QUESTE LE RISPOSTE DELL’AMMINISTRAZIONE AI CITTADINI
Anno I - Numer o 1 - 6 n o vem b r e 2011 AIROH JT BICOLOR
85 VESPA FLAG ITALIA
85
BRACCIALINI COLOR MACHINE
155
,00 MOMO NEW FIGHTER 2011
,00
180
GREX RF1 MOD. ARGENTO
80
,00 KAPPA KV2 NERO
,00
49
,00
KAPPA BUBBLE BABY
60
,00 ARMADA NUEVA FLOWERS ROSA
36
,00
,00
2
In questo numero pag. pag. pag. pag.
2 La vignetta della settimana 3 Editorile 4 Intervista a Massimo Iodice 6 Protocollo d’intesa con i disoccupati. E adesso cosa accade? pag. 7 Casoria il mercato dei falsi prodotti e dei finti politici pag. 8 Unicachannel La web tv tutta Casoriana pag. 9 Il terno all’Ottogas pag.10 Terre di nessuno!!! pag.11 Mancanza di spazi e attività per i nostri giovani pag.12 A spasso nel calcio pag.13 A.S.D. Giotto Volley... pag.15 Storie di violenza psicologica pag.16 Un viaggio iniziato 25 anni fa: Annibale Ruccello e Stefano Tosi
pag.17 pag.19 pag.20 pag.21 pag.23 pag.24 pag.24 pag.25 pag.27 pag.28
Nuovo contro vecchio Riceviamo e pubblichiamo Una brillante rivelazione Il Napoli e le sconfitte diverse Quando semplice diventa complicato Ma quali Bamboccioni?! Gheddafi: Dittatore Assassiono o Martire? “Contro Steve Jobs, pace all’anima sua” Che dà(nno) la Tv, stasera? CattiviK - Giù la maschera
pag.30 Festival del Cinema di Roma 2011
La vignetta della settimana
Domenica - 6 novembre 2011
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
RIA E D I TO
3
LE
Pasquale D’Anna
direttore@ildomenicaledicasoria.it
La città chiama l’amministrazione non risponde. …
U
na settimana da incubo: L’Italia flagellata dalla crisi economica e dal maltempo. La manovra economica varata nel nostro paese prevede lacrime e sangue, la speculazione incalza impietosamente, martedì 1 novembre giorno nerissimo per Milano. Cifre spaventose vengono snocciolate ogni giorno dagli analisti e dai giornali; ad oggi il debito che grava su ogni cittadino italiano è pari alla enorme cifra di 32.000 Euro. Siamo sempre più prossimi alla soglia del crollo totale, interessi sul debito intorno al 6 e mezzo percento, che molti considerano come il punto di non ritorno. Il Paese in questo modo non sarebbe più in grado di garantire i creditori. Quando altre nazioni come l’Irlanda e il Portogallo superarono quel confine, furono costretti a chiedere l’aiuto internazionale per salvarsi dalla bancarotta. Quindi una nazione con l’acqua alla gola. Tanta acqua, per la precisione acqua e fango, tantissimo fango, che viene giù dalle colline e le sgretola rovinosamente come castelli di sabbia, travolgendo tutto ciò che trova sul suo cammino. Il bilancio disastroso di questa ennesima tragedia annunciata ha colpito lo Spezzino e la Lunigiana, a distanza di un anno si contano ancora tante vittime e centinaia di milioni di danni. Il rischio idrogeologico presenta ancora una volta un conto salatissimo in termini di danni a cose e persone. E veniamo alla nostra ridente cittadina. I sostenitori di Carfora non avevano grandi pretese, la richiesta forse più pressante era rivolta ad uno stile di vita complessivo che potesse minimamente avvicinarsi alla normalità, tanto auspicata da tutti: controllo del territorio in materia ambientale, fine delle discariche abusive, che sorgono sempre più frequenti nelle zone periferiche della città, pianificazione delle attività commerciali e repressione degli abusi, lotta alla microcriminalità che stringe nella sua morsa la nostra città, un piano per liberarla dal traffico ( che invece peggiora di settimana in settimana) ed infine, un
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
impegno, almeno iniziale, su come sistemare la questione degli edifici scolastici, tutti privi di certificati di stabilità ed agibilità. Gli sforzi della “neonata” amministrazione sono stati tutti indirizzati invece a spartirsi Dirigenti e Assessori, nella migliore delle circostanze abbiamo assistito ad un presenzialismo quasi convulso da parte di qualche Assessore, che ha come attitudine principale lo spettacolo e le sue propaggini. La città è statica, è avvilita, è spossata. Coloro che dovrebbero farla svegliare hanno scarse attitudini alla sua guida, quando addirittura non si perdono dietro inutili (per noi) teoremi e progetti che mirano alla difesa d’interessi di parte e null’altro. Nella ormai tristemente nota vicenda dei Dirigenti, si è lambito il limite della decenza. Un atteggiamento che rasenta la presunzione e l’arroganza, si ricorda agli “sbadati” di Piazza Cirillo che le previsioni del comma 1 e 2 del art. 110 del TUEL sono ormai temporalmente superate dalla riforma Brunetta D.L. 150/09 che ha esteso la stessa normativa a tutti comparti del pubblico impiego. Infine, il D.Legsl. n° 141/11 recita in maniera incontrovertibile che “i contratti Dirigenziali a tempo determinato stipulati dopo il 9 marzo del 2011, sono da considerarsi non conformi alla legge e pertanto sottoposti a provvedimenti di revoca.” Insomma, l’aver regalato la guida della nostra città a chi l’ha “Sgovernata” per anni, non è stato un buon affare per nessuno. Tornano vecchie pratiche e modalità astruse che interpretano anche le leggi a modo loro. Casillo e Carfora incassano e ringraziano Cosentino, vero “mattatore” del centrosinistra nella passata tornata elettorale, un signore che a Casoria non è mai neanche venuto e che ha determinato concretamente in modo autoreferenziale, illiberale e dispotico la sconfitta del centrodestra nell’elezione di maggio 2011. Casillo starà ancora ridendo e pensando che in fondo “un Cosentino al giorno toglie il centrodestra di torno”…
Domenica - 6 novembre 2011
4
INTER
VISTA
di Pasquale D’Anna
“Il centro destra ha il dovere di essere coeso sulle problematiche che affliggono questa Città”.
L
a campagna elettorale ormai è lontanissima, tuttavia, qualche riflessione sulla sua mancata vittoria è obbligatoria: a suo parere chi ha contribuito in modo determinante alla sua sconfitta, alla luce del fatto che il centrodestra nel primo turno era nettamente avanti alla coalizione guidata da Carfora? Risp: Avevamo messo in campo le giuste variabili della vittoria, stavamo raccogliendo largo consenso intorno a noi e formando un’ottima squadra di giovani volenterosi ed appassionati. La stima e l’affetto dei miei concittadini era palpabile e questo, probabilmente, ha inasprito gli animi di chi non voleva mollare la presa. E' ovvio che la sconfitta elettorale sia derivata dalle nostre divisioni. Infatti, al primo turno l'area di centro destra aveva ottenuto oltre il 58% dei consensi. Al ballottaggio la città di Casoria raggiunge un’affluenza alle urne tra le più basse sul territorio Nazionale, questo sicuramente è dipeso dalla confusione generata dalle lotte intestine e sopratutto dal fatto che un Sindaco uscente del centro destra appoggiasse in modo veramente vergognoso un candidato a Sindaco del centro sinistra che lui stesso aveva demonizzato in tutto il periodo del suo mandato. Inoltre, bisogna fare una sana autocritica in quanto si è consentito di candidare nella nostra coalizione “vecchi” della politica che i cittadini hanno mal digerito in contrasto evidente con la mia candidatura che rappresentava il cambiamento, tra l’altro queste persone oggi stentano a rassegnarsi e dialogano in modo palese con la maggioranza. L’altro dato politico è che essendo Casoria la quarta città della Campania anch’essa ha subito il vento negativo contro il centro-destra. Quindi la sconfitta è stata generata da una serie di concause sia di carattere territoriale e sia di carattere nazionale. Il fatto è che abbiamo consegnato la Città nelle mani di una minoranza (Centro-Sinistra) che ha già dato prova negli ultimi 15 anni di non saper governare, e sta continuando in quel solco sciagurato che ci ha portato dove tutti sappiamo. Il centrodestra aveva messo in campo una serie lunghissima d’iniziative in tutti i settori. Adesso bisognava raccogliere solamente i frutti di tale lavoro… Risp: E’ vero il centro destra aveva prodotto una serie di atti che l’ attuale Amministrazione dovrà solamente portare a termine, considerata la loro propensione a mistificare la verità possiamo immaginare quale sarà lo scenario futuro. Ma bisogna ricordare che se oggi si parla di un Ente ancora in vita è grazie al lavoro svolto dall’Amministrazione di centro destra che ha scongiurato il dissesto finanziario, causato da un pignoramento di circa 53 milioni di euro prodotto dalle passate amministrazioni di centro-sinistra. Lo stesso dicasi per i risultati raggiunti con la raccolta differenziata e le iniziative intraprese per il rifacimento del manto stradale in molte zone della Città, sono frutto di un oculato lavoro di programmazione della Giunta di centro-destra; da non dimenticare il lavoro svolto per lo stanziamento dei fondi del Piu Europa di circa 35 milioni di euro che questa Amministrazione avrà a disposizione per rilanciare lo sviluppo della Città. L’inizio dell’Amministrazione Carfora-Casillo è veramente sconcertante, cosa pensa delle tanto chiacchierate nomine dei Dirigenti? Risp: Lo stiamo dicendo da mesi che l’Amministrazione Carfora non ha un programma, e da quello che stà succedendo negli ultimi mesi in Consiglio Comunale, non ha nemmeno una maggioranza coesa per dare stabilità di governo. Nei suoi primi sei mesi il Sindaco e la sua Amministrazione si sono contraddistinti solo in un valzer di nomine illegittime senza nessun beneficio. Lo scenario che abbiamo di fronte è una coalizione divisa dove all’interno c’è il PD che da un lato prende le distanze dai propri Assessori e dall’altro sconfessa il Sindaco ritenendo illegittime ed inopportune alcune scelte come quelle delle nomine dei Dirigenti e dell’ufficio di Staff. Il Sindaco Carfora appena eletto, ha fatto una serie infinita e inutile di proclami, ebbene sia per le nomine fatte in giunta e sia per gli atti prodotti finora possiamo affermare che questa rivoluzione è fallita prima di iniziare, come sempre il centro sinistra predica bene e razzola male…
Domenica - 6 novembre 2011
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
5
Una parte dell’opposizione ha degli atteggiamenti incomprensibili, ritiene che ci siano i margini per ricomporre la situazione e quali sono le prospettive future della minoranza? Risp: Il centro destra ha il dovere di essere coeso sulle problematiche che affliggono questa Città, mettendo da parte sterili polemiche e manie di protagonismo. L’azione che l’opposizione nei prossimi mesi deve intraprendere è quella di mettere al centro dell’agenda politica i punti programmatici sanciti dal nostro programma elettorale: - Conclusione dell’iter del Piano Urbanistico Comunale (PUC), con l’approvazione delle norme tecniche di attuazione e del regolamento edilizio al fine di recuperare le aree dismesse che procurino occupazione e strutture d’interesse collettivo; - Rilancio dell’insediamento commerciale attraverso l’approvazione del piano SIAD (Strumento integrato per l’apparato distributivo); - Riorganizzazione funzionale dell’Azienda Comunale con il riassetto dei settori e dei servizi. - Progetto per una nuova politica delle entrate, in questo momento di riduzione di trasferimenti da parte dello Stato e con l’imminente federalismo fiscale, i Comuni devono avere la capacità di autogestirsi, attraverso un oculata gestione dell’accertamento e della riscossione dei tributi locali. - Un nuovo Piano Sociale che prevede non solo la programmazione delle azioni di welfare (servizi e interventi sociali per le persone, le famiglie e la comunità locale), ma anche misure e azioni per la riforma del "sistema" dei servizi e degli interventi sociali, nell'ottica non solo di aumentare o migliorare i servizi, ma di creare un vero e proprio "sistema d’interventi" che sia organico, razionale, equo, funzionale, stabile, e sostenibile. A questo va integrato l’Osservatorio dei servizi pubblici primo in Campania costituito a Casoria dalla Giunta di centro destra. - Alienazione del Patrimonio Comunale in modo da consentire agli attuali inquilini di acquistare la casa con mutui sociali. Questo consentirebbe al Comune da un lato di fare cassa e dal altro di ridurre la spesa corrente. Su questi principali temi l’opposizione si deve confrontare nei prossimi mesi, la nostra dovrà essere un’azione ispirata sempre ai principi della trasparenza e legalità. Ogni volta che l’Amministrazione Carfora verrà meno a questi principi, saremo pronti a denunciarlo alla Città.
Casoria può e deve essere protagonista dello sviluppo nell’area a nord di Napoli.
• • •
Incluso nel prezzo 1 anno di Garazia e soccorso stradale
Assicurazioni Finanziamenti in sede Consulenza legale infortunistica stradale
Sup e r S c ont i ! ! !
Renault Megane 1.5 dCi Luxe Dynamic, Anno ‘10 Km. 45.000 Full. Nav. Integrato, Interni in pelle e stoffa
Wolkswagen Polo 1.4 Diesel, 5 porte, Anno ‘05, Km 77.000 Accessoriata
Audi Q5 3.0 Diesel Anno Full Anno ‘10 Km. 22.000 Cambio Aut. Unico proprietario
Lancia Musa 1.4 B/Gpl Ecochic, Anno ‘10 Km. 22.000 Full. Clima Stereo Unico proprietario
Smart Fortwo 800 Diesel, Passion, Anno ‘07 Km. 58.000 Cambio Aut. e Sequenziale.
