15 Giorni - Numero 92 - 28 Giugno 2018

GUBBIO quindicinale d’informazione Giovedì 28 Giugno 2018 Anno VI Numero 92

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TI ASPETTO AL VARCO! VALANGA DI MULTE PER I VEICOLI NON AUTORIZZATI CHE ENTRANO ED ESCONO DAL CENTRO STORICO CON IL DISPLAY ROSSO NELLE ORE DEL DIVIETO. CONTINUE RACCOMANDAZIONI DAI VIGILI URBANI CHE HANNO SPEDITO 1.337 VERBALI RIFERITI ALLA PRIMA SETTIMANA. IL GIALLO DELLE INFRAZIONI IN USCITA

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COPERTINA

Multe a chi entra e chi esce, anche ai furbi in piazza

NON PERDONANO LE TELECAMERE NEL CENTRO STORICO CHE HANNO GIÀ RILEVATO TANTISSIMI INGRESSI NELLE ORE DEL DIVIETO: SONO SCATTATE LE MULTE, ADDIRITTURA GIÀ 1.337 NELLA PRIMA SETTIMANA. FANNO DISCUTERE LE INFRAZIONI IN USCITA, COSÌ COME UN PARCHEGGIO SELVAGGIO IN PIAZZA GRANDE di MASSIMO BOCCUCCI

Non ha alcuna pietà il sistema tecnologico messo in piedi per scovare, registrando le targhe, i veicoli che entrano ed escono dal centro storico negli orari del divieto, quando il display segna rosso. Migliaia di casi sono stati rilevati e passati al setaccio, con le relative multe inviate a domicilio a quanti hanno disatteso le disposizioni. Le registrazioni vengono scaricate ogni due settimane, dopo che all’inizio si sono condotte le verifiche ogni due-tre giorni per monitorare la situazione provvedendo alle verifica e ai verbali sanzionatori spediti a domicilio laddove i veicoli non sono risultati registrati con l’autorizzazione. Molto è cambiato con le telecamere nei vari accessi della Ztl (Zona a traffico limitato) che filmano le auto all’ingresso e all’uscita dai varchi. Dalla mezzanotte del 3 giugno scorso sono infatti entrati in funzione i sistemi sanzionatori derivanti dall’accesso di auto non autorizzate nelle fasce orarie di divieto, specialmente nelle ore notturne. Sono stati inviati a domicilio, riferiti alla prima settimana, ben 1.337 verbali (561 per le infrazioni registrate dal lunedì al giovedì, 776 tra il venerdì e la domenica), di cui 220 che riguardano motocicli e ciclomotori scovati a transitare senza permesso. Il primato delle sanzioni in via Reposati (251), seguita da via dei Consoli (182). Si è registrata nei primi 10 giorni una media di 100-150 rilevazioni al giorno di ingressi e uscite di veicoli non inseriti nella banca dati delle targhe con autorizzazioni rilasciate, con una scrematura dopo le verifiche.

MULTE SALATE Vale ricordare che le multe vanno da 81 euro per il solo passaggio (si riduce a 56,70 con l’aggiunta di 14 euro di spese notifica se viene pagata entro i primi 5 giorni dal ricevimento), fino a 122 se c’è anche la sosta. I vigili urbani hanno voluto nella prima fase notificare in tempi quanto più rapidi le sanzioni, che di norma si possono recapitare a domi-

cilio entro 90 giorni, così da mettere in guardia da comportamenti futuri mandando un segnale affinché ci sia quanta più attenzione da parte di chi guida un mezzo e vuole accedere nel centro cittadino. Le telecamere attive sono 12, posizionate in 11 punti, con 7 che registrano il flusso dei veicoli in entrata e 5 in uscita. I vigili urbani hanno chiarito che il sistema registra e sanziona non solo gli ingressi abusivi, ma anche le uscite oltre il termine orario consentito. Questo è un caso che non ha riscontri in altre città, dove chi entra negli orari consentiti può uscire quando ritiene senza limitazioni. Questo vale per tutte le categorie di veicoli, compresi motocicli e ciclomotori che in assenza di autorizzazione possono entrare nella Ztl solamente negli orari consentiti quando il varco è aperto, cioè indicato col verde dal display. È stato attivato dalla polizia municipale un apposito indirizzo mail (ztl@comune.gubbio.pg.it) per ogni comunicazione e richiesta di informazioni.

PARCHEGGIO SELVAGGIO In questa storia entra un caso davvero singolare, vista l’audacia (chiamiamola così) di chi nel cuore della notte ha deciso di lasciare l’auto parcheggiata in piazza Grande, vicino al muretto che si affaccia su via Baldassini. Ha sfidato i varchi elettronici che vietano l’accesso nel centro storico, specie nella parte alta monumentale, e oltretutto nella piazza simbolo dove non c’è autorizzazione che tenga per giustificare la sosta. C’è una foto eloquente, scattata da chi ha voluto immortalare l’inusuale scena, così come c’è la segnalazione ai vigili urbani che hanno avviato il procedimento sanzionatorio.

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POLITICA

“Con la cultura abbiamo vinto tante sfide”

L’ASSESSORE AUGUSTO ANCILLOTTI PASSA IN RASSEGNA INIZIATIVE E GRANDI EVENTI. “SE SI PENSA ALLA STUPIDA IDEA CHE CON IL SAPERE NON SI PRODUCE ECONOMIA, SI CAPISCE COME POSSA ESSERE PIÙ COMODO TAGLIARE LE SPESE IN QUESTO SETTORE CHE IN OGNI ALTRO. IL MIO FUTURO? LARGO AI GIOVANI, MA SE STIRATI AVESSE BISOGNO DI ME NON POTREI RIFIUTARMI”

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Professor Ancillotti, cosa significa fare l’assessore alla Cultura in una città piena di tesori?

“Significa doversi impegnare ogni giorno su mille fronti, doversi confrontare con i propri limiti, riconoscerli e sapersi attrezzare per compensarli. E a volte trovare il coraggio di rischiare, pur di non perdere un’occasione di promozione per quel marchio che è contenuto nella parola Gubbio”.

In che modo può crescere Gubbio a livello di immagine e mediatico? “È necessario che nell’immaginario collettivo il suo nome sia collegato con immagini autorevolmente positive e con parolechiave virtuose come arte, Medioevo, dinosauri, mostre, storia, eventi sportivi e altro. Ma questo posizionamento può essere solo il frutto di un lungo lavoro di promozione, perché Gubbio non sarà mai una méta del turismo di massa, come Rimini”.

La crisi economica generale e della finanza pubblica quanto penalizza il suo settore?

“Più di ogni altro. Se si pensa alla stupida idea che con la cultura non si produce economia, si capisce come possa essere più comodo tagliare le spese in questo settore che in ogni altro.

Certo è, però, che se si vuole produrre economia con la cultura, occorre una pianificazione a lungo termine”.

Quanto è riuscito a fare e cosa avrebbe voluto fare di più? ”Abbiamo portato il Festival del Medioevo, la mostra estiva Gubbio al tempo di Giotto, la mostra permanente sull’estinzione dei dinosauri, abbiamo riattivato l’uso del Teatro Romano e la Biennale di scultura contemporanea. È stato progettato un Centro esperienziale Tavole Iguvine, ormai finanziato e in via di realizzazione. Si sono portati a Gubbio i corsi di specializzazione dell’università di Perugia e della Lumsa. Abbiamo attivato il centro di documentazione sulla Festa dei Ceri, con un settore multimediale. Si è realizzata a Roma una mostra sulla nostra Festa e si è ripreso il percorso del riconoscimento Unesco. Certamente avremmo voluto fare di più, quanto meno poter mantenere attiva la stagione estiva al Teatro Romano l’anno scorso, e la Biennale quest’anno: ma la mancanza di risorse fi-

di MASSIMO BOCCUCCI

nanziare ci ha costretti a sfruttare al massimo le risorse umane, e più di quanto si è fatto non sarebbe stato possibile”.

Meglio grandi eventi mediatici o una serie di iniziative coinvolgendo risorse umane locali?

“Sono entrambe due chiavi di crescita irrinunciabili. I grandi eventi mediatici costruiscono alla lunga un valore persistente nell’immaginario collettivo nazionale e internazionale; le iniziative basate sulle risorse locali sviluppano capacità, maturazione e rinforzo di identità, valori a cui la comunità non deve assolutamente rinunciare. Perciò ci siamo dedicati anche a questa finalità: abbiamo portato nei quartieri e nelle frazioni diversi incontri di natura culturale; abbiamo restituito alla città il Teatro Comunale che oggi è sempre aperto e vivace grazie all’esternalizzazione, ben consapevoli che un Comune non può gestire un teatro nella quotidianità; abbiamo fatto ripartire la scuola comunale di Musica; sosteniamo in molti modi le iniziative di un gran numero di associazioni locali”.

Che idea si è fatto del quadro politico uscito a Gubbio il 4 marzo e nella prospettiva delle elezioni comunali del 2019?

“Credo che il voto del 4 marzo scorso risponda a miraggi e sirene a cui il cittadino si trova esposto quando si esprime su cose lontane come quelle romane, delle quali sente vicini solo il timore dei nuovi barbari e il fastidio di regole europee poco sentite. Ma quando si tratta di votare per la propria amministrazione, per la gestione del proprio territorio, le cose sono molto diverse”.

Lei pensa di rendersi disponibile anche per una nuova esperienza?

“Non ho mai nascosto che sono vecchio e stanco, e che ritengo giusto dare spazio ai giovani. Perciò spero che Stirati possa proseguire e che non senta la necessità di chiamarmi ancora al suo fianco, lasciandomi alle mie ambizioni di scrittore e viaggiatore. Ma se fosse proprio inevitabile, non saprei rifiutarmi”.

