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ATTIVITĂ&#x20AC; DEL CENTRO STUDI PIM
rendiconto programma
93a
2009 2010
Assemblea dei Soci del Centro Studi PIM Milano, 24 marzo 2010
CENTR STUDI
ARC_ST_PR_2010_01
progetto graďŹ co e impaginazione Paolo Marelli, Ada Magnani (Studio AM:PM)
Il gruppo di lavoro che ha curato la realizzazione del documento è composto da: Franco Sacchi (direttore responsabile) Fabio Bianchini (capo progetto), Paola Baraldo, Massimiliano Zappa
Indice
1. Il Centro Studi PIM
p. 5
2. Rendiconto delle attività svolte nel 2009
p. 11
- Attività istituzionali - Attività su commessa
3. Programma delle attività per il 2010
p. 19
- Attività istituzionali - Attività su commessa
4. Schede illustrative delle attività realizzate nel corso del 2009
p. 27
1. Il Centro Studi PIM
Il Centro Studi PIM
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Chi siamo
Il Centro Studi PIM (Programmazione Intercomunale dell’area Metropolitana, già Piano Intercomunale Milanese) è un’associazione volontaria di Enti Locali senza scopi di lucro, iscritta nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche, che svolge attività di supporto operativo e tecnico-scientifico nei confronti delle Province di Milano e di Monza e Brianza, dei Comuni di Milano e di Monza, degli altri Comuni associati, nonché di altri soggetti pubblici in materia di governo del territorio, ambiente e infrastrutture.
Attività: conoscere, pianificare e progettare il territorio
Il PIM realizza studi, piani e progetti nei settori dell’urbanistica e del territorio, della mobilità, del paesaggio, dell’ambiente e dello sviluppo socio-economico locale nell’area milanese e lombarda. L’attività del PIM è rivolta innanzitutto agli Enti associati ed è organizzata sulla base di programmi annuali approvati dall’Assemblea dei Soci. Tali programmi comprendono: • la realizzazione di studi, indagini e ricerche riguardanti l’assetto e le trasformazioni sia dell’insieme della regione urbana milanese sia dei diversi sistemi locali; • l’elaborazione di dati e informazioni di natura territoriale e socio-economica organizzati in un Sistema Informativo Territoriale; • le attività di consulenza e assistenza riguardanti le iniziative di pianificazioneprogrammazione e progettazione, anche con riferimento agli aspetti procedurali e di relazione tra i diversi attori istituzionali coinvolti. Al fine di valorizzare le proprie risorse, umane, materiali e conoscitive, il PIM svolge, accanto alle attività istituzionali a favore dei Soci, ulteriori attività accessorie di natura commerciale, su richiesta degli stessi Soci, di altri Enti pubblici o di soggetti privati.
50 anni di idee, ricerche e progetti
Nella sua ormai cinquantennale esperienza il PIM ha realizzato un vastissimo repertorio di studi, ricerche e progetti riguardanti non solo la pianificazione territoriale, ma anche interventi operativi in materia di infrastrutture di mobilità, di sistemazione ambientale, di sviluppo socio-economico locale. Coerentemente con la sua missione istituzionale, il Centro Studi PIM ha prodotto i principali documenti di pianificazione generale e settoriale dell’area metropolitana milanese (dal Piano “turbina” del 1963, al Piano Territoriale Comprensoriale del 1982, al Piano Direttore Territoriale Provinciale del 1991) e ha promosso e sviluppato idee-progetto che oggi sono diventate concrete realizzazioni, come il “passante ferroviario” o i parchi metropolitani. Negli ultimi dieci-quindici anni, accanto agli studi di pianificazione territoriale più tradizionali (collaborazione ai Piani territoriali delle Province di Milano, Novara, Como e, più recentemente, il supporto al processo di adeguamento del PTCP della Provincia di Milano), il PIM ha elaborato documenti di pianificazione strategica e di area (Malpensa, Master Plan Navigli, collaborazione al Piano Territoriale d’Area
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Navigli, Area Varesina, Nord Milano, Abbiatense, Sud Milano, Sud-Est Milano, Castanese) e di pianificazione paesistico-ambientale (Piani Territoriali e Piani di Settore del Parco Agricolo Sud Milano, del Parco di Monza e del Parco Adda Sud, studi per l’avvio di progetti di sistemi agro-ambientali in ambito metropolitano). Inoltre, hanno acquisito sempre più rilievo i temi della pianificazione del traffico e della viabilità (collaborazione alla classificazione della rete viaria provinciale; analisi del traffico relative a SS36 del Lago di Como e dello Spluga, SP46 RhoMonza nella tratta Paderno-Rho-Nuovo Polo Fieristico, ex SS35 Milano-Meda nella tratta Milano-Cesano Maderno, analisi dell’accessibilità all’area Expo 2015; monitoraggio dei principali interventi infrastrutturali a scala regionale; Piani Urbani del Traffico/Piani della Mobilità dei Comuni di Arese, Casorezzo, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Corsico, Gaggiano, Gessate, Lainate, Lodi, Novate Milanese, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Segrate; collaborazione al Programma Urbano dei Parcheggi del Comune di Milano) e soprattutto i temi della pianificazione-progettazione integrata delle grandi infrastrutture (Pedemontana, Tangenziale Est Esterna, linea ferroviaria Varese-Mendrisio, ristrutturazione della direttrice Valassina-SS36, Gronda Ferroviaria Ovest, Secondo Passante Ferroviario), nonché della pianificazione-progettazione integrata della viabilità provinciale (riqualifica SS415 Paullese a San Donato Milanese, connessione viaria SP3-SP342dir nella tratta Ronco-Briantino-Osnago, connessione viaria SP119-exSS527 con variante alla SP175, variante nord ex SS527 a Solaro). Oltre a ciò, il Centro Studi PIM ha condotto significative esperienze nel campo del coordinamento delle politiche e degli strumenti per la riqualificazione e lo sviluppo delle infrastrutture e del territorio, elaborando studi di riqualificazione e potenziamento delle reti e dei servizi di mobilità (Nuova Vigevanese, variante ex SS233 Varesina, SP40, Ferrovia Milano-Mortara, Gronda Ferroviaria Est), di valutazione di impatto ambientale di grandi infrastrutture (SIA della Pedemontana, delle linee ferroviarie Novara-Vanzaghello e Saronno-Seregno, e dei prolungamenti delle linee metropolitane M3 a Paullo e M2 a Vimercate, della SP46 Rho-Monza) o analisi territoriali paesistiche e ambientali (Progetto definitivo Tangenziale Est Esterna), di tutela e valorizzazione ambientale per uno sviluppo sostenibile (progetto “Camminando sull’acqua”, Parco Agricolo Locale della Cavallera, atlante dei PLIS della provincia di Milano, progetto “Sistema delle ville del nord Milano”, MiBici Sud e Sud-Est Milano), di valutazione del sistema dei servizi di livello sovracomunale (analisi del sistema dei servizi della provincia di Milano) e di definizione di linee guida per le politiche abitative, insieme a strumenti di programmazione per l’edilizia residenziale pubblica (piano CIMEP, indagine RegioneFedercasa su fabbisogno e offerta abitativa, Osservatorio Metropolitano Casa). Sul versante della pianificazione urbanistica locale, con riferimento all’attività più recente, il Centro Studi PIM ha elaborato strumenti di riorganizzazione dell’assetto urbano (Documenti di Inquadramento di Abbiategrasso, Brugherio,
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Carpiano, Cassina de’ Pecchi, Corsico, Lodi, Zibido San Giacomo) e del sistema dei servizi (Piani dei Servizi di Carpiano, Cinisello Balsamo, Vernate), sempre con particolare attenzione alle tematiche relative alle relazioni intercomunali. Successivamente all’entrata in vigore della LR 12/2005 il Centro Studi si è impegnato nell’attività di collaborazione con il Comune di Milano per la predisposizione del PGT (attività istituzionale), ha predisposto PGT portati in approvazione (Comuni di Carpiano e Gaggiano) e sta curando o sta collaborando alla redazione dei PGT dei Comuni di Garbagnate, Melegnano, San Donato Milanese, Segrate e Trezzano sul Naviglio. Sempre nell’ambito degli adempimenti previsti dalla Legge per il Governo del Territorio, il PIM ha realizzato la Valutazione Ambientale Strategica dei PGT dei Comuni di Milano, Cesano Maderno, Gaggiano e Solaro, mentre sta predisponendo quella per la Variante urbanistica del polo Expo 2015 e per il PGT di Melegnano. Infine, il PIM ha compiuto rilevanti studi su struttura e trasformazioni socio-economiche e territoriali della regione urbana milanese (in primo luogo per il PGT di Milano, ma anche per il PTCP della Provincia di Milano in corso di adeguamento, per diversi piani d’area e per alcuni ambiti specifici come l’Alto Milanese).
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Il valore della conoscenza
Il Centro Studi PIM, oltre a disporre di una vasta conoscenza sulla struttura, le funzioni, le modalità operative degli Enti Locali, ha accumulato un ampio patrimonio di conoscenze sul territorio metropolitano (trasformazioni fisiche, quadri ambientali, dinamiche socio-economiche, politiche, piani e progetti) che organizza attraverso un Sistema Informativo Territoriale, in grado di offrire un quadro conoscitivo ampio e aggiornato sul territorio della regione urbana milanese. Tale strumento è articolato in cinque sezioni tematiche integrate, progettate secondo una logica GIS (Geographic Information System): Mosaico Informatizzato degli Strumenti Urbanistici Comunali-MISURC, Mosaico informatizzato dei Piani delle aree regionali protetteMOSPAR, SIT-Mobilità, Banca dati socio-economica, Archivio cartografico storico.
Competenza, esperienza, integrazione disciplinare e reti relazionali
Il PIM può contare su un collettivo di professionisti capace di coniugare elevata competenza disciplinare - nei settori dell’urbanistica e del territorio, dell’economia regionale, della viabilità e trasporti, della tecnologie ambientali e della pianificazione paesistica, della progettazione e gestione di sistemi informativi territoriali - a una consolidata esperienza sedimentata nella realtà milanese e lombarda. Il PIM dispone di un’organizzazione flessibile in grado di integrare le risorse interne con risorse esterne, attraverso collaborazioni specialistiche e sinergie con Università, altri centri di ricerca o tecnostrutture pubbliche. Grazie all’ampia e consolidata rete di relazioni istituzionali, sociali e tecniche, il PIM è inoltre in grado di accompagnare efficacemente i processi di concertazione delle politiche territoriali. Il sistema di gestione per la qualità del PIM è certificato, fin dal 2002, in conformità alla normativa UNI EN ISO 9001:2000.
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Una dotazione informatica avanzata
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Il PIM dispone di una strumentazione hardware e software costituita da una rete locale di workstation UNIX e PC che, oltre all’ordinaria attività di office automation, è dedicata all’utilizzo di GIS, CAD e 3D. Tale strumentazione, compatibile con quella utilizzata dai SIT della Regione Lombardia e delle Province lombarde, consente la produzione di documenti digitali (CD-Rom, DVD, DAT, ecc.) e cartacei a colori fino al formato A0.
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2. Rendiconto delle attivitĂ svolte nel 2009
Rendiconto delle attività svolte nel 2009 L’attività del PIM, anche nel corso del 2009, è stata segnata da un significativo impegno a favore dei soci, in particolare volto a supportare i processi di pianificazioneprogettazione sia di scala locale che di scala sovra locale. In questo senso, si evidenziano le attività incluse nei Programmi di collaborazione con la Provincia e il Comune di Milano. Tra le attività istituzionali a favore della Provincia spiccano, in particolare, le analisi relative al sistema della mobilità nel territorio della nuova provincia di Monza e Brianza, la collaborazione al Piano Casa Metropolitano e le attività a supporto dell’adeguamento del PTCP. Per quanto riguarda invece le attività istituzionali a favore del Comune di Milano si segnala, in particolare, la collaborazione tecnico-scientifica alla VAS del PGT e la partnership con Il Politecnico di Milano alla ricerca sul tema “Le cascine di Milano verso e oltre Expo 2015”, oggetto successivamente di pubblicazione. Infine, nel corso dell’anno sono state svolte alcune attività istituzionali dedicate ai piccoli comuni soci, tra le quali emerge quella a favore della Conferenza dei Sindaci del Nord Ovest Milano sul tema delle infrastrutture di mobilità. Ulteriore impegno è stato dedicato a rafforzare le basi informative del nostro SIT sia attraverso l’aggiornamento dei date-base esistenti sia attraverso un‘attività volta ad acquisire e a trasferire ai soci le stampe del Catasto Teresiano dei centri storici dei rispettivi comuni. Per quanto riguarda le attività pubblicistiche, oltre a portare a termine il numero di “Argomenti & Contributi” dedicato alle ville storiche del milanese, nel 2009 è stato messo in cantiere un nuovo volume che tratterà il rapporto tra sistema insediativo e piani/progetti che si sono avvicendati nel corso nel tempo, segnando così le vicende urbanistiche/territoriali di lungo periodo dell’area metropolitana. Tra le attività di promozione si segnala la consueta partecipazione alla Mostra Expo Italia Real Estate 2009, che rappresenta una delle più prestigiose vetrine nazionali sui temi urbani. Sotto il profilo gestionale, nel corso dell’anno è stato ulteriormente ampliato il sito web, con la creazione di uno spazio specificatamente dedicato ai soci, e si è provveduto ad implementare ulteriormente e a migliorare il sistema qualità del PIM. Per quanto riguarda le attività svolte su specifica commessa, il 2009 ha registrato un rilevante impegno sui temi urbanistici e territoriali (conclusione dei piani d’area Abbiatense-Binaschino e Castanese, collaborazione al PTRA Navigli, approvazione dei PGT di Carpiano e Gaggiano, ecc.), ambientali (conclusione della redazione della Variante al PTC del Parco Adda Sud, VAS dei PGT di Cesano Maderno e Solaro, studi di fattibilità e di inquadramento ambientale relativi a grandi infrastrutture viarie e ferroviarie, ecc.) e della mobilità (studi di traffico e analisi di accessibilità per l’area Expo 2015 e per altri siti notevoli dell’area milanese, PUM di Lodi, PGTU di Cesano Maderno, assetti di rete e studi di fattibilità di importanti infrastrutture, ecc.).
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2.1 ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Rispetto al complesso delle attività che il Centro Studi PIM ha svolto nel periodo marzo 2009-marzo 2010, si segnalano in primo luogo quelle istituzionali, in quanto finalizzate a sviluppare le conoscenze sull’insieme del territorio dell’area milanese e a fornire un adeguato supporto agli Enti associati nel promuovere iniziative di pianificazione e progettazione. Di ciascuna attività, tematicamente ordinata, vengono di seguito specificati titolo, data di ultimazione e relativo codice identificativo.
Attività di aggiornamento-sviluppo del Sistema Informativo Territoriale Nel 2009 la nascita della Provincia di Monza ha comportato la riclassificazione e l’aggiornamento dei dati informatizzati, sia alfanumerici che cartografici, del SIT. Inoltre, il SIT è stato aggiornato nelle consuete sezioni. • Urbanistica: l’adeguamento è avvenuto prevalentemente per PGT e per nuovi dati dall’Osservatorio della Camera di Commercio relativi al borsino immobiliare. • Ambiente: l’attività istituzionale a favore della Provincia di Milano, inerente la componente paesistica, ha permesso la raccolta di una grossa mole di dati per il SIT, oltre al costante aggiornamento del Mosaico dei Piani delle Aree Protette. • Mobilità: è proseguita l’attività di aggiornamento dei dati sul traffico e delle informazioni relative alla progettualità inerente la rete stradale e su ferro. • Banca dati socio-economica: sono stati inseriti i nuovi codici ISTAT relativi ai comuni della nuova provincia di Monza e Brianza, mantenendo sempre la possibilità di ricostruire le geografie relative agli assetti istituzionali del passato. • Cartografia storica: l’archivio si è arricchito delle tavole del Catasto Teresiano, relativamente ai centri storici dei comuni PIM, che assumono valore non solo storico, ma soprattutto ai fini della redazione dei PGT. Infine, nel corso dell’anno si è provveduto a sistematizzare i rilievi da satellite della regione urbana milanese relativi alle date 1989, 1998 e 2008. L’aggiornamento/riorganizzazione degli archivi è regolarmente documentata nella Intranet PIM, che conta ormai più di seicento voci.
Attività di supporto alla pianificazione-progettazione provinciale e intercomunale Programma di attività a favore della Provincia di Milano Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Milano per l’anno 2009, sono state concluse le seguenti attività: • Un progetto strategico per le Tangenziali di Milano: discussione e confronto tecnico preliminare Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità, settembre 2009 (IST_08_09); • SS33 “del Sempione”. Variante tra gli abitati di Rho e Gallarate. Analisi del progetto preliminare
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Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità, settembre 2009 (IST_12_09); • Piano Casa Metropolitano (collaborazione) Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Patrimonio e Servizi Generali, novembre 2009 (IST_06_09); • Rapporto su infrastrutture e sistemi di mobilità nella provincia di Monza e Brianza Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità, novembre 2009 (IST_10_09); • Sperimentazione della gestione del Mosaico Informatizzato dei PGT Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio, marzo 2010 (IST_11_09). Sempre nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Milano per il 2009, nel corso dell’anno è stata avviata e risulta prossima alla conclusione la seguente attività: • La componente paesistica nei processi di pianificazione a scala provinciale Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio, marzo 2010 (IST_07_09). Programma di attività a favore del Comune di Milano Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e il Comune di Milano per l’anno 2009, sono state concluse le seguenti attività: • Cascine EXPO 2015 Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Settore Pianificazione Urbanistica Generale, dicembre 2009 (IST_16_09) Il documento è stato pubblicato nel libro: Comune di Milano, Centro Studi PIM, Politecnico di Milano, “Le cascine di Milano verso e oltre Expo 2015: un sistema di luoghi dedicati all’agricoltura, all’alimentazione, all’abitare e alla cura del territorio”, Milano 2009; • Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano: collaborazione tecnico-scientifica alla predisposizione della Valutazione Ambientale Strategica Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Settore Pianificazione Urbanistica Generale, gennaio 2010 (IST_03_09). Sempre nell’ambito Programma di collaborazione tra il PIM e il Comune di Milano per il 2009, nel corso dell’anno è stata avviata e risulta prossima alla conclusione la seguente attività: • Contributo per la gestione dei rapporti di natura intercomunale relativi alla programmazione di funzioni di scala sovralocale Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale (IST_01_09). Programma di attività a favore di altri soci Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci, durante il 2009, è stata terminata la seguente
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attività inclusa nel Programma per l’anno 2008: • Collaborazioni specialistiche alla predisposizione del PGT di Arese Attività istituzionale a favore del Comune di Arese, maggio 2009 (IST_08_08). Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci per l’anno 2009, sono state concluse le seguenti attività: • Expo 2015: infrastrutture, mobilità, parcheggi e territorio del nord-ovest Milano. Parere sul progetto definitivo del “Potenziamento della linea ferroviaria Rho-Arona-tratta RhoGallarate”: osservazioni di carattere tecnico Attività istituzionale a favore della Conferenza dei Sindaci del Nord Ovest Milano, dicembre 2009 (IST_18_09); • Studio di prefattibilità della variante alla ex SS527 Bustese tra Nova Milanese e Desio Attività istituzionale a favore dei Comuni di Nova Milanese e Desio, marzo 2010 (IST_15_09).
Attività di promozione e pubblicazioni Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci, durante il 2009, è stata terminata la seguente attività inclusa nel Programma per l’anno 2008: • Beni culturali e sviluppo del territorio. Le ville storiche del milanese Attività istituzionale a favore dei soci. Il documento è stato pubblicato nella collana “Argomenti & Contributi”, n° 13, novembre 2009 (IST_05_08). Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci per l’anno 2009, è stata conclusa la seguente attività: • Mostre Expo Italia Real Estate 2009 (Fiera di Milano, 9-12 giugno 2009) e Urbanpromo 09 (Venezia, 4-7 novembre 2009) Attività istituzionale a favore dei soci, novembre 2009 (IST_05_09) Sempre nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci per il 2009, nel corso dell’anno sono state avviate e risultano prossime alla conclusione le seguenti attività: • Progetto L’Atl@nte dei Catasti Storici e delle Carte Topografiche della Lombardia. Partecipazione bando Cariplo 2008 “Divulgare cultura” Attività istituzionale a favore dei soci (progetto biennale) (IST_02_09); • Luoghi urbani e spazio metropolitano: un racconto attraverso piani, strumenti attuativi ed esiti concreti Attività istituzionale a favore dei soci. Il documento sarà pubblicato nella collana “Argomenti & Contributi”, n° 14 (IST_14_09).
Attività gestionali Nell’anno 2009 è proseguita l’attività di aggiornamento e di arricchimento informativo del sito web del PIM, attraverso la predisposizione di una nuova pagina che consente di consultare e scaricare
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i materiali presentati durante convegni ed eventi e attraverso l’allestimento di uno spazio a disposizione degli Enti associati. In particolare, lo “spazio soci” è finalizzato alla divulgazione sul web della documentazione relativa agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale o alla promozione di iniziative. Nel corso dell’anno è infine proseguita l’attività di continuo miglioramento del sistema qualità del PIM, in particolare attraverso la progressiva messa a punto delle procedure necessarie alla transizione dei certificati alle nuove regole previste dalla ISO 9001:2008.
2.2. ATTIVITA’ SU COMMESSA Sempre nel periodo considerato (marzo 2009 – marzo 2010), il Centro Studi PIM ha portato a conclusione 25 attività di studio-progettazione, realizzate sulla base di specifiche commesse. Anche in questo caso, per ognuna di tali attività vengono di seguito specificati il titolo, il committente, la data di ultimazione e il relativo codice identificativo. Piano d’area Abbiatense-Binaschino Comune di Abbiategrasso, marzo 2009 (CON_04_06) Piano della Mobilità del Comune di Lodi Comune di Lodi, marzo 2009 (CON_07_06) Viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8-A52 Rho-Monza Studio di Impatto Ambientale e analisi di traffico Milano Serravalle-Milano Tangenziali spa, marzo 2009 (CON_01S_07) Inquadramento socio-economico e Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cesano Maderno Comune di Cesano Maderno, aprile 2009 (CON_21_06) Riqualifica e potenziamento SS35 “Comasina”. Tratta da interconnessione con A4 a sistema Pedemontano. Studio di fattibilità - Analisi di traffico e approfondimenti urbanistici e ambientali Milano Serravalle - Milano Tangenziali spa e GIRPA, aprile 2009 (CON_01B_07) Piano di Governo del Territorio del Comune di Gaggiano Comune di Gaggiano, aprile 2009 (CON_08_07) Piano Territoriale Regionale d’Area Navigli. Attività di consulenza nel processo di piano - Fase 1 Navigli Lombardi scarl, aprile 2009 (CON_11_08) Riqualificazione urbana e territoriale degli ambiti
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prossimi alle stazioni M2 lungo l’asta del Martesana Provincia di Milano, maggio 2009 (CON_01_08) Piano Generale del Traffico Urbano e Piani Particolareggiati del Comune di Cesano Maderno Comune di Cesano Maderno, giugno 2009 (CON_05_07) Studio preliminare ambientale per la verifica dell’assoggettabilità alla procedura VIA. Progetto preliminare terzo Binario linea Bovisa-Asso. Tratta Affori-Varedo NORD_ING, giugno 2009 (CON_02_09) Controdeduzioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Carpiano Comune di Carpiano, agosto 2009 (CON_05_09) Studio di fattibilità e di inquadramento ambientale relativi a tre ipotesi di collegamento individuate per la “Gronda Ovest” di Milano RFI, settembre 2009 (CON_03_06) Piano d’area Castanese Comune di Castano Primo, settembre 2009 (CON_17_06) Analisi accessibilità alle aree ex ABB, ex Linificio, Consorzio Agrario, Stazione RFI Comune di Lodi, ottobre 2009 (CON_10_08) Attività di assistenza e collaborazione tecnico-scientifica per la gestione del Sistema Informativo Territoriale del Comune di Zibido San Giacomo Comune di Zibido San Giacomo, ottobre 2009 (CON_16_08) Analisi dell’itinerario della Tangenziale Ovest Esterna di Milano. Prime valutazioni Milano Serravalle - Milano Tangenziali spa, novembre 2009 (CON_13_09) Variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Sud Consorzio di gestione Parco Adda Sud, dicembre 2009 (CON_22_03) Analisi del sistema di mobilità ed accessibilità all’area EXPO 2015. Valutazioni di scala territoriale Infrastrutture Lombarde spa, gennaio 2010 (CON_01_09) Monitoraggio flussi di traffico e valutazioni interventi attuati nell’ambito IKEA in Corsico Ikea Italia Retail srl, gennaio 2010 (CON_08_09)
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Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del Territorio del Comune di Solaro Comune di Solaro, febbraio 2010 (CON_17_08) Redazione delle controdeduzioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Gaggiano Comune di Gaggiano, febbraio 2010 (CON_11_09) Approfondimenti di fattibilità inerenti la riorganizzazione dell’accessibilità del comparto produttivo di via dei Rovedi e della permeabilità ciclabile lungo l’asse di viale Lombardia a Pregnana Milanese Comune di Pregnana Milanese, febbraio 2010 (CON_16_09) Valutazione degli effetti indotti sulla SS494 Nuova Vigevanese e sulla viabilità circostante dalla trasformazione e rilocalizzazione della ex Hitmann in Corsico SIEL Progetti Srl, febbraio 2010 (CON_12_09) Territorio, infrastrutture e logistica nella regione milanese Assolombarda, febbraio 2010 (CON_19_09) Piano Territoriale Regionale d’Area Navigli Lombardi. Attività di consulenza nel processo di piano - Fase 2 Navigli Lombardi scarl, marzo 2010 (CON_04_09)
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3. Programma delle attivitĂ per il 2010
Programma delle attività per il 2010 Nel corso del 2010 si prevede un articolato programma di attività a favore dei soci, volto in particolare a supportare i processi di pianificazione-progettazione sia di scala locale sia di livello sovralocale. In proposito, si evidenzia, a seguito dell’adesione al PIM della Provincia di Monza e Brianza, l’attività di sostegno tecnico-operativo agli atti di pianificazione territoriale e infrastrutturale della nuova istituzione. Si confermano inoltre numerose le attività incluse nei Programmi di collaborazione con la Provincia e il Comune di Milano, finalizzate a coadiuvare piani e progetti dei due maggiori Enti soci, insieme all’attenzione verso i piccoli Comuni associati. Impegno ulteriore sarà dedicato al potenziamento delle basi informative del SIT sia attraverso l’aggiornamento dei date-base esistenti sia attraverso la digitalizzazione di carte storiche. Per quanto riguarda le attività promozionali e pubblicistiche, oltre a estendere la partecipazione anche ad altre rassegne in aggiunta alla tradizionale Expo Italia Real Estate, è programmato un nuovo volume della collana “Argomenti & Contributi”, dedicato al rapporto tra infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese. Sotto il profilo gestionale, nel 2010, oltre al lavoro di aggiornamento e potenziamento del sito web, anche attraverso nuove applicazioni multimediali, si avvierà la progettazione di una newsletter. Sempre nel corso dell’anno, si provvederà a completare la transizione del nostro sistema per la qualità verso la ISO 9001:2008. Per quanto riguarda le attività svolte su specifica commessa, si prevede per il 2010 un consistente impegno sui temi urbanistici e territoriali, con particolare riferimento alle attività afferenti i piani di governo del territorio. Altro tema di lavoro sarà quello delle politiche in campo ambientale, con particolare attenzione alle procedure di valutazione ambientale strategica, agli studi ambientali-paesistici e di impatto ambientale. Infine, largo impegno sarà profuso in tema di infrastrutture per la mobilità, con particolare attinenza agli studi degli assetti di rete, agli studi di fattibilità, alle analisi e ai piani del traffico e della mobilità.
3.1 ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Anche nel corso del 2010 il Centro Studi PIM ha avviato e avvierà molteplici attività a carattere istituzionale, finalizzate ad affinare analisi e interpretazioni in ordine al territorio della regione urbana milanese e a coadiuvare gli Enti associati nelle iniziative di pianificazione e progettazione. Anche in questo caso, di ciascuna attività, tematicamente ordinata, vengono di seguito specificati titolo e relativo codice identificativo.
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Attività di aggiornamento-sviluppo del Sistema Informativo Territoriale Nel corso del 2010, anche in ragione della collaborazione alla stesura del nuovo PTCP di Milano, si prevede l’aggiornamento di tutte le sezioni del SIT, acquisendo dati e informazioni relative al SIT-PRG/PGT, al MOSPAR, ai nuovi progetti di mobilità, ai dati di traffico, ai principali progetti urbani e territoriali e ai dati socio-economici. In particolare, il SIT PRG, investimento storico del sistema informativo del PIM, è destinato, alla luce dei cambiamenti introdotti dalla legge regionale per il governo del territorio (LR 12/2005), a essere progressivamente sostituito nei suoi contenuti informativi dal SIT Integrato regionale. Infine, per la sezione “cartografia storica”, si acquisirà in digitale la cartografia dei Piani Intercomunali Milanesi, relativa al 1967, 1975 e 1982. Come da procedure standard, i nuovi contenuti informativi del SIT saranno integrati nella Intranet del PIM, al fine di migliorarne l’accessibilità e la fruizione tra gli operatori della struttura.
Attività di supporto alla pianificazione-progettazione provinciale e intercomunale Programma di attività a favore della Provincia di Milano Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Milano per l’anno 2010, si prevede la realizzazione delle seguenti attività: • Collaborazione all’adeguamento del PTCP della Provincia di Milano Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio (IST_01_10); • Collaborazione alla predisposizione della VAS del PTCP della Provincia di Milano Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio (IST_04_10); • Collaborazione alla predisposizione del Piano Casa Provinciale Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio (IST_05_10) ; • Studio di pre-fattibilità per la riqualificazione della SP39 “della Cerca” Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità (IST_09_10) ; • Studio di pre-fattibilità per il riassetto della rete viaria dei comuni di prima cintura del sud Milano Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità (IST_10_10); • Studio di fattibilità per il collegamento ciclabile tra Milano, area Expo 2015 e sistema delle ville del nord Milano Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità (IST_11_10). Programma di attività a favore della Provincia di Monza e Brianza Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e la Provincia di Monza e Brianza per
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l’anno 2010, si prevede la realizzazione della seguente attività: • Supporto tecnico-operativo alle attività afferenti alle funzioni della direzione pianificazione territoriale, infrastrutture/interventi strategici e trasporti Attività istituzionale a favore della Provincia di Monza e Brianza - Progetto Pianificazione territoriale, Infrastrutture/Interventi strategici e Trasporti (IST_02_10).
Programma di attività a favore del Comune di Milano Nell’ambito del Programma di collaborazione tra il PIM e il Comune di Milano per l’anno 2010, si prevede la realizzazione delle seguenti attività: • Piani di Cintura Urbana: attività di accompagnamento nell’interlocuzione con l’ente gestore Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale (IST_12_10); • PGT - Comune di Milano: collaborazione alla definizione delle relazioni tra la pianificazione urbanistica, la pianificazione ambientale, la pianificazione della mobilità urbana e il PTCP della Provincia di Milano Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale (IST_13_10); • PGT - Comune di Milano: collaborazione alla definizione delle relazioni tra la pianificazione urbanistica, il Piano Territoriale Regionale e il Piano Territoriale d’Area Navigli Lombardi Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale (IST_14_10); • PGT - Comune di Milano: assistenza e collaborazione alla progettazione coordinata degli spazi pubblici, delle politiche abitative e degli ambiti strategici Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale (IST_18_10).
