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CineStoria Proposte cineforum
#4
Proposte&Schede dei Film
Hayao Miyazaki Parte 2
Indice
03 Cosa vedremo in questo numero
04 Principessa Mononoke
CinemaDroga
01
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06 La cittĂ incantata
08 Il castello errante di Howl
10 Ponyo sulla scogliera
Si alza il vento
12
02
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Ecco quindi la seconda parte. Vi lascio scritte le stesse cose della prima, perchÊ in fondo...quello è! Per questo numero ho deciso di portare sui vostri schermi il grande, favoloso Miyazaki. In questo numero, diviso in 2 parti, vedremo 10 lungometraggi del giapponese (ovviamente 5 nella prima parte, ossia questa, e 5 nella seconda). Quidni non mi resta che augurarvi una buona visione con Hayao Miyazaki.
CineStoria
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Principessa Mononoke
LA STORIA
GENERE: Animazione, Avventura, Fantasy ANNO: 1997 REGIA: Hayao Miyazaki SCENEGGIATURA: Neil Gaiman, Hayao Miyazaki FOTOGRAFIA: Atsushi Okui PAESE: GIAPPONE DURATA: 137 Min
Alla fine del 1300 in Giappone le foreste sono depredate dai Tatara, il clan dei fabbri ferrai. Il Grande Dio della Foresta dona il potere agli altri dei che lo circondano e che prendono la forma di enormi bestie, per proteggere il loro dominio dagli umani. In un remoto villaggio tra le montagne, Ashitaka, l'ultimo guerriero del quasi estinto clan degli Emishi, è costretto a uccidere un mostro per proteggere il suo villaggio. Troppo tardi scopre che quella creatura sotto forma di cinghiale è in realtà un dio protettore della foresta. Uccidendolo, Ashitaka ha attirato su di sé una maledizione, il cui segno, una cicatrice sull'avambraccio destro, lentamente si espande. Il giovane Ashitaka si mette in viaggio verso la terra del clan dei Tatara dove spera di scoprire il mistero della maledizione che lo ha colpito prima che questa lo uccida.
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IL FILM Il film è ambientato nel periodo Muromachi e s'impernia sulla lotta tra i guardiani sovrannaturali che proteggono la foresta e gli umani, bisognosi di risorse, che quella stessa foresta vogliono distruggere. Il film è stato proiettato per la prima volta in Giappone il 12 luglio 1997 e ha riscosso subito un enorme successo, cosÏ come in molti altri paesi, nei quali è stato spesso interpretato come un film sull'ambiente, raccontato in forma di mito giapponese.
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La città incantata GENERE: Animazione, Avventura, Fantasy ANNO: 2001 REGIA: Hayao Miyazaki SCENEGGIATURA: Hayao Miyazaki FOTOGRAFIA: Atsushi Okui PAESE: GIAPPONE DURATA: 122 Min
LA STORIA Chihiro è una bambina di 10 anni capricciosa e viziata, convinta che tutti debbano sottostare ai suoi voleri. La stessa cosa accade quando i suoi genitori, Akio e Yugo, le comunicano che sono costretti a cambiare casa. La bambina, infatti, non fa nulla per nascondere la sua rabbia. Con i soli ricordi degli amici e di un mazzo di fiori Chihiro segue i genitori in una strada senza uscita, chiusa da un palazzo rosso con un tunnel. Una volta entrata la famiglia viene trascinata in un mondo di antiche divinità governato dalla malvagia arpia Yubaba. Akia e Yugo vengono trasformati in maiali pronti per essere mangiati. Per sua fortuna Chihiro trova un alleato in Haku che le dà un consiglio: per evitare la fine dei genitori dovrà lavorare.
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IL FILM Miyazaki aveva in mente di produrre un nuovo film già da diversi anni. Era al lavoro su due diversi progetti: il primo basato sul romanzo “Il meraviglioso paese oltre la nebbia” della scrittrice Kashiwaba Sachiko e il secondo, che aveva come protagonista una giovane ragazza, più grande di Chihiro. Alla fine entrambe le proposte vennero scartate, così il regista cominciò a lavorare a un nuovo progetto che finì per diventare La città incantata. La nuova storia incorpora elementi dei progetti precedenti, in particolare la presenza centrale di un impianto termale attorno a cui ruota l'intera vicenda. Miyazaki dichiarò che era basato su delle terme della sua città e che l'aveva inserito nella trama perché ne era affascinato e perché costituiva per lui un luogo misterioso. La trovata di popolarlo di spiriti venne in un secondo momento, trovando interessante l'idea di divinità giapponesi che vanno alle terme per riposarsi, proprio come gli uomini.
