LA CAMPAGNA TOSCANA N.4 LUGLIO-AGOSTO 2017

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Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.9714 - Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98 - Direttore responsabile: ANTONIO DE CONCILIO Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze - Tel. 055/323571 - Fax 055/3246612 - Mail: lacampagna.toscana@coldiretti.it - http://www.toscana.coldiretti.it

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Giornale di Coldiretti Toscana Anno XX n.4/2017 Luglio-Agosto

PER SUPERARE LA SICCITÀ SERVONO INVESTIMENTI E INFRASTRUTTURE Coldiretti e Anbi Toscana hanno lanciato da Firenze le proposte per una nuova politica delle acque

In questa estate il tema della siccità è stato al centro delle cronache e della conta dei danni. Oltre 200 milioni di euro è la stima dei danni da siccità all’agricoltura toscana dove la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza. Questo lo scenario in cui si è svolto a Firenze il Convegno organizzato da Coldiretti e ANBI Toscana con gli interventi di EUGENIO GIANI Presidente Consiglio Regionale Toscana, MARCO BOTTINO Presidente ANBI Toscana, FEDERICA FRATONI Assessore Ambiente Regione Toscana, MARCO REMASCHI, Assessore Agricoltura Regione Toscana, MASSIMO GARGANO Direttore ANBI Nazionale, ERASMO D’ANGEIS Capo unità di Governo “Italiasicura” e le conclusioni di TULIO MARCELLI Presidente Coldiretti Toscana. A fare gli onori di casa davanti ad una platea gremita il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani che ha sottolineato come la Regione si è impegnata sul versante di questa emergenza facendo la sua parte e dichiarando lo stato di calamità. La Toscana ha sottolineato Giani è prima di tutto quella dei piccoli comuni, delle realtà marginali e montane, nelle quali l’agricoltura svolge un ruolo di primissimo piano. Concludendo il suo intervento ha sottolineato l’importanza delle opere pubbliche domandandosi quale sarebbe oggi la situazione di Firenze se non ci fosse l’invaso di Bilancino. “I Consorzi di Bonifica sono impegnati in prima linea nel contrasto della siccità – ha spiegato il presidente di Anbi Toscana, Marco Bottino -. La politica degli invasi promossa da Regione vede infatti una preziosa sinergia fra Consorzi, agricoltori e Regione stessa. Gli invasi a uso plurimo costituiscono uno degli investimenti migliori per la prevenzione dal rischio alluvioni, per la lotta agli incendi e per l'irrigazione. Una

strada che è importante continuare a percorrere incentivando la creazione di nuovi bacini e la manutenzione di quelli esistenti" E’stata poi la volta di Erasmo D’Angelis Capo unità di Governo“Italiasicura”che ha sottolineato come l’Italia sia un Paese che si caratterizza per una grande ricchezza di acqua e al tempo stesso per la povertà di infrastrutture. Sono stimati 300miliardi di metri cubi di acqua all’anno dei quali solo il 10% viene raccolto. Più che le grandi dighe ha sottolineato D’Angelis, servono piccoli e medi invasi, soprattutto al centronord, annunciando il Piano Settennale di Italiasicura. Concludendo il suo intervento D’Angelis ha auspicato la revisione della Legge Galli per rendere possibile a livello nazionale di esportare il “modello toscano” che vede pagare tutti per pagare meno. Nel corso della mattinata è stata presentata l’esperienza del Consorzio di Bonifica Toscana Sud che già adesso, oltre al ruolo di regimazione idrica, svolge un prezioso lavoro di supporto alle attività irrigue con molte e significative esperienze. L’assessore all’agricoltura Marco Remaschi nel suo intervento ha sottolineato come di fronte al cambiamento climatico che propone con ciclicità sempre più vicine siccità e piogge alluvionali, oltre ad attivare gli strumenti per il ristoro dei danni subiti dalle imprese agricole, occorre attivare anche investimenti per infrastrutture come è stato fatto in passato per

