Viscolube - Rapporto ambientale 2008

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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÁ 2008


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MESSAGGIO DEL PRESIDENTE

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VISCOLUBE E LA GREEN ECONOMY - di Jacopo Giliberto

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REVIVOILTM

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VISCOLUBE E LA SOSTENIBILITA’

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Storia e attività

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La sostenibilità ambientale, energetica, economica

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della rigenerazione degli oli usati. La leadership di Viscolube I valori dell’Azienda e le risorse umane

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La sostenibilità per Viscolube

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Gli indicatori della sostenibilità: una visione d’insieme

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GLI INDICATORI DELLA SOSTENIBILITÀ

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PIEVE FISSIRAGA a) Le performance ambientali

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b) Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

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c) La Responsabilità Sociale

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Il Miglioramento Continuo

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CECCANO a) Le performance ambientali

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b) Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

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c) La Responsabilità Sociale

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Il Miglioramento Continuo

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Allegati tecnici

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Il rapporto di sostenibilità di Viscolube è diretto a tutti i referenti esterni, persone, istituzioni, partner economici, comunità, e più in generale a tutti coloro che sono interessati a conoscere nel dettaglio le attività e i risultati della nostra azienda relativamente ad ambiente, sicurezza e responsabilità sociale. E’ anche diretto a tutto il personale, dirigenti, impiegati, operai e collaboratori, che leggono ogni giorno il comportamento ambientale e sociale della Società nelle decisioni che vengono prese, nelle strategie a lungo termine e nella serietà e pragmatismo con cui i loro vertici si esprimono. Ringrazio tutti per la loro importante collaborazione, specialmente in questi ultimi mesi in cui ho notato un grande senso di responsabilità. Chiedo a tutti di continuare su questa strada e a ciascuno, per il proprio settore di responsabilità, non solo di eseguire le direttive impartite ma anche di suggerire modi e metodi che possano migliorarle o perfezionarle. Sono certo che vi sentirete più vicini all’azienda ed il vostro lavoro diventerà più interessante. Questo rapporto, in realtà, è soltanto un modo diverso di comunicare alcuni temi ed aspetti della vita dell’azienda, dal momento che per noi non c’è differenza tra la sostenibilità e l’insieme delle nostre attività di business. E’ tutto talmente integrato che nella pratica quotidiana ogni attività operativa risulta in definitiva anche un’azione di salvaguardia dell’ambiente. Viscolube ha fatto della sostenibilità un elemento fondante, sviluppando le proprie attività in armonia con l’ambiente, le persone, il territorio e tutti i referenti esterni pubblici e privati, basando il proprio vantaggio competitivo sull’innovazione tecnologica, che ha consentito di sviluppare costantemente prodotti in grado di soddisfare una domanda sempre crescente di qualità ambientale. E’ proprio quello che abbiamo fatto anche nel 2008, nell’ambito di un progetto destinato a completarsi nel 2009, mettendo a punto un olio lubrificante per la trazione pesante che soddisfa le più avanzate specifiche delle case costruttrici, formulato totalmente con basi riraffinate di nostra produzione e quindi in grado di rispettare nel suo intero ciclo di vita i più stretti vincoli di compatibilità ambientale. Inoltre, adeguando la nostra produzione alle richieste del mercato, abbiamo avviato una completa revisione del nostro ciclo produttivo che ci ha permesso di ottenere nel 2009 basi lubrificanti di Gruppo II con caratteristiche addirittura superiori agli standard previsti a progetto. Siamo consapevoli e partecipi delle difficoltà che tutto il sistema produttivo sta affrontando, ma siamo anche fiduciosi che queste ultime iniziative possano fornire un altro piccolo contributo allo sviluppo dei consumi in una dimensione più attenta e responsabile nei confronti dell’ambiente. Dott. Giorgio Carriero 5


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Il mondo sta cambiando. Stanno cambiando i consumatori (le figure di consumatore e di cittadino tendono a sovrapporsi), sta cambiando la società, sta cambiando anche l’industria che a volte anticipa i cicli sociali e a volte, nella maggior parte dei casi, li segue. A titolo di confronto, secondo una ricerca della società di certificazione Dnv, gli italiani al supermercato sono sempre più attenti ai prodotti che acquistano: il 70% dà importanza agli aspetti etico-sociali, mentre il 65% a quelli ambientali, e addirittura l’83% dà valore a una produzione con basse emissioni di CO2. A differenza di qualche anno fa, anche nell’economia della crisi internazionale il prezzo di un prodotto non è più la sola leva vincente. Certamente, un prezzo basso aiuta a vendere meglio, ma non è la sola scriminante della scelta. Lo stesso vale per la qualità del prodotto, qualità che, sola, non basta. Difatti, sempre, il consumatore-cittadino (la figura economica e sociale che emerge) nel momento in cui sceglie esprime una domanda. La sua richiesta è: vivere meglio. Che siano i prodotti in vendita o che siano le scelte del sindaco, la persona sceglie sulla base di ciò che secondo lui gli permetterà di avere una qualità migliore della vita. Se questa è la domanda della nuova figura del consumatore-cittadino, come deve rispondere l’industria? La risposta che l’industria più attenta sa dare ai suoi clienti è di colore verde, come il verde speranza ma soprattutto come il verde ecologico. (Attenzione, l’ecologia non è quell’idealismo velleitario di qualche anno fa. Il sentimento ambientale è un’attenzione comune e condivisa, vissuta tutti i giorni, anche in famiglia). Il nuovo Rapporto di sostenibilità della Viscolube è un esempio di un’azienda che indica, con il suo passo accelerato, l’uscita dalla crisi economica dei mesi scorsi. L’azienda è un caso di “green economy”, quell’innovazione verde che secondo il presidente statunitense Barack Obama sarà lo strumento per riportare il sistema economico fuori dal crack internazionale dell’economia. Obama ha saputo capire dove tende la società. La crisi economica ha rafforzato tra i consumatori il bisogno di un sistema in qualche misura più “etico”, più “ecologico”. Presa al balzo questa sensibilità sociale diffusa, il presidente degli Stati Uniti ne ha fatto quello che gli economisti amano chiamare “un driver”. La società statunitense, che si basa sugli sprechi (basta pensare al divario di tecnologia, di consumi e di prestazioni tra le automobili statunitensi e quelle di con-

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cezione europea o giapponese), è destinata a perdere la partita se non modificherà le sue scelte, e tra qualche anno il mercato sarà in mano a chi avrà saputo offrire ai consumatori prodotti ad alta efficienza ambientale ed energetica, oppure prodotti che in via generale abbiano un contenuto “etico”. Per questo motivo l’Amministrazione Usa ha girato le politiche verso un’altra forma di produzione. Di conseguenza, quando si muove la “corazzata Usa” anche il resto del mondo segue. La partita che stanno giocando gli Stati Uniti è sugli standard tecnologici. Come il telefonino Gsm era stato “imposto” dall’Europa come standard tecnologico mondiale, come la marmitta catalitica era stata “inventata” in California ma l’industria automobilistica Usa non ne aveva fatto uno strumento di mercato mentre al contrario era stata adottata come standard tecnologico europeo a cui s’è adeguato il mondo, così ora in campo internazionale i grandi Paesi stanno cercando di porsi per i prossimi anni come trascinatori della ripresa economica attraverso l’indicazione di quelli che saranno gli standard tecnologici del futuro. Saranno appunto tecnologie “etiche” o “ambientali”. Chi avrà a disposizione prodotti o processi produttivi migliori, chi avrà un rapporto positivo con la società, sarà dentro il mercato; chi frena sarà fuori o dovrà inseguire. Il caso Viscolube è particolare per diversi motivi. In primo luogo, gli stabilimenti di Pieve Fissiraga (Lodi) e Ceccano (Frosinone) sono raffinerie solamente in apparenza. Certamente, hanno le torri di distillazione, gli impianti di hydrofinishing e deasfaltazione, come le raffinerie cui ci ha abituato l’industria petrolifera. Però quei due stabilimenti fanno un lavoro diverso: producono ambiente. Prendono circa 140mila tonnellate l’anno di lubrificanti usati – quelli che inquinano terribilmente se vengono abbandonati, come purtroppo accade ancora – e li trasformano in lubrificanti nuovi. È circa il 65% di tutti i rifiuti che il Coou (il Consorzio oli usati) raccoglie e sottrae all’ambiente. Ogni goccia lavorata in più a Pieve Fissiraga e Ceccano è una goccia di inquinamento in meno nel mondo. Difatti i lubrificanti usati sono pericolosi non solamente per il fatto che gli oli sono pervasivi nel terreno e nell’acqua, ma anche per i composti che vi si accumulano durante l’uso. È un’attività a difesa dell’ambiente. Non basta. L’esperienza della Viscolube ha un’altra caratteristica, quella dell’innovazione. Investimenti continui sugli impianti, aggiornamento delle tecnologie e – anzi – anticipazione delle tecnologie future. Come dimostrano gli oli di altissima qualità ottenuti dalla Viscolube partendo da materia prima rigenerata. Le emissioni per unità di prodotto scendono; l’attenzione per acqua, rifiuti, fumi – e gli investimenti continui per ridurli – sono uno degli elementi per consolidare il rapporto sociale tra lo stabilimento e chi vi abita intorno. Gli impianti sono moderni, aggiornati e soprattutto a basso impatto ambientale con un disturbo, per chi abita a Pieve e Ceccano, probabilmente inferiore a quello arrecato dalla vicina autostrada. L’innovazione è fondamentale. Soprattutto quando l’innovazione va verso la domanda dei consumatori. Succede con le nuove tipologie di lubrificanti di altissima qualità ottenuti da materia prima riciclata. Ha senso proporre un prodotto così innovativo? La legge imporrebbe alle amministrazioni pubbliche di approvvigionarsi di prodotti ottenuti dal riciclo, come per esempio nella carta per le fotocopie, ma anche per tutte le altre forniture. Come dovrebbe accadere per i lubrificanti degli automezzi di quei Comuni, Province, Regioni o aziende “municipalizzate” che vogliono migliorare l’ambiente, avvicinarsi alla domanda di una migliore qualità della vita espressa dai cittadini e promuovere il mercato dei prodotti rigenerati.

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Il Rapporto di sostenibilità è testimone dell’impegno di questa azienda per l’ambiente, ma non soltanto. Accompagnato dalle certificazioni e dall’impegno che ne consegue, il Rapporto è uno strumento che rafforza l’identità etica e sociale tra chi vi lavora: spinge anche i dipendenti meno sensibili a misurarsi con il tema ambientale. È uno strumento per consolidare le relazioni con chi abita vicino agli stabilimenti, e i cittadini sono indotti a seguire nella vita quotidiana le buone pratiche imparate da chi le applica su scala industriale. dipendenti quando tornano a casa, i figli che imparano i criteri dell’ambiente a scuola, sono tutti promotori di piccoli gesti quotidiani: come per esempio raccogliere i rifiuti in modo appropriato. È questo uno degli aspetti che fanno dell’impresa un’attività sociale, inserita nel contesto dinamico che si evolve. Quando l’impresa è migliore, anche la società è migliore. (*) giornalista de il Sole 24 Ore, Energia e Ambiente.

