosa poltrona d’arredo disegnata da Ludwig Mies van der Rohe. Un oggetto dalla storia curiosa e dallo stile inconfondibile.

editoriale

Di respiro più moderno, invece, la fantasia, la creatività applicata al design per il quotidiano di Professione Fantasia. Anche questo mese le proposte per arredare con cura, colore ed originalità non mancano, per personalizzare la nostra casa.

Infine, non si può non parlare di ambiente. È gennaio e quindi torna protagonista a Bolzano Klimahouse con la sesta edizione. Piú tecnologie e materiali a confronto per discutere del vivere sostenibile.

Vivere in armonia con il mondo ci permette di utilizzare i materiali di cui è composto per favorire il nostro benessere. In quest’occasione vi presentiamo il rame, declinato nelle sue leghe di uso più comune: il bronzo e l’ottone.

Non ci resta che augurarvi un nuovo modo di conoscere la casa, vostro, esclusivo… Living way!

SimpleTable di JoeVelluto Vicenza - Italy www.joevelluto.it

Una linea nel tempo...1998 - 2011

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Sostenibilità e mobilità

fotomontaggio della stazione di Berlino su quella di Vicenza

Si parla tanto di futuro sostenibile. in effetti oggi non è più possibile parlare di futuro del Veneto, dell’italia o del pianeta se non aggiungiamo a “futuro” la parola “sostenibile”: un termine molto ripetuto in qualsiasi discorso, dibattito, reportage, però quasi assente dai fatti. tralasciamo i soliti consigli quali: “chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti”, vediamo cosa possiamo dire di più concreto. Uno dei fattori che affligge maggiormente il nostro territorio è quello di essere stato impostato esclusivamente sulla mobilità individuale, cioè l’automobile. Questo aspetto viene troppo spesso sottovalutato. Si ignora che la cosiddetta cementificazione, che sarebbe più corretto chiamare consumo di suolo, deve venir associata alle distese di capannoni che deturpano il paesaggio, agli ingorghi di camion e auto praticamente ad ogni incrocio stradale, ovvero a tutti quei problemi derivanti dalla visione esclusivamente basata sull’automobile. di solito la predica superficiale che spesso sentiamo è quella che dovremmo cambiare abitudini, rivalutare la bicicletta o andare a piedi…,questo però non è possibile in un territorio a bassa densità, perché le distanze sono troppo grandi, dove non si riesce a organizzare un trasporto pubblico efficiente e non ultimo e forse proprio per questo, dove abbiamo la benzina più cara d’europa. L’altro aspetto paradossale è che tutto ciò è imposto per legge. Proprio così: LA MoBiLitÀ AUtoMoBiLiStiCA È iMPoStA dA QUASi tUtti GLi AttUALi StrUMenti UrBAniStiCi. Cosa significa tutto questo? Per esempio se si progetta una casa ad una distanza di 500 metri da una stazione dei treni o dalla fermata di un autobus, in quanto al committente non interessa usare l’automobile, si è comunque costretti a prevedere anche il parcheggio e il garage obbligatorio, altrimenti il progetto non viene approvato! Se accanto alla casa c’è pure l’ufficio, non si può evitare di destinare una superficie pari alla metà di quella dell’ufficio stesso a parcheggio per auto. Si arriva al paradosso che nelle attuali lottizzazioni residenziali, per rispettare le normative vigenti, l’area invasa dalle automobili risulta essere esattamente il doppio della superficie utile dedicata alle persone. Quest’area, quasi sempre asfaltata, comprende: la metà della porzione di strada di fronte al lotto, l’area dei parcheggi pubblici, quella dei parcheggi 12

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abitare il nuovo

inserimento della stazione di Berlino sulla mappa di Vicenza

privati a uso pubblico, garages e relativi spazi di manovra. Quando alla tV un noto architetto come renzo Piano dice che a Londra o a new York sta costruendo un grattacielo per migliaia di persone, dove i parcheggi previsti sono solo una quarantina, il pubblico applaude. Però le ridicole norme sugli standard a parcheggio non riusciamo a “rottamarle”. Abbiamo letto molti articoli di esponenti della ConFCoMMerCio veneta che criticano i centri commerciali periferici, causa principale dell’esodo dai centri storici. Si cita come esempio eccellente quello di Klagenfurt, dove i grandi magazzini commerciali trovano posto in pieno centro cittadino. A questi giusti discorsi non si aggiunge che una simile proposta da noi è iLLeGALe, per il semplice fatto che non si può reperire in un nucleo storico una superficie di parcheggi pari a quella prevista dalle norme. Siamo talmente abituati a vedere il mondo dal finestrino della nostra automobile, che qualsiasi nuovo progetto, sia esso un complesso residenziale o una scuola, sembra abbia sempre necessità di enormi aree, altrimenti è “soffocato” o i parcheggi non ci stanno. Un esempio: la recente stazione centrale di Berlino, una delle più grandi d’europa, contiene due fasci di binari che si incrociano a livelli differenti, negozi di ogni genere, bar e ristoranti, uffici, 830 posti auto coperti (qui sì che servono…), vetrate fotovoltaiche che producono 160.000 kw/h ogni anno e dove al suo interno passano migliaia di persone al giorno. eppure sapete quanto è grande questa infrastruttura che per noi italiani sembra fantascienza? Solo 160 metri x 160 metri, vale a dire meno superficie di un nostro “normale” centro commerciale, talmente compatta che potrebbe starci nell’area della stazione ferroviaria delle nostre piccole città come Schio, thiene, Bassano o in metà dell’attuale stazione di Vicenza (vedi figure). ecco dunque un tema concreto per i nostri amministratori: la nostra rete ferroviaria risale praticamente all’Unità d’italia, le stazioni sono ancora quelle. Alcune delle linee ferroviarie di quei tempi non ci sono più, sostituite da un unico treno infinito di auto e camion. Allora, però, le tempistiche erano differenti: la linea Schio-Vicenza dopo due annetti di discussione fu autorizzata nel novembre del 1872, lavori iniziati nell’aprile 1875, apertura servizio nel settembre 1876. Perché per noi italiani del 2010 queste tempistiche sono impossibili? ed inoltre che cosa aspettiamo a collegare i nostri aeroporti con linee di treni o tram come in tutti i paesi civili del mondo? Perché all’estero queste cose si realizzano e noi non ci riusciamo? Quale maledizione c’imprigiona? oltre all’autostrada pedemontana perché non pensiamo ad una linea ferroviaria Schio-thieneBassano? non ci sono soldi? Facciamo le stazioni con dentro gli spazi commerciali e direzionali: in un sol colpo troviamo i finanziatori, favoriamo il trasporto pubblico, rivitalizziamo i centri, non consumiamo suolo agricolo, favoriamo la mobilità, decongestioniamo le strade, …allora sì che cominceremo a costruire un vero FUtUro SoSteniBiLe.

Le terrazze: in armonia con lâ&#x20AC;&#x2122;architettura

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Joe Velluto

JoeVelluto (JVLT) è uno studio di design e comunicazione con sede a Vicenza. Nel 2002 per il concorso “Opos Under 35” presenta il primo progetto ufficiale disegnato da A. Maragno, S. Tasca, V. Bozzato: RosAria, la corona del rosario usa e getta in pluriball. Il concetto del prodotto industriale di massa, di scarsa qualità, è trasposto su un simbolo d’eternità e di sacralità al punto tale da diventare un oggetto usa e getta. Nel 2005 RosAria entra a far parte della collezione permanente del design nella “Pinakothek der Moderne” del museo Neue Sammlung di Monaco e dal 2009 al “Kortrijk museum” (Belgio). Sempre nel 2005 JVLT realizza e cura il libro “Salefino: nuovi sapori dal design italiano”, Editrice Abitare Segesta. É il primo libro dedicato a giovani italiani designer della nuova generazione. Presenta il lavoro di 4 realtà del nuovo design italiano accomunate da una filosofia progettuale similare: è un libro che racconta di design, attraverso la grafica, l’illustrazione a tecniche miste e la fotografia, esaltando ed interpretando il concept che sta alla base di ogni progetto di design.