Programma di attività a favore di altri soci Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci per l’anno 2010, si prevede la realizzazione di attività a supporto della pianificazione e progettazione dei piccoli Comuni associati. • Studio di fattibilità tecnico-economica per la variante alla SP128 a est del territorio di Dairago Attività istituzionale a favore del Comune di Dairago (IST_15_10); • Accompagnamento alle attività della Conferenza Comuni del Nord Ovest Milano in materia di infrastrutture e mobilità Attività istituzionale a favore della Conferenza Comuni del Nord Ovest Milano (IST_16_10); • Attività di assistenza e collaborazione tecnico-scientifica per la gestione del Sistema Informativo Territoriale del Comune di Basiglio Attività istituzionale a favore del Comune di Basiglio (IST_17_10).
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ATTIVITÀ DEL CENTRO STUDI PIM
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Attività di promozione e pubblicazioni Nell’ambito del Programma di attività a favore dei soci per l’anno 2010, si prevede la realizzazione delle seguenti attività: • Partecipazione alla VI Rassegna Urbanistica Nazionale dell’INU (Matera 1-14 marzo 2010). Presentazione dei Piani di Governo del Territorio dei Comuni di Carpiano e di Gaggiano Attività istituzionale a favore dei soci (IST_03_10); • Effetti territoriali e ambientali dei grandi progetti infrastrutturali nell’area milanese: discussione e confronto tecnico Attività istituzionale a favore dei soci (IST_06_10); • Mostre Expo Italia Real Estate 2010 (Fiera di Milano, 8-10 giugno 2010) e Urbanpromo 10 (Venezia, 27-30 ottobre 2010) Attività istituzionale a favore dei soci (IST_07_10); • Infrastrutture, territorio e ambiente nella regione urbana milanese Attività istituzionale a favore dei soci. Il documento sarà pubblicato nella collana “Argomenti & Contributi”, n° 15 (IST_08_10).
Attività gestionali Nel 2010 è prevista la continuazione dell’attività di aggiornamento e potenziamento del sito web del PIM, anche attraverso nuove applicazioni multimediali. Anche in collegamento alle informazioni proposte nel sito, si avvierà la progettazione di una newsletter, allo scopo di fornire ai soci e a una platea più ampia di soggetti interessati una documentazione aggiornata sulle attività svolte dal PIM. Nel corso dell’anno, con l’adesione della Provincia di Monza e Brianza e la conseguente ridefinizione dell’assetto istituzionale dell’associazione, si provvederà, oltre che alla revisione dello Statuto, alla predisposizione di una nuova brochure del Centro Studi. Sempre nel corso dell’anno è previsto il continuo miglioramento del sistema qualità del PIM, sia attraverso il completamento delle procedure necessarie alla transizione dei certificati alle nuove regole previste dalla ISO 9001:2008 sia attraverso miglioramenti della procedura di qualificazione dei collaboratori, sia attraverso una revisione dei formati contrattuali.
3.2. ATTIVITA’ SU COMMESSA Il Centro Studi PIM ha in corso di realizzazione 24 attività di studio-progettazione, commissionate da Enti e soggetti diversi in base a specifici contratti. Nell’elenco sono riportati i titoli dei lavori, con la specificazione del Committente, della data prevista per l’ultimazione e del relativo codice identificativo. Assetto di rete e Piano Generale Traffico Urbano di Casorezzo Comune di Casorezzo, aprile 2010 (CON_19_08)
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SIA integrativi Progetto definivo Tangenziale Est Esterna CTE, aprile 2010 (CON_04_10) Piano d’area Sud Milano Comune di Corsico, maggio 2010 (CON_11_07) Collaborazione alla stesura del Piano di Governo del Territorio, del Piano Urbano della Mobilità e del Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di Arese Comune di Arese, maggio 2010 (CON_12_08) Verifica di esclusione dal processo di VAS della Variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Sud Consorzio di gestione Parco Adda Sud, maggio 2010 (CON_07_09) Studio del sistema di viabilità e accessibilità all’Istituto Clinico Humanitas in Rozzano e in Pieve Emanuele Humanitas Mirasole spa, maggio 2010 (CON_14_09) Collaborazione alla stesura del quadro conoscitivo per il Documento di Piano e Piano delle Regole del Piano di Governo del Territorio di Segrate Comune di Segrate, maggio 2010 (CON_15_09) Tangenziale Est Esterna di Milano. Progetto definitivo. Analisi territoriali, paesistiche e ambientali Consorzio Tangenziale Engineering (CTE), maggio 2010 (CON_17_09) PGT - Comune di Cesano Maderno: aggiornamento analisi socio-economiche Comune di Cesano Maderno, maggio 2010 (CON_02_10) PGT - Piano dei Servizi del Comune di Cinisello Balsamo Comune di Cinisello Balsamo, giugno 2010 (CON_22_04) Studio di fattibilità tecnico-economico per la risoluzione del “Nodo di Binasco” (svincolo tra l’autostrada A7 Milano-Genova, la SP30 Binasco-Vermezzo e la SP40 Binaschina), nei comuni di Binasco, Lacchiarella, Noviglio e Zibido San Giacomo Comune di Binasco, giugno 2010 (CON_15_08) Analisi dell’accessibilità del Programma Integrato d’Intervento dell’area ex Burgo di Corsico DAMARA srl, giugno 2010 (CON_18_08)
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PGT - Documento di Piano e Piano Regole del Comune di Garbagnate Comune di Garbagnate, giugno 2010 (CON_20_08) Aggiornamento Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di San Donato Milanese Comune di San Donato Milanese, giugno 2010 (CON_09_09) Progetto definitivo dei prolungamenti delle linee metropolitane M2 e M3. Studio di Impatto Ambientale Metropolitana Milanese spa, luglio 2010 (CON_10_09) Aggiornamento Piano della Mobilità, Piano Generale del Traffico Urbano, Zonizzazione Acustica del Comune di Novate Milanese - Prima fase Comune di Novate Milanese, luglio 2010 (CON_20_09) Collaborazione alla redazione del Piano di Governo del Territorio del Comune di San Donato Milanese Comune San Donato Milanese, settembre 2010 (CON_06_09) Piano di Governo del Territorio del Comune di Trezzano sul Naviglio Comune di Trezzano sul Naviglio, ottobre 2010 (CON_05_08) Valutazione Ambientale Strategica della Variante Urbanistica del Polo EXPO 2015 EXPO 2015 spa, ottobre 2010 (CON_18_09) Piano di Governo del Territorio del Comune di Melegnano Comune di Melegnano, novembre 2010 (CON_03_09) Aggiornamento PGTU del Comune di Cesano Maderno Comune di Cesano Maderno, novembre 2010 (CON_03_10) Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di Cinisello Balsamo Comune di Cinisello Balsamo, dicembre 2010 (CON_21_09) PGT - Comune di Cesano Maderno: aggiornamento VAS Comune di Cesano Maderno, dicembre 2010 (CON_01_10) Collaborazione al PGT del Comune di Peschiera Borromeo Comune di Peschiera Borromeo, marzo 2011 (Con_05_10)
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4. Schede illustrative delle attivitĂ realizzate nel corso del 2009
Schede illustrative delle attività realizzate nel corso del 2009 POLITICHE E STRUMENTI PER LA RIQUALIFICAZIONE E LO SVILUPPO DEL TERRITORIO 1. Piano d’area Abbiatense-Binaschino Comune di Abbiategrasso, marzo 2009 (CON_04_06) 2. Inquadramento socio-economico e Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cesano Maderno Comune di Cesano Maderno, aprile 2009 (CON_21_06) 3. Piano di Governo del Territorio del Comune di Gaggiano Comune di Gaggiano, aprile 2009 (CON_08_07) 4. Piano Territoriale Regionale d’Area Navigli Lombardi. Attività di consulenza nel processo di piano - Fase 1 Navigli Lombardi scarl, aprile 2009 (CON_11_08)
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8. Controdeduzioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Carpiano Comune di Carpiano, agosto 2009 (CON_05_09) 9. Piano d’area Castanese Comune di Castano Primo, settembre 2009 (CON_17_06) 10. Attività di assistenza e collaborazione tecnico-scientifica per la gestione del Sistema Informativo Territoriale del Comune di Zibido San Giacomo Comune di Zibido San Giacomo, ottobre 2009 (CON_16_08) 11. Collaborazione al Piano Casa Metropolitano Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Patrimonio e Servizi Generali, novembre 2009 (IST_06_09)
5. Collaborazioni specialistiche alla predisposizione del PGT di Arese Attività istituzionale a favore del Comune di Arese, maggio 2009 (IST_08_08)
12. Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano: collaborazione tecnico-scientifica alla predisposizione della Valutazione Ambientale Strategica Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Settore Pianificazione Urbanistica Generale, gennaio 2010 (IST_03_09)
6. Riqualificazione urbana e territoriale degli ambiti prossimi alle stazioni M2 lungo l’asta del Martesana Provincia di Milano, maggio 2009 (CON_01_08)
13. Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del Territorio del Comune di Solaro Comune di Solaro, febbraio 2010 (CON_17_08)
7. Mostre Expo Italia Real Estate 2009 (Fiera di Milano, 9-12 giugno 2009) e Urbanpromo 09 (Venezia, 4-7 novembre 2009) Attività istituzionale a favore dei soci, giugno 2009 (IST_05_09)
14. Redazione delle controdeduzioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Gaggiano Comune di Gaggiano, febbraio 2010 (CON_11_09)
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15. Sperimentazione della gestione del Mosaico Informatizzato dei PGT Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio, marzo 2010 (IST_11_09)
21. Un progetto strategico per le Tangenziali di Milano: discussione e confronto tecnico preliminare Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità, settembre 2009 (IST_08_09)
16. Piano Territoriale Regionale d’Area Navigli Lombardi. Attività di consulenza nel processo di piano - Fase 2 Navigli Lombardi scarl, marzo 2010 (CON_04_09)
22. SS33 “del Sempione”. Variante tra gli abitati di Rho e Gallarate. Analisi del progetto preliminare Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità, settembre 2009 (IST_12_09)
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELLE RETI E DEI SERVIZI PER LA MOBILITÀ
23. Studio di fattibilità e di inquadramento ambientale relativi a tre ipotesi di collegamento individuate per la “Gronda Ovest” di Milano RFI, settembre 2009 (CON_03_06)
17. Piano della Mobilità del Comune di Lodi Comune di Lodi, marzo 2009 (CON_07_06) 18. Viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8-A52 Rho-Monza. Studio di Impatto Ambientale e analisi di traffico Milano Serravalle-Milano Tangenziali spa, marzo 2009 (CON_01A_07) 19. Riqualifica e potenziamento SS35 Comasina. Tratta di interconnessione con A4 e sistema Pedemontano. Studio di fattibilità-analisi di traffico e approfondimenti urbanistici e ambientali Milano Serravalle - Milano Tangenziali spa e GIRPA, aprile 2009 (CON_01B_07) 20. Piano Generale del Traffico Urbano e Piani Particolareggiati del Comune di Cesano Maderno Comune di Cesano Maderno, giugno 2009 (CON_05_07)
24. Analisi accessibilità alle aree ex ABB, ex Linificio, Consorzio Agrario, Stazione RFI Comune di Lodi, ottobre 2009 (CON_10_08) 25. Rapporto su infrastrutture e sistemi di mobilità nella provincia di Monza e Brianza Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità, novembre 2009 (IST_10_09) 26. Analisi dell’itinerario della Tangenziale Ovest Esterna di Milano. Prime valutazioni Milano Serravalle - Milano Tangenziali spa, novembre 2009 (CON_13_09) 27. Expo 2015: infrastrutture, mobilità, parcheggi e territorio del nord-ovest Milano. Parere sul progetto definitivo del “Potenziamento della linea ferroviaria RhoArona-tratta Rho-Gallarate”: osservazioni
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di carattere tecnico Attività istituzionale a favore della Conferenza dei Sindaci del Nord Ovest Milano, dicembre 2009 (IST_18_09) 28. Analisi del sistema di mobilità ed accessibilita` all’area EXPO 2015. Valutazioni di scala territoriale Infrastrutture Lombarde spa, gennaio 2010 (CON_01_09) 29. Monitoraggio flussi di traffico e valutazioni interventi attuati nell’ambito IKEA in Corsico Ikea Italia Retail srl, gennaio 2010 (CON_08_09)
33. Studio di prefattibilità della variante alla ex SS527 Bustese tra Nova Milanese e Desio Attività istituzionale a favore dei Comuni di Nova Milanese e Desio, marzo 2010 (IST_15_09) TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE 34. Studio preliminare ambientale per la verifica dell’assoggettabilità alla procedura VIA Progetto preliminare terzo binario linea Bovisa-Asso. Tratta Affori-Varedo NORD_ING, giugno 2009 (CON_02_09)
30. Approfondimenti di fattibilità inerenti la riorganizzazione dell’accessibilità del comparto produttivo di via dei Rovedi e della permeabilità ciclabile lungo l’asse di viale Lombardia a Pregnana Milanese Comune di Pregnana Milanese, febbraio 2010 (CON_16_09)
35. Beni culturali e sviluppo del territorio. Le ville storiche del milanese Attività istituzionale a favore dei soci. Il documento è stato pubblicato nella collana “Argomenti & Contributi”, n. 13, novembre 2009 (IST_05_08)
31. Trasformazione/rilocalizzazione ex Hitman. Analisi degli effetti indotti sulla SS494 Vigevanese in Corsico SIEL Progetti srl, febbraio 2010 (CON_12_09)
36. Cascine EXPO 2015 Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Settore Pianificazione Urbanistica Generale, dicembre 2009 (IST_16_09)
32. Territorio, infrastrutture e logistica nella regione milanese Assolombarda, febbraio 2010 (CON_19_09)
37. Variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Sud Consorzio di gestione Parco Adda Sud, dicembre 2009 (CON_22_03)
I documenti sono consultabili, previa autorizzazione dei committenti, presso la Biblioteca del Centro Studi PIM. I numeri di A&C sono anche scaricabili all’indirizzo www.pim.milano.it.
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1. Piano d’Area AbbiatenseBinaschino
Attività svolta su incarico del Comune di Abbiategrasso in qualità di Comune capofila del Tavolo Interistituzionale dell’Abbiatense-Binaschino Milano, marzo 2009 (CON_04_06)
Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), Angelo Armentano, Alma Grieco, Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Edoardo Marini, Simona Sala, Romina Terzi [collaboratori esterni]; Andrea Aiello, Fabio Arduini [stagista] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 122) Premessa - 1. Il territorio – 1.1 Articolazioni e forme territoriali – 1.2 I materiali – 1.3 Il reticolo infrastrutturale - 2. La società e l’economia – 2.1 La demografia – 2.2 La popolazione, le abitazioni e il mercato immobiliare – 2.3 L’economia locale - 3. La programmazione locale e le trasformazioni del territorio – 3.1 Lo stato della pianificazione locale (situazione gennaio 2009) – 3.2 Trasformazioni territoriali e crescita della città – 3.3 Obiettivi e politiche della pianificazione sovra comunale – 4. Servizi e centralità urbane – 4.1 I poli attrattori secondo la legge regionale 12/2005 – 4.2 Le centralità e la gerarchia urbana – 4.3 Due ipotesi per l’individuazione dei poli attrattori – 4.4 Le iniziative e i progetti promossi dalle amministrazioni – 4.5 La cooperazione intercomunale – 4.6 Le esperienze di altri comuni - 5. Il territorio agricolo – 5.1 le politiche per la valorizzazione del territorio agricolo – 5.2 I progetti per la valorizzazione e la fruizione degli spazi aperti – 5.3 un nuovo paesaggio – 6. La mobilità – 6.1 Il quadro degli interventi progettati – 7. Gli ambiti agricoli e il contenimento del consumo di suolo – 7.1 Gli ambiti agricoli secondo la legge regionale 12/2005 – 7.2 La multidimensionalità dell’agricoltura – 7.3 il consumo di suolo: un problema di riequilibrio - 7.4 Criteri per il contenimento del consumo di suolo – 7.5 Le ultime direttive in ambito agricolo: la nuova PAC ed il PSR 2007-2013 – 8. Un progetto pilota per il rafforzamento del sistema produttivo locale – 8.1 Il progetto pilota: insediamento produttivo consortile – 9. La proposta di una rete di fruizione dello spazio aperto – 9.1 Fruizione e valorizzazione dell’ambiente rurale – 9.2 Una proposta progettuale: quattro itinerari – 10. Il progetto EXPO 2015 e il ruolo dell’Abbiatense-Binaschino – 10.1 Un’occasione metropolitana – 10.2 Gli effetti sul sistema locale – 10.3 La ricerca di un ruolo strategico per l’Abbiatense-Binaschino - Allegato Cartografico - Allegato Interviste TAVOLE Quattro itinerari per la fruizione dello spazio aperto – Temi e scenari progettuali
Nell’ambito del processo di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), ai sensi dell’art. 26 della LR 12/2005, la Provincia di Milano ha sollecitato le comunità locali affinché assumano un ruolo propositivo attraverso la formalizzazione di atti e strumenti finalizzati a definire indicazioni, attese e interessi di valenza sovracomunale. Accogliendo tale sollecitazione, i Comuni costituenti il Tavolo Interistituzionale del PTCP dell’Abbiatense-Binaschino (Abbiategrasso, Albairate, Besate, Binasco, Bubbiano, Calvignasco, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago, Gaggiano, Gudo Visconti, Morimondo, Motta Visconti, Noviglio, Ozzero, Rosate, Vermezzo, Vernate, Zelo Surrigone, Zibido San Giacomo) hanno sottoscritto, insieme alla Provincia di Milano, nel novembre 2005, un Accordo di Collaborazione per la redazione di un Piano d’area, chiamato a mettere a sistema processi territoriali, esigenze, aspettative ed acquisire l’adesione partecipata delle comunità locali al fine di gestire in forma coordinata le trasformazioni dell’area. Il Piano d’Area, soprattutto in questa speciale congiuntura caratterizzata dal simultaneo adeguamento del PTCP e dei piani urbanistici comunali ai requisiti della legge regionale per il governo del territorio, rappresenta un “ponte” in grado di attivare un circuito di reciproco e continuo (ri)-orientamento/alimentazione tra la pianificazione territoriale e tematica di scala vasta e le scelte urbanistiche di rilevanza sovracomunale. In particolare, il Piano d’Area si propone di divenire quadro di riferimento in grado di: • esprimere indirizzi strategici e orientamenti per l’azione condivisi dai Comuni ricadenti all’interno del Tavolo Interistituzionale; • definire politiche coordinate e condivise per le scelte di pianificazione territoriale, in grado di disegnare l’assetto futuro del territorio del sud-est Milano, con particolare riferimento al sistema insediativo, infrastrutturale e dei servizi e delle aree non urbanizzate; • favorire l’individuazione e l’attivazione di progetti strategici, di rilevanza sovracomunale, da sviluppare nel medio-breve periodo.
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Il processo di costruzione del Piano d’Area si è articolato in tre fasi di lavoro. Una prima parte fornisce un quadro sintetico delle caratteristiche e delle trasformazione recenti del territorio considerato, cercando di decodificare le forme e i materiali che lo costituiscono, del sistema ambientale e infrastrutturale, oltre ad un’analisi delle dinamiche economiche, sociali e urbane. La seconda parte del rapporto affronta una serie temi di natura propriamente macroprogettuale, alcuni già individuati nell’Accordo di collaborazione sottoscritto dalla Provincia di Milano e dai Comuni del Tavolo Interistituzionale, o emersi nelle interviste realizzate. Alcune delle questioni affrontate sono funzionali alla discussione dell’ambito territoriale considerato e al processo di revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (ad esempio quelle relative agli ambiti agricoli e ai poli attrattori); altre, al contrario, hanno una propria autonomia e indipendenza (ad esempio il tema della fruizione del territorio agricolo, della collaborazione intercomunale, della viabilità e il progetto pilota per la realizzazione di un insediamento produttivo consortile). A conclusione del Piano d’Area si è voluto approfondire il tema dell’impatto economico, occupazionale e turistico che l’Esposizione Universale del 2015 genererà sul sistema economico locale. Di particolare attualità e rilievo risulta essere allora la proposta di una serie di interventi che interessano il sistema degli spazi aperti, il sistema della ricettività e dell’accoglienza, il sistema delle infrastrutture per la mobilità e la valorizzazione del sistema di navigazione dei navigli, che per caratteristiche e potenzialità ambientali e strategiche possano essere inserite a pieno titolo all’interno del sistema di interventi che interesseranno l’intera area metropolitana entro tale data.
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2. Inquadramento socio-economico e Valutazione Ambientale Strategica
del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cesano Maderno
Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), Francesca Cella [staff PIM]; Cesare Benzi, Fabio Manfredini [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO RELAZIONE (pp. 71) 1. Introduzione – 2. Demografia e società - 3. Economia – Appendice VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING RELAZIONE (pp. 83) Premessa - 1. La Valutazione Ambientale Strategica – 2. La VAS del Piano di Governo del Territorio di Cesano Maderno – 3. Il quadro normativo e della pianificazione sovraordinata – 4. Il contesto ambientale e territoriale – 5. Gli obiettivi del Piano di Governo del territorio – 6. La sostenibilità come prospettiva – 7. Adesione al processo e questionario per le autorità ambientali – Allegato 1 Obiettivi afferenti ai principali riferimenti normativi – Allegato 2 Verbale Prima Conferenza di Valutazione RAPPORTO AMBIENTALE RELAZIONE (pp. 98) 1. Analisi di coerenza esterna del PGT di Cesano Maderno – 2. Obiettivi di sostenibilità ambientale – 3. Il ruolo della partecipazione – 4. Matrici di valutazione degli obiettivi di governo del territorio – 5. Potenziali effetti del PGT sull’ambiente e sistema di monitoraggio – 6. La valutazione ambientale degli ambiti di trasformazione – 7. Criteri ambientali e misure di mitigazione e compensazione per l’attuazione del PGT - Allegato 1 Verbale Seconda Conferenza di Valutazione – Allegato 2 Verbale Terza Conferenza di Valutazione SINTESI NON TECNICA RELAZIONE (pp. 18) 1. Riferimenti legislativi della VAS – 2. Il quadro ambientale e territoriale – 3. Il quadro della pianificazione sovraordinata – 4. Analisi di coerenza esterna - 5. Criteri di sostenibilità ambientale – 6. Gli obiettivi del Piano di Governo del territorio – 7. Potenziali effetti del PGT sull’ambiente – 8. Sistema di monitoraggio - 9. Gli ambiti di trasformazione – 10. Criteri di mitigazione – 11. Il processo di partecipazione
Attività svolta su incarico del Comune di Cesano Maderno Milano, aprile 2009 (CON_21_06)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA SUL SIC “BOSCHI DELLE GROANE” RELAZIONE (pp. 23) Premessa - 1. Caratteristiche generali del Sito IT2050002 Boschi delle Groane – 2. Riferimenti normativi di livello sovra comunale e provinciale – 3. Il PGT di Cesano Maderno, Valutazione degli effetti e misure di mitigazione
Il Comune di Cesano Maderno ha avviato, nel marzo 2006, la procedura per la redazione del Piano di Governo del Territorio, secondo quanto disposto dalla LR 12/2005. Oggetto dell’incarico al Centro Studi PIM è stata la redazione dell’Inquadramento Socio-economico, previsto all’interno del Quadro conoscitivo del Documento di Piano e la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PGT. Inquadramento socio-economico Il rapporto di Inquadramento socio-economico si propone di analizzare le principali caratteristiche e dinamiche socio-economiche di Cesano Maderno. In particolare sono analizzati: la localizzazione della popolazione sul territorio e la dinamica demografica, le modalità di insediamento della popolazione sul territorio e la capacità del territorio di creare occupazione/valore aggiunto in base alle proprie vocazioni. Ove possibile, le caratteristiche e le dinamiche socio-economiche del comune di Cesano M. sono comparate a quelle dei comuni contermini, alla Provincia di Milano nel suo complesso e alla Brianza, intesa come il territorio definito dal PTCP della Provincia di Milano (Tavolo interistituzionale 3). Valutazione Ambientale Strategica Il Rapporto Ambientale, prodotto del processo di Valutazione Ambientale Strategica, descrive tutte le fasi del processo di valutazione svolte e sintetizza la sostenibilità del piano. Il processo di valutazione ha accompagnato il processo di piano in tutte le sue fasi di vita, dapprima analizzandone la sostenibilità degli indirizzi generali e definendone l’ambito di influenza, infine procedendo alla valutazione vera e propria della azioni previste dal piano, individuando i potenziali impatti sull’am-
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biente e prevedendo eventuali misure compensative e di mitigazione. Nella prima fase del processo di VAS è stato costruito il quadro di riferimento territoriale e ambientale, operazione necessaria per avere un quadro conoscitivo di partenza a cui fare riferimento nelle fasi successive di VAS e per determinare le criticità ambientali a cui porre maggiore attenzione. La costruzione del quadro della pianificazione sovraordinata è stato il passo successivo, preliminare alla verifica di coerenza esterna, volta ad indagare il grado di accordo tra il PGT di Cesano Maderno e i piani e i programmi vigenti sul territorio comunale, con particolare riferimento ai contenuti ambientali. Al fine di valutare la sostenibilità ambientale delle strategie contenute nel Documento di Piano e definire gli impatti, le mitigazione e le eventuali compensazioni ambientali, sono stati identificati 12 criteri di sostenibilità ambientale, che da un lato mirano al miglioramento della qualità ambientale e urbana del territorio di Cesano Maderno e alla riduzione dei consumi di risorse non rinnovabili, dall’altra spingono verso una maggiore partecipazione della cittadinanza alla costruzione delle scelte. Tutte le azioni previste dal Documento di Piano sono quindi confrontate con questi criteri, al fine di individuarne l’eventuale effetto positivo/negativo/neutro. Il Documento di Piano individua 15 ambiti di trasformazione, per un totale di superficie territoriale coinvolta pari a circa 251.300 mq. La loro attivazione è connessa all’acquisizione di aree di compensazione, esterne al perimetro dell’ambito, da cedere al Comune e destinare a interventi di riqualificazione e valorizzazione ambientale. All’interno del processo di VAS, per ogni ambito di trasformazione è stata predisposta una scheda che permette la valutazione ambientale degli interventi previsti. In particolare si evidenzia la tipologia di suolo (urbanizzato/non urbanizzato) interessata dalla trasformazione e si schematizza la distribuzione delle superfici all’interno dell’ambito per destinazione d’uso prevista (residenza/produttivo, aree verdi, servizi). Infine, si forniscono valutazioni di carattere qualitativo su alcuni elementi (connessione con il trasporto pubblico e la rete ciclabile, interruzioni di reti ecologiche, progetti di rinaturalizzazione previsti) che possono determinare un effetto sull’ambiente, sia negativo che positivo. Il processo di VAS si è concluso con la progettazione di un Sistema di Monitoraggio, basato su 24 indicatori, con l’obiettivo di misurare nel tempo l’efficacia della azioni di piano, evidenziando eventuali limiti e provvedendo a individuare le necessarie azioni correttive. Lo Studio di Incidenza ha, infine, valutato i possibili effetti del PGT sul Sito di Importanza Comunitaria, incluso nel territorio del Parco delle Groane e ricadente in parte nel territorio comunale di Cesano Maderno, denominato “Boschi delle Groane”. Poiché le previsioni insediative del PGT si sviluppano in siti sufficientemente lontani dall’ambito del SIC, lo Studio non ha evidenziato possibili impatti negativi.
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3. Piano di Governo del Territorio del Comune di Gaggiano
Realizzazione: Pierluigi Nobile (capo progetto), Cristina Alinovi, Francesca Boeri [staff PIM]; Andrea Bigatti, Angelo Fugazza, Fabio Manfredini, Simona Muscarino, Filomena Pomilio, ARCA sas Studio Idrogeotecnico Associato [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT) costituito dai tre atti: • DOCUMENTO DI PIANO Quadro Conoscitivo RELAZIONE Quadro Conoscitivo; ALBUM dei dati socio-economici; RACCOLTA delle istanze presentate. TAVOLE (scale da 1:20.000 a 1:2.000) dalla 1.1 dpA alla 4.3 dpA (26 tavole) Progetto RELAZIONE; NORME Tecniche di Attuazione; ALLEGATO alle NTA Schede Ambiti di Trasformazione. TAVOLE (scala 1:10.000) dalla 1dp alla 4dp (4 tavole) • PIANO DELLE REGOLE RELAZIONE; NORME Tecniche di Attuazione. TAVOLE [formato A0] (scale da 1:5.000 a 1:2.000) dalla 1pr alla 6pr (16 tavole) • PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE; NORME Tecniche di Attuazione. TAVOLE [formato A0] (scale da 1:10.000 a 1:5.000) dalla 1ps alla 2.3ps (4 tavole) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA RELAZIONI Rapporto Ambientale fase 1; Rapporto Ambientale fase 2; Rapporto Ambientale Sintesi non tecnica. STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO; RETICOLO IDRICO MINORE RELAZIONI TAVOLE [formato A0]
Attività svolta su incarico del Comune di Gaggiano Milano, aprile 2009 (CON_08_07)
PIANO URBANO GENERALE DEI SERVIZI NEL SOTTOSUOLO (PUGSS) RELAZIONE TAVOLE [formato A0]
Il Comune di Gaggiano nel maggio 2007 ha avviato la procedura per la redazione del Piano di Governo del Territorio, secondo quanto disposto dalla LR 12/2005. Il rinnovo dello strumento di pianificazione, oltre che per l’adempimento di legge, parte dall’obiettivo di dare continuità ai principali elementi di valore già presenti nel territorio con una linea di condotta caratterizzata dall’equilibrio tra lo sviluppo delle funzioni e la dotazione dei servizi e delle infrastrutture in un quadro di compatibilità sociale ed ambientale. L’oggetto dell’incarico al Centro Studi PIM ha riguardato la redazione sia del PGT, formato dai tre atti (Documento di Piano, Piano dei Servizi e Piano delle Regole), che della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dello stesso PGT. Oltre a tali attività sono stati svolti gli studi connessi all’elaborazione del PGT riguardanti: lo Studio geologico, idrogeologico e sismico di supporto alla pianificazione comunale, il Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo (PUGSS) ed il Reticolo idrico minore. Il lavoro si è articolato in tre fasi. La prima ha riguardato l’attività di inquadramento territoriale, di analisi urbanistica e delle richieste dei cittadini, di ricognizione dei vincoli e delle indicazioni dettate dalla pianificazione di livello superiore e, più in generale, di analisi dello stato di fatto. Questa parte dell’incarico si è conclusa con un documento descrittivo di sintesi dello stato di fatto, che costituisce il quadro conoscitivo. Nella seconda fase si è curato lo studio per la redazione, in un primo momento di uno schema del Documento di Piano e di seguito della bozza dei tre atti del PGT costituiti dagli elaborati cartografici salienti, dallo schema articolato delle Norme Tecniche e dalle relazioni atte ad esplicitarne i contenuti, seppur in forma sintetica. Nella terza fase, giunta dopo un’intensa attività di presentazione della bozza del PGT ai differenti organi amministrativi e alla cittadinanza, si sono prodotti gli elaborati definitivi per l’adozione del PGT. Accanto alle fasi riguardanti l’elaborazione
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del PGT ed allo svolgimento in parallelo del processo di VAS, si sono aggiunte le attività relative allo Studio geologico, idrogeologico e sismico di supporto alla pianificazione comunale, al Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo (PUGSS) ed al Reticolo idrico minore. Riguardo ai contenuti, il PGT, attraverso il Documento di Piano, da un lato definisce le esigenze di sviluppo urbanistico in termini di richieste abitative per la popolazione residente, di mantenimento della buona dotazione di aree-attrezzature per servizi e in termini di sviluppo della attività socio economiche presenti sul territorio; dall’altro individua i potenziali impatti sull’ambiente che tale sviluppo potrebbe determinare, prevedendo misure compensative e di mitigazione, e una successiva fase di monitoraggio nella VAS. Al fine di valutare la sostenibilità ambientale delle strategie contenute nel Documento di Piano e definire gli impatti, le mitigazioni e le eventuali compensazioni ambientali sono stati identificati sei criteri di sostenibilità ambientale: - tutela dei suoli e contenimento del consumo del suolo; - tutela e valorizzazione della biodiversità; - conservazione e miglioramento della qualità delle risorse idriche; - conservazione e miglioramento della qualità dell’ambiente urbano; - diminuzione dell’impiego di energie non rinnovabili; - maggiore sensibilizzazione rispetto alle problematiche ambientali. Tutte le azioni previste dal Documento di Piano sono quindi confrontate con questi criteri e ciascuna azione è stata analizzata alla luce dei sei criteri al fine di individuare l’effetto positivo/negativo/neutro. Per quanto riguarda il dimensionamento residenziale le indicazioni del PGT consentono una crescita della popolazione residente che risulta più contenuta rispetto alle previsioni del PRG, con un valore complessivo di incremento di 1.618 abitanti teorici. Il PGT predisposto nell’ambito della presente attività è stato consegnato al Comune di Gaggiano per la sua presentazione al Consiglio Comunale in vista della prevista adozione.
