15 Giorni - Numero 28 - Mercoledì 3 Dicembre by VivoGubbio

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quindicinale d’informazione Mercoledì 3 Dicembre 2014 Anno II Numero

I CONTI FANNO ACQUA

UN ALTRO BUCO CONTABILE: IL COMUNE AVANZA DA UMBRA ACQUE ALMENO 638MILA EURO A TUTTO IL 2013. SOMME MAI RISCOSSE COL TIMORE CHE IL GESTORE IDRICO GUIDATO DALLA POLITICA NON ABBIA I SOLDI PER PAGARE, MENTRE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE TEMPOREGGIA. DA QUASI CINQUE MESI È FERMO IL RENDICONTO AL SETTORE FINANZIARIO. E CI SONO CONTENZIOSI IN TRIBUNALE COME NEL CASO DELL’AS GUBBIO CALCIO CHE CONTESTA LE BOLLETTE

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IL COMUNE DEVE AVERE 15 UN SACCO DI SOLDI DA UMBRA ACQUE DA QUASI CINQUE MESI C’È UN CONTO DI 638MILA EURO FERMO AL SETTORE FINANZIARIO. I GRILLINI PONGONO LA QUESTIONE MENTRE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PRENDE TEMPO SULL’INCASSO. CONTENZIOSI APERTI CE NE SONO ALTRI, COME QUELLO CON L’AS GUBBIO 1910

di MASSIMO BOCCUCCI politica) non sia in grado di far fronte ai pagamenti vantati Il Comune deve avere un sacco di soldi da Umbra Acque Spa. C’è un conto fermo da quasi cinque mesi al settore finanziario dal Comune. Sulla gestione idrica ci sono anche dei contendell’ente che, tirando una riga tra i crediti e i debiti, evidenzia ziosi in piedi e delle storie strane, con risvolti legali e intricati, come l’intreccio Comune-Umbra Acque sul caso dell’AS un importo di 638.720,91 euro. È quanto l’Amministrazione Gubbio 1910 Srl che non ha inteso corrispondere gli importi Comunale vanta nei confronti del gestore idrico. L’assessore delle bollette, contestandole fino ad aprire un contenzioso in alle Opere Pubbliche, Alessia Tasso, ha rivelato che i creditribunale con il Comune. ti a tutto il 2013 ammontano a 1.378.059,63 euro, mentre i LE CIFRE I grillini hanno deciso di approfondire i rapporti debiti verso Umbra Acque arrivano a 708.422,23 euro. C’è generali del Comune con Umbra Acque partendo dalla volonun atto di liquidazione adottato a livello comunale il 16 lutà di conoscere a quale procedura di legge e norma contratglio scorso dove viene disposta una compensazione contabile tuale si lega il metodo di compensazione e su questo quali siatra partite creditorie e debitorie per l’importo complessivo di no i criteri adottati dall’Amministrazione Comunale. Vengono 638.720,91 euro. Questo atto è ancora al vaglio del responsarichiesti il dettaglio delle cifre con le somme annualmente bile del settore finanziario, Arianna Lattanzi, e quindi non spettanti al Comune da parte di Umbra Acque, quindi i tempi e ancora efficace. PRESSING GRILLINO È stata presentata un’interpellanza dai le modalità per il recupero degli importi, oltre all’elenco completo delle aree non fornite da acquedotto e fogne pubbliche, grillini, con Rodolfo Rughi, Mauro Salciarini e Sara Mariucl’ammontare dei soldi corrisposti dai cittadini e l’entità degli ci e nell’ultima seduta del consiglio comunale è stato deciso investimenti fatti in questi anni da Umbra Acque sul territorio un approfondimento in commissione. Il Movimento 5 Stelle eugubino. Non è escluso un interessamento della Corte dei fa riferimento al fatto che in seconda commissione è emerso come questi crediti sarebbero congelati fino al 2016. Si Conti per fare chiarezza sulla situazione. avanza il sospetto che Umbra Acque Spa (società gestita dalla

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TRA GUBBIO E ASSISI C’È VOGLIA DI STRINGERE PATTI I SINDACI STIRATI E RICCI HANNO PRESO DEGLI IMPEGNI SUL FRONTE DEI COLLEGAMENTI E LA PROMOZIONE DEI RISPETTIVI TERRITORI. PRESTO UN’AGENDA PER FISSARE LE STRATEGIE, CON LA VOLONTÀ DI FAVORIRE SCAMBI CULTURALI E INIZIATIVE UNITARIE PER IL TURISMO

di MASSIMO BOCCUCCI Si guarda ai collegamenti infrastrutSi sta preparando un’agenda con le turali, con la prospettiva di riuscire ad strategie e gli impegni precisi. Sono gli effetti del patto stretto tra i sindaci attivare una linea diretta di autobus e Filippo Mario Stirati e Claudio Ricl’interconnessione con l’aeroporto ci per avvicinare ancora di più Gubregionale di Sant’Egidio intitolato al santo che a Gubbio ha vestito il saio bio e Assisi. Al documento lavorano i prototipo dell’abito francescano. Versindaci Stirati e Ricci, che per ufficiaranno individuate delle azioni per la lizzare l’alleanza si sono incontrati a promozione turistica, con un’agenda palazzo Pretorio, presente l’ex conannuale di ricorrenze e scambi culsigliere comunale Pasquale Di Bacco turali oltre che di rievocazione. C’è la (Popolari per Gubbio) impegnato da volontà dichiarata di organizzare delanni a favorire i rapporti sinergici tra le due città. Pasquale Di Bacco NUOVO ASSE Stirati e Ricci con l’ex consigliere Di Bacco le iniziative unitarie di coinvolgimento e collegamento tra le due città. ha spinto molto, nel biennio in consiglio comunale con Diego Guerrini sindaco, perché si aprisse un dialogo forte, costrut“È un incontro pressoché storico – l’ha definito Stirati – dove si è stabilita la reciproca volontà di mettere in atto, con passi tivo e pratico con Assisi nel legame condiviso con San Franceformali delle due amministrazioni e delle assemblee consiliari, scio. Ora stanno emergendo quegli elementi di condivisione, quello che esiste da sempre dal momento che San Francesco ha come il Sentiero Francescano da sviluppare e promuovere a unito indissolubilmente le due città con la sua nascita e la scelta livello internazionale, tenendo conto che è un percorso amdi conversione fino alla successiva storia devozionale”. bientale speciale che unisce le due realtà. GUBBIO Via Perugina, 121

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ELEZIONI DI PRIMAVERA Due eugubini in corsa per il posto a Palazzo Cesaroni

Girlanda pensa alla Regione, Smacchi a come restarci

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DA AMBIENTI PERUGINI CIRCOLA INSISTENTE L’INDISCREZIONE CHE L’ATTUALE CONSIGLIERE DEL MINISTRO LUPI INTENDE CORRERE PER FORZA ITALIA ALLA PRESIDENZA CONTRO RICCI E LA MARINI. IL PIDDINO STUDIA LE MOSSE COL SINDACO GUALDESE PRESCIUTTI SUO ALLEATO di MASSIMO BOCCUCCI Animo gente: a primavera si vota per la Regione. Tanti o pochi che andranno alle urne fa lo stesso, tanto la classe politica deve comunque sistemarsi e lo farà al meglio perché in gioco ci sono un sacco di soldi e privilegi di tutti i colori e per tutti i gusti. La corsa alla poltrona è appena cominciata, tanto si sa che alla fine se c’è da tenere in piedi il carrozzone basta alzare le tasse e tutto si aggiusta. Il Pd umbro si sta arrovellando il cervello sulla legge elettorale, gli altri partiti sono preoccupati di quanto per caduta dall’alto riusciranno a raccogliere per esserci. Il problema che la politica umbra si sta ponendo non è tanto come ristrutturare il sistema istituzionale, rendendolo più efficace a cominciare dalla razionalizzazione con riduzione di posti, quanto invece come riuscire ad avere intatto il potere con tutti i nessi, connessi e strapuntini. SPUNTA GIRLANDA Prende piede la prospettiva di un duello tra la presidente uscente Catiuscia Marini, a caccia del secondo mandato, e Claudio Ricci sindaco di Assisi che prova a coinvolgere quanti vorrebbero cambiare l’Umbria da sempre nelle stesse mani. Dagli ambienti perugini rimbalza però un’indiscrezione secondo cui Ricci avrebbe poche possibilità di riuscire a farsi appoggiare da Forza Italia perché avrebbe in Rocco Girlanda il suo candidato alla presidenza. Non Rocco Girlanda c’entrano le beghe romane dei berluscones, col Patto del Nazareno, ma la strategia per avere quanti più posti possibili a Palazzo Cesaroni, almeno uno. Così Forza Italia sarebbe pronta a correre con un proprio candidato vedendo poi eventualmente chi ci sta: il nome che

circola è proprio quello di Rocco Girlanda, attuale consigliere del ministro alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, già sottosegretario allo stesso ministero nel Governo Letta, prima ancora parlamentare e consigliere comunale. Girlanda sarebbe (in quanto candidato presidente) il primo degli eletti della sua lista e delle eventuali liste collegate che raggiungessero il quorum per entrare in Consiglio Regionale. Bisognerà aspettare: Forza Italia è impegnata in grosse discussioni interne dopo l’ultimo crollo elettorale in Emilia Romagna e Calabria con l’avanzata della Lega. VOGLIA DI RICONFERMA Girlanda pensa a come entrare in Regione, mentre Andrea Smacchi pensa a come restarci. L’esponente del Pd, che a Gubbio ha dovuto mandar giù le delusioni per le primarie (stava con Cuperlo) e il voto Andrea Smacchi comunale, cerca alleati per costruire una cordata che lo spinga come nel 2010. L’alleato più prezioso è Massimiliano Presciutti, diventato sindaco di Gualdo Tadino dopo le esperienze a livello di cooperazione sociale, con la Cgil e portavoce dello stesso Smacchi che l’ha appoggiato dichiaratamente sia al momento della candidatura al Comune che in campagna elettorale. Smacchi, funzionario d’azienda, è il presidente della Commissione Statuto che sta discutendo ormai da lungo tempo della nuova legge elettorale. Turno secco o doppio turno; listino dei nominati sì o no; 30 o 20 consiglieri: tutti fanno i calcoli (cicero pro domo sua) e litigano perché è come chiedere del sangue a Dracula!

