Percorsi in Ceramica 32 ITA-ENG

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IN CERAMICA

Poste Italiane Spa, n. 32 dicembre 2015 Spedizione in abbonamento Postale - 70%, DCB Modena

RIVISTA DI SEGNI E IMMAGINI MAGAZINE OF GRAPHICS AND DESIGNS

Daniel Libeskind

The Crown

CASALGRANDE PADANA Pave your way


IN CERAMICA

Poste Italiane Spa, n. 32 dicembre 2015 Spedizione in abbonamento Postale - 70%, DCB Modena

RIVISTA DI SEGNI E IMMAGINI MAGAZINE OF GRAPHICS AND DESIGNS

Daniel Libeskind

CASALGRANDE PADANA

The Crown

Pave your way

PERCORSI IN CERAMICA rivista di segni e immagini magazine of graphics and designs direttore responsabile editor-in-chief Mauro Manfredini progetto e coordinamento grafico art director Cristina Menotti, Fabio Berrettini coordinamento editoriale editorial co-ordination Nadia Giullari, Livio Salvadori, Alfredo Zappa redazione testi text editing Livio Salvadori, Alfredo Zappa stampa printing Tecnostampa Industria Grafica Recanati Tassa pagata Postage paid Casalgrande Padana Via Statale 467, n. 73 42013 Casalgrande (Reggio Emilia) Tel. +39 0522 9901 Ai sensi del D.LGS. n. 196/2003, la informiamo che la nostra Società tratta elettronicamente ed utilizza i suoi dati per l’invio di informazioni commerciali e materiale promozionale. Nei confronti della nostra Società potrà pertanto esercitare i diritti di cui all’art. 13 della suddetta legge (tra i quali cancellazione, aggiornamento, rettifica, integrazione). Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 982 del 21 Dicembre 1998.

Lo standard FSC definisce la tracciabilità di carta proveniente da foreste correttamente gestite secondo precisi parametri ambientali, sociali ed economici. Il rigoroso sistema di controllo prevede l’etichettatura del prodotto stampato realizzato con carte FSC. The FSC standard certifies paper traceability to forests managed according to well-defined environmental, social and economic requirements. The strict monitoring system also includes the use of the “Printed on FSC paper” label on printed products.

CASALGRANDE PADANA Pave your way

in copertina cover story Daniel Libeskind The Crown (ph. Corrado Ravazzini)

sommario THE CROWN 06 Oltre i cancelli della fabbrica 12 Costruire la corona 13 Daniel Libeskind 17 Ceramica frattale EARTH BY PININFARINA 28 Pininfarina L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica 29 Pininfarina - 85 anni disegnando il futuro 34 Museo Pininfarina - Opere su quattro ruote 36 From the car to the Earth NEWS 54 Pietre Native - Pietre di Paragone

summary THE CROWN 18 Beyond the factory gates 22 Build the crown 24 Fractal ceramics 25 Daniel Libeskind EARTH BY PININFARINA 42 Pininfarina The work of art in the age of technical reproduction 43 Pininfarina - 85 years designing the future 49 Pininfarina Museum - Artwork on wheels 50 From the car to the Earth NEWS 55 Pietre Native - Pietre di Paragone


Attualità e futurismi

Actualities and Futurisms

“Velocità d’automobile” è un celebre quadro di Giacomo Balla, che appartiene a una collezione di oltre 100 dipinti ispirati dalla volontà di raffigurare la velocità e il dinamismo come elementi rivoluzionari di progresso culturale, artistico e sociale, secondo i principi del Futurismo. Concetti che, come ebbe a scrivere Giulio Carlo Argan (cfr. “L’Arte Moderna”, Sansoni 1970): “Interessano intensamente l’uomo moderno. Concetti che vogliono essere espressi visivamente, perché la percezione è più rapida della parola”. Ed è appunto all’automobile che potremmo ricondurre simbolicamente il leitmotiv di questo numero di Percorsi, che parla di attualità e di futuro, di espressione, percezione e produzione, tra architettura, design, ricerca artistica e finalizzazione industriale. Sono infatti centinaia le automobili che ogni giorno ruotano attorno a The Crown, l’iconico monolite architettonico ideato da Daniel Libeskind, inaugurato lo scorso 17 ottobre alla presenza dello stesso progettista, delle massime autorità del territorio e del Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. Un’opera voluta e realizzata grazie al mecenatismo di Casalgrande Padana che, a poca distanza dal Ceramic Cloud firmato da Kengo Kuma, altro maestro assoluto dell’architettura internazionale, va a costituire un vero e proprio sistema monumentale che guarda al futuro, dove si sperimentano innovativi impieghi del materiale ceramico e, attraverso un segno di forte identità, si consolida il profondo legame che unisce l’azienda al suo territorio. Ed è ancora l’automobile la protagonista del capitolo dedicato alla partnership recentemente avviata tra Casalgrande Padana, leader nella produzione di materiali ceramici evoluti, e Pininfarina, design house di fama internazionale con una profonda tradizione nel settore automotive, per il quale ha firmato modelli acclamati, entrati nella storia del settore. Il primo frutto della ricerca congiunta è Earth, una nuova linea di piastrelle in grès porcellanato ed esclusivi decori ispirati alla gloriosa tradizione di Pininfarina, presentata con successo nell’ambito dell’ultimo Cersaie di Bologna. E restando al Cersaie, questo numero si completa con la segnalazione delle ultime novità esposte da Casalgrande Padana alla più importante kermesse internazionale della ceramica per architettura, tra le quali la Linea Pietre Native - collezione Pietre di Paragone.

The “Speeding Automobile” is a famous work by Giacomo Balla, belonging to a collection of over 100 paintings, inspired by a desire to depict speed and dynamism as revolutionary elements of cultural, artistic and social progress, according to the principles of ‘futurism’. These concepts, according to Carlo Argan, “are of great relevance to the modern man” (see ‘L’Arte Moderna’, Sansoni 1970). Argan adds that these concepts want to be “expressed visually, because perception is faster than words”. Indeed, the leitmotiv of this edition of Percorsi bears a symbolic link to automobiles. This issue covers the current and the future, expression, perception and production, in the areas of architecture, design, artistic research and industrial ends. In fact, every day hundreds of cars pass by The Crown, the iconic architectural monolith, designed by Daniel Libeskind; it was inaugurated on 17th October, with the designer himself present as well as the highest authorities from the local area and Graziano Delrio, the Italian minister for infrastructure. The work was requested and designed thanks to the patronage of Casalgrande Padana, a company located near to the Ceramic Cloud designed by Kengo Kuma, another veritable master of international architecture - which constitutes a centre of monumental importance, looking to the future. Casalgrande Padana is experimenting with new ways of using ceramics and, thanks to a strong mark of identity, consolidating its link with the local area. In one chapter of this issue, automobiles are once again the protagonists. The chapter covers the partnership recently created between Casalgrande Padana, a leading producer of advanced ceramic materials, and Pininfarina, an internationally renowned design house which has traditionally been active in the automotive sector, having designed a number of acclaimed models which have gone down in history in the sector. Earth is the first result of this joint research; this is a new line of tiles, made from porcelain stoneware and with decorations inspired by the Pininfarina’s glorious tradition. The line was presented, with great success, at the last Cersaie (International Exhibition of Ceramic Tile and Bathroom Furnishings) in Bologna. Staying with the Cersaie, this issue also includes a report on the new products Casalgrande Padana exhibited at the most significant international fair for ceramics and architecture, including the Pietre di Paragone from the Pietre Native collection.



The Crown


THE CROWN

Oltre i cancelli della fabbrica “Quest’opera nasce dalla soddisfazione e dalla voglia di fare qualcosa di più per il nostro territorio. Non si tratta di spirito d’ostentazione, ma della convinzione che la forza di un’azienda risieda anche nella coesione con l’intera comunità che la circonda. Quindi dal desiderio di guardare oltre i cancelli della fabbrica”. Franco Manfredini

La Pedemontana, il nastro d’asfalto che collega Casalgrande a Sassuolo, spina dorsale del Distretto ceramico più famoso del mondo, è oggi più che mai “tra la via Emilia e il west”. E lo è non solo geograficamente, ma soprattutto simbolicamente. Grazie infatti al mecenatismo di Casalgrande Padana, lungo il tracciato più prossimo all’azienda, si stanno moltiplicando una serie di interventi architettonici d’eccellenza, una sorta di “sistema monumentale” capace di legare a doppio filo un’area di forti e consolidate tradizioni sociali e produttive con l’altrove internazionale dove i prodotti di questo lavoro trovano finalizzazione. Più che di un “eco di ritorno” per queste opere è allora lecito parlare di “common ground”, di un simbolico terreno comune di condivisione,

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tra creatività e innovazione, capace non solo di stupire con l’iconicità

Sopra: Above: Old House Casalgrande Ceramic Cloud The Crown

delle realizzazioni, o il piacere della loro contemplazione, ma anche di stimolare senso di identità. Ecco allora che a 5 anni dall’inaugurazione dell’ormai notissimo Casalgrande Ceramic Cloud, prima opera realizzata in Italia dal maestro giapponese Kengo Kuma, accanto alla quale lo stesso Kuma ha firmato il raffinato recupero della Old House, antico fabbricato rurale ridestinato a funzioni museali e culturali legate al mondo della ceramica per l’architettura, Casalgrande Padana ha portato a termine The Crown,

Sotto: l’incontro tra il Ministro Graziano Delrio, Daniel Libeskind e Franco Manfredini Nella pagina a fronte: particolare della parte terminale di The Crown Opposite page: end section detail, The Crown Below: meeting between Minister Graziano Delrio, Daniel Libeskind and Franco Manfredini

un nuovo spettacolare landmark progettato dal famoso architetto internazionale, Daniel Libeskind. La cerimonia di inaugurazione, avvenuta lo scorso 17 ottobre presso la rotonda di Dinazzano della citata Pedemontana, ha rappresentato un valido momento per soffermarsi non solo sul valore dell’opera, ma anche sui contenuti più profondi dell’operazione che ha condotto alla sua realizzazione. Contenuti che, uniti alle molte altre iniziative di impegno