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4. Piano Territoriale Regionale d’area Navigli Lombardi.
Realizzazione: Fabio Bianchini (capo progetto), Francesca Boeri, Francesca Cella, Alma Grieco, Claudio Parabaoni, Cinzia Vanzulli [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
Attività di consulenza nel processo di piano – Fase 1
Attività svolta su incarico di Navigli Lombardi scarl Milano, aprile 2009 (CON_11_08)
ELABORATI TAVOLE 1. Territorio e dinamiche in corso - 1.1 Il sistema insediativo e la storia dei navigli 1.2 Rappresentazione sintetica del Mosaico degli Strumenti Urbanistici Comunali - 2. Valori e identità paesistico-ambientali - 2.1 Il sistema paesistico-ambientale e i beni storico-architettonici - 2.2 Articolazione territoriale delle previsioni dei Piani dei Parchi - 2.3 Il sistema dei vincoli paesistico ambientali e storico-monumentali - 3. Progetti e proposte di trasformazione - 3.1 Progetti, interventi e studi ed elementi di criticità
Nel quadro delle attività di tipo analitico e conoscitivo, finalizzate alla predisposizione del Piano Territoriale Regionale d’A ́ rea dei Navigli Lombardi, ai sensi della LR 12/05, il Centro Studi PIM è stato incaricato da Navigli Lombardi scarl, soggetto unico a cui è affidato il recupero e la valorizzazione dei navigli attraverso una loro più efficace ed efficiente gestione, di un’attività di consulenza nelle diverse fasi del processo di Piano. Il lavoro è consistito nella predisposizione di una specifica cartografia a supporto della fase analitica del PTRA, finalizzata alla definizione di uno scenario territoriale riferito al sistema dei cinque navigli, rappresentando, di fatto, la base per la formulazione delle proposte progettuali che andranno a caratterizzare la proposta di Piano. Gli elaborati cartografici della fase di analisi hanno, pertanto, analizzato il sistema insediativo e la storia dei navigli, il sistema paesistico-ambientale e i beni storico-architettonici, i progetti, le proposte di trasformazione e gli elementi di criticità, attraverso una serie di tavole in scala 1.25.000 estese a tutto il territorio dei 51 Comuni del sistema dei navigli, corrispondente all’ambito del PTRA Navigli Lombardi, come definito dalla DelGR 8-7452 del 13-06-08. L’analisi è stata condotta considerando una duplice lettura, da un lato “percettiva”, che, in sostanza, guarda ai caratteri del paesaggio attorno ai navigli che possono essere colti da chi percorre l’alzaia, da un altro lato estesa a una visione integrata del territorio in grado di restituire, più in generale, il carattere complessivo dell’ambiente/paesaggio circostante i navigli, tenendo conto non solo dello stato dei luoghi, ma anche delle principali previsioni di trasformazione del territorio e dell’assetto urbano. Questa attività di analisi ha permesso di individuare alcune priorità di natura strategica che si ritengono coerenti con l’obiettivo più generale del PTRA di valorizzazione/riqualificazione del sistema dei navigli. In tal senso, il sistema dei navigli, che ha accompagnato, e per alcuni versi determinato, lo sviluppo del territorio milanese, deve essere visto come asse portante del sistema della fruizione culturale e ambientale per la regione metropolitana, costituendo una base complessa di relazioni tra centri storici, monumenti, polarità culturali e ambientali da riportare a sistema con provvedimenti e interventi organici legati da un unico obiettivo di valorizzazione.
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Infine una specifica rielaborazione cartografica in scala 1:10.000 del tema “Valori e identità paesistico-ambientali” andrà a costituire la bozza della prima tavola della cartografia di Piano, che trova riscontro nella parte di normativa riguardante le diverse tipologie di paesaggi/ambienti e di beni storico-architettonici, ambientali e archeologici, predisposta dalla Regione Lombardia, in collaborazione con i diversi consulenti del Piano e, in particolare, con il Centro Studi PIM. A questo scopo per le diverse tipologie di paesaggi/ambienti si è proposta una classificazione che considera i seguenti ambiti/territori: • territori e ambienti agricoli - ambiti di particolare qualificazione paesistica da tutelare e consolidare; - ambiti privi di caratterizzazione, da proporre per interventi di ricostruzione paesistica; - ambiti degradati, con usi impropri e marginali, da recuperare; • territori e ambienti a forte connotazione naturalistica - ambiti boschivi o di prevalente valore naturalistico; - ambiti privi di caratterizzazione, da proporre per interventi di ricostruzione ambientale; - ambiti degradati, di basso profilo qualitativo, da recuperare; • ambiti urbani; - ambiti urbani di valore storico e/o di particolare valenza ambientale - ambiti di urbanizzazione recente e/o consolidati; - ambiti di trasformazione urbanistica di rilevanza sovracomunale; - ambiti urbani discontinui o di basso profilo qualitativo (cave, discariche, degradi) oggetto di possibile intervento. Tale attività ha determinato l’avvio di un successivo incarico (CON_04_09), che prevede il proseguimento nell’attività di accompagnamento nelle diverse fasi del processo di Piano, con la redazione di contributi illustrativi e testuali, con particolare riferimento ai temi della fruizione turistico-culturale e del degrado/dismissione e la predisposizione degli elaborati cartografici che costituiranno le restanti tavole della cartografia di Piano.
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5. Collaborazioni specialistiche alla predisposizione del PGT di Arese
Attività istituzionale a favore del Comune di Arese Programma di collaborazione 2009 Milano, maggio 2009 (IST_08_08)
Realizzazione: Paola Pozzi (capo progetto), Cristina Alinovi, Francesca Cella, Alma Grieco, Pietro Lembi, Cinzia Vanzulli [staff PIM], Francesca Artioli [stagista] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI “Inquadramento socio-economico” per il PGT di Arese RELAZIONE (pp. 52) Introduzione - PRIMA PARTE 1. Aspetti demografici e sociali – 1.1 Dinamiche demografiche generali – 1.2 Cambiamenti nell’età dei residenti - 1.3 L’apporto degli stranieri - 1.4 Le nuove forme familiari - 2. Aspetti immobiliari - 2.1 Dati censuari - 2.2 Domande di casa - 2.3 Mercato immobiliare - 3. Aspetti economici - 3.1 Reddito e istruzione - 3.2 Struttura dell’occupazione - 3.3. Unità locali e addetti - 3.4. Cambiamenti recenti - SECONDA PARTE Lo sviluppo di Arese: rischi e opportunità - Comfort vs isolamento - Qualità della vita e fasce di popolazione - Casa: un patrimonio in evoluzione - Stranieri: temporaneità e integrazione - Commercio, servizi, industria: un mix da ripensare - Centro storico e qualità urbana - Una visione sovralocale come risposta ai nuovi grandi insediamenti - Bibliografia TERZA PARTE Album dei dati - Nota metodologica - 1. Dinamiche demografiche e struttura della popolazione - 2. Attività e caratteri socio-economici
L’attività istituzionale svolta in favore del Comune di Arese, in qualità di nuovo socio PIM, riguarda il supporto all’Ufficio di Piano su alcune tematiche specifiche: implementazione del SIT, costruzione della cartografia di Piano con il software ArcGis, documento socio-economico di inquadramento per il PGT. In particolare le sono state sviluppate le seguenti attività: • supporto all’ufficio di Piano nella definizione della dotazione hardware e software utile per garantire la funzionalità nella predisposizione dei documenti di piano; • adeguamento/correzione del fotogrammetrico, consegnando al Comune tutti gli shape da utilizzare come cartografia di base per le tavole di PGT. • predisposizione del documento di “Inquadramento socio-economico” per il PGT. Il documento di “Inquadramento socio-economico” ricostruisce i principali aspetti socio-economici del territorio comunale di Arese, inquadrandoli all’interno di un territorio più ampio che, di volta in volta, presenta confini variabili (i Comuni del Rhodense, la provincia di Milano, ecc.) L’intento è quello di contribuire alla costruzione di un quadro conoscitivo adeguato per l’individuazione e determinazione degli obiettivi del Piano di Governo di Territorio, così come specificato dalla L R 12/2005. Nella prima parte vengono ricostruiti gli aspetti demografici e sociali, quelli immobiliari e quelli economici, attraverso le principali dinamiche storiche e la fotografia del presente. Nella seconda parte (matrice SWOT), attraverso la letteratura esistente e una serie di interviste condotte appositamente, viene illustrato il quadro dei punti di debolezza e di forza, i vincoli e le opportunità per lo sviluppo di Arese. La terza parte (l’album dei dati) riporta in forma di tabelle e grafici i principali dati quantitativi, utilizzando diverse fonti (ISTAT, Anagrafe ed altri Uffici di Arese, Camera di Commercio, archivio Centro Studi PIM, ecc.), di volta in volta specificate.
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6. Riqualificazione urbana e territoriale degli ambiti prossimi alle stazioni M2 lungo l’asta del Martesana
Realizzazione: Angelo Armentano, Piero Nobile [staff PIM]; Cesare Stevan – (DiAP), Giovanni Mele, Elisabetta Caregnato, Andrea Patrucco [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RAPPORTO CONCLUSIVO
Attività svolta su incarico dell’ Assessorato al Progetto Speciale per il Piano Strategico dell’area metropolitana della Provincia di Milano “Città di Città” Milano, maggio 2009 (CON_01_08)
RELAZIONE (pp. 63) Premessa - 1. Quadro strategico sovracomunale - 1.1 Expo 2015: un’occasione metropolitana – 1.2 Strategie per il sistema infrastrutturale metropolitano - 2. Progettualità storiche lungo l’asta del Martesana – 2.1 La Città della Scienza – 2.2 Progetto pilota Parco del Martesana – 3. L’ambito territoriale di riferimento – 3.1 Quadro delle strategie locali – 3.2 Ambiti strategici – 3.3 Schede – 4. Il recupero delle stazioni come progetto di valorizzazione territoriale – 4.1 Domanda del territorio – 4.2 Linee guida per programmi e progetti – 4.3 La rete degli attori coinvolti – 4.4 Procedure, strumenti e fonti di finanziamento – 4.5 Conclusioni – 5. Allegati – 5.1 La voce dei testimoni privilegiati – 5.2 Protocollo d’intesa ALLEGATO CARTOGRAFICO TAVOLE 1. Inquadramento - 2. Quadro progettualità locali - 3. Temi progettuali
Lo studio nasce come approfondimento del progetto “La linea verde: ripensare la metropolitana e la ferrovia al servizio del territorio”, risultato tra le 10 proposte vincitrici del Bando per idee progettuali e buone pratiche promosso dal Piano Strategico “Città di Città” della Provincia di Milano. Promosso dal Comune di Gorgonzola, d’intesa con gli altri Comuni del Tavolo Interistituzionale Martesana-Adda, il progetto si propone, sulla base della precisa individuazione della presenza di opportunità territoriali collocate negli ambiti circostanti i nodi di interscambio corrispondenti alle stazioni della metropolitana, di verificare la fattibilità di politiche di recupero e valorizzazione delle aree in prossimità dei nodi di interscambio (attività strategiche, servizi, ecc.), considerando la loro trasformazione come occasione di riqualificazione urbana, territoriale e ambientale e come volano di generazione di provvista economica per il recupero delle stazioni e il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi per la mobilità. L’attività è stata articolata in due fasi. In una prima fase si è cercato di ricostruire il quadro conoscitivo di riferimento, con particolare attenzione all’individuazione delle potenzialità territoriali disponibili lungo la fascia territoriale attraversata dalla linea M2 e dal naviglio Martesana. L’ambito è stato analizzato attraverso: - la redazione di una serie di schede sintetiche che, suddivise per comune, restituiscono le caratteristiche delle fermate, l’inquadramento territoriale e pianificatorio, oltre all’analisi dei rapporto con il contesto urbano nel quale risultano essere inserite; - l’individuazione e la mappatura dei potenziali territoriali su cui far leva per avviare processi di riqualificazione, trasformazione e valorizzazione urbanistica e ambientale, verificando la proprietà delle aree interessate; - l’identificazione delle criticità territoriali; - la lettura e interpretazione delle progettualità locali emergenti; - la definizione di temi progettuali da verificare attraverso un confronto con gli attori locali. La seconda fase si è incaricata di: - verificare, attraverso una serie di incontri/colloqui, la disponibilità da parte degli attori ad attuare il processo di valorizzazione territoriale delle aree libere lungo la metropolitana; - attivare un “tavolo di confronto” tra gli attori individuati;
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- definire strumenti e procedure che possono essere avviate per l’attuazione dei processi di valorizzazione territoriale definiti dallo studio; - individuare fonti di finanziamento attivabili (Stato, Regione, Provincia, Comuni, società pubbliche, privati, ecc.); - redigere una bozza di Protocollo d’Intesa tra gli attori interessati al fine di definire: contenuti, modalità, procedure per avviare un’ulteriore fase di carattere spiccatamente progettuale e operativo. L’attività, nel suo complesso, è stata accompagnata da una serie di incontri pubblici con i rappresentanti dei Comuni interessati e i referenti della Provincia di Milano, durante i quali sono stati illustrati i risultati dello studio, anche attraverso la distribuzione di materiale comunicativo, oltre alla discussione dei contenuti progettuali avanzati e degli obiettivi comuni per la prosecuzione dell’attività in una successiva fase dal carattere più operativo/progettuale che trova i suoi presupposti attraverso la firma del Protocollo di Intesa.
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7. Mostre Expo Italia Real Estate 2009
Realizzazione: Fabio Bianchini (capo progetto), Angelo Armentano, Francesca Cella, Alma Grieco, Claudio Paraboni, Maria Evelina Saracchi, Cinzia Vanzulli [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
(Fiera Milano, 9-12 giugno 2009) e
Urbanpromo 09 (Venezia, 4-7 novembre 2009)
ELABORATI PANNELLI 1. Politiche e strumenti per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio - 2. Tutela e valorizzazione del sistema paesistico-ambientale - 3. Riorganizzazione e potenziamento delle reti e dei servizi per la mobilità
Attività istituzionale svolta a favore dei soci - Programma di attività 2009 Milano, novembre 2009 (IST_05_09)
VIDEO Presentazione Centro Studi PIM ALBUM Mostre “Expo Italia Real Estate 2009” e “Urbanpromo 09”
In occasione della quinta edizione di Expo Italia Real Estate, evento internazionale dedicato al mercato immobiliare italiano e dell’area mediterranea, che si è svolta nel polo espositivo di Fiera Milano a Rho-Pero dal 9 al 12 giugno 2009, il Centro Studi PIM ha aderito, in qualità di partner, al progetto “Milano Metropolitan System 2009” sviluppato da OSMI Borsa Immobiliare (Azienda Speciale della Camera di Commercio per l’organizzazione di Servizi per il Mercato Immobiliare). Tale progetto nasce con l’intento di partecipare in maniera forte e unitaria, con le maggiori istituzioni, associazioni di categoria e partner privati milanesi, alle principali manifestazioni del settore immobiliare, quali il MIPIM di Cannes, Expo Real di Monaco, Expo Italia Real Estate e Urban Promo di Venezia. Anche in questa edizione il tema conduttore della presenza del PIM alla mostra è stato la promozione dell’attività del Centro Studi. All’interno dell’ampio stand di “Milano Metropolitan System 2009”, il progetto dello spazio espositivo occupato dal Centro Studi PIM prevedeva una suddivisione in tre sezioni corrispondenti ai principali settori di attività. In tal senso, i pannelli presentati a EIRE 2009 avevano innanzitutto l’obiettivo di illustrare, nella parte superiore, il contenuto innovativo degli strumenti di analisi del Centro Studi, attraverso la presentazione del SIT [MISURC (Mosaico Informatizzato degli Strumenti URbanistici Comunali), MOSPAR (Mosaico informatizzato dei Piani delle Aree Regionali protette) e SIT Mobilità], mentre la parte inferiore era concepita allo scopo di comunicare il senso di concreta applicazione, attraverso progetti e proposte, delle attività di documentazione e ricerca, in modo da rappresentare un succinto percorso espositivo dei diversi ambiti di attività del PIM: Politiche e strumenti per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio, Tutela e valorizzazione del sistema paesistico-ambientale, Riorganizzazione e potenziamento delle reti e dei servizi per la mobilità. Il pannelli evidenziano come negli ultimi quindici-venti anni l’attività del PIM si sia alquanto diversificata: a fronte di una domanda della pubblica amministrazione sempre più orientata alla pianificazione e progettazione operativa, il PIM, accanto agli studi di pianificazione territoriale più tradizionali, ha elaborato studi di pianificazione strategica e di area, studi ambientali, della mobilità e, soprattutto, di progettazione integrata delle grandi infrastrutture. Infine, è stato mostrato un filmato di presentazione, nel quale venivano approfonditi in modo particolare la storia, la struttura e le attività del Centro Studi PIM. Sempre in qualità di partner del progetto “Milano Metropolitan System 2009”, il PIM ha partecipato per la prima volta all’edizione 2009 di Urbanpromo, evento di marketing urbanistico organizzato dall’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), che si è svolto dal 4 al 7 novembre 2009 a Venezia. In questa occasione, la scelta è stata quella di valorizzare una specifica attività di ricerca, inerente il consumo di suolo in provincia di Milano (IST_11_07), nell’ottica di fornire alcune prime indicazioni in merito ai quadri di riferimento e alle prospettive di governo del fenomeno. Tale ricerca è stata oggetto di una comunicazione nel corso del convegno “Milano che attrae”, che si è tenuto nella giornata del 5 novembre a Palazzo Cavalli Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
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8. Controdeduzioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Carpiano
Realizzazione: Pierluigi Nobile (capo progetto), Francesca Boeri, Alma Grieco [staff PIM], Sara Bonvissuto, Daniela Giannoccaro, Emilio Guastamacchia [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT) costituito dai tre atti: • DOCUMENTO DI PIANO RELAZIONE (pp. 64) NORMATIVA DEL PGT (pp. 99) TAVOLE [formato A0] (1:6.000) DP 1 - Iniziative sovralocali - DP 2 - Istanze - DP 3 - Mosaico - DP 4 - Tessuti urbani - DP 5 - Soglie storiche - DP 6 - Previsioni PRG - DP 7 - Servizi - DP 8 - Uso del suolo - DP 9 - Vincoli - DP 10 - Previsioni di piano - DP 11 Sovrapposizione delle previsioni di Piano al PTC del Parco Agricolo Sud Milano - DP 12 - Sensibilità paesaggistica • PIANO DELLE REGOLE TAVOLE [formato A0] PR 1 - Azzonamento Piano delle regole (1:6.000) - PR 2.1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 Azzonamento Piano delle regole (1:2.000) • PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE - pp. 51 TAVOLE [formato A0] (1:6.000) PS1 – Servizi pubblici esistenti - PS2 – Aree destinate a servizi e regime di proprietà VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA RELAZIONE Rapporto Ambientale volume 2 (pp. 66)
Attività svolta su incarico del Comune di Carpiano Milano, agosto 2009 (CON_05_09)
ELABORATI PER IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE Regionale Shapefile del PGT (secondo lo Schema fisico definito dal SIT della Pianificazione Locale)
Il Comune di Carpiano, con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 22 dicembre 2008, ha adottato il Piano di Governo del Territorio (PGT), la cui redazione è stata curata dal Centro Studi PIM [cfr. “Rendiconto e Programma 20082009” (CON_08_08)]. Nell’inverno 2009, dopo la chiusura della fase di pubblicazione e di raccolta delle osservazioni, il Comune di Carpiano ha ritenuto di avvalersi nuovamente della collaborazione del Centro Studi PIM per le attività relative: • alla predisposizione delle controdeduzioni in risposta alle osservazioni ed ai pareri espressi dagli Enti; • alla conseguente revisione degli elaborati costituenti il PGT; • alla predisposizione dei documenti informatizzati, richiesti dalla Regione Lombardia per il Sistema Informativo Territoriale (SIT) integrato, indispensabili per acquisire l’efficacia dello strumento con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (cfr. comma 11 bis art. 13 LR 12/05). L’attività di esame delle osservazioni e dei pareri è stata condotta in stretto rapporto di collaborazione con i responsabili dell’Area Tecnica ed in accordo con gli Amministratori Comunali ed ha portato alla predisposizione di elaborati (tabella e relazione) nei quali sono state riportate le motivazioni delle risposte alle singole osservazioni pervenute. In complesso sono state presentate 15 osservazioni (nel numero è compresa l’osservazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente). Sono stati inoltre acquisiti i pareri della Giunta Provinciale di Milano e del Consiglio Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano. Nel caso della Provincia di Milano si è trattato della valutazione di compatibilità condizionata con il PTCP della Provincia di Milano del Documento di Piano, che è parte integrante del Piano di Governo del Territorio. Da parte del Parco Agricolo Sud Milano è stato espresso il parere di conformità del PGT al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco stesso.
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Il Consiglio Comunale di Carpiano con delibera n. 14 del 15 luglio 2009 ha approvato gli atti costituenti il PGT, a seguito di controdeduzione alle osservazioni pervenute. L’attività si è conclusa, dopo l’adeguamento degli elaborati del PGT secondo quanto approvato dal Consiglio Comunale, con la predisposizione dei documenti trasmessi in Regione per la procedura di Pubblicazione ed entrata in vigore del nuovo strumento urbanistico.
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9. Piano d’Area Castanese
Attività svolta su incarico del Comune di Castano Primo (Ente capofila del Tavolo Interistituzionale) Milano, settembre 2009 (CON_17_06)
Realizzazione: Pierluigi Nobile (capo progetto), Evelina Saracchi, Alma Grieco [staff PIM], Cesare Benzi, Giovanna D’Angelantonio, Giampiero Spinelli [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 96) 1. Le caratteristiche territoriali - L’area studio - Gli aspetti demografici - Gli aspetti occupazionali - Il sistema urbano - L’uso del suolo - L’industria - Il commercio - I servizi - Il mercato immobiliare - La mobilità - Gli ambiti territoriali - Il sistema ambientale - La fruizione - La mobilità ciclabile - Gli indirizzi delle politiche comunali - Gli attori operanti - Quadro di sintesi - 2. Gli indirizzi del piano d’area - Le potenzialità dell’ambito - Gli indirizzi proposti - Schemi di assetto territoriale - 3. I progetti pilota, Premessa: le “carte” del castanese - I progetti pilota - Pp 1 - la qualità degli spazi aperti e la loro fruizione - Pp 1 - schede sulla qualità degli spazi aperti - Pp 2 - la costruzione di una politica di distretto e il ruolo - del polo di Castano - Pp 3 le “cinture verdi multifunzione” e la produzione di energia con biomasse legnose - Allegati - Power lines - Il parco sculture - Openart - Il “mandala” di cemento - Il “kilometro rosso”
TAVOLE Principali caratteristiche dell’assetto insediativo caratteristiche dell’assetto ambientale - Progetti infrastrutturali
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Principali
La Provincia di Milano nell’ambito del programma per l’adeguamento del PTCP vigente, ai sensi dell’art. 26 della LR 12/2005 (cfr. Delibera Giunta Provinciale n. 460/05) aveva sollecitato le comunità locali affinché assumessero un ruolo propositivo attraverso la formalizzazione di atti e strumenti finalizzati a definire indicazioni, attese e interessi di valenza sovra comunale. Accogliendo tale sollecitazione, i Sindaci degli undici Comuni del Tavolo interistituzionale del Castanese il 12 dicembre 2006 avevano sottoscritto l’Accordo di Collaborazione con la Provincia di Milano - Assessorato alle Politiche del Territorio - concordando l’avvio di un percorso per la redazione di un Piano d’Area, con l’obiettivo di mettere a sistema processi territoriali, esigenze, aspettative, al fine di gestire in forma coordinata le trasformazioni dell’area. Il Piano d’Area, si è quindi venuto a trovare all’interno di un processo caratterizzato dal simultaneo adeguamento del PTCP e dei piani urbanistici comunali ai requisiti della legge regionale per il governo del territorio. In tale congiuntura il Piano d’Area si è proposto come quadro di riferimento per le politiche comunali e di conseguenza per la stesura degli atti di pianificazione (PGT) e programmazione locale per quanto concerne i temi riguardanti: • il sistema ambientale e degli spazi aperti, con particolare attenzione, sia alle valenze naturali e paesistiche del territorio, sia alle aree agricole (valorizzazione, uso, tutela) da considerare anche come elementi di indirizzo e regolazione della crescita urbana; • l’equipaggiamento del territorio riguardo allo sviluppo della dotazione dei servizi, comprendendo in questi anche l’edilizia residenziale sociale, in una logica che sappia considerare in complesso il livello di infrastrutturazione e di accessibilità; • il miglioramento delle strutture della mobilità alla scala locale e metropolitana; • il tema della perequazione/compensazione territoriale per provare a rispondere ad esigenze di miglioramento del sistema urbano e territoriale con forme coordinate e condivise nell’uso e nella valorizzazione delle risorse in campo. Questi temi, oggetto di attenzione da parte dei PGT, alcuni dei quali approvati/in via di approvazione o allo studio/avviati da parte dei comuni del Tavolo, mettono in evidenza sempre più come ciascun Comune, pur conservando la propria autonomia nel governo del territorio, deve tendere a garantire momenti di coordinamento e cercare soluzioni unitarie, che in alcuni casi possono dar luogo anche ad attività di elaborazione condivisa degli strumenti di pianificazione.
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Riguardo alla predisposizione del Piano d’Area del Castanese, nell’estate del 2007 i Sindaci decidevano di affidare al Centro Studi PIM l’incarico di seguirne, dal punto di vista tecnico, l’elaborazione. Nell’autunno 2007 si dava avvio alle attività con la presentazione e discussione del programma di lavoro. Rispetto ai tempi programmati, l’attenzione e l’impegno dei Comuni si sono prevalentemente concentrati nell’interlocuzione con la Provincia di Milano, con riferimento alle attività inerenti l’adeguamento del PTCP alla LR 12/2005, in particolare sul tema della definizione degli ambiti agricoli. Nel documento conclusivo del “Piano d’area Castanese”, che segue il rapporto “in bozza” del giugno 2009, vengono ripresi i materiali relativi al quadro conoscitivo, con riferimento alle condizioni del sistema socio economico territoriale, ambientale ed infrastrutturale dell’area e, assieme all’individuazione delle questioni strategiche per lo sviluppo dell’area, viene sviluppata la fase, dedicata a delineare il quadro progettuale. In particolare, il report si propone, anche avvalendosi delle riflessioni e degli indirizzi già contenuti nei documenti dei PGT comunali, di individuare le potenzialità locali su cui far leva per promuovere politiche di tutela e valorizzazione territoriale, insieme agli indirizzi in grado di orientare piani e progetti. Infine, il rapporto si incarica di individuare alcuni “progetti pilota” che riguardano ambiti tematici strategici, insieme ad alcune buone pratiche che potrebbero “illuminare” e “far da battistrada” per l’azione comunale.
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10. Attività di assistenza e collaborazione tecnico-scientifica
Realizzazione: Francesca Cella (capo progetto), Cinzia Vanzulli, Claudio Paraboni [staff PIM], Luisa Geronimi [collaboratrice esterna] Direttore responsabile: Franco Sacchi
per la gestione del Sistema Informativo Territoriale del Comune di Zibido San Giacomo
ELABORATI TAVOLE DOCUMENTO DI PIANO A_24 Aree di trasformazione - A_24.1Previsioni di Piano - A_24.2 Sintesi delle Previsioni di Piano - A_25 Scenario di Piano - A_26 Carta dei Vincoli
Attività svolta su incarico del Comune di Zibido S.Giacomo Milano, ottobre 2009 (CON_16_08)
PIANO DEI SERVIZI B_4-1 Azzonamento - B_5 Scenario Progettuale PIANO DELLE REGOLE C_1-1 Azzonamento
Il Comune di Zibido San Giacomo ha affidato al Centro Studi PIM un’attività di consulenza e di istruzione tecnica, rivolta ai funzionari dell’Ufficio Tecnico Comunale, per quanto riguarda le modalità di rappresentazione della cartografia digitale e di restituzione delle informazioni da gestire in ambiente ArcGis. Gli scopi di questo lavoro sono stati di diverso ordine. In primo luogo, l’incarico si proponeva di dotare l’Ufficio Tecnico Comunale di una cartografia più funzionale all’uso interno “quotidiano”, reputando la cartografia ufficiale di Piano, predisposta secondo le regole imposte dal SIT integrato regionale, più volta a soddisfare pur rilevanti obiettivi di standardizzazione che a rispondere ad esigenze pratiche che scaturiscono dai processi attuativi. Il secondo scopo è stato predisporre tavole di maggiore “appeal”, meno tecniche, più “comunicative”, da utilizzare in serate pubbliche al fine di illustrare le scelte compiute con il Piano di Governo del Territorio. Il terzo obiettivo è consistito nell’accompagnare, fornendo adeguata istruzione tecnica, i funzionari dell’Ufficio Tecnico nella gestione del SIT, secondo le specifiche previste dalla Regione Lombardia. L’incarico si è concretizzato nelle seguenti attività: • si è provveduto a migliorare il formato grafico della cartografia del PGT con la sistematizzazione delle legende, poco uniformi nella veste ufficiale approvata e con simbolismi non sempre funzionali. In particolare, si è provveduto a uniformare i colori per le stesse voci in tavole diverse, utilizzando maggiori scelte di “retinatura” laddove era emersa la necessità di differenziare le sottocategorie; • sono stati ridisegnati, con le correzioni richieste, alcuni shape file, come quelli relativi alle zone agricole, perché poco dettagliati nella versione ufficiale. In particolare, gli shape file relativi alle tavole ufficiali a scale di poco dettaglio non mostravano imprecisioni, che sono invece emerse quando si è andati a rappresentarli, a fini operativi, a scale maggiori. Inoltre, si è provveduto all’adattamento di alcune tavole alla ristampa a scale più di dettaglio. In questo senso, si è intervenuti affinché il Piano delle Regole possa essere riprodotto alla scala 1:2.000; • al solo fine divulgativo, in accordo con l’Amministrazione, sono state “tradotte” alcune tavole, desunte da quelle approvate, in modo da alleggerirne i contenuti tecnici e migliorare le caratteristiche comunicative; • è stata fornita istruzione al personale tecnico comunale relativamente alla gestione del SIT in ambiente ArcGis, con riferimento agli strumenti di pianificazione di cui è dotato il Comune di Zibido San Giacomo.
