Creativitae | Visual CV Progetto Tesi

Page 1





Creativitae: Comunicare attraverso la ricerca visiva Progetto di tesi di Christian Cerullo Relatore Prof. David Pesarin Brocato Corso di Grafica Editoriale A.A 2014/2015 Sessione Invernale


INDICE CAPITOLO 01.

- Cos’è un problema Incipit - Definizione di problema Introduzione

CAPITOLO 02. - Componenti del problema Comunicazione 2.0 - Raccolta dati Linkedin

Face4job Usi e consuetudini delpopolo italiano Fruizione web e mobile: l’audience in Italia - Analisi dati Linkedin Audience web Audiende web nella ricerca del lavoro


CAPITOLO 03.

- Progetto Creativitae Standard cosa vuol dire? Standard Creativitae: principi di ricerca visuale

CAPITOLO 04. - Materiali e tecnologia Aspetto visual

Colore Font Icone

Info grafiche

Sistema Quick View

Grafico di bilanciamento carattere

Aspetto web

CAPITOLO 05.

- Prove applicative


“Il problema di desig

nasce da u


gn

un bisogno�

Bruce Archer


.01 COS’È UN PROBLEMA


INCIPIT

N

ell’arco degli studi accademici lo studente si trova a dover affrontare il design sotto vari punti di vista. Sicuramente, grande valenza nell’ambito, viene assunta dalla parte realizzativa ma, un progetto estetico non basta, la mera estetica senza una solida base strutturale e di metodo non può vivere. Questo è il pensiero di un grande designer dei nostri tempi: Bruno Munari. Egli nella sua opera “Da cosa nasce cosa” riesce -in maniera innovativa- a trattare diverse tematiche di design riuscendo a farle convergere in un discorso complessivo di metodo, ricerca e funzionalità. Si può senz’altro considerare quest’opera come un vademecum per giovani progettisti.

* Bruce Archer è stato un ingegnere meccanico britannico poi Professore di Design Research presso il Royal College of Art, che ha sostenuto la ricerca nel design, e ha contribuito a creare il design come disciplina accademica. Bruno Munari, Da cosa nasce cosa, Laterza Edizioni,

Milano, 1981.

In particolare, Munari propone uno schema di metodo capace di realizzare un prodotto valido con solide basi teoriche alle spalle. Il primo concetto da capire è sicuramente la definizione di problema. “Il problema di design nasce da un bisogno” sostiene Archer*. Nell’arco della storia fino ai giorni nostri, le persone sentono il bisogno di avere per esempio, un autovettura più economica , oppure un diverso modo di sistemare lo spazio per i bambini in casa, oppure un nuovo recipiente più pratico per assolvere qualche funzione. Questi e tanti altri, sono bisogni dai quali può nascere un problema di design.

11


“È necessario definire il problema in tutta la sua complessità e sotto tutti gli aspetti per capire i limiti entro il quale si dovrà operare”

12


La soluzione è il miglioramento della qualità della vita. Questi problemi possono essere individuati dal designer e proposti all’industria, oppure può essere l’industria che propone al designer di risolverle qualche problema. Spesso l’industria tende a forzare le necessità quotidiane di ognuno di noi per poter produrre e vendere nuovi prodotti. Il designer non deve farsi coinvolgere in queste operazioni che sono a completo profitto dell’industria a discapito del consumatore.

L’industria rappresenta la clientela del designer, il quale non deve partire alla ricerca di un idea geniale che risolva subito il problema. Munari definisce questa soluzione come “artistico-romantica”, è necessario definire il problema in tutta la sua complessità e sotto tutti gli aspetti per capire i limiti entro il quale si dovrà operare. Molti designer -sbagliando- pensano che la definizione del problema sia tracciata appieno dal cliente ma -come sostiene Archer“Questo è largamente insufficiente”.

13



DEFINIZIONE DI PROBLEMA Introduzione

O

gni studente per completare il proprio ciclo accademico trova come ultimo scoglio quello del progetto di tesi. Nella scelta del contesto e della tipologia adatta, lo studente cerca un progetto che sia ambizioso, realizzabile che possa divenire perno del proprio portfolio lavori. Il tema affrontato in questo progetto è il lavoro, materia vasta con le sue variegate sfumature. Trattando il mondo del lavoro non si può non pensare al colloquio, primo passo nella ricerca di occupazione e crocevia di carriere, dai giovani agli albori del proprio percorso fino ai più esperti. La selezione del personale -nell’ambito del lavoro- indica le modalità di selezione di persone da assumere con contratto di lavoro. In economia aziendale, specialmente nel campo delle risorse umane, è la funzione che si occupa del reperimento della selezione e dell’inserimento in azienda di nuovi dipendenti. Questo implica che il soggetto deve esser in possesso di determinate competenze, capacità e abilità per avvicinarsi il più possibile al profilo ricercato per quella posizione lavorativa. Questo fenomeno implica risvolti di natura: • • •

Economica (incontro fra domanda e offerta di lavoro). Legale (contratto giuridico di lavoro). Psicologica (valutazione delle caratteristiche del lavoro e dei candidati).

La quantità e la qualità delle risorse da ricercare dovrebbero derivare principalmente dal processo di pianificazione del personale, in base alle caratteristiche delle posizioni da ricoprire. I mezzi più comunemente utilizzati per la ricerca sono: • • • • •

Analisi delle candidature spontanee già pervenute. Annunci su giornali e riviste specializzate. Annunci sul proprio sito internet o su banche dati specializzate. Consultazione delle offerte esistenti su banche dati specializzate. Utilizzo di agenzie esterne.

La selezione avviene in linea di massima tramite l’analisi dei curriculum o di lettere di colloquio diretto, i colloqui con il responsabile della selezione, ed il colloquio finale con il responsabile di linea interessato alla nuova risorsa. La ricerca del personale adatto può richiedere anche un periodo molto lungo, per cui è bene partire il prima possibile quando la necessità è appurata. La facilità o meno, di trovare le risorse ricercate dipende infatti dal mercato del lavoro del momento, dalla specificità delle caratteristiche richieste e dalla notorietà/attrattività dell’azienda richiedente.

15


La selezione del personale è un’esigenza che scaturisce da una corretta gestione aziendale. L’incremento della produttività porta alla creazione di nuove figure necessarie per sostenere la crescita o l’aumento di benefizio in un’impresa. Il processo di selezione si articola in una serie di fasi coodinate e si esplica mediante l’utilizzo di vari strumenti. Nella forma più generale, questo processo comprende tre momenti principali:

Reclutamento

Valutazione

Inserimento

Tale processo viene normalmente proceduto da un attenta e dettagliata “job analysis” in cui vengono definiti i contenuti e i requisiti della mansione. Essa si articola su due momenti: •

16

Una descrizione delle attività relative alla mansione da svolgere: vengono analizzati approfonditamente i compiti, le responsabilità, l’inquadramento organizzativo, la categoria e la retribuzione. Un profilo delle caratteristiche della persona: sulla base dell’analisi della mansione viene individuato un profilo del candidato ideale in termini di attitudine, abilità, competenze nonchè caratteristiche di personalità necessarie per svolgere la mansione.


In educazione, per curriculum si intende l’insieme dei corsi e dei loro contenuti, offerti da una istituzione quale una scuola o università. In particolare, il curriculum vitae -tradotto dal latino significa corso della vita- è un documento redatto al fine di presentare la situazione personale, scolastica e lavorativa di una persona. Curriculum è dunque una parola latina acquisita nella lingua italiana, derivata da currere, “correre”. Il plurale rimane curriculum, in quanto in italiano tutte le parole terminanti per consonante, acquisite da lingua straniera o morta, al plurale rimangono invariate, ma alcuni utilizzano il plurale curricula, specificatamente proprio nella lingua latina. Un curriculum vitae viene di solito compilato nell’ambito della ricerca del lavoro, ovvero quando si cerca il primo o un diverso lavoro. Spesso il curriculum è infatti la prima fonte informativa in base alla quale un datore di lavoro o un selezionatore decide se è interessato ad esaminare un candidato per valutarne l’assunzione, ed è per questo che viene data importanza a tale documento. Il CV è il nostro biglietto da visita lavorativo, la carta d’identità professionale, una sorta di micromanifesto comunicativo e in qualche modo anche pubblicitario delle competenze e delle esperienze di cui siamo portatori.

In pratica è un utilissimo strumento per farsi conoscere, condizione necessaria (anche se ovviamente non sufficiente) per farsi scegliere. Ancora oggi, nella maggior parte dei casi, il primo scambio significativo di informazioni fra un candidato e una o più aziende avviene attraverso il “biglietto da visita” del cv. A dire il vero si tratta di uno scambio unidirezionale, nel senso che il trasmittente (cioè il candidato) invia un messaggio più o meno dettagliato a un ricevente ove, non necessariamente si vede pervenire una risposta di ritorno. Infatti molte imprese e società di consulenza hanno l’abitudine di non mandare neppure una risposta formale agli aspiranti dopo aver ricevuto e archiviato il loro curriculum. Focalizziamo l’attenzione sul fatto che inviare un cv è una forma di comunicazione, per quanto come già detto, prevalentemente unidirezionale

17


Dunque il cv rappresenta per qualsiasi candidato il messaggio fondamentale da mettere nella bottiglia, da affidare al metaforico piccione viaggiatore con destinazione mondo del lavoro, lo strumento determinante per superare il primo filtro della selezione: ossia la ricezione, lo spoglio e l’esame analitico delle minibiografie che i candidati mandano alle aziende e alle società di consulenza o di intermediazione lavorativa. Pertanto, saper stendere con accortezza ed efficacia la propria storia formativa e professionale è un’abilita che, se sviluppata, può attribuire qualche punto in più nella corsa per il posto di lavoro.

Un buon curriculum è un piccolo ma prezioso strumento di comunicazione, che deve raggiungere vari scopi: •

• •

dare tutte le informazioni personali e professionali necessarie al selezionatore (o comunque all’interlocutore) per capire se la candidatura proposta è coerente o meno con il profilo in gioco (o, in ogni caso, con le posizioni presenti in azienda e con quelle eventualmente scoperte o che, in prospettiva, potrebbero diventare tali); stimolare l’azienda a mettersi in contatto con chi lo ha inviato; fornire una prima, impalpabile ma importante, buona impressione sulle caratteristiche di personalità di chi lo ha scritto; tenete conto del fatto che ogni azienda, anche di piccole dimensioni, riceve ogni anno svariati curricula: la scelta dell’uno o dell’altro, per un colloquio di approfondimento che può precludere all’assunzione, dipende proprio da quella “impalpabile buona impressione” che si riceve, leggendo un cv appunto fatto bene.

Insomma, il curriculum informa, stimola e genera una reputazione, una reputazione, attorno al candidato.

18


MESSAGGIO

TRASMITTENTE

RICEVENTE

RISPOSTA (FEEDBACK)

MODELLO DI COMUNUCAZIONE UNIDIREZIONALE CURRICULUM

CANDIDATO

AZIENDA

RISPOSTA 19


Queste considerazioni* potrebbero spingere il candidato a pensare che, più cose si scrivono in esso, migliore è il cv. In realtà non è così. Quando ci si accinge a scrivere di noi, per cercare un posto di lavoro o una nuova occupazione, è utile ricordare che, ai selezionatori -ancora di più agli imprenditori- di norma sono graditi cv che lasciano trasparire chiaramente questi aspetti: • •

• •

una buona capacità di sintesi che, però, non vada a discapito della completezza dell’informazione; ordine e schematicità (senza tuttavia esagerare con quest’ultima), nella misura in cui consentono una lettura facile e veloce; scioltezza e scorrevolezza di esposizione nelle parti discorsive; assenza sia di toni adulatori od ostentativi sia di un lessico per così dire burocratico, in altre parole, al buon cv si chiede sobrietà.