LA MOSTRA Evento culturale senza precedenti dal 7 luglio al 4 novembre. Tre location, un solo biglietto

TESORI D’ARTE AL TEMPO DI GIOTTO

Le vicende storiche e artistiche tra la fine del 1200 e la seconda metà del ‘300, periodo in cui la città è stata particolarmente attiva, rivivono in una rassegna senza precedenti: “Gubbio al tempo di Giotto - Tesori d’arte nella terra di Oderisi”. Sono tre le sedi espositive, per la prima volta unite da un unico biglietto: palazzo dei Consoli, Museo Diocesano e palazzo Ducale. L’evento culturale è in programma dal 7 luglio al 4 novembre. Pitture su tavola, sculture, miniature e documenti risalenti all’epoca di Giotto saranno al centro dell’esposizione. Alla ribalta circa 80 opere provenienti dal rilevante patrimonio artistico eugubino ma anche da fuori regione. La mostra intende fornire,

tramite un percorso diacronico dall’età di Giotto alla seconda metà del ‘300, con un approccio metodologico interdisciplinare e un’accurata ricerca filologica, nuove proposte interpretative su Guido di Oderisi, il Maestro Espressionista di Santa Chiara, Palmerino di Guido, Guiduccio Palmerucci. La ricerca archivistica di sostegno alla mostra è stata finanziata da “Gubbio Express” della famiglia Martinelli. I restauri e le attività culturali hanno avuto il contributo di aziende e privati. Le opere sono state assicurate grazie al sostegno di Cattolica Assicurazioni-360 Assicura.

Tutte le informazioni sul portale ufficiale della mostra www. gubbioaltempodigiotto.it.

POLITICA

AVANZANO FIORUCCI E GORACCI ENTRA IN CORSA MANCINI IL PD SI SPACCA: UNA PARTE PRONTA AD ANDARE CON STIRATI. INCONTRI SEGRETI E CENE DA COPPO PER STUDIARE LE STRATEGIE IN VISTA DEL 2019. L’EX SINDACO SU FACEBOOK IPOTIZZA UN RITORNO IN CAMPO Incontri segreti, cene per tutti i gusti e riposizionamenti politici in vista delle elezioni Comunali del 2019. Filippo Mario Stirati ha già ufficializzato la propria ricandidatura a sindaco per il 2019 e attende segnali dai Filippo Stirati partner: Liberi e Democratici (LeD) lo appoggeranno anche se qualcuno se ne andrà, così come Sel ha già fatto capire che ci sarà, mentre Scelgo Gubbio e il Psi prendono tempo.

Il Pd è sempre spaccato: il segretario consigliere regionale Andrea Smacchi ha incontrato alcuni membri di Scelgo Gubbio per cercare un percorso condiviso, guardando con interesse a Giordano Mancini, assessore al Bilancio espressione di quella stessa ista civica che però ha un legame forte con Stirati. Un altro pezzo del Pd è per appoggiare lo Stirati-bis, e un’ulteriore parte (i renziani della prima ora) ha scelto il parco di Coppo per una serata allargata a Vittorio Fiorucci esponenti della maggioranza (visti Aldo Cacciamani e Gabriele Lepri di LeD), di area socialista e di provenienze diverse. Da questa serata al fresco è scaturito un percorso civico che potrebbe coinvolgere il dirigente di banca Vittorio Fiorucci, presidente della Famiglia dei Sangiorgiari, sul quale ha già puntato gli occhi un altro gruppo pronto a costituire la propria lista civica con dentro gente di estrazione differente (simpatizzanti grillini, leghisti, delusi di centrosinistra e centrodestra). Il Movimento 5 Stelle è sempre fermo per ora su Sara Mariucci, che si è dichiarata disponibile a fare la Sara Mariucci candidata a sindaco.

PIDDINI ALLO SCOPERTO Sono usciti allo scoperto alcuni membri dell’Unione Comunale del Pd, da Diego Pierotti (segretario provinciale dei Giovani Democratici) a Fabrizio Bellucci, Giovanni Manca, Simone Mengoni, Giuseppe Passeri, Ilaria Pierini, Christian Starace, Ugo Tacchi, Giorgio Tognoloni, Giorgia Vergari e l’area Socialdem: prendono le distanze da Smacchi, accusato di condurre trattative senza informare il partito, e aprono a Stirati. “La stella polare - fanno sapere - che ci dovrà condurre a uno scenario di governo eugubino non potrà prescindere da un dialogo costruttivo con l’attuale sindaco e con le forze politiche che lo sostengono. È necessario definire un nuovo progetto politico che unisca finalmente il Pd al centrosinistra di ispirazione civica e politica che ha sostenuto finora l’amministrazione della città”. La segreteria Pd guidata da Smacchi di rimando fa sapere che “è necessario ricostruire un centrosinistra unito e inclusivo”, criticando “le solitarie fughe in avanti” fino a proporre “cantieri aperti per il programma nei quartieri e nelle frazioni per stimolare il protagonismo dei cittadini”. Per la segreteria, che annuncia una serie di incontri con le forze politiche e liste civiche, “l’auto ricandidatura di Stirati rischia di compromettere un percorso che dovrà portare a una sintesi valutativa del suo operato”.

GORACCI IN CAMPO Ha affidato a un post su Facebook la voglia di tornare Orfeo Goracci, l’ex sindaco alle prese con il processo Trust sui presunti abusi di potere. Punta su una aggregazione civica con tutti dentro contro Stirati. C’è chi pensa che potrebbe tornare da candidato, oppure fare il regista esterno. I suoi detrattori politici pensano che sia solo una boutade da armiamoci e partite.

M.Boc.

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L’Atlante delle stragi naziste ATTUALITÀ

IL PROFESSORE GIANCARLO PELLEGRINI HA CONTRIBUITO AL PROGETTO NAZIONALE CHE ELENCA LE VITTIME NAZIFASCISTE DEL PERIODO 1943-1945. A GUBBIO TROPPE MORTI RESTANO DIMENTICATE di ROBERTO BARBACCI

Come ogni anno Gubbio ha ricordato lo scorso 22 giugno una delle pagine più cruente e drammatiche della propria storia, quella che rimanda alla memoria l’eccidio del quaranta Martiri avvenuto per mano delle milizie tedesche nel giugno del 1944. Un episodio che a distanza di anni continua ad animare le coscienze e a interrogare vecchie e nuove generazioni sul dolore che una guerra può arrecare, con tutto il fardello di implicazioni che comporta nella vita di tutti i giorni. Nello scorso numero di 15 Giorni avevamo raccontato però anche della necessità di ricordare anche le tante altre vittime di quel drammatico periodo che va da marzo a luglio del 1944, nel quale molti altri furono gli eugubini che persero la vita a causa delle barbarie delle milizie naziste.

L’ATLANTE Lo spunto per tornare sull’argomento lo offre lo storico Giancarlo Pellegrini che ha collaborato negli anni scorsi alla redazione dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945, i cui risultati sono consultabili online sul sito www.straginazifasciste.it. Un’operazione che ha permesso di dare un nome e un volto a tanti civili rimasti vittima degli orrori della guerra e che ha cambiato anche quelle che sino a pochi anni fa erano le informazioni relative a quei drammatici mesi di storia cittadina. La ricerca, condotta su scala nazionale, ha permesso di aggiornare i dati passando dai circa 12.000 civili che si presumeva essere stati uccisi ai 23.700, approssimati per di-

fetto. L’Atlante offre così una banca dati dove sono state censite tutte le stragi e le uccisioni di singoli civili e partigiani al di fuori degli scontri armati.

L’ELENCO Il prof. Pellegrini ha seguito in prima persona tutti i fatti accaduti nei comuni di Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico e Gualdo Tadino, arrivando ad annotare almeno 17 vittime civili eugubine oltre alle 40 del 22 giugno. Nel dettaglio: tre a Villamagna (27 marzo) quattro a Torre Calzolari (27 marzo), una a Santa Margherita di Burano (7 maggio), due a Camporeggiano (9 maggio), uno a Morena (9 maggio), due a San Benedetto Vecchio (12 maggio), una a Gubbio (8 giugno), due a Fassia (30 giugno), una lungo gli stradoni del monte Ingino (Umberto Paruccini, il 5 luglio). Altri due eugubini vennero uccisi a Scheggia e Pascelupo il 27 marzo. Di ogni episodio è stata ricostruita la dinamica degli eventi, inserita nel contesto delle fasi della guerra nel territorio, accertando l’identità delle vittime, la loro età e altri dati, tra cui i mandanti e gli esecutori delle barbarie. Per ognuna di queste tragedie si è cercato inoltre di indicare la presenza di lapidi e testi che costituiscono un fattore importante di memoria. L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945 venne presentato nella Giornata della Memoria 2015 a Venezia, e da allora offre uno strumento di inestimabile valore per comprendere anche la mole di violenze ed eccidi commessi a danno dei cittadini.

IL RICORDO L’associazione “Eugubini nel Mondo” organizza dal 21 al 24 settembre un viaggio nelle Ardenne

A BLIGNY UN PEZZO DI STORIA AL FRONTE

Volgono a conclusione gli eventi a ricordo spalle appoggiate ai tronchi degli alberi, in un del centenario della Grande Guerra. Anche terreno senza trincee, senza camminamenti, l’Associazione Eugubini nel Mondo ha volusenza ricoveri, ci facemmo ammazzare allo to ripercorrere con alcune significative celescoperto, fumando una sigaretta dopo l’altra”. brazioni questo particolare momento storico, BENEDETTA “PAZZIA” Alcuni storici ritenculminate lo scorso anno col ritorno dei Ceri gono che gli esiti del primo conflitto mondiasulla spianata di Pian di Salesei sul Col di Lana, le sarebbero potuti essere differenti se fosse dove il 15 maggio 1917 gli eugubini al fronte venuto meno l’eroico apporto dei soldati itadiedero vita a un’edizione molto particolare liani nella famosa battaglia di Bligny (seconda L’ingresso del cimitero di Bligny della Festa dei Ceri. Per chiudere definitiva“Battaglia della Marna”), quella che nel luglio mente il cerchio l’associazione eugubina ha pensato però di 1918 contribuì ad arrestare la disperata e ultima offensiva tederipercorrere l’itinerario che nell’ultimo anno di guerra ha comsca. Quella vittoria rappresentò l’inizio della fine della Grande piuto la “Brigata Alpi”, appunto quella formata dai due famosi Guerra, tanto che Malaparte scrisse che “in realtà il nemico fu reggimenti (51° e 52°) che nei primi anni del conflitto venne fermato a Bligny, non dal fuoco delle nostre poche mitragliatrici schierata sul fronte che va dal Col di Lana alla Marmolada e che e dei nostri scarsi cannoni, ma dalla meravigliosa pazzia di quei comprendeva numerosi soldati eugubini. contadini dell’Umbria”.

