Cinema & Video International n.169/2019

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&V

ideo International

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Anno xxv n.1/2 - January/February 2019

ELISEO CINEMA E RAI CINEMA PRESENTANO

PAOLO

LILLO

RUFFINI

VIO NTE

PLACIDO

DINO

E CON

ABBRESCIA

CATERINA

GUZZANTI

UN FILM DI

STUDIO

STUDIO

PHOTO: ANTONELLO&MONTESI

FAUSTO BRIZZI

DAL 21 FEBBRAIO AL CINEMA

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PAOLO DI MAIRA paolo.dimaira@cinemaevideo.it Redazione: CAROLINA MANCINI

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PERIODICO PROFESSIONALE DELL’AUDIOVISIVO Anno XXV Numero 1-2 Gennaio-Febbraio 2019

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EDITORIAL/

Cinema&Video/International

BERLIN, A WINDOW ON THE WORLD

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e are pleased to report that at the Berlinale 2019 Italian audiovisual professionals will enjoy greater visibility than at previous editions. Not so much at the Festival – where four Italian movies have been selected for the Panorama section, compared to one movie in competition – as inside the European Film Market, with dedicated spaces and events. As we write in the following article, the spaces at the EFM organized by Luce Cinecittà and ANICA (Italian Association of Cinematographic Audiovisual and Multimedia Industries) for the Cinema DG of the MiBAC (Italian Ministry of Cultural Heritage and Activities) and ICE (Italian Trade Agency), will be larger and more visible and, above all, more functional, with one institutional area, one dedicated to sales and yet another one to Film Commissions. Already last fall, on the occasion of the American Film Market, when mentioning the mission of the undersecretary at the Ministry of Cultural Heritage and Activities, Lucia Borgonzoni, to Los Angeles, we noted a new sensitivity to the topic of the internationalization of Italian audiovisuals on the part of the institutions. The EFM rendezvous in Berlin is confirmation of this. As Roberto Stabile, International Development manager at ANICA and coordinator of the Audiovisuals Desk at the ICE has announced to Cinema & Video International, Borgonzoni will be in Berlin where she will meet with operators from the main countries with which our industry has ongoing relations – USA, China and the Latin American countries that are members of Ibermedia - and will also attend some events. Her planned intervention at the co-production market along with a delegation of Italian producers is significant. The aim is to communicate Italy’s openness to co-productions to professionals, European ones in particular, and confirm all the instruments supporting internationalization including the incentives for the foreign distributors of Italian movies and minority co-productions. This, which we could define as the greater dynamism of Italian institutions, is the result of the coordination of the two ministries involved: MiBAC and MiSE (Italian Ministry of Economic Development) which has led, Stabile assures us, to the optimization of the resources available with no increase in expenditure.

EDITORIALE/

BERLINO, FINESTRA SUL MONDO

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egistriamo con soddisfazione che i professionisti italiani dell’audiovisivo godranno alla Berlinale 2019 di una visibilità maggiore che nelle precedenti edizioni. Non tanto nel Festival – dove peraltro, a fronte di un film italiano in concorso, ce ne sono ben quattro selezionati in Panorama – quanto all’interno di European Film Market, con spazi e eventi dedicati. Come scriviamo nel servizio che segue, gli spazi all’EFM, organizzati da Luce Cinecittà e ANICA per DG Cinema del MiBAC e ICE, saranno più ampi e visibili, ma soprattutto più funzionali, individuando un’area istituzionale, una dedicata alle vendite, un’altra ancora alle Film Commission. Già nello scorso autunno, in occasione dell’American Film Market, cogliemmo, nel segnalare la missione del sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Lucia Borgonzoni, a Los Angeles, una sensibilità nuova al tema dell’internazionalizzazione dell’audiovisivo italiano da parte delle istituzioni. L’appuntamento dell’EFM di Berlino è una conferma. Come anticipa a Cinema & Video International Roberto Stabile, responsabile sviluppo Internazionale Anica e coordinatore Desk Audiovisivi in ICE, Borgonzoni sarà a Berlino, incontrerà gli operatori dei principali paesi con i quali si relaziona costantemente la nostra industria – USA, Cina e paesi latino americani aderenti a Ibermedia- e presenzierà alcuni eventi. Significativo è il suo intervento, previsto, al co-production market assieme ad una delegazione di produttori italiani Lo scopo è comunicare ai professionisti, europei in particolare, l’apertura dell’Italia alle coproduzioni, e la conferma di tutti gli strumenti di supporto all’internazionalizzazione, tra cui gli incentivi ai distributori esteri di film italiani e le co-produzioni minoritarie. Questa, che potremmo definire una maggiore dinamicità delle istituzioni italiane, è il frutto del coordinamento dei due ministeri coinvolti: MiBAC e MiSE. Che ha portato, assicura Stabile, ad una ottimizzazione delle risorse disponibili senza incremento di spesa.

January/February

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i aprirà il 7 febbraio la quinta edizione dell’European Film Market, guidata da Matthijis Wouter Knol, che dal 2014 ha sostituito la fondatrice del mercato, Becki Probst. E se l’edizione dell’anno passato si aprì proprio con la consegna della Berlinale Camera alla storica creatrice del mercato berlinese, quest’anno l’EFM saluterà Dieter Kosslick, che lascia la direzione del festival, iniziata nel 2001, festival che da sempre è profondamente compenetrato con il mercato, “e per il quale anche Dieter, di concerto con Becki, ha contribuito in maniera determinante a dargli il volto che ha oggi.” Precisa Knol: “Partendo da questo, continueremo, quest’anno a consolidare le nuove piattaforme e i programmi degli ultimi cinque anni. Visto la notevole crescita dell’affluenza degli operatori (circa di 500 professionisti all’anno negli ultimi 4 anni, che l’anno passato ci hanno portato a quota 10 mila partecipanti), e per ragioni di sicurezza, abbiamo dovuto rivedere le regole di accesso al Gropius Bau e al Marriott Hotel, per cui nel weekend lungo del mercato (da venerdì a lunedì) l’accesso sarà riservato solo ai possessori di badge dell’EFM e alla stampa.” E in questo EFM sempre più frequentato si irrobustisce anche la presenza italiana, messa ancora più in evidenza dal rinnovato Italian Pavillion, dentro il bookstore, “che l’anno passato abbiamo iniziato ad usare come spazio di mercato. Riunirà Anica, Istituto Luce e alcune società di vendita, mentre le film commission italiane avranno dei piccoli stand riservati nel corridoio, sempre in connessione con il bookstore.” Anche l’European Film Commissions Network terrà un evento, l’11 febbraio alle 17, dedicato al ruolo sempre più importante delle film commission nell’industria audiovisiva europea: si svolgerà all’interno dell’EFM Producers Hub, altro spazio che è stato ampliato, come anche il DocSalon, riservato al mondo dei documentari. Se l’accesso ai frequentatori del festival è limitato al Gropius Bau e al Marriott Hotel, festival e mercato vanno ancora a braccetto allo Zoo Palast, che per il secondo anno ospita il mondo della serialità: sia le proiezioni di Berlinale Series, sia l’appuntamento di mercato Drama Series Days (che aggiunge un giorno al suo programma di conferenze, vista la grande partecipazione dello scorso anno) con relativo mercato di co-produzione. Forte la presenza italiana anche all’interno del Co-Production Market: “Home Away” di Thanos Anastopoulos, co-produzione fra l’italiana Mansarda Production (Nicoletta Romeo), e la greca Fantasia Audiovisual, è fra i 22 progetti della selezione ufficiale; nel Talent Project Market c’è il progetto dell’italiano Vincenzo Cavallo, che produce e dirige (con Mahad Ahmed) il film kenyota “Bufis”. La domenica, il pranzo del Co-Production Market sarà offerto da MIBAC e Anica, che porteranno al mercato una delegazione di dieci produttori italiani. La domenica pomeriggio poi, l’Italia sarà uno dei partecipanti alla Country Session, (dove i fondi pubblici e i rappresentanti di 4 paesi forniranno informazioni sulle co-produzioni e accesso al credito), e il lunedì la ritroveremo anche all’interno dei Fund Meetings.

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ennaio/Febbraio

2019

 Carolina Mancini

BERLINALE 2019/ Un film in concorso, quattro in Panorama. Crescono gli spazi italiani all’European Film Market. Forte presenza al Co-production Market e a Books at Berlinale

C’É PIÙ ITALIA ALL’EFM

Cinema&Video/International

Matthijis Wouter Knol, direttore

dell’European Film Market. A destra un’immagine degli spazi del Mercato (foto Oliver Moest). In alto il poster della Berlinale 2019


Cinema&Video/International

BERLINALE 2019/ One film in competition, four in Panorama. The big news is that the Italian spaces are growing at the European Film Market. Strong presence at the Co-production Market and in Books at Berlinale

EFM: MORE SPACE FOR ITALY

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he European Film Market will open on February 7th - the fifth edition held under the guidance of Matthijs Wouter Knol, the successor of EFM founder Beki Probst since 2014. While last year’s edition opened by awarding the Berlinale Camera to the historic creator of the Berlin market, this year the EFM will say goodbye to Dieter Kosslick who leaves the direction of the festival after having started in 2001 - a festival that has always permeated the market, “and for which Dieter, in concert with Beki, has played a decisive role, giving it the guise it enjoys today”. Knol specifies, “while keeping this in mind this year’s market will continue to strengthen the newly introduced platforms and programs of the past five years. Given the growing number of professionals attending the market (around 500 people more per year, which culminated in almost 10,000 visitors last year) and due to security reasons we had to change the badge policy in the Gropius Bau and in the Marriott Hotel: from Friday to Monday only market badge holders and press will be allowed to access the EFM. And at this increasingly well attended EFM the Italian presence becomes more and more prominent with a new location for the Italian Pavilion inside the bookstore that we used as a market space for the first time last year. It will group together Anica, Istituto Luce and some sales companies, whereas the Italian Film Commissions will have reserved small stands in the central hall along the corridor that is connected to the bookstore. On Monday February 11th (5.00- 6.30 pm) the European Film Commissions Network will present the important role played by film commissions in the European audiovisual industry. The presentation will be followed by a networking cocktail party held inside the EFM Producers Hub, another space that has been expanded, like the DocSalon reserved for the world of documentaries. While access to festival attendees is limited to the Gropius Bau and the Marriott Hotel, the festival and market continue to proceed armin-arm with the Zoo Palast which, for the second year, is hosting the world of series productions: both the Berlinale Series screenings, as well as the market rendezvous Drama Series Days (that adds one day to its program of conferences in the light of the high level of participation last year) with a relevant co-production market. There is also a strong Italian presence inside the Co-Production Market: “Home Away” by Thanos Anastopoulos, a co-production between the Italian Mansarda Production (Nicoletta Romeo), and the Greek Fantasia Audiovisual is among the 22 projects in the official selection; in the Talent Project Market there is the project by Italy’s Vincenzo Cavallo, who produces and directs (with Mahad Ahmed), the Kenyan film “Bufis” . On the Sunday, the Co-Production Market lunch will be hosted by MIBAC and Anica, which will bring a delegation of ten Italian producers to the market. On Sunday afternoon Italy will also be one of the Country Sessions (where public funders and representatives from 4 selected countries will give short overviews and answer concrete questions about co-producing with and accessing financing in their country), and on Monday it will take part in the Fund Meetings. Up to three Italian agencies/publishing houses have been selected for

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2019 January/February


Cinema&Video/International

RAI COM: NON SOLO SALVATORES

Qui e nella pagina accanto, “Volare”; sotto, “Non sono

“Dafne”, opera seconda di Federico Bondi selezionato in Panorama (vedi articolo a p. 12) è distribuito nel mondo da Rai Com. La consociata Rai è presente all’European Film Market con una prestigiosa line up che vanta il nuovo film del premio Oscar Gabriele Salvatores “Volare”, road movie con Claudio Santamaria, Valeria Golino, attualmente in post produzione, di cui sarà proposto un promo ai buyers. Tra le novità del catalogo c’è l’esordio alla regia di Riccardo Scamarcio con il thriller “Non sono un assassino” (in post produzione) di Andrea Zaccariello, tratto dal romanzo di Francesco Caringella. E, ancora, il documentario sulla base missilistica in Kazakistan “Baikonur, Earth”, esordio alla regia di Andrea Sorini.

un assassino”

E ben tre agenzie letterarie ed editori italiani sono stati selezionati per Books at Berlinale: The Italian Literary Agency con “Sangue giusto” di Francesca Melandri, DeA Planeta Libri con “Danza o muori” di Ahmad Joudeh e il Gruppo Editoriale Mauri Spagnol con “La ragazza con la Leica” di Helena Janeczek. Il paese in focus di quest’anno è la Norvegia, primo paese europeo, dopo Messico e Canada, a esserne protagonista, ben visibile a tutti con la Norway House, uno spazio di networking ubicato fra la House of Representatives (sede del Co-Production market) e il Gropius Mirror Restaturant. E con una presenza capillare in ogni sezione del mercato: dall’EFM Producers Hub, dove saranno presentati dieci produttori norvegesi interessati alle co-produzioni, al DocSalon, all’evento dedicato ai creativi e agli innovatori norvegesi all’interno di EFM Horizon. “La Norvegia poi, è uno dei paesi più forti in Drama Series, dove saranno presentati nuovi promettenti titoli. Significativo l’apporto norvegese anche al programma dedicato alla Diversità, che l’EFM ha iniziato l’anno scorso e che oggi è uno dei punti cruciali del dibattito nell’industria.” Conclude Knol. Tornerà per il terzo anno anche il Berlinale Africa Hub, a dimostrazione di una partecipazione crescente dei paesi del continente. In aumento anche i professionisti asiatici (soprattutto i buyers cinesi) e latinoamericani.

BERLINALE 2019/ Intervista con Claudio Giovannesi, regista de “La paranza dei bambini”, unico film italiano in competizione

I BAMBINI GUERRIERI DI NAPOLI

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 Adriana Marmiroli

n grande falò in cui vengono accatastati alberi di Natale e vecchi mobili. Una banda di ragazzini che urlano selvaggiamente, la faccia e il petto glabri imbrattati di sangue. È la festa del “Cippo”, il Sant’Antonio partenopeo. Un rituale quasi tribale. I quartieri e loro abitanti in gara tra loro a chi ha il rogo più grande e luminoso. È la prima scena de «La paranza dei bambini». Una tradizionale ricorrenza che il regista Claudio Giovannesi ha ricostruito nei minimi dettagli per il suo film. Da quella, che è inizialmente solo un gioco, prende le mosse una guerra, cruenta e disperata in nome del bene del quartiere. «Raccontiamo la perdita dell’innocenza di ragazzini che scelgono il crimine come strada per compiere il bene, convinti di portare giustizia nel loro quartiere. Ma quella scelta si rivela un’illusione, una china irreversibile. Praticare il male conduce a un destino tragico. Prodotto da Carlo Degli Esposti, che del progetto è stato il motore, il film tratto dal romanzo di


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RAI COM: NOT JUST SALVATORES “Dafne”, the second work by Federico Bondi selected for the Panorama section (see article on page 12) is distributed around the world by Rai Com. The Rai sales company is present at the European Film Market with a prestigious line up that includes the new movie by Oscar-winner Gabriele Salvatores, “Volare”, a road movie starring Claudio Santamaria and Valeria Golino, currently in post production, a promo of which will be presented to buyers. The new titles in the catalogue include the directing debut of Riccardo Scamarcio with the thriller “I’m not a killer” (in post production) by Andrea Zaccariello, based on the novel by Francesco Caringella, plus “Baikonur, Earth” the documentary about the missile base in Kazakhstan, Andrea Sorini’s directing debut.

Books at Berlinale: The Italian Literary Agency with “Rightful Blood” by Francesca Melandri, DeA Planeta Libri with “Dance or Die” by Ahmad Joudeh and Gruppo Editoriale Mauri Spagnol with “The Girl with the Leica” by Helena Janeczek. The official “Country in focus” at this year’s EFM will be Norway, the first European country, after Mexico and Canada, to be in Focus and very visible to everyone with the Norway House, a networking space located between the House of Representatives (home to the Co-Production Market) and the Gropius Mirror Restaurant. There will be a capillary presence in every section of the market: at the EFM Producers Hub, where ten Norwegian directors interested in co-productions will be presented, and at the DocSalon, in the event dedicated to Norway’s strengths in creativity and innovation within the framework of EFM Horizon. “Norway is also one of the strongest countries in the Drama Series Days, the Norwegians will be present with exciting new titles. Also relevant is their contribution to the Diversity Program that we started last year at EFM which has become an important topic in the industry.” concludes Knol. The Berlinale Africa Hub will also be returning for the third year, demonstrating the growing participation of countries from the continent. There is also a rise in Asian professionals (especially Chinese buyers) and Latin-Americans.

