GUBBIO quindicinale d’informazione Mercoledì 4 Ottobre 2017 Anno V Numero 79
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POLTRONISSIMA
COMINCIANO LE GRANDI MANOVRE POLITICHE PER IL TRIENNIO ELETTORALE CHE METTE IN PALIO INCARICHI CON SOLDI, PRIVILEGI E POTERE. NEL 2018 SI VOTA PER LE POLITICHE, NEL 2019 TOCCA ALLE EUROPEE E AL COMUNE, NEL 2020 PER LA REGIONE. PD E PSI PRONTI AL CONGRESSO
Palazzo Madama
Palazzo Cesaroni
Montecitorio
Palazzo Pretorio
COPERTINA
Aggiungi un posto a tavola
COME SI MUOVONO PARTITI E MOVIMENTI A GUBBIO IN VISTA DELLE PROSSIME SCADENZE ELETTORALI CHE SI APPRESTANO A METTERE IN GIOCO NEL TRIENNIO CHE VERRÀ AMBITE POLTRONE BEN REMUNERATE. PD E PSI SI PREPARANO AL CONGRESSO, IL PCI RIPENSA A GORACCI, TORNA SULLA SCENA IL PARTITO LIBERALE di MASSIMO BOCCUCCI
Filippo Mario Stirati
Andrea Smacchi
Si apre il triennio di sogni e speranze per chi si butta in politica e chi vuole restarci. Soldi, privilegi e potere: questa la posta in palio nei prossimi appuntamenti elettorali. Nel 2018 si vota per le Politiche, nel 2019 per le Europee e il Comune, nel 2020 per la Regione. A Gubbio c’è chi comincia a fare i calcoli. Il professor Stirati ha fatto la prima mossa annunciando nel precedente numero di 15 Giorni che lavora per il secondo mandato da sindaco senza avere altre mire personali. Una parte del Pd vorrebbe che Filippo Mario Stirati si facesse da parte come sindaco per candidarlo alle Regionali del 2020 al posto di Andrea Smacchi, il quale per un terzo mandato a palazzo Cesaroni avrebbe bisogno di una deroga. Smacchi punta a riconquistare il Comune avendo messo a punto una strategia con l’asse con Gianni Pecci-Luca Barilari pur tenendo aperta la porta con Raffaello Di Benedetto Potrebbe candidarsi a sindaco lo stesso Smacchi oppure Virna Venerucci, attuale consigliere comunale. Smacchi, “delfino” del sottosegretario Gianpiero Bocci papabile per la successione di Catiuscia Marini in Regione, preferirebbe però fare l’assessore esterno nella prossima giunta regionale. Candidati ed eletti ai congressi dei 4 circoli fissati per il 22 ottobre, cui seguirà quello per il segretario comunale ai primi di novembre. Venerucci, Pecci e l’ex assessore comunale dirigente in Regione Giuseppe Merli hanno chiesto di modificare il documento congressuale consegnato ai vertici regionali del partito che fanno continuamente
Virna Venerucci
Gabriele Damiani
da mediatori. La Venerucci d’intesa con Pecci potrebbe presentare una propria lista autonoma, ma Leonelli cerca una soluzione unitaria con una parte del Pd eugubino che spinge per ricomporre il centrosinistra attorno a Stirati. OCCHIO A GORACCI Anche i socialisti si stanno riorganizzando e preparano il loro congresso che vorrebbe marcare una maggiore autonomia dall’attuale assetto di governo cittadino. È pronto a entrare nel Psi come dirigente Pasquale Di Bacco, ex An e fondatore nel 2014 della lista Popolari per Gubbio, mentre non è detto che resti il giovane assessore Gabriele Damiani. Il futuro del Movimento 5 Stelle passa per le elezioni Politiche con gli occhi puntati sul raffronto tra il dato nazionale e quello eugubino che finora è stato ben al di sotto della media. Il ricostituito Pci ha un sogno: la ricandidatura a sindaco di Orfeo Goracci. C’è chi ne parla apertamente nel partito guidato da Fabio Sebastiani e Pavilio Lupini, legando il destino dell’ex sindaco alle vicende giudiziarie che stanno avendo tempi biblici con l’ombra della prescrizione sul processo in corso. ECCO I LIBERALI Si è appena costituita la sezione locale “Fucina liberale” del Pli (Partito Liberale Italiano) con Mauro Agostinelli presidente, Diego Tognoloni segretario, Claudio Sebastiani tesoriere Demetrio Pellicano e Giuseppe Battistini consiglieri. Il cavallo di battaglia? “Se qualcuno ci accuserà di essere roba vecchia, risponderemo che c’è solo una cosa più vecchia della libertà: la tirannide”.
QUANTI SOLDI IN BALLO
La politica frutta. Ne sa qualcosa soprattutto chi fa il dipendente pubblico o di un’azienda privata che può cambiare la sua vita se si attacca al carro buono e trova gli adepti. Un parlamentare italiano guadagna oltre 16mila euro lordi al mese, il 60% in più rispetto alla media europea. Un europarlamentare italiano è sempre privilegiato rispetto agli altri con una forbice tra 17mila e 19mila euro mensili. Un consigliere regionale umbro ha uno stipendio base di 6.600 euro lordi al mese che con ogni minimo incarico però lievita arrivando a 8.000 euro e fino a 9.300 euro. A Gubbio per il sindaco sono previsti
3.114,24 euro lordi al mese, per un vicesindaco 1.712,84 euro, per un assessore e per il presidente del Consiglio Comunale 1.401,42 euro. Se l’eletto o il nominato continua a esercitare la professione l’indennità viene dimezzata, mentre se è in pensione l’indennità resta piena. Sono previsti permessi retribuiti sul lavoro. I gettoni di presenza, tanto per le sedute consiliare quanto di commissione, ammontano a 32,53 euro lordi per ciascuna seduta e nel caso che la seduta si protragga oltre la mezzanotte raddoppia sia il gettone che il permesso retribuito sul lavoro.
IL FESTIVAL DEL MEDIOEVO FA CENTRO: LA FORMULA FUNZIONA
L’edizione 2017 del Festival del Medioevo ha confermato la crescita di uno degli appuntamenti che meglio di qualunque altro riesce a legare con il territorio e la propria storia. “Il bilancio è straordinariamente positivo - ha commentato Filippo Mario Stirati - in termini di presenze, qualità culturale degli interventi, appuntamenti originali, coinvolgimento della città e spazio mediatico su organi di comunicazione nazionali e internazionali. È una vetrina privilegiata e uno straordinario volano turistico e
promozionale per presentare al mondo intero “la più bella città medievale”, che quest’anno è stata ancora più partecipe in un evento corale che ha visto maggiormente coinvolti vari soggetti aggregativi e associativi: quartieri, Balestrieri, Gruppo Sbandieratori, Maggio Eugubino, Gubbio Fa Centro e molti altri. Cresce la consapevolezza della città e delle sue varie espressioni imprenditoriali per assicurare un’immagine ancora più accreditata. La formula è vincente e siamo fortemente intenzionati a proseguire”.
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ATTUALITÀ
Trattenute in busta paga, battaglia in Comune
FANNO CAUSA 18 DIPENDENTI E LA GIUNTA STIRATI SI AFFIDA A UN LEGALE DI BOLOGNA, CON UN FONDO SPESE A DISPOSIZIONE DI 10MILA EURO. DELLA QUESTIONE SI OCCUPA LA CORTE COSTITUZIONALE Le trattenute in busta paga stanno scatenando una battaglia legale senza precedenti a palazzo Pretorio, dove 18 dipendenti hanno aperto un contenzioso con il Comune perché ritengono immotivata la decurtazione del 2,5% sullo stipendio tanto da fare causa presso la sezione lavoro del tribunale civile di Perugia. I dipendenti chiedono che venga sospesa la tratte-
di MASSIMO BOCCUCCI
nuta e siano risarciti gli importi riferiti agli ultimi 5 anni. La Giunta Stirati ha costituito un fondo spese di 10mila euro per l’incarico esterno affidato all’avvocato Sandro Mainardi del Foro di Bolologna. L’atto istruttorio dell’ente che sancisce la costituzione in giudizio e il conferimento dell’incarico legale è stato seguito dal dirigente del settore personale Raoul Caldarelli. Nell’atto deliberativo si fa esplicito riferimento a dipendenti in servizio in diversi settori e in qualche caso in pensione. Si tratta di Tiziana Aretusi, Mirco Barbacci, Franco Bazzurri, Sonia Bei, Milena Bichi, Sonia Cappannelli, Maria Emanuela Cruciani, Franco Dormicchi, Paola Roberta Gaggioli, Antonella Gigli, Cinzia Latini, Angelo Luzi, Giuseppe Marcheggiani, Beatrice Menichetti, Silvia Pagnottella, Andrea Stocchi, Viviana Suvieri e Massimo Vagnarelli. GAGLIARDI ACCUSA “Fermo restando che sarà il tribunale di Perugia a occuparsi del merito della questione, la notizia per la città è davvero eclatante”, dice il consigliere comunale di centrodestra Francesco Gagliardi che attacca a spada tratta l’amministrazione comunale: “Dentro e fuori palazzo Pretorio è ormai il caos e stavolta sembra esserci un cortocircuito all’interno degli uffici”. L’avvocato Gagliardi chiede come sia possibile “che il Comune abbia creato gli strumenti di mediazione per prevenire contenziosi anche in materia tributaria con qualunque cittadino, e non è stato invece in grado di prevenire la vertenza con 18 dipendenti”. INTERVIENE LA UIL Il caso sta alimentando polemiche soprattutto perché il Comune si fa carico delle spese per il contenzioso non attingendo al proprio ufficio legale. Gagliardi chiama in causa proprio le spese sostenute dal Comune già esposto per parecchi soldi in consulenze e in debito d’ossigeno per i bilanci. Ha preso posizione Andrea Russo delAndrea Russo della UIL la Uil, responsabile territoriale del sindacato che ha promosso i ricorsi e ha messo a disposizione l’assistenza legale ai dipendenti comunali. “Si tratta di un ricorso presentato su scala nazionale - spiega Russo - in tutti gli enti dove i lavoratori hanno chiesto di essere tutelati. C’è una legge che la Uil reputa incostituzionale e che ovviamente deve essere applicata dalla pubblica amministrazione. Questo avviene anche al Comune di Gubbio. Il nostro legale ha quindi predisposto il ricorso sostenendo l’incostituzionalità della norma”. Il sindacalista sottolinea come sia proprio il tribunale di Perugia che ha sollevato la questione di legittimità di fronte alla Corte Costituzionale. Russo ha evidenziato come l’avvocato del Comune abbia una posizione identica a quella di chi ha presentato il ricorso e potrebbe essere coinvolto anche lui nel contenzioso legale sulla questione.