L’ALTRO FRONTE Nel novembre del 1917, dopo la ritirata di VISITA A BLIGNY Per gli italiani il fronte francese significò, Caporetto, quei soldati vennero schierati sul Piave, ma nel marin poco più di sei mesi, oltre 5.000 caduti e più di 4.000 feriti. zo 1918, a seguito di uno scambio di truppe con la Francia, lo Ancora oggi, superato il piccolissimo borgo di Bligny, si sale una stato maggiore dell’Esercito decise l’invio sul fronte francese collina sulla cui sommità si trova il Cimitero Militare Italiano del “II Corpo d’Armata italiano”, di cui faceva parte anche la che impressiona per la sua grandezza. Al suo ingresso sventola “Brigata Alpi”. Presero posto sulle Ardenne, vicino alla città di la bandiera italiana, all’interno un grande viale di cipressi e un Reims, nella zona di produzione dello champagne. Tra l’aprile e piccolo tempio posto al centro di quattro sterminati campi di il luglio 1918 si trovarono a combattere una guerra non meno croci. E lì riposa anche qualche decina di soldati eugubini. Per sanguinosa di quella del “col di sangue” (il Col di Lana). La siquesto motivo l’Associazione Eugubini nel Mondo ha deciso di tuazione bellica in quel tratto di fronte francese venne mirabilspingersi fin lassù, ritenendo quel luogo il più appropriato per mente descritta da due testimoni oculari del calibro del poeta concludere le celebrazioni legate alla Grande Guerra. Dal 21 al Giuseppe Ungaretti (che in quei luoghi scrisse i famosissimi 24 settembre l’associazione si farà promotrice di un viaggio a versi: “Soldati - si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”) e Bligny che toccherà anche alcune città limitrofe (Reims, Esch sur dello scrittore Curzio Malaparte che raccontò la drammaticità Alzette, Marcinelle e Bruxelles), con partenza dall’aeroporto di di una di quelle battaglie: ”Nulla potrà mai superare in orroAncona con destinazione Charleroi. Maggiori info sono dispore quel bombardamento. Fu un massacro. Seduti sull’erba, le nibili sul sito www.eugubininelmondo.com.

R.Bar.

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LA MARCIA DEL BEN...ESSERE LASCIA UNA BUONA IMPRONTA SI È RINNOVATA L’INIZIATIVA CHE PROMUOVE I CORRETTI STILI DI VITA. LE NUOVE SFIDE DEL DOTTOR GUIDO MONACELLI SUL FRONTE DELL’ALIMENTAZIONE E IL SOSTEGNO AI PAESI IN DIFFICOLTÀ, VEDI L’ETIOPIA

Ha lasciato ancora una volta un buon segno “Gubbio Ben...essere” con la 32a edizione della “Marcia del Ben...essere 2030” organizzata, il 9 e 10 giugno, dal Centro Studi Nutrizione Umana e l’Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica), in collaborazione con il Comune, l’Usl e la onlus “In missione con noi”. Ha trovato molte adesioni l’annuale weekend di benessere e solidarietà per dire no alla fame nel mondo, che compie idealmente il percorso che l’umanità dovrebbe fare per raggiungere entro il 2030 i tre obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite legati alla nutrizione: fame zero, salute e benessere per tutti, disponibilità di acqua. L’Usl, rappresentata dal direttore sanitario Pasquale Parise, sostiene il progetto in modo innovativo proponendo nelle scuole il “trapianto delle calorie” che, come sottolinea il dottor Guido Monacelli promotore della “Marcia del Ben…essere”, prevede inizialmente la rilevazione dei consumi di bibite zuccherate e successivamente la spiegazione dei loro effetti dannosi come carie dentarie e sovrappeso. Viene proposto di rinunciare simbolicamente a una bibita zuccherata e con il denaro risparmiato si acquista una mucca per una famiglia povera in Etiopia.

“La nostra amministrazione comunale - ha detto il sindaco Filippo Mario Stirati - è orgogliosa di sostenere un’iniziativa che, per il suo spessore culturale, ha dimostrato di portare a Gubbio tanta gente”. Il presidente nazionale dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, Antonio Caretto, ha evidenziato la qualità “dimostra grandi potenzialità di promozione per la scienza dell’alimentazione a favore di soggetti svantaggiati”.

MUCCHE IN COMODATO Tra le novità c’è l’istituzione del premio “Lupo ammansito del ben… essere”, rivolto alle associazioni e alle realtà non profit che operano quotidianamente per combattere le disuguaglianze sociali ed economiche. Il premio, una ceramica realizzata da artigiani locali, raffigurante l’incontro di San Francesco con il lupo ed evoca la speranza di ammansire tutti i lupi dei soprusi, delle prepotenze e delle disuguaglianze che attanagliano il mondo. Il premio è stato assegnato al progetto “Mucche in comodato d’uso” promosso dalla onlus “In missione con noi” di Bologna. Il progetto prevede l’affido di bovini a famiglie bisognose in Etiopia, per produrre latte, allevare vitelli, lavorare i campi. Negli ultimi tre anni grazie anche al sostegno dell’Adi il progetto ha aiutatooltre 3.000 persone tra adulti e bambini a superare la fame, nel 2018 le sezioni regionali hanno donato altri 13 bovini ad altrettante famiglie etiopi.

A.Boc.

SCUOLA

“ABBIAMO ALZATO LA MEDIA” IL BILANCIO DELL’ANNO SCOLASTICO E LE PROSPETTIVE ALLA “MASTRO GIORGIO-NELLI” ATTRAVERSO LE RIFLESSIONI DEL DIRIGENTE ISA DALLA RAGIONE: “IL RAPPORTO EDUCATIVO DA NOI VA BEN OLTRE IL ‘CONTRATTO’. E IL PREMIO ALLA SEZIONE L VALORIZZA IL NOSTRO LAVORO”. di ANNALISA BOCCUCCI La scuola “Mastro Giorgio-Nelli” alza la media: si esprime in questi termini Isa Dalla Ragione, dirigente dell’istituto, per sintetizzare l’anno scolastico appena concluso tracciando un bilancio per anticipare in qualche modo quello che verrà.

Cosa vi lasciate alle spalle?

“Il senso della comunità, non il desiderio di un protagonismo che non fa parte del modo di essere scuola e agire. Significa attesa, rispetto, lungimiranza anche politica, equilibrio, padronanza della situazione ‘in educando’, sudditanza al dovere: il proprio in ogni circostanza. Una scuola che alza la media in quanto punta a rafforzare il rapporto educativo che va ben oltre ‘il contratto’ perché è intesa, condivisione, aiuto, strategia. Tutto il resto viene da sé, e servono anche le frizioni per cambiare e scegliere la propria andatura: nella media oppure oltre la media”.

Quale la vostra missione?

“Il ‘di più’. Alla Mastro Giorgio-Nelli vogliamo aiutare i ragazzi ad appartenere a questa categoria, quella che non si accontenta del minimo banale, che non si limita all’essenziale, ma cerca di emergere perché, oltre la media, arriverà la vita. E la missione primaria della scuola è proprio quella di essere una buona maestra di vita: il ‘di più’ accende un meccanismo di stimolo a imparare, ad assumersi le proprie responsabilità, a impegnarsi, a compiere uno scatto di orgoglio. I giovani sono un universo e la scuola li deve aiutare a scommettere su questo: la vita di conoscenza è la vita che è felice nonostante la miseria del mondo”.

Come avete operato?

“Abbiamo aiutato i nostri alunni mettendo in campo ancora più risorse, economiche e umane, ma anche figure del mondo scientifico, sanitario, rappresentanti delle forze dell’ordine e istituzionali, a cominciare dal sindaco Stirati, non a caso uomo della grande scuola. E tante altre importanti collaborazioni, legate alle iniziative per la formazione dei docenti, che hanno consentito alla scuola di rappresentare una realtà che sa comprendere meglio i ragazzi e i continui mutamenti sociali, così radicali e veloci, per ricercare un naturalismo fondamentale: quello delle piccole cose, del conforto, dell’abbraccio, della presenza sicura e rassi-

curante, ma anche della potenza della conoscenza che, di certo, piccola cosa non è. Anzi, anche in questo vorremmo essere anticipatori, ritornando semplicemente ad alcune buone pratiche valutative del passato e ribaltando una tendenza che punta ancora alle prove standardizzate calibrate secondo il livello di capacità, mentre gli studenti imparano molto di più quando leggono testi al di sopra del loro livello Isa Dalla Ragione di competenza”.

C’è qualcosa in particolare che vi rende orgogliosi?

“Abbiamo promosso iniziative che rappresentano l’eccellenza.

Abbiamo ricevuto premi che sono il frutto dell’eccellenza pedagogica: citando l’ultimo in ordine di tempo, il primo premio assoluto assegnato al progetto di robotica e nuove frontiere tecnologiche attribuito alla sezione L. Penso a L come Lavoro, quello che paga; L come Libro che è fonte di conoscenza e continua a vivere con la persona; L come Letteratura, quando serve una certa ‘assolutezza epica’; L come Luce che illumina le menti, quelle brillanti che sanno realizzare un’idea. Abbiamo esaltato il valore della scuola e della cultura nel prezioso, delicato e fondamentale compito di educare e formare le nuove generazioni di italiani: i giovani cittadini della repubblica. La nostra filosofia educativa ha creato un principio: come se il mondo foste voi. Pensando naturalmente agli alunni, ponendo domande, favorendo il confronto, facendo circolare le idee con amicizia, con motivazione, con senso di appartenenza, nel rispetto reciproco, per una società libera e democratica, fondata sui diritti inalienabili dell’uomo.

