15 Giorni - Numero 24 - 8 Ottobre 2014

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GUBBIO Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto

presso

quindicinale d’informazione Mercoledì 8 Ottobre 2014 Anno II Numero

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UN PIANO PER SALVARE LA DIOCESI IL VESCOVO MARIO CECCOBELLI TEME L’ACCORPAMENTO QUANDO TRA DUE ANNI FINIRÀ IL SUO MANDATO PER RAGGIUNTI LIMITI D’ETÀ. DIPLOMAZIE AL LAVORO PER INDURRE PAPA FRANCESCO A FARE DI ASSISI UNA PRELATURA TERRITORIALE, SUL MODELLO DI LORETO, PER UNIRE A GUBBIO LE ZONE DI GUALDO TADINO, NOCERA UMBRA, FOSSATO DI VICO, SIGILLO, VALFABBRICA


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COPERTINA

PAPA FRANCESCO HA IN MANO IL DESTINO DI GUBBIO

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PARTONO I PRIMI SEGNALI VERSO IL VATICANO PER CAMBIARE L’ASSETTO DELLE DIOCESI UMBRE. TUTTO RUOTA ATTORNO AD ASSISI: SE DIVENTA PRELATURA TERRITORIALE, LA DIOCESI EUGUBINA POTRÀ AMPLIARE I PROPRI CONFINI AVENDO PIÙ ABITANTI. CIÒ LE CONSENTIREBBE DI RIENTRARE NEI PARAMETRI PREVISTI

FIGURE CHIAVE Mons. Ceccobelli e Papa Francesco

di MASSIMO BOCCUCCI Il timore di un accorpamento c’è. È molto fondato. La paura OCCHI SUL PAPA Si punta all’intervento di Papa Francesco di perdere l’autonomia diocesana, per essere annessi, aleggia che faccia di Assisi una prelatura territoriale sul modello del nei corridoi della Curia in via 20 Settembre. I conti sono presantuario marchigiano di Loreto. In questo modo Gubbio sto fatti: la Diocesi di Gubbio è piccola e ancor più preoccupa manterrebbe la propria autonomia ampliando i confini con la carenza di vocazioni e di sacerdoti. Il rischio di una sopGualdo Tadino, Nocera Umbra, Fossato di Vico, Sigillo e Valpressione va calcolato e fronteggiato per tempo cercando una fabbrica aggiunte a Scheggia, Costacciaro, Umbertide e Cansoluzione in grado di scongiurare quel che si è già temuto nel tiano. È questo il sistema per sfuggire ai parametri, come la 2003 quando Pietro Bottaccioli, oggi vescovo emerito, comdimensione e la popolazione. Ci tiene la città alla sua diocesi pì settant’anni arrivando al pensionamento. La successione, che è la più antica dell’Umbria e tra le più longeve d’Italia. ufficializzata il 23 dicembre 2004 con la nomina di Mario Nel libro “La diocesi di Gubbio. Una storia ultramillenaria, un Ceccobelli insediatosi il 6 febbraio 2005, ha fatto tirare un patrimonio culturale, morale, religioso ineludibile”, il vescovo grosso sospiro di sollievo. Il problema, però, si riproporrà tra emerito Bottaccioli fa riferimento alla lettera di Papa Innodue anni, visto che Ceccobelli è nato il 14 agosto 1941 e duncenzo I al pastore Decenzio che risale al 416, nella quale il que si avvicina il traguardo dei raggiunti limiti di età. pontefice si riferisce ai praedecessores tui, indizio che altri SPENDING REVIEW La Conferenza Episcopale Italiana (Cei) vescovi hanno preceduto Decenzio, almeno fin dal IV secolo. sta lavorando, con un’apposita commissione, alla ridefinizioRIORGANIZZAZIONE Intanto, il vescovo Ceccobelli ha anne dei criteri per l’articolazione delle diocesi sul territorio nanunciato un riassetto della Curia diocesana e le prossime tapzionale con modifiche dettate, oltre che da logiche paritarie pe, dopo aver proceduto allo spostamento di Don Gaetano con le diocesi delle altre nazioni, anche dalla spending review Bonomi Boseggia nella frazione di Padule, Don Luca Lepri vaticana che impone tagli anche oltre Tevere, suggerendo di nella parrocchia Cristo Risorto di Umbertide e Don Luigi ridurne il numero. Il numero di abitanti (ipotesi al vaglio miLupini a Scheggia. Si terranno nel 2015 la Festa dei Giovani nimo 90mila), l’estensione territoriale e le particolari tradinella Domenica delle Palme (29 marzo), il convegno diocezioni di radicamento religioso sarebbero i criteri che la Cei sano dei catechisti (14 aprile), l’Assemblea diocesana (10-12 indica per l’eventuale taglio delle diocesi. Perciò c’è un piagiugno, la Festa della famiglia (da programmare). Ceccobelno al quale lavora la Curia eugubina, con Ceccobelli e i suoi li ha disposto che in ogni comunità parrocchiale sia attivo il più stretti collaboratori a cominciare dai fratelli sacerdoti consiglio pastorale parrocchiale, il consiglio per gli affari ecoGiuliano e Mauro Salciarini. Il rischio dell’accorpamento nomici che presenterà entro aprile il bilancio economico, e il (successe con Città di Castello dal 1972 al 1981 al tempo del gruppo liturgico che guidato dal parroco attivi la lectio divina vescovo Cesare Pagani) richiede una mobilitazione intanto settimanale sulle letture della liturgia domenicale. diplomatica.

LA STORIA I primi documenti risalgono al IV secolo. l’accorpamento con Città di Castello Il destino ultramillenario della Diocesi di Gubbio è appeso un filo. Certo nel IV secolo d.C., quando cioè si hanno le prime testimonianze dirette della presenza di una diocesi eugubina (si trovano all’interno degli scritti di San Girolamo), le problematiche odierne non erano all’ordine del giorno e tanto meno ne poteva essere compresa la portata. Il primo vescovo eugubino della storia regolarmente documentato è Decenzio, menzionato in una lettera di Papa Innocenzo I del 416. Il secondo vescovo noto è Gaudioso, vissuto nel V secolo. Scontato affermare che il vescovo più noto agli eugubini, e più in generale anche fuori dai confini locali, è Ubaldo Baldassini, in carica dal 1129 al 1160. Dopo un lungo periodo si autonomia e splendore la dio-

cesi finì sotto l’arcidiocesi metropolita di Urbino (1563), passaggio che pure agli eugubini non è mai piaciuto (ma venne confermato nel 1725 da Papa Benedetto XIII). In passato i confini della diocesi si estendevano fino a molte località marchigiane, ma dal 1818 con l’introduzione della diocesi di Pergola i confini si restrinsero notevolmente (venne persa anche l’Abbazzia di Fonte Avellana). Dal 1972 infine la diocesi eugubina è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell’arcidiocesi di Perugia, tanto che dal 1972 al 1981 venne unita a Città di Castello durante il mandato di Cesare Pagani, cui sono seguiti quelli di Ennio Antonelli (1982-1989), di Pietro Bottaccioli (1989-2004) e l’attuale di Mario Ceccobelli. R.Bar.

