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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55
PIANO PAESAGGISTICO
OSCAR GREEN TOSCANA 2014
Coldiretti, subito al lavoro per le modifiche
Storie avvincenti di giovani coraggiosi
PROGETTO “PESCE+” Sugarelli e triglie lavorati a bordo a pagina 2
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la campagna Giornale di Coldiretti Toscana Anno XVII n.5/2014
TOSCANA
CAMBIAMENTI CLIMATICI E CALAMITA’NATURALI Contro i danni alle colture in Toscana c’è il Co.Di.Pr.A. i risarcimenti arrivano subito L’EDITORIALE Eccessi meteorologici e calamità: contro i danni alle colture la Toscana si con è attrezzata: Co.Di.Pr.A. i risarcimenti sono subito sul conto corrente Mesi di lavoro, costi certi e fatturati fatti a pezzi da piogge intense, gelate improvvise, eccessi di calura. È sempre più imprevedibile l'andamento delle stagioni, e questo rende problematica la vita delle imprese agricole, che pur convivono da sempre con le intemperie e le loro conseguenze. A cominciare dalle alluvioni, che sommergono i campi e creano difficoltà, anche finanziarie, alle imprese. In Toscana il rimedio c'è, ed è a disposizione di tutti gli imprenditori agricoli. Si chiama Co.Di.Pr.A., Consorzio Regionale Difesa Produzioni Agricole, che a fronte dei danni subiti nel 2014 dalle aziende toscane (25 milioni di euro) ha già garantito il risarcimento, con soldi sui conti correnti per tutti entro dicembre. I cosiddetti eccessi meteorologici, bombe d’acqua e piogge di grandi-
ne improvvise ed inaspettate, non sono più eventi straordinari, ormai l'imprevedibilità è diventata la regola. Nell'ultimo anno i vivai pistoiesi, a macchia di leopardo, hanno visto le piante sommerse una o più volte. Le piogge continue dell'ultima estate hanno in gran parte distrutto le coltivazioni orticole a Livorno, Grosseto ed in Versilia. In tutta la regione l’eccesso d’acqua sull’uva ha reso gli acini vulnerabili ad un numero maggiore di malattie, al pari delle olive. E poi, danni a tutti i cereali della regione e colture del tabacco danneggiate ad Arezzo. Nessuna coltivazione si è salvata e non esiste prodotto che non abbia avuto problemi. "Il conti-
nuo verificarsi di fenomeni atmosferici intensissimi e dannosi ha cambiato l'ottica delle imprese - evidenzia Vincenzo Tongiani, presidente di Co.Di.Pr.A. -. Tempestività e certezza delle risorse questo è l'imperativo per l'imprenditore agricolo, che affronta il mercato e conosce i rischi di una interruzione prolungata di fornitura di prodotti alla clientela e al consumatore”. Dopo lo stop ai fondi pubblici per perdita della produzione e raccolto a causa di calamità (risarcimenti sono possibili solo per danni alle strutture aziendali), le assicurazioni contro i danni da avversità atmosferiche e calamità naturali sono l’unico strumento a disposizione
degli imprenditori agricoli per tutelare il proprio reddito. Polizze rese convenienti dal contributo dell’Unione Europea, dello Stato e della Regione Toscana, che coprono anche i danni derivanti dalla perdita di raccolto. Le risorse pubbliche stanziate dopo l'evento dannoso, ed erogate dopo anni,sono state riversate in un aiuto per pagare il premio dell'assicurazione. Il contributo pubblico è sostanzioso è arriva a coprire i 2/3 del costo dell'assicurazione e anche oltre, sia per le polizze multirischio (che coprono i danni di tutte le possibili calamità), sia per le plurischio (che possono coprire tutti gli eventi tranne gelo e brina, alluvione e siccità). Fulcro del nuovo sistema è il Consorzio di Difesa Agricole Produzioni su (info Toscane www.codipratoscano.it), formato da oltre 8.000 imprese agricole della regione, che ha l’obiettivo di stipulare polizze assicurative agevolate da contributi pubblici per la tutela delle produzioni agricole contro i rischi delle avversità
naturali. "Per fortuna in Toscana ci siamo attrezzati, mettendo a punto un sistema efficace e conveniente, che produce risarcimenti adeguati in tempi certi prosegue Tongiani -, al posto dei tempi lunghi e ammontare incerto del sistema preesistente. Co.Di.Pr.A. Toscana cresce sempre più, abbiamo adeguato lo Statuto alle esigenze attuali dei consorziati e delle aziende agricole, e i numeri ci danno ragione". Nell’anno 2014 infatti l’attività del Consorzio è già stata caratterizzata da un notevole incremento dei valori delle produzioni e delle strutture assicurate, nonostante il permanere e l’aggravarsi della situazione di crisi che attanaglia anche l’agricoltura”. Ad oggi Co.Di.Pr.A. Toscana assicura circa 300 milioni di euro, con una spesa assicurativa di circa 15 milioni e di cui solo il 30% è a carico degli agricoltori. Alle imprese agricole non resta che recarsi in qualunque sede Coldiretti a chiedere informazioni o direttamente a Co.Di.Pra Toscano.
di Tulio Marcelli Presidente Coldiretti Toscana
Molto semplicemente potremmo dire, in questo momento decisivo e di bilancio della stagione agricola, che è stata senza dubbio un’annata molto difficile. Non solo per le difficoltà che vengono da una politica a volte poco accorta al mondo agricolo, come quella che ha prodotto la prima scrittura del Piano Paesaggistico della Regione Toscana, al quale Coldiretti ha dovuto rispondere con un ampio dossier di controproposte per evitare la messa in atto di un progetto dissennato per il mondo agricolo professionale. Non solo, quindi, perché quest’anno ha dimostrato quanto, ancora, il nostro settore risenta, e non potrebbe essere altrimenti visto che il nostro posto di lavoro è la terra, delle problematiche del clima in forte cambiamento. I temporali, la pioggia e la
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Regione
la campagna TOSCANA
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grandine dalla primavera scorsa ad oggi, con un’estate che di fatto non c’è stata, hanno distrutto a macchia di leopardo le campagne e finito addirittura per cambiare le abitudini alimentari dei cittadini italiani, con un minor consumo di prodotti stagionali, dai gelati alla frutta che quotazioni registrano quasi dimezzate del tutto insostenibili per i produttori agricoli. E’ quindi necessario che sul fronte maltempo ci si attrezzi con una corretta prevenzione assicurativa. Oltre alla situazione difficile di colture come i cereali, o l’olivo, un caso emblematico è quello dall’ortofrutta: la primavera più calda del normale ha provocato un aumento della disponibilità di prodotti in largo anticipo, mentre solitamente è distribuita su più settimane, ma il clima fresco e piovoso di luglio e agosto ha frenato i consumi. Infine, sono arrivate le sanzioni alla Russia e il blocco delle importazioni deciso da Mosca proprio nel momento clou della stagione. Ciò dimostra come la globalizzazione dell’economia mondiale porti a conseguenze enormi anche per i nostri prodotti, per le nostre esportazioni, soggette anche alle attuali crisi politico-militari in zone nevralgiche del pianeta. Sui danni da maltempo da segnalare poi che, secondo i dati Coldiretti, ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che le zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben il 9,8 per cento dell’intero territorio nazionale. Per proteggere il territorio e i cittadini che vi vivono occorre quindi difendere il patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento del ruolo, economico, ambientale e sociale dell’attività agricola cosi centrale in particolare in Toscana.
