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CASSA DI TRENTO
FONDAZIONE CASSA RURALE DI TRENTO
I “Progetti 2019”
USARE LA TECNOLOGIA richiede consapevolezza Con il progetto «L’altra faccia della tecnologia» elaborato da «Level up» si è puntato ad «educare» in particolare gli studenti.
E
ducare all’uso consapevole delle nuove tecnologie e del metodo scientifico quale mezzo essenziale e concreto per potersi relazionare attivamente e coscienziosamente alla realtà quotidiana: questo l’obiettivo dichiarato di «L’altra faccia della tecnologia», il progetto finanziato da Fondazione Cassa Rurale di Trento ed elaborato da «Level up» di Trento, una start up di progettazione didattica e comunicazione scientifica, fondata da tre soci, di cui due laureati in fisica ed uno in economia. Principali destinatari dell’iniziativa erano gli studenti e sono state sei le scuole coinvolte (i
Un’immagine della mostra allestita presso le Gallerie di Piedicastello
licei Shool, Prati, Rosmini e Da Vinci di Trento, il liceo Russell di Cles e l’Istituto Ladino di Fassa). Sono infatti i giovani, i «nativi digitali», i maggiori fruitori delle nuove tecnologie, e per questo vanno aiutati a dotarsi di strumenti di conoscenza tecnica e scientifica per riuscire ad affrontare criticamente la rete ed evitare così di diventare vittime di truffe digitali. E sono stati proprio alcuni studenti che hanno partecipato al progetto a preparare un esempio pratico del perché non bisogna credere ciecamente a quello che si vede su Internet, realizzando un «falso video» che sembrava girato davanti alle Galle- Non bisogna credere rie di Piedicastello a Trento ciecamente a quello che si vede su Internet anziché in classe. Il video è stato esposto a «Fake! Fallimenti e inganni della vista umana», mostra inserita nel programma del progetto, allestita alle Gallerie di Trento, messe a disposizione dalla Fondazione Museo Storico del Trentino. Inaugurata il 6 marzo e incappata subito dopo nelle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria, è tornata visitabile nei fine settimana dal 6 giugno al 5 luglio. La mostra svelava i limiti della visione umana, il senso al quale si fa maggiormente ricorso nella vita di tutti i giorni, ma che per ragioni fisiche e biologiche, ben illustrate nella mostra, spesso è inaffidabile. M.T.