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POLITICA

TENERE I CONTI IN ORDINE

L’ASSESSORE AL BILANCIO SPIEGA LE STRATEGIE ADOTTATE PER GESTIRE LA SITUAZIONE CONTABILE NEGLI ULTIMI MESI DELL’ANNO. “ABBIAMO RIDOTTO LA SPESA PER UN MILIONE E 300MILA EURO. COLOGNOLA RENDERÀ ANCORA 3,2 MILIONI MA, COSA NON FATTA DALLE PRECEDENTI AMMINISTRAZIONI, ANDRÀ ATTIVATO UN FONDO PER IL RECUPERO AMBIENTALE”

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di MASSIMO BOCCUCCI Assessore Mancini, le tocca subito ai ripari sia in termini di equilibri che di patto di stail compito più delicato: far bilità. Rispetto al 2013 abbiamo ridotto la spesa di circa un quadrare i conti... Come inmilione e 300mila euro”. terpreta il ruolo? Ci sono risorse economiche per il futuro o larga parte del “Sento molto la responsabibilancio è assorbito dal completamento del tormentato lità delle scelte che quotidiaPuc di San Pietro? namente devo fare, perché si “Il Puc1 è un grosso investimento, ci costerà circa due milioni riverberano sulla vita dei miei e mezzo di euro, compreso il lodo arbitrale compreso, ma la concittadinI. Cerco di farlo in programmazione che abbiamo fatto ci permetterà di portare modo coscienzioso”. a compimento l’opera nella sua parte pubblica entro il prosIl bilancio preventivo 2014 è stato approvato tra minori simo luglio e di finire i box privati entro il 2015. Un discorso risorse, spese ridotte e aumento delle tasse: quali riflesa parte invece meriterebbero l’ex palestra di San Pietro e la sioni a giochi fatti? parte di struttura del piano rialzato. Altri importanti risorse “È stato un lavoro difficile che ha richiesto molto impegno e sono state stanziate per nuove viabilità, per piste ciclabili, per del quale sono soddisfatto anche se non posso esserne orgocompletare opere di urbanizzazione, consolidare il sistema glioso per vari paletti insuperabili: il 60% della spesa correnidrogeologico del nostro territorio o per adeguare strutturalte già consumato, contratti stipulati immodificabili, impegni mente la discarica di Colognola”. già presi dalla precedente amministrazione e ristrettezze nei La discarica di Colognola quanti soldi ha portato nelle tempi di approvazione non mi hanno permesso di dare l’imcasse comunali nel 2014 e quanti prevede possa portarne pronta veramente innovativa e di nuovo slancio. Anche per nel 2015? questo il prossimo bilancio preventivo sarà consegnato molto “È stata riaperta ad aprile, ricevendo i sovvalli del nostro Copresto perché sarà li che daremo il nostro pieno contributo mune e da pochi giorni anche quelli di alcuni Comuni vicini. alla rinascita della città”. Quest’anno dovrebbe introitare circa 250mila euro e, visti i Approvare un bilancio di previsione annuale quando alla volumi, circa tre milioni nella sua vita residua. Dovremo prefine dell’anno mancano appena tre mesi è una cosa sevedere un fondo per il recupero ambientale del luogo e per la ria? gestione del post mortem della discarica, visto che su questo “Il ritardo che si accumula sui tempi dei bilanci di previsione nessuna amministrazione precedente ha inteso mettere da è dovuto soprattutto alla fiscalità dello Stato che è ogni anno parte neanche un centesimo”. più complicata, lasciando i Comuni senza una certezza sulle Come verranno pagati i 29mila euro, oltre alle spese leentrate. È mia intenzione presentare il prossimo bilancio di gali, alla funzionaria Nadia Minelli dopo la transazione previsione entro marzo 2015 per dare il prima possibile sicumediata dal giudice sul lavoro per il contenzioso legato al rezza ed efficienza alla macchina comunale”. periodo Goracci-Ercoli? Può dire una volta per tutte quale situazione economico-fi“Trattandosi di sfera personale, mi limiterò a dare una risponanziaria ha trovato in Comune quando vi siete insediati? sta tecnica: alla funzionaria Minelli è stato riconosciuto un “Arrivare a fine giugno è stato come salire su un treno in cordanno di tipo patrimoniale che le dovrà essere pagato parte sa, la gestione in regime transitorio in dodicesimi aveva già nel 2014 e parte nel 2015, utilizzando quindi fondi che attenconsuntivato il 60% della spesa corrente dell’ente, lasciando gono alle spese del personale”. prevedere un fine anno molto difficile se non fossimo corsi

Il Pd tra Oriella Passeri e la bufera

Non c’è pace nel Pd. Ieri come oggi, oggi come domani. C’è ormai l’abitudine a vedere sotto elezioni, quando la sinistra va divisa, che dei pezzi si staccano per andarsene altrove e farlo perdere (succede dai tempi di Pds e Ds). Adesso la frattura si acuisce anche tra quelli che sono rimasti dentro dopo la nomina di Oriella Passeri quale nuovo segretario. Non è una spaccatura sulla persona, ci mancherebbe, ma sul metodo e sugli equilibri interni tanto che lei si ritrova in mezzo al guado faticando a varare la segreteria. Nel Pd eugubino domina il tutti contro tutti, anche se poi si trovano punti d’intesa nelle prospettive di potere, come le elezioni

per la nuova governance della Provincia vista la convergenza nel listone sul sindaco Filippo Mario Stirati che in consiglio comunale ha il Pd ufficiale all’opposizione. Sul nuovo segretario sono usciti allo scoperto, con una lettera aperta, dieci componenti dell’unione comunale nel tam tam tra dimissioni e autosospensioni. Avevano proposto un percorso alternativo puntando su Barbara Mischianti. “Dopo le ultime elezioni amministrative - hanno evidenziato - avevamo sperato che qualcosa potesse ancora cambiare. Un’esigua minoranza ha deciso di procedere, calpestando ciò che rimaneva dei normali processi democratici in un partito, nominando un nuovo segretario”.