CASALGRANDE PADANA

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THE CROWN

Alcuni momenti della cerimonia di inaugurazione Images from the inauguration ceremony

sociale di Casalgrande Padana, hanno contribuito a consolidare un profondo legame dell’azienda con la sua comunità, la cultura e l’ambiente, configurando un diverso concetto di Fabbrica. L’apprezzamento verso questo impegno è stato testimoniato dalla presenza e dalla partecipazione attiva alla cerimonia, accanto al Presidente dell’azienda Franco Manfredini (Cavaliere del Lavoro e Imprenditore dell’anno 2005 nella categoria “Quality of life” per la sensibilità verso la tutela dell’ambiente, la sicurezza e la salute), al presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borrelli e all’autore dell’opera Daniel Libeskind, delle più importanti cariche amministrative, quali il Sindaco di Casalgrande Alberto Vaccari, il Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, il Presidente della Regione

FRANCO MANFREDINI

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Emilia Romagna Stefano Bonaccini e, non certamente ultimo, il Ministro delle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio. Da tempo non basta più fare bene impresa ma bisogna essere portatori anche di altri valori. Non a caso, le aziende che promuovono iniziative serie in questo senso, sono quelle che producono risultati e competitività. Un concetto ben noto all’imprenditore illuminato Adriano Olivetti che, già nel secondo dopoguerra, aveva evidenziato come: “La nuova economia che immaginiamo contribuisce al progresso materiale e accompagna l’individuo mentre perfeziona la propria personalità e le proprie vocazioni. E tuttavia non impedisce di volgere l’animo verso una meta più alta, non un fine individuale o un profitto personale, ma un contributo alla vita di tutti sul cammino della civiltà”. (cfr. Adriano Olivetti “Le fabbriche del bene”, Edizioni di Comunità

©

2014).

Un aspetto sottolineato da tutti gli interventi che si sono susseguiti durante la partecipata cerimonia d’inaugurazione. Nel suo saluto d’apertura Franco Manfredini ha posto soprattutto l’accento sui perché di un’azienda privata che si fa carico di investire importanti mezzi finanziari in interventi estranei alla sua attività: “Quella di Casalgrande Padana - ha affermato il Presidente - è una storia di 55 anni di successi lungo un percorso sempre improntato alla crescita equilibrata e a una filosofia di attenzione e rispetto di tutti gli stakeholder. Quello che oggi viene definito ‘forte responsabilità d’impresa’. In questo senso, anche un’istallazione artistica su una rotonda può avere la sua funzione, quella di invitare ad amare il bello in senso lato, a volere migliore il proprio paese, più ordinato, più funzionante e quindi più vivibile. Più bello vuole dire anche più produttivo, così come più produttiva, ne sono convinto come

ALBERTO VACCARI

GIAMMARIA MANGHI

CASALGRANDE PADANA

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THE CROWN

imprenditore, è un’azienda dove l’ambiente di lavoro è più confortevole, più salubre e sicuro, dove non si inquina, dove i rapporti industriali sono improntati al massimo rispetto e ascolto reciproco e alla massima collaborazione”. Per questo, ha concluso Manfredini: “Qui mecenate non è una persona, ma tutta un’azienda, i soci, i dipendenti, i collaboratori, i clienti, che io ringrazio per sentirsi orgogliosi protagonisti del successo che condividiamo”. Il Sindaco di Casalgrande Alberto Vaccari ha invece affermato che: “Un territorio non può vivere di sole considerazioni economiche, i freddi numeri del PIL e della produzione industriale, per quanto importantissimi non bastano. A una comunità bisogna offrire anche elementi di bellezza della natura, dei luoghi, dell’abitare, della vita sociale e non ultima la bellezza di grandi opere, frutto del gusto, dell’ingegno della tecnologia e della ricerca”. Sulla stessa linea sia il Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi: “Una rotonda così è soprattutto un segno di identità”, il Presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli: “È sicuramente un esempio di assoluto rilievo, che testimonia come le imprese in questo distretto vogliano contribuire all’arricchimento, alla cura e alla riqualificazione del territorio”, e il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “Qualità della vita in Emilia Romagna non è solo ciò che si produce e la ricchezza che si produce, ma anche come la si può redistribuire”. Da parte sua, il Ministro delle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio ha invece sottolineato come: “Oggi siamo coinvolti non nella piccola inaugurazione di una rotonda stradale di una cittadina di provincia, ma

VITTORIO BORELLI

STEFANO BONACCINI

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stiamo parlando della visione della propria terra e del mondo. Avete sentito le parole del presidente Manfredini: ‘la fabbrica deve guardare oltre i suoi cancelli’. Ed è esattamente questo il punto, bisogna riuscire a vedere fuori dal proprio recinto”. Nell’intervento conclusivo, anche l’architetto Daniel Libeskind ha voluto sottolineare il profondo legame dell’opera che ha ideato con la cultura del luogo: “Lo considero un progetto davvero molto importante, anche se non è il più grande che ho realizzato. È un microcosmo, una struttura aperta e mutevole. Come una corona o un diamante quando la si guarda brilla e se gli si gira attorno continua a brillare, mandando bagliori da altre sfaccettature. Anche Casalgrande Padana e l’Emilia Romagna fanno così. Da qualsiasi parte si guardi brillano”.

GRAZIANO DELRIO

DANIEL LIBESKIND

CASALGRANDE PADANA

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THE CROWN

Costruire la corona “Sono davvero fortunato di poter lavorare con Casalgrande Padana. Un’azienda con immaginazione, interessata a sviluppare nuove idee, partendo da una solida tradizione produttiva. Un’azienda che non ripete ciò che è stato fatto in passato, ma crea nuovi prodotti sostenibili, ecologici e orientati al futuro”. Daniel Libeskind

Bagliori, ombre, riflessi e chiaroscuri. The Crown, il monolite architettonico alto come un palazzo di 5 piani è una presenza di forte carica poetica nel paesaggio emiliano. “La poesia è un’eco che chiede all’ombra di ballare”, scriveva il grande Carl Sandburg. Già, ma cosa si nasconde dietro questa figura che sembra danzare tra terra e cielo? Come si conciliano la sensazione di dinamica leggerezza conferitagli dal gesto e dall’intuizione progettuale con la realtà di una struttura in acciaio da 50 tonnellate rivestita da 300 metri quadrati di piastrelle in grès porcellanato? Innanzi tutto va evidenziato che il progetto è stato affidato all’estro e alla

Sopra: Above: Residenze CityLife, Milano Pinnacle, Bologna Water Design 2013 Padiglione Vanke, Expo 2015

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DANIEL LIBESKIND

Figura di riferimento internazionale dell’architettura e dell’urban design, si è affermato all’attenzione della critica internazionale con il progetto del Jewish Museum di Berlino. L’originale metodo progettuale che lo contraddistingue, frutto del personale coinvolgimento nelle più diverse discipline, dalla filosofia all’arte, dalla letteratura alla musica, si riflette nelle sue opere, che spaziano nei molteplici campi dell’architettura, dalla pianificazione urbana (suo è il masterplan del World Trade Center di New York) agli edifici di varia complessità quali: musei, centri congressi, università e complessi abitativi. Ha inoltre realizzato scenografie per opere liriche e mantiene attivo un dipartimento di ricerca di industrial design. Tra le opre più note, oltre al citato Jewish Museum, l’ampliamento del Denver Art Museum, il Royal Ontario Museum di Toronto, il Museo di Storia Militare di Dresda in Germania, il Grand Canal Theatre a Dublino in Irlanda. Anche in Italia cominciano a essere numerosi i suoi lavori. Tra questi le Residenze City Life a Milano (per le quali Casalgrande Padana ha fornito 50.000 mq di materiali ceramici), il Padiglione Vanke a Expo 2015 e un importante progetto in corso per Roma Tor di Valle, che comprende un business park sul quale svettano 3 torri con altezze da 170 a 220 metri. Il tutto accompagnato da numerose installazioni scultoree, quali il Pinnacle nell’ambito di Cersaie - Bologna Water Design 2013, la Leonardo Icon davanti alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, The Wings ad Expo 2015, The Life Electric, dedicata ad Alessandro Volta (appena inaugurata sul lungolago di Como) e The Crown: l’ultima tappa di un percorso di ricerca formale e sviluppo tecnologico che lega Libeskind a Casalgrande Padana.

esuberante creatività di Daniel Libeskind, figura di spicco tra i più noti protagonisti dell’architettura internazionale e va inquadrato nell’ambito di un percorso di ricerca formale e di sviluppo tecnologico avviato con Casalgrande Padana. Un’esperienza, già collaudata da numerose sponsorizzazioni che ha già prodotto risultati di grande prestigio e contenuto: dai sistemi di facciata per Le Residenze City Life a Milano all’istallazione Pinnacle nell’ambito di Cersaie - Bologna Water Design 2013, dalla nuova serie di lastre ceramiche Fractile allo spettacolare rivestimento del Vanke Pavilion a Expo 2015, fino a una serie di involucri per importanti edifici in corso di sviluppo e realizzazione in alcune capitali estere. Come ci ha spiegato l’architetto Giuseppe Blengini, Direttore tecnico dello Studio Libeskind Design, coinvolto in prima persona nello sviluppo del progetto e nella sua cantierizzazione: “L’idea che ha ispirato la figura di The Crown nasce dalla volontà di intervenire sulla verticalità,

CASALGRANDE PADANA

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Nella pagina a fronte: la struttura in acciaio di The Crown Right-hand page: The Crown’s steel structure

THE CROWN

al fine di creare un nuovo punto di riferimento artistico nel contesto SCHEDA PROGETTO

