VivoGubbio - Numero 11 - 13 Maggio 2023

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Baruffa in Giunta e maggioranza dopo la rivelazione che l’assessore al Bilancio, Marco Morelli, si

spaventato per il conto di

cibo e vino
una trasferta a
Simona Minelli
Uccellani
Minelli se l’è presa con la fonte sbagliata e sono volati gli stracci. Forse ha pensato che si dovesse dire il peccato e non il peccatore. SABATO 13 MAGGIO 2023 ANNO II NUMERO 11 Quindicinale di informazione del territorio eugubino La Tramontana VivoGubbio PhotoStudio LE PAROLE PRONUNCIATE DA DON MIRKO ORSINI DURANTE L’OMELIA DELLA FUNZIONE RELIGIOSA CHE HA PRECEDUTO IL RITORNO DEI CERI IN CITTÀ SUONANO COME UN MONITO : LA FESTA ORMAI VIVE DI TROPPI MOMENTI COLLATERALI CHE SERVONO SOLO A SMINUIRNE IL VALORE . E L’ESPERIENZA DELLA PANDEMIA NON HA INSEGNATO NIENTE “PIù STANCHI Mangimi & Accessori * Mangimi Monge, Royal Canin, Hill’s, Trainer, Advance * Accessori per animali, gabbie per uccelli delle migliori marche (Ferplast, Ferribiellae) Via dell’Arboreto Gubbio (PG) Tel. 075.927.22.88 Agriflor snc Agriflorgubbio PET - MANGIMI - ACCESSORI LA PRIMAVERA È ARRIVATA! TUTTO PER GLI ORTI DAPIANTINE FRUTTO CHE CARICHI”
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“EVADERE DALLA VITA CI FA PERDERE LA FESTA”

GUBBIO SI APPRESTA A CELEBRARE UN’ALTRA FESTA DEI CERI , PRECEDUTA DALLE PAROLE FORTI DI DON MIRKO ORSINI CHE INVITANO OGNI CERAIOLO A SCEGLIERE CIÒ CHE È ESSENZIALE, RICHIAMANDO VALORI DI AMICIZIA E FRATELLANZA.

“TROPPI EVENTI COLLATERALI SONO SOLTANTO SINONIMO DI EVASIONE. SI CORRE NON VERSO UN LUOGO MA VERSO UN INCONTRO COL SANTO ”

di ROBERTO BARBACCI

C’è un detto che dice che a Gubbio i Ceri durano tutto l’anno, e forse qualcuno l’ha preso a un po’ troppo alla lettera. Perché basta davvero poco ormai per ammettere che una buona maggioranza di ceraioli non sa stare senza la festa (anche se qualcuno la scambia più per la corsa), tanto da parlarne senza sosta durante qualunque mese o periodo dell’anno. Ogni scusa è buona per pensare ai Ceri, seppur così facendo il rischio concreto è di svilirne il significato e l’essenza più pura della festa. Che ha perso molto della sua spontaneità, quasi cristallizzata di fronte alla necessità di apparire, prima ancora di essere.

UNA NUOVA PROSPETTIVA. Le parole pronunciate da don Mirko Orsini, cappellano dell’Università dei Muratori, durante l’omelia della celebrazione eucaristica che ha preceduto il ritorno in città dei Ceri hanno sortito l’effetto desiderato: servivano a scuotere le coscienze, e hanno detto una volta di più una verità da molti sostenuta, ma mai realmente denunciata. “I ceraioli ormai arrivano al 15 maggio stanchi, perché vittima di tanti, troppi eventi collaterali che rischiano di uccidere una volta per tutti lo spirito della festa. Non si può arrivare in questo luogo se si parte dalla città già stanchi. Anzi, forse è giunta l’ora di cambiare la prospettiva stessa di ciò che significa correre con il peso della stanga sulle spalle: non si arriva in un luogo, ma si arriva a un incontro con Sant’Ubaldo. Che non diventa una meta da inseguire in senso fisico e materiale, quanto piuttosto un punto di unione con il Santo, che viene verso di noi per incontrarci. E che di tutto quel che succede prima non sa proprio cosa farsene”. Il richiamo è rivolto anche a ciò che ha lasciato in eredità la pandemia, con due anni di stop forzato della festa che pure,

a sentire don Mirko, non sembrano aver insegnato poi tanto. “In quel periodo tutti ci sentivamo più uniti, perché privati di una gioia collettiva. E in quei momenti sottolineavamo anche quanto fossero già note le storture legate a troppi eventi che con i Ceri poco o nulla avevano a che vedere. Situazioni create per evadere dalla vita, dove l’unica cosa che conta è ricominciare a evadere il giorno seguente. La pandemia avrebbe dovuto insegnarci tanto, ma se siamo stati capaci di riportare le lancette all’8 marzo 2020 come se nulla fosse successo, allora probabilmente non siamo stati in grado di cogliere l’opportunità che un momento così doloroso ci ha mostrato”.

TOGLIERE IL SUPERFLUO. La festa alle porte rappresenta allora l’occasione per guardare avanti, imparando ad apprezzarne le cose semplici. La società contemporanea più volte s’è dimostrata fallace, illudendo soprattutto le giovani generazioni che tutto (inclusi gli eccessi) potesse apparire facile e scontato. Le parole di don Mirko hanno risuonato forte in questi giorni di attesa dove una comunità intera ha potuto nuovamente confrontarsi con se stessa, consapevole che la metafora della “corsa della vita” valga più di qualche spicciola parola pronunciata in sparute occasioni. Il tema meritebbe una riflessione seria, condivisa e approfondita: qualche “magnata” in meno non farebbe proprio male a nessuno, evitando anche di creare facili e futili protagonismi. Così come a nulla servono le tante “chiamate” ricevute dai Capodieci dei tre Ceri per andare a parlare nelle scuole, a casa di qualche eugubino o in luoghi (fatte le dovute eccezioni) dove il loro ruolo non trova neppure il modo di essere apprezzato (i ceraioli li hanno scelti per guidare la corsa e le rispettive zone negli anni a venire, non per andare a presenziare in ogni dove). “Mitizzare” certe figure è l’ultimo passo prima del non ritorno: chi ha orecchi per intendere, intenda.

La lunga attesa dei custodi Giuseppe e Pietro

Da qualche giorno ormai non passa minuto in cui non ci sia un eugubino pronto a salire fin sulla Basilica di Sant’Ubaldo, dove i pensieri si mescolano alle emozioni pensando alla festa che sta per arrivare. Un luogo caro a tanti fedeli, un luogo che da oltre tre anni è tornato ad essere gestito dai Canonici Regolari Lateranensi, con don Giuseppe Ganassin e don Pietro Benozzi pronti a immergersi anche loro a pieno titolo nei giorni della festa. E se don Pietro la Festa dei Ceri la conosce ormai da decenni, non fosse altro per il fatto che per 9 anni (dal 2003 al 2002) è stato parroco a Madonna del Ponte, per don Giuseppe quella alle porte sarà una sorta di… prima festa. “Lo scorso anno, poiché il 15 maggio capitava di domenica, per me fu oggettivamente impossibile scendere in città a seguire le fasi salienti dell’Alzata e della corsa pomeridiana”, racconta il rettore. “Al mattino

nei consueti orari celebrammo la Santa Messa, mentre nel pomeriggio l’attesa per l’arrivo dei Ceri mi impedì di poter seguire dal vivo la corsa. Li vidi arrivare lungo l’ultimo stradone e poi in qualche modo ebbi il mio “battesimo” con le girate nel chiostro, ma fu una cosa assai fugace, dal momento che i ceraioli cominciavano già a entrare in basilica”. Quest’anno però don Giuseppe la festa non se la vuol proprio perdere: “Ho già chiesto di poter trovare un posto dove seguire almeno l’Alzata, e poi magari mi farò una passeggiata per assistere alla Mostra. Di Ceri ne sento parlare praticamente ogni giorno e ammetto che negli anni la curiosità è andata sempre aumentando. Di sicuro ho notato un grande attaccamento da parte degli eugubini, a testimonianza della grande eredità lasciata dal Patrono”

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Don Mirko Orsini
R. BAR.
Don Pietro Benozzi e don Giuseppe Ganassin

LeD SCATENATI E DIVISI TRA TASSO, NAFISSI E PINNA

IL MOVIMENTO DEL SINDACO APRE ALL’ACCORDO CON IL PD : INCONTRO IN PIAZZA ODERISI. OUTSIDER NELLA CORSA GIOVANNA UCCELLANI E L’EX ASSESSORE GIORDANO MANCINI NEL CENTRODESTRA TIMORE PER LE LISTE DEBOLI

Le carte le danno i Liberi e Democratici. Il gioco si fa duro e i LeD già stanno giocando, convinti di potersi prendere tutto nel 2024: la conferma del potere a palazzo Pretorio (si vedrà con quali alleati) e un posto in Regione con Filippo Mario Stirati che non può ricandidarsi a sindaco dopo due mandati e adesso mette nel mirino Perugia e palazzo Cesaroni. I LeD al momento hanno diverse opzioni per la candidatura a sindaco, a cominciare dall’attuale vicesindaco Alessia Tasso (33 anni) e con frange del movimento civico che pensano a Leonardo Nafissi (62) e anche al consigliere comunale Francesca Pinna (49), dirigente scolastico della scuola media “Mastro Giorgio-Nelli” e del Primo Circolo Didattico “Giacomo Matteotti”. I LeD giocano su più tavoli: hanno cominciato una serie di consultazioni con le attuali forze della maggioranza incontrando Scelgo Gubbio (c’erano Giuseppe Lepri e Giorgia Gaggiotti che però ha la tessera del Pd e viene data nel gruppo impegnato a costituire il secondo circolo piddino), Democratici per Gubbio, Psi e anche il Pd all’opposizione dal 2014 tra guerriglie urbane a intermittenza.