BERLINALE 2019/Interview with Claudio Giovannesi, director of “Piranhas”, the only title representing Italy in competition

THE WARRIOR CHILDREN OF NAPLES

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huge bonfire on which Christmas trees and old furniture have been stacked. A gang of kids shouting wildly, their faces and hairless chests smeared with blood. It is the feast of the “Cippo”, the Neapolitan Saint Anthony. An almost tribal ritual. The districts and their inhabitants are in competition with each other to see who has the biggest and brightest blaze. This is the opening scene of «Piranhas». A traditional recurrence that director Claudio Giovannesi has reconstructed in the smallest detail for his film. From this which is, initially, just a game, stems a bloody and desperate violent war, with no holds barred, all in the name of the good of the neighborhood. «We tell the story of the loss of innocence of kids who choose crime as a way to do good, convinced that they are bringing justice to their neighborhood. But that choice turns out to be an illusion, leading to

an irreversible descent. Doing bad things leads to a tragic destiny. The thirst for power kills their adolescence». Produced by Carlo Degli Esposti who was also the driving force behind the project, the movie, based on the novel by Roberto Saviano, is the only title representing Italy in Competition at the Berlinale. Almost simultaneously (February 13) «Piranhas» will be released in theaters with the Vision Distribution brand. «It is a project that began almost two years ago when, together with Maurizio Braucci, we joined Saviano in New York to draft the screenplay» explains the director who already has four drama features and the same number of festivals under his belt: «La casa sulle nuvole»,


Cinema&Video/International

Due immagini de “La paranza dei bambini” di Claudio Giovannesi, in concorso alla Berlinale 2019

Roberto Saviano è l’unico che rappresenta l’Italia in Concorso alla Berlinale. «È un lavoro iniziato quasi due anni fa, quando con Maurizio Braucci raggiungemmo Saviano a New York per la stesura della sceneggiatura – ci spiega il regista che ha al suo attivo quattro lungometraggi di finzione, e altrettanti festival: «La casa sulle nuvole» Premio Speciale della Giuria al Brussels Film Festival 2009, «Alì ha gli occhi azzurri»» miglior opera prima e seconda nonché Premio Speciale della Giuria al Festival di Roma del 2012, «Fiore» in concorso alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2016. Tutti con il denominatore comune di raccontare il difficile mondo degli adolescenti. Finita la trasferta americana, è iniziata a Roma e soprattutto a Napoli, dove Giovannesi si è trasferito a vivere per un anno e mezzo, la lunga fase dei casting (oltre 3000 ragazzi provinati), della scelta delle ambientazioni e dell’adeguamento della sceneggiatura alle scelte fatte “sul campo”. «Il copione deve coincidere con gli esseri umani che hai selezionato. È fondamentale quando lavori con attori non professionisti». Dei suoi interpreti dice che sono «tutti napoletani, per lo più degli stessi quartieri in cui abbiamo girato. Giovanissimi, dovevano trasmettere la fragilità dei loro personaggi, la loro innocenza». Perché, al contrario di «Gomorra» (di cui Giovannesi ha diretto alcuni episodi) o dello stesso romanzo, il film non è un noir. E in questo si differenzia profondamente dal libro: dove i protagonisti aspirano a diventare piccoli boss solo per sé, per esibire i simboli del lusso e del potere, prevaricare e spadroneggiare, incuranti delle conseguenze. «Qui lo sguardo si allarga dal contesto cronachistico e sociologico per sottolineare l’elemento esistenziale. Indaghiamo sullo spirito di quell’età, sulle sue caratteristiche. Ci domandiamo: cosa succede a un quindicenne quando fa scelte criminali? Quanto cambia la sua vita? C’è la costruzione di un senso morale in un’età della vita che è amorale». Per questo, per meglio raccontare i cambiamenti dei protagonisti, il film è stato girato in sequenza, dall’inizio alla fine. «Perché gli interpreti percepissero la trasformazione progressiva dei loro personaggi». Scelto come direttore della fotografia Daniele Ciprì, le riprese sono state fatte prevalentemente nel Rione Sanità e nei Quartieri Spagnoli. «Dove Napoli è quella antica, ancora vitale, colorata, luminosa, popolana. La Napoli di De Sica e di Eduardo. Non il non luogo delle periferie». Una Napoli per cui, insomma, si possa almeno minimamente capire perché degli adolescenti pensino di trasformarsi in criminali per proteggerne gli abitanti e salvaguardarla dagli “esterni”. Se “La paranza dei bambini” è l’unico film in concorso, c’è una massiccia presenza italiana in Panorama, sezione tradizionalmente dedicata a film non convenzionali e di giovani autori. Sono: «Dafne» di Federico Bondi,“Selfie” di Agostino Ferrente, “Il corpo della sposa” di Michela Occipinti, e “Normal” di Adele Tulli.

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ennaio/Febbraio

2019

Special Jury Award at the Brussels Film Festival 2009, «Alì blue eyes», best first and second work as well as the Special Jury Award at the Rome Film Festival 2012 and «Fiore», in competition at the Quinzaine des Réalisateurs (Directors’ Fortnight) in 2016. The common denominator uniting them all is the difficult world of teenagers. After the US trip, the long casting phase began (over 3000 kids were screen tested) in Rome and, above all, in Naples, where Giovannesi went to live for a year and a half. Then the settings were chosen and the screenplay adapted to the decisions made “in the field”. «The script has to coincide with the human beings you have selected. This is crucial when you are working with non professional actors». With regard to his performers, Giovannesi says that they are «all Neapolitan, mostly from the same neighborhoods we filmed in. Very young, they had to transmit the fragility of their characters, their innocence». Because, contrary to «Gomorra» (of which Giovannesi directed a few episodes) or the novel itself, the movie is not a noir. In this way it differs greatly from the book where the protagonists aspire to become little bosses for their own sakes so that they can display the symbols of luxury and power, exploit others and boss people around, heedless of the consequences. «Here the vision expands from the context of a news or sociological story in order to underline the existential element. We investigate the spirit of that age, and its characteristics. We ask ourselves: what happens to fifteen year olds when they make criminal choices? How much do their lives change? There is the construction of a sense of morality at an age in life which is amoral ». For this reason the movie was filmed in sequence, from beginning to end, to best narrate the changes of the protagonists. «So that the performers could feel the progressive transformation of their characters». Daniele Ciprì was chosen as director of photography, filming mainly took place in the Rione Sanità and in the Quartieri Spagnoli. «Which is the ancient, still lively, colorful, bright, people’s Naples. The Naples of De Sica and Eduardo. Not the “non-places” of the suburbs». A Naples where, basically, it is possible to at least minimally understand why teenagers think of turning into criminals to protect the residents and safeguard them from “outsiders”. While “Piranhas” is the only film in competition, there is a massive Italian presence in Panorama, a section traditionally dedicated to unconventional movies and young filmmakers. They are: «Dafne» by Federico Bondi, “Selfie” by Agostino Ferrente, “Flesh out” by Michela Occhipinti, and “Normal” by Adele Tulli.


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EMILIA-ROMAGNA FILM COMMISSION

LOMBARDIA FILM COMMISSION

FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA

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UMBRIA FILM COMMISSION

COME AND VISIT US AT THE ITALIAN PAVILION Martin Gropius Bau, stand 03 / C8


Cinema&Video/International BERLINALE/ Il film di Federico Bondi selezionato in Panorama

LE ABILITÀ DI

DAFNE L’

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ennaio/Febbraio

2019

© Silvia Bavetta

opera seconda di Federico Bondi, “Dafne”, sarà presentato alla Berlinale, nella sezione Panorama, il prossimo 10 febbraio. Il film, prodotto da Vivo Film e Rai Cinema, con il sostengo del MIBAC e di Toscana Film Commission nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, ha come protagonista Dafne, una giovane donna affetta da sindrome di down, che si trova a dover fare improvvisamente i conti con la morte di sua madre e con la depressione che questo evento ha scatenato nel padre. “Un film sorprendente, - dice Gregorio Paonessa, alla guida di Vivo Film assieme a Marta Donzelli, -uno sguardo onesto, non ricattatore, sulla disabilità in generale, una storia che fa piangere e ridere assieme”. Questo grazie alla luminosità della sua protagonista, Carolina Raspanti (Dafne) che Federico Bondi definisce “una forza della natura, di cui mi sono innamorato appena l’ho conosciuta, e con la quale è nata un’amicizia che è stata fondamentale per la stesura della sceneggiatura”. Sceneggiatura che, fra l’altro, la protagonista non ha mai letto: “le davo le battute poco prima di girare le scene, giorno per giorno, e lei le imparava subito, perché ha una memoria di ferro, e poi lasciavo anche molto spazio all’improvvisazione. La realtà è stata ispirazione e metodo in tutto, nelle battute, nei modi di dire, nei toni.” Questa ricerca di autenticità ha riguardato anche la decisione di non seguire l’ordine cronologico della storia durante le riprese: “Abbiamo cominciato dalla seconda parte del film, ambientata in Mugello in inverno: è qui che Dafne tenta di scuotere il padre, coinvolgendolo in un trekking verso il paese natale della madre. E questo cammino ha permesso ai due attori (Carolina Raspanti e Antonio Piovanelli) di conoscersi meglio, e di affrontare poi in maniera più intensa anche la prima parte della storia, girata invece in estate a Grosseto, al mare, dove la madre muore, all’inizio del film.” “Questo è il nostro primo film che non sia una co-produzione internazionale, - riprende Paonessa, - innanzi tutto perché siamo riusciti a trovare risorse necessarie in Italia, e quindi si è sentita meno l’urgenza di rivolgerci all’estero.” E nonostante l’ambientazione non abbia particolari connotazioni geografiche, dovendo rappresentare una cittadina di provincia che potrebbe trovarsi ovunque, si può sicuramente affermare che “Dafne” rappresenta un’eccellenza del territorio poiché fu uno dei progetti che Toscana Film Commission presentò all’interno di Opportunity Tour: la Rai incontra i territori, l’iniziativa che Italian Film Commissions, lanciò assieme a Rai Fiction, Rai Cinema, Rai Cultura e Rai Com, per creare delle occasioni di incontro fra produttori e autori delle diverse regioni italiane con i rappresentanti della Rai. “E fu uno dei pochi progetti che Rai Cinema selezionò, impegnandosi a produrlo”, racconta Paonessa. Con un contributo che si è aggiunto a quello della Film Commission, a quello del MIBAC, al sostegno di Regione Lazio e Unicoop Firenze, e con il patrocinio di AIPD –Associazione Italiana Persone Down e Comitato Siblings Onlus –Fratelli e sorelle di persone con disabilità. “Dafne” è venduto nel mondo da RaiCom.

BERLINALE/ Federico Bondi’s film selected for Panorama

DAFNE’S SKILLS

“D

afne”, the second work by Federico Bondi, will be presented at the Berlinale, in the Panorama section, on February 10th. The movie, produced by Vivo Film and Rai Cinema, with the support of MIBAC (the Italian Ministry of Cultural Heritage and Activities) and the Toscana Film Commission as part of the Sensi Contemporanei Toscana Program for Cinema, stars Dafne, a young woman with Down syndrome who suddenly finds herself having to cope with her mother’s death and the depression that this event causes in her father. “It is a surprising movie” says Gregorio Paonessa, who runs Vivo Film together with Marta Donzelli “which takes an honest, blame-free look at disability in general, a story that makes you both laugh and cry”. This is due to the radiance of the protagonist, Carolina Raspanti (Dafne) who Federico Bondi defines as “a force of nature I immediately fell in love with and with whom a friendship was born which was crucial for drafting the screenplay”. A screenplay which the protagonist never actually read: “I’d give her the lines just before we started shooting the scenes, from day to day, and she learned them straight away because she has an excellent memory. I also left a lot of space for improvisation. The reality was the inspiration and method for everything, the witty remarks, the figures of speech, the tones of voice.” This search for authenticity also affected the decision not to follow the chronological order of the story during the filming: “We started from the second part of the movie set in the Mugello area in the winter: it is here that Dafne attempts to rouse her father, getting him involved in a trekking expedition to her mother’s home town. And this walk allowed the two actors (Carolina Raspanti and Antonio Piovanelli) to get to know each other better and to subsequently face, with more intensity, the first part of the story which was filmed in the summer in Grosseto, at the seaside, where the mother dies at the beginning of the film.” Despite the fact that the setting has no particular geographical connotations as it is meant to depict a provincial town that could be anywhere, “Dafne” definitely represents a regional excellence since it was one of the projects that the Toscana Film Commission presented as part of the Opportunity Tour: la Rai incontra i territori -Rai meets the regions, the initiative that the Italian Film Commissions launched together with Rai Fiction, Rai Cinema, Rai Cultura and Rai Com to create opportunities for producers and filmmakers from the various Italian regions to meet with Rai representatives. “It was one of the very few projects that Rai Cinema selected and undertook to produce”, explains Paonessa. With a contribution that was added to those from the Film Commission, from the MIBAC, the support provided by the Regione Lazio and Unicoop Firenze and the patronage of the AIPD –Associazione Italiana Persone Down-Italian Association of People with Down Syndrome and the Comitato Siblings Onlus –Fratelli e sorelle di persone con disabilità-Committee of Siblings of people with disabilities. The worldwide sales of “Dafne” are handled by RaiCom.


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PANORAMA


Cinema&Video/International CONTENUTI AGGIUNTIVI/ In Germania l’affluenza del pubblico in sala, nel 2018, è crollata del 16%. Ma i contenuti aggiuntivi rimangono stabili

VALORE AGGIUNTO  Elisabetta Brunella

È

tra i cinque grandi mercati cinematografici dell’Ovest europeo, ma nel ‘18, dai dati già disponibili, pare aver giusto superato i cento milioni di biglietti, soglia che convenzionalmente separa i Big 5 dagli altri paesi. È la Germania che, dopo aver totalizzato circa 122 milioni di spettatori nel ‘17, soffre di un calo stimato al 16%, superiore alle limature avvenute in Italia, Francia e Spagna e da cui il Regno Unito è uscito indenne. Eppure in Germania un settore è rimasto stabile nel ‘18: quello dei contenuti aggiuntivi. Ce ne parla Thomas Schülke, uno dei massimi esperti di questo campo che, nell’industria cinematografica tedesca, è relativamente nuovo e poco documentato. “I contenuti aggiuntivi e l’event cinema hanno avuto un forte incremento nel ‘17: sono aumentati la loro varietà e i cinema che li propongono. Gli esercenti sono sempre più aperti a questa programmazione. Se essi si rendono conto che i contenuti aggiuntivi raggiungono nuovi segmenti di pubblico e rendono più attraente il grande schermo nelle giornate infrasettimanali, i produttori, soprattutto quelli musicali, vedono nei cinema un ulteriore canale di diffusione. Ed io l’ho sperimentato in questi giorni, portando nelle sale, con Piece of Magic, un successo internazionale come il concerto per il nuovo anno di André Rieu”. Questo slancio positivo tocca pure il box office che Schülke stima sui 15 milioni di euro. Quanto costa vedere i contenuti aggiuntivi sul grande schermo? “L’opera o il balletto intorno ai 25 euro, con punte oltre i 30, un concerto di musica popolare circa 15. Questo fa sì che il prezzo medio arrivi sui 16 euro, cioè quasi il doppio del prezzo medio dei film.” I contenuti affermatisi sinora in Germania spaziano dalle opere del MET, distribuite da Clasart Classic, ai balletti del Bolshoi, diffusi, come la Comédie Française, da Kinostar. Rising Alternative porta un mix di opere - in diretta e registrate - tra cui quelle del Liceu di Barcellona. Molto rilevanti sono i contenuti originati nel Regno Unito. Cinemaconsult, la società di Schülke, cura,

lavorando per Trafalgar Releasing, la distribuzione delle produzioni della Royal Opera House e del Royal Ballet, mentre Seventh Art distribuisce direttamente dall’Inghilterra i contenuti di Exhibition on Screen, cioè i documentari d’arte nati dalla collaborazione con prestigiosi musei. Per Phil Grabsky, fondatore di EOS, lo scenario tedesco è interessante, anche se impegnativo. La sua società, che si occupa pure della delivery, della traduzione e del marketing, cura la ricerca dei cinema (la Germania ha quasi 5.000 schermi) più adatti a proporre i contenuti art-based. “Il mercato tedesco non è facile” - dice Grabsky - capisco perché molti distributori non vi si impegnino. Il ritorno non è garantito mentre altrove i contenuti aggiuntivi ottengono risultati più positivi, per esempio in Italia. Tuttavia, dato che la Germania ha una grande cultura cinematografica e tante sale di qualità, credo in un lavoro a lungo termine. Quindi quello tedesco continua ad essere uno dei 63 territori in cui portiamo le nostre produzioni. Iniziamo il ‘19 con cinque titoli sulla pittura, tra cui “Degas. Passion for Perfection”, e continueremo tra il ‘19 e il ‘20 con quattro sulla musica classica”. Nel Regno Unito ha pure sede More2Screen, la società di Christine Costello che nel 2006 ha investito nei contenuti aggiuntivi vedendone le potenzialità nei cinema al momento dell’evoluzione digitale. Ai Tedeschi Costello porta musica pop, danza e teatro, dal musical di produzione contemporanea “Everybody’s talking about Jamie” a “The Winter’s Tale” del Shakespeare’s Globe. Tra i suoi clienti figura Filmkunstkinos, che gestisce diversi cinema d’essai a Düsseldorf. Kalle Somnitz, uno dei proprietari, sostiene che mostrare contenuti culturali ed artistici sia una delle principali novità portate dalla digitalizzazione, soprattutto per chi punta sulla qualità. Questi cinema sono rappresentati in Germania da AG Kino. Il suo direttore, Felix Bruder, ci dice che questo tipo di sale ha sofferto meno del calo degli spettatori del ‘18: stima un -8% rispetto al -16%. Forse un po’ merito della buona performance dei contenuti aggiuntivi? È presto per dirlo senza i dati definitivi, ma è un’ipotesi da considerare.

EVENTO A BERLINALE SCREENINGS Per la prima volta AG Kino - Gilde, l’associazione tedesca del settore d’essai, in collaborazione con MEDIA Salles, organizzerà un’iniziativa di presentazione dei contenuti aggiuntivi e dell’event cinema nelle sale dell’Hackesche Höfe Kino. La nuova iniziativa, che sarà inaugurata venerdì 8 febbraio 2019, si inserisce nei Berlinale Screenings che ogni anno riuniscono circa 500 professionisti dell’industria cinematografica provenienti da tutta la Germania.