PIANO PAESAGGISTICO PAC, INTENSA ATTIVITA’DI DIVULGAZIONE Coldiretti spinge le modifiche Il Piano Paesaggistico non è volto alla valorizzazione del lavoro agricolo ma punitivo verso chi fa impresa e, contemporaneamente, di fatto tutela anche il territorio e il paesaggio. Per questo Coldiretti ha lavorato approfonditamente, anche grazie alla collaborazione di tecnici qualificati, per mettere a punto le osservazioni che sono state puntualmente consegnate alla Regione Toscana. Secondo Coldiretti il Pit va riscritto in molte, anzi troppe, delle sue parti perché intacca il principio sacrosanto: quello della libertà di fare impresa. Nel momento in cui stiamo scrivendo si è aperto il dibattito con centinaia di osservazioni arrivate da tutti i lati che hanno portato alle prime sostanziali modifiche. Il Piano è, inoltre, in netta contraddizione con il nuovo Psr: da un lato si mettono vincoli, dall’altro si sostengono gli investimenti. Qualcosa non torna. Insomma oltre al danno alle produzioni, il Piano rischia di compromettere anche il bacino economico e portare alla perdita di molti posti di lavoro. Da considerare poi che senza l'opera attenta degli agricoltori la campagna toscana non sarebbe mai potuta diventare di fatto patrimonio dell’umanità, e sarebbe gravissimo impedire in
tutti quei territori vocati alla viticoltura, o all’olivicoltura, di sviluppare efficacemente non solo il prodotto, ma anche la possibilità di andare direttamente al mercato con l'accorciamento della filiera, azione che indubbiamente nel tempo ha creato enormi benefici economici a territori che altrimenti avrebbero assunto tutt'altri connotati, continuerebbe ad avere un così alto potere attrattivo per i giovani e quindi per un efficace ricambio generazionale. Il problema è che sulla carta il Pit nasce con l'intento di"proteggere" e "preservare" il paesaggio toscano ma il solo effetto che ha, così come è stato scritto e se non venisse radicalmente modificato, è quello di ingessarlo e di renderlo privo di vita. Un effetto che Coldiretti non può accettare poiché la ragione e la volontà delle aziende agricole è quella di rimanere sui territori continuando a costruire e a salvaguardare l'ambiente. Non va dimenticato infine degli investimenti che il mondo agricolo ha fatto, e potrebbe fare anche grazie al Psr. La domanda che la politica si deve porre è se vogliamo dare ancora un futuro sostenibile al territori toscano o vogliamo di chiuderlo sotto una teca di vetro destinandolo ad un inesorabile declino.
Si intensificano in queste settimane gli incontri su tutto il territorio regionale per illustrare le novità della nuova Pac 2014-2020. Già partiti i primi incontri ma saranno molte le occasioni per parlarne ed offrire un momento di confronto e condivisione con gli associati. E di cose nuove, nel programma agricolo comune, ce ne sono tante davvero. Salutato con grande soddisfazione da Coldiretti che sulla sua stesura ha contribuito con molta energia, il documento valorizzerà finalmente anche le produzioni caratteristiche della Toscana come l'olivicoltura, la zootecnia da carne e da latte, gli ovicaprini e la cerealicoltura. Nonostante i tagli gli agricoltori toscani avranno a disposizione maggiori risorse che nel passato. Nel documento viene fissato un tetto agli aiuti aziendali: è prevista una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150mila euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500mila euro al netto dei costi di lavoro. Proprio il lavoro, quello vero, che ottiene un occhio di riguardo. Infatti a essere premiati saranno i giovani e chi l'agricoltore,
l'allevatore, lo fa veramente di mestiere. Dunque a finire nella lista nera degli esclusi sono finalmente gli speculatori, quelli per cui l'agroalimentare è solo una rendita finanziaria. Nella fattispecie: banche, società finanziarie, immobiliari e assicurative che fino a oggi, da sole, assorbivano il 15% delle risorse destinate al settore. Interessante è infine, la valorizzazione per le produzioni di qualità dell'olio di oliva, meglio se biologico, che rientra nella volontà politica di una maggior tutela del paesaggio e della biodiversità. Su questo tema l'impegno forte é nel favorire le cosiddette “aree ecologiche” come terreni a riposo, terrazze, fasce tampone e boschi e colture azoto-fissatrici. In pratica verranno privilegiate anche le buone pratiche agricole a beneficio di clima e ambiente. Di contro, se non osservate, possono comportare la revoca dell'accesso alla Pac. La complessità e le novità del nuovo programma consigliano di partecipare agli incontri organizzati sul territorio da Coldiretti. Per saperne di più chiedi alla tua sede più vicina.
ZOOTECNIA: ARRIVANO GLI INDENIZZI Arrivano gli indennizzi per i danni dei predatori all’attività zootecnica. La notizia è stata diffusa dalla Regione Toscana che ha messo un decreto che approva il bando con le modalità per le domande, le caratteristiche necessarie e i tempi. Al bando sono allegate le tabelle con le somme che verranno riconosciute per i danni da predatori a tutte le tipologie di animali: ovini, caprini, bovini e bufalini, suini, equini e asinini. Le domande si potranno presentare dal 13 ottobre prossimo fino al 14 novembre 2014, attraverso il sistema informatico di Artea, l'agenzia regionale della Toscana per i pagamenti in agricoltura. Gli allevatori potranno presentare domanda per eventi che siano stati certificati da veterinari Usl e che siano compresi fra il 1 gennaio e il 31 ottobre 2014 e abbiano determinato la morte o il feri-
mento grave di uno o più capi allevati. Entro il 30 novembre dovrà essere completata l'istruttoria delle domande, verificati i requisiti, e pronunciata l'ammissibilità. Quindi sarà stilata la graduatoria e si procederà alla liquidazione. La misura è la F.1.14 per la prevenzione e riduzione delle predazioni in Toscana. L’indennizzo è concesso per i danni diretti (capo predato), e indiretti o indotti sui capi predati individuati nella perdita di produzione di latte e di carne, o in caso di aborti, ma anche sull’intera unità produttiva calcolati in via forfettari. Il contributo complessivo del danno indiretto non potrà mai essere superiore al triplo dell’indennizzo del danno diretto, inoltre il contributo è rapportato agli aiuti in “de minimis”che per le aziende agricole è pari a 15mila euro nell’arco di un triennio.