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11. Collaborazione al Piano Casa Metropolitano
Realizzazione: Pierluigi Nobile (capo progetto) [staff PIM]; Sergio D’Agostini, Graziella Marcotti, [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI
Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Patrimonio e servizi generali Programma di collaborazione 2009 Milano, novembre 2009 (IST_06_09)
RELAZIONE (pp. 49) Prima Parte: QUADRO CONOSCITIVO 1. Premessa - 2. La dimensione e le caratteristiche del fabbisogno - 2.1 L’articolazione del territorio provinciale in Tavoli Interistituzionali – 2.2 Le stime della domanda abitativa complessiva - 2.3 Le stime di domanda di edilizia sociale - 3. Il patrimonio di edilizia sociale in cantiere - 4. Una visione dell’assetto territoriale - 4.1 I principali programmi e progetti infrastrutturali – 4.2 I principali programmi e progetti ambientali - Seconda Parte: PROPOSTA PROGETTUALE - 5. I criteri territoriali ed urbanistici alla base delle proposte - 6. Le proposte dei Comuni - 7. Possibili procedure di intervento e modalità attuative - 8. Le possibili “dimensioni” della risposta al fabbisogno sociale - Terza Parte: ALTRE POLITICHE - 9. Un “set” di politiche per l’incremento dell’offerta sociale - 9.1 Le azioni per incentivare il recupero dello sfitto privato - 9.2 Le azioni per la “capacitazione” dei Comuni
Nell’ambito delle attività istituzionali a favore della Provincia di Milano per l’anno 2009, il Centro Studi PIM ha proseguito, nel solco tracciato negli anni precedenti, la propria collaborazione allo sviluppo delle politiche per la casa. Una collaborazione prestata, in particolare, con l’obiettivo di predisporre un Piano di settore, quale strumento di programmazione capace di migliorare la performance delle politiche abitative di carattere sociale a scala metropolitana. Uno strumento che si propone di avere come protagoniste le Amministrazioni Comunali, chiamate ad un percorso di concertazione nel quale siano coniugate le esigenze di livello sovracomunale con la necessità di individuare aree all’interno dei territori comunali da destinare ad interventi di edilizia sociale, cogliendo la straordinaria opportunità del rinnovo dei piani (PGT) da parte degli stessi Comuni, in adeguamento alla LR 12/05. La Provincia, coadiuvata dalle strutture tecniche del Cimep e del Centro Studi PIM, ha offerto ai Comuni, primi protagonisti delle politiche abitative, un tavolo di coordinamento e di facilitazione per l’attuazione concreta degli interventi. Si sono quindi sviluppati rapporti fra i Comuni, riuniti per subaree, e tra questi ultimi ed il Comune di Milano, disponibile alla concertazione sul tema della casa. Si sono inoltre intensificate le relazioni con il settore Casa di Regione Lombardia, per perseguire una più efficace distribuzione delle risorse che si rendono disponibili. L’attività sviluppata nel 2009 ha avuto come punto d’arrivo, del laborioso processo di consultazione dei Comuni avviato nel corso del 2008, la presentazione di un Piano Casa Metropolitano, costituito dall’insieme delle opportunità di intervento proposte da quei Comuni al momento più attrezzati per rispondere al tema, articolate per diversi gradi di fattibilità e tempi di attuazione, ma tali però da costituire un insieme organico di risposte, in grado di contribuire alla soluzione, se coerentemente sostenute, dei più urgenti fabbisogni dell’area. Il Piano ha quindi un carattere spiccatamente processuale. Rappresenta una prima risposta urgente, che certamente rimane molto al di sotto della dimensione del fabbisogno sociale, ma che potrà essere incrementata in futuro, sia acquisendo la fattibilità piena degli interventi previsti non ancora pronti, sia proseguendo il percorso di concertazione al fine di monitorare i risultati ed integrare di conseguenza il piano stesso. Il documento elaborato è strutturato in tre parti. Nella prima è contenuta la ripresa del quadro conoscitivo inerente gli studi promossi dalla Provincia sul complessivo fabbisogno abitativo e sulla sua declinazione per gli aspetti di housing sociale, nel quadro dell’attività dell’Osservatorio Metropolitano Bisogni Abitativi. Accanto a questo vengono fornite informazioni sulla programmazione in corso, relativa all’edilizia sociale nella provincia di Milano. Completa questa prima parte un cenno di inquadramento sulle principali previsioni di assetto territoriale, con riferimento alla pianificazione locale, alle previsioni infrastrutturali e al quadro ambientale. Nella seconda parte si sviluppa la proposta progettuale per il Piano Casa Metropolitano, che nasce sulla base dell’interlocuzione svolta prima nei Tavoli interistituzionali e poi direttamente con i Comuni che avevano manifestato interesse e disponibilità all’approfondimento del tema. Nella terza parte, infine, vengono richiamate le altre politiche sviluppabili ai fini dell’incremento dell’offerta di edilizia sociale.
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12. Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano: collaborazione tecnico-scientifica alla predisposizione della Valutazione Ambientale Strategica
Attività istituzionale a favore del Comune di Milano – Settore Pianificazione Urbanistica Generale Programma di collaborazione 2009 Milano, maggio 2008 (CON_03A_07)
Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), Francesca Cella [staff PIM]; NQA [collaboratore esterno] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RAPPORTO AMBIENTALE RELAZIONE (pp. 285) 1. Inquadramento normativo e fasi procedurali - 2. Quadro di riferimento programmatico – 3. Quadro di riferimento territoriale ed ambientale – 4. Il Piano – 5. Gli effetti del Piano – 6. Le coerenze – 7. Il percorso di partecipazione, confronto e consultazione – 8. Indicatori e monitoraggio ALLEGATO 1 - QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO – SCHEDE a cura del Comune di Milano (pp. 43) 1. Piani/programmi di livello regionale – 2. Piani/programmi di livello provinciale – 3. Altri piani/programmi di settore – 4. Piani/programmi di livello comunale ALLEGATO 2 - CARATTERIZZAZIONE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE ED EFFETTI ATTESI. SCHEDE (pp. 213) ALLEGATO 3 - ANALISI E VALUTAZIONI TRASPORTISTICHE A CURA DI AMAT (pp. 79) 1. Quadro di riferimento ed obiettivi dell’analisi condotta - 2. Sviluppo delle reti e dei servizi di trasporto - 3. Scenari di domanda futura di mobilità - 4. Come cambia la città: lo scenario della Milano al 2030 - 5. Valutazione della sostenibilità trasportistica degli indirizzi di piano - 6. Gli effetti attesi ALLEGATO 4 - PARTECIPAZIONE a cura del Comune di Milano (pp. 28) 1. Elenco stakeholder – 2. Verbali workshop tematici 20 luglio 2007 – 3. Elenco incontri stakeholder ALLEGATO 5 - VALUTAZIONI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE RELATIVA AI SETTORI DEI TRASPORTI, CIVILE E PRODUZIONE DI ENERGIA a cura di AMAT (pp. 23) 1. Settori trasporti - 2. Settore civile e produzione di energia SINTESI NON TECNICA RELAZIONE (pp. 34) 1. Il Rapporto Ambientale e la VAS – 2. Il documento di Piano – 3. Lo stato dell’ambiente e del territorio comunale – 4. Gli effetti del Piano – 5. Il governo del Processo
Oggetto dell’attività istituzionale è stata la collaborazione alla redazione del Rapporto Ambientale, documento previsto ai fini della Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano, ai sensi della Direttiva 42/01/CE e delle norme regionali e nazionali in materia (LR 12/2005, DelGR 27/12/2007, Dlgs 4/2008). Il documento si inquadra nelle più complessive attività previste dal processo integrato di pianificazione e valutazione. In particolare, costituisce, insieme alla proposta di Documento di Piano, l’elaborato tecnico messo a disposizione delle Autorità competenti in materia ambientale e dei soggetti interessati al fine di raccogliere indicazioni prima dell’adozione del Piano stesso. Il processo di VAS prevede in Lombardia due elaborati, corrispondenti a diverse fasi del processo: • un Documento di Scoping al termine della Fase di Orientamento del Piano, a suo tempo prodotto dagli uffici Comunali e messo a disposizione delle Autorità competenti per gli aspetti ambientali e dei soggetti interessati; • il Rapporto Ambientale necessario per l’adozione del Piano. Nella prima sezione del Rapporto Ambientale è stato costruito il quadro di riferimento territoriale e ambientale, operazione necessaria per avere un quadro conoscitivo di partenza a cui fare riferimento nelle fasi successive di VAS e per determinare le criticità ambientali a cui porre maggiore attenzione. La costruzione del quadro della pianificazione sovraordinata è stato il passo successivo, preliminare alla verifica di coerenza esterna, volta ad indagare il grado di accordo tra il PGT di Milano e i piani e i programmi vigenti sul territorio comunale, con particolare riferimento ai contenuti ambientali. Al fine di valutare la sostenibilità ambientale degli obiettivi generali del Documento di Piano sono stati identificati i criteri di sostenibilità con i quali valutare il grado di coerenza; i principali riferimenti da considerare sono quelli offerti dalla SSSE (Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo) e dalla Convenzione Europea per il Paesaggio. Il Documento di Piano fissa 15 obiettivi, attraverso cui definisce 15 grandi progetti di interesse pubblico, e 31 ambiti di trasformazione. I 15 obiettivi strategici sono riferiti a tre politiche principali: la città attrattiva, la città vivibile, la città efficiente. Gli Ambiti di Trasformazione (ATU, ATIPG, ATP) sono individuati dal Documento di Piano che ne definisce i confini, gli obiettivi e i criteri di intervento. Gli Ambiti di Trasformazione vengono considerati dal Piano aree strategiche per il rinnovamento dell’intero tessuto comunale, i nodi della rete infrastrutturale e ambientale, in grado di riqualificare ampie aree oggi degradate e dismesse e di restituire alla città spazi oggi interclusi e “sottratti” al godimento della città. Le aree di interesse strategico per la città comprendono scali ferroviari in corso di dismissione, aree militari, aree occupate da impianti e il grande ambito interessato dai Piani di Cintura del Parco Sud. Per ogni ambito di trasformazione è stata predisposta una scheda che permette la valutazione ambientale
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degli interventi previsti. In particolare si evidenzia la caratterizzazione urbanistica dell’ambito (destinazione prevalente prevista, indici urbanistici), la relazione con i 15 obiettivi strategici di Piano, gli elementi di attenzione ambientale esistente, i potenziali effetti attesi in termini di consumi di risorse (emissioni di CO2, portate idriche prelevate, produzione di rifiuti), prime indicazioni di compatibilità ambientale. Il nuovo PGT si pone l’obiettivo di aumentare l’accessibilità complessiva al sistema urbano milanese, migliorando nel contempo le condizioni del traffico e attenuando gli impatti ambientali a esso connessi, attraverso un nuovo scenario trasportistico, in cui il trasporto pubblico giocherà un ruolo sempre maggiore, fino al raggiungimento di un disegno complessivo di sostenibilità. Con riferimento a questo nuovo assetto del trasporto pubblico, e tenendo conto di uno sviluppo della rete stradale a tale orizzonte temporale, è stata condotta un’analisi di sostenibilità trasportistica attraverso la comparazione con lo stato attuale del sistema della mobilità. Parallelamente è stata condotta una valutazione degli effetti sulla qualità dell’aria conseguenti all’attuazione delle politiche di Piano, sia per quanto riguarda il nuovo scenario trasportistico, sia per quanto concerne il nuovo sistema insediativo. Il processo di VAS si è concluso con la progettazione di un Sistema di Monitoraggio, basato su circa 80 indicatori, con l’obiettivo di misurare nel tempo l’efficacia delle azioni di piano, evidenziando eventuali limiti e provvedendo a individuare le necessarie azioni correttive.
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13. Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del Territorio del Comune di Solaro
Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto) [staff PIM]; Valentina Gambirasio [collaboratrice esterna] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Documento di Scoping RELAZIONE (pp. 97) 1. La Valutazione Ambientale Strategica – 2. Il quadro normativo e della pianificazione sovraordinata – 3. Analisi di contesto: quadro di riferimento ambientale e territoriale – 4. Orientamenti iniziali del Documento di Piano – 5. I criteri di sostenibilità ambientale – 6. La partecipazione al processo di formazione del Piano – Allegato 1. Obiettivi afferenti ai principali riferimenti normativi Rapporto Ambientale RELAZIONE (pp. 91) 1. Quadro di riferimento ambientale e territoriale – 2. Analisi di coerenza esterna del DdP di Solaro – 3. Definizione dei criteri di sostenibilità ambientale – 4. Valutazione degli obiettivi di governo del territorio – 5. La valutazione ambientale degli ambiti di trasformazione – 6. Misure di mitigazione e compensazione per l’attuazione del PGT – 7. Sistema di monitoraggio – 8. La partecipazione al processo di formazione del Piano - Allegato1. Verbale Prima Conferenza di Valutazione – Allegato 2. Verbale incontro con le parti sociali Sintesi non tecnica RELAZIONE (pp. 29) 1. Riferimenti legislativi della VAS – 2. Il quadro ambientale e territoriale – 3. Il quadro della pianificazione sovraordinata – 4. Analisi di coerenza esterna - 5. Criteri di sostenibilità ambientale – 6. Valutazione degli obiettivi del Piano di Governo del Territorio – 7. Valutazione ambientale degli ambiti di trasformazione – 8. Misure di mitigazione e compensazione per l’attuazione del PGT - 9. Sistema di monitoraggio – 10. La partecipazione al processo di formazione del Piano
Attività svolta su incarico del Comune di Solaro Milano, febbraio 2010 (CON_17_08)
Valutazione di Incidenza sul SIC “Boschi delle Groane” RELAZIONE (pp. 23) 1. Riferimenti normativi di livello sovracomunale e provinciale – 2. Caratteristiche generali del Sito IT2050002 Boschi delle Groane – 3. Inquadramento area SIC compresa nel comune di Solaro – 4. Il PGT di Solaro, valutazione degli effetti e misure di mitigazione
Il Comune di Solaro ha avviato nel 2008 la procedura per la redazione del Piano di Governo del Territorio, secondo quanto disposto dalla LR 12/2005. Oggetto dell’incarico al Centro Studi PIM è stata la redazione della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PGT e dello Studio di Incidenza sul Sic “Boschi delle Groane”. Il Rapporto Ambientale, prodotto del processo di VAS, descrive tutte le fasi del processo di valutazione svolte e sintetizza la sostenibilità del Piano. Il processo di valutazione ha accompagnato il processo di Piano in tutte le sue fasi di vita, dapprima analizzando la sostenibilità degli indirizzi generali e definendone l’ambito di influenza, infine procedendo alla valutazione vera e propria della azioni previste, individuando i potenziali impatti sull’ambiente e prevedendo eventuali misure compensative e di mitigazione. Nella prima fase del processo di VAS è stato costruito il quadro di riferimento territoriale ed ambientale, operazione necessaria per avere un quadro conoscitivo di partenza a cui fare riferimento nelle fasi successive di VAS e per determinare le criticità ambientali a cui porre maggiore attenzione. La costruzione del quadro della pianificazione sovraordinata è stato il passo successivo, preliminare alla verifica di coerenza esterna, volta ad indagare il grado di accordo tra il PGT di Solaro e i piani e i programmi vigenti sul territorio comunale, con particolare riferimento ai contenuti ambientali. Al fine di valutare la sostenibilità ambientale delle strategie contenute nel Documento di Piano e definire gli impatti, le mitigazioni e le eventuali compensazioni ambientali, sono stati identificati 9 criteri di sostenibilità ambientale, che da un lato mirano al miglioramento della qualità ambientale e urbana del territorio di Solaro e alla riduzione dei consumi di risorse non rinnovabili, dall’altra spingono verso una maggiore partecipazione della cittadinanza alla costruzione delle scelte. Tutte le azioni previste dal Documento di Piano sono quindi confrontate con questi criteri, al fine di individuarne l’eventuale effetto positivo/negativo/neutro. La stima dei potenziali effetti significativi del Piano sull’ambiente è stata condotta, per ogni obiettivo individuato dal Documento di Piano, a livello delle singole azioni, che declinano tali obiettivi. Le valutazioni hanno evidenziato una grande prevalenza di effetti positivi in relazione al sistema ambientale. Il Documento di Piano individua 4 ambiti di trasfor-
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mazione, per un totale di superficie territoriale coinvolta pari a circa 67.700 mq. All’interno del processo di VAS, per ogni ambito di trasformazione è stata predisposta una scheda che permette la valutazione ambientale degli interventi previsti. In particolare, si evidenzia la caratterizzazione urbanistica dell’ambito (destinazione prevalente prevista, indici urbanistici), la tipologia di suolo interessata dalla trasformazione e si forniscono valutazioni di carattere qualitativo su alcuni elementi (connessione con il trasporto pubblico e la rete ciclabile, interruzioni di reti ecologiche, interferenze con fattori di criticità ambientale) che possono determinare un effetto sull’ambiente, sia negativo che positivo. Il processo di VAS si è concluso con la progettazione di un Sistema di Monitoraggio, basato su 36 indicatori, con l’obiettivo di misurare nel tempo l’efficacia della azioni di piano, evidenziando eventuali limiti e provvedendo ad individuare le necessarie azioni correttive. Lo Studio di Incidenza ha, infine, valutato i possibili effetti del PGT sul Sito di Importanza Comunitaria, incluso nel territorio del Parco delle Groane e ricadente in parte nel territorio comunale di Solaro, denominato “Boschi delle Groane”. Le previsioni insediative del Documento di Piano, i quattro ambiti di trasformazione individuati, si sviluppano in siti sufficientemente lontani dall’ambito del SIC, senza interferire direttamente o indirettamente con lo stesso e senza incidere sugli habitat delle specie presenti. Le nuove infrastrutture previste, invece, pongono problemi di compatibilità ambientale in quanto generano inevitabilmente consumi di suolo, frammentazione del paesaggio, inquinamento luminoso, rumore, impatto visivo. Si raccomanda pertanto l’adozione di interventi di mitigazione specifici per ridurre l’impatto sull’ambiente della Variante alla ex SS527, quali la realizzazione di fasce verdi lungo l’infrastruttura, in modo da limitare l’impatto acustico e la dispersione di polveri dai gas di scarico. Il Piano delle Regole individua tre ambiti soggetti a Piano Attuativo, che rientrano completamente nel perimetro del Parco delle Groane e sono limitrofi al perimetro del SIC. In fase di attuazione degli interventi occorrerà, pertanto, definire le necessarie opere di mitigazione ambientale, affinchè non si abbiano effetti sugli habitat presenti all’interno del SIC (fasce alberate filtro per rumori e polveri, opportune illuminazioni, ecc.).
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14. Redazione delle controdeduzioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Gaggiano
Realizzazione: Pierluigi Nobile (capo progetto), Cristina Alinovi, Francesca Boeri [staff PIM], Angelo Fugazza, Studio Idrogeotecnico Associato [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT) costituito dai tre atti: • DOCUMENTO DI PIANO Quadro Conoscitivo RELAZIONE Quadro Conoscitivo; ALBUM dei dati socio-economici; RACCOLTA delle istanze presentate. TAVOLE (scale da 1:20.000 a 1:2.000) DALLA 1.1 DPA ALLA 5.3 DPA (28 TAVOLE) Progetto RELAZIONE; NORME Tecniche di Attuazione; ALLEGATO alle NTA Schede Ambiti di Trasformazione. TAVOLE (scala 1:10.000) dalla 1DP alla 5DP (5 tavole) • PIANO DELLE REGOLE RELAZIONE; NORME Tecniche di Attuazione. TAVOLE [formato A0] (scale da 1:5.000 a 1:2.000) dalla 1PR alla 6PR (16 tavole) • PIANO DEI SERVIZI RELAZIONE; NORME Tecniche di Attuazione. TAVOLE [formato A0] (scale da 1:10.000 A 1:5.000) dalla 1PS alla 2.3PS (4 tavole) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA RELAZIONI Rapporto Ambientale Fase 1; Rapporto Ambientale Fase 2; Rapporto Ambientale Sintesi Non Tecnica.
Attività svolta su incarico del Comune di Gaggiano Milano, febbraio 2010 (CON_11_09)
STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO RETICOLO IDRICO MINORE RELAZIONI TAVOLE [formato A0] Planimetria di progetto - 8b. Riqualifica/potenziamento SP2. Planimetria di progetto su fotopiano - 9. Priorità degli interventi
Il Comune di Gaggiano con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 20 aprile 2009 ha adottato il Piano di Governo del Territorio (PGT), la cui redazione è stata curata dal Centro Studi PIM [cfr. (CON_08_07)]. Nell’autunno 2009, dopo la chiusura della fase di pubblicazione e di raccolta delle osservazioni, il Comune ha ritenuto di avvalersi nuovamente della collaborazione del Centro Studi PIM per le attività relative: • alla predisposizione delle controdeduzioni in risposta alle stesse osservazioni ed ai pareri espressi dagli Enti; • alla conseguente revisione degli elaborati costituenti il PGT; • alla predisposizione dei documenti informatizzati, richiesti dalla Regione Lombardia per il Sistema Informativo Territoriale (SIT) integrato, indispensabili per acquisire l’efficacia dello strumento con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (cfr. comma 11 bis art. 13 LR 12/05). L’attività di esame delle osservazioni e dei pareri è stata condotta in stretto rapporto di collaborazione con i responsabili dell’Area Tecnica in accordo con gli Amministratori Comunali e ha portato alla predisposizione di elaborati (tabella e relazione) nei quali sono state riportate le motivazioni delle risposte alle singole osservazioni pervenute. In complesso sono state presentate 45 osservazioni. Sono stati inoltre acquisiti i pareri della Giunta Provinciale di Milano e del Consiglio Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano. Nel caso della Provincia di Milano si è trattato della valutazione di compatibilità condizionata con il PTCP della Provincia di Milano del Documento di Piano, che è parte integrante del Piano di Governo del Territorio. Da parte del Parco Agricolo Sud Milano è stato espresso il parere di conformità del PGT al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco stesso con alcune prescrizioni. Il rinnovo dello strumento di pianificazione trae origine dall’obiettivo di dare continuità ai principali elementi di valore che caratterizzano il territorio di Gaggiano, con una linea di condotta contraddistinta dalla volontà di garantire l’equilibrio tra lo
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sviluppo/qualificazione delle funzioni e la dotazione dei servizi e delle infrastrutture, in un quadro di compatibilità sociale e ambientale. Gli obiettivi principali sviluppati nell’elaborazione del PGT vengono di seguito riportati: • considerare il paesaggio agricolo come risorsa da valorizzare e sostenere per un differente modello di sviluppo; • porre attenzione al centro storico, rimasto luogo fondamentale di centralità e riconoscibilità della cittadina; • valorizzare non solo le emergenze storico–artistico-architettoniche presenti nel Comune, ma anche il patrimonio storico minore (corti urbane e cascine) che concorre alla qualità complessiva dell’abitare; • pensare l’asta del naviglio Grande come una fascia verde da preservare e valorizzare, essendo uno degli elementi generativi e caratterizzanti di questo territorio; • mantenere, valorizzare la riconoscibilità e identità dei luoghi; • controllare lo sviluppo urbano, mirato e limitato, senza modificare i confini del Parco Agricolo Sud Milano; • rimarcare e valorizzare la discontinuità dell’urbanizzato e la presenza di spazi aperti e le “pause” nel tessuto costruito, che danno il senso della mancata conurbazione e la riconoscibilità anche sotto il profilo percettivo, rispetto al resto del paesaggio che caratterizza l’asta del naviglio Grande provenendo da Milano; • escludere la formazione di nuovi poli industriali, consentendo limitati ampliamenti dove possibile; • migliorare, garantire e diversificare la qualità dei servizi offerti, anche con la creazioni di polarità specifiche per ogni centro urbano; • portare avanti i progetti infrastrutturali in corso, come il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara e la strada circonvallazione ovest del capoluogo di Gaggiano, e futuri, come il completamento della circonvallazione verso est. Tutte le azioni previste dal Documento di Piano sono quindi state confrontate con i criteri individuati all’interno della VAS e ciascuna azione è stata analizzata alla luce di queste regole al fine di individuare l’effetto positivo/negativo/neutro. Per quanto riguarda il dimensionamento residenziale, le indicazioni del PGT consentono una crescita della popolazione residente che risulta più contenuta rispetto alle previsioni del PRG, con un valore complessivo di incremento di 1.305 abitanti teorici. Il Consiglio Comunale di Gaggiano con delibera n. 96 del 21 dicembre 2009 ha approvato gli atti costituenti il PGT, a seguito di controdeduzione alle osservazioni pervenute. L’attività si è conclusa, dopo l’adeguamento degli elaborati del PGT secondo quanto approvato dal Consiglio Comunale, con la predisposizione dei documenti trasmessi in Regione per la procedura di pubblicazione ed entrata in vigore del nuovo strumento urbanistico.
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15. Sperimentazione della Gestione del Mosaico Informatizzato dei PGT Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio Programma di Collaborazione 2009 Milano, marzo 2010 (IST_11_09)
Realizzazione: Francesca Cella (capo progetto), Piero Nobile, Fabio Bianchini, Claudio Paraboni [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 42) 1. Il quadro di riferimento generale - 1.1 Il quadro normativo di riferimento - 1.2 Il ruolo e le esigenze dell’Amministrazione provinciale - 1.3 Gli obiettivi della ricerca - 1.4 Il Mosaico Informatizzato degli Strumenti URbanistici Comunali 2. Il SIT integrato per la pianificazione locale: funzionamento e criticità - 2.1 Il funzionamento del SIT integrato per la pianificazione locale - 2.2 Gli aspetti procedurali più generali - 3. Casi studio: punti di forza e criticità del SIT integrato - 3.1 I casi studio - 3.2 Gli aspetti di contenuto della legenda del SIT - 3.3 Sintesi delle criticità rilevate - 4. Proposte operative
La LR 12/05, che detta le norme di governo del territorio lombardo, ha previsto, tra l’altro, la costruzione del Sistema Informativo Territoriale (SIT) integrato, “al fine di disporre di elementi conoscitivi necessari alla definizione delle scelte di programmazione generale e settoriale, di pianificazione del territorio e all’attività progettuale” (art. 3). Il SIT integrato regionale è dunque il sistema informativo territoriale con il quale i diversi Enti, che partecipano ai processi di pianificazione, possono conoscere e condividere le informazioni territoriali sviluppate da altri soggetti e diffondere i propri strumenti di governo. In particolare, dal sito web della Regione è già possibile scaricare i PGT comunali giunti ad approvazione, in formato digitale, visualizzare ed interrogare la Tavola delle Previsioni dei PGT, scaricare la documentazione tecnica relativa alla costruzione del SIT integrato, scaricare una serie di dati territoriali utili ai Comuni nella predisposizione dei loro PGT, insieme ad altre informazioni complementari. In questo quadro, la Provincia di Milano ha ritenuto opportuno verificare l’efficacia del nuovo iter per l’azione di pianificazione-programmazione provinciale che necessita di strumenti di monitoraggio e conoscenza delle dinamiche del territorio. A tale riguardo ha chiesto di approfondire i contenuti delle “linee guida per la realizzazione degli strumenti del SIT integrato per la pianificazione locale” (DD 12520/06), per sperimentare la funzionalità delle informazioni che sono trasmesse dai Comuni e verificare, non tanto la loro qualità sotto il profilo informatico, quanto il livello di rispondenza alle esigenze di conoscenza a scala vasta delle dinamiche di trasformazione del territorio. La sperimentazione, condotta dal PIM su 9 Comuni campione delle province di Milano e di Monza e Brianza, ha messo in evidenza luci e ombre. Lo strumento attuale, pur essendo il risultato di un’operazione che ha richiesto un notevole sforzo da parte delle Amministrazioni coinvolte, necessita infatti, di ulteriori verifiche e riflessioni, sia per quanto concerne i contenuti “urbanistici” del piano, sia per quanto riguarda quelli informatici. In particolare, i principali risultati del lavoro possono così essere riassunti. In primo luogo, l’utilizzo poco esperto delle capacità tecniche di un SIT può portare a due estremi: avversione verso una inutile e dispendiosa sovrastruttura, energivora di risorse, ma carente nella restituzione di contenuti; oppure eccesso di fiducia verso uno strumento che rende immediatamente disponibili all’uso tutti i dati desiderati. Occorre, invece, restituire il Mosaico a una giusta dimensione di strumento tecnico di grandi potenzialità in grado di fornire risultati proporzionati alla accuratezza con cui viene progettato e alimentato. Riguardo, invece, agli strati informativi forniti dalla Regione, l’attuale articolazione delle informazioni di tipo A non consente di cogliere al meglio la caratterizzazione funzionale del tessuto urbano consolidato. A tale proposito, è possibile ipotizzare una sperimentazione che valuti la possibilità di recuperare le geometrie del precedente Mosaico dei PRG. Per quanto concerne, invece, gli ambiti di trasformazione, appare consigliabile il recupero delle informazioni sulle caratteristiche e modalità di intervento, così come la valenza sovracomunale di tali ambiti. Sempre nell’ottica di un miglior monitoraggio delle trasformazioni territoriali, diventa opportuna una più precisa definizione delle trasformazioni possibili (indici urbanistici, aree di cessione, destinazioni funzionali non ammesse, ecc.), al momento solo facoltativa. Infine, per quanto riguarda l’iter di approvazione dei Piani, è possibile ipotizzare un ruolo differente per la Provincia, che potrà così compiere quei controlli qualitativi al momento non effettuati dalla Regione e utilizzare al meglio gli strumenti urbanistici a sua disposizione, adattandoli in maniera sempre più precisa alle esigenze del territorio. Infine, considerando gli aspetti di carattere più qualitativo, si può ipotizzare l’introduzione di strumenti di monitoraggio complementari rispetto al SIT integrato e in grado di rendere conto dei differenti “stili di elaborazione” adottati dai progettisti, restituendo in modo sintetico una serie di informazioni che esulano da quelli che sono i caratteri essenziali del Mosaico e dalla necessità di non appesantirlo con eccessive e improprie informazioni. Terminata la fase di propagazione/apprendimento dei SIT, non si può che prospettare un miglioramento delle attuali modalità di cooperazione e condivisione dei dati territoriali tra i diversi attori interessati al processo.
