15 Giorni - Numero 15 - 8 Maggio 2014

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GUBBIO Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto

quindicinale d’informazione

presso

Giovedì 8 Maggio 2014 Anno II Numero

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ESCLUSIVA

LA BROCCA PIÙ BELLA EMOZIONI CERAIOLE. LA STORIA DI FELICE FATIGATI, UN AQUILANO LEGATISSIMO A GUBBIO E ALLA FESTA DEI CERI CHE SUBITO DOPO IL TERRIBILE TERREMOTO TROVÒ LA BROCCA DI SANT’UBALDO INTATTA MENTRE AVEVA LA CASA DEVASTATA DALLA SCOSSA

PROSSIMA APERTURA A GUBBIO NUOVO PUNTO VENDITA



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COPERTINA

“SANT’UBALDO CI HA MESSO LE MANI”

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L’AQUILA E GUBBIO PIÙ VICINE NEL SEGNO DELLA FESTA DEI CERI. IL RACCONTO EMOZIONATO DI CHI HA VISSUTO LA TERRIBILE TRAGEDIA DEL TERREMOTO SCOPRENDO UN’ESPERIENZA UNICA: LA CASA DEVASTATA E LA BROCCA DI SANT’UBALDO RIMASTA INTATTA. “VIDI LE ALTRE DUE IN FRANTUMI, QUELLA INVECE ERA RIMASTA SOTTO A UN TAVOLO. NEL MIO PICCOLO SENTO DI ESSERE STATO MIRACOLATO IN QUELLA MALEDETTA MATTINA DEL 6 APRILE 2009” di ROBERTO BARBACCI Ci sono momenti nella vita in cui accatengo a dire che mi piacciono tutti e tre dono cose delle quali si fa fatica ad afferi Ceri. Anche se a San Giorgio mi lega un rarne sino in fondo il significato. A volte che di particolare”. sono solo coincidenze, altre volte c’è proTanto che nella sua casa di L’Aquila, quelbabilmente un che di già scritto e precola in parte distrutta dal terremoto, Felice stituito. Raccontare la storia di Felice ha ricavato da anni una piccola taverna Fatigati, di come la mattina del terribile sangiorgiara. “Un mio amico eugubino, terremoto a L’Aquila trovò la sua brocca che vive a L’Aquila per lavoro, santubaldi Sant’Ubaldo intatta mentre aveva la daro verace, ha sempre declinato ogni PASSIONE Felice a Gubbio in questi giorni. casa devastata dopo la scossa, e di come invito a metterci piede dentro. Ogni volle vicende della vita lo abbiano condotto Sulla fiancata del camper lo stemma di San Giorgio ta che ci vediamo con lui è una battaglia. ormai da più di 40 anni a Gubbio, è da considerare in una di Ci siamo conosciuti mentre stava lavorando e mi fermò a un queste. La sua storia da qualche anno ha assunto una luce diposto di blocco. Un amico mi suggerì di guardarlo in modo versa. Felice, aquilano doc, ha subìto come i suoi compaesani strano, poi gli dissi: Ma ti pare che un pisciacane dice a uno di la furia del sisma che il 6 aprile 2009 ridusse L’Aquila a una San Giorgio di non correre?. Rimase impietrito. Vi lascio solo città fantasma, arrecando danni alle abitazioni, inclusa quella immaginare quante me ne ha dette dopo… e da allora più o del protagonista di questa vicenda. “Ma almeno il terremoto meno è stato sempre così, ogni volta che ci siamo visti”. mi ha spinto ad acquistare un camper, e non potete capire che LA BROCCA Nell’aprile del 2009 il suo legame con Gubbio, grande comodità che è”, ci scherza su. e più in generale con i Ceri, ha assunto un ulteriore significaLA SCINTILLA Come ogni anno, a maggio è tornato in quella to. Speciale, verrebbe da dire, pensando a ciò che è accaduche considera davvero la sua seconda casa. “Ormai qui a Gubto in quella maledetta mattina del 6 aprile. “Il terremoto fu bio ho talmente tanti amici che potrei trasferirmi e quasi non violentissimo e se fosse durato qualche secondo in più proaccorgermene”, dice. La famiglia Fofi, quella dei “Pinzaja”, per babilmente sarebbe finita male anche per me. Il solaio della certi versi l’ha quasi adottato. Quella famiglia che per prima mia casa rimase in piedi per un soffio, i muri erano prossimi gli fece conoscere Gubbio alla fine degli anni ‘60. “Ricordo che al collasso. Una volta uscito per strada, quando ancora non un giorno mi ritrovai a che fare a L’Aquila con Augusto Fofi. s’era fatto giorno, cominciai a fare un giro per vedere quanto Lui si trovava in Abruzzo per lavoro e contattò me, che già grandi fossero i danni all’edificio. Mi recai allora nella taverall’epoca ero attivo nel settore del movimento terra, per uno na, che non si trova nello stesso stabile della mia abitazione, scavo lungo un fossato del Castello. Fu un lavoro per nulla e vidi subito molto disordine. Poi mi accorsi che mancavano semplice: dico solo che rischiai la vita almeno due volte, ma le brocche dei tre Ceri: feci luce sotto alla mensola dove le alla fine portai a compimento quanto mi era stato ordinato. avevo poste e vidi a terra quelle di San Giorgio e Sant’Antonio Con Augusto, che mi vide un po’ pazzo, anzi, matto come gli praticamente distrutte. Ma non riuscivo a trovare quella di eugubini, nacque subito una bella amicizia. E venni a Gubbio Sant’Ubaldo. Non capivo dove potesse essere, tanto che penper la prima volta in occasione del suo matrimonio”. La prima sai che qualcuno fosse già entrato e l’avesse portata via. Certrasferta di una serie divenuta infinita. “Tra le altre cose mi cando un po’ più a fondo la vidi invece sotto a un tavolo, e con parlò della festa dei Ceri e ne restai affascinato. Quando poi mio grande stupore la ritrovai praticamente intatta, col maniil 15 maggio, credo fosse il 1971 o giù di lì, venni a Gubbio co ancora saldo e pochi graffi. Telefonai al mio amico eugubiper l’occasione fui subito rapito dal clima e dall’entusiasmo di no e finimmo subito a parlare delle brocche. Gli dissi: La “tua”, quella festa. E da allora ogni anno sono tornato perché sento quella di Sant’Ubaldo, è l’unica rimasta intatta. Lui rimase in di non poterne fare a meno”. silenzio, poi ricordo che cominciò a piangere dicendomi che LA CAMICIA La passione sangiorgiara di Felice non nacque anche a casa sua il terremoto si portò via le brocche di San però subito. “All’inizio non volevo decidere per quale Cero Giorgio e Sant’Antonio (un regalo di nozze), ma non quella di simpatizzare, per non fare torto a nessuno visto che avevo Sant’Ubaldo. In quel momento ho capito che c’è davvero qualamici ceraioli. Poi, sul finire degli anni ’80, Carlo Ghirelli, in cosa di unico e speciale che lega il Patrono ai suoi fedeli. punto di morte, volle restare solo con me nella stanza e mi Io sono solo Felice Fatigati, umile aquilano da pochi mesi in disse di aprire l’armadio. Là dentro c’era una camicia azzurra pensione, onesto lavoratore che ha avuto la fortuna di poter e mi disse: Ormai a me non servirà più, indossala e fatti onore. conoscere nel corso degli anni tanti eugubini e di essersi inCapite che mai avrei potuto rifiutarmi di dare compimento a namorato dei Ceri. Ma nel mio piccolo sento anch’io di essere quella promessa. E così, da allora, ogni 15 maggio indosso la stato miracolato da Sant’Ubaldo in quella maledetta mattina camicia che fu di Carlo con grande emozione e onore. Ma ci del 6 aprile 2009”.

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FESTA DEI CERI 2014

PORTANOLAFESTAINTAVOLA FERVONO I PREPARATIVI PER I TANTI EVENTI COLLEGATI AI CERI. CI SONO PERSONE CHE DOPO AVER DATO TUTTO DA CERAIOLI, ADESSO SI METTONO A DISPOSIZIONE CON PASSIONE di ROBERTO BARBACCI

AL LAVORO! Da sinistra: foto di gruppo durante la cena dei sangiorgiari del 23 aprile, la preparazione della coradella e una foto datata qualche anno

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Arrivano i Ceri, e come d’incanto la città di pietra torna a popolarsi. A vivere di colori, sensazioni, emozioni, battiti di cuore e abbracci, sorrisi (a volte) forzati e gioiosa e insana allegria. Tutto è dovuto, tutto è scontato, ma per qualcuno l’approssimarsi del giorno di San Torquato (per chi non lo sapesse la Chiesa lo ricorda proprio il 15 maggio) è sinonimo anche di lavoro, fatica e sudore. Debita è la premessa: nessuno obbliga nessuno a fare chissà che. È soltanto la passione, la dedizione o la voglia di rendersi utile che spinge tanti volontari a investire molto del loro tempo al servizio della comunità. Parliamo di coloro che durante tutto il periodo di maggio trascorrono buona parte del tempo nelle cucine degli Arconi, centro nevralgico di tantissime iniziative legate alla festa. L’Università dei Muratori da anni gestisce tutte le operazioni, potendo far leva anche sul volontariato di gente “esterna” che pure presta ben volentieri la propria opera. Perché in fondo quando si è all’opera, tra una battuta e l’altra e con tutta la spontaneità del caso, si diventa un tutt’uno con l’essenza stessa della festa. L’opera svolta da coloro che trascorrono più di un mese (pressappoco dalla metà di aprile fino al 2 giugno) è essenziale e insosti-

APPUNTAMENTI

tuibile. E molti la danno per scontata, quasi fosse parte integrante degli eventi più cari agli eugubini. Dietro, però, ci sono rinunce (di tempo), tanto impegno e lavoro. I numeri sono a dir poco impressionanti: chiedete quanto tempo serve per confezionare il baccalà della vigilia, oppure la coradella assaggiata dai ceraioli nel giorno del ritorno dei Ceri in città. Basta un attimo per consumare questi che sono veri e propri piatti della tradizione, ma servono giorni per prepararli. L’investimento fatto dai circa cinquantina (numero più numero meno) addetti che prestano la loro opera comporta rinunce e tabelle strette: dal pranzo (quest’anno cena) dei sangiorgiari al pranzo nel giorno della discesa dei Ceri, passando per quello degli anziani (in programma domenica 11) ai rituali della vigilia (appunto il baccalà), fino ad arrivare al 15 maggio che vede impegnati i volontari dalla colazione delle 6 fino al banchetto della Tavola Bona, fiore all’occhiello dell’ospitalità cittadina. Per chi passa gran parte del tempo in cucina, anche questa è una forma di omaggio al Patrono. Molti di loro hanno il segno delle barelle sulle spalle. Di certo a loro molti ceraioli non dovrebbero mai finire di dire grazie.

