LA CAMPAGNA TOSCANA NOVEMBRE-DICEMBRE 2014

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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55

Coldiretti augura Buone Feste e Felice Anno Nuovo!

la campagna Giornale di Coldiretti Toscana Anno XVII n.6/2014

TOSCANA

#CAMPOLIBERO, INCENTIVI PER CHI ASSUME I GIOVANI In Toscana occupazione agricola ancora su: +5,7%

L’EDITORIALE

operative già dal 10 novembre 2014 (i moduli possono essere già ritirati nelle sedi di Coldiretti). Il nuovo testo di legge prevede 5.000 euro per l’assunzione a tempo indeterminato, 3.000 a tempo determinato. L’incentivo riguarda i ragazzi di età compresa tra i 18 e 35 anni che negli ultimi sei mesi siano risultati privi di impiego retribuito o, se operai a tempo determinato (Otd), abbiano

di Tulio Marcelli Presidente Coldiretti Toscana

Fino a 5.000 euro di incentivi per chi assume i giovani tra 18 e 35 anni. Li prevede il decreto #CampoLIbero destinato ad imprimere una nuova potente spinta all’occupazione in agricoltura che continua ad essere uno dei pochi settori in controtendenza. Gli occupati in agricoltura tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato, titolari ed addetti, hanno fatto registrate un’ennesima crescita (+ 5,7%) nel secondo trimestre

del 2014, addirittura dell’8% se prendiamo come riferimento lo stesso periodo dell’anno prima (fonte Istat). Sono il 2,6% in più, invece, le imprese agricole condotte da giovani under 35 per un totale di 48.620 unità produttive a livello nazionale. #CampoLibero fornirà sicuramente un ulteriore incentivo alle imprese che intendono avvalersi di manodopera. Le istruzioni del decreto sono

IMU SUI TERRENI AGRICOLI, AGEVOLAZIONI PER CD E IAP L’imminente pubblicazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) così come previsto dall’art. 22, comma 2, del DL 66/2014 ha ridefinito le aree esentate oggettivamente da tassazione IMU (in quanto montane) e prevede forme di agevolazione a favore dei proprietari Coltivatori Diretti o Imprenditori Agricoli Professionali. In base all’altitudine rilevata dall’ISTAT i Comuni Italiani sono stati divisi in tre gruppi ognuno dei quali ha una propria tassazione. La situazione in sintesi è la seguente: - Comuni Montani (altitudine superiore a 601 metri slm): esenzione dal pagamento IMU per tutti i proprietari indipendentemente dalla loro qualifica; - comuni con altitudine compresa tra 281 e 600 metri slm: esenzione dal Pagamento IMU per i Proprietari Coltivatori Diretti o IAP (anche se il terreno è stato concesso in affitto e/o comodato ad un altro soggetto professionale CD o IAP); - comuni con altitudine fino a 280 metri slm: pagamento IMU con le consuete franchigie a favore dei Coltivatori Diretti o IAP proprietari e conduttori.

E’ da rilevare che i terreni su cui sarà pagata l’IMU non saranno soggetti a tassazione in fase di dichiarazione dei redditi (UNICO 2015) in quanto il pagamento dell’IMU è in questo caso assorbe la tassazione IRPEF. Il pagamento del saldo IMU 2014 anche per i Terreni è fissato per il 16/12/2014; in virtù del fatto che il Decreto ad oggi non è ancora stato Pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore dopo i canonici 15 giorni, è plausibile ritenere che anche sulla base dello Statuto del Contribuente, che il ritardato pagamento dell’IMU relativo ai terreni diventati tassati non comporterà somme aggiuntive a carico del contribuente (sanzioni ed interessi). La ridefinizione dei Comuni Montani e quindi esenti da IMU ha comportato un taglio dei trasferimenti statali verso i Comuni pari a 350 milioni di euro. Attualmente i Comuni non hanno previsto nei propri regolamenti aliquote particolari per i Terreni pertanto c’è il rischio reale che con le attuali regole, il gettito dell’IMU dei Terreni sia di molto superiore a quanto preventivato con probabili conguagli a credito da effettuare nel 2015.

prestato attività lavorativa per un numero di giornate inferiore a 100 negli ultimi 12 mesi. L’incentivo – è bene saperlo - è pari a un terzo della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, con il massimo di 5.000 euro in caso di operai a tempo indeterminato e 3.000 euro in caso di determinato. L’incentivo sarà erogato per le assunzioni a tempo indeterminato allo scadere del 18esimo mese dall’assunzione e per le assunzioni a tempo determinato in tre tranche annuali allo scadere di ogni annualità di durata del rapporto che deve essere almeno triennale (minimo 102 giornate/anno). Per accedere all’incentivo l’impresa dovrà disporre, all’atto della presentazione dell’istanza, del Durc e applichi il Contratto nazionale di lavoro operai agricoli e florovivaisti e relativo Cpl stipulato da Coldiretti. Ma non è l’unica novità interessante che interessa da vicino i giovani. Il protocollo di intesa

firmato dalla Conferenza delle Regioni, dal ministero delle Politiche agricole, l'Ismea, l'Anci e l'Agenzia del Demanio prevede la cessione ai giovani dei terreni agricoli che fanno capo a regioni ed enti locali. Si tratta di oltre 140mila ettari di superficie agricola utilizzata censiti dall’Istat per un valore stimato in 2,8 miliardi di euro sulla base dei valori fondiari medi in Italia. La cessione di questi terreni toglierebbe a Comuni, Regioni e allo Stato il compito improprio di coltivare la terra, renderebbe disponibili risorse per lo sviluppo e la crescita del Pil ma soprattutto avrebbe il vantaggio di calmierare il prezzo dei terreni, stimolare la crescita, l’occupazione e la redditività delle imprese agricole che rappresentano una leva competitiva determinante per la crescita del Paese. Centinaia, anche in Toscana, le imprese che potrebbero nascere da questa opportunità.