Scrivere bene il CV è un elemento decisivo per entrare in contatto con il mondo del lavoro tuttavia, il cv senza un’altrettanto buona cover letter rischia di non riuscire comunque a valorizzare adeguatamente le potenzialità della candidatura in questione. Insomma, una lettera azzeccata e completa potenzia un cv ben scritto. Ciononostante lo strumento della lettera è oggi tralasciato da molti candidati oppure approntato troppo frettolosamente. In realtà bisogna proprio abituarsi a pensare al curriculum come al secondo componente di un prodotto comunicativo formato dal binomio lettera e curriculum, di cui la lettera è addirittura il primo termine. E’ infatti la lettera che, più facilmente e più flessibilmente del curriculum, permette di agganciare l’attenzione dell’interlocutore e di personalizzare il messaggio. 20

Gabriella Ventura, responsabile recruiting di De Agostini Editore trae le seguenti considerazioni*: “E’ inutile scriverla se ci si limita a replicare quanto è già stato riportato nel curriculum, oppure utilizzarla per introdurre frasi banali o, peggio ancora, per manifestare un interesse generico verso l’azienda. Non interessano neppure autodefinizioni del tipo ‘Credo di essere una persona determinata e volitiva’, perchè non conoscendo il candidato non si può ovviamente ritenere affidabile ciò che pensa di sé. E’ invece indispensabile riportare ciò che davvero contraddistingue il proprio profilo formativo e professionale, se già il giovane ha avuto qualche breve esperienza lavorativa. Vanno evidenziati anche i collegamenti o gli aspetti che difficilmente si riesce a cogliere dalla semplice lettura dei dati scarni del curriculum: cosa ci sia di tipico nelle aziende in cui ha lavorato o come il contesto formativo abbia eventualmente reso ‘particolare’ la sua esperienza...”

* Cfr. Alessandro Amadori, La guida del Sole 24 Ore al curriculum vitae, Gruppo 24 Ore, 2011. * Ibidem


Da questa importante testimonianza professionale traiamo un’indicazione fondamentale per la messa a punto della lettera di presentazione: essa non deve apparire come una semplice formalità burocratica, una specie di bolla d’accompagnamento con cui materialmente il cv giunge a destinazione, no; la lettera di presentazione è molto di più, è un documento che completa e integra il cv, consentendo una finalizzazione di gran lunga maggiore del messaggio. In sintesi, il curriculum riporta le informazioni, i dati, le notizie, mentre la lettera deve far scattare la prima motivazione, il primo feeling da parte del selezionatore nei confronti del candidato. Seconda testimonianza* su come scrivere bene la lettera di accompagnamento è data da Valeria Canzi, managing partner di Rochester Italia, società di Head Hunting specializzata in profili bancari e finanziari. L’idea di fondo è che, nella lettera di accompagnamento, è importante descrivere sinteticamente le proprie competenze e motivazioni, oltre a collegarsi alla posizione in gioco. Rochester infatti, come tutte le altri grandi società di ricerca e selezione, riceve un gran numero di candidature, e ha quindi l’esigenza di acquisire il maggior numero possibile di informazioni prima ancora di aprire fisicamente il cv di un candidato, per poter cogliere al volo le eventuali corrispondenze fra caratteristiche dei candidati e specifiche richieste delle aziende clienti:

“Per esempio, nella lettera di chi ha già maturato qualche breve esperienza di lavoro, anche attraverso uno stage supponiamo nell’ambito del private banking, dovrebbe essere presente la tipologia del contesto in cui ha operato, che categoria di clienti ha iniziato a seguire e quali prodotti ha gestito. Da un candidato junior che si propone per la gestione dei fondi, invece, vorrei avere informazioni sulle ragioni della sua scelta, se preferirebbe impiegarsi in un gruppo italiano o in un’azienda estera e quali macro-categorie lo interessano di più, poniamo gli equity piuttosto che i bond. Ma è importante indicare le proprie caratteristiche personali: per esempio, il candidato si sente di più uno studioso che preferisce entrare nei dettagli dei problemi, oppure un professionista abile nei rapporti professionali?...”

Il cv deve pertanto essere sempre accompagnato da una lettera con funzioni di presentazione, valorizzazione e integrazione delle informazioni curriculari, nonché di “aggancio” all’eventuale posizione organizzativa per cui è in corso una ricerca di personale. Questa lettera è ovviamente differente a seconda che si stia rispondendo a un’inserzione oppure ci si stia autocandidando, cioè si stia scrivendo spontaneamente a un’azienda.

21


La lettera di accompagnamento deve in ogni caso essere piuttosto breve, ma comunque non priva di elementi capaci di incuriosire il destinatario. Nel primo caso (risposta a un inserzione) essa deve appunto fare riferimento all’inserzione in questione ed evidenziare la congruenza fra la propria candidatura e la posizione offerta. Nel secondo caso (autocandidatura) la lettera deve accennare ai motivi per cui si è presa la decisione di inviare un cv, e indicare la funzione aziendale in cui si è maturata una certa esperienza (o nella quale si desidera comunque venire inseriti). Questi elementi essenziali per la nostra carriera rappresentano sicuramente uno scoglio per i neofiti, ma ad oggi vi è ancora difficoltà anche per i più esperti. La decisione di affrontare questa tematica è dovuta alla vita di tutti i giorni, figure familiari, amici ed esperienze personali che portano l’individuo a scontrarsi con questo “iceberg” fatto di formalità, utilizzando frasi e definizioni di circostanza, a volte persino inventate o copiate da curriculum altrui con l’intento di colpire l’attenzione del datore di lavoro. Il progetto in questione verte sull’idea di realizzare un nuovo modello di curriculum vitae costruito non sulle parole ma sull’aspetto visuale in modo da far cadere quel muro fatto da tante parole e poca chiarezza. Le caratteristiche fondamentali per la realizzazione del cv dovranno essere: l’essenzialità, la facile compilazione sopratutto, la semplificazione della consultazione.

22

“Realizzare un nuovo modello di curriculum vitae costruito non sulle parole ma sull’aspetto visuale”

* La testimonianza è tratta ratte dall’intervista di Alessandro Amadori.


“Il design non è pura estetica non è cultura del bello ma, come recita una regola giapponese il bello è la conseguenza del giusto”

Come detto in precedenza bisognava gestire una comunicazione tra un emittente ed un destinatario rappresentati dal candidato e dal datore di lavoro. Per controllare questa comunicazione l’aspetto essenziale è eliminare le interferenze, barriere che rendono difficoltoso far capire ad un estraneo le proprie competenze e capacità ed allo stesso tempo complicano il lavoro di chi recluta figure professionali nel capire se il profilo sia adatto o meno alla mansione desiderata. Il problema che il mercato propone è sicuramente già stato affrontato in vari modi, l’aspetto sottovalutato risiede dalla parte di “chi legge”: cosa capisce?, come interpreta questo report della nostra vita? Cosa vorrebbe capire di noi?. Munari sostiene che qualunque problema lo si può smontare nelle sue componenti. Questa operazione facilita la progettazione perché tende a individuare singoli problemi che si nascondono nei sottoproblemi. Risolti i piccoli problemi uno alla volta -qui comincia l’intervento della creatività e si abbandona l’idea di cercare un’idea- si ricompongono in modo coerente secondo tutte le caratteristiche funzionali per ogni singola parte e funzionali tra loro, secondo caratteristiche materiche, psicologiche, strutturali, economiche e infine formali. Munari sosteneva che il design non è pura estetica non è cultura del bello ma, come recita una regola giapponese “il bello è la conseguenza del giusto”.

23


.02 COMPONENTI DEL PROBLEMA


COMUNICAZIONE 2.0

I

l principio di destrutturare un problema nei suoi elementi per poterlo analizzare risale al metodo cartesiano. Oggi i problemi sono diventati molto complessi e talvolta complicati, è necessario al progettista avere informazioni su ogni singolo problema per una maggior sicurezza nella progettazione. Importante è definire i concetti di “complesso” e “complicato”. Moles sosteneva che “un prodotto è complicato quando gli elementi che lo compongono appartengono a numerose classi differenti; mentre è complesso se contiene un gran numero di elementi raggruppabili però in poche classi”. Analizzando i modelli più comuni di curriculum vitae si evincono grandi problemi di comunicazione grafica e di valorizzazione dei contenuti proposti dal candidato. Seguendo il pensiero “munariano”, ovvero dividendo il problema in sottoproblemi, le tematiche individuate da rinnovare sono: • • • • • • •

Griglia di impaginazione. Disposizione delle informazioni nella pagina. Maggiore chiarezza dei dati richiesti al candidato. Maggiore chiarezza delle abilità del candidato alla visione del datore di lavoro. Valorizzazione visuale del form (scelta colori, font e segni grafici). Possibilità di compilazione rapida del CV mediante form su sito web. Facilitare la consultazione con metodi di riconoscibilità grafica.

Questi aspetti sono stati individuati alla luce dell’analisi dei più diffusi modelli CV in circolazione che seguiranno nei prossimi paragrafi. Inoltre, altro aspetto da non sottovalutare è sicuramente quello che comprende il servizio compilazione e la strutturazione del servizio web che deve facilitare e agevolare nei tempi e nelle modalità l’esperienza dell’utente.

* Abraham Moles è stato un ingegnere elettronico e acustico. Egli fu uno dei precursori degli studi di scienza dell’informazione e della comunicazione in Francia. Professore, ha insegnato presso la Hochschule fur Gestaltung di Ulm e l’Università di Strasburgo. Egli è anche inventore del morphophone, una delle prime camere eco elettroniche.

25


RACCOLTA DATI

D

ocumentandosi sul Web si può appurare che questo problema è stato affrontato in diversi modi. Vi sono numerosi siti web che propongono propri modelli di CV e permettono la compilazione e il download gratuito del proprio CV, mentre in alcuni casi professionisti del settore provvedono da sé alla produzione del proprio CV. Sono state individuate tre tipologie di CV: Europass Sicuramente uno dei modelli più celebri (ex modello unico europeo), questo modello detto standard, creato appositamente per favorire la mobilità delle persone nella comunità europea. Si sviluppa su di una griglia grafica a due colonne ed è strutturato su cinque aree principali: Informazioni: nome, cognome e contatti. Occupazione desiderata. Esperienza professionale: dati su precedenti lavori. Istruzione e formazione: dati su titoli conseguiti. Capacità e competenze personali: informazioni su capacità e interessi.