L’anno seguente lancia con C. Morozzi il progetto di comunicazione Nazionale Italiana Design abbinato al nuovo brand CoincasaDesign e inizia a curare progetti d’allestimento ed installazioni. Dal 2007 svolge attività di visiting professor e docenza presso numerose università ed istituti italiani, tra i quali la Scuola Italiana Design (PD), la Scuola Politecnica di Design (MI), Naba (MI), Istituto Marangoni (MI), Polimoda (FI).

designer e design Nello stesso anno propone Er Rompiova, la ciotola in plastica per rompere e sbattere le uova prodotta da F.lli Guzzini. Uno sbattitore studiato appositamente per rompere le uova, grazie ad una zona zigrinata sul bordo della ciotola. É stato inoltre dotato di un manico che ne facilita la presa durante l’utilizzo. Nel 2008 il progetto Saver di Coroitalia, viene segnalato dall’ADI Design Index. Nel Novembre dello stesso anno presenta la mostra/ manifesto UseLess Is More – prima interpretazione del concetto di Adesign. Nel 2009 progetta la lampada a sospensione Burlesque. Un controluce malizioso che scatena la fantasia. Composta da capi d’abbigliamento come camicie, gonne e pantaloni, è impreziosita da differenti tipologie di cristalli che perdono la funzione di bottone per diventare gemme decorative.

designer e design

All’esterno l’eleganza della luce filtra attraverso i raffinati tessuti creando eleganti chiaroscuri, mentre all’interno la classicità del telaio sottostante richiama fortemente un’antica gonna inglese dell’800. Nel 2010 Joe Velluto crea due particolari oggetti d’arredo abbinati, prodotti da Euro 3 Plast, “PLUST Collection”. Simple Chair, una seduta ideale per l’esterno che utilizza la tecnica dello stampaggio rotazionale, impilabile e solida. Ha le caratteristiche di una seduta archetipo, che ben si inserisce all’interno degli ambienti domestici o spazi pubblici contemporanei. Simple Table, il tavolo stampato in rotazionale con le gambe smontabili che offrono la possibilità di creare innumerevoli combinazioni cromatiche. Attualmente collabora con alcune realtà editoriali tra le quali Interni e Made With Style e svolge attività di consulenza e coordinamento artistico per alcune aziende. JoeVelluto (JVLT) ha collaborato, tra gli altri, con: Bosa Ceramiche, Coro, Ib Rubinetterie, Lorenz, Euro 3 Plast, F.lli Guzzini, Gruppo Coin, Meritalia, Nordica, Pandora Design, Pitti Immagine, Richard Ginori.

FunCoolDesign™ - Triennale Design Museum Dal 29 gennaio al 27 febbraio 2011 sarà al Triennale Design Museum di Milano con la mostra FunCoolDesign™, mostra personale di JoeVelluto (JVLT) a cura di Oliviero Toscani. In esposizione alcuni oggetti progettati site-specific da JoeVelluto (JVLT). Un progetto presentato da MINI & Triennale Creative Set.

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Sedia Barcelona Modello n. MR90 Barcelona è una poltrona d’arredo disegnata da Ludwig Mies van der Rohe per i reali di Spagna in occasione della cerimonia di apertura della Fiera di Barcellona del 1929. Questa sedia ha un aspetto moderno, che tuttavia evoca il fasto dei troni tradizionali.

La struttura è costituita da due elementi piatti in acciaio trafilato piatto curvato e cromato, che si incrociano formando le gambe e i supporti dello schienale. Una barra d’acciaio a forma di X costituisce la base, mentre 9 nastri d’acciaio costituiscono il supporto per la seduta e lo schienale. Le cinghie di sostegno sono in cuoio e sono dello stesso colore del rivestimento.

designer e design I cuscini capitonné in pelle impunturata sono rimovibili e sono fabbricati con la tecnica tradizionale. Il sedile e lo schienale sono imbottiti e ricoperti in pelle a riquadri fissati con bottoni, non è sfoderabile. Tutte le finiture richiedono la lavorazione manuale, rispecchiando il pensiero del designer che disegnava volontariamente mobili non adatti alla produzione in serie. Il Modello n. MR90 venne disegnato per il padiglione tedesco all’Esposizione Internazionale di Barcellona, e, specificamente, per farvi accomodare il re Alfonso XIII e la regina durante la cerimonia inaugurale. L’architetto trasse ispirazione dall’antico sgabello pieghevole noto come «sella curulis». Nonostante l’aspetto decisamente moderno, tuttavia, la fabbricazione del Modello n. MR90 si avvalse, paradossalmente, di metodi tradizionali ed estremamente laboriosi. L’idea iniziale prevede l’abbinamento allo sgabello, sempre della stessa linea. La sedia modernista è essenzialmente un prodotto industriale, la cui origine può essere rintracciata nel secondo quarto del XIX secolo. All’interno del Modernismo il modo di affrontare il progetto di Mies van der Rohe è quello dell’astrazione geometrica, promossa da altri pionieri del calibro di Marcel Breuer e Le Corbusier. Nel 1929 il Padiglione della Germania all’Esposizione Universale di Barcellona viene progettato interamente dall’architetto nato ad Aquisgrana, che un anno dopo sarà l’ultimo direttore del Bauhaus. Nonostante la sua figura sia sempre collegata a questa importante istituzione, in realtà, quando ne prende la guida aveva già alle spalle i progetti più importanti e aveva già sviluppato un suo stile. Durante la sua direzione fece dell’architettura il fulcro dell’insegnamento e riuscì quasi a evitare la chiusura della scuola, che già da allora si sentiva prossima.

designer e design Tuttavia, i tentativi di trovare un accordo con il regime nazionalsocialista falliscono. Nel 1938 Mies emigra negli Stati Uniti, dove rifonda e dirige la facoltà di architettura dell’Illinois Institute og Technology di Chicago. Rimane, fino alla sua morte, uno degli architetti più richiesti al mondo e, insieme a Walter Gropius e Marcel Breuer, è considerato uno dei maestri dell’International Style. Anche se le possibilità della produzione di massa del mobile moderno attraverso nuove tecnologie vengono esplorate per la prima volta dal Bauhaus, i padri fondatori del Movimento Moderno come Mies, continuano a vedere il mobile innanzitutto come parte integrante di progetti architettonici unificati. Per questo la sedia Barcelona è stata creata all’interno del progetto d’interno specifico del Padiglione tedesco all’Esposizione Internazionale. Progetti di questo tipo, che possono sembrare realizzati interamente per merito della produzione industriale, richiedevano invece molte ore di lavorazione manuale ed erano, di conseguenza, assai costosi. Un aspetto che andava decisamente in direzione opposta rispetto alla filosofia del Bauhaus.

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SpazioCasa 2011 mostra del mobile, arredamento e casa

Torna anche quest’anno SpazioCasa. La Fiera di Vicenza ospiterà dal 6 al 13 febbraio la manifestazione che da più di cinquant’anni costituisce una prestigiosa vetrina per gli operatori di tutti i settori del comparto della casa. SpazioCasa rappresenta da anni un appuntamento fisso per il pubblico vicentino. Una della novità di questa edizione sarà SpazioAperto, un intero padiglione dedicato all’esterno della casa. I visitatori potranno apprezzare le soluzioni per vivere al meglio il giardino, la terrazza ed il balcone. Da mercoledì 9 a domenica 13 febbraio, inoltre, sarà affiancata da Sposiamoci, il Salone degli Sposi, che accoglierà gli espositori al Padiglione I, con ingresso indipendente, in un contesto intimo e raffinato. In partnership con i rivenditori locali, sono presenti a Spaziocasa tutti i più importanti marchi del settore con stand monomarca. Non mancano poi le proposte degli artigiani, che realizzano mobili su misura per soddisfare le esigenze più diverse.

oltre casa L’aumento dei visitatori provenienti da tutta l’area NordEst testimonia il crescente interesse del pubblico verso la manifestazione. La mostra, dal 1961 il punto di riferimento per il comparto-casa, spazia dall’arredamento moderno, contemporaneo e di design a quello classico e country. Presenti in fiera una vasta gamma di arredo bagno, arredi e decori per terrazzi e giardini, accessori per la casa, abbigliamento e articoli per gli sposi. Si potrà trovare anche tutto ciò che riguarda le rifiniture d’interni come infissi, tende e tendaggi, scale, pavimenti e rivestimenti. Protagoniste anche l’edilizia abitativa e la bio edilizia. SpazioCasa è uno fra i più prestigiosi appuntamenti fieristici di tutto il Nord-Est, per pubblico ed operatori. Frutto di un costante lavoro di studio e di analisi del mercato ospita anche un panorama ricco per quanto riguarda le tecnologie per il riscaldamento e condizionamento. A coinvolgere un pubblico ogni anno sempre più numeroso l’attenzione alle necessità delle aziende e un costante monitoraggio di stili e tendenze, assieme alla suddivisione razionale e all’allestimento raffinato. Faranno da sfondo all’evento, anche quest’anno, proposte e iniziative collaterali interessanti. Tra queste, in occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia, ci sarà Collezione Italiana, una mostra a cura della CNA di Vicenza. Qui verranno presentati oggetti di artigianato per raccontare l’Italia degli ultimi 150 anni. Gli artigiani di tutta Italia saranno invitati a produrre un complemento d’arredo ispirato ad un evento accaduto in un anno compreso tra il 1861 e il 2011.

