ilromanista_news

Page 1

IL QUOTIDIANO DEI TIFOSI PIÙ TIFOSI DEL MONDO

ANNO VII · NUMERO 140 |

LUNEDI’ 24 MAGGIO 2010

30252 GIORNI DALLA NASCITA DELLA ROMA

| DIRETTORE CARMINE FOTIA | www.ilromanista.it

euro 1,00

GIAMMARIOLI

PASTORIN

PATO

Chapeau all’Inter che siede sul trono d’Europa battendo i campioni di Germania grazie a “sviste” arbitrali.

Da terzinacci a fluidificanti. L’evoluzione di un ruolo che tempo fa non godeva di buona letteratura. Adesso sono gente da copertina patinata. A PAGINA 16

L’Italia inizia l’avventura mondiale tra i fischi. Il Brasile per evitare guai si è chiuso in un ritiro-bunker lontano dai clamori. A PAGINA 10

A PAGINA 10

L’intoccabile STEFANO ROMITA

Mourinho, scappato a Madrid, ha chiesto al Real De Rossi Daniele non si muove, lui è uno dei perni della grande stagione che Ranieri e la Sensi stanno preparando. L’Inter smobilita Juve e Milan sono da rifondare. Forza Roma, il futuro è nostro

Non capisco proprio di che cosa stanno parlando nel paese della sangrilla. Forse perché non ne ho bevuta così tanta come sembra abbiano fatto i miei colleghi spagnoli. De Rossi in cambio di 50 o 60 milioni di euro? Certo l’offerta ci onora, se proveniente da un club come il Real Madrid. Che, ricordo solo per inciso, abbiamo strapazzato a casa sua, come d’altronde abbiamo fatto diverse volte nella nostra vita con l’Internazionale dai panettoni facili. Ma è che se a parlarne è Mourinho, o qualche cronista sportivo o procuratore, che preferiamo rispondere come ha fatto il Presidente della Roma, Rosella Sensi: «La sola domanda ci offende: De Rossi è incedibile». A me, molto meno elegantemente e molto più romanamente, viene da rispondere a Mou «So’ io che me te compro, bello!». Ovviamente non sarei mai in grado di farlo nel senso strettamente finanziario dell’operazione, ma nel senso virtuale della domanda e dell’offerta sì, non sono secondo a nessuno. E’ finito il tempo in cui vi prendevate i nostri Sormani, Capello, Ancelotti, e ci costruivate, con una punta e un portiere, una squadra da scudetto. La “rometta” da quando ha cambiato mentalità non abbocca più al canto delle sirene. Abbiamo chiuso con i presidenti che si mettevano i soldi in tasca e sparivano o che con quella vendita sostenevano di aver rimesso in piedi mezza formazione. E abbiamo smesso da tempo, a dire il vero. E da quando le cose sono cambiate – vi infastidisce vero? – vinciamo, e facendo anche un bel calcio. Oggi siamo vincenti. La squadra da battere nel prossimo campionato. E lo saremmo stati anche con la conferma di Mourinho sotto il Duomo. Che siamo avvelenati e non vediamo l’ora d’incontrarlo. Che come tori nell’Arena, tanto per restare a Madrid, non puntiamo al rosso, che ce l’abbiamo noi, ma al nerazzurro! Per cui, visto che stiamo a buon punto (secondi) nella costruzione di un progetto vincente, mi permetto di spingere il carrello del Supermercato madrileno e metterci dentro, solo per consentirvi di sedere a tavola con me, Iker Casillas (che ci serve un vice per Julio Sergio) Sergio Ramos, Xabi Alonso, Kakà (che la pubalgia gliela spiega De Rossi come si cura visto che c’è passato), Benzema e Cristiano Ronaldo. Quanto volete?

ELIO GERMANO TRIONFA A CANNES: LA PALMA D’ORO È GIALLOROSSA MERCATO

IL CANTAUTORE

L’ATTORE

Il giorno di Adriano e la settimana di Julio Sergio

Luca Barbarossa «Stra-orgogliosi della nostra Roma»

Neri Marcorè «Le maglie di Materazzi non mi piacciono»

L’agente di Adriano oggi si incontra col Flamengo e poi con il calciatore. Presto l’annuncio del rinnovo di Julio Sergio. Zaccardo: «Interesso alla Roma? Lusingato».

Nonostante non sia finita come immaginava, il popolare cantante è contento della stagione: «Abbiamo contrastato fino all’ultimo i soldi e il potere di Moratti».

Neri Marcorè non ci sta e lo dice. «La maglia di Materazzi in finale di Champions? Una cosa stonata. Come era stonata la maglietta rivolta ai romanisti dopo lo scudetto».

A PAGINA 4

A PAGINA 5

A PAGINA 3

A PAGINA 11

IL TEMPO NELLA CAPITALE

25°C | 13°C Condizioni correnti: Parzialmente nuvoloso Vento: OSO a 13 km/h Umidità: 93% | 49 %


2

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

IL PASSATO NON SI DIMENTICA IL FUTURO È GIÀ INIZIATO

LITIGA SULL’INTER, UCCISO TIFOSO A TORINO Una lite per il calcio è finita in tragedia a Torino. Subito dopo la partita, un italiano è stato accoltellato a morte davanti ad un bar. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, sembra che la lite tra la vittima - Edmondo Bellan, 63 anni - e il suo assassino sia iniziata parlando della vittoria dell’Inter, ritenuta squadra poco rappresentativa dell’Italia per i troppi giocatori stranieri. Colpito da almeno due coltellate, Bellan è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è deceduto per una grave emorragia.

SOLO NOI CREDIAMOCI

L’Inter smobilita, le altre rifondano E’ già cominciato l’anno della Roma Tra problemi post-vittorie e necessità di ricostruire, le nostre rivali avranno parecchie difficoltà in futuro L’unica squadra già pronta e rodata sembra essere proprio la Roma. La rabbia c’è, la rivincita è partita TONINO CAGNUCCI L’IMMAGINE più bella della notte del Bernabeu è quella che nessuno ha visto. C’è un sonoro di Milito che aiuta a visualizzarla: «Non so se resto». C’è anche quello di Mourinho che non è male quando praticamente annuncia la sua fuga al Real. L’immagine più bella del Bernabeu sabato notte è immaginarsi il futuro e capire, senza fare fatica, che quelle tristi scene di esultanza rimbalzate fino al Duomo sono veramente passato. Già passato. L’Inter campione d’Europa non solo è una squadra che ha raggiunto il punto più alto del suo ciclo e quindi fisiologicamente in calo - ma una società che perderà il suo Special Onee molto probabilmente l’attaccante che le ha fatto vincere tutto. Non è poco, se poi ci si aggiunge Maicon è ancora di più, se poi dovesse veramente arrivare - ma sembra troppo - anche Mihajlovic come allenatore sarebbe il massimo. Il totale fa comunque un’Inter in smobilitazione. E’ cronaca. E quando è così fa pure un po’ male. Un sottile piacere nell’ascoltare queste cose: «Il tempismo di Mourinho non è stato splendido perché anche i giocatori leggono i giornali, come li leggo io. Un dialogo diretto non c’è mai stato, nemmeno un tentativo di farmi capire direttamente questa cosa». Ma c’è di più nelle parole di Moratti: «Ha carattere, sa imparare velocemente, è stimato e molto amico dei giocatori. Però, sinceramente, non ho ancora deciso l’allenatore». Il riferimento è proprio Mihajlovic: a quel punto, se davvero l’ex laziale che non ha mai vinto un derby andasse a sedersi sulla panchina scura di Milano il gap tra Roma e Inter sarebbe immediatamente colmato. Ma c’è il gap tra Roma e Inter? All’Olimpico per lo scudetto come è finita? Senza tener conto di tutte le considerazioni tra lo scaramantico e lo statistico per cui dopo cinque anni tutto a loro, una volta qualcosa a noi sembra una probabilità molto alta oltre che un ritardo della Giustizia. Ma c’è di più. La determinazione che i giocatori della Roma possono mettere immaginando quell’immagine non vista al Bernabeu. Certe lunghe vigilie si capiscono. Nell’estate del 2000 c’era una voglia lunga più dei 18 anni d’attesa per lo scudetto. Si sapeva che l’avremmo vinto. C’era una ferocia al fondo. I giocatori della Roma negli ultimi anni hanno giocato il calcio più bello e hanno vinto poco per quanto fatto, per come l’hanno fatto (sudore, onestà, attaccamento, fatica, cioè: passione e lavoro). Il prossimo campionato è quello di un’opportunità enorme anche perché Inter a parte, la Juventus e il Milan appaiono staccate, oggettivamente in difficoltà. La Juve sta cercando ancora di uscire dal suo caos stellare chiamato Serie B, cercando di capire quanto si dev’essere antinteristi o filofrancesi, zebre o Agnelli; il Milan è la squadra più vecchia del mondo. E logora, e adesso tanto triste, e la tristezza non aiuta a essere felici. Tutte e due avranno tecnici nuovi: uno è Delneri che qui non si capiva niente non solo di quello che diceva. La Milano che adesso soffre invece probabilmente ripartirà da Allegri, una bella scommessa, ma una scommessa. La Roma è una squadra già pronta in questo senso, Roma è casa Ranieri. L’Inter smobilita e forse viene promessa a Mihajlovic (il cielo volesse), la Juventus e il Milan sono da rifondare, tutto il resto è un Sud in ascesa - Napoli e Palermo - ma che non può ancora spiccare il volo. Quello spetta a noi. Basta tenersi le ali.

INTER

FORZA ROMA Dopo l’addio di Mourinho, e con il Milan e la Juve da rinfondare, la Roma è la squadra da battere. Sopra, la nostra gente al Bentegodi col Chievo (Foto Mancini)

MILAN

JUVENTUS

GLI ALTRI

Senza Mou e senza qualcun Allegri, ma non troppo altro, si riparte quasi da zero Sempre vecchi e logorati

Tanti errori da correggere Ma con Delneri si vince?

Palermo, Napoli e Samp troppo dietro

DOPO DI lui il diluvio. Ok, l’Inter ha raggiunto tutti i suoi obiettivi. E adesso? Come potrà andare avanti? Come si presenterà al via della prossima stagione? Intanto, senza Mourinho che a breve dovrebbe annunciare l’accordo con il Real Madrid. Il portoghese accentrava su di sé tutte le attenzioni, le antipatie. Si caricava sulle spalle tutte le tensioni lasciando la squadra libera di pensare solo al campo. Al via della prossima stagione Mou non ci sarà. Di più, potrebbe portarsi via qualche giocatore, qualche suo uomo fidato. Lo fanno tutti gli allenatori, ti pare che non lo farà lui che avrà a disposizione il portafogli rigonfio di euro di Florentino Perez? Chi lo seguirà? Magari Maicon, oppure Milito, o chissà chi altro. L’Inter rischia di perdere qualcosa dal punto di vista tecnico. Ma potrebbe non essere quello il vero punto debole della squadra. Perché il vero rischio per loro, la grande opportunità per le altre squadre (su tutte la Roma), è quella della sazietà. I nerazzurri potrebbero non avere più la fame degli ultimi anni. I cinque scudetti vinti di fila toglierebbero l’appetito a chiunque, e a questi si è aggiunta la Champions. E poi c’è il mondiale. Moratti ha in rosa un’infinità di giocatori che andranno in Sudafrica ed è probabile che qualcuno di questi torni in Italia da campione del mondo. Con una pancia così piena, difficile sedersi nuovamente a tavoDG la.

DOPO LE batoste prese in campionato, alla Juve ne sono arrivate altre due dal mercato. La prima da parte di Rafa Benitez, che ha detto no alla panchina bianconera in attesa di una destinazione migliore, la seconda da Franck Ribery che, prima della finale Champions, ha annunciato il rinnovo col Bayern. A Torino, dunque, ripartono dal nuovo dg Marotta e da Gigi Delneri. Che ha fatto molto bene a Genova, ma che non sembra adatto ad una società di altissimo livello, come sembrano testimoniare le esperienze poco fortunate al Porto e alla Roma. Ma soprattutto, i bianconeri devono rivoluzionare una squadra reduce da uno dei peggiori campionati di sempre. Anche se il ct azzurro Marcello Lippi non sembra essere della stessa opinione, visto che ha portato con sé in ritiro premondiale 8 bianconeri. Ma la realtà è che c’è un gran numero di giocatori da rivitalizzare o da dare via. Diego ad esempio, che ha fallito completamente e ha perso pure la maglia in nazionale, oppure Felipe Melo, o Amauri, anche lui disastroso. O ancora Trezeguet che è a fine carriera, o Cannavaro che va per i 37. Certezze? Ben poche. Per la Juve sarà obiettivamente difficile fare peggio della passata stagione, anche perché avrà il "vantaggio" di non giocare la Champions. Il salto dal settimo posto appena conquistato al primo pare però davvero tropDG po.

L’ANNO DOPO il Mondiale è in genere quello delle sorprese. E quelle della prossima stagione potrebbero chiamarsi Sampdoria, Palermo e Napoli. I blucerchiati, però, paiono aver già espresso il massimo potenziale arrivando al quarto posto. E soprattutto non hanno le possibilità economiche per fare l’ulteriore salto di qualità. Discorso diverso per Napoli e Palermo che hanno presidenti pronti a spendere parecchio. I siciliani, che perderanno Fabio Simplicio, con la cura Delio Rossi sono diventati una realtà solida e possono puntare su giocatori di prospettiva. De Laurentiis è pronto a mettere sul piatto un altro bel pacco di euro per arrivare almeno all’Europa che conta, quella della Champions League. Tre squadre insidiose per tutti, ma per vincere in Italia non basta. Serve una certa abitudine a stare in quota dove si respira aria diversa. Dove la pressione è differente. Un’aria alla quale la Roma è più che abituaDG ta.

SEMBRA TUTTO fatto. Il prossimo allenatore del Milan dovrebbe essere Massimiliano Allegri. Con l’ex tecnico del Cagliari i rossoneri guardano al futuro, e pensano a porre le basi per aprire un nuovo ciclo. Ok, ma il presente? Cosa succederà al via? Allegri in questo senso è un’incognita totale non essendosi mai affacciato ad un palcoscenico così importante. Potrebbe crollare sotto la pressione di un ambiente abituato a vincere, oppure potrebbe fare il salto di qualità. Per saperlo bisognerà attendere un po’, per il momento l’unica certezza è quella data dai numeri. Che sono impietosi per quello che riguarda le partenze. Nelle due stagioni in Sardegna, Allegri è rimasto in sella per miracolo, soprattutto nel 2008-2009 quando esordì con 5 sconfitte consecutive. Cellino gli diede ulteriore credito e lui si riprese brillantemente. Stessa storia quest’anno con 1 solo punto sui 15 a disposizione a inizio campionato. E se succedesse di nuovo a Milano? Sarebbe difficile tenere a freno i tifosi. E poi c’è l’altra grande incognita, l’età media di una rosa che andrebbe decisamente ringiovanita. In quella che ha appena chiuso la stagione c’erano il 38enne Favalli, il 37enne Inzaghi, il 34enne Nesta, il 35enne Beckham. E poi Seedorf (34), Gattuso (32) e Zambrotta (33). A Milanello, insomma, avrebbero bisogno di investimenti enormi, ma le indicazioni che arrivano dal mercato non sembrano andaDG re in questa direzione.


3

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

CAPELLO PARLA AGLI INGLESI: «UNIAMOCI PER LA NAZIONALE» «In Inghilterra condividiamo la meravigliosa passione per il gioco. Ma credo che dobbiamo condivedere anche la responsabilità di ispirare una nuova generazione a praticare questo sport». Scrive così, Fabio Capello, ai tifosi inglesi. «Quando noi cominceremo il cammino in campo ai Mondiali - prosegue - mi piacerebbe che il maggior

numero possibile di persone muovesse i primi passi nel calcio.Vorrei più giocatori, più allenatori, più arbitri.Vorrei più persone coinvolte in ogni area del gioco», auspica il ct. «Chiedo a ciascuno di fare la propria parte. Ogni persona in Inghilterra fa parte della nostra Nazionale, siamo una squadra. Il 12 giugno uniamoci per l’Inghilterra».