Committente Casalgrande Padana Progetto Daniel Libeskind Libeskind Design (Milano), Lev Libeskind, Giuseppe Blengini, Gino D’Andrea Strutture Antonio Ruggerini, Rosario Miletta Coordinamento sicurezza Enrico Rombi (Centro Cooperativo Progettazione) Project manager Mauro Filippini (Casalgrande Padana) Contractors Ravazzini (Scavi e urbanizzazione) Acciaio 2000 (Strutture) Geos Italy (Facciata ventilata) Casalgrande Padana (Rivestimento ceramico) Sotto: alcune fasi produttive delle lastre Fractile Below: some of the production stages of the Fractile tiles

territoriale che circonda lo stabilimento Casalgrande Padana. Una forma di pura espressività. Una spirale che cresce lungo l’asse verticale, raggiungendo circa 17 metri di altezza, completamente rivestita con le lastre ceramiche tridimensionali caratterizzate da un motivo frattale, che abbiamo disegnato per Casalgrande Padana”. Figura libera, caratterizzata da accentuate asimmetrie, forti disallineamenti e notevoli sbalzi, The Crown è stata una struttura particolarmente interessante e impegnativa da calcolare sia per le sollecitazioni statiche che per quelle dinamiche. Queste ultime legate non solo ai carichi del vento sulle vele costituite dalle grandi superfici rivestite con lastre ceramiche, ma anche alla sicurezza sismica e a malaugurati impatti accidentali legati al suo sorgere al centro di una rotatoria stradale. Un insieme di fattori che ha generato un sistema statico volutamente ridondante. Molto interessanti e spettacolari le fasi di assemblaggio in cantiere, interamente condotte senza l’ausilio di incastellature metalliche e con il solo intervento di autogrù, sia per gli elementi strutturali, sia per il rivestimento ceramico. L’esecuzione dell’opera ha previsto la realizzazione dello scavo all’interno del quale è stato gettato un massiccio zoccolo di fondazione in cemento armato, predisposto con i tirafondi necessari per l’ancoraggio della struttura in elevazione in acciaio, che raggiunge 17 metri di altezza. Quest’ultima, interamente prefabbricata in officina (dove è stata anche premontata per le verifiche tecnico dimensionali e quindi disassemblata per il trasporto sul sito) è composta da elementi reticolari, realizzati

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THE CROWN

in tubolari rettangolari di differenti sezioni, saldati assecondando le geometrie del disegno, coadiuvati da puntoni assemblati per bullonatura, orientati secondo la dinamica degli sforzi previsti. Il rivestimento in lastre ceramiche è ancorato a secco su una sottostruttura fissata all’ossatura principale del monolite, in conformità con la tecnica della facciata ventilata. Il suo complesso sviluppo ha coinvolto in termini di progettazione integrata la Divisione Engineering di Casalgrande Padana e lo studio Libeskind. L’involucro ceramico così ottenuto, riveste i 28 prospetti di The Crown, ognuno caratterizzato da differenti geometrie a diversa inclinazione. In totale sono state messe in opera 700 lastre di grès porcellanato Fractile (disegnate da Libeskind secondo un’esclusiva matrice tridimensionale), di cui 590 tagliate su misura in cantiere. Come lo ha descritto Blengini: “Una sorta di virtuosismo estetico per dimostrare che un materiale ecologico e flessibile come il grès

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porcellanato può essere applicato nei contesti più inaspettati”.

Sopra e nella pagina a fronte: alcune fasi di cantiere con il getto delle fondazioni in cemento armato, la messa in opera della struttura metallica e l’installazione del rivestimento ceramico Above and left-hand page: some of the on-site phases, including the casting of the reinforced concrete foundations, the installation of the metal structure and the application of the ceramic cladding

Ma non solo. Le caratteristiche costruttive sono infatti tali, che le operazioni di manutenzione, così come l’eventuale sostituzione di una lastra per danni accidentali, potranno essere eseguite con semplicità, garantendo all’opera il suo aspetto originario nel tempo. The Crown si qualifica dunque come un’applicazione sperimentale di notevole interesse e prospettiva, perché trasferisce il montaggio tipico della facciata ventilata alla realizzazione di rivestimenti a secco su figure e soggetti architettonici per i quali non si fa normalmente ricorso a queste tecnologie.

Sotto: a sinistra, The Crown ultimato; a destra, particolare delle lastre Fractile utilizzate per il rivestimento del Padiglione Vanke a Expo 2015 Below: on the left, The Crown on completion; on the right, some details of the Fractile tiles used to clad the Vanke Pavilion at Expo 2015

Come ha sottolineato durante la cerimonia di inaugurazione Franco Manfredini: “Un’opera d’arte concepita e costruita anche a beneficio delle future generazioni, rappresentativa di un momento storico dell’evoluzione dell’architettura e dell’ingegneria all’inizio del nuovo millennio”.

CERAMICA FRATTALE

Le esclusive lastre tridimensionali di grès porcellanato adottate per The Crown, appartengono alla serie Fractile, prodotta da Casalgrande Padana su design di Daniel Libeskind. Queste lastre, frutto della collaborazione creativa tra il famoso architetto e Casalgrande Padana, sono state prodotte sperimentalmente la prima volta nel 2013, per rivestire l’installazione Pinnacle, progettata dallo stesso Libeskind e collocata all’interno del seicentesco Cortile del Priore dell’ex Maternità di Bologna, nell’ambito di Cersaie - Bologna Water Design Week. A seguito dei positivi riscontri e al successo registrato, la serie è stata sviluppata per entrare in fase produttiva. La sua eclatante affermazione è avvenuta quest’anno a Milano,

davanti ai milioni di visitatori di Expo, grazie all’impiego per il rivoluzionario involucro ceramico del Padiglione Vanke, uno tra i più ammirati della manifestazione, e si va ulteriormente consolidando attraverso l’utilizzo come rivestimento di facciata per importanti edifici in corso di sviluppo e realizzazione in alcune capitali estere. Le lastre Fractile sono caratterizzate da un dinamico pattern tridimensionale sottolineato dalla vibrante superficie metallizzata, un insieme capace di indicare nuove prospettive e definire innovativi linguaggi espressivi per l’architettura delle facciate in ceramica. La particolare soluzione adottata per lo strato di finitura, attraverso un originale disegno geometrico a bassorilievo

CASALGRANDE PADANA

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produce un effetto di movimento. Enfatizzata dalla velatura metallescente, la materia ceramica sottoposta alla luce si scompone e ricompone in molteplici riflessi luminosi che vivacizzano la superficie dell’involucro architettonico. Prodotte nel formato 60x120 cm e nei relativi sottomoduli, sono frutto di un sofisticato ciclo industriale che prevede processi di smaltatura e cottura a 1250 °C, impiegando selezionate miscele di argille, quarzi e feldspati, con l’utilizzo di smalti metallizzati saturi di ossidi, capaci di donare alla superficie ceramica un particolare e dinamico effetto cangiante. Il tutto garantendo standard tecnico prestazionali ai massimi livelli in termini di resistenza, durata e qualità.


THE CROWN

Beyond the factory gates “This work stems from a satisfaction and a desire to do something more for our region. It’s not about ostentation, but about the belief that the strength of an organisation lies in its links with the community around it. It’s about a desire to look beyond the factory gates”. Franco Manfredini

The Pedemontana motorway — a ribbon of asphalt linking Casalgrande and Sassuolo, and the spine of the most famous ceramic-producing districts in the world — is now more than ever before “between Via Emilia and the West”. And not just geographically, but above all symbolically. Thanks to Casalgrande Padana’s patronage, a growing number of stunning architectural works are springing up in the area around the company headquarters, a sort of succession of monuments illustrating the link between a region with consolidated social and production traditions, and the international sphere the products end up in. Rather than viewing them as an echo of past products, it is more

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apt to consider these works as a symbolic expression of common ground: a mix of creativity and innovation, capable not only of stunning with their iconic nature, or the pleasure drawn from their contemplation, but also of stimulating a sense of identity. Five years have now passed since the inauguration of the famous Casalgrande Ceramic Cloud, the first work by Japanese maestro Kengo Kuma in Italy. Right beside the Cloud, Kuma also masterminded the sophisticated renovation of the Old House, an old rural building now used as a museum and cultural centre focusing on the world of ceramics in architecture. Now, five years down the line, Casalgrande Padana has completed The Crown, a spectacular new landmark designed by world-famous architect Daniel Libeskind.

FRANCO MANFREDINI

The inauguration ceremony, which took place on 17 October at the Dinazzano roundabout on the aforementioned Pedemontana motorway, was the perfect moment to reflect not just on the value of the work, but also on the more intricate details of the operation behind its completion. It is these details — together with the many other social projects championed by Casalgrande Padana — that have contributed to the consolidation of the deep bond between the company and the local community, culture and environment, redefining the concept of a factory. The appreciation for this initiative within the community was laid bare by the attendance and active participation in the ceremony of leading institutional figures such as the Mayor of Casalgrande Alberto

ALBERTO VACCARI

Vaccari, the President of the Province of Reggio Emilia Giammaria Manghi, the President of Emilia Romagna Stefano Bonaccini and — last but not least — the Minister for Infrastructure and Transport Graziano Delrio. Also present were Casalgrande Padana President Franco Manfredini (Order of Merit for Labour, Entrepreneur of the Year 2005 in the “Quality of Life” category, for services to the protection of the environment, health and safety), Confindustria Ceramica President Vittorio Borrelli and the man behind the work itself, Daniel Libeskind. Simply performing well in business terms is not enough anymore, it is important to fight for other values too. It is no coincidence that the companies behind serious initiatives in this field are those that are competitive and achieve results. This concept was readily accepted CASALGRANDE PADANA

GIAMMARIA MANGHI

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THE CROWN

by noteworthy entrepreneur Adriano Olivetti who, after the Second World War, argued that: “The new economy we are imagining contributes to material progress and accompanies the individual while they perfect their personality and vocations. Yet it does not impede one from focusing one’s spirit on the biggest challenge: not an individual goal or personal profit, but a contribution to the lives of all walking the path of civilisation.” (ref. Adriano Olivetti “Le fabbriche del bene”, Edizioni di Comunità

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2014).