15 151515 ATTUALITÀ Mentre in città continua il dibattito, altrove si amplia l’offerta 1515 15 Fontecese trova ostacoli,1515151515 15 15

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a Corciano ponti d’oro

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LE POLEMICHE SUL NUOVO POLO COMMERCIALE STRIDONO CON QUANTO SUCCEDE IN ALTRE PARTI DELLA PROVINCIA, IN COMUNI AMMINISTRATI DALLA SINISTRA. EUGUBINI ATTRATTI CONTINUAMENTE DA COLLESTRADA E ADESSO ANCHE DAL NUOVO QUASAR VILLAGE, UNA STRUTTURA DA 100 MILIONI D’INVESTIMENTO, 23MILA METRI QUADRATI E 500 OCCUPATI A Gubbio si litiga e si alimentano polemiche, bloccando progetti e investimenti come il polo commerciale di Fontecese e la riqualificazione delle Logge dei Tiratori che potrebbero contribuire a risollevare le sorti di una città fortemente depressa. Altrove agiscono, investono, si mettono in gioco per cercare risposte alla crisi che sta travolgendo tanti. A Gubbio ci si accapiglia - rispolverando ciarpame ideologico morto e sepolto, retaggio culturale condannato dalla storia e a veder bene pure dalla cronaca - perfino sull’unica operazione interamente privata, con capitali da fuori (19 milioni), prospettive occupazionali (un’ottantina di posti), strutture finalmente all’altezza di una città sopra i 30mila abitanti. Fontecese scatena analisi sociologiche (al di là dei ricorsi legali per interessi privati sui rivendicati indennizzi economici che sono altra storia) e le solite arrovellate disquisizioni politiche sul sesso degli angeli, mentre tutt’attorno si va avanti. Alla demonizzazione dell’operazione Fontecese fa per esempio da contraltare - e il parallelo calza alla perfezione quanto è stato realizzato e inaugurato a Corciano con il Quasar Village, ovvero una megastruttura da 100 milioni di euro d’investimento, 23mila metri quadrati, 60 negozi, 2.200 posti auto, 500 occupati, le più disparate attività commerciali per tutti i gusti e le tasche. Così si presenta il nuovo complesso voluto da Pac 2000 Conad sull’area dove negli anni ’80 spopolava la popolare discoteca. Sono davvero tanti gli eugubini che hanno già cominciato a gravitare sul nuovo megacentro di Corciano, così come lo fanno da anni a Collestrada, quando potrebbero avere un vero centro commerciale anche nella propria città. Al taglio del nastro del Quasar Village c’erano la presidente della Regione, Catiuscia Marini, e il sindaco corcianese Cristian Betti. È curioso come la nomenclatura politica che regge da una vita le sorti dell’Umbria si presenti in pompa magna a legittimare e benedire un altro colosso (dopo l’Ipercoop a Collestrada), mentre a Gubbio - dove si è fermi al sindaco Orfeo Goracci che a suo tempo tagliò il nastro di una lavanderia vantan-

dosene - si ostacolano tutte le iniziative che muovono progettualità importanti e di una certa consistenza. Sono le stesse forze della sinistra eugubina che in Regione e in Provincia governano tutte assieme e localmente si combattono paralizzando la città. QUASAR L’inaugurazione con le autorità

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L’INIZIATIVA Anche dalla città gemellata di Thann arriverà un contributo economico

Il nuovo organo della Basilica di Sant’Ubaldo

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La tradizione musicale della Chiesa costituisce un patrimonio d’inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell’arte, specialmente per il fatto che il canto sacro è parte necessaria ed integrante della Liturgia solenne. L’azione liturgica, infatti, riveste una forma più nobile quando è celebrata con il canto, con i ministri di ogni grado che svolgono il proprio ufficio e con la partecipazione attiva del popolo. Nel Concilio Vaticano II si stabilisce che “nella Chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne, strumento tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere mirabile splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti”. Per questi motivi la Comunità Sacerdotale della Basilica di Sant’Ubaldo in Gubbio, sostenuta dalla Cappella Musicale della Cattedrale Cantores Beati Ubaldi, ha deciso di acquistare un nuovo organo, costruito nel 1956 dall’organaro di Lubecca Emanuel Kemper, che si presenta come reale occasione non solo economica, ma anche di bellezza: la collocazione dello strumento, infatti, renderà ancora più bella la liturgia nel luogo ove riposa il nostro Patrono. Le caratteristiche dell’organo, inoltre, bene si addicono all’architettura della chiesa, avendo una composizione fonica ricca e completa, seppure con un numero complessivo di canne tutto sommato limitato (circa 1000) distribuite sui somieri di due tastiere di 56 note e su quello della Pedaliera. Per far fronte all’onere di spesa, il giorno della Festa della Traslazione è iniziata una sottoscrizione popolare, promuovendo la partecipazione dei devoti del Santuario attraverso l’acquisto di

una canna al costo simbolico di 30 euro. Gli Eugubini si sono dimostrati molto sensibili e generosi verso questo progetto, tanto che il nostro invito ha raccolto un gran numero di persone, ed altre continuano ad informarsi per sostenere l’iniziativa. Non solo: in questi giorni una bella notizia è arrivata dalla Città di Thann, dove il Comune ha deciso di aderire ufficialmente al progetto promettendo l’offerta di quanto sarà raccolto durante i mercatini di Natale per il nuovo organo della Basilica di Sant’Ubaldo. Per noi ciò è particolarmente significativo perché tale partecipazione non è soltanto un segno di amicizia, ma ci rende ancora più uniti nel nome di Ubaldo. Chiunque desideri acquistare una canna, potrà rivolgersi al Rettore della Basilica mons. Fausto Panfili o a don Stefano Bocciolesi: il contributo sarà registrato nell’apposito libro contabile. Altre modalità di contribuzione: Mediante conto corrente postale n. 1014903833 intestato a: Santuario Sant’Ubaldo Diocesi di Gubbio, 06024 Gubbio (PG) – causale “costruzione nuovo organo”; Mediante bonifico bancario: IT 83 A 02008 38484 000040721691 – causale “costruzione nuovo organo”; Volendo, nella causale si potrà aggiungere il nome di una persona cara da ricordare. Con una piccola offerta ognuno potrà diventare un grande benefattore e contribuire allo splendore della Basilica di Sant’Ubaldo.