ATTUALITÀ
L’ASSE CON LE MARCHE PORTA RISORSE PER UN PIANO FINANZIATO PER 1,7 MILIONI DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE UN PROGRAMMA SPERIMENTALE NAZIONALE DI MOBILITÀ SOSTENIBILE CASA-SCUOLA E CASA-LAVORO. IL COMUNE DI GUBBIO HA PARTECIPATO AL BANDO COME CAPOFILA DELL’AREA INTERNA NORD-EST UMBRIA, D’INTESA CON L’AREA MARCHIGIANA GUIDATA DALL’UNIONE MONTANA DEL CATRIA E NERONE
tuzionale - dice Stirati - con un impegno Un programma sperimentale nazionacomune che ha visto coinvolti enti delle le di mobilità sostenibile casa-scuola e due regioni. È il frutto di vari incontri per casa-lavoro porta risorse economiche sul un progetto unitario di sperimentazione territorio. È stato approvato e finanziato per la mobilità sostenibile, in un territorio dal Ministero dell’Ambiente con il Comuvasto di circa 3.200 chilometri quadrati, ne che ha partecipato al bando come cacon quattro province di Umbria e Marche pofila dell’Area interna Nord-Est Umbria, in complesse realtà di gestione dei servid’intesa con l’area marchigiana guidata zi di trasporto e di mobilità sia in ambito dall’Unione montana del Catria e Nerone. locale che sovra territoriale”. Nel tavolo Sono stati assegnati un milione e 700 mila Stirati al tavolo con i sindaci marchigiani tecnico di coordinamento c’è stato il coineuro, su 35 milioni stanziati a livello naziovolgimento del dirigente comunale Luigi Casagarande. L’amminale. Su 114 progetti presentati, quello sul fronte umbro-marchinistrazione Stirati è impegnata a migliorare l’accesso alle scuole giano si è piazzato al 18° posto. Hanno espresso soddisfazione i e viene attuato da anni il laboratorio territoriale di progettazione sindaci Filippo Mario Stirati e Francesco Passetti di Frontone, percorsi sicuri casa-scuola in collaborazione con le scuole primapresidente dell’Unione montana del Catria e Nerone. Sono 10 rie, il dipartimento prevenzione della Usl, la polizia locale e la i Comuni umbri coinvolti, da Gubbio a Gualdo Tadino, Costaccooperativa Asad, con l’obiettivo di educare alla mobilità sosteciaro, Fossato di Vico, Scheggia Pascelupo, Sigillo, Valfabbrica, nibile intorno alle scuole e ai corretti stili di vita, attraverso la Montone, Pietralunga e Nocera Umbra, mentre sono 18 quelli promozione di percorsi pedonali casa-scuola rivolti ai bambini e marchigiani con Urbino, Fabriano, Cagli e Cantiano tra gli altri. alle loro famiglie. MOBILITÀ SOSTENIBILE “È un risultato che premia un lavoro di squadra innovativo e dinamico, interregionale e interisti-
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Meno residenti, più disoccupati
PROFONDO ROSSO PER GUBBIO E L’INTERO COMPRENSORIO. NEGLI ULTIMI 5 ANNI PERSI 652 ABITANTI, CHE OGGI SI ATTESTANO A QUOTA 31.778. DISOCCUPAZIONE NEL DECENNIO SALITA DAL 6 AL 10,5%. LA CRISI MORDE ANCORA PER LA CHIUSURA E IL RIDIMENSIONAMENTO DELLE AZIENDE di MASSIMO BOCCUCCI
I numeri non mentono mai. E quelli della crisi, a tutti i livelli, sono sempre più impietosi. Calano i residenti, diminuiscono i fatturati e i parametri occupazionali delle aziende leader, chiudono le attività commerciali e aumentano i disoccupati: allarme rosso a Gubbio e in tutto il comprensori con dati impietosi che investono la natalità e la vitalità economico-produttiva. A Gubbio i residenti negli ultimi 5 anni sono scesi sotto i 32mila abitanti: il saldo negativo è di 652 unità, dai 32.340 del 2011 ai 31.778 del 2016. Va peggio in proporzione a Gualdo Tadino che rischia di precipitare sotto i 15mila residenti, soglia faticosamente conquistata grazie soprattutto agli incentivi rivolti in particolare agli stranieri. Gualdo è sotto di 396 unità, da 15.430 a 15.034. I cali ci sono anche lungo la fascia appenninica. Fossato di Vico è a quota 2.667 residenti (rispetto a 2.812 del 2011), Sigillo a 2.379 (da 2.468), Scheggia Pascelupo a 1.274 (da 1.442), Costacciaro a 1.144 (da 1.283). DRAMMA LAVORO Il tasso di spopolamento regionale che nei 5 anni si attesta a circa l’1%, in questo territorio ha raggiunto il 4,9%. Livelli sempre più preoccupanti ha raggiunto il tasso di disoccupazione che nel decennio 2006-2016 è passato a Gubbio dal 6% al 10,5% mentre a Gualdo è salito dal 5,1% al 10,3%, complice la chiusura di aziende storiche (non solo il gruppo Merloni) e il ridimensionamento di molte attività con un drastico impoverimento del reddito. I numeri sulla disoccupazione risultano peraltro condizionati dal fatto che in parecchi ormai si sono rassegnati e neanche si rivolgono ai centri per l’impiego. Il tessuto sociale locale si aggrappa agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione in testa) e ai sostegni delle famiglie tra possedimenti, depositi bancari e postali, pensioni di servizio, vecchiaia e accompagnamento.
TERRITORIO IN APNEA L’Alto Chiascio è considerato il territorio che risente maggiormente della crisi per un deficit infrastrutturale e per non aver diversificato i settori imprenditoriali. L’ultimo caso viene da Scheggia dove la Ilpea, azienda dell’indotto metalmeccanico, ha messo da qualche settimana in disoccupazione 39 operai non in età da pensione. Il grido di dolore viene lanciato da Cgil e Camera del Lavoro di Perugia che hanno presentato uno studio sui sistemi lavorativi locale del comprensorio. A Gubbio oltretutto non aiuta la situazione sul fronte pubblico, visto che il Comune ricerca continuamente soldi per sanare le voragini contabili di Gubbio Cultura, Puc di San Pietro e discarica.
UN MODELLO IN CRISI
La Provincia Autonoma di Trento ha imposto lo stop all’edificazione di centri commerciali superiori ai 10.000 mq. Una scelta motivata dalla necessità di preservare il suolo (solo il 13% della zona è dedito a insediamenti e agricoltura, poichè il restante 87% è formato da rocce, boschi e pascoli) ma anche per far fronte alla crisi del modello, che negli USA registra perdite record e chiusure diffuse (e l’Europa sta cominciando a seguire a ruota). Da Trento fanno sapere di voler anche difendere i piccoli negozi e i borghi dei centri storici, con ricadute sul territorio. Chissà che a Gubbio qualcuno non prenda nota...