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In questi anni Viscolube ha focalizzato la propria strategia sulla qualità ambientale e sull’innovazione tecnologica, dedicando molta attenzione e rilevanti risorse al miglioramento dei processi produttivi che hanno permesso di ottenere prodotti ai massimi livelli qualitativi. Le basi lubrificanti che vengono prodotte utilizzando questi processi, confrontate con le basi di prima raffinazione presenti sul mercato, presentano in particolare un bassissimo contenuto di zolfo e di componenti aromatici, hanno un alto indice di viscosità, una bassa volatilità e un ottimo comportamento alle basse temperature, tutti fattori che ne facilitano l’impiego in ogni applicazione della lubrificazione. Proprio per rendere disponibile ai pubblici potenzialmente interessati un prodotto di forte valenza sia ambientale che prestazionale, Viscolube ha sviluppato con Lubrizol, azienda leader mondiale nel campo degli additivi, un olio lubrificante per autotrazione, formulato interamente con basi riraffinate: si tratta di un lubrificante per motori diesel sovralimentati, impiegati in servizi gravosi, che consente anche di adottare intervalli di sostituzione fino a 80.000 km e che naturalmente è utilizzabile con ancora più ampi margini di qualità nei motori diesel aspirati, impiegati negli automezzi adibiti al trasporto pubblico, e nelle autovetture diesel con motori sovralimentati. L’olio lubrificante è di gradazione SAE 15W-40, rispetta le specifiche API CI-4/SJ e ACEA E7-08 (la più recente riferita ai motori Euro 5) e rivendica le approvazioni dei principali Costruttori di automezzi pesanti e camion: Daimler-Chrysler, Volvo, MAN, Renault, Caterpillar, Cummins, Mack, MTU. L’impiego del 100% di basi riraffinate Viscolube consente di ridurre, grazie al loro elevato livello qualitativo tecnico ed ambientale, l’impiego di altri componenti, con significativi vantaggi in termini ambientali ed a costi competitivi: in particolare il basso tenore di zolfo e di idrocarburi insaturi favorisce le prestazioni motoristiche e la salvaguardia del catalizzatore.

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STORIA E ATTIVITÀ Fondata nel 1963, Viscolube opera nel settore della riraffinazione degli oli minerali usati: 45 anni di crescita costante, caratterizzati da significative innovazioni e da continui miglioramenti tecnologici, con una forte attenzione alla tutela dell’ambiente e al benessere delle persone che contribuiscono, giorno dopo giorno, a raggiungere livelli di eccellenza in Italia e all’estero. Viscolube è attualmente l’azienda leader in Italia nella riraffinazione degli oli lubrificanti usati, un’attività del settore petrolifero che rappresenta una fase fondamentale nel ciclo di vita degli oli lubrificanti. L’attività produttiva viene svolta in due siti industriali distinti, uno a Pieve Fissiraga in provincia di Lodi e l’altro a Ceccano in provincia di Frosinone, dove lavorano complessivamente circa 170 dipendenti e nei quali sono state trattate nel 2008 135.276 tonnellate di olio usato, che rappresentano circa il 65% dell’intero quantitativo di olio usato raccolto nell’anno sul territorio nazionale dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. Viscolube adotta le più avanzate tecnologie di processo, ed in particolare entrambi i siti produttivi sono dotati di un impianto di idrogenazione catalitica (Hydrofinishing), una tecnologia ritenuta a livello mondiale una delle migliori dal punto di vista della qualità tecnica ed ambientale tra quelle disponibili per la rigenerazione degli oli usati. La tecnologia dell’Hydrofinishing, processo di riraffinazione indicato dalla normativa vigente in Europa e in Italia come la migliore soluzione tecnica disponibile dal punto di vista ambientale, oltre che qualitativo, è infatti caratterizzata da una resa molto alta e consente di ottenere prodotti di qualità elevata sia in termini delle principali caratteristiche merceologiche del prodotto (colore e stabilità all’ossidazione) sia dal punto di vista tossicologico e dell’impatto ambientale. Tale tecnologia, unitamente a quella della termodeasfaltazione, è alla base del processo REVIVOIL® di proprietà congiunta Viscolube/Axens, il cui know-how viene ceduto per la realizzazione di altri impianti di riraffinazione, alcuni dei quali già operanti da tempo nel mondo. Si tratta di un processo sviluppato alla fine degli anni ’90 combinando le tecnologie proprietarie di Viscolube nella termodeasfaltazione dell’olio usato e dell’Istituto Francese del Petrolio (IFP), oggi Axens, nei trattamenti all’idrogeno ad alta pressione utilizzati nell’industria della raffinazione petrolifera e quindi applicati alla riraffinazione dell’olio usato. Le basi lubrificanti che si producono con l’impiego di questi processi presentano caratteristiche chimico-fisiche anche superiori alle migliori basi minerali di prima raffinazione di Gruppo I con la possibilità, nell’impianto di Lodi, di raggiungere i livelli tipici delle basi di Gruppo II. Sono caratterizzate in particolare da un bassissimo contenuto di zolfo e di componenti aromatici, da un alto indice di viscosità, da una bassa volatilità e da un ottimo comportamento a freddo, tutti fattori che ne facilitano l’impiego in numerose applicazioni della lubrificazione.

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LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, ENERGETICA, ECONOMICA RIGENERAZIONE DEGLI OLI USATI. LA LEADERSHIP DI VISCOLUBE

DELLA

Tutti i lubrificanti, nel corso del loro utilizzo, modificano gradualmente le proprie caratteristiche fino ad esaurire la funzione per la quale erano stati progettati, trasformandosi a fine vita in un rifiuto pericoloso, da raccogliere e destinare al trattamento finale più appropriato. La riraffinazione, cioè l’attività industriale che utilizzando come materia prima l’olio usato consente di produrre nuovamente basi lubrificanti di alta qualità, rappresenta la tipologia di trattamento dell’olio usato più sostenibile dal punto di vista ambientale, come ormai acquisito e riconosciuto dalle diverse normative a livello sia nazionale che comunitario. Le Direttive emanate dall’Unione Europea in tema di eliminazione e/o riutilizzo degli oli lubrificanti usati assegnano priorità al processo di rigenerazione rispetto a quello della valorizzazione termica della materia. Tuttavia, nonostante l’orientamento comunitario dia preferenza alla rigenerazione mirata alla produzione di basi lubrificanti, vari Stati continuano a scegliere la strada dell’utilizzo degli oli usati come combustibile per la produzione di energia. Ma trattare gli oli usati come combustibile significa privarsi della possibilità di riutilizzare un prodotto per il medesimo scopo per cui è stato creato, possibilità che invece la rigenerazione garantisce e che rappresenta, laddove è perseguibile, l’obiettivo primario di una gestione ecosostenibile dei rifiuti. Grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni nell’attività di riraffinazione, che ha comportato la gestione di una crescente complessità di variabili (tecnologiche, logistiche, organizzative, normative) tra loro strettamente interconnesse, Viscolube partecipa costantemente a tutte le attività e alle iniziative istituzionali, sia in Italia che a livello Comunitario, fornendo il proprio contributo per la definizione delle best practices nel settore degli oli usati. Per citare solo alcuni di tali ambiti in cui Viscolube viene coinvolta come parte attiva, vale la pena menzionare per l’Italia l’Unione Petrolifera, Federchimica, Confindustria, GAIL ed in ambito europeo il GEIR e la UEIL1. I numerosi soggetti che, con ruoli diversi, intervengono nelle diverse fasi del ciclo di vita dei lubrificanti, trovano un punto di coordinamento di natura istituzionale nel Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che rappresenta un esempio riuscito di collaborazione tra pubblico, con poteri di indirizzo e di controllo esercitati dai vari Ministeri interessati, e privato, con responsabilità della gestione affidata alle imprese che immettono in consumo gli oli lubrificanti. Il Consorzio si occupa dell’attività di raccolta dell’olio usato, attraverso una rete di imprese che copre tutto il territorio nazionale, e dell’attività di smaltimento, che avviene prioritariamente attraverso il conferimento alle aziende di rigenerazione o, in alternativa, quando le caratteristiche chimico-fisiche dell’olio usato non lo consentono, ai cementifici per la combustione o agli inceneritori per la termodistruzione. La cooperazione con il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati e con tutte le sue componenti, si è concretizzata in un miglioramento continuo di ogni fase della filiera e conseguentemente dell’intero sistema, che ha portato nel tempo non solo ad un progressivo allineamento qualitativo e quantitativo tra fabbisogni della riraffinazione e disponibilità della raccolta, ma anche al pieno coinvolgimento di Viscolube nelle varie iniziative nell’ambito dell’attività di comunicazione istituzionale del COOU. (1) GAIL: Gruppo Aziende Industriali della Lubrificazione, gruppo appartenente a Federchimica; GEIR: Gruppo dell’Industria Europea della Rigenerazione; UEIL: Unione dell’Industria Europea dei Lubrificanti.

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I VALORI DELL’AZIENDA E LE RISORSE UMANE Viscolube ha perseguito costantemente negli anni il miglioramento tecnologico e la qualità dei prodotti. Tuttavia il raggiungimento di tali obiettivi è stato possibile soprattutto grazie alla volontà di perseguire un concreto “sviluppo sostenibile”, integrato con le istanze del territorio, dei clienti, della collettività, dell’ecosistema e, anzitutto, delle risorse umane che operano in azienda. Le risorse umane rappresentano il cardine delle attività di Viscolube. Il personale Viscolube opera in un ambiente sano e integro, in cui la salute e la sicurezza dei dipendenti costituiscono obiettivi prioritari dell’Azienda, partecipa costantemente ad attività di formazione e di aggiornamento, in modo tale che tutti i lavoratori diventino nel tempo elementi portanti di una elevata professionalità e dei principi stessi dell’azienda. Inoltre particolari sistemi premianti orientano e valorizzano comportamenti sicuri e attenti alla prevenzione. Il personale dipendente di imprese esterne che opera in Viscolube viene ugualmente coinvolto in tale politica di cultura della prevenzione, rispetto dell’ambiente, osservanza delle leggi e attenzione alle persone. I valori di Viscolube relativamente alle risorse umane possono essere così richiamati: - Rispetto della persona - Salvaguardia dell’ambiente nel quale le persone operano - Osservanza delle leggi e delle normative - Attenzione al territorio - Assenza di discriminazioni di qualsiasi genere - Correttezza e trasparenza - Miglioramento continuo - Coinvolgimento e valorizzazione delle risorse umane Il rispetto di tali principi viene periodicamente verificato e certificato da un Ente esterno, ovvero l’Istituto di certificazione Certiquality che semestralmente effettua una verifica di sorveglianza per ogni Sito sul Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale in merito alla conformità alla norma SA 8000, anche detta “norma sul lavoro etico”. E a proposito di certificazioni, il percorso ormai da anni intrapreso da Viscolube in tale direzione, ha prodotto l’attuale situazione, che si rappresenta in tabella:

