Nuova Dimensione Casoria N° 24 Novembre 2014

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Nuova Dimensione CASORIA Periodico di politica, cultura, attualità

per gli amministratori degli Enti Locali e della Sanità

Direttore Responsabile: Francesco Polizio - Editore: Associazione Nuova Dimensione Autorizzazione del Tribunale di Napoli 3189/83

N° 24 - Novembre 2014

Renzi: le stupidaggini su lavoro, occupazione e giustizia Per far ripartire il Paese non servono gli annunci ma provvedimenti profondi che assicurano risorse per investimenti che producano sviluppo ed occupazione. La riforma del lavoro in discussione in parlamento è un involucro di principi perchè si è scelta la strada tortuosa della delega per superare i contrasti che esistevano nella maggioranza di governo. Nella fase attuativa la legge delega va riempita di contenuti che servono per far ripartire le imprese e consentire nuova occupazione con tempi che si dilatano mentre servono interventi urgenti. La riforma del lavoro e la sua attuazione attraverso i decreti legislativi non produce nuova occupazione se non si realizzano investimenti mirati, non si semplifica la burocrazia, se non si riducono le formalità per fare impresa, se non si assicurano risorse per infrastrutture di servizio, se non si sollecitano in maniera adeguata i consumi. L'occupazione riparte se la rete infrastrutturale dove nascono le imprese è idonea all'accoglienza, se l'impresa può assumere con un costo per ogni lavoratore comparabile a quanto avviene in Europa, se i consumi vengono alimentati assicurando risorse alla più vasta platea dei soggetti con reddito minimo. Sullla giustizia è una stupidaggine dichiarare che i tribunali restano chiusi 45 giorni all'anno perchè funzionano sempre, mentre restano sospesi alcuni termini processuali. Così non si può cavalcare lo sdegno dei familiari delle vittime da amianto per la

sentenza della cassazione che annulla il pronunciato della Corte di Appello per ricordarsi dell'urgenza di interventi sulle norme relative alla prescrizione. È grave che il Presidente del Consiglio utilizzi una pronuncia della Cassazione per declamare la modifica dei termini di prescrizione senza dire nulla sulla responsabilità dei magistrati che hanno attivato un processo che non doveva proprio essere iniziato con quella formula di contestazione. La giustizia chiede interventi complessivi e riforme sostanziali che devono riguardare i codici e le procedure (civili e penali), l'ordinamento giudiziario, le carriere dei magistrati e la posizione degli inquirenti. Invece di dire stupidaggini, Renzi farebbe bene a superare la politica degli annunci ed a sostituire le riforme inutili con provvedimenti seri e veramente riformatori, ammodernando il Paese e superando la logica degli interventi tampone e momentanei per aquisire consenso e che lasciano la situazione così com'è. Meglio fare poche riforme essenziali ma durature ed incisive che annunciare tanti disegni di legge senza cambiare la sostanza. Per produrre lavoro ed occupazione serve una giustizia efficace, una pubblica amministrazione efficiente, investimenti mirati alle infrastrutture necessarie, risorse per le famiglie per agevolare i consumi e nuove relazioni con le imprese che devono sapere dove collocarsi e posizionarsi per essere competitive a livello europeo ed internazionale.

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N° 24 - Novembre 2014

I nuovi interventi in materia edilizia LA DOMUNICAZIONE D'INIZIO ATTIVITA' Il decreto Sblocca-Italia, nel testo approvato in parlamento per la conversione in legge, introduce alcune modifiche alla disciplina del Testo unico dell'edilizia sull'attività edilizia libera, ossia sugli interventi per i quali non è richiesto alcun titolo abitativo e che si possono fare liberamente. Per quanto concerne gli interventi esenti anche dalla comunicazione d'inizio lavori, si rilevano alcune novità

riguardanti la manutenzione ordinaria. In particolare, il decreto inserisce un richiamo normativo al fine di definire gli interventi di manutenzione ordinaria: gli interventi edilizi che riguardano l e o p e r e d i r i pa r a z i o n e , rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