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ATTUALITÀ
“L’Oro di Gubbio” tra speranze e polemiche
PERCORSO ISTITUZIONALE PER IL PROGETTO DELL’ARCHITETTO LEOPOLDO FREYRIE. “SARÀ UNA SVOLTA PER LA CITTÀ”, DICE IL SINDACO STIRATI. PER IL CONSIGLIERE COMUNALE FRANCESCO GAGLIARDI È “UN LIBRO DEI SOGNI GIÀ COSTATO INUTILMENTE 60MILA EURO” Il recupero, valorizzazione e rilancio della città è pensato in quattro direzioni, a cominciare dalla rivisitazione di piazza Quaranta Martiri, nel progetto “L’Oro di Gubbio” presentato dallo studio di progettazione Freyrie-Flores e approdato in seconda Commissione Consiliare permanente nel percorso istituzionale che lo porterà in Consiglio Comunale. Il documento è accompagnato da forti aspettative, con il sindaco Filippo Mario Stirati convinto che darà un nuovo importante volto a Gubbio, ma anche dalle polemiche sollevate per i costi sostenuti e il timore che dietro l’operazione si nascondi in realtà una variante al piano regolatore mirata a soddisfare esigenze legate al consenso politico-elettorale rimaste in sospeso quando lo strumento urbanistico venne adottato nel 2007 dall’amministrazione Goracci. “Sarà una svolta storica per la città. Daremo un altro volto al centro storico e alla periferia recuperando contenitori e spazi pubblici”, ha sottolineato a più riprese Stirati. Ma dai banchi dell’opposizione si parla di ennesimo “libro dei sogni” richiamando le analoghe accuse rivolte negli anni ‘90 a un’analoga operazione denominata “Locus Gubbio”.
COSTI E SOGNI I toni si stanno alzando sulle spese sostenute dalla Giunta Stirati per il progetto avviato dall’architetto Leopoldo Freyrie. “Il Comune ha speso circa 60mila euro - denuncia il consigliere comunale di centrodestra Francesco Freyrie e Stirati Gagliardi - su un documento che approda in consiglio comunale per poi essere riposto nei polverosi cassetti di palazzo Pretorio. I progettisti vengono chiamati e pagati per realizzare opere finanziate, mentre a Gubbio l’amministrazione sperpera danaro pubblico per immaginare opere marziane, senza un euro disponibile e con l’obiettivo di distrarre dai problemi veri. È paradossale che il transennato pericolante ex mattatoio figuri contemporaneamente tra gli immobili da vendere e tra quelli da valorizzare”. Per Gagliardi “le idee bizzarre di questa maggioranza sono finanziate con i soldi degli eugubini grazie all’applicazione delle aliquote massime dei tributi locali”.
LA PITTURA DI CAPPELLI TORNA NELLA CHIESA DEI BIANCHI
Torna a Gubbio dopo un anno Franco Cappelli con un nuovo progetto dal titolo “Forma e Colore”, inaugurato lo scorso 1° ottobre presso la Chiesa di Santa Maria dei Laici detta dei Bianchi. La mostra rappresenta per l’artista la sintesi di una nuova ricerca creativa e personale. L’esposizione artistica promossa
dal Polo Museale Diocesano con il patrocinio del Comune di Gubbio e dell’Associazione MEU-Musei Ecclesiastici Umbri, è stata fortemente voluta dall’Associazione Culturale La Medusa. La mostra resterà aperta fino al 29 ottobre 2017. Info: 075.9220904 e info@museogubbio.it.
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DIOCESI
Don Luciano sulle orme di Ubaldi e Matteo da Fabriano TORNA UN VESCOVO MARCHIGIANO RICORDANDO I DUE ILLUSTRI PREDECESSORI. EMOZIONE IN CITTÀ PER LA NOMINA DI DON LUCIANO PAOLUCCI BEDINI, 60ESIMO SUCCESSORE DI SANT’UBALDO. SI GUARDA GIÀ ALL’ORDINAZIONE EPISCOPALE: POTREBBE AVVENIRE LA PRIMA DOMENICA D’AVVENTO O PER L’IMMACOLATA di ROBERTO BARBACCI
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L’attesa è stata un po’ più lunga del previsto, ma al solito ne è valsa la pena. “Voglio essere prete tra i preti, nell’esempio di Papa Francesco. Mi attende una bellissima sposa che andrò a onorare forte dell’esperienza bellissima che ho maturato nel Seminario Pontificio e tra i giovani. Mi mancherà un po’ il mare ma troverò le colline e il monte Cucco dove spesso amo passeggiare. Mi attende una Diocesi che richiama la figura di Ubaldo come quella di Francesco, a cui mi vorrò ispirare”. Si presenta così don Luciano Paolucci Bedini, 60esimo successore di Sant’Ubaldo, richiamato nel suo saluto iniziale e proposto come esempio di vita agli eugubini che venerdì 29 settembre lo hanno incontrato ad Ancona presso il Pontificio Seminario Pio XI di Ancona, dove don Luciano ha ricoperto il ruolo di direttore negli ultimi 7 anni. Torna un vescovo dalle Marche dopo il frate francescano Matteo da Fabriano (1401-1405) e mons. Beniamino Ubaldi (1932-1965). SGUARDO AL FUTURO Un vescovo giovane, nemmeno 50enne, ma con un curriculum già importante alle spalle. Qualcuno prevede per lui una carriera rapida, e se così fosse gli eugubini potrebbero beneficiare della sua presenza per un tempo non troppo lungo. Il proposito attuale è però unicamente quello di accoglierlo in una Diocesi che ha manifestato segni di vitalità,
con l’ordinazione recente di don Francesco Menichetti e la presenza di più novizi pronti (se il Signore vorrà) a seguirlo negli anni a venire. Un’eredità importante quella lasciata da mons. Mario Ceccobelli, che ha ribadito la decisione di volersi ritirare a Collevalenza non appena avrà terminato il suo ministero eugubino. “Questa è la mia decisione, anche se Bassetti mi vorrebbe affidare un incarico a Perugia e vedrò se mi sarà possibile conciliare le due cose. Quanto alla nomina del mio successore, ritengo che gli eugubini debbano essere contenti di aver ricevuto in dono un sacerdote come don Luciano, giovane e ben capace di guidare una Diocesi come la nostra, piena di storia e tradizione”. Il passaggio di consegne dovrà avvenire entro la fine di dicembre (c’è tempo tre mesi dalla nomina). Due l’ipotesi al vaglio per l’ordinazione episcopale, che avverrà la prima domenica di avvento (3 dicembre) o nel giorno dell’Immacolata Concezione, compatrona di Gubbio, venerdì 8 dicembre. CITTADINANZA A mons. Ceccobelli ha rivolto un saluto commosso e molto sentito il sindaco Filippo Mario Stirati, che ha espresso il desiderio di portare all’attenzione del consiglio comunale la proposta di conferirgli la cittadinanza onoraria, in segno di amicizia e per la dedizione con la quale ha portato avanti l’opera pastorale in questi ultimi 12 anni.
s.n.c. di Elisabetta Gaggiotti
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CULTURA
PALAZZO ACCORAMBONI E LA DUCHESSA UCCISA A PADOVA I DOCUMENTI E UNO SPETTACOLO RICOSTRUISCONO LA TRAGICA FINE DI VITTORIA, NATA A GUBBIO MA TRASFERITASI SIN DA GIOVANE ALTROVE
Vittoria Accoramboni, duchessa di Bracciano, era nata a Gubbio. Sullo sfondo il palazzo nobiliare di corso Garibaldi che porta quel cognome, già sede della Cassa di Risparmio di Perugia e di Trg, oggi gioiello della famiglia Colaiacovo. Della duchessa Accoramboni si ricordano a Padova dove l’omicidio diventa uno spettacolo nell’iniziativa “Notturni d’arte” a palazzo Cavalli, teatro nel 1585 dell’uccisione di donna Vittoria e del fratello Flaminio. La visita guidata a palazzo Cavalli, costruito dai Foscari fra la fine del 1400 e gli inizi del ‘500 che ospita il museo di Geologia e Paleontologia dell’università di Padova, ha incluso nell’ultima edizione della rassegna una messa in scena che ruota attorno all’omicidio. L’associazione Carichi Sospesi propone degli estratti dai racconti ‘Vittoria Accoramboni” di Stendhal e “The White Devil” di John Webster con gli attori Renzo Pagliarolo ed Eleonora Panizzo. QUANTI INTRECCI È un caso intricato l’omicidio di Vittoria. Come ampiamente documentalo dalle cronache del tempo, è stata uccisa a 28 anni nella notte tra il 22 e 23 dicembre 1585 a Palazzo Cavalli da un gruppo di uomini armati e mascherati. Vittoria Accoramboni nel 1573 si era unita in matrimonio a Francesco Peretti, nipote del cardinale Felice Peretti di Montalto, il futuro papa Sisto V. Nel 1581 Francesco Peretti venne ucciso da sicari, sospettato del delitto Paolo Giordano Orsini, primo duca
di Bracciano e capitano delle truppe pontificie nella battaglia di Lepanto, invaghitosi di Vittoria. All’Orsini attribuirono anche l’uccisione nel 1576 della sua prima moglie Isabella de’ Medici, figlia del Granduca di Toscana. Rimasti entrambi vedovi, Vittoria Accoramboni e Paolo Giordano Orsini si sposarono segretamente e non sentendosi più sicuri a Roma, si recarono a Padova in affitto a palazzo Cavalli. Lui è morto a Salò in circostanze misteriose dopo aver fatto testamento, nominando erede universale Virginio Orsini, l’unico figlio avuto da Isabella de’ Medici, e lasciando a Vittoria un cospicuo patrimonio in denaro, oltre a tutte le carrozze, cavalli e mobili. TRAGEDIA ROMANZATA Vittoria venne uccisa dai sicari di Ludovico Orsini, parente di Paolo Giordano. Il fatto tragico ha ispirato romanzi, racconti e opere teatrali. Ma già dai resoconti dei contemporanei, la vicenda ha assunto toni romanzeschi al punto che ancora oggi è difficile ricostruire oggettivamente le motivazioni del delitto e le responsabilità morali dei personaggi coinvolti. Soprattutto, è la figura di Vittoria che ha conosciuto molteplici interpretazioni: vittima innocente delle ambizioni familiari e della ragion di stato, oppure donna avida e crudele, arrampicatrice sociale e complice di delitti. M.Boc.
