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MENTALCOACH
Se non sai come chiamarla, vivila. È l’emozione giusta, non te ne pentirai. Qualsiasi avvenimento nella vita non ha alcun significato tranne quello che tu gli dai.
Ernesto Lupacchio
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Oggi, prima di iniziare le lezioni, ho acceso il mio MAC, letto le mail e pensavo cosa scrivere nel mio consueto articolo da pubblicare su 100% Fitness Magazine. Poi ho svoltato la pagina del calendario geniale sulla mia scrivania e leggendo la frase del giorno, subito mi è venuta l’ispirazione. La frase era: “Non tutti i giorni possono essere buoni, ma c’è qualcosa di buono in ogni giorno”. Ed eccomi qui a parlarvi di EMOZIONI. I sentimenti che veicolano la nostra vita…in un modo o nell’altro. Siamo e saremo sempre noi i padroni della nostra vita. Fin quando non ci lasciamo influenzare troppo dagli avvenimenti e dalle circostanze, possiamo vivere ogni emozione in modo positivo.
Prova ad immaginare una situazione che stai affrontando in questo momento: c’è una sensazione, un’emozione che ti sta bloccando? Che tipo di emozione è? Che nome daresti a quella sensazione? Più volte abbiamo sentito parlare di emozioni bloccanti e altre potenzianti: paura, rabbia, nervosismo, preoccupazione e tante altre ancora; emozioni di questo tipo sono considerate negative (e per certi versi lo sono, soprattutto se usiamo il termine ‘depotenzianti’). Ma attraverso il ‘cervello quantico’ stiamo imparando anche a guardare oltre. Quindi, se ci sforziamo di scendere ad un livello un po’ più profondo, scopriamo una cosa davvero molto interessante: ogni emozione è neutra, il polo lo decidiamo noi, a seconda di come la usiamo. Nei giorni scorsi ho letto queste due interviste che ho trovato significative, le ho messe una accanto all’altra per farti notare le differenze.
Due sportivi di successo, Charles LeeClerc (pilota di formula 1 della Ferrari) e Zlatan Ibrahimovic (uno dei più forti calciatori degli ultimi 10 anni). Prendiamo ad esempio la RABBIA. Il primo ha dovuto lavorare per eliminarla, per il secondo è essenziale. Eppure, considerando la gestione dell’emozione della rabbia, sono due campioni che hanno raggiunto il successo attraverso due percorsi completamente diversi. Cos’è dunque un’emozione? Un’emozione è semplicemente un’emozione. Tutto il resto ce lo metti tu. Non sono gli eventi a determinare i nostri stati d’animo ma il significato che attribuiamo loro. La domanda dunque è: che tipo di emozione ti sta bloccando? Lo sta facendo solo perché, virtualmente, gli hai appiccicato sopra un segno meno? Ma se cambiassi il polo di quella emozione facendolo diventare un più? Come potresti usarla a tuo vantaggio? La paura, la rabbia e qualsiasi altra emozione può essere usata in modo positivo semplicemente cambiando la percezione di quella emozione, cambiando il polo, facendolo diventare un +. Significa uscire alla dualità ed entrare nell’uno, dove ogni cosa è vera così come il suo contrario. Dipende solo da te. Significa entrare in quello spazio in cui ogni cosa che accade è forza, dove ogni cosa che affrontiamo e ogni lezione che arriva non è dolore ma piacere, non è buio ma luce. Entrare in quello spazio in cui ogni cosa che vivi non parla della tua inadeguatezza, ma del tuo valore, della tua grandezza. Ricorda: “C’è SEMPRE un modo diverso di vedere le cose!!!”
Da piccolo ero emotivo e sprecavo energie in cose inutili, ad arrabbiarmi. Ci ho lavorato insieme a degli specialisti e sono migliorato molto Charles Leclerc
Ci sono atleti che si lasciano corrodere dalla rabbia. Non Zlatan. Ho bisogno di provare rabbia per sentirmi vivo. Quando mi rilasso, quando gioco senza rabbia? Il mio gioco diventa sciatto, a volte ho paura addirittura di cedere alla violenza. Quando provo rabbia, invece, sono estremamente vigile: sono consapevole delle minime cose che mi circondano Zlatan Ibrahimovic