SUMMIT. In piazza Oderisi a fare gli onori di casa c’erano il segretario Massimiliano Grilli con i consiglieri comunali Marco Cardile, Giovanni Manca e Giorgia Vergari mentre per i LeD c’erano il plenipotenziario Claudio Tasso e l’assessore Rita Cecchetti. Argomento dominante: il timore di perdere il potere da sempre detenuto dopo che il centrodestra ha vinto anche a Gubbio alle elezioni regionali 2019 e le ultime politiche l’anno scorso. Il collante sarà questo, poi si vedranno il candidato a sindaco e i posti da elargire in caso di vittoria.

PIANO NAFISSI. Su Nafissi ci sono voci da tempo e si fanno sempre più insistenti. Lui ci lavora e cerca sponde per rafforzarsi. Il regista dell’operazione è Ubaldo Casoli, amico di lunga data, con coinvolgimenti a vari livelli. C’è stato un incontro per approfondire tra Francesco Zaccagni (Psi Civici Popolari), Giovanni Manca (Pd) e Riccardo Biancarelli (Democratici per Gubbio): potrebbero fare un piano per costruire attorno a Nafissi una coalizione da presentare. Nafissi e Casoli portano avanti contestualmente anche un altro piano: costituire a Gubbio

un secondo circolo del Pd con il coinvolgimento dell’ex consigliere comunale Gabriele Tognoloni (già con Orfeo Goracci, ex Psi) e Giorgia Gaggiotti.

IDEA PINNA. Il nome di Francesca Pinna sta rimbalzando ed è una novità. Viene considerata appartenente all’ala più a sinistra dei LeD, insieme all’assessore Simona Minelli (35) con la quale ci sono anche legami familiari. C’è chi negli ambienti politici ha visto un nesso tra l’eventuale prospettiva politica di Francesca Pinna e l’adesione all’indagine epidemiologica sui bambini che vivono vicino ai cementifici dai risvolti politici, appoggiata dall’Amministrazione Comunale e soprattutto dal sindaco Stirati e dall’assessore Minelli. Ma Pinna valuterà anche altre prospettive personali, visto che a settembre potrebbe liberarsi il posto da dirigente scolastico al polo tecnico “Cassata Gattapone”, perché David Nadery ha completato il ciclo e si profila l’avvicendamento secondo le direttive del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, oppure potrebbe aspettare settembre 2024 quando dovrebbe completare il suo ciclo Maria Marinangeli al polo liceale “Giuseppe Mazzatinti”.

OUTSIDER. Nel centrosinistra ambisce Giovanna Uccellani (50), anche se la sua lista Scelgo Gubbio ha già perso i pezzi e ne perderà altri (Mattia Martinelli sicuramente), mentre in quel movimento c’è chi pensa all’ex assessore al Bilancio, Giordano Mancini (51), del quale si era parlato anche nel 2019. All’epoca declinò l’invito perché non voleva entrare in competizione con Stirati, dal quale si è poi staccato non condividendo la linea operativa e soprattutto il rimpasto di giunta con la conferma della debolissima Minelli. A proposito dell’assessore Simona Minelli, punta alla conferma nel prossimo mandato e per questo cercherà di orientare la scelta del candidato.

CENTRODESTRA. Ormai è chiaro che il centrodestra va avanti col dirigente di banca Vittorio Fiorucci (56), sostenuto dai poteri economici forti. Ma c’è un problema di liste con il rischio che possano rivedersi candidati imparentati per fare numero e riempire, senza riuscire a portare davvero i dividendi attesi. Sulla candidatura a sindaco sarà comunque determinante l’imprimatur di Fratelli d’Italia, anche se in Consiglio Comunale non è presente e il centrodestra è rappresentato solo da Michele Carini e Sabina Venturi della

di MASSIMO BOCCUCCI Lega. Alessia Tasso
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Massimiliano Grilli Leonardo Nafissi Francesca Pinna Giovanna Uccellani Vittorio Fiorucci Giordano Mancini

I grillini vanno a sinistra Ma non sanno ancora con chi

Che farà il Movimento 5 Stelle? È finito il tempo della rivoluzione e dell’escludere le alleanze con i partiti tradizionali che - dicevano loro - hanno sfasciato l’Italia negli ultimi trent’anni. Ora che hanno governato con tutti (compreso gli odiati Berlusconi e Renzi: manca solo la Meloni) e che hanno scoperto il dolce guadagno dalle poltrone, si preoccupano soltanto di stare più a sinistra della sinistra, rivelandosi di fatto una nuova versione di Rifondazione Comunista. A Gubbio chissà con chi andranno a braccetto. Ci sono forti imbarazzi nel pensare ad accordi col Pd locale, per tutto quello che hanno detto in 10 anni, a meno che pure in questo caso deci-

dano di turarsi il naso e fare un’altra piroetta. Non si esclude un dialogo con Orfeo Goracci (i 5 Stelle peraltro sono oplà diventati più garantisti dei garantisti) e la galassia falce&martello con derivati e aggregati. Se non troveranno punti d’intesa, i grillini correranno da soli: chissà se ci sarà ancora Rodolfo Rughi, già candidato a sindaco nel 2014 e 2019, oltre che l’anno scorso alle ultime politiche. Qualcuno mormora che potrebbe rinunciare al loro simbolo per proporre una lista civica: appare difficile visti i legami con gli eletti, soprattutto con la deputata Emma Pavanelli

Centro storico, residenti senza parcheggio Reazioni furibonde con tante proteste

Strage di multe da quando sono state incrementate le strisce blu di 192 posti, che hanno portato il totale di posti auto a pagamento a 735. Del resto, in questa storia ci guadagnano il Comune, che è sempre a caccia di soldi avendo il bilancio praticamente blindato da spese fisse e bubboni del passato da gestire che si sono tollerati come se nulla fosse, e il gestore Sis che si è aggiudicato l’appalto. La situazione sta creando forti tensioni perché i più penalizzati sono i residenti del centro storico che stanno avendo grossi problemi, tra la Ztl e i parcheggi riservati, per lasciare la propria auto subendo dei disagi incredibili.

LA MANNAIA. Ogni giorno nelle aree con le strisce blu c’è il presidio dai controllori tra il parcheggio dell’ex seminario e il solito piazzale non asfaltato in area archeologica del Teatro Romano. Nel-

le forche caudine sono finiti anche i residenti del settore A, ovvero del quartiere di San Martino e dintorni. Un residente promette battaglia: si è presentato al comando dei vigili urbani e si è sentito rispondere che i residenti nel centro storico non sono esenti dal pagare il parcheggio al Teatro Romano, che peraltro sta scatenando ripercussioni con denunce ed esposti a vari livelli. Quindi vuol dire che se il parcheggio dell’ex seminario è pieno, devono arrangiarsi e pagare il ticket.

LAMENTELE. I residenti del centro cittadino lamentano la mancanza di rispetto e considerazione, senza le benché minime garanzie sui servizi essenziali come i parcheggi che ha chi vive in periferia e nelle frazioni. Monta la protesta e c’è una mobilitazione per porre un freno al dilagare delle strisce blu con le quali la Giunta Stirati sta facendo cassa. M. BOC.

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Il parcheggio del Teatro Romano Foto Radicchi M. BOC. Rodolfo Rughi Mauro Salciarini
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LA GIGANTESCA PALA EOLICA A CASTIGLIONE ALDOBRANDO ORA NON È PIÙ UN PROBLEMA

IL VICESINDACO E ASSESSORE ALL’AMBIENTE

ALESSIA TASSO PLAUDE ALL’IMPIANTO LO SCENARIO OGGI È CAMBIATO, RICORDANDO

QUANDO UNA PARTE DEI LED ERA CONTRARIA

INSEGUENDO LE POSIZIONI DI GORACCI NELLA

CACCIA INFINITA AI VOTI DELLA SINISTRA RADICALE

Le pale eoliche sono utili, producono energia buona e pulita, oppure sono un problema per l’impatto ambientale? A Gubbio ci sono state due fasi. Ora il vicesindace e assessore all’Ambiente mette un punto: “Lo sconfinato territorio di Gubbio ha un nuovo ospite: la pala eolica di Castiglione Aldobrando, secondo impianto della città insieme a quello del Cerrone già attivo. Questo impianto di proprietà della cooperativa è nostra entrerà in funzione a giugno, è alto circa 90 metri e con un megawatt di potenza soddisferà il fabbisogno di 900 famiglie”. Alessia Tasso spiega che “la transizione alle energie rinnovabili è un tema fondamentale per le città nel futuro e la nostra Gubbio è ricca di queste risorse”. Fa riferimento all’installazoione della seconda turbina eolica collettiva ènostra coop, finanziata da soci di tutta Italia.