Bilancino e Montedoglio. Da questo punto di vista la Regione Toscana, ha detto Remaschi, si sta impegnando per valorizzare gli oltre 2000 piccoli invasi presenti che richiedono investimenti di manutenzione e un sistema di collegamenti per trasformarli in una rete polifunzionale. Occorre anche uno snellimento delle procedure, ha sottolineato l’assessore, sul modello realizzato in Val di Cornia dove in poco meno di un mese è stato possibile, con un investimento di 100mila euro, rendere possibile l’utilizzo delle acque reflue a scopo irriguo. “Parlare di siccità o meglio ancora di come prevenirla è doveroso – ha detto Massimo Gargano Direttore Generale ANBI nel suo intervento - in una stagione caratterizzata dalla consapevolezza che le crisi idriche sono ormai un fenomeno consolidato, che si ripete con periodicità sempre più ravvicinata e non più, quindi, un’evenienza eccezionale. Se da un lato deve proseguire la ricerca per ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica in agricoltura così come va migliorata l'efficienza della rete idrica, dall’altro bisogna aumentare la capacità di trattenere le acque di pioggia attraverso il varo di un Piano Nazionale degli Invasi; si tratta di bacini medio-piccoli, ma la rea-

lizzazione non può prescindere da una diffusa consapevolezza dell’opinione pubblica sulla loro utilità come riserva idrica, ma anche come vitalizzatore ambientale e bacini di espansione contro le alluvioni”. Federica Fratoni, Assessore all’Ambiente della Regione Toscana, ha sottolineato la centralità dei Consorzi di Bonifica in termini di progettazione e realizzazione delle opere idrauliche mettendo in evidenza come la Regione Toscana intende varare nei prossimi venti anni un Piano Idrico Regionale da 200milioni di euro. L’Assessore ha sottolineato come tra i

Bonifica, ai quali sono affidate competenze tese a garantire standard elevati nella sicurezza idraulica e per la difesa del suolo”. “E’ necessario passare dalla gestione dell’emergenza con enorme spreco di risorse, per abbracciare una nuova cultura che è quella delle opere fatte. E’ quanto ha affermato il Presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli concludendo i lavori. “L’acqua Una risorsa troppo importante per le imprese agricole e per il loro sviluppo che richiede una tutela più accorta da parte di tutti i soggetti. Le imprese agricole devono maturare una nuova cultura del risparmio dell’acqua con nuove tecniche colturali – ha detto Marcelli - e soprattutto inserendo le

danni ambientali da ascrivere a questa stagione anche i centinai di ettari di bosco andati persi con gli incendi che non potranno più svolgere il ruolo di regolazione idrica ed ambientale. “Nell’ultimo tavolo regionale per affrontare l’emergenza siccità davanti alla disponibilità della Regione Toscana a varare questo Piano Idrico Regionale – ha detto Antonio De Concilio, direttore regionale Coldiretti Toscana – abbiamo sottolineato come sia di assoluto rilievo la scelta di definire gli interventi da realizzare attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro composto, oltre che dalla stessa Regione e dall’Autorità Idrica Regionale, anche dai Consorzi di

assicurazioni agevolate come efficaci strumenti che possono coprire il 100% dei danni. Al tempo stesso – ha concluso Marcelli – occorre uno snellimento delle procedure per evitare i tempi della burocrazia che spesso fanno desistere gli imprenditori dal realizzare invasi che possono essere a beneficio non solo della singola impresa ma della intera società”. In conclusione il messaggio che è stato lanciato da Coldiretti ed Anbi Toscana è che sconfiggere oggi e prevenire domani la siccità è possibile, ma occorre una nuova politica di investimenti e di infrastrutture per troppi anni abbandonata.

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Ecco gli Oscar Green 2017 dell’agricoltura toscana TOSCANA

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Le imprese innovative e di successo degli under 35 di Coldiretti Toscana Giovani Impresa

Giovani e agricoltura, è il connubio su cui punta il concorso Oscar Green giunto alla sua undicesima edizione, promosso da Coldiretti Giovani Impresa, che in tutti questi anni ha cercato di dare visibilità a tutti quei ragazzi che hanno costruito con spirito di sacrificio realtà imprenditoriali diventate parte dell’eccellenza italiana. “Sporcarsi le mani e investire nella terra per realizzarsi professionalmente: l’agricoltura è anche questo, continue opportunità sulle quali puntare tra tradizioni passate, esperienze presenti e innovazioni future. E’ questo il senso di questo riconoscimento che la nostra organizzazione da agli under 35 che in questi anni si sono impegnati in modo crescente rinnovando la nostra agricoltura”. E’ quanto affermato da Tulio Marcelli presidente di Coldiretti Toscana in occasione della consegna degli Oscar Green Toscana 2017. A contendersi l’ambito trofeo 67 candidati provenienti da tutta la regione con idee innovative ed imprese di successo suddivisi nelle 6 categorie in concorso: Agri-You, Campagna Amica, Crea, Fare Rete, Impresa 2.Terra e We Green. “Nello spirito del concorso, sono state premiate quelle idee imprenditoriali che hanno saputo maggiormente coniugare tradizione e innovazione, con un occhio di riguardo riservato ai progetti che hanno come obiettivo la tutela e l’arricchimento del nostro territorio – ha detto Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – sinonimo di quel Made in Italy, noto in tutto il mondo e che proprio in que-