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16. Piano Territoriale Regionale d’Area Navigli Lombardi. Attività di consulenza nel processo di Piano – Fase 2
Attività svolta su incarico di Navigli Lombardi scarl Milano, marzo 2010 (CON_04_09)
Realizzazione: Fabio Bianchini (capo progetto), Angelo Armentano, Francesca Boeri, Francesca Cella, Alma Grieco, Paola Pozzi, Cinzia Vanzulli [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 36) Premessa - 1. Fruizione e cultura - 1.1 Valori e identità paesistico-ambientali - 1.2 Fruizione turistico-culturale - 1.3 Mobilità dolce - 1.4 Navigabilità - 2. Degrado, dismissione produttiva e proposte di trasformazione - 2.1 Degrado 2.2 Dismissione produttiva - 2.3 Proposte di trasformazione - 3. Caratteristiche, vocazioni e indirizzi progettuali - Ambito naviglio Grande ovest - Ambito naviglio Grande est - Ambito naviglio di Bereguardo - Ambito naviglio Pavese - Ambito naviglio Martesana ovest - Ambito naviglio Martesana est - Ambito naviglio di Paderno TAVOLE 1.01-14 Valori e identità paesistico-ambientali – 2. Fascia di tutela 100 m – 3. Sistema rurale paesistico e ambientale – 4. Rete ciclabile – 5. Aree dismesse e in trasformazione – 6. Expo 2015 – 7. Azioni approfondimento – 8. Navigazione – 9. Attrattività – 10. Tavola di sintesi progettuale
Nel quadro delle attività di tipo analitico e conoscitivo, finalizzate alla predisposizione del Piano Territoriale d A ́ rea dei Navigli Lombardi, ai sensi della LR 12/05, il Centro Studi PIM è stato incaricato da Navigli Lombardi scarl, soggetto unico a cui è affidato il recupero e la valorizzazione dei navigli attraverso una loro più efficace ed efficiente gestione, di un’attività di accompagnamento nelle diverse fasi del processo di Piano. Tale attività fa seguito al precedente incarico incentrato sulla predisposizione di una specifica cartografia a supporto della fase analitica del PTRA (CON_11_08). In particolare il PIM ha predisposto: • report sui temi e le questioni strategiche della fase progettuale, finalizzato a fornire un contributo sintetico rispetto alla fase di analisi e alle prime suggestioni progettuali emerse dagli incontri del gruppo di lavoro; • elaborati cartografici di Piano. I navigli sono oggi riconosciuti come elementi primari della connotazione paesistica del territorio lombardo e costituiscono un sistema di connessione continuo, composto da episodi di qualità, in grado di delineare una trama forte e riconoscibile di cui va rafforzata la relazione con il contesto. In un progetto di miglioramento dell’assetto urbano e territoriale e di sviluppo del sistema sociale dell’area milanese la questione della salvaguardia, del recupero, della ridefinizione delle funzioni e della valorizzazione del sistema dei navigli si colloca dunque tra le priorità. In questa logica, si è ritenuto indispensabile disporre di un quadro di riferimento unitario per definire e sostenere progetti d’intervento integrati in grado di organizzare il territorio secondo forme di interesse collettivo e di rapportarsi alle differenze territoriali che caratterizzano il sistema dei navigli. Negli ambiti attraversati dai navigli si incrociano, infatti, elementi che riguardano da un lato il paesaggio, i beni storicoarchitettonici, il sistema insediativo, la fruizione, dall’altro le relazioni con i caratteri specifici del territorio: dagli ambiti naturali ai contesti urbani consolidati, dalle aree agricole agli ambiti di espansione/trasformazione. Nelle ipotesi progettuali debbono quindi potersi confrontare questi differenti elementi. Sulla scorta della precedente fase di analisi, sono stati individuati due principali filoni strategici, uno a carattere fruitivo culturale, comprendente gli aspetti storico-architettonici e paesaggistici, la mobilità dolce, la navigabilità, la ricettività, ecc., e uno a carattere progettuale, comprendente gli ambiti di degrado e dismissione produttiva, le proposte di trasformazione, ecc.
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In termini operativi la lettura del sistema dei navigli a confronto con i contesti territoriali interessati ha portato a identificare sette ambiti a diversa caratterizzazione per le opportunità di fruizione e per la tipologia di interventi funzionali alla valorizzazione del sistema stesso dei navigli. Con riferimento a tali ambiti sono state elaborate delle schede di sintesi nelle quali vengono evidenziati, oltre alle caratteristiche e alle vocazioni, gli indirizzi progettuali per gli interventi operativi. A sua volta, la cartografia di Piano è composta da una serie di tavole che sviluppano i diversi temi progettuali e operativi individuati dal PTRA (paesaggio-ambiente, fasce di tutela, sistema rurale, paesistico e ambientale, ciclabilità, aree dismesse e in trasformazione, Expo 2015, azioni approfondimento, navigazione, attrattività) e da una tavola di sintesi progettuale. Attualmente, il PTRA Navigli Lombardi, adottato dalla Giunta Regionale il 7 ottobre 2009, ha concluso l’iter di elaborazione con l’esame delle osservazioni, contro dedotte nella DelGR n° 8/10917 del 23 dicembre 2009, ed è stato trasmesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.
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17. Piano della Mobilità del Comune di Lodi
Attività svolta su incarico del Comune di Lodi Milano, marzo 2009 (CON_07_06)
Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Graziella Marcotti, Roberto Fusari, Sara Bonvissuto [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 197) 1. Il Quadro sovracomunale - 1.1 La rete esistente - 1.2 Opere in corso di realizzazione e progetti a medio-lungo termine - 1.3 Grandi generatori di traffico in corso di realizzazione e previsti in Lodi - 2. Il sistema della viabilità - 3. Il trasporto pubblico - 4. La sosta - 4.1 I Parcheggi e la loro regolamentazione - 4.2 L’offerta di spazi per la sosta - 4.3 Le indagini sulla sosta - 4.4 Le infrazioni al codice della strada - 5. L’utenza debole pedoni e ciclisti - 6. L’incidentalità - 7. I rilievi di traffico- 7.1 Le sezioni di rilievo - 7.2 I flussi rilevati - 7.3 Le indagini O/D (origine/ destinazione) - 7.4 I risultati della campagna di indagine - 8. Le consultazioni - 8.1 Le indagini demoscopiche - 8.2 Le interviste a testimoni privilegiati - 8.3 La consultazione sulla bozza di PUM - 9. L’inquinamento atmosferico - 10. Obiettivi e stato d’attuazione del Piano integrato della mobilità del 1994 - 11. Individuazione delle criticità - 12. Il Piano della Mobilità: obiettivi e strumenti - 13. Il Sistema della viabilità - 13.1 La classificazione funzionale - 13.2 Il centro storico - 13.3 L’istituzione delle isole ambientali - 13.4 Gli interventi previsti 14. Indirizzi di revisione e riqualificazione del trasporto pubblico su gomma 14.1 Eliminare le sovrapposizioni di percorso non funzionali - 14.2 Revisione dei percorsi delle linee extraurbane nella zona delle scuole medie superiori - 14.3 Nuovo terminal ex scalo ferroviario - 14.4 Revisione dei percorsi delle linee urbane - 14.5 Sperimentazione del servizio di trasporto pubblico urbano a chiamata e del car sharing - 15. La politica della sosta - 15.1 Migliorare l’utilizzo delle attuali disponibilità di sosta - 15.2 Aumentare l’offerta di posti auto nelle aree critiche - 15.3 La politica tariffaria - 15.4 La segnaletica di indirizzo - 15.5 Il controllo del rispetto delle regole – 16. Il progetto “Lodimobile” – 17. La componente debole: pedoni e ciclisti – 18. Le fasi di attuazione del Piano TAVOLE A. Assetto della rete viaria. Stato di fatto. Inquadramento territoriale - B. Assetto della rete viaria - 1. Classificazione della rete stradale comunale – 2a. Schema di circolazione. Ambito comunale – 2b. Schema di circolazione. Particolare centro storico - 3a. Trasporto pubblico – 3b. Trasporto pubblico. Particolare centro storico, stazione RFI e istituti scolastici – 4a. Regolamentazione della sosta. Situazione esistente – 4b. Regolamentazione della sosta. Situazione esistente. Particolare centro storico – 4c. Localizzazione delle are di sosta soggette a indagine – 4d. Sanzioni per violazioni alla sosta - 5. Rete dei percorsi ciclabili - 6. Incidentalità – 7a. Localizzazione delle sezioni di indagine del traffico – 7b. Flussi di traffico rilevati (marzo-aprile 2003) - 7c. Flussi di traffico rilevati (novembre 2006) – 7d. Confronto tra i rilievi di traffico del 2006 e quelli del 2003. Ora di punta del mattino - 8. Classificazione funzionale della rete stradale comunale - 9. Interventi previsti. Quadro d’unione – 9a. Ampliamento della Zona a Traffico Limitato e nuovo schema di circolazione – 9b. Riqualificazione Piazza 3 Agosto e corso Archinti – 10. Riqualificazione Cremonesi/Massena/Donatori del Sangue – 11. Riqualificazione Cavallotti-1° Maggio - 12. Riqualificazione asse VignatiAgnelli - 13. Riqualificazione asse S.Angelo-S.Colombano-D’Acquisto - 14. Riqualificazione Zalli-Piermarini - 15. Riqualificazione asse Europa, Pavia (tratto S.Fereolo-Colombo) - 16. Tangenzialina Massena-Selvagreca (tratto MassenaLago di Garda) - 17. Trasporto pubblico. Particolare centro storico, stazione RFI e istituti scolastici – 18a. Regolamentazione della sosta. Particolare centro storico – 18b. Aree di sosta esistenti e previste/proposte – 19a. Rete dei percorsi ciclabili - 20. Fasi di attuazione
L’art. 36 del Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, “Nuovo codice della strada”, prevede l’obbligo per i comuni con più di 30.000 abitanti di dotarsi di un Piano Urbano del Traffico, da elaborare nel rispetto “Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico”, emanate dal Ministero dei Lavori pubblici il 24 giugno 1995. Il Piano Urbano del Traffico è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico e il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali. Quando contiene alcune indicazioni relative alla riorganizzazione dei trasporti pubblici, le Direttive prevedono che il PUT più propriamente venga denominato Piano della Mobilità. E` uno strumento di pianificazione sottordinato rispetto allo strumento urbanistico comunale (Piano di Governo del Territorio). Una prima versione del Piano della Mobilità è stata stilata nel 2004 e viene in questa occasione aggiornata, sia nella parte analitica sia nella parte progettuale. Il PUM si compone di una fase analitica e di una fase progettuale. La parte analitica consiste nella valutazione della situazione attuale ottenuta mediante:
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• la lettura di dati e di documentazione disponibili dalle fonti ufficiali; • l’effettuazione di indagini e sopraluoghi sul campo (marzo-aprile 2003, maggio 2006 e ottobre-novembre 2007); • la raccolta delle opinioni e delle indicazioni della cittadinanza e degli organi rappresentativi e delle forze sociali ed economiche, in particolare ottenuti con le iniziative di consultazione condotte nell’estate del 2007. La parte progettuale contiene indicazioni su gli interventi da programmare: • sulla rete della mobilità (riqualificazione di strade, modifica delle intersezioni, piste ciclabili, opere di moderazione del traffico, creazione di isole ambientali e Zone a Traffico Limitato, ecc.); • per la sosta (nuovi parcheggi, tariffazione); • per migliorare il servizio di trasporto pubblico; • per proteggere le utenze deboli. Il Piano, inoltre, recepisce le Osservazioni accolte e le Controdeduzioni emerse a conclusione dell’iter procedurale (adozione del Piano da parte della Giunta Comunale, relativa Pubblicazione, presentazione di Osservazioni ed elaborazione delle relative controdeduzioni). Nel caso del Piano della Mobilità del Comune di Lodi, l’iter è stato preceduto da una fase di consultazione pubblica della Bozza di Piano, che si è conclusa con una riedizione del Piano stesso. A conclusione del documento vengono organizzati in tre fasi gli interventi proposti.
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18. Viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8-A52 Rho–Monza. Studio di impatto ambientale e analisi di traffico
Attività svolta su incarico di Milano Serravalle – Milano Tangenziali spa Milano, marzo 2009 (CON_01A_07)
Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza, Francesca Boeri, Alma Grieco, Claudio Paraboni, Cinzia Vanzulli [staff PIM]; Valentina Gambirasio [stagista], AR/S Archeosistemi, ARIANET srl, arch. Roberto Bresil, arch. Luigi Gennari, Novicon srl, PLANNERS ONE srl, Progetti e Finanza srl, [collaboratori esterni e consulenze specialistiche] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONI QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO (pp. 39) Premessa - 1. Obiettivi generali del progetto - 2. Programmazione di settore e pianificazione territoriale e urbanistica - 3. Vincoli ambientali e paesistici e aree protette - 4. Sintesi delle prescrizioni degli strumenti di programmazione QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE (pp. 128) Premessa - 1. Analisi di traffico - 2. Analisi costi-benefici - 3. Caratteristiche tecniche e fisiche del progetto - 4. Condizionamenti e vincoli alle scelte di progetto - 5. Principali alternative esaminate - 6. Azioni di cantiere - 7. Impatti in fase di cantiere e proposte di mitigazione QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE (pp. 299) Premessa - 1. Inquadramento generale del territorio e dell’ambiente - 2. Atmosfera - 3. Ambiente idrico - 4. Suolo e sottosuolo - 5. Naturalità e agricoltura - 6. Paesaggio - 7. Sistema insediativo ed infrastrutturale - 8. Rumore e vibrazioni - 9. Salute pubblica - 10. Interventi di mitigazione ed ambientazione paesaggistica 11. Indirizzi preliminari per il monitoraggio ambientale - 12. Verifica dell’interesse archeologico: ricerca bibliografica e d’archivio TAVOLE QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO – A.2 Nuovo assetto di rete a scala locale: integrazione con il reticolo viario minore - A.3 Sistema insediativo urbano (sintesi delle previsioni dei PRG) - A.4 Sistema dei vincoli paesisticoambientali e storico-monumentali - A.5 Mosaico dei Piani delle Aree Regionali Protette QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE – B.2 Inquadramento degli interventi con indicazione delle caratteristiche altimetriche e della suddivisione in tratte - B.3 Aree di cantiere, ambiti di cava e viabilità interessata dai transiti dei mezzi operativi QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE – C.2 Rete idrografica superficiale C.3 Opere idrauliche previste - C.4 Planimetria geologica - C.5 Profilo geologico - C.6 Naturalità e agricoltura - 1/2-C.7 Naturalità e agricoltura - 2/2-C.8 Paesaggio - 1/2-C.9 Paesaggio - 2/2-C.10 Sintesi delle previsioni dei PRG comunali, con individuazione degli insediamenti a maggior grado di sensibilità - 1/2-C.11 Sintesi delle previsioni dei PRG comunali, con individuazione degli insediamenti a maggior grado di sensibilità - 2/2-C.12 Impatti relativi al sistema insediativo ed infrastrutturale - C.13 Individuazione degli ambiti per interventi di mitigazione e ambientazione paesaggistica - C.14 Indicazione degli interventi di mitigazione e ambientazione paesaggistica su fotopiano - 1/2-C.15 Indicazione degli interventi di mitigazione e ambientazione paesaggistica su fotopiano - 2/2-C.16 Sezioni tipo degli interventi di mitigazione e ambientazione paesaggistica - 1/2-C.17 Sezioni tipo degli interventi di mitigazione e ambientazione paesaggistica - 2/2C.18 Fotoinserimento del progetto e delle opere di mitigazione e ambientazione paesaggistica - C.19 Carta dei siti e del rischio archeologico
Il Centro Studi PIM è stato incaricato dalla Società Milano Serravalle – Milano Tangenziali spa di predisporre lo studio di traffico e lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) relativi al progetto preliminare della “Viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8-A52 – Rho-Monza”. Obiettivo dello studio di traffico è quello di: • fornire indicazioni in merito alla situazione attuale dei carichi di traffico rilevati (anche grazie ad una campagna di rilievi svolta specificatamente dal Centro Studi PIM lungo l’itinerario stradale allo studio) e dei flussi di traffico nell’ora di punta del mattino (ottenuti mediante modello di simulazione) sulla rete stradale nel settore territoriale interessato dall’intervento infrastrutturale; • stimare (sempre mediante modello di simulazione) la distribuzione dei flussi di traffico attesi sulla rete viaria futura, valutando gli effetti indotti dalla realizzazione del tracciato stradale in progetto sul nuovo assetto di rete. A tal fine sono stati presi in considerazione differenti scenari futuri, corrispondenti a differenti configurazioni progettuali per l’itinerario della
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Rho-Monza, fornendo informazioni utili per la definizione della configurazione finale del progetto stradale. Obiettivo del SIA è l’analisi del contesto territoriale, urbanistico e ambientale nel quale si colloca l’opera in progetto, al fine di ottimizzare le scelte d’intervento, dal punto di vista funzionale e dal punto di vista del suo inserimento nell’ambiente e nel territorio. I contenuti del SIA sono stati elaborati secondo quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 1988 “Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità ambientale...” e si articolano nei tre Quadri di riferimento: Programmatico, Progettuale e Ambientale. Nel “Quadro di riferimento programmatico” vengono descritti gli obiettivi generali del progetto di riqualificazione e potenziamento della tratta stradale e i suoi rapporti di coerenza con gli strumenti della programmazione di settore e della pianificazione territoriale ed urbanistica, oltre che con il sistema dei vincoli ambientali e paesistici e delle aree protette. Nel “Quadro di riferimento progettuale” vengono descritte le caratteristiche tecniche e fisiche del progetto stradale, vengono illustrate le alternative di tracciato esaminate e le ragioni che hanno portato alla scelta della soluzione tecnica adottata e vengono prese in esame le problematiche connesse alla cantierizzazione delle opere stradali ed alla disponibilità di cave e discariche, con l’indicazione delle cautele da seguire per minimizzare gli impatti nella fase di realizzazione. Oltre a ciò, il “Quadro di riferimento programmatico” è corredato dell’approfondimento relativo all’analisi di traffico (che accompagna anche gli elaborati del progetto tecnico), nel quale è stata determinata la distribuzione dei flussi di traffico attesi e dell’indice di saturazione negli scenari infrastrutturali futuri al 2016 (scenario “zero”, programmatico e di progetto) e al 2025 (scenario di progetto, a 10 anni dall’entrata in esercizio dell’opera infrastrutturale). Nel “Quadro di riferimento ambientale” vengono descritte le principali componenti naturalistiche e antropiche che caratterizzano il contesto territoriale interessato dal progetto stradale, effettuando una stima (prevalentemente qualitativa) degli impatti complessivi indotti dall’opera stessa. Nel dettaglio, le componenti analizzate sono l’atmosfera, l’ambiente idrico, il suolo e sottosuolo, il sistema della naturalità e dell’agricoltura, il sistema insediativo, il paesaggio extra-urbano e il rumore. In relazione agli impatti rilevati, sono state sviluppate proposte in merito agli interventi di mitigazione/compensazione ambientale, per i quali viene fornita anche una rappresentazione tridimensionale attraverso specifici fotoinserimenti delle situazioni più significative. Il “Quadro di riferimento ambientale” è corredato, inoltre, da una specifica sezione relativa alla verifica dell’interesse archeologico dell’opera in progetto (ai sensi degli artt. 95 e 96 del Dlgs163/06), effettuata sulla base di indagini bibliografiche e d’archivio.
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19. Riqualifica e potenziamento SS35 Comasina. Tratta di interconnessione con A4 e Sistema pedemontano. Studio di fattibilitàanalisi di traffico e approfondimenti urbanistici e ambientali
Attività svolta su incarico di Milano Serravalle – Milano Tangenziali spa e GIRPA spa Milano, aprile 2009 (CON_01B_07)
Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza, Francesca Boeri, Cinzia Vanzulli [staff PIM], Valentina Gambirasio [stagista] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 67) 1. Premessa – 2. Inquadramento infrastrutturale - 2.1 Localizzazione dell’intervento nello scenario infrastrutturale del Nord-Milano - 2.2 Scenario infrastrutturale futuro - 2.3 Obiettivi dell’intervento allo studio - 3. Inquadramento urbanistico - 3.1 Piani Regolatori Generali (PRG) e Piani di Governo del Territorio (PGT) - 3.2 Potenziali interferenze delle opere in progetto con il sistema insediativo - 4. Inquadramento ambientale - 5. Alternative di tracciato esaminate - 5.1 Soluzioni alternative per la tratta tra l’interconnessione con la Rho-Monza e la Pedemonatana - 5.2 Confronto tra le alternative – 6. Verifiche di tracciato - 7. Analisi degli effetti sul traffico - 7.1 L’offerta infrastrutturale e la domanda di spostamento - 7.2 I carichi di traffico disponibili e rilevati - 7.3 La distribuzione attuale della mobilità - 7.4 La distribuzione dei flussi di traffico e l’indice di saturazione nello scenario di progetto - 8. Aree impegnate, fasce di rispetto e misure di salvaguardia - 8.1 Riferimenti legislativi e finalità - 8.2 Definizione delle aree occupate e delle fasce di rispetto - 8.3 Criteri e metodo di identificazione delle fasce di rispetto - 8.4 Misure di salvaguardia - 9. Confronto con i Comuni: osservazioni e proposte 9.1 Comune di Bovisio Masciago - 9.2 Comune di Varedo - 9.3 Comune di Nova Milanese - 9.4 Comune di Paderno Dugnano - 9.5 Comune di Paderno Dugnano e Parco Grugnotorto-Villoresi - 9.6 Comune di Cormano TAVOLE C0100. Inquadramento territoriale ed infrastrutturale esistente e previsto - C0200. Nuovo assetto di rete - C0300. Nuovo assetto di rete previsto nell’ambito di intervento - C0400. Sistema insediativo urbano (sintesi delle previsioni dei PRG) - C0500. Sistema dei vincoli paesaggistico-ambientali e storico monumentali - C0600. Paesaggio - C0700. Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Milano. Stralcio tavola 2 (difesa del suolo) e tavola 3 (sistema paesistico ambientale) - D0100. Interventi di mitigazione
Il Centro Studi PIM è stato incaricato dalla Società Milano Serravalle – Milano Tangenziali spa e dalla Società GIRPA spa di predisporre, rispettivamente, lo studio di traffico e gli approfondimenti di carattere urbanistico e ambientale relativi allo Studio di fattibilità dell’intervento di riqualifica e potenziamento della ex SS35 “Comasina”, nella tratta dall’interconnessione con la A4 al Sistema Viabilistico Pedemontano. Obiettivo dello studio di traffico è quello di: • fornire indicazioni in merito alla situazione attuale dei carichi di traffico rilevati (anche grazie ad una campagna di rilievi svolta specificatamente dal Centro Studi PIM lungo l’itinerario stradale allo studio) e dei flussi di traffico nell’ora di punta del mattino (ottenuti mediante modello di simulazione) sulla rete stradale nel settore territoriale interessato dall’intervento infrastrutturale; • stimare (sempre mediante modello di simulazione) la distribuzione dei flussi di traffico attesi sulla rete viaria futura, valutando gli effetti indotti dalla realizzazione dell’intervento infrastrutturale in progetto sul nuovo assetto di rete; a tal fine sono stati presi in considerazione differenti scenari futuri, corrispondenti a differenti configurazioni progettuali per il potenziamento della ex SS35 (in termini di riorganizzazione degli svincoli e della viabilità locale a essi afferente), fornendo informazioni utili per la definizione della configurazione finale del progetto stradale. Obiettivo degli approfondimenti urbanistici e ambientali è l’analisi del contesto territoriale nel quale si colloca l’opera in progetto, al fine di ottimizzare le scelte d’intervento, dal punto di vista funzionale e dal punto di vista del suo inserimento nell’ambiente e nel territorio. A tal fine si è provveduto: • ad individuare gli obiettivi dell’intervento allo studio, in termini di riorganizzazione della maglia viaria, sia a scala territoriale (con riferimento al comparto a nord di Milano), sia scala locale (con riferimento alle opportunità di ricucitura delle relazioni comunali e di ripristino delle condizioni di accessibilità alle aree commerciali e produttive attualmente innestate direttamente sulla superstrada); • a definire il contesto urbanistico di riferimento, anche in questo caso sia alla scala territoriale, sia in termini di potenziali interferenze dirette delle opere in progetto con il sistema insediativo esistente e previsto ai margini della strada; • a definire il quadro ambientale di riferimento, individuando i vincoli paesaggistico-ambientali (tra cui i Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) e storico monumentali presenti nel contesto a nord di Milano e delineando le peculiarità del paesaggio attraversato dall’infrastruttura;
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• ad effettuare un confronto (sempre sotto il profilo urbanistico e ambientale, in aggiunta alle considerazioni di carattere trasportistico), tra le soluzioni alternative individuate, al fine di definire la configurazione finale del progetto; • a predisporre una tavola di rappresentazione dei principali interventi di mitigazione ritenuti necessari per consentire il migliore inserimento delle opere in progetto nel contesto attraversato. Si è poi provveduto a definire i criteri metodologici per l’individuazione delle aree impegnate e delle fasce di rispetto stradali, all’interno delle quali applicare specifiche misure di salvaguardia. Infine, si è provveduto a sintetizzare le osservazioni e le proposte emerse nell’ambito dei confronti tra la Provincia di Milano ed i Comuni interessati sulla soluzione progettuale finale, specificando i riscontro della Provincia stessa in merito alle richieste avanzate.
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20. Piano Generale del Traffico Urbano e Piani Particolareggiati del Comune di Cesano Maderno
Attività svolta su incarico del Comune di Cesano Maderno Milano, giugno 2009 (CON_05_07)
Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Francesca Boeri, Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Michele Rossi, Sara Bonvissuto [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE pp. 139 1. Il Quadro sovracomunale - 1.1 Reti di mobilità: scenario di medio-lungo periodo - 1.2 Interventi previsti per la rete stradale - 1.3 Interventi previsti per la rete del trasporto pubblico su ferro - 2. I rilievi di traffico - 2.1 Le sezioni di rilievo - 2.2 Le modalità di rilievo - 2.3 I flussi rilevati - 3. Il sistema della viabilità - 4. Il trasporto pubblico - 5. La sosta - 5.1 L’offerta di spazi per la sosta - 6. La rete ciclabile - 7. L’incidentalità - 8. Individuazione delle criticità e delle necessità - 9. Il Piano Generale del Traffico Urbano: Obiettivi e finalità - 10. Il Sistema della viabilità - 10.1 La classificazione funzionale - 10.2 L’istituzione delle isole ambientali - 10.3 Gli interventi previsti/proposti - 11. Piano Particolareggiato del Centro - 12. Piano Particolareggiato Villaggio SNIA - 13. Piano Particolareggiato Nazionale dei Giovi – 14. La politica della sosta – 15. Indirizzi di riqualifica del trasporto pubblico su gomma – 16. La componente debole: pedoni e ciclisti - 17. Le fasi di attuazione del Piano TAVOLE A. Assetto della rete viaria. Stato di fatto. Inquadramento territoriale – B1. Assetto della rete viaria. Scenario di progetto. Inquadramento territoriale – B2. Assetto della rete viaria. Scenario di progetto. Inquadramento comunale - 0. Toponomastica essenziale - 1. Rilievi di traffico. Localizzazione delle sezioni – 1a. Rilievi di traffico. Svincoli e comparto ad est della exSS35 Milano-Meda – 1b. Rilievi di traffico. Tangenziale Sud e tratto sud SP44bis – 1c. Rilievi di traffico. Centro - 2. Rilievo della coda mattutina - 3. Schema di circolazione Ambito comunale – 3a. Schema di circolazione. Particolare centro-nord – 3b. Schema di circolazione Particolare centro-sud – 3c. Schema di circolazione. Particolare Villaggio SNIA – 3d. Schema di circolazione. Particolare area nord-est – 3e. Schema di circolazione. Particolare area sud-est - 4. Trasporto pubblico - 5. Regolamentazione della sosta. Ambito comunale – 5a. Regolamentazione della sosta. Particolare centro nord – 5b. Regolamentazione della sosta. Particolare centro-sud – 5c. Regolamentazione della sosta. Particolare Villaggio SNIA – 5d. Regolamentazione della sosta. Particolare area nord-est – 5e. Regolamentazione della sosta. Particolare area sud-est - 6. Rete dei percorsi ciclabili - 7. Incidentalità anno 2006 - 8. Classificazione funzionale della rete viaria- 9. Classificazione funzionale della rete viaria. Scenari di progetto - 10. Zone interessate dall’istituzione delle isole ambientali – 11a. Interventi proposti/previsti. Breve periodo – 11b. Interventi proposti/previsti. Medio periodo – 11c. Interventi proposti/previsti. Lungo periodo – 12. Piano Particolareggiato Centro – 13. Piano particolareggiato. Quadro d’unione Villaggio SNIA – 13a. Piano particolareggiato Villaggio SNIA. Ambito Sardegna-Friuli – 13b. Piano particolareggiato Villaggio SNIA. Ambito Friuli-Veneto – 14. Piano particolareggiato. Quadro d’unione Nazionale dei Giovi – 14a. Piano particolareggiato Nazionale dei Giovi. Ambito Volta-Libertà – 14b. Piano particolareggiato Nazionale dei Giovi. Ambito Libertà-tangenziale sud – 15. Rete dei percorsi ciclabili. Itinerari proposti - 16. Fasi di intervento
Il Piano Urbano del traffico è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico e il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali. L’elaborazione del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) del Comune di Cesano Maderno è stata effettuata in sinergia con i tecnici incaricati per la stesura del Piano di Governo del Territorio (PGT) ed è stata accompagnata da una fase di partecipazione pubblica, che ha visto coinvolti i quartieri della città. Il PGTU si compone di una parte analitica e di una parte propositiva, precedute dall’inquadramento sovracomunale di medio-lungo periodo. La parte analitica consiste nella valutazione della situazione attuale ottenuta mediante: • la lettura di dati e di documentazione disponibili dalle fonti ufficiali; • l’effettuazione di indagini e sopraluoghi sul campo (maggio-settembre 2007); • l’effettuazione di una specifica campagna di rilievi di traffico nella fascia temporale (7.00-9.00) di punta del mattino (maggio 2007). La parte propositiva contiene le indicazioni sugli interventi da programmare: • sulla rete della mobilità (riqualificazione di strade, modifica delle intersezioni, piste ciclabili, opere di moderazione del traffico, individuazione di isole ambientali, ecc.); • per la sosta (regolamentazione ed ottimizzazione dell’offerta);
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• per proteggere le utenze deboli (pedoni e ciclisti). Tutti gli interventi di Piano sono stati organizzati in tre fasi temporali distinte: breve, medio e lungo periodo. Contestualmente al Piano sono stati sviluppati i Piani Particolareggiati relativi al Centro, alla Nazionale dei Giovi e al Villaggio SNIA, individuando le ipotesi d’intervento volte a migliorare la funzionalità degli assi stradali, l’inserimento nel contesto urbano e la mobilità delle componenti deboli. A conclusione del documento, in una tavola di sintesi, è stata rappresentata la totalità degli interventi proposti/previsti dal Piano differenziandoli nelle tre fasi di intervento individuate.