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ATTUALITÀ

E RIPARTE SAN PIETRO

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L’IMPRESA EUGUBINA VAGNARELLI SRL CHE FA CAPO A GIANCARLO BRUGNONI SI È AGGIUDICATA L’APPALTO PER IL PARCHEGGIO MULTIPIANO DI VIA FONTE AVELLANA PER CIRCA 800MILA EURO. RIPRENDE L’INTERVENTO BLOCCATO DA OLTRE QUATTRO ANNI E DA COMPLETARSI ENTRO 6 MESI. LA TECNOSERVICE SRL DI RICCARDO BEI ALL’OPERA LUNGO LA STRADA DI ACCESSO ALLA CITTÀ di MASSIMO BOCCUCCI zione dell’appalto per il parchegRiprendono i lavori per complegio, al netto del ribasso offerto tare il parcheggio multipiano di via Fonte Avellana, ricompreso (33,3%), ammonta a 768.644 nel Puc di San Pietro, ed è stata euro (su un progetto da 997.460 espletata la gara d’appalto per euro e somme disponibili per un milione e 250mila euro), comsistemare via Perugina nel tratprese le parti non ribassabili to compreso tra le due rotonde. come i 236.543 euro per la maAndiamo con ordine. Ha colto nodopera. tutti di sorpresa la tempistica ulTra le imprese invitate, sono statra-veloce, che può considerarsi PUC Il parcheggio di San Pietro un fatto più unico che raro, con te 6 le ditte (tutte eugubine, una VIA PERUGINA Lavori al via settima ha ringraziato per l’invito ma si è chiamata fuori) ad aver cui c’è stata l’assegnazione da provvisoria a definitiva dell’interpresentato l’offerta e le condizioni migliori sono state ritenute vento per il nuovo parcheggio. quelle della Vagnarelli Srl. Si concretizza la prima parte della taLa determina dirigenziale pubblicata sull’albo pretorio on line, assunta il 29 settembre scorso dopo che l’apertura delle buste bella a suo tempo messa a punto dalla Giunta Guerrini e ancor più definita dal commissario straordinario Maria Luisa D’Alessancon le offerte risaliva al 26, ha dato il via libera all’impresa eugudro per ultimare il parcheggio entro il 2017. bina Vagnarelli Srl, con sede in via Brunelleschi e facente capo al Si torna operativi sull’opera pubblica più discussa e controvergeometra Giancarlo Brugnoni che lega il suo nome ai lavori di sa della recente storia eugubina, visto che c’è un’indagine aperta adeguamento dello stadio “Barbetti” quando la squadra di calcio della magistratura perugina e i lavori sono rimasti fermi a lungo. è salita in Serie B. Si tratta dei lavori per il completamento funzioIl Comune si è fatto carico di immettere soldi freschi, dal proprio nale del livello -2 e dell’area verde. bilancio già in condizioni critiche, per scongiurare di dover restiIl dirigente del settore progetti strategici e lavori pubblici, l’ingetuire alla Regione il finanziamento di 3,5 milioni. Il riferimento è gnere Luigi Casagrande, ha esaminato il documento istruttorio soprattutto al lodo arbitrale di circa un milione di euro con la San redatto dall’architetto Stefano Stocchi, ufficializzando l’assegnaPietro Project Financing che vinse l’appalto nel 2007 e si è ritirata zione definitiva per rientrare nei tempi dal momento che entro la fine dell’anno dovranno ripartire i lavori, nel mare magnum della dall’operazione. Il Consiglio Comunale ha approvato il lodo arbitrale a maggioranza e ora si attendono le verifiche della Corte dei dilatazione dei tempi sull’intera operazione, per scongiurare la restituzione di 3,5 milioni alla Regione. L’importo di aggiudicaConti e della Procura della Repubblica di Perugia.

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LOGGE DEI TIRATORI, ORA CI PROVA STIRATI

IL SINDACO È PRONTO A RIAPRIRE IL PERCORSO PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL LOGGIATO SECONDO IL PROGETTO DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PERUGIA. IN BALLO I TRE MILIONI STANZIATI PER L’INTERVENTO CONGELATO DALL’EX COMMISSARIO STRAORDINARIO DOPO ALCUNE POLEMICHE E NONOSTANTE LE AUTORIZZAZIONI DELLA SOPRINTENDENZA

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di MASSIMO BOCCUCCI destinato alle imprese loRiaprire il discorso e riprendere il percorso per cali oltre che in parte anristrutturare le Logge che al Comune (300mila dei Tiratori: il sindaco euro). Per incoraggiare Filippo Mario Stirati il sindaco Stirati a riconsiderare il progetto e ad ha messo in agenda il riandare avanti, è tornato lancio dell’operazione da LOGGE Il complesso attuale PROGETTO L’ipotesi d’intervento a farsi sentire il tavolo tre milioni di euro varata delle parti sociali con in campo 16 sigle tra associazioni e sindacadalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per riqualificare il ti. “C’è l’assoluta urgenza - ha scritto il sodalizio - di riprendere la loggiato di piazza 40 Martiri. La fondazione bancaria, presieduta discussione sul progetto di recupero e riqualificazione delle Logge da Carlo Colaiacovo e proprietaria dell’edificio storico, ha fatto a dei Tiratori, quale occasione per una riqualificazione e rifunziosuo tempo tutti i passaggi tecnico-burocratici concordando l’internalizzazione di beni storici e del centro storico di Gubbio nel suo vento con la Soprintendenza. Poi, però, il piano si è arenato di froncomplesso ai fini culturali, turistici ed occupazionali”. te ad alcune polemiche che hanno indotto, prima delle elezioni, il commissario straordinario Maria Luisa D’Alessandro a tirarsi Sul progetto si sono sollevate critiche e sono scattate segnalazioni ai massimi livelli istituzionali da parte della sezione locale di Italia indietro congelando tutto sebbene avesse condiviso e autorizzato Nostra, dell’associazione Terra Mater e del comitato cittadino per l’intervento. la tutela dei beni culturali, con il sostegno politico di Rifondazione Stirati ha deciso di riconsiderare il progetto, anche sulla spinta di Comunista, che contestano la previsione di vetrate speciali sebbemolte sollecitazioni tese a evidenziare l’opportunità di riqualificare ne appositamente studiate con il supporto tecnico e il placet della un monumento diventato oggi soprattutto un ritrovo per piccioni e Soprintendenza. la ricaduta economico-occupazionale per il cospicuo investimento


IL CASO La segnalazione finora non è stata raccolta dalle autorità competenti

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Allarme terra insalubre nel parco fantasma di Via Brunelleschi

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FURIOSI GLI ABITANTI DELLA ZONA FONTEVOLE: DENUNCIANO UNA SITUAZIONE IGIENICA PERICOLOSA. IL COMUNE PROMETTE DA ANNI LA SISTEMAZIONE DELL’INTERA AREA Dovrebbe essere un parco curato e attrezzato. Già, dovrebbe. Di fatto è uno spazio lasciato nel più completo abbandono tra l’erba incolta e, quel che peggio, tanta terra ammucchiata potenzialmente pericolosa perché insalubre. Rimuoverla è un dovere ma il Comune rimpalla le responsabilità e la situazione resta precaria. Succede in via Brunelleschi, nella zona Fontevole. Una nuova lottizzazione in un’area densamente abitata, compresi i blocchi di case popolari, doveva diventare un parco secondo quanto aveva assicurato a suo tempo l’allora sindaco Orfeo Goracci, storia di quattrocinque anni fa. Non se n’è fatto nulla e ora la situazione sta progressivamente peggiorando. Quell’area comunale sta diventando una vera e propria discarica incontrollata a cielo aperto, dove spesso di notte viene depositato di tutto senza controlli né attività di rimozione per ripristinare le condizioni minime di salubrità e decoro. Sono insorti i residenti che si sono più volte rivolti al Comune per

chiedere di rimuovere la terra ammucchiata e tagliare l’erba. Un intervento minimo era stato fatto sotto campagna elettorale e subito dopo l’insediamento a sindaco di Stirati, ma le condizioni sono rimaste precarie. Gli abitanti hanno aumentato le pressioni segnalando continuamente agli uffici tecnici comunali la situazione di forte disagio e preoccupazione. C’è stata la promessa di sistemare tutto entro agosto, poi a settembre, ma a tutt’oggi niente è stato fatto. In quello spazio abbandonato vanno comunque i bambini a giocare con potenziali pericoli per l’accumulo di terra che avrebbe dovuto già essere rimossa da un pezzo. Sono stati contattati i tecnici comunali, i vigili urbani, gli amministratori: i residenti si stanno mobilitando a tutti i livelli, ma ricevono solo promesse sommarie. Ci sono fondati timori che quell’area possa creare problemi di tipo igienico legati proprio alle condizioni dei mucchi di terra depositati che risulterebbero inquinati. R.Bar.