2|M

aggio

2018


Cinema&Video/International ADDED CONTENT/ In Germany movie theater audience’s plunged by 16% in 2018. However added content remains stable

ADDED VALUE

I

t’s one of the five leading markets in western Europe, yet, according to the figures already available, in 2018 it may only just have cleared one hundred million ticket sales, the conventional threshold separating the big five from other territories. We’re talking about Germany which, after recording a total of about 122 million spectators in 2017, suffers a drop estimated at around 16%, well above the dips that have also marked Italy, France and Spain but from which the UK has escaped unharmed. Yet even on the German market there is one sector that didn’t decrease in 2018: that of added content. Says Thomas Schülke, one of the greatest experts in this relatively new sector of the German cinema industry in which figures and information are still scarce: “Added content and event cinema knew a very important growth in 2017: the content available is on the increase, as well as the cinemas that offer it to their audiences. Exhibitors are becoming increasingly more open to this type of programming. They realize that added content makes it possible to reach new sectors of the general public and make the big screen more attractive on weekdays while producers – especially music producers - see cinemas as a new channel of distribution. I myself have experienced it over the past few days, when bringing to cinemas, together with Piece of Magic, an international success like André Rieu’s New Year concert.” This positive swing regards box office, too, which Schülke estimates as around 15 million euros. How much does it cost to watch added content on the big screen? “Opera or ballet generally cost about 25 euros, with peaks of over 30, whilst a pop music concert is round 15 euros. This means that the average ticket price comes to almost 16 euros. In other words, a little less than twice the average price for a film.” The content that has taken root in Germany up to now ranges from opera from the MET, distributed by Clasart, to ballet from the Bolshoi, which, together with the Comédie Française, is distributed by Kinostar. The role played by content originating in the UK is very important. Cinemaconsult, the company created by Schülke, deals with the distribution of productions by the Royal Opera House and the Royal Ballet working for Trafalgar

Releasing, whilst, directly from England, Seventh Art distributes the art-based films produced by Exhibition on Screen thanks to collaboration with prestigious museums. To Phil Grabsky, founder of EOS, the panorama of German cinema is interesting, though very demanding. As well as managing delivery, translation into German and marketing, the company deals with finding the cinemas (Germany has almost 5,000 screens) best suited to offering art-based content. “The German market is not easy,” maintains Grabsky, “I can understand why several distributors avoid dealing with it. There is no guarantee of a return, whereas there are markets where added content can obtain better results like, for instance, Italy. Nevertheless, since Germany has a prestigious film culture and many movie theatres that focus on quality, I believe in working with a long-term perspective. This is why the German market continues to be one of the 63 territories on which we distribute our productions. We begin 2019 with five titles devoted to painting, starting with “Degas. Passion for Perfection” and we’ll be continuing from 2019 to 2020 with four classical music productions”. The UK is also home to More2Screen, the company founded by Christine Costello in 2006, amongst the first to invest in added content, perceiving its potential for cinemas as they underwent the digital shift. In Germany Costello offers pop music and dance as well as theatre, ranging from a contemporary production such as the musical “Everybody’s talking about Jamie” to “The Winter’s Tale” from Shakespeare’s Globe. Amongst its most faithful customers are Filmkunstkinos, a company that manages several art screens in Düsseldorf. Kalle Somnitz, one of the owners, believes that the opportunity to screen content of a cultural and artistic nature has been one of the most important novelties introduced by the digitization for cinemas that focus on quality. These cinemas are represented in Germany by AG Kino. Its Manager, Felix Bruder, tells us that in 2018 this sort of cinema suffered less from the dip in audiences. He estimates around -8%, as opposed to -16%. Could this also be the merit of the fine performance by added content? As yet, it is a little too soon to tell, since the final figures are still lacking, but it is certainly an idea to bear in mind.

AN EVENT AT BERLINALE SCREENINGS Some posters of films distributed in German movie theaters. Here on the left, Thomas Schülke

For the first time the German art-house association AG Kino - Gilde, in collaboration with MEDIA Salles, will offer a slot for the presentation of added content and event cinema at the Hackesche Höfe Kino in Berlin Mitte, starting on February 8, 2019. The new initiative called “Added content, added value” will take place during the Berlinale Screenings that every year bring together about 500 cinema professionals from all over Germany. 2019 January/February

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Cinema&Video/International TRIESTE/ Tra conferme e novità si è conclusa a Trieste lo scorso 22 gennaio la nona edizione di When East Meets West, il forum di co-produzione diretto da Alessandro Gropplero

VERSO NUOVI FORMATI  Carolina Mancini

BROTHERHOOD FRA EST E OVEST

“U

n ritratto intimo e forte di un microcosmo in cui tre giovani fratelli devono affrontare l’assenza del padre e la scoperta delle loro convinzioni” E’ questa la motivazione con cui “Brotherhood”, di Francesco Montagner, prodotto dalla ceca Pavla Janousková Kubecková di Nutprodukce insieme all’italiana Nefertiti Film (co-produttore minoritario), conquista il Film Center Serbia Award, premio principale di When East Meets West, il forum di co-produzione diretto da Alessandro Gropplero e organizzato dal Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia assieme al Trieste Film Festival nell’ambito del quale si è svolto, dal 20 al 22 gennaio 2019. Un progetto di film che racchiude in sé molti degli elementi identitari del mercato di co-produzione triestino: c’è molto est, dalla Repubblica Ceca (paese natale della produttrice e di residenza del regista), alla Bosnia, dove vivono i tre fratelli adolescenti, figli di un predicatore salafita, protagonisti di una storia locale, eppur dotata di forte appeal internazionale, che tratta il tema della radicalizzazione islamica. E c’è anche l’ovest, sempre nel regista, originario di Treviso, e nel partner produttivo italiano, la Nefertiti Film di Nadia Trevisan, che come ogni anno marca la sua presenza al mercato a fianco di progetti promettenti e premiati. Nefertiti rappresenta, fra l’altro, una delle realtà più interessanti e vive del territorio del Friuli Venezia Giulia, la regione ponte fra l’Europa orientale e occidentale secondo una formula che, come sottolinea Paolo Vidali, direttore del Fondo Audiovisivo, “è stata usata così tante volte da diventare un cliché. E che pure riacquista particolare forza in questo 2019, che ci auguriamo porterà a una sorta di Rinascimento dell’idea di Europa, che ha ultimamente preferito i muri ai ponti.” Altro elemento interessante, è che il film sarà

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ennaio/Febbraio

2019

il saggio di diploma di Montagner, che ha studiato regia alla scuola FAMU di Praga, in Repubblica Ceca, paese di centrale importanza per WEMW, per le sue partnership con il Karlovy Vary International Film Festival e con il workshop Midpoint (vedi pezzo a pagina 18). La borsa di studio di EAVE European Producers workshop va al produttore slovacco Jakub Viktorin per “Victim” di Michal Blasko che si aggiudica anche il Flow Post-Production Award. Il film è prodotto sempre dalla Nutprodukcia, che Viktorin ha fondato assieme ai due colleghi cechi Tomás Hruby e Pavla Janousková Kubecková. Il Cannes Producers Network Award è invece di Magalie Dierick (Casette for timescapes – Belgio) per il documentario “All in” e di DerkJan Warrink (Kepler Film –Amsterdam) per “Methusalem” di Floor van der Meulen. La regista di “Methusalem” conquista anche il EWA Network Best Woman Director. “Vince un progetto di finzione: quest’anno ne abbiamo ricevuti tanti di registe donne, ce ne sono molti nella selezione. Questo è un bel segnale”, commenta Alessandro Gropplero. Al progetto polacco “Her/His” va l’Asterisk Visual Marketing Prize, mentre il premio Pop Up Film Residency, che dà ad uno degli autori la possibilità di partecipare al nuovo programma di residenza di tre settimane a Bratislava e di cui WEMW è partner da quest’anno, è per “Le paradise c’est ici” di Giovanni Troilo, prodotto dalla Big Frame di Ognjen Dizdaveric in co-produzione con Storyline. Una commedia ‘esplosiva’ su un gruppo di adolescenti che mette a ferro e fuoco la sonnolenta cittadina di Paradis, in Belgio, durante l’unico evento capace di risvegliare gli animi di tutti, la rievocazione della battaglia di Waterloo. L’Italia è dunque presente in due dei premi, e, sostiene Daniela Persico, programmatrice del Locarno Film Festival, “è prezioso il lavoro di WEMW nei confronti della produzione italiana, perché trovo che i progetti italiani siano sempre un po’ sacrificati sulla scena internazionale: il livello dei progetti italiani qui è alto, e credo che troveranno senz’altro uno sbocco internazionale. Altro elemento utile di WEMW per il mondo dei festival è il fatto di riuscire a avere davanti tutto lo spettro della produzione, non solo i film al primo stadio di sviluppo ma anche quelli quasi ultimati, per i quali noi festival diventiamo interlocutori ancora più interessanti.” Ad esempio i progetti di This is it, sezione dedicata ai lungometraggi di finzione e ai lavori ‘ibridi’ prodotti o co-prodotti con l’Italia: 8 progetti che hanno concorso per il Laser Film Award (per la color correction del film), che è andato a “Tony Driver” di Ascanio Petrini, prodotto dalla Dugong Films, mentre “Paradise, tutta un’altra vita” di Davide Del Degan, scritto da Andrea Magnani e da lui prodotto con la Pilgrim Film in co-produzione con la slovena Atalanta, ha ottenuto la Menzione Speciale. Evoluzione del Baltic Award è il Italy Baltic Development Award for Co-Production, assegnato da MiBAC, Lithuanian Film Centre,


Cinema&Video/International

The Savoia Excelsior Palace, headquarters of WEMW (photo by Katja Goljat and Matjaz Rust). Below, two scenes from “Brotherhood” by Francesco Montagner. At the bottom “Le paradise c’est ici” by Giovanni Troilo

TRIESTE/ Confirmations and new features for the ninth edition of When East Meets West, the co-production forum directed by Alessandro Gropplero which closed on January 22nd in Trieste

MOVING TOWARDS NEW FORMATS BROTHERHOOD BETWEEN EAST AND WEST

“A

strong and intimate portrait of a microcosm in which three young brothers have to face the absence of their father and discover their convictions.” This is the motivation with which “Brotherhood” by Francesco Montagner, produced by Czech Nutprodukce (Pavla Janousková Kubecková), together with the Italian Nefertiti Film (minority co-producer), won the Film Center Serbia Award, the main award of When East Meets West, the co-production

forum directed by Alessandro Gropplero and organized by the Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia (Audiovisual Fund) together with the Trieste Film Festival during which it was held, from January 20th to 22nd 2019. This film project incorporates many of the identifying elements of the Trieste co-production market: there is a lot of East, from the Czech Republic (the birthplace of the producer and the country of residence of the director), to Bosnia where the three teenage brothers live, the children of a Salafist preacher and the protagonists of a local story which nonetheless has a strong international appeal and tackles the topic of Islamic radicalization. And there is also the West, again in the director, a native of Treviso, and in the Italian production partner, Nadia Trevisan’s Nefertiti Film which, as every year, marks its presence at the market alongside promising and award-winning projects. Nefertiti also represents one of the most interesting and lively names in Friuli Venezia Giulia, the region that acts as a bridge between eastern and western Europe according to a formula which, as Paolo Vidali, director of the Audiovisual Fund, underlines “has been used so many times that it has become a cliché and acquires even greater force now in 2019 which we hope will lead to a kind of Renaissance for the idea of Europe which has recently preferred walls to bridges.” Another interesting element is that the movie will be the diploma essay of Montagner who studied directing at the FAMU school in Prague, in the Czech Republic, a country which is of central importance for WEMW, for

its partnerships with the Karlovy Vary International Film Festival and the Midpoint workshop (see piece on the next page). The EAVE European Producers’ workshop scholarship goes to the Slovakian producer Jakub Viktorin for “Victim” by Michal Blasko which also won the Flow Post-Production Award. This movie is also produced by Nutprodukce which Viktorin founded together with two Czech colleagues, Tomás Hruby and Pavla Janousková Kubecková. The Cannes Producers’ Network Award went instead to Magalie Dierick (Casette for timescapes – Belgium) for the documentary “All in” and Derk-Jan Warrink (Kepler Film –Amsterdam) for “Methusalem” by Floor van der Meulen. The director of “Methusalem” also won the EWA Network Best Woman Director. “The winner was a drama project: this year we welcomed a lot of female directors, there are a lot of them in the selection. That’s a good sign”, comments Alessandro Gropplero. The Polish project “Her/His” won the Asterisk Visual Marketing Prize, while the Pop Up Film Residency award, which gives a filmmaker the opportunity to participate in the new three week residency program in Bratislava of which WEMW is a partner from this year, went to “Le paradise c’est ici” by Giovanni Troilo, produced by Ognjen Dizdaveric’s Big Frame in co-production with Storyline. An ‘explosive’ comedy about a group of teenagers who go on a rampage in the sleepy town of Paradis, in Belgium, during the only event that reawakens everyone’s soul: the reenactment of the battle of Waterloo. So Italy is present in two of the awards and, maintains Daniela Persico, the programmer of the Locarno Film Festival, “WEMW’s work vis-à-vis Italian production is valuable because I find that Italian projects are always rather sacrificed on the international scene: the level of the Italian projects here is high and I think they will undoubtedly find an international outlet. Another useful element of WEMW for the world of festivals is the fact of having, first and foremost, the whole production spectrum, not just films at the first stage of development but also those that are nearly finished, for which we festivals become even more interesting interlocutors.” For example the projects in This is it, the section dedicated to drama features and ‘hybrid’ works produced or co-produced with Italy: 8 projects that competed for the Laser Film Award (for the color correction of the movie), which went to “Tony Driver” by Ascanio Petrini, produced by Dugong Films, while “Paradise, tutta un’altra vita” by Davide Del Degan, written by Andrea Magnani which he also produced with Pilgrim Film in co-production with the Slovenian Atalanta, received the Special Mention. The evolution of the Baltic Award is the Italy Baltic Development Award for Co-Production presented to the MiBAC, Lithuanian Film Centre, Estonian Film Institute and National Film 2019 January/February

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Cinema&Video/International Estonian Film Institute e National Film Centre of Latvia: 30 mila euro spartiti fra “Ultramondo”, co-produzione fra la Solaria Film di Emanuele Nespeca e la lituana Fralita Film, e “Searching for Antigravity”, co-produzione fra la lituana Studio Nominum, l’italiana Giuma Produzioni, VFS Films (Latvia) e Les Films Figures Libres (Francia), già presentato in una scorsa edizione di When East Meets West. I quattro premi della sezione Last Stop Trieste, dedicata ai documentari in stadio avanzato di post-produzione, sono andati a due progetti: l’ucraino “Heat singers-formerly known as 18°C” di Nadia Parfan e Ilia Gladsthein ne ha conquistati ben tre (HBO Europe Award, Flow Digital Cinema Award e Film Centre Serbia LST Award), mentre l’italiano “Never whistle alone” di Marco Ferrari, prodotto da Candy Glass ha vinto il Dox Consulting Award.

VERSO NUOVI FORMATI

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hen East meets West cresce ogni anno in termini di partnership, di riconoscimenti ai progetti, di affluenza di professionisti, tanto da avere raggiunto, secondo molti, la giusta dimensione. “E’ la misura perfetta e non dovrebbe crescere ulteriormente, perché questa formula ci permette di incontrare tutti i partecipanti con rilassatezza e tranquillità”, sostiene Katriel Schory, di Israel Film Fund, che a Trieste ha moderato un think thank, che definisce “particolarmente illuminante” organizzato con EAVE, sul cammino dell’industria cinematografica verso il 2025. E nell’attesa dei risultati di questo scambio, il mercato di co-produzione triestino si sta attrezzando per stare al passo con le evoluzioni del mercato. Con lo sguardo rivolto verso i nuovi formati, in specifico le serie tv e i cortometraggi. Dopo aver lanciato lo scorso anno Midpoint-Feature, la piattaforma di training per lo sviluppo di progetti di lungometraggio per il cinema, che prosegue con il follow up dei primi partecipanti e l’avvio del secondo laboratorio con il primo workshop a Trieste, quest’anno WEMW ha accolto anche quattro progetti di cortometraggi, selezionati sempre da Midpoint e portati all’attenzione di sei decision makers, scelti in collaborazione con il Torino Short Film Market. “Ci piacerebbe, inoltre, lanciare una nuova iniziativa legata alle serie tv e ne stiamo valutando

Qui accanto, Paolo Vidali e Alessandro Gropplero. A destra, uno foto di gruppo dei premiati, in basso i partecipanti di WEMW al lavoro (foto di Katja Goljat e Matjaz Rust)

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le possibilità con il nostro partner Midpoint,rivela Gropplero,- l’idea potrebbe essere quella di ospitare un Lab di una mezza giornata dedicato a quei produttori che sono interessati a entrare nel mondo della produzione seriale.” Intanto, è stato presentato a Trieste anche Midpoint-TV, il programma gemello di Midpoint Feature: ne ha parlato Katarina Tomkova introducendo la lecture di Timo Gössler, “Two Worlds of Storytelling-The Differences between Series and Movies”. La richiesta sul mercato di serialità è in costante crescita, non a caso molti festival e mercati introducono le serie nei loro programmi, e non si tratta di un fenomeno passeggero, di una bolla destinata a scoppiare. Ne è certo Gössler, che cita le ragioni che supportano questo boom, spingendolo ad un livello sempre più alto di giro d’affari e di competitività. Intanto le serie sono il contenuto ideale per i nuovi players dello streaming online, che rendono il mercato così globalizzato e aprono a nuovi scenari in cui nascono inedite possibilità di co-produzioni transatlantiche (come quella fra Sky Atlantic, HBO e Canal Plus che ha prodotto “The Young Pope”), che, tra l’altro, fanno sì che il paese dove la serie ha origine non sia necessariamente quello da cui avrà il maggior ritorno sull’investimento. Si avviano inoltre collaborazioni fino a poco tempo fa impensabili fra VOD, Pay tv e broadcasters (vedi “Deutschland ‘86”, prodotto da Prime Video e dal canale RTL); la lingua non costituisce più un problema, visto che i sottotitoli sono sempre più presenti, e, ad esempio, una serie come la tedesca “1983” ha avuto più successo all’estero, con i sottotitoli, che in patria. Si affermano, infine, nuovi modelli di ricavi, dove i produttori mantengono alcuni diritti, attraverso prevendite, diritti legati ai format e ai remake, e ci sono nuove possibilità di accedere ai fondi che supportano le co-produzioni.

LA PAROLA AI GIURATI

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l regista slovacco Peter Kerekes è tornato a WEMW come giurato due anni dopo la partecipazione al pitch del 2016 con il progetto “Whishing on a star” (realizzato dalla Videomante di Erica Barbiani e da lui co-prodotto con la sua Peter Kerekes Film insieme all’austriaca Mischief), che vinse quell’edizione: “Il mercato è cresciuto ancora, in professionalità e serietà, - commenta,- e sono felice di poter annunciare che il primo febbraio inizieremo le

riprese del documentario.” When East Meets West si è sempre distinto per l‘importanza, in termini di spazio e qualità, data ai documentari. Lo ha notato Simon Ofenloch, anche lui in giuria e per la prima volta a WEMW. E’ curioso, perché Ofenloch per professione ha a che fare principalmente con i lungometraggi di finzione, essendo Commissioning Editor di ZDF/ARTE nel reparto fiction feature:“devo dire che mi ha colpito particolarmente la selezione dei progetti di documentario, per la rilevanza dei temi trattati e per la capacità degli autori di arrivare davvero vicino a certe situazioni, e a microcosmi che rappresentano problemi universali.” Per la prima volta a When East Meets West anche Georges Goldenstern, di Cinéfondation, la sezione parallela del Festival di Cannes creata per supportare i giovani filmmakers: “Ho trovato una selezione di progetti particolarmente forte, e ho avuto la possibilità di incontrare moltissimi nuovi produttori. Credo che per il nostro lavoro di giurati sia fondamentale avere presenti i precedenti lavori degli autori di cui poi vedremo i pitching. Per questo ho guardato molto attentamente tutti i link che ci erano stati inviati: non tutti sono a proprio agio a fare una presentazione di fronte a una sala così piena di professionisti, ed è doveroso bilanciare la performance con il curriculum.”


