15 Giorni - Numero 88 - 12 Aprile 2018

GUBBIO quindicinale d’informazione Giovedì 12 Aprile 2018 Anno VI Numero 88

SE NE VANNO

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LA STORIA DI GIULIA E MATTEO, DUE GIOVANI FIDANZATI CHE SI SONO TRASFERITI IN LOMBARDIA, A LODI, DOVE HANNO TROVATO LAVORO E SONO FELICI. LEI FA L’INFERMIERA, LUI L’HA SEGUITA PER AMORE E HA TROVATO UN POSTO DA OPERAIO IN UNA FABBRICA DI PRODOTTI MEDICALI. GUBBIO NON OFFRE PROSPETTIVE E LE FUGHE SONO DIVENTATE UN PROBLEMA SERIO

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COPERTINA

di MASSIMO BOCCUCCI

Senza prospettive costretti a fuggire

LA CITTÀ ATTRAVERSA UNA CRISI PROFONDA, PIÙ CHE ALTROVE. I DATI ECONOMICI E DELL’OCCUPAZIONE SPINGONO A CERCARE FORTUNA AL NORD E ALL’ESTERO. GIULIA E MATTEO HANNO TROVATO LAVORO A LODI TRA I RIMPIANTI PER AVER DOVUTO LASCIARE GUBBIO. ADESSO PERÒ I DUE GIOVANI FIDANZATI SONO FELICI: “STIAMO BENE E CI SIAMO REALIZZATI”

Sono costretti a cercare fortuna altrove le nuove generazioni.

Gubbio non è una città per giovani, e questo è un problema serio per le famiglie, il tessuto sociale e le prospettive. Sono sempre più i casi di chi abbandona il territorio per realizzarsi al nord o spingersi all’estero. Vi raccontiamo la storia di Giulia Piccotti e Matteo Piraccini. Sono fidanzati da quasi tre anni e adesso vivono in Lombardia, a Lodi, città della pianura Padana che conta circa 45mila abitanti, fa provincia e dista 27 chilometri da Milano. Lei venticinquenne lavora all’ospedale Maggiore e fa l’infermiera di sala operatoria, lui ha lasciato Monteluiano l’8 dicembre scorso per trovare lavoro un mese dopo, da operaio in un’azienda di prodotti medicali. Giulia ha lasciato a Gubbio il papà Italo, la mamma Loredana e la sorella Francesca. “A maggio 2016 - ricorda - ho risposto a un avviso per un incarico a tempo determinato, sono entrata in graduatoria e mi hanno chiamato dal successivo primo luglio. Poi, a ottobre 2017 è stato attivato il concorso e dal primo marzo scorso sono stata assunta a tempo indeterminato”.

SCELTA DI VITA Ha vissuto inizialmente in centro a Lodi, con una ragazza di Bettona compagna di studi all’università di Perugia. Laureata in scienze infermieristiche, Giulia ha fortemente voluto inserirsi nel mondo del lavoro e ha cercato la sua stra-

da facendo una scelta di vita.

Dall’inizio di quest’anno vive con il ragazzo, Matteo Piraccini, ventisettenne di Monteluiano. “Questa è una cittadina tranquilla come Gubbio - racconta Giulia - pur essendo capoluogo di provincia. Si sta bene. Nostalgia? All’inizio sì, per la famiglia e per Matteo. L’ho sempre gestita mol- Giulia e Matteo nella neve padana to bene la situazione, almeno una volta al mese tornavo. Sono riuscita a trovare la dimensione che volevo dopo essermi rimboccata le maniche. Magari un giorno proverò a riavvicinarmi quando ci saranno le condizioni. Stiamo costruendo qualcosa insieme con Matteo”.

SEMPRE MEGLIO Le cose vanno sempre meglio: “È una scelta che rifarei. Seguire i propri obiettivi, nonostante i sacrifici, è un’aspirazione. A Gubbio non c’erano possibilità. Quando mi sono laureata ho passato al setaccio avvisi e concorsi. Sono arrivata perfino a Trieste. Volevo entrare quanto prima nel mondo del lavoro. In famiglia mi sostengono e sono contenti di

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vedermi realizzata. La mamma dice di non tornare, però io non escludo nulla. La lontananza ha pure i suoi lati positivi, quando vengo a Gubbio sto sempre in famiglia e l’apprezzo ancora di più. Ho una sorella Francesca che studia da pasticcera, è molto brava e anche lei lascerà Gubbio”. Giulia sa come investire il tempo libero a Lodi: “Ho conosciuto i colleghi, tanti giovani neolaureati e molti sono del sud. Qui ci sono le opportunità e se n’è accorto anche Matteo. Usciamo insieme soprattutto con medici e colleghi, giochiamo a tennis e ci divertiamo”.

PER AMORE Lui fa l’operaio alla Sis.ter. Spa del Gruppo Fresenius Medical Care, attiva nel settore dei dispositivi per la dialisi alla produzione di tubi medicali e sterilizzazione, situata a Palazzo Pignano, in provincia di Cremona, una ventina di

chilometri da Lodi. Prima faceva il cuoco a Gubbio. “Mi sono trasferito per stare con Giulia - dice Matteo -. Mi sono trovato senza lavoro e non riuscivo a ricollocarmi. Se dovevo stare in queste condizioni e per giunta senza lei, meglio cambiare. C’è tanta nebbia e umidità, con lo smog che incide, e non si respira l’aria di Gubbio. Ma c’è molta più professionalità anche nella selezione e nei colloqui. Mi hanno fatto un periodo di prova all’inizio con un contratto anche di un solo giorno e poi di cinque. Io consiglierei di venire qui. Se poi un domani si fa carriera, si può anche tornare giù.

Venire via è una prova di maturità e di adattamento. Matura molto lasciare la propria casa e la famiglia, ti responsabilizza.

Apprezzi ancora di più il valore delle radici vivendo a distanza”.

IL CASO Esentate dalla tassa sui rifiuti, che aumenta ancora, le famiglie che vivono nei pressi di Colognola

NON PAGHI SE HAI DISAGI

IL PRINCIPIO DI ESENZIONE SCATENA LA REAZIONE DEI CITTADINI: SE IL PRINCIPIO È SALVAGUARDARE CHI SUBISCE DANNI E DISSERVIZI, ALLORA ANCHE ALTRI HANNO DIRITTO AGLI SGRAVI FISCALI

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Mugugni, proteste e anche ironia sui social dopo vicina al 60%, ma per l’incremento di Gesenu l’ennesimo aumento della tassa sui rifiuti. Le dei costi di conferimento in discarica. L’aumento tasse per il ceto medio continuano a salire. La al Comune è costato il 30% in più dei costi per il Tari è al rialzo, mentre le altre aliquote come conferimento - sottolinea l’Amministrazione Col’addizionale Irpef restano ai massimi consentiti munale - e per gli eugubini sarà non più di 5 euro dalla legge, la tassa di soggiorno si estende alle a nucleo familiare. strutture ricettive di soggiorno breve a fronte di COSTI PER COLOGNOLA - Il malcontento però La discarica di Colognola un calo delle rette degli asili nido. Dalla Tari sasi diffonde, aggiungendosi agli strali delle forze ranno esentate la ventina di famiglie che vivono nei pressi della politiche di opposizione, visto che la Tari ogni anno registra discarica di Colognola a cui viene riconosciuta un’indennità per aumenti. Pesa nel contesto rifiuti anche la situazione della dii disagi dopo le proteste e le denunce sui maleodori e i temuscarica comunale che entro la metà di quest’anno sarà satura. ti livello di inquinamento. Sui rifiuti è bufera. C’è chi reagisce Il Comune sta tentando in tutti i modi di farsi riconoscere dalla sui social anche all’esenzione per i residenti nella zona di ColoRegione 100mila tonnellate in più da smaltire per incassare degnola, rilevando il fatto che se non paga chi ha i disagi allora il naro da accantonare per la gestione del post mortem. Ma andiscorso degli sgravi fiscali dovrebbe valere pure per i cittadini che qui le opposizioni sono durissime inquadrando Colognola che si ritrovano altri disservizi, per esempio le strade dissestate come un bancomat. I quattro milioni di euro per la gestione del e pericolose. La Giunta Stirati evidenzia come il rialzo sia dopost mortem pur spalmati su 30 anni sono ritenuti insostenibili vuto non per coprire i costi del servizio di raccolta urbana, che per l’indebitato Comune che dovrebbe tirare fuori subito due attraverso il porta a porta ha innalzato la quota differenziata milioni.