Trarre un bilancio dell’anno 2014 non è semplice: da una parte non possiamo non segnalare le gravi difficoltà che un’annata climatica complessa come quella appena trascorsa ha riservato alle imprese agricole, ma dall’altra non si possono non rimarcare anche segnali positivi, come quello della crescita dell’attenzione sociale e istituzionale verso questo settore, che ha anche ricominciato a richiamare numerosi giovani vogliosi di intraprendere la professione di agricoltore, in questo aiutati anche dai finanziamenti del Psr o, più recentemente, dell’assegnazione di terreni demaniali previsti nella norma definita “Campo Libero”. Coldiretti ha fatto sentire fortemente il suo ruolo, comunque, sia nell’assistenza continua alle imprese, sia nel promuovere uno sviluppo complessivo, a tutti i

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Regione

la campagna TOSCANA

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livelli, del settore primario, sempre più moderno e presente nel sistema socioeconomico. A livello regionale, decisive sono state, poi, alcune scelte governative di gestione dei territori, nella cui individuazione Coldiretti è stata molto attiva e presente con l’attento confronto realizzato nelle sedi istituzionali. Una legge di svolta, che mette la Toscana all'avanguardia nelle politiche del governo del territorio, è ad esempio il Piano urbanistico regionale da poco varato, che, rispetto al governo del territorio, fa leva sul freno al consumo di nuovo suolo, sulla riqualificazione dell'esistente nei terreni urbanizzati, sulla tutela del territorio agricolo da trasformazioni non agricole, e sulla pianificazione di area vasta. Si riconosce, di fatto, il valore produttivo dell’agricoltura, tutelando le aree rurali dal consumo di suolo. Queste nuove norme arrivano alla fine di un confronto tra la Regione Toscana ed il mondo agricolo, che ha visto accogliere gran parte delle nostre proposte. Viene anche riconosciuto, ed è fondamentale, il fatto che gli agricoltori sono i custodi del paesaggio rurale e che nel fare impresa, contribuiscono ad assicurare la salvaguardia idrogeologica e la biodiversità del territorio, e di conseguenza anche la sua bellezza. Quest’anno è stato poi, a livello nazionale ed europeo, segnato anche dalla nuova Politica agricola comune (Pac), che rappresenta ancora una garanzia per il futuro: serve a remunerare l'utilità che l'attività agricola dà a tutti, producendo cibo e preservando il territorio. I fattori che verranno premiati dalla politica europea nei prossimi anni sono anche i valori non prettamente agricoli, come quelli ambientali, della sicurezza alimentare e dell'assetto idrogeologico del territorio. In questo 2014, quindi, diventano operative le norme che accompagneranno l'agricoltura europea, italiana e toscana fino al 2020.

PIANO PAESAGGISTICO, COLDIRETTI: ORA CI SIAMO Raggiunta la giusta sintesi tra tutela ambientale e libertà d’impresa E' anche grazie al fondamentale lavoro di Coldiretti che la Regione ha ridisegnato il tanto discusso Piano Paesaggistico. Lo ha fatto “aggiustando”alcuni punti qualificanti del testo, che inizialmente avevano suscitato le proteste delle organizzazione agricole così come degli enti locali. Le osservazioni proposte da Coldiretti sono riuscite a valorizzare il ruolo dell’agricoltura, come strumento di difesa dell’ambiente e del paesaggio, prima poco chiaro e confuso. Con la rielaborazione della nuova versione del Pit sono stati meglio definiti i caratteri, le finalità ed i limiti delle diverse disposizioni contenute nel documento, fornendo indicazioni più puntuali, scongiurando facili liberi interpretazioni, agli enti di pianificazione. Ma veniamo alle aree rurali. Qui viene specificato il ruolo strategico del mondo rurale come

componente primario del paesaggio ed argine fondamentale contro i fenomeni di abbandono e consumo dei suoli. Un punto di riferimento imprescindibile, per chi intende “difendere”il paesaggio, per la tutela del territorio e garantirne uno sviluppo sostenibile. Il mondo agricolo ha richiesto – e ottenuto - che non ci siano interferenze nelle scelte colturali delle imprese agricole da parte degli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica, tranne nei casi specifici previsti dall’articolo 149 del Codice del paesaggio). E' stato questo il frutto di una positiva concertazione tra la Regione e le associazioni di categoria, per cercare di rispettare la natura dei luoghi e l'opera di coltivatori e allevatori. Per Coldiretti, la Regione ha avuto il merito di aver intrapreso un imponente e articolato lavoro di riordino normativo,

percorso difficile e delicato che comunque la pone all’avanguardia nelle politiche di difesa del territorio da un degrado le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, cercando di coniugare concetti opposti eppure ugualmente importanti,come tutela e sviluppo, regole certe e semplificazione, salvaguardia delle valenze paesaggistiche e valorizzazione delle risorse economiche. Infatti, stando agli ultimi dati Ispra, il cemento si è divorato 30mila ettari di territo-

OLTRE LA PRECARIETA’, IL NATALE

rio toscano ad una velocità di quasi 2mila ettari all’anno negli ultimi 16 anni, contribuendo alla perdita di aree aperte naturali ed agricole che per caratteristiche assorbono l’acqua in eccesso. L’effetto congiunto del consumo di suolo e dei cambiamenti climatici è alla base dell’escalation di emergenze che stanno caratterizzando gli ultimi anni in una regione dove il 98% dei Comuni è considerato a rischio idrogeologico e dove gli eventi calamitosi sono pur-

troppo diventati una triste ricorrenza. Un'occasione, quella del Pit, dunque, nell'ambito della quale si è concentrati anche su quest'aspetto, facendo considerare come prioritaria la tutela del territorio. Considerando gli anni Cinquanta sono addirittura quasi il doppio, circa 55mila, gli ettari di suolo consumati dall’espansione inarrestabile delle aree urbane della Toscana. Il suolo verso è passato dal 2,3% degli anni ’50 all’8,0% con un incremento di 5,7 punti percentuali. In questi 16 anni, tenendo presente che un suolo pienamente funzionante immagazzina acqua fino a 3.750 tonnellate per ettaro – circa 400 mm di precipitazioni – per via della conseguente impermeabilizzazione abbiamo perso una capacità di ritenzione di milioni di tonnellate d’acqua che, non potendo infiltrarsi nel terreno, deve essere gestita.