Cinema&Video/International Centre of Latvia: € 30,000 divided between “Ultramondo”, a co-production between Emanuele Nespeca’s Solaria Film and the Lithuanian Fralita Film, and “Searching for Antigravity”, a co-production between the Lithuanian Studio Nominum, the Italian Giuma Produzioni, VFS Films (Latvia) and Les Films Figures Libres (France), previously presented at the last edition of When East Meets West. The four prizes in the Last Stop Trieste section dedicated to documentaries at an advanced stage of post-production went to two projects: the Ukrainian “Heat singers-formerly known as 18° C” by Nadia Parfan and Ilia Gladsthein won three of them (the HBO Europe Award, the Flow Digital Cinema Award and the Film Centre Serbia LST Award), while the Italian “Never whistle alone” by Marco Ferrari, produced by Candy Glass, won the Dox Consulting Award.

MOVING TOWARDS NEW FORMATS

W

hen East meets West grows every year in terms of the partnerships, the recognition of the projects and the attendance of professionals, so much so that, according to many, it has reached its right dimension. “It is the perfect size and shouldn’t grow any more because this formula allows us to meet all the participants in a relaxed and tranquil man-

ner”, maintains Katriel Schory from the Israel Film Fund who moderated a think thank in Trieste that he defines as being “particularly illuminating” which was organized with EAVE and looked at the journey of the movie industry towards 2025. While awaiting the results of this exchange, the Trieste co-production market is equipping itself in order to keep up with market evolutions. With an eye on new formats, specifically TV series and shorts. After launching Midpoint-Feature last year, the training platform for the development of feature length projects for cinema that is continuing by following up the first participants and starting the second laboratory with the first workshop in Trieste, this year WEMW has also welcomed four projects for shorts, again selected by Midpoint and brought to the attention of six decision makers chosen in collaboration with the Torino Short Film Market. “Moreover we would like to launch a new initiative linked to TV series and we are assessing the possibilities with our partner Midpoint” reveals Gropplero, “one idea could be to host a half day Lab dedicated to producers who are interested in entering the world of serial production.” In the meantime Midpoint-TV, the twin program of Midpoint-Feature, was also presented in Trieste: Katarina Tomkova spoke about it when introducing the lecture by Timo Gössler, “Two Worlds of Storytelling-The Differences between Series and Movies”. The demands of the long-running series market are constantly growing; it is not a coincidence that many festivals and markets have introduced series into their schedules. This is not the passing phenomenon of a bubble that is destined to burst. Gössler is certain of this and cites the reasons supporting the boom which is pushing the market to even higher levels of turnover and competitiveness. In the meantime series are the ideal content for the new players of online streaming that make the market so globalized and open to new scenarios in which original opportunities for transatlantic co-productions arise (like the one between Sky Atlantic, HBO and Canal Plus which produced “The Young Pope”) and which, among other things, ensure that the country of origin of the series is not necessarily the one that will get the biggest return on the investment. Moreover collaborations are launched which, until recently, would have been unthinkable between VOD, Pay TV and broadcasters (see “Deutschland ‘86”, produced by Prime Video and Canale

RTL); language is no longer a problem seeing as subtitles are increasingly present and, for example, a series like the German “1983” has had more success abroad, with subtitles, than at home. Finally, new models of revenue are becoming established where producers keep some rights, through presales, rights connected to the formats and remakes, and there are new possibilities for accessing the funds that support co-productions.

OVER TO THE JURORS

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he Slovakian director Peter Kerekes returned to WEMW as a juror two years after participating in the pitching session in 2016 with the winning project “Wishing on a star” (realized by Erica Barbiani’s Videomante which he co-produced with his Peter Kerekes Film together with the Austrian Mischief): “The market has grown even more in professionalism and reliability”, he comments, “and I am pleased to announce that we will start shooting the documentary on February 1st.” When East Meets West has always distinguished itself for the importance given, in terms of space and quality, to documentaries. This has been noted by Simon Ofenloch, also on the jury and attending WEMW for the first time. This is curious because, as the Commissioning Editor of ZDF/ARTE in the drama feature department, by profession Ofenloch mainly deals with drama feature movies: “I have to say that I was particularly impressed by the selection of documentary projects, the relevance of the topics tackled and the ability of the filmmakers to get really close to certain situations and to microcosms that represent universal problems.” Georges Goldenstern is also attending When East Meets West for the first time in Cinéfondation, the parallel section of the Cannes Film Festival created to support young filmmakers: “I found a particularly strong selection of projects and I got the chance to meet a lot of new producers. I think that for our work as jurors it is essential to have an idea of the previous work of the filmmakers whose pitches we are going to see. For this reason I carefully looked at all the links that were sent to us: not everybody feels totally at ease making a presentation in front of such a room full of professionals and it is only right that we balance the performance with the curriculum.”

2019 January/February

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Cinema&Video/International HI-TECH/Francesco Grisi, fondatore di EDI effetti digitali visivi, svela gli effetti visivi del kolossal italiano “Il primo Re”

UNA STORIA SPECIALE  Carolina Mancini

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sce il 31 gennaio “Il primo Re” con cui Matteo Rovere, sceneggiatore, regista e produttore del film, racconta la fondazione di Roma attraverso la storia di Remo (Alessandro Borghi) e Romolo (Alessio Lapice), due fratelli che sfideranno il volere degli dei in un mondo antico, quasi tribale, per creare uno dei più grandi imperi della storia. Girato in proto-latino (uscirà con i sottotitoli), il film ha messo in campo una grandiosa macchina produttiva, degna della leggenda che rappresenta, con un budget da 8 milioni di euro e uno spettacolare uso di effetti visivi, curati da EDI Effetti Digitali Italiani, integrati agli effetti di special make-up e prostetici, curati da Andrea Leanza. “Oltre a essere un ottimo regista, Matteo ha dimostrato di saper fare egregiamente il lavoro da produttore, confezionando un film pensato per il mercato internazionale, con un production value elevatissimo, e una grande attenzione ai dettagli. Finalmente un film che parla della nostra storia usando anche elementi che per alcuni versi ricordano le ambientazioni fantasy, ma soprattutto con un taglio crudo che si addice al periodo raccontato, con sangue, uccisioni plateali, combattimenti, violenza, in cui si sente l’influenza di prodotti come “300” o “Vikings”. È entusiasta Francesco Grisi, socio fondatore di EDI Effetti Digitali Italiani, del lavoro durato diciassette mesi, con oltre 170 shots lavorati ed altri 110 supervisionati per la società di post produzione belga Digital District. “Un film dal look decisamente internazionale, per la regia dinamica, che fa largo uso della macchina a mano; una scelta sicuramente spettacolare e molto più complessa rispetto a girare un establishing shot in location e riprendere l’azione in studio, con scenografie un pó ‘ingessate’, limitandosi quindi ad inquadrature strette sugli attori. In questo caso invece abbiamo girato tutto in esterni, con scene complesse che hanno richiesto agli attori un notevole sforzo fisico”. Un film italiano dove il lavoro di EDI è in prima linea, visibile a tutti, dove cioè gli effetti visivi, come quelli pratici e prostetici, finalmente sono evidenti e ben presenti, come spiega Grisi: “Di solito chi si avvicina al nostro mestiere lo fa perché attratto dagli aspetti più spettacolari: i mostri, i robot, e tutti quegli effetti che arricchiscono i film di fantascienza o horror, in cui il l’apporto degli effetti visivi è ben riconoscibile, insomma. Un mercato che però in Italia non è molto presente, essendo la nostra cinematografia basata su commedie o film autoriali, dove gli effetti visivi risultano invisibili, se fatti bene, perché legati a aspetti di servizio, come allungare una scenografia, cancellare elementi indesiderati…

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ennaio/Febbraio

2019

Anche questo è stato fatto per “Il Primo Re”, precisa Grisi, ad esempio, “nell’estendere digitalmente il villaggio di Alba, dove abbiamo aggiunto capanne oltre a 500 comparse digitali.” Oltre a questo, però, finalmente: “abbiamo messo le mani su un progetto molto spettacolare, con un grosso lavoro di pre-produzione in cui il digitale doveva andare di pari passo con gli effetti pratici oltre a quelli protestici, dunque a stretto contatto con diversi reparti. Per i combattimenti ci siamo confrontati molto con Andrea Leanza, il make-up artist, che ha creato arti maciullati, ferite e addirittura un mezzo busto di persona dilaniata appesa per le braccia ad un albero. Insieme ci siamo confrontati con il reparto costumi per nascondere i meccanismi per far fuoriuscire il sangue o gli schizzi e quelli per simulare la reazione dei vestiti sui guerrieri trafitti da parte a parte con le lance. Importante anche la collaborazione con il reparto fotografia, poiché abbiamo creato digitalmente delle fiamme che, generando luce, avevano bisogno di un certo tipo di illuminazione dinamica”. E ancora oltre, poiché, prosegue Grisi, “la sfida di Matteo Rovere è molto ambiziosa e prevedeva, oltre ai combattimenti, un momento molto intenso in cui non si riusciva ad attraversare il Tevere in piena, una scena cruciale e molto complessa visto che in quel punto l’acqua è calma. Trenta anni fa avremmo lavorato in miniatura, ma per le scene che coinvolgono l’acqua le differenze di scala sono piuttosto evidenti. Oggi, grazie alle tecniche particellari di sui siamo molto all’avanguardia, abbiamo potuto realizzare la piena del fiume direttamente dentro un computer. Abbiamo ricreato l’acqua in 3D, cosa tutt’altro che semplice, perché a differenza di oggetti solidi, l’acqua non ha forma, per cui è necessario modellarne il contenitore. Partendo dalle riprese dell’ansa del fiume, ne abbiamo ricostruito l’alveo e con un software simulazione fisica abbiamo generato le particelle d’acqua con cui lo abbiamo riempito. L’operazione produttiva è guidata da Matteo Rovere con la sua GrØenlandia (di cui è responsabile assieme ad Andrea Paris), in collaborazione con Roman Citizen Entertainment (Luca Elmi è il produttore associato)e in co-produzione Rai Cinema e la belga Gapbusters. Grisi, conclude rivelando, a proposito del Belgio, “In questo momento stiamo supervisionando un lavoro di una societá belga. Un Paese molto competitivo, come anche il Canada, grazie a politiche aggressive di tax-credit che supportano questo settore che anche la nostra politica dovrebbe sostenere in maniera più decisa e sistematica. Questo é un ambito che ha forte potenziale di crescita, e incentivarlo contribuirebbe senz’altro a irrobustire il comparto cinematografico italiano nel suo insieme.”

Alcuni fotogrammi del lavoro di EDI su “Il Primo Re”


Cinema&Video/International HI-TECH/Francesco Grisi, founder of EDI-Effetti Digitali Visivi, reveals the visual effects in the Italian blockbuster “Il primo Re”

A SPECIAL STORY

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anuary 31 is the release date for “Il primo Re” in which Matteo Rovere, the scriptwriter, director and producer, narrates the founding of Rome through the story of Remus (Alessandro Borghi) and Romulus (Alessio Lapice), two brothers who challenge the will of the gods in an ancient, almost tribal world in order to create one of the biggest empires in history. Filmed in proto-Latin (it will be subtitled), the movie has set in motion a magnificent production machine worthy of the legend it is representing, with an € 8 million budget and a spectacular use of special effects handled by EDI Effetti Digitali Italiani, integrated with special make-up effects and prosthetics curated by Andrea Leanza. “In addition to being a remarkable director, Matteo has demonstrated his ability to admirably carry out the role of producer, creating a movie designed for the international market with a very high production value and great attention to detail. At last we have a movie that presents our history also using elements that in many ways recall fantasy settings and, above all, with a rough style that suits the period in question, featuring blood, dramatic killings, fights, violence, in which it is possible to feel the influence of products like “300” or “Vikings”. Francesco Grisi, founding partner of EDI Effetti Digitali Italiani, is very enthusiastic about the work that took seventeen months to complete, with over 170 shots processed and another 110 supervised for the Belgian post production company Digital District. “It is a movie with a decidedly international feel due to the dynamic directing that makes wide use of the hand held filming technique; certainly a very striking choice and much more complex compared to shooting an establishing shot in the location and then taking up the action in the studio with rather ‘anchored’ sets, basically limiting oneself to narrow shots of the actors. Instead in this case we filmed everything outdoors, with complex scenes that demanded a considerable physical effort from the actors”. This is an Italian movie in which EDI’s work is in the front line and visible to everyone, i.e. where the visual effects, like the practical ones and the prosthetics are finally evident and clearly present, as Grisi explains: “Usually people who approach our craft do so because they are attracted by the more spectacular aspects: the monsters, the robots and all those effects that enrich science fiction or horror movies, basically movies where the contribution of the visual effects is very recognizable. However this market is not very present in Italy seeing as our film industry is based more on comedies or arthouse films where the visual effects are invisible, if they are done well, because they are connected with service aspects, such as extending a set or

removing unwanted elements… This was also the case for “Il Primo Re”, specifies Grisi. For example, “in order to digitally extend the village of Alba where we added huts as well as 500 digital extras.” However, in addition to this: “we finally got our hands on a very striking project, with a lot of preproduction in which the digital side had to proceed in step with the practical as well as the prosthetic effects, thus in close contact with the various departments. For the fight scenes we had a lot of discussions with Andrea Leanza, the make-up artist who created crushed limbs, wounds and even a mangled half torso of a person hanging from a tree by its arms. We worked together with the costume department in order to hide the mechanisms used to make blood come out or be sprayed around and to simulate the reaction of clothing when the warriors were pierced all the way through by spears. The collaboration with the photography department was also very important since we digitally created flames that, by generating light, had to have a certain type of dynamic lighting”. And even beyond that since, Grisi continues, “the challenge put forward by Matteo Rovere was very ambitious and envisaged, in addition to the fights, a highly intense moment when it was impossible to cross the Tiber because of flooding, a crucial and very complex scene given that the waters are calm at that point. Thirty years ago we would have worked on miniature models, but for scenes involving water the differences in scale are rather evident. Today, thanks to particle techniques in which we have cutting-edge experience, we were able to create the flooding of the river directly inside a computer. We recreated the water in 3D, which is not an easy thing to do, because unlike solid objects, water is shapeless, so you have to model whatever contains it. Starting with the footage of the bend in the river, we reconstructed the riverbed and, using physical simulation software, we generated the particles of water we used to fill it. The production operations were guided by Matteo Rovere with his GrØelandia (of which he is the manager along with Andrea Paris), in collaboration with Roman Citizen Entertainment (Luca Elmi is the associate producer) and in coproduction with Rai Cinema and the Belgian Gapbusters. Grisi concludes by revealing, with regard to Belgium: “At the moment we are supervising the work of a Belgian company. It is a very competitive country, like Canada, thanks to aggressive tax-credit policies supporting this sector that our politicians should also sustain in a more decisive and systematic way. This is a sphere with strong growth potential and incentivizing it would undoubtedly contribute to strengthening the Italian theatrical sector as a whole.” 2019 January/February

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Cinema&Video/International NEWS EFP

Un’immagine di “Cold War”

EFP/ FILM EUROPEI

di Pawel Pawlikowski, il pluripremiato

IN CORSA PER GLI OSCAR

film polacco

Con questo articolo si inaugura la collaborazione fra Cinema&Video International e European Film Promotion, il network internazionale che riunisce 38 istituzioni europee di promozione cinematografica, per rappresentare i loro film e i loro talenti nei principali festival e mercati internazionali, in particolar modo fuori dall’Europa.

pagina accanto

candidato nella cinquina degli Oscar per il miglior film straniero. Nella un’immagine del Mip e una di CanneSeries 2018

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’Academy of Motion Picture Arts and Science nella categoria Miglior Film in Lingua Straniera, dall’inizio del millennio, si è aperta decisamente al cinema mondiale. Quest’anno ci sono due film europei nella competizione per il prestigioso premio. Dopo l’Oscar a “Le Vite degli Altri” nel 2007, Florian Henckel von Donnersmarck è di nuovo in lizza con “Opera senza autore”, che ha ottenuto anche una nomination per Best Achievement in Cinematography (Miglior Risultato in Fotografia). Il film ad oggi è uscito in Germania, Italia, Austria, Svizzera e Portogallo, totalizzando 284.000 spettatori, ed è stato venduto con successo in oltre 65 paesi, incluso Cina, America Latina e negli USA, dove arriverà in sala il 25 gennaio con Sony Pictures Classics. Il regista e sceneggiatore polacco Pawel Pawlikowski – vincitore dell’Oscar nel 2015 con “Ida”- è nominato con il pluirpremiato “Cold War” e ha ricevuto un’ulteriore nomination come Best Achievement in Directing (Miglior Risultato in Regia) e Migliore Fotografia. La storia d’amore è uscita per ora in 27 paesi, fra cui Argentina, Australia e Russia, con uscita ristretta ma di successo negli Stati Uniti. Al di là del successo in patria, dove al box office ha superato i 5 milioni di euro, il film ha funzionato particolarmente bene in Francia (2,5 milioni di euro) e Spagna (1,6 milioni di euro). Alla Berlinale Magdalena Szwarcbart, direttrice casting del film, presenterà una vase study su “Cold War” in un evento organizzato da European Shooting Star in collaborazione con il Berlinale Co-Production Market. Dal 1998, l’European Film Promotion ha promosso giovani attori di grande talento provenienti da tutta Europa (Carey Mulligan, Alba Rohrwacher, Alicia Vikander, Pilou Asbaek e Matthias Schoenaerts, tra gli altri), che beneficiano soprattutto dell’Actors Industry Network, che li mette in connessione con direttori di casting internazionali e produttori. I COMPONENTI DEL GRUPPO DI QUEST’ANNO, SELEZIONATI DA UNA GIURIA INTERNAZIONALE: Islanda – Kristín Thora Haraldsdóttir Norvegia – Ine Marie Wilmann Svezia – Ardalan Esmaili Danimarca – Elliott Crosset Hove Irlanda – Aisling Franciosi Estonia – Rea Lest Polonia – Dawid Ogrodnik Germania – Emma Drogunova Serbia – Milan Marić Repubblica di Macedonia (Ex Yugoslavia) – Blagoj Veselinov Le European Shooting Stars riceveranno un premio l’11 febbraio al Berlinale Palast. E certamente ci saranno talenti che saranno premiati dall’Academy negli anni a venire.

