3 minute read

di EMANUELE GIACOMETTI

Il poker sportivo ha avuto un boom nei primi anni duemila, dove piano piano gli italiani si sono guadagnati rispetto e stima. Con caparbietà e iniziativa, alcune figure hanno contribuito a far crescere il movimento riuscendo ad esprimere la loro passione non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Tra loro, c’è anche l’eugubino Antony Angeloni, divenuto ormai tra i personaggi più influenti del poker italiano e nominato per il quinto anno consecutivo ai GiocoNews Poker Awards, fregiandosi della stella d’oro, a oggi il riconoscimento più prestigioso per la categoria.

EURO ROUNDERS. Il poker live è un settore dell’industria del gioco da milioni di fatturato annuo. La Euro Rounders, di cui Angeloni è founder e Ceo, è una compagnia leader del mercato europeo che detiene record in Italia, San Marino, Slovenia, Liechtenstein e Repubblica Ceca. Pure le case da gioco di Spagna, Bulgaria, Croazia e Malta si sono avvalse delle collaborazioni della Euro Rounders. In un singolo evento, per esempio, lavorano mediamente tra 150 e 300 figure professionali, estremamente competenti e qualificate e necessarie a ricevere, come accaduto a febbraio 2023 al King’s Resort di Rozvadov in Repubblica Ceca, ben 5.166 iscritti in un solo fine settimana (attualmente record europeo di sempre) durante la tappa del tour Italian Poker Sport. La città di Sanremo ha addirittura dichiarato pubblicamente che, in un evento del maggio 2022 in cui era partner Euro Rounders, di aver superato persino gli incassi del famoso Festival della canzone italiana.

Advertisement

LA STORIA. Sedici anni fa partiva da Gubbio l’avventura di Angeloni nel poker, con la nascita della sede del suo club dedicato al Texas Hold’em. Negli anni la sua professionalità viene notata e richiesta dalla Giochi del Titano di San Marino e, come prima esperienza internazionale, dà vita alle Ips Italian Poker Sport. L’opportunità lo costringe a lasciare Gubbio, ma solo il tempo di disfare la valigia che la Slovenia diventa la sua seconda base operativa, tanto da trasferisti a Nova Gorica e lavorare agli eventi della Poker Room del Perla Resort. Seguiranno Malta, Bulgaria, Spagna. La conquista dei territori non accenna a fermarsi e ultimamente si uniscono al ventaglio anche Repubblica Ceca e Liechtenstein.

TANTO LAVORO. “Quello che più mi gratifica oggi, piu dei successi - dice Angeloni - è pensare che grazie ai miei eventi lavorano centinaia di persone, offrendo divertimento a migliaia di appassionati. Il bello del mio lavoro? Veder partecipare a un torneo giocatori provenienti da oltre 70 Paesi, gente di estrazione sociale e ceto differenti che si sfidano ad armi pari, vivendo per più giorni all’interno di grandi resort, ritrovarsi al tavolo come perfetti sconosciuti ma dopo poco diventare amici per sempre. Pensare di aver creato una realtà così importante e di riferimento, mi appaga di tutti gli sforzi e sacrifici che ho dovuto affrontare in questi anni”.

Il Rugby Gubbio è in B: un trionfo su tutta la linea

La prima volta non si scorda mai. La prima volta del Rugby Gubbio in Serie B, traguardo inseguito con tenacia e determinazione, e conquistato a ridosso dei giorni che per ogni eugubino sono davvero sinonimo di festa. E da celebrare quest’anno c’è stato davvero tanto, perché la società guidata dal presidente Andrea Frondizi è andata davvero oltre i propri limiti. Punto di riferimento da anni all’interno del panorama sportivo locale, con un movimento in continua crescita e strutture create con sacrifici e intraprendenza nell’area del Coppiolo, rigenerata e pronta anzi a rifarsi ulteriormente il look in vista della stagione che verrà. La B, sportivamente parlando, rappresenta un grande traguardo, ma è anche la ricompensa che ripaga Frondizi e i suoi collaboratori (nonché tutti gli appassionati) per quanto hanno saputo fare nel corso di decenni di storia rugbystica locale. “Questo momento - ha spiegato il presidente - resterà negli annali, ed è stato bello poterlo condividere con così tanta gente. Vedere un colpo d’occhio come quello offerto dalla gara con il Rugby Pistoia (decisiva per la vittoria del campionato: 74-0 il finale per i ragazzi guidati da Gianluca Gamboni) è stato davvero emozionante. È il punto più alto di un percorso fatto assieme a tanti dirigenti, volontari, allenatori e tutte le famiglie dei ragazzi. Era da un paio d’anni che inseguivamo questo traguardo e siamo contenti di averlo centrato”. Promozione arrivata nel giorno in cui Francesco Rossi (autore della meta d’apertura di giornata) e Giancarlo Fiorucci, due colonne storiche del XV eugubino, hanno lasciato l’attività per raggiunti limiti d’età, facendolo però letteralmente col botto. Il comitato regionale umbro della FIR ha voluto omaggiare Gubbio con i complimenti di rito e con un ovale che Egiziano Polenzani, presidente regionale, ha consegnato a Moreno Panfili, figlio di Sanio, che è stato il primo presidente del Rugby Gubbio nel 1984, anno della fondazione del club. “Quel che è stato fatto qui a Gubbio è qualcosa di eccezionale, con una crescita a livello di club e di strutture invidiata da tutta l’Umbria. Vedere queste scene di festa è quanto di più bello possa esserci”.

ORA IL BASKET. Il trionfo del rugby si spera possa fungere anche da traino per gli altri sport di squadra cittadini. L’Emi Basket Gubbio ha conquistato la finale play-off del campionato di Serie D, e a cavallo della settimana dei Ceri proverà a spuntarla su Marsciano, potendo far leva sul fattore campo per via del miglior piazzamento ottenuto nella stagione regolare. S’è fermata invece in finale la corsa del San Martino nei play-off del campionato di Serie C1 di calcio a 5, battuto dal Rieti. R. BAR.

This article is from: