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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55
AD AREZZO LA 5a AGRI YOUNG OSCAR GREEN TOSCANA 2016 ROBERTO NOCENTINI ALLA GUIDA DI A.I.A. In Piazza Grande agricoltura protagonista
A Siena premiati i giovani agricoltori
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Eletto leader degli allevatori italiani a pagina 5
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la campagna Giornale di Coldiretti Toscana Anno XIX n.4/2016
Giovedì
TOSCANA
#RIPRENDIAMOCILTERRITORIO
Stop ai selvatici: a Firenze in difesa del diritto di fare impresa 29 Settembre 2016
re di Quercianella diventato una star dei social al cinghiale-turista dell’Isola Elba ripreso mentre gioca felice con le onde passando per il pericoloso cinghialemetropolitano che indisturbato gironzolava a due passi dalle mura di Lucca e dai turisti fino al
piano lupi. 5mila tra agricoltori ed allevatori si sono ritrovati per protestare di fronte alla sede della Regione Toscana. Per due toscani su tre cinghiali & co sono percepiti come una minaccia. “La Regione Toscana - spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – deve rendersi conto che non è più solo ed esclusivamente una problematica del mondo agricolo ma di tutta la collettività. I cinghiali non divorano solo i nostri raccolti ed i lupi i nostri greggi: sono numericamente fuori controllo. Servono misure straordinarie subito per fermare il drastico incremento di incidenti ed evitare nuove tragedie”. "Stime prudenziali parlano ormai di oltre 230 mila cinghiali, 200 mila caprioli, 12 mila daini, 4 mila cervi, 3 mila mufloni - incal-
da cinghiali, ma anche nutrie, corvi ed altri animali selvatici gli agricoltori della Coldiretti chiedono di eliminare la presenza degli animali selvatici dalle aree in cui si svolgono le attività di coltivazione e di allevamento. Coldiretti chiede anche l’istituzione di una commissione scien-
cinghiale-killer colpevole di provocare tre incidenti al giorno in Toscana, alcuni dei quali, come tristemente noto, mortali. Il numero di incidenti causati dagli ungulati è aumentato ad un ritmo del 20% annuale. Ungulati e predatori sono in mezzo a noi e mettono a rischio la sicurezza stradale rappresentando una vero e proprio pericolo anche sociale. Non sono solo un problema per l’agricoltura ma sempre più per automobilisti, famiglie e cittadini. In Piazza Duomo, a Firenze, in seguito alla mancata applicazione della legge obiettivo e del
za il Direttore di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio - Si tratta in realtà solo della punta di un iceberg poiché spesso gli incidenti di questo tipo non vengono neppure denunciati e tantomeno analizzati con statistiche specifiche”. Non è quindi più solo una questione di risarcimenti ma è diventato un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne ma anche nelle aree periferiche delle città. Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate è a rischio la possibilità di poter proseguire l'attività agricola, ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati. Di fronte al moltiplicarsi dei danni provocati
tifica che, partendo da un attento studio della situazione toscana, possa individuare le possibili strategie e azioni di intervento. Non solo cinghiali, ma anche razzie quotidiane, greggi dimezzate e danni “certificati” raddoppiati. La presenza degli ungulati, lupi, canidi ed ibridi ha un costo enorme in Toscana: circa 1milione di euro nel solo 2016. Il dop-
Firenze
Mandela Forum Viale Pasquale Paoli,3
ti aspettiamo!!! Nel giro di dieci anni i cinghiali sono raddoppiati, superando il numero record di un milione e mettendo a rischio non solo le produzioni made in Italy e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita degli automobilisti, con ben 18 morti e
145 feriti causati nel 2015 da incidenti stradali provocati dagli animali. A denunciarlo è la Coldiretti in occasione della mobilitazione di migliaia di agricoltori con i trattori a Firenze, in Toscana, la regione più colpita dal fenomeno e, proprio per questo, scelta come sede della manifestazione nazionale. In Piazza Duomo è stata portata anche una coppia cinghiali come simbolo dell’esasperazione del mondo agricolo che ha voluto coinvolgere cittadini e turisti nella protesta. Dal simpatico cinghiale-tuffato-
pio rispetto ad un anno fa. Senza contare i danni indiretti e non denunciati. Gli attacchi sono all’ordine del giorno e riempiono ormai dai anni le pagine di cronaca della Toscana senza però aver mai trovato una efficace risposta. Uno studio del Centro
Interuniversitario di ricerca sulla selvaggina ha rilevato, nell’anno 2015, la presenza in Toscana di 109 branchi di lupi per un totale di oltre 600 individui. 600 come le richieste di indennizzo presentate dagli allevatori toscani, a fronte di attacchi subiti dalle greggi nel 2015. “E’ necessario in primo luogo dare applicazione al piano regionale e garantire gli indennizzi agli allevatori che hanno subito i danni. Il rimborso dei danni può essere solo una misura provvisoria; occorre iniziare a gestire il fenomeno per controllarlo e mettere in sicurezza gli allevamenti, che, diversamente, sono destinati a chiudere. A livello nazionale – spiega Tulio Marcelli - è stata definita una proposta di piano di gestione del lupo. E’necessario accelerare l’approvazione del provvedimento che dovrebbe prevedere strumenti e modalità più efficaci per difendere gli allevamenti dagli attacchi degli animali predatori”. C’è poi la questione del regime di indennizzi de minimis in base al quale ad ogni impresa agricola non possono essere corrisposte, nel corso di un triennio, somme superiori a 15.000 euro: si tratta di una cifra che in molti casi risulta del tutto insufficiente a risarcire il danno che le imprese subiscono per la distruzione del prodotto e per la perdita degli animali allevati." Gli indennizzi – precisa Antonio De Concilio - non compensano segue a pagina 2
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Giovani Impresa
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una serie di danni strettamente connessi alla perdita di prodotto; l’indennizzo è calcolato sul prezzo del prodotto agricolo standard che non tiene conto né della qualità e specificità del prodotto, né del valore aggiunto che l’impresa avrebbe realizzato con la trasformazione e commercializzazione, né della perdita di clientela e di spazi di mercato”.
