Kate DiCamillo Flora e Ulisse. Le avventure illustrate Illustrato da K.G. Campbell Traduzione di Laura Bortoluzzi © 2015 Editrice Il Castoro viale Andrea Doria 7, 20124 Milano www.castoro-on-line.it info@castoro-on-line.it La citazione della poesia di R.M. Rilke è tratta da Il libro d’ore, Marcos y Marcos, 1992, traduzione di Nicoletta Dacrema Pubblicato per la prima volta con il titolo Flora & Ulysses. The illuminated adventures Testo © 2013 Kate DiCamillo Illustrazioni © 2013 K.G. Campbell Published by arrangement with Walker Books Limited, London SE11 5HJ. All rights reserved. No part of this book may be reproduced, transmitted, broadcast or stored in an information retrieval system in any form or by any means, graphic, electronic or mechanical, including photocopying, taping and recording, without prior written permission from the publisher. ISBN 978-88-6966-013-9
Kate D i Camillo
Illustrato da K.G. Campbell Traduzione di Laura Bortoluzzi
Ad Andrea e Heller, i miei supereroi —K.D. A mio padre, per ciò che mi ha trasmesso —K.G.C.
NELLA CUCINA DEI TICKHAM, UN TARDO POMERIGGIO D’ESTATE...
Ehm.
1
È il tuo regalo di compleanno. È un Ulisse 2000X multisuperficie ultrarisucchio! Tanti auguri!
TANTI AUGURI A TEEEEEE.
Cos’è, Donald?
È UN ASPIRAPOLVERE.
È un Ulisse 2000X!
È il top degli aspirapolvere. Ha un cavo extralungo, così non ti sfuggirà nemmeno un granello di polvere. Funziona su tutte le superfici, interne ed esterne, e fa tutto ciò che vuoi. Devi provarlo. Accendilo!
Caspita.
Santo cielo, Donald. E dai...
2
Wow. Ehi, ma...
3
Ma, Donald, cosa...
È multisuperficie. Provalo in giardino!
E FU COSÌ CHE EBBE INIZIO QUESTA STORIA. CON UN ASPIRAPOLVERE. SUL SERIO.
4
CAPITOLO UNO
Una cinica fatta e finita
Flora Belle Buckman era nella sua stanza, seduta alla scrivania. Era molto indaffarata. Stava facendo due cose contemporaneamente. Ignorava sua madre, e leggeva un fumetto intitolato Le avventure illustrate dell’incredibile Incandesto!. «Flora», gridò sua madre, «che stai facendo di sopra?». «Sto leggendo», le urlò Flora in risposta. «Ricorda il contratto!», gridò sua madre. «Non dimenticare il contratto!» All’inizio dell’estate, in un momento di debolezza, Flora aveva fatto l’errore di firmare un contratto in cui si diceva che «si sarebbe impegnata a lasciar perdere le baggianate dei fumetti per rivolgere la sua attenzione alla fulgida luce della vera letteratura». Erano queste le parole esatte del contratto. Erano le parole di sua madre. La madre di Flora era una scrittrice. Era divorziata e scriveva romanzi rosa. Alla faccia delle baggianate. Flora odiava i romanzi rosa. Anzi, odiava il romanticismo. «Odio il romanticismo», disse Flora parlando da sola ad alta voce. Le piaceva il suono di quelle parole. Le immaginò 5
ODIO O. NTICISM IL ROMA
fluttuare sopra la sua testa nella nuvola di un fumetto: era un sollievo avere delle parole appese sopra la testa. Specialmente parole sprezzanti sul romanticismo. Sua madre l’aveva accusata spesso di essere una «cinica fatta e finita». Flora aveva il sospetto che fosse vero. ERA UNA CINICA FATTA E FINITA CHE VIVEVA INFISCHIANDOSENE DI OGNI CONTRATTO!
Ebbene sì, pensò Flora, sono proprio io. Chinò la testa e tornò a leggere le storie dell’incredibile Incandesto. Qualche minuto dopo fu interrotta da un rumore assordante. Sembrava che fosse atterrato un aereo nel giardino dei Tickham. «Ma che diavolo...», disse Flora. Si alzò dalla scrivania e quando guardò fuori dalla finestra vide la signora Tickham correre in giardino con un enorme aspirapolvere sfavillante. Sembrava che stesse passando l’aspirapolvere in giardino. Non può essere, pensò Flora. Chi è che passerebbe l’aspirapolvere in giardino? In realtà, la signora Tickham non aveva l’aria di sapere cosa stesse facendo. 6
Sembrava l’aspirapolvere a comandare, piuttosto. E l’aspirapolvere sembrava fuori controllo. O il motore. O qualcosa. «Avrà qualche rotella fuori posto», disse Flora ad alta voce. E poi vide che la signora Tickham e l’aspirapolvere puntavano dritti a uno scoiattolo. «Ehi, ma...», disse Flora. Picchiò sul vetro della finestra. «Attenti!», gridò. «Così aspirerete lo scoiattolo!» Dopo aver pronunciato quelle parole, per un attimo ebbe la strana sensazione di vederle, sospese sopra la sua testa. «COSÌ ASPIRERETE LO SCOIATTOLO!»
Nessuno ha modo di prevedere che razza di frasi gli usciranno di bocca, pensò Flora. Per esempio, chi penserebbe mai di urlare “Così aspirerete lo scoiattolo!”? Che parole le uscirono di bocca, tuttavia, non fece alcuna differenza. Flora era troppo lontana. L’aspirapolvere faceva troppo rumore. E poi, chiaramente, era votato alla distruzione. «Questo misfatto deve essere fermato», disse Flora con voce profonda da supereroina. «Questo misfatto deve essere fermato» era quello che diceva sempre l’innocuo inserviente Alfred T. Slipper prima di trasformarsi nell’incredibile Incandesto e diventare un mastodontico pilastro di luce in lotta contro il crimine. 7
8
Purtroppo Alfred T. Slipper non era lì. Dov’era Incandesto quando c’era bisogno di lui? Non che Flora credesse davvero nei supereroi. Però... In piedi alla finestra vide lo scoiattolo mentre veniva risucchiato dall’aspirapolvere. Puf. Fwump. «Per tutti i bagumba», disse Flora.
9