Ford Ka 1.3 TdCi Titanium PDF, Anno ‘09 Km. 30.000 Full.
Renault New Twingo1.2Benzina, Modello Dynamic, Anno ‘09, Km. 40.000, Unico proprietario
Ford Fiesta 1.4 Diesel mod. Ghia, Anno ‘07 Km.40.000 auto pari al nuovo
Renault Scenic 1.9 TdCi 120Cv Luxe Privilege Titanium PDF, Anno ‘05 Km. 120.000 Full. int. pelle clima
Hyundai Atos Prime1.0 Benz. Anno ‘06 Km. 48.000 Full. servosterzo, clima, vetri elettrici
Via Principe di Piemonte n.195 CASORIA (NA) - (affianco a Tufano) Tel./Fax. 0817575416 Cell. 3889710515 e-mail: dn.auto@libero.it Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
Domenica - 6 novembre 2011
6
POLIT
ICA
Kalimero
Protocollo d’intesa con i Disoccupati E adesso cosa accade?
I
l 20/10/2011 finalmente il sindaco di Casoria Vincenzo Carfora ha acceso la luce e ha fatto svanire, anche se per un solo giorno, le ombre che lo perseguitano. Avete capito bene, il dottore è stato il protagonista quasi indiscusso dell'ultimo Consiglio Comunale ed in un sol colpo, con la proposta del protocollo d'intesa con l'Unione Sindacale di Base ed il Movimento di Lotta per il Lavoro Disoccupati di Casoria, ha messo sotto scacco i Consiglieri Comunali presenti in aula ed ha sbeffeggiato i poveri disoccupati. Ma come è stato possibile? Torniamo un pochino indietro. Il problema del lavoro è ben noto e non è questa la sede per approfondirlo; anche a Casoria, oggi più che mai, come in tutto il pianeta, abbondano i disoccupati che, nella fattispecie, sperano in una sistemazione più o meno definitiva da parte della nuova amministrazione. Fin qui niente di male. Il compito degli Enti Locali, e tra questi il Comune di Casoria non fa eccezione, è quello di promuovere la crescita e lo sviluppo del territorio con la programmazione e l'adozione di provvedimenti seri e inequivocabili quali potrebbero essere il PUC, il SIAD, il Programma Triennale delle Opere Pubbliche, il PIU Europa ecc. ecc..; quindi è la programmazione che, se corretta, genera nuovi posti di lavoro. Ebbene, il Sindaco invece di spiegare ai n/s disoccupati che il Comune non è l'ufficio del collocamento e che non può effettuare assunzioni, promuove un protocollo d'intesa che va nella direzione opposta e, tanto per non cambiare, in linea con l'operato dei primi 100 giorni, contro legge. Il documento promette un tavolo di confronto costante con le istituzioni sui progetti PIU Europa e Ovulo Commerciale ecc., e corsie preferenziali per assunzioni presso il Comune, l'Ospedale Santa Maria della Pietà e tutte le aziende che, per il futuro, si aggiudicheranno gli appalti sul n/s territorio. Quest'ultime sono avvisate. Vi sembra possibile? Ora immaginate le facce dei Consiglieri Comunali presenti in aula che, assistiti dal pubblico dei disoccupati, hanno dovuto necessariamente votare il protocollo d'intesa che
Domenica - 6 novembre 2011
è passato all'unanimità di maggioranza e opposizione (quest'ultima almeno per questa volta compatta). Se avessimo potuto leggere i pensieri dei Consiglieri sarebbe emerso dissenso per l'atto portato dal Sindaco in Consiglio; essi avrebbero detto ai disoccupati che la Menarini Group, a causa della grave crisi economica, non ha più intenzione di investire sul nostro territorio, che il PIU Europa è soggetto a regole rigide da parte della Comunità Europea, che il Comune di Casoria e la Società in house Casoria Ambiente S.p.A. per assumere devono fare i concorsi pubblici, che l'Ospedale Santa Maria della Pietà è di proprietà dei Camilliani e che quindi possono assumere chi vogliono ecc. ecc. Insomma, i commenti sarebbero stati tanti ed alcuni Consiglieri, se non tutti, avrebbero detto la verità. Ed invece i poveri Consiglieri non potendo commentare, hanno interpretato il documento come al momento andava fatto, un doveroso atto di solidarietà. Bene hanno fatto a votarlo. E adesso cosa accade? Come prima cosa il Sindaco dovrà redigere una lista. Poverino, come farà a censire i disoccupati di tutta Casoria? Gli consigliamo di promuovere un bando pubblico. Sì, un bando pubblico è la cosa giusta da fare. Non tutti i disoccupati sono iscritti all'Unione Sindacale di Base e al Movimento di Lotta per il Lavoro Disoccupati di Casoria; i disoccupati non sono solo quelli che manifestano pacificamente in P.zza Cirillo o che presenziano ai Consigli Comunali. Esistono altre categorie di disoccupati, più orgogliose, che si vergognano e soffrono la loro condizione nel silenzio delle mura domestiche; soprattutto loro non vanno dimenticati. Ci sono giovani disoccupati diplomati e laureti, o che magari hanno famiglia, che dignitosamente vanno avanti nell'indifferenza delle istituzioni, che non si arrendono e che giorno dopo giorno sperano che la situazione possa migliorare, che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e che improvvisamente ce ne sia per tutti, insomma sperano che qualcosa possa ancora cambiare, anche a Casoria.
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
AC CRON
7
A
Vincenzo Russo
vincenzo.ru@libero.it
Casoria: il mercato dei falsi prodotti e dei finti politici
C
asoria città dei “FALSI” politici, delle false parole e dei prodotti contraffatti, maltrattata e tormentata, vi regna indisturbata l’illegalità. Città delle “spartizioni” politiche e dell’abusivismo, è la patria di “falsi” politici, privi di formazione politica, sprovveduti, messi lì per caso, che non sanno distinguere una delibera da una determina. Poi ci sono le false parole, quelle che raccontano nei consigli comunali, le false promesse delle campagne elettorali basate sul rinnovamento e della “rottura” con il passato, insomma i soliti impegni non mantenuti. Infine ci sono i prodotti contraffatti, quelli veri. Casoria capitale del falso, fa concorrenza alle fabbriche cinesi e del Vietnam. Magazzini, piccole fabbrichette, scantinati, diventano aziende di produzione di falsi d’autore, falsi marchi, prodotti quasi perfetti, pronti a essere immessi sul mercato di alta qualità, non merce per le solite bancarelle ma prodotti realizzati per negozi di alta moda. La nostra Città, negli ultimi anni, è diventata la capitale del falso “made in Italy”. Il fenomeno della contraffazione, e, più in generale, delle violazioni della proprietà intellettuale, ha raggiunto dimensioni globali con rilevanti e crescenti impatti economici, fiscali e sociali. I dati sulla contraffazione in provincia di Napoli riferiscono che l’industria del falso è una voce consistente per gli affari dei clan del nostro territorio che producono ogni genere di prodotto: occhiali, profumi, scarpe, magliette, giubbini, cd e anche alimentari. Una fabbrica di appena 60 metri quadrati, scoperta a Casoria, poco tempo fa, produceva, in un solo giorno, oltre mille pantaloni di qualsiasi griffe: jeans di Armani, Dolce e Gabbana, Harmont & Blaine, lFred Perry, Monclair, Burberry, Refrigewear e altre. Nei giorni scorsi, ancora una volta, la nostra Città è stata attenzionata dalla cronaca per un importante sequestro operato dalla Guardia di Finanza. I militari hanno scoperto una centrale di riproduzione di prodotti contraffatti, che, utilizzando 120 masterizzatori, aveva già prodotto 70.000 dvd e locandine di film e centinaia di giochi per consolle, e aveva in magazzino 550.000 accessori per la produzione di capi d’abbigliamento. I due arrestati,
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
giudicati per direttissima, sono stati condannati a un anno e quattro mesi di reclusione. Pena esigua se consideriamo il danno che hanno provocato alle aziende del territorio, con la merce che, presumibilmente, già avevano smistato. Si produce, quasi sempre, a nero e con capitali di dubbia provenienza, e i prodotti rappresentano una formidabile attrattiva per chi desidera possedere quei beni spendendo poco. Negli ultimi anni, alla contraffazione dei prodotti di abbigliamento, si è aggiunta “l’agropirateria”, cioè la contraffazione dei prodotti alimentari. Prodotti maggiormente imitati sono pizze e preparati, salse e condimenti, formaggi, insaccati, vini, pasta e riso. Il mercato della contraffazione è diventato il terreno fertile per la camorra che ha stretto fruttuosi contatti con i cinesi, i malavitosi comprano prodotti a basso costo e poi in Italia creano marchi, assemblano il tutto e spediscono la merce in mezzo mondo. I prodotti contraffatti a Casoria, non venivano immessi solo sul mercato campano ma arrivavano fino in Lombardia, Toscana, Sicilia, insomma dappertutto. Dalle relazioni, del pm della Dda Filippo Beatrice, sul fenomeno delle attività imprenditoriali si evince che “nell’economia criminale la contraffazione ha sostituito il contrabbando, quando a causa delle congiunture internazionali il commercio del tabacco è diventato difficile, i clan hanno investito nelle imprese dei marchi falsi”. Favorendo queste attività illegali si favoriscono i clan, si reca danno all’economia delle piccole-medie imprese, e le si costringe a confrontarsi con queste forme di concorrenza sleale. Purtroppo il fenomeno della contraffazione continua a crescere, è preso “sottogamba”, perché si continua a perseguire il piccolo distributore abusivo, la bancarella e il singolo che vende, senza riuscire a colpire con efficacia le centrali di approvvigionamento dei prodotti contraffatti.
Domenica - 6 novembre 2011
8
INTER
V I S TA
Marzia Luciano
marzialuciano_@libero.it
UNICAchannel la web tv tutta casoriana
T
ra tutti i mezzi di comunicazione, il principale è la televisione, con i suoi pro e contro. E’, certamente, il più conosciuto ed utilizzato da un’ampia fascia di ascoltatori, che oscilla tra giovanissimi e non. Questo mezzo dovrà presto confrontarsi con un nuovo tipo di televisione, ancora poco diffuso: la web tv. In un’intervista a Giuseppe De Silva ed Antonio Ziccardi, rispettivamente direttore e direttore di re-te della web tv Unicachannel, con sede a Casoria, saranno chiariti alcuni dettagli a riguardo. Signor Ziccardi, che cos’è Unicachannel? Unicachannel è una web tv, televisione che utilizza il web come mezzo di diffusione, l’unica attualmente sul territorio. Quali sono le differenze tra la televisione e la web tv? Le principali differenze riguardano i contenuti, che non sono tradizionali, bensì adattati, per cui la durata dei format è di 10 minuti circa ed il linguaggio utilizzato è breve e conciso, di facile comprensione. Inoltre, la web tv è diretta ed interattiva, permettendo uno scambio istantaneo di informazioni ed ottenendo la stessa fruibilità della televisione. Quali sono le fasce d’età che possono rispecchiarsi nella web tv? La web tv è destinata ad un pubblico vasto ed indifferenziato ma è anche chiaro che se la televisione, con i suoi programmi ed orari, aumenta l’età media del pubblico, la web tv la diminuisce, indirizzandosi ad un pubblico prevalentemente giovane. Come e quando nasce Unicachannel? Unicachannel nasce il primo Marzo del 2010 da un’iniziativa di Ettore Chianese Terribile, editore della Digital Movie. Con il passaggio dall’analogico al digitale si rende necessario un investimento più fruttifero in una televisione differente e più accattivante, che rimpiazzi la cara ed obsoleta tele-visione. Dalla nascita, Unicachannel è iscritta alla FEMI (Federazione dei Media Digitali Indipendenti) ed ha una testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Napoli. Sono questi i fattori che contribuiscono ad assicurare la serietà della nostra web tv. Qual è il principale obiettivo di questa web tv? L’ obiettivo a cui miriamo è quello di combattere una fruizione di notizie poco curate attraverso un lavoro professionale e responsabile che si occupa di assicurare la veridicità delle informazioni che diffondiamo. Inoltre, miriamo ad un’ottima qualità dei servizi, difatti i video sono trasmessi con la collaborazione di Youtube, miglior partner al mondo. Unica Channel è una web tv solo locale? Il nome “Unicachannel” designa una tv con grande ampiezza d’informazione. In effetti, trovandosi sul territorio, focalizza la sua attenzione su di esso ma si apre anche ad altro. Parte dal proprio piccolo per interessare il grande territorio, non solo campano. Grazie anche all’utilizzo di differenti tecnologie, poi, ha contatti con tutto il mondo; si pensi che il 35% dei contatti della web tv è nazionale, il 5% mondiale, con punte in Brasile, Stati Uniti ed Inghilterra. Quali sono i programmi trasmessi? I programmi in onda spaziano tra telegiornale locale e non, di approfondimento e settimanale, rubriche sportive, come “Il caffè del tifoso” o “Champions dream”, talk giornalistici, come “Il re della foresta” e tanti altri. Spesso trasmettiamo anche, in diretta, eventi internazionali, come il concerto dei Coldplay a Madrid. Come funzionano le dirette? Il nostro staff è composto da dodici collaboratori, è fornito di attrezzature professionali e di un camion regia mobile, con quattro camere professionali, attraverso cui avvengono le riprese, poi diffuse sul web. Quali sono i progetti per il futuro? Il primo progetto, il più ambizioso, è quello che tutti possano sfruttare al 100% le tecnologie di comunicazione senza pigrizia, affinché Unicachannel possa essere visibile anche attraverso dispositivi mobili, scaricando applicazioni e plugin. Il secondo progetto, tenuto conto dei costi che comporta l’utilizzo delle nuove tecnologia, è quello di poter continuare su questa strada, lavorando sui contenuti e contando sulla forza del nostro valente staff. La strada è tortuosa ma ce la metteremo tutta!