Come per i prodotti agricoli, a rischio ci sono anche alcune specie ovine come la pecora zerasca, la pomarancina e la garfagnina inserite nella lista delle razze in via di estinzione. Razze che i predatori stanno contribuendo, nonostante gli sforzi e gli investimenti, a fare uscire di scena. “Una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali”ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo, presente a Firenze, nel sottolineare che “a rischio non c’è solo il reddito delle imprese agricole ma anche la sicurezza nelle aree rurali e periurbane è in pericolo”. Sul palco, insieme a molti amministratori locali, anche Marco Remaschi, Assessore regionale all’agricoltura. "Gli agricoltori vogliono raccogliere il frutto del loro lavoro - ha spiegato Remaschi - non vogliono un ristoro economico dei danni subiti a causa di un'eccessiva presenza di fauna selvatica. Produzioni danneggiate danneggiano a loro volta l'immagine delle aziende e i loro mercati. Le loro esigenze sono in linea con il lavoro della Regione Toscana e con quanto contenuto nella legge obiettivo 10/2016, che ha come fine lo sviluppo dell'agricoltura toscana, la tutela delle nostre produzioni tipiche e del nostro bellissimo territorio, anche attraverso la sburocratizzazione e la semplificazione delle norme che riguardano gli interventi di controllo faunistico".
AREZZO: SUCCESSO PER LA 5a EDIZIONE DI AGRI-YOUNG In Piazza Grande la kermesse dell’agricoltura giovane e protagonista Coldiretti Arezzo e i suoi giovani hanno portato ieri la rivoluzione agricola al centro di Arezzo, in Piazza Grande. Lo hanno fatto attraverso la gioiosa invasione di centinaia e centinaia di giovani imprenditori agricoli che hanno dato vita ad Agri Young, grande festa dell’estate, ma anche importante momento di riflessione comune, che come ogni anno rappresenta un evento di grande richiamo sul ruolo sempre crescente che il settore agricolo sta assumendo all’interno della nostra società. “Agri Young rappresenta uno dei momenti più significativi dell’attività di Coldiretti Arezzo nel territorio – spiega il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi – momento per i giovani di formazione e scambio di esperienze. Ma l’obiettivo di questa edizione era duplice: portare appunto l’agricoltura al centro della città e mettere in luce la vera rivoluzione che ha allargato i confini dell’imprenditorialità nel mondo dell’agricoltura, una rivoluzione che è partita dalla Legge di Orientamento del 2001, norma davvero rivoluzionaria, i cui frutti sono ancora fecondi e anzi, potranno ancora portare importantissime occasioni di impegno soprattutto ai nostri ragazzi”. “Una legge che ha allargato i confini dell’attività agricola – ha spiegato poi il diretto regionale di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio – e ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa aprendo nuove opportunità occupazionali nella cosiddetta multi-
funzionalità e creando concrete alternative di reddito”. E’ proprio “grazie a questa legge fortemente voluta da Coldiretti – ha continuato De Concilio – che i nostri imprenditori giovani hanno potuto iniziare a guardare al mondo dell’agricoltura, a pensare ad un insediamento produttivo, mettendo in luce la vera rivoluzione del settore che ha allargato i confini dell’imprenditoria”. Hanno portato le loro testimonianze quattro giovani imprenditori Coldiretti: Michele Dioni, della Valdichiana, che ha spiegato come operi nei mercati di Campagna Amica e porti avanti anche la trasformazione del prodotto oltre ad un punto vendita aziendale; Giada Poggini, della Valtiberina, che ha raccontato il suo agriturismo 2.0, legato a energie rinnovabili e ristorazione. Poi Vito Mori del Casentino ha spiegato la sua passione nella produzione di carne di manzo e vitello chianino di altissima qualità che lavora nel
macello aziendale, mentre Kaly e Raffaella Casini del Valdarno hanno spiegato la loro scelta per il primo insediamento in agricoltura per portare avanti attività legate alla produzione di erbe aromatiche. Tutti hanno sottolineato, ognuno secondo la propria esperienza, gli effetti prodotti nel modo di fare impresa e gli sforzi e le difficoltà affrontate, mettendo in luce la vera rivoluzione dell’agricoltura di oggi, nata proprio dalla legge di orientamento, che ha allargato i confini dell’imprenditorialità, consentendo di aprire nuove opportunità occupazionali nella tutela ambientale, nel risparmio energetico, nelle attività sociali, nella trasformazione aziendale e nella vendita diretta, a difesa e promozione della biodiversità. “L’impresa agricola – ha affermato ancora nel corso dei lavori del pomeriggio il direttore Mario Rossi – non è più, quindi, dedicata alla sola produzione di alimenti, ma aperta a nuove attività, forte di un ruolo più completo legato alla tradizione, e punta a nuovi sbocchi nel mercato. Ma deve continuare a fronteggiare le varie difficoltà quotidiane legate, ad esempio, al crollo dei prezzi di produzione o ai danni da animali selvatici, sui quali Coldiretti sta portando avanti battaglie importanti a tutti i livelli e continuerà a farlo, anche per mettere i nostri gio-
vani nelle condizioni di portare avanti la loro non facile, ma bella e rivoluzionaria, attività quotidiana. “Un percorso – ha sottolineato Rossi – realizzato dal grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana. Il successo dell’agricoltura italiana è il risultato di un percorso di crescita sostenibile reso possibile dall’approvazione della legge di orientamento fortemente sostenuta dalla Coldiretti che ha rivoluzionato l’agricoltura allargandone i confini dell’attività con nuove e creative opportunità, che un numero crescente di giovani stanno dimostrando di saper cogliere e gli effetti si fanno sentire nella sostenibilità, nella straordinaria qualità con caratteri distintivi unici che non hanno uguali nel mondo”. La Piazza Grande è poi divenuta palcoscenico naturale per il Cooking show dove si sono sfidate quattro squadre a rappresentanza delle quattro vallate aretine, con squadre composte dai giovani agricoltori che si sono cimentati nella preparazione di piatti realizzati con i prodotti di stagione, freschi e a km zero aiutati da chef e food blogger. Non poteva mancare un Mercato straordinario di Campagna Amica con il meglio delle eccellenze locali. Emozionante l’esibizione degli Sbandieratori di Arezzo insieme ai gruppi folkloristici ed ai rappresentati degli antichi mestieri. Gran finale con al cena in Piazza a cura dell'Associazione Cuochi Arezzo e la serata musicale.
Unioncamere
+10% IMPRESE UNDER 35 I GIOVANI IN AGRICOLTURA Quasi il 10% delle nuove imprese condotte da under 35 nate nel secondo trimestre del 2016 opera in agricoltura che si classifica come il settore piu’ gettonato dai giovani dopo il commercio. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Unioncamere che evidenzia la rivoluzione in atto nelle scelte giovanili con la nascita nelle campagne italiane di ben 3051 imprese condotte da under 35 nel secondo trimestre del 2016. Quasi 1 azienda agricola su 3 nate in questo periodo è condotta da giovani che rappresentano una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano grazie ad una capillare e rapida acquisizione dei processi innovativi. Tra chi fa dell’agricoltura una scelta di vita la vera novità rispetto al passato sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione.