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VERTENZA

ECONOMIA

VARIE

Goracci d’accordo Go Internet spa sul risarcimento in forte ascesa a Nadia Minelli

LA TRANSAZIONE PROPOSTA DAL GIUDICE DEL LAVORO PRESSO IL TRIBUNALE DI PERUGIA AL COMUNE DI GUBBIO ACCETTATA DI FATTO DALL’EX SINDACO. ATTESE VERIFICHE DALLA MAGISTRATURA CONTABILE E ORDINARIA SU CHI DEBBA PAGARE

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Anche Orfeo Goracci si è trovato di fatto sostanzialmente d’accordo con la proposta di transazione del giudice del lavoro presso il tribunale di Perugia per il risarcimento del Comune alla funzionaria Nadia Minelli che ha ottenuto 29mila euro dopo il contenzioso aperto proprio al tempo di Goracci sindaco. L’attuale consigliere regionale nel tempo ha sempre sostenuto la legittimità del proprio operato nei confronti della dottoressa Minelli, all’epoca dirigente nominata dallo stesso ex sindaco con provvedimento fiduciario a tempo. Lei aveva presentato due ricorsi-denuncia, uno nei confronti del Comune e l’altro che coinvolgeva personalmente Goracci al di là delle vicende giudiziarie dell’inchiesta Trust nella quale rientra anche questa storia. Minelli ha infatti rivelato di essere stata pressata su certi atti riguardanti il personale e quando si è opposta di essere stata in seguito danneggiata anche economicamente. Il giudice del lavoro ha unificato i due procedimenti e alla fine la funzionaria ha accettato di transare chiudendo ogni contenzioso. La Minelli ha ritirato i ricorsi e Goracci non si è opposto alla transazione. Bisognerà seguire adesso l’iter dei 29mila euro da corrispondere, oltre alle spese legali. Saranno tirati fuori dai capitoli di spesa del personale e si vedrà se il Comune intenderà rivalersi. Vale lo stesso discorso per le transazioni a favore di Lorenzo Rughi (35mila euro) e Maria Letizia Balzano (25mila), sempre riferite al tempo di Goracci sindaco e poi concordate con l’Amministrazione Guerrini attraverso la mediazione del giudice. Potrebbero arrivare disposizioni dalla Corte dei Conti (sollecitata anche dal consigliere comunale di centrodestra Francesco Gagliardi) e della magistratura ordinaria verificando chi debba pagare quelle somme. M.Boc.

IL TITOLO DELLA SOCIETÀ EUGUBINA CONTINUA A SALIRE IN BORSA E NON SOLO: NEL PRIMO SEMESTRE FATTURATO IN AUMENTO DEL 48%

È in grande ascesa Go Internet Spa, la società eugubina attiva nel settore dell’internet mobile. Quotata all’Aim dallo scorso agosto, continua a rafforzarsi anche dopo la diffusione dei dati positivi contenuti nella relazione semestrale. Nel primo semestre di quest’anno ha infatti registrato un aumento del fatturato netto del 48% in più rispetto allo stesso periodo del 2013, una clientela attiva aumentata del 53%, un fatturato netto di 1.794 migliaia di euro. “Una forte crescita del business e l’accelerazione delle attività sul mercato - dice il presidente Giuseppe Colaiacovo - ci hanno consentito di raggiungere ottimi risultati. Abbiamo saputo cogliere le opportunità fornite dall’internet mobile 4G a conferma che il nostro modello, oltre a essere sostenibile, è in grado di raggiungere incrementi importanti in un arco temporale relativamente breve. La tecnologia offerta da GO è l’unica in Italia a consentire l’accesso ad internet a banda larga su frequenza 3.5 Ghz, senza fili né installazione e con una tariffa flat”. Le azioni complessivamente sottoscritte sono state 1.828.500 per un controvalore di 5.028.375 euro. All’esito del collocamento, il capitale sociale risulta di 599.176 euro.

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LETTERE IN REDAZIONE

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AlCountryHorseFestivalc’hannolasciatisoli

Il Country Horse Festival dello scorso 20-21 settembre ha registrato una partecipazione veramente inaspettata. Tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione dell’evento colgono l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti, in particolar modo l’Associazione Leukos, che ha organizzato e ideato l’evento, il Centro Equestre Mocaiana, Lidia Binacci e la sua associazione Quarter Horse, Antonino Siracusa con allestimento di spettacoli equestri, con la collaborazione del’ITS “Cassata” di Gubbio, sezione agraria (per un contatto diretto tra scuola e lavoro, oltre allo sviluppo di progetti futuri sociali e operativi), Marcello Cacciamani e più in generale tutti quelli che ci hanno sostenuto in qualsiasi forma e che hanno permesso la realizzazione di questa manifestazione. Siamo convinti che siano state poste le basi perche ne venga un appuntamento fisso e in crescita anche negli anni a venire. Un appunto però ce lo sentiamo di fare nei confronti dell’amministrazione comunale: a parte la disponibilità del Sindaco, che si è sempre espresso in termini molto pacati e collaborativi nei nostri confronti, non ci sono stati sostegni economici ma nemmeno di materiali e di mezzi

per la preparazione logistica della manifestazione, vedi il taglio dell’erba dell’area del Teatro Romano, la disponibilità di acqua e corrente e la presenza di secchi per i rifiuti, tanto che se non ci fosse stato Luciano Merli con la sua ditta di noleggio e materiali edili (che s’è messo una mano sul cuore e una sul portafogli dandoci una grande mano) non sarebbe stato possibile allestire il programma e tantomeno la manifestazione stessa. Incontrando il sindaco Stirati nei giorni successivi all’evento gli ho suggerito l’idea che i cittadini potessero mettere dei feedback ad opere ed operatori della pubblica amministrazione e che il parere che ne uscirebbe dovrebbe porre una particolare attenzione alla situazione,

sia essa positiva o negativa. Iniziative come la Notte Bianca e il Mese dello Sport e altre di cui non ho conoscenza diretta ma che portano tantissime persone anche da fuori città, andrebbero sostenute con maggior incisività; non si può ragionare e agire allo stesso modo di coloro che ci hanno portato a vivere in questo contesto di crisi locale. Serve gente nuova e nuove idee, con i cittadini che hanno il diritto di dire la loro su chi premiare e chi no. Sempre, e non soltanto allo scadere di una legislazione. Paolo Pierini Coordinatore Country Horse Festival

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LA ROCCA

a cura di LUIGI GIRLANDA

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La Chiesa ridotta a comunità dei battezzati