sti giorni viene messo a rischio da accordi sciagurati come quello UECanada, noto come CETA, rispetto al quale stiamo s vo l g e n d o anche in Toscana una capillare azione di sensibilizzazione che porti ad un convinto STOP”. I VINCITORI DEGLI OSCAR GREEN TOSCANA 2017 PER LA CATEGORIA “AGRI-YOU” LA “COOPERATIVA ARISTOTELE” di Campagnatico (GR) Dal mondo delle api nuova energia per le persone. Questo il senso che ha portato un gruppo di disabili e non solo a dare vita nel 2006 alla Cooperativa Aristotele di Campagnatico (Gr), una Onlus, fortemente radicata nel territorio con una spiccata vocazione sociale. Nel 2010, il grande balzo con una nuova sede per la lavorazione di miele, polline e pappa reale. E poi via a portare i frutti del lavoro nei mercatini e nella maggior parte dei negozi tipici della Maremma. PER LA CATEGORIA “CAMPAGNA AMICA“ L’IMPRESA AGRICOLA “TESTAROLANDO“ di Pontremoli (MS) Hanno riscoperto i Testaroli, tipico piatto

della Lunigiana, secondo alcuni risalente alla tradizione dell’antica Roma. Utilizzano la farina del grano coltivato in azienda o da filiere corte. Con un ambizioso progetto Slow Food hanno recuperato un tipico grano antico chiamato “Ventitré”, una varietà rustica ed autoctona, che nel tempo è stata soppiantata da grani più produttivi. Il rustico grano “Ventitré” viene curato e mantenuto sano dall’amorevole cura dei contadini della valle dove tradizione ed innovazione hanno trovato il loro equilibrio. PER LA CATEGORIA “CREA“ LA “COOPERATIVA SEMIA“ di Montemassi (GR) Il legame con il territorio e la qualità di prodotti sicuri e genuini, sono ormai un cavallo di battaglia del marketing ortofrutticolo. Con queste basi la Cooperativa Semia di Montemassi (Gr) ha sviluppato il progetto "Maremma che...®patata", puntando sull'origine di prodotti a Km 0, garantendo al consumatore la provenien-

IL FUTURO SIAMO NOI ... NOI CI CREDIAMO!!!

za di ciò che acquista. Rispettando l'antica tradizione contadina e grazie all'energia e la fantasia della giovane Cooperativa è nato un nuovo ed esclusivo progetto: "l'AGRICHIPS ", la prima patatina fritta coltivata con cura e rispetto per l'ambiente e trasformata direttamente dalla Cooperativa. PER LA CATEGORIA “FARE RETE“ L’IMPRESA AGRICOLA “MICHELE SATTA S.S.“ di Castagneto Carducci (LI) PapilBò: quando la natura incontra l’eleganza. Il vino di Bolgheri adesso lo si può anche indossare. Nata dall’idea di due amici, Giacomo Satta, figlio d’arte nel mondo del vino, ma lui stesso impegnato in prima persona nella cantina di famiglia e Federico Socci, ottimo artigiano. Creano papillon utilizzando legni pregiati: barriques, olivo e cipressi di Bolgheri Non è solo un papillon, ma è un viaggio tra gusto, visione e sapori. Ogni papillon viene fatto e creato a mano in modo da garantire al cliente un prodotto unico e dal design originale targato Made in Tuscany. Un papillon diVino. PER LA CATEGORIA “IMPRESA 2 TERRA“