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Giovani Impresa
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OSCAR GREEN TOSCANA 2016, 10 E LODE! A Siena premiati i giovani agricoltori Sono quattro e sono il fior fiore dell’imprenditoria agricola giovanile. Sono le aziende premiate, insieme a un Comune, in Piazza del Mercato a Siena con gli Oscar Green 2016 per la Toscana. Questi premi, arrivati alla decima edizione, sono promossi da Coldiretti Giovani Impresa e puntano a valorizzare quei giovani che hanno scelto per il loro futuro un’impresa agricola. Per la categoria “Campagna Amica” ha vinto la Funghi Espresso (Firenze), per “We – Green” la Salcheto srl (Siena), per “Fare rete” la Bio Eat (Empoli), per “Impresa 2.Terra” la Vini Montauto e nella sezione “Paese Amico” il Comune di Quarrata in Provincia di Pistoia. In apertura di giornata c’è stato il saluto del sindaco di Siena
tecipato, moderati dal direttore di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio, Paolo Giorgi, delegato Coldiretti Giovani Impresa Toscana, Marco Remaschi, assessore regionale all’Agricoltura, Luca Toschi dell’Università di Firenze e il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli. Il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli, dopo aver fatto i complimenti per la location scelta per gli Oscar Green, è partito proprio parlando dell’importanza del legame di Coldiretti con i soci: «E’ in pieno svolgimento il Tour 2016 di Coldiretti per rinsaldare il rapporto tra l’organizzazione e le imprese agricole associate. Abbiamo fatto fare un sondaggio tra i nostri associati ed è emerso come il 60% di loro è
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Bruno Valentini, accompagnato dal vicesindaco Fulvio Mancuso. Il primo cittadino ha detto a riguardo degli Oscar Green: «Spero che la premiazione sia uno sprone a fare in modo che il vostro settore sia un punto di forza del nostro Paese. Come abbiamo visto nelle ultime settimane dall’agricoltura è venuto un contributo all’occupazione e alla produzione che altri comparti produttivi non hanno saputo dare». Prima della consegna degli Oscar Green c’è stato il dibattito su “Reputazione & innovazione: sfida per una forza sociale”, in cui sono stati affrontati alcune tematiche centrali per lo sviluppo dell’agricoltura toscana. Alla tavola rotonda hanno par-
soddisfatto dei servizi offerti da Coldiretti. Abbiamo comunque rilevato che un 20% è soddisfatto in parte e un’altro 20% non è soddisfatto per niente. In questo 40% ci sono molte delle imprese più innovative ed effervescenti. Un nostro impegno prioritario è rispondere alle loro esigenze, offrendo dei servizi migliori e più adegauti a chi ha fatto scelte imprenditoriali che guardano al futuro». L’assessore Remaschi invece ha assicurato l’impegno della Regione Toscana a risolvere quanto prima la questione dell’invasione degli ungulati sul territorio, una vera e propria piaga per l’agricoltura toscana. La spendida cornice della Piazza del Mercato ha visto il finale con l’agriaperitivo a Km 0 di Campagna Amica.
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LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana - Anno XIX n.4 LUGLIO-AGOSTO 2016 Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F - Stampa: Tip. Rindi - Prato La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.9714 - Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98 Direttore responsabile: ANTONIO DE CONCILIO - Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze Tel. 055/323571 - Fax 055/3246612 - Mail: lacampagna.toscana@coldiretti.it - http://www.toscana.coldiretti.it Ai sensi del Dlgs del 30.06.2003 n.196 (codice Privacy), si precisa che i dati dei destinatari del giornale, da tempo in nostro possesso, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento o diversamente acquisiti da enti collegati con La Campagna Toscana/Caict srl/Coldiretti, verranno utilizzati dalla stessa Caict srl, editrice del giornale, per essere inseriti in archivio informatizzato idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo espresso divieto sottoscritto degli interessati, oltre che per il rispetto del rapporto di abbonamento o di invio del giornale, anche per le proprie attività istituzionali ivi comprese la comunicazione, l’informazione e la promozione, nonché per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.
ECCO GLI OSCAR GREEN 2016 1 Categoria: CAMPAGNA AMICA FUNGHI ESPRESSO Soc. Agricola di Antonio Di Giovanni - Firenze Funghi Espresso si ispira alla teoria della Green Economy, nella quale gli scarti proveniente da un ciclo produttivo diventano risorse per altri cicli produttivi, in un effetto chiamato "a cascata”. Questa visione integrata dei sistemi di produzione basata sul riutilizzo degli scarti, consente di ridurre i rifiuti e di produrre nuova energia, nuova ricchezza e nuovi posti di lavoro. Funghi Espresso mira al riutilizzo del fondo di caffè prodotto dalle attività commerciali (bar e ristoranti) presenti sul territorio, per la produzione di funghi freschi e di kit per l'autoproduzione domestica, introducendo il concetto di “Urban Farming”, dove la produzione agricola è situata nei pressi della città per riutilizzare al meglio gli scarti che essa produce e per ridare alla città stessa prodotti alimentari con elevato valore nutritivo. 2 Categoria: WE-GREEN Soc. Agricola SALCHETO SRL di Michele Mannelli - Siena Sono trascorsi 30 anni da quando Salcheto nasceva come realtà vitivinicola, trasformandosi da fattoria multicolturale a casa vinicola ad alto contenuto qualitativo ed innovativo. Dal 1997 sotto la guida di Michele Manelli, l’azienda dedica a questo trentennale una immagine nuova che rispecchi il suo percorso e le imprese traguardate: vini di territorio e sangiovese sempre più improntati sulla bevibilità e la precisione aromatica, con vinificazioni integralmente senza solfiti e lieviti indigeni, con i due vini “Obvius” Rosso e Rosato di sola uva fino alla bottiglia; una cantina “off-grid” modello di efficienza ambientale e di innovazioni tecnologiche; un’azienda di riferimento nella gestione ambientale integrata (GHG, Acqua, Biodiversità) che vanta tra l’altro primati mondiali nell’indicizzazione di Carbon e Water Footprint. La nuova veste grafica è anche una nuova bottiglia, la Bordolese Toscanella, le cui forme eleganti ricordano l’antica storia del vino toscano ma che rappresenta anche la più leggera ed ecologica bottiglia disponibile sul mercato. 3 Categoria: FARE RETE BIO EAT Soc. Agricola di Roberto Cerami – Empoli (FI) Un'azienda biologica la cui forza è quella di riuscire a vedere un prodotto in conversione al disciplinare del biologico, sia verdura che prodotti di trasformazione (trasformati da un'azienda terza) a prezzi bassi. Ciò è stato possibile legando i punti vendita ad altri negozi grazie ai quali sono abbattuti i costi di gestione e nello stesso tempo sono cresciuti in buon numero di clienti giornalieri. Inoltre è stato progettato, con l'aiuto di un laboratorio, una crema per il corpo utilizzando gli scarti giornalieri di verdura. In estate anche la novità con la produzione di gelati. 4 Categoria: IMPRESA 2.TERRA VINI MONTAUTO di Riccardo Lepri - Grosseto L'azienda vitivinicola Montauto si estende per 200 ettari meravigliosi, incontaminati, parte di uno degli scenari piu' suggestivi di tutta la maremma nel comune di Manciano. Il territorio, posizionato a 200 metri sul livello del mare e a 15 chilometri dalla costa e' particolarmente vocato per le produzioni vinicole perche' favorito da un microclima caratterizzato da importanti escursioni termiche fra giorno e notte. Con il vino ENOS 2014: MEDAGLIA D’ORO AL “CONCOURS MONDIAL DU SAUVIGNON 2016” l’azienda sbarca sul mercato estero con un percorso di vini di alta qualità, sia bianchi che Rossi e Rosati, per la vendita on-line su canali internazionali tramite il web, curato all'interno della Azienda Agricola e Agrituristica con staff dedicato. Cura un percorso di informazione On-line tramite il Blog e Social Network al fine di promuovere il turismo in maremma e quindi la ricettività dell’ Azienda e la promozione dei vini. Categoria: PAESE AMICO 5 COMUNE DI QUARRATA – Pistoia Un'idea fissa, fare rete con fornitori e le famiglie per far mangiare bene i bambini nelle scuole, risparmiando. Il Comune di Quarrata ha messo a punto un sistema che permette di servire alimenti del territorio, biologici, Ogm free per la dieta (equilibrata) di 1.800 scolari. Dal 2009 il Comune collabora con la rete Campagna Amica di Pistoia per la fornitura di derrate alimentari del territorio. Il sistema funziona con una cucina centralizza e 14 punti cottura (uno per ogni plesso), così da avere pasti caldi ogni giorno a costi 'abbordabili'.