Pieve Fissiraga

Qualità

Sicurezza

Ambiente

Responsabilità Sociale

UNI EN ISO 9001

OHSAS 18001/UNI 10617

UNI EN ISO 14001

SA 8000

X

X

X

X

EMAS programmata 2008/2010

Ceccano

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X

X

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LA SOSTENIBILITÀ PER VISCOLUBE Lo “sviluppo sostenibile” è “lo sviluppo che soddisfa i bisogni dell’attuale generazione senza compromette-

re la capacità di quelle future di soddisfare i loro bisogni”. Questa definizione, ampiamente utilizzata negli ultimi anni e nei più svariati contesti, è un concetto che per Viscolube si è tradotto in applicazione concreta. Togliere dall’ambiente un rifiuto potenzialmente inquinante, ridargli nuova vita senza attingere da importazioni di greggio (risorsa non rinnovabile e sempre più preziosa), utilizzando i processi tecnologici migliori dal punto di vista ambientale è la mission di Viscolube. La rigenerazione degli oli usati per produrre nuove basi lubrificanti, si ispira, infatti, al principio di sviluppo sostenibile. Il Decreto Ministeriale 29 gennaio 2007, pubblicato sulla G.U. n°130 del 7 giugno 2007 ha sancito il primato ambientale della tecnica Hydrofinishing, definendola miglior tecnica disponibile per la rigenerazione degli oli lubrificanti usati. E a proposito di migliori tecniche disponibili e Direttiva IPPC, si rammenta che entrambi i Siti produttivi Viscolube sono in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), rilasciata ai sensi della vigente normativa italiana di riferimento (D.Lgs 59/05). Rilevanti sono le risorse economiche che ogni anno Viscolube investe per migliorare gli aspetti ambientali: impatto odorigeno, impatto visivo, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti e consumo di risorse. Il rispetto per il territorio circostante si traduce anche in un approccio “sostenibile” con tutte le parti interessate che lo compongono. Sono frequenti infatti le occasioni in cui Viscolube viene coinvolta in veste di

“testimonial” in materia di “buone pratiche” o in veste di partner in convenzioni, protocolli di intesa e altre iniziative di carattere ambientale, di sicurezza o di settore da Enti, Istituzioni, organi di controllo, associazioni di categoria e sindacali. Anche il rapporto costante di collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado, attuato in entrambi i siti Viscolube, rientra nell’applicazione del concetto di sostenibilità: trasmettere alle giovani generazioni il principio del rispetto dell’ambiente o gli elementi basilari di una corretta gestione dei rifiuti significa, senz’altro, contribuire a formare una loro coscienza ambientale, in modo da non “compromettere la capacità delle

generazioni future di soddisfare i loro bisogni”.

GLI INDICATORI DELLA SOSTENIBILITA’: UNA VISIONE D’INSIEME Alcuni indicatori testimoniano l’attenzione costante di Viscolube al mantenimento e al consolidamento del proprio impegno a gestire fattori e aspetti tra loro fortemente interconnessi, che si rafforzano reciprocamente e insieme concorrono ad una reale ed efficace sostenibilità ambientale. Di seguito si fornisce una visione d’insieme dei principali indicatori della sostenibilità, rimandando ai due capitoli seguenti per una presentazione di dettaglio riferita alle due unità produttive di Pieve Fissiraga e Ceccano. LAVORAZIONE E PRODUZIONE La produttività dell’azienda rappresenta il fattore più rilevante e immediato di impegno a favore dell’ambiente, in quanto ad essa corrisponde direttamente l’eliminazione di un rifiuto pericoloso e la sua trasformazione in prodotti nuovamente utilizzabili e con gli stessi standard qualitativi di quelli che hanno originato il rifiuto.

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Nel triennio 2006/2008 Viscolube ha trattato nei propri impianti tecnologicamente all’avanguardia 411.000 tonnellate di olio usato, che rappresentano ben il 64% delle 644.000 tonnellate totali di olio usato (rigenerabile e non) raccolto dal COOU. Nello stesso periodo sono state prodotte 355.000 tonnellate tra basi lubrificanti, gasolio e asfalto flussato, che rappresentano a loro volta l’86% del rifiuto trattato. Il miglioramento continuo dei processi produttivi e l’innovazione tecnologica sono sempre orientati alla minimizzazione dell’impatto ambientale e a salvaguardare ambiente e sicurezza; nel triennio sono stati spesi 4,4 milioni di euro in ricerca e sviluppo e realizzati investimenti per complessivi 15,7 milioni di euro. 2006

2007

2008

Totale triennio

1.110.759

1.248.062

2.075.581

4.434.402

3.103.087

6.200.559

6.384.863

15.688.509

163

163

166

(media) 164

135.684

140.468

135.276

411.428

91.964

97.044

89.606

278.614

Gasolio prodotto (ton)

8.766

9.460

10.712

28.938

Asfalto flussato (ton)

15.803

16.598

15.061

47.462

Spese per ricerca e sviluppo (euro) Investimenti (euro) Dipendenti (n°) Olio usato lavorato (ton) Basi lubrificanti prodotte (ton)

INCIDENTI E INFORTUNI – AMBIENTE E SICUREZZA Nel periodo considerato non si è verificato nessun incidente ambientale. Entrambi i siti produttivi hanno inoltre conseguito il raggiungimento di obiettivi antinfortunistici pluriennali: sei anni senza infortuni nello stabilimento di Pieve Fissiraga e quattro anni in quello di Ceccano (l’infortunio riportato in tabella fa riferimento ad un caso di lieve entità, che non ha dato luogo né ad inabilità permanente né a ricovero ospedaliero con assenza inferiore a 3 giorni). Grazie ad una prevenzione costante, alla formazione continua e ad una sorveglianza rigorosa, il paragone con gli indici infortunistici nazionali (di settore e non) risulta particolarmente favorevole. Gli incidenti di sicurezza, di cui si da evidenza nei capitoli seguenti, si riferiscono ad eventi non significativi che non hanno causato infortuni alle persone, ma che, in conformità con le procedure interne Viscolube, sono stati registrati e classificati come “incidenti”. Le spese e gli investimenti destinati ad ambiente e sicurezza sono stati nel loro complesso pari a 11.633.911 euro, e, tra l’altro, comprendono: - l’adozione di tecnologie a ridotto impatto ambientale per gli impianti di processo e di servizio; - l’installazione di sistemi per la riduzione o l’abbattimento di sostanze inquinanti; - spese ed investimenti per migliorare le condizioni di sicurezza e dell’ambiente di lavoro. Tutti i dipendenti sono inoltre direttamente coinvolti nel processo di miglioramento continuo, partecipando a livello decisionale con proposte e progetti da realizzare.

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Performance ambientali

2007

2008

Totale triennio

0

0

0

0

2.280.509

3.008.571

2.910.953

8.200.033

2006

2007

2008

Totale triennio

1

0

0

1

850.653

1.342.320

1.240.905

3.433.878

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Numero infortuni Spese ed investimenti

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2006

Numero incidenti Spese e investimenti

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RAPPORTI CON IL TERRITORIO Viscolube è fortemente impegnata sul territorio con numerose forme di collaborazione, di sostegno e di cooperazione nei confronti di associazioni umanitarie, culturali, sportive, religiose, ecc. Da sottolineare l’iniziativa “Fabbriche Aperte” promossa in entrambi gli stabilimenti e realizzata a Ceccano nell’anno 2008: l’azienda ha aperto le porte per un’intera giornata accogliendo e intrattenendo tutti i dipendenti e le loro famiglie, gli studenti, i media, le istituzioni, le autorità e gli stakeholders a livello locale. Occasione per avvicinare i “vicini di casa” e far comprendere al meglio l’attività dell’azienda, il suo rispetto per l’ambiente, il territorio, la salute e la sicurezza delle persone che vi operano. Le spese sostenute nell’anno 2008 risentono di alcuni interventi straordinari dei quali si dà conto nei due capitoli seguenti. Erogazioni liberali e iniziative sociali Totale

2006

2007

2008

Totale triennio

262.916

310.998

721.665

1.295.579

FORMAZIONE Gran parte dei risultati raggiunti negli anni sono da attribuire anche all’elevata professionalità delle risorse umane che operano all’interno dell’azienda. Un team altamente qualificato e professionale anche grazie alle 15.867 ore di formazione che la Viscolube ha pianificato ed erogato per i suoi dipendenti nel triennio 20062008. Sono circa 30 le ore medie/anno pro capite dedicate a sicurezza, ambiente, responsabilità sociale, formazione tecnica, manageriale, specialistica e salutistica. Formazione Ore di formazione in materia ambientale Ore di formazione in materia salute e sicurezza

2006

2007

2008

Totale triennio

794

836

764

2.394

1.634

1.708

2.156

5.498

19


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PIEVE FISSIRAGA A) LE PERFORMANCE AMBIENTALI Lavorazione (ton/a)

2006

2007

2008

olio usato lavorato

80.926

81.599

77.831

totale lavorazione

90.990

93.761

87.033

2006

2007

2008

54.237

55.110

50.509

gasolio

5.118

5.543

6.730

asfalto flussato

9.686

10.024

8.496

Produzione

(ton/a)2

basi lubrificanti

La differenza tra l’olio usato lavorato e la produzione è costituita da rifiuti, acqua e altri sottoprodotti. Oltre alle quantità d’olio usato lavorato, pari a 77.831 tonnellate nell’anno 2008, va evidenziato, come per gli anni 2006 e 2007, che nell’impianto di Pieve Fissiraga sono state lavorate 9.202 tonnellate di semilavorati provenienti dallo Stabilimento di Ceccano (pari all’11,82% rispetto all’olio usato lavorato). Occorre tener presente che la lavorazione delle tonnellate aggiuntive non interessa l’intero ciclo produttivo, poiché, a differenza della materia prima olio usato, i prodotti aggiuntivi entrano nel ciclo di lavorazione in un punto intermedio dell’intero processo. Pertanto di seguito si riportano gli indicatori dei vari parametri ambientali, rapportati sia all’olio usato lavorato che alle tonnellate complessive lavorate. Per completezza d’informazione si veda lo schema a blocchi del processo produttivo dello Stabilimento di Pieve Fissiraga riportato in allegato 2, alla fine del presente documento. Ambiente

2006

2007

2008

0

0

0

Spese

721.208

730.177

1.045.966

Investimenti

325.088

300.793

138.449

1.046.296

1.030.970

1.184.415

380

398

205

12,56

12,61

9,07

Numero incidenti

Totale spese e investimenti Ore di formazione in materia ambientale Percentuale su totale ore formazione

(2) La produzione è relativa esclusivamente alla lavorazione di olio usato.