FONDAZIONE MAZZATINTI, UN VOLUME SU SAN FRANCESCO
Giovedì 5 ottobre, alle ore 18,00, presso l’ex refettorio del Convento di San Francesco, verrà presentato il volume “Francesco d’Assisi e il lupo”, a cura della Fondazione Giuseppe Mazzatinti. Nel lontano 25 gennaio 1950 don Primo Mazzolari, sacerdote e scrittore, parroco di Bozzolo, “prete scomodo” al regime fa-
scista e agli stessi ambienti curiali per le sue idee “sovversive”, pacifiste e di sostegno alle classi deboli, tenne a Padova una conferenza prendendo le mosse dal fioretto che narra l’incontro tra San Francesco e il lupo di Gubbio, collegando l’episodio al vangelo e facendone una parabola esistenziale.
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LA STORIA
In camper fino alla punta più estrema d’Europa
L’AVVENTURA FANTASTICA DI GIULIANO MAURI, GIUSEPPINA GRADI, GIACOMO LATINI E DANIELA CAPANNELLI CHE HANNO PERCORSO 11.750 CHILOMETRI SPINGENDOSI FINO A NORDKAPP, IL COMUNE NORVEGESE PIÙ A NORD DEL VECCHIO CONTINENTE, PER RAGGIUNGERE IL 66° PARALLELO DEL CIRCOLO POLARE ARTICO di MASSIMO BOCCUCCI
Prendetevi un camper e il mondo non avrà più segreti. Lo pensano gli appassionati del viaggio fai da te che amano le avventure possibili e impossibili per andare alla scoperta del pianeta. Ne sanno qualcosa due coppie eugubine che hanno scelto la mèta suggestiva di Capo Nord. Ci vogliono oltre quattromila chilometri per arrivarci, attraversando sette Stati, dall’Italia all’Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e la Norvegia. Sono amici con la condivisa passione di camperisti che alla fine della spedizione ne hanno percorsi 11.750 spingendosi fino a Nordkapp, nella contea norvegese di Finnmark, il Comune più a nord dell’Europa. Si sono ritrovati al 66° parallelo del Circolo polare artico. Una decina di giorni per raggiungerlo, poi un’altra ventina per vedere di tutto. STILE DI VITA I coniugi Giuliano Mauri e Giuseppina Gradi, Giacomo Latini e Daniela Capannelli fanno orgogliosamente parte dell’associazione camperisti, che conta 120 appassionati, e hanno vissuto la loro missione felicità. “Per noi il camper è anche uno stile di vita da almeno 25 anni - racconta Giuseppina, infermiera ora in pensione -, abbiamo girato l’Italia e l’Europa e volevamo goderci il sole di mezzanotte con le bellezze della Scandinavia”. L’esperienza fa riaprire il grosso album dei ricordi. “In tutti questi anni abbiamo percorso quasi
centomila chilometri - dice Giuliano, impegnato nell’edilizia - e ci siamo trovati in tante situazioni”. Come in quest’ultimo viaggio trovarsi a percorrere un ponte lungo 12 dodici chilometri e un altro sottomarino, oppure una galleria illuminata a giorno con le rotatorie all’interno, fino a ritrovarsi in aperta campagna le renne che attraversavano la strada. “Lavare i vestiti in piena notte col sole che splende è singolare”, ricorda Daniela. Così come girare in centro a Oslo, sempre nelle ore in cui tutti dormono ma il sole è sempre alto, “sulla corsia riservata ad autobus e taxi scampando la multa per miracolo”, butta là Giacomo che col camper si gode il tempo del piacere dopo lunghi anni da commerciante. NATURA SPETTACOLO Certe avventure rimangono e vale la pena viverle sino in fondo, prendendosi anche qualche spavento come attraversare le alture norvegesi, ritrovarsi le navi da crociera che passano sotto e affrontare le discese tra pendenze impressionanti. “È uno spettacolo della natura, qualcosa di profondamente diverso da ciò a cui noi italiani siamo abituati”, riflette Giuseppina che ha collezionato un’infinita di immagini. In quei luoghi oltretutto ci si fa piacevolmente conquistare anche dall’ordine. “Abbiamo trovato strutture modernissime di alto livello confessa Daniela - e tutte le strade si presentavano belle, pulite e con un traffico disciplinato”.
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ECONOMIA
Tartufi, per scoprirli e acquistarli basta un click DUE IMPRENDITORI DEL COMPRENSORIO HANNO DATO VITA ALLA VETRINA ONLINE “HUMBRIA” CHE SI SVILUPPA A PARMA. LA STARTUP PERMETTE LA TRACCIABILITÀ E METTE IN COLLEGAMENTO IL TARTUFAIO DIRETTAMENTE CON IL CLIENTE
Buoni i tartufi, profumati e di valore. Sono una risorsa del territorio, anche se altrove (Alba docet) sanno sfruttarli meglio. Si sono organizzati nel comprensorio eugubino-gualdese per valorizzarlo, veicolarne la provenienza privilegiata e incentivare il business. L’idea prende piede in Alto Chiascio e si sviluppa a Parma. Nasce così “Humbria”, una vetrina online speciale che al contempo collega il tartufaio direttamente con il cliente, accorciando la filiera. È un lavoro di gruppo coordinato da Valeria Bianconi e Alberto Frignani, i quali hanno dato corpo all’idea con il sostegno di Fausto Dassenno e Giuliano Bucari. L’idea parte da due imprenditori del comprensorio che vivono a Parma, coadiuvati da esperti in tecnologia appassionati della natura. A Parma ha preso corpo questa innovativa startup che esprime le potenzialità attraverso l’App per iOS e Android e che, grazie anche all’impiego dei supporti digitali QR-code e NFC (RFID), permette di tracciare il tipo di tartufo raccolto dal bosco o coltivato fino al consumatore.
BASTA UN CLICK In pochi semplici e intuitivi passaggi, il tartufo viene tracciato (a breve anche il fungo porcino). Basta poi un click per visionare e comprare. Succede attraverso un algoritmo software su piattaforma cloud proprietaria, www.humbria.it. Terminato il processo, il sistema genera in automatico un “certificato di raccolta” che accompagna la filiera con elencate le caratteristiche organolettiche legate alla zona di cavatura: tipo di terreno, pianta simbionte, freschezza e condizioni climatiche pregresse. CARTA D’IDENTITÀ “Humbria” è la prima piattaforma online che consente di identificare la regione di provenienza del tartufo fresco, combattendo la contraffazione puntando proprio sull’origine, fino a mettere in contatto in tempo reale il tartufaio con il consumatore finale. La prospettiva più intrigante è realizzare una comunità globale fatta da partner che dedicano tempo e passione alla raccolta del tartufo fresco, offrendogli un’opportunità di vendita online. M.Boc.