Torniamo a occuparci della confusione creata in molti fedeli eugubini dall’Assemblea Diocesana dello scorso settembre. Dopo il rapporto tra Bibbia e Tradizione, proviamo a fare chiarezza su altri due temi fondamentali: il sacerdozio e la natura della Chiesa. A creare confusione e perplessità su questi due temi centrali della fede cattolica è stata l’omelia pronunciata da Mons. Ceccobelli alla messa di chiusura dell’Assemblea e riportata integralmente sul foglio di collegamento diocesano “Camminiamo”. A proposito del sacerdozio, il Vescovo ricorda che quest’anno ricorre il centenario dell’ordinazione presbiterale di Sant’Ubaldo e si spinge a una riflessione che sinceramente lascia attoniti, usando le seguenti parole rivolte ai presbiteri della diocesi: “In loro si ravvivi la coscienza della grandezza del dono ricevuto con la chiamata a diventare preti, annunciatori del Vangelo al servizio della comunità”. Tutto qui? Purtroppo sì, il Vescovo nell’omelia non dice altro e riconduce il ruolo del sacerdote al solo annuncio del Vangelo. In questo modo, più che dei sacerdoti cattolici sembra che il Vescovo parli dei pastori protestanti. Nella prospettiva autenticamente cattolica, il sacerdote - come si evince anche dall’etimologia del termine - è colui che offre a Dio le cose sacre (Sacer, sacro; e Dote, nel senso di dare e offrire). Il sacerdozio cattolico è connotato essenzialmente non dalla predicazione ma dall’offerta a Dio delle cose sacre. Il sacerdote è il mediatore fra Dio e i fedeli e si connota per il suo “dare le cose sacre”, cioè i sacramenti (tra cui in primo luogo il sacrificio della messa e il perdono dei peccati nella confessione). Padre Pio da Pietrelcina, il santo che più ha incarnato il senso del sacerdozio cattolico nel secolo scorso, non a caso è ricordato per il suo rapporto con la messa e per il suo chiudersi per giornate intere dentro al confessionale a “dare le cose sacre”, cioè il perdono dei peccati ai fedeli, non certo per la sua “predicazione”. Era cattolico, non protestante.

D’altra parte basta leggere il decreto “Presbyterorum ordinis” del Concilio Vaticano II per avere conferma del ruolo del sacerdote nella Chiesa: “Il Signore promosse alcuni di loro come ministri, in modo che nel seno della società dei fedeli avessero la sacra potestà dell’ordine per offrire il sacrificio e perdonare i peccati” (n. 2); “I presbiteri sono stati presi fra gli uomini e costituiti in favore degli uomini stessi nelle cose che si riferiscono a Dio, per offrire doni e sacrifici in remissione dei peccati” (n. 3). L’annuncio del Vangelo è compito di tutti i cristiani. Lo dice poco dopo lo stesso Ceccobelli, in una frase che però per la definizione offerta della Chiesa fa sobbalzare sulla sedia ogni cattolico: “La Chiesa, cioè la comunità dei battezzati, ha come compito primario quello di annunciare Gesù”. Qui c’è un’equiparazione totale e indebita della Chiesa con la comunità dei battezzati. Il fedele che ascolta simili parole è spinto a pensare in termini sociologici alla Chiesa come all’insieme dei battezzati attualmente vivi sulla terra. Il problema è che mai il cattolicesimo ha considerato la Chiesa in questi termini. In primo luogo perché della Chiesa fanno parte anche alcuni “non battezzati”, ma che hanno comunque creduto nel Cristo e sono incorporati a lui “per desiderio” (per esempio i giusti del Vecchio Testamento che hanno creduto nel “Cristo venturo”, che doveva cioè venire nel mondo). San Giovanni Battista, per esempio, non è stato battezzato. Se la Chiesa fosse “la comunità dei battezzati” - come dice Ceccobelli - dovremmo concludere che non fa parte della Chiesa? La visione sociologica sottesa all’imprudente equiparazione tra Chiesa e comunità, inoltre, finisce per non tenere conto nemmeno della schiera dei santi in paradiso (la Chiesa trionfante) e dei nostri cari defunti che stanno purificandosi in Purgatorio (la Chiesa purgante). “La Chiesa, cioè la comunità dei battezzati”: che tristezza!


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La radice comune: a Est i taglia gola, a Ovest i taglia cervelli

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LETTERE IN REDAZIONE

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A Est ti impongono la conversione all’Islam secondo l’Isis. A Ovest la conversione al pensiero unico dell’ideologia del movimento omosessuale. Di là ti tagliano la testa prima con l’ideologia jihadista e poi con la spada. Di qua ti tagliano la lingua prima con la martellante propaganda mediatica dell’ideologia “gender” e poi con le vie di fatto: l’ostruzionismo e le leggi sull’omofobia. “Cos’è che definisce il fenomeno dello stato islamico? L’assoluto disprezzo per la ragione e la libertà umana. Cos’è che definisce il fenomeno delle politiche dei cosiddetti “diritti” che non tollera obiezioni ai matrimoni, fecondazioni e adozioni di figli? L’assoluto disprezzo per chi non si conforma al pensiero unico. Cos’è che hanno in comune queste due forze distruttive della democrazia? Il non voler sapere altro che l’imposizione della propria ideologia. Tant’è che ognuna con le proprie formule, tende a imporsi sugli altri con una prepotenza infinita. Una prepotenza concettualmente identica. “Non ne voglio sapere”. Questo sta scritto tanto sulle bandiere nere, quanto su quelle multicolore”. (cfr. editoriale “Tempi” 24 Sett. 2014, p. 3). All’interno della scuola cattolica di “Faà di Bruno” di Torino, qualche anno fa è stato organizzato un corso ai genitori della scuola materna sui temi dell’omosessualità. La violenta reazione da parte dei movimenti omosessualinon ha permesso il suo svolgersi, ritenendosi essi gli unici competenti a trattare simili temi. Il direttore della “Voce del Popolo”, Marco Bonatti, si è posto la domanda: “La scuola cattolica non ha il diritto dovere di educare ai valori fondamentali di questa visione umana e cristiana secondo la legge naturale illuminata dalla Parola di Dio e dall’insegnamento della Chiesa”? (Domenica 13 Nov.2013, p, 3). Martedì 27 maggio 2014, all’Università di Roma 3, studenti pro gay hanno cercato di impedire la presentazione del libro “Voglio la mamma” di Mario Adinolfi. La presentazione è avvenuta all’aula 7 della facoltà di Giurisprudenza. Alla richiesta sul motivo della loro contestazione, tale è stata la giustificazione: “Un libro omofobo non deve entrare all’Università; uno scrittore omofobo e antiabortista non deve parlare qui”. L’Articolo 21 della Costituzione non garantisce a tutti i cittadini “la libertà di espressione”, cioè la possibilità di compiere e dichiarare le proprie scelte culturali al di là di qualsiasi censura? A Treviso, all’insaputa dei genitori dei ragazzi di 3a media del Quinto Circolo Didattico, con il titolo “Educazione sentimentale”, la direzione dell’Ulss 9, ha permesso che venisse mandato in onda il film che ha come protagonista un padre di due figli che lascia la famiglia per mettersi con un compagno. Ci sono tra l’altro scene di masturbazione dei giovanissimi. (cfr. Avvenire 2014, p.9). La convenzione europea per i diritti dell’uomo (1950) prevede nel Prot. n.1 che “lo Stato deve rispettare il diritto dei genitori di provvedere a tale educazione e tale insegnamento secondo le loro convinzioni religiose e filosofiche”. E l’articolo 30 della Costituzione italiana afferma “il dovere e diritto dei genitori a mantenere, istruire ed educare i figli”. Come può uno Stato che si definisce democratico usurpare in modo così plateale un diritto dei suoi cittadini, solo per sostenere la cosiddetta “ideologia del gender”? Fabrizio Azzolini, presidente dell’Age (Ass. Ital. Genitori), denunciava