This concept was repeatedly underlined by all who spoke at the inauguration ceremony. In his opening remarks, Franco Manfredini highlighted the reasons why a private company commits to investing VITTORIO BORELLI

significant financial resources into projects outside of its core activity: “Casalgrande Padana is a 55-year success story marked by balanced growth and a philosophy that treats all stakeholders with attention and respect. It’s what we now call strong corporate responsibility,” began the President. “In this regard, even an art installation on a roundabout has a function: to invite people to appreciate beauty, in the broadest sense of the word, and to want to improve our country and make it a more orderly, better functioning and therefore more liveable place. Making our country a better place also means making it more productive, and as an entrepreneur I am convinced that a more productive company is a company where the working

STEFANO BONACCINI

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environment is more comfortable, healthier, safer, a company that does not pollute and a company whose industrial relations are marked by the utmost respect, mutual listening and maximum collaboration.” In conclusion, Manfredini declared: “The patron here is not one individual person, but the whole company plus the partners, employees, collaborators and clients, all of whom I thank for having been proud protagonists in the success we share today.” The Mayor of Casalgrande, Alberto Vaccari, stated: “A region cannot survive on economic factors alone, on the cold, hard figures of GDP and industrial production. Vital as these are, they are not enough. Communities need to be able to enjoy the beauty of nature, of towns and cities, of living, of a social life and — last but not least

GRAZIANO DELRIO

— the beauty of major works, an expression of taste, technological genius and innovation.” The President of the Province of Reggio Emilia, Giammaria Manghi, echoed Vaccari’s sentiments, stating “a roundabout like this is, more than anything, an expression of identity”, while Confindustria Ceramica President Vittorio Borelli declared: “this is a vitally important initiative which demonstrates that companies in this district want to contribute to the enrichment, care and regeneration of the local area.” The President of Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, said: “The quality of life in Emilia Romagna does not just depend on the products we produce and the wealth we generate, but on how we redistribute it.” Minister for Infrastructure and Transport Graziano Delrio declared:

DANIEL LIBESKIND

“Today we are participating not in the modest inauguration of a roundabout in a provincial town, but rather talking of a vision for our land and our world. As President Manfredini said, ‘the factory must look beyond its gates’. This is exactly the point: we must all be able to look beyond our immediate surroundings.” Last to speak was architect Daniel Libeskind, who underlined the deep affinity he feels with the work, which he devised keeping a close eye on the culture of its new location: “I consider it a truly important project, even though it’s not the biggest work I have ever produced. It is a microcosm – an open, variable structure. Like a real crown or diamond, when you look at it, it glints, and when you move around it, it continues to shine, gleaming from all sides. It’s the same thing with Casalgrande Padana and Emilia Romagna. They shine from all sides.” CASALGRANDE PADANA

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THE CROWN

Build the crown “I’m truly lucky to be able to work with Casalgrande Padana. They are a company with imagination, one interested in developing new ideas from a basis of solid production traditions. They never repeat what’s already been done, but create new sustainable, ecological and future-orientated products.” Daniel Libeskind

Shine, shadow, reflection, contrast. The Crown, an architectural monolith as high as a five-storey house, is a strong, poetic presence in the Emilian landscape. “Poetry is an echo, asking a shadow to dance,” the great Carl Sandburg once wrote. Yes, but what is hidden within this structure that seems to dance between land and sky? How can such a sensation of dynamic lightness, obtained through design skill and intuition, be achieved in a steel structure weighing 50 tonnes and covered with 300 square metres of porcelain stoneware tiles? First and foremost, it’s worth stressing that behind the project is the exuberant flair and creativity of Daniel Libeskind, one of the standout figures in the global architectural landscape. Moreover, The


Crown should be viewed as part of the journey of formal resource and technological development undertaken by Casalgrande Padana. The company has a wealth of experience, buoyed by numerous collaborations that have produced results of esteem and substance: from the façade systems for the CityLife Residences in Milan to the Pinnacle installation for Cersaie – Bologna Water Design 2013, via the new range of Fractile ceramic tiles and the spectacular cladding for the Vanke Pavilion at Expo 2015, with a series of notable buildings still being developed or built abroad. We caught up with architect Giuseppe Blengini, who as technical director of the Libeskind Design Studio played a front-line role in the development of the project and construction phase itself, for his take on the work: “The idea behind the structure of The Crown stems from our desire to use verticality to create a new artistic benchmark in the area around the Casalgrande Padana facilities. It’s a truly expressive shape: a spiral that extends around the vertical axis, reaching 17

PROJECT DETAILS

metres in height, entirely clad with three-dimensional ceramic tiles

Client Casalgrande Padana Design Daniel Libeskind Libeskind Design (Milan), Lev Libeskind, Giuseppe Blengini, Gino D’Andrea Structures Antonio Ruggerini, Rosario Miletta Safety coordination Enrico Rombi (Centro Cooperativo Progettazione) Project manager Mauro Filippini (Casalgrande Padana) Contractors Ravazzini (Excavations and urbanisation) Acciaio 2000 (Structures) Geos Italy (Ventilated facade) Casalgrande Padana (Ceramic cladding)

characterised by a fractal motif, which we designed especially for Casalgrande Padana.” A free structure, characterised by marked asymmetrical elements, strong misalignments and notable sudden changes, The Crown was a particularly interesting and demanding structure to design, in terms of both its static and dynamic loads. The latter have been calculated to account not just for wind loads on the large surfaces clad with ceramic tiles, but also for seismic security and potential accidental impact that may occur given its location on a roundabout. This combination of factors led to an intentionally overbearing static system. The on-site assembly phases were fascinating and at times spectacular, executed without the help of metal frames and carried out solely using automated cranes for both the structural parts and the ceramic cladding. The construction phases necessitated the excavation of a trench, into which reinforced cement was poured to create a foundation plinth, along with the bolts necessary to anchor the 17-metre steel structure. The structure itself, which was completely prefabricated in a workshop (where it was also pre-mounted to allow for technical CASALGRANDE PADANA

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THE CROWN

and dimension checks before being disassembled and transported to site), is composed of rectangular parts created in rectangular tubes of differing sizes and shapes. These were then welded together according to the design, helped by supports bolted together and orientated according to the dynamics of the forces calculated. The ceramic tile cladding is dry-anchored to a substructure fixed to the main frame of the monolith using the ventilated façade technique. The complex nature of this process required the integrated design know-how of both Casalgrande Padana’s Engineering Division and the Libeskind Studio. The ceramic shell encases The Crown’s 28 facades, each one of them characterised by different dimensions and a different incline. In total, 700 porcelain stoneware tiles from the Fractile range (designed by Libeskind using a unique three-dimensional matrix) were used, 590 of which were cut to measure on-site.

FRACTAL CERAMICS

The exclusive threedimensional porcelain stoneware tiles used for The Crown belong to the Fractile range, which is produced by Casalgrande Padana according to a design by Daniel Libeskind. These tiles, which are the fruit of the creative collaboration between the famous architect and Casalgrande Padana, were experimentally produced for the first time in 2013 to clad the Pinnacle installation. Designed by Libeskind, it was installed inside the 17th Century Cortile del Priore at Bologna’s former maternity hospital as part of Cersaie – Bologna Water Design Week. Following the positive feedback and all-round success of the installation, the range was developed for the production

phase. The real breakthrough came this year in Milan in front of millions of visitors to Expo 2015, thanks to their use in the revolutionary ceramic cladding for the Vanke Pavilion, which was one of the most widely admired pavilions at the event. The Fractile range continues to garner praise as it is used as façade cladding for important buildings under development or construction in several foreign capitals. Fractile tiles are characterised by a dynamic three-dimensional pattern accentuated by the vibrant metallic surface, a mix that creates new perspectives and innovates the expressive style of the architecture of ceramic façades. The unique method adopted for the top layer uses an

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original low-relief geometric design to give the illusion of movement. Underpinned by a metallescent glaze, when the ceramic material is exposed to light it creates a plethora of shiny reflections, electrifying the surface of the cladding. Produced in the 60x120 cm format and relative sub-modules, the tiles are produced via a sophisticated industrial cycle that includes enamelling and firing processes at 1250 °C, using selected blends of clay, quartz and feldspars as well as oxide-rich metallic glazes, which give the ceramic surface a unique iridescent effect. The highest technical performance standards are guaranteed in terms of resistance, longevity and quality.


DANIEL LIBESKIND

A globally renowned figure in the world of architecture and urban design, Daniel Libeskind established his place in the international critical spotlight with the Jewish Museum in Berlin. His unique design method, which stems from personal experience in a plethora of different disciplines — from philosophy to art via literature and music — is clearly reflected in his work, which takes in many fields of architecture from urban planning (he designed the masterplan for the reconstruction of the World Trade Center in New York) to a varied catalogue of buildings, such as museums, conference centres, universities and residential complexes. He has also created sets for operas and supports an industrial design research department. His most notable works, aside from the aforementioned Jewish Museum, include the extension to the Denver Art Museum, the Royal Ontario Museum in Toronto, the Military History Museum in Dresden, Germany, and the Grand Canal Theatre in Dublin, Ireland. Libeskind is beginning to build up a large body of work in Italy too. Works include the CityLife Residences in Milan (which Casalgrande Padana has provided with 50.000 sqm of ceramic material for), the Vanke Pavilion at Expo 2015 and an important project currently underway in Rome, Tor di Valle, where three towers measuring between 170 and 220 metres in height will overlook a business park. Added to this are many sculptural installations, including the Pinnacle installed for Cersaie – Bologna Water Design 2013, the Leonardo Icon in front of the Pinacoteca Ambrosiana art gallery in Milan, The Wings at Expo 2015, The Life Electric, which is dedicated to Alessandro Volta and has just been inaugurated on the banks of Lake Como and The Crown, the latest stop on the journey of formal research and technological development linking Libeskind and Casalgrande Padana.

As Blengini puts it: “It’s a form of aesthetic virtuosity to show that an ecological, flexible material such as porcelain stoneware can be applied in the most unexpected contexts.” But that’s not all. The structure has been made in such a way that maintenance work and the replacement of tiles due to accidental damage will be simple to carry out, thus guaranteeing the work its original appearance forever. The Crown is therefore an experimental installation of notable interest and perspective, because it takes typical ventilated façade assembly and applies this to the dry-cladding of an architectural structure that this technique would not usually be applied for. As Franco Manfredini said during the inauguration ceremony: “This is a work of art conceived and constructed for the benefit of future generations, one that represents a historic moment in the evolution of architecture and engineering at the beginning of the new millennium.”

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Earth by Pininfarina



EARTH BY PININFARINA

Lancia Aurelia B24

Pininfarina

L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica

“La tecnica di riproduzione, moltiplicando la riproduzione, pone al posto di un evento unico una sua grande quantità. E consentendo alla riproduzione di venire incontro a colui che ne fruisce nella sua particolare situazione, attualizza il riprodotto.” Walter Benjamin

“Io bene come in macchina non sto in nessun posto”. Così si rivolgeva l’istrionico Bruno (Vittorio Gassman) a uno stranito Roberto (Jean-Louis Trintignant) nell’on the road all’italiana “Il Sorpasso”, capolavoro girato nel 1962 dal maestro Dino Risi. E Bruno lo diceva a ragion veduta, stando seduto all’interno di una leggendaria Aurelia B24S firmata Pininfarina. Per gli storici dell’automobile una tra le più belle vetture mai costruite al mondo. “Quando vedi un’Aurelia B24 non ti basta guardarla, avresti voglia di toccarla” amava dire Franco Martinengo, per vent’anni (dal ‘52 al ‘72) direttore del Centro Stile Pininfarina. Ma la B24 è solo una delle numerose perle su quattro ruote uscite dalla mitica “officina artistica”, nata molto prima che la sintesi tra creatività, 28) Percorsi in ceramica 32


capacità tecnica e inconfondibile buon gusto italiano venissero identificati con la definizione anglosassone di design. La storia di Pininfarina ha infatti avuto origine nel lontano 1930 a Torino, grazie all’abilità e all’intelligenza imprenditoriale di Battista Farina, detto Pinin che, in breve tempo con le sue creazioni, divenne il più celebre disegnatore d’auto della sua epoca. Basti pensare alla mitica Cisitalia 202 presentata nel 1947 alla mostra della Carrozzeria della Triennale di Milano e nello stesso anno vincitrice del primo premio al Concorso di Eleganza di Villa d’Este a Cernobbio. Dal 1951 prima vettura al mondo, o sarebbe meglio dire “scultura su quattro ruote”, a essere esposta permanentemente in un Museo di Arte Moderna: il MoMA di New York. E ancora potremmo citare vetture mitiche per le generazioni del secondo dopoguerra come la Giulietta spider, la Flaminia, la Duetto, la Dino 246 e moltissime altre. Senza contare il lunghissimo sodalizio di collaborazione che dal 1951 lega Pininfarina alla Ferrari e ha portato alla realizzazione di oltre 100 modelli tra granturismo e prototipi di ricerca.

Sopra: Lancia Dilambda di fronte allo stabilimento in corso Trapani Sotto: Battista Pinin Farina, il fondatore Above: Lancia Dilambda in front of the factory in Corso Trapani Below: Battista Pinin Farina, the founder

Nell’ambito delle strategie di crescita e sviluppo dell’ormai internazionalmente affermato marchio e per estendere le competenze dell’azienda nel campo del design al di fuori del settore automotive, nel 1986, la terza generazione della famiglia Pininfarina ha fondato Pininfarina Extra. Nata con l’obiettivo di coniugare i contenuti più avanzati della ricerca scientifica, tecnologica e ingegneristica con la dimensione estetica

Pininfarina 85 ANNI DISEGNANDO IL FUTURO “Stile italiano significa senso della proporzione, semplicità e armonia di linee, sicchè quando è trascorso un tempo considerevole si può ancora notare qualcosa che risulta più vivo del ricordo della bellezza” Pinin Farina (Tokyo, maggio 1960)

1930 Il 22 maggio Battista Farina, detto Pinin, fonda in Corso Trapani a Torino la Società Anonima Carrozzeria Pinin Farina, che si dedica alla concezione e alla costruzione artigianale di carrozzerie speciali. La prima fuoriserie prodotta è la Lancia Dilambda, che partecipa al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este del ‘31. Tra i successi dell’epoca si annoverano l’Hispano-Suiza Coupé e la Fiat 518 Ardita.

1935 L’aerodinamica cessa di essere una metafora della velocità, per diventare un reale criterio di efficienza. Al Salone di Milano 1935 Pinin Farina espone l’Alfa Romeo 6C Pescara Coupé aerodinamico. L’anno dopo esce la sontuosa cabrio aerodinamica Lancia Astura cabriolet Bocca. Viene anche realizzata la Lancia Aprilia Aerodinamica, una berlinetta da corsa con uno stupefacente Cx pari a 0,40.

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1945 Distrutta dalla guerra mondiale, la Carrozzeria Pinin Farina riprende l’attività con la produzione della Lancia Aprilia Bilux. L’Italia, sconfitta, è esclusa dal Salone dell’Automobile di Parigi, ma Pinin e suo figlio Sergio partono per la Francia con due novità, un’Alfa Romeo 6C 2500 S e una Lancia Aprilia Cabriolet, e le parcheggiano di fronte al Grand Palais riscuotendo un grande successo. >


EARTH BY PININFARINA

Sopra: Paolo Pininfarina, Presidente del Gruppo A fianco: Ferrari Sergio Nella pagiana fianco: Pininfarina Fuoriserie Bike Above: Paolo Pininfarina, President of the Group Next to: Ferrari Sergio Opposite page: Pininfarina Fuoriserie Bike

dei più diffusi prodotti d’uso, in poco meno di 30 anni di attività, Pininfarina Extra ha sviluppato più di 500 progetti sotto la direzione del suo Presidente e Amministratore Delegato, Paolo Pininfarina (ora Presidente del Gruppo Pininfarina), conquistando una posizione di chiara identità operativa e riconoscibilità creativa. Ma non solo; grazie alla sua esperienza e a quella del gruppo, Pininfarina Extra si propone come partner affidabile e competente per le aziende che intendono utilizzare il design come elemento strategico nel processo di sviluppo dei loro prodotti e come strumento di comunicazione per migliorare il loro posizionamento nel mercato.

1947 Pinin Farina crea la Cisitalia 202, prima vettura al mondo entrata a far parte della collezione permanente di un museo d’arte moderna, il prestigioso MoMA di New York. 1951 Inizia la collaborazione con la Ferrari. Pinin affida al figlio Sergio la responsabilità dei progetti con la casa di Maranello. Già nel 1951 esce la Ferrari 212 e nel 1954 la 250 GT.

1954 Lo stile di Pinin Farina conquista il cinema americano: nel celebre film “Sabrina” di Billy Wilder, compare la Nash Healey Spider. Lo stesso anno, al Motor Show di Bruxelles viene esposta la Lancia Aurelia B24 S: la fuoriserie prodotta in serie, protagonista del film “Il sorpasso” di Dino Risi.

1955 È l’anno del passaggio definitivo alla dimensione industriale con la produzione dell’Alfa Romeo Giulietta Spider. 1958 Viene inaugurato il nuovo stabilimento industriale di Grugliasco. 1959 Al salone di Parigi viene presentata la mitica Ferrari 250 GT passo corto, archetipo del processo evolutivo FerrariPininfarina.

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1960 Nasce la Pininfarina X con una forma originale e rivoluzionaria: le spiccate caratteristiche aerodinamiche consentono, a parità di potenza, velocità massime superiori e consumi più contenuti. 1961 All’età di 68 anni, Pinin lascia l’azienda al figlio Sergio e al genero Renzo Carli. Il Presidente della Repubblica Gronchi autorizza la variazione del cognome della famiglia >


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Oggi la società, facendo leva sulle competenze maturate e sulle sinergie interdisciplinari messe in atto, è in grado di operare ai massimi livelli nei più differenziati settori merceologici e i prodotti firmati Pininfarina Extra sono ormai affermati a livello globale. All’interno del processo di penetrazione internazionale, si inserisce la costituzione di Pininfarina of America Corp. che, attraverso la base operativa di Miami, rafforza e promuove le attività sul mercato Americano. Una società controllata da Pininfarina Extra, che opera nello sviluppo di progetti in stretta collaborazione con il quartier generale italiano. Le principali attività di Pininfarina Extra includono l’Industrial design (elettronica, articoli sportivi, arredamento, attrezzature e macchinari, beni di consumo, graphic design e packaging), l’Architettura e l’Interiors (progetti residenziali, hospitality, strutture sportive e commerciali) e il Transportation design (yacht, aerei, jet privati e people movers). Tra i principali partner sono presenti Acer, Alenia Aeronautica, Ares Line, Barakà, Bovet, Calligaris, Chivas, Coca-Cola, Costa Coffee, Cyrela, DeAgostini, Desarrollo Mor, Far East Organization, Fincantieri, Gorenje, Hexagon, Jacuzzi, Juventus, Lavazza, Leitner, Magnat, Paqualotto, Petronas, Philip Morris, Primatist, Reflex, Schaefer, Snaidero, The Bridge, The Related Group, Uffix, Unilever e altre aziende leader internazionali. A queste si è recentemente unita Casalgrande Padana, avviando un articolato percorso di ricerca che ha recentemente portato i Tourbillon Ottanta Bovet by Pininfarina

da Farina a Pininfarina. Nella motivazione si evidenziava che con il nome “Pinin Farina” si era affermato all’estero un aspetto dell’industria e dello stile italiano e la modifica sanciva una dizione d’uso invalsa ormai ovunque. 1966 Il 3 aprile a Losanna, scompare Battista Pininfarina. Il figlio Sergio diventa Presidente della Società, dando piena continuità alla qualità del

primi frutti attraverso la presentazione a Cersaie 2015 del nuovo sistema coordinato di lastre ceramiche in grès porcellanato Earth by Pininfarina.

design che contraddistingue il marchio. Nello stesso anno viene inaugurato a Grugliasco il Centro Studi e Ricerche. Al Salone di Ginevra 1966 esordisce l’Alfa Romeo 1600 Spider Duetto, resa celebre dal film “Il Laureato”. Al Salone torinese dello stesso anno debutta invece la Fiat 124 Sport Spider, uno dei maggiori successi costruiti dalla Pininfarina (200.000 pezzi).

1969 Attraverso l’organizzazione del Centro Calcolo e Disegno attrezzato con le Touching Machines della DEA, Pininfarina compie un passo decisivo verso il processo di automazione del design, che avrà pieno sviluppo nei decenni seguenti.

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1972 Viene inaugurata la Galleria del Vento, una iniziativa industriale anticipatrice che, con la crisi dei carburanti seguita alla guerra del Kippur, si rivela strategica in funzione della necessità di ridurre i consumi delle autovetture puntando sull’aerodinamica. 1978 Iniziano i lavori per la costruzione della sede di Cambiano della Pininfarina Studi e Ricerche.


Snaidero Ola 25 Limited Edition

1980 Le attività di design si estendono agli altri mezzi di trasporto e al design industriale. 1986 Pininfarina si quota in Borsa e inaugura un nuovo stabilimento di produzione a San Giorgio Canavese. Nel corso dello stesso anno a Cambiano nasce la Pininfarina Extra. Al Salone di Parigi viene presentata la Cadillac Allanté, una convertibile di lusso, per la quale Pininfarina

fornisce a Detroit le carrozzerie completamente allestite tramite un ponte aereo gestito da Alitalia, con base a Caselle. 1989 Con il prototipo di ricerca Mythos Pininfarina partecipa al Salone di Tokyo. 1990 Prima tra le Case indipendenti di design in tutto il mondo si aggiudica il Car design award.

1992-1994 Si rinnova la gamma produttiva con quattro nuovi modelli: Ferrari 456 GT, Coupé Fiat, Peugeot 306 Cabriolet e Bentley Azure. 1995 A Sergio Pininfarina viene conferito il Compasso d’Oro alla carriera, lo stesso premio che Pinin aveva conquistato quasi quarant’anni prima.

1996 Comincia la produzione della Lancia K Station Wagon e della Peugeot 406 Coupé: disegnata e sviluppata da Pininfarina, la vettura riceve numerosi premi tra i quali Coupé più bello del mondo 1997 e “Car design award 1997”.

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EARTH BY PININFARINA

Juventus Stadium

1998 Al Salone di Torino debutta l’Alfa Romeo Dardo, studio formale puro per uno spider dal forte impatto emozionale, dichiarato Auto dell’anno. 1999 viene inaugurato un terzo stabilimento produttivo a Bairo, che si aggiunge a quello storico di Grugliasco e a quello di San Giorgio, aperto nell’86.

2002 Inaugurazione del Centro di Engineering di Cambiano che, unito a quelli di Stile e di Produzione di nicchia, consente a Pininfarina di assumersi la responsabilità della creazione completa di nuovi prodotti chiavi in mano. Continua il processo di internazionalizzazione con la costituzione di Pininfarina Sverige AB, joint venture con Volvo Cars.

2004 Il design Pininfarina si afferma definitivamente anche oltre l’automobile: Paolo Pininfarina ritira il Red Dot: Design Team of the Year. 2005 Riprende dopo 50 anni la collaborazione con Maserati: oltre a firmare la pluripremiata Quattroporte, Pininfarina festeggia i 75 anni di attività presentando, al Salone di Ginevra il prototipo di ricerca Birdcage 75th, in

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collaborazione con Maserati e Motorola, che si aggiudica il premio “Best Concept”. Parallelamente viene inaugurato un centro di engineering in Marocco, a Casablanca, e si intensificano i rapporti coi costruttori dei paesi emergenti, primi fra tutti la Cina.


Museo Pininfarina OPERE SU QUATTRO RUOTE

Se, come affermava André Malraux ne “La psicologia dell’arte”, il museo è uno dei luoghi che danno l’idea più elevata dell’uomo, risultano evidenti i perché della scelta di Pininfarina di aver celebrato i primi ottant’anni di attività attraverso il restyling completo degli ambienti che accolgono la sua Collezione. Il progetto è stato sviluppato dal team di Pininfarina Extra facendo leva sulla valorizzazione dell’identità dell’azienda e la forza del brand. Il risultato è uno spazio espositivo, elegante e raccolto, che riflette l’evoluzione di Pininfarina dalla fondazione a oggi, avvenuta nel segno di una continuità consapevole delle proprie radici e attenta alla cultura del prodotto. La Collezione diventa così custode dei valori del Gruppo. Pannelli iconografici e interattivi collegano le tappe del passato proiettandole nel futuro, all’insegna dello spirito visionario e creativo che rappresenta da sempre l’autentico marchio di fabbrica del Gruppo. Una show window consente, inoltre, di ammirare articoli espressamente studiati per gli appassionati del marchio. La vetrina mette in mostra i premi conseguiti dalla Società, le pubblicazioni che illustrano la storia e i prodotti dell’azienda, alcuni degli oggetti più recenti disegnati da Pininfarina Extra per i suoi clienti, oltre ad articoli presentati in esclusiva. Della Collezione fanno parte una quarantina di capisaldi del design prodotti tra gli anni Quaranta e oggi, esposti a rotazione per privilegiare la qualità piuttosto che la quantità: auto storiche, pezzi unici, vetture di piccola e grande serie, modelli di stile e prototipi di ricerca. Tra gli esempi più significativi da ammirare: la celeberrima Cisitalia 202 Berlinetta del 1947; la Lancia Florida II del 1957, vettura personale del fondatore; l’Alfa Romeo Giulietta spider del 1954; la Fiat 124 Sport Spider. Tra i modelli di stile, alcune recenti creazioni come la Ferrari 458 Italia e la Maserati GranCabrio. La sede della Collezione Pininfarina è a Cambiano (To) e le visite si effettuano solo su prenotazione. Per informazioni: tel. +39 0119438104. La visita virtuale è invece offerta nel sito www.pininfarina.it

2006 Viene sancito il passaggio dalla seconda alla terza generazione. Il 12 maggio il Consiglio di Amministrazione nomina Andrea Pininfarina Presidente e Amministratore Delegato e Paolo Pininfarina Vicepresidente, mentre Sergio Pininfarina viene nominato per acclamazione Presidente d’Onore. Lo stesso anno Pininfarina disegna e produce la Torcia Olimpica per i Giochi Invernali di Torino.

2008 Pininfarina annuncia, anticipando i grandi costruttori sul tema dell’ecomobilità, lo sviluppo della prima auto elettrica italiana in partnership con Bolloré e presenta il concept Sintesi, che esplora soluzioni per l’auto del futuro. Nel solco della tradizione, reinterpretando le radici artigiane, la Società riprende a offrire ai collezionisti appassionati di vetture uniche la possibilità di creare la propria

Sopra: Above: Vitra, luxury skyscaper designed by Pininfarina for Pasqualotto Sotto: Below: Cyrela by Pininfarina, luxury skyscraper, San Paolo

“auto da sogno”. Proprio alla vigilia del debutto a Pebble Beach della one-off Hyperion, il 7 agosto 2008, Andrea rimane vittima di un tragico incidente stradale. Alla Presidenza viene nominato il fratello Paolo. 2010-2015 Partendo dalle sue radici e dalla solida reputazione conquistata in 85 anni di storia gloriosa, Pininfarina ridisegna il suo modello di business e la

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strategia per il futuro. Attraverso la cessione del ramo d’azienda relativo allo stabilimento di Grugliasco, la società ha ora raggiunto le dimensioni ottimali per sviluppare il proprio business di domani, concentrato su tre settori principali: servizi di design industriale, mobilità sostenibile e estrazione di valore dal marchio.


EARTH BY PININFARINA

From the car to the Earth Presentato a Cersaie il primo tile system disegnato da Pininfarina, in partnership con Casalgrande Padana Chi crede ai corsi e ricorsi della storia, noterà con interesse che così come Battista “Pinin” Farina ed Enzo Ferrari si incontrarono per la prima volta in “campo neutro” (un ristorante di Tortona), anche il primo incontro tra Pininfarina e Casalgrande Padana è avvenuto in campo neutro, ma, a onore del vero, internazionalmente noto come il più importante palcoscenico mondiale della ceramica per architettura: il Cersaie di Bologna. È infatti qui che, durante la recente edizione appena conclusa, è stato presentato Earth by Pininfarina, frutto della partnership tra Casalgrande Padana, leader nella produzione di materiali ceramici evoluti, e Pininfarina, design house di fama internazionale. Due realtà che da sempre condividono valori importanti: la ricerca della qualità e dell’eccellenza, l’innovazione delle linee e dei materiali, il rispetto dell’ambiente. “L’incontro con lo studio Pininfarina è stato particolarmente stimolante dal punto di vista creativo”, ha affermato Mauro Manfredini, direttore Commerciale di Casalgrande Padana, per poi aggiungere: “Abbiamo

grigio 1

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tortora 1

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lavorato intensamente a questa collezione tenendo come matrice l’innovazione, sia in termini tecnologici che formali. Il risultato è una linea dal design inedito, lontano dalle tante imitazioni di materiali naturali esistenti sul mercato”. Earth è il primo tile system disegnato da Pininfarina e, come ha dichiarato Paolo Pininfarina, Presidente del Gruppo: “Lavorare con Casalgrande Padana ci ha permesso di mettere a frutto tutte le nostre competenze, dall’industrial design all’architettura, facendo tesoro del know-how nei materiali ereditato dal settore auto”. L’originalità del progetto risiede nella grande versatilità del sistema che permette di combinare le lastre ceramiche con una serie di elementi di decoro ricchi di suggestioni, che rimandano alle streamline cars. Più in dettaglio, le lastre ceramiche in grès porcellanato presentano un’esclusiva e ricercata texture superficiale, capace di generare un potente effetto multisensoriale. Alla vista le superfici appaiono calde e rarefatte, mentre al tatto se ne apprezza l’innovativa micro-tridimensionalità. Determinante per il risultato finale l’approfondita ricerca sviluppata in termini di palette cromatica che, unita alla disponibilità di lastre dai vari formati, concede un ampio spazio di impiego creativo nei più diversi ambienti. Per quanto riguarda invece i decori, l’ispirazione deriva dalla gloriosa tradizione automobilistica di Pininfarina. Caratterizzati da linee estremamente pulite ed eleganti, sono resi unici dall’utilizzo di finiture e materiali speciali (smalti da carrozzeria, legni pregiati, pelle naturale), trattati per consentirne l’efficace impiego come elementi di rivestimento. Il sistema prevede inoltre la possibilità di griffare il rivestimento stesso applicando il logo Pininfarina sia sulla piastrella sia sul decoro, a seconda delle esigenze specifiche del progetto o dei gusti del cliente. Earth by Pininfarina, come tutta la produzione Casalgrande Padana, si caratterizza per gli elevati contenuti di ecocompatibilità e viene offerta anche nelle versioni Bios Antibacterial HYDROTECT® (con assolute e certificate proprietà antibatteriche) e Bios Self-Cleaning®, con elevate prestazioni di autopulizia e abbattimento degli agenti inquinanti.