26


Questo modello ha riscosso opinioni discordanti, ne sono stati individuati aspetti positivi e negativi. Uno degli aspetti positivi è sicuramente l’utilità per persone con poca esperienza grazie alla griglia che dona un effetto grafico di riempimento oscurando i pochi dati inseriti. Allo stesso modo si delinea un aspetto negativo del modello per chi possiede esperienza ed è costretto ad usare più pagine che talvolta divengono anche tre o quattro. Le altre debolezze individuate sono la compilazione dei campi a mano che induce l’utente a dover ricorrere a solite frasi di circostanza per cercare di apparire al meglio, e la presentazione cronologica delle esperienze che svantaggia un candidato con un percorso frammentato. Nonostante le discordanze a riguardo il modello Europass è riuscito a standardizzare i CV dive-

nendo uno dei più usati soprattutto da classi di lavoratori medio-basso. A tutto ciò ha contribuito un malcostume diffuso in cui molte aziende e dirigenti credono che il Modello Europass sia soggetto a norma obbligatoria di utilizzo, ignorando il diritto di ognuno presentarsi al mondo del lavoro come meglio crede. Ad oggi la situazione Europass è molto particolare con una spaccatura europea sul suo utilizzo infatti, i dati raccolti dimostrano che solo Italia, Spagna e Grecia fanno utilizzo di questo modello, cosa che nel Nord Europa non succede assolutamente. Naturalmente le difficoltà nella compilazione di questo modello si riversano dalla parte di chi si trova a leggere questo documento che, non capendo esattamente le abilità e le informazioni del candidato, talvolta è costretto ad estrapolare informazioni su righe e righe di testo.

27


Modello anti/post cronologico Storicamente prima della standardizzazione Europass questo modello risultava essere il più usato. E’ strutturato sulle proprie esperienze Professionali. Formative. Scolastiche. elencate in ordine cronologico dalla più recente a quella più lontana o viceversa. Anche qui, il modello viene improntato su righe di testo descrittive e poco dettagliate, sostanzialmente essendo antecedente al modello Europass questa tipologia di modello si rende antenato delle lacune precedentemente descritte. CV tematico Questo modello è totalmente incentrato sulle competenze del candidato, permette di mostrare polivalenza nel lavoro e il proprio interesse per un settore specifico. Un aspetto positivo di questo form è la grande flessibilità che possiede coaudivata da una buona organizzazione delle informazioni. L’aspetto più interessante è la possibilità di nascondere le proprie lacune in ambito professionale o di formazione ma, allo stesso tempo proprio per questo aspetto viene visto con malizia da parte del lettore. 28


Per quanto riguarda la fruizione web vi sono molti siti e applicazioni per mobile che offrono servizi di compilazione e download. Facendo una semplice ricerca su “Google” è possibile trovarsi in un autentico mare di servizi di compilazione CV. Nell’era digitale in cui si vive, dove sembra che niente più si possa fare o realizzare senza un click o un tap sul touch di un device e la parola “social” rappresenta la chiave di volta per qualsiasi attività si debba svolgere o intraprendere, anche il settore lavoro ha sviluppato le proprie piattaforme social network dove persone stringono contatti potenziali per un lavoro e la domanda e l’offerta s’incontrano. Linkedin Linkedn è un servizio web di rete sociale gratuito, con servizi opzionali a pagamento, impiegato principalmente per lo sviluppo di contatti professionali. Lo scopo principale del sito è consentire agli utenti registrati di mantenere una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo. Le persone nella lista sono definite “connessioni” esse sono in effetti le connessioni di un nodo -l’utente- all’interno della rete sociale. L’utente può incrementare il numero delle sue connessioni invitando chi di suo gradimento.

Gli obiettivi del sito sono molteplici: •

• •

Ottenere di essere presentati a qualcuno che si desidera conoscere attraverso un contatto mutuo e affidabile. Trovare offerte di lavoro, persone, opportunità di business con il supporto di qualcuno presente all’interno della propria lista di contatti o del proprio network. I datori di lavoro possono pubblicare offerte e ricercare potenziali candidati. Le persone in cerca di lavoro possono leggere i profili dei reclutatori e scoprire se tra i propri contatti si trovi qualcuno in grado di merli direttamente in contatto con loro. 29


Face4Job Face4Job è una piattaforma social fondata nel 2013 da Alessio Romeo ingegnere italiano con esperienze da Head Hunter per diverse aziende. La piattaforma si propone di azzerare l’uso del CV - dichiarato strumento obsoletocambiando le regole del reclutamento del personale. Grazie all’algoritmo elaborato questa piattaforma è in grado di rilevare offerte di lavoro in tutto il mondo. Il candidato dopo essersi iscritto, compila una sezione anagrafica e specifica una moltitudine di caratteristiche che egli creda lo contraddistinguano. Alla ricezione dell’offerta egli risponde girando un breve video che replichi ad alcune domande specifiche dell’azienda interessata. Se il percorso continua, ne occorre un altro improvvisato in cui rispondere on poco tempo e poi vi sarà una sessione in streaming, un colloquio online. Face4Job offre un servizio di:

• •

• •

30

Riproduzione delle logiche tipiche del processo di ricerca e selezione fra azienda/candidato; Piattaforma indipendente di “video streaming”; Per i candidati , possibilità di registrare dei “VideoTalent” , secondo un processo strutturato di intervista step; Per le aziende, un processo di screening iniziale snello ed efficace, visionando i “VideoTalent” dei profili più interessanti emersi attraverso il processo di selezione; Iscrizione ed utilizzo del servizio interamente gratuito per i candidati; Iscrizione gratuita e servizi con costi a consumo per le aziende;


Usi e consuetudini del popolo italiano Raccogliere dati ed interpretarli non è lavoro facile per chi si occupa di marketing e statistica, gli strumenti sono molteplici e nel web vi sono siti dedicati alla raccolta di audience talvolta a pagamento, talvolta gratuiti ma con indice di imprecisione particolarmente alto o con dati disponibili solo per siti web di grande rilevanza, inoltre, per quanto concerne l’argomento qui trattato la parte web rappresenta solo una porzione del campione che si prospetta più ampio e variegato dato il supporto finale rappresentato dal formato cartaceo. Così, per studiare e capire come si comporta il popolo italiano nella ricerca del lavoro è stato deciso di costruire un questionario ad hoc creato dallo studente per poter raccogliere maggiori informazioni in materia di CV. Grazie a strumenti web come Google Form, creare e diffondere un questionario non è mai stato così semplice e rapido.

Difatti tra gli strumenti disponibili nella suite Google Drive è possibile costruire questionari con le più variegate opzioni di domanda dalle domande a scelta multipla fino alle risposte aperte passando per selezioni da elenchi. In questo modo è stato costruito il questionario dal titolo “Uso del CV nella ricerca dell’impiego”. Il form è stato strutturato su quindici domande di diverse tipologie create per tracciare il profilo dell’utente italiano in materia di compilazione CV. Al fine di delineare la tipologia del campione, le prime due domande sono state dedicate all’età ed al sesso in modo da avere primi riscontri e capire di quale tipo di persona si stesse trattando.

31


A seguire nelle tre domande successive è stato chiesto: • • •

Attività corrente della persona; Attestato di studio in possesso; Settore di pertinenza;

In questo modo si viene a capire il grado di preparazione, lo status corrente e il settore di lavoro, aspetti fondamentali per il progetto in questione che si vuole porre come modello standard quindi adatto per ogni categoria di lavoratore. Dopo aver toccato questi aspetti atti a tracciare il profilo generale della persona il questionario pone domande riguardanti le modalità per la compilazione del CV, in primis, il mezzo preferito (siti web, applicazioni mobile, carta e penna) chiedendo di specificare il nome del servizio utilizzato, poi viene chiesto all’utente se appartiene a liste d’iscrizione presso agenzie interinali specificando il nome e un opinione a riguardo, questa domanda tende a differenziare l’utente dato che agenzie interinali solitamente dispongono di propri modelli e procedure per la compilazione CV. Al fine di capire quale sia il maggiore competitor e quindi, il modello CV più utilizzato la domanda successiva pone la scelta tra nomi dei maggiori servizi e modelli CV in circolazione includendo anche l’opzione “Autoproduzione” dato che l’utente potrebbe provvedere autonomamente nel prodursi il proprio curriculum vitae.

32


Identificati questi aspetti, l’intervistato viene sottoposto a domanda diretta riguardante il servizio social Linkedin, qui l’intento è capire cosa pensa l’utente sopratutto chiedendo di esprimere un giudizio che vada oltre la mera presentazione social del servizio, infatti dopo aver chiesto se si possiede un account Linkedin, viene chiesto se lo si ritiene utile nella ricerca dell’impiego. Analizzare queste due domande sarà molto importante per tracciare un effettivo rapporto tra social network e mondo del lavoro. Infine come ultima domanda viene chiesto di specificare attraverso risposta aperta gli aspetti negativi nella compilazione del CV. Questa domanda sarà fondamentale per capire i problemi comuni che le persone riscontrano e aiutare il progetto di tesi nel definire le componenti del problema potendo così studiare soluzioni migliori. Per diffondere il questionario i mezzi sono stati molteplici, dal tradizionale passa parola tra amici e conoscenti fino alla diffusione tramite social network, specialmente in gruppi social di classi lavorative specifiche e siti di discussione come “reddit.com”. In molti casi è stata riscontrata molta diffidenza a riguardo da parte delle persone che, nella maggior parte dei casi temono di essere spiate da perfide multinazionali senza riflettere sul fatto che la loro presenza sugli stessi social network implica una diffusione dei propri dati accettata nei termini e condizione d’uso in fase di registrazione.

33



Fruizione Web e Mobile: l’audience in Italia Come avviene nel settore televisivo e radio, anche il web e il mobile possiedono il proprio strumento di misurazione dell’audience. Esso è importante per professionisti del marketing per capire e prevedere su quali binari su muoveranno le audience del proprio target. Audiweb è l’organismo “super partes” che rileva e distribuisce i dati di audience di internet in Italia, offrendo al mercato dati obiettivi, di carattere quantitativo e qualitativo, sulla fruizione del mezzo. Audiweb è un Joint Industry Commitee, un organismo partecipato dalle associazioni di categoria che rappresentano gli operatori di mercato: Fedoweb (50%), associa zione delgi editori online, UPA Utenti Pubblicità Associati (25%), che rappresenta le aziende nazionali

e multinazionali che investono in pubblicità e Assap Servizi s.r.l, l’azienda servizi di AssoCom (25%), associazione delle agenzie e centri media operanti in Italia. La società è gestita da un Consiglio di Amministrazione. presieduto da Enrico Gasperini, afiancato da un Comitato Tecnico che ha funzioni propositive e consultive sull’impostazione della ricerca e del sistema di rilevazione. L’attuale impianto di rilevazione consente di produtte stime puntuali sulla fruizione di Internet sia da PC che da mobile (smartphone e tablet). Per avere una panoramica sulla fruizione dei servizi web e mobile è importante analizzare dati rilevati da organi.

“ L’attuale impianto di rilevazione consente di produtte stime puntuali sulla fruizione di Internet sia da PC che da mobile”

35


ANALISI DATI

L

’aspetto comune tra questi servizi è la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di form, la mancanza di standardizzazione quindi di una convenzione comune a riguardo genera grandi zone d’ombra con conseguente confusione per il candidato e timore per il datore di lavoro che si rifugia nel modello più standardizzato finora che è il modello Europass. Inoltre questi servizi anche se ben costruiti, presentano ancora lacune date da modelli obsoleti che tentano di differenziarsi fra loro non per funzionalità ma per puro aspetto estetico, a discapito dell’utente penalizzato dall’ampia scelta senza capire la sua reale necessità. Nel settore di compilazione e creazione CV i maggiori competitors individuati sono: • Europass; • Cveer; • Easy-Cv; • Resumup; • Cv-Builder; Per quanto concerne i servizi di reclutamento “social network” di nuova generazione come si evince dai dati estrapolati essi svolgono una buona funzione di incontro domanda/offerta ma restano legati ad una piccola cerchia di settori lavorativi tralasciando ampie fasce di mercato legate a settori più tradizionali.