tempo fa: “La strategia dei movimenti omosessuali si sta imponendo in Italia e in Europa in un modo sempre più subdolo, mascherandosi dietro la difesa e la tutela di una minoranza, per rieducare i cittadini all’ideologia del gender a scuola, sui mass media, nelle scelte di amministrazione nazionali e locali ed europee, muovendo ingenti risorse pubbliche” (cfr. Avvenire 21 maggio 2014, p. 10). Il presidente del gruppo Barilla, Guido Barilla, intervistato a “La zanzara” su Radio 24, così si era espresso: “Io non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale, non per mancanza di rispetto, ma perché non la penso come loro. Noi abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay: per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell’azienda... Non sono favorevole all’adozione, da padre di più figli credo infatti sia molto complesso tirare su dei bambini in una coppia dello stesso sesso”. Cosa ha detto di male il signor Barilla? “Consigliamo al signor Guido una rapida marcia indietro se non vuole guai seri all’estero”, ha minacciato Franco Grilini, presidente Gaynet Italia. Ma è “Possibile che un libero cittadino non può esprimere la sua visione della vita e scegliere la linea comunicativa della sua azienda? Mi chiedo se siamo ancora in un paese libero”, si è chiesta la giornalista Lucia Bellaspiga in Avvenire del 27 sett, 2014, p. 11. Da tempo è presente in Italia il movimento aconfessionale, le “Sentinelle in Piedi”, donne e uomini che sostano in piedi per un’ora, in silenzio con un libro in mano, nelle diverse piazze di Italia, per contestare il disegno di legge di Ivan Scalfarotto del PD che vuole introdurre la norma contro l’omofobia, che prevede un anno e mezzo di carcere per chiunque si dica contrario alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso. Ogni volta che si presentano nelle piazze (negli ultimi 10 mesi sono state migliaia le adesioni), gli attivisti gay lesbiche si riversano nella piazza infilandosi tra le file, a disturbare con urla, slogan offensivi, provocazioni e minacce. A Bergamo hanno lanciato anche fumogeni, così da provocare l’intervento della polizia. Per contro al Gay Pride di Roma (2007), davanti al Colosseo, nudi come mamma li ha fatti, diversi personaggi si sono esibiti in gesti provocatori. Il giornalista Fausto Carioti si è chiesto: “Se qualcuno allestisse una manifestazione nella quale ragazzi eterosessuali si mostrassero avvinghiati come mamma li ha fatti, al pari degli omo che si sono fatti immortalare davanti al Colosseo, sicuramente finirebbero davanti al magistrato e processati per direttissima. La verità è che a loro sono concesse libertà che al resto della popolazione vengono negate” (cfr. “Libero” giovedì 8 marzo 2008, p. 14). Movimenti che si presentano ai raduni con la bandiera multicolore con la scritta “Pace”, una pace da intendersi secondo l’ideologia del “gender”, come quella dei fondamentalisti dell’Isis: sottostare al pensiero unico. Con la differenza che, a chi non si adegua all’ideologia dell’Isis, viene tagliata la gola; mentre a chi non si adegua alla ideologia del “gender”, gli si taglia il cervello con l’ostruzionismo violento e le leggi sull’omofobia. E ci possiamo meravigliare nel venire a sapere che certi figli dei burqa e certi della city si trovino insieme a bere un tè nel deserto dello stato islamico? Padre Basilio Martin

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CALCIO

MODELLO SEMONTE

IL NEO PRESIDENTE HA APERTO IL NUOVO CORSO CON I FEDELISSIMI PANNACCI E RAMACCI FACENDO TESORO DELL’ESPERIENZA ROSSOVERDE NELLA FRAZIONE DOVE VIVE. PRIMI OBIETTIVI: I RINFORZI PER NON SOFFRIRE IN CAMPIONATO E LO SPALMADEBITI PER SALDARE LE PENDENZE

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di MASSIMO BOCCUCCI direttamente a libro paga 8 giocatori per larga parte indicati da La sua nuova casa è il “Barbetti”, ovvero l’elegante sala presidenAcori: Iannarilli, Luciani, Caldore, Loviso, D’Anna, Esposito, Gaziale nella palazzina dello stadio. Ci passa ore e ore il neo presidente Sauro Notari, che ha preso pieno possesso dell’incarico luppo, Guerri. Con il “Giamma” ha pagato tutto il Parma l’anno circondato dai fedelissimi Giuseppe Pannacci e Luciano Rascorso (un milione e mezzo di valorizzazioni), così come per larmacci. Il direttore sportivo e il team manager sono l’asse portanga parte le valorizzazioni sono state cospicue e determinanti fin dal primo anno di Torrente. Adesso dovrà pensarci Notari che te del nuovo corso rossoblù avviato, lasciandosi alle spalle le otto ha dichiarato ai quattro venti la volontà di vedere il Gubbio semstagioni da leader di Marco Fioriti adesso in tutt’altre faccende pre protagonisti nei professionisti senza sofferenze per puntare, affaccendato. Notari ha preso in mano il Gubbio e per gestirlo si strada faccendo, a traguardi più ambiziosi. Perciò ha dato manrifà all’esperienza con il suo Semonte, portato fino all’Eccellenza dato a Pannacci e Ramacci - gli artefici del suo coinvolgimento in con il periodo d’oro delle due promozioni di fila. primissima linea - di setacciare il mercato e di aiutarlo a creare le GLI OBIETTIVI In questa fase Notari ha due pensieri fissi: rencondizioni migliori per competere e dare un futuro sempre più dere più competitiva la squadra, cercando i migliori rinforzi, e roseo al Gubbio. sistemare le pendenze economiche in ordine sparso attraverso LA RISALITA Intanto sul campo la squadra ha cambiato decisail meccanismo dello spalmadebiti per indurre chi avanza soldi a transare con la formula del rateale. La strategia è cambiata somente marcia: il successo in rimonta sul Savona per 3-2 è servito per scrollarsi di dosso ansie e tensioni, corroborato poi dall’1-0 stanzialmente da quando Giammarioli se n’è andato. Con Notari, in casa del Prato che ha consentito ai rossoblù di uscire per la Pannacci e Ramacci, oltre all’ovvio coinvolgimento di Fioriti e prima volta da inizio stagione dalla zona play-out. Tutta un’altra Mencarelli, si è passati all’ingaggio diretto di parte dell’organivita rispetto a poche settimane fa, in attesa di possibili ulteriori co e non più come avvenuto in questi anni pressoché esclusivainnesti di mercato. mente attraverso il sistema delle valorizzazioni. Stavolta sono