IL “RINGRAZIAMENTO” IN TUTTA LA TOSCANA

“Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto spunterà dalle sue radici”

I nostri tempi sono caratterizzati da una crescente precarietà. Instabilità, incertezza, paura del futuro, perdita di valori e di sicurezze, mancanza di lavoro, solitudine, conflittualità, ecc. Il nuovo Natale in questi giorni di Avvento, creai in noi speranza, attesa, desiderio di Dio, progetti di vita, unità, pace e gioia. La precarietà si trasforma nella certezza e nella gioia della Sua presenza, della presenza del Signore Gesù: un evento che illumina il nostro cammino e la

nostra vita. “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di forza, spirito di conoscenza e di timore del Signore” (Isaia 11, 1-2). Anche il mondo rurale, i coltivatori e le loro famiglie vivono le loro precarietà. La crisi generale, i cambiamenti climatici e culturali hanno sconvolto in parte anche le nostre campagne. Ma la speranza

ritorna nelle nostre campagne allo spuntare di tanti nuovi “germogli”, che ritornano puntualmente e insistentemente, segni di vita che fanno riscoprire la presenza del Signore Gesù in mezzo a noi che viene ‘oggi’. Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi e tutto cambia. Auguro a tutta la famiglia della Coldiretti in Toscan con i coltivatori e le loro famiglie di accogliere Gesù Salvatore nelle proprie case e nei campi. Gesù Salvatore con la sua nascita porti a tutti lavoro, salute, pace e gioia. Una preghiera particolare per i coltivatori e le famiglie che vivono momenti di particolare difficoltà. Buone feste natalizie! In Gesù Luce, con la mia preghiera Don Gabriele Gerini Consigliere ecclesiastico di Coldiretti Toscana

Una giornata speciale quella che Coldiretti ha festeggiato in tante città e paesi della Toscana per la 64esima “Giornata del Ringraziamento”. Una festa che ha radici molto lontane, la prima volta infatti fu celebrata nel 1951. Quest’anno il significato della giornata del Ringraziamento, assume un significato in più rispetto al passato perché proietta il mondo dell’agricoltura verso Expo 2015, la grande esposizione universale che si terrà in Italia dedicata a “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, un tema di particolare rilevanza a livello mondiale. Le

iniziative che hanno visto una grande partecipazione sono state tante e dai mille risvolti. Una festa che parte dalla campagna per coinvolgere anche chi vive in città ma, che dei prodotti della terra, si nutre. Come sempre si sono tenute celebrazioni religiose caratterizzate, come tradizione vuole, dalla benedizione dei frutti della terra portati davanti agli altari delle chiese e delle macchine agricole e dei trattori che in molti paesi hanno sfilato nelle vie dei centri storici trasformando la nostra festa nella festa di tutta la comunità.

LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana - Anno XVII n.6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2014 Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F - Stampa: Tip. Rindi - Prato La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.971 -Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98 Direttore responsabile: ROBERTO MADDE’- Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze Tel. 055/323571 - Fax 055/3246612- Mail: lacampagna.toscana@coldiretti.it - http://www.toscana.coldiretti.it Ai sensi del Dlgs del 30.06.2003 n.196 (codice Privacy), si precisa che i dati dei destinatari del giornale, da tempo in nostro possesso, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento o diversamente acquisiti da enti collegati con La Campagna Toscana/Caict srl/Coldiretti, verranno utilizzati dalla stessa Caict srl, editrice del giornale, per essere inseriti in archivio informatizzato idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo espresso divieto sottoscritto degli interessati, oltre che per il rispetto del rapporto di abbonamento o di invio del giornale, anche per le proprie attività istituzionali ivi comprese la comunicazione, l’informazione e la promozione, nonché per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.


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Multifunzionalità

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BONIFICHE: LA MANUTENZIONE AGLI AGRICOLTORI Firmato l’accordo con l’Urbat: un patto in difesa dell’ambiente I sei Consorzi di Bonifica della Toscana potranno avvalersi di aziende agricole e forestali presenti sul territorio per svolgere piccoli interventi di manutenzione ai corsi d’acqua. Tra i lavori e servizi previsti ci sono la pulizia e taglio di vegetazione nell’alveo e sulle sponde dei corsi d’acqua, dei canali consortili e delle opere irrigue; lavori di somma urgenza per difesa dalle inondazioni e scolo delle acque; ripresa di frane nelle sponde dei canali e rimozione di parziali interrimenti del fondo dei canali stessi; esercizio e manutenzione delle opere idrauliche e di bonifica; ripristino di opere tradizionali di sistemazione agraria di superficie funzionali alla prevenzione del dissesto idrogeologico e al mantenimento del paesaggio rurale; interventi di difesa del suolo e sistemazione di versanti. Un’opportunità particolarmente utile per le zone di montagna e per i piccoli torrenti e canali d’irrigazione che si trovano in prossimità o all’interno dei terreni agricoli. L’obiettivo è favorire la cura e la manutenzione idrogeologica del territorio rendendoli anche fonte di lavoro per tante

famiglie e per la comunità intera. A prevederlo è l’atteso accordo firmato dall’Urbat (Unione regionale per le bonifiche l’irrigazione e l’ambiente della Toscana) auspicato come già alla vigilia della rivoluzione che ha interessato gli enti di bonifica della regione e che aveva costituito uno degli elementi più importante della sua campagna per garantire una presenza importante e numerosa all’interno delle assemblee consortili. Un patto che, in coerenza con le linee d’indirizzo dell’Anbi, punta a promuovere e coordinare l’attività di bonifica e irrigazione in Toscana, favoren-

do contemporaneamente lo sviluppo e il lavoro, anche alla luce dei risultati positivi dei protocolli di intesa siglati con le organizzazioni agricole e del movimento cooperativo nel 2011 e 2012. “Gli interventi minori come il taglio della vegetazione e la ripresa delle frane sono essenziali per la sicurezza del territorio, – ha assicurato il presidente Urbat, Marco Bottino – affidare alle aziende agricole e forestali, con la progettazione e il coordinamento dei Consorzi di Bonifica, permetterà di risparmiare risorse, ridurre i tempi e permettere alle aziende stesse di avere

una fonte di reddito in più, continuando a operare in campagna e a mantenerla viva e vitale”. Per Coldiretti l’accordo sancisce la volontà, da parte dei Consorzi, di interagire e di creare una rete di sinergie direttamente sul territorio coinvolgendo le imprese agricole che quel territorio lo conoscono e lo vivono ogni giorno. Ma si tratta anche di riconoscere, e questo non è un aspetto secondario, il ruolo multifunzionale delle imprese agricole e la loro efficienza nel garantire un presidio costante e puntuale a difesa della collettività. Insieme costruiamo un fronte comune per affrontare una delle sfide forse tra le più difficili che abbiamo davanti: la tutela e la manutenzione di un territorio fragile, il nostro, dove il 98% dei comuni è considerato a rischio idrogeologico”. Positivo il giudizio anche di UE Coop Toscana che intravede “un’opportunità nuova di reddito anche per quelle cooperative agro-forestali di piccole e medie dimensioni che fino ad oggi non hanno avuto la fattiva possibilità di competere nelle grandi opere di intervento idrogeologico”.