COLDIRETTI: 2500 EURO PER IL MEYER L’agricoltura in campo per sostenere le attività della Fondazione Meyer. Donati 2.500 euro grazie all’iniziativa “Agricoltura del cuore”. L’iniziativa promossa in occasione di Expo Rurale è nata per trasmettere un messaggio preciso: la campagna non è solo luogo di produzione, ma anche strumento di servizio, formazione, educazione. A dimostrare il successo dell’iniziativa che, nel 2014, ha consolidato i suoi risultati, ci sono gli oltre 2.000 bambini che hanno imparato giocando partecipando alle attività della “Baby farm di Campagna Amica”: un’area con tanti giochi di ispirazione agricola e rurale
a cui si poteva accedere con la donazione minima di un euro. L‘iniziativa ha permesso a Coldiretti di raccogliere 2.500 euro che sono stati donati alla Fondazione Meyer (nella foto il segretario della Fondazione Meyer, Alessandro Benedetti, la segretaria di Coldiretti Donne Impresa Toscana Paola Saviotti, con la collega di Firenze-Prato Laura Pestelli e Alessandro Berlincioni di Coldiretti Toscana). Dopo il simbolico scambio del “maxi assegno”, la visita guidata al pediatrico per verificare nuovi possibili progetti d’ispirazione agricola da dedicare ai piccoli pazienti dell’Ospedale pediatrico.
LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana - Anno XVII n.5 SETTEMBRE-OTTOBRE 2014 Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F - Stampa: Tip. Rindi - Prato La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.971 -Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98 Direttore responsabile: ROBERTO MADDE’- Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze Tel. 055/323571 - Fax 055/3246612- Mail: lacampagna.toscana@coldiretti.it - http://www.toscana.coldiretti.it Ai sensi del Dlgs del 30.06.2003 n.196 (codice Privacy), si precisa che i dati dei destinatari del giornale, da tempo in nostro possesso, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento o diversamente acquisiti da enti collegati con La Campagna Toscana/Caict srl/Coldiretti, verranno utilizzati dalla stessa Caict srl, editrice del giornale, per essere inseriti in archivio informatizzato idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo espresso divieto sottoscritto degli interessati, oltre che per il rispetto del rapporto di abbonamento o di invio del giornale, anche per le proprie attività istituzionali ivi comprese la comunicazione, l’informazione e la promozione, nonché per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.
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Multifunzionalità
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“PESCE+”: SUGARELLI E TRIGLIE LAVORATI A BORDO
Tecnologia “pocket”sui pescherecci Coldiretti Impresa Pesca E se sugarelli, cefali, mostelle, triglie e compagnia “povera” (ma buona) del Mar Tirreno finissero nelle mense delle scuole e sugli scaffali della grande distribuzione già belli pronti per essere cucinati? Lische, squame, pigrizia e ritmi frenetici della vita allontanano il pesce dalla tavola. Sono alcune delle principali cause che concorrono al poco gradimento di alcune specie sulle nostre tavole insieme alla crisi economica che ha raffreddato i consumi di pescato. Ma se arrivasse già pronto per il forno? O per la padella? Tutto cambierebbe. A giovarne non sarebbe solo il consumatore che tornerebbe a riappropriarsi del piacere di apprezzare il vero pescato locale pagandolo anche meno, ma anche l’itticoltura toscana alle prese con l’aumento dei costi di produzione e la concorrenza spietata del pangasio, tanto per citare il più popolare tra i “surroga-
ti”, che arriva dall’estero però pronto cucina. L’obiettivo, fino a ieri quasi un sogno più che una concreta possibilità, non sembra essere poi più così lontano per i pescatori toscani. Ci hanno pensato Impresa Pesca Coldiretti ed il Mipaf, il Ministero delle Politiche Agricole, a portare la tecnologia, versione “pocket”, a bordo dei pescherecci per consentigli di lavorare il pesce appena liberato dalle reti, confezionarlo, etichettarlo e renderlo molto più appetibile per grande distribuzione e vendita. “Il consumatore –
ha spiegato Vincenzo Vecchioli di Coldiretti Nazionale durante la presentazione pratica del progetto sperimentale “Pesce +” che si è tenuta al mercato Ittico di Viareggio– preferisce un prodotto trasformato e pronto per la cottura. Due terzi del pesce consumato in Italia arriva dall’estero, la sua forza è che è già pronto per essere cotto, cucinato, messo in tavola. Questo progetto crea i presupposti ed offre gli strumenti per aggredire il mercato e proporre il pesce povero anche nella grande distribuzione dove fino ad
oggi è assente”. A modificare le abitudini alimentari dei consumatori sono secondo un recente studio Ismea, assieme alla percezione del pesce come alimento costoso, il ritmo di vita accelerato, che non si concilia con la richiesta di tempo necessario per cucinare il pesce. Un altro fattore è la presenza dei bambini che generalmente non gradiscono il pesce anche per la presenza delle lische. “Possiamo immaginare di poter finalmente proporre il pesce dei nostri mari nelle mense delle nostre scuole e nelle mense aziendali dove oggi è più facile trovare il pangasio che il sugarello oltre che nei nostri mercati e Botteghe; – prosegue Impresa Pesca Coldiretti – con questo progetto sosteniamo concretamente il rilancio del settore aggredendo il mercato con prodotti “pronto in tavola”. Alla presentazione, al mercato ittico, c’erano tanti pescatori della costa
COLDIRETTI FESTEGGIA 60 ANNI DI DONNE IMPRESA 32% delle nuove imprese è “rosa”, occupazione record nelle nostre campagne Donne Impresa Coldiretti festeggia 60 anni con il record di occupate e nuove aperture rosa nelle nostre campagne. Le donne impiegate, tra imprenditrici ed addette, non erano mai state così tante: sono 19.000. Erano 13.000 nel 2008. 8.000 sono dipendenti. Dopo commercio ed altri servizi l’agricoltura è l’attività di business dove la presenza femminile è maggiore tra le diverse attività economiche (15%). + 93 le imprese “aperte” nel secondo trimestre del 2014, il 4.9% del totale di nuove realtà imprenditoriali a nuova conferma di un’incredibile vitalità dell’agricoltura dove ormai un’azienda su tre (32%) è rosa anche grazie all’allargamento delle attività che è stato recentemente riconosciuto anche nel ricalcolo del Pil. L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura è stato favorito dagli effetti della legge di orientamento
(la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne toscane aprendo nuove opportunità occupazionali. La presenza innovativa delle donne è infatti più diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell'agribenessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la
valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio. “Questa multifunzionalità, che è la caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne, genera più occupazione perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio particolare. – spiega Maria Cristina Rocchi, Donne Responsabile Impresa Coldiretti Toscana La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere – prosegue - è una delle principali ragioni della presenza
femminile nelle campagna.” E’ un risultato importante quello messo a segno dall’imprenditoria femminile in agricoltura, che viene reso noto proprio in occasione dell'importante compleanno di Coldiretti Donne Impresa. “Quest’anno ricorre il 60esimo anniversario di attività del nostro coordinamento, nato nell’immediato dopoguerra come movimento femminile e cresciuto, passando attraverso il Cifem (comitato per l’imprenditoria femminile) fino ad arrivare ad essere oggi Coldiretti Donne Impresa, da sempre un punto di riferimento per le donne a capo di aziende agricole che credono nei valori e nelle battaglie promosse dalla più importante organizzazione agricola - ha spiegato ancora Rocchi di ritorno da Roma, dove le imprenditrici di tutta Italia si sono incontrate per festeggiare l’anniversario.