L’EFFETTO. “Vedere come lentamente - evidenzia il vicesindaco -, con precisione, pazienza e attenzione sono stati assemblati i conci della torre, il generatore e infine le tre pale - operazione di estrema delicatezza e abilità - è un’emozione incredibile nonché la perfetta metafora del calmo ma determinato lavoro da formica che la cooperativa porta avanti giorno per giorno dal basso, con la partecipazione dei soci, per dare un contributo all alla transizione energetica. Il nuovo impianto collettivo permetterà di soddisfare il fabbisogno di circa 900 famiglie e darà loro accesso alla tariffa prosumer, primo esempio in Italia di tariffa legata esclusivamente al prezzo di produzione dell’impianto e sganciata dalle dinamiche del mercato elettrico e delle fonti fossili. In attesa di conoscere il decreto attuativo che normerà le comunità energetiche, ènostra coop sta anche studiando la possibilità di permettere la condivisione dell’energia dell’impianto tra gli abitanti del territorio di Gubbio”.

LED E GORACCI. Quando si parlò del progetto eolico a Castiglione Aldobrando, inaugurato nell’ottobre 2021, ci fu un dibattito ferocissimo all’interno della coalizione di Filippo Mario Stirati. Una parte dei Liberi e Democratici (LeD), il movimento civico del sindaco, era fortemente contraria perché riteneva eccessivo l’impatto ambientale. Aveva sostanzialmente le stesse posizioni politiche di Orfeo Goracci, nel duello infinito con la caccia ai voti degli elettori della sinistra radicale. Venne agitato perfino il fantasma delle pale eoliche come elementi di disturbo per vedere il palazzo dei Consoli e la città già da diversi chilometri arrivando da Perugia. Evidentemente gli scenari sono cambiati. Oppure sono cambiati i LeD.

Si respira aria buonissima, ora Stirati e Goracci si ritrovano isolati nella battaglia sul Css

A Gubbio si respira aria buonissima: lo conferma, con il monitoraggio quotidiano di Arpa, anche la relazione relativa al controllo sul territorio commissionato dall’Amministrazione Comunale a università La Sapienza di Roma e Cnr, con una spesa di 173.000 euro tirati fuori dall’asfittico bilancio. Si è avuta la conferma dei dati positivi sulla buona qualità dell’aria già ufficializzati il 13 aprile 2022 per il primo monitoraggio che faceva riferimento a un periodo temporale suddiviso in due differenti campagne, effettuate a partire da ottobre 2021 a metà gennaio 2022, per un totale di 6 settimane di durata per ciascuna campagna, sulla base dei riscontri da 20 postazioni sparse su tutto il territorio comunale.

SPADA DI DAMOCLE. Le risultanze della relazione per il monitoraggio al 31 dicembre 2022 potrebbero rivelarsi decisive affinché il sindaco Filippo Mario Stirati e la maggioranza tolgano questa spada di Damocle sulla città, per soli scopi elettoralistici nell’inseguire Orfeo Goracci e i voti della sinistra radicale animata dalla lotta di classe più che da oggettive preoccupazioni, rinunciando all’ennesimo ricorso al Consiglio di Stato. Stirati ha aperto la strada in Giunta per il ricorso ma stavolta le reazioni rischiano di metterlo in una posizione di sostanziale isolamento e in difficoltà con il rischio di uno spaccatura stavolta insanabile nella maggioranza (e meno che i consiglieri comunali già sul infuriati non fac-

ciano marcia indietro preferendo restare aggrappati allo scranno comunale fino all’ultimo secondo). Il sindaco si era già schierato contro l’autorizzazione della Regione sull’utilizzo del Css (Combustibile solido secondario) nei cementifici Barbetti e Colacem perdendo il ricorso al Tar. Ora l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato viene ritenuto dagli esperti perso in partenza: perché insistere spendendo altri soldi della collettività? Ci sono oltretutto pressioni dai consiglieri comunali in subbuglio per il paventato ricorso, fino a prospettare una crisi: qualcuno potrebbe decidere di staccare la spina all’attuale mandato politico-amministrativo che si avvia in modo spento alla conclusione tra grossi problemi che tutto sono meno che legati al Css.

CORTE DEI CONTI. Viene rilanciata un’altra questione: lo spreco di denaro pubblico deciso dalla Giunta Stirati per inseguire i soliti fanatici dell’ambientalismo ideologico-politico dai risvolti elettorali. Stirati e i Liberi e Democratici (LeD) sull’ambientalismo inseguono continuamente posizioni oltranziste. Non è escluso l’interessamento della Corte dei Conti dell’Umbria sui soldi pubblici riversati continuamente su certe iniziative come questa del monitoraggio (peraltro effettuato quotidianamente da Arpa) per accontentare una parte di elettorato più che destinare risorse economiche nell’interesse dell’intera collettività viste le problematiche su gestione ordinaria e investimenti. M. BOC.

di MASSIMO BOCCUCCI
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La nuova pala installata

CONTESSA , IL COMUNE DOVEVA SISTEMARE LE STRADE ALTERNATIVE

Nella bufera c’è l’Amministrazione Comunale per le conseguenze dopo la chiusura della strada della Contessa. Manca un piano efficace e lo scenario si è rivelato allucinante fin da quando è stato chiuso il tratto per il rifacimento del viadotto e i lavori interni alla galleria. È in crisi la viabilità su tutto il territorio, con un incremento di traffico pesante sulla variante della Pian d’Assino tra est e ovest, fino alle ripercussioni sulla Flaminia in direzione Scheggia e scendendo verso Pontericcioli e Cantiano attraverso il ponte a botte. Creano disagi e problemi giganteschi gli autotreni che nell’affrontare le curve strette invadono la corsia opposta. I camionisti sono disorientati e spesso si formano lunghe code, con gli automobilisti eugubini che lanciano anatemi minacciando esposti e denunce nel temere incidenti.

LE ALTERNATIVE. Sotto accusa il Comune di Gubbio, con Anas e Regione, per non aver messo a punto un piano di viabilità alternativa efficace che portasse a sfruttare al meglio le due strade secondarie, ovvero la vecchia Contessa a valle e la bretella verso Lanciacornacchie e la Madonna della Cima che poteva essere sistemata rimuovendo anche una frana. La Giunta Stirati viene accusata di non aver stanziato soldi per favorire la viabilità alternativa, limitandosi ad accollare ad Anas l’asfaltatura della vecchia Contessa a valle senza neanche prevedere piazzole e ampliamenti possibili. Ci sono anche le conseguenze negative dal traffico lungo la Gola del Bottaccione e nel borgo di Santa Lucia dove domina la problematica dei bus scolastici che transitano faticosamente nella via regolata a senso unico alternato regolato da semaforo e con tanto di auto parcheggiate. Le proteste per i disagi e i danni economici non si placano.

UN DISASTRO LE CONSEGUENZE PER LA CHIUSURA DELLA STATALE. AUTOTRENI INTRAPPOLATI, LUNGHE CODE TRA SANTA LUCIA E LA FLAMINIA VERSO PONTERICCIOLI. STUDENTI PENALIZZATI DAI NUOVI ORARI DEI TRASPORTI SCOLASTICI. SOTTO ACCUSA LA GIUNTA STIRATI OLTRE AD ANAS E REGIONE. DISAGI E GROSSI DANNI ECONOMICI

GLI STUDENTI. Grossi disagi anche per gli studenti, visto che sono cambiati gli orari dei bus per i giovani che ogni giorno raggiungono gli istituti scolastici eugubini per poi fare rientro a casa dalle zone che sono collegate attraverso la Contessa. Ripercussioni pesanti per gli studenti che sono costretti ad alzarsi prima al mattino e rientrare a casa più tardi. I giovani devono sopportare sacrifici maggiori rispetto al passato a causa dell’allungamento del percorso che deve dirottare sulla Flaminia e la Gola del Bottaccione. Le corse extraurbane di Bus Italia della linea Pietralunga-San Bartolomeo di Burano-Gubbio e della Chiaserna-Gubbio sono anticipate rispettivamente alle ore 6.30, con arrivo posticipato di 20 minuti e la contestuale soppressione della tratta San Bartolomeo-Bivio Contessa, e alle 7.05 con arrivo posticipato di circa 15 minuti e la soppressione della tratta Pontericcioli-Bivio Contessa. La partenza della corsa Gubbio-Cantiano Chiaserna delle 6.25 risulta anticipata di 15 minuti. Adriabus ha invece adottato variazioni sul fronte marchigiano, a cominciare dell’anticipo della partenza alle 6.05 da Pergola per coincidenza alle 6.55 da Cagli per proseguire verso Gubbio. Anticipata di 20 minuti la partenza da Fabriano e alle 6.05 da Serravalle.