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abitare il nuovo IM.CA.: il piacere della casa Le nuove concezioni di spazi abitativi, di moderne tecnologie applicate alla quotidianità della vita, di risparmio energetico e di altre soluzioni innovative sono esperienze che finalmente si possono vivere. iM.cA, grazie all’esperienza acquisita nel campo delle costruzioni residenziali da oltre 30 anni, propone abitazioni dallo schema funzionale, dove il comfort è di casa. Linee pulite ed essenziali, spazi ben distribuiti, ordinati e ampliati dalla luminosità naturale degli ambienti pensati per il benessere di chi ci abita. Panorama, natura, silenzio, praticità. tutti elementi chiave che garantiscono oltre a una perfetta abitabilità anche l’investimento economico giusto nel corso degli anni. La scrupolosa ricerca dei luoghi garantisce ambienti lontani dai rumori cittadini ma vicini ai servizi della città. Grazie alla ricerca di materiali innovativi iM.cA realizza case eco-sostenibili dai consumi ridotti. L’importanza riservata alla progettazione assicura spazi indipendenti, quiete e privacy. il tutto, ovviamente, senza rinunciare al comfort di ambienti caldi e accoglienti d’inverno o freschi d’estate, per favorire il relax e la salute dei propri inquilini. soluzioni «all inclusive» iM.cA. progetta e realizza con la certificazione casaclima. Accompagna il cliente in tutte le fasi del progetto, con un servizio “chiavi in mano” che consente di ottimizzare tempo e risorse economiche. Un servizio realmente all inclusive che semplifica ogni aspetto dell’intermediazione. Una squadra di lavoro che comprende maestranze qualificate ed uno staff di professionisti che cercano di captare ed anticipare le esigenze più diverse: dallo studio di fattibilità allo sviluppo del progetto, dalla definizione degli aspetti tecnici, finanziari, legislativi e amministrativi alla scelta dei materiali, dall’esecuzione dei lavori all’assistenza post-vendita. nel comune di Schio ha realizzato un progetto certificato in casa clima classe B. L’edificio è dotato delle tecnologie di ultima generazione che permetto un elevato isolamento termico e acustico. il piano interrato è caratterizzato da elementi che mantengono l’ambiente asciutto e bloccano l’infiltrazione del gas radon, comunemente presente nel terreno. Salendo, al piano terra, la struttura è composta da murature perimetrali molto isolanti, ecosostenibili e con enormi capacità di traspirazione, portoncini d’ingresso e finestrature di alta qualità. il sistema di pannelli fotovoltaici e solari termici sul tetto si integra architettonicamente con la copertura. il fabbricato è orientato a sud per garantire un’esposizione ottimale. Le strutture sono progettate per garantire il miglior comfort abitativo. L’esposizione al sole è studiata affinché il suo calore raggiunga il più possibile l’interno dell’abitazione nel periodo invernale. nel periodo estivo, invece, l’ambiente riamane più fresco grazie ai corpi ombreggianti che ostacolano l’ingresso dei raggi solari.

Klimahouse Efficienza energetica e sostenibilità

Dal 27 al 30 gennaio si svolge a Bolzano Klimahouse. La sesta edizione della fiera leader del settore dell’edilizia efficiente e sostenibile propone un ricco programma di eventi collaterali che include alcune novità rispetto alle edizioni precedenti. In calendario per l’edizione 2011 quattro congressi, tredici visite guidate a edifici ecosostenibili e molteplici momenti d’incontro per offrire la possibilità ai visitatori di informarsi sulle novità tecnologiche e di prodotto nel settore dell’edilizia verde. Klimahouse è un evento internazionale specializzato nell’ambito dell’efficienza energetica e della sostenibilità in edilizia. Nasce dall’esigenza sempre crescente di costruire rispettando l’ambiente e risparmiando energia. L’Alto Adige è un territorio all’avanguardia per quanto riguarda le costruzioni sostenibili e a risparmio energetico. Già da anni il progetto “CasaClima” è ormai sinonimo di edilizia moderna, che unisce la sostenibilità a una drastica riduzione dei costi energetici e a una perfetta climatizzazione dell’ambiente. La fiera interessa l’architettura, l’ingegneria, le imprese di costruzioni e d’installazione (installatori termosanitari, conciatetti, muratori), i rivenditori edili, i periti industriali e le istituzioni pubbliche come università ed enti locali. Insomma, più diverse aree professionali riguardanti la progettazione, la costruzione e la manutenzione degli edifici.

I costi energetici, con il passare degli anni, diventano sempre più imprevedibili. Le direttive europee in materia di tutela ambientale indicano il 2020 come limite per gli obiettivi da raggiungere. Entro tale data, infatti, bisogna migliorare l’efficienza energetica del 20%. Gli edifici sono responsabili del 40% del consumo globale di energia dell’Unione Europea. Klimahouse, fiera leader in Italia per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia, mette in mostra le tecnologie più all’avanguardia di oltre 400 aziende offrendo soluzioni e portando esempi concreti.

materiali e tecnologie La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea impone l’adozione di una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici. Gli Stati membri devono applicarla in conformità a dei requisiti ben precisi che tengono conto delle condizioni climatiche locali, dell’ambiente termico interno e dell’efficacia sotto il profilo dei costi. Inoltre, per gli edifici di nuova costruzione, gli Stati membri garantiscono che sia valutata la possibile integrazione di sistemi alternativi ad alta efficienza energetica come sistemi di fornitura energetica decentrati basati su energia da fonti rinnovabili, cogenerazione, teleriscaldamento o tele rinfrescamento urbano o collettivo e pompe di calore. Per affrontare in modo approfondito queste tematiche all’interno di Klimahouse è stato organizzato il convegno internazionale dal titolo “CasaClima Costruire il futuro”.

materiali e tecnologie

Gli incontri promossi dall’Agenzia CasaClima, in collaborazione con la Fiera Bolzano, tratteranno il tema “Energia, Clima e Restauro” venerdì 28 gennaio e “Opportunità, Esempi e Tendenze” il 29 gennaio. Ad introdurre questo secondo appuntamento Norbert Lantschner, direttore dell’Agenzia CasaClima di Bolzano che parlerà del “futuro del costruire - Dalla motivazione all’azione per un’edilizia sostenibile”. Tra le altre cose, verranno presentati anche il primo ClimaHotel sul Lago di Garda, a Bardolino, e una cantina vinicola come modello sostenibile, CasaClima Wine. Dunque, entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere edifici a energia quasi zero. Data limite anticipata al 2018 per tutti gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi. Per ottenere questi obiettivi gli Stati membri elaborano piani nazionali destinati ad aumentare il numero di edifici a energia quasi zero e “Klimahouse”, portavoce in Italia di una cultura sostenibile tipicamente nordica, è la piattaforma ideale per informarsi sulle migliori tecnologie disponibili e sulle ultime novità di prodotto e servizi in ambito di efficienza energetica. Il rilascio dell’attestato di prestazione energetica e la sua affissione in un luogo chiaramente visibile, come previsto dall’Unione Europea, è un tema importante per la tutela del consumatore e, grazie al forte sostegno dell’Agenzia CasaClima, ente certificatore della Provincia di Bolzano, Klimahouse offre la possibilità di raccogliere le giuste indicazioni direttamente in fiera. Infatti, come da emendamento degli Stati membri, la certificazione energetica degli edifici e l’ispezione degli impianti di riscaldamento e condizionamento d’aria deve essere effettuata in maniera indipendente da esperti qualificati, operanti in qualità di lavoratori autonomi o come dipendenti di enti pubblici o imprese private. Accanto al tradizionale congresso internazionale “Costruire il futuro”, organizzato in collaborazione con l’Agenzia CasaClima, ne verrà organizzato un altro in collaborazione con ANIT, l’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico. Klimahouse 2011 prevede altri due convegni di alto profilo organizzati in collaborazione con Il Gruppo 24 ORE e con Sinergie Moderne Network.

