James Solheim Simon James
giovane V
DIARIO DI UNA GIORNALISTA
7 luglio
A
ccidenti, che sorpresa.
Ero lì al buio che pensavo alla mia futura carriera
di scrittrice quando all’improvviso mi sono ritrovata in una bacinella gelata con una signora che mi strofinava tutta con un asciugamano.
Ero completamente nuda, senza neppure un fiocco in testa. E quel che è peggio, c’erano anche mamma e papà! Avessi saputo che sarei nata in pubblico, mi sarei messa almeno una canottiera.
9 luglio Oggi ho conosciuto la mia sorella maggiore. Sembra una campionessa di ginnastica! Sa fare un mucchio di cose difficilissime, come • saltare • fare le capriole • far correre un insetto in cerchio nella sua pastasciutta • abbottonarsi la camicia con (quasi) tutti i bottoni giusti.
Promemoria: imitare quella bambina. Essere come lei. Ogni giorno, in ogni momento. Prima, però, imparare a girarsi sulla pancia.
18 agosto Vorrei tanto riuscire a dare una manata a quell’affare che pende sul mio lettino. Non so perché è lì, quell’affare. Cioè, è solo una stella verde appesa a un filo, ma gira e scintilla e mi infastidisce non poco.
Lo prendo di mira.
Mancato.
Ci riprovo.
Mancato di nuovo. Continuo a provarci, ma niente da fare.
Mia sorella ci riesce, a colpirlo. E poi, lei ha una spazzola per capelli tutta sua e una puntura di zanzara sulla fronte. Io non ho neppure una spazzola. Non è giusto. Anch’io ho un capello.