LA POLITICA. Si è fatto sentire il consigliere comunale Orfeo Goracci che ha sollecitato la Giunta Stirati a trovare soluzioni per ridurre le criticità, pur se da settori della maggioranza c’è chi ricorda di aver ignorato da sindaco nel 2005 il progetto di ammodernamento della Contessa donato gratuitamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Benito Pierini ha saputo lasciare la migliore impronta

Il ricordo di Benito Pierini, che se n’è andato a 87 anni, è di un uomo davvero speciale, tanto disponibile quanto grintoso e capace negli impegni che ha saputo per lunghi anni portare avanti. Lo si ricorda titolare di una rinomata attività di ferramenta, e per essere stato attivamente impegnato nella Schola Cantorum “Giuseppe Verdi”, prima cantore e poi maestro dopo don Pierangelo Belardi al canto del Miserere con il gruppo del Signore, quindi come operatore di ripresa fin dai

primi passi di Tele Radio Gubbio (Trg) soprattutto in occasione della Festa dei Ceri. Profondamente attaccato alla città e alle sue tradizioni, ceraiolo di Sant’Ubaldo, è stato anche tra i primi tamburini dei Ceri. Ha avuto pure una forte passione per il podismo. Stimato e ben voluto, ha rappresentato uno straordinario punto di riferimento per più generazioni. Una folla commossa ha portato l’ultimo saluto ai funerali celebrati il 27 aprile nella chiesa di San Francesco tra la commozione e i ricordi.

Cecilia Tabarrini ha fatto la storia della scuola eugubina

La professoressa Cecilia Tabarrini se n’è andata a 77 anni “serena e forte come ha vissuto”, si legge nel manifesto funebre affisso in città che ne ha annunciato la morte avvenuta il 3 maggio scorso dopo aver lottato con la malattia. Insegnante e preside di lungo corso, ha rappresentato un riferimento importante per la scuola eugubina per l’autorevolezza e le riconosciute capacità

dirigenziali. Ha guidato il polo tecnico Cassata per lunghi anni lasciando una grande impronta. La figlia Elisa ed Emanuele hanno ringraziato “tutti coloro che le hanno voluto bene”. La famiglia ha invitato a non esprimere i propri sentimenti con fiori o manifesti, ma donazioni all’Aelc e alla Fondazione Di Bella per il diritto alla libertà di cura tramite il sito www.metododibella.org

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L’attuale Contessa Foto Radicchi

La politica sceglie le promesse a lungo termine

Metti quattro sindaci attorno a un tavolo e un consigliere provinciale portato da casa, il buon Francesco Zaccagni Gubbio, Fano, Cantiano e Cagli alleati per il futuro della Contessa nel dramma del presente senza via d’uscita, oltre agli altri quattro cantieri da Cantiano a Fano tra disagi continui. Il summit pubblico del 2 maggio scorso a Fano ha lasciato le promesse: il rilancio dell’area, l’impegno a trovare i ristori per le attività della zona (quando e come non si sa), le tempistiche rapide sui lavori e il potenziamento viario che non si capisce bene cosa voglia dire visto che la strada della Contessa chiusa dal 17 aprile scorso vedrà rifatto il viadotto (quello che nel 2019 venne definito sicurissimo) e i soliti lavori nella vecchia decrepita galleria, restando di fatto la “mulattiera” di sempre. Non c’erano a Fano né i rappresentanti di Anas né esponenti di Giunta delle Regioni Marche e Umbria, ma soltanto politici locali che hanno tentato di tranquillizzare tutti di fronte ai disagi e i danni economici devastanti. C’erano Cna Marche, Confcommercio Marche, Confcommercio Gubbio, operatori economici e cittadini delle zone colpite dalla chiusura. In estate si farà il bis, stavolta a Gubbio.

PILLOLA INDORATA. Filippo Mario Stirati vede questi lavori sulla Contessa come “una vera e propria opportunità da cogliere, anche per ciò che verrà al di là dei problemi contingenti. Un’occasione per coinvolgere e chiamare a raccolta tutte le istituzioni, le associazioni di categoria, il settore dei trasporti, i cittadini: tantissimi interessi, tutti assolutamente legittimi, ai quali vogliamo e

dobbiamo guardare, anche pensando a come trasformare questa situazione difficile in un’opportunità. Dobbiamo avere da un lato la forza di presidiare con grande determinazione l’andamento dei lavori, e dall’altro quella di definire un grande patto tra le istituzioni e tutti i soggetti associativi portatori di interesse, al fine di reagire all’attuale criticità che si è venuta a determinare con una risposta alta di programmazione, tale da garantire per i prossimi anni una crescita virtuosa e più equilibrata rispetto alle altre dinamiche territoriali”.

IL TAVOLO. La politica del tavolo è una costante ormai da anni a Gubbio. Un tavolo tira l’altro. Stirati ha parlato anche della necessità, condivisa dagli altri sindaci, di “istituzionalizzare il tavolo al quale diamo vita: i nostri territori grondano di caratteristiche storico-geografiche comuni, per questo dobbiamo pretendere, tutti insieme, infrastrutture innovative, funzionali, e dobbiamo insieme lavorare per dar voce a tutti i portatori di interesse”. Massimo Seri (sindaco di Fano), Alessandro Piccini (sindaco di Cantiano) e Alberto Alessandri (sindaco di Cagli) hanno espresso le migliori intenzioni assicurando impegno e interessamento. Francesco Zaccagni ha esortato a “lavorare insieme sia fondamentale, oggi più che mai, sia per gestire al meglio la questione tempi relativa alla Contessa e al viadotto, sia per poter eliminare tutti gli altri colli di bottiglia e tutti i lavori che rallentano ulteriormente la viabilità di tutta l’area”.

Effetti collaterali, tir incastrato

Tra il grottesco e il ridicolo, tra spavento e furiose reazioni. Ci sono gli effetti collaterali nella disastrosa gestione del piano emergenza mai pensato né realizzato dall’Amministrazione Comunale per trovare alternative ai lunghi lavori sulla Contessa. Non si sa come abbia fatto quel grosso tir a imboccare il 5 maggio scorso la vecchia strada a valle, l’unica via alternativa con senso unico istituito verso San Bartolomeo e le Marche. Fatto sta che all’altezza di

una curva, dove ci sono le abitazioni, il mezzo gigantesco è rimasto incastrato e si è creato uno spaventoso tappo che ha costretto la chiusura pure di quel tratto per diverse ore, amplificando in questo modo i disagi anche per i residenti, con l’intervento dei vigili del fuoco. Un disastro, dovuto soprattutto alla scarsa chiarezza della segnaletica che permette il traffico locale ma non specifica la dimensione dei veicoli in grado di transitare, se non il peso.

ATTUALITÀ PAGINA 9 V G
I sindaci riuniti al tavolo della Contessa

DAL GIRO DEI MEDIA DOPO LA DISSENTERIA AL SILENZIO TOTALE SU

“GUBBIO COME CORLEONE”

Ricorderete le (giustissime) reazioni del sindaco Filippo Mario Stirati che minacciò denunce a destra e sinistra sino a fare il giro delle tv e dei giornali anche nazionali (giustamente) dopo la nota deplorevole vicenda della dissenteria che ha avuto una clamorosa ribalta mediatica. Strano però che Micropolis, mensile umbro di politica, economia e cultura in edicola con il quotidiano comunista Il Manifesto, possa tranquillamente titolare “Gubbio come Corleone” con Stirati silente (chi tace acconsente?). Micropolosi ha deciso di dare voce all’ennesima iniziativa a sfondo politico e nello specifico a un incontro alla biblioteca comunale Sperelliana, il 28 aprile scorso, sull’indagine epidiemologica sui bambini che vivono vicino le cementerie promossa da Massimo Moretti, docente del Dipartimento di scienze farmaceutiche dell’università di Perugia, oltre che presidente dell’assemblea comunale del Pd di Umbertide e membro della segreteria regionale dello stesso Pd. A quell’incontro non c’erano il sindaco Filippo Mario Stirati, gli assessori e i consiglieri comunale impegnati nella stessa giornata a palazzo Pretorio per i lavori dell’assemblea in aula consiliare. Nella platea c’era Leonardo Nafissi, candidato sindaco in pectore nel 2024 con una coalizione tutta da scoprire.

