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Biblioteca Salaborsa / La piazza coperta, il centro delle informazioni
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5 editoria navigare prenotazione 6 archigrafica È possibile prenotare una postazione per navigare in internet Biblioteca Salaborsa e a Palazzo 7 internet Gli iscritti alla biblioteca possono Paleotti, dalle pagine web accedere gratuitamente a internet per navigare, inviare messaggi di posta elettronica, utilizzare programmi di scrittura e di calcolo. È necessaria una password personale che si può richiedere al momento dell’iscrizione. Sono disponibili 2 postazioni per disabili visivi, dotate di adeguata tecnologia, display e stampante Braille.
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della biblioteca, per telefono - 051.2194426 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 -, oppure direttamente al Corridoio del Bramante. e se non sono capace? La biblioteca organizza periodicamente corsi di introduzione all’uso del PC e di internet. navigare in Biblioteca Salaborsa Ragazzi 9 postazioni per l’accesso a internet riservate agli iscritti fino a 16 anni, con una selezione di siti curata dai bibliotecari. > in rete
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accesso disabili Quasi tutte le aree della biblioteca sono accessibili. L’edificio è storico e per alcuni spazi può essere necessario un percorso indiretto.
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bibliotecario delle informazioni in Scuderie, e può essere annullata Ci scusiamo per gli eventuali disagi. Realizzare una biblioteca solo se non ancora trasmessa alla biblioteca prestante.
Qualora siano necessarie ulteriori informazioni o consensi, laè un’operazione complessa che richiede il contributo di tutti, Salaborsa oltre biblioteca soprattutto di chi la utilizza. Bibliotecaalla si incarica di contattare tempestivamente il lettore. Biblioteca provvederà ad avvisare il lettore all’arrivo dellaCerchiamo di fare del nostro meglio per incontrare i vostri ospita… Lapubblicazione, che rimane a sua disposizione per cinque giorni: desideri. I lavori sono ancora in corso… nel caso di mancato ritiro dopo cinque giorni la pubblicazione Scriveteci! Richieste, commenti e segnalazioni sono graditi. Al Secondo piano si trova Urban viene restituita alla biblioteca prestante. Il lettore è tenuto a rispettare le condizioni, le restrizioni e gli Center Bologna, diprevisti dalla biblioteca prestante e grazie della collaborazione eventualispazio rimborsi spese la direzione risponde personalmente di eventuali smarrimenti o danneggiamenti informazionealle epubblicazioni dialogo sulle ricevute in prestito, secondo le norme stabilite dalla biblioteca prestante. trasformazioni urbane e territoriali di Bologna, presentate in un’ampia esposizione di pannelli, in istruzioni permodelli l’uso n. 03 scala e navigazioni tridimensionali, e discusse negli incontri e nei laboratori di progettazione partecipata. istruzioni per l’uso n. 05 La caffetteria è accessibile dalla Piazza Coperta.
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orari > Biblioteca Salaborsa lunedì 14.30 > 20 da martedì a venerdì 10 > 20 sabato 10 > 19 Biblioteca Salaborsa Ragazzi lunedì 14.30 > 19 da martedì a sabato 10 > 19
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orario lunedì: 14,30>19 da martedì a sabato: 9>19 Comune di Bologna Biblioteca Sala Borsa Piazza Nettuno, 3 40124 Bologna voce 051204400 fax 051204420
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istruzioni e altro per l’uso n. 01 bambini
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Comune di Bologna Biblioteca Sala Borsa Piazza Nettuno, 3. 40124 Bologna voce 051204400. fax 051204420 salaborsa@comune.bologna.it www.biblioteca.salaborsa.it
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> Al momento dell’iscrizione ti sarà rilasciata una tessera scuderie strettamente personale che deve essere presentata ogni volta colonnato che vuoi chiedere un prestito, un rinnovo, una restituzione, informazioni prestito una prenotazione.
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Comune di Bologna Biblioteca Sala Borsa Piazza Nettuno, 3. 40124 Bologna voce 051204400 fax 051204420 salaborsa@comune.bologna.it www.biblioteca.salaborsa.it
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cosa accadrà da dicembre 2001
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iscrizione A Biblioteca Salaborsa possono iscriversi tutti i residenti e i domiciliati a Bologna e nei comuni dell’Emilia-Romagna. L’iscrizione si effettua di persona oppure dal sito della biblioteca. Ai minori che vogliono iscriversi è richiesta l’autorizzazione scritta di un genitore o di chi altri esercita la potestà genitoriale. Al momento dell’iscrizione viene rilasciata una tessera.
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con la propria password personale, possono navigare senza limitazioni di tempo a Palazzo Paleotti, in via Zamboni 25, servizio aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 22.
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vivere la biblioteca La biblioteca organizza mostre, incontri, conferenze, letture, visite guidate, lezioni e altro ancora. In particolare Biblioteca Salaborsa Ragazzi invita bambini, ragazzi, genitori, classi e insegnanti a partecipare agli incontri con scrittori e illustratori, ai percorsi guidati fra le novità e i generi letterari, alle letture ad alta voce.
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Corridoio del Bramante, Piazza coperta, Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Primo piano, Palazzo Paleotti
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buone norme Avere cura della tessera, ricordare la password, rispettare i tempi di restituzione, non rovinare i documenti della Nelleviene effettuato con tutte Il serviziobiblioteca. di prestito interbibliotecario che accettino gli oneri ed i vantaggi della reciprocità sale, riporre ilee sibiblioteche materiali consultati impegnino a rispettare le norme che regolano il servizio. sui carrelli, non consumare cibi > prestito in entrata e bevande, non usare cellulare, È garantito a tutti il i lettori iscritti al servizio di prestito nella Biblioteca Sala Borsa ed è possibile fino ad un massimo di tre non introdurre animali. documenti per lettore; la richiesta viene presentata di persona al > consigli e reclami
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1 marchio 2 cancelleria Palazzo Paleotti 3 modulistica Gli iscritti a Biblioteca Salaborsa,
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wi-fi Sull’area di Piazza coperta e al Primo piano è disponibile il servizio Iperbole Wireless (WI-FI) del Comune di Bologna.
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Piazza coperta Biblioteca Salaborsa Ragazzi Auditorium in rete
www.bibliotecasalaborsa.it/ ragazzi Tutto dedicato ai bambini e ai ragazzi, con le attività, le proposte di lettura e i consigli sull’uso della biblioteca. Inoltre Biblioteca Salaborsa Ragazzi, in collaborazione con altri partner, promuove attivamente alcuni progetti per diffondere la lettura e il piacere di crescere leggendo, come Nati per leggere, dedicato ai bambini da zero a sei anni, e Xanadu per la promozione della lettura tra gli adolescenti.
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biblioteca salaborsa
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postazioni per ildisabili prestito Sono disponibili alcune postazioni interbibliotecario riservate a disabili motori e visivi dove è possibile consultare i cataloghi, navigare in internet, ascoltare cd musicali e audiolibri, leggere libri e riviste usando lo scanner.
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in biblioteca Ogni iscritto può utilizzare un PC per un massimo di 3 ore alla settimana nel Corridoio del Bramante.
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biblioteca salaborsa
www.bibliotecasalaborsa.it Il sito della biblioteca è ricco di notizie, informazioni, accesso a servizi e risorse online, suggerimenti di lettura e attività. Viene costantemente aggiornato con tutte le proposte e le iniziative in programma. È possibile, attraverso strumenti di dialogo online, scrivere, commentare, suggerire, chiedere e partecipare.
