Per la prima volta un libro dà coraggio a chi non ce la fa, ma soprattutto riesce a dire quello che si ha paura e vergogna di ammettere: quanto siamo sfigati. Non sempre, ovvio. Capita a tutti però di esserlo in alcune situazioni. Di non riuscire a chiudere una relazione e portarla avanti sperando che qualcosa accada, di finire le argomentazioni in una discussione e avere voglia di scappare, di fare la figura degli idioti con i propri figli che la sanno più lunga di noi. Va tutto bene. Siamo tutti sulla stessa barca! Per la prima volta l’autore di Starmale mette in fila in maniera intelligente e ironica tutte le situazioni in cui non siamo all’altezza e sbagliamo, e punta il riflettore su quanto sia banale e spesso grottesco inseguire il benessere obbligatorio e patinato imposto dai media. Si può “dire” la bruttezza o bisogna solo parlare della bellezza, di quanto siamo o vorremmo essere fighi, muscolosi, brillanti e capaci? Condannati a stare bene? Eccovi serviti.