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Cumerlato certifica la prima CasaClima a Thiene certificazione energetica e innovazione per il residenziale Gli edifici certificati casaclima dall’Immobiliare cumerlato sono abitazioni a basso consumo energetico, ecologiche ed energeticamente efficienti. le costruzioni vengono realizzate con particolare cura nell’isolamento, nell’eliminazione delle dispersioni termiche e nell’efficienza degli impianti tecnologici in modo da ottenere delle abitazioni di categoria B. tale tipologia di abitazioni ha un fabbisogno termico annuo inferiore a 50 kWh/m². Per ottenere questo grande risultato ogni abitazione viene dotata di pannelli solari e boiler di accumulo per la produzione di acqua calda. le caseclima di categoria B certificate cumerlato possono anche essere definite, sotto il profilo dei costi, case da 5m³. Infatti, è questo il loro consumo di metano per ogni metro quadrato di superficie abitata. Ad agevolare la scelta di abitare rispettando l’ambiente e riducendo i consumi c’è un contributo facile da ottenere previsto dal pacchetto di incentivi economici varati dal consiglio dei Ministri lo scorso 19 marzo 2010. Per tutti coloro che decidono di acquistare delle case di nuova costruzione ad alta efficienza energetica, da utilizzare come prima abitazione, è previsto un contributo di 83 euro al metro quadro, con un massimo di 5mila euro per la classe B.

Nei dati forniti dall’agenzia Casa Clima, unico ente certificatore riconosciuto a livello nazionale, la classe D dello standard delle case esistenti, una classe intermedia non certo delle peggiori, ha un fabbisogno termico annuo di 90 kWh/(m²·a). Le abitazioni di categoria B come queste, invece, hanno un consumo di 50 kWh/(m²·a). Significa che il livello medio di consumi annuo per una casa di nuova costruzione è di 9m³ di metano per metro quadrato, mentre quelle certificate da Cumerlato consumano solo 5m³ di metano per ogni metro quadrato di superficie abitata.

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Spazio Casa - Fiera Vicenza dal 6 al 13 febbraio Collezioni pensate per essere utilizzate nell’abitazione, nell’ufficio e in collettività. Pezzi disegnati per i grandi come i piccoli spazi. RICERCA - ERGONOMIA - QUALITà Studi e brevetti distinguono la produzione Futura, e i brevetti, ad oggi, hanno superato il numero di mille. Tutti nella considerazione delle leggi sull’antropometria e della biomeccanica, affinchè ogni pezzo coniughi bellezza, funzionalità.

Ergonomia. Persando all’uomo abbiamo realizzato un prodotto con un cuore meccanico, silenzioso e indistruttibile. La confortevolezza di un divano o poltrona dipende in minima parte dall’imbottitura, il più è frutto della collocazione dello schienale rispetto al sedile. Futura consente all’uomo di interagire con l’oggetto alla ricerca di un proprio modo di rilassarsi. Qualità dei materiali utilizzati per la struttura portante e il suo rivestimento. Qualità nelle procedure di assemblaggio e certificazione del prodotto finito.

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IL dESIGN COME STILE dI VITA Muta il tempo, lo spazio si trasforma, tutto si muove. Proprio dal movimento nascono queste collezioni, simbolo di funzionalità, stile, qualità. Modelli che esprimono innovazione e tecnologia nel modo e nel mondo dell’abitare, abbattendone gli schemi tradizionali. Progettati e realizzati per rispondere a qualsiasi esigenza di eleganza e di comfort, le creazioni paiono appartenere al nostro tempo, ma in realtà si proiettano in un futuro lontano e connotano indelebilmente lo stile di vita di chi le sceglie. Lo scopo di ridurre i volumi degli arredi al fine di ottenere più spazio da dedicare ad altre funzioni sempre più importanti per vivere meglio la nostra quotidianità.

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Th Center la torre per uffici nel Parco Sud

THIENE... Nel cuore del futuro Parco Sud, una splendida zona a cinque minuti dal centro, prenderà forma Th Center, la torre multipiano per uffici privati e pubblici. Ideata dalla ditta F.lli Munaretto di Giuseppe s.r.l. di Thiene, importante realtà dell’Alto Vicentino operante da oltre cinquant’anni nel settore delle costruzioni in ambito civile, artigianale e industriale, e progettata dallo Studio Ferrari Architects Srl di Vicenza si propone di diventare un autentico polo della vita thienese. Destinata ad accogliere uffici e spazi commerciali di grande prestigio, si adatta perfettamente ad ospitare ogni tipo di studi professionali, centri servizi e sedi aziendali. Situata in una zona strategica è di facile accesso attraverso le vie di comunicazione principali presenti nella zona. Th Center, la torre multipiano che per metà verrà utilizzata da uffici pubblici nell’ambito del nuovo polo direzionale di Thiene, sorgerà al centro del Parco Sud. L’ampia area circostante vedrà la realizzazione di un Parco attrezzato per lo sport e il tempo libero. L’edificio è costituito da due ali di differente altezza. L’ala destinata ad uffici e servizi privati si articola su nove piani, con varie opzioni possibili per quanto riguarda la distribuzione dello spazio. Ogni piano ha una superficie di 36

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circa 550 metri quadrati. Dunque, lo spazio ideale per accogliere le più diverse attività professionali e di servizio, con un facile accesso per l’utenza. Il progetto prevede la totale personalizzazione degli spazi interni e delle finiture in funzione delle varie soluzioni d’uso previste. L’ala destinata agli uffici pubblici del nuovo polo direzionale di Thiene si articola su dodici piani fuori terra. Il progetto è particolarmente innovativo, frutto di anni di studi e lavoro da parte della ditta F.lli Munaretto di Giuseppe s.r.l. Il particolare contesto in cui è situato, caratterizzato da ampi spazi di verde, rende la sua realizzazione un evento unico nella zona dell’Alto Vicentino. La torre multipiano Th Center copre una superficie lorda di 8.600 metri quadrati. Al piano terra ospita una piastra per servizi, in cui è prevista la collocazione di alcuni esercizi pubblici. Le due ali dell’edificio sono collegate al centro da un corpo-scale, costituito da un grande spazio di disimpegno attorno agli ascensori panoramici. La pianta è stata studiata a schema rettangolare, affusolata alle estremità in modo da alleggerire l’impatto visivo degli spigoli. L’insieme presenta una volumetria molto articolata, dove prevale la visuale delle facciate verticali che si dispongono a ventaglio. Sono previsti degli elementi verticali di irrigidimento con funzioni antisismiche della struttura esterna. Risulterebbero, così, l’unico elemento pieno delle facciate, quasi completamente composte da vetrate. A completare il piano interrato due ampi parcheggi coperti con ingressi indipendenti. Il progetto della torre Th Center di Thiene si pone l’obiettivo di segnare con un elemento di forte verticalità la Cittadella dello Sport. Il mix di destinazioni uffici pubblici e privati conferirà dinamicità e vitalità. I quaranta metri di altezza vengono raggiunti con un edificio articolato planimetricamente e altimetricamente. Ogni parete trasparente è rivolta verso paesaggi diversi: trasparenza e leggerezza, in modo da far entrare negli ambienti interni il paesaggio circostante (il verde del Parco e gli orizzonti della montagna e della pianura).

Professione fantasia Design quotidiano Gli interni arredati con cura, colore ed originalità rendono più bella la nostra casa. Gli oggetti di cui ci circondiamo nell’esperienza del vivere devono coinvolgere le nostre emozioni ed arricchire l’immaginazione. Per questo motivo devono riuscire a creare nella mente di chi li vive delle sensazioni piacevoli, grazie alla loro funzionalità e alla bellezza della forma. Ecco alcune proposte per personalizzare gli spazi e donargli un tocco di stile.

BEK - Sedia pieghevole

Iniziamo con BEK, la sedia pieghevole formata da un’unica struttura chiusa in polipropilene. Nella sua forma flessibile include le gambe posteriori e lo schienale. La sua linea di estrema semplicità racchiude contenuti tecnici elevati. L’iniezione rinforzata in fibra di vetro garantisce una seduta rigida e, insieme, leggera. Le asole sui montanti posteriori sottolineano il movimento di scorrimento del sedile in fase di chiusura/ apertura. E’ previsto un carrellino porta sedie, composto da otto pezzi, in metallo verniciato nero. Questo prodotto, selezionato da”ADI DESIGN INDEX 2008” è realizzato con la tecnologia Polygiene, che conferisce alla seduta proprietà antibatteriche.

