PROGETTO VISTA
I destinatari potenziali e la rete del partenariato: uno sguardo sul paese
Rapporto di ricerca nazionale
16 febbraio 2023
I DESTINATARI POTENZIALI
Per poter identificare in che province e in che misura si distribuiscono le persone con limitazioni alla vista e in situazione di difficoltà economica, non è possibile ricorrere a una unica fonte dati ma si deve giungere a una stima usando più fonti.
Per poter identificare le persone con necessità di occhiali si userà l’indicatore delle persone con limitazioni gravi alla vista. Questo indicatore viene misurato nell’ambito dell’Indagine europea sulle salute EHIS che in Italia viene condotta dall’Istat.
Per poter quantificare le persone con necessità economiche si userà l’indice di povertà assoluta, dato fornito anche in questo caso dall’Istat.
Per stimare il dato delle persone con problemi alla vista e in condizioni di difficoltà economica verranno combinate le informazioni delle due rilevazioni menzionate.
Inoltre le due rilevazioni d’appoggio non fornisco il dettaglio provinciale che sarà quindi stimato usando dati demografici e di altre rilevazioni
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METODOLOGIA
TREND DEMOGRAFICI
21.777 28.456 32.474 41.164 47.515 56.557 56.996 59.434 59.236 57.769 56.191 53.881 0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 18611871188118911901191119211931194119511961197119811991200120112021203120412051 Migliaia di residenti in Italia
Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati storici Istat,, Demostat popolazione all’1-1 2021, Demoistat previsioni della popolazione in ipotesi mediana 2031-2051
LA POPOLAZIONE PER ETÀ NEGLI ANNI
POPOLAZIONE PER ETÀ
La popolazione Italiana dopo una crescita demografica che si è protratta quasi ininterrotta dal 1861 al 2011, ha cominciato a invertire la tendenza nel corso degli ultimi anni e se ancora il calo è contenuto, le previsioni sembrano proiettare una deflazione molto più accentuata nei prossimi decenni. Va segnalato che al di là della decrescita della popolazione è in atto un invecchiamento progressivo della stessa. I prodromi di questo cambio si sono palesati tra il il 1981 e il 2001 quando le proporzioni della popolazione under 15 e over 65 si sono invertiti. Attualmente una persona su quattro in Italia ha più di 65 anni.
Fonte: elaborazioni su Demoistat, ricostruzione intercensuaria della popolazione all’1-1 1981-2011, Demoistat popolazione all’1-1 2021, Demoistat previsioni della popolazione in ipotesi mediana 2031-2051 22% 16% 14% 14% 13% 11% 11% 12% 36% 38% 35% 30% 26% 26% 25% 23% 29% 31% 32% 35% 37% 35% 31% 30% 13% 15% 19% 21% 24% 28% 33% 35% 56.479.285 56.744.119 56.960.692 59.364.690 59.236.213 57.768.887 56.190.801 53.880.858 1981 1991 2001 2011 2021 2031 2041 2051 Residenti 65 + 40 - 64 15 - 39 0 - 14
PERSONE CON LIMITAZIONI ALLA VISTA 2019
PERSONE CON 15 ANNI E PIÙ PER LIMITAZIONE ALLA VISTA (%)
La stima delle persone con limitazioni alla vista deriva dall’indagine Ehis «Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell’Unione Europea». Le domande sulle limitazioni alla vista vengono applicate alle persone con 15 anni o
più e sono mirate sia a quantificare l’uso di occhiali/lenti a contatto sia a capire la presenza di difficoltà auto-percepite nella funzione visiva.
Nel 2019 l’1,9% degli italiani hanno manifestato gravi limitazioni alla vista e un’ulteriore 16,7% lamentano moderate difficoltà.
6 Fonte: Elaborazioni Tolomeo su dati Indagine europea sulla salute Ehis Nessuna 79,6 Moderata 16,7 Grave 1,9 Non indicato 1,8
PERSONE CON GRAVI LIMITAZIONI ALLA VISTA 2019
PERSONE CON LIMITAZIONI ALLA
NEL 2019
9 milioni 654 mila di cui gravi 968mila
L’incidenza delle limitazioni alla vista aumenta al crescere dell’età fino a raggiungere il 42% delle persone con più di 75 anni, di cui l’8% con limitazioni di tipo grave
Età Popolazione > 15 anni (000) Popolazione con limitazioni alla vista (000) Di cui con gravi limitazioni alla vista (000) Incidenza % 15-44 20.460 1.590 99 45-64 17.975 3.473 184 65-74 6.685 1.702 132 75 e più 6.892 2.890 553 Totale 52.012 9.654 968
7
VISTA IN ITALIA
1,0 2,0 8,0 1,9 7,3 18,3 28,8 33,9 16,7 7,8 19,3 30,8 41,9 18,6 Grave Moderata
Fonte: Elaborazioni Tolomeo su dati Indagine europea sulla salute Ehis
PERSONE CON GRAVI LIMITAZIONI ALLA VISTA PER GENERE ED ETÀ
Genere Età Popolazio ne > 15 anni (000) Popolazio ne con limitazioni alla vista (000) Di cui con gravi limitazioni alla vista (000) Incidenza % Maschi 15-44 10.382 652 47 Maschi 45-64 8.781 1.632 80 Maschi 65-74 3.153 803 54 Maschi 75 e più 2.773 1.042 172 Femmine 15-44 10.078 938 52 Femmine 45-64 9.194 1.840 104 Femmine 65-74 3.532 899 78 Femmine 75 e più 4.119 1.848 381
8 PERSONE CON GRAVI LIMITAZIONI ALLA VISTA IN ITALIA NEL 2019 PER GENERE (000) 1,7 6,2 1,1 2,2 9,2 5,8 17,7 23,8 31,4 8,8 18,9 23,2 35,6 6,3 18,6 25,5 37,6 9,3 20,0 25,4 44,8 353 615 3.776 4.910 4.129 5.525 Maschi Femmine Limitazioni gravi Limitazioni moderate 16,5% 20,5% INCIDENZA SU PERSONE > 15 ANNI Assieme all’età anche il genere è un fattore determinante nell’incidenza delle limitazioni alla vista. Il 45% delle donne over 75 ha problemi alla vista, di cui il 9% gravi Fonte: Elaborazioni Tolomeo su dati Indagine europea sulla salute Ehis 1,4% 2,3% DI CUI GRAVI
POPOLAZIONE CON LIMITAZIONI ALLA VISTA PER SESSO ED ETÀ
Popolazione over 15 Persone con limitazioni alla vista Persone con limitazioni gravi
42,9 32,0 18,6 43,8 38,1 24,4 5,3 10,8 17,7 7,9 19,1 39,3
% Uomini under 75 Donne under 75 Uomini over 75 Donne over 75 (52.012) (968) Persone in migliaia 57,0% 43,0% Fonte: Elaborazioni Tolomeo su dati Indagine europea sulla salute Ehis 29,9% 43,1% (9.654)
PERSONE CON GRAVI LIMITAZIONI ALLA VISTA PER RIPARTIZIONE
Dalle stime dell’Ehis emerge una certa relazione tra la variabile geografica e la presenza di limitazioni alla vista. La differenza tra il Nord
e il Sud è di 5 punti percentuali, passando dal 16,3% al 21,4%. Anche per quanto riguarda l’incidenza delle limitazioni gravi alla vista emerge lo stesso pattern territoriale.