Domenica - 6 novembre 2011
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
ast. Mo B
9
.!
Gianni Bianco
gianni.biancogb@libero.it
Domenica 30.10.2011 Firme raccolte: 918 Si replica Domenica 06.11.2011 Chiesa di San Giustino de’ Jacobis ore 10,30 Il 12 e 13
IL TERNO ALL’ OTTOGAS
I
l 12 e 13 giugno 2011 si è votato per quattro quesiti referendari, due hanno riguardato la privatizzazione dell’acqua. Il primo quesito: Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008, relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica, le finalità: “Fermare la privatizzazione dell’acqua”. La legge stabiliva una modalità ordinaria di gestione del servizio idrico, attraverso l’affidamento a soggetti privati per gara, oppure a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%. Con questa norma, s’intendeva mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non avevano ancora proceduto ad affidamento, o affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime, infatti, cesseranno di esistere, improrogabilmente. Entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015. La vittoria referendaria quindi ha abrogato questa norma e servirà a contrastare l’accelerazione su future privatizzazioni imposte dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese. Secondo quesito: Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma. Abrogazione dell’’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’“adeguatezza della remunerazione del capitale investito”, le finalità: fuori i profitti dall'acqua. La parte di normativa che si è abrogata è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento
a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio. Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si elimina il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici: s’impedisce di fare profitti sull'acqua. Il risultato, una vittoria schiacciante. Percentuali intorno a 96% per tutti i quesiti, superamento abbondante del quorum al 60%. Che cosa hanno voluto esprimere i cittadini che hanno detto no all’acqua ai privati. Inutile costruire teoremi e ipotesi, è stata un plebiscito contro l’arroganza della politica. Risultato? Tanto per dovere di cronaca il beneamato sindaco Vincenzo De Luca, in barba al risultato referendario, privatizza i servizi idrici, mah ! E i comuni che hanno in precedenza privatizzato l’acqua, Casoria tra essi, come si stanno adoperando in tal senso? Il neosindaco Enzo Carfora a Casoria e il centrosinistra si mobilitarono per spronare al voto tutti i cittadini, di destra e di sinistra, era una battaglia di civiltà. Lo slogan in voga “Il vento sta cambiando”. Invece? Invece il vento si è fermato, le vele sono ammainate, l’amministrazione langue, la coalizione litiga, l’acqua è sempre in mano ai privati. A onor del vero dobbiamo dire che i quesiti referendari non impediscono la privatizzazione e non sono vincolati alla recessione di contratti precedenti, ma il risultato e soprattutto la volontà dei cittadini, rappresentano un’idea chiara: “L’acqua è un bene comune, pubblico e le attese delle premesse delle privatizzazioni sono state se non evase, sicuramente, eluse dalle società concessionarie". Un anno fa proponemmo un Convegno dal titolo “Ambiente e territori”, tra i relatori, il sottoscritto, il dott. Antonio Marfella, il giornalista Enrico Ferrigno, il responsabile risorse idriche della Federconsumatori Campania Giuseppe Grauso il Presidente regionale della Federconsumatori stessa Rosario Stornaiuolo. Si discusse del problema, alcuni dubbi furono chiariti e tutti indistintamente sollecitarono i presenti alla partecipazione al Referendum. Tutti immaginammo che all’indomani della vittoria del referendum il 12 giugno "si sarebbero smosse le acque”, invece… Fine della prima parte.
FA R M A C I A M A N D A N I C I MISURAZIONE PRESSIONE - GIORNATE DI PREVENZIONE - OMEOPATIA - FITOTERAPIA VETERINARIA - DERMOCOSMESI - PRODOTTI PER L’INFANZIA - ELETTROMEDICALI
SERVIZIO NOTTURNO PERMANENTE INFRASETTIMANALE Via Manzoni, 69 - Casoria (NA) Tel: 0815736577 e-mail: farmaciaeredimandanici@virgilio.it
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
Domenica - 6 novembre 2011
10
CRON
Alberto Simonetti
simonettiumberto@libero.it
L
Terre di Nessuno !!! I cittadini del Parco Fontana ad Arpino vivono da tempo situazioni di abbandono e di disagio
a tolleranza ha da sempre distinto l’uomo da altri esseri viventi in quanto gli ha conferito la possibilità di discernere il bene dal male, o anche la capacità di mostrare piÚ o meno attenzione ai problemi altrui, bisogna mantenersi sempre in costante allenamento per imparare a dosare il proprio autocontrollo affinchÊ questa virtÚ non vada definitivamente smarrita e dimenticata. Di fatto non è certo solo l’opportunità di vivere in una società multietnica e multirazziale che fonda le sue radici nel fatto che la virtÚ summenzionata tende a sparire o a rarefarsi come l’ossigeno alle alte quote. Purtroppo alle nostre latitudini siamo abituati ad una tolleranza che va ben oltre tutto quanto riusciamo ad imputare all’avvento dei nostri fratelli d’oltralpe. Basti pensare a quanti e a quali disagi si deve sottoporre il cittadino, che si veste di umiltà e rettitudine, ogni qualvolta mette il naso fuori dal proprio uscio per svolgere le piÚ comuni e disparate azioni quotidiane. Possiamo partire dalla banale passeggiata, all’uso dei mezzi pubblici, alle file presso gli uffici pubblici, alla malsana e maleodorante aria resa tale dai roghi di rifiuti accantonati illegalmente o profumata dall’olezzo della spazzatura non raccolta; possiamo passare attraverso la fatiscenza delle strade che contribuiscono all’usura dei nostri veicoli, all’assenza di regole vissute per il quotidiano svolgersi della vita comune, alla mancanza assoluta di timore per le punizioni regolamentate (multe, sanzioni) e non ultimo la mancanza quasi assoluta di sorveglianza e protezione per il cittadino che, nella maggior parte dei casi, sceglie di essere onesto e contributivo alla causa di tutti. In effetti, ognuno di noi è chiamato a prestare la sua opera per mantenere in efficienza tutto quanto ricade nella giurisdizione Comunale e Statale, si pagano le tasse, si contribuisce alla spesa pubblica, si cerca di mantenere nel decoro ciò che decoroso proprio non è! Purtroppo tutto quanto si svolge alla luce del sole sembra essere fallimentare, insulso, senza una spina dorsale, eppure abbiamo i numeri, le capacità , le qualità . In un territorio cittadino cosÏ tanto vasto ci sono purtroppo delle zone d’ombra nelle quali è notte anche quando è mezzogiorno. I cittadini del Parco Fontana ad Arpino vivono da tempo un disagio profondissimo legato all’abbandono e al degrado di una zona ormai da tempo dimenticata come quelli del Parco SIE e delle limitrofe Cooperative ma anche del Centro. Gli abitanti di queste zone vengono
continuamente derisi da professionisti del furto e da ladruncoli occasionali che seminano il terrore e la frustrazione . Laddove non si sentiva piĂš parlare di furti in appartamenti ecco che prepotentemente ritorna alla ribalta un problema gravissimo che affligge decine di famiglie quasi ogni mese. Sembra quasi di fare delle corse contro il tempo tutte le volte che, per necessitĂ o per divertimento, si lascia la propria abitazione incustodita, terrorizzati dal fatto che al proprio ritorno si possa trovare ciò che non ti aspetti: la casa a soqquadro e svaligiata nonchĂŠ violentata e brutalizzata da mani ignote quanto esperte. I continui furti di automobili e ciclomotori, le rapine a mano armata, le minacce di violenze “ordinarieâ€? sono alla cima dell’interminabile lista di fatti di cronaca che segnano gli abitanti di questi quartieri. Nessuno cerca di arginare tali fenomeni cosĂŹ tanto dilaganti, purtroppo neppure le stesse vittime visto che nella quasi totalitĂ dei casi questi episodi non vengono denunciati . Addirittura si è arrivati a sottrarre, sotto il naso dei Vigili Urbani, svariati metri di cavo in rame utilizzato per l’illuminazione stradale, lasciando al buio un intero quartiere per alcune settimane. Un furto, questo, di chiara matrice zingaresca, visto che ricopia fedelmente ciò che accade ormai da mesi sulle linee ferroviarie di mezza Italia. Ma chi può assicurare che in tempi di recessione economica siano sempre e solo i soliti ROM a depredare, offendere e seminare negativitĂ ? Ma piĂš di ogni altra cosa va segnalato il disagio arrecato alla cittadinanza in merito al fatto che il timore e l’insicurezza sono schizzate a livelli mai avvertiti prima, visto che la consapevolezza di essere poco sorvegliati e molto “spiatiâ€?, mette in crisi l’intero sistema del quartiere. Senza ombra di dubbio, nell’era della multimedialitĂ fatta di super cellulari, internet e intercettazioni telefoniche su molteplici livelli, è oltre modo avvilente assistere passivamente a tutto quanto stiamo sopportando. La cittadinanza, oltre alla stanchezza intellettiva e fisica, comincia ad avvertire uno scoramento ancor piĂš preoccupante che sfocia per lo piĂš in esodi verso nuove destinazioni per sentirsi piĂš protetti e meno vulnerabili.
 �� � �
Domenica - 6 novembre 2011
ACA
   �
€ Â
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
ALI ATT U
11
TA’
Rosaria Ascolese
rosaria.ascolese@libero.it
Mancanza di spazi e attività per i nostri giorvani
I
l tempo libero per i giovani italiani è quello che non trascorrono a studiare. Ci sono molti modi per impiegarlo. Molti giovani fanno sport, imparano a suonare uno strumento, frequentano palestre. Queste attività sono spesso indotte dai genitori, che le considerano parte importante dell'educazione dei figli. Ma i giovani amano, soprattutto, ritrovarsi fra loro, a casa o fuori casa, soprattutto di sera. Dopo aver fatto un giro per Casoria e aver osservato la “movida” casoriana, ci siamo resi conto che, non solo la città scarseggia di spazi ludici e punti di aggregazione per i giovani ma, quei pochi che ci sono, non sono valorizzati e sfruttati con iniziative di nessun tipo. L’unico spazio aperto, verde, è la Villa Comunale, che per lo più è frequentata da mamme con i figli piccoli, da anziani, da ragazzini di età compresa tra gli 11 e i 13 anni; non è di sicuro un luogo di ritrovo per gli adolescenti. Quindi ci chiediamo: Cosa fanno i nostri ragazzi nel tempo libero? Dove s’incontrano? Uno dei posti più frequentati è il campo da calcio “ Garden “, dove i ragazzi si riuniscono per giocare a calcio, per partecipare ai tornei sportivi, e dove tante ragazze si danno appuntamento per vedere giocare i loro fidanzati e/o amici. I proprietari organizzano ogni anno tornei ed eventi che riscuotono sempre un enorme successo. Altro punto d’incontro è il corso, soprattutto il tratto che va dalla Galleria Marconi alla gelateria “Malibù”; una strada che dalle tarde ore pomeridiane, fino la sera pullula di ragazzi e ragazze che si danno appuntamento per organizzare la parte finale della serata e trascorrere un po’ di tempo insieme. Ci stiamo riferendo ad una fascia d’età già abbastanza alta, con una certa autonomia anche di spostamento. Altri ragazzi invece, hanno il loro punto d’incontro
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
in chiesa, dove si riuniscono per cantare, per aiutare in parrocchia, organizzare le attività religiose aggregative. Poca roba, direte voi, e noi condividiamo il vostro pensiero. E’ per questo motivo che i nostri giovani, soprattutto coloro che abitano in luoghi più decentrati, si rintanano in casa, trascorrendo ore ed ore davanti al pc. E’ per questo motivo che i nuovi media diventano sempre più gettonati come luoghi virtuali d’incontro, sempre più frequentati dai nostri ragazzi, che tendono a sostituire la comunicazione e le relazioni dirette con quelle fasulle. Poche alternative ci sono a Casoria, anzi nulle. Nella nostra città non ci sono gruppi come l’AGESCI, che coinvolge i ragazzi dalla piccola età fino all’adolescenza, maturandone le conoscenze e lo spirito di adattamento, l’autosufficienza. Non ci sono spazi d'aggregazione” pensati” per i ragazzi che possano proporre attività aperte a tutti e gratuite soprattutto. Basterebbe un po’ di spirito d’iniziativa, però. Si potrebbero creare punti di “vita” per i più giovani, senza creare disagi ai residenti, dal momento che nelle ore serali la nostra città diventa ancor più trafficata per l’uscita in massa di motorini e city car. Pensate a quanti edifici, terreni abbandonati e giardini ci sono in tutto il territorio, quanti versano in condizioni di abbandono e degrado, frequentati da persone non esattamente per bene, che li rendono anche luoghi pericolosi. Sarebbe facile per le amministrazioni locali valorizzare questi luoghi per destinarli ad attività ricreative per i ragazzi; sarebbero luoghi sicuri, vissuti da tutti, dove incontrarsi e uscire dagli schemi sedentari e routinari che si stanno affermando. Basta un po’ di fiducia e di spirito d’iniziativa. Dispiace vedere giovani vite già prigioniere della routine.