Per quanto riguarda i materiali di realizzazione la seduta e lo schienale sono in polipropilene rinforzato. La struttura si presenta in metallo prezincato verniciato e acciaio, come il carrello. Si può trovare nelle versioni in bianco, nero, rosso e verde con carrello in nero. BEK è stato disegnato da Giulio Iacchetti, che assieme a Matteo Ragni nel 2001 si è aggiudicato il compasso d’oro con la posata multiuso biodegradabile “Moscardino”, oggi parte dell’esposizione permanente del design al MOMA di New York.

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Un arredo dallo stile inconfondibile è Vad, la sedia impilabile che richiama la tradizione dei maestri scandinavi. La scocca è formata da un pezzo unico in polipropilene, rinforzato e riciclabile, ottenuto con stampaggio ad iniezione. Sempre realizzata con la tecnologia Polygiene che conferisce alla seduta proprietà antibatteriche, è disponibile nella versione girevole o nella versione a quattro gambe impilabile. Questo modello è adatto sia all’interno che all’esterno degli spazi domestici o del contract. La scocca è disponibile anche con rivestimento in tessuto. I materiali usati per la realizzazione della struttura sono il metallo prezincato, verniciato e cromato, e l’acciaio. La seduta in polipropilene ha un rivestimento in pelle o tessuto (poliestere antisporco/antiacqua). Sono possibili varie combinazioni di colori. Sia la struttura che la seduta sono disponibili in bianco avorio, nero, marrone, arancio, rosso e verde salvia. Vad è stata ideata dal veneziano Luca Nichetto, specializzato in Industrial Design.

Vad - Sedia impilabile

Foto gentilmente concesse da Arredamenti Rossi Schio

Il terzo oggetto proposto è +13, il vaso con seduta modulare di grandi dimensioni realizzato nelle versioni in polipropilene bianco, color cemento o mattone. Creato mediante stampaggio rotazionale è perfetto per grandi spazi esterni o interni di ambienti domestici o pubblici.

+13 - Vaso con seduta

+13 viene presentato in tre varianti: composto da una seduta, due sedute o quattro sedute. Il vaso è completamente smontabile per agevolare lo spostamento e per poter essere utilizzato attorno ad un albero. La particolarità di questo complemento, realizzato per Casamania da Fabio Novembre, è racchiusa nel significato emozionale che l’autore stesso descrive: «Si è quasi immersi in una nicchia che ci rapporta con la terra - per ricordarci il corpo materno, il cordone ombelicale…». Motivi cari al designer che sul fondo del vaso pone un frammento poetico a tema. Realizzato in polipropilene può essere bianco, cemento o color mattone. Ogni seduta misura L/W 143,5 P/D 160 H 160.

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Koop - Portapenne

Il portapenne Koop è un altro arredo adatto agli spazi più originali. Risponde alle diverse esigenze presentandosi come una casetta accogliente da porre sopra la scrivania per contenere penne e matite, che si possono prendere attraverso un’apertura a forma di croce. Ma non finiscono qui le applicazioni di quest’oggetto. Basta capovolgerlo e la forma diventa perfetta per contenere graffette o altri piccoli oggetti di cancelleria. Realizzato in alluminio, può essere aperto in senso orizzontale per essere perfettamente pulito. Il portapenne Koop è un oggetto per la scrivania unico e funzionale disegnato da Karim Rashid, figura leader nel design di prodotti, interni, moda, arredi, illuminazione ed arte. Ad oggi il suo catalogo presenta circa 2000 oggetti in produzione ed è entrato trionfalmente nel mondo dell’architettura e degli interni. Prodotto in alluminio verniciato lucido o opaco e declinato nei colori argento e nero nella versione opaca; azzurro, bianco, rosa e verde nella versione lucida.

Kup - Posacenere

Infine eccoci a Kup, il posacenere o porta graffette allegro e colorato. Nato anch’esso dalla matita di Karim Rashid, è stato ideato pensando al fumatore che deve disfarsi della cenere. L’oggetto è realizzato in alluminio e può essere aperto in senso orizzontale per eliminare i rifiuti. Kup non è solo un posacenere, ma si presenta come una casetta accogliente da porre sopra la scrivania per contenere piccoli oggetti di cancelleria che si possono inserire tramite l’apertura a forma di infinito. Sempre realizzato in alluminio verniciato opaco nei colori argento e nero, o lucido disponibile nei colori azzurro, bianco, rosa e verde.

Lanificio Cazzola A Schio, una nuova importante rinascita architettonica

Schio...

Il lanificio Cazzola, edificio risalente al 1860 e rimasto produttivo fino agli anni ’90 del secolo scorso, oggi ritorna a vivere attraverso il recupero funzionale effettuato dalla Zermiglian Costruzioni. Schio, già scrigno contenente preziose testimonianze di Storia del Lavoro del nostro Paese, è arricchito ora da un nuovo complesso abitativo, culturale e commerciale, sito nel quartiere del S. Cuore. 42

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L’antico lanificio, che nelle vesti di ospedale militare ospitò anche Hernest Hemingway durante la Grande Guerra, è stato ristrutturato nel pieno rispetto delle sue caratteristiche architettoniche e storiche: Zermiglian Costruzioni ha però anche tenuto in considerazione la possibilità di ottenere spazi vivibili ed adatti a qualunque esigenza dei diversi futuri inquilini. Ed ecco che gli ambienti dell’opificio sono stati trasformati in monolocali, bilocali e trilocali, dalle finiture ottenute accostando elementi tradizionali e naturali quali il mattone, la pietra, il legno.

Con la stessa attenzione alla ricerca di una soluzione che coniugasse tecniche moderne con materiali tradizionali, gli appartamenti hanno poi visto l’aggiunta di tetti in legno con travi a vista, soffitti mansardati, pavimenti dai materiali pregiati e terrazzini con parapetto. La re-interpretazione degli spazi inoltre non si è fermata alle strutture interne abitative, che, anzi, sono state inserite in un progetto di ampio respiro, volto a tenere conto delle tradizioni alle quali l’opificio è legato.

All’interno dei suoi 40.000 metri quadri infatti trova posto anche un museo, affascinante testimonianza del passato che non lascia il luogo. Infine la roggia, che garantiva energia alla fabbrica, è diventata una passeggiata, che si collega poi alle piste ciclabili poco distanti. Un’intelligente espansione verso l’esterno degli spazi recuperati, riletti in un’ottica contemporanea, ma senza perdere di vista quello che significa mantenere i legami con le radici del paese di Schio.

Cos’è www.Casainmente.it? www.casainmente.it è il primo portale immobiliare nato nel 2006 nell’alto Vicentino presente ininterrottamente on_line con costanti migliorie, ultima delle quali una rinnovata versione 2010 del 27 luglio 2010 caratterizzata dalla tecnologia “direct on-line™”. Google conferma la nostra leadership nell’alto Vicentino e, da ben quattro anni, ci dedica la prima posizione nella ricerca immobiliare della nostra zona. Prova tu stesso e ricerca per esempio “casa a Thiene”, “casa a Schio” o similari su Google, il primo motore di ricerca al mondo, e, come primo risultato, troverai www.casainmente.it. Com’è realizzato? www.casainmente.it si avvale della tecnologia direct_on line™. Questa tecnologia è stata realizzata con uno dei migliori players del settore immobiliare a livello nazionale, SSD, nostro partner anche per i programmi gestionali delle agenzie immobiliari. il “direct on-line™” , ovvero il caricamento automatico e in tempo reale degli annunci immobiliari da parte delle agenzie, rende estremamente affidabile e mai obsoleto l’annuncio pubblicato dalle agenzie, come spesso accade con molti altri portali. La volontà di crescita di www.casainmente.it ha previsto il consolidamento con partner di livello nazionale e la scelta di effettuare investimenti importanti per rendere la ricerca della Casa, più semplice ed efficace, ed allo stesso tempo affidabile e puntuale. Il nostro portale ha la caratteristica di interfacciarsi automaticamente con i gestionali (e i loro database) delle agenzie immobiliari (contraddistinte dal logo direct_on line™), permettendo così costanti aggiornamenti, con il risultato di avere disponibili tutti gli immobili anche appena aggiornati, eliminando il contrattempo di trovare immobili di vecchia data, dimenticati dalle agenzie e non più in vendita. Abbiamo dunque pensato per i nostri Clienti un servizio davvero efficace e concreto per non perdere tempo!