COSE CHE NON SI POSSONO COMPRARE

Mourinho, De Rossi non si tocca! E’ in cima alla lista che l’ex tecnico nerazzurro ha già presentato a Florentino Perez La risposta è solo una:Giù le mani da Daniele! LUCA PELOSI

BANDIERA In alto, la copertina di Marca con la notizia su De Rossi, che è il protagonista delle altre foto della pagina

CI SONO cose che non si possono comprare. Per tutto il resto c’è Florentino Perez. Uno che, dicono in Spagna, quando vuole una cosa se la prende. Sarà pure vero, ma stavolta sta esagerando. Lui e il suo nuovo allenatore, Josè Mourinho, che del resto è abituato bene, dato che prima di Perez è passato attraverso Abramovich e Moratti. Nella lista che il tecnico portoghese ha consegnato al suo nuovo presidente da tempo, cioè più o meno contemporaneamente a quando faceva credere agli interisti che non era vero che sarebbe andato via, c’è anche ciò che non si può comprare, cioè Daniele De Rossi. E’ una lista che naturalmente attinge molto dal campionato italiano, infatti ci sono pure Kolarov, Milito e Maicon. E non sono i soli, perché Mourinho sa come si vince: comprando i campioni. Per questo va là dove glieli possono comprare, per questo sceglie i campioni come De Rossi, che tra l’altro è il giocatore che ha segnato il primo gol ufficiale subito dall’Inter del portoghese. Fu un gran tiro da fuori, il gol del provvisorio 11 nella Supercoppa 2008. E in fondo anche il gol realizzato nell’ultima giornata da De Rossi al Chievo, un altro tiro da fuori, può essere considerato l’ultimo subito dall’Inter di Mourinho. Non è solo per questo, naturalmente, che lo vuole. Ma è per altri motivi che non lo avrà. Ci sono tanti motivi per cui non si può comprare Daniele De Rossi. Il primo è che per fare in modo che qualcuno compri, deve esserci anche qualcuno che vende. E Rosella Sensi è stata sufficientemente chiara: «Non è in vendita, la domanda mi offende, non fatemela più». Il secondo è che per far arrivare qualcuno, deve esserci qualcuno che vuole partire e non è il caso di Daniele De Rossi, che di offerte ne riceve ad ogni sessione di mercato. La risposta è sempre la stessa. No grazie, io sono della Roma. Una volta l’ha pure spiegato, dal ritiro della Nazionale, durante gli Europei del 2008: «Il mio amore per la Roma nasce prima di aver

cominciato a giocare in questa squadra, e lontano da lei non mi ci vedo. Non sarei altrettanto felice a giocare con un’altra squadra, che la Roma compri o non compri nuovi campioni. Io gioco per la Roma, non per la società. Non sapete Roma che significa. La Roma è un orgoglio». Vallo a spiegare a Josè Mourinho, uno che al massimo potrà essere solo la bandiera di se stesso e che certi concetti non li capirà mai. Il suo comportamento, d’altronde, parla per lui. Anzi, molto probabilmente, vista la tempistica, nel momento in cui finiva di completare la lista per Florentino Perez scriveva, magari con la stessa penna e sull’altro lato del foglio, il comunicato stampa con cui annunciava di non star trattando con nessun altro club (e magari molti interisti ci credevano pure). Ancora ieri, facevano quasi tenerezza, alcuni tifosi nerazzurri intervistati in tv dicevano: «Non se ne deve andare, non se ne deve andare». Beata ingenuità. In Spagna, intanto, non si fa altro che parlare della sua lista, dove l’alternativa a De Rossi è Gerrard secondo Marca, che mette Capitan Futuro in prima pagina, o dove, secondo As, il Real è pronto ad offrire 50 milioni oppure 30 milioni più Benzema. Finirà come è già finita una volta, tra il Real Madrid e la Roma. Non è sempre vero, infatti, che Florentino Perez quando vuole una cosa se la prende. Non sempre, infatti, è stato così. Fu qualche anno fa, con Francesco Totti, che si ritrovò in mano un contratto a cifre galattiche che aspettava solo la sua firma. No grazie, io sono della Roma. Almeno quanto Daniele De Rossi, che da tempo è avviato a diventare tutto ciò che per la Roma è stato Francesco Totti e che adesso, in attesa di diventare Capitano, ha ricalcato un’altra delle orme lasciate dal numero 10 sulla strada che entrambi hanno scelto. La più difficile, la più romantica. Per tutto il resto ci sarà pure Florentino Perez. Ma ci sono cose che non si possono comprare e lui le ha incontrate tutte e due. Una è Francesco Totti, un’altra è Daniele De Rossi.

SUCCEDE SEMPRE

Marcorè: «La maglia di Materazzi? Ogni volta riesce a fare cose stonate» NERI Macoré oltre che attore è anche calciatore. O, perlomeno, si diverte a farlo e a tirare quattro calci a un pallone. Ieri era a Ostia insieme ai suoi amici Dell’AesseRomArtisti e, con la maglia numero 14, ha partecipato a un torneo di beneficenza. Sotto al sole del litorale, «il tifoso dell’Ascoli e della Juve» non può non parlare di calcio. E di certi comportamenti che proprio non gli vanno giù: «La maglia di Materazzi in finale di Champions non mi è assolutamente piaciuta. L’ho trovata una cosa stonata in una serata di festa. Come, d’altronde, era stata stonata la maglietta rivolta ai romani-

sti dopo lo scudetto vinto a Siena. In certe occasioni a tutto si deve pensare meno che a queste prese in giro verso gli avversari, soprattutto perché, devo essere sincero, a me l’Inter a Madrid è piaciuta. Ma lui è fatto così». Prima di scendere in campo e di godersi le ultime due puntate del successo di Rai Uno "Tutti pazzi per amore 2", Marcorè ha voluto fare i complimenti alla Roma per il grande campionato: «I giocatori e Ranieri sono stati bravissimi. Se l’Inter ha vinto solo nell’ultima giornata è stato solo merito della splendida stagione della Roma». CZ


4 IL PASSATO NON SI DIMENTICA IL FUTURO È GIÀ INIZIATO

MERCATO

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

KAKÀ PRENDE IN GIRO JULIO BAPTISTA: «ROBINHO SUONA MEGLIO» In attesa di iniziare i Mondiali, Kakà rivela un po’ di segreti della selezione brasiliana. E lo fa tramite Twitter, prendendo in giro le competenze musicali di Julio Baptista, soprannominato da lui JB. "Robinho suona meglio l’ukulele (strumento musicale simile al mandolino ndr) di JB! E’ provato...", ha scritto.

TRATTATIVE

LE FASCE

Adriano, oggi è il giorno J. Sergio ok in settimana

Zaccardo «Lusingato dall’interesse della Roma»

L’agente dell’Imperatore s’incontra col Flamengo e poi col calciatore Intanto sta per arrivare l’annuncio del rinnovo quadriennale del portiere DANIELE GALLI ADRIANO SÌ alla Roma, Adriano no. Lo sappiamo oggi. Proprio mentre state leggendo, il suo agente Gilmar Rinaldi è in volo da San Paolo a Rio de Janeiro. Ha appuntamento con il presidente del Flamengo, Patricia Amorim e con il suo assistito. Con mister Adriano Leite Ribeiro. In arte, l’Imperatore. La Roma aspetta di sapere cosa intende fare Adriano. A Trigoria vogliono provare a rilanciare l’attaccante brasiliano, che negli ultimi anni ha fatto notizia più per i suoi problemi personali che per i suoi gol. Gol che però sono stati tanti. Nella stagione e mezza di Parma, addirittura 23 in 37 incontri. Se tornasse quell’Adriano, la Roma avrebbe fatto un colpo a costo zero (per "Wikipedia", come si vede in foto, il brasiliano è già romanista...). Il contratto del brasiliano scade tra sette giorni. L’unica spesa (grossa, ma non eccessiva e comunque confinata nel tetto dei 2,5 milioni l’anno più premi) sarebbe l’ingaggio. Sulla punta avrebbero messo gli occhi sia l’Olympique Marsiglia sia il Liverpool. Sono rumors. Di certo c’è l’interesse della Roma, confermato ieri dai media brasiliani. Scrive "Estadao": «O Imperador tem proposta da Roma, da Itália». Tradotto: «L’Imperatore ha una proposta dalla Roma, dall’Italia». Nello stesso articolo, il giornale sottolinea come il Flamengo stia vivendo un momento difficilissimo. L’eliminazione dalla Libertadores non è stata digerita dai tifosi, che contestano la gestione della Amorim. Perdere il gioiello Adriano, per il club carioca, sarebbe quasi fatale. «Deciderò col cuore», ha detto tempo fa l’Imperatore. L’importante è che faccia presto. Perché la Roma deve sapere se può scommetterci oppure se deve virare su altri nomi. JULIO SERGIO Da un brasiliano all’altro. La Roma ha chiuso in cassaforte, e già da qualche tempo, il contratto di Julio Sergio. L’intesa dovrebbe divenire di pubblico dominio entro la settimana. Si parla di un quadriennale da un milione l’anno. È un bel colpo. La stagione appena trascorsa ha messo in luce le qualità di un portiere sottovalutato - chissà perché, poi - da Spalletti. Era il terzo dietro dietro a Doni e Artur. Ranieri gli ha dato fiducia consegnandogli le chiavi della porta romanista. La fiducia è stata ampiamente ripagata. Per il ruolo di secondo, si parla sempre più insistentemente di Sorrentino, che nell’ultimo campionato è stato guardiano dei pali del Chievo. C’è chi dice che l’affare sia praticamente fatto. Se fosse davvero così, Julio Sergio dovrebbe fare i conti con un grande concorrente. Lo insegna la storia del calcio, non bastano i nomi esotici a far vincere gli scudetti. Servono i muratori del pallone. Sorrentino è uno di loro.

PIERGIORGIO BRUNI

PRESENTE E FUTURO Julio Sergio è romanista, Adriano chissà. Anche se secondo Wikipedia è già romanista...

IL PROGETTO

Azionariato popolare, giovedì la Costituente L’obiettivo è di affiancare la famiglia Sensi ALTRI TRE giorni e dal progetto, dalle buone intenzioni, passeremo all’azione. Anzi, e scusateci per il gioco di parole, all’azionariato. Quello popolare romanista, naturalmente. L’obiettivo è di sostenere la presidenza. Giovedì, mentre la Roma sarà impegnata nell’amichevole all’Aquila - ultimo impegno prima del rompete le righe - l’associazione ideata da Walter Campanile comincerà ad assumere forma, spessore. Anima. Quel giorno, giovedì, si insedierà la Costituente. Ottantatré romanisti, tifosi illustri o figli del popolo, siederanno allo stesso tavolo per formare lo statuto dell’azionariato. Le regole. La nascita della Costituente, in realtà, era prevista per il 21

aprile. Per il Natale di Roma. La fantastica cavalcata della squadra di Ranieri ha convinto Campanile a riprogrammare le date. «In questo momento - scriveva Campanile in quei meravigliosi giorni - in cui la nostra Roma è impegnata su più fronti per il raggiungimento di importanti risultati sportivi, lo spirito di totale collaborazione nei confronti della squadra, dello staff tecnico e del club e, quindi, il rispetto, fin da ora, dei principi e dei valori su cui si fonda il nostro Progetto, ci ha determinato a far coincidere il giorno della Costituente con la data del 27 maggio, stabilita per la costituzione ufficiale dell’associazione». Ammirevole. DGA

DA QUI ad agosto, all’interno di Trigoria, cambieranno molte cose. La priorità di Pradè è sistemare la difesa e trovare valide alternative sulle due fasce. Giocatori giovani e di esperienza. Ragazzi che abbiano fame di vittorie e facciano del lavoro il loro punto di forza. Terzino destro: il nome che negli ultimi giorni sta circolando con una certa insistenza è quello di Cristian Zaccardo del Parma. L’ex giocatore del Wolfsburg, intervenuto ai microfoni di “Radio Uno”, ha fatto capire il suo gradimento circa un trasferimento nella Capitale: «L’interesse della Roma? Fa piacere, ma nessuno ufficialmente ha ancora contatto me o la società». La trattativa sembra essere ancora agli inizi ma la duttilità tattica dell’emiliano, 28 anni, potrebbe recitare un ruolo determinante. Motta, in comproprietà con l’Udinese, potrebbe non essere riscattato. Il giocatore non è l’esterno che sogna Ranieri. L’allenatore di San Saba, infatti, non hai mai nascosto il desiderio di poter contare su un calciatore che curasse prima la fase difensiva e poi, eventualmente, quella offensiva. Si dovrebbe andare alle buste e, nel caso, impiegarlo come pedina di scambio. Capitolo Cicinho. Dopo le insofferenze e le insubordinazioni del brasiliano, la società ha deciso di scaricarlo. Il prestito al San Paolo si concluderà il 31 agosto e per quella data, in molti, sperano che arrivi una telefonata per chiederne il cartellino. Sarà confermato Cassetti che, almeno all’inizio, dovrebbe partire titolare. Servirà, però, un’alternativa. Detto di Zaccardo, i nomi caldi sono tre: Andrea Masiello del Bari, Aleandro Rosi del Siena ed Emmanuel Ebouè dell’Arsenal. I primi due non accendono le fantasie ma sono facilmente prendibili visti i buoni rapporti con le società di appartenenza. L’ivoriano, invece, è il colpo che brama Pradè. Fra i migliori esterni bassi in circolazione, il nodo principale è l’ingaggio. Terzino sinistro: anche qui le incognite non mancano. Tonetto andrà via e bisognerà affiancare a Riise un sostituto all’altezza. In questo caso bisognerà fare i conti col bilancio e con le cifre d’ingaggio. Probabile si opti per un profilo non di primissimo piano, magari qualcuno che si sia messo in evidenza nell’ultima stagione e che sia disponibile anche a fare la panchina. L’identikit condurrebbe a Pasqual della Fiorentina che dopo una stagione ai margini gradirebbe cambiare aria. Non è da sottovalutare la strada che conduce a Moretti, romano in forza al Genoa e da sempre desideroso di tornare nella Capitale dopo un passato nella Lodigiani. Sempre sulla sponda rossoblu genovese piace parecchio Papastathopulos, 21enne greco dalla buona tecnica e dotato di una discreta facilità di corsa.


5

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

IL PASSATO NON SI DIMENTICA IL FUTURO È GIÀ INIZIATO

SERIE B, IL LECCE DI CORVIA RINVIA ANCORA LA PROMOZIONE Promozione ancora rinviata per il Lecce, che con lo 0-0 contro il Vicenza non ha raggiunto le certezza matematica della serie A. I risultati: Albinoleffe-Padova 1-2; Ascoli-Frosinone 1-2; Brescia-Salernitata 3-0; Cesena-Modena 2-1; Cittadella-Crotone 3-0; Gallipoli-Piacenza 1-4; Grosseto-Reggina 2-2; Mantova-Torino 0-0; SassuoloEmpoli 3-2; Triestina-Ancona 2-1; Vicenza-Lecce 0-0. Classifica: Lecce 74; Brescia 72; Cesena 71; Sassuolo 68

SOLO NOI VIA ALLA RIVINCITA

Supercoppa sarà... a Milano il 22 agosto La Lega spera ancora nella Cina, ma si farà a San Siro perché il 27 l’Inter dovrà affrontare l’Atletico Madrid DANIELE GALLI IL 22 AGOSTO. Sì, ma solo se alla fine si deciderà di giocare in Italia. Altrimenti, la Supercoppa Italiana sarà assegnata uno o due giorni prima in Cina. Lo sostengono fonti autorevoli della Lega Calcio. Che giurano: «In settimana attendiamo una proposta definitiva dei cinesi, poi parleremo con Inter e Roma e decideremo data e sede». L’ipotesi più accreditata, dicono a Milano, resta San Siro. Per almeno un paio di motivi. Il primo, e forse il più importante, è la Supercoppa Europea. L’Inter affronterà l’Atletico Madrid il 27 agosto nel Principato di Monaco. Per la precisione, allo stadio Louis II di Montecarlo. L’Inter sarebbe quindi costretta a sostenere un volo transoceanico e a fare i conti con gli effetti del jet lag a pochi giorni dall’impegno con l’Atletico. Un impegno che costringerà i campio-

ni d’Europa a saltare la prima giornata di campionato, in programma il 28-29 agosto. L’Inter la recupererà nel proseguo della stagione. Il secondo motivo è l’assenza, attualmente, di un’offerta ben definita da parte degli organizzatori cinesi. Per esempio: in quale città si dovrebbe giocare? Non si sa. C’è Pechino, ma c’è anche Shanghai. Ma a via Rosellini, quartier generale della Lega, non se la sentono di escludere sedi diverse. «Attendevamo la finale di Madrid - spiegano per sapere se i nerazzurri avrebbero disputato il 27 agosto la Supercoppa Europea. Adesso, faremo il punto anche con la Roma». A Trigoria aspettano, ovviamente. La Roma è disposta a valutare ogni proposta. Se però si dovesse giocare all’estero, a piazzale Dino Viola vorrebbero saperlo in tempo. Perché l’idea potrebbe essere quella di coniugare l’impegno

di Supercoppa con una tourneè all’estero. In ogni caso, non si fa nulla per nulla. Quindi, se alla fine la spuntasse la soluzione cinese, la Roma gradirebbe avere un discreto ritorno economico. Certo che Milano per noi è un dolce amarcord. La Supercoppa del 2007 fu un luci a San Siro. Ricordate? Furono il fallo in area di Burdisso (!) su Totti, il rigore a fil di palo di De Rossi, gli undici metri prima della vittoria e poi gli altri cinque o sei che Daniele percorse prima di abbracciare la nostra gente. Che intanto si rotolava sugli spalti. Furono capitomboli di gloria. Fu la lunga notte del 19 agosto 2007 che da San Siro si trasferì a Fiumicino, le auto incolonnate davanti ai terminal, il popolo che cantava Mai sola mai e Grazie Roma. Fu una notte solo nostra. E per questo indimenticabile. AMARCORD È Il 19 agosto 2007 e Totti alza al cielo la Supercoppa Italiana (Foto Mancini)

SUDAFRICA 2010

Nazionale al Sestriere, al lavoro tra i fischi DANIELE GIANNINI INIZIA MALE la marcia di avvicinamento dell’Italia al mondiale sudafricano. Ad accogliere gli azzurri alla Reggia di Venaria, punto di partenza per il ritiro del Sestriere, ci sono stati i fischi di circa mille tifosi. Il motivo della contestazione? Il fatto che il gruppo non si sia fermato a salutare la gente che era lì ad aspettare la Nazionale da tante ore. «Spero che ve ne torniate a casa in fretta così come in fretta ve ne siete andati da qui» ha detto qualcuno, mentre altri hanno mostrato il pollice verso ai giocatori. Non proprio l’atmosfera migliore per dare il via ad una missione difficile come quella di confermarsi campioni del Mondo. Da ieri il gruppo di 28 giocatori

è al Sestriere dove si allenerà fino al 5 giugno con l’intermezzo delle due amichevoli contro Messico e Svizzera. Prima però (l’1 giugno) Lippi taglierà i 5 di troppo per arrivare alla lista definitiva dei 23 che andranno in Sudafrica. In molti rischiano il posto, ma tra questi non c’è Daniele De Rossi, punto fermo di questa squadra oltre che unico romanista del gruppo. A lui i tifosi giallorossi guarderanno con particolare attenzione per avvicinarsi ad un’Italia che desta molte perplessità. Per Danielino è dunque iniziata l’avventura che lo porterà l’8 giugno a volare verso il suo secondo Mondiale. Il 14 c’è l’esordio contro il Paraguay, il 20 la gara con la Nuova Zelanda, il 24 quella contro la Slovacchia. Dal 26 al 29 ci sono gli ottavi, il 2 e 3 luglio i quar-

ti, il 6-7 le semifinali, l’11 la finale. Ovvero a 4 giorni dall’inizio del ritiro della Roma che il 15 partirà per Riscone. Lì Danielino non ci sarà, anche lui dovrà farsi un po’ di vacanze e raggiungerà il gruppo un po’ più in là. Ma per i giallorossi si comincerà a fare realmente sul serio un mesetto dopo. Perché tra il 20 e il 22 agosto ci sarà la finale di Supercoppa italiana. Il 26, invece, l’attenzione sarà tutta per il sorteggio di Champions nel quale la Roma scoprirà quali saranno le sue avversarie nella fase a gironi. Il weekend successivo (il 28 e 29 agosto), prenderà invece il via il campionato che si concluderà il 22 maggio. In mezzo sono previsti 3 turni infrasettimanali di mercoledì e uno anche di giovedì (il 6 gennaio). La sosta invernale, invece, durerà 18 giorni, a partire dal 19 di-

cembre. E poi ci sono le Coppe: la Champions partirà il 14 e 15 settembre, gli ottavi saranno a cavallo tra febbraio e marzo, i quarti ad aprile (5/6 e 12/13). Le semifinali sono invece in programma il 26/27 aprile e il 3/4 maggio. Ultimo atto la finale di Wembley. Manca all’appello la Coppa Italia, nella quale la Roma andrà di nuovo a caccia della decima vittoria e quindi della stella d’argento. I giallorossi entreranno in gioco dagli ottavi, ma qui le date sono ancora da decidere. Come al solito ci aspettano tante partite. Nella peggiore delle ipotesi saranno 46, nella migliore (andando in fino in fondo in tutte le competizioni) diventeranno 58. Forse un numero appena sufficiente per poter sopportare l’astinenza estiva da Roma.