Ripartizione Popolazione > 15 anni (000) Popolazione con limitazioni alla vista (000) Di cui gravi limitazioni alla vista (000) Incidenza % limitazioni alla vista su popolazione > 15 anni Incidenza % limitazioni gravi alla vista > 15 anni Nord Ovest 13.868 2.259 205 16,3 1,5 Nord Est 10.017 1.656 160 16,5 1,6 Centro 10.384 1.974 188 19,0 1,8 Sud 12.012 2.566 262 21,4 2,2 Isole 5.732 1.198 153 20,9 2,7 ITALIA 52.013 9.654 968 18,6 1,9
dati Indagine europea sulla salute Ehis
Fonte: Elaborazioni Tolomeo su
Ovest
LE DETERMINANTI DELLE LIMITAZIONI ALLA VISTA
Sebbene ci sia una relazione evidente tra età, sesso e limitazioni alla vista, queste non sembrano essere le uniche determinanti. Infatti sebbene l’incidenza di individui anziani e di donne sia abbastanza bilanciata nelle varie ripartizioni
Alcune malattie correlate alle limitazioni alla vista hanno anch’esse un’incidenza superiore al sud. Alcune di queste come ipertensione e diabete sono collegate a differenti stili di vita presenti nelle varie zone del paese; nel Sud è
Fonte: Elaborazioni Tolomeo su dati Indagine europea sulla salute Ehis Ripartizione Incidenza % limitazioni alla vista su popolazione > 15 anni % di persone maggiori di 75 anni % di donne Nord Ovest 16,3 14,7 51,2 Nord Est 16,5 14,4 51,0 Centro 19,0 14,6 51,6 Sud 21,4 12,4 51,3 Isole 20,9 13,0 51,4 ITALIA 18,6 13,9 51,3
l’incidenza delle limitazioni alla vista invece sembra essere più elevata nel mezzogiorno. Ripartizione ‰ di
iper tensione diabete depres sione ansia cronica cirrosi Nord Ovest 190,4 54,6 45,7 33,4 1,8 Nord Est 189,9 52,6 46,6 32,2 2,3 Centro 197,3 59,6 54,9 38,6 2,5 Sud 215,1 80,7 57,6 42,5 2,3 Isole 209,4 74,7 61,9 44,2 3,8 ITALIA 199,5 63,4 52,3 37,5 2,4
geografiche,
persone con alcune patologie
che non fanno
maggiore la proporzione di persone in sovrappeso,
attività fisica e che non hanno una corretta alimentazione.
PERSONE CON GRAVI LIMITAZIONI ALLA VISTA PER REGIONE
Scendendo a livello regionale si mantiene il pattern territoriale osservato anteriormente. Abrizzo e Calabria sono le regioni con le incidenze più elevate di persone con limitazioni alla
Lombardia, Lazio e Campania. La Lombardia nonostante sia una delle regioni con l’incidenza più bassa di persone con problemi alla vista, ha anche un peso demografico molto più elevato di qualsiasi altra regione.
Regione Popolazione > 15 anni (000) Popolazione con limitazioni alla vista (000) Di cui gravi limitazioni alla vista (000) Incidenza % limitazioni alla vista su popolazione > 15 anni Incidenza % limitazioni gravi alla vista > 15 anni Piemonte 3.773 657 44 17,5 1,2 Valle d'Aosta 108 21 2 18,9 1,9 Lombardia 8.624 1.387 138 16,1 1,6 Liguria 1.363 194 21 14,3 1,5 Trentino - Alto Adige 899 153 10 17,0 1,1 Veneto 4.216 676 58 16,1 1,4 Friuli-Venezia Giulia 1.059 159 12 15,1 1,1 Emilia-Romagna 3.842 667 79 17,4 2,1 Toscana 3.243 598 73 18,5 2,3 Umbria 765 123 14 16,1 1,8 Marche 1.324 234 16 17,6 1,2 Lazio 5.053 1.020 85 20,2 1,7 Abruzzo 1.144 285 33 24,8 2,9 Molise 268 54 6 19,9 2,2 Campania 4.937 1.041 91 21,0 1,8 Puglia 3.488 666 78 19,0 2,2 Basilicata 493 109 10 22,1 2,0 Calabria 1.681 415 46 24,6 2,7 Sicilia 4.283 888 110 20,8 2,6 Sardegna 1.449 311 44 21,5 3,0 ITALIA 52.012 9.654 968 18,6 1,9 Fonte: Elaborazioni Tolomeo su dati Indagine europea sulla salute Ehis
regione con
dato più contenuto (14,3%).
vista superiori al 24% mentre la Liguria è la
il
In termini assoluti tre regioni superano il milione di persone con problemi alla vista e sono
STIMA DELLA POVERTÀ ASSOLUTA: NOTA METODOLOGICA
L’Istat definisce come una famiglia in povertà assoluta «una famiglia con una spesa per consumi inferiore o uguale al valore monetario di un paniere di beni e servizi considerati essenziali per evitare gravi forme di esclusione sociale. Il valore monetario del paniere di povertà assoluta viene annualmente rivalutato alla luce della dinamica dei prezzi e confrontato con i livelli di spesa per consumi delle famiglie.» Gli individui in situazione di povertà assoluta sono tutti gli individui che vivono in famiglie in condizioni di povertà assoluta. La stima viene effettuata dall’Istat per mezzo dell’Indagine sulle spese delle famiglie.
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TREND DELLA POVERTÀ ASSOLUTA IN ITALIA
Le persone in povertà assoluta sono tendenzialmente aumentate nel tempo sia termini assoluti si come incidenza. Nonostante la crescita economica vissuta dal paese dopo il 2014 una parte del paese ha manifestato difficoltà economiche crescenti. E se nel 2018 e 2019 la ripresa economica aveva cominciato a sortire i suoi effetti anche su questo segmento, il Covid è tornato a peggiorare la situazione. Nel 2021 c’erano 5 milioni e mezzo di persone in situazione di povertà assoluta nel paese, pari al 9,4%.
14 4.096 4.603 4.744 5.054 5.038 4.594 5.605 5.573 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 STIMA DELLE PERSONE IN POVERTÀ ASSOLUTA (000) Fonte: Elaborazioni Tolomeo su dati Istat 6,8 7,6 7,9 8,4 8,4 7,7 9,4 9,4 INCIDENZA % SU POPOLAZIONE
POVERTÀ ASSOLUTA NELLE RIPARTIZIONI
L’incidenza degli individui in situazioni di povertà assoluta è più elevata tendenzialmente nel Sud. Inoltre la distanza del Sud sta gradualmente aumentando. Se nel 2014 l’incidenza del sud era superiore di 1,8 punti rispetto al Totale nazionale, nel 2019 la differenza si era ampliata a 2,8 punti per finire con i 3,8 del 2021.
