Š 2015 Chiarelettere editore srl
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Il nuovo libro del correntista che ha sconfitto le banche
In libreria a maggio
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PRETESTO 1 f a pagina 6
“Ho avviato otto cause, ho ottenuto due vittorie con relativi risarcimenti e ho una buona probabilità di spuntarla su tutte le altre. Ma non mi fermo… Il marcio c’è ovunque e più spulcio tra i miei conti correnti più trovo gli inganni.”
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PRETESTO 2
f a pagina 32
“ Voglio avere indietro tutto ciò che mi spetta, tutto ciò che in questi anni ho ‘regalato’ agli istituti di credito. Voglio chiedere loro i danni (patrimoniali e non) per aver azzoppato lo sviluppo della mia impresa.”
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f a pagina 36
“La lobby bancaria muove il potere, siede allo stesso tavolo dei governanti. Questo fa sentire i loro manager intoccabili.”
f a pagina 50
“ L’istituto di credito sapeva di commettere usura nei miei confronti. Una cosa da non credere, pretendono soldi quando sanno di doverne restituire.”
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PRETESTO 3
f a pagina 52
“ I soldi che mi spettano li voglio devolvere alle vedove degli usurati che si sono tolti la vita a causa delle banche. Ne ho viste troppe di famiglie saltate in aria per colpa dell’usura.” f a pagina 54
“C’è gente che mi dice che si vuole ammazzare, famiglie rovinate... Io rispondo di non scoraggiarsi e di tenere duro. Basta un po’ di tenacia e qualche regola da seguire.”
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f a pagina 70
“Tanto clamore, tanto parlare, tante promesse. Ma ora siamo sole e da sole dobbiamo andare avanti. Al nostro quotidiano dolore si unisce la tristezza nel sentire che altri imprenditori, dopo mio papà, hanno deciso di farla finita… Lo Stato e le istituzioni se ne fregano… Sono stanca di andare a piangere in tv.” Flavia Schiavon, figlia di Giovanni Schiavon, imprenditore del padovano morto suicida nel dicembre 2011.
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Š Chiarelettere editore srl Soci: Gruppo editoriale Mauri Spagnol S.p.A. Lorenzo Fazio (direttore editoriale) Sandro Parenzo Guido Roberto Vitale (con Paolonia Immobiliare S.p.A.) Sede: Via Guerrazzi, 9 - Milano isbn 978-88-6190-716-4 Prima edizione: febbraio 2014 Prima edizione tascabile: aprile 2015 Progetto grafico di copertina: Sara Zampieri e Nicola Scodellaro, www.pholpo.net Fotocomposizione: Compos 90 S.r.l. - Milano www.chiarelettere.it blog / interviste / libri in uscita
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Mario Bortoletto
La rivolta del correntista
chiarelettere
© 2015 Chiarelettere editore srl Mario Bortoletto (1949) svolge l’attività di imprenditore edile dal 1972. Dal 2004 il suo lavoro subisce i primi effetti della crisi economica. Le banche cominciano a chiedergli di rientrare, non concedono più alcuna dilazione, dopo anni di collaborazione e fiducia reciproche. Per questo è costretto a vendere alcune sue proprietà. Le banche non mollano. Mentre l’imprenditore attende che lo Stato gli paghi lavori già ultimati, gli istituti di credito si fanno sotto pretendendo rientri immediati e negando quegli anticipi delle fatture che rappresentano una condizione necessaria per avviare i cantieri, pagare i dipendenti e i fornitori, sostenere l’attività. Nel 2008 decide di passare al contrattacco. Commissiona le prime perizie sui propri conti correnti dalle quali risulta che i tassi d’interesse applicati dalle banche sono oltre la soglia che definisce il reato di usura. A oggi ha avviato cause con cinque diversi istituti. Ha ottenuto varie vittorie e risarcimenti, passando da debitore a creditore nei confronti delle banche. È stato vicepresidente nazionale del movimento «Il delitto di usura» e nel 2015 ha fondato il movimento «Contro gli abusi e l’usura bancaria». Nel settembre del 2013 la sua storia è stata raccontata nel corso della trasmissione Presadiretta di Riccardo Iacona. Nel novembre del 2013 il programma Report di Milena Gabanelli ha raccolto la sua testimonianza in un servizio della giornalista Giovanna Boursier. Il suo indirizzo email e mariobortoletto@gmail.com.