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Nel Triennio 2006-2008 presso lo stabilimento Viscolube di Pieve Fissiraga non si sono verificati incidenti ambientali, e quelli verificatisi in materia di sicurezza (cfr. paragrafo di seguito dedicato) non hanno causato ripercussioni sull’ambiente. Dalla tabella emerge un netto incremento delle spese dedicate al miglioramento degli aspetti ambientali. L’apparente calo nell’ultimo anno delle cifre relative agli investimenti, invece, è dovuto al diverso criterio di estrazione ed attribuzione a tale voce delle risorse economiche adottato a partire dai dati relativi all’anno 2008. Il nuovo criterio prevede di prendere in considerazione ai fini della redazione del presente documento, i soli interventi conclusi (“entrati in esercizio”) nell’anno di riferimento, escludendo le cifre relative allo stato di avanzamento degli interventi in corso di realizzazione, ma non ancora in esercizio. Non appaiono pertanto in tabella le significative risorse dedicate nel 2008 al revamping dell’impianto di trattamento delle acque reflue (pari a 200.000 euro, intervento che si completerà nei dei primi mesi del 2009), che porterà al miglioramento della qualità degli scarichi idrici. Da citare, tra gli investimenti conclusi, il rifacimento interno delle aste fognarie e l’installazione di sistemi di filtrazione delle emissioni dei serbatoi contenenti olio usato. Le nuove modalità di calcolo degli investimenti si applicano anche in materia di sicurezza. La riduzione delle ore di formazione dedicate all’ambiente nel 2008 è dovuto alla pianificazione per lo stesso anno di un numero maggiore di interventi formativi dedicati alla sicurezza; le ore di formazione ambientale fanno comunque registrare una percentuale in linea con il biennio precedente. EMISSIONI IN ATMOSFERA Emissioni in atmosfera

2006

2007

2008

CO (ton/a)

8,57

1,86

3,70

NOx (ton/a)

76,75

77,83

24,20

SOx (ton/a)

0,34

0,21

1,59

COVNM3 (ton/a)

0,45

0,26

0,09

Polveri (ton/a)

1,05

0,39

0,26

Emissioni in atmosfera (valori specifici per ton d’olio usato lavorato)

2006

2007

2008

CO (kg/ton)

0,106

0,023

0,047

NOx (kg/ton)

0,948

0,954

0,310

SOx (kg/ton)

0,004

0,003

0,021

COVNM (kg/ton)

0,006

0,003

0,001

Polveri (kg/ton)

0,013

0,005

0,003

Totale olio usato lavorato: - 80.926 ton nel 2006 - 81.599 ton nel 2007 - 77.831 ton nel 2008 (3) Il dato fornito in tabella per il 2008 come COVNM è da intendersi come COT in conformità a quanto prescritto nell’A.I.A. rilasciata allo stabilimento di Pieve Fissiraga nell’ottobre del 2007.

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Emissioni in atmosfera (valori specifici/totale lavorazioni).

2006

2007

2008

CO (kg/ton)

0,094

0,020

0,042

NOx (kg/ton)

0,843

0,830

0,278

SOx (kg/ton)

0,004

0,002

0,018

COVNM (kg/ton)

0,005

0,003

0,001

Polveri (kg/ton)

0,011

0,004

0,003

Totale lavorazione: - 90.990 ton nel 2006 - 93.761 ton nel 2007 - 87.033 ton nel 2008 Lo Stabilimento Viscolube di Pieve Fissiraga, come già detto, ha ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) concessa dalla Regione Lombardia con Decreto n°12826 nel mese di ottobre 2007. Tale atto include l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera di n°10 punti di emissione convogliata fissandone i relativi limiti. Poiché i valori riportati in tabella si basano su misurazioni semestrali, l’andamento dei parametri analizzati può risentire di variazioni significative nell’arco di un triennio (si veda in particolare l’andamento del CO). In ogni caso occorre specificare che nel corso del 2008 non sono stati superati i limiti imposti per nessuno dei 10 punti, neanche nei valori puntuali. Lo Stabilimento è provvisto di una torcia d’emergenza non soggetta ad autorizzazione ai sensi del D.Lgs.n.152/06 e s.m.i. e per motivi tecnici non può essere soggetta ad analisi delle emissioni: i valori riportati in tabella non ne tengono pertanto conto. Il contributo è in ogni modo trascurabile, in quanto il calcolo fatto in base ai dati di progetto disponibili, indica che le emissioni imputabili al gas metano bruciato dai piloti sempre accesi della torcia d’emergenza aumentano di circa l’1% le emissioni indicate in tabella. GAS AD EFFETTO SERRA Entrambi gli Stabilimenti Viscolube non subiscono, per l’attività specifica svolta, l’applicazione della direttiva 2003/87/CE, relativa allo scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra. L’attività IPPC (Classificata con codice IPPC 5.1) non rientra nelle categorie previste dalla normativa in questione, nonostante il processo produttivo contempli la combustione per la produzione di calore necessario al processo e per il trattamento dei reflui gassosi. Ciò nonostante, entrambi i siti hanno eseguito una valutazione delle emissioni di gas ad effetto serra, utilizzando metodologie analoghe a quelle previste dalla normativa di riferimento. I dati riportati nella tabella seguente riguardano 11 punti di emissione dello Stabilimento di Pieve Fissiraga, 10 autorizzati e uno riferito alla torcia di sicurezza. Il calcolo è relativo alle emissioni di CO2 ed è basato sul consumo di metano. Nella tabella sono riportati i dati relativi al triennio 2006 – 2008.

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EMISSIONI DI CO2 (GAS SERRA)

2006

2007

2008

Totale olio esausto lavorato (ton/anno)

80.926

81.599

77.831

Totale lavorazioni (ton/anno)

90.990

93.761

87.033

Totale CO2 emessa nell’anno (ton/anno)

42.586

43.858

42.287

Valori di emissione specifici di CO2 (ton CO2/ton olio esausto lavorato)

0,526

0,538

0,543

Valori di emissione specifici di CO2 (ton CO2/ton lavorata)

0,468

0,468

0,485

SCARICHI IDRICI Scarichi idrici Solidi Sospesi Totali (mg/l) COD (mg/l) Idrocarburi totali (mg/l) Volumi scaricati

(m3/a)

Limiti

2006

2007

2008

80

4,00

8,00

5,50

160

41,92

50,89

35,70

1,82

0,08

423.636

415.842

5

< 0,5

437.905

Scarichi idrici (valori specifici per ton di olio usato)

2006

2007

2008

Solidi Sospesi Totali (kg/ton)

0,022

0,042

0,029

COD (kg/ton)

0,227

0,264

0,191

Idrocarburi totali (kg/ton)

0,003

0,009

0,001

Scarichi idrici (valori specifici/totale lavorazioni)

2006

2007

2008

Solidi Sospesi Totali (kg/ton)

0,019

0,036

0,026

COD (kg/ton)

0,202

0,229

0,171

Idrocarburi totali (kg/ton)

0,002

0,008

0,001

I dati relativi ai parametri Solidi Speciali Totali e Idrocarburi Totali derivano da determinazioni analitiche svolte da laboratorio qualificato esterno con frequenza semestrale, periodicità che determina una maggior variabilità del dato medio di anno in anno; i dati relativi al COD derivano invece da determinazioni analitiche svolte dal laboratorio interno Viscolube, con valori più rappresentativi della realtà perché la frequenza dell’analisi è giornaliera. I valori riportati in tabella per l’anno 2008 mostrano una diminuzione, rispetto all’anno precedente, dei parametri analizzati nelle acque scaricate in corpo idrico superficiale. CONSUMO DI RISORSE Consumo di risorse Metano Acqua

(Sm3)

(m3)

Energia Elettrica (MWh)

24

2006

2007

2008

14.535.720

15.289.214

14.907.971

1.652.537

1.536.696

1.136.432

13.253

14.548

14.510


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A partire dall’anno 2008 i consumi di metano sono desunti dalle fatture emesse dalla società fornitrice. E’ da precisare che il consumo di acqua per l’anno 2007 corrisponde ad una stima, in quanto per 8 mesi del 2007 il contatore che rileva i consumi del pozzo principale non era funzionante perché in manutenzione; in ogni caso il valore indicato è conservativo, in quanto la stima fatta in linea con gli anni precedenti, risulta superiore al consumo dato per lo stesso anno sulla base dei valori dei restanti 4 mesi, regolarmente misurati. Consumo di risorse (valori specifici per ton di olio usato) Metano Acqua

(Sm3/ton)

(m3/ton)

Energia Elettrica (kWh/ton)

2006

2007

2008

179,62

187,37

191,54

20,42

18,83

14,60

163,77

178,29

186,43

2006

2007

2008

159,75

163,07

171,29

18,16

16,39

13,06

145,65

155,16

166,72

Totale olio usato lavorato: - 80.926 ton nel 2006 - 81.599 ton nel 2007 - 77.831 ton nel 2008 Consumo di risorse (valori specifici/totale lavorazioni) Metano Acqua

(Sm3/ton)

(m3/ton)

Energia Elettrica (kWh/ton) Totale lavorazioni: - 90.990 ton nel 2006 - 93.761 ton nel 2007 - 87.033 ton nel 2008

La leggera diminuzione dei prodotti passati in lavorazione nell’anno 2008 rispetto all’anno 2007 ha determinato un lieve abbassamento dei consumi assoluti di energia elettrica e metano, ma non di quelli specifici. I consumi d’acqua industriale, già in calo nel 2007, hanno registrato un’ulteriore riduzione nel 2008, sia nei valori assoluti che in quelli specifici. Una così importante diminuzione si è ottenuta grazie a: - ottimizzazione dell'utilizzo dell'acqua di raffreddamento sugli impianti - inserimento di allarmi di livello sul serbatoio S100 per evitare il "troppo pieno" in scarico continuo - interventi di manutenzione alla rete fognaria, con rivestimento di calze interne per eliminare perdite nel sottosuolo. Ai fini di una migliore valutazione dell’efficienza energetica si riporta di seguito il totale dell’energia consumata (metano ed energia elettrica) espressa in TEP.

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Totale energia consumata (espresse in TEP) Anno

2006

2007

2008

14.968

15.883

15.562

Valore specifico (TEP/ton olio usato lav.)