DAL 4 MAGGIO I CERI SONO TORNATI IN CITTÀ. IL 16 C’È IL PONTIFICALE CON BASSETTI

Sempre intenso il programma religioso

È praticamente tutto pronto. I Ceri son tornati nella sala dell’arengo, dalla quale usciranno soltanto la mattina del 15 maggio per andare a ricongiunsi alla barella e al santo e dare vita a un’altra corsa verso la Basilica del Santo Patrono. Domenica scorsa, nonostante l’inclemenza del tempo (ormai non più una rarità nel periodo ceraiolo), tantissimi eugubini hanno accompagnato il ritorno dei Ceri in città. Festa grande per i capitani Mauro Tognoloni e Luca Grilli, così come per i capodieci Luigi Pierucci (Sant’Ubaldo), Massimiliano Tosti (San Giorgio) e Fabio Latini (Sant’Antonio). Emozioni forti anche per i protagonisti della Festa dei Ceri Mezzani, che domenica 18 maggio proseguiranno gli appuntamenti in ambito ceraiolo: si tratta dei capodieci Lorenzo Calzuola (Sant’Ubaldo), Nicolò Vagnarelli (San Giorgio) e Francesco Cipiciani (Sant’Antonio).

E mentre in questi giorni si completa il ciclo delle riunioni nelle varie manicchie, sono già cominciate le celebrazioni in onore del Patrono. Fino dal 7 al 12 maggio alle 21 presso la Cattedrale è in programma la Novena di preghiera per Sant’Ubaldo, con l’omaggio dei giovani in programma domenica 11. La Novena proseguirà poi il 13 e il 14 presso la Chiesetta dei Muratori (ore 18,30). Il 15 alle 16,15, presso la Cattedrale, verranno celebrati i vespri che anticiperanno l’uscita della Statua di Sant’Ubaldo (ore 16,45) che raggiungerà alle 18 la Calata dei Neri, dando simbolicamente il via della corsa. Il Pontificale di venerdì 16 maggio, in programma alle 11,15 in Cattedrale, verrà officiato dal card. Gualtiero Bassetti, alla presenza di mons. Pietro Bottaccioli, vescovo emerito di Gubbio, di cui ricorrerà il 16 maggio il 25esimo anniversario dell’ordinazione episcopale. R.Bar.


AMARCORD Balzano all’occhio numerose differenze rispetto alle abitudini attuali

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Dall’archivio British Pathé immagini inedite ed esclusive

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TRA GLI OLTRE 85.000 FILMATI CARICATI SU YOUTUBE DALLA CELEBRE AGENZIA INGLESE CE NE SONO ALCUNI CHE RIGUARDANO ANCHE LA FESTA DEI CERI. TROVANO RISALTO LE EDIZIONI DEL 1932, CON AUDIO E COMMENTO ORIGINALE IN INGLESE, E DEL 1948 YouTube ormai è diventato molto più di un semplice canale dove poter inserire i propri video amatoriali, così come era stato pensato dai suoi ideatori. È piuttosto una bacheca virtuale dove poter andare a pescare filmati altrimenti irrecuperabili, documenti d’archivio che finiscono per fare davvero il giro del mondo. La Festa dei Ceri in questo senso non fa eccezione: migliaia solo i file ad essa dedicati, ma quello che da qualche giorno è comparso sui computer di tanti eugubini è da annoverare in un’ipotetica categoria dei più preziosi e di inestimabile valore. Si tratta di un filmato realizzato dalla British Pathè, storica azienda inglese pioniera nel campo dei cinegiornali, che nel mese di aprile ha inserito sul proprio canale YouTube qualcosa come 85mila documenti filmati. Tra questi ne figurano alcuni relativi anche alla Festa dei Ceri, filmata per la prima volta nel 1932. Nel video vengono mostrate le immagini dell’alzata, avvenuta davanti alla Palestra di San Pietro, alcuni tratti della

mostra (Sant’Ubaldo che scende di corsa lungo la Calata dei Ferranti e San Giorgio che rivolge inchini all’imbocco di Via della Repubblica) e le birate della sera, dove peraltro San Giorgio presenta le stanghe non allineate, eredità probabilmente di una caduta nel secondo tratto (non sulle birate, poiché il distacco da Sant’Ubaldo era abbastanza contenuto). C’è poi un altro video, relativo al 1948, nel quale si vedono i tre ceri alzati in piazza Grande (ma dando le spalle al Palazzo di Consoli), con Sant’Ubaldo che viene poi nuovamente alzato con tanto di lancio della brocca nella piazza di San Martino, alcuni momenti della mostra, la “giratella” di Sant’Antonio in piazza Oderisi durante la corsa pomeridiana e alcuni momenti delle birate della sera. Si tratta di documenti unici nel suo genere e del tutto inediti che non sono sfuggiti certo all’occhio attento di molti internauti eugubini. R.Bar.

5 PANORAMICA IN BIANCO E NERO Alcuni fotogrammi ripresi dai filmati dei cinegiornali caricati da British Pathè. Da sinistra: Sant’Ubaldo durante la mostra in fondo ai Ferranti, San Giorgio (con le stanghe fuori asse) e Sant’Antonio durante le birate della sera e l’alzata davanti alla palestra di San Pietro dell’edizione 1932.A seguire la giratella di Sant’Antonio in piazza Oderisi e l’alzata di Sant’Ubaldo in piazza Grande del 1938


MESSAGGIO ELETTORALE A PAGAMENTO


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ATTUALITÀ

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ESSERE FIERI DELLA DIOCESI”

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IL 16 MAGGIO SI CELEBRANO LE NOZZE D’ARGENTO DALL’ORDINAZIONE EPISCOPALE, AVVENUTA NEL 1989. OSPITE DEL SEMINARIO DIOCESIANO, DON PIETRINO SI RACCONTA: “HO FATTO CIÒ CHE POTEVO FARE E NON HO RIMPIANTI. L’ACCORPAMENTO? PER ORA HO MENO TIMORI”

di ROBERTO BARBACCI Correva il mese di novembre del “È un rischio concreto che va nella direzione di quanto ho già 1988. Son trascorsi più di 25 anni, affermato, perché le forze son sempre minori e accorpare più ma sembra che il tempo sia davvero realtà diventa un’esigenza. Ricordo che se ne parlò anche alla volato. All’epoca Pietro Bottacioli fine del mio mandato, quando si cominciò a discutere di un posera rettore del seminario regionale sibile accorpamento con Città di Castello. Non se ne fece nulla di Assisi. Seguiva passo a passo tanperché i tempi erano troppo ristretti e credo che anche stavolta ti giovani seminaristi, molti anche potrebbe finire in questo modo. Parliamo poi di due realtà moleugubini, pronti a consacrare la loro to differenti tra di loro e servirebbe comunque tempo per assivita al Signore. Un giorno però arrivò milare un simile processo di unificazione. Noi eugubini siamo la chiamata: mons. Ennio Antonelli molto legati a Sant’Ubaldo e comprendo il malumore di tanti era stato chiamato per prendere la nel parlare di questi argomenti, ma è un rischio reale, anche se cattedra della’arcidiocesi di Perugia, e a Gubbio per la succesancora forse non attuabile”. sione si stava preparando il terreno al ritorno di Bottaccioli. Già, ritorno, perché che don Pietrino, benché nato ad Umbertide, Che ricordi ha il Bottaccioli vescovo delle Feste dei Ceri visaveva già avuto modo di farsi conoscere alla città per i tanti anni sute durante il suo episcopato? di servizio speso nella parrocchia di San Martino. Il 16 maggio “Momenti indimenticabili e vissuti sempre con grande traspor1989, nel giorno in cui gli eugubini celebravano la festa del proto. In tanti ricordano anche i fatti avvenuti sul portone della prio Santo Patrono Ubaldo, Bottaccioli ricevette l’ordinazione Basilica nell’edizione episcopale e salì sulla cattedra vescovile di Gubbio. del 2000, quando mi riIl prossimo 16 maggio mons. Mario Ceccobelli, che dal febbratrovai a dividere alcuni io 2005 lo ha sostituito alla guida della Diocesi dopo la rinuncia ceraioli che discutevaobbligatoria per raggiunti limiti d’età, ha pensato bene di omagno per la chiusura della giare il vescovo Pietro nel giorno in cui festeggerà 25 anni di porta. Ma vi dico la veepiscopato. “Perché vescovi si diventa e si rimane per sempre”, rità: quella discussiosorride Pietro. Gli anni son passati anche per lui, oggi ospite delne avvenne per motivi le stanze del seminario diocesano presso i locali del Beniamino poco seri, perché anco- INSIEME Bottaccioli e Ceccobelli con la statua di Sant’Ubaldo sul Col di Lana Ubaldi. Ma la voglia di raccontare le tappe della sua vita, specie ra oggi ci si divide per episcopale, non se n’è andata. “Adesso faccio un po’ fatica a conniente. So che la mia impostazione scontentava qualcuno, ma frontarmi con la realtà, perché le forze sono venute un po’ meno non la rinnego. Sono altri i valori della Festa, che è fatta sempre e ad ogni modo c’è un altro pastore alla guida della Diocesi. A in onore del Santo Patrono”. Mario voglio bene e vedo che anche lui me ne vuole: ho cercato di aiutarlo nei momenti più difficili, ma ho notato che ha saputo E del Bottaccioli sacerdote in giovane età cosa ricorda? sempre venirne fuori con personalità e intelligenza”. “La mia più grande fortuna fu quella di poter partecipare al Concilio Vaticano II, scelto dall’allora vescovo Beniamino UbalA distanza di 25 anni che ricorda dell’ordinazione episcopale? di come suo consulente e accompagnatore. È lì che compresi “Ricordo bene la chiamata e l’invito che mi venne rivolto. Un appieno la mia vocazione ascoltando quella forte proposta di po’ me l’aspettavo, o meglio, lo desideravo: avevo vissuto tanti rinnovamento che andava perpetuandosi nella chiesa. Mi sono anni a Gubbio e per me diventare successore del Beato Ubaldo emozionato nei giorni scorsi quando ho assistito dalla tv alla rappresentava la massima aspirazione della mia vita terrena. È canonizzazione di Giovanni XXIII, figura fondamentale nella successo e ne rendo grazie al Signore”. mia vita spirituale. Lui è stato “il mio campione” e lo porterò sempre nel cuore. Ero a Roma quando s’affacciò dal balcone di Nei suoi 15 anni di episcopato s’è imbattuto in tante situaSan Pietro e pronunciò la famosa frase della carezza da dare ai zioni, specie di rinnovamento all’interno del clero: cosa si bambini. Non potrò mai dimenticarlo”. porta appresso di questa lunga esperienza? “Son stati anni belli e intensi, anche se non semplici. Nel mio Come vorrebbe festeggiare questa particolare ricorrenza piccolo spero di aver dato qualcosa alla comunità. Di sicuro ho dei 25 anni dall’ordinazione episcopale? ricevuto tanto. Anche qualche delusione, ma fanno parte del no“Onestamente non credo di meritare chissà quale omaggio. Mi stro ruolo. La chiesa eugubina sta attraversando difficoltà legaè giunta voce che il vescovo Mario sta preparando qualcosa, ma te soprattutto alle poche vocazioni, così come la chiesa a livello non so se potrò partecipare alle celebrazioni previste in occaglobale. Ma la spinta della gente è rimasta per lo più intatta”. sioni dell’anniversario della morte di Sant’Ubaldo. In questo momento sono preoccupato di una sola cosa: di presentarmi Teme che una volta conclusa l’esperienza di mons. Ceccobeldavanti a Dio, offrendo a Lui tutto quel che ho fatto, che è stato li (che il 14 agosto 2016 compirà 75 anni) la Diocesi eugubiciò che sono stato in grado di fare. Non ho rimpianti: ho speso na perda la sua cattedra, come da più parti si sente dire? tutta la mia vita al Suo servizio, e a Lui la dono”.