L’INTERVISTA

Barbarossa: «Dobbiamo essere stra-orgogliosi della Roma» CHIARA ZUCCHELLI

LA FESTA

SEDUTO su una panchina, a due passi dallo stadio dell’Ostiamare. Con lui, la moglie e il figlio. Accanto, tanti bambini che giocano a calcio. Due, neanche a dirlo, hanno la maglia di Totti. E guardano quel «signore famoso» di cui non ricordano il nome. Lui si chiama Luca Barbarossa e, da anni, è uno dei cantautori più famosi della scena italiana. Nel suo cuore, oltre alla musica, c’è anche il calcio. E la Roma in particolare. Per questo, mentre i compagni dell’AesseRomArtisti si preparano per entrare in campo, lui parla della «straordinaria stagione» della squadra giallorossa. «Tanto - dice - non posso giocare perché mi sono strappato. E poi tra un po’ devo comunque andare via perché ho un concerto a Caserta. Però di Roma parlo sempre volentieri. L’unica cosa, prima, avrei bisogno di un favore».

Con Conidi e Mastandrea calcio e solidarietà a Ostia

Prego.

Devo andare a prendere un gelato. Fa troppo caldo qui.

AMICI Luca Barbarossa con Neri Marcoré ieri a Ostia (Foto Mancini)

A che gusto?

Questo è vero, però abbiamo contrastato fino all’ultimo i soldi e il potere di Moratti. Non è poco. In fondo, la Roma ha costretto la squadra più forte d’Europa a vincere lo scudetto all’ultima giornata.

Adesso però c’è la maledizione del 200. Volevo segnarlo a Modena martedì (domani, ndr) ma sono infortunato. Devo rimandare ma non vorrei aspettare troppo tempo...

La finale di Champions l’ha vista?

Magari ci arriva prima Totti a 200 in A.

Sì.

Sicuramente, l’anno prossimo.

Le è piaciuta?

Da cosa riparte la Roma a luglio?

Mi è piaciuto Diego Milito, un grande giocatore. Ogni pallone che tocca fa gol.

Da un gruppo splendido, da qualche buon acquisto, come Simplicio e, immagino, qualcun altro e da dei tifosi incredibili.

Cioccolato, chiaramente. Ho visto amarena e caramello, ma vado sul classico. La cioccolata è una mia passione. Come la Roma.

Certo. Poi dopo il campionato di quest’anno... Noi tifosi della Roma dobbiamo essere orgogliosi, anzi stra-orgogliosi, di quello che hanno fatto questi ragazzi. L’unico rimpianto è non aver vinto nulla dopo un anno così.

Più o meno come lei: con la Nazionale can-

tanti 199 gol in 225 partite.

IL BOMBER che non ti aspetti. A Ostia l’attore Edoardo Leo, arrivato a partita in corso, realizza una doppietta, che consente all’AesseRomArtisti di arrivare terza nel torneo di beneficenza organizzato sul campo che vide muovere i primi passi di Daniele De Rossi. Risultato sportivo a parte (il giallorosso che vince è sempre una bella cosa) la giornata è stata importante soprattutto per l’associazione Piccoli Raggi che ha organizzato il torneo con la formazione giallorossa, la squadra della Polizia Municipale, quella del dopolavoro del Ministero della Salute (che ha vinto) e la Puer 2001 Medici Umberto I. Tanti i bambini presenti sugli spalti, complice il sole e la presenza di tanti personaggi famosi. Tra questi Valerio Mastandrea (splendidi i suoi siparietti con i com-

pagni durante il riscaldamento), Neri Marcoré, Luca Barbarossa, che non ha giocato perché infortunato, Marco Conidi, Vinicio Marchioni e Francesco Montanari di Romanzo Criminale. Ques’ultimo spiega così il suo ruolo tra i pali: «Quando ero piccolo non ero tanto bravo, quindi me mettevano a fa il portiere. Almeno usavo le mani al posto dei piedi». Tutti agli ordini di Daniele Lo Monaco, direttore di Rivista Romanista che ancora si stropiccia gli occhi per la super prestazione di Edoardo Leo. Nella finale per il terzo posto, infatti, l’AesseRomArtisti era sotto per 1-0. Poi è arrivato lui e tutto è cambiato. Si procura un rigore, lo trasforma ed è 1-1. Quando tutto sembra perduto e i compagni non ce la fanno più - realizza il gol decisivo del 2-1, tra gli applausi generali.


6

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

IL PASSATO NON SI DIMENTICA IL FUTURO È GIÀ INIZIATO

SERIE D, PARTITA NEGATA ANCHE AI GIORNALISTI È stato negato l’accesso anche ai giornalisti per assistere alla partita tra Santegidiese e Civitanovese, gara unica di semifinale playoff del girone F del campionato di serie D: su disposizione del prefetto di Teramo la gara doveva essere disputata a porte chiuse. I cronisti sono stati bloccati all’ingresso dello stadio nonostante fossero stati accreditati in precedenza per assistere alla partita: i giornalisti sono riusciti solo a farsi raccontare i momenti salienti della gara.

SOLO NOI

FRECCIA ROSCIA

RISATE

JOHN A QUATTRO RUOTE

Riise: Roma già da Formula 1 DANIELE GIANNINI SE TI chiamano Thunderbolt, fulmine, un motivo ci sarà. E in quanto fulmine non puoi certo stare fermo. Non è nelle tue caratteristiche. John Arne Riise tiene fede al suo soprannome, sempre. Quando è in campo corre per 90 minuti, per 60 partite l’anno, sembra non sentire la stanchezza. E quando il campionato è fermo? Quando non c’è il calcio giocato, cosa fa la "freccia roscia"? Corre ancora, ma non a piedi, bensì in macchina o in go kart. Niente di pericoloso, per carità, solo un modo per passare una giornata tra amici. I giornali norvegesi non hanno perso l’occasione per seguire il

giocatore giallorosso, che in patria è un idolo assoluto, sul circuito di Rusdkogen, il più antico e anche il più famoso di Norvegia. Mille e novecento metri di asfalto nella foresta con un rettilineo di più di mezzo chilometro e un continuo sali scendi che mettono alla prova le qualità alla guida degli aspiranti piloti. E magari si saranno stupiti i presenti all’autodromo quando, in mezzo ad un gruppo di ragazzi che si stava preparando a scendere in pista con tute e caschi, hanno riconosciuto John Arne Riise. O meglio tutta la famiglia, perché con lui c’era anche il fratello Bjorn Helge, quello che la Roma si è ritrovata davanti in Europa League. Con i due fratelloni c’erano altri dieci

amici che a fine giornata hanno posato tutti insieme per una foto di gruppo. Chi ancora con la tuta indosso, chi con il casco, chi a torso nudo. Prima la comitiva si era divertita a guidare e a gareggiare. E a Riise piace vincere sempre. Non stupisce quindi vederlo sul gradino più alto del podio per stappare la tradizionale bottiglia di Champagne. E adesso? Il mondiale non lo potrà giocare, al massimo lo potrà vedere in tv. E allora "John il rosso" continuerà a godersi le vacanze. Meritate, anzi meritatissime. Perché nessuno ha giocato più di lui nella stagione appena terminata. Cinquantadue partite complessive tra campionato e coppe condite da 8 reti, quasi tut-

ROMA-LAZIO (TESTACODA)

COL FRATELLO

COL CASCO

DI PROFILO

te di una importanza colossale. A settembre compirà 30 anni, un altro giocatore al suo posto, con tutti quei titoli conquistati quando era a Liverpool, potrebbe pure pensare di rallentare un po’ i ritmi. Non lui. Non è nella sua natura. Anzi, il pallone già gli manca, come aveva detto qualche giorno fa ai suoi amici norvegesi («Non vedo l’ora di ricominciare, sarà bello lottare per conquistare il campionato e tornare a giocare in Champions League»). Per quello, Thunderbolt dovrà aspettare ancora un bel po’, ma tra poco più di un mese comincerà il ritiro e potrà tornare a correre non più sull’asfalto ma dove gli piace di più, sull’erba. Come al solito, come una freccia. Anzi, come un fulmine.


7

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

GUIDOLIN TORNA A UDINE, DI CARLO FIRMA CON LA SAMP Continuano i movimenti sulle panchine della serie A. Sarà Francesco Guidolin il successore di Pasquale Marino per la panchina dell’Udinese. La Samp ha invece trovato in queste ore l’accordo con Domenico Di Carlo: per lunedì è previsto l’annuncio ufficiale. Sfume di conseguenza l’ipotesi legata

Sinisa Mihajlovic: ma il nome di Mihajlovic, che ha ancora un anno di contratto con il Catania, viene accostato anche all’Inter per la sostituzione di Mourinho e l’ex mancino di Lazio e Roma aspetta in queste ore una chiamata di Massimo Moratti.

SUL PODIO

SPUMANTE PER TUTTI

SERENO

FOTO RICORDO

ANCORA RISATE

SALUTI


10

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

LE IDEE, IL DIBATTITO, LE OPINIONI

«Tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma»

COMMENTI I SORRISI PIÙ BELLI Allegri, colorati e, soprattutto, con tanto amore da dare. Ieri l’associazione Piccoli Raggi ha organizzato un torneo di solidarietà a Ostia. E prima dell’ingresso in campo delle squadre, la scena è stata tutta dei volontari. Che, con i loro volti colorati e i nasi rossi, tentano ogni giorno di rendere la degenza dei piccoli pazienti dell’Umberto I, già così provati dalla malattia, più simile alla vita quotidiana nella propria casa. Il tutto in memoria di Sara, una bimba scomparsa a soli 10 anni per colpa di un tumore al cervelletto. Il presidente dell’associazione, infatti, è sua nonna. Che, da anni, è ormai la nonna di tanti bambini (Foto Mancini)

SAMBA, SOL E FUTBOL

Niente bagno di folla come nel 2006, il Brasile in un ritiro-bunker PATO MOURE BUNKER

Niente più bagno di folla come successe prima del Mondiale tedesco. Stavolta il Brasile si sta preparando per il Sudafrica avendo pochissimi contatti con l’esterno. La Seleçao è in ritiro a Curitiba e l’unico contatto con l’esterno concesso da Dunga sono due interviste al giorno di giocatori selezionati. LIBERTADORES

Sono rimaste solo quattro squadre a lottare per la conquista di questa edizione della Coppa Libertadores. Tra queste, due formazioni brasiliane (l’Internacional che ha eliminato l’Estudiantes e il San Paolo) che si affronteranno in semifinale. Dall’altra parte ci sono Chivas e Universidad de Chile. La competizione, però, ora si ferma. Se ne riparla dopo il Mondiale. GOVERNO

Il Governo brasiliano ha finalmente accettato di aiutare le città che ospiteranno il Mondiale nel 2014 per costruire i loro stadi. I lavori procedono a rilento e il ritardo è stato riscontrato anche dalla visita fatta dagli uomini della Fifa la scorsa settimana.

MAI COME LORO

Chapeau all’Inter e a tutti i suoi giocatori impuniti MICHELE GIAMMARIOLI CHAPEAU! Chapeau all’Inter che siede sul trono d’Europa battendo i campioni di Germania dopo aver eliminato prima i campioni d’Inghilterra poi quelli di Spagna grazie a “sviste” arbitrali alle quali era da anni abituata in patria ma mai all’estero; chapeau a Mourinho che con le sue iperboli dialettiche si è reso odioso a tutti i tifosi italiani esclusi gli interisti e i vassalli laziali; chapeau a Moratti che ha fatto dell’Inter la società più indebitata del mondo che grazie ai suoi assegni ogni anno magicamente si ritrova con i conti in regola e poco importa se il presidente ogni tanto si abbandona a gesti e a dichiarazioni che poco ci azzeccano, come direbbe Di Pietro, con lo stile che dovrebbe contraddistinguere la squadra più forte; chapeau ai suoi giocatori che restano puntualmente impuniti da anni quando si esibiscono in falli di gioco, da rigore e osceni nei confronti del pubblico avversario; chapeau a quei sostenitori neroazzurri che anche se ricoprono cariche istituzionali delicatissime gridano allo scandalo perché una squadra già retrocessa si gioca sportivamente la sua ultima partita nella massima serie senza scansarsi come hanno fatto Lazio e Sampdoria; chapeau al suo giovane calciatore più rappresentativo che dopo aver calpestato la propria

maglia, indossata per sfregio quella del Milan e diffamato, accusandolo di razzismo, il giocatore italiano più forte in attività, viene abbracciato e festeggiato dai compagni sul prato del Bernabeu anche se non ha giocato neppure un minuto; chapeau agli arroganti perchè loro è il regno dei cieli del Pallone; chapeau perché al tirar delle somme, facendo tesoro di tutte le contingenze favorevoli, i neroazzurri le hanno sfruttate sempre al massimo risultando, come reciteranno in futuro gli almanacchi del calcio, i più forti in Italia e in Europa. Il tifoso romanista che sia giornalista, operaio, ingegnere, medico, avvocato o impiegato non può che prendere atto di tutto ciò pensando che a lui gli è stato, gli è e probabilmente gli sarà precluso il raggiungimento di tali obiettivi per il semplice fatto, ovvio in questo paese, di tifare per una squadra che porta il nome di una città che è sempre stata nella sua storia millenaria odiata in quanto Capitale, prima dell’Impero più grande, poi della Cristianità e infine di un Paese che ha riunificato migliaia di Comuni ma che mai è stato e si è sentito Nazione. Scriviamo e diciamo sempre di essere orgogliosi della nostra peculiarità; muoviamo legioni intere di appassionati al seguito della nostra passione per inseguire un sogno che per noi si conferma proibito. Con una campa-

gna acquisti a costo zero facciamo tremare fino all’ultimo respiro la squadra, ad ora, più forte del mondo; arriviamo a pochi centimetri dal traguardo ma poi puntualmente, novelli Dorando Pietri, ci scippano il bottino sul filo di lana. Siamo l’espressione più limpida degli antagonisti di questo calcio marcio, corrotto, specchio fedele della Società nostrana dove la furberia e l’imbroglio regnano sovrani e dove anche la libertà di stampa viene pericolosamente messa in discussione da Palazzi e Poteri forti dai quali il nostro sport più popolare assorbe come una spugna tutti gli eccessi, anche i più destabilizzanti. Noi siamo i buoni; noi siamo i tifosi più tifosi del mondo; noi già pensiamo alla prossima stagione e abbiamo già ricominciato a sognare scudetti, coppe Italia e Champions league; noi ci teniamo stretti i nostri eroi anche se logori e stanchi dopo troppe battaglie; noi siamo e restiamo orgogliosi della nostra sana e onesta povertà; noi continueremo ad opporci a tutte le arroganze e allo strapotere economico degli altri; noi continueremo a sventolare le nostre bandiere espressione di un calcio pulito senza mai sporcarci le mani per tentare di aggiungere con altri mezzi qualche trofeo alla nostra scarna bacheca. Ci basta tifare e amare i nostri colori. Ma ci basta veramente?

PELÈ

Il re del calcio, Pelè, sembra essere uno dei pochi ad aver accettato di buon grado le contestatissime convocazioni di Dunga per il Mondiale in Sudafrica. «Neymar e Ganso possono aspettare perché sono ancora molto giovani - ha detto O’ Rey -. Dunga è stato coerente con le sue idee e ha indovinato tutte le scelte». INEDITO

Un fatto assai raro è accaduto in Coppa del Brasile nella partita tra Gremio e Santos. Rodrigo Mancha ha sostituito un compagno, ma dopo appena 10 minuti è stato messo fuori dal suo allenatore. Il motivo? Due errori che hanno permesso al Gremio di ribaltare il risultato. Rodrigo Mancha non ha potuto fare altro che subire la decisione del tecnico e sfogare la sua ira spaccando la panchina del Santos subito dopo essere uscito dal campo. NUOVO STADIO

Il Gremio ha dato inizio ai lavori per la costruzione del suo nuovo stadio. L’Arena avrà una capacità di 80mila spettatori e andrà a sostituire l’attuale stadio Olimpico. L’impianto sarà costruito con le risorse del club e dei suoi soci. RIMPATRIO

Il centrocampista Tinga è rientrato in patria dopo aver giocato per 3 anni in Bundesliga nel Borussia Dortmund. Il suo prossimo club sarà l’Internacional di Porto Alegre, ovvero la stessa squadra per la quale era tesserato prima di tentare l’avventura in Germania. Tinga prenderà il posto di Sandro, già venduto agli inglesi del Tottenham.