Domenica - 6 novembre 2011
12
SPOR
T
Valerio Cresci
vcresci@gmail.com
A spasso nel calcio
L’erba del vicino inglese è sempre più verde... (2 parte)
C
i siamo lasciati la settimana scorsa parlando della Premier, di come è nata e come si è evoluta. L’Inghilterra è stata capace, negli ultimi anni, di attirare investitori stranieri grazie alla grande organizzazione degli stadi, ma anche, e sicuramente, grazie alla grande gestione e diffusione dell’immagine e del marchio Premier (primi in Europa). Ricordiamo, a tal riguardo, la vendita del Chelsea al magnate Russo Abramovich, il Manchester City comprato dallo sceicco Mansour , e ancora il Liverpool ceduto al duo americano Gillet e Hicks. Investimenti che hanno dato un certo lustro al calcio inglese e soprattutto un’enorme possibilità economica sul mercato, alla faccia del fair play finanziario. Un po’ d’Italia in Premier League c’è sempre stata, su tutti un grandissimo calciatore quale Gianfranco Zola che è stato lo storico capitano del Chelsea, ed ha ricevuto nel 2004 l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico, conferitagli dalla regina Elisabetta. Per arrivare poi ai tempi più recenti, non possiamo non citare l’uomo delle polemiche: Mario Balotelli, l’ultimo giovane talento di un calcio italiano, purtroppo in crisi. I Citizens sono innamorati di Balotelli ,nonostante le sue bizze e i suoi pasticci,tanto da dedicargli un coro sibillino in cui si racconta delle sue disavventure e del suo grande talento ,diventato un tormentone in tutta la Premier League,che recita:”Oh Balotelli he’s our striker he’s good at darts. An allergy to grass but when he plays he’s fuckin class. Drives round Moss Side with a wallet full of cash” , tradotto: “Balotelli è il nostro bomber ed è bravo a giocare a freccette. È allergico all’erba dello stadio ma quando gioca, è un fuoriclasse. Guida intorno a Moss Side con un portafoglio pieno di soldi”. Ma non solo calciatori , un noto parterre di allenatori Italiani si è trasferito in Premier League, addirittura nella passata stagione se ne contavano ben quattro: Zola,
Servizio di Assistenza H 24 per essere sempre attenti alla tua sicurezza ! Manutenzione gratuita per il primo anno Sopralluogo Tecnico e Preventivi GRATUITI
Sede Operativa: Via Pietro Nenni (Zona ind.) 80026 Casoria (Na) Tel. 0817580509-0817585954 – Fax 0815404479
www.griecam.com – info@griecam.com Domenica - 6 novembre 2011
Di Matteo, Mancini ed Ancelotti, e naturalmente da non dimenticare che il coach della nazionale inglese è Fabio Capello. Il campionato inglese in corso vede al momento primo in classifica il Manchester City, di proprietà dello sceicco Mansour, guidato da Mancini, che può contare su giocatori eccezionali quali Super Mario, Aguero, Dzeko, Silva, Kolarov, Yaya Tuorè, Nasri, Gerome Boateng e tanti altri. Tanta roba per Mancini che di recente ha strabiliato i propri tifosi ed umiliato gli odiati cugini dello United con un netto 6-1 all’Old Trafford. Seguono in classifica proprio i cugini dell’United, allenati dal mago Ferguson, a mio parere il miglior allenatore mai esistito al mondo. Sir Alex siede sulla panchina dei Red Devils dal 1986 e da allora è riuscito a portare nel museo dell’Old Trafford ben 12 campionati Inglesi, 5 coppe d’Inghilterra, 4 coppe di lega inglese, 10 Community Shield e ben 2 Champions League. Ma non sono solo i successi a rendere unico questo allenatore,Ferguson è stato capace in tutti questi anni di modificare i suoi schemi ed i suoi moduli, innovarsi e scovare ogni volta giovani talenti nel mondo (Giggs, Rooney, Beckham, Cristiano Ronaldo, Nani, el Chicarito Hernàndez e tanti atri) creando squadre giovanissime e mettendosi ogni volta in discussione. Sono tutti questi elementi a renderlo davvero unico nella sua categoria. Al terzo posto troviamo il Chelsea del “nuovo Mourinho”, il portoghese Villas Boas. Invece è iniziato un po’ con il freno tirato il campionato dell’Arsenal, di Arsène Wenger; e del Liverpool che, nonostante gli importanti acquisti effettuati, non riesce comunque a trovare una quadratura di gioco. Termina qui il nostro viaggio in Inghilterra, rimettiamo in valigia l’impermeabile e l’ombrello e prepariamo gli occhiali da sole. Ci aspetta un nuovo volo destinazione El Prat: è lì che ripartirà la nostra rubrica.
L’azienda sul mercato da molti anni offre una serie di servizi per soddisfare le esigenze della propria clientela: addetto controlli d’accesso, portierati diurni e notturni, reception, sorveglianza cantieri, stuart in convegni ed accompagnamento di persone. La FALCO SECURITY GROUP fonda il suo operato nella serietà e nella dedizione al lavoro, che costituiscono il proprio biglietto da visita. Il rapporto che il gruppo stabilisce con i propri clienti si basa sul segreto e l’etica professionale, per soddisfare con serietà e professionalità tutte le richieste. Sede Operativa: Viale Ferrovie dello Stato(Polo Asi) 80014 Giugliano (NA) Tel: 0818944331
falcosecurity@libero.it
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
13
T SPOR
Volley a Casoria
Alberto Simonetti
simonettiumberto@libero.it
A . S . D . G i o t t o Vo l l e y …
C
´era una volta, e c´è ancora, una piccola frazione in periferia di una grande città, in periferia di una grande provincia, in periferia di una piccola circoscrizione chiamata "La Cittadella", così inizia la descrizione dell’A.S.D. Giotto Volley dal sito web della stessa. Costituita nel 1985, con lo scopo di togliere dalla strada i ragazzi dando loro degli stimoli sani, L’A.S.D. Giotto Volley fin dalla Sua costituzione ha perseguito risultati sempre superiori, a partire dalla 2a divisione, fino alla permanenza per svariarti anni in B1, anticamera della serie A, per poi ritornare in B2 dove attualmente milita. La chiacchierata con il Presidente Egidio Calabrese è piacevole, ci spiega che se fosse stato istituito dalla Federazione uno scudetto sul “Fair Play Economico” di sicuro la Giotto Volley lo avrebbe vinto per svariati anni, visto che i Dirigenti si sforzano non poco a far “quadrare” i conti, pur riuscendo sempre a portare in campo squadre di buon livello, animate da sportività e senso agonistico. L’A.S.D. Giotto Volley durante il campionato viene chiamata “Giotto Casoria”, e potrebbe essere una delle eccellenze della Nostra Città, “quello che ci blocca è l’aspetto economico”, dichiara il Presidente Egidio Calabrese, “noi proviamo a fare di più ma ciò che ci limita è purtroppo la mancanza di sponsor o contributi, che ci diano la possibilità di affrontare tutte le spese necessarie per disputare campionati di categoria superiore, in un momento di crisi economica purtroppo molti sponsor sono costretti a rescindere gli accordi presi in favore della squadra". "Il Nostro impegno è totale, purtroppo ci troviamo a combattere anche con la mancanza di una sede per la disputa delle partite e per le quali siamo costretti a pagare l’affitto del campo per ogni gara disputata in casa con un notevole aggravio sul bilancio”, aggiunge Calabrese. La squadra è composta da tutti atleti napoletani e da uno straniero di origini Ucraine naturalizzato Campano, che vive stabilmente a Castellammare di Stabia. Il 1° Coach Sergio Calabrese, è uno dei più giovani del Campionato ed insieme al suo 2° Carlo Esposito con una punta di orgoglio e tanta abnegazione,
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
danno la spinta necessaria alla squadra, ma purtroppo questo sport nonostante porti spesso in alto il nome di Casoria non viene seguito come dovrebbe. Il risultato non deve ingannare! Nella partita del 17 ottobre contro il Casarano, il Giotto è uscito a testa altissima dal Palatensostatico di Casarano, nella tana della squadra più accreditata alla vittoria finale. Prima vittoria dell´anno per il CIA Giotto Casoria, invece, che batte 3 - 0 l´Ars et Labor sul proprio parquet nella partita disputata il 30 ottobre. La vittoria dirada dubbi e perplessità sull´effettivo valore della squadra casoriana. I nostri atleti hanno disputato una prova eccellente; buona, anche, la prestazione degli avversari che, a dispetto del risultato, hanno lottato fino all´ultimo punto mettendo in seria difficoltà il Giotto. Dopo un primo set condotto quasi sempre dai padroni di casa c’è un cambio nelle fila del Giotto: il coach fa entrare Frongillo che sostituisce Nikolayev; Frongillo in attacco va in battuta realizzando un ace e mettendo in difficoltà la ricezione avversaria. Bella partita quella del Giotto, con momenti altalenanti di ripresa,
ma anche così è importante andare avanti e scalare la classifica. Calabrese sa che i ragazzi non sono al meglio delle loro condizioni fisiche e che si dovrà ancora lavorare duro. Il prossimo sabato 5 novembre il Giotto giocherà in casa contro il S. Marzano: Mettetecela tutta ragazzi!!! Sabato 5 Novembre 2011 alle ore 17.00 Tutti a sostenere i Nostri Ragazzi al PALACASORIA. INGRESSO GRATUITO
Domenica - 6 novembre 2011
IC RUBR
A
15
Pina Savorra
pinacaribe@hotmail.it
Storie di violenza psicologica
C
on questo secondo articolo della rubrica dedicata alle violenze sulle donne, analizziamo il comportamento del carnefice e della vittima, facendo un excursus nei meandri della mente umana. I maltrattamenti psicologici non lasciano tumefazioni ed escoriazioni visibili nel corpo, mentre quelli fisici sì, il mondo può vederli. Tuttavia, la violenza psicologica produce ferite in luoghi profondi segnando la vita di chi ne è vittima. Ci sono parole che possono ferire profondamente più dei pugnali, possono essere usate per umiliare e giorno dopo giorno distruggere una persona, togliere ogni sicurezza e gioia di vivere. Questo tipo di aggressioni attuano un processo di mortificazione psicologica attraverso parole denigratorie continue (“non sai fare nulla”, “sei proprio una persona inutile”, “che cosa vuoi parlare tu che non sei nessuno”, “solo una povera idiota potrebbe fare quello che fai tu”, “è meglio che ti togli dai piedi”, “non sei capace di fare nulla né la moglie né la madre”, ecc.). Silenzi accusatori, gesti, sguardi e toni di voce di continua disapprovazione che ridicolizzano ogni cosa detta o fatta, sostengono un lento e sottile percorso di smantellamento della propria autostima. Il clima che si viene a creare è di disapprovazione continua dove qualsiasi atteggiamento o comportamento viene ritenuto sbagliato o inadatto. E questo non tanto perché il comportamento viene preso di mira, quanto perché è presa di mira la persona in quanto tale, in ogni cosa che fa e manifesta la propria individualità. La donna comincia a vivere in un continuo stato di tensione e di colpa. Le attività più elementari si trasformano in attività che inevitabilmente la mettono alla prova e la vedono sotto esame. Ogni azione necessita dell’approvazione del marito/carnefice che però in realtà viene vissuto come l’unico possessore della verità, l’unico ad essere capace di poter esprimere il “giusto” giudizio sull’operato che essa mette in atto. Non è un caso che molte donne, che riescono dopo tanto tempo a condividere
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
con qualcuno la propria realtà, non solo si vergognano e si scusano, ma sostengono di “essersela cercata” e – come intrappolate nel proprio dolore – finiscono per ritrattare, negare o non denunciare non solo per paura, ma perché “non si denuncia chi si ha amato”. La violenza psicologica è silenziosa e invisibile, ma non per questo meno devastante di quella fisica. Viene esercitata sulle donne per lo più in famiglia o nella coppia, da un padre, un marito o un fidanzato che, in questo modo, ribadisce il dominio e la propria superiorità. La violenza che non sporca le mani perché è fatta di parole, gesti, sguardi, allusioni, offese velate o esplicite che umiliano e mortificano fino a far sentire la persona disperata e sola. Ma ciò che è ancor più devastante è vedere attuare questo atteggiamento da una persona cara, che si ama e verso la quale ci si è aperti e con fiducia. Alcune volte ci troviamo di fronte a situazioni in cui s’impedisce alla donna di uscire
da sola magari adducendo motivi circa la pericolosità dei luoghi, degli orari, o trasformando la rinuncia come prova d'amore o di fedeltà. O ancora la limitazione della libertà economica, che mette la persona in condizione di dover “chiedere”, per far fronte ad ogni esigenza personale e/o familiare, è un ulteriore elemento che castra la donna nella sulla libertà e nella sua dignità. Fine seconda parte.