LO SCANDALO. Su Micropolis si è letto il titolo “Gubbio come Corleone” con un resoconto di stampa che mette in parallelo le due città. Uno titolo scandaloso. Il sindaco Stirati e i politici eugubini sono rimasti appunto in silenzio. Per Orfeo Goracci lo scandalo, come si legge “interrogazione urgente con risposta in Consiglio Comunale e scritta” in cui parla di “grave e allarmante episodio”, è che il Consiglio Comunale si è riunito nella stessa data e l’assenza di un dirigente dipendente della Usl. Cosa non si fa per la campagna elettorale, che a Gubbio è già partita in vista del 2024 tra Stirati (forse anche Goracci se non si ripresenterà per l’ennesima volta a sindaco o deciderà di ritirarsi?) pronto per le regionali e il suo partito - i Liberi e Democratici (LeD) - che vuole a tutti i costi tenere il potere a palazzo Pretorio esprimendo il nuovo sindaco.

L’ARTICOLO. Proponiamo il testo completo: “Nonostante la distanza chilometrica non sia esigua, da venerdì (28 aprile) si ha la certezza che questi due siti sono praticamente uguali. Insomma

IL SINDACO STIRATI HA TACIUTO DI FRONTE

AL TITOLO DI MICROPOLIS , MENSILE UMBRO DI POLITICA, ECONOMIA E CULTURA IN EDICOLA CON IL QUOTIDIANO COMUNISTA IL MANIFESTO, CHE HA DATO VOCE ALL’ENNESIMA INIZIATIVA CONTRO LE CEMENTERIE OFFENDENDO LA CITTÀ

non appena si toccano alcuni argomenti scomodi ecco che arrivano i bavagli. Veramente sconcertante quello che è accaduto venerdì durante l’iniziativa dei comitati ambientali di Gubbio che avevano organizzato un incontro particolarmente interessante sulla salute dei bambini esposti ad inquinamento industriale. Tra i relatori, tutti assolutamente preparati era prevista anche la partecipazione del dott. Giorgio Miscetti, dirigente di Usl 1 che aveva già da tempo espresso perplessità ed anche indicato nella Via, ovvero la Valutazione d’impatto ambientale, la strada più logica da seguire per dare o negare l’autorizzazione all’uso di Css nei cementifici eugubini. Tra l’altro era anche colui che aveva inviato una nota al sindaco di Gubbio per andare in tale direzione. Al dibattito il dottor Miscetti non si è presentato in quanto diffidato dal partecipare dalla Usl 1. Insomma qui non si può neanche dire di pensar male, questa è chiaramente la prova provata che il profitto la fa da padrone in ogni campo. Un modo di fare, questo degno appunto dei metodi corleonesi. Da qui si può anche cercare di capire quali sono gli interessi in ballo e come determinate sovrastrutture possono tranquillamente indirizzare le scelte politiche e strategiche di enti pubblici deputati a scelte di pubblico interesse in favore invece di potenti lobbies che incidono sul territorio. Crediamo di non essere lontani dalla realtà se diciamo che la massoneria umbra riconosciuta come una delle più influenti a livello nazionale ha infiltrazioni in tutti i settori. Gli amici dei comitati comunque non si sono persi d’animo ed hanno voluto in qualche maniera sopperire all’assenza del dirigente sostituendolo con in manichino e la relazione del dottor Miscetti è stata esposta dal coordinatore del dibattito, il giornalista Andrea Chioini. Insomma come nel film di Roberto Benigni, Johnny Stecchino abbiamo compreso che a Gubbio come a Palermo il problema è il traffico. Questa notizia che oltretutto dovrebbe essere divulgata ai 4 venti, ha probabilmente trovato bavagli e sordine tanto che molto probabilmente saremo gli unici a raccontare questa verità”.

Ponte d’Assi s’illumina, parte la campagna elettorale

La prospettiva delle elezioni fa sempre miracoli, come nella zona industriale di Ponte d’Assi dove i residenti di un tratto della frazione hanno visto attivarsi il nuovo impianto di illuminazione. La vicenda peraltro è stata tormentata per questioni di ordine tecnico legate all’operazione. La Giunta Stirati e la maggioranza hanno la-

sciato il primo segno della lunga campagna elettorale, con i Liberi e Democratici (LeD) fortemente impegnati a trovare il modo di assicurarsi il potere anche per il quinquennio 2024-2029 e al contempo di spingere la candidatura di Filippo Mario Stirati in Regione dopo i due mandati da sindaco.

PAGINA 10 IL CASO V G
PET.
A.

GORACCI, È ARRIVATA L’ORA DELLA VERITÀ

IL 23 MAGGIO È FISSATA L’UDIENZA CHE

POTREBBE DECIDERE LE SORTI DELL’EX SINDACO PERCHÉ È MATURATA LA PRESCRIZIONE SU TUTTI

I REATI DI CUI È ACCUSATO: STA A LUI DECIDERE SE APPROFITTARNE OPPURE ANDARE FINO IN FONDO COME HANNO FATTO QUASI TUTTI GLI ALTRI IMPUTATI

di MASSIMO BOCCUCCI

Potrebbe esserci la resa dei conti al processo Trust per l’imputato Orfeo Goracci e sui reati a lui contestati, nella posizione che è oggettivamente prioritaria perché l’ex sindaco è l’imputato principale attorno al quale ruota la vicenda giudiziaria sfociata il 14 febbraio 2012 con l’arresto dell’allora vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Umbria e di ex componenti della sua Giunta comunale, dipendenti ed ex dipendenti comunali. Il 23 maggio è fissata l’udienza, dopo l’ultima tenutasi il 21 febbraio scorso e il rinvio di quelle previste a marzo e aprile. Per quella data saranno maturati i tempi della prescrizione - secondo fonti forensi perugine - per tutti i capi d’imputazione di cui deve rispondere l’ex sindaco al tribunale di Perugia nel processo di primo grado cominciato nel novembre 2015. Hanno già espresso ufficialmente la rinuncia alla prescrizione Maria Cristina Ercoli (all’epoca vicesindaco e poi sindaco quando Goracci nel 2010 venne eletto consigliere regionale), gli ex assessori Graziano Cappannelli e Lucio Panfili, Nadia Ercoli (tenente della Polizia Locale), il dipendente comunale Lucia Cecili e l’allora segretario comunale Paolo Cristiano. Si è avvalso della prescrizione l’ex dipendente comunale Umberto Baccarini.

NON RINUNCIA. Il 25 ottobre 2022 l’avvocato Franco Libori, che difende Goracci, ha annunciato che il suo assistito “non rinuncia

alla prescrizione”. Non è comunque quella annunciata dall’avvocato Libori una scelta definitiva, anche perché dev’essere esplicitata personalmente in aula dall’imputato e in quell’occasione Goracci non c’era. Qualunque decisione finale Goracci intenderà prendere sarà definitiva e non potrà avere ripensamenti: se non rinuncia alla prescrizione dovrà esplicitarlo in aula oppure potrà essere assenti e in quel caso la prescrizione verrà applicata d’ufficio alla scadenza dei termini che pongono l’imputato automaticamente fuori dal processo. Qualora decidesse di rinunciare alla prescrizione, come hanno fatto gli altri 6, il processo andrà avanti con il primo grado, l’eventuale appello ed eventualmente il ricorso in Cassazione.

IL DILEMMA. Lo scalpore sulla prescrizione sì o no nasce dalla matrice ideologico-politica di Goracci e della sua parte politica. Per taluni (soprattutto i comunisti cosiddetti nudi e puri) la prescrizione non è assoluzione. Quante volte lo si è sentito dire dagli esponenti di sinistra per i politici processati senza sentenza passata in giudicato (specie per le prescrizioni di cui è avvalso Berlusconi). Ora Goracci è a un bivio: andare fino in fondo, in nome dell’innocenza che ha sempre rivendicato e delle convinzioni ideologico-politiche, oppure avvalersi della prescrizione che in uno Stato di diritto e per i liberaldemocratici è un sacrosanto diritto, ritenendo che un procedimento giudiziario non possa trascinarsi all’infinito. Secondo ambienti forensi perugini, Goracci rischierebbe grosso su taluni capi d’imputazione, in particolare sull’accusa di concussione e con riferimento a vicende che riferite all’ex dirigente comunale Gabriele Silvestri. Per questo la prescrizione verrebbe vista come una via d’uscita senza prendersi il rischio di una condanna che peserebbe come un macigno. Per Goracci anche la prescrizione potrebbe, però, rivelarsi un macigno agli occhi dell’opinione pubblica visti i percorsi politico-ideologici personali. Un dilemma da sciogliere. Siccome Goracci ha sempre dichiarato di essere estraneo ai fatti contestati e di aver agito nella legalità e correttezza, potrebbe decidere di farsi processare fino in fondo per ottenere la sentenza di assoluzione in ogni grado di giudizio.

