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12 SETTEMBRE 2013 – COMUNE DI PIEGARO Provincia di Perugia CONTRATTO DI COMODATO
L’anno duemilatredici il giorno dodici del mese di settembre, presso la residenza municipale di Piegaro, presso l’Ufficio Segreteria;
Con la presente scrittura privata, avente per le parti forza di legge anorma dell’art. 1372 del codice civile,
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Tra
Il Comune di Piegaro, Codice Fiscale 00448170548, rappresentato dal Dott. Brugola Avio, nato a Perugia il 15/04/1954, il quale agisce non in proprio ma nell’eseclusivo interesse del detto Comune che in questo atto rappresenta nella sua qualifica di Responsabile dell’Area Tributi, Servizi Scolastici, Cultura e Turismo, come da decreto sindacale n. 14 del 28/12/2012, e
Il Sig. Mariani Pierpaolo, nato a Panicale il 28/05/1943, residente in Perugia, Via A. Meucci, 92, concede in comodato al Comune di Piegaro che, come rappresentato accetta, i materiali indicati e descritti nell’Elenco allegato presente contratto.
1.Detti materiali verranno a cura del Comodatario conservati presso la sede delMuseo del Vetro e presso il laboratori dsel Vetro di Piegaro.
2.Il Comodatario provvederà a propria cura e spese alla manutenzione e conservazione di detti materiali.
3.Il Comodatario potrà utilizzare detti materiali fuori del luogo di conservazione indicato al precedente punto 1. Anche per altre finalità comunque connesse con l’attività culturale e divulgativa svolta dal Museo. […]
4.Descrizione degli oggetti: - […]
24 MAGGIO 2017 OMAGGIO AL SINDACO FERRICELLI.
Sig. Sindaco, “Il reperto di vetro che Le presento, risale alla Seconda guerra mondiale. Trattasi di una damigiana di fabbricazione tedesca, capace di contenere nitroglicerina, abbandonata in località La Potassa, nel corso della smobilitazione dell’esercito tedesco, dopo aver fatto brillare parte del centro storico e abitazioni nei dintorni di Piegaro. Mi pare importante che rimanga tra gli oggetti conservati nel Museo del vetro. Distinti saluti.”
31 MAGGIO 2017, QUATTROCOLONNE – Periodico della Scuola di giornalismo – Pag.18. I VETRAI CHE SALVANO LA STORIA. Di Camilla Orsini. Il racconto di un fondatore del Museo del Vetro. Uno dei tanti cammei dell’Umbria e una delle più grandi vetrerie d’Europa: a Piegaro il vetro si fa dal XII secolo. Il vetro ha dato lavoro a tutto il paese: c’erano osterie, botteghe di alimentari, il forno, negozi di abbigliamento, macellerie, falegnamerie, calzolai, fabbri […]. Il vero motore portante di Piegaro era la vetreria, che anticamente sorgeva dietro al Comune nel cosiddetto Fornacino. “Oggi questa struttura è diventata una casa vacanza – commenta con un certo rammarico il collezionista Mariani – mentre la più recente, attiva dal 1941 è diventata Museo del vetro che ho contribuito a fondare”. [.,.]
6 OTTOBRE 2017 – CORRIERE DELL’UMBRIA - GLI
ARTIGIANI DEL VETRO A CONFRONTO SU TECNICHE
E TRADIZIONI DEL MONDO. […] Durante le due giornate gli artigiani proporranno un ricco calendario di laboratori sul vetro, utilizzando le attrezzature di cui si è dotato il museo negli ultimi anni: fornace per la soffiatura del vetro, forno da vetro fusione, cannelli per la lavorazione a lume, tornio per l’incisione, oltre a tutti gli strumenti per la tecnica tiffany e il mosaico
6 OTTOBRE 2018 – UMBRIAeCULTURA - Ottobre ricco di iniziative. Il fine settimana sarà interamente dedicato alla lavorazione di questo materiale con la manifestazione “L’opera dei vetrai – vetro e vetrai in fiera”, giunta alla ottava edizione. L’evento, inserito nell’ambito della Sagra della Castagna, vedrà la presenza di oltre 20 vetrai provenienti da tutta Italia ed Eiuropa, xche animeranno gli spazi del Museo per dare vita a due giorni di lavorazione dal vivo”
2 AGOSTO 2019 LA NAZIONE. LA NUOVA VETRERIA?IN VALNESTORE.
L’investimento al Nord non può sostituire quello previsto in Umbria. Ad intervenire oggi sul “caso” Vetreria è il sindaco di Piegaro Riberto Fericelli, “siamo da sempre favorevoli all’ampliamento della Vetreria – spiega – tant’è che in un perimo momento avevamo anche proposto l’area di Pietrafitta
[…] Crediamo che l’impianto in valle sia anche una risposta morale dell’azienda, nel rispetto della volontà dei soci, per dare riscontro in termini occupazionali e di recupero ambientale, e per risolvere parte della crisi di questa Valle in cui la Vetreria piegarse è sorta, ha sviluppato competenze e professionalità e le cui radici qui devono rafforzarsi nello spirito statutario della cooperazione”.
20 GENNAIO 2020 – CORRIERE DELL’UMBRIA.
“Vetreria, c’è il progetto di raddoppio per forno e magazzini di stoccaggio.[…]
Un primo interessamento per l’area della vecchia centrale Enel non è andato a buon fine per lungaggini burocratiche”.