2 minute read
Unplugged
Ingredienti alimentari
di Sebastiano PORRETTA
Quali sono stati gli ingredienti con un ruolo primario nello sviluppo dell’alimentazione mondiale?
Il sale: l’ingrediente dei ricchi e dei rivoluzionari Oltre al ghiaccio, il sale è stato per secoli il principale conservante alimentare: un ingrediente molto prezioso in ogni angolo del pianeta il cui controllo assicurava lauti profitti. Nel Rinascimento fu il vanto dei ricchi che potevano permetterselo per impreziosire i banchetti e conferire sapore alle pietanze.
Nel 1947 detenne un’importanza strategica perfino in campo politico: Gandhi guidò la marcia del sale per rivendicarne il possesso da parte del popolo indiano desideroso di liberarsi del dominio inglese.
Il valore delle spezie Attorno al 1400 in Germania mezzo chilo di noce moscata valeva come sei buoi di grossa taglia: per questo le spezie fino alla fine del settecento costituirono un terzo del commercio globale. Utilizzate nella farmacopea, in cucina e preziose al punto da essere utilizzate come moneta dai mercanti (non a caso la mirra fu portata in dono a Gesù insieme a oro e argento), le spezie contribuirono a intensificare il fenomeno coloniale nei paesi tropicali, dove aveva luogo gran parte della produzione mondiale.
Le patate globali Si pensa che il tubero coltivato in origine sugli altipiani peruviani abbia contribuito alla prima globalizzazione per il fatto che, grazie alla sua lenta deperibilità, sia stato il prodotto più consumato nei lunghi viaggi marittimi, favorendone l’incremento.
Oltre a ciò, il suo consumo è stato responsabile di un aumento del 22% della popolazione mondiale e del 47% del tasso di urbanizzazione (facile da coltivare ha favorito l’urbanesimo dei contadini). Il caffè: la bevanda del diavolo Il primo spaccio di caffè aprì a Istanbul nel 1555. La bevanda, guardata con avversione dei cattolici per le proprietà eccitanti della caffeina, si diffuse in Europa e poi nelle colonie, dove la pianta fu coltivata in gran quantità. Oggi il caffè è la bevanda più venduta al mondo dopo l’acqua.
Il cacao: il cibo degli dei I primi agricoltori che iniziarono la coltivazione del cacao furono i Maya e quindi gli Aztechi, che conferirono alla bevanda, consumata dall’élite durante le cerimonie importanti, un valore mistico e religioso. Nel corso del 1600 il cacao divenne un lusso diffuso tra i nobili d’Europa e nella Venezia del ’700 nascevano le botteghe della cioccolata (e del caffè). Fino alla fine del 18° secolo fu considerata una bevanda con proprietà miracolose.
La soia che sfama “al quadrato” Nel 2050 il pianeta sarà abitato da oltre 9 miliardi di persone perlopiù “affamate” di carne.
La soia alimenterà (già oggi il 70% della soia coltivata è utilizzata nella produzione di mangimi) gli allevamenti intensivi necessari a sfamare gli uomini di domani.
Il futuro è nelle alghe Le alghe sono componenti ricche di nutrienti essenziali (acidi grassi e antiossidanti) e fondamentali per la nostra esistenza sul pianeta. Sono responsabili della metà di tutto l’ossigeno prodotto e l’intero corpo-sistema acquatico dipende da loro. L’alga nori, una delle maggiormente usate in campo alimentare, è ricca di proteine, vitamina C e iodio, mentre l’alga wakama si caratterizza per la presenza di acidi grassi omega 3 (EPA) esclusiva dei pesci che si alimentano con alghe. Entrambe producono un gusto umami che li candida a potenziali sostituti della carne; inoltre, vivono in modo spontaneo in acqua e per questo la coltivazione non richiede pesticidi o fertilizzanti.