POLITICA

GORACCI LANCIA IL LISTONE, STIRATI VA GIÙ DURO

BOTTA E RISPOSTA TRA L’EX SINDACO SOTTO PROCESSO CHE PROPONE UN PIANO PER LE ELEZIONI COMUNALI DEL 2019 E IL PROFESSORE CHE RESPINGE ACCUSE E PROSPETTIVE IN SALSA GORACCIANA Orfeo Goracci attacca da Facebook, Filippo Mario Stirati replica senza mezzi termini. Nella sua analisi dell’ultima tornata elettorale, l’ex sindaco sotto processo torna in campo proponendo le sue ricette “per evitare sia la riconferma di un’amministrazione negativa come quella di Stirati, Orfeo Goracci sia salti nell’inadeguatezza e nell’incompetenza”. Per Goracci “occorre una grande alleanza tra la competenza politica e amministrativa, rappresentata anche da chi queste qualità le ha dimostrate sul campo. Solo chi vuol essere cieco e sordo non ha ben chiaro che nell’ultimo mandato amministrativo tra sindaco, assessori e consiglieri il più preparato, capace, che sa di cosa si parla è Pavilio Lupini. Non ci devono essere preclusioni per nessuno e senza che qualcuno si senta più portatore di verità di altri, e tanta parte di società civile a partire dall’associazionismo e dal volontariato che a Gubbio rappresentano una risorsa straordinaria. Quale deve essere il legame che può mettere insieme persone, storie, sensibilità diverse? In primo luogo il voler bene a Gubbio. Poi vanno messi nero su bianco alcuni punti programmatici chiari, ben percepibili dagli eugubini. Il primo di questi non può che essere la libertà, l’indipendenza e l’autonomia di chi è chiamato a governare la città rispetto a chi si sente e vuol essere, come questi 7 anni hanno dimostrato, in ogni modo e forma il padrone di Gubbio”.

AUTOREVOLEZZA Stirati non ci sta e parla di attacco “stalinista” da parte di Goracci. “Trovo surreale - replica il sindaco - questo suo tentativo di ispirare un movimento civico che vada dai 5 Stelle ai comunisti come lui fino a non si sa dove. Libero lui e chi voglia seguirlo di organizzare questa riFilippo Mario Stirati scossa in salsa goracciana. Della mia azione di sindaco parlano atti, fatti e opere. Così come della mia onestà, del mio disinteresse, del mio impegno. La mia autonomia di pensiero, la mia indipendenza da ogni potere e interesse sono fuori discussione. Potrei rinfacciare a Goracci molti temi e problemi con sue precise responsabilità. La mia è una idea, ma soprattutto un’iniziativa che interpreta in modo diametralmente opposto l’autorevolezza dell’istituzione. È quella autorevolezza che ha prodotto la presidenza dell’Associazione nazionale dei centri storico-artistici. A Goracci ho riservato garantismo e rispetto umano quando è caduto nella polvere di vicende giudiziarie che saranno i giudici a definire. Non so se lui ne sarebbe stato capace. E comunque quelle vicende non hanno fatto bene alla città e all’apparato comunale; ancor di più ha nuociuto il clima di divisione e di paura che è stato propagato insieme allo schema amico-nemico applicato al rapporto con i cittadini. Non ho l’ossessione della riconferma: io, a differenza sua, non sono campato di politica e di laute prebende”.

M.Boc.

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POLITICA

Mancini promuove il bilancio “Tasse calate e conti a posto” L’ASSESSORE APPROFONDISCE I CONTENUTI DEL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA COMUNALE APPROVATO A MAGGIORANZA: “ABBIAMO CONSOLIDATO LE POSIZIONI RAGGIUNTE NEGLI ANNI PRECEDENTI RISOLVENDO PROBLEMI GIGANTESCHI AVUTI IN EREDITÀ. CHIUNQUE CI SARÀ NEL 2019, SPERANDO DI RICONFERMARCI, PARTIRÀ DAI BLOCCHI LIBERO E NON IMPANTANATO COME CAPITATO A NOI” di MASSIMO BOCCUCCI Assessore Mancini, quali sono gli aspetti più significativi del bilancio di previsione 2018 e cosa è cambiato nella forma e nella sostanza rispetto ai precedenti?

“Quest’ultimo bilancio approvato consolida e rafforza le posizioni raggiunte negli anni precedenti. Inoltre, viene stanziato quanto necessario per togliere la Gubbio Cultura e Multiservizi Srl dallo stato di liquidazione, si riducono le tariffe degli asili del 10%, si potenziano i servizi sociali del Comune, si finanzia la mostra sul “‘200 e ‘300 a Gubbio”, si portano a 240mila euro gli accantonamenti per il post mortem della discarica, si iniziano i lavori in via Cairoli, alla palestra di San Pietro e per la strada Loreto-Salia. Infine, con le forze sindacali è stato siglato un accordo per lo sviluppo economico finanziandolo con 100mila euro”.

Come vede sul piano gestionale economico il futuro del Comune al di là di cosa succederà con le elezioni del 2019?

“Il nostro Comune ha una situazione economica solida, abbiamo risolto problemi giganteschi come il Puc del parcheggio di San Pietro, residui attivi sulle entrate della discarica grotteschi, rimesso in carreggiata la Gubbio Cultura e Multiservizi e il contratto per la proprietà delle reti del metano. Chiunque ci sarà nel 2019, con la speranza di riconfermarci, partirà dai blocchi libero e non impantanato come abbiamo dovuto fare noi”.

Come valuta l’impatto della tassa sui rifiuti sui cittadini e sui conti del Comune? ”La Tari è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2017, nonostante il nostro fornitore Gesenu abbia aumentato le tariffe unilateralmente del 30%. Questo perché siamo riusciti a ridurre notevolmente il rifiuto indifferenziato con l’aumento del porta a porta dal 12% al 60%. A giugno, poi, partiranno i primi impianti del nostro ambito territoriale e questo ci libererà dalla schiavitù di dover andare a elemosinare spazi a costi esorbitanti fuori dal nostro territorio”.

Avete sottolineato la conferma delle aliquote dell’addizionale Irpef e dell’Imu: ma non sono già applicate al massimo previsto per legge?

”L’equità tributaria è un concetto diverso dalla semplice applicazione di un’aliquota. Invece di ritoccare le tariffe siamo andati a incidere sulle esenzioni per agire direttamente sulle fasce più deboli. Abbiamo innalzato la soglia di esenzione dell’Irpef fino a 12mila euro, cancellandola definitivamente per tantissimi redditi. Sull’Imu si sono introdotte agevolazioni per gli immobili concessi in uso gratuito o a canone concordato. Se poi aggiungiamo la cancellazione della Tasi sulla prima casa, la riduzione delle tasse in quattro anni è di quasi 2,8 milioni di euro”.

Quanto pesano le tasse non riscosse, la discarica di Colognola, il Puc di San Pietro e la Gubbio Cultura e Multiservizi?

“Il trend di riscossione dei tributi è perfettamente in linea con le medie nazionali, mentre le altre voci sono eredità pesanti delle passate amministrazioni che con fatica abbiamo risolto. Mettere a disposizione dei cittadini oltre 110 posti auto gratuiti nel parcheggio di San Pietro ci è costato circa due milioni di euro; la Gubbio Cultura e Multiservizi costerà 1,6 milioni di euro; per la discarica di Colognola abbiamo accantonato 240mila euro e stiamo lavorando con la Regione per arrivare alla sua chiusura senza mettere in pericolo la stabilità dell’ente”.

Come legge gli ultimi risultati elettorali delle Politiche? ”Credo che il Paese abbia espresso una forte presa di posizione “contro”, ovvero contro chi amministra, chi gestisce la finanza, chi governa, contro qualunque forma di istituzione, nella speranza che dopo la demolizione ci sia una nuova fase di ricostruzione che rimetta al centro il bene comune. Io sono espressione di una lista civica, Scelgo Gubbio, che aspira a essere proprio questo: punto di riferimento cittadino per tutte quelle persone che abbiano voglia di spendersi per ricostruire”.

Pensa a un seguito nella sua esperienza politica-amministrativa? ”Il lavoro sin qui svolto ha richiesto molto impegno, sono soddisfatto per gli importanti obiettivi raggiunti, però rimangono ancora traguardi da completare. Per questo, se dovesse servire, la mia disponibilità rimane”.

LA DISCUSSIONE Sulle scelte contabili per il 2018 arrivano feroci critiche dai banchi dell’opposizione

LE MINORANZE VANNO ALL’ATTACCO

Le minoranze stroncano le scelte sul bilancio di previsione e le situazioni collegate. Da Pavilio Lupini (Gubbio Libera-Rifondazione Comunista) critiche al piano di rilancio della Gubbio Cultura “che non valorizza l’unico introito certo della farmacia comunale”. Il gruppo consiliare del Pd è perplesso perché a giugno si andrà al risanamento del debito con i 680mila euro stanziati dal Comune ma non ci sono garanzie che la gestione economica annuale sarà almeno in pareggio. I conti del Comune andrebbero meglio secondo la piddina Virna Venerucci se la Giunta Stirati avesse riorganizzato la macchina amministrativa: “Ci sono uffici che lavorano a rilento sui condoni da cui

potrebbero arrivare soldi, mentre la mancata revisione delle macroaree nel piano regolatore impedisce ai piccoli cantieri di partire dando ossigeno al comparto edile”. Per Francesco Gagliardi (centrodestra) ci sono “7 milioni di tasse non versate dai furbi ma anche da tante aziende fallite e da cittadini che per la crisi non riescono a pagare. Difficile pensare che quei soldi arriveranno in cassa”, e non si giustificano “1,2 milioni di premialità ai dipendenti comunali suggerendo l’eliminazione dei buoni pasto e degli straordinari mediante la rimodulazione dell’orario di lavoro”.