PESCA SPORTIVA

MOTORI

Il Torneo dei Bar al “Faro Rosso”

Cipiciani di nuovo con i migliori

A PONTERICCIOLI IL BOX SPONSORIZZATO DAI FRATELLI URBANI HA CONQUISTATO LA VITTORIA SUPERANDO ALTRE 8 SQUADRE

RIENTRATO DALL’INFORTUNIO, IL PILOTA EUGUBINO HA CHIUSO LA STAGIONE CON UN BUON SETTIMO POSTO AL MUGELLO

La passione per la pesca trova sempre terreno fertile a Gubbio, dove gli appassionati sono sempre in buon numero e dove non manca mai occasione per divertirsi all’insegna del buonumore e della voglia di stare assieme. Il recente Torneo dei Bar, organizzato lo scorso 28 agosto, ha dato modo a tanti pescatori di cimentarsi nel loro hobby preferito tenendo alti i colori di 9 bar eugubini che hanno deciso di sposare ben volentieri l’iniziativa, organizzata dal negozio di pesca P/B presso il lago di Pontericcioli. Il trofeo è stato conquistato dalla squadra sponsorizzata dal Bar Ristorante “Il Faro Rosso” dei fratelli Urbani, protagonista grazie all’ottima performance del box composto da Giuliano Monacelli, Sandro Tomassoli e Alfredo Marinelli. La buona riuscita dell’evento suggerirà probabilmente agli organizzatori di replicare il tutto (magari anche nei mesi invernali), ma intanto i vincitori hanno giustamente posato assieme alla famiglia Urbani celebrando al meglio la loro vittoria.

La stagione delle due ruote è giunta praticamente al termine e il 2014 di Lorenzo Cipiciani è pronto ad andare in archivio. Le emozioni si sono condensate in sequenza per il giovane centauro eugubino nell’anno appena trascorso: dallo shock per l’incidente della gara inaugurale del Trofeo Bridgestone Supersport 600 a Misano dove ha perso la vita l’amico e collega Emanuele Cassani alla gioia per il ritorno sul podio nella gara di Vallelunga, dalla prospettiva di poter lottare per il titolo alla sfortunata caduta nelle prove del Mugello quando la pole sembrava a portata di mano, e invece la rottura della clavicola l’ha tolto di mezzo condizionando poi tutto il resto dell’annata. Domenica scorsa proprio al Mugello Cipiciani (pilota della LCT Corse Perugia) ha chiuso il suo 2014 con un bel settimo posto in una gara condizionata da un problema alla gomma che gli ha impedito di stare con i migliori. “È stata una stagione molto particolare, ma ho dato tutto e non vedo l’ora di ripartire e andare a caccia di nuovi grandi risultati”.


PILLOLE

OPPORTUNITÀ

Confartigianato, al via i nuovi corsi Confartigianato offre un’opportunità da non perdere rivolta in particolar modo a dispoccupati, ma anche a lavoratori (titolari e dipendenti) di imprese di installazione e manutenzione di impianti elettrici, inclusi quelli che operano nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Lo scorso 2 ottobre è partito il corso (2/3 ore settimanali)legato proprio a questo ambito. Possono accedervi tutti coloro compresi nella fascia d’età che vai dai 24 ai 65 anni, residenti nella Provincia di Perugia, che abbiamo un diploma di maturità o almeno due anni di esperienza nel settore. Le sedi che hanno attivato il corso sono quelle di Gubbio, Gualdo Tadino e Città di Castello. Per info è possibile contattare lo 075.582901.

OPPORTUNITÀ A CENA COI FRUTTI DELLA TERRA Ama, coltiva e... gusta: è il titolo della serata organizata da Gea Soc.Coop.Agricola venerdì 10 ottobre, con una cena interamente allestita con i prodotti offerti dall’azienda e con i vini delle cantine Goretti (per l’occasione è prevista la degustazione dell’Arringatore, annata 2008). Le adesioni sono limitate a 30 posti e vengono raccolte nel punto vendita di Via Benedetto Croce.

ASSISTENZA Signora italiana automunita offre disponibilità per assistenza notturna. Tel.: 333.5997135 (chiedere di Francesca).

IMMOBILIARE

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NUMERI UTILI Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile ACI Soccorso Stradale Curia Vescovile

075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9274162 075.9273980

LA STORIA

Adesso è amore sullo stesso banco

Lui ha raggiunto lei nella stessa classe condividendo pure lo stesso banco. I due fidanzatini del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” vanno avanti uniti anche nei destini scolastici. La loro storia, venuta fuori nel febbraio scorso, ha fatto il giro del mondo. Il giovanotto ha rinunciato a completare il passato anno scolastico per ritirarsi, cambiare indirizzo e riprendere il percorso ma stavolta accanto alla sua ragazza. Su due piedi ha avuto gli occhi addosso incuriositi dei nuovi compagni, che a dirla tutta già conoscevano benissimo ogni risvolto. Adesso i due, lui diciassettenne e lei un anno in meno, fanno finta di niente tirando dritti. Hanno prevalso le ragioni del cuore e del quieto vivere. I due fidanzatini non hanno resistito e l’epilogo s’è rivelato naturale, senza strappi né tragedie. Lui ha preso una decisione e l’ha portata sino in fondo. Pur di raggiungerla nella stessa classe, ha deciso di rinunciare a completare il vecchio anno e quindi si è sottoposto agli esami per allinearsi al programma di un indirizzo diverso. L’amore più forte di tutto: di questo lui è riuscito a convincere i familiari, gli insegnanti e la preside Maria Marinangeli, gli amici. Una storia davvero singolare che ha suscitato i più disparati commenti, tra quanti hanno compreso il peso dei sentimenti, un certo stupore e qualche bacchettata vecchio stile come se certi meccanismi psicologici fossero facili da domare. L’amore ha fatto passare sopra ogni regola. Quando aveva deciso di disertare le lezioni per poi ritirarsi, così da poter creare le premesse per andare in classe con la sua fidanzatina da quest’anno scolastico, si sono mosse le diplomazie e da più parti hanno cercato di convincerlo a desistere. Niente da fare. Il giovanotto ha finito per convincere gli altri sul fatto che tutti avrebbero dovuto farsene una ragione. Gli è servita l’estate per metabolizzare e ripartire con l’obiettivo ben chiaro in testa: portare a termine il suo piano di cambiare indirizzo e continuare la strada scolastica con la ragazza.

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Il prossimo numero sarà in distribuzione da

MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE 2014

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