Parafrasando: dalla ragione nascono i pensieri profondi, a volte in sosta, altre volte in movimento, che si traducono in azioni di passione, onestà, cultura, disponibilità, saggezza”.

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IL CASO

GRATTINI, LOTTO E LOTTERIE PORTANO VIA UN SACCO DI SOLDI NEI PRIMI 6 MESI DEL 2018 A GUBBIO SONO STATI SPESI 20.291.907 EURO, PARI A 635 EURO A TESTA, RISPETTO A MENO DI 15 MILIONI VINTI. DATI ALLARMANTI NEL COMPRENSORIO IN UNA REGIONE CHE IN ALCUNE SITUAZIONI SUPERA LA MEDIA NAZIONALE, CON UN TREND IN COSTANTE CRESCITA

Una valanga di soldi per tentare la fortuna sono stati spesi a Gubbio e nel comprensorio nei primi 6 mesi del 2018: la cifra eugubina destinata alle giocate è di 20.291.907 euro, pari a 635 euro a testa. In media si gioca di più a Gualdo Tadino dove il dato di 11.044.306 però pro capite fanno oltre 732 euro. L’ammontare sull’intero territorio comprensoriale supera i 35 milioni. Dominano nelle preferenze i Gratta&Vinci, ma ci sono anche Lotto, Superenalotto e tutte le varie lotterie sui quali lo Stato fa soldi a palate. A livello regionale il volume di giocate pro capite più alto è a Bastia Umbra (quasi il doppio della media nazionale ) e a Città di Castello, ma l’eugubino-gualdese raggiunge comunque livelli molto alti. Nei due Comuni maggiori viene superata la media nazionale di 620 euro, mentre sotto la media si attestano quelli della fascia: a Fossato di Vico 1,6 milioni pari a 580 euro a testa;

a Sigillo poco meno di un milione pari a 416 euro; a Costacciaro poco meno di 600 mila euro per 491 euro a testa; a Scheggia si è a quota 354 euro pro capite.

VINCITE E INTERVENTI Le vincite nel primo semestre 2018 sono decisamente inferiori alle giocate: a Gubbio poco meno di 15 milioni sui 21 spesi, ovvero 467 euro a testa. A Gualdo si vince un po’ di più: 8,3 milioni pari a 553 euro pro capite. La politica si propone di contrastare il fenomeno ma al contempo ci guadagna, approfittando oltretutto della crisi economica devastante che alimenta la ludopatia. È un’altra delle contraddizioni vedere le istituzioni come biscazzieri o affariste come per esempio per i risvolti economici attorno al fumo. La Regione dell’Umbria ha varato da poco una nuova legge anche per disciplinare le distanze minime degli esercizi di gioco da luoghi sensibili come le scuole.

Si vedranno gli effetti con il tempo. Il fenomeno del gioco rivela che nel 2017 gli italiani hanno puntato oltre 37 miliardi di euro e il trend non sta diminuendo.

M.Boc.

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Il famigerato “tappeto del fachiro”, ovvero la genialata degli spunzoni, in questi giorni non si trova più al proprio posto ma sta riposando, aspettando la verniciatura. Intanto però in piazza Grande si è tornati... all’antico: il muretto è sempre preso di mira da chi sale, si siede e voltandosi magari si accorge che si affaccia nel vuoto di una ventina di metri nella sottostante via Baldassini. Questa foto, scattata la mattina del 24 giugno, immortala tanti turisti (e ce n’erano decisamente molti in giro per la città) in una posizione che a Gubbio da qualche settimana era stata dimenticata. Per la serie... come prima, più di prima.

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TURISMO

Le lunghe cavalcate sulla “Via di Francesco”

AMPLIATO IL PROTOCOLLO D’INTESA PER IL POTENZIALMENTE DELL’IPPOVIA SLOW. PROGETTO TRA COMUNI, REGIONE E SVILUPPUMBRIA. “È UNA GRANDE OPERAZIONE PER RENDERE ANCORA PIÙ ATTRATTIVO IL TERRITORIO”, SPIEGA IL CONSIGLIERE REGIONALE ANDREA SMACCHI di MASSIMO BOCCUCCI

Un nuovo protocollo d’intesa per il potenziamento dell’ippovia slow sulla “Via di Francesco” al quale hanno aderito anche i Comuni di Pietralunga, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto dopo Gubbio, Assisi, Nocera Umbra e Andrea Smacchi la capofila Valfabbrica che hanno avviato l’operazione nel settembre scorso. “Esprimo soddisfazione e assoluta condivisione - spiega il consigliere regionale Andrea Smacchi - dopo il primo protocollo firmato sempre in collaborazione con la Regione Umbria e Sviluppumbria, comprendendo l’importanza di una tale opportunità. L’Umbria ha caratteristiche assolutamente idonee e appropriate per lo sviluppo dell’escursionismo a cavallo come particolare modalità di fruizione del proprio territorio”. Ha rimarcato Smacchi che “investire in uno sviluppo di infrastrutture efficienti per una mobilità slow conferma la volontà e la particolare attenzione da parte della Regione verso questo approccio di grande valenza turistica ed economica”.

RISORSA ATTRATTIVA Il turismo equestre viene considerato un’opportunità per attrarre attenzioni e turisti, permettendo di esplorare luoghi di pregio naturalistico oltre che storicoarchitettonici. “Si possono così apprezzare - riflette Smacchi

- con un occhio diverso e buone ripercussioni rispetto alla sostenibilità e l’impatto ambientale”. Il prodotto turistico dei cammini, nei quali è inserita la “Via di Francesco” costituisce di fatto un potenziale richiamo per lo sviluppo economico e per dare impulso a nuove imprese che offrono servizi in questi territori, all’interno dei quali sono individuati percorsi storici, culturali ed enogastronomici. “Le risorse messe a disposizione - sottolinea Smacchi - ammontano a 6 milioni di euro per l’Umbria dei 20 messi a disposizione dal ministero. Nel primo step sono stati erogati 12.000 euro per l’implementazione ed il miglioramento della segnaletica lungo il percorso Gubbio-Valfabbrica-Assisi”.

QUALITA’ DEI SERVIZI Viene evidenziato come questo progetto possa destinare i fondi oltre che alla promozione dell’immagine del territorio, anche allo “sviluppo della qualità dei servizi - riprende Smacchi - offerti lungo i percorsi, garantendone la vigilanza e la manutenzione, fino a prevedere aree di sosta adeguatamente attrezzate per consentire al viandante di immergersi in tutta tranquillità nel patrimonio fatto di arte, paesaggio e spritualità”.

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Danz’Art incanta portando la storia di Gubbio a teatro CULTURA

SPETTACOLO SUGGESTIVO QUELLO PORTATO IN SCENA DALLE ALLIEVE DELLA SCUOLA, GUIDATE DALLA PROF.SSA CECILIA MONACELLI. UN MODO NUOVO DI RAPPRESENTARE LA CITTÀ ATTRAVERSO LE SUE BELLEZZE, LE TRADIZIONI E LE INNUMEREVOLI REALTÀ CHE LA COMPONGONO di ROBERTO BARBACCI

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Raccontare Gubbio a passo di danza, Lo spettacolo così s’è composto di più cogliendo nelle scorci, nei suoni e negli parti, ognuna delle quali ha proposto eventi che animano un’intera città il preun qualcosa che avesse a che fare con testo per realizzare uno spettacolo unico Gubbio, la sua storia e la sua contemnel suo genere. Un progetto ambizioso poraneità: dai monumenti alle tradizioal quale per mesi hanno lavorato Cecini, dall’eccellenze manifatturiere agli lia Monacelli e l’intera scuola Danz’Art, episodi che ne hanno segnato la storia, portato in scena al Teatro “Ronconi” in dalle caratteristiche architettoniche agli tre serate piene di emozioni e suggestio- Alcuni momenti dello spettacolo Foto Paolo Panfili scorci fino alle bellezze che l’hanno resa ne. Un’idea partita da lontano che ha voluto mettere Gubbio al unica nel mondo. “Abbiamo cercato di trasmettere ciò che tracentro dell’attenzione, proponendo un’interpretazione di tutti suda da ogni singola pietra, palazzo, via o quartiere - conclude i momenti più significativi e di tutte le tappe che scandiscono la la Monacelli - rappresentando anche quelle emozioni che ogni storia della comunità. “Durante tutti i miei 20 anni di carriera eugubino prova quando parla della propria città, sentendosene - ha spiegato la prof.ssa Monacelli - ho portato sempre Gubbio fiero e orgoglioso. “Dalla pietra al cielo” vuole testimoniare in nel cuore. È stato fonte d’ispirazione, motivo di attaccamento primis la grandezza dei monumenti e il silenzio che regna, ma e di rispetto, e in ogni occasione ho cercato di rendere la città anche l’ascesa al monte che è naturale appendice dell’essere protagonista anche fuori dall’ambito locale. L’idea di portare in parte di questa città, che tende a salire al cielo”. scena uno spettacolo che volesse rendere omagTANTE REALTÀ Lo spettacolo di Danz’Art ha visto gio a Gubbio ha rappresentato per me un modo la partecipazione del Comune di Gubbio, del Grupper regalare alla città un pezzo di me e della mia po Sbandieratori, dei Serenologhi, del Gruppo Testoria”. Così è nato “Gubbio dalla pietra al cielo”, atrale “Carlo Nardelli”, della Confraternita di Santa spettacolo di danza, musica, teatro e arti visive Croce della Foce, della Banda Musicale Comunale, che ha affascinato un’intera comunità, godendo delle Ceramiche Aldo Fumanti, di Studio Sannipoanche dell’appoggio e della collaborazione di più li, della Profumeria Limonero, dello Studio Fotocomponenti cittadine. “Ho chiesto aiuto a tanti grafico Gavirati, di Giampaolo Pauselli e di Phoartisti eugubini, così a molte realtà e associazioni to Studio. Inoltre hanno collaborato la Diocesi di che hanno sposato appieno il progetto. C’è voluto tempo perGubbio, l’Associazione Maggio Eugubino, la Società Balestrieri, ché sono state fatte numerose ricerche anche a livello storico, le associazioni dei quattro quartieri, le università di Muratori, molte delle quali suggerite proprio dalle stesse persone che ho Fabbri e Falegnami, l’Associazione Famiglie 40 Martiri Onlus e incontrato durante la stesura del progetto. Il loro entusiasmo la Cantores Beati Ubaldi. Le coreografie sono state curate dallo e la disponibilità dimostrate mi hanno fatto capire quanto fosstaff di Danz’Art sotto la direzione della prof.ssa Cecilia Monase grande il loro desiderio di celli e della prof.ssa Debora vederlo realizzato e portato Renzi e con l’aiuto delle assiin scena”. stenti Giada Burocchi, Elena UNA STORIA IN MOVIVagnarelli, Katia Francioni, MENTO La vera sfida è staMartina Alunno, Benedetta ta quella di raccontare la Ceccacci. cultura attraverso la danza.