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APICOLTURA: AL VIA LE DOMANDE 2016 TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE Contributi per lotta alla varroa, arnie ed attrezzature Dal PSR 15 milioni di euro di investimenti per i prodotti agricoli La Regione Toscana ha approvato le misure che attuano il Regolamento UE 1308/2013 e il Programma nazionale triennale a favore del settore dell'apicoltura per la campagna 2016-2017. Secondo l’ultimo censimento sulla base delle denunce alle Aziende UU.SS.LL., relativo all’anno 2014, in Toscana vi sono 92.270 alveari censiti al 31/12/2014. In Toscana sono prodotti diversi tipi di miele secondo l’origine floreale. Tale varietà è ovviamente legata alle caratteristiche geografiche tipiche della regione, che garantiscono, insieme alle consolidate tradizioni produttive, produzioni di elevata qualità. La produzione toscana è quindi estremamente variegata e trova uno dei suoi punti di forza proprio nella possibilità di offrire un prodotto diversificato e di elevata "qualità". La realtà del comparto toscano è caratterizzata da una moltitudine di piccoli operatori che hanno difficoltà ad informazioni acquisire aggiornate utili a far fronte ai problemi derivanti dalle patologie apistiche, varroasi in particolare, e informazioni relative alle metodologie più razionali di conduzione. Problemi si riscontrano anche per le aziende di dimensioni più significative soprattutto per l’acquisizione di attrezzature che consentano di razionalizzare la pratica del noma-
dismo, diminuendo i costi e migliorando la qualità del miele prodotto. Le misure di sostegno alla produzione e commercializzazione del miele recentemente approvate prevedono per l'assistenza tecnica (misure A) e lotta alle malattie dell'alveare (misura B) domande dal 30 settembre al 14 ottobre, per la transumanza (misura C) dal 15 novembre al 15 dicembre 2016. Le misure previste hanno quindi le seguenti finalità: - trasmettere, in modo capillare e tempestivo, informazioni agli apicoltori riguardo alle metodologie più razionali di lotta alla varroasi ed alle altre patologie che affliggono il comparto apistico; - operare una corretta informazione riguardo alle pratiche apistiche che permettono l’ottenimento di mieli di qualità sia in relazione all’origine floreale che alla presenza di residui o difetti, nonché alle ottimali pratiche di produzione ed estrazione del miele; - incentivare l’acquisizione,
da parte degli apicoltori, di arnie e di attrezzature che consentano la razionalizzazione della transumanza. La delibera approva anche la tabella del materiale per apicoltura oggetto di finanziamento (allegato B della delibera): arnie e componenti arnie (finanziamento 60%), materiali attrezzature (finanziamento 50%) e acquisto autocarri (finanziamento 20%). Le Associazioni rappresentative potranno fare domanda per accedere al contributo per la misure A "Assistenza tecnica agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori" e per la misura B "Lotta contro gli aggressori e le malattie dell'alveare, in particolare la varroasi" dal 30 settembre 2016 al 14 ottobre 2016. Gli apicoltori che intendono svolgere la pratica della transumanza (misura C Razionalizzazione delle transumanza) devono presentare le domande di contributo sul sistema informatico di Artea dal 15 novembre al 15 dicembre 2016.
La Regione Toscana ha dato il via libera al bando del Psr sottomisura 4.2 che stanzia 15 milioni di euro destinati a fornire contributi in conto capitale a imprese agroalimentari che operano nel settore della trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli. “E’ importante – ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli – quanto previsto dal bando è cioè che almeno il 51% dei prodotti trasformati e/o commercializzati nell'impianto oggetto della richiesta di finanziamento siano di provenienza diretta dai produttori agricoli di base. Coldiretti si adopererà per attivare intese con le imprese di trasformazione che intendono valorizzare i prodotti agricoli del nostro territorio in una logica di filiera corta”. Le domande potranno essere presentate a partire dal 8 settembre e fino al 30 novembre. I settori interessati sono: Animali vivi, carni, e altri prodotti primari di origine animale; Latte; Uve; Olive; Semi oleosi; Cereali; Legumi; Ortofrutticoli compresi la castagna e il marrone; Fiori e piante; Piante officinali e aromatiche; Miele e altri prodotti dell'apicoltura; Colture industriali (compreso tessili e per la produzione di biomassa); Piccoli frutti e funghi; Tabacco. Le imprese devono dimostrare che gli investimenti inseriti nella domanda di aiuto concorrano al miglioramento della situazione nei settori della produzione agricola di base e che garantiscono una partecipa-
zione adeguata e duratura dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano da tali investimenti. Verrà concesso un contributo massimo di 900.000 euro e al massimo 3,5 milioni per l’intero periodo 2014-2020. I contributi per le piccole e medie imprese potranno variare dai 250.000 agli oltre 500.000 euro secondo il numero di dipendenti e tirocini curriculari attivati. Quelli per gli imprenditori agricoli professionali vanno dai 150.000 agli oltre 350.000 euro.