LA “COOPERATIVA AGRICOLA LA DIANA“ di Isola d’Arbia (SI) La Diana è una Cooperativa Agricola che gestisce a Isola d’Arbia (Si) il primo birrificio agricolo, tanto legato al territorio da utilizzare per le proprie birre orzi distici coltivati nella zona. Dal 2016 una nuova ricetta prevede l'utilizzo del fagiolo zolfino della Penna. Questa ricetta si rifà allo stile Saison di origine belga dal quale trae spunto per il lievito utilizzato e per l’impiego di prodotti stagionali, come il termine stesso "saison" fa intuire. A seguito di un ammostamento particolare il fagiolo zolfino dona a questa birra bionda, dal discreto grado alcolico, un corpo importante. PER LA CATEGORIA “WE-GREEN“ ’IMPRESA AGRICOLA “MAESTA' DELLA FORMICA SOCIETA' AGRICOLA S.S.“ di Careggine (LU) Producono composte, confetture di frutta sciroppi, gelèe, mostarde, canditi, sott'oli, creme spalmabili a partire da tutto ciò che di bello e vero il territorio offre. Siamo a Careggine nello splendido contesto del Parco delle Alpi Apuane. Le specialità più originali sono le confetture di susina selvatica e fiori di sambuco, di pesca dal sangue ed elicrisio, di sambuco, di mela lugliese ed abete, di pera e fieno, spalmabile alla nocciola selvatica e latte d'alpeggio, dulche de leche di latte d'alpeggio e molto altro. Un festival di sapori ed odori che dalle Apuane allieta le tavole di molti.

tiamo da un progetto vero, non siamo più quelli che coltivano la terra e basta, siamo diventati imprenditori a tutti gli effetti”. Ma Agri Young era già partito dalla mattina a Cortona, con un mercato straordinario in piazza Garibaldi, letteralmente preso d’assalto da turisti e dai cortonesi, che non si sono lasciati sfuggire la possibilità di acquistare le eccellenze del territorio, portate in città dai produttori di Coldiretti Arezzo aderenti al circuito di Campagna Amica. La vera rivoluzione della 6° edizione dell’evento è stata infine data dalla cena, intorno alle 20:00 ha

preso il via il primo pic-nic di Coldiretti Arezzo “Passeggiando per Cortona riempi il tuo cestino” e al tramonto, le strade cittadine sono state prese d’assalto, con un fantastico via-vai di cestini targati AgriYoung che venivano riempiti nel percorso messo in piedi e strutturato in sette postazioni. Da piazza della Repubblica fino a Signorelli, passando per via Nazionale e piazza Garibaldi, gli ospiti Coldiretti sono arrivati poi al Parterre per prendere il cibo dalle ultime postazioni e gustare il pic-nic sotto un cielo stellato e a ritmo di musica con la band Umagroso.

Ad Arezzo Agri Young 2017: grande successo per l’edizione numero 6 I giovani di Coldiretti Arezzo si sono raccontati, hanno dialogato con le istituzioni e hanno dimostrato di voler portare in tutto il mondo l’immagine del vero Made in Italy. Sara, Gabriele, Linda, Daniele, Valentina, Andrea, Francesca, Stefano sono solo una piccola parte di nomi dei protagonisti di Agri Young 2017 che hanno fatto sentire la loro voce durante la 6° Festa Provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Arezzo che si è svolta nel centro storico di Cortona. Una città completamente invasa dal giallo Coldiretti, dalla forza e dall’entusiasmo dei giovani imprenditori, città che ha saputo accogliere nel migliore dei modi le oltre 1500 persone, arrivate da tutta la provincia. “La giornata di Agri Young rimarrà nel libro di Coldiretti Arezzo una bellissima pagina da ricordare – commenta il Presidente di Coldiretti Toscana e

Arezzo Tulio Marcelli - un momento di approfondimento che abbiamo fortemente voluto e pensato in questo modo proprio per far conoscere il lavoro delle giovani imprese agricole, le nostre grandissime eccellenze agroalimentari locali. Abbiamo da poco terminato un tour in tutta la provincia e incontrato più di 300 giovani che insieme al direttivo provinciale hanno manifestato l’idea di dare sempre più risalto alle problematiche giovanili, alle loro idee e alle loro richieste”.“Il futuro siamo noi… Noi ci crediamo” non lo hanno solo scritto i giovani di Coldiretti Arezzo ma lo hanno saputo interpretare, raccontando durante l’Agri – Confronto al Chiostro di Sant’Agostino, uno dei momenti più attesi della giornata, il loro vero “motivo per crederci”. Condotto dal Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi e da Elisa Polverini, Segretario Provinciale