CULTURA Si stanno mettendo a punto operazioni per far conoscere meglio lo Studiolo del Montefeltro
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STORIA E MONUMENTI IN 3D E VIDEOGIOCO
Lo studiolo di Federico da Montefeltro in 3D. Una ricostruzione virtuale per una visita speciale che nasce da un accordo della sede di Ravenna dell’università di Bologna con il museo del palazzo Ducale e l’università di Perugia. L’originale dello studiolo del duca è conservato al Metropolitan Museum di New York, mentre nella rinascimentale residenza ducale della dinastia urbinate è stata realizzata una copia dalla famiglia Minelli, maestri del legno. In prima linea per questa operazione che ricostruisce la storia con la tecnologia digitale c’è il dipartimento dei beni culturali, con annesso FrameLab laboratorio fotografico e multimediale, della sede di Ravenna dell’università di Bologna. Lo studiolo rientra in un’iniziativa mirata anche ad aprire nuovi campi di interesse, in primo luogo per il turismo. Ci stanno lavorando Marco Orlandi, giovane docente e assegnista di ricerca, vicepresidente della scuola di lettere e beni culturali ed esperto di informatica, e Alessandro lannucci, altro giovane docente, direttore del FrameLab attivato nel 2014. DAVANTI AL PC C’è anche un progetto della Regione dell’Umbria per portare nei videogiochi i monumenti, tra cui lo stesso palazzo Ducale così come il palazzo dei Consoli e il Teatro Romano. L’operazione punta a suscitare la curiosità di giova-
ni e adulti che possono fare un viaggio virtuale e storicamente realistico restando davanti al Pc. Le visite virtuali sono in questo progetto destinato a coinvolgere altre realtà culturali e insediamenti storici sul territorio regionale. Attraverso il servizio musei archivi e biblioteche e grazie ai materiali presenti nel portale www.umbriacultura.it è in corso l’ampiamento della mappatura dei musei e dei luoghi di cultura che hanno caratteristiche interessanti per chi sviluppa videogiochi. La Regione ha attivato una collaborazione con “Italian Videogame Program” curato da un team di esperti di comunicazione e new media per valorizzare il patrimonio culturale nazionale con una mappa dettagliata di luoghi e storie. È previsto che il materiale confluisca in un database per creativi e case di produzione che potranno trovare ispirazione per ricostruire ambientazioni, scenografie o spunti videoludici. Sarà varata una campagna di sensibilizzazione e raccolta di segnalazioni coinvolgendo cittadini e operatori culturali. Non si pensa solo ai videogiochi per fini didattici, ma anche al pubblico adulto attratto dalle ricostruzioni di ambienti storici. Il modello ispiratore è “Assassin’s Creed”, videogioco tra i più famosi e rivoluzionario per aver inserito nel mondo virtuale del 3D mappe reali di città e musei.
GIOVANI EUGUBINI VOLONTARI AD IBARRA
Due giovanissimi eugubini sono rientrati da Ibarra, in Ecuador, la terra di Sant’Ubaldo, dopo una positiva esperienza di volontariato oltreoceano che hanno deciso di condividere insieme. Lorenzo Tomassoli e Giovanni Colaiacovo hanno voluto vivere direttamente le attività che da oltre vent’anni la “Fondazione Cristo de la Calle” svolge: aiutare poveri e bisognosi, specie delle generazioni più giovani. La Fondazione è nata dall’impegno di Claudia e Juan Francisco (maggiori info: www.solidalinelmondo.org) per
accogliere i bambini, cercando di ricostituire nuclei familiari con l’istituzione di Case Famiglia. A questa prima fase se ne è poi aggiunta un’altra che ha visto la creazione di un’azienda agraria denominata “Città di Gubbio” specializzata in particolare nella coltivazione di cacao. La Diocesi di Gubbio ha sempre continuato a seguire con estrema attenzione questo progetto, attraverso Don Angelo Maria Fanucci, e la presenza dei due giovani eugubini testimonia l’intenso rapporto che esiste tra Gubbio e la Fondazione.
INIZIATIVA
E IL MADE IN GUBBIO SPOPOLA A BELLUNO
FRANCESCO BIANCARELLI E MICHELE MOSCA PREMIATI ALLA MOSTRA MERCATO DI SANTA GIUSTINA COME MIGLIORE STAND: “UN SUCCESSO INASPETTATO. PREMIATA L’ORIGINALITÀ E LA QUALITÀ DEI PRODOTTI” di ROBERTO BARBACCI Le eccellenze di Gubbio conquistano la mostra mercato di Santa Giustina, uno degli appuntamenti più affollati in calendario nella provincia di Belluno. E il merito di aver esportato i prodotti del territorio eugubino è da attribuire a Francesco Biancarelli e Michele Mosca, i quali hanno unito le forze presentando uno stand completo e ben assortito che ha riscosso unanimi consensi. “La nostra è un’iniziativa che vuole promuovere non tanto le nostre attività, quanto piuttosto tutta la produzione eugubina e più in generale il marchio Gubbio”, spiegano i due imprenditori, che sono stati scelti tra 120 stand e premiati come i migliori della rassegna. “È stata una piacevole sorpresa -spiega Michele, titolare di Delizie al Tartufo -. Siamo stati premiati sia per l’originalità dei prodotti, sia per la qualità che da tantissimi visitatori è stata ritenuta al di sopra della media. Onestamente non pensavamo di poter raccogliere così tanti consensi. Evidentemente la formula che abbiamo adottato, quella cioè di presentarci con prodotti legati quasi esclusivamente al territorio eugubino, s’è rivelata vincente, tanto che molti ospiti che ci hanno visitato nei primi giorni della fiera sono poi tornati l’ultimo giorno per acquistare i nostri prodotti”.
LA GUBBIO CHE VALE Tartufo, salumi e formaggi, ma non solo: “Abbiamo cercato di ampliare l’offerta promuovendo anche miele, vino e la crescia che ha ottenuto un successo esagerato”. Il tutto rigorosamente a marchio Gubbio: “Non abbiamo ancora una vera e propria etichetta, ma chiaramente sui nostri prodotti il riferimento a Gubbio era sempre ben evidente. Alle nostre spalle poi c’è un’immagine col Palazzo dei Consoli che ha catturato l’attenzione di tanti. Siamo fieri di essere eugubini e riteniamo che debba essere fatto molto di più per promuovere le eccellenze locali. In questo ci sentiamo un po’ ambasciatori della città e dei suoi prodotti, e siamo ben contenti di poter riversare questa “pubblicità” a tutta la comunità eugubina. Molti visitatori si sono ripromessi di passare per Gubbio alla prima occasione utile, essendo rimasti affascinati dalle immagini che hanno visto”. La collaborazione tra Michele e Francesco è destinata a continuare: “La formula funziona e siamo molto soddisfatti. Speriamo anzi possa servire da stimolo per avallarne di ulteriori, consapevoli che strategie come queste possono portare risultati e benefici per tutti, non solo per i singoli imprenditori”.
L’INIZIATIVA Raccolti 10.000 euro nella due giorni di gare alla Polivalente: sfiorate le 2.000 presenze
SPIRITO DI SQUADRA È SEMPRE VINCENTE
Quando una cosa è grande e fatta col cuore non può conoscere ostacoli. Spirito di Squadra rappresenta alla perfezione tale descrizione: una festa, prima ancora che un modo per raccogliere fondi e soprattutto per ricordare un amico che da lassù non potrà che apprezzare tanto affetto. La quinta edizione del torneo organizzato da più associazioni del territorio ha regalato un’altra volta uno spettacolo unico, col primo confronto tra Modena e
Perugia destinate a contendersi i titoli più importanti a livello nazionale ed europeo. Hanno vinto i modenesi, ma hanno vinto i tanti appassionati (quasi 2.000 nei due giorni di gara) che hanno contribuito a raccogliere 10.000 euro che verranno ridistribuiti per progetti e iniziative di solidarietà. Un vanto per Gubbio, per almeno due giorni capitale del volley italiano (e non solo).
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La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it
LETTERE IN REDAZIONE
GLI ANNI PASSANO,UMBRA ACQUE RESTA... PURTROPPO PER NOI...
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Non vorremmo essere ripetitivi, ma ancora una volta ci dobbiamo soffermare sugli innumerevoli disservizi che Umbra Acque attua nella gestione del servizio idrico. Disservizi che non sono debitamente segnalati e tantomeno ripresi da chi dovrebbe controllare. Segnaliamo che in passato questi Enti “controllori” erano gli ATI, adesso aggruppati in un unica Autorità AURI, ma il risultato purtroppo non cambia e i controlli latitano. Queste Autorità sono costituite da rappresentanti eletti dal popolo (Sindaci) che dovrebbero tutelare i cittadini, ma in Loro nasce un evidente conflitto di interessi in quanto gli stessi sono soci di questa società, paradossi italiani. Passiamo in rassegna disservizi che ancora oggi si riscontrano nel nostro territorio. Le immancabili perdite d’acqua delle tubature, con interventi riparatori non immediati e talvolta non risolutivi; la mancanza in alcune zone di fognature e sistemi di depurazione, vedi zona Fontevole, Colpalombo, Carbonesca Torre dei Calzolari Alta e altre zone periferiche, che tuttavia si sono trovate addebitate costi di depuarzione e fognatura non dovuti, con Umbra Acque si è ben guardata di avvertire questi utenti e “zitta zitta” s’è tenuta i soldi non dovuti che invece dovrebbero essere restituiti a prescindere; reti idriche che ancora oggi, oltre ad essere un colabrodo, sono costituite per quasi 6.000 ml in cemento amianto, pur se il dato più sconcertante è che ben 34.000 ml sono costituiti da materiale da definire; un punto d’ascolto che è aperto solo mezza giornata a settimana e per quattro ore con gente che aspetta per ore, per non parlare dei tempi di attesa del call center. Un’altro disservizio che riteniamo assai grave è quello che riguarda gli investimenti che Umbra Acque ogni anno programma e che puntualmente vengono coperti attraverso le nostre bollete, ma che immancabilmente non vengono fatti o vengono fatti solo parzialmente, con il risultato che Umbra Acque intasca ulteriori soldi pagati da noi.