Lorenzo Mariani spinge forte sull’acceleratore

Salire sul podio alla seconda gara nazionale è qualcosa di cui andare orgogliosi. Lo è Lorenzo Mariani, il ventiquattrenne pilota eugubino che ha conquistato due volte il podio all’autodromo di Vallelunga, sull’asciutto e sul bagnato. Nel secondo round della Formula X Pro Series 2023 al volante della Tatuus T014 Abarth di Formula 4, ha conquistato a suon di sorpassi il terzo posto nella classifica rookie, il sesto assoluto, in gara-1, mentre in gara-2, sotto alla pioggia, è riuscito a fare addirittura meglio: quarto assoluto e terzo tra gli esordienti nonostante la scarsa esperienza nelle condizioni più insidiose. Per Mariani si tratta dei primi podi della carriera, ottenuti alla seconda presenza nell’automobilismo dopo quella di Monza a inizio aprile e all’esordio sul tecnico e impegnativo circuito romano.

CRESCITA. Nel corso dei vari turni della Fx Pro Series, serie nazionale per monoposto che si disputa nell’ambito degli Fx Racing Weekend, il portacolori del Team Racing Gubbio ha mostrato sempre più confidenza con monoposto e circuito e durante le gare ha saputo mettersi in evidenza in ogni condizione, andando all’attacco e rimontando sull’asciutto di gara-1 e cercando di adattarsi il più velocemente possibile alla pista bagnata in gara-2, battagliando nel gruppetto dei migliori. A Monza era arrivato il primo punto in assoluto, a Vallelunga le prime soddisfazioni da podio da condividere con il papà e team manager Fabio Mariani, che lo segue a ogni appuntamento. E il prossimo è particolarmente atteso in quanto sarà quello di casa: il terzo round 2023 della Fx è infatti in programma il 3 e 4 giugno sull’autodromo dell’Umbria a Magione.

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MA. GI.

LA PRIMA AZIENDA ITALIANA A METTERE IN STRADA

Dopo la rivoluzione dei primi veicoli a metano liquido, con il full electric si introduce un nuovo concetto di mobilità e di logistica sostenibile Con LC3 nasce il trasporto pesante di prossimità no limits.

Una soluzione ideale per percorrenze a breve, che consente di collegare zone di carico periferiche ai centri urbani senza alcuna emissione inquinante sul posto. Utilizzare mezzi all’interno delle città, compreso l’accesso alle zone ZTL rende possibile il trasporto e la consegna di grandi quantità di merci, anche deperibili, a strutture che hanno necessità di approvigionamento quotidiano. L’introduzione del full electric è una nuova tappa del nostro viaggio lungo la strada della sostenibilità. Un ulteriore step verso la decarbonizzazione, parte del nostro progetto che ha come obiettivo raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040.

UNA MOTRICE 100% ELETTRICA. lc3trasporti.com

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ANTONY ANGELONI HA L’ASSO NELLA MANICA

L’EUGUBINO FONDATORE E CEO DI EURO ROUNDERS

È TRA I PERSONAGGI PIÙ INFLUENTI DEL POKER

ITALIANO CON BASI IN DIVERSE PARTI D’EUROPA È STATO PREMIATO PER IL QUINTO ANNO DI FILA AI GIOCONEWS POKER AWARDS CON LA STELLA D’ORO , RICONOSCIMENTO PIÙ PRESTIGIOSO PER LA CATEGORIA

di EMANUELE GIACOMETTI

Il poker sportivo ha avuto un boom nei primi anni duemila, dove piano piano gli italiani si sono guadagnati rispetto e stima. Con caparbietà e iniziativa, alcune figure hanno contribuito a far crescere il movimento riuscendo ad esprimere la loro passione non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Tra loro, c’è anche l’eugubino Antony Angeloni, divenuto ormai tra i personaggi più influenti del poker italiano e nominato per il quinto anno consecutivo ai GiocoNews Poker Awards, fregiandosi della stella d’oro, a oggi il riconoscimento più prestigioso per la categoria.

EURO ROUNDERS. Il poker live è un settore dell’industria del gioco da milioni di fatturato annuo. La Euro Rounders, di cui Angeloni è founder e Ceo, è una compagnia leader del mercato europeo che detiene record in Italia, San Marino, Slovenia, Liechtenstein e Repubblica Ceca. Pure le case da gioco di Spagna, Bulgaria, Croazia e Malta si sono avvalse delle collaborazioni della Euro Rounders. In un singolo evento, per esempio, lavorano mediamente tra 150 e 300 figure professionali, estremamente competenti e qualificate e necessarie a ricevere, come accaduto a febbraio 2023 al King’s Resort di Rozvadov in Repubblica Ceca, ben 5.166

iscritti in un solo fine settimana (attualmente record europeo di sempre) durante la tappa del tour Italian Poker Sport. La città di Sanremo ha addirittura dichiarato pubblicamente che, in un evento del maggio 2022 in cui era partner Euro Rounders, di aver superato persino gli incassi del famoso Festival della canzone italiana.

LA STORIA. Sedici anni fa partiva da Gubbio l’avventura di Angeloni nel poker, con la nascita della sede del suo club dedicato al Texas Hold’em. Negli anni la sua professionalità viene notata e richiesta dalla Giochi del Titano di San Marino e, come prima esperienza internazionale, dà vita alle Ips Italian Poker Sport. L’opportunità lo costringe a lasciare Gubbio, ma solo il tempo di disfare la valigia che la Slovenia diventa la sua seconda base operativa, tanto da trasferisti a Nova Gorica e lavorare agli eventi della Poker Room del Perla Resort. Seguiranno Malta, Bulgaria, Spagna. La conquista dei territori non accenna a fermarsi e ultimamente si uniscono al ventaglio anche Repubblica Ceca e Liechtenstein.

TANTO LAVORO. “Quello che più mi gratifica oggi, piu dei successi - dice Angeloni - è pensare che grazie ai miei eventi lavorano centinaia di persone, offrendo divertimento a migliaia di appassionati. Il bello del mio lavoro? Veder partecipare a un torneo giocatori provenienti da oltre 70 Paesi, gente di estrazione sociale e ceto differenti che si sfidano ad armi pari, vivendo per più giorni all’interno di grandi resort, ritrovarsi al tavolo come perfetti sconosciuti ma dopo poco diventare amici per sempre. Pensare di aver creato una realtà così importante e di riferimento, mi appaga di tutti gli sforzi e sacrifici che ho dovuto affrontare in questi anni”.

Il Rugby Gubbio è in B: un trionfo su tutta la linea

La prima volta non si scorda mai. La prima volta del Rugby Gubbio in Serie B, traguardo inseguito con tenacia e determinazione, e conquistato a ridosso dei giorni che per ogni eugubino sono davvero sinonimo di festa. E da celebrare quest’anno c’è stato davvero tanto, perché la società guidata dal presidente Andrea Frondizi è andata davvero oltre i propri limiti. Punto di riferimento da anni all’interno del panorama sportivo locale, con un movimento in continua crescita e strutture create con sacrifici e intraprendenza nell’area del Coppiolo, rigenerata e pronta anzi a rifarsi ulteriormente il look in vista della stagione che verrà. La B, sportivamente parlando, rappresenta un grande traguardo, ma è anche la ricompensa che ripaga Frondizi e i suoi collaboratori (nonché tutti gli appassionati) per quanto hanno saputo fare nel corso di decenni di storia rugbystica locale. “Questo momento - ha spiegato il presidente - resterà negli annali, ed è stato bello poterlo condividere con così tanta gente. Vedere un colpo d’occhio come quello offerto dalla gara con il Rugby Pistoia (decisiva per la vittoria del campionato: 74-0 il finale per i ragazzi guidati da Gianluca Gamboni) è stato davvero emozionante. È il punto più alto di un percorso fatto assieme a tanti dirigenti, volontari, allenatori e tutte le famiglie dei ragazzi. Era da un paio d’anni che inseguivamo questo traguardo e siamo

contenti di averlo centrato”. Promozione arrivata nel giorno in cui Francesco Rossi (autore della meta d’apertura di giornata) e Giancarlo Fiorucci, due colonne storiche del XV eugubino, hanno lasciato l’attività per raggiunti limiti d’età, facendolo però letteralmente col botto. Il comitato regionale umbro della FIR ha voluto omaggiare Gubbio con i complimenti di rito e con un ovale che Egiziano Polenzani, presidente regionale, ha consegnato a Moreno Panfili, figlio di Sanio, che è stato il primo presidente del Rugby Gubbio nel 1984, anno della fondazione del club. “Quel che è stato fatto qui a Gubbio è qualcosa di eccezionale, con una crescita a livello di club e di strutture invidiata da tutta l’Umbria. Vedere queste scene di festa è quanto di più bello possa esserci”.

ORA IL BASKET. Il trionfo del rugby si spera possa fungere anche da traino per gli altri sport di squadra cittadini. L’Emi Basket Gubbio ha conquistato la finale play-off del campionato di Serie D, e a cavallo della settimana dei Ceri proverà a spuntarla su Marsciano, potendo far leva sul fattore campo per via del miglior piazzamento ottenuto nella stagione regolare. S’è fermata invece in finale la corsa del San Martino nei play-off del campionato di Serie C1 di calcio a 5, battuto dal Rieti. R. BAR.