AL PECORINO ANTI-COLESTEROLO L’OSCAR 2014 L’Oscar Green Nazionale assegnato al progetto del Caseificio di Manciano Il pecorino anti-colesterolo del Caseificio di Manciano vince l’Oscar Green Nazionale. Il progetto scientifico realizzato dal caseificio maremmano, in collaborazione con l'Università di Pisa e Cagliari, si aggiudica il riconoscimento di Giovani Impresa Coldiretti (categoria “In Filiera”). Si sa che a chi ha il colesterolo alto è assolutamente vietato mangiare del buon pecorino, ma oggi, grazie alla brillante intuizione di Carlo Santarelli, non solo lo si può gustare, ma addirittura è consigliato per contrastare l’atavico nemico del cuore. Per riuscire in questa impresa sono

state semplicemente modificate le abitudini alimentari delle greggi. Mille campioni, 24 prove di caseificazione, cento formaggi sotto analisi e i risultati sono sorprendenti. Questo formaggio arricchito di omega 3 e Cla (un acido

in modo sano, migliorando anche la loro salute. E' talmente richiesto che il consorzio è a caccia di allevatori che nutrano i propri animali con queste. Niente da fare per le altre due magnifiche imprese finaliste che si sono fermate ad un passo dal traguardo più ambito sbaragliando la concorrenza di centiCarlo Santarelli naia di imprese di tutto il paese: il progetto grasso che appartiene al gruppo degli Omega-6) che dell’Orto Urbano di Borgo risulta assolutamente inodore Pinti nella categoria Paese e insapore e quindi non altera Amico e le etichette d’autore le caratteristiche organoletti- di Vernaccia di San che del Pecorino, non fa sol- Gimignano firmate da artistitanto bene all'uomo, ma per disabili nella categoria ottenerlo si nutrono le pecore “Esportare il Territorio”.

NOVITA’ PER LA PULIZIA DI FOSSI E CANALI I sedimenti derivanti della pulizia di canali e fossi ai fini della prevenzione di inondazioni, o della riduzione degli effetti di inondazioni o siccità, o ripristino dei suoli non saranno più considerati rifiuti pericolosi e potranno essere sistemati lungo ciascuna sponda dei corsi d’acqua. La novità, attesa dagli agricoltori e sollecitata da Coldiretti, è contenuta all’interno del decreto Sblocca Italia che ha inserito anche queste tipologie di materiali tra quelli contemplati dall’articolo 185 del codice ambientale che già escludeva dal novero dei rifiuti i sedimenti non pericolosi spostati all’interno di acque superficiali. Si tratta di un importantissima disposizione che costituisce una notevole semplificazione per lo svolgimento delle attività e degli interventi di manutenzione e pulitura delle sponde e degli argini, necessari al fine di

assicurare la tutela del territorio da fenomeni di instabilità che risultano aggravati, spesso, proprio da accumuli di materiale non opportunamente rimosso. Fino ad oggi pulire un alveo e liberarlo dall'accumulo di sedimenti che ne avevano alzato il livello era una procedura complicata ed economicamente pesante in particolare per le piccole imprese che volevano pulire il proprio corso d’acqua: l’azienda, così come i Consorzi di Bonifica dovevano, una volta prelevati i sedimenti, trasportarli dalla zona di rimozione fino al luogo dello smaltimento: una sequenza di azioni complicate e costose che costituivano una forte limitazione ad una più frequente e tempestiva manutenzione dei corsi d’acqua. Con questa importante modifica gli interventi saranno più veloci e frequenti.

PREMIO “ZINI”, SCUOLE IN GARA Premio Zini 2015: aperte le danze. Le scuole di ogni ordine e grado della Toscana possono presentare i loro progetti sulla valorizzazione dei prodotti agricoli del territorio o gestione di spazi verdi, partecipando alla 19a edizione del concorso organizzato dall’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l'Ambiente Barone de Franceschi di Pistoia, dedicato a Renzo Zini, professore e preside dell’Istituto per 25 anni. Il premio coinvolge studenti di tutte le età, dalla scuola primaria, ai diciannovenni degli istituti superiori. Per il secondo anno consecutivo Coldiretti-Campagna Amica collabora al premio, mettendo in palio tra l'altro in palio il Contadino Giò, kit didattico per avere l'orto anche in spazi ristretti. Per le scuole

vincitrici nelle 7 categorie premio in denaro di 700 euro. Nel dettaglio gli studenti e le studentesse che vogliono partecipare alla 19 edizione del Premio Zini possono scegliere fra i seguenti argomenti: progetto di valorizzazione e gestione di uno spazio verde; progetto di valorizzazione dei prodotti agricoli e forestali del territorio regionale; progetto e realizzazione di un 'Orto Didattico', valorizzando i prodotti agricoli del territorio locale in collaborazione con Coldiretti Toscana Orti di Campagna Amica; progetto di stage tirocinio di durata annuale per la progettazione/realizzazione/ge stione di attività inerenti l’agricoltura. Per info: pistoia@coldiretti.it e in tutti gli uffici Coldiretti.


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Campagna Amica

la campagna TOSCANA

ECCO “STAI CON NOI!” PER UN NATALE “AMICO” La community di Campagna Amica Tante le proposte dell’agricoltura Imprese agricole e un consumatori, binomio di successo che diventa una comunità grazie a “Stai con Noi!”, l'iniziativa di Campagna Amica che festeggia, proprio questo mese, in Toscana i mille punti vendita. Sono mercati, spacci aziendali, fattorie, agriturismi, botteghe ma pure ristoranti e gelaterie all'insegna della filiera corta. Una rete creatasi grazie a tanti consumatori che hanno gradito cibi sani e freschi, sostenibili e giusti: giusto prezzo e giusta remunerazione al produttore agricolo. Ora Campagna Amica vuole consolidare e incrementare questo rapporto diretto aziende-consumatori con “Sani, giusti e sostenibili: Stai con noi!”la campa-

gna informativa che consentirà, a tutti coloro che aderiranno (è gratuito!), di diventare consumatori privilegiati dell’Albo nazionale dei consumatori di Campagna Amica. Lo slogan è presente sul volantino che reca sul retro un agile modulo che

FILIERA CORTA

conterrà i dati essenziali del consumatore che abitualmente si reca presso i mercati o le botteghe, ma anche presso gli agriturismi o i ristoranti di Campagna Amica. Riempire il modulo e consegnarlo agli agricoltori nelle botteghe, in qualunque degli spazi di Campagna Amica o presso gli uffici di Coldiretti, significa entrare a far parte della grande community di clienticonsumatori che saranno informati, tramite newsletter, sulle iniziative, sugli eventi e sulle novità in materia di alimenti e cibo. I moduli di adesione sono già disponibili in tutte le sedi Coldiretti e nei mercati, è possibile scaricare il modulo direttamente dal sito www.toscana.coldiretti.it.