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POLITICA

Flop elezioni, il PD se la prende con Stirati

SI STA PASSANDO DA UN’ALLEANZA DATA PER CERTA CON IL SINDACO RICANDIDATO A UNA STRATEGIA DI CRITICHE E RIVENDICAZIONI. ESCE ALLO SCOPERTO UNA FRONDA INTERNA ALL’UNIONE COMUNALE di MASSIMO BOCCUCCI

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L’ha preso malissimo il Pd il responso delle urne. Non era mai successo alle elezioni Politiche un dato così basso (25%) come quello del 4 marzo, dopo lo schiaffone alle Comunali del 2014 quando scese al 19% nello stesso giorno Andrea Smacchi in cui aveva ottenuto il 54% alle Europee. La segreteria guidata da Andrea Smacchi ha analizzato il risultato, facendo riferimento al flusso dei voti spostati verso i 5 Stelle e la Lega che hanno portato ai minimi termini la vecchia sinistra eugubina. Il risultato - fanno sapere da piazza Oderisi - incide “pesantemente sul progetto politico locale”.

Pesa il fatto che, nelle tornate elettorali regionali e nazionali, per la prima volta il Pd a Gubbio non è il primo partito.

SMACCHI RILANCIA Smacchi guarda con ottimismo al futuro: “Il tesseramento 2018 è partito da poco e già registra un interesse che fa ben sperare. Hanno chiesto di fare la tessera giovani, professionisti e anziani sconosciuti ai circoli che si iscrivono per la prima volta. Tutti accomunati da un obiettivo: non si può lasciare il Paese, la Regione e la città ai populisti 5 Stelle o alla destra. Il Pd eugubino è al lavoro, nelle prossime settimane presenteremo Gubbio 2020 in cui tracceremo i punti principali del nostro programma a partire dall’idea di città legata al suo sviluppo economico, culturale e sociale. Dai quattro circoli territoriali ripartirà l’idea urbanistica, ascoltando e partecipando le scelte. E ci concentreremo sulle strategie per il rilancio del lavoro e dell’occupazione. Saranno dieci punti concreti, superando

tensioni e divisioni, rimettendo insieme persone e storie politiche che rappresentano il vero patrimonio del centrosinistra.

Gubbio ha bisogno di amministratori competenti e preparati, ha bisogno di fare scelte concrete e coraggiose”.

STIRATI NEL MIRINO La segreteria di Smacchi ha messo nel mirino nel sindaco Stirati che ha partecipato alle iniziative elettorali con Bocci, Giulietti, Ascani e Marini. Sembrava essere aperta la strada a un’alleanza, ma adesso il Pd tira il freno: “Stirati è ricaduto nel vizio antico di attaccare il Pd come nemico politico numero uno. Capiamo che ha necessità di tenere insieme la sua coalizione che in questi anni ha perso pezzi importanti, riteniamo però che la coerenza sia un valore fondamentale”.

FRONDA INTERNA Una larga rappresentanza dell’Unione Comunale è la firma di una nota in cui viene denunciata “la mancanza di concretezza e di proposte per il rilancio dell’azione. Il partito è continuamente proiettato La sede di Piazza Oderisi su urbanistica e opere pubbliche, tralasciando temi più sentiti come la dignità dell’uomo, il lavoro, la precarietà. La situazione non è sanata dalle ultime due riunioni dell’Unione Comunale, peraltro senza numero legale per le troppe assenze. È un segnale di malessere generalizzato verso la conduzione politica. Valuteremo la risposta più appropriata per ridare forza e protagonismo alle persone che in questo stile non si riconoscono. Ci stanno a cuore la necessità di un centrosinistra forte e unito, che possa presentarsi competitivo nel 2019 su un programma elettorale credibile e realizzabile che non escluda a priori la partecipazione delle forze civiche e nell’attuale amministrazione”.

POLITICA

I 5 STELLE CERCANO UNA DONNA VERSO LE ELEZIONI COMUNALI DEL 2019. PRIME MANOVRE PER LE CANDIDATURE A SINDACO. INDISCREZIONI SUI NOMI DEI GRILLINI: SARA MARIUCCI, LUCIA ZOPPIS E PAOLA SALCIARINI

Girano due candidature della società civile: Lucia Cavalcano l’onda i grillini dopo il trionfo elettorale Zoppis, docente di igiene anatomia fisiologia patodel 4 marzo che a Gubbio ha raggiunto livelli record logia al polo tecnico “Cassata”, figlia dell’indimencon il 36,7% alla Camera (6.862 voti) e il 35,6% al ticabile dottor Giuseppe Zoppis, e Paola Salciarini, Senato. Adesso l’obiettivo è conquistare il Comune direttore di banca e figlia di Paolo Salciarini diretalle elezioni del 2019. Per questo il movimento eutore dell’ufficio beni culturali della diocesi. gubino è in stretto contatto con i vertici regionali Si tratta dei primi movimenti con un giro di consule nazionali per mettere a punto una strategia vinSara Mariucci tazioni appena cominciato per arrivare a una cancente. Da Roma sarebbe partito un input preciso: didatura in grado di competere e senza un passato in altri partiti. scegliere un profilo altamente competitivo e possibilmente una Non si possono escludere candidature maschili. L’obiettivo dei donna. Per Gubbio verrebbe dunque proposto un modello alla 5 Stelle è dichiarato: mettere a frutto in sede locale l’impressioromana con riferimento a quanto è successo con Virginia Raggi. nante risultato delle Politiche, cercando nel frattempo di trarre Cominciano a circolare delle indiscrezioni. Sono gli stessi grillini a benefici indiretti dalle vicende romane, con gli eletti in parlafar trapelare qualche nomi conversando qua e là. Dei consiglieri mento che sono stati ospiti del movimento eugubino durante la comunali in carica avrebbe dato la propria disponibilità soltanto campagna elettorale promettendo un forte interessamento per Sara Mariucci, il capogruppo 5 Stelle, mentre Rodolfo Rughi ha il territorio. già dato (è stato candidato sindaco nel 2013) e Mauro Salciarini non ci pensa (entrambi salvo sorprese dovrebbero ricandidarsi).

M.Boc.

CONSUMATORI Funziona lo sportello per segnalazioni del cittadino attivato di recente dal Comune

SEGNALAZIONI ALL’URP PER RISOLVERE I PROBLEMI

Basta telefonare e segnalare un problema, che sia un guasto (per esempio all’impianto di illuminazione) oppure una disfunzione anche seria. L’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) attivato dal Comune risponde efficacemente raccogliendo le segnalazioni dei cittadini per poi dirottare il problema sollevato agli uffici di competenza. La cinghia di trasmissione sta dando dei buonissimi risultati. Ci sono riscontri con interventi concreti e risolutivi sia per il riprino degli impianti di illuminazione, quando ci sono i black out, e sia a livello di manutenzioni ordinarie, anche del fondo stradale in presenza di oggettivi rischi per l’incolumità

delle persone o sul fronte dei danneggiamenti ai veicoli. C’è la volontà di venire incontro alle esigenze popolari, e al contempo il Comune si mette al riparo dei contenziosi legali qualora le persone o le cose finiscano per subire dei danni. Il personale dell’Urp risponde con gentilezza e disponibilità, cercando di raccogliere quanti più elementi. In alcuni casi è stata espressa esplicitamente soddisfazione al sindaco Filippo Mario Stirati e all’assessore ai Lavori Pubblici, Alessia Tasso, per il livello del servizio Urp e per la rispondenza degli uffici comunali.

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CENTRI STORICI, STIRATI ELETTO PRESIDENTE

L’ASSOCIAZIONE PREMIA IL RUOLO DI GUBBIO. IL SINDACO NELLA NUOVA VESTE PROMETTE UNA SERIE DI INIZIATIVE E SINERGIE PER OPERAZIONI DI RILANCIO. SUBITO UN PIANO PER CAMBIARE VIA DELLA REPUBBLICA E CORSO GARIBALDI

“È un incarico che pone la città in una posizione di grande prestigio e rilevanza nazionale e che mi riempie di orgoglio e responsabilità, soprattutto pensando alle illustri personalità che si sono succedute nel tempo, da Astengo a Bruno Gabrielli. Ci attendono impegni complessi e delicati, per rilanciare un approfondito dibattito sui centri storici, e importanti decisioni sulle prospettive e le attività di programmazione”: ha salutato così il sindaco Filippo Mario Stirati la sua nomina a presidente dell’Ancsa, l’Associazione nazionale centri storici, votata all’unanimità dall’assemblea il 24 marzo scorso nella riunione ospitata proprio a Gubbio.

Apprezzato il ruolo e il lavoro di Gubbio da tutti i rappresentanti.

I TEMPI CAMBIANO “Le problematiche attuali - osserva Stirati - sono molto diverse da quando l’organismo è nato oltre mezzo secolo fa proprio a Gubbio, sede originaria dei Centri Storici e della famosa ‘Carta di Gubbio’, uno dei documenti fondamentali delle politiche urbanistiche. Oggi si apre un dibattito pressante sul futuro sostenibile, contro l’abbandono del patrimonio culturale, sociale e architettonico, stretto tra contrapposte emergenze, quelle di un’eccessivo assalto di turismo nelle grandi città come Venezia e di un progressivo spopolamento quale quello che interessa i centri minori”. Per Stirati grazie al contributo di esperti urbanistici, docenti universitari e ricercatori, che costituiscono il nucleo scientifico dell’Ancsa, la riflessione e il confonto saranno approfonditi e calati nel dibattito contemporaneo, al servizio delle amministrazioni pubbliche, a cui è affidato il governo delle trasformazioni territoriali.