LA SCIA La Scia prende il posto a tutti gli effetti della Dia, cioè si applica in tutti i casi intermedi rispetto a quelli di calibro superiore all'edilizia libera (articolo 6 Dpr 380/2001, ediliza libera), e di calibro inferiore all'attività che richiede permesso di cotruire (articolo 10 Dpr 380/2001). E' necessaria una doppia valutazione, cioè di coerenza alla previsione e di conformità alle previsioni di strumenti urbanistici, regolamenti edilizi e della disciplina urbanistica

edilizia vigente. L'errore non è consentito (Cassazione penale 43576/2014) perchè se vi è discordanza tra le previsioni del Testo unico e le normative locali, prevale la norma più di dettaglio e cioè quella che motivamente imponga un titolo diverso dalla Scia. Il limite massimo per modificare con Scia il permesso di costruire, è rappresentato dal momento finale (agibilità e quindi dalla dichiarazione di ultimazione dei lavori.

IL RENT TO BUY L'articolo 23 del Dl 133/2014 ha disciplinato, sotto il profilo civilistico, il contratto di rent to buy regolandone la trascrizione in forza dell'articolo 2645bis c.c. Prima delle novità intervenute a seguito dell'approvazione dell'articolo 23 del citato decreto avevano iniziato a diffondersi prassi contrattuali indirizzate verso la ricerca di meccanismi idonei a consentire il godimento anticipato dell'immobile da parte dell'utilizzatore differendo in

futuro, al tempo stesso, gli effetti finali dell'operazione di compravendita. In questo modo i potenziali venditori, utilizzando questa prassi contrattuale, avrebbero ottenuto a loro volta il beneficio di individuare in anticipo i potenziali acquirenti interessati all'immobile concesso in godimento. La norma non fornice una definizione del rent to buy, ma individua i contenuti che lo caratterizzano.

LE SANZIONI Rafforzate le sanzioni previste per la mancata presentazione della comunicazione d'inizio lavori. L'omessa trasmissione della comunicazione dell'inizio dei lavori, prevista per alcune opere di edilizia libera, o della comunicazione asseverata da un tecnico abilitato per gli interventi di manutenzione straordinaria e per le opere di modifica interna sulla superficie coperta dei fabbricati adibiti

all'esercizio di impresa, o di modifica della destinazione d'uso degli stessi, comporta la sanzione pecuniaria di 1000 , ridotta di due terzi nel caso in cui la comunicazione di inizio lavori venga effettuata spontaneamente se l'intervento è ancora in corso di esecuzione. L'incremento della sanzione si deve, in primo luogo, al tentativo di combattere il fenomeno dell'abusivismo edilizio.

I PERMESSI IN DEROGA Per facilitare e incentivare gli interventi di recupero edilizio e riqualificazione urbana, il Dl 133/2014 ha previsto che i permessi di costruire possano essere in deroga (anche alle destinazioni d'uso) per gli interventi privati di ristrutturazione edilizia, attuati anche in aree industriali dismesse. Questo permette di intervenire anche sforando i limiti del piano regolatore, quali

destinazioni d'uso, altezze, indici edilizi, previo accertamento dell'interesse pubblico con specifica delibera del consigli comunale. Il mutamento di destinazione d'uso non deve però comportare "un aumento della superficie coperta prima dell'intervento di ristrutturazione" ossia un aumento di superficie coperta "rispetto a quella esistente" prima dell'intervento.

IL PERMESSO DI COSTRUIRE Sono due le modifiche che riguardano il permesso di costruire. La prima riguarda il termine per l'istruttoria: non è più prevista una durata doppia, ossia 120 e non 60 giorni per i Comuni con popolazione superiore ai 100mila abitanti (la possibilità di avere tempi più lunghi per l'istruttoria resta solo per i progetti particolarmente complessi). In tutti i Comuni, quindi, il permesso di costruire

deve essere rilasciato entro 90 giorni (60 giorni per l'istruttoria della domanda e 30 per la decisione). Il decreto SbloccaItalia ha inoltre ampliato i casi in cui è possibile ricorrere alla proroga del permesso di costruire mentre rimangono invariati i termini di decadenza del titolo edilizio: un anno dal rilascio per l'avvio dei lavori e tre anni, successivi all'avvio, per il completamento dell'opera.