Domenica - 6 novembre 2011
16
ART
E
Emiliana Cresci
emiliana.cresci@yahoo.it
Un viaggio iniziato 25 anni fa: A n n i b a l e R u c c e l l o e S t e f a n o To s i
U
na scena spoglia, buia, nell’angolo alcune rose, una piccola sedia ed una macchinina rossa…. Sulla scena a destra due uomini distesi e sul fondo a sinistra una donna, in piedi, vestita di nero… Da qui prende vita lo spettacolo dal titolo ”Da questo tempo e da questo luogo…25 rose dopo”, messo in scena dal 21 al 30 ottobre al Teatro Nuovo di Napoli. Prodotto dalla Compagnia Teatrale Enzo Moscato, è ideato, interpretato e diretto da Cristina Donadio, coadiuvata da Luca Trezza, dalla ricerca coreografica di Fortunato Angelini e dal supporto video di Andrea Butara. Un lavoro dedicato ad Annibale Ruccello e a Stefano Tosi (il primo brillante drammaturgo, il secondo giovane attore napoletano), a venticinque anni dalla loro scomparsa, avvenuta in un drammatico incidente automobilistico sull'autostrada Roma - Napoli in un pomeriggio di settembre del 1986 . Lo strazio prolungato e la grande sofferenza che il tragico avvenimento ha scavato nella memoria della Donadio, hanno portato a un lavoro che offra un tributo al ricordo di Stefano Tosi, marito e giovane attore il cui nome resta spesso dimenticato all’ombra del più diffuso rimpianto per Ruccello. “Non pensavo – sottolinea Cristina Donadio – che sarebbe stato tanto difficile mettere in scena se stessi. "Quando ho cominciato a lavorare a questo spettacolo, non ho avuto dubbi, quello che volevo era incontrare di nuovo Annibale e Stefano, per una sera, in un teatro, o per meglio dire, su di un palcoscenico, luogo familiare a tutti e tre, lontano da quel luogo dove tutto scivola”. Una continua ricerca del contatto che non avviene mai, la necessità di trovarli in un luogo. “Ho immaginato – aggiunge la Donadio - che Stefano e Annibale avessero un tempo a disposizione per venire a fare una visita, una visita molto speciale in un luogo ad entrambi familiare. Un palcoscenico
nudo e immerso nel buio, dove, non avrebbero potuto, per apparire, che farsi corpo nelle parole, dunque nei personaggi, e diventare via via Jennifer, Anna Cappelli, Ferdinando, Ida, Clotilde, Gesualda, Adriana”. Prende vita così un triangolo, figura che rispecchia in pieno il senso del loro modo di essere: tre individui, legati tra loro indissolubilmente; un connubio tra tre figure separate tragicamente ma unite proprio al di là di ogni tempo e di ogni luogo. Ed è proprio da questo triangolo “sbilenco” che partono ricordi, immagini, pensieri, frammenti di vita vissuta insieme…da qui partono i sogni della Donadio, i loro “incontri notturni” come li chiama lei. Il lavoro teatrale è rappresentato, infatti, da una lunga lettera in cui Cristina Donadio riporta un suo sogno ricorrente ormai da anni e afferma: “Una notte, mi ricordo, mi hanno raccontato di un luogo pieno di luce, di una spiaggia, di un mare calmo, dove passeggiando, si ritrovavano ad ascoltare canzoni americane….questa forse tra tante è stata l’immagine che più mi ha colpito e da qui è partita la mia suggestione”. Un non-luogo quello del sogno, fondamentale per poter trascorrere un po’ di tempo insieme ai due artisti. Quasi una sorta di catarsi questo lavoro, che ha rivelato l’esigenza di mettere a fuoco due sensazioni: da un lato il senso del “danno senza rimedio”, che inevitabilmente segna ogni cosa, e dall’altro l’esigenza di riparare ad una sorta di inconfessabile rancore; si riaffacciano sentimenti e stati d’animo creduti rimossi, e che, invece, sono lì, messi in scena e raccontati, proprio a loro due, in quella che è divenuta una sorta di tenera e appassionata confessione. Cinquanta minuti di intense emozioni in un “viaggio senza fine” iniziato venticinque anni fa.
- Manutenzioni controllo impianti - Gestione e adeguamenti a centrali termiche con certificazioni DM 37/08 ex 46/90 - Dichiarazione di avvenuta manutenzione - Analisi di combustione - Bollino kw >35 e kw <35 - Libretto di centrale e libretto di impianto
SOSTITUZIONE CALDAIA MURALE ARISTON ELETTRONICA € 600,00 MONTAGGIO, CERTIFICAZIONE E IVA COMPRESA
- Contratti di manutenzioni annuali e biennali - Manutenzioni e controllo a caldaie murali con rilascio documentazione necessaria a ufficio ambiente comune territoriale e ufficio provinciale di competenza
Via F. Petrarca 97 - Casoria Tel: 0817577336 - 0817586580 e-mail: amimpiantisas@virgilio.it www.amimpiantisas.com Domenica - 6 novembre 2011
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
17
LITA’ ATTUA
Sonia Tabacco
s.tabacco@ildomenicaledicasoria.it
NUOVO CONTRO VECCHIO Infiamma lo scontro generazionale – politico
C
i risiamo, si ripete la sfida atavica tra vecchio e nuovo; e s’infiamma il ricambio generazionale.Da una parte c’è Bersani con tutto il suo apparato ex comunista, ex democristiano ed ex…boh??! E dall’altra c’è Renzi forte del suo seguito, un po’ liberale, molto populista e tanto di destra noi pensiamo. Durante i tre giorni di convention Big bang" svolti in Toscana, Renzi ha fatto scoppiare il caso “Leopolda”. Non ha usato mezze misure, ha sparato a zero, ha chiesto una svolta interna al partito, alias: la marcia indietro dei dinosauri. Il segretario Bersani, impegnato in un'altra manifestazione a Napoli, gli ha intimato di non scalciare, insultando e fomentando le folle, toccherà ai giovani nel momento opportuno. La contro replica di Renzi ormai la conoscono tutti. Uno scontro generazionale era di facile previsione. Quella del Sindaco di Firenze è una richiesta di svecchiamento interno ad un partito che pretende di avvicendarsi al governo della nazione, ma non propone, non fa opera di rinnovamento al suo interno e si attacca ad un antiberlusconismo, che, se ha accreditato i consensi finora, prima o poi sortirà l’effetto boomerang ( o già lo sta facendo). I fuochi d’artificio scoppiano dopo le primarie e lasciano un PD ancora più diviso e lacerato al suo interno . il leader dei “Rottamatori” Matteo Renzi dice ‘basta al Pd dei burocrati‘, chiedendo spazio a nuove idee e nuovi leader. Bersani definisce vecchie idee anni ottanta quelle di Renzi e continua a definire il PD un partito solido e unito ( forse tutto compatto quando si tratta di litigare aggiungiamo noi); ma il PD si è sempre connotato, ed è ormai un’idea condivisa da molti, come la risultanza di una fusione di ideologie politiche dissimili, troppo disorientato anche sui nodi strutturali da affrontare per riformare il paese. Sempre più si tratteggia la convinzione tra gli italiani che, se anche si avvicendassero al governo della Nazione, questi signori non sarebbero capaci
f
di governare, anche perché non rappresentano, adesso, un’opposizione credibile. I risultati degli ultimi sondaggi lo testimoniano, danno il centrodestra in ripresa. A seguito della Leopolda di Renzi, ovviamente, scattano critiche, ma anche plausi. Qualcuno tuona: “E’ troppo di destra”; Vendola lo ritiene più vecchio politicamente di Bersani, altri parlano d’impeto giovanilistico, altri ancora ritengono la sua riflessione uno sprone per l'intera classe politica che criminalizzandolo dimostra di aver paura, non per il merito delle sue proposte, ma per il coraggio che ha avuto a proporre la necessità di un ricambio. "Che confusione, sarà perché ti amo" cantava un pezzo di tanti anni fa. Vecchio Renzi, Vecchio Bersani, Vecchi tutti, noi diciamo. Se dobbiamo pensare che Renzi sia “il nuovo” che guarirà prima il Pd e poi l’Italia siamo messi proprio male. Nulla di nuovo viene dalla sua riflessione populista, e nulla di nuovo e concreto viene fatto dagli ex comunisti democraticiliberistiechipiùnehapiùnemetta. Le diatribe di questi giorni sembrano tra giovanotti che urlano negli orecchi di vecchi burocrati. La confusione è l’assoluta protagonista di tutto il percorso programmatico politico del PD in tutte le sue espressioni, nazionali, regionali, e comunali ecc. perchè non trova una traccia politica sulla quale muoversi. Pare che l’unico punto fermo del leader del PD sia quello di non farsi superare dal giovane, pur di difendere una “formapartito”, e non aprire un dialogo interno. Il PD ancora una volta è sventrato da fazioni opposte, da tifoserie contrarie. P.S. in rete sta girando un file che la dice lunga sull’origine delle 100 proposte lanciate da Matteo Renzi lo scorso week-end alla Leopolda. Il programma del novello rottamatore ha come autore Giorgio Gori (ex direttore di Canale5 e di Italia 1). Povera Italia…
gioielli
or
G I O I E L L E R I A
e ver e
O R O L O G E R I A
Via P. di Piemonte, 1/3 Casoria (NA) phone: 0817576472
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
Domenica - 6 novembre 2011
19
“Riceviamo e pubblichiamo” Nuova maggioranza all'ombra di Piazza Cirillo a Casoria? A bordo campo c’è già chi scalpita per entrare a far parte della squadra di Mr. Casillo…. Pare proprio che, anche a Casoria, nonostante l’endemica mancanza di uno stadio, una squallida partita di calcio ( non si offendano gli amanti di questo bellissimo ed amatissimo sport) stia per prendere il via nella nostra Piazza Cirillo. Già dalle prime giornate, infatti, si era capito che la compagine guidata da Mr. Tommaso Casillo non sarebbe andata molto lontana. Ed infatti, a poco più di 5 mesi dal suo insediamento, sembrano pronte le prime sostituzioni. Sembrerebbe che alcuni uomini di Mr. Casillo si stiano male adattando alle sue metodologie, mentre altri, eletti sull’altra sponda , magari con poche centinaia di voti, all’insegna del più becero cambio di casacca ( quali ottimi mercenari), siano pronti ad infoltire le fila dei suoi adepti. Senza pudore e senza dignità, alcuni consiglieri comunali di minoranza, alcuni dei quali anche con un passato di notevole spessore istituzionale in città, pare che da qualche consiglio comunale stiano assumendo un atteggiamento a dir poco morbido nei confronti dell’attuale maggioranza di governo. Dal canto suo, quest’ultima, alle prese con una crisi endemica , non riesce più a garantire un governo stabile e duraturo alla città. Quali le ragioni?? Ebbene, l’elemento di discordia è rappresentato da una questione, in un passato non lontano sollevata proprio dalla nostra Comunità militante: le nomine illegittime dei nuovi dirigenti nello scorso mese di giugno. Nonostante la manifesta illegittimità di tali nomine, il sindaco della nostra Città pare non voglia procedere alle necessarie ed indispensabili revoche degli stessi. Un’interrogazione parlamentare sulla questione fu presentata dall’ on. Pina Castello del PDL; ma a quanto pare, con fare tracotante, si continua a perpetrare un grave danno erariale, a scapito degli ignari cittadini. Il costo di tali nomine si aggirerebbe, infatti, intorno ai 400/500 mila euro annui: altro che luminarie natalizie! In barba, ovviamente, ai cittadini e ai tanti senza lavoro che quotidianamente affollano Piazza Cirillo. Ebbene, a fronte di tale atteggiamento, netta è stata la presa di posizione del Partito Democratico, favorevole alle revoche ed al ripristino della legalità. Conoscendo alcuni dei suoi consiglieri ed assessori, poco ci sorprende che si battano per la legalità: alcuni di essi lo hanno sempre fatto ed oggi ancor di più debbono farlo. Ciò che sorprende, è il silenzio compiacente di una parte della minoranza consiliare, quella che, già da tempo, scalda i muscoli, pronta alle sostituzioni. Per il momento ci limitiamo a definirla parte in attesa degli eventi. Certo, non avremo problemi a far nomi e cognomi e comunicarli alla Città, in tutte le forme di espressione lecite! Per ora è certo che sarà segnalato alla Procura Generale della Corte dei Conti di Napoli il perpetrarsi del danno erariale, conseguente alle nomine illegittime. E’ giusto che la coalizione che ha “vinto” le elezioni ( anche se con poco più del 30%dei voti), abbia il diritto-dovere di governare. Qualora essa non fosse in grado di farlo, non accetteremo altra soluzione che restituire la parola al popolo!
Luca Scancariello
COMUNICATO STAMPA Giovedì 10 novembre prossimo, a partire dalle ore 10.00 presso la Sala convegni dell’ISIS “Andrea Torrente” di Casoria, prenderà vita il primo appuntamento con “Divertimento sano”, un progetto varato da “Alleanza per Casoria” nell’ambito del Piano territoriale per le Politiche Giovanili della Regione Campania e dei Comuni di Casavatore, Casoria e Arzano. La finalità del progetto è quella di diffondere presso i giovani dei Comuni di Casoria, Casavatore e Arzano, compresi nella fascia d’età 15-30 anni, una cultura del “divertimento sano”, sensibilizzando all’utilizzo responsabile delle sostanze alcoliche e al rifiuto delle sostanze stupefacenti. Nel corso della mattinata, gli studenti potranno non solo acquisire fondamentali informazioni circa le conseguenze nocive, anche in termini di sicurezza sulle strade, dell’abuso di alcolici e sostanze stupefacenti, ma avranno anche l’opportunità di interagire, nell’ambito del workshop, con una counselor, esperta di dipendenze e disagio giovanile.