Passiamo al capitolo bollette. Per quasi quattro mesi nessuno ha ricevuto la bolletta, questo perchè Umbra Acque ha adottato un nuovo software per la gestione delle tariffazioni proposto da ACEA, con il risultato che adesso stanno arrivando le bollette una dietro l’altra, alcune con importi importanti che mettono in seria difficoltà le persone interessate. E alcune richiedono conguagli retroattivi addirittura di tre o quattro anni Sono rimcomparsi i depositi cauzionali con importi basati sui consumi ma di cui si ignorano sia il metodo di calcolo, sia l’entità. Ci chiediamo allora: ma questa retroattività che Umbra Acque utilizza per fare cassa non potrebbe usarla anche per i canoni di depurazione pagati dagli utenti ma mai restituiti?... Per quanto riguarda le bollette emesse ma basate su consumi presunti, vi ricordiamo che Umbra Acque è tenuta a effettuare almeno due letture all’anno, e se impossibilititata ve ne deve dare notizia. Inoltre è possibile fare un reclamo scritto per contestare le bollette, se ritenete che gli importi siano spropositati rispetto ai consumi reali e non presunti, in modo tale da costringere Umbra Acque a darvi una risposta scritta entro 30 giorni. Vi suggeriamo di inoltrare questi reclami all’AEEGSI (Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico). Ricordiamo che l’Antitrust ha stabilito delle sanzioni per oltre due milioni di euro complessivi ai gestori di servizi idrici (tra cui ACEA) per mancate letture periodiche dei contatori; invio di fatture di conguaglio pluriennali di elevata entità; mancato rispetto della periodicità di fatturazione. Per tutte queste inadempienze abbiamo fatto partire una raccolta firme per la risoluzione della convenzione di affidamento del servizio idrico a Umbra Acque che presenteremo sia ai Comuni che all’AURI per far si che si possa ritornare ad una gestione pubblica. Rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e informazione ogni martedì pomeriggio dalle 17,00 alle 19,00 in Via COMITATO ACQUA GUBBIO Reposati n. 5.
IL 25 NOVEMBRE TORNA IL CENACOLO ODONTOIATRICO DEL LIONS
Proseguono gli appuntamenti del Cenacolo Odontoiatrico Eugubino, sponsorizzato dal Lions Club Gubbio. Dopo i convegni del 10 giugno con il prof. Sergio Zanfrini e quello del 9 settembre con il prof. Giuseppe Ficarra, il 25 novembre è in
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programma quello con il dott. Roberto Ghiretti. Pur se diretti soprattutto agli addetti ai lavori, i convegni hanno richiamato una nutrita presenza di pubblico tra professionisti e studenti universitari venuti anche da fuori provincia.
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di LUIGI GIRLANDA
LA NEOCHIESA APPOGGIA LO IUS SOLI MA DIMENTICA LA DOTTRINA
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LA ROCCA
Da quando la Chiesa ha deciso di “aprirsi al monIl cardinale Biffi si occupò della questione “imdo”, succede sempre più spesso che preti, vescovi, migrazione” nel settembre 2000, ben prima cardinali, giornali e TV sedicenti cattolici seguaaddirittura dell’attentato alle torri gemelle. In no la logica mondana piuttosto che la dottrina di quello scritto, il compianto prelato sintetizzava sempre. Accade così che “Avvenire”, l’“Osservatore magistralmente la giusta prospettiva cattolica Romano” e “Famiglia Cristiana” da qualche settisu questa tematica delicatissima. Ovviamente, si mana abbiano iniziato una campagna mediatica prese l’attacco feroce di coloro che oggi sostena favore della proposta di legge della sinistra gono lo “ius soli”, ma ancora (meno di vent’anni Il cardinale Giacomo Biffi sullo “ius soli”, nonostante sia una proposta in fa) eravamo in tempi in cui la Chiesa cercava non netto contrasto con il sano realismo cattolico. Eppure, anche un il consenso del mondo, ma la fedeltà a Cristo. Ebbene, il cardinabambino al primo anno di catechismo dovrebbe sapere che i pale Biffi sottolineava tre elementi fondamentali per affrontare la stori non sono creatori della dottrina, ma solo fedeli conservaquestione secondo il realismo cattolico: in primo luogo, lo Stato tori di ciò che Dio ha rivelato. Una legge cioè non diventa cattoha il dovere di regolare il fenomeno migratorio e non può assolica se ha come testimonial Bergoglio o “Famiglia cristiana”, ma lutamente subirlo passivamente; inoltre, poiché non è pensabile se è in linea con la dottrina autentica e con quanto la Tradizione che si possano accogliere tutti indiscriminatamente, si impone della Chiesa ha sempre insegnato. una selezione sulle priorità, che può affrontarsi secondo prinPer quanto riguarda il fenomeno dell’immigrazione, il sano recipi di ragione e dunque laicissimi; infine, i criteri di scelta non alismo cattolico è un po’ diverso dalle semplificazioni da bar e dovranno essere solo economici e previdenziali, ma il criterio dagli slogan di qualche conferenza stampa pontificia in aereo determinante dovrà essere quello della più facile integrabilità o di qualche titolo di giornale, che non vanno mai oltre le solidell’immigrato nel tessuto sociale italiano, così da favorire una te banalità come “il cristiano accoglie tutti”. In effetti, l’idea di coesistenza non conflittuale. Da qui la drammatica profezia di concedere la cittadinanza a chiunque nasca in Italia è qualcosa Biffi, oggi tragicamente attuale: “un ecumenismo politico (per che va contro i più elementari principi di giustizia perché, per così dire), astratto e imprevidente, che disattendesse questa dirla con don Lorenzo Milani, di fatto si fanno “parti uguali tra elementare regola di buon senso, potrebbe preparare anche per disuguali”, concedendo lo stesso statuto giuridico sia a chi è fail nostro popolo un futuro di lacrime e sangue”. cilmente assimilabile alla cultura italiana sia a chi non lo è. L’ItaCosì parlavano i pastori solo pochi anni fa. Incredibile pensare lia, come insegnava il cardinale Giacomo Biffi, “non è una landa che oggi la neochiesa proponga un neo magistero che addiritdeserta o semidisabitata, senza storia, senza tradizioni vive e tura incoraggia una legge come lo “ius soli” che se ne frega dei vitali, senza una inconfondibile fisionomia culturale e spirituaprincipi di ragione ricordati dal cardinale Biffi. E pensare che le, da popolare indiscriminatamente, come se non ci fosse un durante l’ultimo grande pontificato cattolico, quello di Benepatrimonio tipico di umanesimo e di civiltà che non deve andare detto XVI, il Papa insegnava che “prima ancora che il diritto a perduto”. Che questa semplice verità sia volutamente ignorata emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere da partiti da sempre alleati con le forze nemiche della Chiesa (e in condizione di rimanere nella propria terra, ripetendo con il non semplicemente laici) è più che comprensibile, ma che venga Beato (ora Santo, n.d.r.) Giovanni Paolo II che «diritto primario tradita dagli alti prelati e dai loro giornali, appoggiando più o dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però dimeno velatamente una proposta di legge che mira a dare il colventa effettivo solo se si tengono costantemente sotto controllo po di grazia all’identità cattolica del Paese, è qualcosa che lascia i fattori che spingono all’emigrazione», (Discorso al IV Congresnon solo perplessi, ma disgustati. so mondiale delle Migrazioni, 1998)”.