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settembre - ottobre 2010

Un modo Esclusivo di vivere la Casa Lucia Rijker Palazzo Diamante The Future Lampada Fortuny La casa di ghiaccio Diquigiovanni, una scelta di tecnologia e design Schio e la città del futuro Il Legno Beyond Entropy Casa su Misura OSA Code Il giardino a settembre Living way otto Fiere Italia 2010 / 2011 www.casainmente.it

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Cosa ho in mente

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Un modo Esclusivo di vivere la Casa

Klimahouse Efficienza energetica e sostenibilità Sostenibilità e mobilità Th Center. La torre per uffici nel Parco Sud Sedia Barcelona Professione fantasia Design quotidiano Il rame Oro materiale SpazioCasa 2011 mostra del mobile, arredamento e casa Vivi la Casa Un evento per chi abita Residence Le Betulle ARTE ACCESSIBILE

ANNO VI

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Il rame Oro materiale La purezza del lucido splendente La parola rame deriva dal latino e indica l’estrazione di questo materiale dall’Isola di Cipro, praticata dai Romani. Il rame è rosso brillante e molto resistente. Può essere facilmente lavorato e deformato, si può brasare e saldare ma non è propenso alla fusione. È un ottimo conduttore di calore e corrente elettrica. Il rame puro e dolce è difficile da lavorare, la rigidità può essere tuttavia notevolmente migliorata nelle leghe. Come materiale da costruzione resiste agli attacchi di gesso, calce e cemento. Al contatto con l’aria forma un denso strato verdognolo di sali di rame. Questa patina, in normali condizioni ambientali urbane, ci impiega a formarsi circa otto anni. Il tono cromatico cambia durante questo processo da rosso bruno a marrone scuro e grigio fino ai tipici toni verdi. Il verderame, invece, è un sale di rame che si forma sotto l’effetto degli acidi dell’aceto e spesso viene confuso con la patina di rame. A differenza della patina il verderame è tossico e solubile in acqua. La lamiera di rame viene utilizzata per facciate e coperture, ma anche per tenute, poiché la si può incollare con il bitume. Il rame si presta alla produzione di tubi, ad esempio per impianti di riscaldamento e trova un impiego ampio in elettrotecnica. I materiali di rame si prestano a tutte le tecniche di lavorazione corrente. A causa dell’elevata conducibilità termica non fondono bene, ma si incollano e brasano bene. Allo stesso modo del piombo e dello zinco i minerali di rame come la calcopirite e la cupreina vengono preparati mediante la flottazione. La riduzione avviene nel convertitore. Per impieghi in campo elettrotecnico, che richiedono circa il 60% della produzione di rame, il rame viene ottenuto elettroliticamente (rame elettrolitico). Oltre il 50% della produzione proviene da materiale di riciclo, il cui impiego consente di risparmiare l’86% dell’energia primaria. 46

LE LEGHE DI RAME Il nome bronzo deriva dal latino brundisium, da Brindisi. Al giorno d’oggi viene definito di rame e stagno, per indicare una migliore differenziazione dal momento che esistono anche leghe di rame e alluminio, finora bronzo alluminio.

materiali e tecnologie

materiali e tecnologie Il bronzo si forma nel bagno di fusione a 1000 °C e contiene una percentuale di stagno tra il 10 e il 20%. Il bronzo è estremamente duraturo e resistente agli agenti atmosferici. È più duro di ottone e rame, possiede un’elevata resistenza alla corrosione e all’attrito. Ha una superficie scura che può essere lucidata per splendere come l’oro con una spesa minima. Osservando molte sculture di bronzo e oggetti di bronzo negli spazi pubblici si può notare come mostrino nei punti maggiormente esposti al di contatto d’uso una superficie lucida e scintillante. Il bronzo è adatto per giunzioni di tubi, ferramenta e armature (come ad esempio per impianti per gas, acqua e vapore). Inoltre, in bronzo vengono fuse campane e oggetti artistici. In edifici storici o contemporanei costosi si trovano anche profili di finestre e porte in bronzo, grazie alla durata di questo materiale. Le leghe di rame e zinco contengono almeno il 50% di rame. Si distingue oggi tra leghe modellabili di rame, finora definito ottone, ottone rosso e alpacca. La lega modellabile di rame è composta di rame e zinco, con una percentuale di rame tra il 55 e l’85%. L’ottone rosso è una lega di rame, zinco e stagno. L’alpacca è composta per il 50-60% di rame, 10-25% di nickel e zinco. Le leghe di rame sono ben formabili, facili da lavorare e possono essere fuse, a differenza del rame puro. L’ottone è estremamente resistente alla corrosione e lavorato fresco o lucidato risplende come l’oro. Con il tempo la superficie si fa però più scura e opaca. Le leghe di rame trovano un campo vasto di applicazione. L’ottone viene ad esempio utilizzato per graffe di giunzione, viti e dadi, armature e molta ferramenta. L’alpacca è adatta alle superfici di contatto in elettrotecnica, ma anche per ferramenta e armature idriche. GLI IMPIEGHI L’acqua potabile è l’alimento più importante per l’uomo. Tutti i componenti degli impianti a contatto con I’acqua potabile non devono influenzarne in alcun modo la composizione, secondo la legislazione dell’Unione Europea. Ciò vale a partire dalla società di fornitura dell’acqua alla rete di condutture pubblica e privata fino al punto di prelievo dell’acqua potabile. I tubi di rame sono ammessi, secondo le disposizioni in vigore, contenute nell’ordinanza sull’acqua potabile. Possono essere utilizzati per la realizzazione delle condotte di acqua potabile solo per valori di pH maggiori di 7,4. In caso di valori maggiori di 7,0, la concentrazione di carbonio organico nell’acqua potabile (valore TOC) non deve superare il livello di 1,5 mg /L. Se nell’acqua si registrano concentrazioni

materiali e tecnologie di ioni di idrogeno più elevate, il rame può sciogliersi nell’acqua nelle tubazioni e giungere in concentrazioni elevate nell’organismo umano. Dato che le imprese idriche non possono garantire una qualità dell’acqua potabile immutata in relazione al valore di pH per l’intera vita di un impianto in ambito domestico, si consiglia di rinunciare all’impiego di tubi di rame per gli impianti di acqua potabile. Nel caso in cui l’impianto in rame sia già esistente si deve verificare l’eventuale necessità di installare un dispositivo interno all’edificio che regoli il valore di pH, per evitare danni sanitari. Il rame è una materia prima preziosa, e può essere riciclato senza problemi. Un vantaggio ulteriore è dato dal fatto che la posa è semplice ed economica. I rubinetti per l’acqua e i contatori sono realizzati per la maggior parte in metallo. Secondo l’ordinanza sull’acqua potabile del 2001, l’ottone nei rubinetti, resistente a elevate sollecitazioni meccaniche, può contenere oltre a rame e zinco un massimo di 3% di piombo. Le superfici degli elementi di ottone possono essere lavorate fino a diventare estremamente lisce, riducendo così al minimo rumori e resistenze al flusso e consentendo l’applicazione di un semplice trattamento di lucidatura, un rivestimento galvanico (ad esempio cromatura) o un rivestimento con polveri. Analogamente all’ottone, il bronzo allo stagno è una lega di rame, stagno (fino all’11%) zinco (fino al 9%), piombo (fino al 7%) e nickel (fino al 2,5%). Gli elementi di bronzo allo stagno possono essere prodotti solo per colatura, perciò hanno una superficie ruvida, con segregazioni, coni di ritiro e pori. Queste imperfezioni possono provocare rotture in presenza di sollecitazioni meccaniche, causare forti rumori e determinare problemi di tenuta. Il bronzo allo stagno viene impiegato soprattutto per i rubinetti più grandi e massicci. In caso di installazione con condutture metalliche, il bronzo allo stagno e l’ottone si comportano in modo neutro alla corrosione. Queste leghe preziose possono essere riciclate. Oltre a questo motivo, sono particolarmente apprezzate in bioedilizia in quanto il costo energetico di produzione del rame è inferiore a quello di altri materiali. Grazie anche a nuovi processi metallurgici e all’introduzione di biotecnologie si sono ridotti drasticamente i consumi energetici.