LE STRATEGIE Per Gubbio ci sono idee: “Intendiamo rimodulare il progetto di via della Repubblica ridimensionandone l’impatto ambientale, e costruire una proposta per far sì che questa via, insieme a corso Garibaldi, diventi uno dei cuori pulsanti. Tutela e valorizzazione verranno affrontate con il contributo di esperti che insieme agli enti locali devono costruire una sorta di consulenza per attuare progetti che non devono snaturare il centro storico ma favorirne la rivitalizzazione senza determinare contraddizioni e disagi”. Per Stirati il futuro di Ancsa passa per l’allargamento della base associativa, la necessità di una maggiore partecipazione dei Comuni e delle Regioni e di un rafforzato rapporto con il mondo della ricerca, delle associazioni e degli enti locali. “All’interno della programmazione triennale 2018-2021 - spiega -, particolare attenzione sarà dedicata a uno dei temi di massima emergenza, quale le aree interne, con l’organizzazione di specifici gruppi di lavoro che opereranno in accordo con i Comuni e all’individuazione di Osservatori regionali coordinati dal consiglio direttivo, che potranno costituire i nuclei di base di un futuro Osservatorio nazionale sulle città storiche”.

R.Bar.

ATTUALITÀ

Rete Unesco, varato lo statuto Attesa per il rientro dei Ceri L’ASSOCIAZIONE SI È RITROVATA NEI MUSEI CAPITOLINI A ROMA. GUBBIO ASPETTA SEGNALI UFFICIALI. PRESENTATO ANCHE UN PIANO DI COMUNICAZIONE INTEGRATA PER VALORIZZARE LE REALTÀ COINVOLTE Un passaggio importante la sottoscrizione, nei Musei Capitolini a Roma, dello statuto dell’associazione della Rete delle grandi macchine a spalla patrimonio Unesco. Nell’occasione è stato anche presentato il piano di I Candelieri di Sassari comunicazione integrata per la valorizzazione della Rete, ritenuto un modo per veicolare a un pubblico sempre più vasto la conoscenza di questa aggregazione di cui fanno parte le feste popolari dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, i Candelieri di Sassari e la Macchina di Santa Rosa di Viterbo.

Patrizia Nardi, responsabile della Rete per l’Unesco, ha ringraziato “le comunità della Rete, senza le quali niente sarebbe successo”. Gubbio aspetta che si possa formalizzare il suo rientro nella Rete e l’inserimento nel patrimonio immateriale dell’Unesco. Il progetto, nato nella forma di scambio culturale tra scuole, venne recepito dalle amministrazioni comunali di Gubbio, Nola, Palmi, Sassari e Viterbo per concretizzarsi in un protocollo sottoscritto a Nola il 30 giugno 2006 alla presenza dei sindaci. L’obiettivo del progetto è stato fin dall’inizio favorire il dialogo e avvicina-

re le comunità delle città attraverso forme di interscambio turistico-culturale sulla base di un comune modo di sentire ed esprimere la propria cultura della tradizione: il trasporto a spalla di grandi macchine votive, l’offerta I Gigli di Nola della forza, la condivisione comunitaria e la partecipazione corale.

Il percorso della Rete dal 2010 si è arricchito della prospettiva Unesco. Orfeo Goracci ritirò Gubbio dalla Rete isolando la città che è rimasta fuori dopo la decisione di correre da sola.

A gennaio del 2010 la Rete, senza Gubbio, ha potuto presentare la proposta di candidatura alla Commissione interministeriale permanente per il Patrimonio mondiale dell’Unesco che, sentiti gli esperti, ha dato il via libera all’istruzione della pratica che è diventata candidatura delle feste della Rete delle macchine a spalla italiane nel marzo 2012: la prima candidatura tematica proposta da uno stesso Stato parte del panorama Unesco relativo al patrimonio immateriale. Il resto è storia di tre anni fa, con la scelta di Baku che ha promosso la Rete e con la Varia di Palmi divenuta il primo sito Unesco della Calabria.

A.Boc.

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TOUR DI GRUPPO

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La nuova frontiera di Sep con la prima “pompa bianca” ATTIVATA LA NUOVA STAZIONE DI SERVIZIO IN VIA DELL’ARBORETO CON I SERVIZI E ALIMENTATA DAL FOTOVOLTAICO. C’È L’IMPRONTA IMPRENDITORIALE DELLA FAMIGLIA MARINELLI ANDREOLI di MASSIMO BOCCUCCI

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Ci sono aziende che fanno parte del più consolidato tessuto produttivo e commerciale eugubino. E che guardano al futuro rinnovandosi per affrontare e vincere le sfide della modernità. Come nel caso di Sep (Società eugubina petroli) che in via dell’Arboreto ha aperto una nuova stazione di servizio con la prima “pompa bianca” a Gubbio, grazie all’impegno e lungimiranza della famiglia Marinelli Andreoli. Si tratta un complesso di 500 metri quadri, realizzato accanto al pre-esistente deposito di carburanti della stessa società. La tradizione della famiglia Marinelli Andreoli nel commercio di carburanti, affonda le sue radici a quasi un secolo fa quando Stefano, nonno dell’attuale amministratore unico che porta lo stesso noma, ha realizzato il primo distributore di benzina a Gubbio.

LA STORIA La prima colonnina ha fatto la sua comparsa negli anni ‘20 in piazza Oderisi, come riprodotto in una suggestiva cartolina del 1923 che fa bella mostra in un ingrandimento alle spalle di una modena colonnina di approvigionamento elettrico. La distribuzione di carburanti si è poi trasferita in piazza 40 Martiri con la gestione dell’impianto di distribuzione a marchio Shell, per poi realizzare una delle prime stazioni di servizio in Umbria, negli anni ‘50 con marchio Api in via di Porta Romana.

Nel 1968 è nata la Sep diretta dal professor Giorgio Marinel-

li Andreoli, che ha lasciato il testimone al figlio Stefano nel nuovo importante investimento nel segno dell’innovazione, con l’attivazione di una colonnina di distributore elettrico e una stazione interamente alimentata da energia fotovoltaica, aperta 24 ore su 24.

LA ZONA La realizzazione della stazione di servizio ha visto anche importanti interventi di urbanizzazione nell’area di via dell’Arboreto, già interessata da nuovi complessi commerciali e dalla presenza della stazione ecologica comunale di Venata. “È un nuovo tassello importante nell’economia cittadina ma anche nella valorizzazione urbanistica di questa area”, ha evidenziato il sindaco Filippo Mario Stirati presente all’inaugurazione, il 24 marzo scorso, con il vescovo Luciano Paolucci Bedini, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Biancarelli e l’assessore all’Ambiente Alessia Tasso. Stirati nell’occasione preannunciato ulteriori interventi nelle zone circostanti, accanto alla stazione ecologica, rilanciando anche la questione dell’apertura della strada di collegamento tra via dell’Arboreto a via Leonardo da Vinci dove ci sono le caserme dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, così da completare l’anello viario Il sindaco Stirati, il vescovo Paolucci Bedini e la famiglia Marinelli Andreoli della zona.

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SANITÀ

ATTIVATO IL SERVIZIO DI ODONTOIATRIA SPECIALE

NUOVA ATTIVITÀ ALL’OSPEDALE DI BRANCA CON UN RUOLO IMPORTANTE AFFIDATO AL GRUPPO TERRITORIALE UMBRIA DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA SINDROME X FRAGILE, DESTINATO IN PARTICOLAR MODO ALL’ACCOGLIENZA E AL SUPPORTO VERSO PAZIENTI E FAMILIARI Il nuovo servizio di odontoiatria speciale all’ospedale di Branca fornisce prestazioni dedicate a pazienti caratterizzati, cioè da una diminuita capacità di collaborazione che può avere origini varie, compromissione intellettiva, neuromuscolare o sensoriale, eventualmente complicate anche da patologie sistemiche (cardiovascolari, respiratorie o metaboliche). Il servizio è diretto dal dottor Mario Guerra, coordinatore del servizio aziendale di odontoiatria, in collaborazione con l’unità operativa di anestesia e rianimazione guidata dal dottor Teseo Lazzarini. Un ruolo molto importante nel garantire l’accoglienza dei pazienti e dei familiari verrà svolto dal gruppo territoriale Umbria dell’associazione italiana sindrome X Fragile, di cui sono referenti Michela Minelli e Angela Minelli. “Questa attività non ha differenze sostanziali da quelle che sono le procedure normalmente usate con il resto della popolazione odontoiatrica - spiega Andrea Casciari, direttore generale della Usl -. La grande differenza è rappresentata, nella maggior parte dei casi, dalla necessità di dover prevedere la presenza, nell’equipe medica, dell’anestesista, che assicura il totale controllo e monitoraggio del paziente. Anche per questo motivo, al fine di garantire appropriatezza e sicurezza delle prestazioni, sono state acquisite tutte le attrezzature necessarie come un apparecchio odontoiatrico specifico, è stata effettuata una formazione dedicata a tutto il personale coinvolto ed individuati spazi specifici all’interno dell’ospedale di Branca”.