0,185

0,195

0,200

Valore specifico (TEP/ton lavorata)

0,165

0,169

0,179

Totale

Fattori di conversione: - 1000 Sm3 metano = 0,82 TEP

-

MWh energia elettrica = 0,23 TEP

PRODUZIONE DI RIFIUTI Rifiuti

2006

2007

2008

862,12

752,90

1.897,50

Non pericolosi (ton/a)

1.235,68

774,70

1.270,76

Totale (ton/a)

2.097,80

1.527,60

3.168,26

Rifiuti (valori specifici per ton di olio usato)

2006

2007

2008

Pericolosi (kg/ton)

10,65

9,23

24,37

Non pericolosi (kg/ton)

15,27

9,49

16,33

Totale (kg/ton)

25,92

18,72

40,70

Rifiuti (valori specifici/totale lavorazioni)

2006

2007

2008

Pericolosi (kg/ton)

9,48

8,03

21,80

Non pericolosi (kg/ton)

13,58

8,26

14,60

Totale (kg/ton)

23,06

16,29

36,40

Pericolosi (ton/a)

Totale olio usato lavorato: - 80.926 ton nel 2006 - 81.599 ton nel 2007 - 77.831 ton nel 2008

Totale lavorazioni: - 90.990 ton nel 2006 - 93.761 ton nel 2007 - 87.033 ton nel 2008 Nel 2008, così come risulta dalle tabelle, presso lo Stabilimento Viscolube di Pieve Fissiraga si può constatare un importante aumento della produzione di rifiuti. Relativamente a quelli pericolosi l’aumento è stato causato dagli interventi di bonifica effettuati su alcuni serbatoi destinati allo stoccaggio dei prodotti finiti e semi-lavorati (per smaltimenti pari a 1.456,62 ton).

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Per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi l’aumento è principalmente dovuto ai lavori effettuati durante l’anno: modifica dell’impianto di filtrazione, aggiunta di due nuovi compressori all’impianto Hydrofinishing e modifiche realizzate sull’impianto biologico. I lavori hanno generato scorie di cemento (per 96,12 ton), rifiuti misti dall’attività di demolizione e costruzione (per 24,52 ton) e miscele bituminose per il rifacimento di strade (per 24,84 ton). Parte dell’aumento è stato generato anche dalla pulizia straordinaria della fossa settica dello Spazio Viscolube (308,46 ton) che oggi è collegata all’impianto Biologico. Negli impianti di Pieve Fissiraga e di Ceccano, è attivo un sistema per la raccolta differenziata dei rifiuti assimilabili a quelli urbani (es. rifiuti da attività di ufficio, dalle aree con distributori di alimenti e bevande, ecc.), destinati a forme di recupero.

B) SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Sicurezza

2006

2007

2008

N° di infortuni

0

0

0

N° di incidenti

4

5

4

Spese

116.267

138.617

261.528

Investimenti

421.730

652.755

430.779

Totale spese ed investimenti

537.997

791.372

692.307

Ore di formazione

1.096

1.180

1.296

Percentuale su totale ore di formazione

36,22

37,38

57,37

Come evidenziato in tabella, nel 2008 si sono registrati n°4 incidenti che non hanno comportato infortuni e danni alle strutture e agli impianti. Rispetto al 2007 si mostra un andamento pressoché costante delle risorse economiche dedicate alla sicurezza. Le spese sono riconducibili per lo più alla formazione e all’addestramento del personale, alla fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale ed alle manutenzioni dei dispositivi di sicurezza. Gli investimenti sono invece relativi ad interventi per migliorare i livelli di sicurezza su apparecchiature e impianti produttivi o su impianti che assolvono a funzioni di sicurezza. Per le modalità di calcolo degli investimenti vale quanto già detto a proposito di quelli in materia di ambiente. Relativamente alle ore di formazione sulla sicurezza, si registra un significativo incremento, dovuto principalmente alle importanti novità legislative (e conseguenti obblighi) introdotte dal Testo Unico sulla Sicurezza.

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C) LA RESPONSABILITA’ SOCIALE

Anno Personale

2006

2007

2008

Dir.

Qu.

Imp.

Op.

Dir.

Qu.

Imp.

Op.

Dir.

Qu.

Imp.

Op.

Uomini

6

9

32

32

6

8

34

34

5

10

37

32

Donne

-

4

12

-

-

3

11

-

-

3

12

-

Totali

6

13

44

32

6

11

45

34

5

13

49

32

Anno Provenienza

95

96

99

2006

2007

2008

Uomini

Donne

Uomini

Donne

Uomini

Donne

Comune

25

2

25

3

24

3

Provincia

31

9

32

8

33

7

Regione

20

4

22

2

23

3

Altro

3

1

3

1

4

2

Totale ore formazione

3.026

3.157

2.259

erogate al personale Come si nota dalla tabella sopra riportata, nel 2008, rispetto all’anno precedente, l’organico del personale dello Stabilimento è aumentato di tre unità. Il 97% circa del personale dipendente proviene dal territorio locale (Regione, Provincia, Comune). Per il 2008 si conferma che Viscolube non ha fatto ricorso a lavoro minorile e a lavoro obbligato. In entrambi gli Stabilimenti è stato eletto dai dipendenti un Rappresentante dei Lavoratori per la SA8000 il cui compito è quello di assicurare il rispetto dei principi etici contenuti in tale norma. Nel 2008, rispetto agli anni precedenti, la formazione erogata ai dipendenti è diminuita in termini assoluti, ma presenta dei numeri sempre significativi con una media di oltre 22 ore di formazione erogate per dipendente. EROGAZIONI LIBERALI E INIZIATIVE SOCIALI

Erogazioni/contributi/iniziative

2006

2007

2008

Per lo sport

85.482

106.251

83.394

Per le associazioni religiose e umanitarie

30.000

30.500

12.500

4.400

11.591

10.729

111.600*

72.714

380.861

231.482

221.056

487.484

Per la scuola e la cultura Altre erogazioni liberali Totale

* tale cifra include le spese dedicate all’OPEN DAY – pari a 84.868 euro – significativo evento di comunicazione alle parti interessate.

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Come ogni anno Viscolube sostiene il territorio in cui opera intervenendo con erogazioni, contributi a società sportive, associazioni culturali ed umanitarie, scuole ed Enti coinvolti in percorsi formativi, attività di formazione ambientali e sportive per i ragazzi e per le persone che vivono a contatto con lo Stabilimento. Anche nel 2008 gli studenti delle scuole primarie del Comune di Pieve Fissiraga, gli allievi degli istituti scolastici “Canossa” di Lodi, “Cesaris” di Casalpusterlengo e “Molinari” di Milano hanno visitato l’impianto. Inoltre, cinque studenti hanno seguito, per alcune settimane, uno stage presso la raffineria, entrando in contatto con la gestione aziendale, l’organizzazione e le strutture industriali che consentono di portare avanti l’attività produttiva, con l’obiettivo costante della sicurezza sul posto di lavoro e del rispetto dell’ambiente. Uno dei cinque, ha poi proseguito l’esperienza in Viscolube per 300 ore nei mesi di luglio, agosto e settembre seguendo in particolare le attività durante la fermata impianti per manutenzione programmata. Da ricordare infine, l’importante impegno economico sostenuto da Viscolube per la realizzazione del Parco Giochi realizzato nel comune di Pieve Fissiraga (209.068 euro) e le erogazioni effettuate a favore dell’Unicef (24.000 euro) e della provincia di Lodi (50.000 euro).

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IL MIGLIORAMENTO CONTINUO

Nel Rapporto di Sostenibilità 2007 erano riportati diversi interventi di miglioramento pianificati dallo Stabilimento Viscolube di Pieve Fissiraga per l’anno 2008 e connessi a salute, ambiente e sicurezza. Come evidenziato in tabella, dei n°13 interventi di miglioramento programmati per il 2008, n°11 sono stati portati a termine e n°2 sono in corso di completamento nel 2009 (vedi obiettivi ripianificati per il 2009 e riportati a seguire). Avevamo promesso… e abbiamo realizzato - Rifacimento interno di un ulteriore tratto di un collettore fognario di Stabilimento, intervento che influisce sull’aspetto consumo di risorse e scarichi idrici - Completamento del sistema di irrigazione del verde sostituendo l’acqua potabile con acqua da pozzo - Modifica del sistema di carico degli automezzi per il bitume, intervento che influisce sull’impatto odorigeno - Sostituzione di una linea interrata di acqua da pozzo, intervento che influisce sull’aspetto consumo d’acqua - Riporto di segnali di gestione di un generatore di vapore da locale a remoto in sala controllo impianti, intervento che influisce sull’aspetto sicurezza - Installazione di due compressori gas per l’impianto HDF, intervento che influisce sull’aspetto sicurezza - Acquisto di una nuova apparecchiatura lavavetri in laboratorio chimico, intervento che influisce sull’aspetto sicurezza ed odori - Riporto dei segnali delle centraline di allarme dei rilevatori di gas presenti in laboratorio chimico alla sala controllo impianti In corso di realizzazione/ultimazione - Installazione di una apparecchiatura automatica per il carico di automezzi, intervento che influisce sull’aspetto sicurezza

Intervento modificato e riproposto per l’anno 2009 (vedi obiettivo n.12 seguente) - Coibentazione di due serbatoi di stoccaggio, intervento che influisce sull’aspetto consumo di energia

Intervento annullato in quanto l’attività per cui è stato pianificato l’investimento non è più necessaria - Installazione di una vasca di denitrificazione al trattamento acque reflue di stabilimento, intervento che influisce sull’aspetto odori e scarichi idrici.

Intervento modificato che termina nei primi mesi dell’anno 2009 (vedi obiettivo n.3 seguente) - Realizzazione di un sistema di captazione vapori dei serbatoi di olio usato in stabilimento, intervento che influisce sull’aspetto odori

Intervento modificato che termina nel 2009 (vedi obiettivo n.4 seguente)

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Tra i principali obiettivi pianificati dallo stabilimento Viscolube di Pieve Fissiraga per l’anno 2009 in materia di ambiente, sicurezza e salute si segnalano i seguenti: Realizzeremo… 1.

Sistema rilevazione fumi nelle cabine elettriche, intervento che influisce sull’aspetto sicurezza

2.

Analizzatore di O2 e CO2 per i fumi di due caldaie. Intervento che influisce sull’aspetto emissioni in atmosfera.

3.

Intervento sull’impianto di trattamento acque reflue di stabilimento, che influisce sull’aspetto odori e scarichi idrici. Progettato con l’installazione di una vasca di denitrificazione nel 2008, si conclude nei primi mesi del 2009, con una variazione significativa rispetto al progetto iniziale, ovvero la sostituzione del flottatore esistente con due nuovi flottatori.

4.

Realizzazione di un sistema di filtrazione delle emissioni dei serbatoi di olio usato in stabilimento, intervento che influisce sull’aspetto odori. Progettato in modo differente ed iniziato nel 2008, si conclude nei primi mesi del 2009.

5.

Ricollocazione sensori H2S e fumo in ingresso condotto per sala controllo. Intervento che influisce sull’aspetto sicurezza.

6.

Realizzazione di una copertura per l’area lavaggi idrodinamici. Intervento che influisce sul fattore ambienti di lavoro.

7.

Adeguamento dell’area per il deposito di additivi e sostanze acide. Intervento che influisce sulla sicurezza e sull’ambiente.

8.

Ballatoio per manovrare le valvole di By-pass del circuito di recupero delle condense. Intervento che migliora la sicurezza dei lavoratori.