Dagli agriturismi alle Stelle, dall’abete ai cesti: l’agricoltura si ingegna Idee uniche, strappate alla natura e fatte col cuore. Le aziende agricole prendono la tradizione contadina “non si butta via niente” e ne fanno regali natalizi: originali e a buon prezzo. Cambiano veste, per meglio restituire i propri valori agli italiani. In Toscana è un fiorire di idee, per valorizzare tutto ciò che la terra offre. A vantaggio dell'impresa agricola che ne ricava reddito e dei consumatori che possono regalare e regalarsi emozioni sotto forma di cibo o addobbi per le festività. Per esempio Abbombrì, agriturismo Terranostra di Montemagno di Quarrata, riusa i rametti secchi, li taglia, li intreccia e ne ricava addobbi natalizi. In tutta la Toscana si stanno pensando e realizzando cesti e confezioni natalizie made in Campagna Amica, acquistabili direttamente nelle aziende,

nelle botteghe o nei mercati della rete per la filiera corta: vino e olio, marmellate e miele, verdure sottolio, peperoncini, salsine di cipolle, salumi e formaggi, legumi toscani. Naturalmente la rete agricola toscana è pronta con le tipiche piante delle feste le stelle di Natale, con le aziende del polo di Pescia e della Versilia che sono tra i principali produttori nazionali (si prefigura la vendita di tutta la produzione, anticipa qualche impresa). E poi gli alberi di Natale veri, non quelli di plastica, ma gli abeti. Danno reddito integrativo alle aziende agricole-forestali, che abbelliscono le case e sono tanto utili al territorio. Grazie agli alberi di Natale è infatti possibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle, evitando i pericoli delle frane,

mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d'incendi. Gli abeti utilizzati come ornamento natalizio derivano per circa il 90 per cento da coltivazioni vivaistiche che occupano stagionalmente molti addetti, in Toscana che nonostante il calo produttivo della zona CasentinoAretina, “vittima”della siccità di due e di tre anni fa, rimane molto forte. Regali che a Natale, sotto i gazebo gialli di Campagna Amica, possono ancor di più far rima con solidarietà. Torna, per il terzo anno consecutivo, la “Pasta della Bontà”, l’iniziativa di raccolti fondi promossa dalla Lega del Filo d’Oro in collaborazione con la Fondazione Campagna Amica di Coldiretti. Una pasta buona perché fatta solo con grano 100% italiano, speciale perché sostiene l’unica Associazione che in Italia da cinquanta anni è al fianco di chi non vede e non sente.

TERRANOSTRA

A LASTRA A SIGNA (FI) L’HAMBURGER DI CAMPAGNA AMICA PISCINE IN AGRITURISMO A Lastra a Signa si sono spinti più in là sperimentando un format senza precedenti: abbinare alla Bottega Italiana e alle carni della Cooperativa Agricola di Firenzuola, quindi ad una macelleria che propone insieme alle carni molti dei prodotti a filiera italiana della rete di Coldiretti, l’hamburgheria di Campagna Amica. L’esperienza di Lastra a Signa è la prima in Italia così pensata a cui è collegato, ed anche questa è una assoluta novità, un servizio incorporato di “home delivery” per i clienti-consu-

matori che vogliono godersi il vero hamburger made in Tuscany. I clienti potranno fare la spesa e mangiarsi anche un panino, oppure portarselo a casa. Secondo un sondaggio di Coldiretti l’hamburger si è

conquistato, negli ultimi anni un posto sempre più importante nella routine settimanale degli spuntini anche grazie alla nascita di varianti e specialità personalizzate preparate con prodotti locali e alla

larga diffusione della cultura dello street food soprattutto tra i giovani. Ma sono sempre più fast food Made in Italy ed i punti specializzati dove acquistare e consumare l’hamburger durante tutto l’arco della giornata come “Il Panino Tondo” che a Lastra a Signa, così come a Firenze, propone hamburger a base di “svizzera” di carni del Mugello, insalata, pomodori, formaggi freschissimi ed olio prodotto dalle aziende accreditata alla rete di Coldiretti. Insomma, buon panino a tutti!

GELATERIA E ROSTICCERIA “AMICA” A QUARRATA (PT) Una gelateria e una rosticceria. Gelato vegano e lampredotto, pandoro alla crema di miele e migliacci, sono le tipicità dei due nuovi artigiani del cibo entrati nella rete di Campagna Amica. La gelateria Dolceamaro e la Rosticceria Il Ghiottone di Quarrata, alle porte di Pistoia, acquistando ingredienti dagli agricoltori della rete si fregiano del

marchio Campagna Amica nel gelato e nel piatto. Due attività giovani, per età e/o per clientela. Edoardo Torcasio, 26 anni, e Camilla Fronzoni, 25, dopo la scuola alberghiera di Montecatini Terme, si sono fatti le ossa tra Firenze, Danimarca, Svizzera, Venezia, per poi tornare a Pistoia ed aprire Dolceamaro, una gelateria che ricerca e sperimenta nuovi gusti, con

materie prime del territorio, come il miele del Montalbano, con cui prepara il Pandoro con crema di miele. Dolceamaro prepara anche gelati 'vegani', il gelato per i consumatori che hanno scelto di non alimentarsi con derivati animali. Emanuele Innocenti ha una lunga esperienza nella ristorazione, ha scelto di preparare cibi della

tradizione per i giovani. Il Ghiottone, la sua rosticceria apre la sera e va avanti fino a notte fonda. Così anche i ragazzi hanno la possibilità di mangiare piatti della tradizione come lampredotto, migliacci (fatti con sangue di maiale), oltre a pizza. La filosofia che fa bene alla salute e allo sviluppo del territorio, che è il Dna di Campagna Amica.