11

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

CRONACA

LA METROPOLI IN DIRETTA

ROMA

IL PREMIO

Germano, Palma d’oro giallorossa La favola di Elio:domenica scorsa soffriva per la Roma a Verona,ieri sera gioiva a Cannes dove ha vinto È lui il miglior attore:«Dedicato agli italiani che rendono migliore il Paese nonostante la classe dirigente» CHIARA ZUCCHELLI CHISSÀ se stavolta dirà ancora di essere «un ragazzo fortunato». Disse proprio così, Elio Germano, al Romanista in un’intervista di tre anni fa. Aveva appena fatto incetta di premi, tra cui il David di Donatello, ma non aveva nessuna voglia di parlare di «meriti o bravura». Adesso però dovrà convincersi davvero di essere bravo. Perché ieri sera è arrivata la grande investitura, inferiore probabilmente solo all’Oscar. A Cannes, infatti, gli è stato assegnato il premio come migliore attore per "La nostra vita" di Daniele Lucchetti. Riconoscimento anche per lo spagnolo Javier Barden per "Biutiful" del messicano Alejandro Gonzalez Inarritu. Premiato da Tim Burton, smocking d’ordinanza, barba e voce rotta dall’emozione, è salito sul palco sorridente e dopo aver ringraziato il suo regista, ha voluto dedicare il premio «all’Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere il Paese migliore nonostante la loro classe dirigente». Dopo la traduzione, la platea di Cannes ha avuto per lui solo applausi. Tanti. E, soprattutto, sentiti. E pensare che ieri Germano doveva essere a Roma, a Ostia per la precisione. Era infatti previsto il suo ingresso in campo nell’AesseRomArtisti, la formazione di attori e cantanti giallorossi che era impegnata in un torneo di beneficenza. Nei giorni scorsi, però, Elio aveva annunciato la sua assenza, pur non immaginando in nessun modo che la parentesi francese sarebbe stata, per lui, così ricca di soddisfazioni. La Roma, però, gli ha fatto compagnia anche oltralpe. Visto che in tante scene del film indossa la tuta della sua squadra del cuore, quella che segue sempre appena può. Va spesso all’Olimpico, va altrettanto spesso in trasferta. Appena una settimana fa era a Verona, pronto - con altri 20mila tifosi - a credere in un sogno. Le cose, si sa, non sono andate come sperato, ma il giorno dopo, sempre al "Romanista", Elio ha detto: «Sono stato felice di esserci. Perché noi siamo diversi, orgogliosamente diversi». Se si risale all’ultima Palma d’oro andata a un italiano bisogna arrivare fino al 1979 quando il premio andò allo scomparso Stefano Madia per il film di Dino Risi "Caro papa". Invece per il premio come migliore attrice nel 1994 vinse Virna Lisi per "La regina Margot". Se si torna indietro comunque fino al 1946, sono davvero tanti gli italiani a cui è stato attribuito questo prestigioso premio. Nel 1987 toccò a Mastroianni per "Oci Ciornie". Nel 1983 a Gian Maria Volontè con "La morte". Due anni prima andò a Ugo Tognazzi per "La tragedia di un uomo ridicolo", mentre nel 1973 a Giancarlo Giannini per "Film d’amore e d’anarchia". Nel 1971 la Palma d’oro se la prese invece Riccardo Cucciolla per "Sacco e Vanzetti". Nel 1970, anno straordinario, vinsero Ottavia Piccolo e Marcello Mastroianni con due film diversi. La prima per "Metello", mentre Mastroianni per "Dramma delle gelosia". Nel 1961, infine, non mancò all’appuntamento Sofia Loren con "La ciociara". La storia del cinema italiana è quindi passata dalla Costa Azzurra. Che ieri, per una notte, ha visto il suo tappeto diventare giallorosso. Grazie al ragazzo che è passato dalle lacrime di Verona ai sorrisi di Cannes. Una bella storia. Una storia romanista.

TUTA PORTAFORTUNA Elio Germano in una scena de "La nostra vita". In gran parte del film indossa la tuta della Roma, che, evidentemente, gli ha portato fortuna per vincere il premio come miglior attore a Cannes. Domenica 16 maggio, una settimana prima di vincere sulla Croisette, era a Verona

IMBROGLIONE

IL CASO

Truffa dello specchietto, raggirava automobilisti "usando" i suoi figli

Militia, si indaga anche nelle frange estreme degli Ultras della Lazio

BASTAVA un gesto, un’occhiata veloce, ai due bambini che portava con sé per farli esplodere in un pianto a dirotto. Tanto serviva a incutere timore nelle vittime che, turbate dalla "sceneggiata" dei due bimbi, sotto la sapiente regia del padre, si affrettavano a pagare il presunto danno provocato con la tecnica dello specchietto. Cinquanta, cento, a volte perfino duecento euro, la tariffa che ignari utenti della strada dovevano sborsare per far calmare i piccoli attori. L’altro pomeriggio, a Testaccio, all’ennesima truffa, messa a segno ai danni di un architetto romano, i carabinieri della Stazione Roma Aventino, hanno sorpreso in flagranza di reato, Antonio Bevilacqua 32 anni, pregiudicato, arrestandolo alla fine per truffa aggravata. L’uomo, con una lunga lista di precedenti penali analoghi, come tanti altri componenti della sua famiglia, un clan di nomadi stanziali di origine na-

CI SONO anche i contatti con la tifoseria più estremista degli ultrà della Lazio nell’inchiesta del pool antiterrorismo di Roma sul movimento di destra Militia che, secondo gli accertamenti del Ros, puntava al salto di qualità e ad una azione violenta contro Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma. Anche questo aspetto dell’inchiesta è al centro del lavoro dei magistrati della procura. Dopo il blitz contro Militia, che ha portato alla denuncia di Maurizio Boccacci, Stefano Schiavulli, Massimiliano De Simone e Giuseppe Pieristè, sabato pomeriggio i militanti del movimento hanno convocato una conferenza stampa nella palestra Primo Carnera, lanciando minacce contro il sindaco. I quattro denunciati sono accusati di apologia del fascismo, diffusione di idee fondate sull’odio razziale ed etnico e violazione della Legge Mancino per le azioni realizzate contro la comunità ebraica romana e Gianni Alemanno. «Alemanno non faccia il nostro giudice infamandoci e stia attento: sappiamo cose di lui che se fossero rese note, resterebbe sindaco un’altra mezz’ora» ha detto l’altro ieri Stefano Schiavulli, precisando poi di parlare «a nome di Maurizio Boccacci». E a chi chiedeva quali informazioni abbia in mano Militia sul passato del sindaco, Schiavulli ha risposto: «Ora non è il momento di parlarne, stiamo preparando un dossier che tireremo fuori nel momento opportuno». Una escalation di tensione avviata dal blitz dei Ros di venerdì con perquisizioni personali e locali. In quell’occasione sono stati contestati a Maurizio Boccacci, Stefano Schiavulli, Massimiliano De Simone e Giuseppe Pieristè vari reati ed episodi specifici: oltre all’aver prospettato azioni violente contro il presidente della Comunità ebraica romana Pacifici e all’annerimento delle "pietre di inciampo" il 28 febbraio, anche l’affissione di striscioni e scritte murarie a firma "Militia", dal gennaio 2009.

INFRAZIONI

poletana, adottava una tecnica ben collaudata: fermo in doppia fila a bordo della sua autovettura, insieme con i figli, attendeva il passaggio della macchina con a bordo la vittima di turno e gli lanciava a volte una pigna, a volte un pezzo di gomma, per provocare un rumore simile a quello di un urto. A quel punto, il truffatore, con al seguito la famiglia, sbracciava dal finestrino intimando alla vittima di fermarsi per fargli constatare il danno provocato. Quando il malcapitato di turno si mostrava diffidente, ecco che il Bevilacqua cominciava ad inscenare la recita: facendo un cenno con la mano ai due minori, questi cominciavano a piangere disperati. La vittima, turbata, preoccupata per la salute di quei bambini, e di conseguenza convinta di avere creato realmente un danno, pagava la somma richiesta dal truffatore senza battere ciglio. E capiva, solo quando l’imbroglione si era allontanato, di essere stata truffata.

VOLO LIBERO

I carabinieri della Stazione Roma Aventino, pattugliando il quartiere, hanno avuto modo di assistere a tutta la scena, constatando effettivamente che il padre utilizzava segni convenzionali con i figli i quali, come due attori consumati, cominciavano a piangere disperati. A quel punto i militari sono intervenuti bloccando il truffatore, con ancora in mano la somma di cinquanta euro appena ricevuta dall’architetto. Portato in caserma Bevilacqua ha tentato di continuare la recita con i suoi bambini, istigandoli a piangere ogni qualvolta i militari contestavano i fatti al loro papà. Il trentaduenne, che era già conosciuto da anni ai carabinieri per lo stesso identico tipo di reato, è stato arrestato e sarà giudicato con rito direttissimo. I due piccoli obbligati "attori" sono stati invece riaffidati alla madre. Dai carabinieri invitano gli eventuali truffati a denunciare quanto accaduto alle forze dell’ordine.

È SUCCESSO A GAETA

Mobilità, dieci foto-red Ultraleggero, si schianta Prende a sassate il prete attivi da questa mattina e muore dopo il decollo dopo la messa, arrestata SARÀ attivato oggi lungo arterie della Capitale il nuovo sistema di controllo del passaggio con il rosso, in grado di rilevare in modo automatico le infrazioni degli automobilisti. I dieci foto-red saranno installati in via Colombo incrocio con via del Canale della Lingua, direzione Ostia; via Colombo incrocio con via di Acilia, direzione Ostia; via Colombo, incrocio con via Pindaro, direzione Ostia; viale Marconi incrocio con piazzale Edison, direzione Centro; via Tuscolana, incrocio con via Togliatti; direzione Centro; via Tuscolana incrocio con via dell’Arco di Travertino, direzione Centro. Foto-red saranno installati poi in: via Prenestina, incrocio con via Togliatti, direzione Centro; via Togliatti incrocio con via Publicio direzione Casilina; via Gregorio VII incrocio con piazza Pio XI, direzione piazza di Villa Carpegna; via Leone XIII incrocio con piazza Pio XI, direzione via Anastasio II.

GIORNATA nera per gli amanti del volo libero: un morto e un ferito rispettivamente a Frosinone e Latina. Il primo ad Alvito dove un uomo si è schiantato dopo il decollo. È morto ieri mattina poco dopo le 9, Vincenzo Rocco Tersigni, 48 anni, radiologo dell’ospedale di Sora mentre era ai comandi del suo aereo ultraleggero. L’uomo stava decollando dall’area attrezzata per gli aerei ultraleggeri in località Noci di Pampino nella piana di Alvito (Frosinone). Il velivolo si è schiantato poco dopo essere decollato. Sull’aereo c’era solo la vittima che è morta sul colpo. Al lido di Latina invece in tarda mattinata un deltaplano ha effettuato un ammaraggio di fortuna per alcuni problemi tecnici durante il volo ed è caduto in mare all’altezza di Foceverde. Il mezzo si è ribaltato facendo cadere in acqua l’occupante, un uomo di 49 anni di Anzio. L’uomo ha riportato ferite lievi.

MOMENTI di panico, a Gaeta, alla fine della messa. Una donna di 50 anni, casalinga, alla fine della celebrazione, in evidente stato di alterazione, ha iniziato a inveire contro il parroco lanciando alcuni oggetti che aveva portato con sè nella borsa. Il fatto è accaduto all’interno del santuario della SS. Annunziata di Gaeta al termine della funzione religiosa. La donna, che era armata di pietre e pezzi di mattone con i quali ha colpito il prete di 66 anni alla tempia e ad un piede. I carabinieri sono riusciti a bloccarla e l’hanno arrestata con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Ora si trova presso il carcere di Rebibbia. Il parroco è stato invece ricoverato all’ospedale di Formia ma le sue condizioni non sarebbero gravi.


12

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

IL LUOGO DELL’APPUNTAMENTO

VILLA MEDICI, PORTE APERTE ALLE SONORITÀ CONTEMPORANEE Dopo il successo della rassegna "Villa Aperta" dello scorso anno, quando l’Accademia di Francia ha mostrato al grande pubblico la storia e la cultura di Villa Medici quest’anno per la prima volta presenta nei suoi giardini un festival di musica interamente dedicato alle sonorità contemporanee più innovative che si svolgerà da venerdì a lunedì prossimo dal titolo "Villa Aperta 2010". Questa prima edizione del festival sarà concepita come una e vera propria festa della musica dove, in quattro serate, si alterneranno tre artisti prestigiosi quali Mustang, Dominique A e Get Well Soon e un’etichetta discografica emergente "Industry of Cool", che proporrà due giovani gruppi che rappresentano perfettamente l’attuale panorama musicale francese stabilendo un legame originale e schietto con il pubblico d’oltralpe: Sourya e Nelson.

ROMA DOVE MINE VAGANTI FERZAN OZPETEK Tommaso e Antonio sono i protagonisti del nuovo capolavoro del regista Ferzan Ozpetek, una commedia che fotografa l’intimità di una famiglia pugliese di oggi. Tommaso ritorna in Puglia per un breve periodo e ritrova la sua famiglia. Il susseguirsi degli eventi, però, porteranno il ragazzo a prolungare la sua visita. BASILICATA COAST TO COAST ROCCO PAPALEO Commedia musicale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri inaspettati che porta una combriccola di musicisti a mettersi in viaggio per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al film. Il viaggio avrà per tutti un valore decisamente terapeutico. PERCY JACKSON CHRIS COLUMBUS Gli dei hanno dato vita a una nuova razza di giovani eroi, per metà mortali e per metà divini. Percy, figlio adolescente di Poseidone, è sospettato di aver rubato il fulmine di Zeus, l’arma più potente dell’universo. Per provare la sua innocenza ed evitare una guerra devastante tra dei, Percy intraprende un’odissea attraverso il continente alla ricerca del vero ladro. IO SONO L’AMORE LUCA GUADAGNINO Il "campo di battaglia" è la casa dei Recchi. Specchi, fiori, denaro e freddezza. Emma e Tancredi, i loro figli, Elisabetta, Edoardo, Gianluca, i compagni e promessi sposi, i nonni, la genealogia e le future generazioni celebrano, tra le camere ei corridoi, i giardini innevati, le grandi cucine di Villa Recchi, passaggi di consegne, avvicendamenti alla guida dell’impresa strategie familiari.

STRISCE BLU La tariffa ordinaria per chi parcheggia nelle strisce blu è di 1 euro l’ora. La sosta nella Ztl (zona a traffico limitato) costa 1,20 euro l’ora. Prevista una tariffa giornaliera di 4 euro per 8 ore e un ticket mensile di 70 euro. Per le soste brevi (15 minuti) è stata introdotta la nuova tariffa di 20 centesimi. Prevista la sosta gratuita davanti agli ospedali (Bambino Gesù, San GiovanniAddolorata, Nuovo Regina Margherita,Policlinico Umberto I, Santo Spirito), con il limite di tre ore e obbligo di disco orario. La sosta è gratuita per le auto elettriche e ibride. I parcometri sono riconoscibili da adesivi con la disciplina tariffaria. Per informazioni si può chiamare il numero verde 800201670,il call center del Comune 060606 e il servizio info Atac 06.57003.