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leggere trovare vedere e ascoltare informarsi prendere in prestito partecipare navigare notizie utili
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Mar Museo d’arte della città di Ravenna /
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Museo d’Arte della città di Ravenna
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca via di Roma 13 telefono 0544.482356 www.museocitta.ra.it
Un grande protagonista del Novecento
Bollettino del MAR Museo d’Arte della città di Ravenna € 1.50
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n°
Alberto Giacometti a Ravenna
Critica in Arte — Silvia Camporesi a cura di Claudia Casali — MAR Museo d’Arte della città di Ravenna
Critica in Arte 2007–2008 David Casini — a cura di Daniela Lotta 6 › 28 ottobre 2007 Silvia Camporesi — a cura di Claudia Casali 4 novembre › 2 dicembre 2007 Sara Rossi — a cura di Chiara Pilati 7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008 Ivan Malerba — a cura di Andrea Bruciati 13 gennaio › 3 febbraio 2008
cri ti cain rte Silvia Camporesi a cura di Claudia Casali
Critica in Arte 4 critici per 4 artisti 4 novembre › 2 dicembre 2007
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Museo d’Arte della città di Ravenna
indice
Alberto Giacometti 10 ottobre 2004 20 febbraio 2005
01 Alberto Giacometti a Ravenna Introduzione 01 › 02 Un grande protagonista del Novecento 02 › 05 Guida alla mostra Le sculture I disegni I dipinti Le litografie 05 Biografia 06 Il tema del ritratto 06 › 08 Dagli scritti di Alberto Giacometti 08 Hanno detto di lui
Orari martedì-giovedì 9-13/14-18 venerdì 9-13/14-20 sabato e domenica 10-19 chiuso il lunedì, Natale e Capodanno Museo d’arte d’Arte della città di Ravenna Ravenna Loggetta Lombardesca
una meteora del primo ‘900 Domenico Baccarini MAR Museo d’arte della città di Ravenna dal 25 febbraio al 3 giugno 2007
La struttura è accessibile ai disabili Ingresso intero € 8 ridotto € 6
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uesta mostra, promossa dal Museo d’Arte della città di Ravenna con la collaborazione della Fondation Maeght di SaintPaul e la Fondazione Mazzotta di Milano, documenta l’intera vicenda di Alberto Giacometti e vuole essere un’occasione per riesaminare la sua opera. Si tratta infatti della più vasta esposizione mai realizzata in Italia sull’artista svizzero: un centinaio di opere permettono di ricostruire il percorso di questa straordinaria figura del XX secolo, non solo come scultore ma anche come pittore, disegnatore e incisore di grande rilevanza. Basta osservare i suoi dipinti per rendersi conto che sono di una qualità tutta particolare, di un inconfondibile registro. Per non dire dei formidabili disegni, fondamentali per la sua ricerca artistica. Il percorso della mostra segue sostanzialmente un ordine cronologico, per meglio individuare le diverse fasi: si passa dai lavori giovanili all’esperienza surrealista, fino al periodo della maturità, quando Giacometti prende definitiva coscienza di quello che sarà il suo destino, fuori da ogni schieramento, da ogni poetica predefinita. L’artista rimarrà solo con le sue ossessioni, la sua determinazione, ma anche il suo sconforto. Il nucleo fondamentale delle opere proviene dalla Fondation Maeght di Saint-Paul (sculture come l’Objet invisibile, la serie delle Femmes de Venise, La Fôret, Buste de Diego, ecc…): una raccolta estremamente rappresentativa alla quale si aggiungono altri prestiti di dipinti e sculture provenienti da musei quali la Kunsthaus di Zurigo, il Bündner Kunstmuseum di Chur, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia nonché da collezioni private. Particolare cura è stata riservata all’allestimento: per Giacometti è sempre stata fondamentale la collocazione delle opere, le quali vanno osservate in relazione alla spazio.
Mar Museo d’arte della citta di Ravenna / I cataloghi, le mostre, il sito, gli allestimenti, la comunicazione... Comune di Ravenna
Alberto Giacometti realizza i primi lavori fra il 1913 e il 1915, sotto l’influenza del padre (il pittore Giovanni Giacometti) e degli amici Ferdinand Hodler e Cuno Amiet. Successivamente si conferma una vocazione artistica favorita da un grande talento naturale. Gli studi in collegio a Schiers, poi presso l’Ecole des Beaux-Arts a Ginevra e il viaggio in Italia rappresentano le tappe gioCritica in Arte 2007–2008 vaniliDavid di un percorso intellettuale. La città di Parigi, dove Casini — a cura di Daniela Lotta 6 › 28 ottobre 2007 si reca nel 1922 per frequentare il corso di scultura di Silvia Camporesi — a cura di Claudia Casali 4 novembre › 2 dicembre 2007 AntoineSaraBourdelle, rappresenta l’approdo inevitabile delRossi — a cura di Chiara Pilati 7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008 la scelta di diventare artista. Parigi costituisce anche l’inIvan Malerba — a cura di Andrea Bruciati 13 gennaio › 3 febbraio 2008 contro con il cubismo oltre che con protagonisti dell’avanguardia quali Brancusi e Laurens. Giacometti in questi anni inizia un processo di semplificazione formale e di geometrizzazione dell’immagine. Si dedica, inoltre, alla riproduzione di opere di arte africana e oceanica e realizza lavori di ispirazione arcaica come Le Couple e in seguito Femme-cuillère. L’essenzialità dell’arte primitiva diviene un mezzo alternativo per poter rappresentare la realtà. L’artista non sopporta le opere che vogliono dare l’illusione del vero: tutto ciò che si può realizzare è solo una “pallida immagine” di quanto si vede. L’arte è “un mezzo per vedere meglio” afferma Giacometti, e per questo esegue più prove della rappresentazione di uno stesso modello. Ma si possono cogliere solo somiglianze in cui il mondo si ripete, e, come egli stesso dichiara, “la più grande invenzione finisce sempre con l’identificarsi con la più grande somiglianza”. Per tutta la vita si lamenta dell’impossibilità di eseguire un ritratto, una testa, senza perdere il dettaglio o, viceversa, di rappresentare il dettaglio senza sacrificare il resto. È l’ansia della sua ricerca artistica e la difficoltà che incontra ogni volta che esegue una scultura. Il 1925 è l’anno della crisi e della svolta. Abbandona la realtà e adotta nuove possibilità per tradurla, fino alle realizzazioni astratte: alcune opere fra il 1927 e il 1929 e la Tête qui regard sono lavori piatti e di impressionante frontalità. Nel 1930 l’artista si accosta al surrealismo, per tentare di spostare il senso della struttura formale, e per ricercare, attraverso significati simbolici e allusivi, ciò che rimane nascosto nella materia della realtà rappresentata. In tali opere sono raccolte e trovano espressione in una loro essenza simbolica alcune qualità opposte come: l’armonico e il dissonante, il concavo e il convesso, la spigolosità e la rotondità. Queste sono anche le caratteristiche fondamentali dell’ambiente che ha visto nascere l’artista: la val Bregaglia, la regione montana nel sud della Svizzera. La natura di questo luogo ha influenzato tutta la sua personalità e la produzione artistica. La perdita del padre, avvenuta nel 1933, è episodio determinante che sposta la ricerca di Giacometti verso Sara Rossi, Pollicino, 2003
Grande Femme II (Femme debout II), 1960
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Sara Rossi a cura di Chiara Pilati
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Critica in Arte 4 critici per 4 artisti 7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008
Critica in Arte — Sara Rossi a cura di Chiara Pilati — MAR Museo d’Arte della città di Ravenna
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Dal Romanticismo all’Informale Omaggio a Francesco Arcangeli
Acquisizioni e lasciti 100 nuove opere
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19 marzo 23 luglio 2006
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mar-gio 9-13/14-18 ven 9-13/14-20 sab e dom 10-19 chiuso il lunedì
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Dal romanticismo all’informale omaggio a Francesco Arcangeli
20 marzo 19 luglio 2007 mar-gio 9-13/14-18.