LE MODALITÀ L’accesso al servizio avviene tramite prenotazione presso il Cup del Centro di Salute di Gubbio. La prima visita viene svolta presso l’attuale sede del servizio di odontoiatria in via Cavour (edificio ex Inam), a seguito della valutazione odontoiatrica il medico specialista inserirà il paziente in lista di attesa per la procedura odontoiatrica prescritta. L’associazione X Fragile invece si fa carico di creare una rete di strutture ricettive e trasporto con una convenzione che possa agevolare i pazienti e le famiglie fuori sede. Fin dal primo contatto con il servizio verrà fornito un depliant con due numeri di telefono di riferimento per tutte le informazioni relative alle strutture ricettive e di trasporto. Nel giorno del ricovero presso il front-office della sala di attesa della day surgery, l’associazione è disponibile a garantire un punto di accoglienza e supporto ai pazienti e familiari.

13 il nuovo servizio di odontoiatria speciale è stato presentato lo scorso 21 marzo nell’auditorium dell’ospedale di Branca.

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LA STORIA C’è un’istanza per intitolare un luogo all’insegnante eugubino capitano in guerra contro i nazisti

LUIGI MINELLI, UNA VIA ALLA MEMORIA DI UN EROE

Una via, uno spazio pubblico, alla memoria del capitano eugubino Luigi Minelli. L’istanza è stata presentata e la commissione per la toponomastica presto vaglierà questa candidatura per l’intitolazione agli eugubini illustri. Ci sono storie che meritano di essere raccontate. I protagonisti sono uomini che hanno saputo sacrificare la propria vita per la libertà e l’amore della patria, come un maestro elementare eugubino, il capitano Luigi Minelli, classe 1909, uno di quegli eroi della Seconda Guerra Mondiale che hanno combattuto la resistenza militare all’estero contro la barbarie nazionalsocialista. È stato insignito della medaglia d’argento al valore militare con una motivazione che già ci racconta molto della sua storia: “Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, partecipava alle eroiche gesta della divisione Perugia nell’aspra lotta in Albania contro i tedeschi. Catturato insieme ai resti del proprio reparto, veniva condannato a morte per la resistenza opposta agli aggressori. Davanti al plotone di esecuzione teneva contegno fermo e dignitoso. Colpito a morte da una raffica di mitragliatrice, trovava ancora la forza di gridare Viva l’Italia”.

MISSIONE IN ALBANIA Il capitano Luigi Minelli giunse in Albania, per la sua prima missione di guerra, a solo pochi giorni dal drammatico 8 settembre, quando - dopo l’armistizio stipulato con le forze alleate - le truppe dell’esercito italiano in missione in territori stranieri furono lasciate allo sbando, senza alcun ordine preciso da parte del comando italiano rifugiatosi a Brindisi. Come accaduto nella più nota vicenda della Divisione Aqui a Cefalonia, anche la Divisione Perugia in Albania decise di resistere al nuovo nemico tedesco. Dopo un mese di inferno, i nazisti riuscirono a catturare sulle montagne albanesi i soldati della gloriosa Divisione Perugia (che per giorni, prima di darsi alla montagna, avevano atteso invano le navi che potessero riportarli in patria). I soldati vennero mandati in Germania in prigionia, mentre gli ufficiali furono barbaramente fucilati come traditori. A Kuc, dove il 7 ottobre 1943 avvenne l’eccidio di 32 ufficiali italiani, lo stato italiano ha eretto nel 2009 un monumento in loro onore. Un riconoscimento che rende merito a quei 32 eroi fucilati barbaramente dai tedeschi, morti con la dignità di ufficiali italiani al grido Viva l’Italia.

ALIQUOTE COMUNALI Esteso l’obbligo di versamento anche alle strutture ricettive per soggiorni brevi

TASSA DI SOGGIORNO, CACCIA A 240MILA EURO

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Dalla tassa di soggiorno il Comune si attende nel 2018 incassi per 240mila euro: questa è la cifra riportata nel bilancio preventivo.

L’Amministrazione Comunale punta di incassare di più rispetto all’anno scorso recependo una normativa nazionale che consente ai Comuni di applicare la tassa anche sulle strutture di soggiorno breve, per esempio i bed & breakfast. Con la tassa a carico dei turisti, fissata in media a circa un euro a notte, si punta a coprire i costi del settore promozione e iniziativa liberandoli da altre voci di spesa dell’ente che è fortemente indebitato. Per il comparto turistico il Comune ha previsto interventi per complessivi 420mila euro, di cui oltre la metà assicurati appunto dalla tassa istituita dalla Giunta Stirati con delibera del primo aprile 2015 e approvata dal consiglio comunale con relativo regolamento il successivo 9 luglio per l’entrata in vigore il primo settembre. La Giunta Stira-

ti si è impegnata a garantire che tutto quello che entra da questa tassa, verrà poi reinvestito nel settore turistico.

GUBBIO CULTURA Altri soldi vengono destinati per sanare i pesanti debiti della Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, interamente di proprietà comunale. La ricapitalizzazione punta anche a evitare che vi siano controlli sulle gestioni, responsabilità e le eventuali commistioni con la politica tra assunzioni, incarichi e iniziative. Negli anni passati sono stati dirottati 760mila euro e con questa ultima manovra altri 680mila che permetteranno nei prossimi mesi di far uscire la Gubbio Cultura dalla fase fallimentare, rimetterla sul mercato e dare garanzie ai suoi lavoratori. Il sindaco Stirati ritiene ogni passaggio del bilancio all’altezza delle aspettative e su linee di equilibrio per la migliore gestione.

SCUOLA Gli alunni eugubini hanno realizzato una tavola periodica degli elementi chimici interattiva

LICEO SCIENTIFICO PROTAGONISTA A FOLIGNO

Una tavola periodica degli elementi chimici interattiva realizzata dagli studenti dell’indirizzo Scientifico del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti”, protagonisti a Foligno della mostra “La Chimica. Storia, Scienza, Società” a palazzo Candiotti nell’ambito dell’ottava edizione di Festa di Scienza e Filosofia, in programma dal 26 al 29 aprile. Ideata dal Laboratorio di Scienze Sperimentali, diretto da Maurizio Renzini e Pierluigi Mingarelli, la mostra didattica interattiva dedicata alla chimica è stata progettata grazie al supporto di un apposito comitato scientifico, ma soprattutto grazie al contributo degli studenti di alcune scuole umbre fra le quali c’è appunto il polo liceale “Mazzatinti”, con studenti dello Scientifico, e il prestigioso sostegno di Novamont Spa. Partner scientifici sono il Piano nazionale per le lauree scientifiche e la sezione umbra della so-

cietà Chimica italiana. L’esposizione è aperta al pubblico dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30. Elemento centrale della mostra interattiva è la tavola periodica sotto forma di teca all’interno della quale sono presenti tutti gli elementi, per lo più campioni reali, fatta eccezione per quelli pericolosi o nobili, riprodotti mediante stampa 3D, e per quelli fisicamente non rappresentabili, realizzata proprio dagli studenti eugubini. Sotto la guida dei professori di scienze naturali e di chimica, hanno elaborato i contenuti delle sezioni espositive soprattutto relative agli elementi della tavola periodica, dopo aver frequentato specifiche attività formative. Soddisfazione viene espressa da Maria Marinangeli, preside del polo liceale, che continua a raccogliere risultati ed esperienze qualificanti per l’istituto eugubino.

LA ROCCA

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BERGOGLIO E SCALFARI Qual è la verità sul rapporto tra Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano “La Repubblica”, e Bergoglio? Se lo chiedono in molti visto che sin dall’inizio del pontificato il prelato ha incontrato e rilasciato numerose interviste al noto giornalista. Già è curioso il fatto che un papa non trovi nulla di meglio da fare che confidarsi con un laicista come Scalfari, uno dei detrattori più spietati della Chiesa cattolica, ma soprattutto genera inquietudine l’enormità delle panzane che il giornalista mette in bocca a Bergoglio: “non esiste un Dio cattolico”; “l’anima dei peccatori impenitenti viene annientata da Dio” (per cui non sarebbe immortale); “non esiste l’inferno”; “ognuno deve seguire quello che ritiene essere il bene” (quindi anche Hitler o Totò Riina)... I seguaci di Bergoglio si illudono di correre ai ripari dicendo che sono ricostruzioni (quindi non invenzioni?) di Scalfari. Ma, se davvero fosse così, perché Bergoglio continua a incontrarlo visto che gli mette in bocca cose non corrette? E, elemento ancora più inquietante, perché Bergoglio ha pubblicato un libro, con la Libreria Editrice Vaticana, in cui ha trascritto senza cambiare nulla le “interviste” con Scalfari, di fatto accreditandole come vere?