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POLITICA

IN CONSIGLIO COMUNALE

SI ACCENDE LA CAMPAGNA ELETTORALE CON 5 CANDIDATI A SINDACO E 13 LISTE. TANTI VOLTI NUOVI, DERBY IN FAMIGLIA E SPACCATURE NEI PARTITI di MASSIMO BOCCUCCI

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Non sappiamo se è come scalare il palo della cuccagna, e se soprattutto in cima ci sono prosciutti, salami, capocolli e salsicce. Di sicuro, per 24 posti da consigliere comunale c’è una fila in proporzione più affollata dei concorsi pubblici e dell’ufficio postale per pagare le bollette. Sono 5 i candidati a sindaco, sostenuti complessivamente da 13 liste e 278 candidati. Riepilogo in ordine alfabetico: l’avvocato Francesco Gagliardi è sostenuto da Gubbio Bene Comune (20 candidati), Forza Italia (24) e Svolta Comune (19); l’ingegnere insegnante Pavilio Lupini è affiancato da Rifondazione Comunista (18) e Gubbio Libera (23); il manager imprenditore Ennio Palazzari ha con sé il Pd (24), Impegno per Gubbio (24) e Popolari per Gubbio (24); l’imprenditore informatico Rodolfo Rughi è alla testa del Movimento 5 Stelle (24) unica lista per scelta dei grillini che non fanno alleanze; l’insegnante vicepreside del liceo Filippo Mario Stirati corre con Scelgo Gubbio (24), Liberi e Democratici (24), Psi (21), Sel (17). Dei vecchi partiti sono rimaste 5 insegne: Pd, Psi, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Forza Italia. La tradizione dei simboli di partito è sostituita largamente dall’irruzione del Movimento 5 Stelle e di ben 7 liste civiche. Il centrosinistra va diviso col Pd spaccato. Sono spaccati anche Psi e Sel. Con Palazzari ci sono 3 liste e 64 candidati. Nella lista del Pd, con 9 donne, spiccano l’ex assessore Virna Venerucci, negli ultimi mesi con la Giunta Guerrini, e della passata esperienza consiliare il segretario Claudio Ruspi, il cardiologo Marco Cardile e Gabriele Cerbella. Prima esperienza per Massimiliano Grilli, guardalinee in Serie A e già internazionale. A proposito di calcio, nella lista civica Impegno per Gubbio figura Giuseppe Pannacci, direttore generale dell’AS Gubbio. Nel Pd ci sono anche Diego Pierotti, segretario provinciale dei Giovani Democratici, Catia Mariotti (trascorsi con Rifondazione Comunista ai tempi di Goracci) e Riccardo Rossi, direttore della Confesercenti atteso dal derby in famiglia con il fratello Roberto (presidente della sezione arbitri) candidato con Gubbio Bene Comune e il centrodestra. Nella lista civica Impegno per Gubbio trovano spazio Daniela Mencarelli del Mencarelli Group e il nutrizionista Guido Monacelli. La lista Popolari per Gubbio vede tra gli altri Pasquale Di Bacco (nel 2011 venne eletto col Pdl per poi passare al Gruppo Misto) e Giada Latini, già sindaco dei ragazzi. Stirati ha il maggior numero di liste (4) e candidati (86). Tra i nomi gli ex assessori Giuseppe Biancarelli (con Paolo Barboni nel 1993, poi presidente della comunità montana), Aldo Cacciamani (con Orfeo Goracci nel 2001 e 2006) e Spartaco Capannelli (col pidiessino Ubaldo Corazzi nel 1997), Alessia Tasso consigliere comunale nel biennio Guerrini col Pd, Giovanni Menichetti già segretario del Pds, Valerio Piergentili fuoriuscito dalla Sinistra Giovanile. Come era nell’aria, il Psi si è spaccato: il partito col simbolo è schierato con Stirati, mentre la minoranza interna Azione Socialista ha ufficializzato il sostegno a Palazzari e a Francesco Zaccagni candidato al consiglio comunale nella lista Impegno per Gubbio.

A sostegno di FRANCESCO GAGLIARDI

A sostegno di PAVILIO LUPINI

A sostegno di ENNIO PALAZZARI

A sostegno di RODOLFO RUGHI

A sostegno di FILIPPO MARIO STIRATI

Gagliardi fa leva su 3 liste e 63 candidati. Forza Italia ha come capolista il coordinatore comunale Angelo Baldinelli, che è anche il presidente del club locale Forza Silvio: nella lista di 24 candidati ci sono 14 donne. A sostenere Lupini ci sono 2 liste e 41 candidati con dei ritorni come Fabio Sebastiani (già segretario del Prc), Riccardo Farneti e Maria Clara Pascolini (già assessori con Goracci), il consigliere provinciale Luca Baldelli, Remo Bellucci e Gaetano Tinti già consiglieri comunali con Goracci. Gubbio Libera ha come leader Aviano Rossi, vicepresidente della Provincia. I grillini fanno parrocchia per conto proprio, come da statuto. Al fianco di Rughi sono scesi in campo tutti nomi nuovi senza trascorsi. Si sono chiamate fuori le due liste civiche presenti nel passato mandato: Gubbio Partecipa e Un’altra Gubbio.


15 151515 Comune, salta anche 151515151515 15 1515 il bilancio preventivo 15

IL COMMISSARIO MARIA LUISA D’ALESSANDRO HA DECISO DI LASCIARE CAMPO LIBERO ALLA POLITICA. IL NUOVO SINDACO AVRÀ TEMPO SINO A FINE LUGLIO PER FARE I CONTI PREVISIONALI DEL 2014