Si lavora per modificare la Legge Piscine: dopo mesi di standby, si riapre la possibilità di modificare la legge che regolamenta la gestione degli impianti natatori, disciplina sofferta dalle imprese agrituristiche, che Terranostra Toscana, fin dall’inizio, si è impegnata a rivedere a fondo. La recente presentazione della proposta di legge n. 366 di modifica della norma n.8/2006, ha offerto l’opportunità di recuperare l’importante lavoro fatto dall’associazione, in collaborazione con il tavolo tecnico regionale, per rendere le prescrizioni adeguate alle caratteristiche delle piscine agrituristiche. La sintesi delle proposte è stata illustrata alla commissione sanità, nel corso di apposita audizione. Tre le richieste principali, elencate nel documento consegnato nell’occasione:

estendere la semplificazione degli adempimenti di carattere gestionale, secondo il principio dell’autocontrollo, a tutte le piscine private ad uso collettivo; adottare un sistema di deroghe definitive rispetto ad alcuni significativi requisiti strutturali, mediante una procedura disciplinata; introdurre un sistema di proroghe per le piscine esistenti in modo da consentire un adeguamento graduale e quindi meno oneroso per le imprese. Il consiglio è stato invitato inoltre a sollecitare la giunta regionale perché adotti rapidamente il regolamento (con le modifiche necessarie) per rendere applicativa la norma e per superare il discrimine ancora oggi esistente tra le piscine in esercizio dopo il 20 marzo 2013 e quelle precedentemente in attività.


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la campagna TOSCANA

IL REGIME DEI PAGAMENTI DIRETTI

IL CASO

Fisco & Impresa

di Gianni Donati - Impresa Verde Toscana srl

La nuova Politica Agricola Comune 2014-2020 ACQUISTO DI ATTREZZATURE, COME RECUPERARE L’IVA? Tra i pagamenti diretti, quello base è il più importante poiché solo gli agricoltori che ne hanno diritto possono accedere alle altre tipologie di pagamento, ad eccezione di quello accoppiato. I titoli storici scadranno il 31/12/2014 e lasceranno il posto ai nuovi titoli, assegnati sulla base della domanda unica al 15/05/2015. Potranno accedere ai nuovi titoli gli agricoltori che abbiano ricevuto pagamenti diretti o aiuti nazionali in relazione ad una domanda di aiuto nel 2013 e siano agricoltori attivi. Pur in mancanza del requisito 2013, possono richiedere la prima assegnazione gli agricoltori che producevano ortofrutticoli, patate da consumo, patate da seme, piante ornamentali su una superficie minima di 5.000 mq o coltivavano vigneti, quelli che hanno avuto assegnati titoli dalla riserva nel 2014 e gli agricoltori che non hanno mai avuto titoli né di proprietà né in affitto e sono in grado di dimostrare che al 15/05/2013 esercitavano attività di produzione e/o allevamento. Il passaggio dal vecchio a nuovo sistema di pagamento seguirà, in Italia, il modello di convergenza “irlandese”, in base al quale, per il pagamento di base: - gli agricoltori che ricevono meno del 90% del valore unitario nazionale otterranno un aumento graduale, pari ad 1/3 della differenza tra il loro valore unitario iniziale e il 90% del valore unitario nazionale nel 2019; - i titoli di ogni agricoltore non potranno diminuire di oltre il 30% rispetto al suo valore unitario iniziale; - all’anno di domanda 2019, nessun titolo avrà un valore unitario più basso del 60% del valore unitario nazionale al 2019, a meno che ciò dia luogo a perdite superiori al 30% per gli agricoltori che “finanziano” il meccanismo; in tal

caso il valore unitario minimo sarà fissato al livello necessario al rispetto della soglia del 30%. Il MiPAAF stima che il valore unitario nazionale sarà compreso tre 168 e 192 euro. La nuova PAC ridimensiona l’elenco degli aventi diritto ai pagamenti diretti: nella lista nera degli esclusi dalla categoria di agricoltore attivo finiscono aeroporti, servizi ferroviari, impianti idrici, servizi immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanenti, banche e finanziarie, persone fisiche e giuridiche che svolgono attività di intermediazione commerciale e la PA, ad eccezione degli enti che effettuano formazione e sperimentazione in campo agricolo e quelli che gestiscono gli usi civici. Agricoltore attivo è quindi, in Italia, chi possiede l’iscrizione all’INPS come CD, IAP, colono o mezzadro oppure il possesso della P. IVA attiva in campo agricolo, con dichiarazione annuale IVA a partire dal 2016 per le aziende non ubicate prevalentemente in montagna e/o zone svantaggiate. Inoltre, sono attivi quegli agricoltori che nell’anno precedente hanno percepito pagamenti diretti inferiori a € 5.000, per aziende ubicate in montagna o zone svantaggiate, e € 1.250 nelle altre zone. Il pagamento ecologico, c.d. greening, è concesso solo ai beneficiari del pagamento base che sono all’applicazione tenuti congiunta, su tutti gli ettari ammissibili, delle tre pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente (diversificazione delle colture, mantenimento dei prati permanenti e presenza di un’area di interesse ecologico) o delle pratiche equivalenti. Sono esenti da tali obblighi gli agricoltori biologici, per la parte di azienda sulla quale si pratica l’agricoltura biologica; gli agricoltori che aderiscono al regime semplificato per i

piccoli agricoltori; gli agricoltori che, a seguito dell’adesione a misure agroclimatico-ambientali dei PSR, adottano pratiche che danno benefici equivalenti o maggiori rispetto a quelli del greening. Gli agricoltori le cui aziende sono situate in tutto o in parte nelle zone rientranti nelle direttive Habitat, Acqua e Uccelli, hanno diritto al greening, purché applichino le pratiche agricole benefiche nella misura in cui esse siano compatibili con gli obiettivi di tali direttive. Secondo la nuova PAC sono giovani gli agricoltori che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda o che si siano già insediati nei 5 anni precedenti la prima presentazione di una domanda per aderire al regime del pagamento di base; non hanno più di 40 anni. Il pagamento per i giovani sarà calcolato moltiplicando il numero di titoli attivati dall’agricoltore per il 25% del valore medio dei titoli detenuti in proprietà o in affitto dall’agricoltore stesso. L’incremento si applica su una superficie massima di 90 ettari. Il sostegno è concesso per un massimo di 5 anni, calcolati a partire dal primo anno di insediamento. Al pagamento per i giovani è destinato l’1% del massimale nazionale, aumentabile al 2% attraverso la riserva nazionale. Al sostegno accoppiato l’Italia destinerà l’11% del massimale nazionale, pari a circa 429 milioni di euro per il 2015, distribuiti tra 3 macro settori (zootecnia, seminativi e olivicoltura), 10 settori produttivi e a 17 misure di intervento. Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova PAC – Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofinanziato dall’Unione Europea – DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea.