Il rame è il materiale più diffuso per i tubi da riscaldamento. A rigor di logica, gli impianti di riscaldamento possono essere realizzati con qualunque materiale adatto anche all’impianto dell’acqua calda. Il rame è resistente ai danneggiamenti e viene anche fornito dallo stabilimento con un involucro protettivo di PVC o con un mantello isolante. È di facile e rapida lavorazione grazie alla sua flessibilità. I tubi possono essere brasati o raccordati con fitting speciali.

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ARTE ACCESSIBILE Arriva da Londra la fiera più trendy nell’arte contemporanea: AFFORDABLE ART FAIR

Si avvicina il momento dello sbarco in Italia di AAF Milano, la più famosa fiera al mondo per l’arte contemporanea con un limite di prezzo (€ 5.000 nella tappa di Milano) che si rivolge a nuovi e giovani collezionisti, e presenta artisti viventi.

Le tappe al momento già esistenti sono quelle di Londra, Bristol, Amsterdam, Parigi, Bruxelles, New York, Sidney, Melbourne e Singapore. A Milano si terrà dal 3 al 6 febbraio 2011, a Superstudio Più, famosa sede di eventi di moda e design. AAF è stata inserita nella lista annuale dei ‘coolest’ brands in Great Britain, cioè dei brand che più fanno tendenza nel mondo inglese, a fianco di Apple, Alexander Mc Queen, etc. dalla organizzazione specializzata e riconosciuta che si chiama CoolBrands. 52

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esperienze ed eventi Ideata dall’eclettico Will Ramsey che ha voluto rendere reale il suo sogno di accessibilità all’arte, Affordable Art Fair è un format di fiera d’arte contemporanea che dal 1999 cresce in portata e qualità, imponendosi come evento di tendenza e di successo. «Non è solo una fiera d’arte, ma anche un evento divertente, che sdrammatizza e vuole avvicinare il mondo del collezionismo d’arte a quanti non hanno l’abitudine di entrare in galleria», spiega Marco Trevisan, direttore della edizione milanese. “Accogliendo il visitatore in un ambiente rilassato, lontano dal mondo ovattato di musei e gallerie”. Il respiro internazionale è garantito dalla presenza, tra le sessantaquattro partecipanti, di varie gallerie straniere.

Yvonneartecontemporanea partecipa a AAF. Tra le opere presenti allo stand C4 troviamo: Gian Marco Capraro (sopra) “Kristiania”, olio su tela, cm 100x70, 2009, € 1.200,00, Arianna Piazza (sotto) “Minimondo_ ecosostenibile” tecnica mista su plexiglass, 100x100, 2011, € 1.000,00

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gennaio

27/31 27/30 28/31 30/01

febbraio

- VICENZA - Vicenza città bellissima: souVenir & memorabilia Esposizione concorso per piccole opere di design - VERONA - ViVi la casa - Arredamento e casa - BOlZANO - Klimahouse Fiera internazionale specializzata per l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile - BOlOgNA - arteFiera art First - Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea - 7/02 - PARMA - salone Del mobile Di Parma - Arredamento e accessori

FEBBARIO - gENOVA - arte GenoVa - 7° mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea 3/6 - MIlANO - the aFForDable art Fair milano - Fiera d’Arte Contemporanea 6/13 - VICENZA - sPaziocasa - Mostra del mobile 26/02 - 06/03 - TORINO - exPocasa - Arredamento e idee per abitare

aprile

8/11 - MIlANO - miart art noW! - Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea 12/17 - RhO (MIlANO) - i saloni - Salone internazionale del mobile

maggio

4/6 - CERNOBBIO (COMO) - ProPoste - Fiera Produttori Tessuto d’Arredamento e Tendaggio

Vivi la Casa Un evento per chi abita

Anche quest’anno a Verona arriva l’atteso appuntamento con le più complete soluzioni d’arredo classiche e moderne. La mostra mercato Vivi la Casa 2011 è in fiera dal 27 al 31 gennaio. Un percorso tra gli stili dell’abitare che si sviluppa su vari temi. Il contesto giusto per scegliere i mobili e i complementi per rendere più bella e vivibile la casa. Vivi la Casa si presenta come un grande showroom, accompagnato da eventi e dimostrazioni, nel quale poter osservare, toccare con mano e acquistare. Un viaggio nel “pianeta casa”, dove l’arredamento è presentato in tutte le sue forme, che offre l’opportunità di avere un’anteprima sui trend di mercato, sia sul piano del design sia su quello della riscoperta delle tradizioni vicine e lontane, con mobili classici, country ed etnici. Si spazia dall’arredamento contemporaneo e di firma a quello artigianale e classico. Arte e artigianato si mescolano alla tecnologia ed impiantistica per tutte le soluzioni abitative, fino a proporre le idee più diverse su rifiniture d’interni e decorazioni, attrezzature ed arredi per esterno e giardino. Tra i padiglioni, anche in questa edizione, si possono trovare spunti per trasformare, ristrutturare e fare manutenzione alla propria casa. Una manifestazione che ha come obiettivo suggerire stili e tendenze a chi intende rinnovare la cucina, il balcone o il giardino, dando un pizzico di novità allo stile di casa, senza alcun stravolgimento ma con interventi semplici e di sicuro impatto. Vivi la Casa propone un vasto panorama di scelta, dal classico al moderno, dalla bioedilizia alla domotica, senza dimenticare i complementi d’arredo. In esposizione le soluzioni d’arredo più diverse per valorizzare gli spazi, attraverso le forme essenziali del design dei prodotti di alta qualità. Arredamenti di tendenza tra le proposte di mercato di soggiorni, camere da letto, cucine e bagni. Non manca, però, l’artigianato su misura alla riscoperta della tradizione classica, in cui gli artigiani creano prodotti nei quali resta vivo il loro metodo di lavorazione, oltre alla ricerca della perfezione nel dettaglio. Con la possibilità di costruire, restaurare e personalizzare i mobili secondo le diverse esigenze. 58

La fiera offre l’opportunità di trovare un vasto assortimento di complementi d’arredo. Oggetti come lampade, tendaggi, tappeti, quadri e cornici per illuminare e rinnovare ogni tipo di ambiente. I complementi vivono in armonia con l’arredamento delle nostre case, rispondendo alle più svariate esigenze di chi ne fruisce, con la flessibilità e la funzionalità che li contraddistinguono, regalando quel tocco di personalità che caratterizza ciascuna casa rendendola differente.

oltre casa

oltre casa Anche per quanto riguarda l’esterno. Ogni luogo necessita di uno stile, sia che si tratti di un giardino di campagna o di città. In fiera si possono trovare grill e barbecue, cancelli, pergolati, tende e gazebo, piscine, servizi di progettazione per aree verdi e giardino. Nel settore dell’impiantistica, della bioedilizia e della domotica la casa proposta nell’edizione 2011 si fa “intelligente”. Un ambiente domestico, opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato, che mette a disposizione dell’utente impianti che vanno oltre il “tradizionale”, dove le apparecchiature e i sistemi sono in grado di svolgere determinate funzioni con lo scopo di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza, il risparmio energetico degli immobili e migliorare la qualità dell’abitare e del lavorare all’interno degli edifici. Per seguire questa tendenza l’interesse per lo spazio domestico è cresciuto sempre più nel corso del tempo. La casa non è più solo un’espressione architettonica ed estetica ma riflette il modo di essere, il mondo interiore, i gusti e le aspirazioni di chi la abita. La domotica svolge un ruolo importante nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. Ad esempio, un impianto elettrico intelligente può autoregolare l’accensione degli elettrodomestici per non superare la soglia che farebbe scattare il contatore. Le case intelligenti sono abitate da chi usa il meglio della tecnologia per rendere più confortevole il presente e salvaguardare il futuro. Un altro tema di grande interesse è sicuramente quello della Casa SOStenibile. In genere, con questa definizione, si delinea un modo di vivere, progettare e dimorare la propria abitazione, seguendo una filosofia incentrata sul rispetto dell’uomo e dell’ambiente come soggetti principali di un mondo mutevole ed armonico. La parola d’ordine di Vivi la Casa quest’anno è equilibrio. Vivere in equilibrio significa vivere in armonia con l’ambiente che ci circonda e che rispecchia la nostra personalità e il nostro modo di interpretare la vita. La Casa SOStenibile si propone di dare rilievo all’esigenza di orientare le scelte di produttori e consumatori verso prodotti e tecnologie innovative e utili, per ottenere dei risultati importanti sotto il profilo della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, senza rinunciare a stili di vita armoniosi, confortevoli e gratificanti. L’obiettivo di questo allestimento è quello di sottolineare l’importanza della selezione dei materiali e delle tecnologie bioecologiche, scelte tra le migliori offerte dal mercato in materia di: sistemi costruttivi, materiali di costruzione, componenti e finiture, impiantistica a risparmio energetico e arredamento di interni.