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca
Via di Roma, 13 Ravenna tel. 0544 482356
dal 19 marzo al 23 luglio 2006 mar-gio 9 -13/14-18, ven 9-13/14-20, sab e dom 10-19, chiuso il lunedì via di Roma, 13. Ravenna tel. 0544 482356. www.mar.ra.it
cri ti cain rte
Sara Rossi, Pollicino, 2003
Sara Rossi a cura di Chiara Pilati
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca Critica in Arte via di Roma 13 telefono 0544.482356 4 critici per 4 artisti www.museocitta.ra.it 7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca via di Roma 13 telefono 0544.482356 www.museocitta.ra.it
Critica in Arte 2007–2008 David Casini — a cura di Daniela Lotta 6 › 28 ottobre 2007 Silvia Camporesi — a cura di Claudia Casali 4 novembre › 2 dicembre 2007 Sara Rossi — a cura di Chiara Pilati 7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008 Ivan Malerba — a cura di Andrea Bruciati 13 gennaio › 3 febbraio 2008
Critica in Arte 2007–2008 David Casini — a cura di Daniela Lotta 6 › 28 ottobre 2007 Silvia Camporesi — a cura di Claudia Casali 4 novembre › 2 dicembre 2007 Sara Rossi — a cura di Chiara Pilati 7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008 Ivan Malerba — a cura di Andrea Bruciati 13 gennaio › 3 febbraio 2008
Francesco Arcangeli, Dal romanticismo all’informale, Torino 1977 Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
dal romanticismo all’informale
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Museo d’Arte della città di Ravenna
Critica in Arte — Silvia Camporesi a cura di Claudia Casali — MAR Museo d’Arte della città di Ravenna
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Museo d’Arte della città di Ravenna
Critica in Arte — Sara Rossi a cura di Chiara Pilati — MAR Museo d’Arte della città di Ravenna
Turner Constable Reynolds Gainsborough Corot Courbet Cézanne Renoir Monet Fontanesi Fattori Lega Segantini Klee Soutine Permeke Carrà DePisis Morandi Wols Fautrier Dubuffet DeStaël DeKooning Pollock Burri Leoncillo Morlotti Mandelli Moreni Ensor
ven 9-13/14-20. sab e dom 10-19 chiuso il lunedì Via di Roma, 13 Ravenna tel. 0544 482356
Sconfitti in apparenza, alle prese con lievi tacite macchie, con qualche immenso e sfrenato groviglio, con l’aspro dibattito di poche tacche di colore, non li ha toccati la vera sconfitta, che è quella del compromesso, della rinunzia alla verità;[...]”
cri ti cain rte Silvia Camporesi a cura di Claudia Casali
Critica in Arte 4 critici per 4 artisti 4 novembre › 2 dicembre 2007
omaggio a Francesco Arcangeli
dal 19 marzo al 23 luglio 2006
mar-gio 9 -13/14-18, ven 9-13/14-20, sab e dom 10-19, chiuso il lunedì
Via di Roma, 13. Ravenna. tel. 0544 482356. www.mar.ra.it
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Museo d’Arte della città di Ravenna
Museo d’Arte della città di Ravenna
Ivan Malerba a cura di Andrea Bruciati Critica in Arte 4 critici per 4 artisti 13 gennaio › 3 febbraio 2008
dal 20 marzo al 19 luglio 2007
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca
mar-gio 9-13/14-18, ven 9-13/14-20, sab e dom 10-19, chiuso il lunedì via di Roma, 13. Ravenna tel. 0544 482356. www.mar.ra.it
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca via di Roma 13 telefono 0544.482356 www.museocitta.ra.it
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca via di Roma 13 telefono 0544.482356 www.museocitta.ra.it
acquisizioni e lasciti cento nuove opere
Via di Roma, 13 Ravenna tel. 0544 482356
Mondino Aldologica 16 novembre 2003 15 febbraio 2004
Comune di Ravenna
Mar Museo d’arte della citta di Ravenna / I cataloghi, le mostre, il sito, gli allestimenti, la comunicazione...
Aldo Modino, Dervisci, 1993, (particolare). Progetto grafico Chialab. Foto Giorgio Liverani
mar-ven 9-13/15-18 sab e dom 10-18 chiuso il lunedì
Critica in Arte — David Casini a cura di Daniela Lotta — MAR Museo d’Arte della città di Ravenna
Museo d’Arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca
Critica in Arte 2007–2008 David Casini — a cura di Daniela Lotta 6 › 28 ottobre 2007 Silvia Camporesi — a cura di Claudia Casali 4 novembre › 2 dicembre 2007 Sara Rossi — a cura di Chiara Pilati 7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008 Ivan Malerba — a cura di Andrea Bruciati 13 gennaio › 3 febbraio 2008
Critica in Arte — Sara Rossi a cura di Chiara Pilati — MAR Museo d’Arte della città di Ravenna
Critica in Arte 2007–2008 David Casini — a cura di Daniela Lotta 6 › 28 ottobre 2007 Silvia Camporesi — a cura di Claudia Casali 4 novembre › 2 dicembre 2007 Sara Rossi — a cura di Chiara Pilati 7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008 Ivan Malerba — a cura di Andrea Bruciati 13 gennaio › 3 febbraio 2008
cri ti cain rte
cri ti cain rte David Casini a cura di Daniela Lotta Critica in Arte 4 critici per 4 artisti 5 › 28 ottobre 2007
siamo tutti minatori come e perché evitare di sprecare le risorse
gruppo Fiori
La loro duttilità è leggendaria. “Siamo tutti minatori” è un progetto del gruppo Fiori per la diffusione della cultura del riciclo e il rispetto dell’ambiente.
siamo tutti minatori come e perché evitare di sprecare le risorse
Il più grande giacimento di minerali non è lontano o nascosto sottoterra: è a portata di mano. È fatto da tutti gli oggetti di metallo grandi e piccoli che non ci servono più e che possiamo riciclare. Ancora, ancora e ancora...
Le scarpe c’era mica tanto da passare uno con l’altro
Ogni tanto mi son buttato nel futuro
Ha otto giorni di garanzia Mi hanno regalato un vitello
Ce l’ho fatta a fare altre cose
Se qualcuno ha un tailleur da prestarmi
IO DESIDERO UN AUTOBUS BLU E ALTRE DICIOTTO STORIE CON VENTIDUE FACCE
All’inizio ho giocato per due settimane per i fatti miei
Ogni due o tre minuti qualcuno ruzzolava giù
Gruppo Fiori / Siamo tutti minatori / Lettere dai rottami / Faccia da riciclo
FACCIA DA RICICLO
Questo è un birrificio che c’è tanta gente che ci chiede del formaggio
Faccio una potatura Asso di bastoni
faccia da riciclo gruppo fiori
Signora, le devo dire una cosa, dice a loro che non ci spiano?
Era nata in quegli anni la chiamarono Argentina
ver
Gruppo Fiori / Siamo tutti minatori è una mostra interattiva su come e perchÊ risparmiare risorse
Gruppo Fiori / Lettere dai rottami raccontano storie di oggetti e materiali
Gruppo Fiori / Faccia da riciclo è un’installazione fotografica, un libro, uno studio antropologico sull’idea del riciclo
Bologna Children’s Book Fair /
Bologna Children’s Book Fair / Identità, allestimento: un alfabeto diverso all’anno. 2008, 27 glifi da 27 sistemi di scrittura
Racconti di pasta Martedì 24 marzo 2009, ore 20.30 Palazzo Re Enzo, Salone del Podestà Piazza del Nettuno, Bologna
pasta buffet e musica
Concerto dal vivo dei Montefiori Cocktail dj set di Cesare Cera - Irma Records
Un viaggio in nove passi fra i sapori della cucina regionale italiana, dalla Sicilia all’Emilia
Invito valido per 2 persone da presentare all’ingresso
The world’s leading children’s publishing event, held each Spring in Bologna, Italy
L
a Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna: il principale appuntamento internazionale dedicato allo scambio di copyright di libri per bambini e ragazzi. Un evento espositivo professionale riservato ai soli operatori della filiera, unico per la capacità di attrarre l’editoria specializzata e arricchito da una serie di manifestazioni che ne fanno un momento culturale irripetibile. Gli espositori sono editori, agenti letterari, packagers, stampatori, organismi internazionali, produttori televisivi e cinematografici, operatori del settore licensing, società di servizi collegate all’editoria. Nel 2008 la Fiera del Libro per Ragazzi ha accolto 1.300 espositori provenienti da 69 paesi, ed è stata visitata da 4.879 qualificati operatori stranieri. La partecipazione alla Fiera del Libro per Ragazzi è rigorosamente riservata agli operatori del settore.
INFo
T
he Bologna Children’s Book Fair is the key international event devoted to the exchange of copyrights on books for children and teenagers. This trade fair caters exclusively for industry professionals. It is an ideal opportunity to attract specialised publishers with a calendar of events that makes it a unique cultural occasion. Meet more than 25,000 industry contacts working in the field of children’s publishing at a truly international venue. Each Spring the children’s publishing community meets in Bologna to: - buy and sell copyrights - establish new contacts and strengthen professional relationships - discover new illustrators - develop new business opportunities - learn about the latest trends - enjoy the best in children’s educational materials including new media products
BoLoGNA: FRIENDLY, VITAL, QUIET, DELIGHTFUL
46th edition 1300 exhibitors 20000 square metres 69 countries 55 languages 4879 foreign visitors 36 opening hours hundreds of initiatives
Bologna Children’s Book Fair show office Piazza Costituzione, 6 40128 Bologna, Italia Tel +39 051 282 242 Fax +39 051 6374 011 www.bolognachildrensbookfair.com bookfair@bolognafiere.it
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Bologna Exhibition Centre Piazza Costituzione Entrance From Mon. 23rd to Thu. 26th March 2009 Mon. Tue. Wed. 9.00/18.30 Thu. 9.00/17.00
ologna, Italy is a good place to do business because it offers: top-quality services, in an ambience of Italian charm and hospitality; a world famous cuisine; a medieval city, with one of Italy’s most beautiful city centres; a strategic location (by train, one hour from Florence, 90 minutes from Venice and Milan, three hours from Rome) and an international airport, 15 minutes from the centre of the town, with non-stop flights to and from most major European destinations. Bologna is the perfect business location as well as a unique city with a strong sense of history. Its relaxed atmosphere and friendly hospitality make it a city that visitors love to return to time and again.
I
The rights place for children’s content From Monday 23rd to Thursday 26th March 2009
373,000 inhabitants 27 museums 14 libraries 104 bookshops 266 hotels 1,000 restaurants 1 international airport
World Directory of Children’s Book Translators La prima directory mondiale dei traduttori di libri per ragazzi
n occasione della proclamazione da parte delle Nazioni Unite del 2008 “Anno Internazionale delle Lingue”, la Fiera del Libro per Ragazzi ha presentato, in collaborazione con l’Index Translationum dell’UNESCO, la World Directory of Children’s Book Translators, una vasta banca dati di traduttori specializzati nel campo dell’editoria per ragazzi disponibile sul sito della Fiera www.bolognachildrensbookfair.com.
L
’idea di creare questo strumento nasce dalla consapevolezza del ruolo cruciale della traduzione come strumento di diffusione del vasto patrimonio mondiale di fantasia, conoscenza, storia e identità attraverso i libri per ragazzi, dove la tradizione si intreccia con i fili del presente e gli orizzonti del futuro.
World Directory of Children’s Book Translators La prima directory mondiale dei traduttori di libri per ragazzi
È
un repertorio on-line che raccoglie un elenco aggiornato di traduttori attivi nel campo dell’editoria per ragazzi in tutto il mondo: vi è rappresentato un ampio ventaglio di realtà linguistiche in cui, alle principali lingue di comunicazione, si affiancano numerose lingue minori.
L
a World Directory si propone come punto di incontro tra editore e traduttore e come un importante strumento per incrementare il dialogo, al di là delle frontiere e dei mercati esistenti, fra competenze, culture e paesi al fine di attivare una reale collaborazione nell’interesse di un mercato editoriale giovanile più vario, culturalmente diversificato e dunque più educativo e ricco di stimoli: - per i traduttori è una interessante opportunità professionale, che consente di diffondere le proprie competenze su scala mondiale: per iscriversi gratuitamente è sufficiente compilare il modulo on-line disponibile sul sito www.bolognachildrensbookfair.com
The rights place for children’s content da lunedì 23 a giovedì 26 marzo 2009
- agli editori che sono alla ricerca di un traduttore adatto al tipo di libro che stanno progettando permette di effettuare ricerche sia in base alle lingue sia in base al genere, consultando anche un breve curriculum del traduttore. L’accesso alla Directory è gratuito e disponibile attraverso il sito www.bolognachildrensbookfair.com
The Bologna Children’s Book Fair is open to the trade only. Children’s publishing involves many players: Bologna is committed to providing the best possible business environment for all of them. This annual four-day event also attracts an international audience of: - publishers - literary agents - licensors - licensees - packagers - printers - international organizations - TV/Film producers - publishing services suppliers - authors - distributors - booksellers - librarians - translators - illustrators - business developers
46a edizione 1300 espositori 20000 metri quadrati 69 paesi 55 lingue 4879 visitatori stranieri 36 ore di apertura centinaia di iniziative
L
a Fiera del Libro per Ragazzi in programma a Bologna, dal 23 al 26 marzo 2009, è la più importante e completa manifestazione dedicata all’editoria per le giovani generazioni. Si tratta del principale appuntamento internazionale dedicato allo scambio di copyright di libri per bambini e ragazzi: un evento commerciale arricchito da una serie di manifestazioni che ne fanno un momento culturale irripetibile ed unico per la capacità di attrarre l’editoria specializzata.
I
graphic design Chialab, photo Rocco Casaluci, Roberto Ravaioli, Getty images, Reuters-Contrasto
l Centro Traduttori: per i traduttori provenienti da tutto il mondo e per le associazioni di settore è il punto di incontro per discutere problematiche e condividere esperienze professionali. Ogni anno il Centro propone, in collaborazione con Biblit, un ricco programma di presentazioni, incontri e workshop.
INFO Bologna Children’s Book Fair translators centre Piazza Costituzione, 6 40128 Bologna, Italia Tel +39 051 282 494 Fax +39 051 6374 011 translator@bolognafiere.it www.bolognachildrensbookfair.com
03Depliant_espositori_3ante_EN.indd 1
Translator_it.indd 2
2-09-2008 17:29:51
Translator_it.indd 1
18-09-2008 17:13:21
18-09-2008 17:13:21
The rights place for children’s content
PERSONAL CARD PRESS
Bologna 2009 from Monday 23rd to Thursday 26th March Bologna 2009 from Monday 23rd to Thursday 26th March
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30
Pantone Warm gray 5 RAL 7036 Colortrend E4/57
file: pos_06_C
Guest of Honour Korea l
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l
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25 29 26
80 cm
25 Bologna translators centre 26 TV film & licensing rights centre 25/26 Literary agents centre
ROUND AND ROUND IN A CIRCLE… Guest of honour Korea
file: pos_06_A
file: pos_08_B
BOLOGNA ILLUSTRATORS EXHIBITION ILLUSTRATORS CAFÉ
Pantone 724 CMYK C 50, m 80, Y 100, K 0 Colortrend E4/54
BOLOGNA RAGAZZI AWARD LEAVE YOUR POST
Pantone 724 CMYK C 50, m 80, Y 100, K 0 Colortrend E4/54
Pantone 381 CMYK C 40, m 0, Y 100, K 0 Colortrend E6/44
Illustrators café c
file: pos_04_B
file: pos_04_A
Bologna Ragazzi Award l
RAL 9002 Pantone 7534 CMYK C 5, m 5, Y 13, K 5 Colortrend E6/16
Pantone 2645 CMYK C 40, m 50, Y 0, K 0 Colortrend E15/29
∫ølO∞Na illuStråtoRs €XHiBItION 20O9
file: pos_04_C
64 cm
8
132 cm
7
6
5
Pantone 7406 CMYK C 0, m 25, Y 100, K 0 Colortrend E9/4
Pantone 320 CMYK C 100, m 30, Y 0, K 5 Colortrend E13/29
Pantone 551 CMYK C 30, m 0, Y 0, K 30 Colortrend E14/12
Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0 Colortrend E7/22
4
3
RAL 9002 Pantone 7534 CMYK C 5, m 5, Y 13, K 5 Colortrend E6/16
file: pos_00_A
composizione di illustrazioni: vedere file per tracciato di scontorno sagoma file: pos_00_B
The rights place for children’s content 102 cm
file: pos_00_C Bologna 2009 from Monday 23rd to Thursday 26th March
file: pos_01_A
52 cm
32 cm
Pantone 381 CMYK C 40, m 0, Y 100, K 0 Colortrend E6/44
file: pos_02_B
file: pos_02_A
68 cm
Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0 Colortrend E7/22
94 cm
132 cm
126 cm
126 cm
file: pos_06_B file: pos_08_A
Pantone 2645 CMYK C 40, m 50, Y 0, K 0 Colortrend E15/29
88 cm
Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0 Colortrend E7/22
2
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0 sagoma
Stampa su forex 15 mm e montato a 5 cm dalla parete 70 x 200 cm
Prespaziati + Stampa su forex 15 mm scontornato e montato a 5 cm dalla parete
All'interno del box Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0 Colortrend E7/22
Prespaziati + Stampa su forex 15 mm scontornato e montato a 5 cm dalla parete
Stampa su forex 15 mm scontornato e montato a 5 cm dalla parete
prespaziati
prespaziati
prespaziati
Stampa su forex 15 mm scontornato e montato a 5 cm dalla parete
prespaziati
scritta in polistirolo verniciato spessore 15 cm (riferimenti colori dentro il file)
Stampa su forex 15 mm scontornato e montato a 5 cm dalla parete
scala 1:20 Bologna Children’s Book Fair
1 di 4
progetto Chia lab | lavoro 1817 |
Bologna Children’s Book Fair / Scrivere un brand: l’alfabeto nello spazio, sulla comunicazione, editoria, cancelleria, modulistica
Stampa scontornata su forex 15 mm bordato nero e montato a 5 cm dalla parete
scritta in polistirolo verniciato spessore 15 cm (riferimenti colori dentro il file)
prespaziati
46th edition 40 cm
Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0 Colortrend E7/22
Pantone 7406 CMYK C 0, m 25, Y 100, K 0 Colortrend E9/4
52 cm
Pantone 320 CMYK C 100, m 30, Y 0, K 5 Colortrend E13/29
Biblioteca multimediale Arturo Loria /
Biblioteca multimediale Arturo Loria / Sapere dove cercare prima di entrare: la segnaletica interna si è trasferita sulle finestre
Bim Biblioteca Comunale di Imola /
Comune di Imola aula magna
informazioni bibliografiche
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biblioteca comunale di imola
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Orario invernale dal 15 settembre al 14 giugno Biblioteca lunedì: chiuso martedì: 8.30 - 13 / 14.15 - 18.45 / 20 - 22 mercoledì, giovedì, venerdì: 8.30 - 13 / 14.15 - 18.45 sabato: 8.30 - 13 Archivi e Rari martedì: 8.30 - 13 / 14.15 - 18.45 mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: 8.30 - 13 Orario estivo dal 15 giugno al 14 settembre Biblioteca lunedì, mercoledì, venerdì, sabato: 8.30 - 13.30 martedì: 8.30 - 13.30 / 14.45 - 22.30 giovedì: 8.30 - 13.30 / 14.45 - 19.30 Archivi e Rari martedì: 8.30 - 13.30 / 14.45 - 19.30 mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: 8.30 - 13.30 Chiusura estiva dal 1 agosto al 21 agosto
Bim Biblioteca Comunale di Imola / Un’unico spazio dalla segnaletica al web
La civiltĂ dei superluoghi /
la civiltà dei superluoghi
geografie
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©
Geografie
I
® © ™ indice
Superluoghi e città Matteo Agnoletto, Alessandro Delpiano, Marco Guerzoni — pag. 6
ndipendentemente dallo spazio geografico in cui si collocano, i superluoghi si presentano come stereotipi della società globalizzata. Svincolandosi da ogni rapporto d’identificazione con l’ambiente circostante, questi grandi sistemi ad alta frequentazione si fondano sulla dissolvenza delle modalità consuete di appartenenza a un dato contesto, esaltando il proprio carattere di elemento urbano eccezionale. La mappa dei casi europei qui tratteggiata è volutamente parziale per lasciare sospesa ogni risposta risolutiva, dimostrando come i superluoghi possono radicarsi sia ai margini periferici delle città, in prossimità delle principali infrastrutture, nei tessuti storici e in ambiti paesaggistici di pregio, mutando in modo sostanziale il volto di intere parti di territorio. Tale indifferenza ubicazionale sembra giustificare il carattere esclusivo che li impronta, rendendoli “oggetti speciali”, le cui proprietà innescano fenomeni di urbanizzazione capaci di creare forme alternative dell’abitare, del commercio, della mobilità, rispondendo ai modi convulsi e caotici di vivere la città oggi. I superluoghi sono elementi tipici e imprescindibili nel paesaggio contemporaneo, necessari alle esigenze di vita attuali. — Matteo Agnoletto
ß sguardi
® rappresentazioni
Luoghi, nonluoghi e superluoghi del commercio Giandomenico Amendola — pag. 12
Contributi fotografici — pagg. 48–67
Forme di “eccesso” e perdita di senso generalizzata Patrizia Mello — pag. 15
_Alessandra Chemollo e Fulvio Orsenigo (ORCH) _Andrea Botto _Moreno Maggi _Francesco Jodice _Mariella Boccadoro (Gerdaphoto)
Supervillaggi Mosè Ricci — pag. 19
Outlet di Barberino del Mugello Mai sentito parlare di designer outlet? Antonella Radicchi — pag. 68
Italian beauty Superluoghi come pretesto per un film Richard Ingersoll — pag. 22
Centro Commerciale Megalò, Chieti Fuori scala per tutte le scale Emilia Corradi — pag. 73
I superluoghi della mobilità Guido Martinotti — pag. 29
Aeroporto Orio al Serio, Bergamo Il carattere urbano di uno spazio infrastrutturale Luca Velo — pag. 78
Da nonluogo a superluogo Carmelo Baglivo e Luca Galofaro (Ian+) — pag. 35 I corpi della metropoli comunicazionale Massimo Canevacci — pag. 37 Abitare la città Alberto Sobrero — pag. 42
Stazione Termini, Roma Spazi per la città pubblica Giulia Fini — pag. 82
Etnapolis ed Etnaland, Catania Doppelgänger under the volcano. Le speranze di un complesso multifunzionale nel meridione Agatino Rizzo e Roberto Zancan — pag. 100
Vista aerea di Serravalle Scrivia
Disquisizioni su due superluoghi Dialogo con Massimiliano Fuksas Giovanni Franceschelli — pag. 124
© geografie
™ dizionario
Polarità integrate per disegnare geografie metropolitane Il caso di Lione Elena Marchigiani — pag. 136
Che cos’è un superluogo? Proposte per una nuova definizione — pagg. 166–199
Barcellona contemporanea L’estinguersi di un modello Antonio Pizza — pag. 144
Auditorium “Parco della Musica”, Roma Fabio Fassone — pag. 106
Aisle of Plenty. Territori dell’opulenza Laura Fregolent e Michelangelo Savino — pag. 148
Ex fabbrica del Lingotto, Torino Michele Serra — pag. 109 Parco Leonardo a Fiumicino Nuove forme di centralità per la periferia Michele Costanzo — pag. 112
Riva del Garda Tra superluogo e città, fiere e spettacolarizzazione Marco Adriano Perletti — pag. 154 Geografie low cost L’Europa dei paesaggi suburbani Francesc Muñoz — pag. 160
Centro Storico e Piazza Maggiore, Bologna Lo statuto mutevole della piazza Francesco Evangelisti — pag. 118
Nuova Fiera di Milano, Rho-Pero Oltre il recinto Federico Zanfi — pag. 88 L’interporto di Bologna Scenari di sviluppo e reinvenzione di spazi comuni Alice Giovanninetti — pag. 94
corvino+multari, Maria Chiara Tosi, Giovanni Corbellini, Luigi Coccia, Rosario Di Petta, Donata Tchou, Nicola Marzot, Cherubino Gambardella, Andrea Chiesi, Massimo Ilardi, Alessandra Coppa, Fabio Quici, Giovanni Damiani, Giancarlo Consonni, Marco Cremaschi, Vittorio Gregotti, Maurizio Unali, Alberto Alessi, Alessandro Rocca, Daniela Colafranceschi, Andrea Botto, Paola Cannavò (studio. eu), Paolo Ceccon, Stefano Guidarini, Francesca Zajczyk, Michele Sernini, Carla Ferrari, Federico Scagliarini e Cristina Tartari (Studio Tasca), Marcello Capucci, Fabio Mangone, Cesare Macchi Cassia, Claudia Zanfi, Camillo Botticini, Paolo Avarello, Massimiliano Savorra, Maurizio Meossi (Spin+), Agostino Petrillo, Matteo Bolocan Goldstein, Giuseppe Dell’Aquila Luca Pugno Simone Pugno con Chiara Lucchini e Alessandra Unali (LSB architetti), Carlo Prati, Anna Barbara, Antonello Stella (n!Studio), Marco Navarra, Pino Scaglione, Gianfranco Neri, Andrea Costa e Lorenzo Fabian, Fabrizio Paone, Manuel Orazi, Cristina Bianchetti, Gabriele Toneguzzi, William Guerrieri (Linea di Confine), 2A+P, Lamberto Amistadi,
Romolo Ottaviani, Francesco Gastaldi, Umberto Cao, Michele Bonino e Subhash Mukerjee (Marc), Giovanni Vaccarini, Alberto Ferlenga, Laura Thermes, Armando Dal Fabbro, Alessandro Melis (HelioPolis 21), Giampiero Cuppini, Matteo Poli, Franco Purini, Sara Occhipinti, Sergio Pace, Paolo Bozzuto, Raffaella Laezza, Alessandro Gaiani, Alessandro Marata, Antonio Angelillo, Andrea Boschetti (Metrogramma), Franco Zagari, Gennaro Postiglione, Francesco Indovina, Paola Viganò, Luca Gaeta, Marco D’Annuntis, Patrizia Gabellini, Piero Orlandi, Enrico Prandi, Annalisa Trentin, Giovanni Villanti, Giovanni Pieretti, Dario Costi, Andrea Zamboni (ACZ studio di architettura) Biografie — pag. 200
L’Interporto di Bologna Scenari di sviluppo e reinvenzione di spazi comuni Alice Giovanninetti Installazione luminosa per gli spazi aperti dell’Interporto
la civiltà dei superluoghi
rappresentazioni
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steso su una superficie di circa 250 ettari e con progetti di espansione fino a 400, l’Interporto di Bologna è un complesso integrato di infrastrutture logistiche, ferroviarie e stradali per il trasporto delle merci. Capannoni, tir, containers, treni merci, muletti, parcheggi, strade e binari, danno vita a 20 km da Bologna, nella pianura nord, ad un polo funzionale altamente specializzato, collegato direttamente alla rete ferroviaria ed autostradale nazionale. Oltre ad essere un centro intermodale dove avviene il trasferimento delle merci tra unità di trasporto distinte1, l’Interporto è una piattaforma logistica dove l’ampio spettro di attività (manageriali, organizzative, gestionali, finanziarie e strategiche) connesse al ciclo completo dei materiali concorre a far sì che le materie prime, i semilavorati, ed i prodotti finiti pervengano al posto giusto nel momento giusto, nella quantità e qualità giusta ed a un costo ragionevole: obiettivo delle attività logistiche è infatti il raggiungimento del cosiddetto time to market, cioè il tempo che un cliente è disposto ad attendere prima di entrare in possesso del bene finale. Operano all’Interporto un’ottantina di imprese di produzione, trasporto, distribuzione delle merci, gestori degli impianti di trasferimento intermodale, fornitori di servizi logistici oltre alle funzioni ed ai servizi presenti – una stazione di rifornimento carburante e lavaggio automezzi, magazzini per lo stoccaggio, la dogana, un “centro servizi” con banche, un ufficio postale, servizi di ristoro, sindacati di categoria – per un totale di 1500 operatori. Lo scenario è quello di un vero e proprio territorio della globalizzazione, un superluogo denso di attività, un nodo di flussi di informazioni, merci, capitali, persone, dove sono molteplici le provenienze di chi vi transita e di chi vi trova occupazione (tanti gli immigrati impiegati con mansioni di facchinaggio), ma anche le provenienze, le destinazioni e le filiere delle merci. L’Interporto rappresenta per il territorio bolognese un polo funzionale ad alta capacità di attrazione e il carico urbanistico che impone al territorio può risultare decisivo sia in termini positivi – vantaggi economici e sociali – che negativi, per gli impatti ambientali generati. La logistica e il trasporto delle merci costituiscono per la regione Emilia Roma-
con contributi di Massimiliano Fuksas Richard Ingersoll Francesco Jodice Guido Martinotti Franco Purini
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Illustrazione in prima di copertina, a sinistra: eBoy (particolare)
utlet, centri terziari dell’interscambio, aeroporti, stazioni ferroviarie, fashion district, centri commerciali, rappresentano spazi di successo, ad altissimo livello di frequentazione. In una società sempre più tecnologica e consumistica, la trasformazione del territorio è spesso dominata da nuovi spazi multifunzionali, non relazionali, insensibili al contesto, con straordinari bacini di utenza, la cui identità non ha nulla a che fare con l’appartenenza “al locale”: questi ambiti contemporanei rappresentano un esito formale del sovvertimento del principio di “prossimità”, della relazione tra spazio e tempo che ha guidato la costruzione della città nel secolo scorso; sono spazi di potere non solo economico, che non sorgono spontaneamente, ma come esito di un dialogo incompiuto o rifiutato con la metropoli del ‘900. Riprendere questo dialogo interrotto significa accettare il carattere straordinario ed eccezionale che sta nel prefisso “super”: significa comprendere – e non rifiutare – questi ambiti nel progetto della città futura. I saggi presentati nelle pagine del libro avanzano riflessioni e ipotesi per rispondere alle problematiche di pianificazione e di governo.
rappresentazioni
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la civiltà dei superluoghi ¤ 20,00
I superluoghi saranno nuova città, in questo secolo?
La civiltà dei superluoghi / Notizie dalla metropoli quotidiana
notizie dalla metropoli quotidiania
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notizie dalla metropoli quotidiana
[…] ancora non abbiamo la coscienza che questi possano essere i luoghi di un territorio immenso e li concepiamo ancora come luoghi che funzionano soltanto per eventi. Credo che l’evento più importante sia la quotidianità.” Massimiliano Fuksas
servizi di logistica. A questo si aggiunge che, secondo le prospettive di settore, la domanda futura premierà sempre più le strutture di grandi dimensioni, di qualità, collocate in location strategiche, cioè ben collegate con ferro e gomma. Rispetto a questi scenari l’Interporto di Bologna presenta una serie di caratteristiche strategiche in termini localizzativi e legate ai servizi funzionali delle sue specifiche attività secondo quanto risulta oggi fondamentale per i poli logistici di terza generazione4. All’intermodalità dell’Interporto si aggiunge la funzione di nodo di transito del territorio provinciale e della città di Bologna in particolare, area per la quale transitano il 75% delle merci che attraversano l’Italia5. A livello regionale e provinciale l’Interporto è riconosciuto come un’importante eccellenza da valorizzare e sono presenti negli strumenti di pianificazione territoriale una serie di obiettivi ed azioni per garantire una gestione dei flussi delle merci efficace e sostenibile per l’ambiente. A livello regionale il Piano Integrato dei Trasporti propone la “Piattaforma Regione”6 mentre per il Ptcp provinciale l’obiettivo è quello di intervenire sulla rete autostradale e ferroviaria felsinea in modo da favorire la sinergia tra i vari mezzi di trasporto, favorendo in particolare l’uso del ferro per il trasporto merci sulle lunghe distanze e creando dei punti di interscambio, così da spostare rapidamente i carichi sui tir o sui mezzi di piccole dimensioni per coprire le brevi distanze, collegando infine il trasporto terrestre anche con la via marittima al porto di Ravenna e aerea all’aeroporto Marconi. L’Interporto rappresenterebbe rispetto a questo sistema una necessaria area di raccolta a scala territoriale ampia e diventerebbe l’elemento ordinatore tra le varie metodologie di trasporto. Spostare più a sud il punto di smistamento del sistema della logistica – funzione finora svolta principalmente per la pianura padana centro orientale da Verona e dal Veneto in generale – rappresenta una sfida per la Provincia di Bologna ed un’occasione significativa per giocare un ruolo di cerniera, in base al quale le merci non si limiteranno a transitare sulle reti emiliano-romagnole di trasporto, ma potranno subire importanti interventi di trasformazione all’interno dei confini provinciali con importanti ricadute di carattere economico ed occupazionale su tutto il territorio regionale.
