Š 2016 Chiarelettere editore srl
principio attivo Inchieste e reportage
Š 2016 Chiarelettere editore srl
© 2016 Chiarelettere editore srl Prefazione
iii
“ Deve essere concesso libero accesso a tutti gli archivi.” Re Adolfo Federico di Svezia, 1766, articolo 10 della legge sulla libertà di stampa.
“ Ogni burocrazia si adopera per rafforzare la superiorità della sua posizione mantenendo segrete le sue informazioni e le sue intenzioni.” Max Weber.
pretesto 1 f pagine 17, XVIII
© 2016 Chiarelettere editore srl iv
Silenzi di Stato
“ Ho chiesto: dato che la Regione è l’unico azionista dell’aeroporto, posso sapere che stipendi avete? Spiacenti, mi hanno risposto, c’è la privacy!” Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, citata da Gian Antonio Stella nella Prefazione.
“ Freedom of Information Act. Tre innocue parole. Guardo a queste parole mentre le scrivo e mi viene voglia di scuotere la testa fino a staccarmela. Che idiota.”
Tony Blair ricorda l’approvazione da parte del suo governo del Freedom of Information Act nel 2000.
“ È grazie al Foia che il ‘Telegraph’ ha rivelato le spese folli di alcuni parlamentari a carico dei contribuenti: dalla ristrutturazione di case ai film erotici. Blair non se ne dà pace.”
pretesto 2 f pagine XVII, 29, 30
© 2016 Chiarelettere editore srl Prefazione
“Secondo un monitoraggio indipendente, in Italia solo il 27 per cento delle trecento richieste inviate alle diverse pubbliche amministrazioni ha ricevuto una risposta e solo il 13 ha avuto un riscontro pienamente soddisfacente. Nel 65 per cento dei casi le amministrazioni non hanno neanche risposto, avvalendosi del silenzio-diniego.”
“Solo per l’anno scolastico 2014-2015 si contano quarantacinque incidenti per una media di quasi quattro al mese, spesso con feriti tra gli studenti e il personale. Appena il 20 per cento delle oltre ventimila scuole italiane in aree a rischio sismico è stata controllata da tecnici specializzati. I risultati di queste verifiche sono stati pubblicati solo da due regioni, Lazio e Abruzzo.”
pretesto 3 f pagine 40-41, 57-58
v
© 2016 Chiarelettere editore srl vi
Silenzi di Stato
“ Una recente indagine a campione del Censis ha mostrato che 342.000 ragazzi sono esposti ogni giorno al rischio amianto in almeno duemila scuole. Nel 2015 il ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Inail e regioni, ha censito oltre 38.000 siti contaminati, di cui 35.521 ancora da bonificare. Il dramma peggiore è che i dati del censimento non sono liberamente accessibili ai cittadini e né l’Inail né il ministero dell’Ambiente forniscono mappature dettagliate.”
pretesto 4 f pagina 129
© 2016 Chiarelettere editore srl Prefazione
vii
“ Anche per il beneplacito dell’amministrazione sanitaria e della magistratura non sapremo mai i veri responsabili di moltissime morti, sia passate che future.” L’ex pm Raffaele Guariniello ha creato l’Osservatorio sui tumori presso la Procura di Torino. Ogni anno più di tremila italiani muoiono di mesotelioma pleurico e malattie correlate.
“Il diritto dei cittadini di accedere all’informazione è lo strumento democratico più importante dopo il diritto di voto.”
pretesto 5 f pagine 132, 161
Š 2016 Chiarelettere editore srl
Š Chiarelettere editore srl Soci: Gruppo Editoriale Mauri Spagnol S.p.A. Lorenzo Fazio (direttore editoriale) Sandro Parenzo Guido Roberto Vitale (con Paolonia Immobiliare S.p.A.) Sede: Via Guerrazzi, 9 - Milano ISBN
978-88-6190-839-0
Prima edizione: ottobre 2016 www.chiarelettere.it blog / interviste / libri in uscitawww.illibraio.it
Š 2016 Chiarelettere editore srl
Ernesto Belisario Guido Romeo
Silenzi di Stato Prefazione di Gian Antonio Stella
chiarelettere
Š 2016 Chiarelettere editore srl
© 2016 Chiarelettere editore srl
Sommario
Prefazione di Gian Antonio Stella
XIII
silenzi di stato Questo libro
5
Prima parte. La trasparenza e l’Italia Le porte chiuse dietro cui muore una democrazia 11 Il primato europeo 15 Un diritto umano fondamentale 19 Il Freedom of Information Act statunitense 21 2005, è l’ora della Gran Bretagna 29 Spagna, la trasparenza non abita alla Moncloa 33 Italia, la trasparenza arriva (troppo) tardi 37
Seconda parte. Storie di trasparenza negata Quanto ha speso il sindaco in viaggi e cene? 47 Quanto è sicura la mia scuola? 57 Che cosa c’è nell’aria di casa mia? 69 Lo scomodo segreto dei derivati pubblici 77 Com’è gestita l’emergenza dei migranti? 97 Quanto è costato il portale del turismo italiano? 107 Come sono selezionati i docenti delle scuole superiori? 115
© 2016 Chiarelettere editore srl
Alla ricerca dei tumori perduti 125 Una verità elastica 135 L’Italia avrà una vera legge sulla trasparenza 147
Ringraziamenti 165
© 2016 Chiarelettere editore srl
Prefazione di Gian Antonio Stella
Lo Stato cerca di sottrarsi alla visibilità del pubblico, perché questo è il modo migliore per difendersi dallo scrutinio critico. Max Weber
Tryckfrihetsförordningen è impronunciabile? Provate con «l’art. 2, commi da 36-terdecies a 36-duodevicies, del decreto legge 13 ago sto 2011, n. 138, convertito...». Qual è la differenza? Chi parla lo svedese la parola Tryckfrihetsförordningen la capisce benissimo: è il diritto alla libertà di stampa e alla trasparenza. Chi parla l’italiano davanti ai nostri codicilli stramazza: quel linguaggio iniziatico è una barriera che impedisce l’accesso. Come diceva tre secoli fa Ludovico Muratori: «Quante più parole si adopera in distendere una legge, tanto più scura essa può diventare». È passato un quarto di millennio da quando la Svezia approvò quelle norme che per prime diedero ai cittadini l’accesso ai documenti riguardanti la vita pubblica. Mancavano tre anni alla nascita di Napoleone, dieci alla Dichiarazione d’indipendenza americana, ventitré alla presa della Bastiglia e alla Rivoluzione francese. Eppure duecentocinquant’anni dopo, come dimostrano Ernesto Belisario e Guido Romeo in Silenzi di Stato, l’Italia fatica a adottare alcuni principi di trasparenza consolidati da decenni in tutti quei paesi che credono nelle ragioni di John F. Kennedy. E cioè che «come disse un saggio: “Un errore non diventa