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CANNES/ IL

MIPTV CELEBRA LA TV FRANCESE

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arà la Francia il paese d’onore della prossima edizione del MIPTV, il mercato internazionale dell’entertainment, che si svolgerà a Cannes dall’ 8 all’11 aprile 2019. I dati riportati lo scorso settembre da TV France International, l’associazione di promozione dell’export, sulla circolazione dei programmi televisivi francesi nei mercati stranieri nel 2017, sono sorprendenti: con un fatturato di 325 milioni di euro la Francia registra la seconda migliore performance degli ultimi vent’anni. E il successo dell’export francese supera i confini europei, con un notevole incremento (del 16%) negli Stati uniti e in Canada. Se l’animazione rappresenta il 37% degli introiti, il documentario è alla seconda migliore performance da dieci anni a questa parte, e le vendite estere delle serie tv toccano cifra record, con un incremento del 28% dal 2016: serie di tutti i generi girano il mondo e arrivano al pubblico internazionale. Prodotti come “Le Bureau des Légendes” (The Bureau) o “Midnight sun” (TV France Export Prize 2018) stanno aprendo la strada al successo di altre serie, come le storiche “Candice Renoir”, lo Sci-fi “Missions” o il programma politico “Baron Noir”. “Non ci poteva essere momento migliore per celebrare la creatività e il savoir-faire francese sulla scena dei contenuti internazionali. I produttori e gli autori francesi stanno sviluppando sempre più programmi con un appeal internazionale, senza però sacrificare quell’indefinibile tocco francese.” Ha dichiarato Laurine Garaude, direttore della Divisione Televisiva del Reed Midem, la struttura che organizza il MIPTV. “La Francia è casa nostra, Abbiamo iniziato qui dieci anni fa e abbiamo costruito un business che ospita talenti nazionali ormai divenuti icone, come Nagui e Cyril Hanouna, - aggiunge Marco Bassetti, CEO di Banijay Group, - Adesso che siamo diventati una realtà leader nel mercato francese, siamo entusiasti di celebrarne i risultati al MIPTV”. Assieme al MIPTV tornerà a Cannes anche la seconda edizione di CANNESERIES, che si svolgerà dal 5 al 10 aprile.


Cinema&Video/International

MIPTV CELEBRATES FRENCH TV CANNES/

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rance will be the Country of Honor at the upcoming edition of MIPTV, the international market for entertainment content development and distribution, which takes place in Cannes, France from April 8th - 11th 2019.In September France’s promotional association for exports, TV France International, reported impressive figures for French TV programming on foreign markets in 2017, with total revenue of € 325 million – the second-best performance in the past 20 years. French exports go well beyond Europe with a notable increase for the United States and Canada, which was up 16% last year. Animation accounted for 37% of the total export revenue. Meanwhile, the documentary genre recorded its second-best performance in 10 years, while foreign sales of drama series had a record year with a 28% increase compared to 2016. More and more French-made series of all kinds are traveling the world and reaching international audiences. Series like “Le Bureau des Légendes” (The Bureau) or “Midnight sun” (TV France Export Prize 2018) are paving the way for the consistent success of other drama series like the long-running “Candice Renoir”, the Sci-fi “Missions” or the political “Baron Noir”.“The timing could not be better to celebrate France’s creativity and savoir-faire on the international content scene. French creators and producers are developing more and more programs with international appeal without sacrificing that undefinable French touch,” says Laurine Garaude, Director of the Television Division at Reed MIDEM, which organizes MIPTV. “France is our home. Our story started here ten years ago and we have since gone on to build a business which houses iconic national talent including Nagui and Cyril Hanouna” adds Marco Bassetti, CEO, Banijay Group. “Now that we have become the leading production entity on the French market, we are thrilled to see the country recognized at this year’s MIPTV and look forward to celebrating the nation’s achievements at the market.” Together with MIPTV, the second edition of CANNESERIES will be back in Cannes from April 5th - 10th.

NEWS EFP

EFP/

EUROPEAN MOVIES IN THE OSCARS RACE

This article launches the collaboration between Cinema&Video International and European Film Promotion, the international network that groups together 38 European film promotion agencies in order to represent their movies and talents at the main festivals and international markets, particularly those outside Europe.

S

tarting with the new millennium, the Academy of Motion Picture Arts and Sciences has opened up significantly to world cinema. This year sees two European films joining in the race for the prestigious “Best Foreign Language Film” award. Following his Oscar for The Lives of Others in 2007, German director Florian Henckel von Donnersmarck is nominated again with Never Look Away which also garnered a nomination for Best Achievement in Cinematography. The drama has been released in Germany, Italy, Austria, Switzerland and Portugal to date with a total of 284,000 admissions and was successfully sold to over 65 countries, including China, Latin America and the USA. The film will be released in the latter on January 25 by Sony Pictures Classics. Polish writer-director Pawel Pawlikowski – who won an Oscar for Ida in 2015 – is nominated with the multi award-winning Cold War and received additional nominations for Best Achievement in Directing and Best Cinematography. The dramatic love story has been released so far in over 27 countries, including Argentina, Australia, Russia, with a successful limited release in the US. Apart from its success in Poland with a total box-office gross of more than € 5 million, the film has performed particularly well in France (€ 2.5 million) and Spain (€ 1.6 million). During the Berlin International Film Festival, the film’s casting director Magdalena Szwarcbart will present a case study on Cold War at a European Shooting Star event in co-operation with the Berlinale Co-Production Market. Since 1998, European Film Promotion has been showcasing outstanding acting talent from all over Europe like Carey Mulligan, Alba Rohrwacher, Alicia Vikander, Pilou Asbaek and Matthias Schoenaerts, to name just a few. They benefit, in particular, from the programme’s unique Actors Industry Network which brings the talent together with international casting directors and producers to foster those all-important international contacts. THIS YEAR’S GROUP SELECTED BY AN INTERNATIONAL JURY IS AS FOLLOWS: Iceland – Kristín Thora Haraldsdóttir Norway – Ine Marie Wilmann Sweden – Ardalan Esmaili Denmark – Elliott Crosset Hove Ireland – Aisling Franciosi Estonia – Rea Lest Poland – Dawid Ogrodnik Germany – Emma Drogunova Serbia – Milan Marić Former Yugoslav Rep. of Macedonia – Blagoj Veselinov The European Shooting Stars will receive awards at the Berlinale Palast on February 11. And they certainly include talents who will be recognised by the Academy in the years to come. 2019 January/February

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Cinema&Video/International BORDEAUX /

CINQUE ITALIANI A CARTOON MOVIE  Monica Tasciotti

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a nuova edizione di Cartoon Movie, dal 5 al 7 marzo a Bordeaux, sarà ancora una volta l’occasione per fare il punto sullo stato dell’animazione europea. Oltre 60 titoli - per lo più in fase di ideazione o sviluppo - nella lineup del principale forum di coproduzione per l’animazione di lungo formato europea che presenta anche cinque progetti italiani, incluse due coproduzioni franco-italiane. Dopo aver segnato la (ri)nascita dell’animazione tv con la serie “Lupo Alberto”, il decano dell’animazione italiana Pietro Campedelli, fondatore dello studio che porta il suo nome e dell’associazione Cartoon Italia, si lancia nel lungometraggio insieme a Cartobaleno, giovane studio toscano con il quale ha recentemente prodotto la serie “Atchoo!”. “Prendiluna”, protagonista una maestra in pensione, alla quale un gatto fantasma chiede di consegnare dieci mici a dieci Giusti, è il progetto tratto dall’omonimo romanzo di Stefano Benni, autore già tradotto felicemente in animazione con “La compagnia dei Celestini”, libro divenuto una serie tv di successo internazionale. A dirigere il film sarà Christian De Vita, regista dei “Superpigiamini”, serie di Rai Yoyo e Disney Junior che i genitori conoscono a memoria visto il successo dei PJ Masks presso i bambini, non solo italiani. Nato e cresciuto a Roma, De Vita ha da tempo lasciato la Capitale e collaborato con registi come Wes Anderson e Tim Burton, fino ad arrivare allo studio TeamTo di Parigi, dove dirige i “Superpigiamini”, avviati verso la terza stagione. Altro progetto family è “The Tree of Ears” di Juan C. Concha Riveros che Small Boss, una nuova realtà di produzione audiovisiva con base a Parma e Barcellona, presenta insieme a partner inglesi, tedeschi e spagnoli. La storia di un disco d’oro contenente tutta la musica del mondo lanciato nello spazio dalla Nasa nel tentativo di comunicare con altre forme di vita. Ancora un progetto per un pubblico adulto dalla factory napoletana Mad Entertainment, insieme a Rai Cinema: “The Walking Liberty”, nuovo progetto di Alessandro Rak su due spiriti liberi della giungla che si sforzano di trovare il loro posto nel mondo. C’è un po’ di Italia anche nel progetto in sviluppo “No Dogs or Italians Allowed”. Un film in stopmotion di Alain Ughetto, autore con radici nel documentario, già candidato agli European Film Awards 2013 per il miglior film di animazione con “Jasmine”. Il film, che si avvale del sostegno della Regione Piemonte e ispirato alla vita del nonno del regista, un piemontese fuggito in

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Francia all’epoca del Fascismo, è coprodotto da Graffiti Film, società di Torino, attiva nella produzione di documentari storici. Infine, dopo numerosi cortometraggi a passo uno premiati nei migliori festival internazionali, l’animatore marchigiano Simone Massi debutta nei lunghi con “Tre infanzie”. Storia di tre generazioni che parte nel 1918 sugli Appennini marchigiani e termina sessant’anni dopo, passando per il bombardamento delle stesse campagne nel ‘43. Una coproduzione franco-italiana della società di produzione romana Minimum Fax Media, supportata dal MiBAC.

MIAMI/

CRESCE L’INTERESSE PER KIDSCREEN SUMMIT

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opo un aumento del 9% delle presenze registrato lo scorso anno, Kidscreen Summit, che è rapidamente diventato la principale conferenza mondiale sul business dell’intrattenimento per bambini, torna a Miami dall’11 al 14 febbraio, dove sono attesi oltre duemila delegati da oltre 50 Paesi. Quattro giorni di intenso networking e formazione professionale per comprendere le attuali esigenze, opportunità e sfide del mercato, scoprire nuovi talenti e costruire relazioni con potenziali partner. Fra i numerosi incontri in programma, quelli con il direttore di Rai Ragazzi Luca Milano e il direttore dei canali TV di De Agostini Editore (DeAKids, DeAJunior e Super!) Massimo Bruno, protagonisti di due “30 minuti con ...”, sessioni che danno la possibilità di conoscere piani e priorità future dei principali investitori di contenuti per l’industria dei bambini. A Miami anche un nutrito gruppo di produttori e distributori italiani, fra i quali Rai Com, Atlantyca, Gruppo Alcuni, Mondo TV, Rainbow, Studio Campedelli, Movimenti Productions, Showlab, Studio Bozzetto, Congedo CulturArte, Animoka Studios, beQ entertainment, Maga Animation Studios, Enanimation. Oltre 3.500 i programmi, piloti e showreel nella piattaforma KidscreenXchange per mostrare a acquirenti e investitori nuovi contenuti e partner. Al Kidscreen Summit anche quattro sessioni di Speed Pitching e i Kidscreen Awards, che celebrano l’eccellenza televisiva per bambini.

M. Tasciotti

Dall’alto, il poster di Cartoon Movie, “Prendiluna” di Christian De Vita e “Tre infanzie” di Simone Massi


Cinema&Video/International BORDEAUX

FIVE ITALIANS AT CARTOON MOVIE

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he latest edition of Cartoon Movie, from March 5 to 7 in Bordeaux, will once again be an opportunity to take stock of the state of European animation. There will be over 60 titles – mostly in the concept or development phase – in the lineup of the main co-production forum for European long format animations that will also be presenting five Italian projects, including two French-Italian co-productions. After marking the (re)birth of TV animation with the “Lupo Alberto” series, the doyen of Italian animation, Pietro Campedelli, founder of the studio that bears his name and the Cartoon Italia association is launching himself into features together with Cartobaleno, the young Tuscan studio with which he recently produced the “Atchoo!” series. The title is “Prendiluna”, the protagonist of which is a retired teacher who is asked by a ghost cat to deliver ten cats to ten Good people. The project is based on the novel of the same name by Stefano Benni, an author who has already successfully turned to animation with “La compagnia dei Celestini”, the book that became an internationally acclaimed TV series. The movie will be directed by Christian De Vita, director of “PJ Masks”, the Rai Yoyo and Disney Junior series that parents know by heart considering the success of PJ Masks with children everywhere, not just in Italy. Born and raised in Rome, De Vita left the capital long ago to work with directors like Wes Anderson and Tim Burton, arriving at the TeamTo studio in Paris to direct the “Superpigiamini”, now heading for its third season. Another family project is “The Tree of Ears” by Juan C. Concha Riveros that Small Boss, a new audiovisual production company based in Parma and Barcelona, is presenting together with its British, German and Spanish partners. It is the story of a gold disk containing all the music in the world launched into space by NASA in an attempt to communicate with other life forms. Another project for an adult audience from the Neapolitan Mad Entertainment factory, together with Rai Cinema, is “The Walking Liberty”, the new project by Alessandro Rak about two free spirits of the jungle that are trying to find their place in the world. There is also a little bit of Italy in the project in development called “No Dogs or Italians Allowed”. This is a stop-motion picture by Alain Ughetto, a filmmaker with roots in documentaries, who has already been nominated at the European Film Awards 2013 for best animated film with “Jasmine”. The movie, which availed itself of the support of the Regione Piemonte and was inspired by the life of the director’s grandfather, a native of Piedmont who escaped to France during the Fascist period, is co-produced by Graffiti Film, a company in Turin that is active in the production of historical documentaries. Finally, after numerous stop motion shorts which have received awards at the best international festivals, the animator from Le Marche region, Simone Massi, makes his feature length debut with “Tre infanzie”. It is a story that crosses three generations beginning in 1918 on the Apennines of Le Marche and ends sixty years later, passing through the bombardment of the same countryside in ‘43. It is a French-Italian co-production by the Rome-based production company Minimum Fax Media supported by the MiBAC. From the top, two scenes from “The Walking Liberty” by Alessandro Rak, “ “No Dogs or Italians Allowed” by Alain Ughetto, “ The Tree of Ears” by Juan C. Concha Riveros

MIAMI/

INTEREST IS GROWING IN THE KIDSCREEN SUMMIT

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ollowing the 9% increase in attendance registered last year, Kidscreen Summit, which is rapidly becoming the leading world conference on the children’s entertainment business, returns to Miami from February 11 to 14 when over two thousand delegates from over 50 countries are expected. There will be four days of intense networking and professional training to understand current demands, opportunities and market challenges, to discover new talents and build relations with potential partners. Among the numerous meetings scheduled are those with the director of Rai Ragazzi, Luca Milano and the director of the De Agostini Editore TV channels (DeAKids, DeAJunior and Super!) Massimo Bruno, the protagonists of two “30 minutes with ...”, sessions that offer a chance to learn about the plans and future priorities of the main content investors for the children’s industry. In Miami there will also be a large group of Italian producers and distributors including Rai Com, Atlantyca, Gruppo Alcuni, Mondo TV, Rainbow, Studio Campedelli, Movimenti Productions, Showlab, Studio Bozzetto, Congedo CulturArte, Animoka Studios, beQ entertainment, Maga Animation Studios and Enanimation. Plus over 3,500 programs, pilots and show reels on the KidscreenXchange platform to show new content and partners to buyers and investors. At the Kidscreen Summit there will also be four Speed Pitching sessions and the Kidscreen Awards celebrating television excellence for kids.


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Cinema&Video/International

LA STORIA/ Da Genova Set a Genova Liguria: una continuità operativa che è la più longeva d’Italia

VENT’ANNI DI FILM

COMMISSION  Corinna Nesi

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999-2019, vent’anni di Film Commission in Liguria. Tanti, e con una continuità operativa che è la più lunga d’Italia. All’inizio c’è stata GenovaSet Film Commission, nata appunto nel 1999 su iniziativa del Comune di Genova, in un drappello di pionieri tra cui la Film Commission dell’Emilia Romagna e, poco tempo dopo, quelle di Piemonte e Lombardia. L’idea di avere organismi territoriali di promozione e attrazione delle produzioni come noto è “made in Usa” ed ha almeno 70 anni. GenovaSet nasce come film commission “cittadina”, e ottiene da subito buoni risultati: nel 2001 la serie Tv “Vento di Ponente” (RAI 2), i film “Voci “(2002) con Valeria Bruni Tedeschi, il musical “Come se fosse Amore “(2002), con Chiara Muti e i comici dei Cavalli Marci e “Onde” (2005). Ma fin dall’inizio la Film Commission genovese prende anche la strada della specializzazione in formati più commerciali, promuovendo attivamente l’utilizzo di set locali da parte della pubblicità e dei videoclip musicali. Tra i film degli anni successivi, realizzati quasi interamente nel capoluogo ligure ricordiamo “Gli Indesiderabili “ di Pasquale Scimeca e “Rosso come il cielo” di Cristiano Bortone (2006). Nel 2007 la Regione Liguria approva la legge che istituisce la Film Commission regionale. La nuova struttura, chiamata Genova-Liguria Film Commission, assorbe GenovaSet e inizia ad operare su tutto il territorio regionale. La nuova realtà consolida il felice incontro con un grande regista non ligure, ma che in Liguria gira tre film nel giro di pochi anni. Silvio Soldini arriva nel 2004 per girare parte di “Agata e la Tempesta” e torna nel 2007 per girare uno straordinario documentario sulla Liguria dal titolo “Un piede in terra e l’altro in mare” e il film “Giorni e Nuvole”, uno dei maggiori successi anche di pubblico del regista milanese (con

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Margherita Buy, Antonio Albanese e Alba Rohrwacher). Sempre del 2007 è “Genova”, il film del prolifico regista inglese Michael Winterbottom, girato tra Genova, Camogli e la Riviera di Levante, con un cast internazionale (il premio Oscar Colin Firth ne è protagonista). Nel 2009 la Film Commission trova una nuova casa, con il trasferimento nella prestigiosa Villa Bombrini nel quartiere di Cornigliano (anch’essa set di numerose produzioni). La disponibilità di spazi e la volontà di trovare nuove forme di intervento, porta Genova-Liguria Film Commission a creare, prima in Italia, un “polo” produttivo nel quale trovano sede aziende di tutto il comparto creativo (ci sono oggi circa 60 soggetti imprenditoriali con oltre 100 addetti), una piccola sala di posa e altre facilities per le produzioni (uffici di produzione, sale riunioni, sale casting, camerini, una foresteria). Parallelamente si è intensificato il lavoro di attrazione delle produzioni, con risultati notevoli: mediamente ogni anno vengono assistite 100-120 produzioni, grandi e piccole, che scelgono la Liguria come set. Con recenti storie di successo internazionali come “Grace de Monaco”, girata nel Palazzo Reale di Genova e a Villa Hambury a Ventimiglia (protagonista Nicole Kidman), “La promesse de l’Aube”, girata a Bordighera, (protagonista Charlotte Gainsbourg), “Murder Mistery”, girata a Santa Margherita con Adam Sandler e Jennifer Aniston. Dal 2017, e con un rinnovato impegno e due finestre aperte nel 2018 e 2019, è finalmente arrivato anche uno strumento finanziario che incentiva le produzioni sia locali che quelle che scelgono la Liguria come location. Un bando che sostiene le produzioni e che nelle intenzioni dovrebbe rappresentare la premessa per altri venti anni di successi.