36

Linkedin La rete di Linkedin, presente in oltre 200 paesi, a gennaio 2013 contava circa 200 milioni di utenti, cifra che è aumentata nel corso degli anni ad un ritmo di crescita di 1 milione di iscritti a settimana. Il 56% degli iscritti risiede fuori dagli USA, mentre India, Regno Unito e Brasile sono i paesi con maggior numero di iscritti. Per quanto riguarda il vecchio continente gli utenti sono oltre i 22 milioni e le nazioni che mostrano maggior interesse sono: Paesi Bassi, Francia e Italia. La diffusione di Linkedn è capillare negli USA. Il tasso di penetrazione all’interno del mercato del lavoro è consolidato negli Stati Uniti, in crescita in Europa e nel resto del mondo. Gli uomini -59%- superano di gran lunga le donne, e le fasce con più membri sono quelle dei 25/34 e 35/54 entrambe con il 36%. I settori con più iscritti risultano essere l’hi-tech (17%), la finanza (14%) e la manifattura (10%). Le funzioni maggiormente presenti sono quelle legate alla vendita (12%), all’insegnamento (10%) e all’amministrazione (10%). Linkedn è stata oggetto di critiche per l’invio indiscriminato di messaggi di posta che pubblicizzano i propri servizi o quelli degli inserzionisti, perchè permette ai propri utenti di inviare indiscriminatamente e per l’estrazione di indirizzi di posta dalle webmail dei propri utenti.


Linkedin 200 MLN

2013

Utenti iscritti in oltre 200 paesi

1 MLN Crescita utenti per settimana

56%

globe

India, Brasile e Regno Unito maggior numero di iscritti

/week

22 MLN Italia, Francia e Paesi Bassi maggiore interesse

59%

gender

Prevalenza di sesso maschile

EU

36% Fasce d’età con più membri

age 25/34 35/54


Audience Web Capire il pubblico significa comprendere come esso si “muove” negli ambienti digitali, dalle caratteristiche socio-demografiche, alle abitudini di consumo. Consultare e tenere d’occhio i report aggiornati sulle audience web, pubblicati da Audiweb, Istat, AGCOM, Nielsen è di certo un ottimo strumento d’orientamento. Gli ultimi dati rilasciati da Audiweb che si riferiscono al mese di giugno 2015, ci dicono come nel primo semestre del 2015 siano 41 milioni gli italiani che dichiarano di accedere a internet. La diffusione dell’online in Italia continua a crescere in misura maggiore per la disponibilità di accesso tramite dispositivi mobili. Risultano, infatti 30,6 milioni gli italiani tra gli 11 e i 74 anni che dichiarano di accedere a internet da smartphone (+19,5% in un anno) e 11,6 milioni da tablet (+27,4%). La possibilità di accedere a internet tramite computer rappresenta, però, ancora la modalità più diffusa tra la popolazione connessa e registra un tasso di crescita che tende a stabilizzarsi (+1,9% in un anno). Per quanto riguarda, invece, la fruizione di internet da mobile. risulta che l’85,5% del tempo trascorso online da questi device è generato dall’uso di mobile applications.

38

Quali sono le tipologie di siti e applicazioni maggiormente utilizzati? A giugno restano confermati i siti e le applicazioni di ricerca “Search” (il 91,6% degli utenti online), i portali generalisti “General Interest Portals & Communities” (il 90,6%), i social network “Member Communities” (l’87,1%) e, per quanto riguarda le categorie di siti e applicazioni di intrattenimento e informazione, i siti delle categorie “Video/Movies” (l’80,3%) e “Current Event e Global News” (il 68,9%). Si raggiungono valori molto significativi anche per i siti e applicazioni dedicati alla gestione delle email (con il 77% degli utenti online), all’ecommerce (con il 71,3% degli utenti online) e alla consultazione di mappe e informazioni di viaggio (con il 60,3%).


Audience Web in Italia

41,1 MLN Italiani che dichiarano di accedere a internet

06/2015 +1,9%

Distribuzione del tempo speso

Mobile

PC

+19,5% 30,6 MLN

+27,4% 11,6 MLN

-0,5%

35,9 MLN

APP

85,5%

Browser

14,5%


Audience web nella ricerca del lavoro Che possa piacere o meno anche quello del lavoro è un mercato e come tutti i mercati ha messo radici stabili in Rete. È un fatto consolidato. Lo dimostra la crescita di Linkedin, due nuovi utenti al secondo. Più difficile, invece, capire quante persone si affidino al Web per cercare lavoro e quante offerte si trovino online. Una fotografia unitaria e ufficiale degli scambi tra domanda e offerta non esiste, ma è possibile comprendere che cosa stia accadendo. Sul fronte utenti aiuta Audiweb che ha realizzato uno studio sull’audience dei siti di Career Development. Nel mese di giugno 2014 - certifica Nielsen - gli utenti unici di Internet in Italia sono stati 28,9 milioni e di questi 8 milioni (il 28% del totale) hanno visitato siti e servizi per trovare lavoro. A fronte di una forza lavoro pari a 25,5 milioni (fonte Istat), significa che una persona su tre in Italia, con o senza lavoro, ha pensato di affidarsi a Internet per esplorare il mercato. Il tempo medio mensile speso sui siti d lavoro è di mezz’ora. Ben 3,5 milioni - precisa Audiweb - l’hanno fatto usando dispositivi mobili. I cluster sul tipo di utenti è ancora più interessante: metà dei visitatori ha un ‘età compresa tra i 25 e 44 anni e principalmente sono diplomati. Sotto il profilo occupazionale i più attivi sono i disoccupati: 1,3 milioni (su un totale di 3,1 milioni in italia) spera di uscire dall’empasse lavorativo usando la Rete. A seguire ci sono i profili impiega-tizi e amministrativi (1,2 milioni), studenti 40

Audience Web

nella ricerca dell’impiego 8 MLN Visite a siti di ricerca impiego

25,5 MLN Totale forza lavoro in Italia

06/2014 28%

1 su 3 si affida a Internet per esplorare il mercato del lavoro


Categorie di lavoratori più attive

DISOCCUPATI

1,3 MLN

IMPIEGATI

1,2 MLN

STUDENTI

900 Mila OPERAI

690 Mila

(900 mila), operai (690 mila) e chi si qualifica come “casalingo” (770mila). La maggioranza di visitatori esprime un basso contenuto professionale. Al contrario tecnici, manager e professionisti insieme costituiscono soltanto il 7,6% dell’audience complessiva dei siti di Career Development. Più attivi i lavoratori autonomi (artigiani esclusi), che da soli arrivano all’8% con 706 mila unità. Questo squilibrio dell’utenza verso un segmento di lavoratori con qualifiche più basse si tritrova anche nelle tipologie prevalenti di annunci di Rete. Le società di lavoro temporaneo hanno quasi tutte vetrine in Rete e presentano le offerte veicolate anche nei negozi. Viceversa, il principe dei social media, al centro delle attenzioni dei colletti bianchi, ovvero Linekdin, mostra poco più di 2.000 posizioni aperte in Italia. Non è un caso, di conseguenza, che i siti più frequentati siano i cosiddetti metamotori e servizi simili come Jobrapido (fondato da Vito Lomele e venduto nel 2013 intorno a 30 milioni a una property americana), Impiego24. it, Trovit e Indeed. Quest’ultimo, in italiano dal 2009, ha presto scalato le classifiche, dichiarando oggi 150 milioni di unique users al mese a livello mondiale. con un modello di business basato sul “performance-based job advertising” è il primo sito sul Web Made in Italy, ma curiosamente non produce occupazione in Italia. I suoi manager, molti italiani, operano da Austin Texas e i commerciali da Dublino. Per questi servizi il problema principale è raggiungere gli annunci da indicizzare. 41


“Alcuni aprono i loro database agl spider oppure offrono liste formato Xml, come Infojobs, altri no, come fa Monster. Non parliamo di Linkedin, sistema molto complesso quasi impossibile da indicizzare all’esterno”, racconta Massimo Percopo, fondatore di Lavoro.org, ora in mano a una società controllata da Aruba.it. Lavoro.org censisce circa 360mila offerte mentre Indeed 210mila, con un flusso di 50mila nuove offerte a settimana. Sono annunci distribuiti, non controllati. E questa è la principale differenza rispetto ai tradizionali job portal che sono fonti dirette e curano con più attenzione il contenuto dei lavori proposti, come Infojobs (primo in Italia) che presenta circa 40.000 offerte o Monster che conta 5.000 aziende clienti, 60mila nuovi CV a settimana e 15mila offerte mensili, ma che non rinuncia a mantenere il ruolo di agenzia per il lavoro, con attività di selezione e oggi progetti legati anche a Garanzia Giovani. Novità interessante in questo panorama è face4Job.bom, portale con mappa geografica delle offerte di lavoro, la possibilità di colloqui a distanza con livelli differenti d’interazione video e funzioni di pre-sceening dei candidati sulla base di 10 parametri legati a soft-kill definite dalle aziende. In occasione del lancio monfiale ha scombinato la statisitca, come l’abbiamo conosciuta finora rispetto ai numeri del lavoro mediato dal Web: grazie a un algoritmo sviluppato in autonomia ha mappato 1,3 milioni di annunci sui siti di aziende italiane. Tanti posti quanti i disoccupati in cerca di lavoro online. “Per usare Face4Job le aziende pagano 1 euro al giorno, con crediti prepagati”, spiefa il fondatore Alessio Romeo. L’obiettivo dichiarato è di facilitare il “reverse social”, ovvero l’incontro reale. 42

Website Timeline

Face4Job

2006

Trovit Jobrapido

2004

2004

Indeed

Linkedin 1998

2013

Infojobs

2002


Analisi risultati questionario Le risposte raccolte nel questionario precedentemente descritto hanno delineato situazioni interessanti sotto diversi punti di vista. Il campione ottenuto è stato di 88 persone prevalentemente nella fascia d’età tra i 21-30 anni per un 60% di sesso maschile. La situazione occupazionale delineata presenta per il 56% un campione formato da lavoratori, in possesso di attestato di laurea per il 60,2% mentre il restante campione risulta essere in possesso di diploma. Il primo riscontro interessante può essere osservato sulle preferenze riguardanti i mezzi di fruizione per la compilazione CV. Le risposte mostrano come il 50% degli intervistati compila il proprio CV attraverso siti web il che afferma un predominio dei servizi web nella produzione curriculum vitae. La questione interessante riguarda altre due dati percentuali.

Il 39,8% degli intervistati risponde alla domanda scegliendo l’opzione “Altro” e specificando di utilizzare editor di testo o affidandosi a Microsoft Word per una produzione manuale del proprio CV quindi di fatto non utilizzando ne un modello standardizzato ne un servizio dedicato. Questo dato mostra come una buona fetta di utenti non sia fidelizzata a nessun servizio di compilazione quindi, può ritenersi come target da seguire nello sviluppo delle strategie marketing. Altro dato ancor più interessante è rappresentato dalle “Applicazioni Mobile” che si attestano soltanto ad un 4%. Nonostante la presenza di numerose applicazioni per mobile dedicate alla compilazione CV il dato mostra una completa assenza di un servizio mobile ben strutturato e diffuso, in un mercato digitale come quello italiano che vede la fruizione mobile sorpassare di mese in mese sempre di più l’utenza web.