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EARTH BY PININFARINA



EARTH BY PININFARINA

Pininfarina

The work of art in the age of technical reproduction “By making many reproductions [technique] substitutes a plurality of copies for a unique existence. And in permitting the reproduction to meet the beholder or listener in his own particular situation, it reactivates the object reproduced.� Walter Benjamin


“I like nothing more than driving my car.” This is what the histrionic Bruno (Vittorio Gassman) said to a baffled Roberto (Jean-Louis Trintignant) in Dino Risi’s 1962 masterpiece, the road-trip movie “Il Sorpasso” (The Easy Life). And rightly so, as he said it while sitting in a legendary Aurelia B24S Pininfarina. For automotive historians, one of the most beautiful cars ever built. “When you see an Aurelia B24, it is not enough to look, you have to touch it” as Franco Martinengo – head of design at Pininfarina from 1952 to 1972 – loved to say. But the B24 is only one of the many four-wheeled jewels created by the legendary “artistic workshop” long before the combination of creativity, technical capability, and unmistakable Italian taste were identified with the term “design”. Pininfarina’s story began back in 1930 in Turin, thanks to the entrepreneurial spirit of Battista Farina, also known as Pinin, who

Above: Sopra: Lancia Aurelia B24 Opposite page: Nella pagiana fianco: Cisitalia 202

soon became the most famous automobile designer of his time. One example of his work is the legendary Cisitalia 202, unveiled at the 1947 coachbuilding exhibition at the Triennale art museum in Milan and winner of the first prize at the Villa d’Este Concours d’Elegance in Cernobbio that same year. In 1951, it was the world’s first automobile, or rather “four-wheeled sculpture”, to be permanently on display in New York’s MoMA Museum. And we could go on and on with the legendary post-war models, such as the Flaminia, Duetto, Dino 246, and many more. Not to mention the long-standing collaboration that has tied

Pininfarina 85 YEARS DESIGNING THE FUTURE “Italian style means sense of proportion, simplicity and harmony of line, such that after a considerable time, there is still something which is more alive than just a memory of beauty” Pinin Farina (Tokyo, May 1960)

1930 On 22 May, Battista Farina, also known as Pinin, established the Società Anonima Carrozzeria Pinin Farina in Turin. The company designed and manufactured special bodywork. Lancia Dilambda was the first custom-built vehicle. It took part in the 1931 Concours d’Elegance at Villa d’Este. The Hispano Suiza Coupé and the Fiat 518 Ardita were other huge successes of that time.

1935 Aerodynamics was no longer the metaphor for speed. It had become the true standard for efficiency. Pinin Farina showcased the Alfa Romeo 6C Pescara Coupé Aerodinamico at the 1935 Motor Show in Milan.

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One year later, the sumptuous Lancia Astura cabriolet Bocca was launched. It was the same year of the Lancia Aprilia Aerodinamica, a racing berlinetta with a stunning drag coefficient of 0.40.

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Above: Sopra: Battista Farina with Enzo Ferrari, 1954 Next to: A fianco: 85 by Pininfarina, Fincantieri Opposite page: Cambiano

Pininfarina to Ferrari since 1951, leading to the creation of over 100 models, including granturismo and research prototypes. The growth and development strategies of what was now a worldrenowned trademark and the expansion of the company’s design competencies beyond the automotive industry, led the third generation of the Pininfarina family to establish Pininfarina Extra in 1986. Its goal was to combine state-of-the-art scientific, technological, and engineering developments with the aesthetics of the most widelyused products. In less than 30 years, Pininfarina Extra has developed

1945 After being destroyed during the Second World War, the Carrozzeria Pinin Farina relaunched its business with the Lancia Aprilia Bilux. As a defeated country, Italy had been excluded from the Paris Motor Show. However, Pinin and his son, Sergio, drove all the way from Turin to France in two new cars, an Alfa Romeo 6C 2500 S and a Lancia Aprilia Cabriolet. They

parked them in front of the Grand Palais. The success was huge. 1947 Pinin Farina created the Cisitalia 202, the world’s first vehicle to feature in a permanent exhibition at a museum of modern art, New York’s MoMA.

1951 The year that marked the beginning of the collaboration with Ferrari. Pinin entrusted all the projects with the Maranello-based car manufacturer to his son, Sergio. The Ferrari 212 was launched in 1951, followed by the 250 GT in 1954.

1954 The Pinin Farina style conquered Hollywood. The Nash Healey Spider made its appearance in the film “Sabrina” by Billy Wilder. That same year, the Lancia Aurelia B24 S, the star of Dino Risi’s “Il Sorpasso”, was showcased at the Brussels Motor Show. 1955 The year the company shifted to large-scale production with the Alfa Romeo Giulietta Spider.

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1958 Inauguration of the new industrial plant in Grugliasco. 1959 The legendary Ferrari 250 GT SWB, the archetype of the Ferrari-Pininfarina evolution, was unveiled at the Paris Motor Show.

1960 The Pininfarina X with its revolutionary shape was launched. Its aerodynamic features allowed for higher maximum speed and reduced fuel consumption with the power remaining equal. 1961 At 68, Pinin stepped down, leaving the helm of the company to his son Sergio and son-in-law Renzo Carli. The President of the Republic of the time, Giovanni Gronchi,

authorised the change of the family name from Farina to Pininfarina. The reasons for this decision highlighted how a part of the Italian industry and style was globally associated with the name Pinin Farina. Therefore, this change gave the formal recognition to a name that was already known everywhere.

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1966 Battista Pininfarina died in Lausanne on 3 April. His son, Sergio, became the President of the company, ensuring continuity in the quality of the distinctive Pininfarina design. That same year, the Grugliasco Studies and Research Centre was inaugurated. The Alfa Romeo 1600 Spider Duetto, which shot to fame in the film “The Graduate�, was unveiled at the 1966 Geneva Motor >


EARTH BY PININFARINA

Above: Sopra: Paolo Pininfarina, Group President Next to: A fianco: BMW Granlusso Coupé

over 500 projects under the direction of its President and CEO, Paolo Pininfarina (now President of the Pininfarina Group), forging the company’s operational and creative identity. Furthermore, Pininfarina Extra’s own experience, combined with that of the Group, make it a reliable and competent partner for companies who want to use design as a strategic element in their products’ development process or as a communication tool to improve their positioning in the market. Its competencies and interdisciplinary synergies allow the company to operate at the highest levels in various market segments.

Show. That same year, the Fiat 124 Sport Spider, one of Pininfarina’s most successful models (200,000 units), was presented at the Turin Motor Show. 1969 The Calculation and Design Centre, equipped with DEA Touching Machines, was Pininfarina’s first step towards a design automation process that would have reached its peak in the following decades.

1972 Inauguration of the Wind Tunnel, an industrial initiative that proved to be highly strategic during the fuel crisis in the aftermath of the Yom Kippur War, as it highlighted the need to reduce consumption by focusing on aerodynamics.

1980 Design activities were extended to other means of transport and industrial design. 1986 Pininfarina was listed on the Italian stock exchange, and the new production plant was inaugurated in San Giorgio Canavese. Pininfarina

1978 Work began to construct the Pininfarina Studies and Research Centre in Cambiano.

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Extra was established that same year in Cambiano. The Cadillac Allanté was unveiled at the Paris Motor Show. Pininfarina supplied General Motors with finished car bodies for this luxury convertible vehicle, which were flown to Detroit from Caselle by Alitalia. 1989 Pininfarina took part in the Tokyo Motor Show with the Mythos prototype.


Next to: A fianco: Icon 85 Collection Below: Sotto: Orbital, Calligaris

1990 It was the world’s first independent design company to win the Car Design Award. 1992-1994 Four new models enriched the Pininfarina range: Ferrari 456 GT, Coupé Fiat, Peugeot 306 Cabriolet, and Bentley Azure.

1995 Sergio Pininfarina won the Compasso d’Oro Career Achievement, the same award his father Pinin had won forty years earlier. 1996 Launch of the Lancia K Station Wagon and the Peugeot 406 Coupé, designed and developed by Pininfarina. The latter won a number of awards, including The Most

Beautiful Coupé in the World and the Car Design Award, both in 1997. 1998 The Alfa Romeo Dardo was unveiled at the Turin Motor Show. This car was the product of a formal study to create a spider with a strong emotional impact, and won the award for Car of the Year.

1999 Inauguration of the new production plant in Bairo, the third after the historic plant in Grugliasco and the one in San Giorgio, which opened in 1986. 2002 Inauguration of the Cambiano Engineering Centre, which, together with the Style and Niche Production Centres, led Pininfarina to the creation >

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EARTH BY PININFARINA

Today, Pininfarina Extra products are globally renowned. Later, Pininfarina of America Corp. was established with an operational base in Miami to boost the expansion into the American market. This subsidiary develops projects in close collaboration with the Italian headquarters. Pininfarina Extra mainly focuses on industrial design (electronics, sports items, furniture, machinery and equipment, consumer products, graphic design, and packaging), architecture and interiors (residential projects, hospitality, sports, and commercial facilities) and transportation design (yachts, aircraft, private jets, and people movers). The company’s main partners include Acer, Alenia Aeronautica, Ares Line, Barakà, Bovet, Calligaris, Chivas, Coca Cola, Costa Coffee, Yacht House by Pininfarina

Cyrela, DeAgostini, Desarrollo Mor, Far East Organization, Fincantieri, Gorenje, Hexagon, Jacuzzi, Juventus, Lavazza, Leitner, Magnat, Paqualotto, Petronas, Philip Morris, Primatist, Reflex, Schaefer, Snaidero, The Bridge, The Related Group, Uffix, Unilever, and many other world-renowned companies. Recently, Casalgrande Padana joined this prestigious list, starting a research process that reaped its first fruits at Cersaie 2015 (International Exhibition of Ceramic Tile and Bathroom Furnishings) with the presentation of Earth by Pininfarina, the new porcelain stoneware tile system.

of new turnkey products. The internationalisation process continued with the establishment of Pininfarina Sverige AB, a joint venture with Volvo Cars. 2004 The Pininfarina design proved itself beyond the automotive industry. Paolo Pininfarina won the Red Dot: Design Team of the Year.