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ALLEGRUCCI INAUGURA NUOVI SPAZI

L’artista eugubino Giuseppe Allegrucci inaugura sabato 30 giugno la nuova bottega in via Vantaggi, n. 14. Un momento importante per lo scalpellino eugubino, di recente presente anche con alcune sue opere dimostrative all’interno della mostra Triangolo della Vita, tenuta in Olanda. Allegrucci è determinato a riportare in auge l’antico mestiere dello scalpellino, mestiere quasi perduto e sottovalutato, definito da sempre scultura senza arte.

I VERSI DI ANNA BUONINSEGNI A SAN MINIATO AL MONTE

C’era la poetessa e autrice Anna Buoninsegni tra i 18 poeti italiani scelti per celebrare i mile anni della basilica di San Miniato al Monte a Firenze. La sua è una voce poetica di caratura nazionale che vanta vari libri di versi e molti riconoscimenti. L’evento nazionale si è legato alla cerimonia “Ad verbum lucis”, opera di luce e istallazione dell’artista visivo Marco Nereo Rotelli, che si è tenuta lo scorso 11 maggio. La facciata della celebre basilica illuminata è stata proposta alla città come un faro azzurro, un centro luminoso di riferimento. I poeti coinvolti hanno letto i propri versi all’interno della basilica, accolti da Padre Bernardo che ha introdotto la serata, mentre Rotelli ha riportato su una lavagna luminosa le parole declamate, proiettandole nello spazio.

“Un’opera dove i versi del poeta Mario Luzi ‘Vola alta parola’ diventano luce - ha spiegato Rotelli - e lo spazio del sagrato della Basilica si trasforma in un magico e millenario giardino del mondo, con sette piante secolari provenienti dai cinque continenti. L’opera è nata in sintonia e condivisione con Padre Bernardo e la comunità di San Miniato ed è stata pensata come un multiplo spirituale dove denominatore comune è il verbo”. Al centro del cerchio di piante è stato installato un libro di marmo, opera di Rotelli, con scolpito il verso “Non chiuderti però”, tratto dalla poesia “Bellezza”, ancora di Luzi. L’11 maggio è stato anche presentato il libro “La basilica è vostra” edito da Maschietto, con le poesie degli autori presenti e di Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Alba Donati, Valerio Magrelli e Davide Rondoni.

TOUR DI GRUPPO

TOUR DI GRUPPO

SERMONETA E GIARDINI DI NINFA

MONTECASSINO, GAETA & PONZA

PARTENZA GARANTITA 95 euro a persona

Weekend rilassante tra storia, cultura e natura. Visita guidata all’Abbazia di Montecassino, uno dei monasteri benedettini più noti in tutto il mondo.

Trasferimento a Gaeta e pranzo (incluso). Nel pomeriggio visita del centro storico, nel quale dominano i Castelli Angioino ed Aragonese, e della Grotta del Turco sita nei pressi del Santuario della Montagna Spaccata. Pernottamento e cena in hotel. Il giorno seguente, battello per Ponza e visita dell’isola.

ISCRIZIONE ENTRO IL 14/07

07 LUGLIO

La quota include pullman GT + accompagnatore Giringiro + ingresso ai Giardini Ninfa e ingresso al Castello Caitani a Sermoneta + visita guidata per l’intera giornata + pranzo + assicurazione medico/bagaglio

POCHI POSTI DISPONIBILI

25-26 AGOSTO

ZAGO CAVALIERE DI SAN SILVESTRO

Riconoscimento pontificio per il capitano Pier Giuseppe Zago, comandante della Compagnia Carabinieri di Gubbio, insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine equestre di San Silvestro Papa. La comunicazione arrivata dal Vaticano è stata letta dal vescovo emerito Mario Ceccobelli, che si era fatto promotore della richiesta presso la Santa Sede. “Accondiscendendo di buon grado - recita la pergamena scritta in latino - alle preghiere a noi rivolte, dalle quali apprendiamo che sei giustamente meritevole nei confronti del bene e dell’incremento della Chiesa e dell’azione cattolica, per manifestare apertamente la testimonianza della nostra riconoscente volontà, eleggiamo, costituiamo e proclamiamo te Pietro Giuseppe Zago della Diocesi Eugubina Cavaliere dell’Ordine Equestre di San Silvestro Papa e ti attribuiamo la facoltà di avvalerti di tutti i privilegi che sono uniti a questa carica”. La firma è del Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, per conto di Papa Francesco. Il riconoscimento è stato consegnato il 31 maggio scorso dal vescovo Luciano Paolucci Bedini, che ha ringraziato il capitano Zago per la sua attività al servizio dei cittadini. “Vi ringrazio per questo momento - ha detto Zago - e ringrazio in particolare monsignor Ceccobelli con il quale ho collaborato per risolvere tanti casi, anche fuori dalle nostre specifiche competenze e attribuzioni. Ringrazio anche madre Dorotea Mangiapane, tutti i colleghi dell’Arma, il Comune di Gubbio e la mia famiglia”.

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TOUR DI GRUPPO

GIARDINI DI SIGURTA, SANTUARIO MADONNA DELLA CORONA VITTORIALE E LAGO DI GARDA

21-22-23 SETTEMBRE Weekend lungo per apprezzare le bellezze naturalistiche che solo i Giardini all’inglese di Sigurtà ed il Lago di Garda sanno regalare. Il tutto arricchito dallo spettacolare quanto mistico Santuario della Madonna della Corona, incastonato nella roccia, e dalla visita all’imponente Vittoriale di Gabriele d’Annunzio ISCRIZIONE ENTRO IL 18/08

OKTOBERFEST

Ritorna a gran richiesta l’Oktoberfest, un viaggio che per anni ha caratterizzato le agenzie del Network Pinguino.

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29 - 30 / 09 06 - 07 / 10

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EVENTO

A Thann nel nome di Ubaldo SABATO 30 GIUGNO LA CITTADINA ALSAZIANA CON LA CREMATION DES TROIS SAPINS RICORDA IL MIRACOLO AVVENUTO NEI PRESSI DI ENGELBOUR NEL 1161. AD ACCENDERE UNO DEI TRE PINI SARÀ IL PRESIDENTE DELL’UNIVERSITÀ DEI MURATORI FABIO MARIANI. IL 29 CONCERTO DEI CANTORES BEATI UBALDI

Sarà una delegazione eugubina bella nutrita quella che salirà a Thann nell’ultimo fine settimana di giugno, in occasione delle celebrazioni in onore di Sant’Ubaldo tenute dalla cittadina alsaziana. Un appuntamento che celebra quest’anno il traguardo dei 60 anni dalla stipula del gemellaggio tra le due città, unite proprio dalla devozione nei confronti del Santo Patrono. Per l’occasione è stato chiamato il presidente dell’Università dei Muratori Fabio Mariani (nella foto a destra assieme a Tino Calligaro di Thann) ad accendere uno dei tre pini che ricordano l’episodio che ebbe per protagonisti il fedele servitore di origine germanica di Sant’Ubaldo e il conte Engelhard de Ferrette.

La tradizione vuole che la notte tra il 30 giugno e il 1° luglio 1161 quest’ultimi videro tre fuochi in pieno bosco dopo che il servo tentò di rimuovere dal terreno il bastone del pellegri-

no che aveva conficcato la sera precedente, all’interno del quale c’era l’anello vescovile di Baldassini. I pini ardevano ma non si consumavano e in quel momento il conte decise di erigere una cappella in onore di Sant’Ubaldo nel luogo, oggi divenuta la collegiata di Saint-Thiébaut. La cremation de trois sapins è prevista nella serata di sabato 30 giugno, ma venerdì 29 all’interno della collegiata è previsto il concerto dei Cantores Beati Ubaldi, nell’occasione accompagnati a Thann anche da mons. Luciano Paolucci Bedini che ben volentieri ha risposto all’invito della delegazione francese, in vista a Gubbio come ogni anno in occasione della Festa dei Ceri. Presente come ogni anno anche una rappresentanza dell’Associazione Eugubini nel Mondo, che da anni ha reso ancor più stretto il legame tra la comunità alsaziana e la città di Gubbio.