di MASSIMO BOCCUCCI Sarà la nuova Amministrazione Comunale a occuparsi del bilancio si vedrà il 15 maggio installato il sistema di protezione sul muretto preventivo 2014. L’ha deciso il commissario straordinario Maria di piazza Grande. Il commissario D’Alessandro ha intanto lasciato Luisa D’Alessandro, che preferisce far scorrere queste settimane in eredità un piano triennale del fabbisogno e delle assunzioni di senza assumere provvedimenti sostanziali. Tutto il contrario, per personale. In un atto deliberativo, predisposto dal settore affari geesempio, di come si è mosso a Gualdo Tadino il commissario Salnerali guidato dal segretario generale dell’ente, Paola Bastianini, vatore Grillo: si è insediato il 27 dicembre scorso, dopo la caduta è fissata l’assunzione del coordinatore pedagogico. Questo ruolo del sindaco Morroni, e ha proceduto. Per Gubbio si tratta di una per lunghi anni è stato ricoperto in forma di rapporto collaborativo situazione imbarazzante dal momento che, al di là delle scadenze, esterno, senza incarico fisso in pianta organica. il nuovo sindaco si insedierà probabilmente solo a giugno inoltrato Va ricordato come sulla gestione e la stabilizzazione del personale e avrà tempi strettissimi per agire. Il commissario D’Alessandro ha comunale, si siano consumati in passato dei passaggi discussi e conguidato il Comune per un anno conoscendo tutti i meccanismi di troversi per i livelli di spesa (in un ente gravato da difficoltà finanziaspesa e di introiti, mentre chiunque prenderà in mano le redini del rie), per le procedure e i risvolti politici. Il commissario D’Alessandro Comune si troverà a muovere in tempi stretti. I cinque in lizza sono ha deciso di operare una ricognizione registrando dall’agosto 2012 alla prima esperienza da candidati a sindaco e dunque nel ruolo l’interruzione di quattro rapporti di lavoro (un geologo nel 2012, che uno di loro sarà chiamato a ricoprire. Il commissario gli lascerà due collaboratori tecnici e un istruttore direttivo tecnico nel 2013: un’eredità pesante. A Gualdo, invece, il commissario Grillo ha vaci sono stati un decesso, un pensionamento e due dimissioni), con rato il bilancio previsionale, il programma triennale dei lavori pubun recupero di risorse economiche per 71.829 euro. blici 2014-2016, il piano delle alienazioni e valorizzazione immobili Per il 2014 è previsto un budget di 28.731 euro destinati alle assuncomunali, il regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta zioni, in un fondo complessivo di 59.601 di cui la metà viene destiunica comunale Iuc, le aliquote e detrazioni Imu e Tasi, il piano finato alle stabilizzazioni interne. Per procedere alle nuove spese si nanziario della Tari (ex Tares), nonché l’integrazione al regolamenfa leva, nella delibera, sul rispetto del cosiddetto patto di stabilità to per l’applicazione della tassa sulle occupazioni delle aree e spazi nel 2013 prospettando che, in via previsionale, verrà rispettato anpubblici (Tosap). che nel 2014 anche se il bilancio preventivo non è stato varato. Il commissariamento a Gubbio, cominciato il 27 maggio 2013, si Viene rimarcato, sempre nell’atto, come nel 2013 il Comune abbia avvia a chiudersi lasciando in sospeso il bilancio di previsione e i “rispettato il vincolo della riduzione della spesa per il personale riprogetti più importanti, come il polo commerciale di Fontecese spetto all’anno precedente”, e che nel bilancio di previsione 2013 (investimento da 19 milioni di euro per 70-80 posti di lavoro) e la il rapporto tra la spesa per il personale e la spesa corrente è stato riqualificazione delle Logge dei Tiratori (2,7 milioni). Si tratta di duinferiore al 35 per cento. rissimi colpi per la disastrata economia locale. Difficilmente, infine,

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ARRIVA ANCHE A GUBBIO IL CORAGGIO DELLA PAURA, L’ASSOCIAZIONE CHE ATTRAVERSO UNA SERIE DI DIBATTITI CERCA DI FAR COMPRENDERE LA PORTATA DI UN PROBLEMA SEMPRE ATTUALE, MA SPESSO IGNORATO E IRRISOLTO. E CHE TRAE LINFA VITALE DAI MODERNI SOCIAL NETWORK di ROBERTO BARBACCI

soluta per Gubbio, che ha avuto La violenza sulle donne vista l’opportunità di allinearsi a molcome allarme sociale. È la molla che ha spinto un gruppo di ti altri comuni umbri nei quali la amiche a fondare l’associazione discussione è stata già introdotIl Coraggio della Paura, che ta con incontri e iniziative legate ai temi cari all’associazione. tratta il tema della violenza ben Numerosi gli argomenti toccati oltre i riflettori mediatici che durante il convegno eugubino: puntualmente si accendono ogni dall’analisi della psiche delqualvolta vengono alla luce casi di violenza domestica, su donne DIBATTITO I relatori durante l’incontro del 29 aprile Foto Alfredo Pieri la vittima e degli effetti che la violenza genera nella persona abusata, trattata dalla dott.ssa e bambini, destinati però ad attenuarsi a stretto giro di posta Chiara Sebastiano, al profilo criminologico dello stalker, con lasciando spazio a un sentimento di rassicurante ignoranza. C’è tanto di dati, realizzato dall’avv. Francesca Pieri; dal modo con un prima ma c’è anche un dopo e ciò ha portato alla costitucui anche semplici applicazioni via internet o cellulari possono zione dell’associazione, guidata da Anna Maria Petri, che a distanza di un anno dalla sua fondazione ha già raggiunto risultati risultare pericolose, nonché viatico per perpetrare violenza da parte di stalker, come spiegato dalla dott.ssa Annalisa Lillini, importanti promuovendo iniziative volte a raccogliere fondi e dirigente del compartimento della Polizia Postale, agli effetti soprattutto a informare i cittadini circa i rischi che corrono e le del reato di stalking, presentato dal magistrato perugino Masdinamiche che ad essi portano. L’idea di un’informazione itinesimo Ricciarelli; dall’esposizione dei rischi rivolti soprattutrante ha permesso inoltre all’associazione di farsi conoscere un to alla sfera delle più giovani, elencati dal Dirigente Scolastico po’ in tutta l’Umbria, con Gubbio che è stata toccata lo scorso del Liceo Mazzatinti, dott.ssa Mariella Marinangeli, fino alla 29 aprile durante il convegno dal titolo Web Violenza Vergodisamina dell’avv. Dario Tarantino che ha spiegato come “la gna, organizzato grazie al contributo dell’avv. Francesca Pieri questione della violenza sulle donne non sia una questione solo (che fa parte dell’associazione sin dalla sua nascita) incentrato per le donne, affrontata e gestita da esse, ma piuttosto una quein particolar modo sulle violenze perpetrate attraverso i social stione culturale che gli uomini devono affrontare e contribuire network e i più in generale con i moderni apparati tecnologici. Il a risolvere, attenendosi al loro modo di concepire l’altro sesso e dibattito, fortemente caldeggiato dal Commissario Maria Luisa di rapportarsi ad esso”. d’Alessandro, che l’ha introdotto e al quale ha preso parte per tutta la durata degli interventi, ha rappresentato una novità as-

vieni a dimagrire

anche tu!

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15 ATTUALITÀ

GORACCI NON SI DIMETTE E ASPETTA IL PRIMO VITALIZIO

L’EX SINDACO SIEDE IN CONSIGLIO REGIONALE E DOPO IL RINVIO A GIUDIZIO NON PARE INTENZIONATO A LASCIARE L’INCARICO, SEBBENE PER ESTRAZIONE POLITICA DOVREBBE APPLICARE ANCHE A SE STESSO IL PRINCIPIO DELLE DIMISSIONI EVOCATO PER GLI ALTRI CASI ANALOGHI. NEL 2015 CONCLUDERÀ IL MANDATO E RICEVERÀ IL PRIMO VITALIZIO DI CIRCA 3.000 EURO AL MESE di MASSIMO BOCCUCCI

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Sarà lungo e complesso il processo all’ex sindaco Orfeo Goracci che dal 10 febbraio 2015, giorno fissato per la prima udienza, dovrà rispondere di 21 capi d’imputazione, a cominciare dall’associazione per delinquere, concussione, abuso di potere, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Sono coinvolti altri sette tra ex politici, amministratori, dirigenti e funzionari comunali. A Goracci vengono contestati una serie di vicende che saranno passate al microscopio con documenti, intercettazioni, testimoni. Accusa, parti civili e difese si daranno battaglia. Ma cosa farà nel frattempo Goracci? Già, questa è la domanda più ricorrente. Se lo chiedono in tanti. Per adesso ha espresso “soddisfazione” dopo la prima sentenza del Gup Luca Semeraro che ha inquadrato l’inchiesta Trust sui presunti scandali al Comune nel decennio 2001-2011 riducendo il quadro accusatorio per portarlo alla sostanza delle questioni emerse dalle indagini. NON SI DIMETTERÀ Goracci proviene da un fronte politico che sulla giustizia ha sempre mostrato posizioni nette: già in presenza di un avviso di garanzia, con ipotesi di reato gravi, dovrebbe scattare - per la sinistra - la rimozione dall’incarico istituzionale attraverso le dimissioni, e ancor più se c’è il rinvio a giudizio. Lui stesso è sempre stato inflessibile al riguardo, come testimoniano i ripetuti interventi, fin dai tempi di parlamentare quando si espresse in aula a Montecitorio a nome di Rifondazione Comunista per l’arresto dell’allora ministro De Lorenzo e successivamente su Berlusconi quando era indagato o processato. Cosa farà? Da come si esprime, da quanto si sa, Goracci non ha alcuna intenzione di dimettersi. Qualcuno potrà porre una questione di coerenza. Si vedrà.

PRIMO VITALIZIO Di sicuro Goracci l’anno prossimo incasserà importanti benefici economici dalla sua lunga attività politica affiancata a quella di maestro elementare, per la quale continuano a essere versati dallo Stato i contributi. L’anno prossimo Goracci, classe 1959, concluderà il suo mandato da consigliere regionale e avendo compiuto quest’anno 55 anni potrà ottenere il primo vitalizio di circa 3.000 euro al mese (si aggiungono gli effetti del precedente dal 1995 al 2000). Non c’è male. Se c’è un vantaggio economico dal sistema di potere messo in piedi, alimentando il consenso elettorale, appare abbastanza chiaro: lo stipendio attuale (nel 2013 ha dichiarato un reddito di 98mila euro) e il primo vitalizio dall’anno prossimo.

GLI ALTRI BENEFICI Quando compirà 60 anni, Goracci percepirà il secondo vitalizio maturato nel biennio da parlamentare dal 1992 al ’94, con i successivi versamenti personali per maturare un importo sostanzioso (ci sono polemiche sul fatto che i versamenti dei parlamentari sono modesti rispetto a quanto poi incassano). Dalla politica, Goracci percepirà anche un altro importo derivante dal mandato da sindaco (2001-2010). Infine, Goracci maturerà la pensione da insegnante elementare anche se dal 1992 ha esercitato la professione a intermittenza e mai più ininterrottamente dal 2001. A Goracci piace fare la morale su tanti aspetti, impartendo lezioni in ordine sparso, ma su questo argomento, per esempio, ha sempre taciuto.