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POLITICA

GAGLIARDI: “BISOGNA CHIUDERE COL PASSATO”

L’UNICO CONSIGLIERE COMUNALE DEL CENTRODESTRA ESORTA LA GIUNTA STIRATI A CAMBIARE PASSO E METODO: “RESISTONO LE VECCHIE PARENTELE POLITICHE E NON SI HA IL CORAGGIO DI FARE QUALCOSA DI NUOVO E DIVERSO. LA MACCHINA BUROCRATICA VA RIFORMATA, DI QUESTO PASSO NON SI VA DA NESSUNA PARTE”

Avvocato Gagliardi, quale atto consiglia al sindaco Stirati di prendere subito e che si augurava avesse già preso? “La riorganizzazione della macchina burocratica comunale, perchè è il mezzo per raggiungere i risultati concreti. L’approccio di Stirati è stato finora timido e lascia presagire una volontà di salvaguardia delle rendite di posizione. La mancanza di un controllo di gestione equivale a dire che la nave è senza bussola. Servono cambiamenti radicali e non operazioni di facciata”. In Consiglio Comunale ci sono il centrosinistra e la sinistra che la fanno da padroni. Lei è l’unico rappresentante del centrodestra: si sente schiacciato e in posizione scomoda? “Sto vivendo l’esperienza consiliare con grande entusiasmo e senza soffrire alcun ‘nanismo’ culturale verso nessuno. Si figuri se temo l’inferiorità numerica! Finora le mie proposte sono state approvate all’unanimità e le mie argomentazioni stanno suscitando animati dibattiti, dentro e fuori il Consiglio Comunale. Sono una voce fuori dal coro che non si stancherà di lavorare per il bene della città”. All’inizio del mandato ha dato un’apertura di credito a Stirati, poi i suoi toni si sono induriti: cosa è cambiato? “La constatazione che le parentele politiche con il passato, più o meno recente, sono vive e influiscono sull’attività dell’amministrazione. Penso, per esempio, alla riottosità finora dimostrata nell’istituzione della commissione d’inchiesta sul parcheggio di San Pietro. Una vicenda che chiama in causa responsabilità politiche che partono dalle amministrazioni Goracci fino ad arrivare ai giorni nostri”. Lei richiama spesso la legittimità degli atti comunali appellandosi agli organismi di controllo come la Corte dei Conti: non si fida di chi e come amministra? “Devo evidenziare che la Giunta Stirati sta ripetendo molti degli errori del passato. La marcia indietro sulla nomina di Nadia Minelli a vicesegretaria, per fare un caso, richiama alla mente forzature delle procedure che si sperava fossero relegate al passato. È un modus operandi dettato da perniciose abitudini che non possono più essere tollerate”.

di MASSIMO BOCCUCCI La bufera giudiziaria e quanto ereditato dal passato la inducono a ritenere che la gestione politica, che da 70 anni ha la stessa matrice ideologico-culturale, debba essere sempre messa in qualche modo sotto tutela? “La gestione della politica continua a essere viziata dalle cattive abitudini tramandate dal passato. Pur nutrendo rispetto per il lavoro della magistratura, ritengo che il cambiamento politico non possa essere attuato per via giudiziaria. La discontinuità con il passato necessita di un’assunzione di coraggio da parte dell’elettorato. La nostra proposta elettorale non è stata convincente e, purtroppo, è mancata finora l’analisi delle criticità che avevo auspicato”. Sui grandi progetti, specie quelli che muovono risorse economiche come la riqualificazione delle Logge dei Tiratori e il polo commerciale di Fontecese, emerge sempre il ‘partito del no’. Che idea si è fatto? Trovo interessante il progetto delle Logge non tanto per la sua spesa corrente, quanto per gli scenari di sviluppo che apre questo importante investimento. Il fronte del no è, più o meno consapevolmente, strumentalizzato come clava per attaccare Carlo Colaiacovo, promotore dell’iniziativa presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. È un tentativo subdolo e perciò inaccettabile. Altra questione è la proliferazione dei centri commerciali che, ai giorni nostri, presuppone un grande coraggio degli investitori e una loro smodata fiducia nel mercato. Non condivido il parallelismo tra la crisi del centro storico e l’implementazione di nuovo siti commerciali. La fecondità dell’economia cittadina passa attraverso una seria rilettura dell’offerta turistica”. Nella vicenda delle transazioni economiche per circa 124mila euro a favore di dipendenti ed ex dipendenti comunali che hanno fatto causa al tempo di Goracci-Ercoli sindaci, cosa si aspetta dalla Corte dei Conti a cui ha chiesto se c’è danno erariale e chi debba pagare? “Secondo i ricorrenti, gli amministratori dell’epoca avrebbero commesso abusi a loro danno. Le transazioni facili hanno frettolosamente chiuso la verifica delle responsabilità, scaricando sui cittadini il costo. Potrà sembrare banale come affermazione, ma dalla Corte dei Conti mi aspetto giustizia”.

Capitale della Cultura, botte da orbi dalla commissione Impietoso il giudizio sulla candidatura umbra a capitale europea della cultura da parte della giuria continentale che ha scelto Matera e bocciato inesorabilmente il progetto Perugiassisi 2019. Una bocciatura stroncante che pesa come un macigno sulla Regione e le istituzioni locali. In un paio di pagine indirizzate alla Fondazione Perugiassisi 2019, a poco più di un mese dal verdetto, vengono messi a nudo i fattori negativi che riflettono limiti storici e cronici: non sufficiente

partecipazione dei cittadini nella definizione del programma (tutto in mano alla politica stagnante e ai partiti di potere tra fedelissimi riciclati e imbucati); dubbi sul finanziamento delle opere e la loro effettiva realizzabilità nei tempi previsti; dubbi sull’effettiva possibilità di coinvolgere in maniera soddisfacente tutta la regione nell’attuazione del progetto; la quota del budget operativo a carico dei privati è ritenuta più elevata della norma e fonte di possibili rischi.

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REBUS PARCELLA PER LA MOCAIANA-PIETRALUNGA

ANAS HA APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO PER PROCEDERE CON L’ASSEGNAZIONE DEI LAVORI MA C’È UN PROBLEMA: LA REGIONE HA CHIESTO I SOLDI DEL PROGETTO. LO STUDIO RPA DI PERUGIA RECLAMA CIRCA UN MILIONE DI EURO. SI RISCHIA DI APRIRE UN CONTENZIOSO

La gara d’appalto si farà presto dopo che l’Anas ha approvato il progetto definitivo del tratto da Mocaiana al bivio per Pietralunga della strada Pian d’Assino a ovest. Si vuole avviare il cantiere nella prossima primavera. Ma quel progetto approvato in realtà è da considerarsi un documento informale perché la Regione non l’ha girato ufficialmente lasciando in sospeso la delicata questione su chi debba pagare la parcella (circa un milione di euro) allo studio di progettazione Rpa di Perugia che l’ha redatto nel 2005 e modificato successivamente. La grana resta. L’Anas intende lasciare alla Regione il cerino in mano, perché se la veda direttamente con lo studio Rpa che potrebbe aprire un contenzioso. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Silvano Rometti, ha fatto pressioni per convincere l’Anas ad accollarsi almeno una parte della pendenza economica che, di fatto, dovrebbe essere interamente a carico della Regione trattandosi di un progetto a suo tempo commissionato e destinato all’Anas perché venisse finanziato e realizzato.

di MASSIMO BOCCUCCI L’inghippo della parcella di Rpa non ferma comunque le procedure. Perciò il sindaco Filippo Mario Stirati ha salutato con soddisfazione l’iter intrapreso su questo tratto di circa quattro chilometri con un investimento di 72 milioni di euro stanziati l’anno scorso dal Governo Letta con l’interessamento dell’allora sottosegretario alle Infrastrutture, Rocco Girlanda, oggi consulente del ministro Maurizio Lupi nello stesso ministero. “La vicenda del completamento della nuova Pian d’Assino dice Stirati - registra un altro passo avanti molto importante. Per il tratto da Mocaiana al bivio per Pietralunga sarà espletata la gara con la cantierabilità già dalla primavera 2015. Va sottolineato l’interesse profuso da tutti i soggetti, in particolare Girlanda, che a vario titolo si stanno adoperando per una soluzione che risolve anche il problema del progetto unico, troppo oneroso e impraticabile, per i successivi due lotti dal bivio per Pietralunga a Montecorona con l’allaccio alla E-45. Ora l’impegno dell’amministrazione comunale è di sostenere la scelta di riprogettare gli altri due tratti d’intesa con ministero, Regione e Anas affinché diventi economicamente sostenibile”.

15 151515 POLITICA Resta in sospeso la questione del “debito” maturato verso Rifondazione 1515 15 Chissà che farà Goracci 1515151515 15 15

con i ricchi vitalizi

IL CONSIGLIERE REGIONALE ED EX SINDACO POTREBBE METTERE ASSIEME DELLE BELLE SOMME. IN ATTESA DI UN SUO INTERVENTO CHIARIFICATORE, C’È CHI GLI FA I CONTI IN TASCA IPOTIZZANDO CHE ARRIVERÀ A PRENDERE NON MENO DI 7.000 EURO AL MESE Quanto potrebbero fruttare al consigliere regionale Orfeo Goracci, già parlamentare e sindaco, gli oltre vent’anni di politica trascorsi in posti redditizi? In attesa di un suo intervento chiarificatore, c’è chi in certi ambienti gli fa i conti in tasca tra i vitalizi e la pensione di insegnante elementare che matura comunque pur se dal 1994 è andato a scuola due anni scarsi. C’è chi ipotizza, tra nessi e connessi, un importo globali di almeno 7.000 euro netti al mese o giù di lì. Calcoli molto sommari, approssimativi, fatti a penna. Solo il diretto interessato, almeno per ora, sa cosa potrà incassare dalla politica. Potrebbe decidere lui stesso di chiarire tutto. IL DEBITO Resta in sospeso, ma destinato a non avere effetti pratici, quel “debito” maturato nei confronti di Rifondazione Comunista a cui Goracci avrebbe dovuto versare una quota mensile dallo stipendio da sindaco e successivamente da consigliere regionale. Da lettere e ricostruzioni varie, i vertici perugini di Rifondazione prospettano una somma complessiva superiore a 100mila euro. Ma Goracci da Rifondazione è uscito, formando a Palazzo Cesaroni il monogruppo Comunista Umbro, e quei soldi sono destinati a cadere nell’oblio per buona pace del partito che lo aveva candidato alla guida del Comune nel 2001 e 2006, e in Regione nel 2010. VITALIZIO REGIONE Il 20 dicembre 2011 il Consiglio Regionale dell’Umbria ha approvato, con 26 voti favorevoli e 5 contrari (Prc-Fds, Idv e Lega Nord), la proposta di legge dell’Ufficio di presidenza (escluso l’allora vicepresidente Goracci) sull’abolizione degli assegni vitalizi percepiti dagli ex consiglieri regionali. L’aula respinse con 25 no (a favore Prc-Fds, Idv, Lega Nord) la proposta firmata da Goracci e Damiano Stufara per abolire i vitalizi fin da subito, non dal 2015, prevedendo un contributo di solidarietà da coloro che lo percepiscono. “È indubbio – disse Goracci in sede consiliare come riportano gli atti – che in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, il vitalizio viene percepito come un odioso privilegio”. Sarà propedeutica questa dichiarazione a una rinuncia volontaria dei vitalizi da consigliere regionale e da parlamentare? RINUNCIA VOLONTARIA Si vedrà se Goracci intenderà emulare il consigliere regionale Carlo Aveta, leader in Campania della Destra di Storace, che ha comunicato ufficialmente di voler rinunciare al vitalizio, spiegando di aver compiuto questo “atto folle” nel rinunciare a “un privilegio vero, il più odioso e nel contempo il più invidiato”. Aveta ha rimarcato il senso della scelta: “Da sempre sostengo che si può fare politica diversamente, senza perseguire i propri interessi personali, avversando la casta e rinunciando ai privilegi. C’è chi predica bene e agisce diversamente e chi, quasi NO AL VITALIZIO Carlo Aveta nessuno, dimostra che si può essere diversi”. Le Regioni che hanno messo mano al vitalizio l’hanno fatto per lo più con effetto dalla prossima legislatura e senza guardare indietro, come è successo nel trittico delle regioni “rosse” Umbria, Toscana, Emilia Romagna.

STRETTA E RICORSI Una stretta sui vitalizi è stata annunciata dalla Conferenza nazionale dei presidenti dei consigli regionali, che ha deciso di innalzare da 50 a 65 anni (o 60 ma con una forte penalità) l’età necessaria per avere accesso all’assegno di fine mandato e una mini-tassa di alcune centinaia di euro, tipo contributo di solidarietà, su quelli già eroPalazzo Cesaroni gati. C’è però una reazione forte da 3.200 ex consiglieri regionali che prospettano ricorsi a valanga e hanno scritto pure al Presidente della Repubblica, con l’intenzione di arrivare fino alla Corte Costituzionale ritenendo il vitalizio un diritto acquisito inviolabile. Curiosi i politici: per loro ci sono diritti acquisiti inviolabili, mentre per i “comuni mortali” i diritti acquisiti sono carta straccia. M.Boc.

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mappa delle farmacie

IL CENTRO STORICO POTREBBE RITROVARE L’ATTIVITÀ DOPO CHE LUCONI HA LASCIATO CORSO GARIBALDI. POI C’È IL NODO-CECCARELLI: SI PARLA DA TEMPO DEL TRASFERIMENTO DA SAN MARTINO IN VIA L. DA VINCI

di MASSIMO BOCCUCCI Una nuova farmacia nel centro storico? Pare proprio di sì. di Carbonesca-Colpalombo ma tutto venne bloccato a seguito Come, dove e quando è tutto da vedere. Si prepara l’insediadell’insurrezione della farmacia di Casacastalda. Gli equilibri mento di un’attività privata, secondo quanto previsto dal detra centro e periferia sono delicati, sebbene siano previsti la creto sulle liberalizzazioni varato dall’allora Governo Monti e rimodulazione e l’incremento sulla base dei nuovi parametri a seguito del quale è stato indetto un concorso nazionale di tra popolazione residente e numero di farmacie consentite. cui si attendono le graduatorie regionali. Al momento le graNel centro storico c’è un’altra partita aperta e riguarda la farduatorie sono state ufficializzate solo in alcune regioni e non macia Ceccarelli in piazza San Martino. Si parla da anni di un in Umbria. Nel caso di Gubbio c’è da tenere conto, oltretutto, trasferimento in via Leonardo da Vinci, verso la zona di Madondello spostamento fuori le mura urbiche della farmacia Luconi, na del Ponte, e va visto se ci sia già un’autorizzazione sanitaria che ormai da mesi ha lasciato corso Garibaldi per trasferirsi in per un locale in quell’area. La situazione coinvolge il farmacista via Perugina. Massimo Ceccarelli, dell’Antica Farmacia Ceccarelli, consiglieIl piano comunale delle farmacie è sempre in discussione e in re comunale del Psi in maggioranza al fianco del sindaco Filipballo da anni, con le decisioni che si sono arenate da quando po Mario Stirati. la Giunta Guerrini decise un nuovo insediamento nella zona L’assetto nel centro storico ruota, inoltre, anche attorno alla farmacia Comunale in piazza 40 Martiri. Non è escluso che il Comune decida di attivarne una seconda in proprio, potenziando quel ruolo di imprenditore per fare business introitando altre risorse economiche. Qualora venisse presa in tempi stretti la strada della seconda farmacia pubblica, è del tutto evidente che si dovranno rimescolare in generale le carte nell’equilibrio attualmente esistente tra le quattro farmacie cittadine (Comunale, Ceccarelli, Luconi, Pierotti) e le quattro periferiche (Branca, Casamorcia, Padule, Scritto) con in mezzo il Comune a fare da arbitro ma anche da giocatore.

IL CASO

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BATTAGLIA AL TAR

FINISCE AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE IL PROVVEDIMENTO ADOTTATO DALL’ENTE CHE VIETA DI PROSEGUIRE L’ADEGUAMENTO DELLA STAZIONE RADIO BASE TELECOM IN VIA DEL PERILASIO E LA COLLEGATA REALIZZAZIONE DI UN’ALTRA VODAFONE, VICENDA CHE SI TRASCINA DAL 2013 di MASSIMO BOCCUCCI È cominciato un confronto sulle normative tecniche e urbaLe comunicazioni sono bruscamente interrotte tra la Telecom e il Comune. C’è un confronto legale finito davanti al Tar dell’Umnistiche: Telecom sostiene che il progetto prevede la riconfibria perché Telecom Italia Spa contesta il provvedimento adotgurazione dell’impianto pre-esistente al fine di consentire la tato dal Comune con cui viene disposto il divieto di proseguire condivisione della postazione con Vodafone. Questo tipo di l’adeguamento della stazione radio base esistente Telecom e la intervento tecnologico “è incentivato dalle leggi - è scritto nel ricorso al Tar - in quanto volto a minimizzare sia l’impatto amcollegata realizzazione di una stazione per telefonia mobile Vobientale delle stazioni radio base nel territorio comunale che dafone in via del Perilasio, nella zona del Teatro Romano. L’Aml’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”. ministrazione Comunale ha dato mandato all’avvocato Claudio Il Comune è sempre rimasto sulle proprie posizioni negando Rosimini, dell’ufficio legale interno, di opporsi in giudizio alla ogni autorizzazione, mentre Telecom contesta la legittimità del richiesta da parte di Telecom della revoca del diniego e di risardiniego fino a chiedere l’annullamento degli atti e i danni. Nel cimento danni. La vicenda è partita nell’ottobre 2013 quando ricorso si parla di “eccesso di poteTelecom ha trasmesso al Comune una segnalazione certificata re per irragionevolezza, carenza di di inizio attività (Scia) sul traliccio già esistente e autorizzato. istruttoria, travisamento dei fatti e L’Arpa regionale ha espresso su quella richiesta un parere favorevole riguardo la previsione sui livelli di campo elettromagneperplessità dell’azione amministrativa, illogicità e sviamento dell’intetico. Il Comune però non ha autorizzato l’intervento, ritenendo resse pubblico, violazione dei più la riconfigurazione dell’impianto in contrasto con la normatigenerali principi urbanistici e dei va perché ricadrebbe nella fascia di 20 metri intorno ad aree principi di efficacia ed efficienza del sensibili all’esposizione di campi elettromagnetici. Il Comune servizio pubblico radiomobile di coin quell’area intende vietare l’installazione di nuovi impianti di municazione”. telefonia cellulare.

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FESTA DEI CERI

IL CONTO ALLA ROVESCIA

SI AVVICINA LA FINE DELL’ANNO E COME CONSUETUDINE COMINCIANO A DELINEARSI I NOMI E LE CANDIDATURE PER LE VOTAZIONI IN VISTA DEL 2015. I SANTUBALDARI ALLE PRESE CON LA SCELTA DEL NUOVO METODO, SAN GIORGIO E SANT’ANTONIO VOTANO L’11 GENNAIO di ROBERTO BARBACCI dell’età minima a 25 anni. Sarà la manicIl solstizio d’inverno ceraiolo è già trascorchia di Padule a dover esprimere i propri so (il 15 novembre, cioè a 6 mesi esatti candidati, eredità “pesante” pensando che dalla prossima festa) e in città già da setl’ultimo capodieci della zona è il compiantimane serpeggia un certo clima di attesa. Maggio è lontano, ma la fine del 2014 è to Roberto Traversini, detto “Casaletto”, capodieci dell’edizione 2009 e grande più che mai propedeutica per ciò che conesempio di fede e passione ceraiola. cerne strategie e metodologie di elezione Merita un capito a parte la situazione dei dei prossimi capodieci. Per la prima volta dopo decenni, a poco più di 5 mesi dal 15 ELEZIONE Il sangiorgiaro Tosti a gennaio 2014 santubaldari. Per i quali l’autunno s’è rivelato piuttosto “caldo”, pensando all’elevato numero di incontri maggio nessuno dei tre Ceri ha scelto il capodieci di brocca. tenuti per decidere quale metodo utilizzare per la scelta del Eredità questa della decisione del senato santantoniaro di non capodieci dopo la fine del “pacchetto” di quattro nomi, avveprocedere più con la nomina di due capodieci negli anni pari nuta lo scorso 15 maggio con la corsa guidata da Luigi Pieruccome avvenuto fino al 2012. Proprio i santantoniari, riuniti in ci (“Barcarola”). Due le correnti di pensiero: gruppo ristretto assemblea la scorsa domenica per questioni legate però al bicomposto da 28/29 ceraioli (7 per ogni “macro zona”) oppure lancio della famiglia, torneranno a riunirsi venerdì 12 dicemdiritto di voto per tutti i ceraioli “censiti” dalle mute dall’Alzabre per stabilire quali e quanti saranno i candidati per la pritella a quelle del Secondo Bughetto (poco meno di 500), con ma elezione aperta a tutti i ceraioli “attivi”, vale a dire coloro candidature libere ma l’obbligo per ogni macro zona di non che dopo un’attenta analisi di verifica effettuata all’interno di presentare alcun ceraiolo se l’anno prima il capodieci è stato ogni muta (che ne ha valutato l’effettivo attaccamento al cero espressione della propria area. Ipotesi che vanno comunque e la loro presenza sotto la stanga o come bracceri) sono stati prese col beneficio del dubbio, ancora oggi alle prese con ininseriti nella lista degli aventi diritto al voto (da 25 anni in su). terpretazioni e modifiche che si susseguono a ritmo incalzanSe si presenteranno più di tre candidati (ipotesi al momento te (quindi tali da essere considerate alla stregua di semplici abbastanza remota) si procederà da subito con la “scrematuidee). L’unica certezza è che nell’assemblea dei ceraioli previra” per ridurre appunto a tre il numero dei papabili. Le eleziosta per metà dicembre il nodo dovrà essere sciolto, per andani si terranno invece domenica 11 gennaio, al pari di quelle di re a votare come gli altri due Ceri nella seconda domenica di San Giorgio che da anni utilizza il metodo di votazione affidagennaio. ta ai ceraioli, rivisitato a partire dal 2004 con l’innalzamento