CICLISMO Un premio in Comune per il giovane ciclista eugubino campione regionale e convocato in azzurro

UNA TARGA PER LE IMPRESE DI PENCEDANO

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Si sta mettendo in luce Nicolò Pencedano, classe 2000, ciclista punto di forza del Team Acqua&Sapone Mocaiana. Sta raccogliendo quest’anno parecchie soddisfazioni, come il titolo regionale e la convocazione nella Nazionale Juniores, e per questo il 13 giugno scorso è stato ricevuto, nella sala Consiliare di palazzo Pretorio, dal sindaco Filippo Mario Stirati e dall’assessore allo Sport, Gabriele Damiani, per un saluto e la consegna di una targa. “Un riconoscimento importante - ha sottolineato il sindaco Stirati - con il quale rendiamo omaggio a un giovane che si sta affermando nell’ambito dello sport, per valorizzare ancora una volta le varie discipline sportive che fanno onore alla città e rappresentano un’azione di promozione turistica. Gubbio è

infatti accreditata come Città dello Sport grazie alle nostre strutture e le associazioni sono una ricchezza che dobbiamo valorizzare sempre più a beneficio dei giovani. Ci complimentiamo con Nicolò che frequenta il Liceo Sportivo e questa targa è un valore simbolico per l’apprezzamento rispetto ai risultati raggiunti. È un esempio di impegno e sacrificio, sia in ambito sportivo che scolastico, con l’augurio di tanti successi per il futuro”. L’assessore Damiani ha evidenziato l’importanza dello sport quale messaggio di fiducia e di stimolo per tanti giovani: “I risultati raggiunti da Nicolò sono un vanto per la città, un esempio per tanti giovani e anche una grande soddisfazione per la scuola che frequenta e per il lavoro messo in atto dai docenti”.

AGILITY DOG Lucia Ferranti con Simba e Gabriele Lepri con Ares convocati per i mondiali e gli europei

AGILITY DOG, C’È UN SOGNO AZZURRO

C’è un po’ di Gubbio nel gotha dell’agility nazionale. Due binomi eugubini sono stati chiamati a rappresentare la nazionale italiana negli appuntamenti più importanti a livello mondiale ed europeo. Una ribalta eccezionale per Lucia Ferranti e Simba, convocati nella selezione azzurra Meticci dell’IMCA (International Mixed Breed Championship) che ad agosto a Godmanchester, proprio la cittadina inglese che dal 2013 è gemellata con Gubbio (si trova a un’ora da Londra), parteciperà al campionato mondiale 2018. Una convocazione storica perché per la prima volta un binomio umbro parteciperà a una rassegna iridata, dove certamente il risultato passerà in secondo piano considerando la grandissima concorrenza che Lucia e la sua Simba si troveranno a confrontare. Qualche settimana prima, cioè nell’ultimo fine settimana di luglio, un altro binomio eugubino andrà a caccia di un risultato di prestigio:

Gabriele Lepri e Ares (border collie) sono stati convocati nella selezione italiana che prenderà parte al campionato europeo organizzato dalla FCI (Federazione Cinofila Internazionale), che vede al via solo cani “di razza”. L’appuntamento è fissato nei pressi di Vienna e anche qui, al netto di una concorrenza che sarà davvero elevata, Gabriele e Ares cercheranno di conseguire il miglior risultato possibile, godendosi appieno un’opportunità che non conosce precedenti in tutta la regione. Le due convocazioni testimoniano la bontà del lavoro svolto da Ikuvium Dogs, la società cinofila eugubina che negli ultimi anni è cresciuta a vista d’occhio facendo conoscere in città una disciplina destinata a diventare sempre più familiare agli occhi degli sportivi, tanto che è previsto l’inserimento dell’agility dog come disciplina dimostrativa anche in una delle prossime edizioni di giochi olimpici.

R.Bar.

Torna il Torneo Futures, quanti talenti a Gubbio TENNIS

TENNIS AD ALTO LIVELLO CON L’APPUNTAMENTO IN PROGRAMMA DAL 14 AL 22 LUGLIO PRESSO IL CIRCOLO EUGUBINO. IL DIRETTORE LUCA CECCARELLI: “DA QUI PASSANO TUTTI I GRANDI PROTAGONISTI DEL DOMANI, MA UNO SCENARIO COME IL NOSTRO CE L‘HANNO IN POCHI”. L’INGRESSO È GRATUITO

Si rinnova per il terzo anno consecutivo, l’appuntamento al Circolo Tennis Gubbio con il torneo Futures “Città di Gubbio”, quest’anno in abbinamento con Conad Superstore che ha aperto recentemente a Ferratelle decidendo di puntare su questo evento internazionale. Il torneo, che inizierà sabato 14 luglio per concludersi domenica 22 luglio con ingresso gratuito, vedrà protagonisti i migliori prospetti mondiali di tennis. Il Futures costituisce il primo step dei tornei professionistici e tutti gli attuali tennisti della top ten mondiale, nessuno escluso, sono passati da qui.

LE STELLE Nelle passate edizioni sono stati protagonisti tra gli altri, tennisti come Stefano Travaglia, Benjamin Bonzi, Alexander Muller che hanno poi giocato Wimbledon, U.S. Open e Roland Garros, così come Matteo Berrettini, iscritto nel 2016, poi purtroppo infortunatosi, protagonista straordinario all’ultimo Roland Garros dove è arrivato al terzo turno, perdendo dopo quattro combattuti set da Thiem, uno dei migliori del mondo su terra. Anche nell’edizione 2018 sono attesi giovani

professionisti destinati a farsi strada. L’organizzazione di questo evento ha richiesto un forte impegno e il supporto di tante aziende del territorio, a partire dagli sponsor principali Conad Superstore e Romeo Auto, con diversi altri coinvolgimenti senza i quali non sarebbe possibile gestire una manifestazione così articolata e complessa. Da sottolineare - come evidenziano gli organizzatori - il supporto dell’Amministrazione Comunale, del sindaco Filippo Mario Stirati e dell’assessore allo Sport, Gabriele Damiani, che si sono impegnati nel sostenere l’iniziativa considerata un vero fiore all’occhiello dell’estate eugubina.

CANTIANO PARTNER Il direttore del torneo, l’eugubino Luca Ceccarelli, spiega che “il torneo è apprezzato per la bellezza del luogo e anche per l’ottima organizzazione. Anche quest’anno proporremo la partnership con Cantiano, dove i campi verranno utilizzati per gli allenamenti. Proseguiamo nel solco della tradizione, convinti di poter assistere a un gran bello spettacolo”.

R.Bar.

TORNEO DEL PRETE A SAN MARTINO, CLASSICO D’ESTATE

È un classico dell’estate eugubina il Torneo del Prete che quest’anno ha raggiunto il picco di adesioni con 12 squadre (6 per categoria), suddivise nelle classi 2000-2001 (vinta dal Gotti’s Team) e 20022003 (successo degli Herta Ucchi). Si è snodato in 7 serate con la partecipazione di 92 ragazzi il torneo, svoltosi dal 6 al 16 giugno scorso per l’organizzazione di 8 giovani con capofila Giovanni Filippetti e Leonardo Bazzucchi con la collaborazione dei volontari dell’associazione Quartiere San Martino capitanati dalla presidentessa Eva Monacelli, gli arbitri CSI, gli addetti del gruppo Croce Bianca di Gubbio e del comitato CSI.

Nella cerimonia di premiazione sono intervenuti il parroco don Giuliano Salciarini, il sindaco Filippo Mario Stirati e l’assessore allo Sport, Gabriele Damiani, che hanno avuto parole di elogio per l’iniziativa. Il torneo è partito una quaratina di anni fa per l’impegno di un gruppo di sammartinari. Si giocava all’oratorio don Venanzo Lucarini e all’occorrenza in contemporanea nel letto del fiume Camignano, quando si arrivava a così tante squadre iscritte da non riuscire a giocare in un solo posto. La tradizione si è interrotta e poi è stata ripresa negli ultimi due anni, torneo unico nel suo genere nel cuore del centro storico.

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LA ROCCA

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OTTAVIANI E LA COLLEGIALITÀ Tra le tante idee sbagliate che la modernità ha trasmesso alla cultura odierna, una delle più dannose è certo quella relativa alla cosiddetta “collegialità”. L’idea cioè che quanto più una decisione viene presa in modo condiviso e unanime, tanto più sarà giusta e capace di raggiungere i migliori effetti. In realtà, perfino un bambino capisce che le “decisioni condivise” sono anche quelle meno “nette” ed efficaci, proprio perché frutto di innumerevoli mediazioni e compromessi. Qualcuno con ironia ha fatto notare come il livello d’intelligenza di un’assemblea (e quindi delle decisioni collegiali che assume) sia sempre inversamente proporzionale al numero dei membri che la compongono. Il mondo cattolico, a partire dal Concilio Vaticano II, con entusiasmo pari all’imprudenza, ha fatto della collegialità una sorta di nuovo dogma indiscutibile. Tra le rarissime voci fuori dal coro ci fu quella del cardinale Ottaviani, custode della dottrina cattolica durante la deriva conciliare. Con ironia e implacabile logica, ebbe il merito di ricordare ai vescovi, successori degli apostoli, che, almeno stando al vangelo, l’unica volta che gli apostoli agirono collegialmente fu quando, durante l’arresto, abbandonarono tutti insieme Gesù.

IL MITO DELLA CHIESA IN ASCOLTO Uno degli slogan ripetuti ossessivamente come un mantra dai cattolici vaticanosecondisti è quello per cui, a partire dal Concilio, la Chiesa si sarebbe finalmente messa in ascolto delle istanze fondamentali dell’uomo contemporaneo e della cultura del nostro tempo. Nei fatti però le cose stanno ben diversamente. A pochi anni dalla chiusura del Concilio, per esempio, decine di uomini di cultura (tra cui molti non cattolici) sottoscrissero una petizione per implorare papa Paolo VI di non abbandonare il rito bimillenario della messa, in quanto, indipendentemente dalla fede, esso rappresentava un “patrimonio dell’umanità” che non poteva essere soppresso senza arrecare danni incalcolabili. Fa impressione rileggere oggi quali prestigiosi nomi firmarono la richiesta. Eccone alcuni: Jorge Luis Borges, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, Giorgio De Chirico, Jacques Maritain, François Mauriac, Elémire Zolla, Julien Green, Augusto Del Noce, Agatha Christie, Graham Greene, Mario Luzi, Andrés Segovia, William Rees-Mogg (il direttore del Times), Giacomo Devoto.