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
Domenica - 6 novembre 2011
20
ARTE
Marzia Luciano
marzialuciano_@libero.it
Una br illant e r iv elaz ione
I
l giorno 8 ottobre 2011, in occasione della VII edizione della “Giornata del contemporaneo”, promossa dall’AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani), si è tenuta a Napoli, presso il Complesso Monumentale S. Severo al Pendino, l’inaugurazione della mostra d’arte “Percorso d’artista”, di Pina Della Rossa, fotografa, designer e docente di disegno e storia dell’arte presso il Liceo scientifico Gandhi di Casoria. L’artista, che ha iniziato la sua attività espositiva negli anni ottanta ed ha partecipato a diverse mostre, ha sbalordito il pubblico con la sua produzione fotografica, che non si limita a ritrarre il visibile, bensì a rappresentare l’invisibile, il tutto mediante l’uso di suggestioni visive e contrasti forti di colori, sovrapposizioni tridimensionali e giochi di luci. La mostra, la cui apertura al pubblico era programmata fino al 22 Ottobre, ha riscosso talmente successo da ottenere una proroga fino al successivo giorno 31. Le opere fotografiche del “Percorso d’artista” sono divise in cicli tematici. Tra queste spicca “Out”, scelta come presentazione della mostra ed appartenente alla serie “I cantieri”. Questa serie focalizza l’attenzione sul riscatto d’una dignità ottenibile mediante i materiali, che rivestono un duplice ruolo: quello estetico, definendo complesse trame di segni, e quello rappresentativo, descrivendo sia la realtà dei cantieri che il desiderio di luoghi immaginari ed ameni. In particolare, “Out” lascia trapelare una grande volontà di distacco dalla realtà, di apertura verso un’infinità di spazi ampi e verdi, di desiderio di andare “oltre”. In quest’opera si ha un richiamo al movimento spazialista di Fontana. Nella serie “Infinito presente” protagonista è la figura umana, posta a sottolineare la centralità dell’uomo nella società. In “Aldilà del buio”, infatti, vi è la suggestiva rappresentazione di una brutale ed omertosa
Domenica - 6 novembre 2011
violenza, consumata dietro un muro di paura e racchiusa nel silenzio di una donna terrorizzata, soffocata da un velo di plastica ed irrigidita dalla sua troppa fragilità. La sua mano che tende verso un filo d’erba rappresenta il desiderio di riscatto e la speranza di salvezza. Non mancano cenni al 150° anniversario dell’Unità d’Italia in “Legato a te”, in cui Pina Della Rossa sottolinea la sua positività nei riguardi di un’Italia che ha perso i suoi valori antichi e fa discutere sugli ideali di un tempo ormai andato ma, ciononostante, continua a far sognare un domani migliore. Ancora, rievoca quest’Italia nell’opera “Mente e cuore”, in cui i colori del Tricolore sono protagonisti e raccontano l’uomo, cos’è e cosa può diventare attraverso la speranza (verde), la purezza della parola (bianco), i suoi sentimenti e le sue passioni (rosso). Nel trittico “Visione simultanea dello spazio dinamico” sono catturati attimi che l’occhio umano non è in grado di cogliere e rappresentano un vivo autoritratto dell’artista. Qui si avvertono richiami al futurismo. Infine, la serie “In-oltre” presenta cenni dell’esoterismo tipico napoletano e del rapporto, dunque, che s’instaura tra la vita e la morte. Protagonisti sono un teschio ed una donna che, agitando il proprio corpo, esorcizza la morte. Una vera e propria rivelazione quella di Pina Della Rossa, che ha dato prova della sua grande abilità nel trasmettere emozioni ed idee attraverso fotografie elaborate e complesse, coadiuvate dalla tecnologia. C’è solamente da inorgoglirsi dinanzi ad un’artista di questo calibro, capace di emozionare come solo pochi riuscirebbero a fare.
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
O CALCI
21
Pasquale Lucchese napoledano@libero.it
Il Napoli e le sconfitte diverse……
P
er quanto sia imbarazzante ammetterlo, viene da chiedersi: cosa scrivere? Da pochi minuti si è conclusa B.Monaco Napoli,con la seconda sconfitta in 4 giorni per i Partenopei, e non so come impostare l’articolo. Grave per chiunque si proponga di scrivere, anche solo per diletto. La verità è che, in questo momento, ancor più che in altre circostanze, alla tastiera c’è il tifoso, e per il tifoso le sconfitte non sono tutte uguali. Ci sono quelle che tirano fuori rabbia, e quelle che per quanto dolorose, vengono metabolizzate con “filosofia”. A questo punto, pervenuto ad una siffatta considerazione, il tifoso, ma anche il giornalista, deve scegliere se dare maggiore spazio a quella indigesta di Catania, o a quella prevedibile in
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
Baviera. L’opzione migliore sarebbe un cocktail con i diversi ingredienti, emersi dalle due partite. Uscirebbe fuori la storia del turn-over, delle due competizioni, ed altre tematiche già affrontate. Ripeteremmo che perdere punti in campionato, per “colpe” europee (pur non avendone la controprova), è “pericoloso” per la classifica. Ribadiremmo che il turn-over ampio di Verona ha offerto indicazioni troppo negative, e che rispolverarlo in Sicilia non è stata la migliore delle idee. Ribadiremmo il principio secondo cui una grande squadra (noi lo siamo in progress) deve offrire maggior continuità; nonché la tesi di un mercato sottotono, troppo condizionato dal tetto ingaggi. Riconfermeremmo la volontà
Domenica - 6 novembre 2011
22
O
CALCI
di rivedere sempre, e non solo nelle partite vetrina, il Napoli cannibale, capace di sbranare gli avversari con mordente e passione. Per evitare di commettere una simile “leggerezza”, un’analisi veloce sulla sconfitta “indolore” in terra bavarese appare il miglior compromesso. La loro superiorità tecnica e fisica era ben nota, giova ricordare qualche dato: in casa una sconfitta, una rete al passivo e 33 all’attivo in 8 match. Nei primi 15 minuti il Napoli regge bene, “rischiando" di rendersi pericoloso, poi un lampo di uno dei loro tanti gioielli mette la partita in discesa, e in una manciata di minuti chiudono, apparentemente, la partita (sul terzo gol qualche dubbio sulla posizione di Gomez resta). Il Napoli a quel punto rischia di tornare da Monaco con una overdose di reti subite. Loro, forse, tirano i remi in barca(benché sia strano pensarlo per una compagine
tedesca), noi siamo bravi a trovare il gol, sul finire del primo tempo. La ripresa vede il Bayern giochicchiare, e un Napoli maggiormente pronto a mordere loro le gambe, a fargli sentire la pressione. Le due espulsioni in pochi minuti non mutano l'equilibrio ormai raggiunto, e il secondo gol, ancora di Fernandez e ancora su calcio da fermo ci regala fierezza e speranza, non premiata dall’ arrembaggio finale. Il paradosso è nel fatto che poteva finire 6-0, ma anche nel fatto che, se con un pizzico di fortuna si raggiungeva il 3-3, non avremmo rubato nulla. Questa notte europea si chiude con la quasi certezza che la qualificazione si giocherà al S.Paolo con il City, ma soprattutto con la consapevolezza che la crescita è in atto, ma che necessita di qualche colpo in più all’ acceleratore, e in meno al freno! P.S.:chi ama non dimentica: il 30 ottobre ha compiuto 51 anni, auguri Pibe.
Servizi immobiliari A mminist ra zioni Condominia li Via Pio XII Ia trav. n°14 80026 Casoria info line 0812358674 - 0812351394 Cell. 3275989251 e-mail:studio.mdlcasa@virgilio.it w w w. m d l c a s a . i t
P R O P O N E I N V E N D I TA Casoria centralissimo appartamento in p.co signorile composto da 3 vani, doppi accessori, posto auto di proprietà €250.00,00 Volla, presso centro comm. Le Botteghe, locale commerciale su 2 livelli, con montacarico interno, finemente ristrutturato €250.00,00 Secondigliano, via A.Alfiero, appartamento di mq70,locato,composto da salone leeving,2 camere e bagno,buono stato €250.00,00 Casandrino Capannone industriale mq1100 + spazio esterno mq.2900 + uffici mq.90 + 2 App.ti. €250.00,00 Casoria via Pio XII, cedesi attività di pescheria, centralissimo, attività trentennale €18.000,00
Domenica - 6 novembre 2011
Casoria Via G. Amato appartamento di mq 135, doppia esposizione, salone doppio, ampia cucina, doppi accessori, e box auto €250.00,00 Casoria via Manzoni, appartamento di 2 vani, cucina, bagno più posto auto coperto €140.000,00 Casoria, ottima soluzione indipend. composta da due U.I. di 150 e 110 mq, cortile e giardino di 550 mq box 65 mq e terr. di copertura Tratt. in sede Arzano appartamento in parco, luminoso di 4 vani,doppi accessori,box auto €270.00,00 Capodichino Via de Pinedo, appartamento di mq.130,locato,da ristrutturare €190.00,00 Capodichino Via de Pinedo, appartamento locato di mq.80,buono stato,composto da ampio ingresso,cucina,2 camere,bagno €190.00,00
CASORIA
Via Circum. Esterna, Adiac. Via Brodolini, splendido app.to di mq.110, finemente ristrutturato, composto da salone, ampia cucina, 2 camere, 2 bagni, ripostiglio e lavanderia €250.00,00
LUSCIANO
Splendida Villa composta da appartamento al 1° p. mq.220, mansarda di 120 mq + terrazzo di mq.80, patio coperto mq.240, spazio esterno mq.1100 €650.00,00
Lo Studio M.D.L. CASA offre ai propri clienti valutazioni gratuite, assistenza tecnica da un proprio Architetto, Notaio convenzionato e possibilità di mutui a tassi agevolati Una nuova realtà di professionisti nel settore immobiliare, al tuo fianco per aiutarci ad avverare il tuo SOGNO DI CASA Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
’ A L I TA ATT U
23
Gelsomina D’Anna geadann@libero.it
Q U A N D O S E M P L I C E D I V E N TA C O M P L I C AT O
S
osteneva un grande scrittore russo dell’Ottocento, Leone Tolstoj, che “ la vera arte è quella che risulta comprensibile a tutti “, ancora su questo tema un nostro illustre conterraneo, critico della letteratura italiana, ribadiva “ la semplicità è la forma della vera grandezza”. Più modestamente, chi scrive tende a sottolineare la specularità della propria posizione alle due sopra menzionate, certamente più accreditate . Il riferimento alla semplicità è rivolto al campo della letteratura, della pittura e scultura, della musica, a tutto ciò che, nell’accezione più nobile, è prodotto dalla mente umana; quando parliamo di “ sindrome di Stendhal “ pensiamo ad un’emozione intensa che induce un riflesso fisico, oltre che mentale, riconducibile alla pelle d’oca, allo scombussolamento psicofisico , allo smarrimento delizioso che noi poveri semplici mortali proviamo davanti ad un’opera d’arte, dotata di caratteristiche talmente immediate di grandezza da essere considerare semplici nella loro sublimità. Questa sensazione intensa, oserei dire voluttuosa, ci prende e ci rapisce ascoltando note immortali (l’incipit della Quinta di Beethoven, la Primavera di Vivaldi, Stairway to Heaven dei Led Zeppelin), oppure davanti ai colori e alle espressioni dei quadri di Caravaggio, davanti alla maestosità della Cupola di San Pietro di Michelangelo o al David di Donatello, o anche leggendo le pagine di qualche libro memorabile ( gli esempi sarebbero troppi ). La percezione di qualcosa di sublime genera positività; l’arte giunge al cuore, ci conquista e ci rende migliori, influenza la nostra visione del mondo. Quante persone, anche semplici, piangono alla visione di un film pieno di buoni sentimenti e con un finale toccante…Io e mio padre piangevamo sempre quando al vecchio cinema Rossi vedevamo, anche per due volte di seguito, film come Ben Hur, da sola ho pianto ascoltando e guardando le scene di 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. La semplicità e la fruizione immediata , quasi inconsapevole e senza filtri culturali, dell’opera d’arte e del prodotto artistico in genere, rende
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
tutti partecipi, senza distinzioni culturali e di classe, della bellezza di una musica, di una tela, di un monumento e di una mirabile scultura. Anche quando ammiriamo lo spettacolo prodigioso della natura abbiamo tutti lo stesso sguardo incantato, stupito ed attonito davanti all’ alba rosata di omerica memoria o davanti ad un tramonto sul mare che Dante descriveva come “ l’ora che volge al desio e ai naviganti intenerisce il core”. Qualche giorno fa ascoltavo mio malgrado, nel mercatino rionale, una canzonetta in cui si parlava di un amore “ impossibile “, causa restrizione obbligatoria del maschio, evidentemente detenuto in carcere. Erano note semplici, con una voce molto sul vibrato anni sessanta, ma avevano una semplicità che non colpiva positivamente, il testo risultava quasi inquietante : il giovanotto era accusato di un qualche delitto ed ingiungeva alla triste e malcapitata donzella di non uscire di casa, in rispetto alla sua condizione di recluso. In questo caso la semplicità, o forse lo squallore del testo e della musica, rappresentano solo il passepartout per esprimere volgarità, banalità, malcostume. Brutalmente ma francamente: le solite, melense note e i casi di giovani borderline non possono rappresentare un esempio per le nuove generazioni, sono il prodotto di una sub cultura, propria del sud, che non genera nulla, tantomeno arte, anzi genera ignoranza e chiude i giovani alla bellezza del mondo, rendendoli schiavi del loro piccolo, ottuso microcosmo. Molti ragazzi ascoltano i neomelodici e posso dire, per esperienza diretta, che spesso vivono ai margini della realtà, in un orizzonte chiuso, fatto di passeggiate sul motorino senza casco, falsi ed indicibili ideali il cui picco massimo lo ritroviamo in un’affermazione di una ragazzina di Scampia che si riprometteva : “ Voglio sposare un boss della camorra “. La costernazione per una simile asserzione deve colpire tutti, farci interrogare, cercare di creare luce dove il buio, purtroppo, adesso è totale.
Domenica - 6 novembre 2011
24
AL ATT U
I TA’
Francesco Pagliuca pagliuca86@hotmail.it
Ma quali bamboccioni?!