BALDINELLI ATTACCA Nel salutare con enfasi il suo rinvio a giudizio per il proscioglimento da alcuni reati (come la violenza sessuale e altri episodi), Goracci ha sottolineato: “Mi sentivo sopra un macigno che pesava quintali, mentre ora è rimasto solo un sasso di pochi chili”. L’ex sindaco ha chiamato in causa una serie di persone. L’ingegnere Pio Francesco Baldinelli, uno dei testimoni dell’inchiesta Trust, ha preso posizione. “L’attività di travisamento dei fatti e di denigrazione delle persone - ha scritto Baldinelli in una lettera aperta a Goracci - impone di ristabilire correttamente i termini della questione. Come altri testimoni, io, appositamente convocato dalla procura, non ho fatto altro che adempiere a un preciso dovere imposto dalla legge: rispondere alle domande, dicendo la verità. Sulla base di tutti gli elementi acquisiti dall’inchiesta (intercettazioni telefoniche, atti, testimonianze, indagini svolte dagli inquirenti attraverso i carabinieri e gli altri organi di polizia giudiziaria), il tribunale di Perugia ha ritenuto il rinvio a giudizio. Più o meno allo stesso modo di Silvio Berlusconi, invece di attendere serenamente il giudizio, attacchi aspramente - osserva Baldinelli rivolgendosi direttamente a Goracci - e infanghi la magistratura e i testimoni, i quali invece meritano apprezzamento e rispetto in quanto esercitano una pubblica funzione che rende possibile lo svolgimento dell’attività giudiziaria. Sono del tutto fuori luogo anche le tue affermazioni trionfalistiche concernenti una certa riduzione delle ipotesi di reato inizialmente imputate. Non è importante il numero dei fatti contestati, quanto la loro gravità e consistenza. Dalla lettura del decreto di rinvio a giudizio emerge chiaramente che il giudice per le indagini preliminari non ha fatto altro che togliere le frattaglie con-


fermando totalmente l’impianto accusatorio della procura e rigettando l’assurda tesi del complotto politico-giudiziario, con la definitiva imputazione di ben 21 fatti costituenti gravissimi reati, i più infamanti per un pubblico amministratore. Si è trattato insomma di un importante e meritorio lavoro di scrematura effettuato dal tribunale che dovrebbe preoccuparti molto perchè consentirà al processo di concentrarsi sui reati importanti, evitando quelle lunghissime discussioni sulle minuzzaglie che tanto piacciono agli avvocati degli imputati in quanto sono utilissime ai finì della prescrizione sulla quale sicuramente tu confidi e della quale, come risulta dal dispositivo della sentenza di rinvio a giudizio, tu hai già in parte beneficiato. Il macigno ti è rimasto sul groppone, mentre ti sono stati tolti solo i sassolini. Arrivederci al processo: io come testimone, e in tale veste dovrò continuare a dire la verità; tu come imputato”.

LA POSIZIONE DI RUGHI Goracci ha chiamato in causa anche Lorenzo Rughi, che ha ricordato di essere stato ascoltato dai magistrati “come persona informata sui fatti, vista la mia esperienza di funzionario comunale interrotta quattro anni prima dell’avvio delle indagini. Anche un furbissimo protagonista politico come

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Goracci, che ha attraversato la prima e la seconda Repubblica e tenta di entrare nella terza nonostante i danni amministrativi causati a Gubbio, rischia in campagna elettorale di farsi prendere la mano e commettere errori banali. Il tentativo che lui fa di associare i suoi guai giudiziari con un accordo politico a tavolino, che coinvolgerebbe la mia persona, è una balla spaziale ed è semplice da dimostrare, usando un minimo di logica e di ricostruzione dei fatti politici salienti. Gli accordi a tavolino con Guerrini li ha fatti lo stesso Goracci sostenendolo a sindaco nel 2011, mentre il sottoscritto creava insieme ad altre persone una lista civica proprio per denunciare l’accordo di potere fra il Pd e il gruppo Goracci. Le altre persone alle quali mi associa Goracci non le conosco, piuttosto si può notare come quasi tutti siano riconducibili alla sua esperienza politica dal momento che sono stati destinatari di incarichi ad personam da parte dello stesso Goracci. Il sottoscritto invece ha prestato servizio nel Comune di Gubbio

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Cantine Goretti pronta a sbarcare a Gubbio

Lo splendore della città dei Ceri e della propria bellezza incontaminata, l’autorevolezza del luogo che rende il Cuore Verde famoso in tutta Italia, la raffinatezza che un calice di vino può conferire con un tocco prelibato è ormai prossima, in virtù dell’imminente apertura di un punto vendita in città con l’esclusiva dei Vini Goretti. È così che l’attesa si trasforma finalmente in concretezza. Da anni infatti Cantine Goretti è uno degli sponsor principali del Trofeo Luigi Fagioli, la corsa automobilista in salita che ad agosto porta a Gubbio i migliori interpreti su scala nazionale ed europea. Una partnership, questa, che ha reso ancor più forte il legame tra l’azienda vinicola e la città, destinato ora a fondersi ulteriormente in virtù dei prodotti-simbolo Goretti nel mondo enogastronomico: da L’Arringatore al Il Moggio, dal tipico vitigno autoctono Grechetto al Pinot Grigio, dallo Chardonnay alla linea del bianco, rosso

e rosato, fresca e fruttata e ideale per tutti i giorni, fino a giungere a vini liquorosi come Sanctus XVIII e all’importante DOCG regionale, sempre firmata Goretti, Sagrantino di Montefalco. Quella della cantina Goretti è una storia di produttori, entusiasti artigiani del vino. Storia che oggi vive la quarta generazione e che continua a proporsi nel panorama vitivinicolo italiano con orgoglio, passione e straordinaria continuità qualitativa. Qualità che anche a Gubbio potranno essere apprezzate in tutta la loro grandezza con la presenza delle eccellenze Goretti sia in bottiglia che sfuso. Saranno disponibili ottimi vini d’annata, ideali per ogni occasione e per tutti coloro che desidereranno avere un ottimo IGT Umbria Bianco, IGT Umbria Rosso e IGT Umbria Grechetto nei propri recipienti o in dame da 5 litri. Quest’opportunità sarà una bella possibilità per avere il vino Goretti al miglior rapporto qualità prezzo. Non resta che aspettare il grande giorno dell’inaugurazione, che è oramai alle porte!

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15 151515 LA RICORRENZA Tantissimi i bambini e i ragazzi ospitati nel corso dei decenni 1515 15151515 La Casa Famiglia Santa Lucia 15 15 15 15 15

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in festa nell’anno del centenario NEL 1914 SALÌ AL CIELO MADRE ANTONIA LALIA, FONDATRICE DELLA CONGREGAZIONE DELLE SUORE DOMENICANE MISSIONARIE DOI SAN SISTO. MADRE DOROTEA MANGIAPANE DAL 1981 NE PORTA AVANTI LA MISSIONE DIRIGENDO LA STRUTTURA EUGUBINA: “SONO GRATA AL SIGNORE, QUESTA CASA È UN AUTENTICO MIRACOLO, SI RESPIRANO GIOIA E SERENITÀ” di EMANUELE GRILLI

È tempo di festeggiamenti nella Casa Come è stato possibile creare Famiglia di Santa Lucia. Quest’anno questa Casa Famiglia e quali ricorre infatti il centenario della nasono state le motivazioni della scita al cielo di madre Antonia Lalia, sua nascita? e madre Dorotea Mangiapane, che “Nel 1950 questa casa già esisteva, da anni gestisce la struttura, non può e al suo interno c’erano le mie conche mostrarsi visibilmente emozionasorelle e le orfanelle di guerra. Da ta nel parlare di colei che ha fondato questo si è pian piano trasformata in l’ordine delle suore Domenicane una scuola elementare, che ancora Missionarie di San Sisto: “L’emozione oggi è uno dei fiori all’occhiello della è molto grande, io vivo in questa conostra struttura. Nel 1981 poi, quanmunità e qui sento viva la presenza di do sono arrivata qui, c’erano già un SORELLE In posa con la statua di madre Lalia madre Lalia, che è partita sin da Pacentinaio di bambini a scuola, tanto lermo per amare tanti bambini che avevano bisogno della sua che ho chiesto al dottor Cenci di rendersi disponibile ad accoassistenza, e quella del nostro grande presidente Piero Cenci, gliere qualsiasi bambino di ogni età. Cosi è nata la mia opera a cui abbiamo dedicato una sala multimediale, che ha amato i missionaria nel 1982, opera che sta molto a cuore alla madre nostri bambini come i suoi figli”. fondatrice”.

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Passando in questi ambienti si respira un aria di gioia e serenità. Di chi è il merito? “Il merito è di tutto il mondo, di persone e amici che tengono le loro braccia verso di noi e ci assistono là dove non arriviamo. Ognuno di loro può dire: Io ho messo una mattonella qui”.

LA CASA Madre Dorotea posa accanto alle statue dei santi in buona compagnia. Sotto, spazi e scene quotidiane della casa

Come si sente dopo tutto quello che ha realizzato? “È il Signore che fa tutto questo. A volte mi sento male quando vedo un bambino o una ragazza madre che non riescono a seguire il mio percorso. Mi sento una incapace e qualche volta non nego che piango, anche se poi mi faccio coraggio e vado avanti.Io mi ritengo una semplice suora, e per questa missione ho dato la vita dai 14 anni sino a oggi. Sono suora da 62 anni e l’unica cosa che chiedo al Signore è di morire suora, perchè anche all’ultimo momento il demonio tenta tutti. Ma io voglio restare forte”. Quali soddisfazioni e quali sacrifici portano gestire questa Casa Famiglia? “Le soddisfazioni e i sacrifici si sommano entrambi e pure in grande numero, ma io posso contare sull’aiuto delle mie consorelle e del personale che per me è come una famiglia. Mi sono affidata anche a delle laiche, perchè se tu lavori alla presenza di Dio non puoi aver paura. Spero che ne vengano sempre di piu perchè le suore italiane ormai sono molto poche. Vivo qui 24 ore su 24 questo perchè non riesco a lasciare questa famiglia che ha bisogno di me. Ho dato la mia vita per questo, ho lasciato tutti e tutto per seguire il Signore in questo percorso e intendo continuarlo fino alla fine”.