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Il castello errante di Howl GENERE: Animazione, Fantascienza, Sentimentale ANNO: 1988 REGIA: Hayao Miyazaki SCENEGGIATURA: Hayao Miyazaki FOTOGRAFIA: Atsushi Okui PAESE: GIAPPONE DURATA: 119 Min LA STORIA La giovane Sophie ha diciotto anni e lavora instancabilmente nel negozio di cappelli che apparteneva a suo padre, ormai defunto. In una delle sue rare uscite, viene importunata da alcuni soldati e salvata dal Mago Howl, uno stregone di rara bellezza e grande fascino,ma che è un po' smidollato e codardo. La perfida Strega delle Lande, che è invaghita dello stregone e desidera possederne il cuore, gelosa di Sophie la trasforma in una rugosa novantenne. A Sophie non resta che scappare di casa e iniziare a vagare senza meta per terre desolate alla ricerca di chi possa spezzare il maleficio di cui è vittima. Trova riparo nel Castello mobile di Howl e, nascondendogli la sua vera identità, si fa assumere dallo stregone come donna delle pulizie, scoprendo così i segreti del castello e dando nuova vita alla vecchia dimora in cui
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IL FILM Il film è basato su un romanzo che porta lo stesso nome dela scrittrice britannica Diana Wynne Jones. Il film presenta molte delle caratteristiche tipiche delle opere di Miyazaki: ha come protagonista una ragazza ed ha un'ambientazione che ricorda nei vestiti e nell'architettura l'Europa degli inizi del Novecento, ma in un mondo in cui è presente la magia. Gli avvenimenti si svolgono in una nazione fantastica che ricorda l'Alsazia degli anni precedenti alla prima guerra mondiale. Molti edifici delle città sono identici a quelli della città alsaziana di Colmar, che Miyazaki ha riconosciuto come fonte di ispirazione per l'ambientazione del film. L'ambientazione che riecheggia la Vienna imperiale dell'800, nonché le automobili e le macchine da guerra volanti che vi si vedono, tutte mosse dalla forza del vapore, caratterizzano l'opera come appartenente al filone steampunk.
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Ponyo sulla scogliera GENERE: Animazione ANNO: 2008 REGIA: Hayao Miyazaki SCENEGGIATURA: Hayao Miyazaki PAESE: GIAPPONE DURATA: 101 Min
LA STORIA Un villaggio in riva al mare. Sosuke, un bimbo di cinque anni, vive in cima a una scogliera affacciata su Inland Sea. Una mattina, giocando sulla spiaggia rocciosa sotto casa, trova Ponyo, una pesciolina rossa con la testa incastrata in un barattolo di marmellata. Sosuke la salva e la mette in un secchio di plastica verde. Ponyo è affascinata da Sosuke e il bimbo prova lo stesso verso la pesciolina. Le dice: "Non preoccuparti, ti proteggerò e mi prenderò cura di te". Ma il padre di Ponyo, Fujimoto – una volta umano e ora stregone che abita i fondali marini – la obbliga a tornare con lui nelle profondità dell'oceano. "Voglio essere umana!" esclama Ponyo e, determinata a diventare una bimba per tornare da Sosuke, tenta la fuga. Ma prima di farlo, versa nell'oceano l'Acqua della Vita, la preziosa riserva dell'elisir magico di Fujimoto. L'acqua del mare si alza. Le sorelle di Ponyo sono trasformate in enormi onde dalla forma di pesce che si arrampicano alte fino alla scogliera dove si trova la casa di Sosuke. Il caos sprigionato dall'oceano avvolge il villaggio di Sosuke che affonda sotto i flutti marini.
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IL FILM Il film è basato sul racconto “Iya Iya En” della scrittrice giapponese Rieko Nakagawa, illustrato da Yuriko Yamawaki. Miyazaki è stato coinvolto personalmente nei disegni del film, in quanto voleva essere lui a disegnare le onde e il mare, per lui la parte più importante del film.
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Si alza il vento GENERE: Animazione, Biografico ANNO: 2013 REGIA: Hayao Miyazaki SCENEGGIATURA: Hayao Miyazaki SOGGETTO: Tatsuo Hori - (romanzo) PAESE: GIAPPONE DURATA: 126 Min LA STORIA Il film è ispirato alla vita di Jiro Horikoshi, l'uomo che progettò gli aerei da combattimento giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Fin da piccolo, suggestionato dall'ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni, Jiro fantastica di diventare un pilota e di costruire aeroplani. Quando il suo sogno di volare è reso irrealizzabile dalla miopia, Jiro ce la mette tutta per entrare a far parte di una delle maggiori industrie meccaniche giapponesi, finché il suo genio non lo aiuta ad affermarsi come uno dei più promettenti ingegneri aeronautici al mondo. Sullo sfondo dei grandi eventi della storia giapponese del primo novecento, mentre le sue innovazioni rivoluzionano il mondo dell'aviazione, la vita di Jiro è arricchita dall'amore per Nahoko e dall'amicizia con il collega Honjo. Una storia di formazione dalle cadenze epiche, in cui l'amore, le scelte e le capacità personali si intrecciano alla necessità di dover venire a patti con un mondo che muta.
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IL FILM Si alza il vento nasce, innanzitutto, dalla grande passione del regista per il volo e dal desiderio di raccontare una pagina particolarmente dura della storia giapponese, partendo da un’inedita prospettiva. Miyazaki sceglie infatti di ripercorrere gli anni precedenti alla Seconda Guerra mondiale e quelli del suo svolgimento, attraverso la vita di un ragazzo straordinario, destinato a diventare motivo di orgoglio per il popolo giapponese. In questo film emerge proprio la duplice natura dei veicoli militari: meravigliosi esempi di ingegneria e del genio umano e, al tempo stesso, mezzi di distruzione e morte. Ecco allora che la posizione di Miyazaki si rispecchia tutta nei discorsi dell’italiano Caproni il quale spiega a un giovanissimo Jirō che la grande bellezza degli aerei riesce a sopravvivere alla stessa azione degli esseri umani che li usano come arma. Realizzato con una cura estrema nella ricostruzione dei dettagli e dell’ambientazione storica, l’opera si distingue per un estremo realismo che emerge in ogni aspetto del design, della scenografia e dei costumi. Ci viene infatti restituita un’immagine quanto più fedele possibile del Giappone fra il 1920 e il 1930, con particolare attenzione alla rappresentazione degli usi e costumi locali.
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