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21. Un progetto strategico per le tangenziali di Milano: discussione e confronto tecnico preliminare
Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI
Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano Direzione Centrale Trasporti e Viabilità Programma di collaborazione 2009 Milano, settembre 2009 (IST_08_09)
RELAZIONE (pp. 54) Aspetti trasportistici - Aspetti ingegneristici: adeguamento e potenziamento della A50 Tangenziale Ovest di Milano - Aspetti tecnologici-infomobilità - Aspetti tecnologici-infomobilità: Centrale di controllo del traffico e del territorio a Milano - Aspetti ambientali: “L’autostrada ecologica” - Viaggio verso la sostenibilità ambientale - Aspetti ambientali: percorso ciclopedonale e Porte del Parco e “Silenzio in rete 55” - Aspetti urbanistici: Nodi, città e territorio - Aspetti urbanistici: Il Piano di Governo del Territorio di Milano - Conclusioni
La collaborazione istituzionale del Centro Studi PIM a favore della Provincia di Milano (Direzione Centrale Trasporti e Viabilità) per l’anno 2009 ha previsto, tra le altre, l’attività relativa al “Progetto strategico per le Tangenziali di Milano”. Nel merito, la Provincia di Milano e Milano Serravalle - Milano Tangenziali hanno organizzato un seminario (dal titolo “Un progetto strategico per le Tangenziali di Milano”, tenutosi il 19 febbraio 2009) con l’intento di sollecitare una discussione ed un confronto tecnico preliminare sul tema della modernizzazione e rifunzionalizzazione dell’ormai obsoleto sistema tangenziale milanese, a partire dai problemi dell’infrastruttura e del traffico, ma affrontando contemporaneamente anche la questione del rapporto tra il sistema infrastrutturale, la città e il territorio. Nell’ambito di tale seminario, il PIM è stato chiamato ad esporre il proprio contributo tecnico alla discussione sugli aspetti trasportistici ed urbanistici, intervenendo con l’illustrazione di due documenti settoriali di analisi e valutazione: • dello stato attuale del sistema tangenziale milanese, in termini di carichi di traffico circolanti (valutati anche in relazione alle tendenze evolutive registrate nell’ultimo decennio) e di caratterizzazione del contesto insediativo (con particolare riferimento alle funzioni localizzate in corrispondenza dei nodi del sistema infrastrutturale); • degli scenari progettuali previsti nell’area metropolitana, sotto il profilo infrastrutturale/trasportistico (principali previsioni di intervento e conseguenti carichi di traffico attesi) e delle possibilità di “rigerarchizzazione” delle funzioni urbane in corrispondenza dei nodi infrastrutturali, anche in relazione ai nuovi possibili livelli di accessibilità ed integrazione con il sistema del trasporto pubblico; • degli specifici interventi in programma lungo il sistema tangenziale, individuando i nodi con criticità residue; • delle possibili strategie di intervento attuabili per migliorare le condizioni di circolazione lungo la A50 Tangenziale Ovest, in relazione al ruolo da essa svolto nello scenario infrastrutturale futuro. Il PIM ha poi provveduto a redigere una sintesi ragionata degli interventi tenutisi al seminario, comprensiva degli approfondimenti predisposti ed illustrati dai diversi partecipanti alla discussione, relativamente a: • gli aspetti trasportistici (sintesi dell’intervento del PIM); • gli aspetti ingegneristici, ossia le proposte tecniche di adeguamento e potenziamento della A50 Tangenziale Ovest di Milano; • gli aspetti tecnologici, ossia le opportunità offerte dai sistemi di infomobilità; • gli aspetti ambientali, in termini di sostenibilità dei progetti infrastrutturali nel particolare contesto del Parco Agricolo Sud Milano; • gli aspetti urbanistici, in termini di analisi di nodi, città e territorio (sintesi dell’intervento del PIM); • gli aspetti urbanistici legati alle previsioni del Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano.
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22. SS33 “del Sempione”. Variante tra gli abitati di Rho e Gallarate. Analisi del progetto preliminare
Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI
Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano Direzione Centrale Trasporti e Viabilità Programma di collaborazione 2009 Milano, settembre 2009 (IST_12_09)
RELAZIONE (pp. 18) Iter del progetto preliminare – Corografia dell’intervento – Assetto delle reti di mobilità nello scenario futuro – Andamento plano-altimetrico (I tratto Rho-Busto Garolfo) – Andamento plano-altimetrico (II tratto Busto Garolfo-Busto Arsizio) – Elementi quantitativi dell’opera – Costo dell’opera – Volumi di traffico rilevati – Flussi di traffico e livelli di congestione sulla rete esistente – Flussi di traffico e livelli di congestione attesi sulla rete di progetto – Confronto con il sistema insediativo – Confronto con il sistema dei vincoli ambientali – Confronto con il sistema ambientale: attraversamento del Parco del Roccolo – Prescrizioni formulate in merito alla valutazione tecnica del progetto – Prescrizioni formulate in merito alla compatibilità ambientale del progetto – Proposte per l’ottimizzazione dell’attuale progetto
La collaborazione istituzionale del Centro Studi PIM a favore della Provincia di Milano (Direzione Centrale Trasporti e Viabilità) per l’anno 2009 ha riguardato, fra l’altro, l’ “Analisi critica del progetto preliminare del “Sempione bis” e proposte migliorative dell’assetto della mobilità” (IST_12_09). In merito a quest’ultimo tema, l’attività, a partire da quanto già elaborato nell’ambito dell’Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano – Direzione Centrale Trasporti e Viabilità per l’anno 2008, si è concretizzata in una “rilettura” del progetto preliminare della variante alla SS33 del Sempione tra gli abitati di Rho e Gallarate, redatto da ANAS nel 2003 nell’ambito delle procedure della Legge Obiettivo, al fine di: • ricostruire l’iter approvativo che ha finora accompagnato tale progetto; • inquadrare l’intervento nel più generale contesto del sistema della mobilità esistente e prevista nel comparto territoriale compreso tra la A4 e la A9 (ed esteso tra l’aeroporto di Malensa ed il sito Expo 2015), sia in termini infrastrutturali, che in termini di carichi di traffico esistenti e attesi sulla rete viaria; • evidenziare le principali caratteristiche del progetto preliminare ANAS, relative all’andamento plano-altimetrico e al costo dell’opera; • valutare le principali ricadute del progetto sull’assetto insediativo ed ambientale del comparto territoriale attraversato; • sintetizzare le prescrizioni formulate dagli Enti preposti (Regione Lombardia, Commissione Speciale VIA, Ministero per i Beni e le Attività Culturali) in merito alla valutazione tecnica del progetto e alla sua compatibilità ambientale. Alla luce dell’analisi critica complessiva di tali elementi, sono state proposte alcune linee di intervento per l’ottimizzazione dell’attuale progetto preliminare, finalizzate al contenimento dei costi, alla minimizzazione degli impatti ambientali e alla razionalizzazione delle connessioni con la rete locale. Tutto ciò con l’intento di fornire elementi utili per giungere ad una revisione del progetto stesso, alla luce dei nuovi presupposti tecnico-economici e di condivisione territoriale derivanti dalle opportunità offerte dall’Expo 2015. Il lavoro svolto è stato illustrato nell’ambito del convegno “Fiera-Malpensa A/R – Progetti, proposte e soluzioni per migliorare la mobilità e l’accessibilità nei territori del Nord-Ovest Milano e dell’Alto Milanese” del 5 maggio 2009, organizzato dalla Conferenza dei Sindaci del Nord-Ovest e dalla Conferenza dei Sindaci dell’Alto Milanese, al quale sono intervenuti anche Regione Lombardia, ANAS, RFI, Ferrovie Nord e la Provincia di Milano.
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23. Studio di fattibilità e di inquadramento ambientale relativi a tre ipotesi di collegamento individuate per la “Gronda Ovest” di Milano
Attività svolta (in Raggruppamento Temporaneo di Imprese con PRO ITER e POYRY INFRA) su incarico di RFI Direzione Investimenti - Programmi Investimenti Direttrice Nord Ovest Milano, settembre 2009 (CON_03_06)
Realizzazione: Paola Pozzi (capo progetto), Francesca Boeri, Alma Gireco, Claudio Grossoni, Maria Evelina Saracchi, Cinzia Vanzulli [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONI (pp. 82 – 31 – 37 – 16) STUDIO DI FATTIBILITÀ E DI INQUADRAMENTO AMBIENTALE – 4. Il quadro di riferimento territoriale - 4.1 Inquadramento geografico - 4.2 Inquadramento socio-economico - 4.3 Assetto territoriale - 4.4 Il quadro della pianificazione territoriale di area vasta - 5. Il sistema ambientale - 5.5 Idrografia superficiale - 5.6 Ambiente agricolo e forestale - 5.7 Paesaggio - 9. Alternativa di tracciato LA.CA. - 9.5 Valutazione preliminare della compatibilità ambientale e territoriale del tracciato - 10. Alternativa di tracciato LA.VE. - 10.5 Valutazione preliminare della compatibilità ambientale e territoriale del tracciato - 11. Alternativa di tracciato LU.VE. - 11.5 Valutazione preliminare della compatibilità ambientale e territoriale del tracciato - 12. Proposta metodologica per il confronto e la valutazione multicriteria dei tracciati - 12.1 Approccio metodologico generale - 12.2 Elementi e funzionalità del modello - 12.3 Definizione dei criteri e degli indicatori per la valutazione - 12.4 Definizione dei pesi per l’analisi di sensitività ESTENSIONE STUDIO DI FATTIBILITÀ. PROLUNGAMENTO LAVENO-SESTO CALENDE – 4. Il quadro di riferimento territoriale - 4.1 Inquadramento geografico - 4.2 Inquadramento socio-economico - 4.3 Assetto territoriale - 4.4 Il quadro della pianificazione territoriale di area vasta - 5. Il sistema ambientale - 5.5 Idrografia superficiale - 5.6 Ambiente agricolo e forestale - 5.7 Paesaggio - 9. Tracciato Laveno-Sesto Calende - 9.5 Valutazione preliminare della compatibilità ambientale e territoriale del tracciato ESTENSIONE STUDIO DI FATTIBILITA’ E DI INQUADRAMENTO AMBIENTALE – 6. Alternativa di tracciato LA.CA.2 - 6.5 Valutazione preliminare della compatibilità ambientale e territoriale del tracciato - 6.6 Quadro di sintesi - Alternativa LA.CA.2 - 7. Alternativa di tracciato LU.VE.2 - 7.5 Valutazione preliminare della compatibilità ambientale e territoriale del tracciato - 7.6 Quadro di sintesi – Alternativa LU.VE.2 FASE 2B: ANALISI MULTICRITERIA. METODOLOGIA PER IL CONFRONTO E LA VALUTAZIONE MULTICRITERIA DEI TRACCIATI. DEFINIZIONE DEI PARAMETRI (1° FASE) E PRIMI RISULTATI (2° FASE) – 1. Approccio metodologico generale - 1.1 Fasi operative per l’applicazione del modello di analisi multicriteria - 1.2 Descrizione del funzionamento del modello matematico - 2. 1° fase: definizione dei parametri - 2.1 Definizione dei criteri e degli indicatori per la valutazione - 2.2 Definizione dei pesi - 3. 2° fase: analisi e risultati - 3.1 Valutazioni in merito ai primi risultati - 3.2 Analisi di sensitività dei risultati TAVOLE 1. Inquadramento geografico - 2. Occupazione di suolo (esistente e previsto) e regime delle aree libere - 3. Sistema insediativo urbano e ricettori sensibili - 4. Rete stradale. Stato di fatto - 5. Rete ferroviaria. Stato di fatto - 6. Rete stradale. Assetto previsto - 7. Rete ferroviaria. Assetto previsto - 8. Sistema dei vincoli ambientali e paesistici - 9. Idrografia superficiale - 10. Vegetazione e uso del suolo agricolo - 11. Paesaggio - 12. Sintesi degli impatti e degli interventi di mitigazione
RFI Direzione Investimenti – Programmi Investimenti Direttrice Nord Ovest ha incaricato il Raggruppamento Temporaneo di Imprese, costituito da PRO ITER, Centro Studi PIM e POYRY INFRA, di redigere uno studio di fattibilità e di inquadramento ambientale inerente il nuovo collegamento ferroviario tra Laveno a Bellinzona, denominato “Gronda Ovest” di Milano. Lo sviluppo di tale attività si inserisce nel quadro degli impegni previsti dalla “Convenzione bilaterale tra il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni e il Ministero dei Trasporti e della Navigazione della Repubblica Italiana concernente la garanzia della capacità delle principali linee che collegano la nuova ferrovia transalpina svizzera (NFTA) alla rete italiana ad alta velocità (RAC)” e dal relativo documento “Linee guida per lo sviluppo degli studi sulla scelta dei tracciati ferroviari “Lugano-Chiasso” e “Gronda Ovest””. L’obiettivo è stato quello di valutare le ipotesi alternative di collegamento individuate per la “Gronda Ovest” di Milano, che si estendono a cavallo tra il territorio italiano e quello svizzero: • lungo la linea Laveno-Luino e, da qui, con un nuovo tracciato, fino a Cadenazzo (soluzione di tracciato denominata LA.CA.); • lungo la linea Laveno-Luino e, da qui, con un nuovo tracciato, fino ad interconnettersi, all’altezza di Vezia, alla linea Alpransit in costruzione (soluzione di tracciato denominata LU.VE.);
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• da Laveno fino a Vezia, con un tracciato interamente nuovo, interconnesso alla linea Alpransit in costruzione (soluzione di tracciato denominata LA.VE.). Alla luce degli approfondimenti effettuati, in particolare sulla fattibilità tecnica del raddoppio in sede della tratta LavenoLuino, si è reso necessario individuare altri due itinerari alternativi, caratterizzati da un tracciato in variante esterna rispetto alle aree abitate ed interconnesso in modo indiretto con la linea storica a Luino: • la soluzione di tracciato denominata LA.CA.2, tra Laveno e Cadenazzo; • la soluzione di tracciato denominata LU.VE.2, tra Laveno e Vezia, interconnessa alla linea Alpransit in costruzione. L’attività del Centro Studi PIM si è concretizzata in particolare sulla valutazione preliminare della compatibilità ambientale delle diverse alternative allo studio, effettuata a partire da un’analisi generale dell’assetto geografico, insediativo, agricoloforestale e paesaggistico del contesto territoriale attraversato e finalizzata ad individuare i principali impatti sulle diverse componenti ambientali e le conseguenti azioni di mitigazione attuabili. Le soluzioni di tracciato LA.CA.2, LU.VE.2 e LA.VE. sono state poi messe a confronto tra loro attraverso l’applicazione della metodologia di analisi multicriteria che ha permesso di determinare una graduatoria complessiva del livello di preferenza di ciascuna alternativa, individuando, in conclusione, quella più opportuna. Questa fase ha richiesto un passaggio di confronto con i soggetti coinvolti, al fine di definire e concordare i criteri di valutazione e l’importanza specifica di ciascuno di essi rispetto agli altri. Gli esiti dell’analisi multicriteria (e dell’analisi di sensitività dei risultati ottenuti) evidenziano un maggior grado di preferenza per la soluzione LU.VE.2, seguita al secondo posto dalla soluzione LA.VE. e al terzo posto dalla soluzione LA.CA.2. Lo studio si compone, inoltre, di uno specifico approfondimento relativo alla tratta ferroviaria più a sud, tra Sesto Calende e Laveno (comune a tutte le soluzioni analizzate per la connessione tra Laveno e Bellinzona) finalizzato alla verifica sulla fattibilità del raddoppio di tale linea. In questo caso sono state fatte valutazioni preliminari sulla compatibilità ambientale e territoriale dell’ipotesi di raddoppio in sede, individuando le principali situazioni critiche e segnalando le possibili soluzioni infrastrutturali da attuare per la loro risoluzione.
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24. Analisi accessibilità alle aree ex ABB, ex Linificio, Consorzio Agrario, Stazione Rfi nel comune di Lodi
Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Paola Pozzi [staff PIM]; Graziella Marcotti, Roberto Fusari [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 43) 1. Inquadramento del comparto oggetto di trasformazione - 2. La ferrovia nel rapporto con la città - 3. Il ruolo della stazione per gli spostamenti attratti e generati - 3.1 Il ruolo della stazione - 4. Il sistema della mobilità attuale e le previsioni del PUM-PGTU - 4.1 La viabilità e i parcheggi - 4.2 L’accessibilità pedonale e ciclabile - 4.3 Il trasporto pubblico su gomma - 5. Gli scenari di progetto - 6. La viabilità proposta - 7. Il servizio ferroviario previsto - 7.1 Il servizio ferroviario regionale esteso a Lodi - 7.2 Il ruolo della stazione di Lodi Università e la riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma - 8. La domanda di sosta - 8.1 La domanda di sosta attuale - 8.2 La domanda di sosta attesa - 8.3 Le previsioni del Masterplan
Attività svolta su incarico del Comune di Lodi Milano, ottobre 2009 (CON_10_08)
TAVOLE 1. Inquadramento del comparto oggetto di trasformazione/riqualificazione - 2. Assetto Regolamentazione della sosta. Situazione esistente - 3. Flussi di traffico rilevati (maggio-giugno 2008) – 4. Schema di circolazione e rete dei percorsi ciclabili – 5. Ipotesi di progetto - 6. Particolare comparto nord – 7a. Particolare comparto sud. Ipotesi A – 7b. Particolare comparto sud. Ipotesi B
Il Centro Studi PIM è stato incaricato dal Comune di Lodi di collaborare alla redazione del Masterplan relativo alla trasformazione funzionale e urbanistica delle aree ex ABB, ex Linificio, Consorzio Agrario, stazione RFI relativamente all’assetto dell’accessibilità. Per il comparto oggetto di trasformazione/riqualificazione, lo Studio mostra, nella fase analitica e in maniera sintetica, l’aggiornamento e un ulteriore approfondimento della lettura/analisi della situazione esistente, rimandando al Piano della Mobilità-Piano Generale del Traffico Urbano (PUM-PGTU) vigente (approvato dal Consiglio Comunale, aprile 2009), le considerazioni/tematiche/problematicità di carattere generale. In considerazione della funzione strategica che il comparto potrà assumere nei confronti della città e del nuovo ruolo della Stazione ferroviaria con l’entrata in funzione del Servizio Ferroviario Suburbano di Milano, il documento, esaminate le previsioni del Masterplan, propone lo schema per la viabilità ed a proposito delle funzioni insediabili effettua una prima stima degli standard per parcheggi pertinenziali e pubblici che potrebbero essere applicati. Dallo studio emerge che: • complessivamente le nuove trasformazioni urbanistiche dovrebbero, per rispondere esclusivamente alla domanda generata, produrre (oltre ai parcheggi pertinenziali) un’offerta di parcheggi pubblici consistente, da realizzare in strutture multipiano, al fine di evitare una occupazione di suolo molto estesa; • questi interventi dovrebbero, oltre che non aggravare una situazione pregressa, contribuire a risolvere fabbisogni arretrati; • la domanda di accessibilità ai luoghi dovrà essere soddisfatta anche attraverso una sufficiente disponibilità di parcheggio in aree di interscambio esterne e soprattutto attraverso un trasferimento modale dall’auto al mezzo pubblico.
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25. Rapporto su infrastrutture e sistemi di mobilità nella provincia di Monza e Brianza
Attività istituzionale a favore della Provincia di Milano Direzione Centrale Trasporti e Viabilità Programma di collaborazione 2009 Milano, novembre 2009 (IST_10_09)
Realizzazione: Paola Pozzi (capo progetto), Angelo Armentano, Mauro Barzizza, Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Valentina Gambirasio, Luca Sterpi [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 44) Introduzione – La nuova Provincia di Monza e Brianza – La struttura socio-economica - Il sistema insediativo - Il sistema ambientale - La domanda di mobilità – La mobilità sistematica - La domanda di mobilità sistematica - La mobilità non sistematica - Localizzazione dei servizi sovralocali nella provincia di Monza e Brianza - Il quadro infrastrutturale: scenario attuale e al 2015 – La rete viaria. Scenario attuale - L’assetto di rete. Scenario attuale - Distribuzione dei flussi di traffico sulla rete. Scenario attuale - Tempi di accessibilità veicolare rispetto a Monza. Scenario attuale - La rete di trasporto pubblico. Scenario attuale - L’assetto della rete di trasporto pubblico su ferro. Scenario attuale - Tempi di accessibilità ferroviaria rispetto a Monza. Scenario attuale - L’asseto della rete di trasporto pubblico su gomma Scenario 2015 - La rete viaria. Scenario 2015 - L’assetto di rete. Scenario 2015 - Distribuzione dei flussi di traffico sulla rete. Scenario 2015 - Tempi di accessibilità veicolare rispetto a Monza. Scenario 2015 - La rete di trasporto pubblico. Scenario 2015 - L’assetto della rete di trasporto pubblico su ferro Scenario 2015 - La Brianza nel sistema ferroviario suburbano. Scenario 2015 - Il monitoraggio degli interventi programmati - Interventi programmati sulla rete stradale - Monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi sulla rete stradale in provincia di Monza e Brianza - Interventi programmati sulla rete di trasporto pubblico Monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi sul trasporto pubblico in provincia di Monza e Brianza - Autostrada Pedemontana e il progetto di compensazione ambientale - La “Greenway” e la rete dei progetti locali - Criticità e strategie per il futuro - Progetti in fase di attuazione da tenere sotto osservazione - Azioni per affrontare le principali problematiche irrisolte. Rete stradale - Azioni per affrontare le principali problematiche irrisolte. Rete di trasporto pubblico Altre priorità di intervento nel breve-medio periodo ALLEGATO (pp. 14) Focus sui servizi sovralocali e sulle 4 aree a maggiore densità
La predisposizione del documento “Rapporto su infrastrutture e sistemi di mobilità nella provincia di Monza e Brianza”, che aggiorna e arricchisce il precedente “Rapporto sulla mobilità e i trasporti nella provincia di Monza e Brianza” realizzato nel 2005, è stata avviata dal Centro Studi PIM nell’ambito dell’attività istituzionale a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Viabilità e Trasporti, per l’anno 2009. Obiettivo del documento è quello di fornire un contributo non solo alla Provincia di Milano, ma, principalmente alla nuova Amministrazione Provinciale di Monza e Brianza, per affrontare in modo documentato le problematiche inerenti la mobilità e i trasporti nell’area briantea e per avviare un tavolo congiunto di discussione. Il report si apre con un inquadramento della nuova provincia nel quale vengono sintetizzati i dati essenziali relativi a: territorio; uso del suolo; parchi. Dopo questa introduzione viene affrontato il tema della domanda di mobilità, la cui conoscenza è fondamentale per valutare l’efficienza delle reti. Reti per le quali, con riferimento allo scenario attuale e a quello atteso per il 2015, vengono delineati: l’assetto, le criticità presenti e i miglioramenti attesi con la realizzazione degli interventi previsti. Dopo aver delineato il quadro di riferimento di scala ampia per le differenti reti di mobilità, il rapporto entra nel dettaglio delle previsioni di intervento nelle quali è più direttamente coinvolta la Provincia. Per tutte le opere prese in considerazione viene proposta una scheda di monitoraggio che sintetizza lo stadio progettuale e il livello di criticità. Come ultimo aspetto dell’analisi del quadro infrastrutturale viene proposto un affondo su Pedemontana, vista l’importanza che tale progetto è destinato ad assumere sia quale nuovo elemento dell’assetto di rete, sia quale opportunità di valorizzazione ambientale e paesaggistica del contesto. Il documento si chiude con l’evidenziazione delle strategie che possono essere messe in campo per affrontare le problematiche inerenti i sistemi di mobilità per quanto riguarda sia le reti principali che attraversano il territorio, sia l’offerta di carattere più prettamente locale. Il Rapporto è accompagnato da un Allegato che focalizza l’attenzione sui servizi di scala sovralocale presenti sul territorio, in considerazione all’importanza che essi rivestono nella generazione di domanda di spostamento.
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26. Analisi dell’itinerario della Tangenziale Ovest Esterna di Milano. Prime valutazioni
Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI
Attività svolta su incarico di Milano Serravalle – Milano Tangenziali spa Milano, novembre 2009 (CON_13_09)
RELAZIONE (pp. 21) 1. Stato di fatto e problematiche dell’attuale sistema tangenziale milanese - Attuale assetto delle reti infrastrutturali dell’area metropolitana milanese Attuali condizioni di traffico lungo il sistema tangenziale milanese - Principali nodi di sofferenza del sistema tangenziale milanese - 2. Stato della progettualità e criticità residue nell’ovest milanese - Strategie di riorganizzazione del sistema della mobilità a scala regionale e nel Nord-Italia - Principali interventi infrastrutturali “correlati” con il sistema tangenziale milanese - Assetto futuro delle reti infrastrutturali dell’area metropolitana milanese - Criticità residue e problematiche aperte per il sistema della mobilità nell’ovest milanese - 3. Studio di fattibilità della Tangenziale Ovest Esterna - Studio di fattibilità della Tangenziale Sud/Ovest Esterna - Coerenze, criticità e interferenze con le altre previsioni infrastrutturali - Criticità territoriali-ambientali del nuovo tracciato 4. Valutazioni conclusive - Problemi aperti e nodi da approfondire - Interventi attuabili sull’attuale A50 Tangenziale Ovest nel breve-medio periodo
Il Centro Studi PIM è stato incaricato dalla Società Milano Serravalle – Milano Tangenziali spa di predisporre un documento sintetico che raccolga alcune prime valutazioni in merito all’ipotesi di realizzazione della Tangenziale Ovest Esterna di Milano. Nelle note esplicative prodotte è stata dapprima effettuata un’analisi dello stato di fatto e delle problematiche dell’attuale sistema tangenziale milanese, con descrizione dell’attuale assetto delle reti infrastrutturali dell’area metropolitana, valutazioni in merito alle attuali condizioni di traffico lungo il sistema tangenziale ed individuazione dei suoi principali nodi di sofferenza. Successivamente si è analizzato lo stato della progettualità, con descrizione delle strategie di riorganizzazione del sistema della mobilità a scala regionale e nel nord Italia (evidenziando i principali interventi infrastrutturali “correlati” con il sistema tangenziale milanese) e dell’assetto futuro delle reti infrastrutturali dell’area metropolitana milanese, individuando infine le criticità residue e le problematiche aperte per il sistema della mobilità nel comparto territoriale dell’ovest milanese. È stato poi preso in considerazione lo Studio di fattibilità della Tangenziale Sud/Ovest Esterna (promosso da Tangenziali Esterne di Milano spa nel 2002), analizzando le principali caratteristiche dei tracciati alternativi individuati, al fine di determinare coerenze, criticità ed interferenze con le altre previsioni infrastrutturali ed individuarne le più salienti criticità territoriali-ambientali. Le valutazioni conclusive hanno consentito, da un lato, di esplicitare i problemi aperti e i nodi da approfondire relativamente alle ipotesi di chiusura dell’anello tangenziale esterno, dall’altro di individuare gli interventi comunque attuabili sull’attuale A50 Tangenziale Ovest nel breve-medio periodo.
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27. Expo 2015: infrastrutture, mobilità, parcheggi e territorio del nordovest Milano.
Parere sul progetto definitivo del “Potenziamento della linea ferroviaria Rho-Arona – Tratta Rho-Gallarate”: osservazioni di carattere tecnico
Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI REPORT (pp. 45) EXPO 2015: INFRASTRUTTURE, MOBILITÀ, PARCHEGGI E TERRITORIO DEL NORD OVEST MILANO EXPO 2015: un’opportunità per il Nord Ovest Milano - Assetto delle reti infrastrutturali e criticità esistenti - Progetti, previsioni e politiche di intervento per le infrastrutture di mobilità - Valutazioni sulle previsioni infrastrutturali, compatibilità territoriali/ambientali e problemi aperti – Allegati. Elenchi opere infrastrutturali
Attività istituzionale a favore della Conferenza dei Sindaci del Nord Ovest Milano Programma di collaborazione 2009 Milano, dicembre 2009 (IST_18_09)
RELAZIONE (pp. 4) PARERE SUL PROGETTO DEFINITIVO DEL “POTENZIAMENTO DELLA LINEA RHO-ARONA – TRATTA RHO-GALLARATE”. OSSERVAZIONI DI CARATTERE TECNICO 1. Implicazioni di carattere urbanistico e viario - 2. Implicazioni di carattere ambientale - 2.1 Comune di Pregnana Milanese - 3. Barriere antirumore
La collaborazione istituzionale del Centro Studi PIM a favore della Conferenza dei Sindaci del Nord-Ovest Milano per l’anno 2009 si è concretizzata in due distinte attività. La prima ha riguardato il supporto alla preparazione del seminario organizzato dalla stessa Conferenza dei Sindaci del Nord-Ovest Milano dal titolo “Expo 2015: infrastrutture, mobilità, parcheggi e territorio del Nord-Ovest Milano”, tenutosi il 24 settembre 2009 a Rho, con la presenza degli Amministratori Locali. L’obiettivo principale del seminario è stato quello di fornire un momento di riflessione in merito al tema delle infrastrutture e della loro relazione con il territorio e l’ambiente locale. Tale riflessione risulta, infatti, strategica nell’ambito delle scelte, delle attività e dei progetti legati ad Expo 2015, così come ribadito negli atti già prodotti dal “Patto per il territorio del Nord Ovest Milano in vista di Milano Expo 2015”, che costituisce uno strumento di coordinamento per l’integrazione delle politiche di sviluppo locale e delle attività di programmazione e pianificazione di funzioni e servizi che hanno attinenza con l’evento espositivo internazionale. A tal fine il PIM ha predisposto ed illustrato un rapporto che costituisce uno specifico approfondimento tecnico, restituendo il quadro delle conoscenze sullo stato di fatto e sui progetti per le infrastrutture di mobilità, sulla base del quale effettuare una valutazione delle previsioni infrastrutturali, anche in termini di opportunità e/o ricadute sul territorio e sull’ambiente fisico e sociale locale. Tutto ciò per consentire, anche sollecitando il coinvolgimento diretto delle Amministrazioni interessate, l’individuazione dei problemi ancora aperti e delle linee di indirizzo/progetti necessari per la loro risoluzione. La seconda attività ha riguardato il supporto ai Comuni del Nord-Ovest Milano direttamente interessati dalle opere previste dal “Potenziamento della linea ferroviaria Rho-Arona – Tratta Rho-Gallarate” (ossia Pogliano Milanese, Pregnana Milanese e Vanzago), nella stesura del parere che i Comuni stessi sono stati chiamati ad esprimere nell’ambito delle procedure approvative del progetto definitivo ai sensi della “Legge Obiettivo”. A tal fine il PIM ha, dapprima, effettuato una analisi degli elaborati del progetto definitivo, mettendo in evidenza le differenze rispetto alle soluzioni infrastrutturali prospettate nel precedente progetto preliminare ed evidenziando le criticità in relazione anche alle ricadute di carattere territoriale. Successivamente, ha provveduto alla stesura delle osservazioni di carattere tecnico (in termini di implicazioni urbanistiche, viarie, ambientali e acustiche), riprese nei pareri predisposti da ciascun Comune nell’ambito della Conferenza di Servizi di approvazione del progetto ferroviario.