T
empo fa il ministro Brunetta aveva coniato l´epiteto di "bamboccioni" per quanti si "ostinavano" a vivere in famiglia oltre una certa età. Era forse sfuggito al Ministro quanto sia difficile, soprattutto ad una certa età, trovare un impiego in tempo di crisi. Negli ultimi anni è aumentato il numero di quanti ingrossano le fila di chi, concluso un percorso formativo o in cerca di impiego, brancola nell´incertezza del mare magnum del mercato del lavoro. Dati Istat alla mano, la piaga della disoccupazione riguarda l’8 % della popolazione e tra questi il 26% sono giovani compresi tra i 18 e i 30 anni. I numeri tuttavia mal descrivono la realtà di un fenomeno che sfugge ad una semplice operazione di calcolo. A questo quadro si somma un aspetto nuovo definito disoccupazione implicita che coinvolge principalmente i giovani del Sud. Essi non vengono censiti come disoccupati in quanto molti, essendo scoraggiati, non si iscrivono più all’ufficio di collocamento, riprendono la rotta migratoria dei loro nonni trasferendosi al Nord, cercano con altre vie un modo per inserirsi nel mondo del lavoro. Spulciando i numeri ci rendiamo conto che la realtà è anche peggiore di come viene descritta e che tra le regioni la situazione è molto varia. Se al Nord esiste ancora qualche oasi felice, al Sud la realtà diviene drammatica. Nelle regioni del meridione si toccano punte di disoccupazione del 40% e le realtà produttive che prima esistevano sul territorio e garantivano occupazione ora chiudono i battenti per trasferirsi altrove. Nella nostra regione le industrie, che rappresentavano il fiore all´occhiello dell´eccellenza produttiva campana arrancano, sotto i colpi della globalizzazione e della concorrenza. Solo per fare un esempio è del mese scorso la notizia della chiusura dello stabilimento della Irisbus di Valle Ufita che ha visto il licenziamento di circa mille operai. Le cause della crisi occupazionale sono molteplici e affondano le radici proprio negli effetti che la globalizzazione ha a livello locale. La forte concorrenza e la crescita dei paesi
Luca Tramici
l.tramici@gmail.com
in via di sviluppo ha costretto gli imprenditori in difficoltà a delocalizzare le proprie imprese in altre nazioni dove il costo del lavoro è più basso e dove il livello di sindacalizzazione è inesistente . Questa migrazione d’interi pezzi d’industria ha lasciato il vuoto in un meridione, dove grava il cappio opprimente della malavita organizzata. Le mafie, infatti, contribuiscono da parte loro ad affossare ulteriormente il contesto produttivo . Le imprese che rispettano la legge e stipulano contratti di lavoro regolari non riescono a tener testa ai prodotti illegali immersi sul mercato e di dubbia provenienza, alle estorsioni, ai cartelli che i clan costituiscono per imporre il prezzo di una determinata merce e si arrendono dichiarando fallimento. La lotta alla disoccupazione e la lotta alla mafia nella nostra realtà sono strettamente connesse e sono due facce di una stessa medaglia. Tantissimi giovani si affidano alla rete tentacolare di lavoro nero offerto loro dalle organizzazioni criminali che garantiscono un impiego senza alcuna contribuzione assicurativa sfruttando e "liquidando" all´occorrenza, non garantendo alcuna stabilità e sicurezza contrattuale. In questo scenario latitano le possibili soluzioni a questi problemi. La totale assenza d’investimenti da parte di privati e da parte dello Stato non offre la possibilità di creare sul territorio nuove industrie e quindi lavoro. Allo stesso modo spesso accade che i finanziamenti che la U.E. mette a disposizione, finiscano per essere mal spesi o peggio ancora vanno a rimpinguare i portafogli di quanti speculano approfittando di questa situazione. Non ultimo la disoccupazione che in questo modo finisce in un circolo vizioso da cui non si esce ha ripercussioni anche sociali. I costi della disoccupazione sono anche sociali e umani. Oltre alla mancata produzione di ricchezza, si registra tra gli inoccupati di lunga durata, l’aumento di problematiche psicofisiche, depressione e alcolismo che sfociano nei casi più disperati in violenza familiare e suicidi.
GHEDDAFI: DITTATORE ASSASSINO O MARTIRE?
L
a cattura e l’uccisione del “terribile” rais Muammar Gheddafi, con le immagini del colonnello ferito e sanguinante hanno fatto, nei giorni passati, in pochi secondi il giro del mondo. Fotogrammi scioccanti, reali e crudi, certamente diversi da quegli scatti palesemente ritoccati che ritraevano Bin Laden; ma perché tanta brutalità? Era questa la fine che meritava il leader Libico? Oppure è stato un avviso, da parte dei “potenti”, rivolto a chi li vuol contrastare? I motivi possono essere ampi e intrecciati, proprio come le cause che hanno generato il conflitto civile, decretati da alcuni come inevitabili, da altri come vili e anarchici. La bomba mediatica è esplosa quando sono state trasmesse immagini in cui le forze governative libiche sparavano contro una folta folla di persone, che inversamente allo spirito insurrezionalista degli altri paesi dell’Africa settentrionale, manifestava per un aumento dei generi alimentari. L’azione si è svolta con una dinamica mai realmente definita, poiché gli spari arrivavano dall’alto e quindi potevano essere stati sparati da chiunque. Agli occhi dell’Occidente quelle immagini apparivano quasi inumane, tanto da richiedere l’immediato intervento della NATO. A difesa della democrazia o delle proprie ricchezze? Un intervento definito essenziale, quanto essenziale è stata la caccia a Gheddafi, un mirino storico e noto al fronte occidentale, globalizzato e colonialista, un diretto concorrente che andava eliminato, vista la sua politica nazionalista, affarista, e i suoi giacimenti petroliferi. Quest’operazione ha trovato accoglimento da più parti, complice anche il vento rivoluzionario che sospirava in quei mesi, è bastato reclutare mercenari provenienti dagli altri paesi Nord-Sahariani e non solo, dargli soldi, armi di ogni genere e l’appoggio aereo dei caccia della coalizione, distruggere ogni tipo di edificio, civile o militare, e far raccontare un mucchio di frottole ai media internazionali, e via, il dittatore crudele e assassino è eliminato… Così sono andate le cose, anche se tante altre sono state celate opportunamente. Ci sono delle cose che non sono state mostrate e spiegate, che riguardano il clima politico e la situazione che precedeva e continuava anche durante il conflitto. Da un’attenta valutazione ed analisi si è scoperto che il popolo libico aveva elettricità e gas gratuiti, non esistevano tasse o IVA, s’istituivano prestiti senza interessi, si acquistavano generi alimentari a poco e niente, si poteva viaggiare in auto acquistate a prezzo d’industria e con una benzina che costava otto centesimi. Il governo libico affidava case a titolo gratuito a giovani coppie, anziani e a chi non poteva permetterselo, poiché il diritto alla casa era essenziale, le donne avevano gli stessi diritti degli uomini, tutti i pensionati ricevevano un bonus aggiuntivo alla pensione e che tutte le famiglie ricevano un aiuto di 300€ al mese. Ed invece la Nato ha distrutto ospedali, scuole e edifici dove risiedevano civili, che le persone si offrivano come scudi umani pur di salvare il paese e il loro leader, che ad ogni bomba esplosa, i cittadini acclamavano Dio e Gheddafi, che molti civili sono stati uccisi dai miliziani ribelli e che molte donne e bambine sono state violentate e mutilate; Questo era davvero lo stato nelle mani di un dittatore? Un consiglio appassionato, spegnete le tv, accendete le vostre menti!
Domenica - 6 novembre 2011
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
ALI ATT U
Mario Romano
TA’
25
mario.romano65@gmail.com
“Contro Steve Jobs, pace all’anima sua”
I
o credo che bisogna chiarire un malinteso. Com’è noto, fu nel celebre discorso all’università di Stanford, tenuto il 2 giugno 2005, che l’osannato distico “Stay hungry, stay foolish” rivolto ai giovani laureati si affermò fino ad incarnare il verbo di Steve Jobs. Il senso di quell’invito apparve abbastanza chiaro. Jobs rinnovava la veste del sogno americano verso l’affermazione e il successo personale, che l’aura della sua notevole personalità e delle drammatiche vicende della malattia amplificava in termini quasi poetici. Resta tuttavia il suo un contenuto famelico e terribile, che fa appello esclusivo alla forza individuale, dove è sottesa un’aspra conflittualità con il mondo esterno. Che cosa sono la fame (di successo, di affermazione) e la follia se non un’aggressione e un rifiuto programmatico verso ciò che ti circonda? E’ tuttavia curioso notare come che questo stesso invito ha nella sua origine un significato diverso da quello oggi affermatosi. Fu lo stesso Jobs a raccontare in quel discorso che “Stay hungry, stay foolish” era la frase comparsa sull’ultima pagina dell’ultimo numero, era il 1975, di una rivista di grande successo, che nei primi anni settanta aveva rivoluzionato il mondo dell’informazione e rappresentato un nuovo modo di pensare la fruizione della produzione. The Whole Earth Catalog, questo il nome della rivista, cercava di capovolgere il rapporto tra produzione e consumatore. Il consumatore diventava soggetto attivo del rapporto informandosi e valutando utilità, qualità e convenienza dei prodotti d’interesse. Qualcosa che oggi c’è familiare, ma che all’epoca costituiva una novità. C’è però di più. La rivista era nata (1968) nel pieno dell’affermazione dei primi movimenti ecologisti. Erano i tempi dei figli dei fiori. Sicché rispetto ad una rivista di consumatori contemporanea essa era permeata di idealità e di un’ansia di partecipazione. I lettori stessi col tempo, dimostrando competenza, intervenivano e recensivano prodotti. Gli obiettivi di fondo erano dunque
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
utilità, trasparenza e partecipazione. L’utilità era un concetto ecologista rivolto alla lotta contro gli sprechi e la sovrapproduzione. Così, cosa poteva voler dire quella frase che campeggiava sulla foto di una strada delimitata da pali di conduzione dell’energia elettrica? Potrebbe conciliarsi quell’hungry con la fame di successo di Jobs? Io penso che nello spirito della rivista e dei tempi sia invece da intendere come fame di conoscenza e di verità. Come sfida posta non con l’obiettivo dell’affermazione individuale, ma dell’equilibrio individuale. Erano i tempi in cui l’individuo cercava più la propria liberazione che non il successo individuale. Certo, Jobs è sempre stato spinto a coniugare bellezza e utilità nella loro massima espressione. Il suo genio è indiscusso. La sua aspirazione alla qualità s’è probabilmente formata anche dalla lettura di quella rivista. Però tutto il resto è assolutamente inconciliabile. La Apple è elitaria per via dei prezzi dei suoi prodotti, che non sono mai facilmente accessibili. Il suo sistema operativo è chiuso, i processi d’implementazione rigidamente controllati. Dove sono quindi la convenienza, la trasparenza e la partecipazione? Quali sarebbero stati i tempi e i modi della rivoluzione informatica, che ha permesso alla quasi totalità degli uomini di accedere al mondo dei computer e ai dispositivi di comunicazione, se avessimo avuto solo il modello Apple, se non ci fosse stata la diffusione dei sistemi (volutamente piratabili) windows della Microsoft, se non fosse esistito l’open source (linux), questo sì più vicino all’idealità della rivista cui Jobs dichiarava di ispirarsi?
Domenica - 6 novembre 2011
ALI ATT U
27
TA’
Angelo Ferro
ferroangelo@yahoo.it
C h e d à ( n n o ) l a t v, s t a s e r a ? L’ A S S I L L O D E I F O R M AT T R A S H E D E I R E A L I T Y S H O W
L
a televisione è uno strumento molto potente, persuasivo e narcotizzante, un mezzo che può provocare assuefazione; coloro che ne fanno uso vedono entrare nelle proprie case personaggi di ogni tipo e specie, informazioni , stili di vita e sentimenti altrui. Ad ogni ora del giorno le menti che compongono questa società drogata dal “piccolo schermo” vengono bombardate dai più svariati programmi tv, lo utilizza infatti il 97,4% della popolazione,tale strumento è stato metaforicamente definito il “quinto potere “di uno stato. Presente a tal punto nella quotidianità dei cittadini, è per molti di noi una compagna stabile durante tutto il percorso di vita, e ne influenza lo stesso; se per "cultura" s’intende il complesso delle conoscenze, dei costumi, dei modi di agire e di reagire, della capacità di comunicazione dell’uomo in una determinata epoca e ambiente, si può affermare che siamo in una fase storica in cui i media sono al centro dei processi culturali ed evolutivi. Ma le televisioni , fanno cultura? Il prodotto è in caduta libera, ormai nel pieno di una fase fortemente degenerativa, in quanto produttori, autori, attori e tutti gli addetti ai lavori, propongono al pubblico programmi insulsi e cerebralmente poco stimolanti, nei quali i protagonisti, mettono i loro sentimenti alla mercé del pubblico per pochi minuti di notorietà. I reality show e i vari “formattrash”, che vengono messi in onda, sono il prodotto naturale del mondo dello spettacolo. La logica dello show business si evolve sempre più basandosi sull’atrofizzazione dei cervelli, e la pochezza dei contenuti trasmessi. La linea di confine tra la realtà e la finzione diventa
sempre più labile, in una visione della vita e dei rapporti umani che devono obbligatoriamente basarsi sulla cattiveria, l’infangamento reciproco e il doppiogiochismo. Il tutto va inquadrato anche nella dicotomia tra l’utilizzo che ne fanno i bambini, per i quali diviene una sorta di “tata interattiva”, e l’incapacità di questa di rispondere alle esigenze educative di un pubblico infantile. La tv non è più intrattenimento, e nemmeno trasmissione di valori, è una questione di soldi, e come in tutti i rapporti economici bisogna analizzare la domanda e l’offerta per determinare il valore dei proventi; in un paese dove l’offerta è un duopolio pubblico-privato, che nasconde una semplice e spietata concorrenza tra tv commerciali (il cui obiettivo è la massimizzazione dei profitti) e la domanda di genere, (che è la richiesta da parte degli spettatori di consumare un genere televisivo anziché un altro), tende sempre più verso trasmissioni tv di qualità culturale scialba, bisogna farsi un analisi di coscienza. La plateale negazione in pubblico della fruizione di determinati spettacoli da parte di molti cittadini, non corrisponde ai dati Auditel (società che raccoglie dati sull’ascolto televisivo) riguardanti gli stessi, in questa prospettiva il valore del pro dotto televisivo è un po’ come se fosse lo specchio dei desideri di un popolo, che segue assiduamente il “Grande Fratello”, che ama programmi del calibro di “Uomini e Donne” e che si entusiasma dinanzi all’ennesima montatura mediatica di “Mistero”, indi auguriamo una buona visione all’Italia .