DON BOSCO E L’INFERNO Ogni rivoluzione, è noto, costruisce e si alimenta di alcuni miti. Anche la neochiesa non si sottrae a questa logica e puntualmente opera una “rilettura mitologica” di alcune figure gigantesche del cattolicesimo. Un esempio emblematico è sicuramente quello di san Giovanni Bosco. Non esiste diocesi in cui non sia presente un oratorio ispirato al grande santo dell’Ottocento, ma che nei fatti stravolge profondamente il senso che dava al “divertimento”. In effetti, comandamento indiscutibile della chiesa new style è quello che non bisogna assolutamente parlare ai giovani di “inferno”, “giudizio, timore o castigo di Dio”, “peccato” e via cancellando perché si finirebbe per allontanarli dalla Chiesa. Ebbene, basta prendere l’opera più famosa di san Giovanni Bosco dedicata all’educazione dei ragazzi, “Il giovane provveduto”, per scoprire che la “paura dell’inferno” è uno dei fondamenti dell’opera educativa del santo piemontese. Nel testo don Bosco scrive “sette considerazioni”, una per ogni giorno della settimana, e ne dedica ben sei al tema del pericolo dell’inferno e delle sue pene tremende. Solo una invece al Paradiso. Un don Bosco molto diverso da quello del mito, certo, ma cattolico.

a cura di LUIGI GIRLANDA LE AMBIGUITÀ DELLA LEGALITÀ Tra le tante contraddizioni della società contemporanea, che insieme alla vera religione ha smarrito anche il corretto uso della ragione, c’è sicuramente l’ambiguo rapporto che l’uomo di oggi ha con le leggi civili. Pochi giorni fa, ad esempio, è stato rimosso con sdegno a Roma un maxi-manifesto contro l’aborto. I paladini della legge 194 lo hanno fatto, ovviamente, come manifestazione del loro zelo per una “legge dello Stato”. E puntualmente si invoca il rispetto delle regole, l’esigenza di diffondere anche nelle scuole pubbliche l’educazione alla legalità e via moralizzando. La contraddizione però sta proprio nell’ambiguità del concetto di legalità, quando si pone sul mero piano del rispetto delle leggi senza più domandarsi se siano giuste o sbagliate. “Educare alla legalità” non significa nulla se poi si considera “giusta” una legge solo perché è stata approvata in modo formalmente corretto. In effetti, anche Hitler sarebbe più che d’accordo sull’esigenza di “educare alla legalità”, ma farebbe riferimento al sistema giuridico della Germania nazionalsocialista. Oggi ci si straccia le vesti pensando alle “leggi razziali” del 1938. In quel caso non si doveva forse educare all’illegalità?

TEATRO Il giovane attore eugubino è in tournée con un interessante spettacolo: il 22 aprile è a Fabriano

MATTEO VOLPOTTI ALLE PRESE CON “OPERAZIONE BALENA”

“Operazione Balena” vede in scena Matteo Volpotti, il ventiseienne attore eugubino che si sta facendo strada. Tra le tappe di questo spettacolo teatrale c’è Fabriano: appuntamento il 22 aprile al teatro San Giovanni Bosco (ore 17). Biglietti prenotabili sul sito www.teatrosangiovannibosco.it. Questa tappa fabrianese è inserita in un tour con debutto a Montefano il 21 aprile, quindi al teatro Nino Manfredi di Ostia dal 27 al 29 aprile, infine al teatro Agorà di Roma dal 2 al 6 maggio. “Operazione Balena”, presentato dall’associazione culturale “DiciannoveeVenti” nella quale Matteo Volpotti è produttore e organizzatore, ha il patrocinio del Comune di Roma e l’appoggio delle associazioni del Quadraro per la memoria del rastrellamento del 1944. La regia è di Marco Simeoli, spalla di Gigi Proietti come la protagonista Loredana Piedimonte. Il testo di Gianfranco Vergoni è stato selezionato come finalista di In-Box, una rassegna di 350 opere.

LA STORIA L’antefatto: il 17 aprile 1944, verso le 4 del mattino, il generale Kappler mette in atto il piano “Unternehmen Walfisch” (“Operazione Balena”), avviando il rastrellamento della zona del Quadraro di Roma. Vengono deportati in Germania 947 civili di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Solo la metà di loro farà ritorno a casa. Lo spettacolo ruota attorno a 6 giovani con disturbi psicologici e comportamentali di varia natura che partecipano a un corso di teatro-terapia tenuto da Adele, un’attrice disoccupata single. Per ottenere il rifinanziamento

del corso, Adele intende mettere in scena il rastrellamento del Quadraro.

Chissà se il rancoroso Eugenio, l’insopportabile Lorella, il tremebondo Benedetto, la guerreggiante Antonia, la logorroica Aiscia e il traumatizzato Nico riusciranno ad appassionarsi a una storia da loro distante anni luce. “Io interpreto Eugenio racconta Matteo Volpotti -, un ragazzo con un ritardo mentale dovuto a uno choc da bambino. Insieme agli altri cinque ragazzi affronto questo corso di teatro che deve darci degli strumenti per favorire il reinserimento nella società, lavorando su sentimenti come l’empatia e sulla capacità di collaborare. Essendo sociopatici, però, tutto ciò non ci interessa”.

L’ESPERIENZA Matteo Volpotti sta facendo esperienze importanti con progetti ambiziosi. “Il teatro ha bisogno di coraggio - dice -. Il coraggio di un gruppo di ragazzi tutti sotto i trent’anni che decidono di rischiare e diventare produttori investendo, organizzando, andando a bussare a ogni porta sperando di trovarne aperta qualcuna. È lo stesso coraggio che mettono i 6 protagonisti di Operazione Balena nell’accettare la condizione dell’uomo fatta di difficoltà e rapporti complicati, il tutto ricordando sempre con.coraggio i terribili avvenimenti del Quadraro nel 1944 quando mille persone vennero caricate sui treni per Auschwitz. Siamo quasi al terzo anno di lavoro con la compagnia e a breve produrremo il nostro quarto spettacolo che debutterà a Roma”.

M.Boc.

PILLOLE LETTERARIE & DINTORNI

A cura di ANNALISA BOCCUCCI

Io c’è, il potere di credere in qualcosa per vivere meglio

LA BRILLANTE COMMEDIA DI EDOARDO LEO GUIDA LA RIFLESSIONE SUL PERICOLO DI PERSUASIONE DELLA RELIGIONE La pungente ironia di un volto ormai molto noto e apprezzato nel panorama del cinema italiano, guida un’indagine profonda e sfaccettata sulla componente forse più intima e inspiegabile della vita umana: credere in qualcosa può realmente rappresentare una sicurezza? Esiste un credo che, nel suo insieme di pratiche e precetti, può essere considerato più rappresentativo e accettabile degli altri?

Questi interrogativi fanno da sfondo a Io c’è, una commedia in realtà molto poco tale in cui Edoardo Leo interpreta Massimo, un ricco rampollo di una famiglia benestante che, a seguito della morte del padre, decide di trasformare, con il consenso della sorella, l’immobile da lui ereditato in un lussuoso bed&breakfast. Nel momento in cui gli affari iniziano ad entrare in crisi, Massimo, dopo aver appreso che la struttura di fronte

alla sua, gestita dalle suore, era esente dal pagamento di tasse, decide di trasformare il proprio B&B in un luogo di culto, punto di riferimento per il nuovo credo al quale lui stesso darà vita, insieme a sua sorella e ad un suo vecchio amico scrittore e presunto intellettuale: lo ionismo.

Questa operazione, nata come mera trovata per evitare la chiusura dell’attività creata dal protagonista, porterà con sé un cambiamento radicale nell’esistenza di Massimo e di coloro che diventeranno i suoi seguaci.

La potenza di questa commedia risiede nell’intelligente uso di una comicità ragionata e funzionale, tipica di Edoardo Leo dai tempi di Smetto quando voglio e necessaria a riflettere su di un tema “classico” e forse troppo discusso come quello della forza persuasiva e salvifica del credo religioso, investito di un valore fondamentale per rendere sopportabile e supportabile una realtà troppo complessa e molto poco confortante.

IL FESTIVAL Bilancio decisamente positivo per la kermesse che ha richiamato anche 7 delegazioni straniere

VENTOMANIA FA CENTRO E GUARDA GIÀ AL 2019

Una cartolina di valore inestimabile, un modo originale ma quanto mai efficace per far conoscere Gubbio ben oltre i confini nazionali. Ventomania, il festival degli aquiloni organizzato dall’Associazione Aquilonisti Eolo di Gubbio, ha raggiunto ormai livelli di assoluta eccellenza. L’edizione 34 è andata agli archivi con un pieno di consensi e appassionati provenienti da ogni parte del mondo. “Avevamo 7 delegazioni straniere spiega il presidente Fabrizio Pierotti - sono arrivati aquilonisti da Singapore e Indonesia, oltre che dalle vicine Francia, Austria, Belgio, Polonia e Turchia. Il colpo d’occhio è stato eccezionale, la risposta del pubblico locale e di quello accorso da ogni parte d’Italia senza dubbio molto positiva”. Numeri che testimoniano una crescita costante, tanto che il presidente e i suoi collaboratori sono già al lavoro per l’edizione 35 in programma a marzo 2019. “In quell’occasione speriamo di coinvolgere anche coloro che nel 1984 organizzarono la prima edizione del festival.

Potrebbe essere una buona occasione per ritrovarsi assieme e fare festa”. Di sicuro a fare festa sono stati i più piccoli, affa-

scinati dai personaggi sospinti dal vento e interessati anche ai laboratori realizzati in collaborazione con Cooperativa ASAD, Officina di Leonardo e USL Umbria 1 (e anche con i circoli didattici delle scuole primarie). Lungo è l’elenco delle istituzioni e delle associazioni coinvolte: Comune di Gubbio, Giunta Regionale del’Umbria, Assemblea Legislativa dell’Umbria, Comunità Montana Alta Umbria, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (distaccamento di Gubbio) che ha curato anche la parete per l’arrampicata, il comitato eugubino della Croce Rossa Italiana, l’Associazione Scacco Matto, il Gruppo Sbandieratori della Città di Gubbio e la Famiglia dei Santantoniari che ha concesso i locali della taverna per la cena di gala di sanato 24 marzo. E intanto delegazioni dell’Associazione Eolo sono pronte a partire per portare gli aquiloni eugubini in giro per il mondo: “A metà aprile saremo a Rimini, poi in Francia e anche in Turchia”. Il giro del mondo è appena cominciato, visto che la bella stagione è prossima a venire. E sulle ali del vento c’è più gusto a viaggiare.