“incuriositi”dalla possibilità di catturare, pulire, sfilettare, confezionare ed etichettare il pescato direttamente sulla nave. “Le attrezzature – conclude Impresa Pesca Coldiretti – consentono al pesce di finire nella vaschetta sotto forma di
filetti e hamburgers attraverso passaggi delicati e che richiedono molto tempo e pazienza come la spellatura e la liscatura. Per mostelle, triglie, stoccafisso, sugarelli, muggini e serra si aprono scenari e mercati nuovi”.
NONNI CONTADINI IN CATTEDRA Nonni contadini in pensione insegnanti tra i banchi di scuola per tramandare l’esperienza, la conoscenza e la pratica agricola alle nuove generazioni. Sono centinaia i pensionati-contadini disposti a partecipare ai tanti progetti didattici realizzati in fattorie, agriturismi, agriludoteche e mercati che coinvolgono bambini e ragazzi. Il loro ruolo, ed il loro compito, sarà per esempio quello di affiancare e valorizzare le fattorie nella consulenza per la realizzazione di orti didattici presso i Centri Scolastici così come insegnare e tramandare antiche ricette con i prodotti di stagione durante gli appuntamenti con i mercati di Campagna Amica, ma anche semplicemente trasmettere antichi racconti e antichi mestieri ai bambini. E’ l’obiettivo del
progetto “Agri-Nonno” presentato da Federpesionati Coldiretti e Donne Imprese Coldiretti. Alla figura e al ruolo dell’agri-nonno (o agrinonna) è legata la prima “banca dati” degli agricoltori in pensione, a cui le fattorie, così come le scuole del territorio, potranno attingere ed affidarsi per realizzare progetti, iniziative ed attività didattiche. Il progetto ha già vissuto una prima positiva esperienza in Versilia con Nonno Amedeo – il primo agrinonno - questa estate all’interno della rete delle Fattorie Evolutive, la rete delle fattorie didattiche di Coldiretti. Il progetto favorisce un invecchiamento attivo del nonnopensionato sempre più considerato una risorsa, non solo economica, per i nuclei famigliari
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Campagna Amica
la campagna TOSCANA
DA VERMICOMPOST A AGRI-LUDOTECA, GIOVANI DA OSCAR Consegnati a Firenze gli “Oscar Green Toscana 2014”di Giovani Impresa Dai lombrichi spazzini che producono concime ecologico alla birra agricola, dalle etichette d’autore firmate dagli artisti-disabili che ingloba agricoltura sociale e viticoltura Doc all’agri-ludoteca multisensoriale che giocando insegna ad amare la campagna passando per la “scoperta” del pecorino anticolesterolo e la filiera corta estrema di due sorelle che, una volta perso il lavoro, sono ripartire da zero. Sono belle storie quelle che l’Oscar Green 2014, il premio di Giovani Impresa Coldiretti, ha raccontato anche quest’anno. Storie avvincenti di giovani coraggiosi, intraprendenti, hungry and foolish (affamati e folli) per dirla alla Steve Jobs che con le loro idee stanno partecipando attivamente al processo di rinnovamento e ricambio generazionale che sta traghettando l’agricoltura nel-
l’era 3.0. Sette gli Oscar consegnati al Parco delle Cascine nell’ambito dell’Expo Rurale. Al premio dedicato all’agricoltura, ai giovani e alle loro avventure straordinarie imprenditoriali che esalta l’originalità, l’innovazione, la sostenibilità, la passione, le idee, la ricerca, la diversificazione ed i progetti di filiera hanno partecipato, in questa edizione, 46 imprese. “I giovani che hanno scommesso nel settore primario – analizza Paolo Giorgi, Delegato Giovani Impresa Coldiretti
FILIERA CORTA
Toscana - hanno maturato una spiccata consapevolezza della rilevanza del patrimonio ambientale e culturale. L’obiettivo è un modello di sviluppo più green e sostenibile”. Alla Cooperativa Agricola “La Diana”, che produce birra agricola, è andato l’Oscar per la categoria “Stile e Cultura d’Impresa”. Dal birrificio agricolo, alla birreria, dall’orzo alla birra alla spina ed in bottiglia tutto rigorosamente coltivato, lavorato e distribuito a Siena. E’un’assoluta new entry (è nata da 8
mesi!) il Centro Lombricoltura Toscano di San Giuliano Terme (Pisa) che produce humus di lombrichi (vermicompost) per fertilizzare terreni, giardini e orti domestici in modo completamente naturale, sano, economico. Finisce a San Gimignano, anche l’Oscar “Esportare il Territorio” per il progetto di agricoltura sociale dell’azienda “Cappella di Sant’Andrea che ha coinvolto i disabili del centro diurno senese “Riabilita” affetti da problematiche psichiatriche. La
tradizione di famiglia – spiega Nicolò – nostro padre ci ha insegnato a rispettare il territorio e la natura, per questo il passaggio al biologico è stato piuttosto naturale per tutti noi”. L’azienda Guasconi infatti produce grano che in parte viene destinato alla produzione della pasta. Per la trasformazione vengono usate maci-
ne a pietra e trafilatura in bronzo. Il prodotto viene poi impacchettato e venduto sia nei mercati di Campagna Amica che direttamente in azienda. “In questo momento di grave crisi, abbiamo deciso di investire e cercare di fare qualcosa che ancora a Siena non c’era: un pastificio bio a filiera corta”. La pasta senese
ha già riscosso un buon successo tanto che arrivano le prime richieste dall’estero. “Non solo, stiamo già pensando ad un prodotto specifico per i celiaci. In molti casi le intolleranze derivano dall’uso di materie prime di scarsa qualità e per noi invece è importante sapere che i nostri grani sono sicuri e biologici”.
“BIOCASSETTE A CASA TUA”, A FIRENZE LA SPESA ARRIVA PEDALANDO Con “Biocassetta a casa tua” per chi abita nel centro di Firenze la spesa arriva pedalando senza inquinare e senza alimentare il traffico. Il progetto è frutto della collaborazione tra due aziende certificate biologiche iscritte alla rete di Campagna Amica, “Podere Poggio al Sole” di Filippo Chiocchini che gestisce un punto vendita diretta di Campagna Amica in Via Santa Reparata, nel quartiere di San Lorenzo, e produce principalmente olio d’oliva extravergine Igp Toscano, e l’azienda “La Badia” di Alessandro Baccetti. La consegna avviene in una cassetta o direttamente pres-
so il Farmer Shop in San Lorenzo in due giorni stabiliti (il martedì e venerdì) oppure, appunto, recapitata a casa con mezzi ecologici come la bici elettrica o muscolare. Due i formati con possibilità di abbonamento mensile: uno da 5 kg standard pensato per le famiglie di 2 o 3 persone, o da 10 kg, formato maxi per una famiglia più numerosa. Facile intuire i vantaggi per il consumatore: acquista direttamente dal produttore senza ulteriori passaggi prodotti esclusivamente stagionali, freschi e certificati bio, risparmia, contribuisce a ridurre l’inquinamento sposando una filo-
quella di Gabriella Michelozzi, 33 anni che insieme alla sorella Stefania hanno raccolto la sfida per il futuro dopo un licenziamento. Coltivano, producono e trasformano “in fattoria”: formaggi, marmellate, confetture, olio e vino destinati alla rete di Campagna Amica. La loro “impresa”, il “Canto di Primavera del Sogno Antica”, vale l’Oscar “Campagna Amica”. I sei ettari di orti urbani ed i progetti che hanno favorito la nascita della rete di orti di Campagna Amica consegnano al Comune di Firenze l’Oscar “Paese Amico” assegnati ai comuni d’Italia. Firenze è la città che ha investito di più nel recupero e riqualificazione degli spazi urbani.