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28. Analisi del sistema di mobilità ed accessibilità all’area Expo 2015. Valutazioni di scala territoriale
Attività svolta su incarico di Infrastrutture Lombarde spa
Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Maria Evelina Saracchi, Paola Pozzi [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 46) 1. Fase analitica - 1.1 Inquadramento infrastrutturale esistente e previsto a scala ampia - 1.2 Inquadramento urbanistico esistente e previsto nell’area di interesse – 1.3 Analisi dei carichi di traffico esistenti e previsti sulla rete stradale a scala ampia - 1.4 Dotazione di aree di sosta a servizio dell’area EXPO 2015 nello scenario esistente – 2. Fase propositiva - 2.1 Considerazioni generali - 2.2 Ottimizzazione del sistema di accessibilità e di sosta a servizio dell’EXPO 2015 - 2.3 Soluzioni per ottimizzare la ripartizione modale degli spostamenti – 2.4 Itinerari di accessibilità veicolare e sistemi di indirizzamento all’Area EXPO 2015 TAVOLE 1.1 Inquadramento infrastrutturale di scala ampia – 1.2 Nuovo assetto di rete a scala ampia – 1.3 Inquadramento urbanistico esistente e previsto nell’area di interesse – 1.4 Volumi di traffico rilevati sulla rete stradale esistente a scala ampia – 1.5a Distribuzione dei flussi di traffico nello scenario di progetto – 1.5b Distribuzione dell’indice di saturazione nello scenario di progetto – 1.6a Distribuzione dei flussi di traffico nello scenario di progetto. Ambito ristretto – 1.6b Distribuzione dell’indice di saturazione nello scenario di progetto. Ambito ristretto – 2.1 Parcheggi e direttrici di accessibilità a servizio degli eventi espositivi – 2.2 Localizzazione dei Pannelli Messaggio Variabile (PMV) lungo la rete stradale principale
Milano, gennaio 2010 (CON_01_09)
Il Centro Studi PIM è stato incaricato della Società Infrastrutture Lombarde spa di predisporre un’analisi del sistema della mobilità presente nell’ambito territoriale circostante l’area designata ad ospitare la manifestazione EXPO 2015 di Milano (di seguito denominata “Area EXPO 2015”), anche alla luce della presenza limitrofa del Nuovo Polo Fieristico esterno di Milano, al fine di individuare, da un lato, gli itinerari per le relazioni di medio-lungo raggio, dall’altro, gli eventuali interventi integrativi finalizzati ad armonizzare le scelte infrastrutturali direttamente funzionali all’area espositiva con il sistema dell’accessibilità a scala più ampia. La prima parte del documento (Fase analitica) fornisce il quadro di riferimento infrastrutturale e urbanistico del contesto sovracomunale circostante l’Area EXPO 2015, analizzando in particolare: • l’assetto della rete stradale esistente e prevista; • il sistema del trasporto pubblico esistente e previsto, su gomma e su ferro; • la sintesi delle previsioni dei PRG dei comuni più prossimi all’area; • le previsioni di sviluppo insediativo direttamente connesse con l’EXPO 2015; • i carichi di traffico esistenti sulla rete stradale. Ulteriormente, nella prima parte del documento, vengono: • quantificati (attraverso un modello di macro-simulazione) i carichi di traffico e i livelli di servizio attesi sulla rete stradale nello scenario di progetto (scenario EXPO), con riferimento all’ora di punta del mattino di un giorno feriale tipo; • individuate le aree di sosta esistenti a servizio dell’Area EXPO 2015. Nella seconda parte del documento (Fase propositiva) vengono effettuate valutazioni in merito a: • l’ottimizzazione del sistema di accessibilità e di sosta a servizio dell’EXPO 2015; • la possibilità di ottimizzare la ripartizione modale degli spostamenti, rafforzando l’offerta di trasporto pubblico, accompagnata da un’integrazione tariffaria; • il miglioramento dell’accessibilità veicolare attraverso i sistemi di indirizzamento.
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29. Monitoraggio flussi di traffico e valutazione interventi attuati nell’ambito Ikea in Corsico
Attività svolta su incarico di IKEA Italia Retail srl Milano, gennaio 2010 (CON_08_09)
Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto) [staff PIM]; Michele Rossi [collaboratore esterno] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 38) 1. Inquadramento 2. Le indagini di traffico - 2.1 Le sezioni di rilievo - 2.2 Le modalità di rilievo - 2.3 Analisi dei flussi rilevati - 2.4 Andamento annuo visitatori IKEA - 3. Valutazione degli interventi ed individuazione delle criticità - 3.1 Valutazione degli interventi attuati ed individuazione delle criticità residue - 3.2 Valutazione della potenziale efficacia delle opere previste in conferenza dei servizi e non realizzate - 4. Proposte di intervento TAVOLE 1. Inquadramento ed interventi attuati/previsti – 2. Localizzazione sezioni di rilievo - 3a Flussi giornata feriale. Ora di punta del mattino (7.30-8.30) – 3b Flussi giornata feriale. Ora di morbida (13.00-14.00) – 3c Flussi giornata feriale. Ora di punta della sera (17.30-18.30) – 3d Rilievo delle code giornata feriale - 4a Flussi giornata di sabato. Ora di punta del mattino (8.00-9.00) – 4b Flussi giornata di sabato. Ora di morbida (12.00-13.00) – 4c Flussi giornata di sabato. Ora di punta della sera (17.00-18.00) – 4d Rilievo delle code giornata di sabato – 5a Ripartizione dei flussi rilevati. Ore di punta della sera. Sezione 1 – 5b Ripartizione dei flussi rilevati. Ore di punta della sera. Sezioni 8 e 9 – 5c Ripartizione dei flussi rilevati. Ore di punta della sera. Sezioni 6 e 7 - 6a Ipotesi A - 6b Ipotesi B – 6c Ipotesi C
Il Centro Studi PIM, a seguito degli interventi attuati nell’ambito della realizzazione di un nuovo store IKEA, situato nel comune di Corsico (ampliando la superficie di vendita esistente), è stato incaricato da IKEA Italia Retail srl di effettuare il monitoraggio dei flussi di traffico e la valutazione degli effetti indotti sulla viabilità a verifica degli interventi attuati. Lo studio è finalizzato a fornire, a IKEA e all’Amministrazione comunale di Corsico, che ha espresso il suo gradimento nei confronti dell’incarico affidatoci, indicazioni utili alla valutazione degli interventi finora realizzati e all’individuazione delle possibili soluzioni atte a mitigare le criticità residue. Il presente documento si compone di due parti. Nella prima (fase analitica) viene affrontata l’analisi e lettura della situazione attuale e l’evidenziazione delle criticità presenti. A supporto della fase analitica è stata effettuata una campagna di rilievi del traffico in un giorno feriale tipo (giovedì 11 giugno 2009) e nella giornata di sabato (13 giugno 2009) monitorando i flussi di traffico afferenti all’ambito oggetto di analisi in tre fasce biorarie, rispettivamente: • 7.00-9.00 (punta del mattino); • 12.00-14.00 (morbida); • 17.00-19.00 (punta della sera). Sono stati inoltre elaborati i dati forniti dal Committente relativi ai visitatori effettivi da settembre 2008 a giugno 2009 e stimati da luglio ad agosto 2009. A conclusione della fase analitica è stata analizzata la potenziale efficacia delle opere previste in Conferenza dei Servizi (15/04/2003) e non realizzate a seguito delle modifiche decise dal Comune di Corsico durante l’esecuzione dei lavori (03/04/2007). Nella seconda parte (fase propositiva) con il supporto degli esiti della fase precedente vengono individuate le ipotesi di intervento alternative atte a risolvere le criticità riscontrate.
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30. Approfondimenti di fattibilità inerenti la riorganizzazione dell’accessibilità del comparto produttivo di via dei Rovedi e della permeabilità ciclabile lungo l’asse di viale Lombardia a Pregnana Milanese
Attività svolta su incarico del Comune di Pregnana Milanese Milano, febbraio 2010 (CON_16_09)
Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza [staff PIM], M.D.P. Engineering srl di Dallagiovanna e Pinna (collaborazione specialistica) Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONI RIORGANIZZAZIONE DELL’ACCESSIBILITÀ DEL COMPARTO PRODUTTIVO DI VIA DEI ROVEDI E DELLA PERMEABILITÀ CICLABILE LUNGO L’ASSE DI V.LE LOMBARDIA A PREGNANA MILANESE. APPROFONDIMENTI DI FATTIBILITÀ (pp. 16) Premessa - 1. Accessibilità veicolare da e per il comparto produttivo di via dei Rovedi - 1.1 Assetto infrastrutturale di riferimento - 1.2 Soluzione A - 1.3 Soluzione B - 2. Connessione ciclabile per lo scavalco della linea ferroviaria - 2.1 Soluzione A - 2.2 Soluzione B - 3. Stima parametrica dei costi di realizzazione degli interventi proposti - 3.1 Costi parametrici unitari - 3.2 Quantificazione di massima dei costi complessivi per le soluzioni A e B ITINERARI CICLABILI PREGNANA-RHO-PLIS BASSO OLONA-RHODENSE. STUDIO DI FATTIBILITÀ (pp. 31) Premessa - 1. Assetto infrastrutturale di riferimento - 1.1 Attuali condizioni di accessibilità in direzione est-ovest - 1.2 Assetto progettuale di riferimento per la linea ferroviaria Rho-Gallarate - 1.3 Individuazione delle nuove connessioni ciclabili - 2. Caratteristiche tipologiche generali delle piste ciclabili proposte 2.1 Categoria di pista e raggio minimo - 2.2 Dimensioni trasversali e segnaletica - 2.3 Pavimentazione - 2.4 Andamento altimetrico - 2.5 Pendenza trasversale e smaltimento acque - 3. Itinerario ciclabile viale Lombardia-via Mattei (Rho) - 3.1 Andamento del nuovo percorso ciclabile proposto - 3.2 Caratteristiche generali - 3.3 Passerelle ciclabili - 4. Itinerario ciclabile via Roma-via dell’Industria - 4.1 Andamento del nuovo percorso ciclabile proposto - 4.2 Caratteristiche generali - 5. Fasi di lavoro - 5.1 Pista ciclabile “viale Lombardia-via Mattei (Rho)” - 5.2 Pista ciclabile “via Roma-via dell’Industria” - 6. Stima di massima dei costi per la realizzazione degli interventi proposti - 6.1 Voci computate - 6.2 Pista ciclabile “viale Lombardia-via Mattei (Rho)” - 6.3 Pista ciclabile “via Roma-via dell’Industria” TAVOLE RIORGANIZZAZIONE DELL’ACCESSIBILITÀ DEL COMPARTO PRODUTTIVO DI VIA DEI ROVEDI E DELLA PERMEABILITÀ CICLABILE LUNGO L’ASSE DI V.LE LOMBARDIA A PREGNANA MILANESE. APPROFONDIMENTI DI FATTIBILITÀ 1.1 Accessibilità veicolare da e per il comparto produttivo di via dei Rovedi e connessione ciclabile. Proposta A - 1.1b Accessibilità veicolare da e per il comparto produttivo di via dei Rovedi e connessione ciclabile. Proposta A. Confronto con le indicazioni del PRG vigente - 1.2 Accessibilità veicolare da e per il comparto produttivo di via dei Rovedi e connessione ciclabile. Proposta B - 1.2b Accessibilità veicolare da e per il comparto produttivo di via dei Rovedi e connessione ciclabile. Proposta B. Confronto con le indicazioni del PRG vigente ITINERARI CICLABILI PREGNANA-RHO-PLIS BASSO OLONA-RHODENSE. STUDIO DI FATTIBILITÀ 1.1 Inquadramento degli interventi proposti - 3.1 Planimetria su fotopiano. Viale Lombradia-via Mattei (Rho) - 3.2 Planimetria di progetto e sezioni tipo. Viale Lombradia-via Mattei (Rho) - 3.3 Passerella ciclabile su Canale Scolmatore - 3.4 Passerella ciclabile su Olona - 4.1 Planimetria su fotopiano. Via Romavia dell’Industria - 4.2 Planimetria di progetto e sezioni tipo. Via Roma-via dell’Industria
Nell’ambito dei tavoli tecnici ed istituzionali di confronto attivati nel corso della Conferenza di Servizi sul progetto definitivo del “Potenziamento della linea Rho-Arona – Tratta Rho-Gallarate”, il Comune di Pregnana Milanese ha voluto sostenere e avvalorare le proposte di adeguamento del progetto definitivo stesso avanzate nella propria Del GC n. 155 del 5 ottobre 2009 e riprese in larga misura tra le prescrizioni formulate nel parere dalla Regione Lombardia espresso con Del GR n. VIII/10273 del 7 ottobre 2009 (ai sensi degli artt. 166 e 168 del DLgs 163/2006 di attuazione della “Legge Obiettivo” n. 443/2001). A tal fine, il Centro Studi PIM è stato incaricato dal Comune di Pregnana Milanese di predisporre specifici approfondimenti di fattibilità, in grado di consentire all’Amministrazione comunale di fornire agli estensori del progetto ferroviario indicazioni adeguate per la stesura di soluzioni progettuali condivise, per ottimizzare ulteriormente l’inserimento degli interventi sulla linea ferroviaria Rho-Gallarate nel contesto territoriale attraversato, fornendo adeguate misure di compensazione.
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Un primo approfondimento consiste nello sviluppo di uno Studio di prefattibilità per la riorganizzazione dell’accessibilità veicolare da e per il comparto produttivo di via dei Rovedi nei pressi di viale Lombardia, (come, per altro, già prospettato nell’ambito delle opere compensative del progetto preliminare), individuando le possibili soluzioni infrastrutturali per una nuova connessione viaria (diretta o indiretta, attraverso la SP172), che tiene conto della configurazione del cavalcaferrovia dello stesso viale Lombardia prevista nella proposta di adeguamento del progetto definitivo della linea ferroviaria predisposta da Italferr in ottemperanza alle prescrizioni formulate nel parere dalla Regione Lombardia (con spostamento planimetrico del fascio dei binari verso nord). Un secondo approfondimento, strettamente correlato con il precedente, riguarda il collegamento ciclopedonale per il superamento della linea ferroviaria Rho-Gallarate lungo viale Lombardia, individuando le possibili soluzioni infrastrutturali per il superamento della linea in corrispondenza del nuovo cavalcaferrovia, sempre con riferimento alla configurazione prevista nella proposta di adeguamento del progetto definitivo predisposta da Italferr. L’esito degli approfondimenti di prefattibilità ha portato all’individuazione di due possibili configurazioni per l’innesto dell’accesso veicolare di via dei Rovedi e per lo scavalco ciclabile, oggetto di confronto in termini di costi parametrici di realizzazione. Un ulteriore approfondimento (illustrato nel documento “Itinerari ciclabili Pregnana-Rho-PLIS Basso Olona-Rhodense. Studio di fattibilità”) riguarda le connessioni ciclabili tra i comparti urbani di Pregnana Milanese a sud della linea ferroviaria Rho-Gallarate e gli ambiti posti a nord di questa, dove spicca la presenza del PLIS del Basso Olona-Rhodense, del fontanile Serbelloni, del mulino Sant’Elena e della villa del Castellazzo. Le soluzioni infrastrutturali individuate, che consistono nei due itinerari di “viale Lombardia-via Mattei (Rho)” e di “via Roma-via dell’Industria”, risultano coerenti e integrate con quanto previsto per il superamento della ferrovia stessa (scavalco ciclabile lungo viale Lombardia e sottopasso ciclopedonale di via Roma) e si estendono verso il sistema degli itinerari ciclabili già esistenti a Rho. Anche in questo caso, le soluzioni proposte (sviluppate anche in termini di costi di realizzazione) risultano in linea con quanto indicato nelle prescrizioni del CIPE sul progetto preliminare, relativamente alla progettazione di “una sistemazione adeguata del rapporto della nuova linea con la villa del Castellazzo e con gli altri ambienti paesaggisticamente elevati”.
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31. Trasformazione / rilocalizzazzione ex Hitman. Analisi degli effetti indotti sulla SS494 Vigevanese in Corsico
Attività svolta su incarico di Siel Progetti srl Milano, febbraio 2010 (CON_12_09)
Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto) [staff PIM] Michele Rossi [collaboratore esterno] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 70) 1. Inquadramento degli ambiti oggetto di trasformazione - 2. Le indagini di traffico - 2.1 Le sezioni di rilievo - 2.2 Le modalità di rilievo - 2.3 Analisi dei flussi rilevati 3. Individuazione e valutazione delle criticità - 4. Le proposte di trasformazione/ rilocalizzazione ex-Hitman - 4.1 Quantificazione e caratterizzazione del traffico veicolare indotto - 5. Analisi di traffico: verifiche modellistiche - 5.1 Identificazione dell’ora di punta - 5.2 I modelli di micro simulazione - 5.3 La matrice O/D - 5.4 La situazione esistente (novembre 2008) - 5.5 Lo scenario di riferimento (novembre 2009) - 5.6 Gli scenari di progetto TAVOLE 1. Ambito d’intervento – 2a Rilievi di traffico. SS494 flussi totali alle intersezioni – 2b Rilievi di traffico. SS494 (ore di punta) flussi in transito – 3a Rilievi di traffico. Rilievo delle code giornata feriale – 3b Rilievi di traffico. Rilievo delle code giornata di sabato – 4a Rilievi di traffico. Intersezioni 1-2-3 (giornata feriale)- 4b Rilievi di traffico. Intersezioni 1-2-3 (giornata di sabato) – 5a Rilievi di traffico. Intersezioni 4 (giornata feriale) – 5b Rilievi di traffico. Intersezioni 4 (giornata di sabato) – 6a Rilievi di traffico. Intersezioni 5 (giornata feriale) – 6b Rilievi di traffico. Intersezioni 5 (giornata di sabato) – 7 Confronto tra i rilievi di traffico 2008 / 2004. Sezioni 1-4 – 8a Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Sturzo-De Nicola. Stato di fatto – 8b Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Roma-Per Cesano. Stato di fatto – 8c Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Copernico-Da Vinci. Stato di fatto – 9a Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Sturzo-De Nicola. Scenario di riferimento) – 9b Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Roma-Per Cesano. Scenario di riferimento – 10a Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Sturzo-De Nicola. Scenario 1 – 10b Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Roma-Per Cesano. Scenario 1 – 11a Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Sturzo-De Nicola. Scenario 2 – 11b Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione RomaPer Cesano. Scenario 2 – 11c Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Cellini-Cavalcaferrovia. Scenario 2 – 12. Analisi di traffico SS494. Particolare intersezione Copernico-Da Vinci. Scenario di intervento
Il Centro Studi PIM è stato incaricato da Siel Progetti srl di effettuare una valutazione degli effetti indotti sulla SS494 Nuova Vigevanese e sulla viabilità circostante dalla trasformazione dell’attuale sede ex HITMAN in Corsico e della rilocalizzazione della stessa nell’area ex Burgo, sempre in Corsico. Lo studio è finalizzato a fornire, al committente e all’Amministrazione comunale di Corsico, che ha espresso il suo gradimento nei confronti dell’incarico affidatoci, indicazioni utili alla valutazione delle proposte di intervento urbanistico in merito agli effetti indotti sulla rete viaria esistente. Lo studio si articola in 4 parti: • un inquadramento degli ambiti oggetto di trasformazione/rilocalizzazione; • l’analisi e lettura della situazione attuale e l’evidenziazione delle criticità presenti; • una breve descrizione delle proposte di intervento e la valutazione del traffico veicolare indotto; • la verifica mediante micro simulazione degli effetti indotti sulla SS494. A supporto della lettura della situazione attuale e per la calibrazione del modello di micro simulazione, è stata effettuata una campagna di rilievi del traffico (novembre 2008) in un giorno feriale tipo (giovedì) e nella giornata di sabato, monitorando i flussi di traffico afferenti all’ambito oggetto di analisi in tre fasce biorarie, rispettivamente: • 7.00-9.00 (punta del mattino); • 12.00-14.00 (morbida); • 17.00-19.00 (punta della sera). A seguito degli interventi attuati (inizio novembre 2009) all’intersezione SS494-Sturzo-De Nicola è risultato necessario individuare uno Scenario di Riferimento (novembre 2009) rispetto al quale effettuare le valutazioni indotte dagli interventi previsti negli scenari d’intervento. Le micro-simulazioni, con riferimento all’ora di punta più critica, mostrano gli effetti sul traffico, negli scenari di progetto. Dalle analisi effettuate emerge che la realizzazione di una nuova intersezione completa semaforizzata sulla SS494 Nuova Vigevanese, in corrispondenza e in alternativa all’innesto a “T” del cavalcaferrovia, mostra un deciso miglioramento della funzionalità del tratto di Vigevanese compreso fra le intersezioni Sturzo-De Nicola e Copernico-Da Vinci oltre che delle intersezioni stesse.
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32. Territorio, infrastrutture e logistica nella regione milanese
Attività svolta su incarico di ASSOLOMBARDA Milano, febbraio 2010 (CON_19_09)
Realizzazione: Paola Pozzi (capo progetto) [staff PIM]; Graziella Marcotti [collaboratrice esterna] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 44) Tema 1 La Regione Logistica Milanese - La geografia variabile della logistica lombarda - La Regione Logistica Milanese RLM - Connessioni internazionali della Regione Logistica Milanese - La domanda di spazi per la logistica e l’intermodalità - L’indagine AMAT-Politecnico di Milano [2000-2002]: flussi merci - L’indice di accessibilità globale dei Sistemi Locali del Lavoro. Istat - La dotazione di infrastrutture logistiche nella RLM - Sviluppo infrastrutture logistiche nella RLM [1995-2007] - I principali operatori della logistica e trasporti con sede in Lombardia [2006] - La rete ferroviaria lombarda - L’intermodalità in Lombardia - Il traffico intermodale in Lombardia - Profilo della RLM - Principali caratteri RLM - Confronto con l’unione europea - Punti di forza e di debolezza della RLM - Si può ancora parlare di caos creativo? - Tema 2 Scenari, politiche e piani - Scenari futuri - Politiche e piani - I sostegni all’intermodalità - La liberalizzazione del trasporto ferroviario delle merci - La questione degli scali ferroviari - Il reticolo minimo di impianti RFI - Altri impianti/scali RFI - Piano Nazionale per la Logistica [2006] - Piani Regionali [1999-2003] - Provincia di Milano: PTCP [2002] e PBMT [2004] - Terminal intermodali esistenti e programmati - Impianti programmati - Piano Urbano della Mobilità [PUM] di Milano [2001 agg. 2006] - La proposta AMAT-Politecnico di Milano [2000-2002] - Proposta di Variante al PRG di Milano - Documento di Piano del PGT di Milano - Documento di Piano del PGT di Milano: il parere di Assolombarda - Tema 3 Assetti territoriali futuri - Assetti territoriali futuri - La rete infrastrutturale prevista - Accessibilità delle aree industriali dai terminal e dalla rete autostradale - Tema 4 Orientamenti per le politiche e i progetti - Orientamenti per le politiche e i progetti: “ferro” - Orientamenti per le politiche e i progetti: “gomma”
L’attività è finalizzata a fornire ad Assolombarda un documento che affronti gli aspetti localizzativi e territoriali della logistica, anche in vista della Mobility Conference 2010. Il rapporto è stato sviluppato prevalentemente a partire dagli studi, documenti, informazioni/elaborazioni già pubblicati o comunque a disposizione. Per quanto riguarda l’analisi delle tendenze evolutive, si è proceduto ad un numero ristretto di interviste a testimoni privilegiati. Il documento è articolato in quattro sezioni tematiche: La Regione Logistica Milanese, Scenari, politiche e piani, Assetti territoriali futuri, Orientamenti per le politiche e i progetti. Nella prima sezione viene caratterizzata la Regione Logistica Milanese (RLM), della quale vengono analizzate le connessioni, a livello nazionale ed internazionale, l’assetto delle reti di mobilità ed i parametri di accessibilità, la domanda espressa, in termini di aree e flussi, la dotazione e lo sviluppo delle infrastrutture logistiche. Si giunge così a delineare il profilo e i principali caratteri della RLM e a evidenziarne i punti di forza e di debolezza. Nella sezione dedicata a Scenari, politiche e piani si sintetizzano innanzitutto le principali tematiche: sostegni all’intermodalità, liberalizzazione del trasporto ferroviario, dotazione di scali ferroviari e reticolo di impianti, per poi passare all’analisi delle indicazioni espresse nei diversi strumenti di pianificazione (nazionale, regionale, provinciale, comunale di Milano). Per quanto riguarda gli assetti territoriali futuri vengono approfonditi gli aspetti inerenti le reti infrastrutturali e i livelli di accessibilità garantiti. A chiusura del documento vengono infine affrontati gli orientamenti per le politiche ed i progetti con riferimento specifico alle due modalità ferro e gomma. Per quanto riguarda il “ferro”, è necessario definire con Regione, Provincia e gestori della rete e dei servizi ferroviari una strategia per la localizzazione di strutture logistiche e dei terminal intermodali a servizio della regione urbana milanese che preveda: • un opportuno dimensionamento dei centri intermodali, ovvero non megastrutture, ma nemmeno una pletora di impianti sottodimensionati che disperdono le risorse; • non sussidi senza scadenza, ma start up per le strutture in grado di raggiungere l’autonomia finanziaria in un tempo ragionevole e predeterminato;
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• di accelerare gli interventi infrastrutturali e puntare alla specializzazione delle linee per il trasporto merci; • di adottare politiche di incentivo sostanziali [es. ferro bonus]. Infine, sembra sempre più opportuno raggiungere un maggiore coordinamento, in primis a opera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tra i diversi soggetti (ferrovie, porti, aeroporti e autostrade), per le scelte di scala superiore. La riorganizzazione del trasporto delle merci su gomma richiede invece: • basi informative aggiornate (matrice O/D delle merci); • controllo delle dinamiche insediative nelle aree interessate dalla nuova infrastrutturazione autostradale; • razionalizzazione e qualificazione delle piattaforme sugli assi congestionati; • incentivi e servizi per la qualificazione della domanda e dell’offerta di logistica; • avvio della sperimentazione dei CDU sulla base di dati aggiornati, verificandone la localizzazione e considerando i costi aggiuntivi e le difficoltà di gestione. In sintesi, più che nuovi piani servono politiche e progetti che introducano elementi ordinatori, fungendo da “volano” per la strutturazione “a sistema” della logistica del nord-ovest.
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33. Studio di prefattibilità della variante alla ex SS527 Bustese tra Nova Milanese e Desio
Attività istituzionale a favore dei Comuni di Desio e Nova Milanese Programma di collaborazione 2009 Milano, marzo 2010 (IST_15_09)
Realizzazione: Maria Evelina Saracchi (capo progetto), Mauro Barzizza, Francesca Boeri [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 51) Premessa - 1. Inquadramento infrastrutturale, urbanistico e ambientale - 1.1 Inquadramento infrastrutturale - 1.2 Quadro urbanistico di riferimento - 1.3 Quadro ambientale di riferimento - 2. Rilievi di traffico disponibili - 2.1 Fonte dei dati - 2.2 Analisi dei flussi di traffico rilevati - 3. Caratteristiche e criticità della tratta stradale e del corridoio territoriale allo studio - 3.1 Ambito d’indagine - 3.2 Asse esistente della Bustese tra la ex SS35 e la SS36 - 3.3 Comparto territoriale a nord-ovest dell’abitato di Nova Milanese - 3.4 Asse di via Ambrosoli-via Maestri del Lavoro a Desio - 3.5 Sottoservizi e fasce di rispetto - 3.6 Sintesi dei condizionamenti alla definizione delle scelte progettuali - 4. Individuazione delle soluzioni progettuali - 4.1 Considerazioni preliminari - 4.2 Tratta ovest - 4.3 Tratta est - 4.4 Nodo di innesto via Milano-via Ambrosoli a Desio - 4.5 Indicazioni per le successive fasi di sviluppo progettuale - 4.6 Stima parametrica dei costi per la realizzazione degli interventi proposti TAVOLE 1.1 Stato di fatto delle reti infrastrutturali - 1.2 Nuovo assetto delle reti infrastrutturali - 1.3 Sistema insediativo esistente e previsto - 1.4 Sistema dei vincoli paesistico-ambientali e storico-monumentali - 1.5 Naturalità, agricoltura e paesaggio - 2.1 Volumi di traffico rilevati sulla rete stradale esistente - 3.1a-b Indicazioni del PGT di Varedo - 3.2 Indicazioni del PGT di Nova Milanese - 3.3 Indicazioni del PGT di Muggiò - 3.4a-b Indicazioni del PGT di Desio - 3.5 Condizionamenti alla definizione delle scelte progettuali - 4.1a-b-c Soluzione progettuale proposta
La ex SS527 Bustese rappresenta un importante itinerario stradale per le relazioni trasversali nel territorio della Brianza, che necessita di interventi diffusi di riqualificazione che consentano di risolvere le criticità presenti, migliorando le condizioni di circolazione e di sicurezza. Tale necessità riguarda in modo particolare, il tratto di Bustese che si estende tra le superstrade ex SS35 Comasina (Milano-Meda) e SS36 Nuova Valassina, attraversando gli abitati di Varedo, Nova Milanese e Muggiò. In questo caso, la possibilità di alleggerire il traffico di transito che interessa le conurbazioni attraversate può essere fornita dalla realizzazione di una variante di tracciato (che coinvolga anche il territorio comunale di Desio) che consenta di “sgravare”, non solo i flussi veicolari lungo la direttrice est-ovest, ma anche quelli lungo gli assi viari radiali con andamento nord-sud innestati sulla Bustese stessa. I Comuni di Nova Milanese e Desio hanno, quindi, ritenuto opportuno avvalersi del Centro Studi PIM (nell’ambito dell’attività istituzionale a favore dei Soci – Programma di Collaborazione 2009) per lo sviluppo del presente Studio di prefattibilità, con l’obiettivo di valutare possibili soluzioni infrastrutturali per tale variante di tracciato, al fine di disporre degli elementi tecnico-economici necessari per assumere decisioni condivise (non solo tra i Comuni interessati, ma anche con la Provincia di Monza e Brianza, Ente gestore della rete stradale sovracomunale) e coerenti nelle fasi successive della progettazione e realizzazione delle opere. Gli approfondimenti effettuati nello Studio tengono conto, non solo degli aspetti trasportistici, ma anche di quelli territoriali-ambientali, per minimizzare le interferenze tra le proposte infrastrutturali, gli ambiti prospicienti il Parco del Grugnotorto-Villoresi ed il più vasto disegno di strutturazione delle aree libere e delle reti ciclopedonali di connessione tra i Comuni di Nova Milanese, Desio e Varedo. Nel dettaglio, il presente Studio di prefattibilità si compone dalle seguenti parti: • definizione del quadro conoscitivo generale del contesto nel quale si inserisce l’intervento allo studio, in termini infrastrutturali (anche alla luce delle previsioni progettuali che determineranno lo scenario di riferimento futuro delle reti di mobilità), trasportistico (analizzando i rilievi di traffico disponibili), urbanistico (tenendo conto delle principali previsioni di espansione insediativa) e ambientale (considerando le caratteristiche del contesto e gli elementi di pregio paesistico presenti); • individuazione ed analisi delle criticità della tratta stradale esistente e del corridoio territoriale entro il quale si collocherà l’intervento allo studio (che si estende, procedendo da ovest verso est, dalla rotatoria di Nova Milanese tra la Bustese stessa e via Italia – nei pressi del confine con Varedo – alla superstrada Valassina), anche in relazione agli eventuali sviluppi insediativi ed infrastrutturali previsti nel breve-medio periodo nelle immediate vicinanze; • individuazione delle possibili soluzioni infrastrutturali in grado di risolvere le criticità rilevate per la tratta di ex SS527 allo studio, accompagnate da indicazioni di massima in merito all’equipaggiamento paesistico-ambientale da prevedersi per la mitigazione/compensazione delle opere stradali; in particolare, le soluzioni analizzate riguardano la riqualificazione dell’asse di via Ambrosoli-via Maestri del Lavoro a Desio (tra la SP9 e lo svincolo di Desio sud lungo la superstrada SS36 Valassina) e la realizzazione di un nuovo itinerario in variante a nord dell’abitato di Nova Milanese, interconnesso ulteriormente, in direzione nord-sud, con la circonvallazione ovest di Desio (via Brianza-via F.Santi); • stima parametrica dei costi per la realizzazione delle soluzioni infrastrutturali individuate e condivise dagli Enti coinvolti.