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MUSICA

IN TOUR CON EMMA LA GIOVANE VIOLINISTA EUGUBINA SANNIPOLI PARTECIPERÀ SUL PALCO ALLE 6 DATE ESTIVE DELLA MARRONE: “NON SO COSA MI ASPETTA, MA PENSO PROPRIO CHE PROVERÒ TANTE BELLE SENSAZIONI”. PRIMO APPUNTAMENTO ALL’ARENA DI VERONA IL 7 LUGLIO di ROBERTO BARBACCI

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In tour nelle più belle arene italiane. Che estate sarà quella di Lucrezia Sannipoli? A pensarci adesso viene già la pelle d’oca. “Ogni tanto ci penso e onestamente non so come potrò reagire alla vista di così tante persone”, ammette. Lei, giovane violinista eugubina (classe 1993), prossima a concludere gli studi di conservatorio, una volta tanto avrà la possibilità di coniugare la bellezza del suo strumento con qualcosa che ha a che fare con la musica moderna. Non che non l’abbia già fatto prima: “Da alcuni anni faccio parte del gruppo The Generation e l’esperienza regala ogni giorno nuove sorprese ed emozioni. Però questa è un’occasione che capita poche volte nella vita. E onestamente non vedo l’ora di cominciare le prove del tour”. Lucrezia ha già partecipato alla registrazione del videoclip di Trattengo il fiato, ultimo singolo di Emma Marrone estratto dall’album Schiena. In una scena compare assieme al suo violino, e naturalmente non è un caso se nel prossimo tour estivo verrà assoldata nell’orchestra di strumenti e fiati che seguirà l’artista. “Tutto è nato quando Paolo Ceccarelli, col quale condivido l’esperienza di Al Fondino (la sala prove e registrazioni in via Leonardo

da Vinci), mi ha chiesto se fossi disponibile a raccogliere l’invito rivolto a lui dal direttore d’orchestra di Emma, che stava cercando degli archi per la realizzazione del brano e successivamente per le riprese del video. Mi sono buttata in questa avventura e da cosa è nata cosa”. Così dal 7 al 28 luglio salirà sui palchi di 6 tra le arene e le piazze più belle d’Italia: Verona (7 luglio), Lucca (11), Piazzola sul Brenta (Padova, Hydrogen Festival, il 19), Gallipoli (22), Taormina (26) e Napoli (28). Naturalmente però da metà giugno cominceranno le prove, che si terranno a Pesaro. “Sono davvero curiosa di cominciare questa avventura, anche se l’idea di presentarmi davanti a tanta gente un po’ mi spaventa. Specie la prima sera immagino che mi sentirò un po’ tesa. E capite bene, la prima sera suoneremo all’Arena di Verona…”. Un inizio col “botto” per un’esperienza destinata forse a cambiare le abitudini di chi ha fatto del violino, e più in generale della musica, molto più di un semplice modo d’essere. “È questa la vita che mi piace fare, anche se l’avventura nel tour di Emma rappresenta un cambiamento radicale nelle mie abitudini. Ma è un’occasione che voglio vivere a fondo, sperando che sia l’inizio di una lunga serie”.

LO SHOW La serata di Atene ha confermato la bontà del binomio, atteso da altre tappe europee

Joe Lynn Turner e Blue Jade, esperienza da urlo Un successo tira l’altro per i Blue Jade, la formazione musicale eugubina di scena nelle scorse settimane in Grecia in tour con Joe Lynn Turner, mostro sacro della musica hard rock e metal statunitense. I Blue Jade si sono esibiti col cantante (che vanta collaborazioni con Deep Purple e Rainbow) nella prima tappa del tour europeo, in programma

ad Atene. Una grande soddisfazione per tutta la band, che nell’occasione era composta da Francesco Fagiani (chitarra), Michele Baccarini (basso), Lorenzo Cannelli (organo Hammond), Alberto Quacquarini (batteria) e Philip Sorana (voce), che ha potuto prendere parte a uno show ben riuscito che ha mandato in visibilio il pubblico ateniese.

LIVE I Blue Jade sul palco di Atene

DEBUTTO Nella tappa di Urbino sul palco con la band eugubina anche la storica voce emiliana

Battesimo live con Cisco per Le Idi di Maggio

SPECIAL GUEST Cisco e Le Idi

È cominciata la grande avventura de Le Idi di Maggio. Dopo l’uscita del singolo Pane e Coniglio, che anticipa quella del primo album della band (Mokajena, in uscita il prossimo 15 maggio), i ragazzi eugubini hanno cominciato il tour che li porterà a farsi conoscere da una vasta platea su scala nazionale. Tra le prime tappe c’è stata ad Urbino che ha visto la partecipazione di Cisco, popolare cantante dei Modena City Ramblers, che ha peraltro collaborato con il gruppo eugubino durante la stesura di alcune canzoni dell’album. Le Idi di Maggio torneranno sul palco a Roma (Locanda Atlantide) venerdì 9 e a Perugia (Afterlife) sabato 10.


RUGBY Soddisfatto anche Angeloni: “Bello vedere tanti ragazzi in prima squadra”

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Rugby Gubbio, il filotto è completo. Ora ecco i playoff IL QUINDICI EUGUBINO HA CONCLUSO LA STAGIONE REGOLARE VINCENDO TUTTE LE GARE. PARLA COACH PAUSELLI: “ANNATA POSITIVA, ORA VOGLIAMO REGALARCI UN BEL FINALE. SAPERE DI AVERE ALMENO LA C1 IN TASCA CI DÀ MAGGIORE LIBERTÀ” di EMANUELE GRILLI C’è aria di soddisfazione per il Rugby Gubbio, che ha potuto festeggiare il primato nella stagione regolare e il relativo approdo nei play-off dopo una annata estremamente favorevole, conclusa nel migliore dei modi con un rotondo 48-0 contro il Foligno Rugby. E il tecnico Mirco Pauselli, alla prima esperienza da coach dopo quais 30 anni vissuti sul campo, non può che valutare positivamente l’impatto con la nuova realtà: ”È stata una stagione molto positiva, dove abbiamo vinto tutte le partite e siamo rimasti imbattuti. Chiudere in vetta e accedere ai play-off era il nostro obiettivo e ora ce li andiamo a giocare con l’idea di provare a fare strada. Sappiamo già che comunque vada il prossimo anno giocheremo in C1, poiché le nuove norme prevedono una divisione tra C2 e C1, ma proveremo a giocarci le nostre chance per andare direttamente in B attraverso i playoff. Sarà dura, ma vogliamo tentare”. Pauselli e Angeloni

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Quali sacrifici e soddisfazioni portano questo sport? “Noi ci stiamo allenando da agosto con un’ottima frequenza e una costante presenza di giocatori. Nel nostro sport, come in tutti gli altri, senza sacrifici non si ottengono risultati e tantomeno le soddisfazioni. Quest’anno la prima parte del nostro obiettivo l’abbiamo centrata, ora vediamo come vanno i play-off”. Cosa avete progettato per il futuro? “Prima vediamo come ci comportiamo in questi spareggi, poi una volta disputati vedremo cosa progettare, pur sapendo che salvo sorprese saremo comunque in C1. Sono estremamente soddisfatto dei miei ragazzi, non solo della prima squadra ma anche di quelli del settore giovanile che hanno ottenuto ottime soddisfazioni un pò in tutte le categorie che abbiamo affrontato. Come società siamo molto soddisfatti dell’annata”. Lo stesso pensiero è condiviso dal coach-giocatore Federico Angeloni: “È stata una stagione estremamente buona, abbiamo vinto tutte le partite di campionato e dal punto di vista dei risultati il quadro è stato estremamente favorevole. Soprattutto siamo soddisfatti del fatto che abbiamo giocato con tanti giovani, molti dei quali provengono proprio dal nostro vivaio, segno che è un momento positivo per tutti. Anche nell’ultima partita c’erano in campo tanti ragazzi e direi che se la sono cavata egregiamente. Ai play-off proveremo ad andare per vincere, anche perchè arrivati a questo punto non ci sono più le possibilità di nascondersi dietro a un dito. Abbiamo fatto bene finora e vogliamo continuare a farlo”.

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L’IMPRONTA DEI CERI SULLA CATENA DELL’HIMALAYA Vessilli ceraioli sulla catena dell’Himalaya. Lassù un’impronta speciale eugubina, di quattro ceraioli di Sant’Ubaldo che sono arrivati in Nepal spinti dalla passione per l’alpinismo, portando Gubbio nel cuore e lasciando un’impronta dei Ceri. Hanno scelto un’escursione straordinaria, di quelle da raccontare a figli e nipoti. Hanno affrontato 200 chilometri a piedi di trasferimenti con due campi base, e sono quindi riusciti a raggiungere il passo nella catena himalayana di Thorong La Pass, a 5.416 metri d’altezza, nella catena montuosa del massiccio dell’Annapurna partendo da una quota di circa 1.200 metri. Si tratta Danilo Blasi, Ubaldo Colaiacovo, Roberto Minelli, Giampaolo Tomassoli. Una volta raggiunta la tappa del lungo percorso, con una temperatura per il periodo particolarmente mite (15 gradi sotto lo zero) hanno subito lasciato gli stendardi ceraioli predisposti per l’occasione. Oltre alla preparazione fisica messa a punto per riuscire a raggiungere certi livelli, i quattro eugubini hanno voluto portare con sé anche alcuni oggetti particolari, facendo per esempio personalizzare le tradizionali bandiere tibetane con le immagini dei propri cari

e degli amici che non ci sono più. C’è tra queste l ’i mmagi n e di Roberto Trave r s i n i , per tutti Ca- FOTO RICORDO Lo striscione celebrativo portato sul passo di Thorong La Passa dalla spedizione saletto, ineugubina, con l’invocazione a Sant’Ubaldo dimenticato ceraiolo di San Giorgio. Dietro ogni bandierina è stato anche riportato, come preghiera, il testo dell’inno O Lume della Fede dedicato al patrono Sant’Ubaldo.