L’intensità del sostegno varia dal 25% dell’investimento nel caso di lavori edili al 35% nel caso di macchinari e attrezzature, spese generali e investimenti immateriali. Le domande, per essere ammissibili, devono prevedere investimenti che attivino almeno 50.000 euro di contributo. Per gli imprenditori agricoli che realizzano progetti finalizzati ad ottenere prodotti come pane, pasta e birra (che le disposizioni comunitarie non classificano
come “prodotti agricoli”) il minimale è ridotto a 30.000 euro di contributo. “Coldiretti sosterrà le imprese agricole e le cooperative che intendono accedere a questa misura del Psr sulla trasformazione dei prodotti agroalimentari – ha dichiarato il direttore regionale Antonio De Concilio attraverso la rete di servizi di assistenza e consulenza dislocata in modo capillare sul territorio, anche garantendo un adeguato accesso al credito con il supporto di CreditagriItalia, con la cui esperienza consolidata viene assicurato un servizio specifico e professionalmente qualificato alle aziende. Non possiamo permetterci il lusso - conclude De Concilio - di perdere una importante occasione, unitamente a quella dei Progetti Integrati, per sviluppare e rafforzare filiere strategiche per la nostra Regione, collegandole con il Progetto complessivo nazionale messo in campo da Coldiretti”. Al bando possono partecipare tutte le imprese e gli imprenditori agricoli della Toscana ma sarà attribuita una premialità aggiuntiva a quelli che hanno sede nella provincia di Grosseto, nella Val di Cornia (Piombino, San Vincenzo, Campiglia Marittima, Suvereto, Sassetta, Monteverdi Marittimo) e nei comuni senesi di San Quirico d’Orcia, Pienza, Castiglione d’Orcia, Radicofani, Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, San Casciano dei Bagni, Montepulciano, Chiusi, Chianciano Terme, Sarteano e Cetona.
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ROBERTO NOCENTINI ALLA GUIDA DELL’A.I.A PISA: COLDIRETTI CON “LIFE FROM SOIL” Eletto leader degli allevatori italiani per i prossimi tre anni Progetto Erasmus+ per le buone pratiche di agricoltura sociale comitato direttivo Il dell'Associazione italiana allevatori ha eletto Roberto Nocentini, Presidente di Coldiretti Firenze-Prato, al vertice per i prossimi tre anni. “Le qualità di Nocentini saranno utili all'allevamento italiano, come lo sono state in Toscana - ha dichiarato Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Firenze-Prato: ha passione, competenza tecnica, manageriale e politica”. Con il suo contributo sono cresciute in Toscana realtà come Caf, Cooperativa Agricola Firenzuola e
Agrozootecnica Toscana per la valorizzazione della nostra zootecnia. Un approccio a tutto campo che Roberto Nocentini, nato 59 anni fa a Dicomano, mantiene nonostante i tanti
impegni istituzionali, inclusa la presidenza dell'Arat, l'Associazione degli allevatori toscani. Al neo-Presidente gli auguri di buon lavoro da tutta la Coldiretti Toscana
MAREMMA: ECCO LA PASTA CON IL NOSTRO GRANO Dell’Azienda Agricola Loriano Bargagli di Castiglion della Pescaia
In un momento particolarmente delicato per il settore cerealicolo l’impresa di Loriano Bargagli di Castiglione della Pescaia (Vetulonia – Badia Vecchia) scommette su innovazione e novità. Infatti l’azienda, nota ed apprezzata per la carne maremmana e non solo, ha lanciato la pasta maremmana con grano Senatore Cappelli. Nell’ambito della recente manifestazione dedicata alla rievocazione storica della trebbiatura a fermo del grano, Loriano, con la propria famiglia e i suoi collaboratori, ha inteso lanciare anche la pasta maremmana che è andata ad arricchire l’offerta della propria bottega di vendita diretta che con Campagna Amica è diventata un punto di riferimento dell’intera provincia e non solo. “Vedere dei trattori degli anni ’50 e le macchine che hanno fatto la storia della trebbiatura del grano in azione – ha detto Andrea
Renna, direttore provinciale di Coldiretti Grosseto – dà sempre emozioni particolari. Riflettere su quanto sia importante non dimenticare queste tradizioni e, allo stesso tempo, mirare al confezionamento del prodotto pasta in un momento tra i più bui per il settore grano in Maremma, in Toscana e in Italia, credo meriti di essere rimarcato”. Coldiretti Grosseto aveva battezzato l’iniziativa “Grano Day”e grazie sempre al titolare a tutti i partecipanti è stato regalata una pagnotta di pane maremmano per rimarcare le criticità del settore. Centinaia i presenti tra i quali anche il presidente della Camera di Commercio di Grosseto, Riccardo Breda che ha avuto parole di elogio per Bargagli. “E’ necessaria l’etichettatura del prodotto anche per il grano – ha sottolineato il presidente provinciale di Coldiretti Grosseto Marco Bruni – per dare certezze e
tranquillità ai consumatori. Coldiretti ha aperto una mobilitazione per questo settore e dobbiamo avere risposte anche sulle modalità per evitare l’ingresso nel nostro Paese di grano di dubbia provenienza". "Primi risultati ci sono: ma la guerra del grano continua per dare dignità al lavoro nei campi perché è inaccettabile che oggi occorra produrre cinque chili di grano per permettersi una tazzina di caffe’. L’impegno per la moratoria dei mutui, lo studio di una assicurazione sul reddito, una contrattualistica piu’ trasparente tra agricoltori e industria, una commissione unica nazionale (CUN) per la fissazione dei prezzi e l’immediata applicazione di un piano cerealicolo le cui risorse siano dedicate esclusivamente alle imprese che usano esclusivamente grano italiano, rappresentano – ha concluso Renna – la strada da seguire per invertire un trend troppo preoccupante".