9.

Manutenzione fondi serbatoi nel reparto nazionale e nel parco serbatoio semilavorato. Intervento che influisce sull'aspetto ambientale suolo-sottosuolo.

10.

Bussola per installare doppia porta d’uscita secondaria sala controllo. Intervento che influisce sulla sicurezza.

11.

Manutenzione tetti n. 4 serbatoi e parapetto di protezione di un serbatoio. Intervento che influisce sulla sicurezza.

12.

Il progetto 2008 di installazione di una ulteriore apparecchiatura automatica per il carico degli automezzi è stato modificato con un intervento che prevede lo sdoppiamento di un’apparecchiatura automatica per il carico degli oli lubrificanti. Intervento che influisce sull’aspetto sicurezza.

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CECCANO A) LE PERFORMANCE AMBIENTALI Lavorazione (ton/a)

2006

2007

2008

54.758

58.869

57.445

37.727

41.934

39.097

gasolio

3.648

3.917

3.982

asfalto flussato

6.117

6.574

6.565

olio usato lavorato Produzione (ton/a) basi lubrificanti

Come già segnalato per lo Stabilimento di Pieve Fissiraga, la differenza tra il totale lavorato ed il totale prodotto è costituita da rifiuti, acqua e altri sottoprodotti. L’olio usato lavorato nel 2008 rappresenta in assoluto un quantitativo significativo, dal momento che, come già segnalato nel Rapporto di Sostenibilità 2007, i quantitativi lavorati nel 2007 hanno costituito un record per lo Stabilimento di Ceccano. Relativamente alle fasi di lavorazione connesse ai prodotti riportati in tabella, si veda lo schema a blocchi del processo produttivo dello Stabilimento di Ceccano riportato in allegato 3, alla fine del presente documento. Ambiente

2006

2007

2008

0

0

0

Spese

937.080

1.018.338

1.474.396

Investimenti

297.133

959.263

252.142

1.234.213

1.977.601

1.726.538

414

438

559

19,93

17,17

20,00

N° di incidenti

Totale spese ed investimenti Ore di formazione in materia ambientale Percentuale su totale ore di formazione

Come si evince dalla tabella, nel triennio 2006 - 2008 nel sito produttivo di Ceccano non si sono verificati incidenti ambientali. Il totale delle risorse economiche dedicate nell’ultimo triennio a spese e investimenti in campo ambientale rappresenta un dato significativo: circa 5.000.000 di euro spesi in 3 anni per la riduzione degli impatti ambientali del sito. Relativamente alle ore di formazione su temi connessi all’ambiente erogate nel triennio, la percentuale sul totale è sempre significativa, con un incremento nel 2008. Da ricordare che l’attività di formazione, informazione e addestramento periodico che si svolge in Stabilimento ai sensi del D.M. 16.03.98 investe non solo argomenti di sicurezza ma include anche sessioni dedicate a temi ambientali ed esercitazioni di emergenza sulle ipotesi incidentali di tipo ambientale individuate e riportate nel Piano di Emergenza Interno dello Stabilimento (P.E.I.) che, elaborato ai sensi del D.Lgs 626/94 e s.m.i., è stato integrato con quanto previsto dal D.Lgs 334/99 e s.m.i. Nel 2010 sarà sottoposto alla prevista revisione triennale.

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EMISSIONI IN ATMOSFERA Emissioni in atmosfera

2006

2007

2008

Polveri (ton/a)

1,21

0,41

1,23

NOx (ton/a)

12,30

13,74

18,47

SOx (ton/a)

143,33

95,15

83,04

I dati riportati in tabella costituiscono valori medi annui di emissione convogliata calcolati utilizzando le misurazioni semestrali fornite dal laboratorio esterno incaricato (laboratorio accreditato SINAL) e rapportandole alla lavorazione effettiva annua di olio usato. Emissioni in atmosfera (valori specifici per ton di olio usato)

2006

2007

2008

Polveri (kg/ton)

0,022

0,007

0,021

NOx (kg/ton)

0,225

0,233

0,322

SOx (kg/ton)

2,617

1,616

1,446

L’andamento delle emissioni in atmosfera nel triennio 2006 – 2008 si presenta pressoché costante. Si sottolinea che a partire dal 2008, a seguito dell’ottenimento dell’AIA, sono state ridefinite e maggiormente dettagliate le modalità di monitoraggio e misurazione delle emissioni convogliate in atmosfera. Tali nuove modalità hanno fatto sì che i dati riportati in tabella sono stati calcolati sulla base di una maggior quantità di dati e informazioni. Relativamente ai parametri da monitorare introdotti per la prima volta dall’AIA per un solo punto di emissione (forno “15F1”, che rappresenta la maggior fonte di emissioni convogliate dello Stabilimento) – CO (Monossido di Carbonio), COVNM (Composti Organici Volatili Non Metanici, espressi come Carbonio), CH4 (Metano, espresso come Carbonio), PCDD (Policlorodibenzodiossine) + PCDF (Policlorodibenzofurani) – si evidenzia che le analisi effettuate hanno fornito valori trascurabili o al di sotto dei limiti di rilevabilità dello strumento utilizzato. Tutti i valori rimangono entro i limiti imposti in autorizzazione, con riferimento sia a quelli espressi in ton/anno della precedente autorizzazione, sia a quelli espressi in mg/Nm3 dell’AIA vigente. In virtù di quanto prescritto dall’A.I.A. è stato installato ed avviato nel febbraio 2009 un sistema di monitoraggio in continuo dei parametri SOx, NOx e Polveri sul suddetto forno “15F1” che porterà a disporre di ulteriori dati su tali emissioni. EMISSIONI DI GAS SERRA Pur non rientrando nel campo di applicazione della direttiva 2003/87/CE sul monitoraggio dei gas ad effetto serra4, lo Stabilimento di Ceccano ha effettuato una valutazione delle emissioni di Anidride Carbonica (CO2) riconducibili al sito produttivo, identificando tale parametro come elemento qualificante delle proprie prestazioni ambientali in termini di contributo all’emissione dei gas ad effetto serra. La principale sorgente di CO2 è costituita dalla combustione del gas naturale impiegato nel processo produttivo. Nella tabella sono riportati i risultati relativi al triennio 2006 – 2008. (4) Lo stabilimento di ceccano, oltre a non rientrare nel campo di applicazione della Direttiva per codice attività IPPC, non rientra per la potenza calorifica aggregata che è inferiore a 20 MW.

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EMISSIONI DI CO2 (GAS SERRA)

2006

2007

2008

Totale olio esausto lavorato (ton/anno)

54.758

58.869

57.445

Totale CO2 emessa nell’anno (ton/anno)

24.607

25.493

25.029

0,449

0,433

0,436

Valori di emissione specifici di CO2 (ton CO2/ton olio esausto lavorato) SCARICHI IDRICI Limiti

20065

2007

2008

Solidi Sospesi Totali (mg/l)

200

27,62

26,00

33,37

COD (mg/l)

500

103,28

93,90

115,00

10

1,29

1,30

1,01

329.323

329.721

324.131

Scarichi idrici (collettore ASI) (valori specifici per ton di olio usato)

20065

2007

2008

Solidi Sospesi Totali (kg/ton)

0,166

0,146

0,188

COD (kg/ton)

0,621

0,526

0,649

Idrocarburi totali (kg/ton)

0,008

0,007

0,006

Scarichi idrici (collettore ASI) – Limiti Tab. 3, all.V, Parte 3a D.Lgs 152/06 e s.m.i. per rete fognaria

Idrocarburi totali (mg/l) Volumi scaricati

(m3/a)

Per il triennio 2006 – 2008, i valori riportati nelle due tabelle mostrano un andamento pressoché costante e comunque con valori sempre ampiamente al di sotto dei limiti legislativi imposti per gli scarichi in acque superficiali. Scarichi idrici (acque meteoriche)

2006

2007

2008

Solidi Sospesi Totali (mg/l)

7,33

9,25

6,67

30,17

32,58

26,33

COD (mg/l) Idrocarburi totali (mg/l)

< 1,00

< 1,00

< 1,00

L’andamento dei valori relativi agli scarichi idrici delle acque meteoriche si presenta alquanto variabile, ma ampiamente al di sotto dei limiti della Tabella 3, Allegato 5 D.Lgs. 152/06 e s.m.i. per lo scarico in acque superficiali. Tale variabilità è da attribuire al fatto che i campioni vengono prelevati e analizzati con cadenza trimestrale, indipendentemente dalla frequenza o dall’assenza di eventi meteorici: ciò significa che anche in caso di scarse precipitazioni e quindi di scarsità/immobilità dell’acqua cumulata nei pozzetti di prelievo, il campione prelevato viene comunque analizzato. I risultati delle analisi effettuate su tali campioni possono pertanto risentire di concentrazioni sovra/sottostimate. Si segnala che, nell’arco dell’anno, non si sono registrati valori puntuali che abbiano superato i limiti legislativi. (5) Le minime discrepanze tra i valori specifici e nel valore assoluto per gli Idrocarburi relativi al 2006 nel presente Rapporto e gli stessi valori pubblicati nel Rapporto Ambiente, Sicurezza, Responsabilità Sociale – Anno 2006 sono dovuti ad un errore contenuto nella relativa formula del foglio di calcolo utilizzato per la raccolta di tali dati. Si è trattato in ogni caso di discrepanze minime nell’ambito di valori ampiamente nei limiti legislativi.

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CONSUMO DI RISORSE Consumo di risorse Metano (Sm3) Acqua (m3) Energia Elettrica (kWh) Consumo di risorse (valori specifici per ton di olio usato) Metano (Sm3) Acqua (m3) Energia Elettrica (kWh)

2006

2007

2008

11.159.868

11.745.575

11.523.002

399.894

401.488

388.592

9.870.875

10.171.000

10.360.000

2006

2007

2008

203,80

199,52

200,59

7,30

6,82

6,77

180,27

172,77

180,35

Pressoché costante si dimostra anche il consumo di risorse, con una leggera diminuzione nei consumi di metano e idrici, questi ultimi interessati da interventi di miglioramento realizzati nel corso del 2008 (vedi quanto riportato al capitolo dedicato agli interventi di miglioramento realizzati). Ai fini di una migliore valutazione dell’efficienza energetica si riporta di seguito il totale dell’energia consumata (metano ed energia elettrica) espressa in TEP. Totale energia consumata (espresse in TEP) Anno Totale Valore specifico (TEP/ton olio usato lav.)

