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LeD SCATENATI E DIVISI TRA TASSO, NAFISSI E PINNA

IL MOVIMENTO DEL SINDACO APRE ALL’ACCORDO CON IL PD : INCONTRO IN PIAZZA ODERISI. OUTSIDER NELLA CORSA GIOVANNA UCCELLANI E L’EX ASSESSORE GIORDANO MANCINI NEL CENTRODESTRA TIMORE PER LE LISTE DEBOLI

Le carte le danno i Liberi e Democratici. Il gioco si fa duro e i LeD già stanno giocando, convinti di potersi prendere tutto nel 2024: la conferma del potere a palazzo Pretorio (si vedrà con quali alleati) e un posto in Regione con Filippo Mario Stirati che non può ricandidarsi a sindaco dopo due mandati e adesso mette nel mirino Perugia e palazzo Cesaroni. I LeD al momento hanno diverse opzioni per la candidatura a sindaco, a cominciare dall’attuale vicesindaco Alessia Tasso (33 anni) e con frange del movimento civico che pensano a Leonardo Nafissi (62) e anche al consigliere comunale Francesca Pinna (49), dirigente scolastico della scuola media “Mastro Giorgio-Nelli” e del Primo Circolo Didattico “Giacomo Matteotti”. I LeD giocano su più tavoli: hanno cominciato una serie di consultazioni con le attuali forze della maggioranza incontrando Scelgo Gubbio (c’erano Giuseppe Lepri e Giorgia Gaggiotti che però ha la tessera del Pd e viene data nel gruppo impegnato a costituire il secondo circolo piddino), Democratici per Gubbio, Psi e anche il Pd all’opposizione dal 2014 tra guerriglie urbane a intermittenza.

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SUMMIT. In piazza Oderisi a fare gli onori di casa c’erano il segretario Massimiliano Grilli con i consiglieri comunali Marco Cardile, Giovanni Manca e Giorgia Vergari mentre per i LeD c’erano il plenipotenziario Claudio Tasso e l’assessore Rita Cecchetti. Argomento dominante: il timore di perdere il potere da sempre detenuto dopo che il centrodestra ha vinto anche a Gubbio alle elezioni regionali 2019 e le ultime politiche l’anno scorso. Il collante sarà questo, poi si vedranno il candidato a sindaco e i posti da elargire in caso di vittoria.

PIANO NAFISSI. Su Nafissi ci sono voci da tempo e si fanno sempre più insistenti. Lui ci lavora e cerca sponde per rafforzarsi. Il regista dell’operazione è Ubaldo Casoli, amico di lunga data, con coinvolgimenti a vari livelli. C’è stato un incontro per approfondire tra Francesco Zaccagni (Psi Civici Popolari), Giovanni Manca (Pd) e Riccardo Biancarelli (Democratici per Gubbio): potrebbero fare un piano per costruire attorno a Nafissi una coalizione da presentare. Nafissi e Casoli portano avanti contestualmente anche un altro piano: costituire a Gubbio un secondo circolo del Pd con il coinvolgimento dell’ex consigliere comunale Gabriele Tognoloni (già con Orfeo Goracci, ex Psi) e Giorgia Gaggiotti.

IDEA PINNA. Il nome di Francesca Pinna sta rimbalzando ed è una novità. Viene considerata appartenente all’ala più a sinistra dei LeD, insieme all’assessore Simona Minelli (35) con la quale ci sono anche legami familiari. C’è chi negli ambienti politici ha visto un nesso tra l’eventuale prospettiva politica di Francesca Pinna e l’adesione all’indagine epidemiologica sui bambini che vivono vicino ai cementifici dai risvolti politici, appoggiata dall’Amministrazione Comunale e soprattutto dal sindaco Stirati e dall’assessore Minelli. Ma Pinna valuterà anche altre prospettive personali, visto che a settembre potrebbe liberarsi il posto da dirigente scolastico al polo tecnico “Cassata Gattapone”, perché David Nadery ha completato il ciclo e si profila l’avvicendamento secondo le direttive del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, oppure potrebbe aspettare settembre 2024 quando dovrebbe completare il suo ciclo Maria Marinangeli al polo liceale “Giuseppe Mazzatinti”.

OUTSIDER. Nel centrosinistra ambisce Giovanna Uccellani (50), anche se la sua lista Scelgo Gubbio ha già perso i pezzi e ne perderà altri (Mattia Martinelli sicuramente), mentre in quel movimento c’è chi pensa all’ex assessore al Bilancio, Giordano Mancini (51), del quale si era parlato anche nel 2019. All’epoca declinò l’invito perché non voleva entrare in competizione con Stirati, dal quale si è poi staccato non condividendo la linea operativa e soprattutto il rimpasto di giunta con la conferma della debolissima Minelli. A proposito dell’assessore Simona Minelli, punta alla conferma nel prossimo mandato e per questo cercherà di orientare la scelta del candidato.

CENTRODESTRA. Ormai è chiaro che il centrodestra va avanti col dirigente di banca Vittorio Fiorucci (56), sostenuto dai poteri economici forti. Ma c’è un problema di liste con il rischio che possano rivedersi candidati imparentati per fare numero e riempire, senza riuscire a portare davvero i dividendi attesi. Sulla candidatura a sindaco sarà comunque determinante l’imprimatur di Fratelli d’Italia, anche se in Consiglio Comunale non è presente e il centrodestra è rappresentato solo da Michele Carini e Sabina Venturi della

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