Il regalo di Natale...

L’album fotografico che ripercorre con oltre 650 foto i momenti salienti della Festa del Ceri 2014, dei Ceri Mezzani, del Ceri Piccoli, del St. Ubaldo Day di Jessup e delle celebrazioni ubaldiane di Thann

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UnEDICOLE rito senza tempo E LE LIBRERIE Ogni 15 maggio a Gubbio è come se il tempo si fermasse. I rintocchi del Campanone a fatica riescono a scandire il naturale corso degli eventi. Si avverte un’atmosfera di euforia e di palpitazione, di gioia e di ansia nel medesimo istante, di impeto e paura quasi fossero due sentimenti simili tra loro. È difficile condensarla in poche righe, si rischierebbe solo di renderla vuota e poco attinente alla realtà.

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L’ALBUM FOTOGRAFICO

Quello che resta di ogni 15 maggio, più delle emozioni e dei lividi lasciati sulle spalle dal peso delle barelle, a volte è proprio una semplice immagine. Momenti di vita che restano indelebili e che scandiscono, essi si, il cammino di ogni ceraiolo. Spesso una foto racconta molto più di quanto un semplice gesto è in grado fare. Anche a distanza di anni è facile rivivere le sensazioni del momento, perché consegnate a un vissuto che fa parte dell’animo più profondo di ogni singolo individuo che almeno una volta in vita sua ha assistito al rito collettivo tanto caro al popolo eugubino, sentendosi piccolo e inerme di fronte alla grandezza e al maestoso incedere dei tre Ceri e dei tre santi issati alla loro estremità. Ecco perché davanti a un racconto fotografico dedicato alla Festa dei Ceri gli occhi non potranno mai stancarsi. Sono immagini che restano e che rivivono grazie ai ricordi e ai racconti di chi le ha vissute in quello stesso istante in cui l’obiettivo ha fermato il tempo. Proprio come avviene a Gubbio ogni 15 maggio.

Nasce Cooperativa Agricola Sociale Gubbio Solidale, un nuovo modo per fare squadra insieme Un progetto che tende alla realizzazione del benessere dell’individuo e della comunità attraverso un sistema indipendente e a un’accurata sinergia composta da aziende, servizi e infrastrutture. È l’idea che sta alla base e che ha portato alla nascita di Cooperativa Agricola Sociale Gubbio Solidale, nuovo soggetto che ha trovato già tanti interlocutori, pronti a valorizzare le risorse del territorio in maniera sana e quanto più diretta. Il tutto frutto di una collaborazione che nasce con l’intento di creare nuove reti di protezione sociale e per di più innovative, tese in particolar modo a generare vantaggi collettivi associando ad essi uno sviluppo di valore economico, oltre che sociale. Il progetto mette al centro della scena l’azienda agricola, che si assume maggiore responsabilità sociale d’impresa migliorando al contempo la propria reputazione, visibilità e qualità riguardo all’attività proposta. Il tutto attraverso la creazione di nuove forme di collaborazioni con servizi e istituzioni, che diventano lo strumento per raggiungere nuovi mercati attuando una politica rivolta al consumatore (che aumenta le proprie scelte di consumo responsabile) e soprattutto verso le persone svantaggiate che richiedono un’inclusione sociale e lavorativa in forme efficaci. Lo scopo finale è dunque quello di creare una fattoria sociale multi-funzionale, volta sviluppare servizi a favore di persone o fasce di popolazione che presentano forme di fragilità o di svantaggio psico-sociale attraverso l’offerta di servizi educativi, culturali e di supporto alle famiglie. Un modello di sviluppo locale compatibile con i tempi che corrono, ma anche ritagliato sulle esigenze del territorio, ampliando ad esse il concetto di motivazioni etico-sociali fondate sui valori di solidarietà, cooperazione e integrazione nel pieno rispetto dell’ambiente, grazie a processi di produzione biologica.

L’attività che è pronta a vedere la luce conta già un allevamento composto da 10 capi bovini, 50 suini all’aperto, 100 capi di pollame, 20 di ovini, 40 alveari e un orto di 500 mq per la didattica. All’interno di quest’utimo sarà possibile svluppare anche l’ortoterapia, rivolta in particolar modo a soggetti svantaggiati che potranno così intraprendere percorsi per l’acquisizione di abilità, autonomia e competenze. Il tutto allo scopo di promuovere nuovi investimenti capaci di creare autorealizzazione, stimolando le persone a trovare un loro ruolo sociale favorendone guadagni e relazioni, utilizzando il proprio potenziale a disposizione. L’azienda agricola dispone già oggi inoltre di spazi adeguatamente attrezzati per la trasformazione di carne fresca e salumi, mentre molti altri prodotti già pronti per essere lavorati (prosciutto cotto e porchetta, sughi, salse, marmellate, miele, confezionamento verdure, pasta fresca e surgelata e pane) vengono effettuati temporaneamente nei laboratori delle aziende decise a partecipare al progetto. La ricerca di nuovi partner spazia dalla bioedilizia alla lavorazione del legno, dal recupero della carta alla manutenzione del verde, dalle pulizie alla produzione di fonti di energia rinnovabile, oltre che ad attività sociali di servizio alle persone. Un modo nuovo di intendere sinergie e mercato, ma con un occhio rivolto soprattutto alla partecipazione attiva di una vasta fetta di popolazione che oggi in special modo fatica ad integrarsi nella collettività. Il tutto sempre all’insegna della valorizzazione e tutela del territorio e delle proprie risorse. La cooperativa è ben contenta di accogliere coloro che fossero interessati al progetto, anche solo a titolo informativo.

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SPECIALE FESTE C’è un momento magico che ogni eugubino associa al via “ufficiale” delle festività natalizie: scocca attorno alle 18 del 7 dicembre, quando le luci dell’Albero di Natale più grande del mondo rischiarano la notte eugubina e annunciano che il lieto evento della venuta del Salvatore è ormai vicino. Quest’anno poi l’emozioni di tanti eugubini sarà ancora più grande, pensando che a premere il pulsante dell’accensione sarà Papa Francesco in persona, collegato dal Vaticano proprio come avvenne nel 2011 col suo predecessore Papa Benedetto XVI. La cerimonia di accensione, che per la prima volta si terrà in piazza 40 Martiri, aprirà ufficialmente il quadro degli eventi natalizi e più in generale delle festività di fine anno che si prolungheranno fino all’Epifania. Un susseguirsi di luci e colori, ma anche di eventi e iniziative rivolte a grandi e piccini, tutte all’insegna di un rinnovato spirito di unione e condivisione. Anche in tempi di crisi il Natale resta una pietra miliare nella vita di ogni cittadino. E la città vuol farsi trovare pronta, desiderosa di presentare il suo lato migliore.

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SPECIALEVARIE FESTE

CE N’È PER TUTTI I GUSTI

SONO COINVOLTE MOLTE ASSOCIAZIONI E PURE TANTI PRIVATI, CON UNA SEMPRE MAGGIORE PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI. OLTRE ALL’ACCENSIONE DELL’ALBERO CON PAPA FRANCESCO, C’È ATTESA PER LA MOSTRA DI STEVE McCURRY CHE PROPONE 18 SCATTI LEGATI ALLA FESTA DEI CERI. TORNANO I PRESEPI NEI VICOLI, PREZZI SCONTATI PER IL MUSEO DEL PALAZZO DEI CONSOLI

di ROBERTO BARBACCI la voglia di creare uno strumento unitario ad aver spinto le Diciamoci la verità: quante città nel mondo ogni anno istituzioni a ricercare una sinergia maggiore rispetto al passasi autoproclamano “città del to con gli imprenditori e le aziende locali. “L’obiettivo è teso Natale”? Non fa eccezione a sviluppare un vero e proprio piano di marketing territoriale Gubbio, che pure solo per il - ha aggiunto l’assessore al Turismo Lorenzo Rughi - volto a investire nel turismo e nella promozione delle tante peculiarità fatto di esportare l’Albero di che la città può offrire, a maggior ragione durante il periodo Natale più grande del mondo natalizio”. A dicembre peraltro anche Gubbio si doterà di una un posticino privilegiato se lo Consulta del Turismo, pronta meriterebbe pure. E come gli a sviluppare determinate teanni passati l’amministraziomatiche e ambiti di programne comunale ha pensato bene IL PRECEDENTE Benedetto di proporre un cartellone di mazione anche degli eventi XVI accende l’albero (2011) stessi. eventi molto nutrito, puntanNon sarà soltanto l’accensiodo non soltanto sulla qualità dell’offerta ma anche alla valorizzazione delle risorse del territorio. “È questa la prima prova ne dell’Albero di Natale più grande del mondo, prevista generale legata alle iniziative natalizie, studiata e pensata alla per il prossimo 7 dicembre e maniera che vogliamo per promuovere la città e il territorio, particolarmente attesa per via creando una larga cooperazione e un’unione d’intenti tra pubdella presenza e della parteci- PRESEPI Pronti a tornare nei blico e privato”, ha spiegato il Sindaco Filippo Mario Stirati vicoli del centro storico pazione straordinaria di Papa nel corso della conferenza stampa di presentazione. È proprio