I COSTI Le semplificazioni contenute nel Dl 133/2014 hanno un contrappeso di tipo economico. In particolare, alle agevolazioni burocratiche che consentono un più semplice riordino delle unità immobiliari, corrisponde la possibilità da parte delle amministrazioni comunali di modulare gli oneri di concessione. Questi si suddividono in costo di costruzione e oneri di urbanizzazione: i primi sono una percentuale sul valore delle

opere che si realizzano; i secondi corrispondono all'aumento del peso urbanistico dell'intervento e quindi delle spese che l'ente locale sopporta p e r c o n s e n t i r e s ta n d a r d qualitativi adeguati. Mentre si esclude il contributo di costruzione per le opere di manutenzione straordinaria, vi è uno sconto del 20% sui costi di costruzione per le ristrutturazioni ma solo per le ristrutturazioni ed il recupero di immobili dismessi.

GLI APPALTI Con l'obiettivo di velocizzare i principali programmi di investimento nell'edilizia, il Dl 133/2014 prevede una serie di deroghe alle procedure ordinarie per l'affidamento dei lavori pubblici nelle situazioni di "estrema urgenza". Non è più necessario indire gare per gli interventi urgenti di messa in sicurezza delle scuole, delle opere anti-dissesto idogeologico, di prevenzione del rischio sismico, di tutela

dell'ambiente e del patrimonio culturale fino a 5,2 milioni. Il Codice appalti già prevedeva queste eccezioni, ma solo per "circostanze imprevedibili" e "non imputabili" alle stazioni appaltanti. Ora per assegnare il "patentino" di opera urgente basterà un'autocertificazione dell'ente che dichiari "come indifferibili gli interventi anche su impianti, arredi e dotazioni funzionali".

LE BONIFICHE Possibile realizzare alcuni interventi edilizi all'interno dei siti contaminati a prescindere dal fatto che siano in corso o meno le attività di messa in sicurezza e di binifica. Devono però riguardare opere lineari di pubblico interesse e non pregiudicare la bonifica nè determinare rischi per i lavoratori e gli altri fruitori dell'area. Il Dl Sblocca-Italia ha anche introdotto una nuova

disciplina anche con riferimento ai materiali di scavo e rivisto le procedure semplificate per le bonifiche disciplinate dall'art. 242bis del Codice ambientale. E' inoltre possibile individuare e sperimentare innovative tecnologie di bonifica in situ: la Regione può autorizzare l'applicazione a scala pilota purchè il tutto sia possibile in condizioni di sicurezza sanitariaed ambientale.

LA DEDUZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE Arriva la deduzione per le persone fisiche che acquistano un immobile di tipo residenziale per destinarlo successivamente alla locazione. Lo sconto Irpef spetta esclusivamente per gli acquisti affettuati nel periodo 1 gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2017 di immobili (residenziali) di nuova costruzione rimasti invenduti alla data di entrata in vigore (12 novembre 2014) della legge 164 di conversione o che abbiano formato oggetti di interventi di

ristrutturazione edilizia o di restauro e di risanamento conservativo (articolo 3, c. 1, lett. c) e d) del Testo unico dell'edilizia). La deduzione Irpef è pari al 20% del prezzo di acquisto dell'immobile risultante dall'atto di compravendita, nel limite massimo della spesa pari a 300mila auro. L'importo massimo della deduzione non potrà superare i 60mila euro e il risparmio fiscale dipenderà dall'aliquota marginale del contribuente.