TERRANOSTRA
AGRITURISMI AL SICURO Polizza assicurativa Coldiretti- Fata
SIENA: LA SFIDA DEI DUE FRATELLI GUASCONI Un pastificio a filiera corta bio perfettamente in linea con la filosofia di Campagna Amica. E’ la sfida di due fratelli senesi Gemma e Nicolò Guasconi, che hanno innovato l’azienda di famiglia che si trova a pochi chilometri dalla città del Palio, mettendo a frutto ogni produzione agricola. “Per noi la campagna e l’agricoltura sono una
scoperta del Pecorino Toscano Dop anti-colisterolo amico del cuore vale al “Caseificio Sociale di Manciano” di Grosseto l’Oscar per la categoria “In Filiera”. Il “Cladis”, così si chiama il formaggio amico del cuore che agisce come antiossidante contrastando l’azione dei radicali liberi migliorando, al contempo, la distribuzione del grasso corporeo. Va alla Versilia Green Soc. Coop di Eleonara Cinacchi l’Oscar “Ideando”. Il merito: la prima agri-ludoteca toscana e tra le prime in Italia che consente ai bambini, anche diversamente abili, di vivere un’esperienza multisensoriale a pieno contatto con la natura, il gioco, l’agricoltura con i suoi ritmi e regole. E’ una storia di vita
sofia green e salutare ed è sicuro della provenienza. In più la spesa arriva direttamente a casa quattro ore dopo la raccolta. “Nei primi mesi di sperimentazione prima del lancio definitivo – raccontano i due imprenditori - il numero delle famiglie è cresciuto: è il segnale di un’attenzione crescente da parte delle famiglie,
giovani e meno giovani, per uno stile di vita ed alimentare che cerca e ricerca prodotti naturali e soprattutto a filiera corta. Per la bici per le consegne? Non si può essere solo bio nei campi ma si dovrebbe cercare di avere lo stesso approccio anche nel daily life”. Per saperne iscriviti alla pagina Fb “Biocassette a Firenze”.
E’ pensata esclusivamente per i soci di Terranostra la polizza assicurativa capace di coprire tutti i rischi a cui sono esposte le aziende agrituristiche e di farlo a prezzi assolutamente competitivi. Frutto dell’accordo stretto dall’associazione di Coldiretti con FATA Assicurazioni Danni S.p.A. (Gruppo Cattolica Assicurazioni), è un prodotto ad hoc per le strutture che hanno una capacità ricettiva inferiore o uguale a 40 posti lettocoperti, che vogliono mettersi al riparo contro la responsabilità civile, l’incendio ed il furto. Si tratta di una polizza molto particolare, che tiene conto delle diverse specificità del settore agrituristico e offre un’ampia gamma di garanzie con soluzioni innovative. Dentro c’è proprio tutto: dai danni causati a terzi durante lo svolgimento delle attività (ricezione ospiti, somministrazione di cibi e bevande, ecc.), ai danni che possono subire gli agriturismi stessi (fabbricati, beni, ecc.). La copertura della polizza multi rischio ideata per i soci Terranostra, ha durata
annuale, viene rinnovata tacitamente ed è studiata per soddisfare a costi vantaggiosi le esigenze di sicurezza degli agriturismi della rete. L’assicurato può scegliere tra quattro formule di copertura, con garanzie prestate, valori assicurati, condizioni e premi diversificati. Si parte dalla formula Minima, per la copertura dei rischi di responsabilità civile verso terzi, e, passando per la Base, si arriva all’Estesa e Top, che offrono le massime garanzie. Queste ultime tre formule comprendono infatti anche i danni derivanti da incendio e da altri eventi. Le garanzie prestate ed i valori assicurati sono fissi per ogni formula e variano in base alla formula prescelta ed al premio pagato. Per poter accedere è obbligatorio diventare un agriturismo Terranostra Campagna Amica. La segreteria di Terranostra della vostra provincia vi fornirà tutte le informazioni necessarie e vi illustrerà anche gli altri vantaggi che si hanno entrando nella rete degli agriturismi associati.
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Opportunità
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FITOFARMACI, NUOVE REGOLE PER IL PATENTINO Una delibera della giunta regionale della Toscana ha stabilito i nuovi criteri per ottenere e mantenere il “patentino fitofarmaci”: corso di 20 ore ed esame finale per l'ottenimento, e 12 ore di corso per il rinnovo ogni 5 anni. È la delibera della giunta della Toscana n. 796 del 29.09.2014 che ha stabilito gli “Indirizzi per la realizzazione dei percorsi formativi per gli utilizzatori, i distributori e i consulenti di prodotti fitosanitari e Indirizzi per la realizzazione dei percorsi formativi per i tecnici che svolgono i controlli funzionali delle macchine irroratrici”. La novità di maggior rilievo è l'obbligatorietà del patentino per la manipolazione di tutti i fitofarmaci, anche quelli di classe tossicologica meno rischiosa, a partire dal 26 novembre del 2015. Dunque, dall'anno prossimo, chiunque intenda acquistare e/o utilizzare i prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali,deve essere in possesso del certificato di abilitazio-
ne all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari (Patentino Fitofarmaci), rilasciato previa frequenza di uno specifico corso e il superamento del relativo esame. Il percorso formativo consiste in 20 ore complessive e l’esame finale è costituito da un test scritto formato da quiz sorteggiati tra quelli inseriti nell’elenco che sarà approvato con successivo atto. Anche i diplomati e laureati in discipline agrarie dovranno sostenere l’esame, ma sono esonerati dall’obbligo di frequentare il corso. Il certificato di abilitazione sarà valido per 5 anni e alla scadenza dovrà essere rinnovato previa partecipazione ad un corso di 12 ore; la frequenza sarà obbligatoria ma non ci sarà esame finale; anche i diplomati e laureati in discipline agrarie dovranno frequentare il corso di aggiornamento. Coldiretti è già al lavoro per organizzare la formazione secondo le nuove regole ed informerà le aziende tempestivamente.