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LA ROCCA

LA DOTTRINA NELLA STORIA

I CERI LUCE DEL MEDIOEVO I CERI E LA SEDIA DEL PAPA

Il mondo moderno odia la vera religione e solo gli pseudo intellettuali odierni possono ignorare questo dato incontestabile. Tutta la modernità nasce in opposizione a quello che sprezzantemente è stato definito medioevo, cioè età di mezzo, quasi non avesse nessun elemento caratterizzante e fosse semplicemente una sorta di “intervallo” tra gli splendori dell’epoca classica e quelli del periodo che, non a caso, è stato definito “rinascimento” (come se, appunto, la cultura e la società rinascessero dopo la “morte” dell’epoca cristiana). Seguirà poi l’illuminismo, con quel pregiudizio anticristiano che ha costruito la leggenda nera dei “secoli bui” fatti di superstizione, barbarie, soprusi e violenze cieche. Ancora oggi il termine “medievale” è sinonimo di arretratezza, mancanza di spirito critico e oscurantismo cattolico. Essendo queste baggianate insostenibili dal punto di vista storico, ecco che ultimamente si va “riscoprendo il medioevo”, magari proponendo dei veri e propri festival celebrativi. Ma nulla cambia sul principio dell’odio verso la vera religione. Dopo averci propinato la leggenda di un medioevo oscuro per colpa della Chiesa, ecco gli stessi intellettuali propinarci oggi quella di un medioevo capace di luce, nonostante la Chiesa. A nulla vale replicare che se ancora oggi si riverbera nella nostra disperata società un po’ di gioia e di colore, lo si deve al medioevo cattolico, come dimostra la festa dei Ceri. Risposta: i Ceri sono belli, sono sicuramente nati nel medioevo, ma la Chiesa non c’entra un bel niente. Sono infatti una riedizione di antichi rituali della fertilità legati alla dea Cerere (da cui Ceri), come testimonia l’alzata, chiaro simbolo dell’erezione fallica. E pensare che c’è qualcuno che ci crede pure…

Forse nessuna immagine al mondo rende meglio l’idea di cosa sia un “riflesso condizionato” se non quella degli eugubini alle prese con qualsiasi oggetto che ricordi anche vagamente la stanga di una barella. Bambino o adulto che sia, potete essere certi che ogni eugubino quando vede un legno lo prende “a cero” sulle spalle. Alzi la mano chi, nato a Gubbio, guardando la celebre scena del marchese Del Grillo che porta in spalla il papa e fa finta di inciampare, non ha pensato subito al “ceppo che ‘n ce fa e fa cade’ ‘l cero”. Ebbene, la cosa è talmente nota che il famoso scrittore cattolico Vittorio Messori, in un libro uscito l’anno scorso intitolato “La luce e le tenebre”, ne prende spunto per una riflessione sulla sedia gestatoria che ormai i papi non usano più (l’ultimo a farlo fu papa Luciani nel suo breve pontificato del 1978). Il noto scrittore se la prende con la solita propaganda anticattolica che vede nella sedia del papa una sorta di indegna violenza sull’uomo. Messori spiega che l’uso della sedia gestatoria non era il residuo di crudeltà schiavistiche da faraone egizio, ma un servizio prezioso reso ai devoti che si accalcavano alle cerimonie del papa e si lagnavano di non poterlo vedere passare benedicendo. Oggi la sedia, non a caso, è sostituita dalla papamobile, che ha proprio la funzione di permettere a chiunque di vedere, anche solo per pochi secondi, il papa da vicino. Proprio qui Messori si serve della nostra Gubbio. “In ogni caso - scrive - portare sulle spalle il Santo Padre era un alto onore che si disputavano le grandi famiglie di Roma. Ancora oggi, del resto, c’è viva competizione in antiche e nobili città come Gubbio per far parte del gruppo di eletti che hanno il privilegio di portare ogni anno i Ceri”. Portare il Papa, così come il cero, è un onore, non certo una schiavitù.

Mancarsi, l’amore in breve

Nel racconto delle vicende di Nicola e Irene emerge tutta la potenza e la schiettezza narrativa di un autore che sembra discostarsi molto dai suoi precedenti romanzi: De Silva si scopre un narratore di storie d’amore perfetto, impeccabile e attento a quei particolari superflui che costituiscono l’essenza di una narrazione. Mancarsi è il racconto di un gioco di continue rincorse e coincidenze, quelle che si susseguono nella vita dei due protagonisti; frequentano lo stesso bistrot ed entrambi hanno superato delle condizioni di sofferenza amorosa che li lega in un filo invisibile, ma saldo: Nicola sta elaborando la morte della moglie in un incidente stradale, mentre Irene sta metabolizzando la brusca fine di una storia lunga, inaridita dalla monotonia della routine e da un sentimento sempre più affievolito. Entrambi hanno indossato, per anni, la maschera del marito e della moglie da manuale, nascondendo le loro fragilità, i propri bisogni e le loro debolezze senza mai doman-

darsi cosa ci fosse oltre la vita che stavano vivendo in una prospettiva di costante insoddisfazione e perenne manchevolezza. Non sanno di essere fatti l’uno per l’altra, di rappresentare l’uomo e la donna del quale avrebbero voluto, pur senza conoscersi, innamorarsi e, per questo motivo, la vita li porrà inaspettatamente uno di fronte all’altro.

Le pagine di questo romanzo nascondono una verità cristallina e un superamento della retorica molto piacevole soprattutto quando si trattano vicende amorose: tutto è un continuo intreccio di eventi, di misteri, di correlativi oggettivi, di ponti tra passato e presente che andranno a costituire una matassa dalla quale sarà impossibile divincolarsi. Lo scrittore napoletano mostra uno stile narrativo vero, in grado di porsi al di là del perbenismo e di farci prendere coscienza dell’inconsistenza ideologica dell’amore eterno che, al contrario, si mostra come la più piacevole e profonda delle coincidenze.

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IL ROMANZO DI DIEGO DE SILVA RACCONTA UN’INTENSA STORIA D’AMORE IN ABSTENTIA Pillole Letterarie e Dintorni... a cura di ANNALISA BOCCUCCI a cura di LUIGI GIRLANDA

Il pozzo di San Patrizio, un capovolavoro senza precedenti

Non è un mistero il fatto che la città di Orvieto sia nota per le sue antiche origini etrusche e soprattutto per i suoi capolavori architettonici, primo fra tutti il duomo. Ben più sconosciuta al contrario, è la sua anima misteriosa che si cela sotto i piedi dei visitatori e che conserva gelosamente il Pozzo di San Patrizio. Si tratta di un capolavoro. Commissionato nel 1527 da Papa Clemente VII all’architetto Antonio Sangallo il Giovane, il cui nome originario era Pozzo della Rocca, poiché vicino alla rocca Albornoz, svolgeva la funzione di approvvigionamento idrico. Soltanto nell’Ottocento il pozzo assunse il nome con cui oggi è conosciuto

e che fa riferimento all’abisso irlandese dove era consueto pregare San Patrizio.

Con le sue due grandi scale a chiocciola, composte da 248 gradini l’una, è talmente profondo che mentre si scende, dalle 72 finestre che circondano tutta la lunghezza del pozzo, la luce diventa sempre più tenue quasi a condurre nel buio pesto. Inoltre, secondo la leggenda popolare, solamente chi fosse riuscito a raggiungerne il fondo superando una serie di prove, avrebbe guadagnato l’accesso al paradiso, motivo per cui questa meraviglia architettonica riflette appieno il detto del “pozzo senza fine”.

Come ti Cucino Sano a

BACCALA’ DI MAGGIO , UN VERO RITUALE MISTICO

Ci sono ricette che non sono semplicemente dei piatti tradizionali. Il baccalà a Gubbio è molto di più: un rituale mistico che conserva nei suoi sapori le emozioni di un popolo che custodisce in esso memorie intime e pagine di vita. In occasione della Festa dei Ceri viene preparato il Baccalà alla Ceraiola, in onore del patrono Sant’Ubaldo. La sua preparazione è affidata all’Università dei Muratori, erede dell’antica corporazione medievale dei maestri delle pietre che da sempre si occupa di organizzare la solenne manifestazione e di cucinare il baccalà per tutti i ceraioli. Un rito antico, un momento consueto che prima della grande

RICETTA Per la maionese:

• Brodo di pesce 100 ml

• Scarti di baccalà 100 gr

• Olio di girasole 200 ml

Per il baccalà:

• Baccalà dissalato e spinato 500 gr

• Acqua 200 ml

• Latte 100 ml

• Alloro 1 foglia

• Sale q.b.

• Olio di girasole q.b.

• Olio extravergine d’oliva q.b.

• Datterini 10

• Pecorino q.b.