15 Ripartizione Individui in stato di povertà assoluta (000) Tassi di variazione % Incidenza % individui in povertà assoluta 2014 2019 2020 2021 14-19 19-21 2014 2019 2021 Nord Ovest 894 1.093 1.607 1.270 22,3 16,2 5,6 6,8 8,0 Nord Est 681 767 947 986 12,6 28,6 5,9 6,6 8,6 Centro 656 661 790 864 0,8 30,7 5,5 5,6 7,3 Sud 1.181 1.451 1.619 1.811 22,9 24,8 8,4 10,5 13,2 Isole 685 620 644 646 -9,5 4,2 10,2 9,4 9,9 Totale ITALIA 4.097 4.592 5.607 5.577 12,1 21,5 6,8 7,7 9,4 Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Indagine sulle spese delle famiglie Istat
STIMA DELLA POVERTÀ ASSOLUTA NELLE REGIONI
Siccome l’indicatore fornito dall’Istat arriva fino al livello geografico di ripartizione, il
Regione Individui in stato di povertà assoluta (000) Tassi di variazione % Incidenza % individui in povertà assoluta 2014 2019 2020 2021 14-19 19-21 2014 2019 2021 Piemonte 250 300 434 344 20,0 14,7 5,7 6,9 8,1 Valle d'Aosta 8 9 14 11 12,5 22,2 6,3 7,1 8,9 Lombardia 534 659 969 767 23,4 16,4 5,4 6,6 7,7 Liguria 102 127 187 148 24,5 16,5 6,5 8,2 9,8 Trentino-Alto Adige 74 82 97 101 10,8 23,2 7,1 7,6 9,5 Veneto 289 323 403 419 11,8 29,7 5,9 6,6 8,7 Friuli-Venezia Giulia 73 82 100 103 12,3 25,6 6,0 6,8 8,7 Emilia-Romagna 247 279 346 360 13,0 29,0 5,6 6,3 8,2 Toscana 196 198 238 259 1,0 30,8 5,2 5,4 7,0 Umbria 49 48 57 62 -2,0 29,2 5,5 5,5 7,1 Marche 89 86 100 111 -3,4 29,1 5,7 5,7 7,4 Lazio 321 330 395 432 2,8 30,9 5,6 5,7 7,5 Abruzzo 112 133 149 167 18,8 25,6 8,4 10,2 12,9 Molise 31 36 39 44 16,1 22,2 9,9 11,8 14,8 Campania 434 550 620 694 26,7 26,2 7,5 9,6 12,2 Puglia 361 441 492 548 22,2 24,3 8,9 11,1 13,7 Basilicata 53 63 68 76 18,9 20,6 9,2 11,3 13,8 Calabria 190 228 253 281 20,0 23,2 9,7 11,9 14,9 Sicilia 518 470 488 489 -9,3 4,0 10,2 9,5 10,0 Sardegna 166 151 156 157 -9,0 4,0 10,0 9,2 9,7 Totale ITALIA 4.097 4.592 5.607 5.577 12,1 21,5 6,8 7,7 9,4 Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Indagine sulle spese delle famiglie Istat
dati di ripartizione
distribuzione dei redditi più bassi fornita da Istat - MEF che arrivano ad un dettaglio provinciale.
livello regionale e provinciale è stato stimato. I
sono stati redistribuiti usando come proxy la
PERSONE CON LIMITAZIONI ALLA VISTA IN SITUZIONE DI DIFFICOLTÀ ECONOMICA: LA METODOLOGIA
A partire dalle stime sui dati delle limitazioni alla vista e degli individui in situazione di povertà assoluta si effettua una stima del dato congiunto. Dall’indagine sulla salute emerge che non c’è alcuna relazione tra reddito e limitazioni alla vista, ovvero al variare dei quintili di reddito i profili di limitazioni alla vista sono praticamente identici. Questo significa che per ottenere la stima cercata è lecito moltiplicare il numero di persone con limitazioni gravi alla vista per l’incidenza della povertà assoluta. D’altra parte si è notato come l’incidenza di alcune malattie sia maggiore al Sud a causa di stili di vita meno salutari. Siccome le fonti dati a disposizione non entrano a livello di provincia ma si fermano al livello regionale, la composizione subregionale viene data per stabile e al suo interno viene suddivisa in base alla composizione per sesso ed età delle province.
STIMA
17 Quintili di reddito Limitazioni alla vista Totale Nessuna Moderate Gravi NSNR % N (000) I quintile 79,2 16,7 1,9 2,2 100,0 9.980 II quintile 78,4 17,6 2,1 2,0 100,0 10.344 III quintile 78,5 17,4 2,1 2,0 100,0 10.131 IV quintile 81,0 15,8 1,6 1,6 100,0 10.967 V quintile 81,0 15,8 1,7 1,5 100,0 10.568 Totale ITALIA 79,7 16,6 1,9 1,8 100,0 51.990
DELLE
Fonte:
Ehis
elaborazioni Tolomeo su microdati Indagine europea sulla salute
Secondo il processo di stima indicato il numero di persone con limitazioni alla vista in difficoltà economica sono all’incirca 907 mila in tutta Italia, di questi 91 mila hanno limitazioni gravi alla vista.
18 Ripartizione Persone con limitazioni alla vista 2019 (000) % di persone > 15 anni con limitazioni alla vista Incidenza % individui in povertà assoluta 2021 Stima delle persone in povertà con limitazioni alla vista (000) Moder ate Gravi Totale Moder ate Gravi Totale Nord Ovest 2.054 205 2.259 16,3 8,0 161 16 177 Nord Est 1.496 160 1.656 16,5 8,6 126 13 140 Centro 1.786 188 1.974 19,0 7,3 128 13 141 Sud 2.304 262 2.566 21,4 13,2 299 34 332 Isole 1.045 153 1.198 20,9 9,9 102 15 116 Totale ITALIA 8.686 968 9.654 18,6 9,4 816 91 907
di cui 91 mila con limitazioni gravi PERSONE CON LIMITAZIONI ALLA VISTA IN SITUAZIONE DI POVERTÀ IN ITALIA
STIMA DELLE PERSONE CON LIMITAZIONI ALLA VISTA IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTÀ ECONOMICA: I NUMERI
907 mila
Più
terzo
concentra nel Sud Italia (332 mila) sia perché l’incidenza di individui poveri è maggiore sia perché la percentuale di persone con limitazioni alla vista è più elevata. Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Indagine europea sulla salute Ehis e dati Indagine sulle spese delle famiglie Istat
di un
di questo target si
STIMA DELLE PERSONE CON LIMITAZIONI ALLA VISTA IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTÀ ECONOMICA: I NUMERI DELLE REGIONI
Persone con limitazioni alla vista 2019 (000) % di persone > 15 anni con limitazioni alla vista
Campania e Lombardia sono le due regioni con il maggior numero di persone con limitazioni alla vista e difficoltà economiche. Il dato della Lombardia è legato essenzialmente alle dimensioni demografiche della regione (8 milioni e 600 mila persone con più di 15 anni, quasi il doppio di abitanti rispetto alle altre regioni più numerose), mentre quello della Campania è legato sia a ragioni demografiche (è la terza regione d’Italia dopo Lombardia e Lazio) sia a questioni d’incidenza mediamente più elevata tanto delle limitazioni alla vista che della povertà assoluta
19 Regione
Incidenza
povertà assoluta