CULTURA Lo storico Marco Faini ripercorre nel libro “L’alloro e la porpora” le vicende del vescovo di Gubbio
LA VITA MOVIMENTATA DI PIETRO BEMBO
La figura del cardinale Pietro Bembo, già amministratore apostolico della diocesi di Gubbio dal 1541 al 1544 quando venne trasferito a Bergamo, nel libro di letteratura italiana “L’alloro e la porpora” a cura di Marco Faini (Edizioni di Storia e Letteratura, 202 pagine, prezzo di copertina 26 euro). Bembo è stato attore e testimone privilegiato del Rinascimento italiano. Scrittore celebrato dai contemporanei, antiquario, amante della bellezza (anche femminile), ottenne la duplice consacrazione dell’alloro poetico e della porpora cardinalizia. Nato a Venezia nel 1470, ha vissuto presso le maggiori corti italiane, dalla Firenze di Lorenzo il Magnifico ai Montefeltro a Urbino, Este a Ferrara, Gonzaga a Mantova. È stato amico intimo dei Medici e dei Borgia, segretario di papa Leone X e, forse, amante di Lucrezia Borgia, con la quale ha scambiato lettere d’amore. Bembo è stato anche colui che ha fissato le norme della lingua letteraria italiana, oltre che il cu-
ratore di fondamentali edizioni di Dante e Petrarca. do una fondamentale collaborazione con Aldo Manuzio. Questa biografia, commissionata dalla Fondation Barbier-Mueller pour l’étude de la poésie italienne de la Renaissance, cerca di ricatturare, l’irripetibile parabola di Bembo negli anni più gloriosi e tormentati del Rinascimento italiano. Una vita mondana passata per tutte le raffinatezze del tempo, per poi avviarsi alla carriera ecclesiastica che non gli impedì di portarsi a Roma una giovane veneziana (una cortigiana) e di averne tre figli. Nel 1539 è stato nominato cardinale e vescovo prima di Gubbio e poi di Bergamo, finché nel gennaio 1547 si è spento a Roma. Lo storico e scrittore Faini, nato a Brescia nel 1976, è uno specialista degli studi sul Rinascimento. Lavora come ricercatore presso il dipartimento di Italiano dell’università di Cambridge.
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Annalisa Casini sul tetto del mondo
DUE MEDAGLIE D’ORO AI MONDIALI DI TREVISO PER LA GIOVANE ATLETA EUGUBINA REGINA DEL KARATE SPECIALITÀ KATA. SUL PODIO PIÙ ALTO ANCHE IL FIDANZATO NICOLA BIANCHI Il mondo nelle mani di Annalisa Casini che sul tatami del PalaVerde di Treviso ha conquistato la medaglia d’oro nell’individuale e quella con la squadra femminile ai mondiali Wska di karate specialità kata che si sono svolti nel week end del 24 settembre. Si sono dati appuntamento oltre 700 atleti di 27 Paesi nelle varie specialità ed è stata premiata la delegazione azzurra con 5 medaglie d’oro, 4 di argento e 7 di bronzo. Ha mantenuto la promessa la venticinquenne eugubina, già orgogliosa per la convocazione azzurra dopo un percorso di altissimo livello per le esperienze nelle competizioni nazionali e internazionali. Con tanti sacrifici alle spalle era partita dichiaratamente con questi due obiettivi in testa, uno tutto suo e l’altro da conquistare e condividere con la nazionale. La festa è stata completata dal podio più alto ottenuto con la squadra e il bronzo individuale per il fidanzato, Nicola Bianchi, trentatreenne che vive con lei a Viareggio, allenandosi entrambi da cinque annate al Samurai Karate Do. “Ho provato emozioni e brividi - confessa Annalisa - in un’esperienza unica nel suo genere. Mi porterò dietro l’impatto del Col fidanzato (e campione) Nicola PalaVerde sempre gremito
nei suoi tremila posti. Non ho avuto alcuna esitazione, sono entrata determinata e senza avvertire nessun tipo di pressione. Sentivo il gran tifo, vedevo tantissima gente in un contesto incredibile, ma tutto questo non mi ha Annalisa emozionata sul podio condizionata. Sono riuscita a dare il meglio e ne sono felice”. I PRIMI PASSI La lunga marcia di avvicinamento all’Olimpo è cominciata a 6 anni solo per gioco, spinta dal papà Corrado che sugli spalti ha trepidato con lei insieme alla mamma Veronica, la sorella Ilaria e il gruppo di amici del Karate Club Gubbio dove si è allenata per tanto tempo sotto la guida del maestro Gaetano Pierotti. Ora guarda avanti Annalisa: i primi di dicembre c’è la Coppa Shotokan a Lucca, la massima competizione nazionale open che non prevede distinguo di categoria. Sono ancora lontani invece gli Europei del 2018 e i Mondiali del 2019 in Cile. I sogni non finiscono qui. La delegazione italiana, diretta dal maestro Pasquale Acri, ha schierato 39 specialisti, numero record per l’Italia che ha ospitato l’evento in calendario ogni due anni, impegnati nelle quattro discipline del programma individuale e a squadre.
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Affittasi appartamento in condominio di tre famiglie, zona Via Mameli, ammobiliato di circa 130 mq composto da ingresso, cameretta sala da pranzo, cucina, salone, camera matrimoniale, camera bambini, due bagni, garage, ampia soffitta, giardino, posto auto in area privata. Libero dai primi di ottobre. Info: 347.8892256
Signora eugubina di 42 anni, automunita, cerca lavoro come assistenza anziani in ospedale, pulizie, lavapiatti, baby sitter e pulizia camere. Info: 391.1700564
Cerco lavoro come compagnia ad anziani, anche tutto il giorno, inclusa possibilità di dormire nella loro abitazione. Info: 328.0010316 (Antonella)
Vendesi armadio 5 ante in legno pieno, ampi spazi, ideale anche per riporre biancheria (per agriturismo o altra attività), euro 150. Info: 320.1861256
Vendo Mercedes Classe B a metano (NGT, Chrome ), anno 2010, km 130.000. Treno gomme nuovo, sempre tagli andata, mai incidentata. Bollo pagato fino a giugno 2018. Prezzo 9.200 euro. Info: 346.0275246
Signora 52enne, di Torre Calzolari, cerca lavoro come assistenza anziani. Info: 335.6757265
Vendo, causa cambio imprevisto sede di lavoro, Chevrolet Matiz Echologic benzina/gpl km 144.000 immatricolata 07/2009, colore bianco, carrozzeria in ottimo stato, tagliando completo e certificato luglio 2017 con cambio organi distribuzione e pompa dell’acqua, gomme estive e invernali seminuove. Visionabile a Gubbio, disponibile qualsiasi prova, massima serietà, a 3.000 euro. Info: 339.1489493
Signora 52enne, di Torre Calzolari, cerca lavoro come assistenza anziani. Info: 335.6757265 Insegnante madrelingua impartisce lezioni private lingua spagnola e cultura ispanica e ispanoamericana. Si eseguono traduzioni. Info: 349.5002449 (Marcos) Ragazza eugubina seria e responsabile, operatrice sanitaria, cerca lavoro come baby sitter, assistente anziani, commessa, barista. Info: 328.9466350 Impartisco lezioni di fisarmonica a grandi e piccini. Se anche tu vuoi scoprire questo meraviglioso strumento contattami! Info: 333.6749223 Offresi per servizio di badantato (con residenza in casa) o pulizie/stireria a ore. Info: 329.1019022
Siamo due “veterane” delle pulizie, referenziate e intenzionate ad allargare la propria attività. Se avete bisogno di pulizie “a fondo” per appartamenti, bar, pizzerie, ristoranti e agriturismi, zona Gubbio e comuni limitrofi dell’Alto Chiascio, con mezzi propri (Folletto e Vaporisa) ma con prodotti acquistati dal richiedente, siamo automunite, serie, italiane e ci spostiamo per effettuare sopralluoghi preventivi di spesa. Disponibili a lavorare una o due mattine alla settimana da concordare, tutti i pomeriggi, tutti i prefestivi per l’intera giornata. Info: 340.2711965 e 075.9277408
Marco, eugubino quarantenne, cerca urgentemente lavoro come assistente anziani (solo uomini) nella zona di Gubbio o limitrofe. Info: 348.6943162 Vendo chitarra basso elettrico modello Ibanez SR500, 4 corde, ottime condizioni. Prezzo 240 euro. Info: 340.1082278
Cercasi appartamento a piano terra, non arredato, nella zona di Semonte Magliana. Info: 340.6987909
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Volenteroso ragazzo esegue lavori di pulizia garage, cantine e soffitte. DIsponibile anche per volantinaggio e vele su zone limitrofe Umbria e Marche e per dog sitter. Info: 329.1631997 (Francesco)
Affittasi mini appartamento semi arredato di 65 mq. Soggiorno con an-
PILLOLE LETTERARIE & DINTORNI
A cura di ANNALISA BOCCUCCI
Black Mirror riflette i pericoli dei device
LA DERIVA VIOLENTA E DECOSTRUTTIVA DEL RAPPORTO CON LA TECNOLOGIA La serie tv inglese descrive una realtà futura gravemente distorta e deformata dallo “specchio nero”. Prodotta nel 2011 per Channel 4, ma divenuta un cult anche in Italia grazie all’approdo su Sky Cinema 1 a partire dall’ottobre 2012, Black Mirror è una serie televisiva britannica ideata da Charlie Brooker che la concepisce come una serie antologica, all’interno della quale ogni singola puntata possiede una trama e un gruppo di personaggi diversi dalle altre. Il filo conduttore del progetto di Brooker è, come si può intuire dal titolo dato alla serie, il nostro rapporto con la tecnologia in un lontano futuro sul quale lo “specchio nero” dello smartphone, del televisore o del computer eserciterà il più pieno e pericoloso controllo. Alcuni episodi, spiazzanti e geniali allo stesso tempo, presentano una critica molto forte ed esplicita non solo al ruolo invadente e permeante della tecnologia sul vivere quotidiano,
ma anche alle distorsioni concettuali che essa provoca in campi dell’agire e del conoscere umano, come ad esempio l’arte, la giustizia e il rispetto della legge. Puntate come la prima, dal titolo “The National Anthem”, oppure l’episodio titolato “The White Bear”, dal sapore squisitamente orwelliano, ridiscutono i concetti di performance artistica e di sconto della pena a seguito del compimento di un reato, alla luce dell’inquietante aiuto che la tecnologia può offrire nel torturare o deformare la mente delle persone, portandole continuamente ed obbligatoriamente a rendere conto di quanto si fa, o di quello che si è al proprio “specchio nero”. Black Mirror è una serie tv illuminante dal punto di vista del filone concettuale che sviluppa, servendosi peraltro di un retaggio culturale, soprattutto letterario, molto solido e chiaro. Ovviamente l’ideatore Brooker utilizza un’iperbole e un’esagerazione palpabile che non deve far pensare all’esclusiva deriva violenta del rapporto con il mezzo tecnologico, ma che sicuramente deve far riflettere.