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15 151515 1515 15151515 15 COSÌ CAMBIA IL GUBBIO, 15 15 15 15

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CALCIO

ORA GUIDANO IN CINQUE

RINNOVATA LA STRUTTURA SOCIETARIA CON MARCO FIORITI, RODOLFO MENCARELLI, SAURO NOTARI, FERNANDO E FILIPPO BARBETTI. PER IL BUDGET BISOGNERÀ ASPETTARE IL PARMA. SARÀ RINNOVATA LA FORMULA DELLE VALORIZZAZIONI PER ALLESTIRE LA PROSSIMA SQUADRA di MASSIMO BOCCUCCI

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Un rinnovamento nella tradizione: si configura così l’assetto dirigenziale del Gubbio per la prossima stagione. Marco Fioriti, Rodolfo Mencarelli, Sauro Notari, Fernando e Filippo Barbetti saranno alla guida. C’è la continuità con il coinvolgimento maggiore dei due Barbetti. Tutti dovranno conA COLLOQUIO Giammarioli dividere tutto, con il direttore e Fioriti: il futuro passa di qui... generale Giuseppe Pannacci uomo di raccordo, il diesse Stefano Giammarioli braccio operativo e il team manager Luciano Ramacci uomo di riferimento sul campo. Fioriti manterrà la presidenza, almeno in questa fase, fermo restando che va avanti il principio della rotazione con la previsione che il prossimo presidente sarà Filippo Barbetti. Notari per il momento preferisce stare in cabina di regia ma senza esporsi oltremodo. Fioriti resterà il riferimento a più stretto contatto con Giammarioli, proseguendo su una metodologia consolidata. Mencarelli garantirà con il presidente il grosso delle fideiussioni bancarie a copertura delle anticipazioni richieste sulle valorizzazioni attese dal Parma, e probabilmente anche da altre società di categoria superiore per coprire il budget della squadra, visto che gli emiliani ridurranno considerevolmente le cifre rispetto al milione e mezzo di questa stagione. La fideiussione per l’iscrizione al campionato (600mila euro) sarà garantita ancora una volta Notari, come per questa stagione. Dovrebbe restare lui, anche per que-

sto, il vicepresidente vicario, ovvero con delega alla firma. Questo ruolo è stato ricoperto precedentemente, per anni, da Giancarlo Brugnoni che adesso resterà come socio e sostenitore ma senza alcun incarico di responsabilità. L’aspetto primario che chiama in causa Fernando e Filippo Barbetti riguarda l’impianto Luciano Cambiotti di Zappacenere: diventerà il quartier generale aggiunto per gli allenamenti. Perciò all’Atletico Gubbio hanno già ridotto le disponibilità e graviteranno meno rispetto al passato le società dilettantistiche della zona che lo utilizzavano per le partite e gli allenamenti. Oltre al discorso dell’impianto, c’è il collegamento a livello di settore giovanile. I rapporti tra Gubbio e Atletico Gubbio saranno ancora più stretti. Impossibile stabilire oggi quanto sarà il budget, a parte la gestione ordinaria (personale di servizio, trasferte etc.) che si vorrebbe ridotto rispetto ai circa 800mila euro di quest’anno. Il budget per la squadra verrà fuori dagli accordi che Giammarioli porterà con il Parma e altri club per cercare di avere anche per la prossima stagione una squadra a costo zero, o giù di lì. Il Parma intende ridurre notevolmente gli investimenti sui club satellite (16 in tutto, comprese le realtà all’estero) È possibile che si ottengano circa 500mila euro e il resto andrà cercato prendendo giocatori da altre società di Serie A e B sempre attraverso il meccanismo delle valorizzazioni.

ARBITRI Anche Carpigna ha esordito in Prima

Alessia Fumanti in Seconda Categoria La stagione della Sezione AIA Carlo Angeletti di Gubbio sta per volgere al termine, ma anche le ultime giornate di campionato hanno riservato piacevoli novità. Tra queste IN POSA La Fumanti con c’è da annoverare l’esorFiorucci del CRA e Rossi dio della giovane ventenne Alessia Fumanti nel campionato di Seconda Categoria: la direttrice di gara eugubina è stata designata per la sfida tra Profiamma-Preci (girone C), terminata 5-2 in favore dei padroni di casa. Grande è la soddisfazione del presidente Roberto Rossi per questo ennesimo debutto che conferma la vitalità e la grande attenzione rivolta anche al settore femminile, tanto che sono 10 i fischietti rosa della sezione eugubina (ed eugubino fu pure il primo arbitro donna della storia del calcio italiano: Paola Bazzoli nel 1990 diresse la gara del campionato Esordienti tra Cipolleto-Mocaiana, con tante tv nazionali collegate per l’evento). E a proposito di esordi, anche Emanuele Carpigna ha debuttato domenica scorsa in Prima Categoria (Pievese-Ammeto 0-3), allungando l’elenco degli esordi stagionali della sezione. Ha collezionato invece la 170esima gara di Serie A Massimiliano Grilli, che a fine stagione verrà dismesso per raggiunti limiti d’età.


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SALASSO La storia di un 17enne: andare al deposito gli è costato 471,54 euro, oltre ai disagi

Che botta ritirare il ciclomotore a Perugia! Prendere una multa ci sta, ma ritirare il ciclomotore a Perugia dovendo sborsare 471,54 euro è qualcosa di allucinante. È la storia di un diciassettenne eugubino che s’è ritrovato nel mezzo di una disavventura. Ha digerito la multa di 26,60 euro, pagata entro cinque giorni dal verbale di contestazione di 38 euro elevato dai vigili urbani poiché trasportava la ragazza senza avere la maggiore età. Il fermo amministrativo di trenta giorni del motorino ha aperto una vera odissea. La polizia municipale, che dispone il sequestro dei veicoli quando previsto dal codice della strada, non ha previsto un deposito a Gubbio: la gestione del servizio dopo le procedure d’appalto ce l’ha una ditta perugina, l’autocarrozzeria Grifo di Enzo Ciabatta in via Madonna Alta.

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LETTERE IN REDAZIONE

Il conto è diventato salato. La famiglia del ragazzo c’è rimasta malissimo nell’apprendere che di quell’importo la voce più consistenza riguarda il recupero del ciclomotore presso il deposito temporaneo locale di Rampini Auto in via Benedetto Croce (250 euro), a cui si aggiungono le voci dei giorni di sosta (90 euro), l’indennità chilometrica (17,50), il carico e scarico veicolo (17,40), il diritto di chiamata diurno (11,61). Si arriva così a 386,51 euro, a cui è stata applicata l’iva al 22 per cento arrivando sino a 471,54 euro. Per recuperare il ciclomotore serve una cifra spropositata che tiene conto degli spostamenti sull’asse Gubbio-Perugia per le scelte del Comune di non circoscrivere il servizio in un ambito territoriale. Risulta incomprensibile - è stato fatto notare dai familiari del ragazzo come il deposito dopo il sequestro di un veicolo debba essere fuori dal territorio comunale di riferimento con un aggravio di spese e di disagi. M.Boc.

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

L’esperienza degli U.F.E. per superare il disagio

Spettabile redazione, vorremmo mettervi a conoscenza, e tramite voi tutta la cittadinanza, di un’iniziativa ormai presente da anni e operante in tutto il territorio eugubino, ma che estende i propri orizzonti anche fuori dai confini comunali. Questa realtà si chiama U.F.E., acronimo di Utenti Familiari Esperti. Gli U.F.E. sono un gruppo di volontari che hanno vissuto sulla loro pelle, o nella cerchia dei propri cari, periodi di disagio psicologico, acquisendo un sapere dato dall’esperienza che li mette in condizione di poter essere di aiuto per chi soffre dei medesimi problemi. Gli U.F.E. collaborano con il Centro di Salute Mentale di Gubbio in varie attività: una di queste è il Centro Ascolto, dedicato a tutte le persone che possono avere bisogno di un sostegno, o anche di semplice accoglienza e presenza, per parlare del proprio disagi o vissuto situazioni difficili “del poter vivere bene”, di ordine personale o all’interno del nucleo familiare. Ogni persona conosce il proprio vissuto e tramite la disponibilità all’ascolto dei volontari, oltre all’aiuto specialistico, può passare dalla depressione che annichilisce alla vita piena. Attraverso l’incontro con l’U.F.E. la persona in difficoltà, grazie allo spiraglio che si apre nello scambio dell’uno verso l’altro, intravede la speranza della guarigione e del recupero della serenità. Per questo la collocazione del Centro Ascolto è all’interno del Centro di Salute Mentale. Ha uno spazio dedicato esclusivamente a tale scopo e una linea telefonica diretta che non passa attraverso un qualsiasi genere di filtro; le persone che desiderano contattarci in forma riservata possono farlo allo 075.9239362. Così come i medici e il personale tutto sono tenuti all’osservanza della segretezza, anche gli U.F.E. ne sono vincolati a rispettare le normative previste all’interno della Legge sulla Privacy. Altro valore aggiunto è che la collocazione del Centro Ascolto, fra gli studi medici del C.S.M., permette un continuo contatto con gli operatori e il personale infermieristico. L’attività del centro è infatti costantemente monitorata da psichiatri, psicologi e infermieri.