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ALL’OPERA Steve McCurry a Gubbio lo scorso 15 maggio

Francesco. La vetrina mediatica con la diretta tv certo aiuterà a portare molta più gente durante il periodo natalizio (lo stesso assessore alla Cultura, prof. Augusto Ancillotti, nell’intervista esclusiva realizzata nello scorso numero aveva rimarcato quanto la tv, specie quella pubblica, ancora oggi rappresenti un veicolo di promozione unico nel suo genere e senza eguali a livello di diffusione), ma anche gli scatti di Steve McCurry sono destinati ad attrarre un buon numero di visitatori. La mostra del fotografo americano verrà allestita a partire da lunedì 8 dicembre fino al mese di aprile presso il Palazzo dei Consoli, e consisterà in 18 scatti legati alle tradizioni ceraioli dal titolo “Passionate Umbria, Ceraioli of Gubbio”. Tra le novità su scala locale, l’attivazione di veri e propri laboratori realizzati per l’occasione negli Arconi di via Baldassini, dove tanti artigiani eugubini guideranno i partecipanti alla scoperta di alcune delle arti che da sempre compongono il vissuto eugubino: ceramica, miniatura, lavorazione e decorazione del gesso e del legno, usi della carta e cucina. Ce n’è per tutti i gusti (infopoint presso lo sportello IAT in via della Repubblica), mentre i più temerari potranno cimentarsi con i pattini sul ghiaccio nell’apposita pista di 200 metri quadrati allestita in piazza 40 Martiri nei pressi dell’ex ospedale, da dove partirà anche un inedito trenino per spostarsi da un posto all’altro della città. Per chi ama l’arte e la cultura l’occasione è quanto mai ghiotta per andare a fare un salto al Museo del Palazzo dei Consoli, che durante il periodo delle festività natalizie prevede un biglietto ridotto sotto i 18 e gratuito per i più piccoli. Tra i pezzi esposti nel museo, anche una Madonna realizzata da Vin-

NEGOZIO SPECIALIZZATO

cenzo Nucci, opera concessa dal Ministero dei Beni Culturali. Non mancheranno poi le “Vie del Presepe” a grande naturale, realizzate nei vicoli di San Martino e San Pietro (con la natività che verrà allestita nel piazzale della chiesa, tirato a lucido dopo i lavori giunti ormai in prossimità della conclusione) grazie all’impegno delle associazioni di quartiere e di numerosi volontari. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Confidando che l’atmosfera natalizia (anche meteorologicamente) faccia il resto.

L’OMAGGIO DEL COMITATO

Dai volontari una ceramica per il Papa

Un dono al Pontefice. Un piccolo gesto voluto dagli Alberaioli in occasione dell’accensione dell’Albero di Natale da parte di Papa Francesco, come segno di gratitudine e ringraziamento. L’opera è stata realizzata da Giampietro Rampini.

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LA NATIVITÀ NELL’ARTE ENTRA NEI NEGOZI

CURIOSA INIZIATIVA PRESSO IL CENTRO COMMERCIALE “LE MURA”: DURANTE IL PERIODO DEGLI ACQUISTI NATALIZI VENGONO ESPOSTE LE GIGANTOGRAFIE DI QUADRI, REALIZZATI DA ILLUSTRI PITTORI EUGUBINI, PRESENTI NELLE CHIESE DELLA DIOCESI. APPUNTAMENTO DAL 6 DICEMBRE

Al Centro Commerciale “Le Mura” il Natale alle porte sarà vissuto all’insegna dell’arte e della pittura. Un’iniziativa tutta nuova ma dal fascino molto particolare, che consentirà a coloro che si recheranno nelle prossime settimana ad acquistare i regali natalizi di unire all’utile anche il dilettevole. La campagna varata dagli inserzionisti del centro commerciale si intitola “Particolari di Natale” e prevede l’esposizione di alcune gigantografie di particolari della Natività presenti nelle chiese e nei musei eugubini. Qualcuno potrà leggerci un invito a ripopolare le chiese, ma in realtà l’idea che sta alla base dell’iniziativa è volta soprattutto a valorizzarne i tesori artistici presenti negli edifici sacri eugubini, ma di cui quasi la totalità della cittadinanza e dei fedeli non ne è al corrente. Le opere esposte sono di Ottaviano Nelli, Raffaellino del Colle, Mello da Gubbio e Giuliano Presutti. Non mancherà una dettagliata didascalia che spiegherà ai visitatori dove si trova il dipinto, l’autore e l’anno in cui venne realizzato. L’auspicio è che questa idea “artistica”

inviti la gente a fermarsi almeno un istante per ammirare le bellezze che la circondando, sfuggendo dai ritmi frenetici degli ultimi giorni che separano dal Natale. Ma l’idea vera e propria è quella di divulgare la straordinaria cultura e storia eugubina, e di farla sentire pienamente vissuta all’interno della comunità. Per stuzzicare ancor più la curiosità di adulti e bambini, all’esterno del centro commerciale verranno proiettati con un laser dei macro ingrandimenti dei particolari pittorici, fornendo un effetto di assoluta spettacolarità di cui a Gubbio non si ricordano precedenti. L’inaugurazione dell’esposizione è prevista per le 18 di sabato 6 dicembre. “Particolari di Natale” è frutto di un’idea e della collaborazione nata tra Michele Baccarini di Gu.Fo. Comunica e Giuliano Rossi di Lapislunae, desiderosi di sperimentare un progetto del tutto innovativo per la città. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Gubbio e realizzata col contributo della Soprintendenza ai Beni Culturali e la collaborazione della Diocesi di Gubbio. R.Bar.

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I.I.S. “Cassata Gattapone”: a scuola di futuro Tante le novità per l’anno scolastico 2015/2016 all’Istituto d’Istruzione superiore “Cassata Gattapone”. E si tratta di novità decisive, che renderanno l’istruzione tecnica e professionale di Gubbio tra le più qualificate a livello regionale e interregionale. Intanto l’investimento infrastrutturale più importante, teso a testare, ottimizzare, ridisegnare e certificare la rete interna via cavo e wi-fi dei due plessi “Cassata” e “Gattapone”: la connettività a banda larga sarà garantita da nuovi switch e cavi in fibra ottica, che permetteranno di trasferire enormi quantità di dati a velocità prima non immaginabili, favorendo così un reale potenziamento della didattica e una sua innovazione. Nello specifico, il settore “professionale” (IPSIA) potrà contare su un laboratorio di domotica dove si eserciteranno gli studenti dell’Indirizzo “Elettrici”: il sistema civile “GEWISS”, che permetterà ai ragazzi di confrontarsi con soluzioni d’avanguardia per la gestione e il controllo dell’edificio. La progettazione di base consente di controllare da remoto, con l’ausilio del telefono cellulare, tutte le principali funzioni del sistema, come punti luce, tapparelle, antifurto, condizionamento clima, videocitofonìa, fughe di gas o perdite di acqua. Ampliati anche gli spazi destinati al laboratorio di meccanica, che insieme ai laboratori presenti nel plesso “Cassata” di via del Bottagnone vanno a costituire un polo formativo sulla meccanica di primaria importanza nella nostra regione. Il Laboratorio di Controlli Automatici, inoltre, potrà contare su un aggiornamento completo dei sistemi software, così da permettere agli alunni di analizzare e realizzare circuiti di Automazione Industriale che usano tecnologie elettropneumatiche. I processi automatizzati vengono riprodotti in questo laboratorio con l’utilizzo di sensori e attuatori secondo logiche che vanno a replicare le possibili dinamiche presenti negli ambienti produttivi industriali. Gli studenti del settore “Moda”, infine, potranno fruire dell’ammodernamento di spazi e arredi ma, soprattutto, dell’importante opportunità formativa costituita dalla collaborazione con un’importante azienda milanese impegnata nel settore della moda (Techno fashion group). Il settore Economico ha visto la recente implementazione del laboratorio di lingue, con 28 postazioni PC e sistema INTEGRATO AUDIO/VIDEO, che disegna il laboratorio linguistico del plesso “Gattapone” come uno dei più moderni presenti nelle scuole della nostra regione. Ad esso si aggiunge un laboratorio di informatica “migrato” al sistema LTSP - Linux, con piattaforma educativa Edubuntu, che va ad aggiungersi ai due Laboratori LTSP - Linux realizzati presso il plesso “Cassata”, così da portare il polo tecnico-professionale eugubino all’avanguardia nell’utilizzo di software libero. A tale riguardo molta formazione è stata prevista anche per il corpo docente, resosi disponibile a vivere l’avventura della “migrazione” verso il sistema operativo Linux con passione e partecipazione. Avviata da inizio anno, sempre nel plesso di viale Paruccini, anche la sperimentazione dei gruppi-