A scene from “Days and clouds ”by Sivio Soldini; below, a scene from “Genova” by Michael Winterbottom; at the bottom “Il principe libero”, a biopic about the singer-songwriter Fabrizio De Andrè

THE STORY/ From Genova Set to Genova Liguria: the longest period of continuous operation in Italy

A 20 YEARS OLD FILM COMMISSION

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999-2019, twenty years of Film Commissions in Liguria. That’s quite a long time and features the longest period of continuous operation in Italy. In the beginning there was the GenovaSet Film Commission which was set up in 1999 on the initiative of the City Council of Genoa, one of a group of pioneers that included the Film Commissions of Emilia Romagna and the Italian Riviera (also in Liguria) soon to be followed by the Film Commissions of Piedmont and Lombardy. It is a well known fact that having regional bodies promoting and attracting productions is a “US” idea that is at least 70 years old. GenovaSet started as a “city” film commission and immediately obtained good results: the TV series “Vento di Ponente” (RAI 2) in 2001, the movie “Voci “(2002) with Valeria Bruni Tedeschi, the musical “Come se fosse Amore “(2002), with Chiara Muti and the Cavalli Marci comics and “Onde” (2005). Right from the start the Genoese Film Commission also decided to specialize in more commercial formats, actively promoting the use of local sets for advertising commercials and musical video clips. Two of the movies made almost entirely in the Ligurian capital in subsequent years were “Gli Indesiderabili” by Pasquale Scimeca and “Red like the sky” by Cristiano Bortone (2006). In 2007 the Regional Government of Liguria approved the law for setting up a regional Film Commission. The new structure, called the Genova-Liguria Film Cwommission, absorbed GenovaSet and began operating throughout the region. The new entity consolidated the successful encounter with a great director who is not from Liguria but filmed three movies in the region within the space of just a few years: Silvio Soldini arrived in 2004 to shoot part of “Agata and the Storm” and returned in 2007 to shoot an extraordinary documentary about Liguria entitled “Un piede in terra e l’altro in mare” and the movie “Days and Clouds”, one of the biggest successes – also in terms of audience – by the director from Milan (with Margherita Buy, Antonio Albanese and Alba Rohrwacher). “Genova”, the movie by the prolific British director Michael Winterbottom, filmed in Genoa, Camogli and the Riviera di Levante, with an international cast (Oscar-winner Colin Firth was the protagonist) was also made in 2007. In 2009 the Film Commission found a new home when it moved to the prestigious Villa Bombrini in the Cornigliano district (which has also provided the set for numerous productions). The space available and the desire to find new forms of intervention led the Genova-Liguria Film Commission to create, for the first time in Italy, a production “pole” which could provide a base for companies from the whole creative sector (today there are around 60 entrepreneurial subjects with over 100 employees), a small sound stage and other facilities for production companies (production offices, meeting rooms, casting rooms, dressing rooms, guest rooms). The work of attracting productions intensified in parallel, with remarkable results: every year assistance is provided to on average 100-120 large and small productions that choose Liguria as a set. The more recent international successes include “Grace of Monaco” (starring Nicole Kidman), filmed in the Royal Palace of Genoa and at Villa Hambury in Ventimiglia, “Promise at Dawn” (starring Charlotte Gainsbourg) filmed in Bordighera, and “Murder Mystery” with Adam Sandler and Jennifer Aniston filmed in Santa Margherita. Since 2017, with a renewed commitment and two windows opened in 2018 and 2019, a new financial instrument has also finally arrived which offers incentives to local productions as well as those choosing Liguria as a location. An open call to support productions the aim of which is to represent the premise for another twenty years of success. 2019 January/February

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GENOVA - LIGURIA FILM COMMISSION SPECIAL

Cinema&Video/International


Cinema&Video/International IL FONDO/ BANDO AUDIOVISIVO LIGURIA Dopo una prima edizione nel 2017, nel 2018 è stato approvato un nuovo Bando per il sostegno alle aziende e ai progetti audiovisivi che vengono girati, almeno parzialmente in Liguria. Il secondo Bando prevede 2 “call”, una che si è chiusa il 15 gennaio 2019 e una che sarà aperta dal 30 maggio al 28 giugno 2019. Due le sottomisure. Una riguarda lo sviluppo, riservata a soggetti (società di produzione, ma anche associazioni) che abbiano sede in Liguria da almeno 12 mesi. Sullo sviluppo possono essere erogati, a fronte di spese documentate, fino a un massimo di 30 mila euro (per i lungometraggi). La sottomisura produzione è aperta ad aziende che abbiano sede legale o operativa in Liguria o che si impegnino ad aprire una unità locale in Liguria entro la data di pagamento dell’eventuale prima quota di contributo. Sulla produzione la somma massima erogabile, a fronte di documentate spese locali è di 120 mila euro per progetto. ll Bando, non troppo diverso dal recente strumento analogo attivato in Piemonte (e in questo va sottolineata la meritoria tendenza dei bandi regionali italiani a diventare sempre meno difformi), è parametrato alla spesa locale e sostiene produzioni di lunghi e corti sia di finzione che documentari o animazione, serie Tv e serie web. E’ un bando a graduatoria, che sarà decisa, viene assicurato, in tempi molto brevi da una commissione di esperti. La documentazione completa per partecipare al Bando di sostegno alle produzioni audiovisive in Liguria è scaricabile dal sito di FiLSE: https://filseonline.regione.liguria.it/FilseWeb/ Home.do

Sopra, “La promessa dell’alba”. Qui accanto, due immagini di “Murder Mistery”. Nella pagina a fianco, Cristina Bolla

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L’INTERVISTA/ Cristina Bolla, presidente di Genova - Liguria Film Commission, illustra le strategie future

UN PRIMATO DA VALORIZZARE  Paolo Di Maira

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li anni che finiscono con il 9 sono sempre stati anni importanti: il 2019 lo è certamente per la Film Commission della Liguria, che compie vent’anni di attività . “Fu un’esperienza pionieristica in Italia”, conferma Cristina Bolla, presidente di Genova Liguria Film Commission, che anticipa: “la ricorderemo nel corso dell’anno con un evento dedicato, che possa valorizzare al meglio il nostro primato” La lunga storia della Film Commission è caratterizzata da una crescita graduale e costante; negli ultimi due anni c’è stata un’accelerazione. Merito del Fondo, istituito nel 2017? Certamente il fondo è stato un acceleratore. Ha una dotazione annua di 1 milione di euro che contiamo di irrobustire attraverso bonus occupazionali. Tuttavia è noto che ciò che finora ha attirato le produzioni in Liguria e – ritengo – continuerà ad attirarle, è soprattutto il livello di competenze interne alla Film Commission, che ha dimostrato di saper cogliere in anticipo le esigenze delle produzioni Il 2018 è stato un anno particolarmente intenso. Abbiamo ospitato circa 70 produzioni solo nei primi 6 mesi; anche film importanti: italiani, come “I moschettieri del Re” di Giovanni Veronesi, e internazionali come “Murder Mystery”, la produzione Netflix con Jennifer Aniston e Adam Sandler Poi c’è stato il crollo del ponte Morandi. Quell’evento tragico ha segnato anche noi, oltretutto il ponte è molto vicino alla nostra sede. Ma voglio rassicurare i produttori: a pochi mesi dal quel terribile 14 agosto la logistica è stata ripristinata e la viabilità è stata addirittura migliorata. Insomma, abbiamo reagito rilanciando e dando nuovo impulso alla ricostruzione Villa Bombrini, sede della Film Commission, è a Cornigliano, ex quartiere industriale riconvertito. La location ha un senso? Guardare al futuro fa parte della nostra storia: con Società per Cornigliano, che è proprietaria

di Villa Bombrini, stiamo studiando i modi per ampliare gli spazi a noi dedicati e quelli dedicati alle giovani imprese audiovisive , denominato PACC (Polo Produzioni Audiovisive di Cornigliano) Il Polo è un aspetto fortemente identitario di Genova Liguria Film Commission. E’ un’identità che vogliamo rafforzare dando un forte impulso a questo incubatore d’imprese che conta già circa 60 aziende tra piccole, medie e start up. La novità è che stiamo sviluppando un progetto sulla formazione. Intendiamoci: la Film Commission ha sempre fatto formazione, la novità è la formalizzazione del nostro impegno in questo campo. Stiamo lavorando per diventare noi stessi ente di formazione ottimizzando le professionalità e le competenze che gravitano attorno a noi e all’interno del nostro direttivo. Torniamo all’attrazione di produzioni sul territorio: anche qui c’è una peculiarità: accanto a cinema e tv c’è molta pubblicità. Quello degli spot pubblicitari e dei video clip musicali è un settore che seguiamo molto bene. Presenta indubbi vantaggi: è di minor impegno e garantisce un ritorno economico e soprattutto un impatto promozionale notevole anche a livello internazionale. Lei si occupa di marketing turistico e territoriale. In che modo la sua professionalità ha inciso sulle strategie della Film Commission? Dal mio insediamento, nell’estate 2017, mi sono adoperata per dare maggiore slancio alla promozione, unendo l’offerta di location a quella dei prodotti del territorio. Cito, a questo proposito, un’esperienza positiva come “Liguria sullo schermo”, l’iniziativa che abbiamo realizzato al festival di Cannes 2018, dove abbiammo offertro agli operatori le specialità enogastronomiche liguri. La logica è quella di cogliere gli eventi cinematografici più importanti per promuovere il territorio a 360 gradi. E’ la stessa prospettiva che ci sta portando a dare un supporto organizzativo ai festival cinematografici attualmente esistenti in Liguria e che ci farà organizzare un Festival in modo diretto.


THE INTERVIEW/ Cristina Bolla, president of the Genova Liguria Film Commission, illustrates the future strategies

A RECORD TO BE CELEBRATED

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ears that end in a nine are always important: 2019 is certainly an important year for the Film Commission of Liguria which is celebrating its twentieth birthday. “It was a pioneering experience in Italy”, confirms Cristina Bolla, president of the Genova Liguria Film Commission, who announces: “it will be remembered during the course of the year with a dedicated event that can best maximize our supremacy.” The lengthy story of the Film Commission is characterized by gradual and constant growth; this has accelerated over the last two years. Is that the merit of the Fund set up in 2017? The fund was certainly an accelerator. It has an annual endowment of € 1 million that we aim to boost through occupational bonuses. However it is common knowledge that what has attracted productions to Liguria so far and what – I believe – will continue to attract them is, above all, the level of skills inside the Film Commission which has demonstrated its ability to anticipate the requirements of production companies. 2018 was a particularly intense year. We hosted around 70 productions in the first 6 months including some important movies: Italian ones, like “I moschettieri del Re” by Giovanni Veronesi, and international ones like “Murder Mystery”, the Netflix production with Jennifer Aniston and Adam Sandler. Then there was the collapse of the Morandi bridge.

That tragic event affected us as well; the bridge is actually very near our head office. But I want to reassure producers: just a few months after that terrible August 14th the logistics have been restored and the road network has actually been improved. In short, we have reacted by relaunching and boosting the reconstruction. Villa Bombrini, the Film Commission’s head office, is located in Cornigliano, a converted former industrial district. Does the location have any particular meaning? Looking towards the future is part of our story: with Società per Cornigliano, which is the proprietor of Villa Bombrini, we are studying ways in which to expand the spaces dedicated to us and those dedicated to young audiovisual businesses, called PACC (Audiovisual Production Centers of Cornigliano). The Center is a strongly identifying aspect of the Genova Liguria Film Commission. It is an identity we wish to strengthen by giving a strong boost to this incubator of businesses that already comprises around 60 companies made up of small, medium and start up firms. The new feature is that we are developing a training project. Let’s be clear: the Film Commission has always offered training, the new aspect is the formalization of our commitment in this field. We are working towards becoming a training body ourselves, optimizing the professional skills and expertise that gravitate around us and within our board of management. Let’s return to attracting productions to the region. There is another peculiarity here as

well: alongside cinema and TV there is also a lot of advertising. We closely follow the advert and music video clip sector. It offers clear advantages: there is less effort involved, it guarantees an economic return and, above all, a considerable promotional impact on an international level as well. Your background is in tourist and regional marketing. In what way have your professional skills affected the Film Commission’s strategies? Since I took up my position, in summer 2017, I have tried to give a bigger role to promotion, combining the offer of locations with that of regional products. I would like to cite, in this regard, the positive experience of “Liguria sullo schermo”, the initiative we organized at the Cannes festival in 2018, when we offered food and wine specialties from Liguria to members of the trade. The logic is to use the most important film industry events to carry out a 360 degree promotion of the region. This is the same perspective that is leading us to provide organizational support to the theatrical festivals that already exist in Liguria and that will result in us directly organizing a Festival ourselves.

THE FUND/ LIGURIA AUDIOVISUAL OPEN CALL After the first edition in 2017, in 2018 a new Open Call was approved to support audiovisual companies and projects that are filmed, at least partially, in Liguria. The second Open Call envisages 2 “calls”, one which closed on January 15 2019 and another which will be open from May 30 to June 28 2019. There are two sub-measures, one regarding development, reserved for subjects (production companies as well as associations) based in Liguria for at least 12 months. With regard to development, up to a maximum of € 30,000 can be distributed (for feature length movies) against documented expenses. The production sub-measure is open to companies with registered or operational headquarters in Liguria or that commit to opening a local unit in Liguria before the date of payment of the first quota of any contribution. For production the maximum amount that can be distributed against local documented expenses is € 120,000 per project. The Open Call, which is not very different from the recent similar instrument activated in Piedmont (and here we should underline the praiseworthy trend of standardizing the Italian regional open calls), is parametrized to local expenditure and supports short and long dramas or documentaries or animated productions, TV and web series. It is an open call with a classification to be decided that will be assigned within a brief space of time by a panel of experts. The complete documentation for participating in the Open Call in support of audiovisual productions in Liguria can be downloaded from the FiLSE website: https://filseonline.regione. liguria.it/FilseWeb/Home.do 2019 January/February

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GENOVA - LIGURIA FILM COMMISSION SPECIAL

Cinema&Video/International


Cinema&Video/International Due immagini di “Il primo Re” di Matteo Rovere, girato nelle campagne laziali con il supporto di Roma-Lazio Film Commission (© Fabio Lovino)

LAZIO/

CO-PRODUZIONI INTERNAZIONALI

INTERNATIONAL CO-PRODUCTIONS

Sono da poco usciti nelle sale italiane due film girati in Lazio e sostenuti da Lazio Cinema International, il fondo di Roma Lazio Film Commission: distribuito da 01 è “Il Primo Re” di Matteo Rovere, mentre Vision Distribution ha portato al cinema “Compromessi Sposi” di Francesco Miccichè, co-produzione Italia-UK fra Camaleo, Stemo Production, Green Film, Rhino, Prisma Production. Interpretato da Diego Abatantuono e Vincenzo Salemme, il film è stato girato a Gaeta (Palazzo Comunale - Piazza XIX Maggio, Golfo di Gaeta), Formia e Bogo di Mola (Latina). Sempre Vision Distribution, (assieme a Paco Cinematografica e la spagnola Neo Art Producciones) ha prodotto “Brave ragazze” di Michela Andreozzi, girato fra ottobre e novembre fra Gaeta, Fondi, la Chiesa San Francesco (LT) e Roma (via Asmara e quartiere Trieste), e con protagonisti Ambra Angiolini, Ilenia Pastorelli, Serena Rossi, Silvia D’Amico, Luca Argentero, Stefania Sandrelli, Max Tortora, Massimiliano Vado, Michela Andreozzi. Roma e Nettuno sono state le locations di “Sole” di Carlo Sironi, prodotto da Kino Produzioni, Lava Films, Rai Cinema, con il contributo del MiBAC, con il sostegno di Eurimages, Polish Film Institute. Nel cast, Sandra Drzymalska, Claudio Segaluscio, Bruno Buzzi, Barbara Ronchi, Marco Felli. Fra ottobre e novembre, e sempre con il sostegno di Lazio Cinema International, è stato girato “ERRE 11- A Tor Bella Monaca non piove mai”, l’esordio alla regia di Marco Bocci, co-produzione Italia-Spagna fra Minerva Pictures e Potenza Producciones, interpretato da Libero De Rienzo, Laura Chiatti, Andrea Sartoretti, Lorenzo Lazzarini.

 Two movies filmed in Lazio and supported by Lazio Cinema Interna-

IL PRIMO RE DI ROMA IN SALA L’EVENTO/

LAZIO/

tional, the Roma Lazio Film Commission fund, have just been released in Italian theaters: “Il Primo Re” by Matteo Rovere is distributed by 01, while Vision Distribution brought “Compromessi Sposi” by Francesco Miccichè to the big screen, an Italy-UK co-production between Camaleo, Stemo Production, Green Film, Rhino and Prisma Production. Starring Diego Abatantuono and Vincenzo Salemme the movie was filmed in Gaeta (Palazzo Comunale - Piazza XIX Maggio, Gulf of Gaeta), Formia and Bogo di Mola (Latina). Vision Distribution (together with Paco Cinematografica and the Spanish Neo Art Producciones) also produced “Brave ragazze” by Michela Andreozzi starring Ambra Angiolini, Ilenia Pastorelli, Serena Rossi, Silvia D’Amico, Luca Argentero, Stefania Sandrelli, Max Tortora, Massimiliano Vado and Michela Andreozzi which was filmed between October and November in Gaeta, Fondi, la Chiesa San Francesco (LT) and Rome (via Asmara and the Trieste quarter). Rome and Nettuno were the locations used for “Sole” by Carlo Sironi, produced by Kino Produzioni, Lava Films and Rai Cinema, with the contribution of the MiBAC and the support of Eurimages and the Polish Film Institute. The cast includes Sandra Drzymalska, Claudio Segaluscio, Bruno Buzzi, Barbara Ronchi and Marco Felli. “ERRE 11- A Tor Bella Monaca non piove mai” was filmed between October and November, again with the support of Lazio Cinema International. The directing debut of Marco Bocci, it is an Italian-Spanish co-production between Minerva Pictures and Potenza Producciones, starring Libero De Rienzo, Laura Chiatti, Andrea Sartoretti and Lorenzo Lazzarini.