Sono un’impresa vitivinicola che fino ad oggi ho applicato il Regime IVA forfettario versando cioè il 9,70 % dell’IVA che applico alla vendita del vino; questo regime non mi permette però di recuperare l’IVA sulle fatture di acquisto. In vista del prossimo Piano di Sviluppo Rurale, ho intenzione di acquistare alcune attrezzature enologiche (imbottigliatrice, vasche per la vinificazione a temperatura controllata, diraspatrice, ecc) per un costo stimato di circa 100.000 + IVA. Come posso fare a recuperare l’IVA su tutti questi acquisti ? Il passaggio da regime IVA forfettario (art. 34 DPR 633/72) al regime IVA ordinario non presenta particolari limitazioni. Dal prossimo anno (01/01/2015), basterà effettuare il calcolo delle liquidazioni IVA relative alle fatture emesse e ricevute, in maniera ordinaria cioè evidenziando come debito verso l’erario, tutta l’IVA esposta nelle fatture emesse e recuperando a credito, l’IVA relativa alle fatture di acquisto. Ai sensi dell’art. 19-bis2 del DPR 633/72, passando da Regime IVA forfettario ad ordinario, ha la possibilità di portarsi a credito quota parte

dell’IVA relativa all’acquisto di eventuali beni strumentali effettuati negli ultimi esercizi passati e ancheparte dell’IVA relativa alle merci in magazzino (nel suo caso vino in giacenza al 31/12/2014). Nella dichiarazione IVA 2016 (per il 2015) dovrà ricordarsi di manifestare l’opzione per il Regime IVA ordinario nell’apposito Quadro VO e comunque dovrà rimanere nel regime IVA ordinario per un minimo di tre anni. Le ricordo che nel caso di vendita diretta a privati, dovrà emettere ricevuta / scontrino fiscale non potendo più beneficiare della speciale deroga prevista a favore delle aziende agricole che adottano il Regime IVA forfettario. Prima però di mettere in moto le procedure indicate le consiglio di verificare attentamente la reale convenienza ad effettuare il passaggio di regime; per fare questa valutazione oltre all’ammontare dell’investimento che ha programmato di fare, è necessario verificare anche il fatturato di vendita di vino e le ordinarie spese di gestione. Gli uffici Coldiretti presenti su tutto il territorio sono a disposizione per la necessaria attività di supporto in questa delicata scelta.


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Epaca & Servizi

L’ESPERTO RISPONDE di Nicola Prosperi - Responsabile Epaca Firenze-Prato

Sesta salvaguardia per esodati e ricalcolo pensione Le scrivo perché ho sentito parlare di una Nuova salvaguardia per gli “esodati” che come me sono rimasti senza pensione a causa della Riforma Fornero. Chi può accedervi? Si è così, la legge 147 del 10 ottobre 2014 introduce una “Sesta salvaguardia” per altri 32.100 lavoratori che sarebbero rimasti senza pensione. Le nuove norme sono entrate in vigore lo scorso 6 novembre 2014 a tutela di particolari categorie di soggetti (prosecutori volontari, lavoratori in mobilità, esodati, licenziati, familiari di disabili) che con le regole precedenti alla riforma Fornero sarebbero potuti andare in pensione entro il 06.01.2016. Attenzione però: le domande per accedere alla salvaguardia devono essere presentate entro il 5 gennaio 2015. L’invito è di rivolgersi subito ad uno degli Uffici Epaca per la verifica dei requisiti di accesso e per la presentazione delle relative domande. Buongiorno, sono un coltivatore diretto che dal 1 gennaio 2014 prende la pensione INPS. La pensione mi è stata calcolata senza i contributi del servizio militare di cui avevo richiesto il riconoscimento prima della domanda di pensione. Posso fare ricorso o chiedere un ricalcolo della mia pensione? Quanto tempo

SCADENZE

ho per attivarmi? Caro signore, lei può presentare una domanda di “ricostituzione” o di riesame all’INPS per ottenere il corretto calcolo della sua pensione. Circa i tempi di attivazione, di cui mi chiede, le segnalo che gli importi delle prestazioni corrisposte dall’INPS a decorrere dal 6 luglio 2011 incorrono in un termine decadenziale (quindi non più recuperabile) pari a 3 anni per le prestazioni pensionistiche e ad 1 anno per le prestazioni temporanee (sono prestazioni di questo tipo l’Indennità di Maternità, l’ASpI e Mini-ASpI, la Disoccupazione Agricola,etc..), termine che può essere interrotto solo con la proposizione del ricorso giudiziario. Tornando al suo caso, quindi, il termine di decadenza è triennale e decorre dalla data in cui ha ricevuto il provvedimento di riconoscimento del trattamento pensionistico o, in assenza di questo, dalla data di riscossione del primo rateo di pensione. Per fare un esempio, se avesse ricevuto il provvedimento della pensione il 28 gennaio 2014 ha tempo fino al 27 gennaio 2017 per eventuali contestazioni. Il consiglio quindi è di rivolgersi il prima possibile ad uno dei nostri Uffici Epaca per presentare all’INPS la richiesta di ricalcolo della pensione e ottenere ciò che le spetta entro i termini.

l PREVIDENZIALI 16 dicembre 2014 - Contributi Inps manodopera agricola - Termine per il versamento dei contributi relativi alla manodopera agricola