classe che si spostano: come nei tradizionale “campus”, i docenti aspetteranno i gruppi classe in aule “dedicate” a specifiche materie o gruppi di materie affini, in modo da ottimizzare l’utilizzo degli spazi e, allo stesso tempo, garantire una loro specificità e funzionalità rispetto ai differenti ambiti disciplinari. Oltre a ciò, sempre nel plesso di viale Paruccini, sono stati portati a termine lavori di ristrutturazione da parte della Provincia, che dovranno a breve prevedere anche un “restyling” della storica “Aula Magna” del “Gattapone”, che nei progetti dovrà essere trasformata in uno spazio modulare e polifunzionale grazie all’utilizzo di “pareti mobili”. Infine, il settore “Tecnologico”, collocato nel plesso “Cassata” di via del Bottagnone: in fase di conclusione sono gli accordi con il Comune di Gubbio, la Regione e l’azienda forestale UmbraFlor (in località Le Torracce) per la concessione in convenzione di alcuni ettari di terreno che permetteranno all’indirizzo “Agrario” del “Cassata” di poter disporre di una autonoma “azienda agraria” e di offrire così ai propri alunni una opportunità di impegno in situazioni concrete e reali di gestione del territorio. Inoltre, il “Cassata” potrà vantare la realizzazione del primo Fab-Lab (Fabrication Laboratory) scolastico a livello regionale, con l’acquisto di stampanti 3D, scanner 3D, penne 3D e addirittura un drone per l’attività di rilievo e geolocalizzazione portata avanti dagli indirizzi “Urbanistico” (ora “Costruzioni, ambiente e territorio”) e agrario. A tali dispositivi, nello stesso laboratorio, si aggiunge l’utilizzo del software “Arduino” (scheda elettronica di piccole dimensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno, utile per creare rapidamente prototipi e per scopi hobbistici o didattici) e di software specifici per la Robotica educativa e il Coding (Skratch). Un investimento importante, il Fab-Lab del “Cassata Gattapone”, che potrà essere utilizzato da molti degli indirizzi attivati nei due plessi di viale Paruccini e via del Bottagnone, spazio concepito come aperto al territorio, al mondo della scuola, alle imprese, alle università, che ha come cuore pulsante i giovani. È un luogo di incontro tra vecchie e nuove professioni dove si parla il linguaggio della fabbricazione (tradizionale e digitale), della sperimentazione e della creatività per stimolare la crescita professionale, l’auto imprenditorialità ed esercitare le competenze del 21° secolo. A completare il tutto, per le 57 classi del “Cassata-Gattapone” è stata attivata una piattaforma didattica, la “Social classroom”, che permetterà a docenti ed alunni di interagire anche a distanza, con la possibilità di caricare/ scaricare materiale, videolezioni, questionari e verifiche, attivare gruppi tematici, di progetto, e abbattere simbolicamente i “muri” delle tradizionali strutture scolastiche, nel senso di una maggiore flessibilità dell’offerta formativa, in grado di adattarsi ai differenti ritmi e stili cognitivi dei giovani.

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LETTERE IN REDAZIONE

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

i politici aumentano le tasse

In questi ultimi giorni di pioggia, così come in tante altre occasioni simili, si è visto come il maltempo riesca a mettere in crisi il nostro territorio. Con mia profonda sorpresa mi sono reso conto che non è tutta colpa degli eventi atmosferici, ma di una gestione superficiale senza né capo e né coda con il conseguente spreco di risorse umane ed economiche. Nella strada che porta a casa mia (località Carestello), in previsione di una stagione turbolenta e particolarmente difficile come ormai da qualche anno puntualmente si verifica, ho preventivamente fatto un canale adeguato alle esigenze sul lato della strada, tanto che la carreggiata è rimasta intatta dopo giorni di piogge (per giunta alcuni di portata eccezionale). Questo lavoro (che vedete nelle foto sopra) mi è costato 40 euro di gasolio e 6 ore di lavoro. Il premio di tutto ciò è naturalmente un aumento di tasse per la manutenzione del territorio. Faccio notare che questo tratto di strada negli anni scorsi ha richiesto diversi interventi di costose manutenzioni pubbliche, e come si è poi scoperto anche a Genova, il premio di tutti i lavori svolti sono esclusivamente dei benefici economici per il responsabile del territorio. Sulla stessa strada, solo a qualche centinaio di metri di distanza da dove ho eseguito il mio la-

voro, praticamente non esiste più una strada (vedi foto sotto). Eppure ho notato che anche di recente c’è stata una mozione di qualche forza politica, dove si chiede la collaborazione dei cittadini per il mantenimento del territorio. Ma come!!! Ci aumentano le tasse per mantenere i servizi e poi ci vengono a chiedere di fare i lavori per conto loro? La collaborazione, su questo siamo tutti d’accordo, è diventata indispensabile. Trasparenza e controllo delle istituzioni, però, altrettanto imprescindibile. Perchè la collaborazione ha le sue regole: io ti do una mano e tu mi dai una mano, se io ti do una mano e tu mi prendi il braccio allora ti mando a (...). Beh, arrivateci da voi. Bisogna uscire fuori dal palazzo, perchè la collaborazione si cerca e si trova tra la gente sul posto, ma bisogna metterci la faccia per fare questo e qualcuno avrebbe bisogno anche di un pò di coraggio e uscire dalla protezione delle istituzioni. Sicuramente non sono i cittadini che operano per la rovina della comunità. I premi a chi fa cose fatte bene non sono un danno, ma non si può più avere tolleranza e sopportazione di chi opera con superficialità e incompetenza con conseguenze che ricadono sul cittadino e sulle sue tasche. Paolo Pierini

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CULTURA Gli interventi conservativi e di musealizzazione già previsti fanno ben sperare

Guastuglia, un patrimonio da “aprire” e valorizzare

Il 7 novembre scorso sono stati presentati, alla presenza del sindaco Filippo Mario Stirati, del cav. Carlo Colaiacovo (Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia) e del Sovrintendente per i Beni Archeologici dell’Umbria dott. Mario Pagano, i bellissimi mosaici pertinenti ad una domus di epoca alto imperiale che furono scoperti negli anni ’70 e ora sono stati oggetto di nuove indagini per una futura, auspicabilmente celere, musealizzazione. Questo importante rinvenimento è solo l’ultimo in ordine cronologico che la Guastuglia ci ha restituito, poiché nel corso degli anni è stato un susseguirsi di rinvenimenti e sicuramente lo sarà anche per il prossimo futuro. Infatti è intenzione dell’Università degli Studi di Perugia, nella persona del professor Gian Luca Grassigli, in concertazione con il come di Gubbio e la Sovrintendenza riprendere gli scavi già dal 2015 per poter avere una visione complessiva dell’area in epoca antica. La Guastuglia rappresenta la testimonianza più tangibile del mondo romano a Gubbio: l’area così denominata comprende la zona del teatro romano fino all’area più propriamente conosciuta con questo nome, quella subito fuori le mura urbiche adiacente a via Bruno Buozzi. Ad oggi quest’ultima area è la più interessante sotto il profilo archeologico, poiché nel corso degli anni sono venuti alla luce due domus con pavimenti a mosaici, una di prima età imperiale e l’altra tardoantica, una strada basolata di epoca imperiale che verosimilmente collegava l’area del teatro con il cuore della città, un tempio (il primo tempio urbano scoperto per la cit-

tà romana di Gubbio) ed altri edifici minori, ma ugualmente importantissimi sotto il punto di vista archeologico e museale. L’area ha restituito reperti ed edifici compresi in un arco cronologico che va dalla media età repubblicana (II sec. a. C.) fino a dopo la caduta dell’impero romano (circa VII sec. d. C.). I mosaici che sono stati presentati al pubblico sono di elevata fattura artistica, mostrando decorazioni geometriche e architettoniche; inoltre, una tipologia di scena musiva non trova riscontri nel vastissimo repertorio romano imperiale. Questo fa comprendere il raffinato gusto dell’epoca e l’importanza e la floridezza della città romana di Gubbio. La Guastuglia senza ombra di dubbio rappresenta un gran valore aggiunto fino ad oggi purtroppo non espresso, che porterebbe alla città di Gubbio un aumento della proposta turistica, oltre alla restituzione alla comunità, attraverso un parco archeologico fruibile, del luogo che fino ad ora è stato chiuso per la maggior parte del tempo ed è rimasto spesso in stato di abbandono. Con gli interventi conservativi e di musealizzazione (Domus del Banchetto) che sono iniziati da parte della Sovrintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, con l’interessamento attivo del comune di Gubbio volto anche a finanziare nell’immediato futuro interventi sull’area e il contributo scientifico dell’Università degli studi di Perugia possiamo ben sperare che presto l’area diventi aperta e fruibile per tutti i cittadini, mostrando tutti i tesori che ad oggi sono nascosti al suo interno. Gabriele Lepri Archeologo - Consigliere Comunale Liberi e Democratici

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LA ROCCA

Si adora Cristo, non un libro

realmente e sostanzialmente, “corpo di Cristo”. Tale presenza reale di Cristo, sotto le apparenze a cura di del pane, rimane fino a che esiste l’ostia. Questo LUIGI GIRLANDA significa che il corpo di Cristo è realmente e sostanzialmente presente nell’ostia, indipendenteTra gli abusi e gli errori che ormai immente dalla fede di colui che sta davanti al taberperversano indisturbati all’interno del nacolo (anche se non ci crede, Cristo è nell’ostia mondo cattolico ce ne è forse uno che, davvero) e, soprattutto, anche se nessuno è preper le conseguenze che può avere nella sente in un certo momento ad adorare il Signore. vita dei fedeli, risulta particolarmente Di notte, per fare un esempio banale, anche se nefasto e deleterio. Ci riferiamo cioè nessuno è in chiesa, Cristo è comunque presente all’uso sempre più diffuso, purtrop- Bibbia e Tabernacolo nella Basilica del Patrono nel tabernacolo. Questa presenza sostanziale va po anche in diverse chiese di Gubbio, di collocare un leggio distinta (ecco perché bisogna “distinguere frequentemente”) con la Bibbia davanti al tabernacolo che custodisce e conserdalla presenza “spirituale” di Cristo nella Scrittura. La Bibbia va le ostie consacrate. A interrogare i sacerdoti sul perché di non è un libro da adorare. La presenza di Cristo nel testo sacro questa bizzarra collocazione, si ottiene immancabilmente la è di carattere spirituale e, soprattutto, è una presenza “in uso”. solita risposta: i fedeli devono capire l’importanza della SaSolo quando qualcuno legge la Bibbia, cioè la “usa”, Cristo può cra Scrittura, visto che il Concilio ci ha insegnato che anche essere “spiritualmente” (e non “sostanzialmente”) presente. nella “Parola” è presente Cristo. A parte che la presenza di Tanto è vero che se qualcuno getta nei rifiuti una vecchia coCristo nella Scrittura non è una novità del Concilio Vaticano pia usata e rovinata della Bibbia non commette un peccato o II ma verità sempre creduta nella Chiesa cattolica, andrebbe una profanazione, mentre se prendesse un’ostia consacrata comunque spiegato ai sacerdoti che così facendo più che ine la buttasse via si macchierebbe del terribile peccato di sasegnare l’importanza della Scrittura si finisce per sminuire o crilegio. Ecco quindi la distinzione fondamentale da attuare addirittura negare la presenza reale di Cristo nell’eucaristia. per non cadere nell’errore: un conto è la presenza sostanziale Cerchiamo di spiegarci meglio. Da sempre la saggezza cattolinell’eucaristia un altro, ben differente, quello della presenza ca insegna un principio decisivo per evitare gli errori e le erespirituale quando si “usa” la Bibbia. Non è differenza di poco sie in ambito dottrinale: “distinguere frequentemente”. Nella conto. Cosa accade dunque nel fedele che si ritrova la Bibbia dottrina cattolica, cioè, è di fondamentale importanza saper e il tabernacolo posti sullo stesso piano? Non può che essere distinguere fra termini e prospettive apparentemente simili. indotto o a “idolatrare” un libro (cioè pensare che dei fogli di Oggi, purtroppo, tale principio di distinzione è praticamente carta contengano realmente Cristo) o, peggio, a sminuire e riscomparso nell’educazione e formazione dei sacerdoti, con le durre la “presenza reale” di Cristo nell’ostia a una semplice nefaste conseguenze che è facile immaginare. Proviamo quinpresenza spirituale o simbolica. A questo si aggiunga che ordi ad applicarlo, per fare un po’ di chiarezza, al tema di cui ci mai il tabernacolo è collocato sempre in disparte e quasi nastiamo occupando: la presenza di Cristo nell’ostia e nella Sacra scosto, mentre un tempo era al centro dell’altare (non a caso Scrittura. La presenza di Cristo nelle ostie consacrate è di tipo l’ostia era chiamata il “Santissimo sacramento dell’altare”), “sostanziale”. Questo significa che l’ostia, nel momento della e la frittata è fatta, la fede cattolica non c’è più. Possibile che consacrazione, ha cambiato sostanza e non è più pane ma, nessuno dica nulla?