Per il morbido di fave:

• Patata lessa 1

• Fave fresche q.b.

• Basilico q.b.

• Olio extravergine d’oliva q.b.

• Sale q.b.

Festa, precede le emozioni e l’entusiasmo. Una ricetta tipica e segretissima, mai stata scritta, tesoro culinario tramandato esclusivamente a voce tra i soli uomini dell’università, altri non la conoscono, ragion per cui non ho cercato di emulare questo piatto, per la quale provo profondo rispetto, ma ho pensato a una ricetta diversa, alternativa, ugualmente godibile in questo periodo perché in fondo contiene tutti gli elementi tipici dei giorni di festa nel mese di maggio.

PROCEDIMENTO

• Cominciare preparando la maionese di baccalà, In un pentolino cuocere a fuoco molto lento gli scarti del baccalà nel brodo di pesce per circa 20 minuti senza far arrivare a bollore.

• Filtrare e lasciar raffreddare, poi con l’aiuto di un frullatore a immersione montare come una maionese aggiungendo l’olio di girasole a filo.

• Preparare ora i datterini tagliandoli a metà e disponendoli su una teglia foderata di carta da forno con timo fresco, basilico e sale.

• Condire con un filo d’olio extravergine d’oliva e inserire in forno caldo a 180° per 10 minuti.

• In una pentola mettere l’acqua, il latte e gli aromi, portare a una temperatura di 85° e unire il baccalà precedentemente privato della pelle.

• A parte lessare la pelle in acqua per almeno 10 minuti, poi con una pinza spostarla su una teglia con carta forno, coprirla con un altro foglio ed essiccarla in forno a 165° per circa 15 minuti.

• Friggere la pelle in olio di girasole fino a ottenere delle chips.

• Per terminare preparare le fave, mettere nel bicchiere del frullatore la patata lessa sbucciata, le fave secche precedentemente cotte, una foglia di basilico, un pizzico di sale e olio extravergine d’oliva.

• Frullare tutti gli ingredienti fino a ottenere una crema.

• Con l’aiuto di un coppapasta adagiare sul fondo del piatto il morbido di fave, procedere poi con il baccalà, i pomodorini, la chips e qualche goccia di maionese.

• Completare con qualche scaglia di pecorino e un filo di olio extravergine di oliva a crudo.

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All’insolito
CLAUDIA BOCCUCCI
cura di LORENZO DIAMANTINI
posto a cura di

La Bacheca di

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Vendo palestra multifunzione marca Weider 8630, dotata di complessive 5 postazioni per svolgere allenamento pesi, direttamente da casa. La struttura è composta da una postazione che comprende “pectoral machine” e “chest press”, utile per l’allenamento dei cosiddetti “muscoli da spinta” (Pettorali, spalle e tricipiti), una piccola “leg press” con pedana e una “leg extension” da impiegare per l’allenamento delle gambe e infine una “lat machine” per completare, con le sue varianti, l’allenamento dei cosiddetti “muscoli di trazione” (dorso, bicipiti e deltoidi posteriori). Palestra in ottime condizioni d’uso. Info: 347.3513410

REGALO ABBIGLIAMENTO

Regalo abbigliamento bambino, estivo ed invernale, da 3 mesi a 2 anni. Info: 333.8865793 (Anna)

VENDESI STRUMENTO

Vendo flauto traverso YAMAHA con custodia e leggio. Info: 3402508597

VENDESI MTB

Vendo MTB Bianchi da ragazzo/ ragazza Modello: 750 SF. Info: 340.2508597

ASSISTENZA

Offresi disponibilità per assistenza anziani e persone disabili. Massima serietà. Info: 349.5002449 (Raoul)

ASSISTENZA

Signora di Gubbio con esperienza cerca lavoro per assistenza anziani o altri casi simili. Info: 366.2149598

OFFERTA LAVORO

Cercasi commessa part-time con un minimo di esperienza da inserire nel nostro organico. Settore turistico (vendita prodotti tipici). Info: 348.0651017

GIARDINAGGIO

Giardiniere offresi per lavori di giardinaggio e manutenzione del verde. Massima serietà. Info: 349.5002449 (Raoul)

ASSISTENZA

Signora italiana automunita cerca lavoro per assistenza anziani, orario diurno e notturno, con esperienza lavorativa. Info: 335.6276288

NUMERI UTILI

Centralino Comunale 075.92371

Centralino Osp. Branca 075.9270801

Pronto Soccorso 075.9270744

Numero Verde Farmacie 800.829058

Guardia Medica 075.9239468

Sez. Croce Rossa 075.9273500

Gubbio Soccorso 075.9277779

Misericordia Gubbio 340.3859797

Carabinieri 075.9235700

Vigili del Fuoco 075.9273722

Vigili Urbani 075.9273770

Cimitero Civico 075.9237690

IAT 075.9220693

Servizio Taxi 075.9273800

Carabinieri Forestali 075.9272585

Guardia di Finanza 075.9273789

Centrale ENEL 800.900.800

Canile 075.9274963

Curia Vescovile 075.9273980

ACI Soccorso Stradale

FARMACIE

COMUNALE

Piazza 40 Martiri 10 075.9272243

CECCARELLI Via L. da Vinci 50 075.9222471

CENTRO Via Cairoli 15 075.8085796

LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783

PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.9220635

CARDINALI

Loc. Casamorcia

075.9255131

MONACELLI

Frazione Padule 075.9291235

BRANCA Via Ponte Rosso

075.9256122

TOMARELLI

AIUTO COMPITI

Insegnante con esperienza offresi per aiuto compiti in tutte le materie e lezioni private di inglese/francese. Traduzioni dall’inglese al francese e viceversa. Info: 329.4007132

AFFITTASI APPARTAMENTO

Disponibile per l’affitto un appartamento di mq 40 composto da cucina, soggiorno, camera matrimoniale e bagno. Completamente arredato. Info: 350.0089824

AFFITTASI APPARTAMENTO

A Gubbio, in via Bruno Buozzi 39, affittasi appartamento da 70 mq composto da cucina soggiorno, due camere da letto di cui una singola e relativo bagno, conservato in perfetto stato, non ammobiliato. Info: 338.3651270 (Stefano)

VENDESI APPARTAMENTO

Vendesi appartamento a Padule di Gubbio, zona ben servita e tranquilla, composto da: ingresso, sala, cucina, due camere da letto, ripostiglio e bagno con tre terrazzi. Info: 338.6680525

APICOLTURA

Vendo alveari di api in buona efficienza. Info: 328.6925906

AFFITTO CERCASI

Piccolo appartamento cerco per affitto residenziale. Vuoto o arredato, meglio se in centro storico. Referenze disponibili. Info: 348.3043675

TERMOSIFONI

Vendo nuovo radiatore tubo-

lare 4C.H.600 RAL9016. Oltre che nuovo, il pezzo è ancora presso il rivenditore. Al prezzo di 99 euro( prezzo originale è di 170 più iva). Info: 335.5210815 (Manuela)

ASSISTENZA E PULIZIE

Offresi disponibilità per assistenza anziani e pulizie. Massima serietà. Buone referenze. Info: 379.1885234

ASSISTENZA E PULIZIE

Ragazza italiana automunita cerca lavoro ad ore per pulizie oppure per assistenza a persone anziane, assicuro e richiedo max serietà. info: 345.7639794

AFFITTASI IMMOBILE

Affittasi locale uso box/magazzino di mq 70 in zona Fontevole di Gubbio, il locale è già libero. Info (anche WhatsApp): 340.3417068

LAVORI DOMESTICI/AGRICOLI

Coppia 55-enne offresi per assistenza anziani e/o lavori domestici o agricoli compreso vitto e alloggio nelle zone di Gubbio e nei dintorni. Max. serietà. Info: 327.0972195

PULIZIA CAMINI

Spazzacamino di Gubbio esegue lavori di pulizia canne fumarie, termocamini, stufe a pellet, lavaggio pannelli fotovoltaici. 338.3765787 (Sandro)

LEZIONI MUSICALI

Insegnante di musica impartisce lezioni private ( anche on-line) di pianoforte, solfeggio e tastiera. Info: 338.4936777

www.VivoGubbio.com

Società Editrice Infopress srl

Mail redazione@vivogubbio.com

Direttore Responsabile Massimo Boccucci

Redazione Annalisa Boccucci, Claudia Boccucci, Lorenzo Diamantini, Luigi Girlanda, Angela Pettinacci

Grafica Roberto Barbacci

Stampa Artegraf srl - Trestina (PG)

Distribuzione S.I.S. Group - Corciano (PG)

Info Pubblicità 075.9228938

Chiuso in redazione: Lunedì 8 Maggio 2023

Registrazione al Registro Operatori Comunicazione (ROC) n. 38761 con prov. dir. 677 del 14 Novembre 2022

Il prossimo numero è in uscita

075.9220795

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SABATO 27 MAGGIO 2023

PAGINA 18 VARIE V G
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