di Coldiretti Giovani Impresa, il confronto è stata una grande opportunità, perché i giovani hanno potuto condividere, in una platea comune, senza alcun tavolo di rappresentanza, esperienze e riflessioni sull’agricoltura di oggi e di domani insieme alle istituzioni, alle associazioni e a tutte gli enti presenti. Hanno portato il loro contributo anche il Direttore di Coldiretti Toscana Antonio De Concilio ed il Delegato Regionale Giovani Impresa Paolo Giorgi ed il vice Delegato Provinciale Gabriele Conticini. “Siamo molto soddisfatti che l’idea arrivata e proposta proprio da Giovani Impresa di organizzare e strutturare il confronto in questi termini sia stata non solo messa in atto dalla struttura di Coldiretti ma anche realizzata nel migliore dei modi e con enorme successo – ha esordito Conticini – noi ci crediamo, noi siamo l’agricoltura e par-


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Versione 4.1 per il Psr Toscana Feasr 2014-2020 4 - LUGLIO-AGOSTO 2017

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Lo stato dell’arte - Pagina a cura del Settore Autorità di Gestione del PSR FEASER della Regione Toscana

Dopo una lunga fase di negoziazione con gli uffici della Commissione europea, lo scorso 4 agosto, con Decisione C(2017) 5633, è stata approvata la nuova versione del PSR FEASR 20142020 (versione 4.1). Gli emendamenti al Programma più rilevanti riguardano: • Inserimento dei grassi animali fra le biomasse combustibili per il loro utilizzo negli impianti di cogenerazione (per le sottomisure 4.2 Trasformazione prodotti agricoli e 16.6 - Cooperazione per approvvigionamento biomasse). • Integrazione scheda misura 1 (formazione) per l’inserimento dell’aliquota di sostegno del 60% (ai sensi del Reg. UE 702/2014) quando la formazione è rivolta a piccole e medie imprese delle zone rurali diverse da quelle agricole. • Modifica della scheda di sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” per consentire di riconoscere la maggiorazione di contribuzione (10% in più per zona montana e giovani agricoltori) anche per investimenti relativi alla trasformazione e commercializzazione, non solo per la produzione primaria. • Integrazione delle schede delle sottomisure 4.1 (sostegno a investimenti nelle aziende agricole) e 6.4 (diversificazione attività agricole) per chiarire che la maggiorazione di contribuzione del 10% per gli investimenti che ricadono in zone montane è ricono-

sciuta solo se almeno il 95% della SAU ricade in zona montana, fermo restando che gli investimenti strutturali, ad esclusione delle dotazioni aziendali mobili, devono ricadere completamente in zona montana. • Introduzione dei Costi Standard per l’erogazione del sostegno previsto dai tipi di operazione 4.1.1, 4.1.2, 4.1.3 per l’acquisto di trattori e mietitrebbie, a partire dallo studio della RRN/ISMEA, svolto a livello nazionale. I costi semplificati rappresentano un efficace strumento di riduzione sia degli oneri amministrativi a carico dei beneficiari e dell’amministrazione (attraverso la semplificazione dell’attività istruttoria delle domande di aiuto), sia del tasso d'errore. • Inserimento della cerealicoltura (limitatamente al frumento tenero e duro) fra i settori prioritari di intervento. Riconoscere nel PSR il settore cerealicolo (limitatamente a frumento duro e frumento tenero) fra quelli prioritari di intervento consente di inserirlo nei criteri di selezione di alcune sottomisure/operazioni e di poter così dare una premialità aggiuntiva, nella selezione delle domande di aiuto, alle aziende i cui investimenti interessano questo settore. Ciò al fine di incentivare la coltivazione dei cereali (frumento duro e tenero che hanno risentito maggiormente della crisi), con lo scopo di un progressivo contrasto alla riduzione delle superfici destinate a tali