12 gennaio 2015 INPS - Personale domestico - Versamento contributi previdenziali per il personale domestico (trimestre precedente) 16 gennaio 2015 - Contributi previdenziali coltivatori diretti, coloni mezzadri - Versamento all'INPS dei contributi per coltivatori diretti, coloni e mezzadri e imprenditori agricoli professionali, relativi al precedente trimestre 15 febbraio 2015 - Presentazione ad un CAF del modello RED 2014 pensionati e modello dich. Icric-Iclav- Acc. As/PS per i titolari di prestazioni assistenziali

l FISCALI

16 dicembre 2014 - Pagamento Saldo IMU e Saldo TASI 2014 29 dicembre 2014 - Pagamento Acconto IVA 2014 25 gennaio 2015 - Presentazione Modello INTRA per le Operazioni del Quarto Trimestre 2014 2 marzo 2014 - Invio Telematico Comunicazione Annuale dati IVA

l TECNICHE

15 gennaio 2015– Dichiarazione vitivinicola 15 gennaio 2015 - PSR - Misura 114 Ricorso a servizi di consulenza per imprenditori agricoli e forestali 29 gennaio 2015– Interventi per la ristrutturazione dei vigneti 30 gennaio 2015 - Contributi per acquisto arnie ed attrezzature per apicoltura 5 febbraio 2015 – Contributo per acquisto riproduttori

la campagna TOSCANA

Formazione

• ALIMENTARISTI (EX HACCP) Cicli di corsi rivolti a tutte le categorie di operatori ed imprese che trattano generi alimentari. Da 4-8-12-16 ore secondo il livello di rischio e di responsabilità. • RSPP, PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO, RLS Corsi rivolti ai vari livelli di figure con durate variabili secondo l'organizzazione aziendale e il livello di rischio della stessa. • “PATENTINO FITOFARMACI” Il Piano d’azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci (PAN) prevede un nuovo tipo di percorso formativo di 20 ore più esame finale per tutti gli “utilizzatori professionali”. CAICT srl ha in programmazione il suddetto corso in tutte le provincie della toscana • CORSO FOR.CAP PER LA CAPACITÀ PROFESSIONALE DELLO I.A.P. Il corso di 54 ore finalizzato all'ottenimento della capacità professionale necessaria per la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale. • COME SI DIVENTA FATTORIA DIDATTICA? ECCO IL CORSO Il corso è rivolto a tutti coloro che intendono realizzare nella propria impresa agricola una “fattoria didattica”. Anche alla luce delle nuove definizioni normative della Regione Toscana il corso prenderà in esame tutti gli aspetti relativi a questa attività che ben si integra con il ruolo multifunzionale dell’impresa agricola. La frequenza al corso sarà certificata da un attestato rilasciato da CAICT srl e riconosciuto dalla Regione Toscana che darà la possibilità di esercitare tale attività. • “PISCINE” Percorsi obbligatori per “responsabile degli impianti natatori” e “addetto agli impianti tecnologici”. Percorso abbreviato di 20 ore quando le due figure coincidono. I percorsi sono obbligatori per i detentori di piscine in agriturismo. • “TECNICI ADDETTI AL CONTROLLI SULLE MACCHINE IRRORATRICI” Il Piano d’azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci (PAN) adottato con decreto interministeriale 22 gennaio 2014, ai sensi dell’art.6 del D.to 150/12 prevede una specifica azione (A3) dedicata ai controlli delle attrezzature per l’applicazione dei prodotti fitosanitari prevedendo una formazione specifica per i tecnici addetti. CAICT srl ha in programmazione il suddetto corso, approvato e riconosciuto che avrà durata di 48 ore (24 di teoria, 16 di pratica e 8 di tirocinio + esame).

Per informazioni sull'offerta formativa rivolgersi alla sede Coldiretti più vicina oppure a CAICT SRL - Formazione & Sviluppo Via Della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze caict.formazione.toscana@coldiretti.it - Tel.05532357212 - Fax 0553246612


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OLIVO

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GUIDA ALLA CONCIMAZIONE ORGANICA A cura di Leonardo Dragoni - Direzione Nazionale - Cell. 348 3053733

L'OLIVO è una pianta molto rustica: è in grado di adattarsi ai terreni più impervi, ma predilige terreni fertili e freschi. Nelle nostre colline la siccità è il nemico più temuto dalla coltura; ciò è dovuto al fatto che la maggior parte dei terreni vocati a oliveto presenta una dotazione di humus inferiore all' 1%, contro il 2-3% ottimale e la scarsa ritenzione idrica dei terreni è strettamente collegata alla carenza di fertilità.

L'Humus in effetti è dotato di un forte potere di imbibizione e può assorbire fino a 20 volte il proprio peso in acqua! Nello stesso tempo l'AZOTO, di cui la pianta è molto esigente, deve essere somministrato con criterio, in quanto un suo eccesso oltre a squilibrare la vegetazione può accentuare il fenomeno di stress da siccità.

PIANO DI CONCIMAZIONE Per sostenere la produzione di 40-50 q.li/ha di olive necessitano mediamente i seguenti apporti nutrizionali, dilazionati nell’intero ciclo vegetativo: Azoto 120 kg Fosforo (P2O5) 50 kg Potassio (K2O) 150 kg Solo la "lenta cessione" dei Concimi Organici è in grado di accompagnare la coltura nelle diverse fasi vegetative. Alla concimazione radicale dovrà seguire quella fogliare con fertilizzanti liquidi a base di aminoacidi vegetali opportunamente arricchiti con Azoto, Fosforo, Potassio, Boro e Rame a seconda delle esigenze colturali.

BIO

Con la concimazione organica si risolvono ambedue le problematiche in quanto si apporta sia preziosa sostanza organica che elementi fertilizzanti organici a lenta cessione: si equilibra così la pianta e si riducono drasticamente i costi di potatura e dei trattamenti fitosanitari.

2 lt/ha

BIO

2 lt/ha

BIO

2 lt/ha

2 lt/ha

2 lt/ha

CONCIMAZIONE ORGANICA

CONCIMAZIONE ORGANO-MINERALE

EPOCA DI DISTRIBUZIONE DA DICEMBRE A MARZO

EPOCA DI DISTRIBUZIONE DA FINE FEBBRAIO A INIZIO MAGGIO

BIO

4-4-4 +41%C

BIO

6-8-15 +29%C

Dose:

BIO

Dose:

Dose:

6 kg a pianta

4 kg a pianta

3-4 kg a pianta

Ideale per terreni poveri di sostanza organica

Ideale per terreni sciolti poveri di argilla

Ideale per terreni medio impasto ben dotati di potassio

Dose:

5-5-8 +35%C

BIO

15-5-5 +25%C

Dose:

Dose:

3 kg a pianta

4 kg a pianta

3-4 kg a pianta

Ideale per terreni sassosi poveri di potassio

Ideale per terreni con problemi di siccità

Ideale per terreni sassosi poveri di potassio

6-3-5 +38%C+Boro

12-5-15 +21%C


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