43


Nella scelta dei servizi utilizzati si osserva un netto predominio con un 50% del modello Europass che, come detto in precedenza risulta essere il più standardizzato e diffuso mentre la restante maggioranza 42% sceglie “Autoproduzione” con l’utilizzo di software di grafica producendo personali modelli CV o utilizzando editor di testo. Nella parte dedicata alle agenzie interinali si registra una forte delusione a riguardo con un 70% degli intervistati iscritti presso agenzie che per un 64% le ritiene inutili nella ricerca di un posto di lavoro. Può essere fatta una riflessione a riguardo osservando come il mondo del lavoro tenda sempre più a digitalizzarsi abbandonando metodi di ricerca dell’impiego tradizionali. Passando all’aspetto “Social” si nota grande diffusione della piattaforma Linkedin con un 72% degli intervistati iscritti al servizio che dichiara per un 67% di essere soddisfatti e ritenere il sito web utile nella ricerca dell’impiego. Questo mostra come ai giorni d’oggi avere la possibilità di costruirsi una propia rete di contatti sia fondamentale nell’aiutare le persone a cercare un lavoro. Infine, la domanda descrittiva riguardante gli aspetti negativi dei comuni curriculum vitae presenta enormi suggerimenti e conferma debolezze e obsolescenza nei modelli diffusi.

44

“ Vi è richiesta per una maggiore semplificazione dei modelli di compilazione che risultano di difficile interpretazione” In particolare vi è richiesta per una maggiore semplificazione dei modelli di compilazione che risultano di difficile interpretazione per le informazioni richieste ma ancor di più nella gestione del proprio profilo, l’utente esprime dissenso nel dover aggiornare frequentemente il proprio profilo dovendo ricominciare la compilazione da capo ogni qualvolta deve aggiungere nuove competenze o esperienze lavorative. Viene chiesto maggiore impatto grafico e capacità di sintesi con meno parole da dover scrivere in modo che il CV possa colpire il reclutatore senza risultare noioso e rientrare in spazi minimi come una pagina. Inoltre si evince che gli utenti patiscono una mancanza di sezioni dedicate a referenze per precedenti esperienze lavorative e l’assenza di parti dedicate alla lettera di presentazione ritenuta alle volte più importante del curriculum stesso. Sostanzialmente le opinioni concordano sulle tesi espresse nei precedenti capitoli e mostrano come i modelli attuali siano di difficile utilizzo e aiuto nella ricerca dell’impiego.


Uso del CV

nella ricerca dell’impiego gradimento

compilazione

88 partecipanti

Rapporto utenti iscritti/utilitĂ nella ricerca impiego

Europass

50%

60% uomo

56% lavoratori

21-30 prevalenza

42% Autoproduzione

50%

60,2% 38,8%

Website

4%

Mobile

5,7%

Carta e Penna

72% 67%

Linkedin

74% 64%

Agenzie Interinali


.03 PROGETTO CREATIVITAE


RICERCA VISUALE

A

questo punto abbiamo già abbastanza materiale per cominciare la progettazione. E’ chiaro che tutto il materiale raccolto non sarebbe preso in considerazione da chi volesse applicare subito l’idea che risolve tutto. Per cui il processo progettuale cambia: la ricerca di un’idea di questo tipo viene messa da parte a vantaggio di un altro modo più creativo di procedere. Sarà appunto la creatività a sostituire l’idea intuitiva, ancora legata al modo artistico-romantico di risolvere un problema*. La creatività quindi prende il posto dell’idea e procede secondo il suo metodo. Mentre l’idea, legata alla fantasia, può proporre soluzioni anche irrealizzabili per ragioni tecniche o materiche, oppure economiche, la creatività si mantiene nei limiti del problema, limiti che risultano dall’analisi dei dati e dei sottoproblemi. Questo è il punto di partenza per il progetto denominato ‘Creativitae’. Creativitae propone un nuovo modello di curriculum visuale capace di assolvere i problemi di compilazione e consultazione evidenziati nell’analisi precedente e si pone nel mercato come nuovo modello di standardizzazione a livello europeo. I punti di forza di questo modello sono: • • • • •

Griglia grafica: schematica e di facile leggibilità. Gestione spazio in singola pagina. Creare un metodo di consultazione comune e intuitivo atto a facilitare il reclutamento da parte di datori di lavoro mediante segni grafici e cromie standardizzate. Evidenziare aspetti del profilo candidato: il candidato riesce a comunicare le proprie qualità attraverso infografiche senza dover scrivere alcuna riga di testo. Compilazione, gestione modifiche e download rapido in formato PDF grazie al servizio web dedicato completamente gratuito.

*Bruno Munari, Da cosa nasce cosa, Laterza Edizioni, Milano, 1981.

47


S

Standard cosa vuol dire? Le norme tecniche o standard sono documenti tecnici, cui si perviene dopo opportuni processi di normazione o standardizzazione, aventi le seguenti caratteristiche: 1. contengono specifiche tecniche di applicazione volontaria ovvero non vincolante; 2. sono elaborate attraverso il consenso delle parti interessate: produttori, pubblica amministrazione, utenti e consumatori, centri di ricerca e laboratori e collegi e prdini professionali. 3. sono basate sui risultati dell’esperienza e dello sviluppo tecnologico secondo il principio dello stato dell’arte; 4. sono approvate da un organismo regionale, nazionale, sovranazionale o internazionale di normazione riconosciuto; 5. sono disponibili al pubblico. Esistono anche norme interne, normalmente non disponibili al pubblico (usate ad esempio da un’azienda nei rapporti con i fornitori). Generalmente il termine ‘standard’ è usato in ambienti di informatica, elettronica e teleocmunicazione, mentre il resto dei settori tecnologici usa il termine ‘norma’ o raccomandazione. Lo standard una volta definito definisce a sua volta una tecnologia o un modello di prodotto o di processo. Le norme offrono un linguaggio di comunicazione fra le imprese, la pubblica amministrazione e gli utenti/consumatori, stabiliscono un equilibrio socioeconomico fra i diversi attori che partecipano alle transazioni commerciali, base per qualsiasi economia di mercato, e sono una base necessaria delle relazioni fra cliente e fornitore.

48

N

D

R


T A

Nel campo che defineremo con la sigla *IET si tratta specifiche ufficiose o ufficiali, a volte anche puramente convenzionali, prestabilite da un’autorità e riconosciute tali con lo scopo di rappresentare una base di riferimento o paradigma codificato per la realizzazione di tecnologie cosiddette proprietarie cioè sviluppate ad hoc dalle aziende, ma che non permettono appunto l’interoperabilità tra sistemi. In genere uno standard definisce le caratteristiche tecniche che il sistema, prodotto, processo o servizio da realizzare deve soddisfare a livello logico-funzionale garantendo dunque l’interoperabilità tra sistemi, lasciando il resto dell’implementazione, cioè i dettagli realizzativi, in mano ai produttori/realizzatori del sistema cercando così di favorire la libera concorrenza nella produzione e nel mercato. Non obbligatorietà

A D

La norma tecnica non ha dunque caratteristiche di obbligatorietà, anche se può essere presa a riferimento da ordinamenti legislativi e amministrativi diventando dunque vincolante. Di solito tende ad autoaffermarsi per l’autorità dell’istituto di normazione che la emana e/o perché particolarmente richiesta/sentita dal mercato stesso. Al contrario norme proprietarie tendono ad andare contro l’interesse comune e a creare barriere. La validità o conformità ad una norma deve essere certificata da un ente di certificazione/valutazione.

*IET: Informatica, Elettronica e Telecomunicazione. Cfr. in proposito, Wikipedia, Norma, Definizione.

49


Tipi di norme Una norma de *jure può definirsi, in generale, come una specifica tecnica approvata da un organo di normazione riconosciuto per l’applicazione della stessa in maniera ripetuta o continuativa, senza che detta norma sia di applicazione obbligatoria (GATT e definizioni delle direttive CEE 83/189). Una norma de facto può definirsi come una specifica tecnica che è stata sviluppata da una o più aziende e che ha successivamente acquisito importanza generale grazie alla sua condizione di diffusione nel mercato. Si utilizza per riferirsi a norme consuetudinarie.

Ratificazione Prima di essere considerato tale dalla comunità internazionale, ed essere preso a buon diritto come modello di riferimento, uno standard passa attraverso una serie di fasi di analisi e accreditamento:

* Cfr. in proposito, Wikipedia, Tipologia delle norme. *inserzioni in proximity si intende un servizio di raccolta di inserzioni lavorativa in prossimità della posizione geolocale dell’utente.

50

L’analisi delle esigenze dell’utenza da parte delle università e dei settori che si occupano di ricerca e sviluppo per le varie aziende produttrici, dà luogo alla ricerca di soluzioni per i problemi e le necessità eventualmente riscontrate. Quando possibile, delle specifiche tecniche vengono emesse sotto forma di descrizioni documentate estremamente dettagliate da parte di gruppi di lavoro composti da massimi esperti internazionali. Il testing e l’utilizzo di tali specifiche da parte della comunità internazionale dei produttori e dei laboratori di ricerca evidenzia le soluzioni migliori. A questo gli enti internazionali possono cominciare a scegliere cosa scartare e cosa mantenere dei vari contributi, producendo l’insieme delle specifiche finali. Le specifiche finali vengono accreditate come standard internazionale da un ente scientifico. Il risultato è un documento che descrive il modello cui le ditte di settore dovranno attenersi, pena l’incompatibilità dei loro prodotti tecnologici.


Creativitae, propone uno standard di tipo ‘de facto’ con possibilità di implementazione di servizi per utenti e aziende come quelli presenti nello schema seguente.

Pagine Web per inserzioni e annunci i lavoro

Implementazione Applicazione Mobile per compilazione e inserimento di annunci.

Consultazione del database cv utenti per agenzie di lavoro esterne mediante accordi contrattuali.

Internet Of Things: implementazione servizio *Inserzioni Proximity sfruttando la tecnologia open source Eddystone di Google. Questa tecnologia si avvale di device Bluetooth Low Energy che, posizionati in aree strategiche, permettono di raggiungere i dispositivi mobili degli utenti con informazioni riguardo annunci e inserzioni di lavoro presenti in prossimità.

51


A questo punto verranno spiegate passo dopo passo le modalità di progettazione visuale del CV. Prima di poter analizzare punto per punto gli aspetti e proporre una soluzione grafica è necessario conoscere e capire degli aspetti alla base della psicologia umana e della percezione visiva. Cosa avviene nel cervello umano quando deve focalizzare l’attenzione su un oggetto o su un azione da compiere? La percezione visiva e la cognizione psicologica spiegano i processi che si susseguono nella mente umana dando un significato alla relazione psiche-design. La modalità sensoriale implicata nei processi mentali relativi al design è quella visiva. Appena viene visto, un oggetto è identificato in base alla sua forma e/o al suo colore e se ne riconosce facilmente la funzione. Ad esempio, se si guarda un tavolo si distingue subito una forbice da una matita o una penna, se sto cercando delle forbici allora le im1. LOBO FRONTALE pugno. Ora cominciano ad arrivare sensazioni tattili. Mi accorgo che le forbici si aprono e chiudono male, quindi ricordo che non sono buone e cerco quelle che funzionano meglio. E’ una catena di operazioni che compiamo automaticamente senza renderci conto. In questa catena organizzata di operazioni la percezione visiva gioca un ruolo fonda mentale, fa da perno ai processi di identificazione e fruizione 4. LOBO dell’oggetto.