Anche Coldiretti partecipa e sostiene “Life from Soil”, progetto Erasmus+, che mira alla condivisione di conoscenze e di buone pratiche di agricoltura sociale e sostenibile. Tale progetto avviato nel settembre 2015, avrà durata di 24 mesi e vedrà il coinvolgimento di nove paesi europei (Italia, Finlandia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Regno Unito, Ungheria). I partner condividono lo stesso obiettivo: migliorare la qualità della vita di persone vulnerabili e svantaggiate come studenti, anziani, minoranze etniche o sociali, utilizzando la “risorsa terra”. Per farlo, i partner lavorano per dare risposte ad hoc ai bisogni di formazione/istruzione di insegnanti, educatori, professionisti e rappresentanti delle autorità locali che sono coinvolti a vario titolo in percorsi di formazione formali e non formali. Il progetto si articola in varie fasi: la prima prevede un’attività di "formazione dei formatori", attraverso mobilità transnazionali, finalizzata al raggiungimento di una conoscenza comune di base; la seconda si concentra sulla predisposizione di strumenti di apprendimento tra cui la stesura di Linee guida e l’organizzazione di un corso di formazione per l'apprendimento autonomo e/o l'insegnamento assistito; nella terza vengono definiti metodi e criteri per la valutazione degli outcome della formazione (Linea guida e corso di formazione); l’ultima è dedicata al completamento delle attività di divulgazione, attraverso la pubblicazione
di materiali e il completamento del sito web attualmente in fase di elaborazione. A circa un anno dall’inizio del progetto, si sta completando la prima fase che ogni paese ha condotto in modo autonomo. In Italia, è stata affidata al Centro di Ricerche Agro-Ambientali “EnricoAvanzi” (CiRAA) di Pisa che, nell’attività di formazione, ha chiesto e ottenuto anche il sostegno di Coldiretti Pisa. “Riteniamo il progetto particolar-
Pisa, Coldiretti continua anche in modo autonomo la sua attività e il suo affiancamento delle imprese che intendono diversificare l’attività nell’attivazione di pratiche di Agricoltura Sociale. Presto, sarà attivato uno sportello ad hoc per ogni territorio volto a fornire informazioni, iniziative formative, assistenza negli adempimenti necessari, aggiornamenti sulle opportunità e sui finanziamenti, affiancamento nei percorsi
mente utile anche perché si concluderà con la pubblicazione di una Linea Guida, tradotta in 9 lingue, in cui saranno racchiuse le migliori best practices di tutti i paesi partecipanti, esperienze e storie preziose per le nostre aziende interessate a questo settore. Tra l’altro possiamo dire con un certo orgoglio che, tra le quattro realtà italiane raccontate nella pubblicazione due sono aziende toscane associate a Coldiretti: si tratta della pisana BioColombini, ormai un’eccellenza nel campo delle pratiche di agricoltura sociale, e la Coop agricola Calafata di Lucca”, spiega il direttore di Coldiretti Pisa Aniello Ascolese. Partner indiretta del progetto AgriCIVITAS (Agricoltura, Cibo civile e InoVazione d’Impresa nella Toscana dell’Agricoltura Sociale) che ha come capofila il CiRAA di
di incontro e di collaborazione con le PA e nella attività di promozione e di marketing per far conoscere i nuovi servizi per soggetti svantaggiati e per la comunità. “Ormai sono centinaia le aziende che hanno manifestato la volontà di applicare la multifunzionalità per dare risposte sociali utili ai cittadini e alle comunità locali”, aggiunge il direttore di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio. “Si tratta ancora di pionieri in una Toscana dove mancano normative specifiche e che proprio per questo necessitano di una consulenza specifica, attenta e puntuale anche per realizzare una virtuosa sussidiarietà orizzontale nei confronti della pubblica amministrazione”, conclude De Concilio. Per maggiori informazioni consultare il sito http://life-fromsoil.sosna.sk/
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PROGETTO LUGLIO-AGOSTO 2016
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Territorio
la campagna TOSCANA
IN LUNIGIANA IL RILANCIO DELLA ZOOTECNIA GENOVALI AL VERTICE DI “FIORI E PIANTE D’ITALIA” Con la filiera corta cresce il marchio “Carni della Lunigiana”
Il viareggino confermato Presidente per il prossimo triennio
Un marchio per rianimare le micro-stalle lunigianesi e salvarle dalla progressiva estinzione. Ed anche la ristorazione di qualità, per la prima volta, scommette sulla carne nata ed allevata tra le valli e le montagne della Lunigiana. Tempo di bilanci per il progetto dell’Associazione Regionale Allevatori che dal 2000 ha lavorato e sta lavorando per scongiurare la chiusura degli allevamenti e rilanciare l’apertura di nuove stalle. Sostenuto da Coldiretti Massa Carrara il progetto ha portato alla nascita di un marchio “Carni della Lunigiana” che ha riattivato insieme all’interesse delle imprese agricole, l’interesse della catena commerciale, in particolare della grande distribuzione che ha capito il valore e la qualità di carni garantite lungo tutta la filiera, dall’allevamento fino al banco di vendita. I numeri, un anno dopo, definiscono un percorso ancora molto lungo ma già positivo con 80 capi destinati esclusivamente alla filiera della carne ed altrettanti programmati per il 2016. Sono 13 le stalle che oggi hanno aderito lungo la strada. Erano solo 3 all’inizio del percorso. “I consumatori, e così anche la distribuzione, chiedono un prodotto di qualità, garantito nella tracciabilità, ottenuto da un allevamento naturale e tradizionale. Meglio se “local”, 100% toscano. – spiega Vincenzo Tongiani, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Gli
Il viareggino Cristiano Genovali confermato per il prossimo triennio alla guida dell’Associazione Nazionale “Fiori e Piante d’Italia”. L’associazione, che è il principale interlocutore nazionale per quanto riguarda le politiche del florovivaismo, si candida a diventare lo “strumento principale per una promozione nazionale ed internazionale coordinata”. Titolare di un’impresa florovivaistica e Presidente Coldiretti Lucca, Genovali è uno dei massimi esperti di un settore in difficoltà a causa degli elevati costi di gasolio e concimi, dell’aumento costante delle importazioni senza regole dall’estero, del commercio abusivo, degli effetti della crisi economica e della mancanza di politiche di rilancio vigorose da parte del governo centrale. Oggi le imprese specializzate nella prodizione di fiori e piante in vaso sono 1.359. Il florovivaismo rappresenta circa il 30% della plv dell’intero settore agricolo della regione con una superficie di 7.457 ettari, ripartiti tra vivaismo (6.407 ettari) e floricoltura (1.500 ettari) e necessita di particolare attenzione e sostegno. “Il settore – spiega Genovali – soffre la mancanza di una promozione coordinata e di una presenza unitaria sugli scenari nazionali ed internazionali. Ci presentiamo al mondo parcellizzati dal punto di vista delle azioni di promozione: fiori e piante prodotti nel nostro
allevamenti che sono stati coinvolti hanno mediamente dieci capi. Stiamo parlando di micro-stalle a gestione famigliare che attraverso il progetto del marchio hanno la certezza del conferimento e della contrapartita economica. Siamo all’inizio di un percorso che finalmente getta le basi per recuperare il terreno perso negli ultimi venti anni. La chiusura delle stalle, soprattutto nelle zone montane, è importante perché mantiene vivo il territorio. Con il marchio che abbiamo creato con l’associazione allevatori gettiamo le basi per una zootecnica che si adegua, preservando la qualità, alla domanda del mercato”. La ristorazione. Il primo a crederci, tanto da visitare personalmente le stalle lunigianese, è stato il giovane chef Daniele Berti, titolare della Steakburger Gourmet nel centro storico di Massa. Considerata la mecca degli hamburger e della carne, la creatura culinaria dell’artigia-
no del gusto Berti ha inserito nella sua carta delle carni anche i tagli a marchio “Lunigiana”. Compresi gli hamburger. Uno sforzo non solo verso la qualità, soprattutto la territorialità e la tracciabilità. “Nel mio ristorante – spiega Daniele Berti - convivono le patate dei contadini di Montignoso e le carni australiane; la chianina e le mozzarelle di bufala di Paestum, dove gli animali vivono liberi e si fanno i bagni nelle piscine naturali, il pomodorino del piennolo del Vesuvio e il pane degli hamburger fatto con farine selezionate macinate a pietra. Non credo acriticamente ai dogmi del km 0, se non quando le verifiche fatte sul campo mi convincono, davvero, che si stia lavorando per il bene comune. Sono orgoglioso di essere il primo ristoratore a credere nelle carni del nostro territorio. Lo apprezzano anche i miei clienti e questo è quello che conta”.