ZTL La ZTL DEL CENTRO STORICO rimane chiusa: - Dal lunedì al venerdì:dalle 6.30 alle 18 - Sabato:dalle 14 alle 18 - Venerdì e Sabato dalle 23 alle 3 Senza permesso si accede nella Ztl: - la domenica e nei giorni festivi - nei giorni feriali: dalle 18 alle 6.30 del giorno successivo,tranne nelle notti di venerdì e sabato tra le 23 e le 3 dove c’è la Ztl notturna. La ZTL DI TRASTEVERE rimane chiusa: - Dal lunedì al sabato:dalle 6.30 alle 10 - Venerdì e sabato:dalle 23 alle 3 La ZTL DI MONTI rimane chiusa: - Venerdì e sabato:dalle 23 alle 3 La ZTL DI TESTACCIO rimane chiusa: - Venerdì e sabato:dalle 23 alle 3 La ZTL DI SAN LORENZO rimane chiusa: - Mercoledì, giovedi, venerdì e sabato di maggio, giugno, luglio, settembre e ottobre: dalle 21 alle 3 - Venerdì e sabato di novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo e aprile: dalle 21 alle 3

CINEMA • Film per film, sala per sala AGORA Admiral 17.30-20.00-22.30 Eurcine Sala 4 17.15-20.00-22.30 Madison Sala 7 16.00-18.20-20.40-22.50 Quattro Fontane Sala 3 17.15-20.00-22.30 Royal Sala 2 17.30-20.00-22.30 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 6 14.55-19.35 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 3 20.50 BASILICATA COAST TO COAST Atlantic Sala 3 18.10-22.30 Cinestar Cassia Sala 3 16.30-18.30-21.00 Fiamma Sala 1 16.15-18.20-20.25-22.30 Greenwich Sala 2 16.00-18.15-20.30-22.40 Jolly Sala 3 17.30-20.00 CELLA 211 Barberini Sala 3 22.30 Nuovo Cinema Aquila Sala 3 17.30-20.00-22.30 CIMAP! CENTO ITALIANI MATTI A PECHINO Nuovo Cinema Aquila Sala 2 20.30 COPIA CONFORME Eden Film Center Sala 1 16.15-18.25-20.30-22.40 Intrastevere Sala 1 15.45-18.00-20.20-22.40 Mignon Sala 1 15.45-18.00-20.20-22.40 Nuovo Olimpia Sala A 17.15-20.00-22.30 Tibur Sala 2 16.00-18.15-20.30-22.40 COSA VOGLIO DI PIÙ Alcazar 16.00-18.15-20.30-22.30 Cineland Sala 1 15.00-17.30-20.00-22.35 Cinestar Cassia Sala 4 16.30-18.30-21.00 Eden Film Center Sala 2 15.45-18.00-20.15-22.30 Eurcine Sala 3 17.15-20.00-22.30 King Sala 2 17.15-20.00-22.30 Madison Sala 2 16.00-18.20-20.45 Maestoso Sala 2 18.00-20.15-22.30 Savoy Sala 4 16.00-18.15-20.30-22.40 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 2 17.20-20.00 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 17 17.25-20.05 DEPARTURES Madison Sala 5 22.45 Metropolitan Sala 2 16.15-18.45 DIECI INVERNI Barberini Sala 3 20.30 DRAGON TRAINER Madison Sala 8 15.25-17.00 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 11 14.05 DRAQUILA - L’ITALIA CHE TREMA Alhambra Sala 3 16.30-18.30-20.30-22.30 Giulio Cesare Sala 2 16.15-18.20-20.25-22.30 Greenwich Sala 1 16.30-18.30-20.30-22.30 Lux Sala 3 16.00-18.00-20.30-22.40 Maestoso Sala 4 16.15-18.20-20.25-22.30 Quattro Fontane Sala 2 16.15-18.20-20.25-22.30 Stardust Village (Eur) Sala 8 16.45-18.50-21.30 Tibur Sala 1 16.30-18.30-20.30-22.40 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 6 17.30-22.10 FANTASTIC MR. FOX Dei Piccoli 17.00 Nuovo Cinema Aquila Sala 2 17.30-19.00 FRATELLI D’ITALIA Nuovo Olimpia Sala B 16.30-18.30-20.30-22.30 GLI AMORI FOLLI Eden Film Center Sala 4 16.10-18.20-20.30-22.30 Fiamma Sala 3 16.15-18.20-20.25-22.30 Intrastevere Sala 3 16.00-18.15-20.30-22.40 GREEN ZONE W. V. Cinemas Parco de’ Medici 13 15.05-17.25-22.05 I GATTI PERSIANI Greenwich Sala 3 16.00-18.15-20.30-22.40 IL CONCERTO Farnese 16.10-18.20-20.30-22.40 Madison Sala 4 16.00-18.20-20.45 Mignon Sala 2 17.15-20.00-22.30 IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI Madison Sala 6 16.20 I MAGI RANDAGI Filmstudio Due 18.30-21.00 IRON MAN 2 Adriano Multisala Sala 7 20.30-22.50 Andromeda Sala 7 16.00-17.50-20.20-22.40 Cineland Sala 14 16.00-19.30-22.30 Lux Sala 6 20.40-22.50 Stardust Village (Eur) Sala 1 20.10-22.40 Starplex 16.15-18.45-21.15 Trianon Sala 5 15.30-17.50 Uci Cinema’s Marconi Sala 6 16.30-19.30-22.30 UGC Ciné Cité Porta di Roma 10 14.50-17.25-20.00-22.35

INDIRIZZI, TELEFONI, SERVIZI

FILM TRAILER

ADMIRAL ADRIANO MULTISALA ALCAZAR ALHAMBRA AMBASCIATORI SEXY MOVIE AMBASSADE ANDROMEDA ANTARES ATLANTIC AZZURRO SCIPIONI BARBERINI BROADWAY CARAVAGGIO D'ESSAI CIAK CINECLUB ALPHAVILLE CINECLUB DETOUR CINELAND CINEMA TREVI - CINETECA NAZ. CINESTAR CASSIA CINETEATRO COLOSSEO NUOVO CINEMA DEI PICCOLI DEI PICCOLI SERA DELLE PROVINCIE D'ESSAI DON BOSCO DORIA EDEN FILM CENTER EMBASSY EMPIRE EURCINE EUROPA FARNESE FIAMMA FILMSTUDIO GALAXY GIULIO CESARE GRAUCO

Vis Pathè Sala 6 15.00-17.30-20.00-22.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici 5 16.40-19.30-22.20 W. V. Cinemas Parco de’ Medici 6 15.40-18.30-21.20 Warner Village - Cinema Moderno Sala 5 18.40-21.20 L’ANGELO AZZURRO Filmstudio Uno 20.00 L’UOMO CHE VERRÀ Dei Piccoli Sera 20.15-22.15 Metropolitan Sala 3 17.15-20.00-22.30 L’UOMO NELL’OMBRA Giulio Cesare Sala 3 17.15-20.00-22.30 Madison Sala 6 18.20-20.40-22.50 Savoy Sala 3 15.30-17.50-20.10-22.30 LA BELLA SOCIETÀ Adriano Multisala Sala 10 15.00-17.20-20.10-22.30 Ambassade Sala 2 16.00-18.10-20.20-22.30 Andromeda Sala 3 16.00-18.10-20.20-22.40 Cineland Sala 8 15.30-17.50-20.10-22.30 Cinestar Cassia Sala 2 16.30-18.30-21.00 Roma 16.00-18.10-20.20-22.30 Starplex 15.50-18.05-20.20-22.35 Trianon Sala 4 16.00-18.10-20.20-22.30 Vis Pathè Sala 7 15.00-17.10-19.20-21.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici 2 16.50-19.20-22.00 LA NOSTRA VITA Alhambra Sala 1 16.00-18.15-20.30-22.30 Andromeda Sala 4 16.30-18.30-20.30-22.30 Ciak Sala 2 16.00-18.10-20.20-22.30 Cineland Sala 10 16.00-18.10-20.20-22.30 Eurcine Sala 1 16.15-18.20-20.25-22.30 Giulio Cesare Sala 1 16.15-18.20-20.25-22.30 Jolly Sala 1 16.15-18.20-20.25-22.30 King Sala 1 16.15-18.20-20.25-22.30 Madison Sala 1 16.20-18.30-20.50-22.50 Maestoso Sala 3 16.15-18.20-20.25-22.30 Nuovo Sacher 16.30-18.30-20.30-22.30 Odeon Multiscreen Sala 3 15.30-17.40-20.20-22.40 Quattro Fontane Sala 1 16.15-18.20-20.25-22.30 Royal Sala 1 16.00-18.10-20.20-22.30 Starplex 16.10-18.10-20.10-22.10 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 3 13.00-15.20-17.40-20.05-22.20 Vis Pathè Sala 5 15.20-17.40-20.00-22.25 W. V. Cinemas Parco de’ Medici 14 14.55-17.15-19.45-22.25 LA PRIMA COSA BELLA Barberini Sala 3 15.30-17.50 LULÙ IL VASO DI PANDORA Filmstudio Uno 17.30 MANOLETE Cineland Sala 9 20.15-22.30 Eden Film Center Sala 3 15.45-17.30-19.15-21.00-22.40 Eurcine Sala 2 16.30-18.30-20.30-22.30 Fiamma Sala 2 16.30-18.30-20.30-22.30 Reale Sala 2 16.30-18.30-20.30-22.30 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 12 22.15 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 13 19.55 MATRIMONI E ALTRI DISASTRI Adriano Multisala Sala 9 19.00-21.00-22.55 Ambassade Sala 3 16.00-18.10-20.20-22.30 Doria Sala 3 16.30-18.30-20.30-22.30 Madison Sala 5 15.30-17.05-18.45-20.50 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 2 13.05-15.10-22.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 16 14.55-17.05-19.25-21.45 MINE VAGANTI Barberini Sala 5 16.00-18.15-20.20-22.30 Madison Sala 8 18.35-20.45-22.50 NINOTCHKA Filmstudio Uno 22.00 NON È ANCORA DOMANI (LA PIVELLINA) Quattro Fontane Sala 4 16.15-18.20-20.25-22.30 NOTTE FOLLE A MANHATTAN Adriano Multisala Sala 9 14.50-16.50 Cineland Sala 7 16.30-18.30-20.30-22.30 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 11 16.20-18.20-20.20-22.20 Vis Pathè Sala 1 14.30-16.30-18.30-20.30-22.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 4 15.20-17.50-20.10-22.20 OCEANI Adriano Multisala Sala 7 (3D) 16.00-18.10 Cineland Sala 2 (3D) 16.30-18.30 Madison Sala 3 (3D) 16.20 Stardust Village (Eur) Sala 1 (3D) 15.45-18.00 Starplex 16.00-17.45

PIAZZA VERBANO 5 PIAZZA CAVOUR, 22 VIA MERRY DEL VAL, 14 VIA PIER DELLE VIGNE, 4 VIA MONTEBELLO, 101 VIA ACC. DEGLI AGIATI, 57-59 VIA MATTIA BATTISTINI, 191 VIALE ADRIATICO, 15/21 VIA TUSCOLANA, 745 VIA DEGLI SCIPIONI, 82 PIAZZA BARBERINI, 24-25-26 VIA DEI NARCISI, 36 VIA PAISIELLO, 24/B VIA CASSIA, 692 VIA DEL PIGNETO, 283 VIA URBANA, 107 VIA DEI ROMAGNOLI, 515 OSTIA LIDO VICOLO DEL PUTTARELLO, 25 VIA VIBIO MARIANO, 20 VIA VALDOSSOLA, 177 VIA CAPO D'AFRICA, 29/A VIALE DELLA PINETA, 15 VIALE DELLA PINETA, 15 VIALE DELLE PROVINCIE, 41 VIA PUBLIO VALERIO, 63 VIA ANDREA DORIA, 52-60 PIAZZA COLA DI RIENZO, 74/76 VIA STOPPANI., 7 VIALE REGINA MARGHERITA, 29 VIA LISZT, 32 CORSO D'ITALIA, 107/A PIAZZA CAMPO DE' FIORI, 56 VIA BISSOLATI, 47 VIA DEGLI ORTI D'ALIBERT, 1/C VIA PIETRO MAFFI, 10 VIALE GIULIO CESARE, 229 VIA PERUGIA, 34

Vis Pathè Sala 12 (3D) 14.40-16.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici 18 (3D) 16.05-18.05 PERDONA E DIMENTICA, VM14 Madison Sala 2 22.50 PIACERE, SONO UN PO’ INCINTA Adriano Multisala Sala 1 15.00-17.00-19.00-21.00-22.55 Andromeda Sala 8 16.00-18.10-20.20-22.40 Atlantic Sala 3 16.00-20.20 Cineland Sala 13 16.00-18.10-20.20-22.30 Cinestar Cassia Sala 1 16.30-18.30-21.00 Lux Sala 2 15.30-17.20-19.10-21.00-22.50 Stardust Village (Eur) Sala 6 18.00-20.15-22.30 Starplex 20.05-22.15 Uci Cinema’s Marconi Sala 5 20.20-22.40 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 7 13.20-15.30-17.45-19.55-22.05 Vis Pathè Sala 8 15.15-17.35-20.10-22.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 15 15.25-17.55-20.15-22.35 PRINCE OF PERSIA: LE SABBIE DEL TEMPO Adriano Multisala Sala 2 15.00-17.20-20.10-22.30 Adriano Multisala Sala 5 15.30-17.50-20.30-22.50 Andromeda Sala 1 15.30-17.50-20.20-22.40 Atlantic Sala 5 17.00-19.30-22.00 Atlantic Sala 6 15.30-17.50-20.10-22.30 Broadway Sala 2 15.30-17.50-20.10-22.30 Cineland Sala 11 15.15-17.45-20.10-22.40 Cineland Sala 12 16.30-19.00-21.30 Cineland Sala 5 21.00-23.00 Doria Sala 2 16.00-18.15-20.30-22.40 Empire 15.30-17.50-20.10-22.30 Galaxy Sala Saturno 15.30-17.50-20.10-22.30 Jolly Sala 4 17.15-20.00-22.30 Lux Sala 4 15.45-18.00-20.30-22.45 Metropolitan Sala 4 17.15-20.00-22.30 Odeon Multiscreen Sala 4 15.45-18.00-20.30-22.45 Sala Troisi (DI) 15.30-17.50-20.10-22.30 Savoy Sala 1 16.00-18.15-20.30-22.40 Stardust Village (Eur) Sala 3 15.45-18.20-21.00 Stardust Village (Eur) Sala 5 16.45-19.20-22.00 Starplex 15.45-18.00-20.15-22.30 Starplex 17.15-19.30-21.45 Trianon Sala 3 15.30-17.50-20.10-22.30 Uci Cinema’s Marconi Sala 2 17.00-20.00-22.45 Uci Cinema’s Marconi Sala 7 18.30-21.15 UGC Ciné Cité Porta di Roma 1 13.50-16.15-18.40-21.10 UGC Ciné Cité Porta di Roma 14 13.00-15.25-17.50-20.15-22.40 UGC Ciné Cité Porta di Roma 4 14.35-17.00-19.30-22.00 Vis Pathè Sala 11 15.20-17.40-20.00-22.20 Vis Pathè Sala 12 18.20-22.35 Vis Pathè Sala 4 14.30-16.50-19.10-21.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici 10 15.35-18.15-20.55 W. V. Cinemas Parco de’ Medici 11 16.55-19.35-22.15 W. V. Cinemas Parco de’ Medici 12 16.15-18.55-21.35 Warner Village - Cinema Moderno 1 18.35-21.10 Warner Village - Cinema Moderno 4 17.30-20.00-22.30 PUZZOLE ALLA RISCOSSA Andromeda Sala 5 16.30-18.30-20.30-22.30 Cineland Sala 5 16.00-18.10 Lux Sala 6 15.30-17.15-19.00 Odeon Multiscreen Sala 2 15.40 Stardust Village (Eur) Sala 6 16.00 Starplex 16.00-17.55 Uci Cinema’s Marconi Sala 5 17.30 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 12 13.40-15.40-17.40-19.55 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 3 16.20-18.40 Warner Village - Cinema Moderno Sala 5 16.35 ROBIN HOOD Adriano Multisala Sala 3 16.30-19.30-22.30 Adriano Multisala Sala 6 15.20-18.20-21.20 Alhambra Sala 2 16.00-19.00-21.30 Ambassade Sala 1 16.00-19.00-22.00 Andromeda Sala 2 16.00-19.00-22.00 Antares Sala 2 16.00-19.00-22.00 Atlantic Sala 1 16.00-19.00-22.00 Barberini Sala 1 17.20-20.00-22.40 Broadway Sala 3 16.00-19.00-22.00 Ciak Sala 1 16.00-19.00-22.00 Cineland Sala 4 15.30-18.30-21.30 Cineland Sala 6 16.30-19.30-22.30 Doria Sala 1 (DI) 16.00-19.00-22.00 Embassy (DI) 15.30-18.30-21.30 Galaxy Sala Venere 16.00-19.00-22.00 Gregory 16.00-19.00-22.00

TEL. 068541195 www.biglietto.it TEL. 0636004988 www.adrianocecchigori.primissima.com TEL. 065880099 TEL. 0666012154 www.multisalabarberini.it TEL. 064941290 TEL. 065408901 TEL. 066142649 www.andromedaweb.biz TEL. 068186655 TEL. 067610656 TEL. 0639737161 TEL. 064821082 www.multisalabarberini.it TEL. 062303408 www.biglietto.it TEL. 068554210 www.chiesacattolica.it/wd2/roma/sale TEL. 0633251607 TEL. 3393618216 TEL. 064747874 www.cinedetour.it TEL. 06561841 www.cineland.it TEL. 066781206 www.fondazionecsc.it TEL. 0633248195 TEL. 068175275 TEL. 067004932 TEL. 068553485 www.cinemadeipiccoli.it TEL. 068553485 TEL. 0644236021 www.chiesacattolica.it/wd2/roma/sale TEL. 0671587612 www.donboscocineteatro.it TEL. 0639721446 TEL. 063612449 www.edenfilmcenter.it TEL. 068070245 www.medusacinema.it TEL. 068417719 www.biglietto.it TEL. 0645472089 www.circuitocinema.com TEL. 0644292378 TEL. 066864395 www.cinemafarnese.it TEL. 06485526 www.circuitocinema.com TEL. 3341780632 www.filmstudioroma.com TEL. 0661662413 www.filmauro.it TEL. 0645472094 www.circuitocinema.com TEL. 067824167

GREENWICH GREGORY INTRASTEVERE ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA JOLLY KING LUX MADISON MAESTOSO METROPOLITAN MIGNON NUOVO CINEMA AQUILA NUOVO OLIMPIA NUOVO SACHER ODEON MULTISCREEN PICCOLO APOLLO POLITECNICO FANDANGO QUATTRO FONTANE REALE ROMA ROXYPARIOLI ROYAL SALA TROISI SAVOY STARDUST VILLAGE (EUR) STARPLEX TIBUR TIME ELEVATOR TIZIANO D'ESSAI TRIANON TRISTAR MULTIPLEX UGC PARCO LEONARDO UGC PORTA DI ROMA UCI CINEMA'S MARCONI VIS PATHÈ W. V. C. PARCO DE' MEDICI W. V. C. MODERNO