Stima delle persone in povertà con limitazioni alla vista (000) Incidenza delle persone in povertà con limitazioni alla vista su popolazione ‰ Moder ate Gravi Totale Moder ate Gravi Totale Moder ate Gravi Totale Piemonte 613 44 657 17,5 8,1 49 3 52 12,9 0,9 13,8 Valle d'Aosta 19 2 21 18,9 8,9 2 * 2 15,4 1,6 17,0 Lombardia 1.249 138 1.387 16,1 7,7 95 10 105 11,0 1,2 12,2 Liguria 173 21 194 14,3 9,8 17 2 19 12,2 1,5 13,7 Trentino-Alto Adige 143 10 153 17,0 9,5 13 1 14 14,9 1,0 15,9 Veneto 618 58 676 16,1 8,7 53 5 58 12,6 1,2 13,8 Friuli-Venezia Giulia 147 12 159 15,1 8,7 13 1 14 11,9 1,0 12,8 Emilia-Romagna 588 79 667 17,4 8,2 48 6 54 12,4 1,7 14,0 Toscana 525 73 598 18,5 7,0 36 5 41 11,1 1,5 12,6 Umbria 109 14 123 16,1 7,1 8 1 9 10,0 1,3 11,2 Marche 218 16 234 17,6 7,4 16 1 17 11,9 0,9 12,8 Lazio 935 85 1.020 20,2 7,5 69 6 75 13,6 1,2 14,8 Abruzzo 252 33 285 24,8 12,9 32 4 36 27,8 3,5 31,4 Molise 48 6 54 19,9 14,8 7 1 8 25,9 3,2 29,1 Campania 950 91 1.041 21,0 12,2 113 11 124 23,0 2,1 25,1 Puglia 588 78 666 19,0 13,7 79 10 90 22,7 2,9 25,7 Basilicata 99 10 109 22,1 13,8 13 1 15 27,1 2,7 29,8 Calabria 369 46 415 24,6 14,9 54 7 61 32,1 3,9 36,0 Sicilia 778 110 888 20,8 10,0 76 11 87 17,8 2,5 20,3 Sardegna 267 44 311 21,5 9,7 26 4 30 17,6 2,9 20,5 Totale ITALIA 8.686 968 9.654 18,6 9,4 816 91 907 15,7 1,7 17,4 Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Indagine europea sulla salute Ehis e dati Indagine sulle spese delle famiglie Istat Nota: *) dato inferiore a 500 unità
% individui in
2021
SENZATETTO PER GENERE IN ITALIA
SENZATETTO PER CITTADINANZA IN ITALIA
L’Istat nell’ultimo Censimento ha dedicato un approfondimento sui senzatetto, ne stima circa 96 mila in tutto il paese. Un terzi sono femmine, per cui è un fenomeno a netta prevalenza maschile. Inoltre il 37,8% sono stranieri, una percentuale rilevante se si considera che il dato medio nazionale si attesta attorno all’8,7%
I SENZATETTO 20 Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Censimento permanente della popolazione Istat 65.407 30.790
Maschi Femmine
59.873 36.324
Italiani Stranieri/apolidi
I SENZATETTO PER GENERE, ETÀ E CITTADINANZA
Solo il 27,4% dei senzatetto ha più di 55 anni e i maschi sono tendenzialmente più vecchi delle donne. Da notare due particolarità: la prima è che nonostante per le età superiori ai 18 anni la prevalenza di maschi sia decisamente più elevata, tra i senzatetto minori c’è un perfetto equilibrio di genere; questo fenomeno è probabilmente connesso a dinamiche di «fuga da casa» soprattutto in presenza di situazioni familiari problematiche e forse in parte sostenuto anche dal fenomeno degli stranieri minori non accompagnati. La seconda peculiarità è legata alla distribuzione per età e genere dei senzatetto stranieri: 2 senzatetto su 3 tra i maschi in età 18-34 sono stranieri.
21 Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Censimento permanente della popolazione Istat Età Maschi senzatetto Donne senzatetto Totale senzatetto Maschi % Femmine % Totale % Fino a 17 anni 6.586 6.207 12.793 10,1 20,2 13,3 18-34 16.461 6.991 23.452 25,2 22,7 24,4 35-54 24.046 9.596 33.642 36,8 31,2 35,0 55 e più 18.314 7.996 26.310 28,0 26,0 27,4 Totale 65.407 30.790 96.197 100,0 100,0 100,0
Età Maschi % Femmine % Totale % Fino a 17 anni 51,5 48,5 100,0 18-34 70,2 29,8 100,0 35-54 71,5 28,5 100,0 55 e più 69,6 30,4 100,0 Totale 68,0 32,0 100,0 Età Maschi stranieri senzatetto Donne stranieri senzatetto Totale stranieri senzatetto Incidenza % su totale senzatetto Maschi Incidenza % su totale senzatetto Femmine Incidenza % su totale senzatetto Fino a 17 anni 2.536 2.353 4.889 38,5 37,9 38,2 18-34 11.126 2.706 13.832 67,6 38,7 59,0 35-54 10.060 3.396 13.456 41,8 35,4 40,0 55 e più 2.554 1.593 4.147 13,9 19,9 15,8 Totale 26.276 10.048 36.324 40,2 32,6 37,8
Il fenomeno dei senzatetto ha un carattere principalmente urbano: tre su quattro si trovano nei comuni capoluogo. Il solo comune di Roma conta con 22 mila senzatetto, ovvero uno su quattro si trova nella capitale. I primi cinque comuni per numero di senzatetto, ne sommano circa 45mila ovvero quasi la metà dei senzatetto italiani
I SENZATETTO NEI COMUNI 22 Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Censimento permanente della popolazione Istat Età Senzatetto Popolazione % senzatetto % popolazione Incidenza senzatetto ogni 10mila abitanti Comuni capoluogo 70.692 17.914.527 73,5 29,9 Cinture dei capoluoghi 8.985 12.645.848 9,3 21,1 Resto dei comuni 17.671 29.369.789 18,4 49,0 Totale 96.197 59.930.164 100,0 100,0
39,5 7,1 6,0 16,1 Comune Senza tetto % rispetto al totale senza tetto Roma 22.182 23,1 Milano 8.541 8,9 Napoli 6.601 6,9 Torino 4.444 4,6 Foggia 3.521 3,7 TOTALE 45.289 47,1
STIMA DE SENZATETTI CON LIMITAZIONI ALLA VISTA
SENZATETTO PER LIMITAZIONI ALLA VISTA
13 mila circa di cui gravi 1.200 circa
Applicando l’incidenza per età, regione e sesso delle limitazioni alla vista lievi e gravi alla struttura demografica de senzatetto, si può ottenere una stima dei senzatetto con limitazioni alla vista.
23 Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Censimento permanente della popolazione Istat e dati Ehis
Ripartizione Senzatetto Incidenza senzatetto ogni 10mila abitanti Stima senzatetto con limitazioni alla vista Incidenza senzatetto con problemi alla vista su totale senzatetto Moder ate Gravi Totale Moder ate Gravi Totale Nord Ovest 29.478 18,5 3.338 264 3.602 11,3 0,9 12,2 Nord Est 10.783 9,3 1.284 117 1.401 11,9 1,1 13,0 Centro 30.037 25,5 4.003 389 4.392 13,3 1,3 14,6 Sud 18.664 13,8 2.609 263 2.872 14,0 1,4 15,4 Isole 7.235 11,3 894 116 1.011 12,4 1,6 14,0 Totale ITALIA 96.197 16,2 12.129 1.150 13.278 12,6 1,2 13,8
LA RETE DEL PARTENARIATO
Per poter implementare il progetto, oltre a discriminare le zone geografiche con le quantità di persone con limitazioni alla vista in condizioni economiche svantaggiate, si dovrà prevedere anche una rete di individuazione dei soggetti bisognosi e di distribuzione agli stessi che potrebbe vedere come attori privilegiati le reti di partenariato nazionale e locale, composte da enti religiosi, associazioni, organizzazioni di volontariato e cooperative sociali che si diramano nel territorio e pongono le basi per la capillarità dell’intervento. In questo senso sono stati individuati tre tipi di elenchi/attori.
Organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali: il Runts (Registro unico nazionale del terzo settore) può fornire un primo elenco di questo tipo di attori
Le parrocchie italiane sono un’ulteriore possibilità da attivare nell’ambito del progetto
La rete delle Caritas potrebbe essere un altro punto d’appoggio privilegiato
LOCALE IN ITALIA 25
LA POTENZIALE RETE DI PARTENARIATO
L’ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI DEL TERZO SETTORE: IL RUNTS
Il Runts è il Registro unico nazionale del terzo settore e risponde all’esigenza di razionalizzare e unificare l’esperienza degli albi regionali. L’adozione del Runts è prevista nel D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117, il dettaglio delle procedure di iscrizione viene stabilito nel Decreto Ministeriale n. 106 del 15/06/2020, mentre il Decreto Direttoriale n. 561 del 26/10/2021 stabilisce i tempi del passaggio tra albi regionali e il Runts.