BLUE TONGUE, SOSTEGNI PER SENTINELLE Regione Toscana dispone interventi a favore degli allevamenti, al fine di incentivare la collaborazione con le autorità sanitarie preposte alla attuazione del Piano di sorveglianza sierologica per la febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue): Misura A.1.14 del Praf (Piano regionale agricolo-forestale della Toscana). Possono presentare domanda di contributo le aziende agricole con allevamento zootecnico ovino, caprino, bovino o bufalino che mettono a disposizione dell’autorità sanitaria un numero di capi adeguato alle esigenze del piano di sorveglianza sierologica, così come stabili-
to dall’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio, nell’anno 2013. Gli interventi disposti consistono in un indennizzo diretto a compensare i costi e i disagi sopportati dall’allevatore con la messa a disposizione dell’autorità dei propri capi per i prelievi periodici di sangue finalizzati a verificare l’esistenza di circolazione virale. Per ottenere il contributo la presentazione della domanda deve essere effettuata nel periodo compreso fra il 10 ottobre e il 30 novembre 2014, tramite gli uffici tecnici Coldiretti (CAA) tenutari del fascicolo aziendale, o A.R.T.E.A per le aziende che hanno il proprio fascicolo presso quest’ultima.
MODELLO F24 SU CARTA SOLO PER CHI NON HA PARTITA IVA Dal primo ottobre 2014, la delega di pagamento F24 in formato cartaceo (da presentare presso banche, Poste italiane, Equitalia) potrà essere utilizzata solo dai soggetti non titolari di partita Iva, che devono versare un saldo pari o inferiore a 1.000 euro, senza che sia effettuata alcuna compensazione. Per tutte le altre situazioni sarà necessario utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline) o
quelli delle banche/Poste (home banking o Cbi). Inoltre, i servizi telematici di banche o poste non saranno utilizzabili qualora il modello F24 presenti un saldo a 'zero' per effetto di compensazioni: in questi casi dovranno essere utilizzati esclusivamente i canali Entratel o Fisconline. Lo prevede la circolare CAF n. 28. Tali operazioni sono effettuabili tramite Coldiretti: per informazioni rivolgersi agli addetti fiscali dell’ufficio più vicino.
CONTRIBUTI PER SMALTIMENTO CARCASSE Contributi allo smaltimento delle carcasse degli animali morti in azienda: le domande dovranno essere presentate nel periodo compreso tra il 10 ottobre e il 30 novembre 2014. Gli indennizzi della Regione Toscana a favore delle aziende agricole con allevamento zootecnico ovino, caprino, bovino e bufalino previsti dalla misura A. 1.14 servono a coprire i costi per la raccolta ed il trasporto sostenuti nell'avviare i capi morti in azienda a impianti di pretrattamento e di incenerimento autorizzati, e per la distruzione delle carcasse presso gli impianti adeguati. L’obiettivo è prevenire o eventualmente ridurre l’incidenza e le conseguenze derivanti dalle epizoozie e dalle zoonosi (malattie trasmissibili all’uomo) e di conseguenza di garantire una maggiore tutela della sanità pubblica. Per la copertura dei costi di raccolta e trasporto verso gli impianti di pretrattamento e di incenerimento dei capi morti in azienda è stabili-
to un indennizzo nella misura massima di euro 200,00 a capo bovino e bufalino, e di euro 40,00 a capo ovino e caprino. L’indennizzo non può essere superiore al 100% delle spese effettivamente sostenute e documentate. Per la copertura dei costi di distruzione degli stessi capi è stabilito un indennizzo nella misura massima di euro 40,00 a capo bovino e bufalino e di euro 7,00 a capo ovino e caprino. L’indennizzo non può essere superiore al 75% delle spese effettivamente sostenute e documentate dall’allevatore. Anche nel caso di cumulo con altri indennizzi o contributi eventualmente percepiti dall’allevatore allo stesso titolo e per gli stessi capi, l’indennizzo non può essere superiore al 75% delle spese effettivamente sostenute e documentate. Nel caso in cui le risorse non siano sufficienti a coprire l’intero importo ammesso a contributo, è applicata una riduzione percentuale a tutte le domande presentate.
INAIL, CONTRIBUTI PER SICUREZZA TRATTORE Dal 3 novembre 2014 sarà possibile presentare domanda per ottenere fondi dal bando FIPIT dell’Inail. La scadenza è fissata al 3 Dicembre 2014. Per l'agricoltura il bando prevede contributi in conto capitale fino ad un massimo del 65% dei costi sostenuti per adeguamenti di n. 1 trattore agricolo o forestale per interventi di: installazione di dispositivi di protezione in caso di ribaltamento; installazione dei sistemi di ritenzione del conducente; adeguamento del trattore ai requisiti minimi di sicurezza (protezioni di zone pericolose quali prese di potenza, ventole, organi di trasmissione del moto, zone calde che possono provocare ustioni per contatto, segnalatori acustici, dispositivi
di illuminazione o segnalazione luminosa, ecc.). Le domande andranno compilate on line a partire dal 03/11/2014 utilizzando una procedura che sarà a disposizione per le imprese in possesso di un codice ditta registrato negli archivi Inail ed inviate con posta elettronica certificata entro le ore 18 del 03/12/2014. Entro 180 giorni a partire dal 15/12/2014 una commissione di Valutazione dell’INAIL predisporrà una graduatoria e comunicherà a ciascuna impresa l’ammissione al finanziamento tramite posta elettronica certificata. Il progetto ammesso a finanziamento deve essere realizzato entro 180 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione.
NUOVO CERTIFICATO ELETTRONICO PER LE MALATTIE PROFESSIONALI Le malattie professionali si differenziano dagli infortuni sul lavoro in quanto sono originate da una causa lenta e prolungata nel tempo (es. il lento processo di assorbimento di sostanze tossiche da parte dell’organismo), al contrario dell’infortunio sul lavoro che si caratterizza per una causa violenta e improvvisa (es. una caduta dall’alto). Il riconoscimento della malattia professionale comporta il conseguente indennizzo economico da parte dell’Inail oltre all’erogazione delle necessarie cure mediche riabilitative. Le malattie di origine professionale riconosciute dalla Legge sono elencate in una apposita tabella e sono associate a una o più attività o lavorazioni. Se la malattia denunciata rientra in questo elenco il lavoratore, per vedersi riconoscere il relativo indennizzo, deve solo dimostrare di aver svolto in modo non occasionale una delle attività che in base alla tabella espongono al rischio di quella malattia. Dal 27 settembre scorso questo elenco è stato aggiornato con il riconoscimento di nuove malattie tra cui quelle determinate da agenti fisici con riferimento alle patologie muscolo scheletriche. Sono comunque indennizzabili dall’Inail anche le malattie non presenti nella tabella di Legge: in tal caso, però, spetta al lavoratore dimostrarne l’origine lavorativa, vale a dire che la malattia si è verificata a causa e nell’esercizio del lavoro svolto. Rientrano ad esempio tra
le malattie professionali in agricoltura: le malattie causate da esposizione a sostanze dannose, quelle causate da radiazioni solari, per le lavorazioni svolte prevalentemente all’aperto; la sordità da rumore; l’ernia discale lombare, le protusioni, causata da lavorazioni svolte con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero: uso di trattori, mietitrebbia, vendemmiatrice semovente, ecc…; malattie da sovraccarico degli arti superiori: tendiniti e sindrome del tunnel carpale, ecc.. Dal 1° settembre 2014 è in vigore il nuovo certificato medico ai fini della richiesta di riconoscimento delle prestazioni assicurative, adeguato anche alle specificità del settore navigazione. Per maggiori informazioni, data la complessità della materia e le possibili ricadute per le aziende è necessario che in caso di sospetta malattia professionale gli interessati prendano contatto tempestivamente con gli uffici del patronato Epaca. Gli operatori forniranno tutta l’assistenza necessaria, provvedendo in primo luogo ad invitare il lavoratore per la stesura del certificato e contestualmente a preparare ed inviare il materiale necessario all’Inail, in via telematica, onde evitare la perdita dei benefici economici e offrendo al contempo un servizio gratuito di consulenza amministrativa e medico legale qualificata. Gli uffici Epaca sono in tutte le sedi di Coldiretti.