THE FIRST KING OF ROME ON THE BIG SCREEN THE EVENT/

 The WWF oases of Nettuno and Alviano, on the border between Um Le oasi del WWF di Nettuno e Alviano, al confine fra Umbria e bria and Lazio, Canale Monterano and the Caldara di Manziana, Bosco Lazio, Canale Monterano e la Caldara di Manziana, il Bosco del Foglino, Viterbo e Roma: sono queste le locations de “Il Primo Re” con cui Matteo Rovere, che produce anche il film con Grøelandia Film, racconta della nascita di Roma, attraverso la storia del legame fortissimo fra Romolo e Remo, e della loro lotta in un mondo ostile e avverso. Un mondo che è stato ricreato con un budget di 8 milioni di euro, in 12 settimane di riprese “in mezzo a boschi, paludi, senza poter contare su cover set. La sfida, -spiega Andrea Paris, che ha prodotto il assieme a Rovere per Grøelandia Film, - è stata quella di alzare l’asticella del cinema italiano dal punto di vista della spettacolarizzazione e della messa in scena: la sequenza inziale, fortemente emotiva ed estremamente complessa, in cui il Tevere esonda travolgendo i fratelli, è stata realizzata mettendo assieme l’inventiva e la capacità degli artigiani di Cinecittà con il mondo dei visual effetc di EDi e Digital District, molto più internazionale. L’alto livello di spettacolarizzazione è dovuto anche al grande lavoro degli stunt, coordinati da Emiliano Novelli, e dall’uso di circa 2000 comparse.” Fondamentale l’apporto di Roma Lazio Film Commission che, sottolinea Paris, “attraverso Lazio Innova e il Fondo Lazio International ci ha sostenuto finanziariamente e ha agevolato l’accesso alle aree più difficili, come le oasi, gestite da fondazioni o da Università.” Completano il quadro produttivo, Rai Cinema, Roman Citizen Entertainment (Luca Elmi è il produttore associato), e Gapbusters. Indie Sales avvierà le vendite internazionali all’EFM della Berlinale: “L’aver girato in protolatino, una lingua neutra, potrebbe essere un vantaggio per il mercato internazionale” conclude Paris.

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del Foglino, Viterbo and Rome: these are the locations of “Il Primo Re” in which Matteo Rovere, who is also producing the movie with Grøelandia Film, tells the tale of the birth of Rome through the story of the very strong links between Romulus and Remus and their struggle in a hostile and unfriendly world. A world that has been recreated with an € 8 million budget, over 12 weeks of filming “in the middle of woods and swamps, without being able to count on covered sets.” “The challenge”, explains Andrea Paris, who produced the movie together with Rovere for Grøelandia Film, “was to raise the bar of Italian cinema in terms of the spectacularization and the staging: the very emotional and extremely complex initial sequence, in which the Tiber breaks its banks sweeping the brothers away, was realized by combining the inventiveness and expertise of the craftsmen in Cinecittà with the world of visual effects of EDi and the much more international. Digital District The high level of spectacularization is also due to the great stunt work coordinated by Emiliano Novelli, and the use of around 2000 extras.” The contribution of the Roma Lazio Film Commission was fundamental, as Paris emphasizes, “through Lazio Innova and the Fondo Lazio International which financially supported us and facilitated access to the most difficult areas, like the oases, managed by foundations or Universities.” Rai Cinema and Roman Citizen Entertainment (Luca Elmi is the associate producer), and Gapbusters complete the production framework. Indie Sales will launch the international sales at the Berlinale’s EFM: “The fact that it was filmed in proto-Latin, a neutral language, could be an advantage for the international market” concludes Paris.


In association with

Cannes International Series Festival

8-11 April 2019 Cannes France

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6-7 April 2019

Driving the content economy


Cinema&Video/International/ LOCATIONS

NEWS

CAMPANIA/ DUE DONNE

E UN COMMISSARIO

 Sono appena inziate in Campania, fra Nisida, Coroglio e Piedigrot-

ta, le riprese de “In buona compagnia” (titolo provvisorio) di Cristina Comencini, prodotto da Lumière & Co., con protagonisti Giovanna Mezzogiorno e Vincenzo Amato. La storia è quella di Alice, napoletana di origine, che negli anni ’90 ritorna nella sua città natale in seguito alla morte del padre. Portici e alcuni esterni di Napoli (Piazza Garibaldi, Porta Capuana e Piazza Mercato) saranno le locations di “Rosa, Pietra e Stella” (titolo provvisorio) di Marcello Sannino, prodotto da Parallelo 41 con Bronx Film e P.F.A. Il film, che si girerà a fine febbraio, racconta di Carmela, una donna che tenta di sbarcare il lunario con vari lavoretti saltuari, fino a quando, dopo aver perso la casa e l’affidamento della figlia dodicenne, deciderà di riprendere in mano la sua vita con il sostegno di Tarek, un algerino a Napoli da 20 anni. Arriverà prossimamente a Napoli anche “Il Commissario Ricciardi” (titolo provvisorio), la serie tv tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni e ambientata nella Napoli degli anni ’30, prodotta da Clemart per la regia di Alessandro D’Alatri. La Film Commission Regione Campania sta supportando la produzione nella ricerca delle ambientazioni: oltre al centro di Napoli e alla zona portuale, verranno effettuate anche delle ricostruzioni d’epoca.

SICILIA/ OFF SEASON

ALLA BERLINALE

Un po’ di Sicilia arriverà alla Berlinale con “Off season”, lungometraggio diretto da Henning Beckhoff, prodotto dalla tedesca Film University Babelsberg “Konrad Wolff ” (producer Valeria Venturelli), che sarà presentato nella sezione Perspektive Deutsches Kino. Il film è stato girato fra Palermo e Pollina a settembre e ottobre 2018, e ha beneficiato del supporto logistico di Sicilia Film Commission che, sempre in ottobre, ha seguito anche la produzione dell’episodio speciale per il cinema della popolare serie tv “Sara e Marti”) trasmessa da Disney Channel, prodotta da Stand by me, e girata fra Modica (RG), Cava D’Ispica (RG), Rosolini (SR). Grazie al programma Sensi Contemporanei Cinema, Sicilia Film Commission sostiene anche finanziariamente le produzioni: del bando 2018 (la cui dotazione finanziaria era di un milione e mezzo di euro), beneficeranno 20 fra lungometraggi e serie televisive, 8 documentari e 5 cortometraggi, buona parte dei quali verranno realizzati in Sicilia nel corso del 2019. Fra questi, “Tra le onde” di Marco Amenta, (prodotto da Eurofilm), iniziato a girare in gennaio a Trapani, con protagonista Vincenzo Amato. A fine febbraio Palermo ospiterà il set de “Il delitto Mattarella” di Aurelio Grimaldi, produzione Arancia Cinema e Cine 1 Italia, con Alessio Vassallo, Donatella Finocchiaro, Nino Frassica, Leo Gullotta, Guia Jelo. A fine marzo arriverà a Palermo anche Emma Dante con il suo film “Le Sorelle Macaluso”, prodotto da Minimum Fax. Fra febbraio e marzo andranno in onda “L’altro capo del filo” e “Una storia del ‘43”, due episodi della celebre serie “Il Commissario Montalbano”, interpretata da Luca Zingaretti, diretta da Alberto Sironi e prodotta da Palomar. Le locations sono Punta Secca (RG), Scicli, Modica e Ragusa. Girati in Sicilia nel 2018, con il supporto della Film Commission, anche il lungometraggio per la televisione “35° Parallelo”, di Maurizio Zaccaro, ambientato a Lampedusa e interpretato da Sergio Castellitto, Linda Mresy, Raffaella Rea (produzione Stemal Entertainment - Ipotesi Cinema con Rai Cinema), e il cortometraggio “Epicentro”, di Leandro Picarella, (produzione Playmaker), con Roberto Latini, Filippo Luna, girato fra i Ruderi di Poggioreale (TP), il Parco Archeologico della Valle dei Templi (AG), e presentato in anteprima internazionale alla 75^ Mostra del Cinema di Venezia 2018 (Settimana Internazionale della Critica). Nei primi mesi del 2019 è previsto il lancio di un nuovo Bando della

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Sicilia Film Commission (nell’ambito del programma Sensi Contemporanei) per il cofinanziamento di nuove produzioni audiovisive da realizzare in Sicilia (lungometraggi, corti, documentari e serie TV).

VENETO/ E’ OPERATIVA

LA FILM COMMISSION Il giornalista Luigi Bacialli, presidente, il consulente editoriale Giacomo Brunoro, la responsabile di Rai Movie Cecilia Valmarana, l’imprenditore Vittorio Dalle Ore e la ricercatrice dell’Università di Padova Giulia Lavarone consiglieri: sono i nuovi amministratori di Veneto Film Commission. Con la nomina dei vertici e del revisore dei conti (Massimo Venturato), la Giunta regionale del Veneto ha completato il percorso costitutivo della Fondazione sostenuta dalla Regione (la Veneto Film Commission è stata istituita poco più di un anno fa con legge regionale 45/2017) , e aperta alla partecipazione di camere di commercio, imprenditori privati e istituzioni locali. Gestirà un budget di 5 milioni di euro per la realizzazione di produzioni cinematografiche del Veneto, reperiti grazie ai fondi della Programmazione Por Fesr 2014-2020. L’annuncio è stato fatto a fine gennaio a Roma, nella Sala Fellini di Cinecittà, in un incontro con gli operatori promosso dalla Regione del Veneto in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, presieduto dall’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari e il presidente dell’Istituto Luce Cinecittà, Roberto Cicutto. “Ora finalmente anche il Veneto ha uno strumento di supporto alle produzioni filmiche”, ha commentato Corazzari. “Forse arriviamo un po’ in ritardo rispetto alle altre regioni, ma il percorso costitutivo, la qualità e la professionalità delle persone a cui è affidata ora l’operatività della nuova Fondazione e le esperienze maturate nei singoli territori, ci consentono di partire con il piede giusto”. “A fronte di una disponibilità complessiva di 5 milioni di euro – ha spiegato l’assessore - questo primo bando mette a disposizione 1 milione e 350mila € per sostenere opere di fiction e animazione, e 150mila € per la produzione di documentari e cortometraggi, prevedendo la concessione di contributi a fondo perduto”. I restanti 3,5 milioni verranno messi a bando in coincidenza


Cinema&Video/International “Inspector Montalbano”. On the left “Epicentro”, below “Off Season”

CAMPANIA/ TWO WOMEN

AND A POLICE OFFICER

Filming has just started in Campania around Nisida, Coroglio and Piedigrotta, on “In buona compagnia” (working title) by Cristina Comencini, produced by Lumière & Co., starring Giovanna Mezzogiorno and Vincenzo Amato. This is a story about Alice, originally from Naples, who returns to her hometown in the ’90s following the death of her father. Portici and some outside scenes in Naples (Piazza Garibaldi, Porta Capuana and Piazza Mercato) will be the locations of “Rosa, Pietra e Stella” (working title) by Marcello Sannino, produced by Parallelo 41 with Bronx Film and P.F.A. The movie, which will be filmed at the end of February, is about Carmela, a woman who is attempting to make ends meet with various occasional jobs until, after losing her home and custody of her twelve year old daughter, she decides to get her life back together with the support of Tarek, an Algerian who has lived in Naples for 20 years. Also arriving soon in Naples is “Il Commissario Ricciardi” (working title), the TV series based on the novels by Maurizio De Giovanni and set in 1930s Naples, produced by Clemart and directed by Alessandro D’Alatri. The Film Commission Regione Campania is assisting the production’s search for locations: in addition to the center of Naples and the port area, some period reconstructions are also envisaged.

SICILY/ OFF SEASON

AT THE BERLINALE

 A little bit of Sicily will be coming to the Berlinale with “Off season”,

PIEDMONT/

FROM CINEMA TO TV  Three TV series and a movie were filmed in Turin and the surround-

ing area in December with the support of the Film Commission Torino Piedmont (FCTP). The second season of “La Strada di Casa” – a Casanova Multimedia production for Rai Fiction, “Bentornato Presidente”, an Indigo Film and Vision Distribution co-production starring Claudio Bisio and “Ognuno è perfetto”, directed by Giacomo Campiotti, produced by Viola Film for Rai Fiction, with Edoardo Leo, Cristiana Capotondi, Nicole Grimaudo, Piera degli Esposti and Lele Vannoli, which filmed for a further two weeks in January. Plus the feature movie by Vincenzo Alfieri, “Gli uomini d’oro”, produced by Fulvio and Federica Lucisano for Italian International Film with Rai Cinema, again starring Edoardo Leo with Fabio De Luigi and Giampaolo Morelli. 117 productions received support from the FCTP in the course of 2018: 12 feature movies for cinema, 9 television series, 15 shorts (3 of which through the Short Film Fund), 35 documentaries (18 of which through the June 2018 open call of the Piemonte Doc Film Fund), and 46 productions ranging from adverts (24), to TV broadcasts (10), photo shoots (4), institutional films (4) and music video clips (4).

a feature film by Henning Beckhoff, produced by the German Film University Babelsberg “Konrad Wolff ” (producer Valeria Venturelli), which will be presented in the Perspektive Deutsches Kino section. The movie was filmed around Palermo and Pollina in September and October 2018, and benefited from the logistical support of the Sicilia Film Commission which, also in October, followed the production of the special episode for cinema of the popular TV series “Sara e Marti” broadcast by the Disney Channel, produced by Stand by me, and filmed around Modica (RG), Cava D’Ispica (RG) and Rosolini (SR). Thanks to the Sensi Contemporanei Cinema program, the Sicilia Film Commission will also be financially supporting productions: 20 feature films and television series, 8 documentaries and 5 shorts, most of which will be made in Sicily in the course of 2019, will benefit from the 2018 open call (the financial endowment of which was €1.5 million). These include “Tra le onde” by Marco Amenta starring Vincenzo Amato (produced by Eurofilm), which began filming in January in Trapani. At the end of February Palermo will host the set of “Il delitto Mattarella” by Aurelio Grimaldi, produced by Arancia Cinema and Cine 1 Italia, with Alessio Vassallo, Donatella Finocchiaro, Nino Frassica, Leo Gullotta and Guia Jelo. At the end of March Emma Dante will also be arriving in Palermo with her movie “Le Sorelle Macaluso”, produced by Minimum Fax. “L’altro capo del filo” and “Una storia del ‘43”, two episodes of the famous “Inspector Montalbano” series starring Luca Zingaretti, directed by Alberto Sironi and produced by Palomar will be aired between February and March. The locations will be Punta Secca (RG), Scicli, Modica and Ragusa. Also filmed in Sicily in 2018, with the support of the Film Commission, is the TV feature movie “35° Parallelo”, by Maurizio Zaccaro, set in Lampedusa and starring Sergio Castellitto, Linda Mresy and Raffaella Rea (production by Stemal Entertainment - Ipotesi Cinema with Rai Cinema), and the short “Epicentro”, by Leandro Picarella (produced by Playmaker), with Roberto Latini and Filippo Luna, filmed among the Ruins of Poggioreale (TP), the Archaeological Park of the Valley of the Temples (AG), the international premiere of which was presented at the 75th Venice Film Festival 2018 (International Critics’ Week). In the first few months of 2019 the launch is planned of a new Open Call 2019 January/February

| XI


Cinema&Video/International NEWS DA ITALY for MOVIES

con la Mostra del Cinema di Venezia 2019 con due chiamate (gennaio/ febbraio e maggio/giugno). Le proposte progettuali potranno essere presentate per via telematica entro il 18 febbraio.

