The warmth and the colours
This flat is located in Brera on the border of the fashion quadrilateral, a crossroad between Piazza della Scala and Piazza della Repubblica, a few steps from the famous Ca' Brutta by Giovanni Muzio, the public gardens of Indro Montanelli, Corso Venezia and Palazzo Parigi. It was a classic flat of the Milanese bourgeoisie, with an old school feel, a "classic 7" as the division: entrance, living room, sleeping area and bathroom. Nicolò Castellini Baldissera transformed the wardrobe room into a guest room, added walls in warm, vivid colours with unusual combinations: gold in the dining room and aquamarine in the living room.
At the entrance the walls are pink hand-painted by the Pictalab studio, with which the architect has been working for some time and which manages to interpret his ideas perfectly. The kitchen is simple but made unique by cupboards with doors salvaged from a country gate, stuffed animals and pieces from Casa Tosca (the designer's newly launched rattan furniture line).
Lacking an outdoor garden, giant kentias that look like palm trees have been introduced and fill the living and dining room with greenery. In the rest of the house the decor is voluptuous and welcoming with velvets, lots of vintage, pieces by Fornasetti, architect's greatgrandfather Piero Portaluppi, and Guglielmo Ulrich. On the walls a selection of works by Fontana, Anish Kapoor, Tancredi, Saroni, Picabia, Picasso and De Chirico drawings. The flat recounts the architect's travels, his love of Tangier, its colours and textiles, encapsulates the family history and conveys a sense of open space with boudoir charm, testifying to the eclecticism of his London background and his addiction to collecting the beautiful objects he discovered while travelling.
Questo appartamento si trova a Brera al confine con il quadrilatero della moda, un crossroad tra Piazza della Scala e Piazza della Repubblica, a pochi passi dalla famosa Ca' Brutta di Giovanni Muzio, dai giardini pubblici di Indro Montanelli, Corso Venezia e Palazzo Parigi. Era un classico appartamento della borghesia bene Milanese, dal taglio old school, un "classic 7" come divisione: ingresso, salone, zona notte e servizio.
Nicolò Castellini Baldissera ha trasformato la camera guardaroba in stanza degli ospiti, aggiunto pareti dai colori caldi e molto vivi con accostamenti inusuali: oro nella sala da pranzo e acquamarina in salotto.
All'ingresso muri sono rosa dipinti a mano dallo studio Pictalab, con cui l'architetto collabora da tempo e che riesce a interpretare perfettamente le sue idee.
La cucina è semplice ma resa unica da madie con ante recuperate da un cancello di campagna, animali imbalsamati, pezzi di Casa Tosca (la linea di mobili in rattan e midollino recentemente lanciata dal designer).
Mancando un giardino esterno, sono state introdotte Kentie giganti che sembrano palme e riempiono di verde il salotto e la sala da pranzo. Nel resto della casa il decor è voluttuoso e accogliente con velluti, tanto vintage, pezzi di Fornasetti, del bisnonno dell'architetto, Piero Portaluppi, e Guglielmo Ulrich. Alle pareti una selezione di opere di Fontana, Anish Kapoor, Tancredi, Saroni, Picabia, disegni Picasso e De Chirico.
L’appartamento racconta i viaggi dell’architetto, il suo amore per Tangeri, i suoi colori e suoi tessuti, racchiude la storia della famiglia e trasmette un senso di spazio aperto dal fascino boudoir, testimoniando l'ecletticità del suo passato londinese e la sua addiction per il collezionismo di oggetti belli scoperti viaggiando.
PHOTOS BY GUIDO TARONIThe flat recounts the architect's travels, his love of Tangier, its colours and textiles, encapsulatesthe family history and conveys a senseof open space with boudoir charm