Se questi sono gli uomini 2

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PRETESTO 1 f a pagina 200

“ È come se io fossi il fuoco e la mia compagna ci buttasse la benzina sopra: tu bruci, bruci. E dall’altra parte non arriva nessun aiuto, perché se lei mi voleva veramente bene non doveva alimentare questa cosa...” Testimonianza di un uomo di 45 anni, denunciato dalla moglie per maltrattamenti e oggi in cura presso un centro antiviolenza.


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PRETESTO 2 f a pagina 125

“ Quanti rapporti malati, quanta inutile sofferenza. Quanta crudeltà nel sottomettere la madre dei propri figli. Che vita d’inferno in centinaia di migliaia di case italiane.” f a pagina 41

“ È un percorso tipico di questi uomini, ce lo dicono tutte le donne che ci vengono a trovare: ti isolano, così è più facile cominciare a colpirti.” Maria Grasso, fondatrice e responsabile del Centro antiviolenza di Piazza Armerina (Enna).


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f a pagina 28

“ Ormai ci avevo fatto l’abitudine, per me era così, non c’erano alternative... Io non esistevo più, esisteva solo lui.” Cristina, 24 anni, ex moglie di Francesco Lo Presti, 34 anni, l’uomo che il 24 aprile 2012 ha ucciso la nuova fidanzata Vanessa Scialfa, ventenne.


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PRETESTO 3 f a pagina 205

“ Mi ci metto anch’io, dobbiamo fare un semplice esercizio: quanti di noi si riconoscono in questi racconti, anche solo in parte? Proviamoci veramente, con sincerità però e senza autoassoluzioni. Le liti durate ore. Le inutili scene di gelosia. L’incapacità di parlare, di rispondere durante le discussioni. La scorciatoia delle urla e delle grida. Le offese, le ingiurie, le parolacce. Le minacce e la mano alzata. Quanti di noi hanno vissuto episodi come questi?...” f a pagina 206

“ Quando le ho messo le mani al collo, pensi che stavamo litigando per il caricabatteria di un telefonino, per questo le dico che le motivazioni non sono importanti, possono sembrare assurde.” Testimonianza di M., 50 anni, Torino.


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f a pagina 124

“ Il 93 per cento delle violenze perpetrate dal coniuge o dall’ex non viene denunciato. Solo il 6,2 per cento delle violenze è opera di sconosciuti, mentre il resto dei maltrattanti sono partner o ex partner. Sono 6,743 milioni le donne tra i 16 e i 70 anni che, almeno una volta nella vita, sono state vittime di violenza, pari al 31,9 per cento della popolazione femminile.” Rapporto Istat, 2007.


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Š Chiarelettere editore srl Soci: Gruppo Editoriale Mauri Spagnol S.p.A. Lorenzo Fazio (direttore editoriale) Sandro Parenzo Guido Roberto Vitale (con Paolonia Immobiliare S.p.A.) Sede: Via Guerrazzi, 9 - Milano isbn 978-88-6190-660-0 Prima edizione: ottobre 2012 Prima edizione tascabile: luglio 2015 Progetto grafico di copertina: Sara Zampieri e Nicola Scodellaro, www.pholpo.net www.chiarelettere.it BLOG / INTERVISTE / LIBRI IN USCITA


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Riccardo Iacona

Se questi sono gli uomini con la collaborazione di Sabrina Carreras

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Riccardo Iacona è giornalista da più di vent’anni. È autore e conduttore della trasmissione Presadiretta su Rai3. Per Chiarelettere ha scritto L’Italia in Presadiretta (2010), Se questi sono gli uomini (2012) e Utilizzatori finali (con Liza Boschin, Federico Ruffo, Elena Stramentinoli, 2014).


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Sommario

Premessa alla nuova edizione

XIII

s e ques t i s o n o gl i uo min i Questo libro Vanessa Scialfa Rosa Trovato La strage di Trapani Enza Anicito Ammazzarle a ogni costo Da Trapani a Cesena Vite d’inferno a Milano e Roma Noi, gli uomini

3 5 47 69 97 107 127 175 197

Ringraziamenti 208 Appendice 209


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Premessa alla nuova edizione Un’occasione mancata

Il 19 ottobre 2012, otto giorni dopo l’uscita della prima edizione di questo libro, a Palermo si consumava l’ennesimo femminicidio, il più terribile e insensato di tutti, sempre che sia possibile definire una scala degli orrori. A cadere questa volta sotto le coltellate era stata una ragazza di diciassette anni, Carmela Petrucci. A colpirla a morte, Samuele Caruso, un ragazzo di soli ventidue anni. Talmente feroce era stato l’attacco che Samuele le aveva quasi tagliato la testa. Poi si era scagliato contro la sorella Lucia, di un anno più grande di Carmela, riducendola in fin di vita con venti coltellate. Nei giorni successivi all’omicidio si era poi saputo che l’obiettivo di Samuele era proprio Lucia, la sorella più grande, con la quale era stato fidanzato per un brevissimo periodo. Samuele aveva saputo che Lucia stava con un altro, glielo avevano detto gli amici che gli avevano anche mostrato una foto su facebook dove si vedevano Lucia e il suo nuovo fidanzato darsi un bacio. Era stata questa foto a scatenare la rabbia di Samuele. Lo aveva confessato lui stesso al magistrato che lo aveva interrogato immediatamente dopo il suo arresto: «Sono uscito di casa con il coltello perché era mia intenzione uccidere Lucia se avesse ammesso il tradimento».



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