R.Bar.

MUSICA Appuntamento il 25 aprile nella chiesa di San Domenico. Biglietto a 10 euro, incasso all’ospedale

ANGELS IN CONCERTO PER IL REPARTO ONCOLOGICO

Angels per l’Oncologia: è il concerto di beneficenza, il cui ricavato andrà al reparto oncologico dell’ospedale di Branca, organizzato per il 25 aprile alle ore 21 nella chiesa di San Domenico. L’iniziativa, nata da un’idea di Rita Cecchetti Pauselli e degli ospiti del reparto oncologico a Branca, vedrà in concerto gli Angels Gospel Choir. Il concerto sarà nel segno di cuore, voce e preghiera in uno spettacolo completamente dedicato all’amore verso il prossimo e verso la vita. Una diagnosi di tumore stravolge l’esistenza delle persone colpite e dei familiari, fa spostare le priorità e fa ridare il giusto senso alle piccole e vere cose della vita. Frequentando il reparto oncologico dell’ospedale, nascono amicizie, si condividono strade e speranze: la malattia spesso diventa uno scambio, un’esperienza da donare agli altri, una battaglia che rende più forti e che a volte si combatte insieme. Rita Cecchetti Pauselli con questo concerto ha voluto dare voce a tutte queste esperienze, alla

qualità del tempo che si trascorre in reparto, all’importanza dell’altro nel cammino personale terreno. Perché anche quando la strada a volte si fa dura e arriva la stanchezza, una vita spesa nella condivisione e nell’aiuto reciproco rimane l’ancora a cui aggrapparsi, una ricchezza che viene restituita sempre. Per i promotori di questo appuntamento benefico esserci è importante, esserci è utile, esserci è bello. È un modo per capire, per amare, per aiutare l’altro, è un modo per spendere la vita dando la giusta importanza agli eventi, alle persone e all’amore. Il ricavato del concerto verrà utilizzato per acquistare strumentazioni e attrezzature accessorie al reparto.

Il prezzo del biglietto è fissato in 10 euro (gratis i bambini fino a 12 anni). I biglietti si possono acquistare presso la Farmacia Comunale, Cecchini Abbigliamento e Biancheria, Marsili Barbara (Nuova Conad Ferratelle) e la stessa sera del concerto, direttamente in chiesa.

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IL CASO

Spese pazze in Regione tra mangiate e regali

IL PD NEL MIRINO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PERUGIA. ACCUSE DI PECULATO ANCHE PER ANDREA SMACCHI INSIEME ALL’EX CAPOGRUPPO E SINDACO PERUGINO LOCCHI, BOTTINI, GALANELLO OLTRE A DOTTORINI NEL 2011-2012 CON L’ITALIA DEI VALORI. NEL MIRINO ANCHE IL CENTRODESTRA. L’INCHIESTA PUNTA A FAR LUCE SU RIMBORSI CHILOMETRICI, AUTOGRILL, RISTORANTI E HOTEL, LIBRI, MAZZI DI FIORI, TELECAMERE E FINANZIAMENTI ALLA FESTE DELL’UNITÀ

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L’inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia, coordinata dal pubblico ministero Paolo Abbritti, sta vagliando usi e costumi sulle spese dei consiglieri regionali. L’ultimo filone coinvolge il Pd con l’eugubino Andrea Smacchi, raggiunto da un avviso di garanzia insieme all’ex capogruppo e sindaco perugino Renato Locchi, Lamberto Bottini e Fausto Galanello, così come Oliviero Dottorini ex capogruppo dell’Italia dei Valori, e sul fronte centrodestra Raffaele Nevi, Massimo Mantovani, Andrea Lignani Marchesani, Massimo Monni, Maria Rosi, Alfredo De Sio e Rocco Valentino. Si tratta di spese riferite agli anni 2011 e 2012. L’accusa è di peculato nell’ambito dell’inchiesta sulle ‘spese pazze’ in Regione riferite proprio a quel biennio. Per Smacchi contestate spese per circa 3.000 euro: il diretto interessato è pronto a giustificare con documenti e ricostruzioni ogni movimento di denaro per chiedere l’archiviazione. La Guardia di Finanza in generale contesta agli esponenti politici cene non per fini istituzionali e il finanziamento di circa 30mila euro delle Feste dell’Unità di Perugia, Foligno e Spoleto con soldi destinati all’at-

tività politico-istituzionale dei gruppi consiliari. Locchi infatti deve rispondere anche di un’ipotesi di illecito finanziamento ai partiti.

FIORI E TELECAMERE Si tratta di manifestazioni che il Pd - stando alla ricostruzione accusatoria - avrebbe pagato con i soldi del partito come spese istituzionali, quando non lo erano. Tra rimborsi chilometrici, benzina, ristoranti, cialde per la macchinetta del caffè, colazioni in autogrill, mazzi di fiori, alberghi, acquisto di libri, telecamere, il finanziamento per le feste di partito e altro si tratta di circa 85mila euro di spese contestate. I consiglieri regionali ed ex del Pd con Dottorini e i 7 dell’ec Pdl sono solamente gli ultimi di una lunga lista di indagati che vanno da Franco Zaffini a Fiammetta Modena (entrambi appena eletti al Senato), da Damiano Stufara a Roberto Carpinelli, Sandra Monacelli, Silvano Rometti, Massimo Buconi e altri. La Guardia di Finanza ha passato al setaccio i bilanci dei gruppi consiliari e cerchiato in rosso una gran mole di pranzi e cene. Figurano anche 1.068 euro spesi da Massimo Monni a Gubbio.

M.Boc.

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CALCIO

Sandreani àncora di salvezza Il Gubbio si gioca tutto in 3 gare L’EX CAPITANO CHIAMATO AL COMPITO PIÙ DIFFICILE: LA VITTORIA DI FANO PAREVA AVER CHIUSO IL CERCHIO, LO SCIVOLONE DI FERMO HA RIMESSO TUTTO IN DISCUSSIONE. DECISIVA COME NEL 2000 LA SFIDA CON LA TRIESTINA. AI PROGRESSI MOSTRATI IN DIFESA SI CONTRAPPONE LA CRISI DELL’ATTACCO di ROBERTO BARBACCI Una bandiera per salvare un’annata nata male ma che rischia di finire peggio. Non è bastato il successo nella sfida sempre sentita col Fano per spingere il Gubbio al riparo dalle brutte sorprese: la sconfitta di Fermo ha rimesso tutto in discussione, con la prospettiva di avere davanti ancora tre gare per nulla semplici (Triestina in casa, poi Bassano e Padova in trasferta) e il timore che da dietro Santarcangelo, Vicenza e appunto Fano possano rientrare, forti del fatto di avere più gare da disputare rispetto ai rossoblù che il 6 maggio osserveranno un turno di riposo. Non è la più semplice delle situazioni e per ora non vi ha posto rimedio neppure Alessandro Sandreani, promosso dalla Berretti al posto di Dino Pagliari e presentatosi nelle prime 4 gare (di cui 3 in trasferta) con un ruolino complessivo di 4 punti raccolti. “Bisogna prepararsi e affrontare quest’ultima parte di stagione con la voglia di lottare su ogni pallone”, ha ribadito il tecnico dopo lo scivolone di Fermo. “Nessuno ci regalerà nulla, saremo gli artefici del nostro destino. Abbiamo intrapreso una strada che sta comunque dando risposte importanti e sono convinto che i ragazzi sapranno sfruttarla nel miglior modo possibile”.

MANCANO I GOL da quando è saltato in panchina Sandreani ha rimodellato la squadra sul 3-5-2, modulo peraltro già utiliz-

zato a inizio stagione da Cornacchini, soluzione ritenuta la più affidabile per dare maggiore compattezza e solidità al reparto arretrato che nelle ultime gare ha effettivamente subito di meno, pur pagando dazio alle poche occasioni concesse (le sconfitte di Ravenna e Fermo ne solo la riprova). A mancare in questo momento sembrano essere piuttosto i gol degli attaccanti, tanto che gli unici due segnati nelle quattro gare della nuova gestione portano la firma di Burzigotti e Kalombo. Il Gubbio peraltro deve fare i conti anche con gli scontri diretti a sfavore con Santarcangelo e Vicenza, che in caso di arrivo a pari punti la spunterebbero relegando i rossoblù una posizione più sotto. Anche per questo motivo evitare il play-out è una necessità, memori anche dell’incredibile harakiri di tre anni fa col Savona.

IL PRECEDENTE Con la Triestina andrà in scena una sorta di sfida senza ritorno, sensazione già provata dal Gubbio il 7 maggio 2000 quando l’allora formazione guidata da Paolo Dal Fiume conquistò la salvezza diretta proprio battendo gli alabardati per 2-1 con gol vittoria di un allora giovanissimo Moreno Zebi, oggi team manager del Perugia che sogna la Serie A dopo la bella rimonta delle ultime giornate. Il precedente è favorevole, al campo l’ardua sentenza.