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Da accurate indagini risulta che i livelli di contaminazione chimica presenti nelle abitazioni sono fino a 70 volte superiori a quelli dell’aria aperta e che il 90% di tutti gli avvelenamenti accidentali si verifica in casa. Inoltre, dei 4 milioni di prodotti chimici per la pulizia della casa creati dal 1915 a oggi, solo di 1 su 5 sono stati testati i potenziali effetti tossici. Eppure, secondo numerosi studi, proprio questi prodotti fanno aumentare il rischio di infertilità negli uomini e di tumore nelle donne, oltre ai danni causati all’ambiente. Secondo Karyn Siegel-Maier non è necessario correre rischi, perché esistono alternative naturali ai prodotti chimici.

In principio era il Caos... Mary Lambert Corbaccio

In principio era il caos... offre 101 consigli – tutti facilmente realizzabili – per vincere il caos nella propria casa, in giardino e all’interno di se stessi. Si comincia rispondendo a un questionario che aiuta a valutare la gravità del vostro disordine, quindi si passa a osservare le varie stanze, in modo da evidenziare le «zone più a rischio». Una volta individuate le aree che impediscono il normale flusso di energia all’interno della casa, siete già sulla buona strada per risolvere il problema e potete dare via libera alla creatività trasformando ogni stanza in quella dei vostri sogni: un rifugio protettivo e romantico, un salotto dove rilassarsi, un portico allegro e spazioso per le grigliate all’aperto. Per ogni traguardo raggiunto meritate un premio: e infatti alla fine di ogni capitolo c’è una lista di piccole gratifiche fra cui scegliere come ricompensa degli sforzi effettuati, oltre a un elenco dei desideri per non perdere mai di vista i vostri obiettivi.

Mary Lambert è consulente di feng shui, esperta di reiki e scrittrice. Tiene conferenze e lezioni sull’ordine domestico, organizza laboratori su argomenti legati ai principi del feng shui e fornisce consulenze a privati per valutare il livello di disordine di case e uffici. È autrice e co-autrice di numerosi testi fra cui Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa pubblicato in Italia da Corbaccio.

Complessita’ e Qualita’ del Progetto Urbano Roberto Mascarucci Meltemi

Oggi l’urbanistica deve affrontare a viso aperto la sfida della concretezza, della fattibilità degli interventi e dei tempi certi per il raggiungimento degli obiettivi. Ed è per questo che è tornato così attuale l’approccio “strategico”: una selezione attenta delle attività che si possono mettere in programma con le risorse disponibili in un arco temporale definito, nell’ambito di una visione di lungo periodo e di ampio respiro. Ma nel passare dall’urbanistica “eroica”, che si fa carico di tutti i problemi della città (senza risolverne alcuno), all’urbanistica “operativa”, consapevole della limitatezza di mezzi e di orizzonti, si rischia a volte di perdere di vista l’obiettivo principale del progetto urbanistico, che è quello di garantire (non solo sulla carta) la buona qualità degli esiti finali in termini di configurazione dell’ambiente urbano. Per far questo ci si deve, inevitabilmente, confrontare con l’aumentato livello di complessità che ormai caratterizza il processo di realizzazione degli interventi. Perché anche un buon progetto ha tanti motivi per produrre effetti di qualità scadente: un’attuazione difforme dal pensiero originario, una realizzazione ritardata nel tempo o addirittura la difficoltà di aggregare il necessario interesse dei soggetti e degli attori coinvolti. I contributi raccolti in questo libro sono accomunati dalla convinzione che la qualità del progetto (urbano e/o complesso) consista innanzitutto nella capacità di dominare l’intero ciclo di vita dell’intervento, dall’idea iniziale alla verifica di fattibilità, alla concertazione tra i livelli di governo per approvarlo, all’accordo tra gli attori pubblici e privati per attuarlo, all’individuazione dei soggetti idonei alla sua realizzazione e successiva gestione.

libreria

Design Capolavori della Bauhaus

Ponti

Non vi è alcuna differenza qualitativa tra l’artista e l’artigiano. Formiamo una nuova corporazione di artefici senza la distinzione di classe che alza un’arrogante barriera tra artigiano e artista. E’ l’Aprile 1919 e con queste parole Walter Gropius firma il prologo al manifesto che sancisce l’istituzione della scuola Bauhaus di Weimer, il più alto e significativo momento del Razionalismo europeo, ma anche la nascita del design modernamente inteso. Tra i protagonisti Gropius, Itten, Schlemmer, Feininger, Moholy-Nagy, Klee e Kandinsky , Marianne Brandt e Wilhelm Wagenfeld, arredi di Marcel Breuer e Erich Dieckmann, ceramiche di Theodor Bogler e Otto Lindig e tanti altri ancora... Il disegno industriale era nato nell’Ottocento, con il progressivo diffondersi nelle scuole europee di arti e mestiri, sullo sfondo di una crescente indistrializzazione. Ma è grazie a quella straordinaria palestra di talenti e di idee che fu la Bauhaus che si è definitivamente affermata l’idea che l’arte può gioiosamente irrompere nella vita quotidiana, nei gesti e negli oggetti più minuti, divenendo accessibile a tutti. Il continuo affinarsi dei processi produttivi e il rapido e promettente allargamento dei mercati hanno ulteriorimente contribuito alla diffusione del design, la cui finalità è produrre in grande quantità e a prezzi contenuti oggetti, macchine, arredi, utensili dotati di apprezzabili qualità formali e funzionali. In fondo, nella nostra società contemporanea, tutto è design.

L’architetto e designer italiano Gio Ponti (1891-1979) ha dato vita ad una produzione varia e sfaccettata. Partito dalle ceramiche e dalle opere in maiolica alla Prima Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza, si dedicò poi all’arredamento e all’interior design costruendo ed ideando ogni tipo di struttura, dalle piccole abitazioni residenziali, agli edifici pubblici come scuole ed uffici. Uno dei suoi interessi principali era l’idea alla base dell’abitazione. Gli spazi colorati, disimpegnati ma eleganti erano progettati per ispirare ottimismo negli occupanti. Il fondatore e direttore di Domus non smise mai di sviluppare e reinventare il proprio stile.

a cura di Graziella Roccella

Logos Books

1000 CHAIRS

a cura di Charlotte & Peter Fiell

Oggetto capace di generare relazioni sociali, di intessere legami con l’ambiente circostante, di esprimere metafore e discorsi retorici. La sedia, così intesa, non è un solo oggetto funzionale, ma - al contrario è anche un costrutto sociale, politico, retorico, ideologico, in grado di reggere, fare discorsi attraverso i materiali, il design, i colori, le scelte estetiche e decorative che rimandano a una chiave di lettura sul sistema in cui l’oggetto è inserito. Oggetto complesso, la sedia, rispetto al quale l’atto del semplice sedersi non è - sempre - il principale problema con cui si sono cimentati i più grandi architetti disegnatori di sedie. Costoro - tra cui Mies van der Rohe e Peter Smithson - ben lungi dal considerare la sedia soltanto dal punto di vista ergonomico, funzionale, l’hanno disegnata pensando alla città, alla loro visione di città, quasi essa – la sedia – fosse una sintesi microscopica della città, della città una riduzione concettuale.

abitare il nuovo

Fred Building: alti livelli per un concept inedito

LIMITROFI THIENE...

in contesto precollinare di prossima realizzazione edifici con standard superiore che includono, ad esempio, oltre alle normali dotazioni, i pannelli fotovoltaici e il sistema di recupero dell’acqua piovana. Gli appartamenti sono dotati di giardino e taverna, gli attici hanno ampi terrazzi e piscina idromassaggio. Anche questo edificio corona l’attenzione che l’azienda ha sempre riservato ai contenuti di design e all’impegno rivolto alla ricerca tecnologica, abbinando tecniche costruttive innovative ed accostamenti inediti. 66

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Palazzo Diamante

Foto cantiere 4 gennaio 2011

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