Gli U.F.E. del Centro Ascolto sono soci della Crisalide Onlus, associazione di volontariato. Quest’associazione ha una convenzione con il C.S.M. di Gubbio e la AUSL Umbria 1, dalla cui sinergia è nato proprio l’attuale Centro Ascolto. La Crisalide Onlus è a sua volta un’associazione socioculturale cheopera nel territorio dando vita a numerose iniziative volte a promuovere, mantenere o recuperare la salute in termini fisici, psicologici e sociali per il bene di tutta la comunità. A tale scopo ha promosso nel corso degli anni numerose iniziative, quali rappresentazioni teatrali, laboratori di formazione per la produzione di manufatti in ceramica, collaborazione a vari progetti per la promozione della salute. In particolare nel mese di novembre ha partecipato all’organizzazione dell’evento Le Parole Ritrovate che si è tenuto presso l’ospedale comprensoriale di Branca, dove sono state raccolte e presentate varie esperienze di fareassieme, fra cui anche quelle dell’U.F.E. Tutto ciò ha impegnato le diverse realtà del volontariato in una manifestazione corale che ha occupato tutti per un’intera giornata. Nelle settimane successive un gruppo eugubino di U.F.E. ed operatori del servizio ha partecipato al terzo incontro nazionale degli U.F.E. che si è svolto a Roma: la realtà degli Utenti Familiari Esperti ha formato una rete che coinvolge l’intero territorio italiano, che pur nelle diversità e specificità socioculturale va rafforzandosi ed estendendosi. Ci piaceva informare la cittadinanza tutta in merito alla nostra esistenza e alle iniziative proposte anche in previsione dell’inaugurazione ufficiale del Centro Ascolto, di cui a breve conosceremo i tempi e della quale vi daremo comunicazione. Sperando che la comunità possa accogliere il messaggio che abbiamo lanciato, aiutandoci ad integrarci ancora di più nel tessuto del territorio. Per maggiori informazioni si può contattare il numero 075.9239362 nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16,30 alle 18,30, oppure recandosi presso la sede del C.S.M. nei locali del Centro Direzionale Prato. Utenti Familiari Esperti


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LA ROCCA

a cura di LUIGI GIRLANDA

la vera storia supera il mito

C’è San Giovanni XXIII della storia e c’è il Papa del mito. Intorno al Pontefice Roncalli, anche alla luce della recente canonizzazione, si è creata una vera e propria opera mitizzatrice tesa a darne un’immagine progressista e rivoluzionaria, alimentata anche da alcune fiction televisive che, spesso e volentieri, sono l’unica fonte di informazione della gente comune, che finisce per prendere come oro colato tutto ciò che in esse viene rappresentato. Sarà bene, per amore di verità, fornire qualche spunto di riflessione per evitare che, almeno i cattolici, creino attorno a questa grande figura una sorta di mistificazione ideologica e propagandistica. Iniziamo dall’equivoca definizione di Giovanni XXIII come “Papa buono”, una formula creata ad arte da chi non vuole lodare l’opera di Roncalli, ma piuttosto screditare tutta la storia della Chiesa cattolica. Definire un pontefice del XX secolo con l’espressione “il Papa buono” – dove ciò che è sconcertante è proprio l’articolo determinativo il – significa in realtà dire che tutti i predecessori di Roncalli erano “cattivi”. Secondo il mito, inoltre, Papa Giovanni sarebbe stato un pontefice rivoluzionario, per la sua convocazione del Concilio Vaticano II e per le sue aperture a sinistra, con la nota distinzione tra “errore” (il comunismo) ed “errante” (colui che in buona fede aderisce agli errori del marxismo). Anche qui le cose stanno ben diversamente da come la propaganda laicista e le varie fiction (cioè finzioni) televisive vogliono far credere. Per quanto riguarda il Concilio, è noto che le intenzioni di Roncalli erano quelle che fosse una ratificazione dei documenti preparatori del cardinale Ottaviani, principe della Chiesa molto stimato da Giovanni XXIII (malgrado venga sempre dipinto come un arcigno carabiniere della fede). Era convinzione del Papa che il Concilio si sarebbe chiuso entro dicembre del 1962. Ne parlò anche nel famoso “discorso della

luna” (curiosamente sempre tagliato in questo passaggio) e pare ormai appurato che sognava di chiudere il Concilio con la santificazione di Papa Pio IX, il pontefice noto per le sue condanne del pensiero moderno. Nel famoso discorso dell’8 dicembre 1960, infatti, Papa Giovanni disse: “Dalla contemplazione della figura mite e forte di Pio IX, prendiamo ispirazione per inoltrarci di buon passo nella grande impresa del Concilio Vaticano II, che ci sta innanzi”. Anche per quanto riguarda l’ambito liturgico, l’immagine del “Papa buono” tutto proteso a introdurre una nuova liturgia in italiano, è impietosamente smentita da un suo atto di magistero, la costituzione apostolica “Veterum sapientia” del febbraio 1962, in cui scrive: “Nessun innovatore ardisca parlare contro l’uso della lingua latina nella liturgia”. Un testo rimosso con imbarazzo anche dal sito del Vaticano dove, unico caso, non compare nessuna traduzione ed è lasciato nel latino originale. Ma è nella cosiddetta “apertura a sinistra” che la propaganda è smentita clamorosamente dai fatti. Ecco la testimonianza dei suoi «Scritti e discorsi» (II volume, pagina 456), dove afferma: “Debbo sottolineare con particolare rammarico del mio spirito la constatazione della pertinacia avvertita in alcuno di sostenere ad ogni costo la cosiddetta ‘apertura a sinistra’ contro la posizione netta presa dalle più autorevoli Gerarchie della Chiesa”. Per quanto riguarda, infine, il rapporto con la sinistra, varrà la pena ricordare che la scomunica ai comunisti del 1949 di Pio XII riguardava gli iscritti al partito. Molti dimenticano che fu proprio Giovanni XXIII, dieci anni più tardi e precisamente il 2 aprile del 1959, a estenderla anche a chi, pur votando partiti sedicenti cattolici, appoggiava indirettamente i comunisti. Ecco il testo approvato dal “Papa buono”: “Non è lecito ai cittadini cattolici dare il proprio voto durante le elezioni a quei partiti o candidati che, pur non professando princìpi contrari alla dottrina cattolica o anzi assumendo il nome cristiano, tuttavia nei fatti si associano ai comunisti e con il proprio comportamento li aiutano”. Pronunciamento mai revocato dalla Chiesa. Più chiaro di così.

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GUBBIO IN TV Non è bastata la rimonta nel gioco finale: promossa Camerino

PILLOLE

Finita la corsa eugubina a Mezzogiorno in Famiglia

Si ferma ai quarti di finale l’avventura della città di Gubbio nel programma Mezzogiorno in Famiglia, la popolare trasmissione in onda tutti i week-end su Rai2. Al cospetto del comune marchigiano di Camerino non c’è stato nulla da fare per la selezione eugubina, costretta a inseguire già dopo la prima giornata di giochi e presentatasi alla competizione finale, quella delle “manone” (di fatto decisiva per l’assegnazione del punteggio finale), in svantaggio per 5-1. Nonostante un bel recupero, alla fine Camerino l’ha spuntata, prendendosi la semifinale. La delegazione di Gubbio nell’occasione è stata guidata dal prof. Alessandro Pauselli. Resta comunque tangibile l’importanza della vetrina mediatica offerta dalla tv di Stato a pochi giorni di distanza dalla Festa dei Ceri, da sempre uno dei momenti di maggiore afflusso turistico dell’anno.

ANDATE EUGUBINI, UN TUFFO NELLA STORIA DI IKUVIUM

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Sabato 10 maggio alle 9,30 presso il Park Hotel ai Cappuccini verrà presentato il cortometraggio dal titolo Ètato : ighovinor - Andate, Eugubini - Gli antichi umbri delle Tavole Eugubine e noi, realizzato nell’ambito di un progetto di recupero delle radici culturali e di divulgazione tra pari, ideato e coordinato dalla cooperativa ASAD e realizzato col supporto del programma europeo Gioventù in Azione, che vede protagonisti alcuni studenti del “Mazzatinti” di Gubbio. Dopo CIAK, SI GIRA Sul set del cortometraggio aver incontrato il glottologo Augusto Ancillotti e i suoi collaboratori Maddalena Fagiani, Elisa Pellegrini e Filippo Paciotti, gli studenti hanno effettuato un percorso di divulgazione attraverso la pagina Facebook Quelli delle Tavole, che ha prodotto poi come risultato il video che verrà presentato, e che verrà realizzato anche in inglese e inserito poi su YouTube come cartolina da inviare ai loro coetanei europei.

NUMERI UTILI

Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile ACI Soccorso Stradale Curia Vescovile

075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9274162 075.9273980

INIZIATIVA BENEFICA

Escursione CAI al Parco Coppo

Domenica 11 maggio la sezione CAI (Club Alpino Italiano) di Gubbio, in collaborazione con quella di Perugia, insieme a Humana People to People Italia organizza un’escursione per raccogliere fondi destinati alla costruzione di un ailo in Mozambico. Il percorso si snoderà attorno all’area del Parco di Coppo e non presenta particolari difficoltà, tanto da essere accessibile a tutti. Il programma prevede il ritrovo e la partenza alle ore 8.30 dal parcheggio Coop e il pranzo presso il rifugio Buca d’Ansciano gestito dal CAI. Il rientro è previsto intorno alle 16,30. Il contributo di 10 euro a persona verrà interamente devoluto interamente ad Humana. Per info: Giulio (349.2742260), Giuseppe (338.9980562) e Tiziana (334.6404751).

PELLEGRINAGGIO

Nel mese mariano a S. Girolamo

Come da consolidata abitudine, anche quest’anno durante il mese mariano (cioè maggio) si ripete l’omaggio dei fedeli eugubini alla Madonna. Ogni sabato mattina, a partire dalle 6,30, è possibile partecipare al pellegrinaggio da San Marziale fino all’eremo di San Girolamo. In occasione dell’ascesa in programma l’11 maggio saranno invitate anche le famiglie dei tre Ceri, alla presenza dei tre capodieci e dei capitani dell’edizione della Festa 2014.

FARMACIE

COMUNALE Piazza 40 Martiri 10 075.9272243 CECCARELLI Piazza Giordano Bruno 2 075.9221158 LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783 PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.920581 CARDINALI Loc. Casamorcia 075.9255131 MONACELLI Frazione Padule 075.9229123 BRANCA Via Ponte Rosso 075.9256122 TOMARELLI Loc. Scritto 075.920134

www.facebook.it/15giorni Società Editrice Infopress srl Tel./Fax 075.9271422 Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Luigi Girlanda, Emanuele Grilli Chiuso in redazione: Martedì 6 Maggio 2014 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

Il prossimo numero sarà in distribuzione da

MERCOLEDÌ 21 MAGGIO 2014


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MESSAGGIO ELETTORALE A PAGAMEN



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