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Sommario
l a rivo lta del corren ti s ta Uno di voi
Siamo in guerra 5 – Il lavoro è sacro 7 – Gli anni d’oro del Nordest 8 – La batosta 11 – Costretto a vendere un immobile di prestigio 13 – La famiglia 14
5
Missione impossibile
17
Il processo
28
La battaglia continua
34
I funzionari del recupero crediti
44
I dieci comandamenti del correntista
53
La voce dei correntisti
64
Le telefonate del direttore 17 – I primi sospetti 19 – Una giornata particolare 21 – Passo al contrattacco 25 Si va in causa 28 – La sentenza 30 Un risarcimento a cinque zeri 34 – Datemi i miei estratti conto 36 – Il direttore è in vacanza 39 Le virtù della mediazione 44 – L’avvocato da 100 milioni di euro 45 – Le foto «segrete» 47 – Aspettando la sentenza 50
Dall’altra parte 64 – Le lettere dei correntisti 66 – Giovanni Schiavon: uno di noi 69 – La banca chiede gli interessi sui suoi stessi debiti 73 – Una vita messa all’asta 77
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Epilogo. I signori del credito
81
Post scriptum. Il sequestro di Santa Maria Novella
87
Postfazione di Alessio Orsini Un salvagente per il correntista
95
All’assemblea dei soci di Intesa-Sanpaolo 81 – Il gotha della banca sotto processo 84 Quando lo Stato non paga 87
Davide e Golia 95 – Obblighi di pubblicità e trasparenza 96 – L’anatocismo 100 – Delitto d’usura 106 – L’usura sui conti correnti 111 – L’usura su mutui, leasing e finanziamenti in genere 114 – I decreti ingiuntivi e l’articolo 50 del Tub 115 – La sospensione dei termini e il Fondo di solidarietà 117
Ringraziamenti 123
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l a rivolta del correntista
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Ad Annalisa, che da lassÚ certamente è sempre al mio fianco. A tutte le persone che stanno lottando per difendere i propri diritti.
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Uno di voi
Siamo in guerra Un giorno ti svegli e non hai più niente. Tutto quello che avevi ottenuto con i sacrifici di una vita diventa proprietà della banca. Disperazione e notti insonni, non ti rimane altro, nemmeno l’età per ricominciare. Ti prendono tutto, anche quello che in realtà non gli è dovuto. Molte persone credono di essere debitrici nei confronti della banca mentre in realtà sono creditrici. Mi auguro che questo libro possa aiutarle ad avere giustizia, così che il «non dovuto» che gli è stato sottratto venga loro restituito. Questa è la mia storia. La storia di un imprenditore del Nordest a cui le banche hanno rovinato prima il lavoro e poi la vita. O meglio, ci hanno provato, perché la guerra che loro mi hanno dichiarato alla fine l’ho vinta io. Battaglia dopo battaglia sono riuscito a sconfiggere il cancro che divora le imprese italiane. Dal 2008 a oggi ho combattuto da solo contro cinque istituti di credito che soltanto a sentirne il nome ti spaventi. Ma sono giganti di argilla, con evidenti punti deboli, pronti a piegarsi di fronte all’ultimo dei correntisti. La sesta banca ha preferito chiudere in fretta il contenzioso senza andare davanti al giudice. Ha capito l’antifona e si è sbrigata a
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La rivolta del correntista
trovare un accordo che mi facesse stare buono. Uno dei dirigenti mi ha cercato e mi ha invitato a parlarne, mi ha detto di non volere lo scontro. Mi ha pregato, addirittura, di mettere una mano sulla coscienza, vista la scarsa liquidità a loro disposizione. «Se avete bisogno di soldi, vendete gli immobili di proprietà...» gli ho risposto. E lui: «Signor Bortoletto, l’abbiamo già fatto...», con un’espressione da cane bastonato. Alla fine ho accettato la loro offerta, una pratica in meno da portare avanti. Sebbene solo tra le mura di un ufficio e non davanti a un giudice, anche loro hanno ammesso il torto e questo mi basta: naturalmente mi sono ripreso i soldi che nel corso degli anni mi avevano fregato. Chissà quante volte quel dirigente si sarà trovato dall’altra parte, con un cliente che lo implorava di pazientare ancora un po’ per il rientro o che chiedeva invano un credito per salvare la sua azienda. In quei casi il funzionario diventa un mastino, affronta il correntista fino a sfiancarlo, lasciandolo a terra senza forze. Probabilmente è il ruolo che gli riesce meglio, quello in cui si sente più a suo agio. Negli ultimi anni ho avviato otto cause, ho ottenuto due vittorie con relativi risarcimenti e ho una buona probabilità di spuntarla su tutte le altre. Ma non mi fermo, ho ancora molte battaglie da combattere. Ho già pronta la documentazione che dimostra come anche altri istituti di credito mi abbiano truffato applicando tassi a usura sui miei conti correnti: oltre trent’anni di lavoro significano tantissimi prestiti, mutui, leasing. Il marcio c’è ovunque e più spulcio tra i miei conti più trovo gli inganni. In tanti mi chiedono come abbia fatto. Mi scrivono per conoscere il mio segreto. Non c’è nessun segreto, nessun antidoto magico, solo qualche accortezza e tanta caparbietà. Sono testardo come un mulo, nulla di diverso da molti altri imprenditori italiani.
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