coltivazioni. • Introduzione della geotermia fra le tipologie di fonti di energie rinnovabili necessarie per alimentare gli impianti finanziati nell’ambito dei tipi di operazione 4.1.5 e 6.4.2. • Attivazione della sottomisura 7.2 “Sostegno a investimenti nella creazione, il miglioramento o ampliamento di tutti i tipi di infrastrutture su piccola scala, compresi gli investimenti nelle energie rinnovabili e il risparmio energetico”. • Modifica del capitolo 10 “Piano di finanziamento”. La proposta di rimodulazione finanziaria si configura come un riorientamento delle risorse volto a prendere atto di quanto emerso nel corso dei primi due anni di attuazione del Programma, ferma restando la strategia complessiva del programma stesso. La proposta di rimodulazione finanziaria s’inserisce in un contesto in cui l’attuazione del Programma risulta a un livello più che soddisfacente sia in termini di entità delle risorse messe a bando, che di consolidamento dei primi risultati in termini di numero di domande ammissibili e ammesse e di corrispondente importo del contributo ammissibile e ammesso. La parte sostanziale della rimodulazione finanziaria proposta è destinata al rafforzamento degli interventi a favore della tutela dell’agroecosistema e della lotta ai cambiamenti climatici.

A SETTEMBRE UNA ULTERIORE MODIFICA DEL PSR FEASR 2014-2020 Riprogrammazione solidale delle risorse a sostegno delle Regioni colpite dagli eventi sismici verificatisi nell’agosto 2016 Gli uffici regionali, di concerto con il Ministero e la Commissione Europea, stanno lavorando ad una ulteriore modifica del PSR, finalizzata al trasferimento a favore dei PSR delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, di un importo finanziario di € 12.421.150,28 (pari al 3% del programmato relativo alle tre annualità 2018/2020), necessari per intervenire a sostegno delle aziende e dei territori interessati dagli eventi sismici dell’agosto 2016 (trasferimento di solidarietà). Nello specifico lo storno di € 12.421.150 determinerà una riduzione della dotazione finanziaria complessiva del Programma che passerà da 961,84 a 949,42 milioni di €. La cifra da decurtare dal PSR della Regione Toscana è pari a € 12.421.150, pertanto la dotazione finanziaria complessiva Programma passerà da 961.841.373 a 949.420.222 €. Lo storno dell’importo verrà determinato applicando una riduzione lineare sul programmato 2018-2019-2020 di tutte le misure, ad esclusione di quelle per le quali erano già stati assunti impegni giuridicamente vincolanti pari al 100% della relativa spesa programmata a valere sull’intero periodo 2014/2020. E’ previsto che tutte le procedure di modifica dei singoli PSR siano concluse e trasmesse alla Commissione europea, tramite l’apposito programma informatico, nel periodo che va dal 7 al 15 settembre, al fine di ottenere l’adozione da parte della Commissione stessa entro la fine del mese di ottobre o al massimo nei primi giorni di novembre. Tale modifica non rientra nel limite annuale delle modifiche dei programmi consentito: l’art 4, comma 2, del Reg. (UE) n. 808/2014 permette infatti di poter presentare modifiche “eccezionali”, al fine di far fronte a emergenze (calamità naturali o eventi catastrofici ufficialmente riconosciuti dall’autorità pubblica nazionale competente), come il sisma che ha colpito le regioni del Centro Italia nel 2016.


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CREDITAGRI ITALIA: NUOVE OPPORTUNITÀ E SERVIZI PER LE IMPRESE TOSCANA

Assistenza e consulenza finanziaria per Agricoltura, Agroindustria ed Agroalimentare

CreditAgri Italiaè un Ente Finanziario di Interesse Pubblico Intermediario Finanziario Vigilato dalla Banca d’Italia, iscritto dal Giugno 2016, all’Albo Unico Intermediari finanziari previsto dall’art.106 del nuovo Testo Unico Bancario, e si occupa in modo specialistico di Assistenza e Consulenza Finanziaria a tutte le Imprese, con particolarità per Agricoltura, Agroindustria ed Agroalimentare. CreditAgri Italia grazie alle partnership con oltre 200 Banche e 73 Filiali distribuite capillarmente nel territorio favorisce l’accesso al Credito ordinario e agevolato con prodotti dedicati e soluzioni di mercato esclusive, oltre che un servizio di consulenza personalizzata creditizia-finanziaria, a sostegno di progetti di investimento e gestione ordinaria delle PMI e della Cooperazione, oltre altri aggregati d’impresa, alle migliori condizioni di mercato; Lo Scenario ed i Processi Evolutivi: I recenti interventi normativi in tema di Confidi hanno tracciato una linea di demarcazione molto forte tra i Confidi Minori di cui all'art. 112 del TUB, iscrit-