2005 The collaboration with Maserati resumed after 50 years. In addition to designing the multi-award winning Quattroporte, Pininfarina celebrated its 75th anniversary by unveiling the Birdcage 75th prototype, created in collaboration with Maserati

and Motorola, at the Geneva Motor Show. The project won the “Best Concept” award. Meanwhile, a new Engineering Centre was inaugurated in Casablanca, Morocco, and relations with emerging countries, especially China, started to grow.

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2006 The helm of the company was handed down to the third generation. On 12 May, the Board of Directors appointed Andrea Pininfarina as the President and CEO and Paolo Pininfarina as VicePresident. Sergio Pininfarina was appointed Honorary President by acclamation. That same year, Pininfarina designed and manufactured the Olympic Torch for the Turin Winter Olympics.


Pininfarina Museum

Pininfarina Museum ARTWORK ON WHEELS

If it’s true that, as André Malraux stated in The Psychology of Art, “The art museum is one of the places that give us the highest idea of man”, the reasons for Pininfarina’s choice to celebrate its 80th anniversary by restyling the museum that showcases its collection are quite clear. The project was developed by the Pininfarina Extra team, leveraging the value of its corporate and brand identity. The result is an elegant and intimate exhibition space, which reflects Pininfarina’s evolution, from its foundation to the present day, always faithful to its roots and attentive to the product culture. The collection is the expression of the Group’s values. Interactive iconographic panels connect the stages of the past projecting them into the future, in the name of the visionary and creative spirit that has always been the distinctive feature that sets the Group apart. A show window allows visitors to admire the items designed specifically for the brand’s enthusiasts. This window showcases the Company’s awards, the publications that illustrate its history and products, some of the most recent items designed by Pininfarina Extra for its clients, and other exclusive ones. The collection includes forty masterpieces from the 1940s to the present day, which are rotated to focus on quality rather than quantity: classic cars, one-offs, small production runs, mass production models, style models, and research prototypes. The most significant examples include: the famous Cisitalia 202; the 1947 Berlinetta; the 1957 Lancia Florida II, the founder’s private car; the 1954 Alfa Romeo Giulietta spider; the Fiat 124 Sport Spider. The style models include recent creations, such as the Ferrari 458 Italia and the Maserati GranCabrio. The Pininfarina Museum is in Cambiano, near Turin, and is open by appointment only. For further information: +39 0119438104. For the virtual tour, visit www.pininfarina.it

2008 One step ahead of other major manufacturers on ecomobility, Pininfarina announced the development of Italy’s first electric car in partnership with Bolloré and presented the Sintesi concept, exploring solutions for cars of the future. The company once again started providing enthusiasts and

collectors of unique cars with the opportunity to create their “dream car”, reinterpreting its craftsmanship tradition. Just before the Hyperion – a one-off car – was unveiled at Pebble Beach, Andrea Pininfarina was killed in a road accident. It was 7 August 2008. His brother, Paolo, was appointed as the President.

Tifon water Planet by Pininfarina

2010-2015 Pininfarina reorganised its business model and strategy for the future based on its roots and solid reputation gained in over 85 years of glorious history. By selling the Grugliasco plant, the company has reached

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the optimal size to develop its business of tomorrow, focusing on the following three segments: industrial design services, sustainable mobility, and brand value extraction.


EARTH BY PININFARINA

From the car to the Earth The first tile system designed by Pininfarina in partnership with Casalgrande Padana unveiled at Cersaie (the International Exhibition of Ceramic Tile and Bathroom Furnishings) Those who believe in the twists and turns of history will notice that, just as Battista Pinin Farina and Enzo Ferrari did many years ago (in a restaurant in Tortona), Pininfarina and Casalgrande Padana met for the first time on neutral ground, which, in this case, was the most important event for architectural ceramics, Cersaie in Bologna. This is where Earth, the result of the partnership between Casalgrande Padana, a leading manufacturer of state of the art ceramic materials, and Pininfarina, the world-renowned design house, was unveiled at its latest edition. These two companies have always shared important values, such as the pursuit of quality and excellence, design and material innovation, and respect for the environment.

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EARTH BY PININFARINA

“Our encounter with Pininfarina was particularly stimulating from a creative point of view – said Casalgrande Padana’s sales director, Mauro Manfredini – We have worked hard on this collection, focusing on innovation, both in terms of technology and form. The result is a range of products with a unique design, which sets itself apart from the various imitations of natural materials available on the market.” Earth is the first tile system designed by Pininfarina. “Working with Casalgrande Padana has allowed us to make full use of all our competencies, from industrial design to architecture, placing a high value on the know-how and materials acquired in the automotive industry” said Paolo Pininfarina, President of the Pininfarina Group. The originality of the project lies in the great versatility of the system, which combines ceramic tiles with décors inspired by streamline cars. Specifically, the porcelain stoneware slabs have an exclusive and sophisticated surface texture, which creates a strong multisensory effect. The result is warm and cosy to the eye, and provides innovative three-dimensionality to the touch. In-depth research has resulted in a vast colour palette, which combined with the various formats available allows for a creative use of these tiles in any environment. The décors are inspired by the glorious Pininfarina car design tradition. They feature clean-cut and extremely elegant lines while the finishes and special materials (car body paint, fine wood, natural leather) make them even more unique and allow them to be used effectively for cladding. This tile system can come with the Pininfarina logo on both the tiles and the décors, according to the specific requirements of the project or the customer’s taste. As with all Casalgrande Padana products, Earth by Pininfarina stands out for its eco-compatibility. This tile system is available in the Bios Antibacterial HYDROTECT® version (with certified antibacterial properties) and the Bios Self-Cleaning® version, with high selfcleaning and pollution abatement performance.

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NEWS

Pietre Native

Pietre di Paragone Nell’ampio panorama di piastrelle in grès porcellanato proposte da Casalgrande Padana, la nuova collezione Pietre di Paragone ha un posto speciale. Ispirata alle pietre antiche, di cui ripropone cromatismi, venature, granulometria e matericità, la linea offre un effetto decorativo moderno, decisamente orientato al design di gusto contemporaneo, in un’ottica di qualità, comfort e prestigio. Rivivono nella serie, tra gli altri, il granito Onsernone, dalla particolare colorazione e tessitura; il Ceppo di Gré, tipica pietra dell’architettura lombarda, di tonalità grigio-azzurro; la quarzite scura di Vals, unica e raffinata. Materiali antichi, che si attualizzano in una sorta di nuova sostanza cromatica, definita da una stratificazione del colore che quasi si percepisce al tatto, oltre che alla vista. Innovativa e originale, la serie rappresenta la risposta ideale per qualsiasi proposta di progettazione, sia per le pavimentazioni che per i rivestimenti, in interno come in esterno, per pavimentazioni sopraelevate, pareti ventilate o rivestimenti di facciata; soluzioni dove l’elemento compositivo si sposa con le eccellenti caratteristiche tecnicoprestazionali tipiche del grès porcellanato: elevati valori di resistenza all’usura, allo scivolamento, alla flessione, al gelo e alle sostanze macchianti, in grado di soddisfare severe specifiche. Disponibile in due finiture (naturale e lappata), in vari formati, anche di grande dimensione e in una vasta tavolozza cromatica, la collezione Pietre di Paragone è proposta anche nella versione Bios Antibacterial, dalle assolute e certificate proprietà antibatteriche, e Bios Self-Cleaning®, con elevate prestazioni di autopulizia e di abbattimento Tipologie Grè, Vals, Onsernone e Onsernone Outdoor Formati 60x120 cm e sottomultipli

degli agenti inquinanti. Come tutta la produzione Casalgrande Padana, la serie si caratterizza per i contenuti di ecocompatibilità: l’azienda, infatti, da sempre è impegnata nella ricerca di tecnologie innovative per produrre materiale dalle alte prestazioni ma a basso impatto ambientale, come testimoniano le certificazioni ISO 14001 ed Emas. 54) Percorsi in ceramica 32


In Casalgrande Padana’s wide range of porcelain stoneware tiles, the new Pietre di Paragone collection is particularly special. The line is inspired by ancient stones, reproducing their colour, veining, grain and texture; they offer a modern decorative effect, most definitely suitable for design with contemporary taste, ensuring quality, comfort and luxury. The collection makes use of a number of ancient materials, which it brings back to life, including: Onsernone granite, with its particular colouring and texture; Ceppo di Grè stone, which is typically used in Lombard architecture and has a grey-blue tone; and dark Vals quartzite, unique and refined. The materials are brought into the present day, like a new chromatic substance, defined by colour layering that you can sense not only with your eyes, but with a touch. Innovative and original, the series is ideal for any kind of design, whether it be flooring or cladding, both internal and external, raised floors, ventilated walls, façade cladding. This compositional element also boasts the excellent technical characteristics and performance of porcelain stoneware: high resistance to wear, slipping, bending, freezing and materials which stain. It is able to satisfy the strictest of specifications. The Pietre di Paragone collection is available in two finishes (natural and lapped), in various formats and in large dimensions. Furthermore, the collection is available in both Bios Antibacterial and Bios SelfCleaning® versions: the first features total and certified antibacterial properties, whereas the other is able to self-clean and destroy polluting agents.

Types Grè, Vals, Onsernone and Onsernone Outdoor Sizes 60x120 cm and submultiples thereof

As with all Casalgrande Padana products, the series is ecologically compatible. The company has always been committed to innovative technological research, in order to produce materials which are highperformance but with a reduced environmental impact, as the ISO 14001 and Emas certifications indicate. CASALGRANDE PADANA

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CP_ADV Fractile_CER_TR_en.indd 1

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