Dal 23 novembre 2021 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e province autonome hanno cominciato ad effettuare la trasmigrazione dei dati degli enti già iscritti ai rispettivi registri delle ODV e delle APS sul nuovo sistema informativo nazionale; dal 22 febbraio 2022, sono cominciate le verifiche delle singole posizioni da parte degli appositi uffici del Runts operanti presso il Ministero, le regioni e le province autonome che si sono concluse il 7 novembre 2022.
Dal 24 novembre 2021, le nuove associazioni e organizzazioni che vogliono iscriversi al Runts, e che quindi non erano inserite negli albi regionali, potranno chiedere l'iscrizione direttamente ad una delle sezioni del Runts, accedendo tramite SPID o CIE, inserendo le informazioni e allegando i documenti previsti.
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Il Covid, le difficoltà ad esso correlate ed alcune specificità del settore hanno generato alcuni problemi alla messa a punto del Runts in tempi rapidi.
Uno dei fattori problematici era legato alla conferma di iscrizione ai registri regionali che le associazioni dovevano effettuare ogni tre anni, pena l’esclusione dai registri: in base a questo regolamento molte associazioni nel tempo sono state espulse e poi re-iscritte, creando dei problemi di valutazione degli stock complessivi degli iscritti stessi. Inoltre l’obbligo di conferma era stato sospeso durante il 2020 e posposto al momento della trasmigrazione al Runts, cosa che ha reso lente le operazioni di verifica delle singole posizioni per un lungo periodo, inficiando la completezza del registro nazionale per gran parte del 2022.
27 28.923 42.176 86.272 09/06/2022 08/09/2022 04/01/2023 Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Runts
DI
RUNTS NEGLI ULTIMI TRIMESTRI
IL RUNTS UN REGISTRO IMPLEMENTATO LENTAMENTE
NUMERO
ENTI PRESENTI NEL
I dati presentati da Infocamere in occasione del Consiglio nazionale del terzo settore fanno riferimento alla situazione a fine anno 2022. In tutto erano quasi 80 mila enti di cui 47 mila circa iscritti per trasmigrazione, 24 mila per riversamento delle imprese sociali (cooperative sociali, ecc.) che venivano iscritte d’ufficio e più di 8 mila nuovi iscritti.
Per quanto riguarda gli enti da trasmigrare (quindi senza considerare le imprese sociali), gli enti iscritti negli albi regionali erano quasi 92 mila. Di questi, al 12 dicembre 2022 ne risultavano iscritti 47 mila circa. 12 mila hanno ricevuto il diniego a iscriversi nel nuovo Runts o si sono ritirati e altri 32 mila erano in fase di istruttoria. Questo indica una probabile crescita del registro nei prossimi mesi se dovessero concludersi in maniera positiva almeno parte di queste istruttorie.
I MOVIMENTI DEL RUNTS 28 Fonte: dati Infocamere presentati in occasione del Consiglio nazionale del Terzo settore del 20 dicembre 2022
LE SEZIONI DEL RUNTS NEL CORSO DELLA TRASMIGRAZIONE
L’analisi della composizione degli enti nelle varie estrazioni Runts è coerente con le analisi anteriori. A Giugno nel Runts erano presenti quanti esclusivamente Imprese sociali, tipologia riversata d’ufficio nel registro. Le imprese sociali sono rimaste poi pressoché invariate nei numeri e sono via via cresciute le Aps (Associazioni di promozione sociale) e le Odv (Organizzazioni di volontariato). Attualmente si contano circa 33 mila Aps, 26 mila Organizzazioni di volontariato e 24 mila Imprese sociali. È probabile che queste due fattispecie continueranno a crescere quando al termine delle circa 30 mila istruttorie pendenti.
29 Sezioni Runts Numero enti Composizione % 09/06/2208/09/2204/01/23 09/06/2208/09/2204/01/23 Associazioni di promozione sociale 2.436 9.087 33.239 8,4 21,5 38,5 Organizzazioni di volontariato 1.729 7.092 25.781 6,0 16,8 29,9 Imprese sociali 23.867 24.200 24.451 82,5 57,4 28,3 Altro 891 1.797 2.801 3,1 4,3 3,2 Totale ITALIA 28.923 42.176 86.272 100,0 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Runts
La distribuzione degli enti del Runts nel territorio risente di molti fattori e di fatto non esiste un pattern territoriale come nel caso della povertà o delle limitazioni alla vista. Il numero di enti ogni 10mila abitanti varia molto anche all’interno di una stessa ripartizione, esempio ne siano i 26,7 enti del Trentino Alto Adige contro gli 11,9 del Veneto.
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su dati Runts e Demoistat Regione Numero di enti Popolazione 2022 Enti ogni 10 mila abitanti Aps Odv Imprese sociali Totale Piemonte 1.830 3.042 1.219 6.091 4.256.350 14,3 Valle d'Aosta 65 46 44 155 123.360 12,6 Lombardia 3.837 3.417 3.016 10.270 9.943.004 10,3 Liguria 1.204 927 604 2.735 1.509.227 18,1 Trentino-Alto Adige 759 1.686 423 2.868 1.073.574 26,7 Veneto 2.622 1.974 1.194 5.790 4.847.745 11,9 Friuli-Venezia Giulia 1.273 786 265 2.324 1.194.647 19,5 Emilia-Romagna 4.856 2.195 1.143 8.194 4.425.366 18,5 Toscana 4.480 2.508 909 7.897 3.663.191 21,6 Umbria 510 306 380 1.196 858.812 13,9 Marche 1.116 1.124 503 2.743 1.487.150 18,4 Lazio 2.285 1.539 2.612 6.436 5.714.882 11,3 Abruzzo 525 303 510 1.338 1.275.950 10,5 Molise 181 188 201 570 292.150 19,5 Campania 2.927 1.729 2.945 7.601 5.624.420 13,5 Puglia 1.512 1.209 2.247 4.968 3.922.941 12,7 Basilicata 40 46 402 488 541.168 9,0 Calabria 874 811 1.185 2.870 1.855.454 15,5 Sicilia 2.219 1.661 3.202 7.082 4.833.329 14,7 Sardegna 352 515 1.533 2.400 1.587.413 15,1 Nord Ovest 6.936 7.432 4.883 19.251 15.831.941 12,2 Nord Est 9.510 6.641 3.025 19.176 11.541.332 16,6 Centro 8.391 5.477 4.404 18.272 11.724.035 15,6 Sud 6.059 4.286 7.490 17.835 13.512.083 13,2 Isole 2.571 2.176 4.735 9.482 6.420.742 14,8 Totale ITALIA 33.467 26.012 24.537 84.016 59.030.133 14,2
GLI ENTI DEL RUNTS NEL TERRITORIO
Fonte: elaborazioni Tolomeo
Nel Runts sono presenti svariati tipi di enti e organizzazioni che vanno dai donatori, alla cultura, dalla salute alla protezione civile. Il Runts da questo punto di vista è un registro ancora scarno di informazioni allo stato attuale e quindi non ci si può avvalere di variabili d’appoggio disponibili in alcuni albi regionali, quali settori, categorie o materie ad esempio, per poter effettuare un primo discrimine.
La scelta obbligata è pertanto quella di usare un criterio semantico recuperando il settore dalla denominazione dell’ente e usando alcune parole chiave che aiutano nell’individuazione delle associazioni target.