ti nello specifico elenco tenuto da un Organismo gestore, ed i Confidi Vigilati, detti anche “Maggiori” iscritti all'Albo Unico Intermediari finanziari (art.106 del Testo Unico Bancario), sottoposti come le banche, alla vigilanza di Banca d’Italia, come nel caso specifico di Creditagri Italia. CreditAgri Italia in quanto Società finanziaria è abilitata sia alla concessione di finanziamenti a favore delle Imprese Socie e/o Clienti, e sia al rilascio di “Attestazioni di Capacità Finanziaria” a carattere ciclico richieste dal mercato relativamente ai Servizi di Certificazione alle Imprese e Privati. Le “Attestazioni di Capacità Finanziaria” sono di fatto Certificazioni rilasciate da un soggetto qualificato professionalmente quale Azienda di credito o Intermediario finanziario vigilato ex art.106 TUB, come Creditagri Italia, in virtù delle

quali viene documentato il possesso, da parte di un determinato soggetto, di determinati mezzi economico patrimoniali. L’Attestazione di Capacità Finanziaria non è una garanzia (reale o personale) ma si sostanzia in una “Dichiarazione Autorevole” alla quale il Sistema Normativo attribuisce una determinata conseguenza e particolari effetti giuridici. L’ordinamento legislativo prevede che per l’esercizio di determinate tipologie di attività venga preventivamente dimostrata la “Capacità finanziaria dell'impresa al suo esercizio”, e quindi la necessità di effettuare una selezione e certificazione a monte dei Soggetti che intendono esercitare determinate attività. Nuovi Servizi ed Opportunità: CreditAgri Italia a tal proposito ha attivato una serie di servizi innovativi di particolare interesse come il rilascio di “Attestazioni di Capacità Finanziaria”, che a titolo esemplificativo sono così

LIFE FROM SOIL: AGRICOLTURA DI COMUNITÀ

riassumibili: 1) Rilascio Attestazioni Capacità Finanziaria Apertura Autoscuole (art.2, comma 2, D.M. 317/95) 2) Rilascio Attestazioni Capacità Finanziaria Apertura Studi di Consulenza Automobilistica (art.4, D.M. 09/11/1992) 3) Rilascio Attestazioni Capacità Finanziaria Apertura Centri di Revisione Auto e Moto (art.80, comma 9 Codice della Strada e art. 239, commi 1 e 2 del Regolamento di esecuzione) 4) Rilascio Attestazioni Capacità Finanziaria Iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori Conto Terzi (art.7, D.D. 291 del 25/11/2011) 5) Rilascio Attestazioni Capacità Finanziaria Esercizio attività di Trasporto Persone e su strada (noleggio autobus con conducente ex art.5 D.M. 448/1991) 6) Rilascio Attestazione Capacità

Finanziaria per Appalti Forniture o Servizi. Le imprese (ditte individuali e società) che intendono partecipare ad appalti pubblici di servizi o forniture sono tenute a dimostrare il possesso della capacità finanziaria che il bando andrà a specificare secondo i principi fissati dall’art. 41 del D. Lgs 163/2006 (Codice degli Appalti). 7) Rilascio Attestazione per ingresso Exracomunitari. Lo straniero che intenda fare ingresso in Territorio Nazionale deve disporre di mezzi finanziari per garantire il proprio sostentamento nel soggiorno previsto ed il ritorno nel proprio paese al termine dello stesso. La disponibilità dei mezzi finanziari di sostentamento è considerato dunque uno dei presupposti indispensabili per l’ingresso nello Spazio Schengen (Codice dei visti). Informazioni ed attivazione del servizio: - Per info contattare il Resp.le Creditagri Walter Zarone al telefono 055.32357208 oppure mobile 366 6430934, email walter.zarone@creditagri.com oppure sul www.creditagri.com o info@creditagri.com.