Come sanno tutti, in Vaticano se ne fregarono e la messa cattolica venne abbandonata. Della serie: ascoltiamo tutti, ma solo finché ci danno ragione...

a cura di LUIGI GIRLANDA GIOVANI, CONFESSIONE E FREUD Da quando nei nuovi seminari - sempre meno popolati - della nuova chiesa, nata dalla nuova Pentecoste, i nuovi piani di studio prevedono che si leggano più le opere di Freud che non quelle di san Tommaso D’Aquino, il sacramento della confessione (oggi ribattezzato “della riconciliazione”, perché non ci son quasi più peccati da confessare) è ridotto a una chiacchierata amichevole con il sacerdote (oggi ribattezzato “presbitero”, perché si limita a qualche consiglio da fratello più anziano). Via la grata quindi, con buona pace dell’anonimato del penitente (oggi ribattezzato “fedele”, perché non c’è quasi più nulla di cui pentirsi). La cosa ovviamente non funziona e la gente si confessa sempre meno. Soprattutto i giovani, ai quali proprio non va giù di confessare i peccati guardando in faccia il prete. Qualche anno fa, durante un’assemblea diocesana, alcuni insegnanti fecero presente la cosa e proposero di fare in modo che, in determinati giorni (anche solo uno al mese) fosse resa possibile la confessione tradizionale con grata e garanzia dell’anonimato. Ceccobelli fece orecchie da mercante, forse per i mugugni dei preti che leggono Freud e non se ne fece nulla. Ci si potrebbe ripensare, visto che ne va della salvezza eterna...

DIOCESI Il vescovo Paolucci Bedini ha incontrato la Chiesa eugubina. Da settembre visite nella parrocchie

L’ASSEMBLEA DIOCESANA, INVITO PER UNA PASTORALE DELLA GIOIA

Un programma decennale, una sfida che non contempla fretta e tantomeno forzature. “Se sapremo camminare mettendo al centro della nostra cura pastorale l’uomo, condividendo tra di noi i doni del Signore, allora sono convinto che raggiungeremo gli obiettivi che vorremo prefissarci”. È questo il pensiero che mons. Luciano Paolucci Bedini ha lasciato a conclusione della due giorni di lavori dell’Assemblea Diocesana, il primo momento nel quale il pastore della Diocesi eugubina ha avuto modo di incontrare tutte assieme le tante realtà che compongono la chiesa locale. “Il nostro compito è quello di metterci in cammino insieme e capire come affrontare la situazione nel migliore modo possibile”, ha esortato Paolucci Bedini, annunciando a partire dal mese di settembre una vera e propria visita pastorale in tutte le parrocchie cittadine.

“Un passo necessario per allinearsi e progettare un percorso condiviso da tutte le realtà”.

PASTORALE DELLA GIOIA L’assemblea tenuta presso i locali dell’Hotel Beniamino Ubaldi è servita per tracciare un’ideale linea dopo i primi mesi nei quali il vescovo marchigiano ha preferito osservare con occhio attento le numerose sfaccettature della chiesa eugubina. “Al nuovo piano pastorale serviranno una decina d’anni per poter contribuire a lasciare un segno

all’interno della diocesi eugubina – ha aggiunto – e mi piace l’idea di poterla ribattezzare come “la pastorale della gioia del Vangelo”. Proprio dall’Evangelium Nuntiandi di Paolo VI mons.

Luciano Paolucci Bedini è voluto partire in apertura dei lavori, fino ad arrivare all’Evangelium Gaudium di papa Francesco dalla quale ha cercato di trarre spunto con concetti come evangelizzazione, missione, vocazione, identità, comunità e appunto gioia. “È fondamentale confrontarsi per capire bene quello che è il compito che attiene ogni cristiano. Ci vorrà tempo per realizzare obiettivi, nessuno ci correrà dietro ma avremo lo Spirito Santo che ci correrà davanti”.

SOLIDARIETÀ PER LA BOLIVIA Il prossimo 3 luglio la Chiesa eugubina vivrà un momento di solidarietà un po’ inusuale, ma certamente gradito: al Teatro Comunale andrà in scena lo spettacolo “Dagli Appennini alle Ande - Musicisti eugubini per la Bolivia”, organizzato in collaborazione con Juji Teatro e Servizi e Al Fondino, che vedrà la partecipazione sul palco di Raffo Blues Band, Gionni Graso Band, Roberto Pezzini, Maurizio Pugno e gli allievi delle classi di Al Fondino. Il ricavato della serata (l’ingresso è a offerta libera) verrà interamente devoluto al centro missionario di Santiago de Huata in Bolivia, dove da anni vive e opera il sacerdote diocesano don Leonardo Giannelli.

R.Bar.

PILLOLE LETTERARIE & DINTORNI

A cura di ANNALISA BOCCUCCI

Pluralismo e armonia: la lezione spirituale di Raimon Panikkar

IL DIALOGO INTERCULTURALE COME STRUMENTO DI RIFLESSIONE SULLA RICCHEZZA DELLA DIVERSITÀ Il filo rosso che guida il percorso di speculazione di una delle personalità filosofiche più influenti del XX secolo prende le mosse dalla riflessione incentrata su uno degli obiettivi più complessi da raggiungere nel contemporaneo mondo globalizzato: Raimon Panikkar ingloba nella sua stessa formazione personale, cattolica e induista, le linee fondamentali della costruzione del necessario dialogo interculturale.

Gran parte dei suoi lavori, tra cui spiccano Il dharma dell’induismo e L’esperienza filosofica dell’India, dei quali si consiglia una lettura guidata, propongono un’analisi comparata delle analogie e delle differenze che emergono nella visione del mondo; nel caso specifico incentrata sull’approccio concettuale e razionalistico tipico dell’Occidente contemporaneo, posto

in contrapposizione ad una visione olistica e onnicomprensiva della realtà all’interno della quale l’uomo è inserito, conservata ancora in un Oriente attaccato alle proprie strutture originarie di pensiero.

Nel panorama contemporaneo la diffusione di un’ammirazione sempre più “modaiola” verso tutto quello che riguarda il mondo orientale, dalle massicce iscrizioni ai corsi di yoga all’elogio nei confronti delle pratiche di controllo del corpo e di meditazione, dovrebbe essere accompagnata da una conoscenza consapevole del valore spirituale che tali pratiche portano con sé, consegnando una visione della realtà apparentemente molto distante dal nostro panorama culturale, ma comunque in grado, come la lezione di Panikkar insegna, di porsi in un dialogico contatto, utile ad arricchire la maniera di percepire la diversità e il contributo di un approccio al mondo ancora troppo poco conosciuto.

CONCORSO Iniziativa alla scuola primaria a tempo pieno di Mocaiana nel ricordo dell’indimenticato maestro

GIOVANI SCRITTORI ONORANO UBALDO PROCACCI

È un rito che si rinnova alla scuola primaria a tempo pieno di Mocaiana il passaggio del testimone tra gli alunni della quinta elementare e i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia con la premiazione del 9° concorso giovanissimi scrittori “Ubaldo Procacci”.Il vincitore riceve un buono acquisto per i testi scolastici della prima classe della scuola secondaria di primo grado.

Quest’anno è stato sviluppato il tema “Sta per concludersi un percorso importante della tua vita, quali ricordi ed emozioni si affollano nella tua mente?”. La commissione, composta dalla maestra Maria Giuseppina Pascolini (moglie del maestro Ubaldo Procacci), Mara Berettoni e Pino Berettoni, ha scelto Elisabeta Comaniciu, premiata il 6 giugno scorso. “L’alunna è scritto nella motivazione del premio - ha costruito un testo personale manifestando, nei vari passaggi, l’affiorare di un suo stile espressivo, dove spiccano paragoni calzanti che evocano immagini originali e suggestive. Ha individuato anche l’aiuto determinante della scuola nel farle superare la timidezza

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e nel guidarla ad aprire gli occhi sulle bellezze del mondo.” Alla premiazione hanno preso parte alunni, docenti, genitori, componenti della commissione, la Pro Loco Mocaiana conn il presidente Pierpaolo Mariotti e la famiglia Procacci con Giuseppina Pascolini colonna portante della scuola elementare di Mocaiana.

IMPEGNO E MEMORIA Un ringraziamento è stato espresso alle insegnanti della classe quinta, Cinzia Procacci, Elsa Menichetti e Rossella Albini, per aver ben preparato gli studenti.

L’iniziativa è nel segno del ricordo del maestro Ubaldo Procacci, nato a Zangolo il 16 maggio 1920, già volontario in guerra come sottotenente e poi come prigioniero tra Libia ed Egitto. Hanno caratterizzato il suo impegno l’insegnamento e la politica, ricoprendo diverse cariche istituzionali. È stato anche promotore del centro serale di lettura presso la scuola di Mocaiana. Ha concluso il percorso professionale come formatore di giovani insegnanti, ricoprendo la cattedra di tirocinio ed esercitazioni didattiche presso l’istituto Magistrale “Angelico Fabbri”.

Nuovi Arrivi Settimanali

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NUOTO

A Gubbio il mare è in piscina IL GESTORE “AZZURRA” PROMUOVE CORSI E ATTIVITÀ DI FITNESS. IL DIRETTORE È MICHELE ROMOLI: “PUNTIAMO MOLTO SUI GIOVANI, CERCHIAMO DI METTERLI ALLA PROVA E DARGLI NUOVI STIMOLI”

A Gubbio, che pecca solo dell’assenza del mare, c’è comunque la possibilità di godersi nel periodo estivo una giornata di vacanza a un passo dalle storiche pietre. “Portare il mare in piscina” è l’obiettivo di Azzurra che gestisce l’impianto comunale di via Leonardo da Vinci. Il direttore Michele Romoli riserva le energie ad attrarre sempre più persone: “D’estate proviamo a creare un ambiente tranquillo in cui tutti possono venire a divertirsi e a rilassarsi, mentre in inverno ci concentriamo di più sulla parte fisica con corsi e attività in acqua”. Il progetto intrapreso nel 2011 ha portato numerosi interventi di manutenzione elettrica e idraulica così come a livello estetico, come lo scivolo esterno e il campo da beach volley.