Le associazioni relative agli anziani ad esempio sono state individuate mediante la ricerca di parole nella denominazione quali Auser, Anteas, Anziani, Terza Età, Pensionati, ecc.
GLI ENTI TARGET 31 Fonte:
elaborazioni Tolomeo su dati Runts
Sezioni Runts Numero enti per target Anziani Disabili Disagio Vista Totale Associazioni di promozione sociale 1.104 262 1 44 1.411 Organizzazioni di volontariato 801 222 153 26 1.202 Totale 1.905 484 154 70 2.613
ENTI TARGET NEL TERRITORIO
La distribuzione degli enti target individuati ha una forte variabilità territoriale e solo in parte risponde a logiche demografiche. Differenti tradizioni associative locali, la forza territoriale del sindacato (Auser e Anteas associazioni per
la
32
GLI
Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Runts
anziani
fortemente
Cisl),
differente distribuzione del capitale sociale sono alcune delle variabili che determinano questa forte variabilità. Regione Numero di enti Anziani Disabili Disagio Vista Totale Piemonte 101 30 25 7 163 Valle d'Aosta 0 Lombardia 386 51 27 2 466 Liguria 24 7 4 3 38 Trentino-Alto Adige 187 46 4 2 239 Veneto 97 17 1 2 117 Friuli-Venezia Giulia 49 21 70 Emilia-Romagna 128 49 6 2 185 Toscana 267 43 14 324 Umbria 25 5 1 31 Marche 154 18 30 202 Lazio 154 31 1 2 188 Abruzzo 30 12 8 50 Molise 22 6 28 Campania 75 42 3 13 133 Puglia 34 31 1 1 67 Basilicata 1 1 2 Calabria 44 22 2 9 77 Sicilia 82 44 29 13 168 Sardegna 45 8 12 65 Nord Ovest 511 88 56 12 667 Nord Est 461 133 11 6 611 Centro 600 97 32 16 745 Sud 206 114 14 23 357 Isole 127 52 41 13 233 Totale ITALIA 1.905 484 154 70 2.613
sono
legate a Cgil e
NUMERI DELLE DIOCESI IN ITALIA
217 diocesi
25.693 parrocchie
39.935 preti
95.242 religiosi/e e diaconi
Una delle rete estremamente capillare in ottica di partenariato è quella della chiesa cattolica: 217 diocesi, 26 mila parrocchie, 40 mila preti e 95 mila tra religiosi, religiose e diaconi.
Dai calcoli sulle diocesi sono state scorporate le diocesi di tipo Abbazia territoriale (sono 6 in tutta Italia e sono casi specifici di abbazie storiche che corrispondono con una diocesi), la Diocesi Militare, l’Esarcato Apostolico dei Fedeli della Chiesa Cattolica Ucraina e le due Eparchie.
LA RETE DELLE DIOCESI ITALIANE 33
Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Annuario Pontificio via https://catholic-hierarchy.org/
NUMERI DELLE DIOCESI
Le diocesi e le parrocchie hanno un’organizzazione territoriale che spesso non combacia con quella amministrativa creando pertanto qualche sovrapposizione a livello provinciale o regionale.
Tenuto conto di questo aspetto la distribuzione dei preti, pur nella sua capillarità, denota una certa variabilità. Nel sud mediamente sono presenti meno preti per abitante rispetto al centro e al nord. Alcune regioni come Lazio e Umbria hanno una concentrazione di preti molto elevata
34 Regione ecclesiale Valori assoluti Numero di diocesi ogni milione di cattolici Numero di parrocchie ogni 100 mila cattolici Numero di preti ogni 100 mila cattolici Diocesi Parrocchie Preti Cattolici Piemonte 17 2.224 2.669 4.291.765 4,0 51,8 62,2 Lombardia 10 3.070 5.688 8.719.881 1,1 35,2 65,2 Liguria 7 1.248 1.172 1.738.993 4,0 71,8 67,4 Triveneto 15 3.528 5.519 6.790.652 2,2 52,0 81,3 Emilia-Romagna 15 2.677 2.424 4.076.893 3,7 65,7 59,5 Toscana 17 2.402 2.365 3.662.847 4,6 65,6 64,6 Umbria 8 600 956 868.305 9,2 69,1 110,1 Marche 13 823 1.230 1.465.611 8,9 56,2 83,9 Lazio 18 1.456 5.593 5.780.116 3,1 25,2 96,8 Abruzzo-Molise 11 1.045 1.113 1.532.795 7,2 68,2 72,6 Campania 23 1.834 3.407 5.897.065 3,9 31,1 57,8 Puglia 19 1.127 2.347 4.062.361 4,7 27,7 57,8 Basilicata 6 274 394 561.958 10,7 48,8 70,1 Calabria 11 971 1.250 2.004.802 5,5 48,4 62,4 Sicilia 17 1.741 2.802 5.013.513 3,4 34,7 55,9 Sardegna 10 619 1.006 1.656.120 6,0 37,4 60,7 Nord Ovest 34 6.542 9.529 14.750.639 2,3 44,4 64,6 Nord Est 30 6.205 7.943 10.867.545 2,8 57,1 73,1 Centro 56 5.281 10.144 11.776.879 4,8 44,8 86,1 Sud 70 5.251 8.511 14.058.981 5,0 37,3 60,5 Isole 27 2.360 3.808 6.669.633 4,0 35,4 57,1 3,7 44,1 68,7 Totale ITALIA 217 25.693 39.935 58.123.677 4,2 46,2 70,6
Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati Annuario Pontificio via https://catholic-hierarchy.org/
Caritas Italiana è un organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana. Ogni diocesi ha una Caritas. In realtà le diocesi sono 225 (anche se quelle considerate in questo report sono 217) mentre le Caritas sono 219. Questo perché alcune diocesi italiane sono molto piccole e
LA RETE DELLE CARITAS 35
a dei monasteri
sono quindi dotati di
quali
Caritas. La concentrazione delle Caritas pertanto, in buona misura, segue quella delle diocesi Fonte: elaborazioni Tolomeo su dati sito web Caritas\ Regione ecclesiale Valori assoluti Numero di Caritas ogni milione di cattolici Caritas Diocesi Cattolici Piemonte 17 17 4.291.765 4,0 Lombardia 10 10 8.719.881 1,1 Liguria 7 7 1.738.993 4,0 Triveneto 15 15 6.790.652 2,2 Emilia-Romagna 15 15 4.076.893 3,7 Toscana 17 17 3.662.847 4,6 Umbria 8 8 868.305 9,2 Marche 13 13 1.465.611 8,9 Lazio 18 18 5.780.116 3,1 Abruzzo-Molise 11 11 1.532.795 7,2 Campania 23 23 5.897.065 3,9 Puglia 19 19 4.062.361 4,7 Basilicata 6 6 561.958 10,7 Calabria 12 11 2.004.802 6,0 Sicilia 18 17 5.013.513 3,6 Sardegna 10 10 1.656.120 6,0 Nord Ovest 34 34 14.750.639 2,3 Nord Est 30 30 10.867.545 2,8 Centro 56 56 11.776.879 4,8 Sud 71 70 14.058.981 5,1 Isole 28 27 6.669.633 4,2 Totale ITALIA 219 217 58.123.677 3,8
corrispondono di fatto
e non
organismi
la
LA RETE DEI PROFESSIONISTI IN ITALIA
Nell’ottica di individuare le situazioni prioritarie nell’ambito del progetti la presenza di strutture pubbliche con servizio di oculistica e relativi indici di carico può essere un indicatore adeguato a tale scopo. È stata dunque effettuata una mappatura di tali strutture pubbliche al 2020, ultima data disponibile degli open data del Ministero della Salute. Oltre al numero di strutture i dati utilizzati sono quelli relativi alle dimissioni, al numero letti utilizzati, alle giornate di degenza e i dati vengono posti in relazione alle stime di persone con limitazioni alla vista e la loro incidenza. In questo modo si crea una matrice di prioritizzazione degli interventi in base alle differenti fattispecie presenti.