“PuntaSpilli” SARLI E LA TARGA PROFETICA

Michele Sarli, ex segretario del Pd ai ferri corti col partito, ha preso una nuova auto per la famiglia. La targa: EX (numero) PD. Al Pra sapevano già tutto?

BOCCUCCI E LA BATTUTACCIA

Acori in sala stampa ad Ancona ha parlato così di Notari: “Il presidente è un tifoso eugubino doc”. Il giornalista Boccucci seduto davanti ha mormorato: “Del Semonte”. Acori di rimando: “Massimo, Semonte è Gubbio”. Boccucci ha chiarito subito: “Intendevo dire che Notari quando era presidente del Semonte chiedeva a tecnici e giocatori di arrivare a fare il derby col Gubbio!”. Forse era meglio che Boccucci lo dicesse subito tra tanti microfoni maliziosi.

CACCIAMANI & BIANCARELLI, LA STRANA COPPIA

Aldo Cacciamani è all’ottavo mandato da consigliere comunale. Peppe Biancarelli al quinto. L’hanno preso per un lavoro o sperano anche loro in un vitalizio?

ELISA NERI E LE FIDANZATE DEI CALCIATORI

La giornalista Elisa Neri lo chiede puntualmente ai giocatori del Gubbio: “Sei fidanzato? Come va con la fidanzata?”. La brava Elisa, in attesa di togliersi qualche altra curiosità coi rossoblù scapoli e ammogliati, ha preso alla lettera il salotto (sportivo in tv) dove, si sa, viene facile scambiarsi le... confidenze. A parlare di calcio si fa sempre in tempo.

PIDDINI DIVISI E POI UNITI

Marciare divisi per arrivare uniti: forse lo spiegheranno così il sostegno alla presidente ricandidata Catiuscia Marini i piddini sparsi all’opposizione (il Pd ufficiale) e al governo del Comune (gli ex ora nella lista civica Liberi e Democratici). Perché la Regione e la Provincia uniscono, mentre solo il Comune divide.

di Elia Grilli

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15 151515 CULTURA Tante emozioni nell’anteprima presentata il 28 novembre al Teatro Comunale 1515 15 151515Artemisia alla conquista 15 15 15 15 15

del Lyrick di Assisi

LA COOPERATIVA MONDO MUSICA LANCIA IL MUSICAL. GRANDE SUCCESSO DEL RECITALCONCERTO. ORA APPUNTAMENTO IL 22 MARZO

Emozioni infinite e lunghi applausi hanno accompagnato al Teatro Comunale, il 28 novembre scorso, l’anteprima di Artemisia il Musical che nella formula del recital-concerto ha dato libero spazio alle partiture musicali dello spettacolo. Il pubblico ha gradito e salutato con particolare calore l’anteprima, presentata da Massimo Boccucci e Cristiana Fiorucci. Hanno conquistato i performer, dalla venticinquenne folignate Eleonora Lombardo protagonista nei panni di Artemisia Gentileschi a Simone De Rose sulla scena Agostino Tassi, da Emanuele Pirinei (Orazio Gentileschi) a Sara Nardelli (Tuzia Medaglia), da Davide Corrado (Caravaggio) a Stefano Colli (Galileo Galilei), da Laura Franquillo (Suor Graziella), a Monica Bicchielli, Laura Cecchin, Maria Cecere, Lucia De Santis, Gaia Fiordispine, Federica Flemma, Gabriele Frillici, Mauro Lipari, Alberto Marino, Mauro Pasqualoni, Alice Rosati, Camilla Rugini, Mirko Saulino, Debora Tosti, Luigi Vestuto. Le musiche di Fabio Rosati, presidente della cooperativa Mondo Musica che produce lo spettacolo (con il sostegno delle istituzioni, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e sponsor), hanno trovato risalto sotto la guida del regista Enrico Zuddas. Adesso si passa all’allestimento scenico completo e sarà il Teatro Lyrick di Assisi a ospitare la prima nazionale dell’intero musical incentrato sulla vita di Artemisia Gentileschi, pittrice del 1600 diventata simbolo dell’emancipazione femminile, eroina nel volere la propria indipendenza e affermazione artistica tra difficoltà e pregiudizi dell’epoca. L’appuntamento è fissato per il 22 marzo 2015.

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COSA C’È DIETRO LA MUTAZIONE GENETICA ROSSOBLÙ: IL NEO PRESIDENTE HA EREDITATO UNA SITUAZIONE FINANZIARIA PESANTE CON OLTRE DUE MILIONI DI DEBITI E SI STA IMPEGNANDO A TROVARE LE SOLUZIONI PER REGGERE; L’ALLENATORE CI STA METTENDO LA FACCIA FIN DAL PRIMO GIORNO AVENDO COSTRUITO L’ORGANICO GUIDANDOLO TRA LE DIFFICOLTÀ INIZIALI E LA RISALITA

di MASSIMO BOCCUCCI Il Gubbio è Notari. Il Gubbio è pure ai rapporti personali consolidati con l’Atalanta per Cais, e Acori. Ovvero le due facce della si potrebbe continuare...). Quella falsa partenza non ha scoragstessa medaglia. Il neo presigiato Acori. Anzi. Il tecnico s’è preso tutto sulle spalle, non s’è dente sta mostrando coraggio scoraggiato e ha fatto da parafulmine oltre che da trascinatore e determinazione nel gestire la per risalire la china. Ecco perché Acori è l’Eroico. società, considerando l’eredità DRAMMA PARMA Se la passa malissimo il Parma tra i problepesantissima che si ritrova permi di classifica, l’esclusione dall’Europa League, il deferimento ché dalla dirigenza e da conteggi con la penalizzazione in arrivo. Il sistema delle partnership, con sommari trapela un passivo oltre il valzer di giocatori e un giro pauroso di soldi, è stato l’inizio di due milioni con debiti in ordine tutti i problemi. Un guaio dietro l’altro da quando il club emisparso. Lo stesso Notari confida agli amici più stretti che non è liano s’è messo ad adottare i club mandando giocatori a destra affatto semplice mettere a posto le cose e far quadrare i conti. e sinistra anche con formule contrattuali particolari (vedi l’inCi sono debiti verso lo Stato (rateizzazioni per circa 850mila centivo all’esodo per giovani e vecchi). Per il Gubbio è stato ed euro), verso ex tesserati e fornitori. C’è un impianto economico è ancora manna dal cielo: l’anno scorso arrivarono 18 giocatori complicato e c’è un imprenditore deciso a trovare le soluzioni più idonee. Da quando si è insediato, il primo ottobre scorso, c’è la fila in sede al “Barbetti” per trattare di pendenze economiche più o meno corpose: Notari riceve tutti, parla con tutti, assicura a tutti che tutto si aggiusterà prendendo impegni precisi. Ecco perché Notari è il Coraggioso. SVOLTA ACORI Quando Simoni e Giammarioli chiamarono Torrente, i dirigenti rivendicarono il merito di averli scelti. Oggi Fioriti e Notari possono ben dire di aver scelto Acori. Ma la situazione, oggi, è profondamente diversa. Acori è l’uomo solo al INARRESTABILE Massimo Loviso sempre più leader Foto Ridolfi comando: a lui si deve la costruzione della squadra (la spina dorsale Iannarilli, Luciani, Galuppo, D’Anna, Loviso, Regolanti con valorizzazioni complessive per circa un milione e mezzo viene da lui), la gestione generale (tra fibrillazioni varie) e la di euro; quest’anno 7 giocatori con valorizzazioni complessive risalita in classifica dopo una partenza difficile. Acori si è giovaper circa 250mila euro. La domanda se la fanno in tanti: che to indirettamente del preziosissimo lavoro a distanza di Giaminteressi può avere il Parma a spendere tutti questi soldi per marioli, che ha lasciato il cordone mandare i suoi giocatori in massa a Gubbio (e altrove)? Fioriti ombelicale bene attaccato per i prima, così come Notari adesso, badano a prendere. Il Parma è rapporti con Fioriti: al “Giamma” (da vedere se lo sia ancora) una bella mucca da latte da spresi deve la conferma del rapporto mere con un giro di giocatori, soldi e altre situazioni collaterali economico e tecnico con il Parma che consentono ai dirigenti eugubini di fare calcio a costo zero che ha mandato 7 giocatori, ma (o quasi), a parte Notari la cui esposizione economica si vedrà anche tutta una serie di relazioni a fine stagione. I misteri restano. E con essi c’è la lampante con(si pensi a Mancosu e Vettraino siderazione che il Parma di oggi ha perso ogni buona stella e si del Trapani attraverso il d.s. dei è maledettamente inguaiato. CAPITANO D’Anna Ridolfi siciliani Daniele Faggiano, op-

Le ragioni del 4-1-4-1

Il Gubbio ha cominciato la stagione con il 4-3-3, poi ad Ascoli (il 26 ottobre nel famoso 2-2 in doppia rimonta) molto è cambiato a livello di uomini (via la punta Vettraino e dentro il centrocampista Marchionni, con Loviso centromediano assistito dal corridore Guerri) e conseguentemente di modulo (4-1-4-1). Proviamo a ragionare sulla metamorfosi tattica del tecnico rossoblù. Il 4-3-3 ha come presupposto l’utilizzo di tre attaccanti, ovvero un centravanti e due esterni offensivi. Acori ad Ascoli ha fatto due mosse che hanno mutato l’as-

setto e l’atteggiamento sul campo perché ha rinunciato a un attaccante di ruolo per dare maggiore equilibrio al centrocampo con Marchionni chiedendo a Mancosu di stare più sulla linea esterna dei centrocampisti e piazzando Loviso a fare da cerniera davanti la difesa. Questa mutazione è sostanziale. Perciò il Gubbio di oggi non fa il 4-3-3 (è chiaro che quando attacca possono salire tutti... e vale per qualunque squadra) ma un più equilibrato e abbottonato 4-1-4-1 che dato il livello e le caratteristiche dell’organico pare davvero la soluzione ideale trovata dall’allenatore.