TEMPORALE

52

2. LOBO PARIETALE

3. LOBO OCCIPITALE


Tornando al modello in questione ed agli aspetti da migliorare evidenziati, per gestire i primi due aspetti elencati è stata pensata una griglia a tre colonne suddivisa su tre righe così da creare uno schema tabellare formato da sette caselle dove andranno disposti i dati del candidato. Unico spazio non incasellato sarà quello contenente i dati anagrafici del candidato posizionati in alto su dimensioni maggiori rispetto il resto, tutto questo per dare maggiore visibilità alle informazioni base del candidato in modo da spiccare alla visione del lettore, poiché nella percezione visiva, gli oggetti sottoposti al processo di identificazione devono essere innanzitutto isolati rispetto ad altre informazioni presenti nell’ambiente. Nello specifico la sezione anagrafica schematizza dati essenziali quali: nome, cognome, data di nascita, posizione geografica attuale del candidato, stato civile e attestati di guida, inoltre, viene evidenziata in maniera grafica la mansione richiesta dal candidato attraverso un set di ‘icone di settore lavoro’ appositamente create che focalizzano il settore di pertinenza, aiutato dalla dicitura per esteso della mansione richiesta. Oltre alle informazioni generiche sarà affiancata una casella di testo per poter inserire una breve lettera di presentazione del candidato, strumento fondamentale nel processo di reclutamento lavorativo come descritto precedentemente. Questa griglia grafica permette una schematizzazione razionale con tutti i benefici d’impatto visivo conseguenti, e risolve il problema di gestione di spazio concentrando tutte le informazioni su di un unica pagina, mantenendo ordine e rigore grafico.

53


Nell’idealizzazione di questo nuovo modello visuale di curriculum l’aspetto consultazione assume un ruolo principale affinché si possa raggiungere il nostro obiettivo di non finire nel cestino fisico o virtuale del reclutatore. Questo aspetto deve garantire meno ridondanza di informazioni da leggere, creando un immediata correlazione con il lettore che in maniera intuitiva deve essere “guidato” attraverso il senso di lettura, da qui la scelta di posizionare le informazioni anagrafiche a partire dalla sinistra del foglio. Tutto ciò non sarebbe stato sufficiente per raggiungere l’obiettivo visuale di “ricerca rapida” e, sfruttando la cromatologia si hanno possibilità di maggiore impatto visivo. Nell’esempio precedente, se sto cercando le forbici e non la matita, la selezione sarà guidata dalla forma. Se invece, in un gruppo di forbici cerco quelle di colore blu, la selezione sarà guidata dal colore. Pertanto la selezione dell’informazione è un processo cognitivo importante. La selezione è attutata dal processo cognitivo distinto come attenzione. Una volta selezionato lo stimolo, il sistema dev’essere in grado di fornire informazioni sulla sua locazione spaziale, e sulla sua identità. L’elaborazione degli attributi di uno stimolo visivo sono a carico di specifici sottosi54

Lo stesso numero di cerchi, in relazione alla loro specifica organizzazione spaziale, viene percepito come una figura distinta.


stemi organizzati gerarchicamente dal punto di vista sia anatomofisiologico che cognitivo. Il processo che permette di riconoscere figure, oggetti, lettere ecc. da un insieme di stimoli che arrivano separatamente ai nostri occhi è stato oggetto di numerose ricerche a partire dalla fine dell’Ottocento. Questi studi sono stati orientati da due tipi principali di orientamento teorico. Delle prime teorie la più importante è stata la teoria della forma, avviata nei primi anni Dieci del Novecento da psicologi tedeschi. Questa teoria è nota anche come teoria della Gestalt, traducibile in italiano con “forma”. La teoria della Gestalt si occupò delle leggi fondamentali della percezione, proponendo una spiegazione di come avviene che, al di là dei singoli elementi sensoriali la nostra mente percepisca delle forme distinte. Obiettivo di tutto ciò è catturare l’attenzione del fruitore, ma in che modo interagisce l’attenzione con la percezione? L’effetto dell’attenzione sulla percezione è un aspetto che sperimentiamo quotidianamente attraverso la ricerca visiva. Pensate a quando cercate gli occhiali su una scrivania dove si trovano altri oggetti. La scrivania viene scandagliata visivamente nel tentativo di trovare l’oggetto. In presenza di una scena visiva complessa il riconoscimento dei vari elementi richiede l’esplorazione della scena attraverso il movimento degli occhi nello spazio in maniera da focalizzare a turno le componenti della scena stessa. L’elaborazione può essere condotta di volta in volta su un numero limitato di elementi.

55


Nella vita di tutti i giorni mettiamo in atto vari tipi di ricerca visiva: alcuni senza sforzo, altri richiedono maggiore investimento di risorse attentive e di tempo. Nella comprensione dei fattori che rendono più complesso il processo di attenzione, avvenne una svolta decisiva negli anni Ottanta, quando fu proposto il modello di Treisman e Gelade sui meccanismi di ricerca visiva. Il modello prevede due stadi. Nello stadio chiamato preattentivo avvengono processi paralleli, ossia le caratteristiche fisiche base presenti (es. colore, orientamento, movimento) sono analizzate simultaneamente.* Se dobbiamo identificare uno stimolo in mezzo ad altri presenti nella scena, sulla base di un’ unica caratteristica, per esempio il colore, il nostro sistema cognitivo si attiva a un livello preattentivo; la caratteristica che definisce il target risalta visivamente rispetto alle caratteristiche degli altri stimoli vicini (distrattori). In questo caso lo stimolo sembra balzare fuori (pop out) e il tempo impiegato per la ricerca non è funzione del numero dei distrattori. Se il target e i distrattori contengono stesse caratteristiche di base, i processi paralleli non sono sufficienti per rilevare lo stimolo target, in tal caso il processo attenzionale deve scandagliare la scena visiva con una modalità seriale e rapida per analizzare le combinazioni delle caratteristiche e confrontarle con quelle che descrivono il target. In questo caso entrano in gioco i meccanismi attentivi. L’elaborazione seriale implica che con l’aumentare dei distrattori aumenti il tempo impiegato per la ricerca. Nel design la proporzione di coinvolgimento tra processi preattentivi e processi attentivi può modulare l’apprezzamento di un prodotto rispetto ad un altro.

56

“ La caratteristica che definisce il target risalta visivamente rispetto alle caratteristiche degli altri stimoli vicini (distrattori)”


Se si vuole impreziosire un oggetto di design con l’aggiunta di particolari, è importante che il particolare sia abbastanza isolato e contrastato rispetto al resto, così da attivare i processi preattentivi.

Legge della buona continuazione. In A e B si percepisce una linea sinuosa continua che corre sulla sottostante figura a forma di merli di castello. In C si ha la percezione di forme tra loro separate.

In questo modo si attivano risposte automatiche e inconsce che possono influenzare il giudizio dell’osservatore, mentre la presenza di dettagli ravvicinati richiede una ricerca visiva sostenuta e cosciente che innesca criteri diversi di valutazione. Osservando queste teorie sulla percezione visiva è stato possibile applicare nel modello CV migliorie atte alla ricerca rapida di requisiti base del candidato. Da qui, l’idea di strutturare il CV su due colori cardine che garantiscono la diversificazione e la riconoscibilità del profilo candidato in base al sesso. Sono stati scelti il blu ed il rosso a rappresentare i due generi, l’uso di questi colori conduce immediatamente il lettore a capire se il candidato risponda ad uno dei requisiti base richiesti per un determinato tipo di lavoro. Oltre al sistema di riconoscimento colore, per una consultazione immediata è stato posizionato sul margine alto del foglio un piccolo sistema d’identificazione di requisiti base che possa semplificare la fruizione del lettore, così oltre al colore di fondo che chiarisce il parametro sesso, sarà possibile identificare il livello esperienza e la fascia d’età. Anche questi parametri sono basati sulla cromia assegnando colori e forme geometriche diversificate. Per identificare il livello esperienza sono state individuate tre classi di lavoratore a cui sono stati assegnati tre colori differenti e classificati sotto forma rettangolare da posizionare all’estremo alto del foglio.

* Cfr. Anna Maria Giannini, Tessa Marzi, Maria Pia Viggiano, Psicologia e Società Design, Giunti, Milano, 2011.

57


Le classi lavoratori sono state divise in: • • •

Beginner. InCareer. Expert.

Mentre le fasce d’età individuate attraverso tre range sono: • Under 30. • 30-50. • Over 50. Questo sistema permette di identificare in base alle esperienze pregresse e alla fascia età la tipologia di lavoratore che si presenta con il conseguente beneficio da parte del lettore che acquisisce immediatamente il secondo requisito base richiesto in un inserzione di lavoro. Tutto questo da modo al reclutatore di poter scartare facilmente profili non adeguati alla mansione. Per caratterizzare le informazioni da inserire il primo problema da affrontare è stato il posizionamento delle diverse sezioni. La disposizione scelta è stata pensata come un percorso di conoscenza del candidato partendo da informazioni caratteriali per proseguire con le altre informazioni, terminando con una sezione di contatti del candidato.

58



Le sezioni del CV riguardano i seguenti aspetti e seguono questo ordine: • Aspetto caratteriale. • Educazione e formazione. • Abilità Linguistiche. • Interessi. • Esperienze professionali. • Esperienze maturate (viaggi, volontariato). • Abilità professionali (informatiche e settoriali). • Contatti.

Caratteristica A

Caratteristica B

Giudizio di tendenza

Aspetto caratteriale Nei CV precedentemente analizzati ho notato come l’aspetto caratteriale del candidato era totalmente abbandonato a futili frasi di circostanza atte a colpire il lettore. L’obiettivo non veniva raggiunto con la conseguente interferenza nella comunicazione dei propri tratti caratteriali. L’idea è stata quella di eliminare l’aspetto soggettivo di descrizione mediante parole e seguendo studi psicologici PNL, inserire dei grafici di bilanciamento che presentassero agli estremi caratteristiche l’una opposta all’altra in modo da favorire la descrizione del candidato con un giudizio personale di “tendenza verso” uno dei due estremi.

60

In questo modo il reclutatore ha la possibilità di tracciare mentalmente il profilo del candidato che a sua volta non deve autodefinirsi con una sola parola ma può far trasparire meglio la sua personalità. Gli aspetti caratteriali scelti sono tre: • • •

Estroverso-Introverso. Leader-Team Worker. Emotivo-Razionale.

Questi aspetti sono stati selezionati in modo da poter delineare il profilo della persona in base a caratteristiche inerenti il mondo del lavoro senza dover stilare inutili liste di aggettivi poco consoni e di intralcio al lettore.


Educazione e formazione

Abilità linguistiche

La formazione scolastica è un aspetto fondamentale nella consultazione dei CV, allo stesso tempo è uno degli aspetti più variabili a causa delle numerose tipologie di scuole, università e corsi di formazione presenti oggi. Premettendo che nell’inserimento di percorsi formativi l’utente dovrà inserire dati attinenti alla mansione richiesta, l’idea del modello porta ad una sintesi grafica di tipo tabellare categorizzando le tipologie di formazione su tre colonne:

La sezione delle abilità linguistiche è stata strutturata su due criteri: • •

Autovalutazione. Attestazione: l’utente può inserire attestati conseguiti nella suddetta lingua.