LA SCELTA METODOLOGICA 37
LA RETE DELLE ASL IN ITALIA
Il territorio Italiano è suddiviso in 99 Asl che coprono dei territori molto diversi sia in termini di caratteristiche che in quantità di popolazione afferente. Le Asl non hanno sempre una copertura omogenea con quella delle province. In alcune regioni come ad esempio la Sardegna e le Marche è presente una sola Asl, in altre invece ci sono più Asl che province, come in Piemonte, Veneto e Lazio. Il numero di medici ogni 100 mila abitanti invece tende ad essere più elevato nel Sud Italia dove raggiunge i 79 contro il 64 circa del Nord Ovest.
38 Regione Valori assoluti Incidenza popolazione anziana Residenti per Asl Medici ogni 100 mila abitanti Asl Medici Popolazione Popolazione anziana Piemonte 12 2.946 4.274.945 1.112.287 26,0 356.245 68,9 Valle d'Aosta 1 82 124.089 30.269 24,4 124.089 66,1 Lombardia 8 5.984 9.981.554 2.286.466 22,9 1.247.694 60,0 Liguria 5 1.109 1.518.495 436.284 28,7 303.699 73,0 Trentino-Alto Adige 2 626 1.077.078 227.391 21,1 538.539 58,1 Veneto 9 3.070 4.869.830 1.142.745 23,5 541.092 63,0 Friuli-Venezia Giulia 3 790 1.201.510 319.340 26,6 400.503 65,8 Emilia-Romagna 8 2.947 4.438.937 1.073.202 24,2 554.867 66,4 Toscana 3 2.644 3.692.865 952.609 25,8 1.230.955 71,6 Umbria 2 729 865.452 227.477 26,3 432.726 84,2 Marche 1 1.083 1.498.236 381.162 25,4 1.498.236 72,3 Lazio 10 4.350 5.730.399 1.293.472 22,6 573.040 75,9 Abruzzo 4 1.065 1.281.012 316.711 24,7 320.253 83,1 Molise 1 247 294.294 76.120 25,9 294.294 83,9 Campania 7 3.732 5.624.260 1.118.545 19,9 803.466 66,4 Puglia 6 3.247 3.933.777 909.396 23,1 655.630 82,5 Basilicata 2 466 545.130 131.267 24,1 272.565 85,5 Calabria 5 1.494 1.860.601 425.625 22,9 372.120 80,3 Sicilia 9 3.928 4.833.705 1.079.447 22,3 537.078 81,3 Sardegna 1 1.168 1.590.044 401.716 25,3 1.590.044 73,5 Nord Ovest 26 10.121 15.899.083 3.865.306 24,3 611.503 63,7 Nord Est 22 7.433 11.587.355 2.762.678 23,8 526.698 64,1 Centro 16 8.806 11.786.952 2.854.720 24,2 736.685 74,7 Sud 25 10.251 13.539.074 2.977.664 22,0 541.563 75,7 Isole 10 5.096 6.423.749 1.481.163 23,1 642.375 79,3 Totale ITALIA 99 41.707 59.236.213 13.941.531 23,5 598.346 70,4 Fonte: elaborazioni Tolomeo su open data del Ministero della Salute
In Italia sono presenti 509 strutture ospedaliere pubbliche, poco meno di cinque per provincia, 139 mila posti letto utilizzati, più di 4 milioni di dimessi, 37 milioni di giornate di degenza.
Gli indicatori di carico, segnalano un relativo maggior uso delle strutture ospedaliere nelle regioni del nord Italia. Tuttavia questo è un dato relativo a tutte le discipline mediche.
GLI OSPEDALI IN ITALIA 39 Fonte: elaborazioni Tolomeo su open data del Ministero della Salute Regione Valori assoluti % dimessi su residenti Giornate degenza per dimesso Giornate di degenza per letto Strutture ospedaliere Posti letto utilizzati Dimessi Giornate di degenza Popolazione Piemonte 36 11.532 317.171 2.989.524 4.274.945 7,4 9,4 259,2 Valle d'Aosta 1 362 11.007 99.700 124.089 8,9 9,1 275,4 Lombardia 58 25.041 722.528 6.633.509 9.981.554 7,2 9,2 264,9 Liguria 11 4.618 136.369 1.297.396 1.518.495 9,0 9,5 280,9 Trentino-Alto Adige 15 2.728 94.036 691.818 1.077.078 8,7 7,4 253,6 Veneto 23 13.883 418.034 3.681.156 4.869.830 8,6 8,8 265,2 Friuli-Venezia Giulia 10 3.467 110.820 883.516 1.201.510 9,2 8,0 254,8 Emilia-Romagna 23 11.797 408.349 3.372.412 4.438.937 9,2 8,3 285,9 Toscana 39 8.774 304.788 2.246.873 3.692.865 8,3 7,4 256,1 Umbria 10 2.277 79.096 656.550 865.452 9,1 8,3 288,3 Marche 8 3.369 115.287 950.855 1.498.236 7,7 8,2 282,2 Lazio 52 12.731 388.441 3.406.317 5.730.399 6,8 8,8 267,6 Abruzzo 17 2.876 94.231 764.380 1.281.012 7,4 8,1 265,8 Molise 5 785 24.417 199.668 294.294 8,3 8,2 254,4 Campania 49 8.841 282.548 2.296.750 5.624.260 5,0 8,1 259,8 Puglia 33 8.304 265.732 2.078.637 3.933.777 6,8 7,8 250,3 Basilicata 9 1.568 39.724 334.465 545.130 7,3 8,4 213,3 Calabria 19 2.534 84.793 652.582 1.860.601 4,6 7,7 257,5 Sicilia 67 9.662 273.639 2.413.916 4.833.705 5,7 8,8 249,8 Sardegna 24 3.917 112.515 914.728 1.590.044 7,1 8,1 233,5 Nord Ovest 106 41.553 1.281.111 11.711.947 15.899.083 7,5 9,3 265,2 Nord Est 71 31.875 937.203 7.937.084 11.587.355 8,9 8,4 270,7 Centro 109 27.151 887.612 7.260.595 11.786.952 7,5 8,2 267,4 Sud 132 24.908 791.445 6.326.482 13.539.074 5,8 8,0 254,0 Isole 91 13.579 386.154 3.328.644 6.423.749 6,0 8,6 245,1 Totale ITALIA 509 139.066 4.283.525 36.564.752 59.236.213 7,2 8,5 262,9
REPARTI DI OCULISTICA DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE
Gli ospedali con reparti di oculistica sono 209, ovvero 2 strutture ogni 5. Anche in questo caso le incidenze sono molto differenziate e variano estremamente nei vari contesti regionali. In Molise ad
non
40 Regione Valori assoluti % di strutture con reparto di oculistica Giornate medie degenza per dimesso Strutture ospedaliere Strutture con reparto di oculistica Posti letto Dimessi Giornate di degenza Piemonte 36 22 52 3.397 6.183 61,1 1,8 Valle d'Aosta 1 1 1 209 211 100,0 1,0 Lombardia 58 34 127 3.849 10.429 58,6 2,7 Liguria 11 6 20 1.612 3.130 54,5 1,9 Trentino-Alto Adige 15 5 15 752 1.935 33,3 2,6 Veneto 23 12 48 2.482 5.487 52,2 2,2 Friuli-Venezia Giulia 10 5 14 921 1.637 50,0 1,8 Emilia-Romagna 23 15 38 3.011 4.662 65,2 1,5 Toscana 39 17 32 1.792 2.430 43,6 1,4 Umbria 10 6 13 541 1.459 60,0 2,7 Marche 8 5 12 659 1.980 62,5 3,0 Lazio 52 12 39 2.793 7.166 23,1 2,6 Abruzzo 17 7 16 594 1.618 41,2 2,7 Molise 5 Campania 49 22 86 2.842 11.457 44,9 4,0 Puglia 33 14 85 3.156 13.281 42,4 4,2 Basilicata 9 2 6 142 302 22,2 2,1 Calabria 19 4 8 287 1.186 21,1 4,1 Sicilia 67 16 39 913 4.317 23,9 4,7 Sardegna 24 4 16 713 1.698 16,7 2,4 Nord Ovest 106 63 200 9.067 19.953 59,4 2,2 Nord Est 71 37 115 7.166 13.721 52,1 1,9 Centro 109 40 96 5.785 13.035 36,7 2,3 Sud 132 49 201 7.021 27.844 37,1 4,0 Isole 91 20 55 1.626 6.015 22,0 3,7 Totale ITALIA 509 209 667 30.665 80.568 41,1 2,6
ospedali pubblici
reparti di oculistica, mentre nel nord ovest 3 strutture su 5 ne hanno uno.