Momenti di vita quotidiana negli spazi improvvisati dell’Interporto (foto di Marco Santarelli)
gna e per la Provincia bolognese in particolare, un elemento fondamentale del processo di sviluppo del proprio sistema produttivo, basato prevalentemente su di un gran numero di piccole e medie imprese altamente specializzate e connesse ad una complessa rete di committenti e fornitori2. Una rete che ha cominciato ad estendersi inserendo nuovi produttori dislocati anche in alcuni paesi orientali e dell’est Europa. Le previsioni a livello nazionale sono quelle di una continua crescita di domanda per i servizi logistici3, che a differenza delle attività industriali, sono strettamente legate al territorio per la distribuzione finale e non solo sono fonte di valore aggiunto, ricchezza e plusvalore a livello micro-economico aziendale e macroeconomico territoriale, ma hanno anche il vantaggio di non poter essere estirpate dal territorio in cui sono radicate. Fondamentali per lo sviluppo delle attività logistiche sono due fattori: la creazione di sistemi-rete nel settore dei trasporti e la creazione di nodi intelligenti di rete, i poli logistici, che consentono di ridurre i costi di gestione delle aziende per le funzioni di magazzinaggio e trasporto, permettendo di concentrarsi sull’offerta di
Ma se tutto ciò dovesse realmente accadere, se questo scenario di sviluppo dovesse compiersi, oltre che un sorprendente motore socioeconomico, quale luogo avrà costruito l’Interporto su 400 ettari, nel e per il territorio? Da dove dovrebbe partire la ricerca progettuale nel pensare le future espansioni dell’Interporto, come luogo in grado di suscitare una reazione il più possibile empatica ed emozionale nelle persone che passano, utilizzano, sostano o entrano in contatto con questi spazi? Lasciando momentaneamente insoluto questo interrogativo ed immergendoci in una sorta di tour esplorativo dell’esperienza spaziale che offre ai suoi fruitori, oggi lo spazio fisico dell’Interporto corrisponde allo spazio dei flussi delle merci nelle sue dimensioni caratterizzanti: quello delle strade corrispondenti agli spazi di manovra dei tir, quello dei capannoni e dei lotti su cui questi insistono, funzionali alle quantità e alle operazioni legate alla movimentazione delle merci, quello delle ribalte dipendenti dalle dimensioni dei camion. Attraverso azioni puntuali, che vanno dalla cura del verde all’inserimento tra gli spazi interportuali di alcune opere d’arte che interpretano i valori simbolici del luogo (richiamando ad esempio la questione delle relazioni tra paesi produttori e paesi consumatori, tra nord e sud del mondo), si compie invece una possibile mediazione tra spazio dei flussi delle merci e spazio dei luoghi, e quindi la creazione di varietà, ricchezza di significati, qualità spaziale, complicando quello che il luogo tenderebbe a generare per soddisfare le sue funzioni specifiche, con i suoi chilometri di asfalto, le vaste superfici grezze, gli enormi capannoni. All’esigenza di rispondere al flusso delle merci si affianca quindi anche la necessità di una “vivibilità” di questo luogo iperspecializzato, la possibilità di incontri, scambi e relazioni tra le persone che il luogo stesso potrebbe consentire. Le necessità sono soddisfatte dagli spazi ricettivi del centro servizi, dal bar e da un grande self-service, mentre altri luoghi sono occasione di un’appropriazione dello spazio esistente e di dinamiche d’uso originariamente non previste: lungo i bordi delle strade, nei retri dei capannoni, nelle aree di risulta, i camionisti, in attesa di ripartire (alcuni camion sostano all’Interporto anche 2-3 giorni) e in genere divisi per nazionalità, inventano i luoghi della socialità, dandosi appuntamento per relazionarsi durante il momento della cena su tavolini improvvisati, stare tra connazionali, per pregare verso la Mecca, dormire, ognuno a bordo del proprio mezzo. L’immagine che offre l’Interporto è quella di un luogo con un’incredibile potenzialità di relazioni e scambi dove metaforicamente “cercare un passaggio per qualsiasi destinazione”, di un melting pot fatto di storie individuali in un intreccio di movimenti quotidiani che nell’ipotesi di ulteriori espansioni potenzierà sempre più questa sua vocazione: sempre più truckers, impiegati, facchini, dirigenti, stagisti e magari altre spontanee pratiche di aggregazione ed utiliz-
la civiltà dei superluoghi
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L’autostrada e gli edifici dell’Interporto. Vista aerea
Lo Stignani Teatro comunale di Imola /
10 11 Città di Imola Acquisti biglietti on-line
www.teatrostignani.it oppure www.vivaticket.it N.B.: a titolo di commissione, Vivaticket, società che gestisce il servizio, richiederà un importo non rimborsabile pari al 12% (+IVA al 20%) sul prezzo di ogni biglietto al momento dell’acquisto.
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L’Opera nel ridotto
lo Stignani
Città di Imola
ottobre-novembre 2010
Città di Imola
Riduzioni biglietti Giovanissimi fino ai 20 anni; giovani dai 21 ai 26 anni e persone over 65; possessori di tessera Touring Club o Carta Giovane. Occorre esibire un documento idoneo al momento dell’acquisto. Prenotazioni telefoniche biglietti È possibile prenotare telefonicamente i biglietti al numero 0542 602610 a partire dalle ore 19,30 del MArTedì di spettacolo. Occorre lasciare il proprio nome e numero telefonico. I biglietti non ritirati entro mezz’ora prima dell’orario di inizio dello spettacolo verranno rimessi in vendita.
intero
ridotto*
ridotto**
Platea
€ 28,00
€ 24,00
€ 11,00
Palco centrale
€ 26,00
€ 22,00
€ 11,00
Palco laterale
€ 22,00
€ 18,00
€ 11,00
Galleria
€ 15,00
€ 12,00
€ 11,00
* 21-26 anni; over 65; Touring Club; Carta Giovane ** fino a 20 anni
Orario inizio spettacoli: serali ore 21, pomeridiani ore 15,30. Si invita il gentile pubblico ad essere puntuale in quanto a spettacolo iniziato è assolutamente vietato l’ingresso in platea.
stagione 10 11
Via Verdi, 1/3 40026 Imola (bo) tel. 0542 602600 fax 0542 602626 info@teatrostignani.it teatro@comune.imola.bo.it www.teatrostignani.it
aprile–maggio 2010 riapre il Teatro Comunale di Imola Ebe Stignani
Mai più soli di Stefano Benni con Angela Finocchiaro regia Cristina Pezzoli dal 22 al 27 febbraio î p. 18
Aladin Il musical di Stefano D’Orazio musiche dei Pooh con Manuel Frattini con la partecipazione straordinaria di Roberto Ciufoli regia e coreografie Fabrizio Angelini dal 31 dicembre al 6 gennaio î p. 10
Il catalogo di Jean Claude Carrière con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari regia Valerio Binasco dall’8 al 13 marzo î p. 20
L’inganno Sleuth di Anthony Shaffer con Glauco Mauri e Roberto Sturno regia Glauco Mauri dal 18 al 23 gennaio î p. 14
cartellone
Le bugie con le gambe lunghe di Eduardo De Filippo con Luca De Filippo regia Luca De Filippo dall’1 al 6 febbraio î p. 16
si ringrazia 4 Spettacoli in abbonamento 2010-2011
Lo Stignani Teatro comunale di Imola / Un teatro classico cerca il rinnovamento
La tempesta di William Shakespeare con Umberto Orsini adattamento e regia Andrea De Rosa dal 30 novembre al 5 dicembre î p. 8
Suoceri sull’orlo di una crisi di nervi di Mario Scaletta con Gianfranco D’Angelo, Eleonora Giorgi, Nini Salerno, Paola Tedesco regia Giovanni De Feudis dall’11 al 16 gennaio î p. 12
rimarrete di stucco
Prezzi biglietti settore
Città di Imola
ñ Da La Tempesta foto di Bepi Caroli
Italiani si nasce e noi lo nacquimo di e con Maurizio Micheli e Tullio Solenghi regia Marcello Cotugno dal 22 al 27 marzo î p. 22
sono un bam bi no guardo ascolto gioco leggo
Sono un bambino / Fotografie di Olivo Barbieri, storie, giocattoli e illustrazioni d’autore per bambini
Alla lettera emme /
Alla lettera emme / Rosellina Archinto editrice
L’Arianna di Guido Reni /
L’Arianna di Guido Reni / Fondazione del Monte
Rodari full color /
Rodari full color / Fondazione del Monte
Palazzo Paleotti /
Palazzo Paleotti / UniversitĂ di Bologna
Didart / La didattica dell’arte
Libri vari (arte, narrativa, ecc...) con segnalibri nelle pagine più significative, album di famiglia, diario Various books (arts, fiction, etc...) with bookmarks signing the most relevant pages, family album, diary
Foto mezzo busto dell’artista (stampa, diapo, file tiff 300 dpi A4) Artist’s portrait, half-length (photoprint, slide or tif file resolution 300 dpi A4)
Bicchiere, dentifricio, filo interdentale, rasoio... Glass, toothbrush, toothpaste, dental floss, shaver…
Attrezzi e materiali Tools and materials
Sapone, profumi, trucchi, medicine, pettine... Soaps, perfumes, make-up, medicines, comb…
DVDs contenenti lavoro, vita dell’artista, e film preferiti (DVD, Divx, Mpeg, Avi) Various DVDs containing the artist’s work, his/her life, and favourite movies (DVD, Divx, Mpeg, Avi)
Cartoline dal paese d’origine dell’artista Postcards from the artist’s home country
Nel guardaroba: 2-3 abiti, 2 paia di scarpe, 1-2 cappelli, 1 valigia da viaggio con effetti personali (dimensioni massime: larghezza 30 cm, profondità 30 cm, profondità 20 cm). In the wardrobe: 2-3 pieces of clothing, 2 pairs of shoes, 1-2 hats, a travel suitcase filled with personal effects (max size: width 30 cm, height 30 cm, depth 20 cm)
washwash
Spazzatura: cose o idee da buttare Trash: objects or ideas to throw away
Didart 2 case d’artista progetto Chia lab responsabile Beppe Chia / Alessandro Monti committente Art’é data settembre 2004
3-4 lavori dell’artista completi di cornice (dimensioni massime: 15 cm x 15 cm) 3-4 artist’s works with frame (max measure: 15 cm x 15 cm) Asciugamani Towel Parete personalizzabile con possibilità di scegliere: a) il colore (PANTONE) b) carta da parati (texture disegnata dall’artista e fornita come file tiff 300 dpi f.to A3) Wall to be customized choosing: a) colour (PANTONE) b) wallpaper pattern (designed by the artist and provided as tif file, resolution 300 dpi A3)
Cibo: a cura dell’artista in loco, durante il workshop Food: care of the artist on site during the workshop Sedia o sgabello (dimensioni massime: larghezza 45 cm, altezza seduta 50 cm, profondità 50 cm). Chair or stool (max size: width 30 cm, depth 30 cm, height 20 cm).