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CONTROLLI PER I REGIMI FISCALI AGEVOLATI
IL CASO
Fisco & Impresa
di Gianni Donati - Impresa Verde Toscana srl
Sotto osservazione volume di affari e crediti Iva TRATTAMENTO FISCALE PER LA VENDITA DELLA LEGNA L’Agenzia delle Entrate con la circolare 25/e del 2014 ha dettato gli indirizzi operativi per la prevenzione e contrasto all’evasione fiscale gli anni 2014 – 2015. Al settore agricolo, a quello cooperativo e del “non profit” è dedicato uno specifico capitolo della circolare in parola. I controlli saranno mirati ad accertare il rispetto dei requisiti previsti per beneficiare dei rispettivi regimi fiscali agevolati. Particolare attenzione sarà posta a carico delle imprese agricole che esercitano
anche attività connesse (commercializzazione, trasformazione, ecc) aventi ad oggetto prodotti agricoli acquistati prevalentemente da terzi e non aziendali. Anche le imprese agricole che erogano servizi (manutenzioni del verde, lavorazioni agricole, ecc) ed agriturismi potranno essere sottoposte a verifiche. I controlli, secondo gli indirizzi dell’agenzia delle entrate, saranno finalizzati a smascherare eventuali attività commerciali o ricettive mascherate da
azienda agricola o agriturismo. Le aziende potenzialmente più a rischio di controlli sono quelle che presentano crediti IVA particolarmente significativi rispetto al volume d’affari dichiarato. Oppure che presentano volumi di affari non coerenti con l’estensione dei terreni condotti. Le aziende che hanno operato nel rispetto delle norme vigenti non avranno naturalmente niente da temere, si consiglia comunque, prima della fine dell’anno di tenere monitorato l’andamento del volume d’affari.
E ANT ORT P M I SO VVI
A
Dal 24 agosto 2014 Equitalia è autorizzata a notificare tramite Posta Elettronica Certificata anche le Cartelle di Pagamento. Si raccomanda pertanto di verificare periodicamente la propria Casella PEC.
Sono un Coltivatore Diretto, oltre ad un piccolo allevamento di bovini da carne, sono proprietario di circa 20ettari di bosco ceduo. Sono stato contattato da una cooperativa forestale che mi ha proposto di vendergli circa 2 ettari di “bosco in piedi”, penseranno loro ad attivarsi per le pratiche burocratiche relative il permesso di taglio, a tagliare il bosco e prelevare la legna ricavata. Come saranno tassati i proventi della vendita del bosco? Devo emettere fattura? Nel caso di vendita del così detto “bosco in piedi”, per prima cosa, è bene stipulare un contratto scritto tra lei e il compratore nel quale dovrà essere specificato: la porzione di bosco oggetto di taglio, chi si dovrà occupare delle pratiche ammini-
strative necessarie al taglio, i tempi di taglio, il prezzo concordato e naturalmente le modalità di pagamento. Il corrispettivo pattuito, essendo lei un impresa agricola, è soggetto a fatturazione e dovrà applicare l’aliquota IVA ordinaria del 22 %. Ai fini Irpef, la silvicoltura, cioè la “coltivazione del bosco” intesa come l’insieme delle attività volte alla cura e sviluppo del bosco stesso attraverso interventi di manutenzione, ripulitura, diradamento ecc. finalizzate alla rinnovabilità del bosco e al prelievo legnoso, è considerata a tutti gli effetti come attività agricola e come tale i relativi ricavi (sia sotto forma di vendita di legna, che di vendita del bosco in piedi) risultano assorbiti al Reddito Agrario Catastale ai sensi dell’art. 32 del TUIR.
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Epaca & Servizi
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L’ESPERTO RISPONDE
Formazione
di Nicola Prosperi - Responsabile Epaca Firenze-Prato
Ho comprato 2 ettari di oliveto, devo comunicarlo ad INPS? Buongiorno. Sono un pensionato coltivatore diretto e ho ricevuto in questi giorni una lettera dall’INPS in cui mi si richiede la trasmissione all’Ente previdenziale della mia dichiarazione dei redditi. Ho presentato, anche quest’anno, regolarmente il mod.730, quale altra dichiarazione dovrei inviare? Gentile lettore si tratta del modello RED, cioè della dichiarazione annuale che alcuni pensionati devono inviare all’INPS in quanto percettori di pensioni o di prestazioni la cui concessione è legata ai redditi percepiti, sia propri che dei propri familiari. Per fare alcuni esempi devono presentare il modello Red: i titolari di pensione di reversibilità, i pensionati che percepiscono trattamenti di famiglia, i titolari di pensioni integrate al trattamento minimo, i beneficiari di maggiorazioni sociali, etc. Questi soggetti devono trasmettere all’INPS, entro il prossimo 15 febbraio 2015, il modello RED 2014 dichiarando i redditi percepiti nel 2013. Sono esclusi da questo obbligo solo i pensionati che dichiarano integralmente i propri redditi al Fisco sia con il mod. UNICO PF, sia con il mod. 730. Sono invece tenuti alla presentazione del modello RED 2014 tutti quei pensionati, che pur dichiarando integralmente i propri redditi al Fisco,
SCADENZE
percepiscono pensioni estere, reddito da lavoro autonomo e reddito agrario o prestazioni per cui assumono rilevanza i redditi dei propri familiari (coniuge e/o figli) nel caso questi siano sconosciuti all’INPS. Comunque l’invito che le faccio è quello di rivolgersi al Patronato Epaca per una verifica della sua pensione e per valutare tutti gli adempimenti necessari. Qualora fosse obbligato alla presentazione del modello RED il CAf Coldiretti è a sua disposizione, gratuitamente, per la trasmissione del dichiarativo. Salve, sono un coltivatore diretto e recentemente ho fatto un investimento in azienda. Ho acquistato quasi 2 ettari di oliveto e volevo sapere se devo comunicare all’INPS questa variazione? Certo. Lei è obbligato, entro 90 giorni dalla intervenuta variazione (in questo caso dalla data di stipula del contratto di compravendita del terreno) a comunicare all’INPS i nuovi terreni coltivati. Tale comunicazione si rende necessaria in quanto l’INPS calcola la contribuzione dovuta dai coltivatori diretti sulla base di 4 fasce di reddito agrario, per cui qualsiasi variazione che incide sul valore del reddito agrario dei terreni coltivati deve essere tempestivamente comunicato all’ INPS.
• ALIMENTARISTI (EX HACCP)
Cicli di corsi rivolti a tutte le categorie di operatori ed imprese che trattano generi alimentari. Da 4-8-12-16 ore secondo il livello di rischio e di responsabilità.