CALCIO
PAGLIARI PER LA RISALITA
Tocca a Dino Pagliari risollevare le sorti di un Gubbio che è partito male (un punto nelle prime 5 gare), tanto da obbligare la società a rimuovere Giovanni Cornacchini e Renzo Tasso. Pagliari è un tecnico di lungo corso, pragmatico quanto basta e abituato a certe sfide. è partito col piede giusto battendo il SudTirol, dovrà ora cercare di ripetersi provando a rilanciare una squadra che sin qui non ha mantenuto le attese.
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Gubbio Runners di corsa, aumentano i tesserati PODISMO
DOMENICA 8 OTTOBRE TORNANO CORRIGUBBIO E RUN FOR YOU. IL PRESIDENTE MARCO BUSTO FELICE PER I RISULTATI RAGGIUNTI: “STIAMO ASSISTENDO A UNA CRESCITA COSTANTE E SORPRENDENTE”
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Sarà una domenica da vivere tutta d’un fiato quella che attende appassionati e semplici corridori della domenica il prossimo 8 ottobre, quando Gubbio ospiterà l’edizione numero 21 della CorriGubbio che come già avvenuto negli ultimi anni verrà affiancata anche dalla Run For You, corsa di solidarietà organizzata dal Rotary e inserita come tappa conclusiva del Mese dello Sport. Un appuntamento che porterà in città tanti appassionati per la gara competitiva di 10 km, allestita e curata al solito dalla Gubbio Runners. “Per noi è divenuto un appuntamento molto particolare – spiega il presidente Marco Busto – perché rappresenta anche uno dei momenti salienti dell’attività annuale. Ci attendiamo non meno di 300 partecipanti, cui si aggiungeranno almeno 600/700 persone per la Run For You che rappresenta allo stesso modo un evento meritevole di attenzione e per il quale siamo ben contenti di spenderci”. FINE SOCIALE Quella della Gubbio Runners è un’evoluzione che va di pari passo col boom del podismo: “Stiamo vivendo una fase di crescita, nel senso che tantissime persone si avvicinano alla nostra disciplina dove, questo mi preme sottolinearlo, la parte agonistica racchiuse solo una piccola sfera. Per noi l’associazione serve per creare un’interazione e per aiutare quante più persone a prendersi cura del proprio corpo e del proprio spirito. Correre è un piacere se fatto assieme e può produrre
di ROBERTO BARBACCI
tanti benefici, e per questo abbiamo organizzato anche delle attività assieme a tecnici che con i loro consigli tornano buoni per ogni tipologia di sportivo, dal Gli atleti della Gubbio Runners a Berlino corridore del settore agonistico fino a coloro che si dilettano in una corsa ogni tanto per tenersi in forma. Non abbiamo perso la nostra identità, anzi se possibile l’aumento di tesserati ci induce a far conoscere il mondo della corsa sotto occhi differenti”. PRIMA VOLTA Recentemente per 4 atleti è scoccata l’ora del debutto alla Maratona di Berlino: “Claudio Barbacci, Arturo Deflorio, Alessandro Dolci e Pierfrancesco Minelli hanno preso parte a un evento unico nel suo genere, staccando anche un ottimo tempo. La maggior parte dei nostri tesserati, però, corre solo per divertimento e per sentirsi meglio. Avere consapevolezza di ciò che si fa è però la componente più importante ed è ciò che cerchiamo di fare. Per questo dico che chiunque voglia avvicinarsi al nostro mondo è ben accetto, perché da noi l’aspetto sociale e di aggregazione viene prima di tutto”. E intanto fervono i preparativi per le attività invernali, dopo i successi ottenuti in un 2017 denso di soddisfazioni (basti pensare alla Festa del Cross dello scorso marzo): “Organizzeremo una bella trasferta come associazione, poi vedremo cosa ci riserverà il futuro”.
EVITA LUNGHE FILE E PERDITE DI TEMPO PRENOTA IL TUO CAMBIO GOMME
DURERANNO TRE ANNI
SANTA CROCE, VIA AI LAVORI DI RESTAURO
Sono stati ufficialmente consegnati i lavori che prevedono la sistemazione idraulica del torrente Camignano ed il ripristino dei danni provocati dal dissesto della sponda alla Chiesa di Santa Croce della Foce. La gara di appalto pubblica, conclusa nel marzo scorso, ha visto prevalere l’A.T.I. composta da Monacelli Franco Costruzioni Edili Srl e dalle ditte Ikuvium RC srl di Gubbio e Legeco srl di Città di Castello, con inevitabili effetti positivi anche sull’occupazione del nostro territorio. Ci sono voluti due anni dall’avvio dell’iter per procedere all’assegnazione definitiva, con viva soddisfazione della Confraternita di Santa Croce che vede realizzato un proposito in essere da decenni.
CASO IRRISOLTO
IL PARCHEGGIO SOTT’ACQUA
Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Misericordia Gubbio Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Carabinieri Forestali Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale
075.92371 075.9270801 075.9270744 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 340.3859797 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537
L’IMPEGNO ONLUS E
UNA LOTTERIA SPECIALE
Come ogni anno torna sabato 28 ottobre l’appuntamento con la festa di solidarietà organizzata dall’Associazione L’Impegno Onlus, che da anni raccoglie fondi e opera in Burkina Faso presso l’ospedale di Nanoro, dove sono stati costruiti e realizzati un centro di chirurgia oculistica e un laboratorio di ottica, oltre a fornire e costruire pozzi di acqua potabile e promuovere iniziative volte alla scolarizzazione degli alunni del posto. Presso il CVA di Semonte si terrà l’11esima edizione di un evento che ha sempre raccolto una vasta partecipazione, il cui ricavato sarà interamente devoluto a finanziare i progetti dell’associazione. E come da abitudine verrà effettuata anche una lotteria che mette in palio un primo premio tutto speciale: la bicicletta utilizzata da Terence Hill per le riprese delle prime serie di Don Matteo, quelle registrate a Gubbio. È stato proprio il popolare attore a impegnarsi per consentire di mettere in palio la bici utilizzata sul set. L’Associazione L’Impegno Onlus estende l’invito a partecipare a tutta la cittadinanza.
LE ENTRATE MANCANTI
Parcheggio dell’ex seminario: metà è sistemato, metà quando piove è sempre allagato. Le segnalazioni continuano da anni, da un’Amministrazione Comunale all’altra, ma la situazione non cambia. Non ci sono soldi per sistemarlo e neanche si tentano le soluzioni per intervenire, magari coinvolgendo gli imprenditori in cambio di contropartite plausibili (non “ricatti”) concordate alla luce del sole. Vale per questo caso come per tanti altri, viste le pessime condizioni di vie e angoli del centro storico.
NUMERI UTILI
IL 28 OTTOBRE A CVA DI SEMONTE
DOVEVA FRUTTARE TANTI SOLDI
Per salvare la Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, la società del Comune divorata dai debiti, la Giunta Stirati punta molto anche sugli incassi della sosta a pagamento in viale del Teatro Romano. Ma la cassa piange. Ecco in questa foto, che su Facebook ha scenato i più ironici commenti, come si presenta la via spesso e volentieri. Non ci sono auto parcheggiate. Anche perché nei paraggi, fuori dalle mura urbiche, ci sono spazi gratuiti. Un genio chi ha pensato di fare soldi con questa decisione.
FARMACIE
COMUNALE Piazza 40 Martiri 10 075.9272243 CECCARELLI Via L. da Vinci 50 075.9222471 LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783 PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.9220635 CARDINALI Loc. Casamorcia 075.9255131 MONACELLI Frazione Padule 075.9291235 BRANCA Via Ponte Rosso 075.9256122 TOMARELLI Loc. Scritto 075.920134
GUBBIO
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Il prossimo numero sarà in distribuzione da
MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE 2017
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