Italia
Italia
David Roodman e Julia Clark
L’Indice dell’Impegno per lo Sviluppo (CDI) classifica i 27 Paesi più ricchi del mondo in base all’impegno nell’attuazione di politiche a beneficio delle nazioni povere. Andando ben oltre i soliti confronti dei flussi di aiuti esteri, il CDI valuta le politiche nazionali in sette importanti aree di intervento per i Paesi in via di sviluppo: aiuti, commercio, investimenti, migrazione, ambiente, sicurezza e tecnologia. Questo rapporto esamina il ruolo dell’Italia nell’ambito del CDI per il 2012. Per ulteriori dettagli, visitare il sito cgdev.org/cdi.
Indice dell’Impegno per lo Sviluppo (CDI) 2012 Danimarca Norvegia Svezia Lussemburgo Austria Paesi Bassi Finlandia Nuova Zelanda Regno Unito Portogallo Canada Germania Belgio Francia Spagna Australia Irlanda Svizzera Stati Uniti Italia Grecia Ungheria Slovacchia Repubblica Ceca Polonia Giappone Corea del Sud
Punteggio complessivo Aiuti Commercio Investimenti Migrazione Ambiente Sicurezza Tecnologia
Ruolo dell’Italia nell’ambito del CDI 2012 n Classifica assoluta 2012: 20 n Punteggio complessivo del 2012: 4,7 n Variazione dal 2003: +0,7 (con l’uso della metodologia del 2012) L’Italia nel 2012 si è classificata al 20° posto in assoluto. Il punteggio complessivo dell’Italia è penalizzato da un programma di aiuti esteri molto limitato, dalle pratiche povere dei donatori, da alti sussidi per la pesca e dalla mancanza di supporto per la ricerca e lo sviluppo. I contributi maggiori dell’Italia allo sviluppo si sono avuti dalla sua apertura agli studenti e agli immigranti provenienti da Paesi in via di sviluppo e da una modesta protezione per i prodotti agricoli domestici.
Prestazioni CDI dell’Italia nel periodo 2003–2012 2003
Aiuti
2012
Commercio Investimenti Migrazione Ambiente Sicurezza Tecnologia Punteggio complessivo
0
www.cgdev.org/cdi
4
8
12
16