a) il cassetto dei lavori: 10 riproduzioni plastificate di opere dell’artista (f.to A3), 5 riproduzioni plastificate di opere dei suoi artisti di riferimento (f.to A3) b) il cassetto dei ricordi: oggetti vari a discrezione dell’artista c) il cassetto dei materiali: oggetti e attrezzi per il laboratorio a) the drawer of works: 10 plastic coated reproductions of the artist’s works + 5 plastic coated reproductions of works of his/her prefered artists (A3) b) the drawer of memories: free selection of various objects c) the drawer of materials: a selections of tools and materials for the workshop
tavola 3 prospetto casa aperta ed elenco dei materiali da fornire opened view and list of materials scala 1 : 7,5
Didart / Artist’s houses a Helsinki, Barcellona, Copenhagen, Roma, Bologna, Trento, Vilnius
Il Pertini /
leggere lo spazio interno Segnalare i contenuti evitando sovrastrutture e supporti: colori e scritte a parete comunicano senza invadere l’architettura. > materiali: tinteggiature per marcare zone di particolare interesse. Scritte prespaziate a parete e scritte magnetiche sulla scala e sulla ringhiera di ferro.
arte fotografia
leggere in superficie archigrafica ‘poetica’ citazioni e frasi il cui significato indica semanticamente la sezione tematica dell’area quotidiani
3
i livelli dell’orientamento 1_orientamento di percorso 2_macroaree tematiche 3_temi specifici 4_sottotemi, scaffale
Il Pertini / Centro Culturale di Cinisello Balsamo
1
2
sottotemi dewey
temi dewey
2 m.
7 m.
4 11 m.
percorsi sezioni 20 m.
Tipoteca Italiana Fondazione /
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3. < 1. 2.
Tipoteca Italiana Fondazione / Museo del carattere e della stampa
Sistema Laboratori del Gruppo Hera
Gruppo Hera Laboratoridianalisi Divisione Distribuzione Fluidi Hera SpA Via Balzella 24, ForlĂŹ laboratori@gruppohera.it www.gruppohera.it
Gruppo Hera / Percorso didattico nei laboratori centralizzati
Molto piccolo, molto importante Ogni giorno rendiamo visibile lâ&#x20AC;&#x2122;invisibile
Nelson Mandela Forum /
Nelson Mandela Forum / Palazzo dello sport di Firenze
chialab alcune informazioni 30 03 2011
Ambiti Chialab è un laboratorio per il design della visione. Visualizziamo informazioni per la carta, gli ambienti e gli schermi. Creiamo identità visive, strumenti e metodi per gestirle. Elaboriamo sistemi editoriali per il trattamento dell’informazione. Ci preoccupiamo della formazione di nuove visioni. Identità Editoria Ambienti digitali Ambienti analogici Comunicazione Packaging Formazione
Profili Chialab è stato fondato nel 1995 da Beppe Chia. La sede è a Bologna a pochi passi dal centro, i muri sono bianchi, i tavoli colorati, una lunga libreria attraversa lo spazio, piante all’interno e un piccolo cortile di aromatiche all’esterno, un biliardino... Chialab è frequentata assiduamente da: Beppe Chia coordinamento progetti, formazione, direzione creativa Christian Magagni responsabile amministrativo, coordinamento progetti Alex Weste progettazione e direzione artistica Andrea Alberti progettazione nuovi media e interaction design Manuel Zanettin sviluppo progetti Giacomo Soldati sviluppo progetti Alessandro Monti progettazione e sviluppo archigrafica e ambienti Simona Bertoli sviluppo progetti Jessica Cantoni sviluppo progetti Silvia Canini segreteria e assistenza alla produzione Collaboriamo assiduamente con filosofi, antropologi, pedagogisti, biologi, musicisti, tipografi, poeti, fotografi, illustratori... ci permettono di affrontare i problemi da molte angolazioni per proporre soluzioni innovative ed efficaci. Accogliamo volentieri tirocinanti ai quali chiediamo di condividere con noi una loro ricerca sulla quale fornire consulenza e assistenza. Non impieghiamo stagisti nelle mansioni ordinarie dello studio. Partecipiamo a Designetwork, un modo di allargare lo studio, di collaborare con altri progettisti per moltiplicare le forze e condividere progetti complessi.
Metodo La nostra visione del design e del progetto affiora da un domandarsi costante sulle necessità dell’uomo. Il progetto è per noi una domanda aperta sull’uomo nel suo ambiente, le relazioni, i limiti, le necessità, le possibilità. Questa visione del nostro fare ci costringe a rinnovare lo sguardo, a trovare nuovi punti di vista, a disegnare sempre nuove prospettive. Cerchiamo di non imporre le nostre idee, dedichiamo molto tempo all’ascolto e ringraziamo per ciò che ci viene proposto. Con questo metodo sfumano le categorie alle quali siamo abituati: progettista, cliente, utente, forma, funzione, tutto si amalgama. Il progetto diventa visione icastica, atto concreto, prodotto, soluzione condivisa.
Abbiamo lavorato e stiamo lavorando con: Biblioteca Salaborsa / Palazzo Paleotti / Fiera di Bologna: Bologna Children’s Book Fair / Regione Emilia Romagna / Ausl Bologna Nord / Comune di Carpi: Biblioteca Multimediale Loria / Mar: Museo d’arte di Ravenna / Comune di Anzola dell’Emilia / Biblioteca Comunale di Imola / Mambo, Museo d’Arte Moderna di Bologna / Didart, capire e sentire l’arte contemporanea / Palazzo dello sport di Firenze: Nelson Mandela Forum / Giannino Stoppani: libreria, casa editrice, associazione culturale / Hamelin associazione culturale / Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna: Arianna di Guido Reni, La caduta dei Bentivolglio, BellaFuori / Fondazione Gualandi / Provincia di Bologna: Superluoghi, Piani di Zona, Futuro Metropolitano Pianificazione Territoriale e Trasporti / Museo Civico Archeologico: I Romani in Sala Borsa / Università di Bologna: Elogio della Politica, Urbs, Civitas / Tilane Biblioteca di Paderno Dugnano (Milano) / Fieri di Leggere / Zanichelli editore / Motta editore / Damiani Editore / Einaudi / Bruno Mondadori / Pearson / Calderini / Diabasis edizioni / Loescher / Mazzotta editore / Ecor / Teatro Stignani di Imola / Fondazione Marino Golinelli, Start laboratorio di culture creative... Riconoscimenti Molti lavori della Chialab sono stati segnalati nelle migliori testate dedicate al design grafico contemporaneo. Il progetto Biblioteca Salaborsa è segnalato dall’osservatorio ADI Design Index e il sito ha vinto il primo premio Osc@r del web negli anni 2005/2006/2007/2008 del COMPA ed è stato vincitore del Premio Moebius Lugano 2005.