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La politica sceglie le promesse a lungo termine

Metti quattro sindaci attorno a un tavolo e un consigliere provinciale portato da casa, il buon Francesco Zaccagni Gubbio, Fano, Cantiano e Cagli alleati per il futuro della Contessa nel dramma del presente senza via d’uscita, oltre agli altri quattro cantieri da Cantiano a Fano tra disagi continui. Il summit pubblico del 2 maggio scorso a Fano ha lasciato le promesse: il rilancio dell’area, l’impegno a trovare i ristori per le attività della zona (quando e come non si sa), le tempistiche rapide sui lavori e il potenziamento viario che non si capisce bene cosa voglia dire visto che la strada della Contessa chiusa dal 17 aprile scorso vedrà rifatto il viadotto (quello che nel 2019 venne definito sicurissimo) e i soliti lavori nella vecchia decrepita galleria, restando di fatto la “mulattiera” di sempre. Non c’erano a Fano né i rappresentanti di Anas né esponenti di Giunta delle Regioni Marche e Umbria, ma soltanto politici locali che hanno tentato di tranquillizzare tutti di fronte ai disagi e i danni economici devastanti. C’erano Cna Marche, Confcommercio Marche, Confcommercio Gubbio, operatori economici e cittadini delle zone colpite dalla chiusura. In estate si farà il bis, stavolta a Gubbio.

PILLOLA INDORATA. Filippo Mario Stirati vede questi lavori sulla Contessa come “una vera e propria opportunità da cogliere, anche per ciò che verrà al di là dei problemi contingenti. Un’occasione per coinvolgere e chiamare a raccolta tutte le istituzioni, le associazioni di categoria, il settore dei trasporti, i cittadini: tantissimi interessi, tutti assolutamente legittimi, ai quali vogliamo e dobbiamo guardare, anche pensando a come trasformare questa situazione difficile in un’opportunità. Dobbiamo avere da un lato la forza di presidiare con grande determinazione l’andamento dei lavori, e dall’altro quella di definire un grande patto tra le istituzioni e tutti i soggetti associativi portatori di interesse, al fine di reagire all’attuale criticità che si è venuta a determinare con una risposta alta di programmazione, tale da garantire per i prossimi anni una crescita virtuosa e più equilibrata rispetto alle altre dinamiche territoriali”.

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IL TAVOLO. La politica del tavolo è una costante ormai da anni a Gubbio. Un tavolo tira l’altro. Stirati ha parlato anche della necessità, condivisa dagli altri sindaci, di “istituzionalizzare il tavolo al quale diamo vita: i nostri territori grondano di caratteristiche storico-geografiche comuni, per questo dobbiamo pretendere, tutti insieme, infrastrutture innovative, funzionali, e dobbiamo insieme lavorare per dar voce a tutti i portatori di interesse”. Massimo Seri (sindaco di Fano), Alessandro Piccini (sindaco di Cantiano) e Alberto Alessandri (sindaco di Cagli) hanno espresso le migliori intenzioni assicurando impegno e interessamento. Francesco Zaccagni ha esortato a “lavorare insieme sia fondamentale, oggi più che mai, sia per gestire al meglio la questione tempi relativa alla Contessa e al viadotto, sia per poter eliminare tutti gli altri colli di bottiglia e tutti i lavori che rallentano ulteriormente la viabilità di tutta l’area”.

M. BOC.

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