Jolly Sala 2 16.15-19.00-21.40-22.15 Lux Sala 5 16.00-18.30-21.30 Lux Sala 7 17.30-20.00-22.30 Madison Sala 3 (DI) 18.00-20.30-22.50 Maestoso Sala 1 16.45-19.30-22.15 Metropolitan Sala 1 16.45-19.30-21.00-22.15 Nuovo Cinema Aquila Sala 1 16.30-19.30-22.30 Odeon Multiscreen Sala 2 17.30-20.00-22.30 Reale Sala 1 16.00-19.00-22.00 Savoy Sala 2 (DI) 16.00-19.00-22.00 Stardust Village (Eur) Sala 2 15.45-18.45-21.45 Stardust Village (Eur) Sala 4 16.30-19.30-22.30 Starplex 16.00-18.45-21.30 Starplex 17.15-20.00-22.45 Trianon Sala 1 16.00-19.00-22.00 Uci Cinema’s Marconi Sala 3 18.30-21.45 Uci Cinema’s Marconi Sala 4 16.30-19.30-22.30 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 13 15.15-18.15-21.05 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 5 13.10-16.10-19.05-21.55 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 8 13.45-16.45-19.40-22.30 Vis Pathè Sala 10 15.00-18.00-21.00 Vis Pathè Sala 3 16.00-19.00-22.00 Vis Pathè Sala 9 14.30-17.30-20.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 1 15.00-18.00-21.00 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 8 16.10-19.10-22.10 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 9 17.00-20.00 Warner Village - Cinema Moderno Sala 3 16.20-19.15-22.15 SALA RISERVATA Lux Sala 10 Lux Sala 8 Lux Sala 9 Odeon Multiscreen Sala 5 SCONTRO DI CIVILTÀ PER UN ASCENSORE A PIAZZA VITTORIO Barberini Sala 4 16.00-18.15-20.30-22.30 Intrastevere Sala 2 16.30-18.30-20.30-22.30 Lux Sala 7 15.30 Trianon Sala 5 20.30-22.30 SCONTRO TRA TITANI Vis Pathè Sala 12 (3D) 20.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 18 (3D) 20.05-22.25 SHADOW Adriano Multisala Sala 8 15.15-17.10-19.00-20.45-22.50 Atlantic Sala 4 16.30-18.30-20.30-22.30 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 17 22.45 SOTTO IL CELIO AZZURRO Dei Piccoli 18.30 Nuovo Cinema Aquila Sala 2 22.30 THE FINAL DESTINATION Adriano Multisala Sala 4 (3D) 14.50-16.50-18.50-20.40-22.35 Andromeda Sala 6 (3D) 16.00-18.20-20.30-22.40 Antares Sala 1 (3D) 16.30-18.30-20.30-22.30 Atlantic Sala 2 (3D) 16.30-18.30-20.30-22.30 Barberini Sala 2 (3D) 17.00-19.00-21.00-22.45 Broadway Sala 1 (3D) 16.30-18.30-20.30-22.30 Cineland Sala 2 (3D) 21.00-23.00 Cineland Sala 3 16.00-18.15-20.20-22.35 Europa (3D) 16.30-18.30-20.30-22.30 Galaxy Sala Mercurio 16.30-18.30-20.30-22.30 Lux Sala 1 (3D) 15.45-18.00-20.30-22.45 Odeon Multiscreen Sala 1 (3D) 14.45-18.00-20.30-22.45 Stardust Village (Eur) Sala 7 (3D) 16.00-18.15-20.20-2.30 Starplex 16.30-18.30-20.30-22.30 Starplex 19.30-21.30 Trianon Sala 2 (3D) 16.30-18.30-20.30-22.30 Uci Cinema’s Marconi Sala 1 (3D) 17.40-20.10-22.30 UGC Ciné Cité Porta di Roma Sala 9 13.35-15.25-17.15-19.05-20.55-22.45 Vis Pathè Sala 2 (3D) 14.25-16.20-18.20-20.20-22.20 W. V. Cinemas Parco de’ Medici - Cinema 7 (3D) 16.00-18.10-20.20-22.30 Warner Village - Cinema Moderno Sala 2 (3D) 17.40-19.40-21.40 THE LAST SONG Cineland Sala 9 16.00-18.10 VENDICAMI, VM14 Madison Sala 4 22.50

VIA G. BODONI, 59 VIA GREGORIO VII, 180 VICOLO MORONI, 3/A VIA ANTONIO GRAMSCI, 74 VIA GIANO DELLA BELLA, 4/6 VIA FOGLIANO, 37 VIA MASSACIUCCOLI, 31 VIA G. CHIABRERA, 121 VIA APPIA NUOVA, 416-418 VIA DEL CORSO, 7 VIA VITERBO, 11 VIA L'AQUILA, 66/74 VIA IN LUCINA, 16/G LARGO ASCIANGHI, 1 PIAZZA S. JACINI, 22 VIA CONTE VERDE, 51 VIA G. B. TIEPOLO, 13/A VIA QUATTRO FONTANE, 23 PIAZZA SONNINO, 7 PIAZZA SONNINO, 37 VIA LUIGI LUCIANI, 52/A VIA E. FILIBERTO, 175 VIA GIROLAMO INDUNO, 1 VIA BERGAMO, 25 VIA DI DECIMA, 72 VIA DELLA LUCCHINA, 90 VIA DEGLI ETRUSCHI, 36 VIA DEI SS APOSTOLI, 20 VIA G. RENI, 2 VIA MUZIO SCEVOLA, 29 VIA GROTTA DI GREGNA, 5 VIA PORTUENSE, 2000 VIA ALBERTO LIONELLO, 201 VIA ENRICO FERMI, 161 VIA COLLATINA, 828 VIALE SALVATORE REBECCHINI, 3-5 PIAZZA DELLA REPUBBLICA, 44

TEL. 065745825 TEL. 066380600 TEL. 065884230 TEL. 063224754 TEL. 0645472092 TEL. 0686324730 TEL. 0686391361 TEL. 065417926 TEL. 0645472091 TEL. 063200933 TEL. 068559493 TEL. 0670399408 TEL. 066861068 TEL. 065818116 TEL. 0686391361 TEL. 067003901 TEL. 0636004240 TEL. 064741515 TEL. 065810234 TEL. 065812884 TEL. 0636005606 TEL. 0670474549 TEL. 065812495 TEL. 0685300948 TEL. 0652244119 TEL. 0630819887 TEL. 064957762 TEL. 0697746243 TEL. 063236588 TEL. 067858158 TEL. 0640801484 TEL. 899.788.678 TEL. 899788678 TEL. 892.960 TEL. 0622423208 TEL. 892111 TEL. 892111

www.biglietto.it www.jfroma.it www.circuitocinema.com www.circuitocinema.com www.luxroma.it www.circuitocinema.com www.circuitocinema.com www.circuitocinema.com www.cinemaaquila.com www.circuitocinema.com www.sacherfilm.eu www.odeonroma.it www.fandango.it www.circuitocinema.it www.biglietto.it www.biglietto.it www.biglietto.it www.biglietto.it WWW.FILMAURO.IT www.stardustvillage.it www.cineplex.it

www.ugc.cinecite.it www.ugccinecite.it www.ucicinemas.it http://roma.vispathe.it/ www.warnervillage.it www.warnervillage.it

FARMACIE NOTTURNE AXA ACILIA INFERNETTO Via G. Bonichi 113/115, Acilia, tel. 0652355250 APPIO Via Appia Nuova, 213/A 06 / 7016971 AFRICANO Viale Libia, 225 06 / 8601 748 AURELIO Via Gregorio Vll 06 / 630935

CENTRO Via Arenula, 73 06 / 68803278 • Via XX Settembre, 47 06 / 4873880 • Piazza Barberini, 49 06 / 4825456 ESQUILINO Via dello Statuto 06 / 4465788 EUR Viale Europa, 78 06 / 5925509 FLAMINIO • Corso Francia 06 / 36303429

• P.le Ponte Milvio 06 / 3333753 • Via P. De Calboli, 12 06 / 3729615 MARCONI Viale Marconi, 178 06 / 5560284 MONTEVERDE Via Portuense, 425 06 / 5562653 NAVONA Via Tomacell,i 1 06 / 6873005 NOMENTANO P.zza Massa Carrara, 9

06 / 8804458 • Via Nomentana, 564 06 / 86895602 • P.zza Bologna, 20 06 / 44291150 OSTIA Via Piazza Rosa, 42 06 / 5822206 OSTIENSE Via Ostiense, 168 06 / 5750143 PARIOLI Via Bertoloni, 5 06 / 8073423 PIETRALATA

Via Tiburtina, 437 06 / 439641 l PRATI Via Cola di Rienzo 23 06 / 3243130 • P.zza Risorgimento, 44

06 / 21 55032 • P.zzaIe Prenestino, 52 06 / 70300477

TRASTEVERE Piazza S Giovanni 06 / 58230576

QUIRINALE Via Nazionale, 228 06 / 4880754

TRIESTE • Corso d ltalia, 100 06 / 8553118 • Via Roccantica, 2 06 / 8601748 • Via Nemorense, 82 06 / 834148

PRATI Via G Cesare 211 06 / 39725493

TESTACCIO Via Branca, 62 06 / 5746070

PRENESTINO • Via Acqua Bullicante. 70 06 / 2719373 • Via delle Robinie, 99 06 / 2313527 • Via Collatina, 112

TERMINI • P.zza dei Cinquecento, 49 06 / 4880019 • Via Quintino Sella, 28 06 / 4885592

TRIONFALE Via E Bonitazi, 12 06 / 6625894 • Via Paraccia, 12 06 / 6622421 • Via Cipro, 42 06 / 39722653

• Largo Cervinia, 18 06 / 343691 TUSCOLANO • Via Tuscolana, 462 06 / 7824881 • Via Tuscolana, 918 06 / 761 5800 • Via Tuscolana, 927 06 / 71584729 • Via Tuscolana, 1258 06 / 7101447 MOSTACCIANO Via Beata Vergine del Carmelo 73, tel. 065291633 Mostacciano


13

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

QUARTIERI FESTA DEL PANE, PIZZA GRATIS PER I PIÙ PICCOLI Per la festa nazionale del pane in programma domani alcuni panifici offriranno per tutta la giornata, gratuitamente, ai bambini di età inferiore agli undici anni, una degustazione di piazza bianca. Un modo, spiegano dall’Assopanificatori-Cna, «per avvicinare le famiglie alla qualità del prodotto fresco e offrire tutte le informazioni su un prodotto "tipico" e molto amato, come la pizza. Questa sarà anche l’occasione per ribadire la qualità dei prodotti artigianali fatti con materie di primissima scelta che hanno conservato nel tempo le loro caratteristiche di genuinità».

CRONACA A TESTACCIO

«La maglia gigante? Cucirla, che brividi» Faccia a faccia con Massimo Catini,tappezziere storico del rione è anche sua la coreografia dedicata a Conti:una vita da romanista FLAVIO DI STEFANO TESTACCIO non è solo un quartiere. Chi non è romanista non potrà mai capire. Questione di atmosfera, di magia. Lo inizi a capire già quando cammini per via Marmorata, qualche traversa, poi c’è via Aldo Manuzio. Lì, l’aria si fa diversa. Ancora qualche passo ed ecco il mercato. Si parla solo di Roma, anche se a volte, prima dei grandi eventi, la tensione impone il silenzio stampa, perché per un tifoso – specialmente se romanista – la scaramanzia conta “solo” per il 90%. Qui si pensa soltanto in giallorosso, si pensa sempre in grande. La retorica non c’entra nulla, chi tifa Roma lo sa. Lo sa benissimo anche Massimo Catini, tappezziere storico che lavora nel cuore del rione, in piazza Santa Maria Liberatrice. Appena dentro il negozio, l’occhio cade subito sulle pareti: Totti e De Rossi danno il benvenuto. Insieme ai due capitani tanti cimeli della Roma più bella di sempre, quella di Diba e Falcao, di Conti e Pruzzo, di Liedholm e Viola. Questa è una storia d’amore, legata a doppia mandata da un filo sottile che lega il quartiere alla Curva Sud, un legame vecchie maniere. Massimo di avventure con la Roma ne ha vissute tante. «Ormai sono nonno, non posso mica continuare a fare il ragazzino». E con orgoglio testaccino mostra la foto di un bellissimo bambino in maglia giallorossa. «Questo è mio nipote, è nato in Germania e ho fatto di tutto per trasmettergli la mia passione. Ora quando vede una partita grida solo “Totti – Totti – Totti”. Ha già capito tutto». IN CASA E IN TRASFERTA Massimo ha seguito la sua Roma per tutta Europa. In negozio c’è anche la moglie, quando si parla di sogni, di Coppe e di Campioni interviene: «Che squadra era che abbiamo battuto 3-0 all’Olimpico nel ritorno?». «Roma–Dundee – la risposta di Massimo – doppietta di Pruzzo e rigore di Ago sotto un sole meraviglioso». Ma se gli chiedete quale sia la partita che non riuscirà mai a togliersi di mente, risponde ancora scioccato: «Roma-Liverpool. Rimasi 4 giorni al letto con 40° di febbre». Tifare Roma, spesso, significa andare anche oltre il risultato, come in occasione di Roma-Bayern Monaco, ritorno degli ottavi della Coppa delle Coppe, stagione ‘84/’85. Quel giorno l’Olimpico diede una lezione di tifo a tutto il mondo. «Io ero andato in trasferta pure in Baviera. Stava per finire il primo tempo, eravamo 0-0 e mi alzai per andare a prendere un caffè. Feci per tirarmi su e vidi i tedeschi balzare in piedi, allora guardai il

campo. Augenthaler passò il cerchio della mediana e tirò uno “scaldabagno” che entrò in porta. Rimasi immobilizzato». A Massimo piace ricordare anche la poesia e la spensieratezza dei tempi in cui la Roma non era ancora grande. «Forse la trasferta più bella l’ho fatta a Milano. Partimmo da Roma a mezzanotte, ma dopo solo 100 Km, sulla A4 si rovesciò un camion di pomodori – sorride – eravamo 3 pullman di tifosi, siamo scesi e li abbiamo tolti noi. Non potevamo fare tardi, alle 8 avevamo appuntamento con un Roma Club di Monza, per giocare una partita. A mezzogiorno andammo allo stadio tutti insieme e fu un trionfo. Vincemmo con tripletta di Di Bartolomei. Per me fu una giornata strepitosa, la mia Roma mi fece vincere anche 700 mila lire al picchetto». LE COREOGRAFIE Massimo è stato da sempre un silenzioso protagonista della Curva più bella del Mondo. Ricorda commosso anche l’amicizia con Fausto Josa, storico tifoso romanista scomparso pochi giorni fa. «Lui incarnava a pieno il vero spirito del Commando Ultrà, l’ho conosciuto nel ’72, prima ancora che nascesse il Cucs, anche lui aveva un negozio di stoffe». Così, spesso e volentieri, la tappezzeria di piazza Santa Maria Liberatrice diventava il quartier generale della Sud. «Qui in negozio tenevo i tamburi e gli striscioni». Ma i momenti che ha ancora negli occhi sono quelli dei preparativi per la coreografia di un Roma-Juventus 3-0, stagione ‘85/’86. «Siamo stati una settimana a fare i “carbonari”, stavamo chiusi a pensare e ripensare cosa inventarci. A Fausto venne l’idea di coprire tutto lo stadio di giallorosso, non è stato semplice, ma conosceva l’Olimpico a memoria. Non ricordo nemmeno quanti rotoli preparammo, però riuscì alla grande». Un altro pezzo di storia romanista è passato per le mani di Massimo: la maglia gigante, numero 7, che la Sud espose per rendere omaggio a Bruno Conti nella travagliata stagione 2004/’05. «Ancora conservo i ritagli di giornale, l’ho cucita io. Per me Bruno è stato sempre un giocatore speciale». E anche nell’ultimo derby c’è il suo zampino. «Ho preparato anche la coreografia che purtroppo non si è aperta nel primo tempo. Però l’ho preso come un segno del destino, appena ha coperto la Curva la Roma ha iniziato a giocare e poi ha vinto». Se gli chiedi cosa significhi preparare con le proprie mani, nel proprio negozio, una coreografia per la squadra che gli fa battere forte il cuore, l’espressione del suo viso cambia. Poi quasi sottovoce ti risponde: «È una sensazione unica». Forse chi è romanista può capire.

GIALLOROSSO Sopra Massimo Catini e le immagini della sua creazione

I QUARTIERI DI DOMANI

Urbanizzazione sostenibile, la Ue studia Casal Bertone

BASSO IMPATTO Sott’occhio Casal Bertone

CASAL BERTONE è stato scelto dalla Comunità Europea per sviluppare un modello urbano sostenibile finalizzato alla limitazione delle variazioni climatiche. Lo storico quartiere di Roma è entrato a far parte di un Osservatorio voluto dalla Comunità Europea che, in collaborazione con altre 11 città del Mediterraneo (Malaga, Barcellona, Valencia, Siviglia, Marsiglia, Aix-en-Provence, Genova, Roma, Torino, Salonicco e Atene) identificherà soluzioni operative che possano incidere concretamente sulle abitudini dei cittadini, in modo da ridurre l’impatto ambientale dell’urbanizzazione e limitare le emissioni di gas serra. A questo proposito, il prossimo il 27

SCUOLA,TROPPI PICCOLI SENZA POSTO

maggio, a partire dalle 9.30, presso la sala "Pietro da Cortona" dei Musei Capitolini, il Comune di Roma ospiterà una delegazione comunitaria e alcuni esponenti di spicco della comunità scientifica, che si confronteranno per la nascita di un "quartiere sostenibile" nella Capitale, obiettivo del programma Cat-Med (Change Mediterranean Metropolis Around Time - Cambiare le Città Mediterranee nel tempo). Per la prima volta, a un appuntamento di questo tipo, saranno protagonisti anche i residenti di Casal Bertone. La crescente attenzione rivolta alla green economy e verso tutte quelle azioni indirizzate a sostenere l’ambiente in mo-

do dinamico, attivo e rispettoso, ha determinato non solo in Italia ma in tutta la Comunità Europea, la promozione di un modello urbano sostenibile e funzionale. Questa l’idea sottostante alla creazione del progetto Cat Med (Change Mediterranean Metropolises Around Time - Cambiare le Città Mediterranee nel tempo), realizzato dalla Comunità Europea e adottato dal Comune di Roma insieme alle città di Torino, Genova, Malaga, Siviglia, Barcellona, Valencia, Atene, Salonicco, Marsiglia e Aixen-Provence. Undici città del bacino Mediterraneo hanno, quindi, deciso di perseguire un unico obiettivo: prevenire i rischi naturali, legati al cambiamento del clima,

AVEVA COMPRATO 2 CHIHUAHUA

promuovendo un comune modello urbano ecosostenibile. L’intento è quello di identificare delle concrete soluzioni operative, che possano incidere sui modi di vivere “la propria città” da parte dei cittadini, in modo da ridurre l’impatto ambientale e limitare le emissioni di gas dovute a comportamenti inconsapevolmente sbagliati. Il Cat Med si pone l’obiettivo di definire un modello statistico comune di “quartiere sostenibile” che identifichi soluzioni operative e funzionali al fine di modificare gli attuali comportamenti metropolitani e, allo stesso tempo, migliorare l’impatto ambientale delle urbanizzazioni riducendo le emissioni di gas serra. AN

OPERAZIONE DELLA MUNICIPALE

Fiumicino, nidi e materne mille bambini in esubero

Ex pugile Casamonica ancora Rione Monti, sequestrati nei guai per un assegno a vuoto 300 chili di cibo precotto

OLTRE un migliaio di bambini in esubero, per il prossimo anno scolastico, nelle materne e nei nidi nel comune di Fiumicino. A fornire il dato è Il Comitato Genitori Scuola per l’Infanzia, che «ritiene opportuno avere più dialogo con il comune di Fiumicino, sulle problematiche riguardanti gli asili nido e le scuole materne». A tal proposito ha inviato una lettera all’amministrazione comunale dove è riportato un censimento sui posti disponibili per le scuole nido e materne per l’anno scolastico 2010-2011. «Come avevamo già previsto in preceden-

ANCORA guai giudiziari per l’ex campione di pugilato Romolo Casamonica (nel cui palmares c’è anche un titolo nazionale dei superwelter nell’87 e nel ’90. A fine carriera ha lasciato il ring per dedicarsi all’insegnamento), che è stato denunciato dai carabinieri per un assegno non valido. L’uomo, insieme alla sua compagna, alcuni mesi fa, si era rivolto ad un allevatore di cani per acquistare due chihuahua, pagando i cuccioli parte con un assegno e parte in contanti. Nel

za - sostiene il Presidente del comitato, Alessio Pecci - gli esuberi per i bambini stanno aumentando spropositatamente: infatti per questo anno sono ben 577 gli esuberi per le materne e 565 gli esuberi per i nidi per un totale di 1142 bambini. Chiediamo di intervenire e reperire i fondi per la famosa scuola omnicomprensiva che dovrebbe essere realizzata in via della Scafa, che però - conclude Pecci - ancora oggi, non è nel programma degli investimenti di primaria importanza del piano triennale di questa amministrazione».

momento della riscossione però il commerciante si è accorto che il titolo non era valido e, provando in qualche modo a recuperare quanto gli spettava, l’unica cosa che ha ottenuto in cambio sono state le minacce dell’ex campione. L’allevatore si è quindi rivolto ai carabinieri della Stazione di Grottaferrata, che al termine dell’attività investigativa hanno denunciato l’ex pugile, che nel frattempo si trova già in carcere per un’altra estorsione.

GLI AGENTI del primo Gruppo della Polizia Municipale, nell’ambito delle operazioni di prevenzione e di repressione dell’abusivismo commerciale, hanno condotto a termine, fra l’altro ieri e ieri, diverse operazioni sul territorio, in special modo in Centro (in particolare tra via del Corso, Campo de’ Fiori, via dei Giubbonari, via del Tritone e piazza Santa Maria Maggiore). In particolare Nel corso di queste operazioni, sono stati sequestrati ben trecento chilogrammi di cibi precotti, pollo e riso, poco prima che venissero messi in vendita, nella

zona di via Urbana, a Santa Maria Maggiore, a un gruppo di cittadini peruviani. Inoltre, sono stati effettuati ben ottantatre sequestri, di cui sessantasei e amministrativi e ventidue penali, per un totale di 2.137 pezzi fra borse, occhiali, cinte, portafogli e persino giocattoli. Lo stesso gruppo qualche giorno fa aveva elevato oltre mille sanzioni per soste in doppia fila, intralcio alla circolazione e violazioni nelle zone pedonali, due e fermi e un arresto e 11 contravvenzioni ad altrettanti parcheggiatori abusivi a Testaccio.


14

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

MUSICA, CINEMA,TEATRO, LIVE TUTTO QUANTO FA ROMA

JAZZ E RITMI MEDITERRANEI, CI SONO I FABULARASA Questa sera al 28DiVino Jazz in via Mirandola 21 i colori del Mediterraneo, la poesia del jazz, la musica delle parole. I Fabularasa presentano "En plein air", il loro album d’esordio. Un lavoro ricercato, frutto di ben tre anni di lavorazione (tra scrittura dei brani e produzione in studio), curato nei dettagli e impreziosito dalla presenza di importanti ospiti internazionali come il geniale polistrumentista degli Oregon Paul Mccandless, l’armonicista Bruno De Filippi uno dei padri del jazz italiano, il flautista Nicola Stilo e il musicista algerino Abbes Boufrioua.

EVENTI ON STAGE OGGI TIP TAP SHOW Ospiti, musica dal vivo, claquette internazionali. TEATRO SISTINA,VIA SISTINA FABULARASA Jazz, sonorità mediterranee e canzone d’autore. 28DIVINO JAZZ,VIA DEGLI ENOTRI PAVEMENT Sul palco la storica rock band. ATLANTICO LIVE,VIA DELL’OCEANO ATLANTICO IRENE GRANDI Dopo cinque anni di assenza, l’interprete toscana presenta il suo nuovo cd "Alle porte del sogno". AUDITORIUM,VIALE DE COUBERTIN PAOLA TURCI Simona Argentieri e Paola Turci sul palco per il terzo incontro del ciclo di racconticoncerti "Cantando sotto la storia". AUDITORIUM,VIALE DE COUBERTIN MARTEDÌ GOTAN PROJECT Il trio parigino che fonde tango e elettronica con il nuovo album "Tango 3.0i". ATLANTICO LIVE,VIA DELL’OCEANO ATLANTICO OTTO OHM La band romana on stage. ALPHEUS,VIA DEL COMMERCIO 36 MARTEDÌ MARCO MENGONI Il cantante torna a Roma col suo "Re Matto tour". ATLANTICO LIVE,VIA DELL’OCEANO ATLANTICO MERCOLEDÌ NANDO CITARELLA "Le voci, il canto, la gestualità tra rito festa e tradizione". Con Citarella i Tamburi del Vesuvio TEATRO GHIONE,VIA DELLE FORNACI 37 GIOVEDÌ BRIAN AUGER Una serata col tastierista e pianista virtuoso dell’organo Hammond. STAZIONE BIRRA,VIA PLACANICA VENERDÌ DANILO REA Appuntamento col grande pianista jazz. CENTRALE MONTEMARTINI,VIA OSTIENSE GENTLE GIANT Nell’anno del quarantennale della nascita di uno gruppi più rappresentativi della grande stagione rock degli anni settanta, il progressive jazz dell’Ibrido Hot Six si arricchisce della presenza di due ex membri della storica band, Gary Green e Malcolm Mortimore, per una rilettura originale, in chiave strumentale, di alcuni capolavori del repertorio del “Gigante Gentile”. CROSSROADS,VIA BRACCIANESE 771

BOX OFFICE RENZO ARBORE 25 MAGGIO TEATRO SISTINA, VIA SISTINA "MICHAEL JACKSON MEMORIAL TRIBUTE" 25 GIUGNO STADIO OLIMPICO CRANBERRIES 5 LUGLIO IPPODROMO DELLE CAPANNELLE, VIA APPIA NUOVA 1245 MIKA 6 LUGLIO IPPODROMO DELLE CAPANNELLE, VIA APPIA NUOVA 1245 LIGABUE 9, 10 LUGLIO STADIO OLIMPICO MARK KNOPFLER 13 LUGLIO AUDITORIUM, VIALE DE COUBERTIN BAUSTELLE 14 LUGLIO IPPODROMO DELLE CAPANNELLE, VIA APPIA NUOVA 1245 SKUNK ANANSIE 15 LUGLIO IPPODROMO DELLE CAPANNELLE, VIA APPIA NUOVA 1245 ELVIS COSTELLO AND THE SUGARCANES 18 LUGLIO VILLA ADRIANA, TIVOLI SIMPLY RED 24 LUGLIO AUDITORIUM, VIALE DE COUBERTIN DANIELE SILVESTRI E ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO 27 LUGLIO CAPANNELLE, VIA APPIA NUOVA 1245 GARY MOORE 28 LUGLIO IPPODROMO DELLE CAPANNELLE, VIA APPIA NUOVA 1245 SHAGGY 30 LUGLIO IPPODROMO DELLE CAPANNELLE, VIA APPIA NUOVA 1245 U2 8 OTTOBRE STADIO OLIMPICO BLIND GUARDIAN 12 OTTOBRE ATLANTICO LIVE, VIA DELL’OCEANO ATLANTICO

IRENE GRANDI

Alle porte del sogno...in rock Energia, melodia, ottimismo, solarità e un fiume di emozioni questa sera all’Auditorium dopo il Festival di Sanremo, arriva la grintosa cantante fiorentina con il nuovo album ALESSIO NISI IL 2010 È L’ANNO della sua rentrée. Dopo essere tornata sul palco di Sanremo ed aver pubblicato il settimo disco di inediti della sua carriera "Alle porte del sogno", torna a calcare le scene dei principali teatri italiani. Stasera all’Auditorium c’è Irene Grandi e porterà sul palco appunto "Alle porte del sogno", scritto con la collaborazione di Gaetano Curreri, Francesco Bianconi e Alfredo Vestrini, un lavoro in cui Irene affronta con l’entusiasmo, l’ottimismo e la solarità che la contraddistinguono i temi del confronto pieno e totale con le proprie emozioni, e della ricerca dell’armonia con se stessi e con ciò che ci circonda. Irene Grandi nasce a Firenze il 6 dicembre 1969. Dopo avere suonato in diversi gruppi, inizia a lavorare come solista assieme a Telonio. Con il suo primo autore incide “Un motivo maledetto”, che attira l’attenzione di Dado Parisini, al tempo produttore di Raf, e della CGD, che le offre un contratto discografico. Nel 1994 è al Festival, nella categoria Giovani, con “Fuori”. Irene inizia a collaborare con autori importanti: Eros Ramazzotti e Jovanotti scrivono canzoni per il suo album d’esordio “Irene Grandi”. Nel 1995 arriva “In vacanza da una vita”: Irene conferma il suo successo con “Bum Bum” e la titletrack, che diventano tra i brani più trasmessi dalle radio di quel periodo. Nello stesso anno appare in “Non calpestare i fiori nel deserto” di Pino Daniele, duettando in “Se mi vuoi”: la collaborazione funziona così bene che diventa anche un tour a due. Nel 1996 debutta come attrice assieme a Diego Abatantuono ne “Il barbiere di Rio” di Giovanni Veronesi, per cui canta anche “Fai come me”, brano portante della colonna sonora. Non sarà l’unica sperimentazione extra musicale di Irene: nel 2004, si rimetterà in gioco di fronte alle telecamere, per condurre il Festivalbar. Nel 1997 Irene torna alla musica con il terzo album “Per fortuna purtroppo”: è un deciso passo in avanti dal punto di vista artistico, con sperimentazioni musicali che si uniscono a melodie come quella di “Che vita è”, singolo in testa all’airplay radiofonico per oltre un mese. Nel 1999 esce “Verde Rosso e Blu”, quarto album seguito dal ritorno a Sanremo nel 2000, ovviamente tra i Big. A scrivere per Irene il brano per il Festival ci sono nientemeno che Vasco Rossi e Gaetano Curreri: “La tua ragazza sempre”. Nel 2001 esce il greatest hits “Irek”, che fa il punto sulla prima parte della carriera di Irene. Lo stesso anno incanta centomila persone all’Heineken Jammin’ Festival di Imola, aprendo per l’amico Vasco. Continua, nel 2003, la collaborazione con Vasco e Gaetano Curreri: i due firmano “Prima di partire per un lungo viaggio”, e la produzione di altre due canzoni del quinto disco “Prima di partire”, “Buon compleanno” e “Voglio una ninna nanna”. L’album viene portato in tour durante l’estate, debuttando il 5 luglio allo stadio San Siro di Milano, di nuovo ospite speciale di Vasco. Il 21 giugno 2009 Irene partecipa al concerto benefico a San Siro “Amiche per l’Abruzzo”, duettando sulle sue canzoni, sulle canzoni delle colleghe e su classici internazionali (“Blowing in the wind” di Bob Dylan) e Italiani (“Il mio canto libero” di Battisti-Mogol).

STASERA AL TEATRO STUDIO

PAOLA TURCI Questa sera sul palco dell’Auditorium

L’amore, ma quello senza lieto fine letture e canzoni insieme a Paola Turci OSPITI stasera all’Auditorium per un ciclo di racconticoncerti "Cantando sotto la storia" (una riflessione sulla storia della canzone che affronta il legame tra canzoni e sentimenti) Simona Argentieri e Paola Turci. Si parla di "Amore che vieni, amore che vai", Ovvero: non sempre c’è il lieto fine. Via insomma ad una riflessione sulla storia della canzone affrontando il legame tra canzoni e sentimenti. Forse questo è il legame che appare più spontaneo: ogni canzone, infatti, sembra avere la funzione primaria di esprimere una gamma infinita di sentimenti che dalla gioia incontenibile si spinge fino al dolore più profondo, toccando la lieve malinconia, le gioie del primo amore ma anche la felicità per la nascita di un figlio o la speranza di una vincita milionaria; l’acquisto

di una nuova macchina fiammante, la depressione per un amore che non tornerà, la giovinezza perduta e addirittura la follia e l’irrisione per la morte. Sembra che nulla sia più efficace di una canzone per esprimere i sentimenti, forse per la sua forma breve ma assai complessa e a volte assai raffinata, o per la maestria di chi la scrive ma soprattutto per il suo essere di tutti una volta scritta, indispensabile alla nostra vita di tutti i giorni: compagna di avventure, di conquiste, di fischiettate indimenticabili, di riflessioni fulminanti, di pianti senza fine. Anche questa volta la sfida è ardita e il percorso articolato e per farlo ci avvarremo della preziosa collaborazione della psicoanalista Simona Argentieri e della cantante Paola Turci.


15

www.ilromanista.it

COM— MUNITY

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

facebook

sms

Vendere Daniele, ma stiamo scherzando? Ci sono giocatori che trascendono qualsiasi tipo di offerta e lui non si tocca

Adriano, spero che oggi stesso parti dal Brasile per venire da noi

@mail

Ripartiamo da Ranieri: è lui la nostra garanzia

MANDATECI I VOSTRI MESSAGGI. Il Romanista SU FACEBOOK - MAIL posta@ilromanista.it - SMS 3202020927.

GIALLOROSSI VERI Costanza, figlia del consigliere della Roma Michele Baldi, col Capitano sul prato verde dell’Olimpico

VALLY

Mourinho ha parlato tanto male della Roma e poi cerca i romanisti? Mmmmm... ROBERTO B.

Scrivo poco prima che la Virtus giochi gara due a Caserta. Lo faccio per ricordare a tutti che, come diceva un mio amico, a prescindere dal risultato, non c’è futuro oltre le sopracciglia. MISTERBAR GRAZIANO

Legati ad una bandiera e nessun giocatore, grazie a Capitan futuro ma di fronte a certe cifre non si può dire di no. Quindi per me adios. MATTEO

Trenta milioni, da reinvestire sul mercato, più Sergio Ramos o Higuain. MARIA

Daniele deve rimanere almeno per due motivi: primo è il nostro simbolo, secondo non è sicuro che andando via i soldi ricevuti vengano reinvestiti nella squadra. EZIO

Per un’offerta importante. E con la sicurezza che i soldi siano reinvestiti sul mercato, io cederei De Rossi di corsa. Giocatori incedibili se ne contano sulle. Dita di una mano. L’Inter ha venduto Ibraimovic e sappiamo il risultato. ELISABETTA

Capitan Futuro rimane a Roma, non si tocca. FABRIZIO

Ammettiamo che ci fosse un’offerta di 50 milioni per De Rossi. Per noi tifosi è incedibile, ma un’offerta del genere è colossale. Lo scorso anno l’Inter ha ceduto Ibrahimovic e ha preso Milito. Ha vinto tutto. Noi possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo, ma qualsiasi dirigenza del mondo a certe cifre tratterebbe. Daniele è uno di noi. Il suo grande sogno è vincere lo scuetto qui. Spero che l’As Roma società parta innanzitutto da questo ragionamento.

FAMIGLIA ROMANISTA Luca Bussaglia, insieme a papà Osvaldo e mamma Caterina, nel giorno della sua comunione.