DAL 22 AL 24 APRILE ARRIVA IL TORNEO DELLE REGIONI

Gubbio si conferma come una delle capitali nazionali del calcio a 5 dopo essere stata selezionata come città ospitante delle gare del Torneo delle Regioni, la competizione che ogni anno mette di fronte i talenti di ogni parte d’Italia, in programma in Umbria dal 22 al 28 aprile. La Polivalente è stata scelta come una delle sedi delle gare del primo turno (in totale 12) con gare pro-

grammate nelle giornate di domenica 22, lunedì 23 e martedì 24 (quattro al giorno alle 9, 12, 15 e 18, una per ogni categoria: Juniores, Allievi, Giovanissimi e Femminile). Intanto s’è chiuso con la vittoria della Lazio e un grande successo di pubblico e consensi la prima edizione del torneo Futsal “Città di Gubbio”, organizzata il 2 aprile dal settore giovanile di Fontanelle.

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FESTA DEI CERI Varato il vademecum per il prossimo 15 maggio con istruzioni per l’uso e tanti consigli

PIAZZA GRANDE SCONSIGLIATA AI BIMBI

Piazza Grande sconsigliata ai bambini sotto i 12 anni: è questa la misura di maggiore impatto nel vademecum con tutte le istruzioni per l’uso, ovvero ciò che non sarà consentito il 15 maggio, contenute in un manifesto ufficiale adottato dal Comune con i dettagli sulle misure di safety e security. Ci sono le disposizioni fondamentali relative al piano di sicurezza varate dall’Amministrazione Comunale e dal tavolo dei Ceri, con la consulenza dell’ ingegnere Matteo Costantini, e approvate dalla Prefettura di Perugia e dalle forze dell’ordine nel rispetto delle norme sempre più stringenti dopo i fatti di Torino l’anno scorso in occasione della finale di Champions League. Gli agenti eseguiranno prima dell’Alzata controlli lungo le vie di accesso alla piazza. Per la pubblica incolumità non sarà consentito l’accesso in piazza Grande con passeggini e carrozzine, con ombrelli di qualsiasi tipo, cavalletti per macchine fotografiche e oggetto ingombranti o contundenti. Non ci sarà spazio per animali di qualsiasi razza e taglia, sia al guinzaglio che in borsa, così come saranno vietate le bottiglie e i contenitori in vetro o metallo, le biciclette e i droni, i giocattoli e i caschi. Non si potranno piazzare scalandrini, piccole scale,

sedie e sgabelli. Sul fronte della pubblica sicurezza non si potrà accedere con zainetti, borse, marsupi, contenitori per macchine fotografiche, valigie di ogni tipo, oltre che armi, coltelli, bastoni. Viene raccomandato di non portare in piazza Grande i bambini di età inferiore a 12 anni e questo è una limitazione che non trova precedenti. È poi sconsigliato l’accesso a soggetti cardiopatici o affetti da patologie correlate alla permanenza in luoghi affollati, alle donne in stato di gravidanza e a chi ha difficoltà deambulatorie anche temporanee. Sono previsti appositi spazi per i disabili.

L’accesso alla sala dell’ Arengo del palazzo dei Consoli prima dell’Alzata sarà consentito ai soli ceraioli in divisa. In caso di emergenza c’è l’invito a seguire le indicazioni diramate dall’impianto di diffusione audio e dagli addetti presenti in piazza per una corretta evacuazione, raggiungendo l’uscita di sicurezza più vicina segnalata da appositi pannelli. “Si confida nel senso civico e nella responsabilità di tutti - spiega il sindaco Filippo Mario Stirati - per poter vivere ancora una volta insieme una delle più belle ed emozionanti feste d’Italia”.

R.Bar.

IN PREGHIERA A SANT’UBALDO ASPETTANDO LA FESTA

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La marcia d’avvicinamento alla Festa dei Ceri è fatta anche di momenti di preghiera che esulano dai tradizionali appuntamenti organizzati dalle varie famiglie (lunedì 23 aprile i sangiorgiari festeggeranno la festa del Santo con l’investitura ufficiale di Giorgio Angeloni). Per quattro venerdì a partire dal 13 aprile presso la Basilica di Sant’Ubaldo alle 18,45 è in programma

una riflessione guidata che di volta in volta ripercorrerà alcune tappe della vita di Sant’Ubaldo, prendendone spunto per attualizzarle in relazione ai tempi moderni. Questo il programma: venerdì 13 “Le prime scelte di Vita”, venerdì 20 “Le insidie del male”, venerdì 27 “Volevo cantar messa ogni giorno” e venerdì 4 maggio “La gioia nel perdono”.

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MATTEO TOMASSINI ENTRA NELL’ALBO NAZIONALE DEL MIELE

C’è un eugubino iscritto nell’albo nazionale del Miele. È Matteo Tomassini che lo scorso 28 marzo ha ricevuto l’attestato finale dopo aver preso parte al corso di secondo livello di perfezionamento in analisi sensoriale del miele, organizzato da Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente. L’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele rappresenta lo strumento per assicurare la validità delle valutazioni qualitative e dei pareri sull’origine botanica del miele emessi attraverso l’analisi sensoriale.

Garantisce una base professionale adeguata e uniforme degli iscritti e la loro qualificazione a far parte dei gruppi di assaggio. Una bella soddisfazione per Matteo, da sempre grande appassionato di apicoltura (fa parte della Cooperativa Apicoltori Gubbio e Gualdo Tadino), intento da anni a portare avanti una passione che pure deve fare i conti con le difficoltà dei tempi moderni dove le api vengono messe sempre più a dura prova. Matteo è il primo e unico eugubino nell’albo: ha festeggiato assieme agli amici l’ambito traguardo aggiungendo poi di sentirsi più pronto che mai in vista della nuova stagione, con l’arrivo della primavera che rappresenta il punto d’inizio della produzione del miele.

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GLI AMICI DELLA CLASSE 1941 IN VISITA DA CECCOBELLI

Sono stati in 54, rigorosamente della classe 1941, a fare visita l’8 aprile scorso al coetaneo vescovo emerito Mario Ceccobelli al santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza dove ora vive il pastore che ha guidato la diocesi di Gubbio dal 2005 fino al 5 dicembre scorso. Una visita domenicale con la messa celebrata da monsignor Ceccobelli, salutato dal gruppo con il maresciallo maggiore Giampiero Giurelli presidente della sezione eugubina dell’Associazione Nazionale Carabinieri e che da alcuni esponenti del gruppo sbandieratori ha ricevuto in omaggio una bandiera espressamente dedicata, e un pranzo in amicizia.

SAMANTA BEI CONQUISTA I SOLITI IGNOTI

Samanta Bei ha ricevuto i complimenti di Amadeus e conquistato il pubblico de I Soliti Ignoti, la fortunata trasmissione di Rai Uno che il lunedì dell’Angelo l’ha vista protagonista. La giovane eugubina si è portata a casa la bella somma di 25mila euro in gettoni d’oro. Una cifra niente male, oltre a un bel ricordo per l’ esperienza vissuta da protagonista sul piccolo schermo, dove ha saputo farsi apprezzare per bravura e simpatia. Samanta, dopo un ottimo avvio, ha saputo riprendersi quando in un paio di occasioni aveva visto azzerarsi tutto il capitale. Risolvendo positivamente le ultime tre identificazioni è riuscita a mettere insieme 25mila euro che ha vinto indovinando il parente misterioso.

PELLEGRINAGGI A S. GIROLAMO

Sabato 14 aprile riprende l’itinerario del periodo di Pasqua con i pellegrinaggi presso il Monastero di San Girolamo. Ritrovo alle 7.30 a San Marziale, recita del rosario e messa alle 8. Le date: 14, 21 e 28 aprile, 5, 12 e 19 maggio, conclusione serale il 31 maggio.

QUEL GIORNO CON MONDONICO AL LICEO

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Se n’è andato Emiliano Mondonico, in un letto d’ospedale il 29 marzo scorso dopo aver lottato con la malattia. L’Italia del calcio ha reso omaggio all’uomo e all’allenatore di tante sfide. Gubbio lo ricorda in modo speciale, una mattina del 6 febbraio 2015 quando accettò l’invito del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” incontrando i giovani per iniziativa dell’indirizzo scientifico-sportivo. Il “Mondo” era stato salutato con entusiasmo e ammirazione. La visita alla città e allo stadio “Barbetti”, poi l’incontro con gli studenti accolto dal preside Maria Marinangeli e dal vicesindaco Rita Cecchetti. “Ragazzi, credete sempre nei vostri sogni e inseguiteli - ha detto Mondonico ai giovani -. Non buttatevi via. Cercate sempre di affrontare le vostre partite e giocate per vincerle. Non vi fate sopraffarre dall’alcol e della droga perché lo sballo inganna. No alle emulazioni, no all’idea che chi non fa certe cose è uno sfigato solo perché altri le fanno. Io non ho cultura ma vi

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075.92371 075.9270801 075.9270744 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 340.3859797 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

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Società Editrice Infopress srl Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Annalisa Boccucci, Luigi Girlanda Stampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG) Chiuso in redazione: Mercoledì 11 Aprile 2018 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

Il prossimo numero sarà in distribuzione da

GIOVEDÌ 3 MAGGIO 2018

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