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34. Studio preliminare ambientale per la verifica dell’assoggettabilità alla procedura VIA.
Progetto preliminare terzo binario linea Bovisa-Asso. Tratta Affori-Varedo
Attività svolta su incarico di NORD_ING Milano, giugno 2009 (CON_02_09)
Realizzazione: Mauro Barzizza (capo progetto), Maria Evelina Saracchi, Paola Pozzi [staff PIM] Direttore responsabile: Franco Sacchi ELABORATI RELAZIONE (pp. 99) 1. Obiettivi generali del progetto – 1.1 Localizzazione dell’intervento nello scenario infrastrutturale del nord Milano – 1.2 Obiettivi dell’intervento allo studio – 1.3 Scenari infrastrutturali correlati alla realizzazione dell’intervento allo studio - 2. Programmazione di settore e pianificazione territoriale e urbanistica – 2.1 Quadro generale della programmazione di settore – 2.2 Gli indirizzi della pianificazione regionale – 2.3 La pianificazione provinciale – 2.4 La pianificazione comunale - 3. Vincoli ambientali e paesistici e aree protette – 3.1 Vincoli ambientali e paesistici – 3.2 Parchi e aree regionali protette – 4. Caratteristiche tecniche e fisiche del progetto – 4.1 Sintesi degli interventi – 5. Azioni di cantiere – 5.1 Localizzazione dei cantieri – 5.2 Cave e discariche – 5.3 Accessibilità ai cantieri e ai siti di cava – 5.4 Impatti in fase di cantiere e relative opere di mitigazione – 6. Analisi ambientale della componente atmosfera – 6.1 Riferimenti normativi – 6.2 Tipologia di inquinanti atmosferici e valori limite normativi – 6.3 Stato attuale della qualità dell’aria – 6.4 Analisi dei dati disponibili sulla qualità dell’aria – 7. Analisi ambientale del sistema idrico – 7.1 Caratterizzazione dei corsi d’acqua superficiali – 7.2 qualità delle acque superficiali – 8. Analisi ambientale della componente suolo e sottosuolo – 8.1 Geomorfologia, litologia e idrogeologia – 8.2 geotecnica – 8.3 Considerazioni conclusive relative alla componente suolo e sottosuolo – 9. Analisi ambientale della componente naturalità e agricoltura – 9.1 Vegetazione – 9.2 fauna – 9.3 Inquadramento agricolo – 10. Analisi ambientale della componente paesaggio – 10.1 Paesaggio e ambiente – 10.2 Emergenze storico-architettoniche – 11. Analisi ambientale del sistema insediativo ed infrastrutturale – 11.1 Interferenze con il sistema insediativo esistente e previsto – demolizioni – 11.3 Ricettori sensibili – 11.4 Stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti – 11.5 Aree di bonifica – 11.6 Interferenze con il sistema infrastrutturale – 11.7 interferenze con i sottoservizi – 11.8 Espropri – 12. Analisi ambientale della componente rumore – 12.1 Quadro legislativo di riferimento – 12.2 Valori limiti ammissibili – 12.3 Indicazioni per la valutazione dell’impatto acustico – 13. Criticità – 13.1 Il sistema insediativo ed infrastrutturale – 13.2 Il sistema ambientale TAVOLE 1. Reti di mobilità. Stato di fatto – 2. Reti di mobilità. Scenario di progetto – 3. Rappresentazione sintetica dei PRG comunali – 4. Mosaico dei piani e delle aree regionali protette – 5. Sistema dei vincoli paesistico-ambientali e storico-monumentali – 6. Inquadramento degli interventi – 7. Aree di cantiere, ambiti di cava e viabilità interessata dai transiti dei mezzi operativi – 8. Naturalità e agricoltura – 9. Paesaggio – 10. Sintesi delle previsioni dei PRG, con individuazione degli insediamenti a maggior grado di sensibilità – 11. Rumore – 12. Criticità
Il Centro Studi PIM è stato incaricato dalla Società NORD_ING di predisporre lo studio preliminare ambientale relativo al progetto preliminare di realizzazione del terzo binario lungo la tratta Affori-Varedo della linea FNM Bovisa-Seveso. Lo studio preliminare ambientale è finalizzato a verificare l’assoggettabilità alla procedura VIA del progetto del terzo binario, ai sensi dell’art. 32 del DLgs 152/2006 e dell’art. 20 del DLgs 4/2008. L’intervento in progetto prevede la realizzazione di un terzo binario affiancato ai due attualmente in esercizio sulla linea, oltre alle opere previste per la risoluzione delle interferenze con le opere d’arte esistenti o per l’eliminazione di alcuni passaggi a livello. Obiettivo principale dell’intervento allo studio è quello di incrementare la capacità ferroviaria tra il centro città milanese e la periferia nord dell’area metropolitana, in linea con le esigenze di: • migliorare complessivamente l’offerta del Servizio Ferroviario Regionale lombardo, che ha già ricevuto un’importante impulso in seguito alla realizzazione del Passante Ferroviario di Milano; • individuare interventi infrastrutturali che consentano di ovviare all’elevato grado di congestione dei collegamenti stradali, offrendo benefici dal punto di vista dell’ambiente e dell’inquinamento. Obiettivo dello studio preliminare ambientale è l’analisi del contesto territoriale, urbanistico ed ambientale nel quale si colloca l’opera in progetto, al fine di ottimizzare le scelte d’intervento, dal punto di vista funzionale e dal punto di vista del suo inserimento nell’ambiente e nel territorio. I contenuti dello studio, elaborati secondo quanto previsto dalla legislazione vigente, si articolano nelle seguenti tematiche: descrizione del progetto e verifica di compatibilità con le indicazioni della pianificazione vigente, caratterizzazione dell’ambiente interferito e valutazione delle situazioni di criticità per le diverse componenti.
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Nella prima parte dello studio vengono descritti gli obiettivi generali del progetto ed i suoi rapporti di coerenza con gli strumenti della programmazione di settore e della pianificazione territoriale ed urbanistica (PTR, PTCP e strumenti urbanistici comunali), oltre che con il sistema dei vincoli ambientali e paesistici e delle aree protette presenti nell’area interessata dal progetto (Parco Nord, PLIS della Balossa, PLIS del Grugnotorto-Villoresi). Nella seconda parte dello studio vengono sinteticamente descritte le caratteristiche tecniche e fisiche del progetto infrastrutturale e vengono prese in esame le problematiche connesse alla cantierizzazione ed alla disponibilità di cave e discariche, con l’indicazione delle cautele da seguire per minimizzare gli impatti nella fase di cantiere. Nella terza parte dello studio vengono descritte le principali componenti naturalistiche ed antropiche che caratterizzano il contesto territoriale in cui si inserisce la linea ferroviaria allo studio e che per propria natura e funzione devono essere particolarmente protette; la loro definizione rappresenta un passo cruciale del processo di analisi conoscitiva necessario all’individuazione delle situazione a maggiore criticità nei confronti del progetto del terzo binario. Nel dettaglio, le componenti analizzate sono l’atmosfera, l’ambiente idrico, il suolo e sottosuolo, il sistema della naturalità e dell’agricoltura, il paesaggio, il sistema insediativo ed infrastrutturale, il rumore. Alla luce delle analisi effettuate per le diverse componenti ambientali potenzialmente interferite, è stato possibile individuare le principali criticità oggetto di attenzione, rispetto alle quali, nelle successive fasi progettuali, dovranno essere adottati gli opportuni accorgimenti al fine di minimizzare gli impatti. In particolare, scontata la risoluzione o il ripristino dei collegamenti stradali intercettati, restano da valutare soprattutto gli effetti legati all’inquinamento acustico. In seguito a più puntuali valutazioni sul clima acustico ante-operam e post-operam, si potrà valutare la necessità di effettuare un progetto di mitigazione delle emissioni, che potrà avvalersi dell’uso di barriere fonoisolanti e sistemi di riduzione delle emissioni da eseguirsi sulla linea ferrata. In alcune situazioni puntuali si renderà, inoltre, necessaria la demolizione completa o parziale di alcuni fabbricati. Per quanto riguarda il sistema ambientale, negli elaborati relativi alle criticità sono state individuate le aree agricole, le aree con vegetazione arborea e arbustiva e le fasce fluviali del torrente Seveso che, per le loro residue caratteristiche di naturalità, rappresentano ambiti di particolare cautela paesistico-ambientale. Anche se l’intervento di realizzazione del terzo binario prevede una limitata sottrazione di suolo ai lati del sedime esistente, sarà, comunque, necessario progettare le opere laterali alla linea (recinzioni, ecc.) in modo che si inseriscano correttamente nel paesaggio circostante.
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35. Beni culturali e sviluppo del territorio. Le ville storiche del milanese
Attività istituzionale a favore dei soci – Programma di attività 2008 Il documento è stato pubblicato nell’ambito della collana “Argomenti&Contributi” (n° 13, novembre 2009) Milano, gennaio 2010 (IST_05_08)
Realizzazione: Fabio Bianchini (capo progetto), Cinzia Vanzulli [staff PIM]; Ada Magnani, Paolo Marelli (Studio AM:PM), Giulia Gerosa [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 144) Presentazione - PARTE PRIMA: Leggere il sistema delle ville - 1. Elementi di inquadramento territoriale - 1.1 Il contesto paesistico-ambientale fra giardini storici e aree protette - 1.2 Il contesto urbanistico-territoriale - 1.3 Il sistema della mobilità: criticità e opportunità fruitivo-culturali - 1.4 Il tema delle ville storiche nella programmazione e pianificazione sovra locale - 2. Storia e caratteristiche della villa milanese - 2.1 La formazione del tipo “villa” ed il modello culturale del “vivere in villa” - 2.2 Il Quattrocento - Box Bicocca degli Arcimboldi - 2.3 Il Cinquecento - Box Villa Simonetta; Villa Visconti Borromeo, Litta - 2.4 Il Seicento - Box Palazzo Arese, Arese Borromeo - 2.5 Il Settecento - Box Villa Arconati, “Il Castellazzo” - 2.6 Ultimi decenni del Settecento e Ottocento - Box Villa Reale - 2.7 Eclettismo - 3. Consistenza e utilizzo attuali del patrimonio delle ville nel milanese - 3.1 Il processo di decadenza delle ville e la perdita del paesaggio di delizie - 3.2 Consistenza, stato di conservazione, attrattività e titolo di proprietà del patrimonio - PARTE SECONDA: Linee d’intervento sul patrimonio - 4. Conoscere e conservare - 4.1 La conoscenza: pluralità dei compiti e dei soggetti - 4.2 Problematiche della conservazione e crescita della sensibilità diffusa verso i beni (Interventi: Isal, MiBac, arch. M. Rosa, Italia Nostra, FAI, Associazione Dimore Storiche) - 5. Valorizzare e gestire - 5.1 Il significato della valorizzazione - 5.2 La rifunzionalizzazione compatibile: alcuni esempi - 5.3 La gestione (Interventi: Regione Lombardia, Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Navigli Lombardi) - 6. Conclusioni (Interlocutori: prof. arch. P.F. Bagatti Valsecchi) - Riferimenti bibliografici
In un’ottica di miglioramento dell’assetto urbano e territoriale e di sviluppo del sistema sociale dell’area milanese, la questione della salvaguardia, della ridefinizione delle funzioni e della valorizzazione del sistema delle ville si colloca indubbiamente tra le priorità. In questa logica è indispensabile disporre di un quadro di riferimento unitario per definire e sostenere progetti d’intervento integrati che siano in grado di organizzare il territorio secondo forme di interesse collettivo, rapportandosi al paesaggio, ai beni storico-architettonici, al sistema insediativo, alla fruizione, confrontandosi con le differenze territoriali che caratterizzano l’ambito milanese. Attraverso l’inquadramento territoriale, la ricostruzione storica dell’insediamento, l’evoluzione tipologica delle ville e il censimento dei beni con le loro destinazioni d’uso attuali si è inteso fornire un contributo conoscitivo propedeutico alla messa a punto di politiche di valorizzazione. Tali politiche presentano, infatti, un profilo complesso: conoscenza, valorizzazione e gestione, prospettive di sviluppo economico-territoriale, consumo culturale, domanda sociale, capacità di elaborazione e proposta di operatori pubblici. La pubblicazione è rivolta in particolare alle amministrazioni locali, sempre alle prese con il difficile compito di massimizzare il significato sociale, culturale, identitario e fruitivo di tali beni, esplicitandone i valori latenti e, nello stesso tempo, minimizzandone i costi di gestione, con l’intento di fornire loro le linee guida per avviare gli auspicati processi di valorizzazione del patrimonio delle ville come luogo di eccellenza per la fruizione culturale e del tempo libero nell’area milanese. La pubblicazione è articolata in due parti, incentrate, rispettivamente sulla lettura del sistema delle ville milanesi e sulle linee d’intervento su questo patrimonio. Nella prima parte, la lettura del sistema delle ville viene realizzata a partire dall’analisi del loro rapporto con il territorio metropolitano, evidenziando il valore di tale presenza ai fini della riqualificazione, l’integrazione dei giardini storici nel sistema degli spazi aperti e le opportunità per la fruizione. Successivamente vengono affrontati la storia, le caratteristiche del sistema delle ville, la consistenza e l’utilizzo attuali. La seconda parte si incarica, invece, di approfondire le possibili linee d’intervento sul patrimonio delle ville a partire dai temi della conoscenza e dalle problematiche della conservazione, nell’ottica di una crescita della sensibilità diffusa verso i beni culturali. In tal senso, atti istintivamente pensati come rivolti al passato vengono letti come necessarie premesse per la capacità di immaginare e proporre rivolta al futuro. Vengono quindi affrontati, anche attraverso una serie di esempi, i temi della valorizzazione e della gestione, analizzando le funzioni insediabili per una rifunzionalizzazione compatibile. Per meglio poter esplicitare le esperienze e le proposte inerenti la valorizzazione delle ville, sono stati individuati alcuni interlocutori privilegiati. A fianco di quelli più istituzionali, come Regione Lombardia, Provincia di Milano e Provincia di Monza e Brianza, la pubblicazione accoglie una serie di ri-
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flessioni di ISAL, MiBac, Italia Nostra, FAI, Associazione Dimore Storiche, Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e Navigli Lombardi, fino a quello finale di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, nella sua veste di studioso per eccellenza delle ville e dei giardini milanese, ma anche di grande animatore culturale. La presenza delle ville nel milanese, pur di fronte ad alcune criticità, prima fra tutte la difficoltà degli spostamenti, rappresenta un’opportunità ai fini della riqualificazione dell’area metropolitana: per il pregio assoluto dei monumenti per la presenza in molti casi degli antichi giardini da riconnettere con il sistema degli spazi aperti, per il significato identitario che queste architetture rivestono e che può essere esaltato da ipotesi di rifunzionalizzazione compatibile. Allo stesso tempo, sul piano della gestione appare ormai fondamentale pensare in termini di reti, col duplice fine di disporre di una regia comune per l’organizzazione delle attività e di attivare economie di scala, alla luce di prospettive di valorizzazione turistica. Diventa allora fondamentale attivare il processo di valorizzazione attraverso l’insediamento di funzioni compatibili, l’individuazione di progetti culturali ad hoc, da affiancare all’organizzazione di eventi in grado di rafforzare l’identità del sistema delle ville, anche attraverso la conoscenza degli strumenti disponibili e il dialogo tra i soggetti del processo di valorizzazione.
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36. Cascine Expo 2015
Realizzazione: Pietro Lembi (capo progetto), Fabio Bianchini, Francesca Cella, Alma Grieco, Piero Nobile [staff PIM]; Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano – DIAP con il coordinamento del prof. Stefano Boeri [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 181) Quadro conoscitivo: le cascine e il territorio - 1. Il patrimonio pubblico delle cascine milanesi: verso una città-laboratorio di sostenibilità e cittadinanza - 2. Ambiti territoriali di intervento: un sistema di cascine, parchi, campi coltivati e corsi d’acqua - 3. Parco Lambro: un parco urbano con una vocazione agricola e sociale. Un parco sostenibile, abitato, coltivato e aperto alla città – 4. Parco della Vettabbia: un nuovo parco di grande valore ambientale e storico. Un sistema che comprende il Parco della Vettabbia e le sue cascine, l’abbazia e il borgo di Chiaravalle – 5. Il Parco della Via d’Acqua: Un sistema di parchi di estrema qualità ambientale. Un parco d’eccellenza in vista dell’Expo
Attività istituzionale a favore del Comune di Milano - Settore Pianificazione Urbanistica Generale Programma di collaborazione 2009 Milano, gennaio 2010 (CON_01_09)
SCHEDE Le cascine del Comune di Milano (appendice alla relazione) TAVOLE 1. Il sistema insediativo – 2. Il sistema paesistico ambientale e i beni storico architettonici – 3. Il sistema dei vincoli – 4. Infrastrutture e accessibilità – 5. Inquadramento territoriale est – 6. Inquadramento territoriale sud – 7. Inquadramento territoriale ovest.
Il Centro Studi PIM, nell’ambito dell’attività istituzionale a favore del Comune di Milano, ha promosso “Cascine Expo 2015”, ricerca e progetto di fattibilità per il riutilizzo delle cascine di proprietà comunale. L’attività, svolta in stretta relazione con i referenti del Comune di Milano, è stata curata da Multiplicity.lab, laboratorio di ricerca del Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano con la collaborazione di Coldiretti, Consorzio SIR, Slow Food e Vita. L’attività nasce dalla constatazione che a Milano ci sono quasi 60 cascine di proprietà comunale. Disposte a raggiera all’interno dei confini del comune, rappresentano importanti esempi di architettura agricola lombarda di grande valore storico, culturale e ambientale. Negli anni, alcune di queste cascine sono state inglobate nelle aree di espansione urbana, altre si trovano ancora in aree agricole, altre ancora sono all’interno di parchi urbani. Alcune sono tuttora in uso per l’attività agricola, una parte è utilizzata per scopi sociali (associazioni, comunità, residenza, ecc.), altre ancora sono state lentamente abbandonate. Molte cascine sono comunque sottoutilizzate. Questo importante patrimonio impone una riflessione attenta e una strategia complessiva di riutilizzo capace di innovare, a partire da ciò che già esiste e da una tradizione importante. Le cascine in questo modo possono diventare un importante nodo territoriale, che tiene assieme funzioni differenti: attività agricole sostenibili, abitazioni e residenze temporanee, mercati e punti di vendita, cura del territorio, poli dell’acqua, ristorazione, servizi alla cittadinanza e luoghi di aggregazione. Attività che si intersecano in proporzione e con modalità differenti a secondo della storia, collocazione e vocazione di ciascuna cascina, ma all’interno di un progetto di riutilizzo unitario. In linea con i temi dell’Expo 2015, le cascine di Milano e i terreni di loro pertinenza potranno così ospitare pratiche legate alla produzione, alla trasformazione e alla vendita di prodotti agricoli assieme ad una serie di altre attività collegate, capaci di attrarre e ospitare un numero importante di persone. Le attività conoscitive, di documentazione e di progettazione sono state così articolate: - inquadramento territoriale a scala comunale e sovracomunale; - censimento e monitoraggio delle cascine di proprietà comunale; - individuazione degli ambiti e delle cascine su cui intervenire; - ricognizione dei manufatti; - dialogo con i soggetti interessati;
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- inquadramento locale, analisi delle criticità e indicazioni progettuali di tre ambiti territoriali; - progetto di alcune cascine appartenenti ai tre ambiti; - programma di gestione e sostenibilità economica di massima con specifici approfondimenti su alcune cascine individuate. - linee guida per lo sviluppo del progetto Il documento è stato pubblicato nel libro: Comune di Milano, Centro Studi PIM, Politecnico di Milano, Le cascine di Milano verso e oltre Expo 2015: un sistema di luoghi dedicati all’agricoltura, all’alimentazione, all’abitare e alla cura del territorio, Milano 2009. Il libro è stato presentato al convegno “Le cascine di Milano: verso e oltre l’Expo 2015”, Triennale di Milano, 1 dicembre 2009, alla presenza di Letizia Moratti, Sindaco di Milano, Carlo Masseroli, Assessore allo Sviluppo del Territorio, e Lucio Stanca, Amministratore Delegato Società Expo 2015, con la partecipazione del Comitato Cascine Milano 2015 e dei rappresentanti delle associazioni e degli agricoltori locali.
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37. Variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Adda Sud
Realizzazione: Francesca Boeri (capo progetto), Francesca Cella, Alma Grieco, Cinzia Vanzulli [staff PIM]; Alberto Anzola, Gabriele Caserini, Claudio Linzola, Misa Mazza, Fabrizia Palavicini, Pierluigi Roccatagliata, Giampiero Spinelli [collaboratori esterni] Direttore responsabile: Franco Sacchi
ELABORATI RELAZIONE (pp. 23) Premessa - 1. L’aggiornamento cartografico – 2. Le Disposizioni di altri Enti – 3. Elementi fondanti del PTC vigente; zone di interesse naturalistico e paesaggio - 4. L’agricoltura – 5. La Fruizione – 6. L’articolazione del Piano – 8. Le Norme Tecniche di Attuazione NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE (pp. 77) Titolo I – Norme di inquadramento generale - Titolo II – Norme di zona - Capitolo I – Livelli e ambiti di tutela ambientale - Capitolo II – Naturalità - Capitolo III – Agricoltura - Capitolo IV – Paesaggio e patrimonio storico - Capitolo V – Fruizione - Titolo III – Norme particolari e finali
Attività svolta su incarico del Consorzio di Gestione Parco Adda Sud Milano, dicembre 2009 (CON_22_03)
Allegato A Riserva regionale Adda Morta, Lanca della Rotta, Zone di riserva naturalistica Allegato B Elenco dei Siti di interesse comunitario e ZPS Allegato C Elenco dei beni sottoposti a tutela TAVOLE B.a, B.b Variante generale al PTC (scala 1:25.000) B.1, B.2, B.3, B.4 Variante generale al PTC (scala 1:10.000)
La formulazione della Variante di PTC del Parco, preceduta dall’informatizzazione del PTC vigente, si è svolta in due successivi tempi, a partire dall’incarico al Centro Studi PIM del novembre 2003. Un primo periodo ha comportato l’aggiornamento delle basi analitiche e documentali secondo i “Criteri per l’impostazione della Variante” (febbraio 2004) concordati con l’Amministrazione, che delineavano le modalità di sviluppo dell’attività di revisione del PTC per le tre componenti fondamentali del piano, rappresentate da perimetro, azzonamento e normativa, da affrontare sulla base: - della valutazione dei problemi emersi dall’esperienza di gestione; - dell’esame delle osservazioni pervenute; - della necessità di affinare alcuni tematismi, quali quello della fruizione e quello della tutela del patrimonio storico rurale; - della verifica dei rapporti con altri strumenti di piano nel frattempo sopravvenuti. In particolare: a) l’Autorità di Bacino del fiume Po, che definisce, attraverso il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI), norme di tutela originate dalla valutazione dei fattori di rischio idraulico; b) la Regione Lombardia che ha definito i Siti di Interesse Comunitario (SIC) e le Zone di Protezione speciale (ZPS), ai sensi delle Direttive CEE: uno specifico allegato alle NTA, riporta i perimetri dei SIC e dei ZPS (Allegato B); c) le disposizioni dei Piani cave delle Province di Cremona e di Lodi; d) le disposizioni dei Piani Faunistico Venatori e Ittici delle Province di Cremona e Lodi. Dai “Criteri di impostazione della Variante” e dalle successive analisi tematiche è risultata una sostanziale conferma della impostazione generale del PTC vigente, fondato sul duplice ordine di suddivisione, in fasce e zone e subzone territoriali, sottoposte a diverso grado di tutela. In particolare, nella seconda fase del lavoro, sono state verificate le aree definite dal PTC come “riserve” naturali”, a confronto con le disposizioni delle Province di Lodi e Cremona in materia di caccia e pesca. Ad eccezione della “Riserva naturale Adda Morta, Lanca della Rotta”, riconosciuta dalla Regione Lombardia, alle altre aree è stata attribuita la qualità di “zone di riserva naturalistica” del Parco, con l’aggiunta delle “Spiagge fluviali di Boffalora”, indicata dalla Regione tra i SIC. La definizione dei SIC ha inoltre resa ininfluente l’individuazione degli “ambiti di progettazione e gestione coordinata delle grandi riserve” in quanto perfettamente coincidenti con i SIC stessi e di conseguenza sottoposti a Piano di Gestione. Sono stati inoltre ampliate le aree individuate dal PTC vigente come “zona ambienti naturali” in modo da rendere possibili la formazione di corridoi ecologici tra le zone di riserva naturalistica e le rive del fiume. La permanenza sull’intero territorio del Parco di aziende agricole di notevoli dimensioni e di forte capacità produttiva ha reso necessario un diverso approccio ai temi dell’agricoltura e della tutela del paesaggio agrario. E` stato, infatti, riformulato l’intero apparato normativo riguardo al settore agricolo, recependo i contributi e gli apporti avanzati dalle associazioni di cate-
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goria (capitolo III delle NTA). Per quanto riguarda il tema della fruizione, la Variante sostituisce all’individuazione “per zone” una individuazione per “poli”, strutturata gerarchicamente in riferimento al rango dell’offerta di fruizione specificamente prevista, demandando alla fase di attuazione la precisazione dei contenuti delle attrezzature da inserire e l’identificazione delle aree e degli ambiti funzionalmente coinvolti. Il problema della conservazione del patrimonio storico rurale, in aggiunta ai beni di carattere monumentale già sottoposti a tutela dal PTC, è stato affrontato anche alla luce dei possibili mutamenti di destinazione degli immobili ammessi dalla LR 12/2005. L’azzonamento di piano fa riferimento a due categorie di tutela: a) le “emergenze monumentali e le loro pertinenze”, comprendenti sia gli edifici già segnalati dal PTC vigente sia le aree definite dal PTC vigente come zona monumentale; b) gli edifici minori e i complessi rurali di interesse storico paesistico e i manufatti idraulici (già presenti nel PTC vigente), costituiti da segnalazione puntuale e la cui più precisa delimitazione è affidata alla pianificazione comunale. La normativa è stata rielaborata secondo un impalcato standard che ripartisce ciascuna norma in “orientamento”, “indirizzo” e “prescrizioni”. Il nuovo indice rispecchia l’obiettivo di stabilire un rapporto diretto tra rappresentazione cartografica e norme e la facilitazione dell’accesso attraverso il raggruppamento dei principali tematismi. L’attuale strutturazione delle norme comporta il rinvio a Regolamenti delle norme di settore (forestale e agricolo). Nota: La Variante Generale al PTC è stata dapprima consegnata in bozza nel 2005 (cfr. R&P 2007-08). Tale bozza non fu però approvata dal CdA del Parco. I rinnovati Organi Amministrativi hanno ripreso l’attività, con l’obiettivo di portare in approvazione la proposta di Variante al PTC, provvedendo, attraverso un incarico integrativo al PIM, ad apportare le modificazioni necessarie, in ragione del tempo trascorso e delle novità nel frattempo intervenute (nuove osservazioni, modifica della normativa di riferimento, ecc).
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CENTRO STUDI
CENTRO STUDI PER LA PROGRAMMAZIONE INTERCOMUNALE DELL’AREA METROPOLITANA
Enti associati
Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Comune di Milano, Comune di Monza, 67 Comuni dell’area milanese e briantea: Abbiategrasso, Aicurzio, Arcore, Arese, Assago, Baranzate, Bareggio, Basiglio, Binasco, Bovisio Masciago, Brugherio, Buccinasco, Caponago, Carpiano, Carugate, Casarile, Cassina de’ Pecchi, Ceriano Laghetto, Cesano Boscone, Cesano Maderno, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cornaredo, Corsico, Cusago, Gaggiano, Garbagnate Milanese, Gessate, Gorgonzola, Lacchiarella, Lainate, Liscate, Lissone, Locate Triulzi, Melegnano, Melzo, Nova Milanese, Novate Milanese, Noviglio, Opera, Pantigliate, Paullo, Pero, Peschiera Borromeo, Pessano con Bornago, Pieve Emanuele, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Rosate, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Sedriano, Segrate, Sesto San Giovanni, Settala, Settimo Milanese, Solaro, Sovico, Trezzano sul Naviglio, Tribiano, Vanzago, Vernate, Vizzolo Predabissi, Zibido San Giacomo.
Assemblea
L’Assemblea dei Soci è costituita dai rappresentanti degli Enti associati, in persona del Sindaco di ciascun Comune e del Presidente della Provincia, o Assessore o Consigliere da loro delegato.
Presidente e Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è composto da 14 membri effettivi, tra cui il Presidente, 3 dei quali di diritto indicati dal Comune di Milano e 3 dall’Amministrazione Provinciale di Milano e i restanti eletti dall’Assemblea. Il Consiglio Direttivo, eletto nel corso della 91° Assemblea dei Soci tenutasi il 4 marzo 2009 e integrato nel corso della 92° Assemblea dei Soci tenutasi il 25 novembre 2009, è così composto: Presidente - Vittorio Algarotti (designato dal Comune di Milano) Vice-Presidente - Alberto Garocchio (Consigliere Comunale di Milano, designato dal Comune di Milano) Altri componenti • Adriano Alessandrini [Sindaco del Comune di Segrate] • Angelo Bugatti [Designato dalla Provincia di Milano] • Marco Flavio Cirillo [Sindaco del Comune di Basiglio] • Giacinto De Nardo [Designato dalla Provincia di Milano] • Emilio Locatelli • Marco Maria Mariani [Sindaco del Comune di Monza] • Renzo Moretti [Sindaco del Comune di Solaro] • Filomena Aurora Palermo [Vicesindaco e Assessora al territorio e ambiente del Comune di Melzo] • Adelio Panzeri [Vicesindaco e Assessore all’urbanistica, viabilità e trasporti del Comune di Nova Milanese] • Maurizio Pezzotti [Assessore all’urbanistica del Comune di Gaggiano] • Cesare Recchi [Designato dal Comune di Milano] • Achille Taverniti [Consigliere Comunale di San Donato Milanese, designato dalla Provincia di Milano] In relazione all’avvenuta adesione al PIM della Provincia di Monza e Brianza, nel corso del 2010 l’Assemblea dei Soci provvederà alla ridefinizione dell’assetto istituzionale dell’Associazione.
Struttura tecnicooperativa
È composta da 19 dipendenti. Accanto a specialisti in materie urbanistiche e territoriali operano esperti in economia urbana e regionale, in viabilità e trasporti, in tecnologie ambientali, in pianificazione paesistico-ambientale e in progettazione e gestione di sistemi informativi territoriali. Direttore (f.f.) Franco Sacchi Responsabili delle attività di ricerca-progettazione Cristina Alinovi, Angelo Armentano, Mauro Barzizza, Fabio Bianchini, Francesca Boeri, Francesca Cella, Pietro Lembi, Pierluigi Nobile, Paola Pozzi, Maria Evelina Saracchi Addetti ai servizi tecnico-operativi Alma Grieco, Claudio Paraboni, Cinzia Vanzulli Addetti ai servizi amministrativi e generali Paola Baraldo, Monica Falcetta, Roberta Guerinoni, Vanda Migliavacca, Massimiliano Zappa
Organigramma