esempio
sono presenti
con
REPARTI DI OCULISTICA DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE
Rispetto ai potenziali utenti, ovvero alle persone con limitazioni alla vista esistono molte variazioni che dipendendo anche da alcune specificità territoriali e di organizzazione delle Asl.
41 Regione Valori assoluti ‰ di dimessi su persone con limitazioni alla vista ‰ di interventi chirurgici su persone limitazioni alla vista Strutture con reparto di oculistica Dimessi Interventi chirurgici Persone con limitazioni alla vista (000) Piemonte 22 3.397 1.118 657 5,2 1,7 Valle d'Aosta 1 209 0 21 10,0 0,0 Lombardia 34 3.849 3.550 1.387 2,8 2,6 Liguria 6 1.612 1.393 194 8,3 7,2 Trentino-Alto Adige 5 752 621 153 4,9 4,1 Veneto 12 2.482 1.206 676 3,7 1,8 Friuli-Venezia Giulia 5 921 268 159 5,8 1,7 Emilia-Romagna 15 3.011 1.059 667 4,5 1,6 Toscana 17 1.792 498 598 3,0 0,8 Umbria 6 541 579 123 4,4 4,7 Marche 5 659 529 234 2,8 2,3 Lazio 12 2.793 2.372 1.020 2,7 2,3 Abruzzo 7 594 339 285 2,1 1,2 Molise 54 0,0 0,0 Campania 22 2.842 4.383 1.041 2,7 4,2 Puglia 14 3.156 8.660 666 4,7 13,0 Basilicata 2 142 137 109 1,3 1,3 Calabria 4 287 849 415 0,7 2,0 Sicilia 16 913 641 888 1,0 0,7 Sardegna 4 713 570 311 2,3 1,8 Nord Ovest 63 9.067 6.061 2.259 4,0 2,7 Nord Est 37 7.166 3.154 1.656 4,3 1,9 Centro 40 5.785 3.978 1.974 2,9 2,0 Sud 49 7.021 14.368 2.566 2,7 5,6 Isole 20 1.626 1.211 1.198 1,4 1,0 Totale ITALIA 209 30.665 30.665 9.654 3,2 3,0
Fonte: elaborazioni Tolomeo su open data del Ministero della Salute
L’incidenza delle persone con limitazioni alla vista rispetto alla % di dimissioni dei reparti di oculistica rispetto alla platea di potenziali utenti indica come esista una certa relazione inversa tra le due variabili. Tendenzialmente all’aumentare dell’incidenza dei problemi alla vista diminuisce il disimpegno ospedaliero. La variabile territoriale nord/sud sembra giocare un ruolo importante in questa correlazione.
DEI REPARTI DI OCULISTICA 42 Piemonte Lombardia Liguria TAA Veneto FVG ER Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna y = -0,5029x + 12,832 R² = 0,5685 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 14,0 16,0 18,0 20,0 22,0 24,0 26,0 % dimissioni su persone con limitazioni alla vista % di persone con limitazioni alla vista POCHE PERSONE CON LIMITAZIONI E BUONA COPERTURA OSPITALARIA MOLTE PERSONE CON LIMITAZIONI E BUONA COPERTURA OSPITALARIA POCHE PERSONE CON LIMITAZIONI E BASSA COPERTURA OSPITALARIA MOLTE PERSONE CON LIMITAZIONI E BASSA COPERTURA OSPITALARIA
INCIDENZA DI LIMITAZIONI ALLA VISTA E PRESTAZIONI
Fonte:
indagine Ehis Note,
elaborazioni Tolomeo su open data del Ministero della Salute e
Valle d’Aosta esclusa in quanto outlier
Se si prendono in considerazione l’incidenza delle persone con limitazioni alla vista in condizione di disagio economico la situazione si fa un po’ più chiara soprattutto in termini di possibile prioritizzatine degli interventi del progetto. Sono individuabili quattro quadranti con differenti situazioni di necessità e contestualmente di possibilità di assistenza da parte delle strutture pubbliche.
VISTA IN PERSONE
DISAGIO ECONOMICO E PRESTAZIONI DEI REPARTI DI OCULISTICA 43 Piemonte Lombardia Liguria TAA Veneto FVG ER Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna y = -0,1559x + 6,3716 R² = 0,3805 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 % dimissioni su persone con limitazioni alla vista ‰ di persone con limitazioni alla vista e in situazione di disagio economico POCHE PERSONE CON LIMITAZIONI E BUONA COPERTURA OSPITALARIA MOLTE PERSONE CON LIMITAZIONI E BUONA COPERTURA OSPITALARIA POCHE PERSONE CON LIMITAZIONI E BASSA COPERTURA OSPITALARIA MOLTE PERSONE CON LIMITAZIONI E BASSA COPERTURA OSPITALARIA
INCIDENZA DI LIMITAZIONI ALLA
CON
Fonte: elaborazioni Tolomeo
open data del
della Salute e indagine Ehis Note, Valle
su
Ministero
d’Aosta esclusa in quanto outlier
MAPPE PROVINCIALI
LIMITAZIONI DELLA VISTA A LIVELLO PROVINCIALE
INCIDENZA DI INDIVIDUI CON LIMITAZIONI ALLA VISTA MODERATE E GRAVI 2019 (%)
Da 14,1 a 16,4
Da 16,4 a 18,0
Da 18,0 a 20,5
Da 20,5 a 25,4
45
POVERTÀ ASSOLUTA A LIVELLO PROVINCIALE
INCIDENZA DI INDIVIDUI IN SITUAZIONE DI POVERTÀ ASSOLUTA 2021 (%)
Da 6,5 a 7,8
Da 7,8 a 8,7
Da 8,7 a 11,4
Da 11,4 a 16,0
46
INDICI DI CARICO DEI REPARTI DI OCULISTICA DEGLI OSPEDALI
DIMISSIONI DEI REPARTI DI OCULISTICA OGNI 10MILA PERSONE CON LIMITAZIONI ALLA VISTA
Da 0 a 1,1
Da 1,1 a 4,3
Da 4,3 a 7,7
Da 7,7 a 26,5
47