15 151515 PODISMO Si guardà già al futuro: “Nuovi iscritti e un progetto su scala nazionale” 1515 15 Gubbio Runners, ora c’è 1515151515 15 15

Busto alla presidenza

Marco Busto

CAMBIO AL VERTICE DEL SODALIZIO EUGUBINO CHE NELL’ULTIMO BIENNIO HA QUADRUPLICATO I TESSERATI. “IL MERITO È DEL LAVORO SVOLTO DAL CONSIGLIO, MA SOPRATTUTTO GRAZIE ALL’IMPEGNO DI CLAUDIA MINELLI”

È Marco Busto il nuovo presidente della Gubbio Runners, che sostituisce Claudia Minelli dopo il consueto periodo di presidenza biennale. Busto è tra l’altro uno degli atleti più rappresentativi della società, tanto che nella categoria M50 (dai 50 ai 55 anni) è da sempre uno dei migliori e vince tantissime gare. Ora che è diventato presidente, però, ci spiega le sue sensazioni soprattuto in seguito al boom di iscritti di quest’ultimo biennio, con i tesserati che da 30 sono andati ben oltre i 100 iscritti: “Diciamo che in generale a livello nazionale c’è stato un incremento perchè la gente è sempre più incline al benessere fisico. Il podismo è uno sport che si può fare a qualsiasi ora della giornata e occupa poco tempo, tanto che in 30-40 minuti si riesce già a fare un bell’allenamento. Per quanto riguarda la Gubbio Runners nello specifico, in quest’ultimo biennio si è avuto un approccio diverso dal solito: se prima si curava principalmente l’aspetto agonistico, con la presidenza di Claudia si è puntato soprattuto ad avvincinare quelle persone che magari preferiscono alla competizione e all’agonismo vero e proprio semplicemente lo stare insieme. Ci siamo resi conto Claudia Minelli che questa è la formula vincente ed è

di EMANUELE GRILLI il giusto connubio tra chi vuole competere e chi non. È evidente che è stato fatto un ottimo lavoro da parte di tutto il consiglio che mi ha preceduto”. Come si mantiene attiva la società? “Noi facciamo parte di un circuito regionale, quest’anno abbiamo aderito anche a un circuito interregionale che comprende Umbria, Marche e Abruzzo e siamo andati anche in Veneto. Puntiamo molto sull’aspetto sociale; diciamo che lo stare insieme è il nostro motto, “correre divertendosi”. Siamo cresciuti a livello di iscritti ma non ci fermeremo qui, perchè sono sicuro che il numero è destinato a salire che perchè già ci sono diverse richieste, e questo non può che farci piacere. Col cambio di presidenza non è cambiato niente, ormai stiamo crescendo perchè abbiamo sempre dato continuità alle nostre idee senza fermarci”. Quali prospettive avete per il 2015? “Abbiamo iniziato da poco e ancora dobbiamo riunirci, ma il progetto è quello di fare nel mese di settembre la consueta Corri Gubbio e continuare a fare gare. Abbiamo intenzione di partecipare anche ad alcune maratone nazionali, sempre continuando su questa linea. In ultimo vi anticipo che abbiamo in mente un progetto molto ambizioso su cui lavorare, che nel caso si realizzerebbe nel 2016 ed è a livello nazionale. Non anticipo altro perchè è prematuro parlarne, ma abbiamo le idee chiare su cosa voler fare”.

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IL RICORDO

Ciao Gennaro!

Ciao Gennaro! La tua è una storia come tante, ma certo diversa da tutte le altre. La storia di cane che arrivò a Gubbio per il ponte dell’Immacolata Concezione (8 dicembre 1996), molto probabilmente con un camper o una roulotte. Abbacinato dalle bellezze di Gubbio, si allontanò dai suoi e si avventurò per il centro storico, ma dopo un po’, perse l’orientamento e cominciò a gironzolare. Trascorse la notte all’addiaccio e il mattino, stanco e affamato, riprese la sua marcia senza meta finché si trovò davanti alla porta dell’ufficio della Caritas in Via Savelli nei pressi della Chiesa della Misericordia. La porta era aperta e vi entrò. C’erano dentro dei ragazzi che svolgevano il servizio civile e che, al vederlo così piccolo e indifeso, s’impietosirono rifocillandolo. Poco dopo, tanto era stanco, si addormentò sotto una scrivania. Venuta l’ora di chiudere l’ufficio sorse il problema di come sistemare il cucciolo e Gabriele, uno dei ragazzi, lo portò a casa sua. Qui trovò un suo simile già adulto e fu adottato, non senza qualche problema, dalla famiglia di Gabriele e qui rimase per ben diciotto anni. Ebbe, poco dopo, un incidente con un’auto e solo la maestria del Dott. Norberto Quadraroli lo salvò da morte certa. Trascorse la sua vita in un bel giardino e le sue principali occupazioni erano le lotte con i gatti, la caccia alle lucertole e abbaiare a chi si avvicinava al suo territorio, in speciale modo a chi era di etnia diversa dagli europei. Aveva un andamento simpatico e spensierato pari ad uno scugnizzo napoletano ed è per questo che era chiamato Gennaro. Il suo proposito era di voler battere il record di vita dei cani e c’era quasi riuscito, perché aveva raggiunto la ragguardevole età di diciotto anni! Un’età ragguardevole per un cane. Nel giro di pochi giorni è morto.. È impossibile che i proprietari che hanno trascorso lunghi anni in compagnia del proprio cane possano restarne privi senza sentire di aver perso qualcosa di loro, anche se si tratta di un cane anziano. Se la morte arriva improvvisa, la perdita è straziante. La morte di un cane ancora giovane è senz’altro un avvenimento grave. La perdita di un cane anziano, ovviamente è un trauma diverso, che però comporta altre difficoltà più specifiche, in particolar modo se si è passato molto tempo insieme. È più marcata la sensazione che un certo periodo della nostra vita sia finito. Può significare la fine di un certo modo di vivere. Viaggiare in un certo modo, orari delle passeggiate, mete abituali, cose di routine. Ci sentiamo afflitti. Nella società in cui ci muoviamo questa condizione, non è meritevole di tutela. “Il nostro cane è morto - si vorrebbe rispondere - il fedele compagno che ci è stato a fianco per diciotto lunghi anni e che ha segnato una parte della nostra vita non è più con noi. Qualcuno che ci amava di un amore puro e incondizionato ci ha lasciato per sempre”. Ma non possiamo dirlo. Non saremmo capiti. «È solo un cane» ci direbbero, nella migliore delle ipotesi, «non è mica un cristiano». Già… chi sopporta la perdita di un animale, deve subire anche questo! R.M.

IN TOSCANA

PILLOLE

Cross Rulez Gubbio sugli scudi a Camaiore

Ci ha preso gusto la società Cross Rulez Gubbio che divide la palestra al bivio Contessa tra l’attività per chi vuole tenersi in forma e l’agonistica. La conferma dei buoni risultati in campo agonistico è venuta a Camaiore nell’appuntamento con la Coppa Italia Sollevamento Olimpico. La spedizione toscana si è rivelata vincente. Il bilancio dell’avventura nel confronto con atleti di Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Liguria ha portato due primi posti e tre piazzamenti d’onore con la società quarta classificata su 22 in lizza. Sul podio più alto sono arrivate la giovane di talento Camilla Gaggiotti e la sempre più lanciata Annarita Grasselli con record personale. Secondo posto per Lucia Fioroni, con alzate di ottimo livello e anche in questo caso il record personale, per Alessandro Alunno, grazie a un grande recupero nel finale di gara, e per l’atleta e allenatore Mirco Gaggiotti nella categoria più affollata con prestazione decisiva nella seconda alzata. Ha chiuso al nono posto Matteo Calzuola costretto ad abbandonare la gara dopo la prima prova.

L’ARTISTA

Alberico Morena ha lasciato il segno Se n’è andato Alberico Morena, l’artista e pittore eugubino scomparso il 26 novembre scorso a 88 anni. Ha vissuto per molto tempo a Spoleto. Maestro indiscusso della xilografia, nell’arco della sua carriera aveva più volte rappresentato nei suoi lavori la storia, il patrimonio storico-architettonico e le tradizioni folcloristiche di Gubbio. Alla Biblioteca Sperelliana aveva donato qualche anno fa alcune delle sue opere originali. Il sindaco Filippo Mario Stirati ha fatto arrivare alla famiglia le più sentite condoglianze. “Con Alberico Morena - ha scritto Stirati - se ne va un grande artista, un uomo di qualità umane profonde, un concittadino illustre. Tra i vari riconoscimenti ricevuto si ricorda il Premio Bandiera di Gubbio, consegnatogli nel 2001 dal gruppo Sbandieratori.

L’APPUNTAMENTO

Cipiciani al Bar Rossi Come ogni anno Lorenzo Cipiciani ha dato appuntamento ad amici, appassionati e sponsor per il tradizionale vernissage di fine stagione. Nell’occasione il centauro eugubino, reduce da una buona annata nel campionato Bridgestone 600 Supersport, illustrerà anche i suoi progetti futuri. L’evento è in programma al Bar Rossi nella giornata di domenica 7 dicembre, a partire dalle ore 19, dove sarà esposta anche la Honda con la quale Lorenzo ha corso nel campionato con la scuderia LCT Corse di Perugia.

LA BACHECA DI

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