Durante l’anno sono tante le possibilità di allenarsi, per i più piccoli ci sono corsi di nuoto coordinati da istruttori che dividono il lavoro dall’adattamento in acqua e le prime bracciate, per arrivare all’impegno agonistico. Gli allenamenti giornalieri e faticosi hanno portato anche i primi risultati per il team dell’Azzurra che si è laureato campione regionale. “Il motivo per

di ALESSANDRO ANGELETTI

cui puntiamo sull’agonistico non è per vincere trofei o campionati - osserva Romoli -, ma per dare continuità al percorso dei giovani e stimolarli sempre di più. Siamo contenti che i nostri allievi abbiano conquistato il titolo”.

Per gli adulti oltre ai corsi di nuoto c’è la possibilità di fare ginnastica in acqua anche con l’ausilio di strumenti come biciclette, tavole e altri oggetti sotto la guida di istruttori preparati.

LE PROPOSTE La piscina assicura la totale sicurezza a bordo vasca con bagnini sia d’estate che in inverno, e si dedica anche con attenzione al controllo giornaliero delle acque per garantire l’assenza di batteri che possono rivelarsi dannosi. Con appositi filtri, l’acqua è sempre pulita e si mantengono costanti le quantità di elementi chimici. La piscina è aperta a tutti, ed è gratuita per chi ha problematiche a livello fisico: sono state allestite apposite pedane che danno la possibilità di usufruire del servizio e di divertirsi anche ai disabili. Al momento la società sta lavorando a diversi progetti, uno dei più interessanti è quello della squadra di pallanuoto come novità.

CALCIO Per risollevare l’entusiasmo si pensa al progetto di realizzare una struttura a ridosso della porta

STADIO, NOTARI PRONTO PER LA NUOVA CURVA

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Qualcuno ha convinto Sauro Notari. Gli ha buttato là che un bel modo per recuperare un po’ di entusiasmo in una piazza calcisticamente depressa (nonostante 20 anni degli ultimi 21 passati nei professionisti) potrebbe essere recuperato intervenendo sullo stadio Barbetti per fare una vera curva al posto della quarantennale semicurva. Il presidente intende trovare sponde operaritve in tempi stretti con il sindaco Filippo Mario Stirati e l’assessore allo Sport, Gabriele Damiani, per verificare la praticabilità dell’operazione. L’idea è maturata come segnale per scuotere l’ambiente che segue in modo sempre più distaccato le sorti della squadra visti gli spalti spesso semivuoti come si è accaduto nella scorsa stagione.

ORGANIGRAMMA Il presidente è anche alle prese con la definizione dell’organigramma societario: aveva annunciato nelle scorse settimane l’ingresso di nuovi soci, di un direttore generale e di un addetto agli arbitri. Per ora è nota la trattativa con l’ex guardalinee Massimiliano Rosi, componente del comitato regionale arbitri, che deciderà a fine mese se lasciare anche solo temporaneamente l’Aia per entrare nel Gubbio.

ZEBI A NOVARA Un ex, Moreno Zebi, già centrocampista e collaboratore rossoblù, dopo aver fatto il team manager al Pe-

rugia ha raggiunto l’accordo con il Novara, retrocesso in Serie C, come collaboratore tecnico del direttore sportivo Carlalberto Ludi.

ACCORDO PERGOLA Dalle Marche giunge notizia della presentazione, presso la sala della Giunta Comunale di Pergola alla presenza del sindaco marchigiano Francesco Baldelli, dell’accordo di collaborazione tecnica tra la Junior Pergolese (società di puro settore giovanile) e il Gubbio. La società rossoblù era rappresentata da Lucio Bove, responsabile del settore giovanile. Il sindaco Baldelli ha parlato di “progetto ambizioso. Sono pronti importanti investimenti da parte della nostra giunta per gli impianti sportivi, per permettere alle società calcistiche di lavorare nel migliore dei modi”. Dal 2 al 7 luglio, Bove dirigerà il FootBall Camp: scuola di calcio estiva per tutti i ragazzi nati dal 2004 al 2012. “Al camp - ha detto Bove - porteremo un modo di lavorare e una mentalità ben precisi.

Poi dalla prossima stagione intensificheremo i rapporti. Siamo molto contenti di questo accordo, per il quale ringrazio la Junior e l’Amministrazione Comunale. A Pergola ci sono strutture ottimali e si può fare un buon lavoro. Utilizzeremo la Junior come bacino”.

M.Boc.

MAGNANELLI È TORNATO DOVE TUTTO È COMINCIATO

Il ritorno di Francesco Magnanelli, il 23 e 24 giugno per vivere da pellegrino con 7 amici l’esperienza della via francescana in sella alla bici (nella foto tra le bancarelle della fiera di San Giovanni in via della Repubblica).

Da Gubbio è partito tutto, nel 2000 appena sedicenne all’esordio in Serie C2 con la maglia del Gubbio, bruciando le tappe dal settore giovanile. È uno dei 20 Capitani della Serie A. È il giocatore simbolo del Sassuo-

lo che si avvia a disputare il 6° campionato consecutivo di Serie A. È in Emilia dal 2005 e negli anni è diventato un riferimento di valore assoluto per la realtà neroverde oltre che un esempio per i giovani. La tappa a Gubbio era davvero obbligata. Ha ritrovato la città che l’ha accolto giovanissimo e gli ha dato la prima spinta, che il “Puma” ha saputo meritarsi con la forza di volontà e il sacrificio.

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“CHICO” MANCINI LASCIA L’ARTE E LA SIMPATIA È stato un artista, in tutti i sensi. Enrico “Chico” Mancini, che se n’è andato a 76 anni con tanta gente commossa ai funerali il 15 giugno scorso nella chiesa di San Domenica, ci sapeva fare davvero con la ceramica e con un’innata simpatia avendo la battuta sempre pronta.

Tra gli allievi prediletti di Aldo Ajò, ha realizzato opere d’arte ispirate per lo più a Gubbio, con una tecnica e uno stile che richiamavano quelle del maestro Ajò frequentato sin da 14enne e anche durante gli anni di studio all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Le sue opere, dallo stile inconfondibile, fanno bella mostra in luoghi pubblici e in collezioni pubbliche e private. “Mi ha legato a Chico un’amicizia di vecchia data stretta nei tempi degli anni giovanili - ha ricordato il sindaco Filippo Mario Stirati - e via via proseguita. Ha rappresentato l’incarnazione delle spirito eugubino sammartinaro più puro, estroso, allegro e socievole ma anche umbratile e incline a cupezze. Mancherà a tutti la simpatia e la sua arte, che resta comunque testimoniata”.

LA SINDONE VISTA DA ELIA GRILLI 22

Ci sa fare Elia Grilli. Sta per compiere 25 anni e ha un talento per il disegno che non passa inosservato. Sta facendo le proprie esperienze dopo il percorso di studi tra l’istituto d’arte e a Jesi. Ha consegnato a Facebook una riproduzione particolarmente suggestiva. “Dopo giorni - scrive - di ricerche e documentazione, per mia passione, sono riuscito a replicare la ricostruzione fatta del volto della sindone. Spero di essere andato vicino il più possibile a quello che poteva essere l’aspetto di Gesù. Ho fatto il possibile”.

NUMERI UTILI

Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Misericordia Gubbio Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Carabinieri Forestali Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile

ACI Soccorso Stradale

075.92371 075.9270801 075.9270744 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 340.3859797 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

LA PANCHINA È VERDE CON GIORGIO BELLUCCI

Giorgio Bellucci ha portato avanti un gruppo di giovani pieni di entusiasmo con la voglia di emergere e di impegnarsi a fondo. Così la Juniores del Fontanelle è protagonista da due stagioni: l’anno scorso la promozione dalla A2 alla A1 regionale, e quest’anno un’altra avventura da protagonista nelle primissime posizioni della classifica con la maturazione dei ragazzi che hanno preso confidenza anche con la prima squadra. Per la straordinaria promozione della stagione passata, Bellucci è stato premiato con la ‘Panchina Verde’, giunta alla 25a edizione. Un premio destinato dall’Aiac (Associazione Italiana Allenatori Calcio) ai tecnici che la stagione precedente hanno vinto il proprio campionato e che ha visto la presenza, il 21 maggio scorso a Bosco, di Renzo Ulivieri, presidente nazionale dell’associazione. C’erano gli allenatori vincitori, da Massimo Cocciari che ha portato il Villabiagio in Serie D e tutti gli altri che hanno vissuto un’annata magica. Per Bellucci è l’ennesimo riconoscimento alla qualità dell’attività.

“LA MERAVIGLIA DI ESSERE”

Era una ragazza piena di vita e di voglia di vivere Maddalena Cicchelli nonostante la malattia. Ha lottato e adesso il ricordo accompagna i familiari e quanti l’hanno conosciuta. Per ricordarla è stata organizzata una serata speciale, sabato 30 giugno alle ore 21 al Teatro Comunale con “La meraviglia di essere” tra musica, teatro e ballo con Angels, Ikuvium Ballet e Carmela De Marte (biglietto 10 euro, disponibili presso il botteghino del Teatro Comunale e il Bar 2000 di Padule Stazione). L’iniziativa vede il patrocinio del Comune con la Diocesi e l’Anspi. Il ricavato sarà devoluto a sostegno dell’associazione Mitocon Onlus che è nata nel 2007 da un gruppo di genitori di bambini affetti da malattie mitocondriali.

Nel corso degli anni si è allargata ed è diventata l’associazione di riferimento in Italia per tutti i pazienti mitocondriali, adulti e bambini, per le loro famiglie e per l’intera comunità scientifica che si occupa di queste patologie, costituendo un punto di aggregazione, sostegno e informazione per i pazienti e le loro famiglie, condividendo le esperienze anche con attività di informazione e sensibilizzazione. L’associazione ha sede a Roma, ma fa da collegamento tra i diversi centri di ricerca e di cura nazionali e internazionali.

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MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2018

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