PAOLO

Io non so cosa pensare,il cuore dice di tenerlo a vita perché di giocatori forti e attaccati alla maglia come lui ce ne sono veramente pochi, ma come giocatore fuori da Roma potrebbe vincere tantissimo e lui se lo merita, per non parlare della cassa che potrebbe far fare alla società. Forza Roma

NOEMI

Vendere Daniele, ma stiamo scherzando? Ci sono giocatori che trascendono qualsiasi tipo di offerta, in un calcio che è solo businnes persone come Daniele e come Francesco ci riportano ai giusti valori di attaccamento alla maglia e alla propria gente, per gente come loro sono disposta ad essere l’eterna seconda mostrando che ci sono ancora atleti che si possono chiamare bandiere, mostrando che l’onestà vince sull’arroganza del potere, che si tengano i loro scudi rubati o pianificati a tavolino che si tengano i loro sostenitori che tifano contro la propria squadra che si tengano i loro dirigenti coinvolti nella nuova calciopoli. Io mi tengo Daniele e Francesco. DOMENICO

Certo De Rossi, è un grande romano e romanista. Ma poi, se lo vendiamo, chi compriamo? Io sono se ce la facciamo a tenerlo, per il no. Se poi non si può ragioniamo bene prima di cedere una delle nostre bandiere. DAVIDE

Certo che si può vendere: dipende solo dalla cifra e da quanto, di quella cifra verrà reinvestito. LORENZO ASR

Capitan Futuro non si muove. VERONICA ASR

De Rossi è solo nostro è un romano doc non penso che lui voglia andare via e poi penso che il mister Ranieri e la nostra presidentessa non lo lascino andare in un’ altra squadra.

ECCHIME L’AGENDA DEL ROMANISTA 26 MAGGIO Ore 12 al Centro Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università "La Sapienza" presentazione della mostra "Azzurri in prima pagina". 27 MAGGIO Amichevole della Roma allo stadio "Tommaso Fattori" de L’Aquila. 27 MAGGIO Assemblea Costituente "Azionariato Popolare per la Roma" presso la Sala "Quaroni" nella sede di EUR SpA

Daniele uno di noi. ALESSIO

Daniele non si tocca. Basta la cessione del romano Aquilani. MARCO

Quella di cedere De Rossi al Real sarebbe l’occasione più probabile per fare la Roma grande proprio come vorremo. Arriverebbero tanti di quei soldi che aggiunti a quelli di partecipazione per la coppa campioni e a cessioni come Batpista, Doni e Mexes ci consentirebbero di prendere sul mercato gli acquisti mai potuti. Chiaro che il sacrificio di De Rossi dovrà necessariamente passare come decisione finale proprio per il giocatore con l’accettazione, pena la rinuncia definitiva alla cessione. Le

CRISTIANA

De Rossi mai via. PAOLA

Io vorrei Gerrard e Torres al posto di De Rossi. Si puo fare? No. E allora De Rossi resta. ANTONIO

NON SOLO ROMA Romanisti, laziali e tifosi della Reggina: Roma città aperta

LE VOSTRE FOTO SUL VOSTRO GIORNALE ecchime@ilromanista.it

grandi squadre, oggi, si fanno proprio così. MARIA

Ci sarà un motivo perché vengono offerte per De Rossi certe cifre. Teniamocelo stretto, la Grande Roma parte da lui. SIMONE

Penso che De Rossi non vada al Real, è un Dio qui a Roma e lo ha già ribadito molte vole che vuole restare qui nella sua città. Se dovesse farlo lo farebbe solo per salvare la squadra anche se spero vivamente che non parta. Danielino resta con noi. BENAR

Non se ne parla. Ci sono cose che ti fanno sentire i valori profondi della vita, questo ragazzo è romano e romanista a vita. Non ha mai pensato di andar via, pochi giocatori nel mondo che sono attaccati alla maglia, alla città, alla tifoseria come lui . Al di là delle cifre, Daniele è un esempio per tutto i bambini dal mondo per attaccamento alla maglia. Vi ricordate Tommasi? Con che stipendio è tornato a giocare nella Roma dopo il suo infortunio, queste cose capitano solo alla Roma perché abbiamo dei giocatori che sono veri tifosi. Orgolioso di essere romanista. Comunque Capitan Futuro non ha prezzo.

ilsonetto Hai vinto tutto, ok nun lo discuto, scudetto, coppa-itaja e de campioni, sei er primo in tutte le competizzioni, qualunque avverzario l’hai battuto. Ma c’è ‘na squadra che, senza obbiezzioni, fino a quel’urtimissimo minuto, t’ha fatto strigne e quasi quasi muto, man mano che saliva posizzioni.

Faccio il portiere e vorrei che la Roma si sbrigasse a prendere un buon secondo. Sirigu? Che ne dite? MICHELE

Quando la Roma ha vinto a Madrid io c’ero, quindi posso "lontanamente immaginare" cosa vuol dire vincervi una Champions. È stato l’anno degli interisti, fate una statua a Milito e a chi l’ha scelto. Comunque se l’Inter è campione d’Europa prepariamoci, avevano ragione i Maya. CHIARA

Ne li scontri diretti hai pure perzo, co tutti li mijardi de Moratti, te stava a preparà sto bello scherzo. Nun è un discorzo solo da coatti, ma è la verità (e chiudo er verzo) co Roma nun ce l’hai trippa pe gatti. Stefano Asr69

DAMIANO

Mi pare che la società abbia già detto no, e poi credo che De Rossi non sarebbe molto contento di andare a giocare con Mourinho.

Ma a qualcuno frega qualcosa della Nazionale che si raduna? LIBERO 90

Io al mondiale tifo per la Spagna e l’Argentina. Non certo per Lippi e Cannavaro. GIANNI

Già mi sono stufato senza campionato. Non vedo l’ora di tornare a gioire per la magica, magari con un imperatore in più. STEFANO

Ce stanno i mondiali e non vedo l’ora che comincino. DEVID

Domenica=calcio. PICCOLETTO 87

La prima domenica senza Roma è una noia mortale, ma quando arriva il 22 agosto?

MAX

Non siamo noi a dire no, sarà Daniele stesso a farlo, lui come noi non può dimenticare cosa ha fatto e detto Mou sulla Roma ed i suoi tifosi.

MARCO 87

LUCA

MAURO

Daniele non si tocca perché è il cuore della Roma.

PIERO

ALEX

Lasciamo perde Adriano, pesa più di 100 chili. Investiamo sui giovani africani e scopriremo il nuovo Drogba.

Davanti a un’offerta pesante ci penserei. purtroppo se vogliamo essere competitivi dobbiamo farlo solo attraverso il mercato.

Milito è meraviglioso. Lo amo e lo odio.

ALESSANDRO

LUCA

Io senza Roma non so stare!

Simplicio mi pare un buon colpo, brava Roma.

Arianna

Che tristezza la domenica senza Roma. ALESSIETTO

CAPITANO

Giacomo Losi

GIANLUCA

De Rossi non si dovrebbe muovere, ma per 25 milioni più Benzema ci penserei.

NERONE Il pappagallo della Garbatella che dice "Forza Roma"

Registrazione del Tribunale di Roma n. 60 del 20-02-2004 SOCIETÀ EDITRICE: I Romanisti S.c., via Barberini 11 «Impresa beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni»

DIRETTORE RESPONSABILE

Carmine Fotia VICEDIRETTORE

Stefano Romita ART DIRECTOR

Vittorio Mogetta

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE:

via Barberini n. 11 00187 Roma Tel.: 06 45446100 FAX: 0645446142 e-mail: posta@ilromanista.it SPED. ABB. POST. ART. 1 LEGGE 46 DEL 27-2-04 ROMA · RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DATI (D.LGS 196/03): RICCARDO LUNA

TIPOGRAFIA:

Telestampa Centro Italia Oricola (AQ) Stampato su carta ecologica prodotta da: Cartiera Verde Romanello S.p.A. via Pero 5/a - Varazze (SV)

Adriano, spero che oggi stesso parti dal Brasile per venire da noi. MAX

Quanto so brutti gli interisti che festeggiano. PAOLETTO

Ripartiamo da Ranieri: è lui la nostra garanzia. AMARO MONTENEGRO 91

Mirko riposati. Che tra un po’ già se ricomincia.


16

STORIE

LUNEDÌ 24 MAGGIO 2010

IL CALCIO SCRITTO E PARLATO DENTRO E FUORI DAL CAMPO ATTRAVERSO LE PAGINE DI UN GRANDE GIORNALISTA

STORIE

I terzini, quelli nati per soffrire DARWIN PASTORIN Da “Le partite non finiscono mai” 1999 Vladimir Nabokov, l’autore di Lolita, giocò tra i pali a Cambridge. Narrò la sua esperienza in Parla, ricordo: «Avevo la passione di stare in porta. In Russia e nei paesi latini questa nobile arte è sempre stata aureolata di un prestigio particolare. Poiché il suo ruolo lo tiene in disparte, solitario e impassibile, il bravo portiere si vede seguito per via da un nugolo di ragazzini entusiasti. Rivaleggia con il matador e con l’asso dell’aviazione come oggetto di fremente ammirazione. Il maglione, il berrettino, le ginocchiere, i guanti che gli spuntano dalla tasca dei calzoncini lo distinguono dal resto della squadra. E’ l’aquila solitaria, l’uomo del mistero, l’estremo difensore». Primo Levi, ne La Tregua, descrisse un portiere polacco, avversario dei prigionieri italiani in una memorabile partita. «Questo portiere era un portiere da incubo. Era uno spilungono biondo, dal viso emaciato, dal petto concavo e dalle movenze indolenti da apache. Non possedeva affatto lo scatto, la contrazione enfatica e la nevrotica trepidazione professionale: stava in porta con degnazione indolente, appoggiato a un montante come se al gioco assistesse soltanto, con aria oltraggiata e oltraggiosa. Eppure, le poche volte che la palla veniva calciata in porta dagli italiani, lui era sempre sulla traiettoria, come per caso, senza mai fare un movimento brusco; stendeva un lunghissimo braccio, uno solo, che sembrava gli uscisse dal corpo come le corna di una chiocciola, e possedesse la stessa qualità invertebrata e appiccicosa». E Valdir Peres, lo ricordate? Il "nu-

Non godevano di buona letteratura e ai bimbi i padri dicevano: «Diventa un angelo sennò stanotte arriva un terzinaccio» mero 1" pelato, che difese (difese?) la porta del Brasile contro l’Italia in quel fatidico’82 al Mundial di Spagna, fa l’allenatore in Uruguay. Chissà cosa insegnerà ai suoi giovani, lui che venne trafitto senza pietà e con molte colpe da Paolo Rossi, unico giocatore ad aver realizzato tre reti a un estremo difensore brasileiro. E come dimenticare Massimo Piloni, “il dodicesimo” per antonomasia alla Giancarlo Alessandrelli, quello che giocò soltanto mezzo tempo nella Juventus subendo tre gol dall’Avellino? Piloni, per il suo spirito di abnegazione, per il suo ruolo di fedele ombra, soprattutto di Dino Zoff, è diventato un’opera teatrale. Sarebbe bello se “il dodicesimo” raccontasse, in un libro, la sua vicenda umana e professionale: per ora abbiamo soltanto portieri titolari protagonisti, “aquile solitarie” in attesa di poter volare. I TERZINI

Anche i terzini stanno cambiando. Quelli che un tempo erano semplicemente il 2 o il 3 sono diventati gli uomini in più, spesso i belli del calcio: eccoli stravaganti e dirompenti, prendere possesso delle fasce, a destra e a sinistra, e vai come fiumi in piena. Eccoli dunque, i difensori che attaccano, quasi un “tutto” del pallone in perenne evoluzione. Un tempo erano i “terzini”, giocatori rudi e ruvidi, palla avanti e pedalare, caviglie da mordere, tipacci che se li vedevi di notte cominciavi a correre a perdifiato. Adesso sono i “fluidificanti”, i blob del football. Gente anche da copertina patinata, come Cabrini oppure Maldini. O giovani emergenti come il bianconero Birindelli, passato dall’Empoli e dalla B alla Coppa dei Campioni. Ma che bei tempi quelli dei terzinacci botte da orbi, con gli allenatori che sapevano co-

PICCHIA SEBINO Sebino Nela in azione. Mancino ma mitico terzino destro della Roma Anni 80, quella dello scudetto più bello. Fu Liedholm a volerlo in giallorosso e sulla fascia destra

me prenderli. «Lo vedi quello? Non deve toccar palla, capito?». E il terzinaccio sorrideva come sanno sorridere i terzinacci: con quel ghigno che prometteva tempesta. Da bambini tutti sognavano di diventare centravanti e registi, al massimo eleganti liberi: perché confortante era il suono della parole “libero”. E aveva una dignità pure il portiere: di solito il più scarso. E lui, gambe magre, guance pallide, si sistemava tra una cartella e l’altra, importante era esserci, partecipare. Ma chi poteva ambire a un futuro da terzino? Chi poteva desiderare di non essere un Rivera o un Anastasi, un Sandro Mazzola o un Gigi Riva “Rombo di Tuono”, ma un Martiradonna o un Tumburus, un Gori o un Sarti qualsiasi? Pochi, pochissimi, ma speciali. Categorie di persone nate per soffrire, numeri bassi sulle spalle, pochi autografi da firmare, nessun osanna dalla curva. Soltanto quel compito, da eseguire come spie di Follet o Le Carré: bloccare, far sparire i punteros avversari, tipi dal dribbling ficcante, dal gol facile, che al ristorante non pagavano mai il conto e che finivano in televisione o persino al cinema proprio come i divi americani. I terzini no, i terzini se passavano per strada nessuno li riconosceva, perché anche nelle figurine venivano male. E al bar se dicevano: «Io sono Tizio», il barista – abituato a gente un po’ stramba e contapalle – si metteva a ridere: «Vai, vai che non è aria. Ti offro un bianco ma poi, andarsene, e in fretta!». Il terzino poteva essere un “bravo”, ma soltanto nel senso manzoniano. Non godeva di buona letteratura e ai bambini cattivi, i padri, prima di spegnere la luce, dicevano: «Diventa un

angelo, non fare arrabbiare la mamma, sennè stanotte arriva un terzinaccio…». E il bambino prometteva e giurava, e il giorno dopo avrebbe preso otto in matematica. Persino Osvaldo Soriano, il caro Osvaldo che ancora ci guida e ci indica la giusta strada, ne aveva il terrore, quando in Patagonia, si esibiva da centrattacco: «Ricordo il numero 2 che poteva avere ventisei anni, con il fazzoletto legato alla fronte e la medaglietta della Vergine, che per intimorire gli attaccanti raccontava di dover scontare un omicidio nella provincia di La Pampa». Antonello Venditti ha dedicato una

Come sarebbe bello vedere il Nela di Correndo Correndo col Nino di Francesco De Gregori, della Leva calcistica del ’68 canzone a un numero 2, a Sebino Nela, che rappresenta la sintesi tra passato e presente: « E correndo correndo/ di notte da solo/prendi la tua tuta blu/ stella stella/ crudele e sincera/ fammi correre di più/ fammi correre di più./ Scatta l’ala, una finta/ e poi vola sul fondo/ dimmi chi la fermerà/ ma stanotte/ che è notte di pace e guerra/ forse un uomo vincerà/ forse l’uomo vincerà./ Ed il bosco che è uno stadio/ e si illumina a giorno/ un applauso ti farà./ Corri forte/ che dietro al cespuglio/ acqua pura ci sarà/ Correndo, correndo/ correndo, correndo./» E come sarebbe bello vedere il Nela

di Correndo Correndo e il Nino di Francesco De Gregori, quello della Leva calcistica della classe ’68. Ricordate le parole? «Ma Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio dall’altruismo dalla fantasia». C’è tutto il calcio che, come insegna Enrico Deaglio, racchiude “la gioventù, la speranza, il carattere, la poesia, l’agonismo, l’appartenenza”. I terzini oggi non sono più terzini. Si danno arie da attaccanti e, spesso, segnano davvero caterve di gol. Prendendosi persino il lusso di battere i calci di rigore. L’archetipo dei difensori d’attacco è stato sicuramente, Giacinto Facchetti. Poi, è arrivato Antonio Cabrini, campione del mondo nell’82. Si presentò alla Juventus trappattoniana dicendo di amare la California e di leggere Hemingway. Altro calcio, altra tradizione: i terzinacci deliravano per Ostia Lido e, al massimo, leggevano “Diabolik”, ma proprio quando si sentivano malinconici o ispirati. Paolo Maldini, figlio d’arte, ha fatto il resto: dando al ruolo una patina holliwoodiana. I terzini finiscono nei libri ( “Oddio, è Ferrara, è Ciro Ferrara”, Lara Cardella, Detesto il soft) e aprono scuole di calcio, fatto questo impensabile negli anni sessanta. Un terzino al massimo poteva aprire un bar al suo paese: sulle pareti però, solo le foto dei compagni più famosi. In quegli anni sessanta solo nel mio Brasile i terzini avevano un altro spessore, un’altra popolarità. Djalma Santos (Portoguesa, Palmeiras ) già avanzava e dettava il passaggio per Garrin-

cha e Pelè, per Didì e Vavà, quando da noi oltrepassare la metà campo significava bestemmiare. Nilton Santos, venne soprannominato, per il suo talento, “l’enciclopedia del calcio”. Mentre da noi, al massimo, per il terzinaccio si levava l’urlo “fermatelo, fermate lo zappatore”.

Adesso sono i “fluidificanti”, i blob del football. Gente anche da copertina patinata, come Cabrini oppure Maldini Altri terzini brasiliani, Francisco Marinho, biondo e bello, che ci provò, senza successo, in qualità di cantautore; Josimar, finito più volte in galera per storie sbagliate di droga e sesso; il mio amico Edinho, che cominciò sulla sinistra per diventare libero di valore; Nenem, che ha il pregio di essere uno dei terzini del mio Palmeiras; Leonardo, che diventarà uno dei migliori giocatori del nostro campionato; Leandro, che si “innamorò” perdutamente di Renato Gaucho; Junior, che è un mostro di simpatia e saluta in piemontese; Pedrinho, che continua a sfilare al Carnevale di Rio; Roberto Carlos, dal sinistro che fa male; Branco, che a Brescia cercarono di emarginare; Carlos Alberto, che segnò un gol, e che gol! All’Italia nella finale del 1970 a Città del Messico; e Jorginho, che racconta al mondo la sua fede in Cristo. CONTINUA/2


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.