2006

2007

2008

11.421

11.971

11.832

0,208

0,203

0,206

Fattori di conversione: - 1000 Sm3 metano = 0,82 TEP

-

1 MWh energia elettrica = 0,23 TEP

PRODUZIONE DI RIFIUTI Rifiuti

2006

2007

2008

356,08

324,09

870,29

Non pericolosi (ton/a)

1.688,00

2.160,91

2.621,84

Totale (ton/a)

2.044,08

2.485,00

3.492,13

Rifiuti (valori specifici)

2006

2007

2008

Pericolosi (kg/ton)

6,50

5,51

15,15

Non pericolosi (kg/ton)

30,83

36,71

45,64

Totale (kg/ton)

37,33

42,22

60,79

Pericolosi (ton/a)

L’andamento dei rifiuti – pericolosi e non pericolosi – riferito al triennio 2006 - 2008, nell’ultimo anno presenta un significativo incremento di produzione. In particolare la maggior produzione dei rifiuti pericolosi è dovuta a: attività di manutenzione straordinaria per la pulizia del serbatoio destinato allo stoccaggio delle

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acque reflue prima del trattamento all’impianto TAE e relativo smaltimento dei fondami (273 ton); attività di riasfaltatura del piazzale dello Stabilimento, con conseguente smaltimento dell’asfalto smantellato (216 ton). L’aumento relativo alla produzione dei rifiuti non pericolosi è invece legato all’attività edilizia straordinaria, connessa principalmente alla ristrutturazione del magazzino scorte (426 ton). In merito alla significativa produzione di fanghi provenienti dal trattamento delle acque effluenti (nell’ultimo triennio pari mediamente al 54% sul totale di rifiuti prodotti), si segnala che le quantità di tale tipologia di rifiuti prodotti dall’impianto di trattamento effluenti non sono costanti, a causa della loro connessione alla carica di COD presente nell’effluente in ingresso all’impianto e quindi, in ultima analisi, alla qualità dell’olio usato in ingresso. Inoltre, al fine di migliorare le performance ambientali dell’impianto di trattamento degli effluenti, è stato pianificato per il 2009 un intervento di miglioramento su tale impianto (si veda a tal proposito quanto riportato più avanti tra gli interventi da realizzare). Prosegue in Stabilimento la raccolta differenziata dei rifiuti assimilabili agli urbani (della stessa tipologia specificata per lo Stabilimento di Pieve Fissiraga), destinati a forme di recupero, avviata negli anni precedenti.

B) SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Sicurezza

2006

2007

2008

N° di infortuni

1

0*

0

N° di incidenti

0

1

0

Spese

113.297

203.842

295.176

Investimenti

199.359

347.106

253.422

Totale spese ed investimenti

312.656

550.948

548.598

538

528

860

25,90

20,68

30,70

Ore di formazione Percentuale su totale ore di formazione

* Nel 2007 si è verificato un infortunio in itinere che tuttavia non è riportato in tabella in quanto non direttamente correlato alle attività dello Stabilimento. Come riportato in tabella, nel triennio 2006 - 2008 si è verificato un solo incidente classificabile come incidente di sicurezza (principio d’incendio, immediatamente domato dalla squadra di primo intervento, senza necessità di ausilio esterno e senza danni a persone) ed un solo infortunio (causato da contatto accidentale con sostanza chimica, non ha dato luogo ad alcun tipo di inabilità permanente né a ricovero ospedaliero né ha comportato un’assenza superiore a 3 giorni).

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In particolare, rispetto al 2006, nel biennio 2007 - 2008 si registra un notevole incremento delle risorse totali dedicate a spese e investimenti nel campo della sicurezza. Relativamente alle ore di formazione in materia di sicurezza erogate nel corso del 2008, si nota un aumento rispetto al biennio precedente, anche in termini di percentuale ore sul totale erogato. Gli interventi tecnici e gestionali messi in atto in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, unitamente alla costante attenzione alla sicurezza e alla formazione in materia, hanno contribuito, anche per il 2008, al raggiungimento degli obiettivi antinfortunistici del sito (4 anni senza infortuni raggiunti il 26 luglio 2008). Ai fini degli obiettivi e concorsi interni non vengono conteggiati gli infortuni inferiori a 3 giorni.

C) LA RESPONSABILITA’ SOCIALE

Anno Personale

2006

2007

2008

Dir.

Qu.

Imp.

Op.

Dir.

Qu.

Imp.

Op.

Dir.

Qu.

Imp.

Op.

Uomini

1

5

32

26

1

6

31

26

1

6

39

18

Donne

-

-

3

1

-

1

2

-

-

1

2

0

Totali

1

5

35

27

1

7

33

26

1

7

41

18

Anno Provenienza

68

67

67

2006

2007

2008

Uomini

Donne

Uomini

Donne

Uomini

Donne

Comune

17

1

17

-

17

-

Provincia

45

3

44

3

44

3

Regione

2

-

3

-

3

-

Altro

-

-

-

-

-

-

Totale ore formazione

2.077

2.551

2.797

erogate al personale Il numero dei dipendenti dello Stabilimento risulta costante negli anni. Dalla tabella sopra riportata si osserva per il 2007 il decremento di una sola unità rispetto al 2006, dovuto a dimissioni per il raggiungimento dell’età pensionistica, e per il 2008 il mantenimento degli stessi livelli occupazionali. Si osservi che nell’ultimo anno il numero degli operai ammonta a 18 contro i 26 del biennio precedente: 8 risorse (operai) hanno ottenuto nel corso dell’anno la qualifica di “impiegato”, pur mantenendo lo stesso ruolo operativo. Il personale dello Stabilimento di Ceccano proviene interamente dal territorio locale: oltre il 70% dei dipendenti risiede infatti in provincia. Le ore di formazione erogate nel 2008 mostrano un incremento rispetto agli anni precedenti: circa 42 ore annue di formazione erogate per dipendente contro le 40 erogate nello scorso anno.

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EROGAZIONI LIBERALI E INIZIATIVE SOCIALI Erogazioni/contributi/iniziative

2006

2007

2008

15.500

25.992

35.800

Per le associazioni religiose e umanitarie

3.300

7.200

18.558

Per la scuola e la cultura

7.100

9.900

29.800

Altre erogazioni liberali

5.534

46.850*

150.023*

31.434

89.942

234.181

Per lo sport

Totale

*La cifra, pari a 40.967 euro, relativa al 2007 include le spese dedicate all’evento di comunicazione per il raggiungimento della registrazione EMAS; mentre la cifra del 2008 è comprensiva delle spese sostenute per la realizzazione della manifestazione ‘’Fabbriche Aperte”, pari a 126.051 euro. Con tali manifestazioni ed in particolare con l’evento del 2008 lo Stabilimento ha attuato momenti di comunicazione “aperta” e trasparente con tutte le parti interessate del territorio: dalle Autorità agli Organi di controllo, dagli organi di stampa ai rappresentanti delle associazioni di categoria, dai dipendenti Viscolube ai dipendenti delle imprese esterne che lavorano in Stabilimento. Lo Stabilimento di Ceccano sostiene numerose iniziative a favore del territorio destinando ad esso, come riportato in tabella, significative risorse economiche. Molti contributi sono devoluti alle associazioni ONLUS e/o umanitarie. Si tratta in genere di risorse devolute a ragazzi diversamente abili, ad associazioni (esempio AIL e UNICEF), ad istituzioni che si occupano del benessere di bambini in situazioni di disagio (economico e sociale), e a Enti che organizzano eventi sociali e progetti coinvolgendo grandi e bambini. Da citare il sostegno erogato per l’acquisto di attrezzature per il parco giochi di Viale Roma a Frosinone. Nel 2008 Viscolube ha sostenuto alcuni progetti di “abbellimento” del territorio. Ha contribuito alla realizzazione di aree verdi pubbliche, esempio le aiuole site in Corso Lazio a Frosinone, ha offerto aiuto alla parrocchia di San Pietro Apostolo a Ceccano per la realizzazione delle nuove campane e ha partecipato dando il suo apporto, al rifacimento degli infissi della struttura che ospita a Ceccano il Campus Universitario della Facoltà di Chimica Applicata (sede distaccata dell’Università di Roma, Tor Vergata). Ancor più degli anni precedenti, nel corso del 2008, Viscolube si è avvicinata alle giovani generazioni dedicando notevoli risorse al mondo della scuola. Ha infatti partecipato al progetto LASER inserito nella manifestazione “Olimpiadi delle Scienze”, svoltasi presso la scuola media statale Luigi Pietrobono di Frosinone, allo scopo di promuovere la divulgazione scientifica; ha accompagnato in visita guidata agli impianti produttivi gli studenti provenienti dagli Istituti di Istruzione Secondaria del territorio provinciale, e con l’ausilio dei propri “esperti” ha tenuto lezioni agli studenti sul tema ambiente e eco sostenibilità presso Istituti Superiori e Scuole Primarie di Ceccano. Ma il progetto più significativo attuato con il mondo della Scuola è stato senza dubbio il progetto denominato “Differenziamoci”. Viscolube, in collaborazione con il Comune di Ceccano, Confindustria Frosinone e Ufficio Scolastico Provinciale di Frosinone, ha promosso concretamente l’educazione ambientale degli studenti degli istituti primari e secondari in materia di gestione dei rifiuti mediante l’acquisto di cestini portarifiuti necessari per la raccolta differenziata per tutti gli ambienti scolastici e la messa a disposizione delle

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competenze acquisite dal proprio personale per l’illustrazione del progetto negli stessi Istituti. E ancora, significative sono state le risorse dedicate al mondo dello sport. Contributi che, ormai da qualche anno, si devolvono costantemente ad alcuni soggetti: al Coni, sezione Provinciale di Frosinone per manifestazioni volte alla promozione dell’attività motoria, ricreativa, agonistica nelle scuole primarie; al Frosinone Calcio, militante nella serie B; ad associazioni dilettantistiche del territorio comunale e provinciale per il sostegno di competizioni locali. Da menzionare il contributo all’evento sportivo “Tutti per Nino”, la partita di calcio organizzata in memoria di Nino Manfredi, i cui proventi sono stati destinati in beneficenza. Un discorso a parte merita la manifestazione “Fabbriche Aperte” dell’11 Ottobre 2008. Si è trattato di un evento di comunicazione di ampie dimensioni: una giornata dedicata ai dipendenti e ai loro familiari, alle Autorità, ai “vicini di casa”, agli studenti. 1.000 persone hanno potuto visitare lo Stabilimento accompagnate da guide esperte e partecipare alle numerose piacevoli attività organizzate per tutta la durata della manifestazione. Ad allietare la giornata, sono stati invitati vari “artisti” locali: dai giovanissimi atleti del Team di Ginnastica Artistica di Ceccano all’Ensemble di Ottoni e Percussioni del Conservatorio di Musica di Frosinone che, con un corpo di 40 elementi, ha chiuso la giornata con uno spettacolare concerto.