paese devono sfruttare appieno la forza del Made in Italy. Oggi non lo stiamo facendo. La missione, per il prossimo triennio, è quella di coordinare tutte le azioni. Ci candidiamo a diventare l’unico strumento di promozione delle piante e dei fiori italiani”. Dalla promozione al rilancio nazionale Genovali si aspetta molto dal collegato agricolo e dal decreto per la defiscalizzazione degli interventi di riqualificazione e recupero di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di proprietà privata da destinare a zone verdi. Due strumenti destinati a riaccendere il settore delle manutenzioni del verde che la crisi ha congelato. “Negli ultimi sei anni – spiega Genovali – abbiamo registrato un aumento record dei giardini del 51% iscritti alle Camere di Commercio. E’ un settore in forte espansione che però necessità di essere disciplinato e di essere tutelato di fronte
alla platea crescente di abusivismo. La crisi ha prodotto anche questo fenomeno: fare il giardiniere è un’alternativa a portata di tutti ma per intervenire sulle piante e sul paesaggio è necessario avere le competenze. Si va dal dentista per curarsi i denti, non dal salumiere. In questo senso ci aspettiamo molto – prosegue dal collegato agricolo che finalmente disciplina e riconosce la figura del manutentore del verde e contribuirà a rilanciare il settore delle manutenzioni”. Lo scenario nazionale non è molto diverso da quello prettamente versiliese: “gli elementi di debolezza sono i medesimi – conclude – la qualità delle produzioni italiane è un’eccellenza del nostro export. Il vero nodo è riuscire a promuovere questi valori aggiunti canalizzando gli sforzi in una sola direzione. E per fare questo serve un nuovo accentramento anche della rappresentanza”.
A PISTOIA I CORSI PER PATENTINI FITOSANITARI LIVORNO: GASTRONOMIA DI CAMPAGNA AMICA Aperte le iscrizioni, realizzato un manuale d’uso con norme in pillole Al rione Venezia debutto per hamburger e cous cous a Km zero Produrre bene e sano, alimenti e piante. Sono già aperte le iscrizioni ai corsi autunnali per rinnovare o conseguire il patentino fitosanitario, per l'uso consapevole ed efficace dei prodotti da applicare su terreni e piante per evitare che vengano attaccate da agenti nocivi. A Pistoia, polo d'eccellenza per il florovivaismo ornamentale, i corsi per rinnovare e conseguire i patentini organizzati dalla Coldiretti hanno già visto la partecipazione di centinaia di agricoltori e appassionati. Hanno frequentato le lezioni degli oltre 25 percorsi (di 12 o 20 ore, tenutisi con le nuove
modalità) affollando nei mesi passati le aule didattiche a Pistoia, Pescia e Montemagno. Ora i nuovi corsi a partire da fine settembre. A supporto del lavoro delle aziende, Coldiretti Pistoia ha pure redatto un opuscolo 'Disposizioni sull'uso dei fitofarmaci: quel che prevedono le norme in pillole' una micro-dispensa è che sintetizza le norme previste dal Piano di azione nazionale (PAN) e i successivi regolamenti applicativi, relativi al comportamento che gli imprenditori devono adottare per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari. Possono procedere al mero
rinnovo (minor numero di ore) i possessori di patentino in scadenza o scaduto da non più di tre mesi: dopo tre mesi dalla scadenza, non sarà più possibile procedere al rinnovo e sarà necessario frequentare di nuovo il corso intero, con la prova d’esame. È importante, quindi, iscriversi per tempo. Per l’iscrizione al corso dovrà essere compilata la domanda (da richiedere agli uffici di Coldiretti) con la fotocopia del documento d’identità e copia del tesserino scaduto o in scadenza. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alle sedi Coldiretti.
A Livorno la prima Gastronomia degli agricoltori, nel rione Venezia, all’interno della storica Bottega di Campagna Amica che proporrà burger vegetali, legumi lessati, verdure cotte al forno, pesti di stagione, insalate di farro, riso e cous cous e di pollo “prodotte” esclusivamente con ingredienti locali e stagionali, biologici e a km zero. Il progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana fa un nuovo passo in direzione del consumatore sempre più attento e consapevole nella scelta dei prodotti alimentari e della loro provenienza. La “Gastronomia”rispetta tutti i principi della filiera corta ma
anche di un business moderno come il take away, il servizio a domicilio e l’utilizzo di contenitori compostabili a garanzia di una spesa sostenibile ed eco-compatibile. “Il nostro progetto mette al centro le aziende agricole con i loro prodotti ed il consumatore che rappresentano i due anelli essenziali della nostra filiera: – spiega Aniello
Ascolese, Direttore Coldiretti Livorno – in questo modo riusciamo a garantire un prezzo equo alle imprese agricole ed un prezzo giusto per prodotti di assoluta qualità e di provenienza certa, freschi e sicuri, ai nostri consumatori. Ai mercati, alle Botteghe, gli agriturismi e ai ristoranti si aggiunge un nuovo tassello, quello delle gastronomie, che vanno sempre di più incontro alle esigenze dei cittadini-consumatori”. Ogni giorno dalla cucina della Bottega di Campagna Amica usciranno preparazioni realizzate con i prodotti dell'azienda di famiglia dei proprietari e delle aziende del circuito di Campagna Amica.