EMILIA ROMAGNA/

NOSSITER&NOLTE A BOLOGNA

È L’ANNO DELLA BASILICATA

N

el 2019 Matera è Capitale Europea della Cultura. La Città dei Sassi, oggi patrimonio Unesco, settant’anni fa veniva definita da Palmiro Togliatti “vergogna nazionale” per le misere condizioni di vita dei suoi cittadini. Era stato Carlo Levi, nel suo romanzo autobiografico “Cristo si è fermato a Eboli” – interpretato da Gian Maria Volontè nell’omonimo film di Francesco Rosi girato nel 1979 tra quelle “montagne rugose” che sono i Calanchi – a far conoscere, nell’immediato dopoguerra, come uomini, donne e bambini vivessero in queste grotte millenarie. Riscattati sul grande schermo da Pier Paolo Pasolini e mostrati al mondo da Mel Gibson, quei Sassi divennero simbolo di una regione che negli anni ha mantenuto la sua unicità, caratterizzata da paesaggi selvaggi e borghi senza tempo. Nel 1964 l’intellettuale friulano ricostruì i luoghi del suo “Vangelo secondo Matteo” nel Sud Italia, il cui paesaggio ricordava quello mediorientale di 2000 anni prima: la Galilea si trasferì così in vari ambienti rupestri di Calabria, Lazio, Sicilia e Puglia, mentre Gerusalemme rinacque tra i Sassi di Matera, dove il regista volle ambientare la passione, crocifissione e resurrezione di Gesù. Ma fu esattamente quarant’anni dopo, con “La Passione di Cristo”, che ne riviveva le ultime 12 ore di vita, che Hollywood entrò nei rioni di tufo e il mondo si interessò a Matera. Il capoluogo con i suoi dintorni (il borgo fantasma di Craco fece da sfondo all’impiccagione di Giuda) imparò un nuovo modo per promuovere se stesso. Quella singolare conformazione del paesaggio rupestre ha ispirato nel tempo non solo luoghi biblici e storici ma anche di fantasia: l’isola di Themyscira dell’ultima “Wonder Woman”, diretta nel 2017 da Patty Jenkins, è un mix di zone costiere del Sud Italia, tra Campania e Puglia, ma il borgo in pietra in cui vivono le Amazzoni è la cittadina lucana. La Basilicata tutta è un paesaggio tra i più variegati per un territorio così piccolo. Se Rocco Papaleo con quel viaggio malinconico e corale da Maratea a Scansano Ionico che è stato “Basilicata coast to Coast” (2010) ha regalato uno spot promozionale alla sua regione, gli anni successivi, grazie anche al supporto della giovane Lucana Film Commission, hanno visto un fiorire di produzioni in cerca di luoghi ancora, cinematograficamente, vergini. Hanno contribuito a questo successo alcuni finanziamenti, come Bando alla Crisi e Lu-Ca, cofinanziato da Lucania e Calabria, grazie al quale Jonas Carpignano ha girato, nell’omonima comunità rom di Gioia Tauro e sul Pollino, “A Ciambra”, premiato a Cannes nel 2017. Ultimo in ordine di tempo, Giovanni Veronesi, supportato dalla film commission, ha trasformato la Basilicata nella campagna francese del XVII secolo per ambientarvi le scorribande dei suoi improbabili e attempati “Moschettieri del Re”. In questo caso a fare da sfondo sono ruderi, castelli, abbazie, masserie e piccoli centri sparsi tra colline e montagne che, con il contributo del cinema e sull’onda di Matera 2019, hanno oggi l’occasione per mostrarsi al mondo. Informazioni su film, luoghi e incentivi su www.italyformovies.it

XII | G

ennaio/Febbraio

2019

Monica Sardelli

Circa 2 milioni e 300 mila euro del Fondo Audiovisivo Regionale a sostegno di 41 progetti: si riassume così il 2018 di EmiliaRomagna Film Commission, e il 2019 si apre con i nuovi bandi destinati alle produzioni nazionali - internazionali e a quelle locali, per cui sono stati destinati complessivamente 1.500.000 euro e 600.000 euro (la prima finestra dei bandi resterà aperta fino al 28 febbraio). Confermata anche l’uscita di un bando per il sostegno alla scrittura e allo sviluppo di sceneggiature originali di lungometraggi, fiction, web serie e documentari, la cui scadenza sarà a fine marzo 2019. L’anno nuovo si apre con presenze di set importanti sul territorio: oltre alle già annunciate riprese di “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Stefano Cipani, e “La voce del circo” di Pierpaolo Paganelli, in cui vedremo rispettivamente Alessandro Gassman e Vittoria Puccini, a Bologna sono arrivati Nick Nolte e Jonathan Nossiter, con il set di “Last Words”, lungometraggio post-apocalittico tratto dal romanzo di Santiago Amigorena, ambientato in un 2086 in cui i sopravvissuti della stirpe umana cercano un senso alla sopravvivenza in un mondo devastato da guerre e catastrofi ambientali, aggrappandosi alla bellezza danneggiata ma superstite della cultura. Ad affiancare Nolte, in questa produzione targata Stemal Entertainment – Rai Cinema, troviamo Charlotte Rampling, Alba Rohrwacher e lo svedese Stellan Skarsgard. Sono invece pronte a iniziare il percorso distributivo diverse produzioni sostenute con gli ultimi bandi. Tra queste “Il fagotto”, cortometraggio di Giulia Giapponesi (distribuito da SayonaraFilms-Elefant Distribution) ambientato a Tresigallo, nel ferrarese, “Solo cose belle”, di Kristian Gianfreda, prodotto da Coffee Time e Sunset, “Tutto liscio”, di Igor Maltagliati (La Famiglia Film srl), con Piero Maggiò, Antonio Catania Maria Gra-


Cinema&Video/International by the Sicilia Film Commission (as part of the Sensi Contemporanei program) for the co-funding of new audiovisual productions to be made in Sicily (features, shorts, documentaries and TV series).

EMILIA ROMAGNA/

NOSSITER & NOLTE IN BOLOGNA Around € 2,300,000 of the Fondo Audiovisivo RegionaleRegional Audiovisual Fund to support 41 projects: this sums up the Emilia-Romagna Film Commission’s 2018 while 2019 starts with new open calls destined for national - international and local productions, for which a total of € 1,500,000 and € 600,000 have been allocated (the first window of the open calls will stay open until February 28th). An open call has also been confirmed to support the writing and development of original screenplays for feature movies, dramas, web series and documentaries, the deadline for which will be at the end of March 2019. The new year opens with some important sets visiting the region: in addition to the already announced filming of “My brother chases dinosaurs” by Stefano Cipani, and “La voce del circo” by Pierpaolo Paganelli featuring, respectively, Alessandro Gassman and Vittoria Puccini, Nick Nolte and Jonathan Nossiter have arrived in Bologna with the set of “Last Words”, the post-apocalyptic feature movie based on the novel by Santiago Amigorena set in a 2086 in which the survivors of the human race search for a meaning to survival in a world devastated by wars and environmental catastrophes, clinging to the damaged but surviving beauty of culture. Alongside Nolte, in this Stemal Entertainment–Rai Cinema production, we have Charlotte Rampling, Alba Rohrwacher and Sweden’s Stellan Skarsgard. Various productions which have received support from the latest open calls are ready to enter the distribution path. These include “Il fagotto”, the short by Giulia Giapponesi (distributed by SayonaraFilms-Elefant Distribution) set in Tresigallo, near Ferrara, “Solo cose belle”, by Kristian Gianfreda, produced by Coffee Time and Sunset, and “Tutto liscio”, by Igor Maltagliati (La Famiglia Film

NEWS FROM ITALY for MOVIES

THE YEAR OF BASILICATA

M

atera is the European Capital of Culture in 2019. Seventy years ago the City of the “Sassi”, today a UNESCO world heritage center, was defined “a national embarrassment” by Palmiro Togliatti because of the wretched living conditions of its citizens. It was Carlo Levi, in his autobiographical novel “Christ stopped at Eboli” – which starred Gian Maria Volontè in the eponymous movie by Francesco Rosi filmed in 1979 amidst those “wrinkled Calanchi mountains” – who, in the immediate post-war period, disclosed how men, women and children lived in these ancient caves. Redeemed on the big screen by Pier Paolo Pasolini and presented to the world by Mel Gibson, the “Sassi” became the symbol of a region that, over the years, has maintained its unique appearance characterized by wild landscapes and timeless villages. In 1964 the intellectual from Friuli reconstructed the locations of his “Gospel according to Saint Matthew” in Southern Italy, the landscape of which recalled that of the Middle East 2000 years earlier: so Galilee was moved to various rocky settings in Calabria, Lazio, Sicily and Puglia, whereas Jerusalem was reborn among the “Sassi” of Matera where the director chose to set the passion, crucifixion and resurrection of Jesus. However it was exactly forty years later, with “The Passion of the Christ”, which relived the last 12 hours of His life, that Hollywood entered into the tuff rock districts and the world became interested in Matera. The town and its surroundings (the ghost village of Craco provided the background for the hanging of Judas) learned a new form promotion. Over time the singular rocky landscape inspired not only Biblical and historical locations but fantasy ones as well: the island of Themyscira in the last “Wonder Woman”, directed in 2017 by Patty Jenkins, is a mixture of coastal areas in Southern Italy, in Campania and Puglia, while the stone hamlet where the Amazons live is Matera. Basilicata features one of the most diverse landscapes for such a small region. While Rocco Papaleo with the melancholic ensemble journey from Maratea to Scansano Ionico that was “Basilicata coast to Coast” (2010) was an advert for the region, the following years, also thanks to the support of the young Lucana Film Commission, witnessed a flourishing of productions searching for virgin – in cinematic terms - locations. Contributing to this success were some funding initiatives, like the Bando alla Crisi and Lu-Ca, co-financed by Lucania and Calabria, thanks to which Jonas Carpignano filmed “A Ciambra” in the eponymous Rom community of Gioia Tauro and in Pollino, winning an award at Cannes in 2017. Last in chronological order, Giovanni Veronesi, supported by the film commission, has transformed Basilicata into the XVII century French countryside where he set the raids carried out by his elderly and improbable “Moschettieri del Re”. In this case the background features ruins, castles, abbeys, farms and small towns dotted among the hills and mountains which, with the contribution of cinema and on the wave of Matera 2019, today have an opportunity to show themselves to the world. Find information about films, locations and incentives at www.italyformovies.it On the left, a scene from “Butteflies in Berlin”. On the other page, two images of Matera

2019 January/February

| XIII


Cinema&Video/International zia Cucinotta, storia d’amore e tradimenti nella terra delle balere. Dopo il successo mondiale de “La ballata dei senzatetto” – con relativa corsa alla selezione agli Oscar - la parmigiana Monica Manganelli torna con un’altra opera di animazione, “Butterflies in Berlin”. Per la prima volta nel cinema si parla di Olocausto e identità di genere insieme; una storia di metamorfosi in quattro capitoli, liberamente ispirata a fatti e personaggi realmente esistiti, prodotto da Bee Communications e Alexandra Cinematografica per l’Italia, e Latteplus Film Berlin per la Germania. Oltre al sostegno di Emilia-Romagna Film Commission l’opera ha ricevuto il contributo del MiBAC e del Ministero tedesco dei media e cinema. Supportato dal MiBAC anche il corto di Gianni Amelio, “Passatempo”, girato interamente a Bobbio, e prodotto da The Film Club di Piacenza.

ALTO ADIGE/ DEBUTTO

SENZA GRAVITÀ

 Predoi e Campo Tures sono state le locations altoatesine di “Narziss

und Goldmund” (Narciso e Boccadoro), trasposizione cinematografica del capolavoro di Herman Hesse, diretta dal regista e sceneggiatore austriaco, premio Oscar Stefan Ruzowitzky. IDM ha sostenuto la produzione: Tempest Film e Mythos Film (Germania), Lotus-Film (Austria), in co-produzione con Deutsche Columbia Pictures Filmproduktion (Germania). Sony Pictures Entertainment Deutschland lo distribuirà in Germania nel 2020. Sono iniziate il 14 gennaio, tra l’Alto Adige, Milano, il Belgio gli Studi di Cinecittà a Roma, le riprese de “L’uomo senza gravità”, primo film di finzione di Marco Bonfanti, con Elio Germano, Michela Cescon e Elena Cotta. Il film, sostenuto da IDM Film Fund & Commission dell’Alto Adige, racconta la storia di un bambino che nasce con il potere di resistere alla forza di gravità, e viene portato via e nascosto dalla madre e dalla nonna, finché un giorno il mondo si accorge della sua esistenza. E’ una produzione Isaria Productions e Zagora Film con Rai Cinema, coprodotto da Climax Films (Belgio), Mact Productions (Francia), con il contributo del MiBAC Direzione Generale Cinema. Sono ufficiali le nuove date delle call 2019 entro cui è possibile richiedere il finanziamento a IDM Film Fund & Commission dell’Alto Adige per i propri progetti di film, documentari e serie televisive: l’8 maggio e il 18 settembre 2019.

cardo Zghoud Benoni. Marco Amenta ha invece ambientato fra Cagliari, Oristano, Cabras, Tratalias, Sant’Antioco, Calasetta, Carloforte il suo road movie noir “Tra le onde”, prodotto da Eurofilm.

PIEMONTE/

TRA CINEMA E TV Tre serie TV e un film sono stati girati a Torino e dintorni a dicembre, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. La seconda stagione de “La Strada di Casa” – produzione Casanova Multimedia per Rai Fiction , “Bentornato Presidente”, coproduzione Indigo Film e Vision Distribution con Claudio Bisio protagonista, “Ognuno è perfetto”, diretta da Giacomo Campiotti, prodotta da Viola Film per Rai Fiction, con Edoardo Leo, Cristiana Capotondi, Nicole Grimaudo, Piera degli Esposti e Lele Vannoli che in gennaio ha girato per due ulteriori settimane. E ancora il lungometraggio di Vincenzo Alfieri, “Gli uomini d’oro”, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Rai Cinema, interpretato sempre da Edoardo Leo, con Fabio De Luigi, Giampaolo Morelli. Sono 117 le produzioni sostenute nel corso del 2018 da FCTP: 12 lungometraggi per il cinema, 9 serie televisive, 15 cortometraggi (di cui 3 attraverso lo Short Film Fund), 35 documentari (di cui 18 attraverso il bando di giugno 2018 del Piemonte Doc Film Fund), 46 produzioni tra spot pubblicitari (24), trasmissioni tv (10), servizi fotografici (4), filmati istituzionali (4) e videoclip musicali (4).

SARDEGNA/

MARE DA INCUBO  Molti i set ospitati dalla provincia di Cagliari a inizio anno: Urzulei,

Marina di Tertenia, Cagliari e Siliqua sono le locations de “L’Agnello”di Mario Piredda, prodotto da Ivan Olgiati e Chiara Galloni per Articolture e Richard Magnien e Marie Mouchel-Blaisot per MAT Productions. Cagliari è stata il set dello show televisivo “Food Advisor-Only the best survive” diretto da Vito Trecarichi e prodotto da Dry Media SRL per la rete televisiva italiana “Food Network”. Ad Arbus e Fluminimaggiore è arrivato il documentario di Paolo Toncelli “Cacciatore di paesaggi” parte del format per la trasmissione Kilimingiaro di RAI 3. Questa nuova serie sarà interamente realizzata e post-prodotta in 4K Ultra HD per raccontare location spesso semisconosciute del Bel Paese. Ancora la provincia di Cagliari, tra dicembre e gennaio, ha accolto due produzioni che hanno per protagonista il mare. “Mare NostrumThe Nightmare”, girato fra Cagliari, Guspini, Montevecchio è un’opera girata in realtà virtuale a 360° stereoscopica, che immerge lo spettatore in un vortice di emozioni per ricreare il viaggio da incubo di un rifugiato dal Sahara al Mare Mediterraneo. Si tratta di una coproduzione italo-tedesca, fra Tama Filmprodukion e Bizef Produzione, diretta da Stefania Casini, con Pascal Hanke direttore della fotografia per le riprese in 360 gradi. Il progetto è beneficiario del supporto logistico e creativo di Fondazione Sardegna Film Commission. Nella produzione, anche il direttore della fotografia Alessandro Chiodo e l’americano Casey Sapp per le riprese subacquee. Il protagonista del film è il giovane sardo Ric-

XIV | G

ennaio/Febbraio

2019

LA CASA DI CARTA A FIRENZE

Il 4 gennaio è arrivato a Firenze il set della terza stagione della popolarissima serie spagnola, prodotta da Netflix “La Casa di Carta”. Piazza Duomo e il Piazzale Michelangelo le due locations (assediate dai fan) delle riprese che hanno visto protagonisti il Profesor (Álvaro Morte) e Berlin (Pedro Alonso), diretti da Jesús Colmenar, con l’assitenza alla regia di Bruno Baciocchi, di Scena 1, che ha gestito il coordinamento delle comparse, e Matteo Vallecoccia di Emma Film come line producer. Dopo “Six Underground” è la seconda produzione Netflix che gira a Firenze, con il supporto di Toscana Film Commission.


Cinema&Video/International

Above, a scene from “L’Agnello”. On the left, a shot from “Mare NostrumThe Nightmare” filmed in Cagliari in VR at stereoscopic 360°

srl), with Piero Maggiò, Antonio Catania and Maria Grazia Cucinotta, a story of love and betrayal in the land of dance halls. After the worldwide success of “The ballad of the homeless” - and the accompanying race for Oscar selection - Parma’s Monica Manganelli returns with another work of animation, “Butterflies in Berlin”. For the first time in the movie industry people are talking about the Holocaust and gender identity at the same time; this is a story of metamorphosis in four chapters, freely inspired by real facts and characters, produced by Bee Communications and Alexandra Cinematografica for Italy, and Latteplus Film Berlin for Germany. In addition to the support of the Emilia-Romagna Film Commission, the work received a contribution from the MiBAC and the German Ministry of media and cinema. “Passatempo” the short by Gianni Amelio, filmed entirely in Bobbio and produced by The Film Club of Piacenza also received support from the MiBAC.

SARDINIA/ NIGHTMARE SEA A lot of sets are being hosted in the province of Cagliari at the beginning of the year: Urzulei, Marina di Tertenia, Cagliari and Siliqua are the locations of “L’Agnello” by Mario Piredda, produced by Ivan Olgiati and Chiara Galloni for Articolture and Richard Magnien and Marie Mouchel-Blaisot for MAT Productions. Cagliari was the set for the TV show “Food Advisor-Only the best survive” directed by Vito Trecarichi and produced by Dry Media SRL for the Italian “Food Network”. “Cacciatore di paesaggi”, the documentary by Paolo Toncelli, part of the format for the “Kilimingiaro” program on RAI 3, traveled to Arbus and Fluminimaggiore. This new series will be entirely made and post-produced in 4K Ultra HD in order to present often very little known locations in the Bel Paese. Between December and January the province of Cagliari also welcomed two productions in which the protagonist is the sea. “Mare Nostrum-The Nightmare”, shot in Cagliari, Guspini and Montevecchio was filmed in virtual reality at stereoscopic 360°, and immerges the viewer in a vortex of emotions to recreate the nightmare journey of a refugee from the Sahara to the Mediterranean Sea. This is an Italian-German co-production, between Tama Filmprodukion and Bizef Produzione, directed by Stefania Casini, with Pascal Hanke as the director of photography for the 360 degree filming. The project has benefitted from the logistic and creative support of the Fondazione Sardegna Film Commission. The production also features Alessandro Chiodo as director of photography and the American Casey Sapp for the underwater shots. The star of the movie is the young Sardinian Riccardo Zghoud Benoni. Marco Amenta has instead set his noir road movie “Tra le onde”, produced by Eurofilm, around Cagliari, Oristano, Cabras, Tratalias, Sant’Antioco, Calasetta and Carloforte.

MONEY HEIST IN FLORENCE

On January 4th the set of the third season of the very popular Spanish series produced by Netflix, “Money Heist”, arrived in Florence. The two locations used for filming were Piazza Duomo and Piazzale Michelangelo (besieged by fans) featuring the protagonists: the Profesor (Álvaro Morte) and Berlin (Pedro Alonso), directed by Jesús Colmenar, with assistant director Bruno Baciocchi of Scena 1 which handled the coordination of the extras, and Matteo Vallecoccia of Emma Film as the line producer. After “Six Underground” this is the second Netflix production to film in Florence with the support of the Toscana Film Commission.

2019 January/February

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&V

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Anno xxv n.1/2 - January/February 2019

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2019 THE YEAR OF BASILICATA


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