da anni progetti di ortoterapia con disabili e progetti di inclusione sociale e lavorativa con utenti del settore delle dipendenze, operando in agricoltura sociale ancor prima che questa attività avesse un suo nome proprio! Coldiretti ritiene che lo sviluppo economico legato alla sfera sociale, consentito dalla multifunzionalità dell’impresa agricola, sia un’occasione da cogliere perché consente di utilizzare alcuni valori “naturali”del mondo rurale (disponibilità di spazi, tempi di vita meno frenetici, tipologia di attività), sia per fornire risposte adeguate ad una utenza che presenta diverse forme di disagio - da soggetti a bassa contrattilità, a quanti sono in una fase di formazione o ridefinizione della propria personalità e identità, a persone con disabilità fisica o mentale -, sia per venire incontro

alle necessità di miglioramento del reddito delle imprese nei momenti più difficili. Nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona. Anche per questo, come ha dichiarato il Presidente Nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo“A un anno dalla storica approvazione della legge nazionale, sono necessari i decreti attuativi per l’agricoltura sociale, che potrà far sviluppare un nuovo modello di welfare con l’agricoltura protagonista di progetti imprenditoriali dedicati esplicitamente ai soggetti più vulnerabili che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona.”

Coldiretti con il Centro di ricerca agro-ambientali Enrico Avanzi dell'Università di Pisa Il progetto "Life From Soil", finanziato dall’Ue nell’ambito del programma Erasmus + ed avviato nel 2015 con un parternariato che ha visto coinvolti 9 paesi europei, tra cui l’Italia, con obiettivo di migliorare la qualità della vita in termini sia sociali che di impiego di persone svantaggiate e vulnerabili utilizzando la “risorsa terra”, ha prodotto una guidebook di buone pratiche. La guidebook è uno strumento, consultabile in diverse lingue (anche in italiano), a disposizione di tutte le aziende agricole e delle realtà interessate ad intraprendere un percorso di agricoltura sociale: la Guida delle Migliori Pratiche è scaricabile gratuitamente su www.avanzi.unipi.it. L’istituzione italiana a cui è stata affidata l’attività di ricerca, di formazione, di costruzione del senso comune di cosa significhi fare agricoltura sociale, nonché della pubblicazione della guidebook è il CiRAA (Centro di ricerca agro-ambientali Enrico Avanzi dell'Università di Pisa), a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. Questa guida, raccoglie i casi di studio maggiormente significativi e virtuosi di tutti gli Stati partner di progetto (Italia, repubblica

Ceca, Finlandia, Ungheria, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito) analizzandoli e dando modo a chi si vorrà confrontare in futuro con questo tipo di attività, non solo di conoscere cosa di meritevole è stato realizzato ad oggi in Europa, ma di capire quali processi, dinamiche, risorse possono essere messi in gioco per ottenere il massimo dalla propria idea di progetto agricolo aperto alla comunità. Tutti i passi realizzati, daIla scelta del luogo di attivazione, alle strategie di comunicazione di quanto realizzato, ai soggetti da coinvolgere sul territorio (sia come utenti che come stakeholders), alle normative vigenti in termini di politiche ambientali, di salute e di sicurezza, alle modalità di reperimento e gestione delle risorse economiche, alle strategie gestionali vengono analizzati e commentati, insieme con i punti di forza e di debolezza emersi da ogni progetto implementato, dando luogo ad una gamma molto vasta di esempi e possibilità a cui ispirarsi. Le possibilità di applicazione di quello che risulta essere un modello procedurale virtuoso e sostenibile vengono ricondotte a diverse categorie di pratiche,

tutte dettagliatamente spiegate: l’orticoltura sociale e terapeutica (orticoltura biologica, green exercise, mindfulness, etc.); le iniziative agricolturali (agricoltura sociale, community supported agricolture, cibo locale etc); i progetti di comunità (ecovillaggi e living villages); i progetti di formazione ed educazione ad un uso sostenibile della terra; l’imprenditoria sostenibile. Nel manuale è presente anche una preziosa legenda dei termini e delle definizioni utilizzate nella descrizione dei progetti, perché ad ogni nuovo approccio corrisponde necessariamente un nuovo e specifico linguaggio, che contribuisce a ridefinirne il senso. Tra le esperienze italiane presentate nel manuale ci fa particolarmente piacere citare la presenza di due aziende toscane socie di Coldiretti: la Cooperativa Agricola Biologica e Biodinamica Calafata di Lucca, che dal 2011 ha formato e integrato, nella produzione di vino, olio, miele e ortaggi, richiedenti asilo e persone uscite da percorsi di cura o detenzione dando loro una nuova possibilità di integrazione sociale e lavorativa, e l’Azienda Biologica BioColombini di Crespina (Pisa), che realizza


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