PROGETTO LUGLIO-AGOSTO 2016
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Epaca & Servizi
la campagna TOSCANA
L’ESPERTO RISPONDE ASSEGNI FAMILIARI E “QUATTORDICESIMA” Buongiorno, le scrivo per avere un chiarimento. Sono un coltivatore diretto, ho 2 figli minori a carico e mia moglie è iscritta insieme a me all’ INPS come coadiuvante coltivatrice diretta. Volevo sapere se ho diritto agli assegni familiari e come devo fare per presentare la domanda. Grazie Ai coltivatori diretti spetta un assegno per ogni figlio minore a carico. E’ considerato a carico il familiare che abbia redditi personali mensili non superiori ad un determinato importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente. Per quanto riguarda il suo caso le segnalo che spettano gli assegni familiari per i figli, anche se non conviventi: • di età inferiore a 18 anni; • apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni); • universitari (fino a 26 anni e nel limi te del corso legale di laurea); • inabili al lavoro (senza limiti di età); Gli assegni familiari vengono corrisposti direttamente dall'Inps. Qualora la domanda venga presentata dopo l'insorgenza del diritto, gli arretrati spettanti vengono corrisposti nel limite massimo dei 5 anni precedenti (prescrizione quinquennale). La domanda deve essere presentata esclusivamente con modalità telematica. Gli uffici Epaca sono a disposizione per tutte
le informazioni necessarie e per la presentazione della domanda all’ INPS. Salve, sono un pensionato coltivatore diretto e volevo avere qualche informazione sulla cosiddetta“quattordicesima” che spetta ai pensionati a basso reddito. A partire dall’anno 2007, in presenza di determinate condizioni reddituali, viene corrisposta una somma aggiuntiva ai pensionati che abbiano compiuto 64 anni di età. La somma aggiuntiva (cosiddetta “Quattordicesima”) , con riferimento all’anno 2016, è stata attribuita a livello generalizzato sulla mensilità di pensione di luglio ai soggetti che siano risultati in possesso dei requisiti reddituali previsti e che, alla data del 31 luglio 2016, avessero un’età maggiore o uguale a 64 anni. A coloro che perfezionano l’età richiesta dal 1° agosto 2016 in poi, la corresponsione verrà effettuata dall’ INPS con una successiva elaborazione, sulla rata di dicembre 2016. Ai fini del diritto si considera il solo reddito personale del pensionato che per l’anno 2016 deve essere inferiore a 9.786 euro lordi. Ai pensionati, ai quali il beneficio non sia stato corrisposto a livello centrale, la prestazione potrà essere attribuita a richiesta. La invito pertanto a recarsi presso gli uffici Epaca Coldiretti per una verifica.
Formazione
• ALIMENTARISTI (EX HACCP) Cicli di corsi rivolti a tutte le categorie di operatori ed imprese che trattano generi alimentari. Da 4-8-12-16 ore secondo il livello di rischio e di responsabilità. • RSPP, PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO, RLS Corsi rivolti ai vari livelli di figure con durate variabili secondo l'organizzazione aziendale e il livello di rischio . • CORSO FOR.CAP PER LA CAPACITÀ PROFESSIONALE DELLO I.A.P. Il corso di 54 ore finalizzato all'ottenimento della capacità professionale necessaria per la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale. • COME SI DIVENTA FATTORIA DIDATTICA? ECCO IL CORSO Il corso è rivolto a tutti coloro che intendono realizzare nella propria impresa agricola una “fattoria didattica”. Alla luce delle nuove definizioni normative della Regione Toscana si prenderanno in esame gli aspetti relativi a questa attività che ben si integra con la multifunzionalità dell’impresa agricola. La frequenza al corso sarà certificata da un attestato rilasciato da CAICT srl e riconosciuto dalla Regione Toscana che darà la possibilità di esercitare tale attività. • “PISCINE” Percorsi obbligatori per “responsabile degli impianti natatori”e “addetto agli impianti tecnologici”. Percorso abbreviato di 20 ore quando le due figure coincidono. I percorsi sono obbligatori per i detentori di piscine in agriturismo. • PIANO D’AZIONE NAZIONALE USO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI Corsi relativi al PAN: – Formazione obbligatoria per utilizzatori professionali (ex patentino) – 20 ore più esame – Aggiornamento per utilizzatori professionali – 12 ore – Formazione obbligatoria per distributori di prodotti fitosanitari – 25 ore più esame – Formazione obbligatoria per consulenti fitosanitari- 25 ore più esame – Esami per tecnici esonerati da frequenza corsi – Tecnici addetti ai controlli sulle macchine irroratrici • PATENTINO TRATTORI Corsi di aggiornamento e di formazione da 4 ore e da 13 ore secondo le tipologie di utenza, per utilizzo di trattore a ruote o trattore a cingoli, sulla base dell’Accordo Stato Regioni del 22 Febbraio 2012.
Per informazioni sull'offerta formativa rivolgersi alla sede Coldiretti più vicina oppure a CAICT SRL - Formazione & Sviluppo Via Della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze caict.formazione.toscana@coldiretti.it - Tel.05532357212 - Fax 0553246612
SCADENZE
l PREVIDENZIALI 16 settembre 2016 - Contributi previdenziali coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli professionali relativi al secondo trimestre 30 settembre 2016 – Contributi previdenziali volontari 3° trimestre 2016 16 novembre 2016 - Contributi previdenziali coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli professionali relativi al terzo trimestre
l FISCALI
30 settembre 2016 - Invio Telematico Modello UNICO ed IRAP 25 ottobre 2016 - Invio Telematico Modelli INTRA relativi al terzo trimestre 2016 16 novembre 2016 -Versamento IVA relativo al terzo trimestre 2016
l TECNICHE
14 ottobre 2016 – Contributi per Apicoltura misure A e B - Assistenza e lotta varroa 31 ottobre 2016 – Presentazione Progetti Integrati di Territoriali (PIT). Fondi a disposizione 10 milioni di euro. 31 ottobre 2016 – Presentazione domande sottomisura 4,1 psr Miglioramento della redditività e della competitività delle imprese agricole: Fondi a disposizione 25 milioni di euro. 31 ottobre 2016 – Presentazione domande sottomisura 6.4.1 psr Diversificazione aziende agricole: Fondi a disposizione 3,5 milioni di euro. 31 ottobre 2016 – Pacchetto Giovani: Fondi a disposizione 20 milioni di euro. 30 novembre 2016 – PSR domande Sottomisura 4.2 15 dicembre 2016 – Contributi per Apicoltura misura C - Transumanza
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T N A T R O IMP
E C I T NO
Coldiretti ha intrapreso dal mese di marzo il Tour 2016 tra le Regioni italiane. E’ l’occasione per discutere sul territorio del nostro Progetto per l’agro-alimentare e per il Paese, ed affrontare le tematiche peculiari dei territori.
Corri ANCHE TU alla “tappa” TOSCANA Giovedì 29 Settembre 2016 - ore 9,30 Firenze - Mandela Forum Viale Pasquale Paoli, 3 - Zona Stadio Comunale Artemio Franchi
Per partecipare all’evento contatta l’ufficio Coldiretti più vicino