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N° 24 - Novembre 2014

Spreco di risorse pubbliche per transazioni giudizi Il Comune, per responsabilità dei dirigenti e degli organi di controllo, è costretto ad assumersi oneri per spese legali e per transazioni di giudizi fuori da ogni regola: con determina 666/2014 viene liquidata la somma di 2.384,69 a seguito di precetto per non aver pagato in tempo un debito; con determina 870/2014 si paga la somma di 539.02 per ritardi imputabili al Comune a fronte di un onere di 150 circa; con determina 1475/2014 a fronte di un danno di 600 si arriva alla liquidazioni di una somma complessiva di 2.314,61; con determina 1484/2014 a fronte di un danno di 800 si arriva ad una liquidazione di 3.573,52; con determina 1577/2014, per un danno di 1.464,60 si arriva ad una liquidazione di 3.200; con determina 1703/2014 a fronte di un danno di 4.228,74 si transige una liquidazione di 7.664,48; con determina 1704/2014 per un danno di 1.621,67, si giunge ad una liquidazione di 2.400; con determina 1705/2014 per un danno di 2.308,50 si arriva a transigere la vertenza per 4.100; con determina 1706/2014 per un danno di 910,64 si conclude con un pagamento transatto di 1.100; con determina 1719/2014 per un danno di 550 si transige per 1250; con determina 1760/2014 per un danno di 700 si transige per 2.283,35. Le ultime cinque transazioni riguardano lo stesso studio professionale. L'andazzo dello spreco di risorse pubbliche per transigere i giudizi continua perchè chi deve denunciare le responsabilità non lo fa.

Ancora sulle procedure concorsuali Con determina 1798/2014 il Segretario Generale del Comune, collocato in quiescenza, viene confermato alla presidenza delle commissioni concorsuali per dirigenti. Il dirigente che ha provveduto alla nomina non ha competenza in materia e tra l'altro non può attribuirsi prerogative che appartengono ad altri settori. Ma per il Segretario Generale va tutto bene. Chi ha conosciuto tanti Segretari Generali deve riconoscere che il peggio, fortunatamente, è passato anche se si tiene in vita attraverso un'anomala procedura concorsuale con riferimenti ad un regolamento violativo della legge.

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N° 24 - Novembre 2014 Spreco risorse pubbliche

Con determina 2279/2013, viene impegnata la somma di 1.245.178,18 per debiti fuori bilancio e per liti giudiziarie. Il comune cittadino, scorrendo l'elenco della debitoria si imbatte nei riferimenti a sentenze e provvedimenti dell'autorità giudiziaria in un periodo che va dall'anno 2007 al 2013. Nei provvedimenti giudiziari, oltre al risarcimento, risultano spese per interessi legali che sono di gran lunga superiori al danno quantificato. Gli organi di controllo hanno sinora osservato il silenzio rispetto all'onere sull'erario pubblico che può valutarsi nell'ordine di 500mila euro. Non si comprende perchè non si interviene per acclarare le responsabilità e denunciare quanti hanno reso possibile l'aggravio che va a discapito dei cittadini e dei servizi.

Ancora un fallimento della gestione Casillo-Carfora Dopo 5 anni ed un corposo contenzioso con danni all'erario pubblico, il Comune di Casoria è riuscito nell'impresa di non utilizzare un finanziamento publico di 521.515,07 per processi di informatizzazione e per il miglioramento della rete dei servizi. Con determina 1612/2014 si è annullata una gara iniziata a luglio 2009. Il comune ha impegnato la somma di 8.000 per difendersi nei giudizi promossi dalle società concorrenti alla gara. In un procedimento davanti al TAR Campania, il Comune ha subito anche la condanna alle spese di giudizio, nell'ordine di circa 2000 euro. Gli organi di controllo, investiti della questione, non danno segni di esistenza.

Come si sprecano risorse pubbliche con la copertura ed il silenzio degli amministratori, dei dirigenti e degli organi di controllo Con determina 666/2014 si liquida la somma di 2.384,69 a seguito di un precetto per una sentenza del TAR non eseguita. È singolare la vicenda perchè si è costretto un cittadino a ricorrere al TAR che ha accolto la richiesta avanzata. Nel giudizio il comune non si costituisce e viene condannato alle spese che vengono fissate in mille euro. Il dirigente non provvede al pagamento nel tempo dovuto per cui la parte interessata intima il pagamento con aumento dell'onere sul comune che arriva ad 2.384,69. Al Comune di Casoria episodi del Genere non sono una novità.

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