Nell’autovalutazione l’utente dovrà assegnare una numero percentuale che andrà a generare un infografica riguardante le capacità mentre, nella sezione ‘attestati’ la compilazione prevede l’inserimento del titolo conseguito mediante scrittura di caratteri. Interessi

In questo modo il candidato ha a disposizione una locazione per ogni genere di studio compiuto dove può inserire uno o più esperienze mentre, chi legge ha ben chiaro il quadro della situazione e può capire meglio quale sia stato il percorso riguardo la mansione richiesta. L’utente dovrà inserire informazioni riguardo: • Anno di conseguimento. • Luogo e istituzione. • Titolo conseguito.

La sezione interessi pone l’obiettivo di far conoscere meglio il profilo del candidato descrivendosi attraverso l’inserimento di hobbies e interessi privati. Il sistema individuato per assolvere questa funzione è la creazione di un set di icone dedicate. Le icone seguono il concept grafico individuato anche per il set ‘settore di lavoro’, grazie a questi segni grafici il fruitore può, in maniera rapida, creare un quadro migliore della persona da selezionare.

61


Esperienze professionali Le esperienze professionali del candidato rappresentano un punto fermo nella compilazione di un cv, esse devono essere chiare e pertinenti al settore di lavoro per cui ci si candida quindi, nella disposizione della griglia assumono un ruolo principale. Pr questo motivo la mia decisione è stata quella di dedicargli assieme alla sezione ‘educazione e formazione’ maggiore spazio nella griglia grafica. Esse occupano una posizione centrale e forniscono informazioni dettagliate: • • •

Durata dell’esperienza. Posizione occupata. Luogo di lavoro.

Per poter descrivere queste informazioni in maniera dettagliata e chiara ho creato un sistema grafico di ‘timeline’ dove l’utente inserisce i propri dati così, dopo aver inserito la data di inizio del lavoro viene creata la linea del tempo dove verranno inserite in maniera cronologica le esperienze professionali. Ogni nuova esperienza viene segnalata attraverso un segno grafico dato da una ‘bandiera’ con la dicitura della mansione svolta, che mette in evidenza le esperienze svolte nel corso degli anni. Per ogni nuovo lavoro, quindi per ogni bandiera visualizzata al di sotto della timeline verranno inseriti i dati riguardo il lavoro svolto.

62

Inoltre è prevista una sottosezione riguardante dove il candidato inserisce eventuali referenze con nome, cognome azienda di appartenenza e recapito telefonico o mail della persona da contattare. La timeline viene generata dal sistema informatico e grazie ad una barra detta di ‘occupazione’ sottolinea periodi di attività o meno del candidato.


Viaggi Questa sezione come quella ‘interessi’ vuole mostrare lati del candidato che possono dare al reclutatore maggiore chiarezza sul profilo che si ha davanti. La sezione prevede un percorso grafico fomato da tappe dove l’utente inserisce esperienze di viaggio maturare negli anni. Possono essere inseriti viaggi o esperienze di vita particolari all’estero. Tutto ciò contribuisce facendo trasparire l’attitudine del candidato nel viaggiare e conoscere nuovi posti.

Anno

Città (Nazione)

Abilità professionali Nell’analisi fatta sui modelli cv competitors ho notato come le abilità professionali e quelle informatiche vengono trattate in maniera differente all’interno del form. Nel mio caso ho deciso di accomunare le abilità sotto un unica sezione comune. L’utente all’interno del web-form inserirà le proprie competenze generando tre tipi di infografiche differenti. Per quanto concerne le abilità informatiche di base viene chiesto all’utente un autovalutazione riguardo quattro campi base: • • • •

Conoscenze sistema operativo Windows. Conoscenze sistema operativo Mac Osx. Conoscenze hardware. Conoscenze software. 63


75%

Valutazione competenza

Nome attività

80% Valutazione

Nome attività Questa autovalutazione permette di identificare le conoscenze base del campo informatico. L’utente dovrà dare un giudizio su base percentuale e nel form verrà generato un grafico a colonna a riguardo. Le abilità specifiche della mansione invece, vengono inserite e personalizzate dall’utente che inserirà le proprie competenze nel settore di pertinenza, consistenti in mansioni manuali come per esempio, la capacità per un giardiniere di conoscere tecniche di potatura differenti, oppure conoscenze e competenze intellettive come conoscenze specifiche nell’ambito del banking per un operatore finanziario. Queste rappresentano la seconda tipologia di infografica. Infine per professionisti quali graphic designer, programmatori ad esempio, vi è la possibilità di elencare le proprie conoscenze riguardo particolari codici di programmazione o software dedicati, auto valutandosi e generando grafici a barre. Queste tre tipologie di infografiche sono state inserite in modo da poter illustrare in maniera esaustiva e completa le proprie competenze nei vari settori lavorativi così che, qualsiasi categoria di lavoratore (dal cameriere al manager) possa descrivere le proprie capacità in maniera dettagliata. 64

Contatti Alla fine del percorso di conoscenza ho inserito una sezione di contatti utili al reclutatore sia per poter reperire immediatamente il candidato sia per approfondire ancor di più la sua conoscenza. E’ appurato ormai come oggi i reclutatori per saperne di più riguardo il candidato usufruiscano del mondo web social. La sezione contatti, propone oltre alle due voci classiche come recapito telefonico e mail, una sottosezione ‘social’ dove l’utente può inserire un massimo di tre contatti web tra quelli elencati selezionabili sul sito web. Le piattaforme social presenti sono le maggiori frequentate come facebook, linkedin, twitter oppure piattaforme specifiche come behance per i lavori creativi che hanno bisogno di essere supportati da portfolio lavori, senza tralasciare la possibilità di inserire un proprio sito web.


creativitae


.04 MATERIALI E TECNOLOGIA


ASPETTO VISUAL

P

er discutere di questo aspetto divideremo la progettazione del modello CV in due campi: Visual e Web. L’aspetto grafico fonda le sue scelte su vari aspetti analizzati qui di seguito elencati: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Colore. Font. Icone. Info grafiche. Sistema di visualizzazione rapida. Grafico di bilanciamento carattere.

Qui di seguito verranno spiegate passo dopo passo le scelte effettuate.

67


Colore La cromia rappresenta nel modello CV il primo aspetto importante per quanto concerne il riconoscimento dei requisiti base del candidato. Per facilitare la consultazione sono stati scelti due colori comunemente assegnati ai generi maschili e femminili: blu e rosso. In questo modo la persona che dovrà valutare il CV avrà accesso immediato al requisito ‘gender’ potendo dare una prima scrematura alle candidature in base alla necessità richiesta. I colori scelti tuttavia, sono stati selezionati su gamma Pantone così da poter essere stampabili senza alcuna difficoltà da qualsiasi macchina, rispettandone le caratteristiche. Inoltre, le cromie selezionate non presentano eccessiva luminosità mantenendo la leggibilità.

C: 100%

R: 0

M: 35%

G: 101

Y: 0%

B: 157

K: 24% Pantone P 110-8 C

# Tonalità di colore C: 0%

R: 203

M: 80%

G: 82

Y: 47%

B: 99

K: 0% Pantone P 59-6 C

#cb5263 Tonalità di colore

* Pantone Inc. è un’azienda statunitense che si occupa di tecnologie per la grafica, della catalogazione dei colori e della produzione del sistema di identificazione di questi ultimi. Divenuto standard internazionale per quanto riguarda la grafica, è ultimamente utilizzato anche per la gestione dei colori nel mondo dell’industria e della chimica.

68


Font La font selezionata è il ‘Gotham Rounded’ , una font bastoni senza grazie indicata per le progettazioni hi-tech, appartenente alla famiglia allargata del ‘Gotham’. Disegnata nel 2000 dal designer americano Tobias Frere-Jones si ispira ai segni e geometrie presenti nelle architetture moderne , celebrando la manualità e l’arte dell’alfabeto disegnato a mano. Trae origine dal lettering Futura disegnato nel 1920 da Paul Renner. In origine venne commissionato dalla redazione del magazine GQ che ebbe bisogno di un nuovo carattere che doveva essere definibile come ‘mascolino, nuovo e fresco’. Il suo uso è stato reso noto nella campagna elettorale del presidente U.S.A Barack Obama e, trova utilizzo anche nel One World Trade Center, edificio costruito nel sito del World Trade Center di New York dopo il disastro dell’11 settembre 2001. Successivamente ha avuto ulteriore successo nel suo utilizzo per diverse campagne pubblicitarie di multinazionali americane. Particolamente indicato per la progettazione web, grazie al suo geometrismo e la sua versatilità che lo rende definibile come responsive*, risponde bene alle caratteristiche di consulatazione richieste nel modello CV.

Gotham Rounded Book Light

Aa Aa

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 1234567890 !”£$%&/()=?^[]*+-_@°#

* Responsive design indica una tecnica di web design per la realizzazione di siti in grado di adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo coi quali vengono visualizzati (computer, tablet, smatphone, web tv), riducendo al minimo la necessità per l’utente di ridimensionamento e scorrimento contenuti.

69


Icone Le icone utilizzate si dividono in due classi differenti: lavoro e interessi. Per ogni classe è stato usato uno stile grafico che potesse migliorarne la funzionalità a favore della fruizione dell’utente. Le icone ‘lavoro’ disegnate abbracciano circa trenta settori lavorativi e seguono uno stile grafico moderno definito come flat design*. La caratteristica di questo stile grafico è l’uso dei colori Pantone precedentemente descritti con l’alternanza di gradazione meno luminose, rispettando i canoni del ‘flat design’ che prevedono assenza di ombre e gradienti integrandosi con lo stile grafico dell’intero modello. Inoltre, i disegni dei settori lavorativi fanno dell’essenzialità la loro peculiarità, rappresentando in maniera chiara con immagini iconografiche elementi riconoscibili di ogni mansione. Il tutto a favore di una fruizione dell’occhio umano che non incontra ostacoli nel cogliere l’informazione riguardante il candidato. Le icone ‘interessi’ formano una classe formata da circa quaranta hobby selezionati tra i più in voga. Presentano uno stile grafico più secco ed essenziale dato dall’uso di un solo colore. Questa scelta è scaturita dalla necessità d’impatto che richiede la lettura e stesura del modello CV. L’uso di un solo colore permette di riconoscere la classe interessi del candidato senza intralciare o occupare tempo nella consultazione. L’utente in questo modo riesce a descrivere una parte di se, spesso trascurata nei consueti modelli CV che, può contribuire a delinearne le caratteristiche e mostrare un immagine di se più reale e delineata.