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IL MIGLIORAMENTO CONTINUO Nel Rapporto di Sostenibilità 2007 venivano indicati i principali interventi di miglioramento in merito a salute, ambiente, sicurezza che lo Stabilimento Viscolube di Ceccano si poneva come obiettivo per il 2008. Nel corso dell’anno sono stati realizzati tutti gli obiettivi programmati per il 2008. Avevamo promesso… e abbiamo realizzato - Quattro anni senza infortuni - Proseguimento ed estensione ad altri uffici della valutazione dell’esposizione a radiazioni ionizzanti negli ambienti di lavoro - Prolungamento della linea antincendio con l’aggiunta di un idrante presso la cabina di riduzione del metano, intervento che influisce sul rischio d’incendio - Eliminazione del gas refrigerante “Freon R22” presente nei condizionatori in uso presso lo Stabilimento, intervento che migliora l’aspetto sostanze lesive per lo strato di ozono - Installazione di rilevatori di fumo presso i locali del magazzino, intervento che influisce sul rischio di incendio - Rifacimento della pavimentazione e del sistema fognario del deposito Olio Usati, intervento che influisce sull’aspetto suolo e sottosuolo e spazi di lavoro - Installazione di un sistema di carico dal basso per alcune autobotti, intervento che influisce sul rischio di caduta dall’alto - Realizzazione di nuove aree verdi, intervento che influisce sull’aspetto impatto visivo - Verniciatura di serbatoi e linee d’impianto, intervento che influisce sul fattore impatto visivo - Installazione di una stazione meteo per migliorare la qualificazione e la quantificazione dell’impatto ambientale dell’aspetto emissioni in atmosfera - Pianificazione ed esecuzione di un piano di ispezioni di serbatoi e linee di carattere ambientale, intervento che influisce sugli aspetti suolo e sottosuolo, emissioni diffuse, odori - Installazione di due serbatoi fissi di accumulo per i fanghi provenienti dall’impianto di trattamento acque reflue, in sostituzione delle attuali cisterne, intervento che migliora la gestione interna dei rifiuti - Realizzazione di un impianto pilota per la denitrificazione delle acque reflue al fine di verificare la possibilità di inserire una sezione nitro-denitro nell’impianto trattamento acque reflue, intervento che influisce sull’aspetto scarichi idrici * - Installazione di telelivelli (con segnalazione a DCS) su altri serbatoi di raffineria per innalzare i livelli di sicurezza del personale preposto In corso di realizzazione/ultimazione - Ampliamento del laboratorio chimico, intervento che influisce sul fattore spazi di lavoro - Realizzazione di una copertura mobile per l’area lavaggi, intervento che influisce sul fattore ambienti di lavoro

Interventi non conclusi (causa ritardi iter autorizzativo) si riporta negli obiettivi 2009 (*) Le prove eseguite con l’impianto pilota non hanno dato i risultati attesi, pertanto per il 2009 si è pianificato un nuovo e più significativo intervento di miglioramento (vedi paragrafo seguente).

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Tra i principali obiettivi pianificati per il 2009 dallo Stabilimento di Ceccano in materia di sicurezza, salute e ambiente si segnalano quelli riportati di seguito, molti dei quali scaturiti dal concorso interno denominato “Valorizzate le Vostre Idee”: si tratta di un concorso che prevede la realizzazione e la premiazione delle idee proposte dai dipendenti e ritenute più valide in campo salute, ambiente, sicurezza ed altro. Realizzeremo… 1.

Cinque anni senza infortuni

2.

Proseguimento ed estensione ad altri uffici della valutazione dell’esposizione a radiazioni ionizzanti negli ambienti di lavoro

3.

Revamping ed adeguamento dell'impianto di trattamento acque effluenti. Intervento volto a migliorare l’aspetto ambientale “scarichi idrici”

4.

Realizzazione di una protezione sui corpi caldi degli scambiatori: Intervento volto ad innalzare i livelli di sicurezza del personale preposto (traguardo scaturito da proposta emersa nell’ambito del concorso “Valorizzate le Vostre Idee”)

5.

Ampliamento del laboratorio chimico (completamento), intervento che influisce sul fattore spazi di lavoro

6.

Realizzazione di nuove aree verdi. Intervento che influisce sull’aspetto ambientale impatto visivo

7.

Realizzazione di una copertura mobile per l’area lavaggi (completamento), intervento che influisce sul fattore ambienti di lavoro (traguardo scaturito da proposta emersa nell’ambito del concorso “Valorizzate le Vostre Idee”)

8.

Ampliamento servizi igienici ubicati presso gli spogliatoi delle ditte terze per il miglioramento dell’ambiente di lavoro dei dipendenti delle imprese appaltatrici

9.

Ripristino della pavimentazione dell'area impianti con materiale repellente agli idrocarburi e della pavimentazione posta sotto la pensilina di carico dell’olio lubrificante finito, intervento che influisce sull’aspetto ambientale suolo e sottosuolo

10.

Verniciatura di serbatoi e linee d’impianto, intervento che influisce sul fattore impatto visivo

11.

Pianificazione ed esecuzione di un piano di ispezioni di serbatoi e linee di carattere ambientale, intervento che influisce sugli aspetti suolo e sottosuolo, emissioni diffuse, odori

12.

Individuazione ed applicazione di migliori tecnologie di tenuta delle valvole per ridurre l’impatto ambientale legato all’aspetto odori ed emissioni diffuse

13.

Sostituzione del sistema fisso di rilevazione gas GPL e H2S posizionato nelle aree del PDA e dell’HF volto all’innalzamento dei livelli di sicurezza

14.

Interventi vari di miglioramento dell’area rifiuti scoperta per il miglioramento dell’housekeeping di Stabilimento e dell’aspetto impatto visivo

15.

Istallazione di un sistema per il raffreddamento del propano in uscita dai condensatori e sostituzione delle linee del propano per la riduzione dell’impatto ambientale legato all’aspetto consumo di risorse idriche

16.

Rinnovo graduale degli arredi uffici e scaffalature per il miglioramento dell’ambiente di lavoro

Lo stato di avanzamento degli obiettivi viene monitorato con cadenza bimestrale in occasione delle riunioni del “Comitato Centrale Sicurezza, Salute e Ambiente” e viene registrato nelle relative revisioni del documento “Obiettivi di stabilimento”.

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Allegato 1 - La riraffinazione degli oli usati Gli oli lubrificanti sono una miscela di idrocarburi, normalmente a prevalenza paraffinica, che, opportunamente miscelati con una serie di additivi, contribuiscono a ridurre l'attrito e l'usura di parti in movimento, se usati negli oli motore, o a trasmettere energia e potenza, se usati come fluido per la trasmissione idraulica. Il potere lubrificante viene meno durante l'utilizzo per la presenza di contaminanti di cui il lubrificante si arricchisce con il passare del tempo a seguito degli stress e shock termici cui è sottoposto a seconda dell'applicazione. Queste impurezze che ne inficiano l'uso, si suddividono in due classi: 1) impurezze estranee 2) prodotti dovuti al deterioramento dell'olio Le impurezze estranee sono: prodotti o agenti atmosferici come polveri, silicati e l'aria stessa che ossida il prodotto, metalli che risultano dall'usura delle parti meccaniche in movimento, particelle carboniose dovute a incombusti nel motore, ossidi di metalli dovuti alla corrosione dei metalli stessi, acqua come perdita dai circuiti di refrigerazione e come prodotto della combustione, combustibili che trafilano dal circuito motore e che si accumulano nella coppa dell'olio. I prodotti che si generano con il deterioramento dell'olio sono normalmente delle gomme, fanghiglie e depositi che si originano con l'alta temperatura cui l'olio è soggetto, per esempio, nel motore a seguito di ossidazione, cracking degli additivi e delle molecole idrocarburiche più “deboli” e miscele di combustibile, acqua, polvere e particelle carboniose. L'effetto di tutto questo è una minore efficacia nel potere lubrificante dell'olio e un arricchimento di aromatici nell'olio stesso causato principalmente dal prolungarsi dei tempi di percorrenza dell'olio nelle autovetture. L'olio usato, pertanto, deve essere periodicamente sostituito per mantenere le parti meccaniche in movimento sempre in perfetto stato di conservazione. L'olio usato è pertanto composto da una base minerale e/o sintetica contaminata da impurezze che devono essere rimosse affinché la base lubrificante stessa riacquisti le proprietà di partenza. La RIRAFFINAZIONE consiste fondamentalmente nella rimozione delle impurezze per ripristinare le caratteristiche originarie del lubrificante di base, attraverso una “pulizia” chimico-fisica dell'olio usato. Si definisce ri-raffinazione perchè l'olio usato viene raffinato una seconda volta dopo essere stato raffinato all'origine, durante la lavorazione del greggio. Il processo è una pura distillazione in due fasi: tolta la testa e la coda rimane solo il cuore della matrice idrocarburica, quella parte più resistente che ha già subìto shock termici e che ha resistito all'usura e allo stress, la parte migliore della catena idrocarburica, rimasta indenne dai fenomeni di degradazione. La colonna (o le colonne) di Preflash nella prima fase rimuove l'acqua e gli idrocarburi leggeri con un processo di distillazione con leggero grado di vuoto. La colonna di De-Asfaltazione Termica (TDA) o di De-Asfaltazione al Propano (PDA) nella seconda fase rimuove gli asfalteni, i metalli e i prodotti di degradazione con una distillazione sotto vuoto spinto. Dopo la distillazione l'idrofinissaggio catalitico ristabilisce le condizioni di stabilità all'ossidazione, riduce il contenuto di zolfo e aromatici saturando le catene di idrocarburi insaturi grazie all'azione dell'idrogeno che completa i legami delle molecole aventi atomi di carbonio per ripristinarne la struttura molecolare originaria. Alla fine la base lubrificante risulta quella di partenza (base lubrificante da prima raffinazione) migliorata come tenore di zolfo e aromatici grazie all'azione dell'idrogeno e migliorata come Indice di Viscosità grazie alla presenza dei lubrificanti sintetici nella materia prima che vengono integralmente recuperati nelle fasi del processo, contribuendo a migliorare le caratteristiche prestazionali della base riraffinata.

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Allegato 2 - Schema a blocchi del processo produttivo dello Stabilimento Viscolube di Pieve Fissiraga

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Allegato 3 - Schema a blocchi del processo produttivo dello Stabilimento Viscolube di Ceccano

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VISCOLUBE S.p.A. SEDE LEGALE IN PIEVE FISSIRAGA (LO) CAPITALE SOCIALE Euro 10.200.000 i.v. Codice fiscale e iscrizione Registro delle Imprese di Lodi n째 00818740151 R.E.A. n째 635933 STABILIMENTO DI PIEVE FISSIRAGA (LO) TEL +39 0371 25031 STABILIMENTO DI CECCANO (FR) TEL +39 0775 6091 WWW.VISCOLUBE.IT VISCOLUBE@VISCOLUBE.IT PROGETTO GRAFICO & STAMPA: CB&C Canestraro Campioni & Co. s.r.l. www.cbcnet.it VISCOLUBE S.p.A. TESTI A CURA DI: VISCOLUBE S.p.A. FOTOGRAFIE DI: Daniele Innamorato - pg 12 Stefano Zardini - copertina, pg 04, pg 06, pg 20


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CB&C - www.cbcnet.it

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