• RSPP, PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO, RLS Corsi rivolti ai vari livelli di figure con durate variabili secondo l'organizzazione aziendale e il livello di rischio della stessa.
• FORMAZIONE PER OTTENIMENTO DEL PATENTINO PER ACQUISTO ED IMPIEGO DEI PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI MOLTO TOSSICI E NOCIVI Corsi di 25 ore che danno il diritto all'ottenimento del “patentino”
• CORSO FOR.CAP PER LA CAPACITÀ PROFESSIONALE DELLO I.A.P. Il corso di 54 ore finalizzato all'ottenimento della capacità professionale necessaria per la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale.
• COME SI DIVENTA FATTORIA DIDATTICA? ECCO IL CORSO Il corso è rivolto a tutti coloro che intendono realizzare nella propria impresa agricola una “fattoria didattica”. Anche alla luce delle nuove definizioni normative della Regione Toscana il corso prenderà in esame tutti gli aspetti relativi a questa attività che ben si integra con il ruolo multifunzionale dell’impresa agricola. La frequenza al corso sarà certificata da un attestato rilasciato da CAICT srl e riconosciuto dalla Regione Toscana che darà la possibilità di esercitare tale attività.
Per informazioni sull'offerta formativa rivolgersi alla sede Coldiretti più vicina oppure a CAICT SRL - Formazione & Sviluppo Via Della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze caict.formazione.toscana@coldiretti.it - Tel.05532357212 - Fax 0553246612
OBBLIGHI PER LE PISCINE IN AGRITURISMO Corsi per responsabile e addetto agli impianti
l PREVIDENZIALI 17 novembre 2014 - CONTRIBUTI PREVIDENZIALI COLTIVATORI DIRETTI, COLONI MEZZADRI Versamento all'INPS dei contributi per coltivatori diretti, coloni e mezzadri e imprenditori agricoli professionali, relativi al 3 trimestre
17 novembre 2014 - CONTRIBUTI IVS - ARTIGIANI E COMMERCIANTI - quota fissa sul minimale Versamento dei contributi IVS da parte dei soggetti iscritti alla gestione INPS artigiani e commercianti (quota fissa sul reddito minimale)
l FISCALI
17 novembre 2014 - PAGAMENTO IVA RELATIVA AL TERZO TRIMESTRE 2014 25 novembre 2014 - PRESENTAZIONE MODELLO INTRA PER LE OPERAZIONI DEL TERZO TRIMESTRE 2014 1° dicembre 20114 - PAGAMENTO SECONDO ACCONTO 2014 IRPEF, IRAP ED IRES 16 dicembre 20114 - PAGAMENTO SALDO IMU E SALDO TASI 2014
l TECNICHE
14 novembre 2014 - INDENNIZZI PER LE AZIENDE ZOOTECNICHE CHE HANNO SUBITO DANNI PER L’ATTACCO DI ANIMALI PREDATORI. 30 novembre 2014 - CONTRIBUTI PER LO SMALTIMENTO DEGLI ANIMALI MORTI IN AZIENDA 30 novembre 2014 - SOSTEGNO AGLI ALLEVATORI CHE METTONO A DISPOSIZIONE I PROPRI CAPI QUALI “SENTINELLE” DA BLUE TONGUE.”
Piscine negli agriturismi: al via i corsi obbligatori in tutta la regione per le figure di “Responsabile degli Impianti Natatori e Addetto agli Impianti Tecnologici”. Promosso dal Centro Assistenza Imprese di Coldiretti Toscana, il corso è previsto dalla Legge Regionale toscana 8/2006 (norme in materia di requisiti igienico sanitari delle piscine ad uso natato-
rio) e il successivo regolamento applicativo, che ha disposto l’obbligatorietà della formazione per i responsabili della piscina e per gli addetti agli impianti tecnologici per le strutture in essere dal 20/03/2010 in poi (anche nel caso in cui ci sia stato un passaggio di titolarità dopo il 20/03/2010). Il disposto della legge riguarda tutte le piscine
annesse alle attività agrituristiche ed alle altre strutture ricettive (piscine private ad uso collettivo). A tutti i partecipanti che frequenteranno il corso verrà rilasciato l’At-testato di frequenza previsto dalla normativa (validità 5 anni). Il corso è a pagamento. Per informazioni scrivere chiama il 055323571 oppure rivolgiti alla tua sede Coldiretti più vicina.
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HUSQVARNA 135 40,9 cm3, 1,5 kW, 35-40 cm, 4,4 kg. Potente motore X-Torq Ž per una f]Xin]cbY XY``Y Ya]gg]cb] X] gWUf]Wc Âbc U` +) Y XY` WUfVifUbhY Âbc U` &$ df]aYf YX ]bhYffihhcfY X] ghcd U f]hcfbc UihcaUh]Wc dYf ZUW]`]gg]a] avviamenti, sistema Air Injection™ dYf ibU a][`]cfY di`]n]U XY` Â`hfc YX YZÂWUW] Uaacfh]nnUhcf] @ckJ]V Ž per un maggiore confort.
LEGGENDARIA, ANCHE NEL PREZZO Quale migliore occasione del nostro 325° anniversario per proporti la motosega Husqvarna 135 ad un prezzo eccezionale? ,EGGERA EFšCIENTE FACILE DA AVVIARE UTILIZZARE CONSERVARE NEL TEMPO E PER LA PRIMA VOLTA FACILE ANCHE DA ACQUISTARE Quest’inverno vivi il mito Husqvarna da vicino; svolgere i lavori quotidiani per la cura degli alberi e preparare la catasta di legna da ardere, con Husqvarna 135 si rivelerà davvero tutta un’altra storia, animata dalla tecnologia, il design e la COMPETENZA INGEGNERISTICA CHE DA SECOLI CI CARATTERIZZANO
1689
2014
Succede in Svezia; è il 1689.
Succede nel Mondo; è il 2014.
In una cittadina della Svezia meridionale, Huskvarna, hanno inizio i 325 anni di Husqvarna Group. 325 anni scanditi dall’innovazione e da un forte spirito imprenditoriale, che diedero origine ad armi, macchine da cucire, stufe, motociclette, attrezzature per la cura del giardino e del bosco, con motoseghe illustri e sempre piÚ performanti.
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Ad oggi Husqvarna Group è il piÚ grande produttore al mondo di rasaerba, trattori da giardino, motoseghe e molto altro ancora. La nostra vasta e sempre piÚ ricca gamma di prodotti rispecchia la nostra volontà di dare sia agli utilizzatori professionali sia a quelli privati le macchine giuste per svolgere un lavoro ottimale, dal risultato perfetto. Husqvarna 135 è una di queste.
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Offerta valida dal 01/10/2014 al 31/12/2014 presso i Rivenditori aderenti U``]b]n]Uh]jU" AU[[]cf] ]bZcfaUn]cb] gi` g]hc kkk"\igejUfbU"]h Copyright Š 2014 Husqvarna AB (publ). Tutti i diritti riservati. HusqvarnaŽ è distribuita da Fercad SpA.