“ L’utente in questo modo riesce a descrivere una parte di se, spesso trascurata nei consueti modelli CV che, può contribuirea delinearne le caratteristiche ”

70

* Flat design è un genere di design minimalista dedito alla progettazione dell’interfaccia utente web, la cui peculiarità è data dall’assenza di elementi stilistici di terza dimensione come ombre, gradienti e textures


SET ICONE AREA DI LAVORO


SET ICONE INTERESSI


Info grafiche Le info grafiche caratterizzano una parte essenziale di ogni CV: le competenze. Esse devono mostrare chiaramente le abilitĂ del candidato. Le tipologie di info grafiche utilizzate sono tre:

1

Info grafica Timeline

2

Info grafica Colonna

3

Info grafica Riempimento

73


La timeline viene utilizzata per mostrare le esperienze lavorative del candidato. Attraverso l’ordine cronologico si riesce a dare un quadro effettivo delle esperienze maturate nel tempo, evidenziando eventuali periodi di attività in un settore o in un altro a favore anche del reclutatore che può capire il grado di esperienza e può notare eventuali periodi di inattività in favore di una maggiore comprensione del candidato. Inoltre, l’esperienza contrassegnata dal segno grafico del ‘flag’ porta con se informazioni riguardanti: mansione, azienda, luogo con la possibilità di indicare eventuali referenze. L’info grafica a colonna viene utilizzata per le abilità informatiche dell’utente. Esse al giorno d’oggi sono richieste nella maggior parte dei settori lavorativi e devono pervenire al datore di lavoro con chiarezza per stabilire il grado di competenza. Nel modello CV in questione, il grafico a colonna valuta quattro elementi essenziali della conoscenza informatica: • • • •

74

Conoscenza Hardware. Conoscenza Software. Utilizzo Sistema Operativo Windows. Utilizzo Sistema Operativo OSX.

Questi elementi sono valutati all’interno di un asse x,y che mostra lo strumento in relazione con il grado di abilità espresso in percentuale. Le competenze selezionate sono requisiti base per un utilizzo moderno dei mezzi informatici, per cui non possono essere cambiati dall’utente. Altro discorso per l’info grafica di riempimento utilizzata in più aree tematiche del modello CV, volte a mostrare abilità in un determinato campo che, a differenza del precedente però, viene scelto dall’utente. In particolare nell’area abilità, l’utente può inserire le proprie competenze riguardanti la candidatura, mostrando le abilità che possiede nella mansione specifica. Graficamente sono stati utilizzati due elementi: cerchio e retta. Quest’ultimi hanno un numero massimo di selezionabilità -criterio inserito a favore della preservazione dell’ordine grafico- e permettono di diversificare le competenze.


Sistema di visualizzazione rapida Il sistema di visualizzazione rapida denominato ‘Quick view’ è un peculiarità del modello CV Creativitae. Si basa sulle teorie di percezione del colore precedentemente argomentate ed è strutturato su due campi: esperienza ed età. I due campi sono posti sull’estremo alto del margine destro del modello CV, richiamati dall’icona apposita. La loro caratteristica è quella di mostrare due requisiti base richiesti nelle comuni inserzioni di lavoro e permettono il rapido accesso grazie alla posizione strategica nel modello CV. Il tutto grazie alla cromia e al disegno grafico. La cromia utilizzata conduce l’occhio a intuire l’informazione che viene comunque ribadita dal segno grafico. Per ogni campo sono previsti tre gradi di valutazione di cui uno oggettivo (campo età) ed uno soggettivo (campo esperienze) che viene auto valutato dall’utente. Questo sistema si pone come standard per i futuri utenti e fruitori che devono essere disposti a conoscerne le caratteristiche ed accettare il suo impiego.

75


Grafico di bilanciamento carattere In ogni CV che si rispetti il candidato trova davanti a se il problema di doversi auto-descrivere. Molte volte questo aspetto viene sottovalutato dal candidato che non pensa che questa sia la sola arma che possiede per farsi conoscere caratterialmente dal reclutatore. Si cade in enormi banalità finendo per copiare descrizioni e aggettivi da CV altrui o su siti web che finiscono per appiattire o azzerare completamente questo aspetto. Descrivere la propria personalità con aggettivi freddi e diretti non è certo facile per ognuno di noi, se pensiamo che in un CV si vuole mostrare il meglio di se per convincere chi legge che siamo la persona adatta. Nel modello CV Creativitae, per risolvere questo problema è stato applicato un metodo di autovalutazione tratto dagli studi psicologici PNL*. Questo metodo si basa sul criterio di tendenza verso una caratteristica o il suo opposto. In particolare, l’utente non deve etichettarsi in modo o in altro ma, valuta le caratteristiche dichiarando di essere una persona tendenzialmente incline a quella caratteristica.

Inoltre analizzando i più comuni CV, la varietà di caratteristiche e aggettivi con cui ci si descrive abbondano, talvolta esagerando con il risultato finale di avere un blocco di quattro o cinque righe di testo composto da aggettivi inutili. Per semplificare ciò, sono state selezionate tre caratteristiche fondamentali per un candidato che possono realmente aiutare a descrivere la propria personalità e qualità che si possiedono. Le caratteristiche selezionate sono: • • •

Estroverso - Introverso Leader - Team Work Emotivo - Razionale

In questo modo si ha uno screening della tipologia di persona che si ha davanti, relazionato alle qualità che influiscono nel processo lavorativo. Naturalmente questi giudizi sono frutto di autovalutazione che l’utente può alterare ma, in questo modo si incentiva il candidato a descrivere se stesso in maniera più sincera non dovendo sottostare alla rigidità di una lista di aggettivi.

* PNL, progammazione neuro linguistica. È un metodo psicologico alternativo e un sistema di “life coaching”, definito come un approccio alla comunicazione, allo sviluppo personale e alla psicoterapia, ideato in California negli anni 70’ del XXsecolo da Richard Bandler e John Grinder. Il nome deriva dall’idea che ci sia una connessione fra i processi neurologici, il linguaggio e gli schemi comportamentali appresi con l’esperienza, affermando che questi schemi possono essere organizzati per raggiungere specifici obiettivi nella vita.

76


ASPETTO WEB

L

’aspetto web rappresenta nella realizzazione del progetto in questione una parte fondamentale in quanto essa assume il ruolo di mezzo di fruizione per arrivare alla diffusione del modello CV. In fase di progettazione sono stati valutati i mezzi di realizzazione che sarebbero stati piÚ consoni alla creazione di un tale servizio.

77


La scelta iniziale è stata orientata sull’utilizzo di un comune CMS* che potesse snellire e rendere più facile la parte di sviluppo informatico. Analizzati i maggiori CMS presenti sul mercato come Wordpress e Joomla si è scelto di procedere in maniera differente in quanto questi strumenti non permettono una facile interazione e gestione dati tra database e input inseriti da utente, quindi si potrebbero avere implicazioni relative alla sicurezza e si andrebbe incontro a conflitti con il codice *Javascript che potrebbero essere risolti mediante un Framework appropriato lato server ma, il tutto andrebbe a gravare sulle funzionalità di agevolazione e semplificazione che caratterizzano i CMS riguardo lo sviluppo di parti backend. Quindi si è proceduto scrivendo due parti di codice. La prima riguardante l’aspetto grafico utilizzando il linguaggio HTML* e CSS*, il primo permette di formattare e impaginare documenti nel web mentre con il secondo ne vengono dichiarate le regole da seguire come dimensione, colore o tipo di carattere. La seconda parte parte di codice sfrutta il linguaggio PHP* e rappresenta il vero e proprio motore del sito web gestendo i dati inseriti dall’utente immagazzinandoli nel database e riproducendoli poi su schermo, esso viene utilizzato per la produzione di siti web denominati dinamici ovvero che implicano un interazione tra utente e macchina. 78

Inoltre per rendere la web page moderna e accattivante sono stati utilizzati script in Java che permettono interazione e animazioni di elementi del sito web, tutto questo per dare impatto visivo e guidare l’occhio dell’utente nella navigazione. Entrando nel dettaglio della realizzazione è stata creata una homepage che mostra in primo piano una slideshow di immagini a scorrimento atte a colpire l’occhio dell’utente mostrando il modello CV in questione e chiarificandone le principali caratteristiche, mentre scorrendo la pagina vi sono tre aree selezionabili anche nella barra superiore del sito che spiegano più dettagliatamente lo scopo e l’intento del progetto, esse sono state denominate: • • •

Cos’è Creativitae? Costruisci il tuo CV Bio del progetto

* CMS (Content Management System) è uno strumento software, installato su un server web, il cui compito è facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando il webmaster da conoscenze tecniche specifiche di programmazione Web. *HyperText Markup Language (HTML) (traduzione letterale: linguaggio a marcatori per ipertesti), in informatica è illinguaggio di markup solitamente usato per la formattazione e impaginazione di documenti ipertestuali disponibili nel World Wide Web sotto forma di pagine web.


*In informatica Java è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti, specificatamente progettato per essere il più possibile indipendente dalla piattaforma di esecuzione. *CSS (Cascading Style Sheets, in italiano fogli di stile), in informatica, è un linguaggio usato per definire laformattazione di documenti HTML, XHTML e XML ad esempio i siti web e relative pagine web. *PHP (acronimo ricorsivo di “PHP: Hypertext Preprocessor”, preprocessore di ipertesti; originariamente acronimo di “Personal Home Page”[1]) è un linguaggio di scripting interpretato, originariamente concepito per la programmazione di pagine web dinamiche. L’interprete PHP è un software libero distribuito sotto la PHP License.

All’interno della homepage, cliccando sul pulsante di compilazione presente con due riferimenti, il primo in alto sempre in vista mentre il secondo a conclusione delle immagini a scorrimento per completare la guida dell’occhio dell’utente che, cliccando accede direttamente al form di compilazione senza dover perdere tempo in noiose e burocratiche registrazioni che verranno poi automatizzate dal sistema al momento dell’inserimento dei dati e dei contatti Il form di compilazione prevede l’inserimento dei dati e competenze dell’utente seguendo lo schema grafico presentato nel modello CV, in pochi minuti, si accede alla vista del CV generata dal motore PHP e riprodotta su schermo, successivamente l’utente può scaricare il modello CV e condividerlo su mezzi social. In seguito il progetto prevederà la realizzazione della pagina dedicata all’utente dove potrà aggiornare il proprio curriculum vitae e la pagina di inserzioni e annunci di lavoro dove si darà possibilità di registrazione anche alle aziende che potranno pubblicare annunci di lavoro e ricercare i candidati ideali presenti nel databse attraverso i metodi grafici di ricerca rapida del modello Creativitae.

79


.05 PROVE APPLICATIVE


81


82


83





BIBLIOGRAFIA Alessandro Amadori, Curriculum Vitae, Guida del Sole 24 Ore, Milano, 2008 Bruno Munari, Da cosa nasce cosa, Edizioni Laterza, Milano, 2010 Anna Maria Giannini, Tessa Marzi, Maria Pia Viaggiano, Psicologia e società, Giunti, Firenze, 2011 John Maeda, Le leggi sella semplicità, Bruno Mondadori, Milano, 2012 Marco Lombardi, La strategia in pubblicità, Franco Angeli, Milano, 2014 Riccardo Falcinelli, Critica portatile al visual design, Einaudi, Verona, 2014

SITOGRAFIA modellocurriculum.com typography.com wikipedia.org corrierecomunicazioni.it, Dario Banfi, Cercare lavoro in Rete, ecco la “mappa Audiweb”, 17/11/2014 wired.it, Simone Cosimi, Face4Job, tutte le facce del nuovo recruiting, 06/11/2014 ninjamarketing.it, Luca Scarcella, Audience web: qualche dato su Internet in Italia, 26/08/2015 corriere.it, Fabio Sottocornola, Il curriculum? Nel cestino la selezione è in un video, 27/11/2015





Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.