Errata Corrige: Per un disguido tecnico dalle foto allegate all’articolo precedente di Angelo Ferro, non si visualizzava il nome dell’autore. Per chiarezza e correttezza informiamo le foto sono state realizzate da Nicola Epifania.
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
Domenica - 6 novembre 2011
28
S AT I R
A
CattiviK
Quando la politica sonnecchia e e si rincorrono mille voci di palazzo, i pensieri si affollano nelle menti poco lucide dei nostri due amici del manicomio criminale di NonCiRestaChePiangere, i dialoghi si fanno concitati e le idee diventano poco chiare annebbiate, come sempre, dalla pazzia che aleggia. L’unica cosa certa è l’amarezza per le condizioni di questa amata città.
Giù la maschera
Pinotto: Cosa guardi? Gianni: Niente in particolare, ero solo immerso nei miei pensieri! Pinotto: Allora a cosa stavi pensando? Gianni: Sarà questa atmosfera da notte delle streghe, ma mi sembra tutto troppo tranquillo ed inizio ad avere paura.
Pinotto: Spiegati meglio non riesco a seguirti. Gianni: Dopo due consigli comunali così tesi e carichi di intrighi mi sembra che tutto taccia, sarà la quiete dopo la tempesta, ma quando la baraonda del carrozzone politico si acquieta mi mette i brividi. Forse sarò anche mal pensante ma per me qualcosa bolle in pentola. Pinotto: E cosa pensi possa accadere di così sconvolgente? Gianni: Non saprei, sono convinto che ComandoSempreIo, non ha ben digerito gli schiamazzi e le divisione dell’ultimo Consiglio Comunale. Ed adesso sta studiando le mosse per farla pagare al Partito dei Decelebrati. Pinotto: Non temere, l’ex Senatore ha tutto sotto controllo, tiene alla porta l’Unione Dei Cialtroni e lo utilizza come spauracchio per far intendere di essere pronto a cambiare la maggioranza, ma non è quello il suo vero intento. Gianni: Non mi convince questa tua teoria, vedo spesso al comune SonoInCercaDiUnaPoltrona che va facendo le messe scalze per ottenere l’ingresso in consiglio o in giunta. Per la seconda volta non è riuscito ad essere eletto ed adesso è più affamato che mai. Pinotto: Guarda che quello era un fedelissimo di ComandoSempreIo, ma poi alla prima occasione lo ha abbandonato, non credo che la vecchia volpe si fidi più di lui. Gianni: Infatti questa volta l’intermediario dovrebbe essere il Sindaco. Pinotto: Mi sembra un’ipotesi così bislacca che solo a pensarci mi si gela il sangue nelle vene. Lo stupratore della lingua italiana ancora una volta tra i banchi del consiglio è veramente agghiacciante. Gianni: Eppure sono convinto che il valzer delle poltrone sia già pronto. Inciuci, cambi di casacca, giri di poltrone tutto normale, ordinaria amministrazione, ma siamo sicuri che questo non faccia parte di un progetto ben preciso? E’ meglio concentrarsi sulle beghe dei partiti così l’opinione pubblica si distrae! Meno male che i tempi sono cambiati e che nel mondo reale la gente ha preso coscienza, ed è sempre pronta a bacchettare i politici che tradiscono il loro mandato. Lo capiranno anche a NonCiRestaChePiangere?
Domenica - 6 novembre 2011
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
29 Unione Generale Del Lavoro CASORIA
COMUNICATO STAMPA Al Signor Sindaco del Comune di Casoria Alla Procura Generale presso la Corte dei Conti di Napoli
Oggetto: D.Lgs. 01 agosto 2011 n. 141 – (G.U. n. 194 del 22.08.2011) “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 in materia di ottimizzazione della produttivita’ del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni,a norma dell’articolo 2, comma 3, della legge 4 marzo 2009,n.15”. Incarichi dirigenziali negli Enti Locali. In riferimento all’entrata in vigore dello scorso 6 settembre, del Decreto Legislativo 1 agosto 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 22 agosto 2011, il sottoscritto Giuseppe D’ELIA,responsabile UGL,segnala alla SS.VV. Ill.ma l’estrema importanza degli artt. 1e 6, comma 2, di detto Decreto per quanto attiene alle nomine Dirigenziali negli Enti Locali. Infatti, con il citato art. 1, viene inserito il comma 6 quater al D.Lgs. 165/2001, aumentando la quota per gli Enti Virtuosi dall’ 8% al 18% del numero di Dirigenti assumibili a tempo determinato, ma nel rispetto “della dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato” Ben più importante è il comma 2 dell’art. 6, che detta la disciplina transitoria, prevedendo che “Fino alla data di emanazione dei decreti di cui all’articolo 19, comma 6-quater,del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come introdotto dall’articolo 1 del presente decreto, per gli enti locali i contratti stipulati in base a previsioni legislative,statutarie e regolamentari, nel rispetto delle limitazioni finanziarie sulla spesa del personale e sull’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, che hanno superato i contingenti di cui all’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 ed in essere al 9 marzo 2011, possono essere mantenuti fino alla loro scadenza,fermo restando la valutabilità della conformità dei contratti stessi e degli incarichi ad ogni altra disposizione normativa". Quindi, i Dirigenti a contratto assunti fino al 9 marzo 2011 potranno rimanere fino alla scadenza del contratto, anche se l’Ente non ha rispettato la previsione dell’8% sul totale dei dirigenti, mentre per quelli assunti dopo tale data, e quindi dopo le elezioni amministrative di maggio 2011 DOVRANNO ESSERE ASSUNTI TRAMITE CONCORSO, non potendo essere riconosciuta ALCUNA DEROGA. Per le assunzioni a tempo determinato, il combinato disposto degli artt. 19 c. 1 bis e 35, del D.Lgs. 165/2001,impone che venga eseguita una valutazione comparativa, previa pubblicizzazione dell’Avviso di copertura del posto dirigenziale a contratto. Infatti, si evidenzia alla SS.VV. Ill.ma, viste le ripetute violazioni accertate dal Servizio Ispettivo del Ministero della Funzione Pubblica, e ribadito nella nota Anci,che il comma 1 - bis dell’art. 19 introdotto dal D.Lgs. 150/2009 prevede la necessità che le amministrazioni rendano conoscibili mediante pubblicazione di apposito avviso sul sito istituzionale il numero e la tipologia dei posti che si rendono disponibili nella dotazione organica ed i criteri di scelta acquisendo e valutando le disponibilità dei dirigenti. Al riguardo si segnala che la giurisprudenza della Corte Costituzionale (sentenze n. 103 e 104 del 2007 e sentenza n. 161 del 2008) ha espresso un chiaro orientamento volto AD ESCLUDERE L’ESISTENZA DI UNA DIRIGENZA DI FIDUCIA Il successivo art. 35 del D.Lgs. 165/2001, impone che tutte le assunzioni vengano esperite mediante “procedure selettive, conformi ai principi del comma 3, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno” ed anche che a tali procedure siano date adeguata pubblicità e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, nonché l’adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire. Pertanto, questa Segreteria UGL segnala, alla SS.VV. le nomine dirigenziali che questa Amministrazioni ha effettuato in violazione dell’art. 19, comma 6, del D.Lgs. 165/2001 e dell’art. 6,comma 2, del D.Lgs. 141/2011, comportando le medesime danno erariale, essendo le stesse “nulle di diritto” per violazione di Legge. UGL Casoria Giuseppe D’ELIA
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
Domenica - 6 novembre 2011
30
CINE
MA
“dal nostro iviato Eduardo Paola alla mostra del Cinema di Roma”
Eduardo Paola edu80@libero.it
Festival del Cinema di Roma 2011 “Kermesse in rosa”
A
nche quest’anno la caratteristica location dell’Auditorium “Parco della Musica” ha aperto le sue porte per la 6° edizione del Festival del Cinema di Roma, una realtà sempre più consolidata che calamita l’attenzione di migliaia di visitatori e addetti ai lavori. Quest’anno il Festival, che si è svolto dal 27 ottobre al 4 novembre, si è aperto con un vero e proprio record. Il primo week end di prevendite ha, infatti, registrato circa 10.000 biglietti venduti. Gli appassionati di cinema hanno pazientemente atteso ore di fila per non rischiare di perdersi le numerose anteprime previste dal programma, ancora più ricco rispetto a quello degli anni passati. Questa edizione del Festival è stata anche definita la “Kermesse in rosa”, ha, infatti, debuttato con la proiezione del film di Luc Besson “The Lady”, che narra la vita di Aung San Suu Kyi, l’attivista birmana premio Nobel per la pace, chiudendo poi con la versione restaurata in digitale del film “Colazione da Tiffany” con Audrey Hepburn. Il tributo alle donne è proseguito con una mostra fotografica, allestita proprio all’interno dell’auditorium, dedicata a Monica Vitti che nei giorni del Festival ha compiuto 80 anni. Un Festival ricco di spettacoli, incontri, omaggi ed extra, con una vera e propria dedica ai 150 anni dell’Unità d’Italia, con tanto di retrospettiva in dieci tappe alla ricerca dell’identità
tricolore e una vetrina dedicata ai giovani registi emergenti. I 133 film in concorso, provenienti da 27 Paesi, sono stati divisi in tre sezioni: Concorso, Fuori concorso e Alice in città. Nella sezione Concorso hanno partecipato ben 4 film italiani, La Kriptonite nella borsa di Ivan Cotroneo con Valeria Golino e Luca Zingaretti, Il cuore delle ragazze di Pupi Avati con Micaela Ramazzotti, Il paese delle spose infelici di Pippo Mezzapesa e Il mio domani di Marina Spada. Gli altri titoli in concorso sono stati Hysteria di Tanya Wexler, Babycall, con la Lisbeth Salander Noomi Rapace. Le star più attese sul red carpet sono state Noomi Rapace, Kristin Scott Thomas, Charlotte Rampling, Olivia Newton John, Zhang Ziyi, Isabelle Huppert e le italiane Micaela Ramazzotti, Carolina Crescentini, Claudia Gerini e Valeria Golino. Tra i fiori all’occhiello di questa 6° edizione del Festival sicuramente Michael Mann, uno dei più grandi registi americani contemporanei, autore, tra gli altri, di “L’ultimo dei Mohicani”, “The Heat – La sfida” con Al Pacino e Robert De Niro, contrapposti uno di fronte all’altro per la prima volta sul grande schermo. Anche la giuria chiamata ad esprimere il voto sui film in rassegna è stata formata da personalità di primissimo piano, Presidente di giuria il premio Oscar Ennio Morricone.
COMUNICATO STAMPA Si è tenuto nella mattinata di giovedì 3 novembre, presso l’Istituto I.S.I.S. “A.Torrente”, un interessante incontro con i ragazzi della scuola, nell’ambito del progetto patrocinato dalla Regione Campania, in collaborazione con i tre comuni del Distretto scolastico n.29, Casoria, Casavatore, Arzano, denominato “Io Partecipo e tu? L’incontro organizzato dal gruppo informale “Assalto al Futuro”, ha offerto l’occasione di diffondere, presso le giovani generazioni, una visione nuova delle politiche giovanili come azioni destinate ai giovani, e da essi partecipate. In tal senso è stato presentato ai ragazzi il Forum della Gioventu’ della Città di Casoria, strumento di partecipazione fondamentale, con le esperienze dirette di alcuni membri della Giunta. Tra gli intervenuti l’Assessore alle Politiche Giovanili dott.ssa Luisa Marro, il giornalista Stefano Pisaniello e il dott. Gaetano Ferronetti esperti di politiche giovanili.
Domenica - 6 novembre 2011
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
31 Ritrovaci su Facebook Clicca su MI PIACE per fare parte della community! Per suggerimenti, segnalazioni di eventi e problematiche della nostra città, scrivete liberamente alla redazione che accoglierà le vostre proposte. redazione@ildomenicaledicasoria.it
Per la tua pubblicità sul nostro giornale contattaci al: 3346632511 redazione@ildomenicaledicasoria.it
Suggerimenti, critiche, segnalazioni, scrivere a: redazione@ildomenicaledicasoria.it
Periodico settimanale a diffusione gratuita Anno I n. 1 - 6 novembre 2011 Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Rg 4925 del 28/09/2011 Direttore responsabile: Pasquale D’Anna direttore@ildomenicaledicasoria.it Caporedattore: Sonia Tabacco s.tabacco@ildomenicaledicasoria.it Redazione: Via G. Marconi, 80026 Casoria (NA) redazione@ildomenicaledicasoria.it Stampa: Tuccillo Arti Grafiche Via dell’Indipendenza,37 80021 Afragola (NA) graficatuccillo@libero.it Edito da: Associazione Culturale Kasauri Casoria (NA) associazionekasauri@libero.it Progetto grafico ed impaginazione: Sonia Tabacco Questo numero è stato chiuso in redazione Giovedi 3 novembre 2011
Domenica - 6 novembre 2011