
4 minute read
SPECIALE garden nella ferramenta
scende però ai livelli di cinque anni fa. Al sud la quota delle vendite di articoli da giardino ai dettaglianti di ferramenta è stazionaria intorno al 10%. Anche in questa parte d’Italia si può però osservare un progressivo aumento di tale percentuale dal 2018 al 2021, per tornare nel 2022 ai livelli di due anni prima.
Come variano i margini di guadagno
Advertisement
Il secondo aspetto degno di nota resta l’evoluzione dei margini di guadagno in seguito alle vendite di articoli da giardinaggio ai dettaglianti di ferramenta. In generale, si può ammettere che fra il 2018 ed il 2020 si registra una diminuzione dei margini meno consistente. Ciò significa che sulle vendite si assiste quindi, seppur di poco, ad un guadagno. Fenomeno, quest’ultimo, più vistoso nel 2020 quando si registra il minimo del calo dei margini. La contrazione riprende in modo significativo l’anno successivo per salire in modo più sensibile nel 2022. Con il risultato che i guadagni non ve ne sono stati. La tendenza è differente a seconda dell’area territoriale. Nel nord ovest la contrazione dei margini è continua e progressiva e mostra i saggi di diminuzione più significativi. Fra il 2018 ed il 2020 il calo non è molto sensibile, ma è decisamente significativo nei due anni successivi quando raggiunge poco oltre il -3%. Nelle altre aree territoriali i dati sono positivi, ma ciò non significa che i margini aumentano. È il caso del nord-est, dove nel 2022 si registra un dimezzamento dei guadagni rispetto ai livelli dell’anno precedente. Nelle regioni del centro gli aumenti si azzerano con il risultato che si torna al trend dei primi anni del quinquennio in esame. Al sud, dopo un andamento positivo dei margini dal 2018 al 2020, negli anni successivi si assiste ad una diminuzione ai livelli di cinque anni prima.
Il garden non cresce
Secondo quanto emerge dalle valutazioni dei principali operatori attivi nel business, nel 2022 il valore delle vendite si stabilizza, mentre si osserva un calo nei volumi. Ciò dipende dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia sul costo finale del prodotto e, contestualmente, dal ridotto potere d’acquisto da parte del consumatore finale, che ha ridimensionato le spese superflue. Giorgio Amigoni, amministratore di Adda, rileva che “nel 2022 le vendite del settore giardinaggio hanno avuto una contrazione rispetto agli anni precedenti, durante i quali si è registrato un incremento anomalo dovuto ancora alle conseguen- ze della pandemia. Ritengo dunque che vi sia un assestamento del mercato”. Silvio Andrighetti, direttore generale di Andrighetti Silvio, registra “un calo dei volumi di vendita a fronte di una stabilità dei valori di fatturato. In seguito a tale risultato i margini restano tutto sommato stazionari”. Luca Acquafredda, responsabile acquisti di De Santis Nicola, riscontra un “andamento delle vendite differente per categoria di prodotto, ma nella media il trend è stato stabile”. Simona Fardelli, responsabile amministrativo di Fardelli Giuliano & C., dice che “le vendite degli articoli da giardinaggio destinati ai dettaglianti di ferramenta anche nel 2022 sono rimaste invariate. I dettaglianti sempre più spesso acquistano direttamente dai produttori i quali ormai non richiedono più acquisti di grossi importi per ottenere la fornitura”. Dante Vecchietti, socio di Ferramenta Severi, spiega che “nonostante il nostro tentativo di attutire gli aumenti cercando di mixare scorte con nuovi acquisti e ridurre i nostri margini, i prezzi hanno subito un forte aumento che ha sicuramente contribuito ad una riduzione della domanda. Sicché il valore del fatturato è rimasto costante, ma in termini di volumi di vendita si assiste ad una diminuzione”. Andrea Fabrizio, direttore generale di Ferrunion, spiega che “nel 2022 il fatturato relativo al com- parto giardinaggio ha subito un lieve calo rispetto al 2021, ma la diminuzione a numero di pezzi venduti è stata più marcata. Di conseguenza l’effetto inflazione si è manifestato anche in questo comparto. Per quanto riguarda i margini si registra una tenuta. Sotto un certo punto di vista ci si poteva aspettare un calo generale delle vendite nel comparto rispetto alle stagioni 2020 e 2021, anni in cui a causa del covid e consecutive limitazioni di spostamento avevano dato impulso alla cura della casa e degli spazi verdi privati”. Mattia Giansoldati, product manager di Franzini Annibale, dichiara che “l’evoluzione delle vendite relativa agli articoli da giardinaggio si è mantenuta stabile in valore rispetto al 2021 e ha subito una lieve diminuzione in quantità a causa dell’indice inflattivo in crescita. I prezzi sono aumentati e i margini si sono dovuti ridurre per non perdere quote di mercato”.
Angelo Bassi, responsabile acquisti e vendite ferramenta di Fratelli Posio, aggiunge allo scenario evolutivo in esame “un continuo e progressivo aumento dei prezzi”.
Francesco Guarino, sales department di Fratelli Vitale, afferma che “le vendite sono aumentate sia in termini di fatturato che puramente dal punto di vista quantitativo generale. Abbiamo cercato di non ribaltare completamente gli incrementi di prezzo che ci sono stati. I margini sono stati molto simili a quelli dell’anno precedente”.
Francesca Ferrari, chef marketing officer di Giovanni Ferrari, nota che “si è verificato un leggero incremento nelle vendite con prezzi in aumento e margini in calo”.
Giovanni Guajana, amministratore delegato di GUAJANA FERRAMENTA, sostiene che “le vendite del settore hanno registrato un ulteriore aumento del loro “peso” sul totale delle vendite, con un apprezzabile aumento dei ricarichi. Ciò è dovuto alla maggiore penetrazione di mercato, grazie all’inserimento di nuova forza vendita, tra quei clienti che acquistano tali tipologie di prodotto. Inoltre l’esigenza di rivalutare la merce in magazzino ha portato ad incrementare le percentuali di ricarico”.
Fra Covid ed eventi bellici
Fra i fattori più rilevanti che hanno trasformato e stanno trasformando questo business, Covid ed eventi bellici hanno avuto un impatto più o meno significativo. Con conseguenze sulla politica degli approvvigionamenti e dei prezzi.
Fra gli altri non manca lo sviluppo dell’ecommerce e, per quanto riguarda specificatamente i prodotti, l’evoluzione delle vendite degli articoli alimentati a batteria, che hanno modificato e spostato la domanda dei consumatori verso questa tipologia di prodotti.
Andrea Fabrizio dichiara che “di sicuro il post-Covid ha dato un impulso al segmento forse anche eccessivo, destabilizzando le scorte dei magazzini e le statistiche di vendita. Il 2022 ha vissuto quindi un rallentamento fisiologico della curva di crescita. Penso che la stagione 2023 rientri sui numeri pre-pandemici. Un altro forte impatto sulle vendite è dato dal clima che si presenterà nella stagione primavera/estate. Una grande siccità come quella vissuta nel 2022 potrebbe bloccare vendite di alcuni articoli e favorirne altri. In generale, si può dunque ammettere che il covid ha portato il consumatore finale a rivedere la cura dello spazio verde ed a investire in esso,
